Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna_2014

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Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna_2014
Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna
(D. Lgs. 19/2012, art 12 e art.14)
Universita' degli Studi della TUSCIA
Relazione del NdV
1. Descrizione e valutazione dell'organizzazione per l'AQ della formazione dell'Ateneo
a) Presidio della Qualità
1.a.1 Composizione e attività del Presidio della Qualità (articolazioni periferiche comprese).
Nel corso del 2013 il Presidio di qualità era composto da: un Delegato del Rettore per la Qualità, con competenze ed esperienze specifiche e comprovate,
con funzioni di Presidente, 7
rappresentanti dei dipartimenti, proposti dai Direttori di Dipartimento secondo criteri di competenza e esperienza, 1 Dirigente e 2 unità di personale TA,
selezionati dal Rettore con criteri di competenza e esperienza, 1 rappresentante degli studenti, selezionato con criteri di competenza dal Senato degli
studenti.
L'attività svolta è documentata e visionabile al link: http://www3.unitus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1313&Itemid=748&lang=it.
A seguito dell'emanazione del D.R. n. 248/14 del 28 marzo 2014, a decorrere dal 1° aprile 2014 il Presidio di Qualità risulta così composto:
− Prof. Gianluca PIOVESAN Presidente
− Avv. Alessandra MOSCATELLI Direttore Generale
− Prof. Carlo SOTIS referente DISTU
− Prof. Valerio VIVIANI referente DISUCOM
− Prof. Salvatore GRIMALDI referente DIBAF
− Prof.ssa Elisabetta DE MINICIS referente DISBEC
− Prof. Nicolò MERENDINO referente DEB
− Prof. Nicola LACETERA referente DAFNE
− Dott. Alessio Maria BRACCINI referente DEIM
− Sig.ra Maria Concetta VALERI responsabile Segreteria Didattica DEB
− Sig. Paolo Alfredo CAPUANI responsabile Ufficio Offerta Formativa e Segreteria Studenti
− Sig. Emanuele BRODO rappresentante degli studenti.
Il Presidio di Qualità sovraintende al corretto funzionamento del Sistema di assicurazione di Qualità di Ateneo. Presta supporto ai Dipartimenti, anche con
proposte di strumenti comuni, nella fase di progettazione e di applicazione delle procedure di qualità per le attività didattiche. Assicura il corretto flusso
informativo da e verso il Nucleo di Valutazione e le Commissioni Paritetiche. Il Presidio si avvale per l'esercizio delle sue funzioni dell'Ufficio Sistemi per la
gestione e l'analisi dei dati. Il Presidio della Qualità svolge i compiti relativi al monitoraggio della ricerca SUA-RD.
Il Presidio di Qualità, al fine di garantire un'integrazione con le attività previste dal D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 in materia di Ciclo della Performance,
opera in stretto raccordo con la Struttura Tecnica Permanente per la misurazione della performance nominata con decreto rettorale n. 207/14 del 19
marzo 2014 e presieduta dal Dott. A. M. Braccini.
Con il D.R. n. 438/14 del 12.05.2014 è stato istituito il Presidio di Qualità della sede distaccata di Civitavecchia per i corsi di studio in Scienze Ambientali
(L-32) e di Biologia ed ecologia marina (LM-6) Dipartimento di Ecologia e Biologia (DEB) e di Economia Aziendale (L-18) Dipartimento di Economia e
Impresa (DEIM):
− Prof. Vincenzo SFORZA Presidente
− Prof. Giuseppe NASCETTI Dipartimento DEB
− Carlo BELFIORE Dipartimento DEB
− Dott.ssa Cecilia SILVESTRI Dipartimento DEIM
− Sig.ra Maria Valeri Segreteria Didattica Dipartimento DEB
Il Presidio di Qualità della sede distaccata di Civitavecchia sovraintende al corretto funzionamento del Sistema di assicurazione di Qualità per i corsi di
studio presenti nella sede. Presta supporto al Dipartimento DEB e DEIM anche con proposte di strumenti comuni, coordinandosi con il Presidio di Qualità
dell'Ateneo, nella fase di progettazione e di applicazione delle procedure di qualità per le attività didattiche e di ricerca. Assicura il corretto flusso
informativo da e verso il Nucleo di Valutazione e la Commissione Paritetica dei Dipartimenti. Il Presidio si avvale per l'esercizio delle sue funzioni
dell'Ufficio Sistemi per la gestione e l'analisi dei dati.
Il Presidio di Qualità della sede di Civitavecchia, al fine di garantire un'integrazione con le attività previste dal D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 in materia di
Ciclo della Performance, opera in stretto raccordo con la Struttura Tecnica Permanente per la misurazione della performance nominata con decreto
rettorale n. 207/14 del 19 marzo 2014 e presieduta dal Dott. A. M. Braccini.
Con D.R. n. 463/14 del 15.05.2014 è stato istituito il Presidio di Qualità della sede distaccata di Cittaducale per il corso di studio in Scienze e tecnologie
per la conservazione delle foreste e della natura (L-25) Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l'Agricoltura, le Foreste, la Natura e l'Energia (DAFNE):
- Prof.ssa Angela LO MONACO Presidente
- Dott. Marco Cosimo SIMEONE Dipartimento DAFNE
- Dott. Alfredo DI FILIPPO Dipartimento DAFNE
- Dott.ssa Lorena REMONDINI Segreteria Didattica Dipartimento DAFNE
Il Presidio di Qualità della sede distaccata di Cittaducale sovraintende al corretto funzionamento del Sistema di assicurazione di Qualità per i corsi di
studio presenti nella sede. Presta supporto al Dipartimento DAFNE anche con proposte di strumenti comuni, coordinandosi con il Presidio di Qualità
dell'Ateneo, nella fase di progettazione e di applicazione delle procedure di qualità per le attività didattiche e di ricerca. Assicura il corretto flusso
informativo da e verso il Nucleo di Valutazione e la Commissione Paritetica del Dipartimento. Il Presidio si avvale per l'esercizio delle sue funzioni
dell'Ufficio Sistemi per la gestione e l'analisi dei dati.
Il Presidio di Qualità della sede di Cittaducale, al fine di garantire un'integrazione con le attività previste dal D.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 in materia di
Ciclo della Performance, opera in stretto raccordo con la Struttura Tecnica Permanente per la misurazione della performance nominata con decreto
rettorale n. 207/14 del 19 marzo 2014 e presieduta dal dott. A. M. Braccini.
1.a.2 Modalità organizzative e comunicative in relazione alle funzioni istituzionali, con particolare riferimento a:
La raccolta e la diffusione dei dati relativo al sistema di assicurazione della qualità avviene tramite la pubblicazione sul sito web di ateneo ed invio tramite
e-mail delle procedure e dei dati ai direttori e coordinatori di corsi di studio.
Il Direttore generale, in qualità di componente del Presidio, rappresenta il principale canale comunicativo tra i diversi organi di Ateneo, in particolare riporta
in Senato e al Consiglio di Amministrazione le risultanze e le istanze del Presidio e viceversa riferisce al Presidio le strategie della governance di Ateneo.
1.a.3 Sistema di AQ / Linee guida per la definizione del sistema di AQ di Ateneo.
Il sistema di AQ di Ateneo è definito da una serie di documenti, quali:
1. Politica di Qualità di Ateneo
2. Note procedurali per l'aggiornamento della scheda SUA-CdS a.a. 2014/15
3. Linee guida per la redazione rapporto di riesame annuale
4. Linee guida per la redazione relazione annuale Commissioni Paritetiche Docenti/Studenti
Attualmente il Presidio di Qualità, ai fini di un corretto funzionamento del sistema di assicurazione della qualità, sta definendo una serie di procedure che
stabiliscono:
1. le modalità, i ruoli e le responsabilità per la redazione della SUA-Cds, del Rapporto annuale di Riesame, della Relazione della Commissione Paritetica,
della SUA-RD;
2. le modalità per le verifiche ispettive interne;
3. le modalità per la rilevazione dell'opinione degli studenti.
1.a.4 Punti di forza e di debolezza relativamente a composizione e attività, modalità organizzative e comunicative, sistema di
AQ / linee guida per la definizione del sistema di AQ.
La composizione del Presidio di Qualità nei termini della numerosità e tipologia della rappresentanza risulta analoga a quella dell'anno precedente e si
conferma adeguata per sviluppare il Sistema di assicurazione di qualità di Ateneo in quanto coinvolge un rappresentante per ogni Dipartimento, il
personale tecnico-amministrativo e un rappresentante degli studenti, tutti membri selezionati con criteri di competenza ed esperienza. Nel corso dell'anno
sono stati istituiti i Presidi di Qualità per le sedi distaccate di Civitavecchia e di Città Ducale con una numerosità e composizione adeguata per sviluppare il
Sistema di assicurazione di qualità e con membri selezionati con criteri di competenza ed esperienza. Rispetto all'anno precedente l'attività svolta dal
Presidio di Qualità risulta caratterizzata da una maggiore trasparenza corrispondente alla pubblicazione nella pagina dedicata del sito di Ateneo delle
attività e dei documenti prodotti dal Presidio che risultano così di facile e diretta accessibilità. Il NdV continua a suggerire al Presidio di Qualità di prestare
particolare attenzione all'organizzazione e verifica dell'aggiornamento delle informazioni contenute nelle SUA-CdS di ciascun Corso di Studio dell'Ateneo e
di valutare l'efficacia degli interventi di miglioramento e delle loro effettive conseguenze tramite adeguata documentazione.
1.a.5 Opportunità e rischi in relazione al più ampio contesto organizzativo (relazioni con: organi di governo dell'Ateneo e altri
attori del sistema di AQ di Ateneo; ANVUR; ecc.) relativamente all'AQ.
Il NdV, in accordo alla relazione dello scorso anno, ribadisce la necessità prioritaria di sviluppare una piattaforma informatica dedicata ai flussi di
informazione tra il NdV, le Commissioni Paritetiche docenti-studenti e i Presidi di Qualità, al fine di assicurare un corretto svolgimento del processo AQ di
Ateneo. Altro tema importante è l'Organizzazione e verifica dello svolgimento delle procedure di AQ per le attività di ricerca che dovrà essere condotta in
stretto contatto con la Commissione ricerca di Ateneo e il Nucleo di valutazione. Il NdV prende atto, sulla base delle precedenti indicazioni, che il Presidio
di Qualità ha pubblicato nel sito di Ateneo delle linee guida (linea guida per la redazione del rapporto di riesame annuale, linee guida per la redazione della
relazione annuale delle commissioni paritetiche docenti/studenti, nonché le note procedurali per l'aggiornamento della scheda SUA-CdS a.a. 2014/2015)
utili per definire i processi organizzativi interni e i flussi informativi della AQ di Ateneo.
b) Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti
1.b.1 Composizione e attività delle CP.
DIBAF
La Commissione Paritetica docenti-studenti del DIBAF, nominata con dispositivo n. 68/13 del 30 maggio 2013, risulta così composta:
- Prof.ssa Anna Maria FAUSTO, Professore Ordinario c/o il DIBAF, rappresentante del CCS di Tecnologie Alimentari ed Enologiche, con funzioni di
Presidente;
- Prof. Fabio MENCARELLI, Professore Ordinario c/o il DIBAF, rappresentante del CCS di Sicurezza e qualità agroalimentare;
- Prof. Marzio ZAPPAROLI, Professore Associato c/o il DIBAF, rappresentante del CCS di Scienze Forestali e Ambientali L;
- Dott.ssa Elena KUZMINSKY, Ricercatore confermato c/o il DIBAF, rappresentante del CCS di Scienze Forestali e Ambientali LM;
- Prof. Romolo FOCHETTI, Professore Associato c/o il DIBAF, rappresentante del CCS di Biotecnologie;
- Alessandro CAVALLI, Rappresentante degli Studenti del CCS in Scienze Forestali e Ambientali L;
- Liliana PAVANI, Rappresentante degli Studenti del CCS in Scienze Forestali e Ambientali LM;
- Davide DI MAIO, Rappresentante degli Studenti del CCS in Tecnologie Alimentari ed Enologiche;
- Elena FICO, Rappresentante degli Studenti del CCS in .Biotecnologie;
- Luisangela QUICI, Rappresentante degli Studenti del CCS in Sicurezza e qualità Agroalimentare.
In data 3/9/2013 Davide Di Maio ha presentato domanda di trasferimento presso altro ateneo. In data 7/11/2013 Elena Fico ha completato il corso di studi.
Entrambi hanno quindi lasciato la Commissione Paritetica del DIBAF.
Con questa composizione la Commissione Paritetica ha portato avanti i lavori durante il 2013, nell'attesa che possa essere completata in occasione delle
prossime elezioni delle rappresentanze studentesche.
La Commissione, si è riunita più volte (come documentato dalle convocazioni effettuate dalla segreteria del Dibaf) ed ha svolto alcune funzioni sulla base
di quanto previsto dalla normativa:
a) monitoraggio dell'offerta formativa, dell'organizzazione e della qualità della didattica nonché dell'attività di servizio agli studenti di competenza del
Dipartimento stesso;
b) individuazione di indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse attività di servizio. Le attività svolte nell'ambito del 2013 hanno portato alle stesura
di una relazione di fine anno, redatta secondo le linee guida contenute nell'allegato 5 del documento finale ANVUR AVA e le indicazioni fornite dal
Presidio di Qualità di Ateneo.
Nel gennaio 2014 la Commissione si è riunita per valutare la proposta dell'offerta formativa 2014-15 del DIBAF, su cui ha espresso parere favorevole,
come risulta da verbale inviato al Dipartimento.
DAFNE
La Commissione Paritetica del DAFNE risulta così composta:
Raffaele Casa Docente - Presidente commissione
Carla Ceoloni Docente membro commissione
Rodolfo Picchio Docente - membro commissione
Renato Bertocci Stud. area agraria - membro commissione
Marco Bizzarri Stud. area forestale - membro commissione
Veronica Petrucci Stud. area forestale - membro commissione
Le attività della Commissione si sono svolte tramite incontri periodici e comunicazioni via mail.
DISBEC
La composizione della Commissione paritetica è la seguente:
Prof. Diego Vaiano (professore ordinario)
Prof. Marcello Spanu (professore associato)
Dr. Giuseppe Romagnoli (Ricercatore)
Sig. Giuseppe Delia (rappresentante degli studenti)
Sig.na Azzurra Pelabasto (rappresentante degli studenti)
La Commissione paritetica ha proseguito, anche nel 2014, nello svolgere attività volte a perseguire l'obiettivo di individuare efficaci proposte da sottoporre
al Nucleo di Valutazione al fine di migliorare l'efficienza delle strutture didattiche nel garantire agli studenti il massimo grado di apprendimento utile in una
prospettiva occupazionale, tenendo conto delle esigenze del sistema economico e produttivo.
In particolare, in questa direzione, sono stati sviluppati gli spunti provenienti dalle valutazioni rese dagli studenti in ordine agli insegnamenti dell'anno
accademico 2012/2013, analizzati nell'apposita Relazione, svolgendo attività volte a rendere i Corsi di studio attivati presso il Dipartimento sempre più
funzionali allo scopo di fornire agli studenti le competenze richieste, verificando i risultati dell'apprendimento e l'idoneità dei metodi di esame seguiti al fine
del loro accertamento, la qualificazione dei docenti e i loro metodi di trasmissione delle conoscenze, oltre che la qualità dei materiali e degli ausili didattici
che vengono agli stessi forniti.
Oggetto di attenzione è poi la verifica dell'effettiva idoneità si strutture quali i laboratori, le aule e le attrezzature in genere al fine di soddisfare livelli ottimali
di qualità.
DISTU
La Commissione Paritetica è stata istituita da Disposto del Direttore n° 35 del 2 maggio 2013 con la suddetta composizione:Docenti: Prof. Maurizio
Benincasa, Prof. Saverio Ricci, Studenti: Giulietti Ivan, Pezzato Manuel (il Signor Ivan Giulietti ha sostituito la Signora Clelia Petrangelo. La prima riunione
si è svolta il giorno 17 maggio 2013 e, in quell'occasione, è stato nominato il Presidente nella persona del prof. Maurizio Benincasa. Successivamente si
sono svolte alcune riunioni finalizzate alla formulazione delle analisi e delle considerazioni espresse nel Rapporto di Riesame 2013 e, successivamente,
altre riunioni per lo svolgimento delle attività della Commissione.La Commissione Paritetica svolge attività di monitoraggio dell'offerta formativa;
dell'organizzazione e della qualità della didattica.
DISUCOM
La Commissione Paritetica risulta così composta:
Prof.ssa Francesca Petrocchi Presidente, PO
Prof.ssa Giovanna Tosatti,PA
Prof. Valerio Viviani, PA (componente PQ di Ateneo)
Rappresentanti degli studenti Dott.ssa Giulia Vincenti ( LM14), Martina Perelli ( L10), Ilaria Bottinelli (L20).
La Commissione dal suo insediamento ha svolto le diverse attività previste per legge e per Regolamento di Ateneo. Tutte le attività sono state svolte
attraverso apposite riunioni e contatti diretti, ripetuti e ad hoc anche utilizzando strumenti informatici ( mail).DEB
La Commissione paritetica risulta così composta:
Docenti:
Dott.ssa Ines Delfino, Prof. Vincenzo Piscopo, Prof. Giorgio Prantera, (Presidente)
Studenti:Gabriele Calzetta, Carlo Lorenti Garcia, Liliana Ranzino.
La CPDS, nominata con Disposto del Direttore del DEB n. 103 del 29/11/2013, si è riunita tre volte dalla data di nomina al 12.12.2013 termine ultimo per la
stesura della relazione annuale.
La CPDS ha monitorato e formulato proposte per i seguenti corsi di studio:
L-13 Scienze Biologiche
L-32 Scienze Ambientali
LM-6 Biologia Cellulare e Molecolare
LM-6 Biologia ed Ecologia Marina
La relazione annuale 2013 è stata trasmessa al Presidio di Qualità di Ateneo il 16.12.2013.
DEIM
La Commissione Paritetica Docenti-Studenti del Dipartimento di Economia e Impresa è stata costituita con la seduta del Consiglio di Dipartimento del 19
aprile 2013
con la nomina dei seguenti componenti:
- Docenti:
Dott.ssa Alessandra Stefanoni (Ingegneria Industriale), nominata Presidente nella prima seduta della Commissione Paritetica del 13 maggio 2013;
Dott. Giacomo Branca (ex- Scienze Organizzative e Gestionali, ora Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali);
Dott. Alessio Maria Braccini (Marketing e Qualità);
Dott. Giuseppe Galloppo (Amministrazione Finanza e Controllo);
Dott. Luca Correani (Economia Aziendale).
- Rappresentanti degli studenti:
Elisa Morbidelli (corso magistrale in Amministrazione, Finanza e Controllo);
Giorgia Brilli (corso magistrale in Marketing e Qualità). Nel mese di Settembre 2013, a seguito del conseguimento del titolo di laurea magistrale da parte
della studentessa, e della
conseguente perdita dello status di rappresentante degli studenti, la composizione della Commissione è stata modificata con la sostituzione di Giorgia
Brilli con Angelo Vannini;
Alex Mingione (corso triennale in Ingegneria Industriale);
Fabio Morelli (corso triennale in Economia Aziendale). Nel mese di Febbraio 2014, a seguito del conseguimento del titolo di laurea triennale da parte dello
studente, e della conseguente perdita
dello status di rappresentante degli studenti del corso triennale, la composizione della Commissione è stata modificata con la sostituzione di Fabio Morelli
con Andrea Coia.
Alessandro Di Mele (corso triennale ex- Scienze Organizzative e Gestionali, ora Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali).
Alle riunioni della Commissione ha partecipato una unità di personale tecnico-amministrativo con compiti di Segreteria, nominata dal Direttore del
Dipartimento.
Attività:
Dalla data della sua costituzione, la Commissione si è riunita periodicamente svolgendo il suo compito di interfaccia tra il Dipartimento e gli studenti, ed
occupandosi
dell'analisi di problematiche inerenti l'organizzazione, la pianificazione e la qualità della didattica nonché dell'attività di servizio agli studenti da parte dei
docenti del dipartimento,
in linea con i compiti assegnati alla Commissione dal suo regolamento e dalle funzioni previste per le Commissioni Paritetiche dal decreto AVA.
Nell'anno 2013, tra le varie attività, la Commissione ha predisposto un questionario da sottoporre agli studenti per via telematica. L'indagine é stata svolta
su un campione di studenti del
Dipartimento DEIm iscritti ai vari corsi di studio. Tale indagine aveva come obiettivo quello di esprimere le proprie valutazioni e formulare le proposte per il
miglioramento della qualità e dell'efficacia dei corsi di studio.
La Commissione ha proceduto all'analisi e discussione dei risultati della suddetta indagine ricavando informazioni utili anche ai fini della predisposizione
della Relazione Annuale.
1.b.2 Modalità organizzative e comunicative in relazione alla funzioni istituzionali.
DIBAF
Nel svolgere le proprie funzioni la Commissione paritetica si è relazionata con i Corsi di Studio ed il Dipartimento, sia nell'ambito delle riunioni dei rispettivi
consigli (come documentato nei relativi verbali) sia direttamente con i Presidenti di CCS e con il Direttore di Dipartimento.
La tipologia e l' insieme delle relazioni instaurate sono illustrate nello schema allegato.
Oltre alle informazioni pervenute e acquisite direttamente dai propri componenti (studenti e docenti), la CP nell'arco del suo mandato ha:
1) esaminato ed elaborato i dati forniti dai CCS e valutato le proposte in merito agli elementi di criticità fornita dalle rispettive Commissioni di Riesame;
2) monitorato che le proposte (sia del Riesame che della CP) siano state realizzate e le criticità siano state superate secondo le modalità indicate dalla
CP;
3) esaminato e discusso le proposte inviate dalle associazioni studentesche tramite i rappresentanti degli studenti nei CCS e nella CP;
4) inviato al PQ ed al NdV la relazione di fine anno 2013, redatta sulla base delle linee guida fornite dagli stessi organi.
Nel proseguio, la CP si propone di continuare ad organizzare il proprio operato secondo lo schema già applicato, utilizzando la rete di relazioni messa a
punto, con il proposito di renderlo sempre più efficiente nei tempi e nei modi.
DAFNE
La commissione paritetica si è riunita periodicamente con una cadenza all'incirca bimestrale, tranne nel periodo precedente alla stesura della relazione
annuale del 2013. Nel periodo ottobre-dicembre 2013 sono state svolte parecchie riunioni, anche se non in tutte erano presenti tutti i componenti. Quando
non erano presenti tutti i componenti vi e' stata comunicazione via e-mail delle decisioni prese. Nelle riunioni si sono stabilite le modalità organizzative per
la redazione della relazione annuale in base alle indicazioni desunte dalla documentazione ANVUR e degli organi di Ateneo. La stesura dei diversi capitoli
della relazione (quadri da A a G) è stata affidata per ciascun corso di laurea ai docenti membri della commissione coinvolti in tale corsi. In particolare il
Prof. Casa ha curato la redazione delle parti riguardanti SAA/L-25 e SAA/LM-69; la Prof.ssa Ceoloni quella delle parti riguardanti BioSiQu/LM-7; il Prof.
Picchio quella riguardante SFN/L-25 e CRAFDS/LM-73. Tale scelta, pur non garantendo l'indipendenza di un giudizio esterno, e' stata considerata
ottimale, data la miglior conoscenza delle problematiche dei corsi di studio dei docenti che vi sono coinvolti. La componente studentesca ha integrato,
all'interno delle parti dei corsi in cui sono coinvolti, soprattutto le parti riguardanti il quadro B ed F. In particolare lo studente Bertocci è stato coinvolto per
SAA/L-25 e SAA/LM-69; lo studente Bizzarri per SFN/L-25 e CRAFDS/LM-73 e la studentessa Petrucci per SFN/L-25 Cittaducale. Gli studenti della CP
hanno in qualche caso dato una mano nella elaborazione dei dati del quadro A e D. Tuttavia l'apporto della componente studentesca e' stato purtroppo
quantitativamente molto minore di quello della componente docente, essendo generalmente gli studenti molto impegnati in numerose attività.
DISBEC
Per il migliore espletamento delle suddette attività la Commissione paritetica si è organizzata al fine di garantire efficaci modalità divulgative, presso gli
studenti, delle politiche di qualità adottate dall'Ateneo, monitorando innanzitutto attentamente gli indicatori che misurano il grado di raggiungimento degli
obiettivi della didattica a livello di singole strutture.
Anche a tal fine un ruolo fondamentale ha svolto l'analisi compiuta sulle schede contenenti i risultati delle rilevazioni dell'opinione degli studenti per l'anno
accademico 2012/2013, tenendo presente per quanto possibile la diversa tipologia degli iscritti all'Università ed in particolare la loro costante
frequentazione o meno delle lezioni frontali in aula.
Oggetto di specifica attenzione sono, poi, i dati emergenti dalla Scheda Unica Annuale del Corso di Studio (SUA CdS), oltre che quelli, reperibili anche
attraverso altre fonti istituzionali, relativi ai servizi di supporto offerti dall'Ateneo. Anche con riferimento a questi ultimi, la Commissione paritetica sta
tentando di migliorare le esistenti attività divulgative, al fine di implementare il livello di soddisfazione degli studenti e di individuare adeguate proposte per
il loro miglioramento.
DISTU
La Commissione Paritetica si è dotata di modalità comunicative idonee per lo svolgimento delle proprie funzioni e, in particolare, di una pagina relativa alle
attività sul sito del Dipartimento. Inoltre, svolge periodicamente riunioni con i Presidente dei CCS del Dipartimento e/o con esponenti delle forze
economiche e territoriali al fine di raccogliere informazioni utili per lo svolgimento delle funzioni.
DISUCOM
I risultati delle funzioni istituzionali sono presentati e discussi in Consiglio di Dipartimento attraverso un apposito spazio concretato da un Punto specifico
STABILE e dunque RIPETUTO all' Ordine del Giorno del Consiglio di Dipartimento onde favorire la massima diffusione.
DEB
La CPDS del DEB deve coprire una realtà didattica che si svolge in due sedi, quella di Viterbo e quella di Civitavecchia. Per ovviare a questa complessità,
sia i docenti sia gli studenti membri della commissione sono rappresentativi delle due sedi. Inoltre, si è deciso di indire anche riunioni telematiche per
garantire la reale partecipazione di tutti i membri alla discussione dell'impostazione e delle analisi svolte per l'attività istituzionale della commissione
stessa.
Per garantire una capillare e trasparente diffusione delle proprie modalità di lavoro e delle elaborazioni, la CPDS ha inserito un link accessibile a tutti, fra
gli "organi del Dipartimento", nel sito del DEB. Nella schermata della CPDS, oltre alle informazioni sulle funzioni e sulla composizione della commissione,
si può trovare il link alle relazioni annuali della commissione e agli altri lavori eventualmente prodotti.
DEIM
La Commissione nell'arco dell'anno ha svolto i suoi compiti principalmente attraverso incontri periodici. Ai lavori della Commissione hanno partecipato
regolarmente tutti i componenti con una minore assiduità da parte dei rappresentanti degli studenti di alcuni corsi di studio. La Commissione al fine di
agevolare la comunicazione tra i membri si è avvalsa della piattaforma di condivisione dropbox. Tramite la creazione di una cartella condivisa tra i soli
componenti è stata permessa la partecipazione in tempo reale dei verbali delle riunioni precedenti, oltre che di tutti i file e documenti ritenuti utili all'attività
della Commissione stessa. Il Presidente ha relazionato con periodicità regolare sui lavori della Commissione nei Consigli di Dipartimento.
Su indicazione del Direttore di Dipartimento, al momento dell'insediamento, la Commissione ha pianificato i propri lavori nell'anno focalizzandosi
sull'individuazione delle cause e sulla proposta di possibili soluzioni per la riduzione del tasso di abbandono. La Commissione ha utilizzato i risultati
dell'indagine campionaria ad hoc nonché i risultati dei rapporti di riesame dei corsi di studio per individuare i punti di forza e debolezza dei corsi di studio
stessi .
La Commissione ha trasmesso nei tempi dovuti la Relazione Annuale agli organi competenti di Ateneo e di Dipartimento.
1.b.3 Punti di forza e di debolezza relativamente a composizione e attività e modalità organizzative e comunicative.
Il NdV ribadisce che un punto di forza delle Commissioni Parititetiche Docenti-Studenti è nella struttura della loro composizione, in genere snella a
garanzia della operatività. Il ruolo fondamentale delle CPDS continua ad essere quello di verificare che l'insieme di funzioni e competenze richieste dalle
prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, considerando il contesto socio-economico, sia oggetto di attenzione durante la
progettazione e la realizzazione dei Corsi di Studio.
Si ribadisce che gli altri aspetto cruciali sono:
- la verifica dell'efficacia ai fini dei risultati dell'apprendimento attesi dei metodi di trasmissione della conoscenza e delle abilità, dei materiali e gli ausili
didattici, delle aule, dei laboratori, con particolare riferimento alle attrezzature tecnologiche;
- la verifica della validità dei metodi di accertamento delle conoscenze e delle abilità acquisite dagli studenti sempre in relazione ai risultati di
apprendimento attesi;
- la verifica della completezza del Riesame con riferimento anche all'utilizzo efficiente dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti sui CdS;
- la formulazione di proposte di miglioramento per i metodi e i processi di cui ai punti sopra elencati rivolte in primo luogo ai coordinatori dei Corsi di studio;
- la verifica della trasparenza delle informazioni aggiornate e complete di ciascun corso di studio.
Il NdV verifica la disponibilità delle relazioni annuali prodotte dai CPDS (riportate in allegato) sottolineando l'importanza per il prossimo anno che le stesse
siano trasmesse direttamente e formalmente al NdV, auspicando l'ausilio di una piattaforma informatica dedicata allo scopo. Le relazioni risultano
generalmente compilate rispettando i punti critici evidenziati dal NdV.
1.b.4 Opportunità e rischi in relazione al più ampio contesto organizzativo (relazioni con: organi di governo dell'Ateneo, altri
attori del sistema di AQ di Ateneo; raccolta delle fonti informative; ecc) relativamente all'AQ.
Le relazioni prodotte dalle CPDS, pur descrivendo in dettaglio la composizione delle stesse, sono ancora prive della indicazione del nominativo del
responsabile avente il compito di curare le relazioni con gli altri organi di Ateneo e gli attori del sistema di AQ di Ateneo, soprattutto in previsione
dell'impiego di una piattaforma informatica. Inoltre, dalle relazioni prodotte dalle CPDS, non si evince l'adeguamento alla richiesta del NdV di fornire una
specifica formazione sulla normativa in vigore e sui metodi di valutazione delle performance didattiche ai rappresentanti degli studenti. Il NdV ribadisce
l'assoluta necessità di un adeguato flusso di informazioni tra il NdV stesso, le Commissioni Paritetiche e il Presidio di Qualità, allo stato attuale ancora
carente.
c) Nucleo di Valutazione
1.c.1 Composizione (scheda descrizione NdV dell'Ateneo come da precedente Rilevazione Nuclei riportata in Appendice) e
attività del NdV.
Il Nucleo di Valutazione, costituito con D.R. n. 418/09 del 28.04.2009 e D.R. n. 539/11 del 14.06.2011, fino al 10.4.2013 ha avuto la seguente
composizione: Prof. Gianluca Piovesan Coordinatore (Professore Straordinario, componente interno), Dott. Angelo Siddi membro esterno (Dirigente MiUR) e Dott. Sauro Angeletti - membro esterno (Dirigente UNIRE).
A seguito dell'emanazione, con D.R. n. 480/12 dell'8 giugno 2012, dello Statuto d'Ateneo ai sensi della L. 30 dicembre 2010 n. 240, il Nucleo è stato
costituito, con D.R. 384/13 del 10.04.2013, nella seguente composizione:
Dott. Paolo ANNUNZIATO Direttore generale CNR (componente esterno)
Prof.ssa Maria Francesca RENZI Professore ordinario Università Roma Tre (componente esterno)
Dott. Francesco SARPI Libero professionista (componente esterno)
Dott.ssa Emanuela STEFANI Direttore CRUI(componente esterno)
Prof. Gianluca PIOVESAN Professore straordinario Coordinatore (componente interno) nelle more della nomina del nuovo Coordinatore.
Con D.R. n. 411/13 del 16.04.2013 la composizione è stata integrata con il rappresentante degli studenti Sig. Lorenzo Palazzi.
L'attività del Nucleo, quale Organo di Ateneo, è definita dall'art. 14 dello Statuto. Nel corso del 2013 il Nucleo di Valutazione si è riunito n. 13 volte
deliberando, nello specifico, in merito a:
- Offerta formativa a.a. 2013/2014, proposta istituzione nuovo Corso di studio
Giurisprudenza (ciclo unico)- art. 8 D.Lgs. 19/2012;
- Valutazione ex post dei corsi di dottorato di ricerca attivi nel 2012;
- Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna (Legge n. 370/99, D.Lgs. 19/12 e D.M.
47 /13)
- Programmazione locale degli accessi al corso di laurea in Ingegneria industriale L-9, a.a.2013/2014 Parere.
- Criteri di valutazione ex ante Dottorati di ricerca XXIX° ciclo - D.M. 45/2013;
- Presidio di Qualità Richiesta parere questionari per la valutazione della didattica e dei servizi di supporto nell'opinione di studenti e laureati.
Inoltre, ai sensi della delibera CiVIT n. 9/2010, ha svolto tutte le complesse funzioni di OIV riguardanti l' Anticorruzione, la Trasparenza e Integrità, la
Performance e Qualità.
1.c.2 Composizione (scheda descrizione Ufficio di supporto al NdV dell'Ateneo come da precedente Rilevazione Nuclei
riportata in Appendice) e attività dell'Ufficio di supporto al NdV.
A seguito della recente riorganizzazione degli uffici, disposta con D.D.G. 156/2014 del 4 marzo 2014, le funzioni di supporto amministrativo'
(convocazione, verbalizzazione, trasmissione delibere agli Uffici e alle Strutture, etc) del NdV sono svolte da un'unità di personale incardinata nell'Ufficio di
staff del Direttore Generale.
Le funzioni di supporto tecnico' al NdV sono svolte dalla Struttura Tecnica Permanente per la misurazione della performance, istituita con D.R. 810/11 del
27/09/2011 e modificata in data 19/03/2014 con D.R. 207/2014.
La Struttura, presieduta dal Dott, AS.M. Braccini, Ricercatore SSD Secs p/10 organizzazione aziendale, è composta da n. 7 funzionari e impiegati afferenti
agli uffici con competenze strettamente correlate alle funzioni e agli adempimenti del NdV. ed è integrata con il ricercatore Dott. luca Secondi, SSD Secs -
s/03 statistica economica e la dottoranda Dott.ssa Elsa Serpico. La Struttura svolge le seguenti funzioni: coadiuvare il NdV nell'esercizio delle funzioni di
cui all'art. 14 del D.Lgs. 150/2009
1.c.3 Modalità organizzative e comunicative in relazione alla funzioni istituzionali.
Le modalità organizzative e comunicative del NdV, quale organo collegiale, sono regolate dal Titolo II "Funzionamento degli organi collegiali" del
Regolamento Generale di Ateneo.
In particolare il Ndv ha accesso ai documenti amministrativi necessari per lo svolgimento delle sue funzioni, nel rispetto della normativa a tutela della
riservatezza. Il Nucleo rende disponibili, in conformità con la normativa vigente,
le risultanze della propria attività per garantirne la diffusione e la pubblicità. A questo proposito nella pagina web di Ateneo, sotto gli Organi di Ateneo, si
trova tra gli altri il link del NdV dove sono pubblicati i verbali, le relazioni e gli
ordini del giorno delle riunioni.
1.c.4 Punti di forza e di debolezza relativamente a composizione e attività del NdV e dell'Ufficio di supporto e modalità
organizzative e comunicative.
Il principale punto di forza dell'attuale Nucleo di Valutazione dell'Università della Tuscia è rappresentato dalla terzietà e comprovata competenza in materia
di valutazione, in primo luogo in ambito universitario, dei componenti. In particolare quattro dei sei membri sono esterni all'Ateneo. Il Nucleo comprende
anche il rappresentante degli studenti. Il Coordinatore ha manifestato la massima disponibilità per illustrare al reppresentante degli studenti gli
adempimenti a cui il nucleo è chiamato a rispondere. Resta auspicabile che il rappresentante degli studenti possa usufruire quanto prima di uno specifico
corso di formazione dedicato alle attività di valutazione del sistema universitario. Il principale punto di debolezza risiede nella valutazione della ricerca per i
settori scientifico disciplinari non bibliometrici. Per ciò che concerne l'organizzazione dei corsi di studio e le analisi che richiedono uno specifico riferimento
alle discipline oggetto di valutazione, è richiesto il contributo degli esperti disciplinari d'area (vedi il caso dell'istituzione/attivazione dei corsi di studio), un
processo attualmente in parte facilitato dalla disponibilità del lavoro delle CPDS.
Per ciò che concerne l'Ufficio di supporto, si richiede di rinnovare l'assegnazione di almeno due unità di personale a tempo parziale, necessarie a garantire
la mole di adempimenti a cui il Nucleo è chiamato. Il Nucleo, infatti,
svolge tra l'altro anche la funzione di OIV nell'ambito del ciclo della performance. Inoltre, il NdV auspica la possibilità di coinvolgere i componenti della
Struttura Tecnica Permanente per la misurazione della Performance nei processi di competenza anche per il processo AVA.
Infine per le modalità comunicative il Nucleo si avvale da sempre del sito web di ateneo in cui in una specifica sezione vengono riportati l'ordine del giorno,
i verbale e le relazioni.
1.c.5 Opportunità e rischi in relazione al più ampio contesto organizzativo (relazioni con: organi di governo dell'Ateneo e altri
attori del sistema di AQ di Ateneo; ANVUR; ecc.) relativamente all'AQ.
Si conferma l'assoluta necessità di mantenere un dialogo costante con gli organi di governo di Ateneo, in primo luogo con il Presidio di Qualità e le
Commissioni Paritetiche. In questo senso la cultura della autovalutazione delle performance didattiche e di ricerca in Ateneo sta ricevendo un notevole
potenziamento grazie all'impulso conferito dall'applicazione del sistema AVA.
Punti cruciali dell'attività del nucleo restano:
- l'accertamento della persistenza dei requisiti qualitativi e quantitativi per l'accreditamento dei corsi di studio;
- la valutazione del sistema di Assicurazione di Qualità;
- il controllo dei flussi informativi della AQ di Ateneo e la redazione corretta dei rapporti di riesame;
- il controllo che i corsi di studio e gli organi di governo tengano effettivamente conto delle linee guida del Presidio di Qualità e delle valutazioni delle
Commissioni paritetiche Docenti e Studenti al fine di migliorare la qualità della didattica e della ricerca in Ateneo.
d) Ulteriori osservazioni
1.d.1
Il NdV evidenzia l'importanza, per la completezza del processo di AQ di Ateneo, che tutti gli Organi di Governo abbiano una maggiore attenzione alla
filiera di documentabilità delle azioni stabilite e intraprese per l'AQ, al fine possa essere facilitato ogni eventuale processo di controllo e verifica.
2. Descrizione e valutazione dell'organizzazione per la formazione dell'Ateneo
2.1 Organizzazione dell'offerta formativa dell'Ateneo, numero di Corsi di Studio e numero di insegnamenti, sostenibilità
dell'attività formativa.
L'offerta formativa d'Ateneo per l'a.a. 2013/2014 è così organizzata:
n. 19 Corsi di laurea triennale 2013/2014
Biotecnologie(Dibaf )
Conservazione dei beni culturali L1(Disbec )
Conservazione dei beni culturali L43(Disbec )
Economia Aziendale(Deim )
Ingegneria industriale(Deim )
Lettere moderne(Disucom )
Lingue e culture moderne(Distu )
Scienza della pubblica amministrazione (corso ad esaurimento)(Distu )
Scienze agrarie e ambientali(Dafne )
Scienze ambientali(Deb )
Scienze biologiche(Deb )
Scienze della comunicazione(Disucom )
Scienze e tecnologie per la conservazione delle Foreste e della Natura - Sede Cittaducale(Dafne )
Scienze e tecnologie per la conservazione delle Foreste e della Natura Sede Viterbo(Dafne )
Scienze Forestali e Ambientali(Dibaf )
Scienze giuridiche (corso ad esaurimento)(Distu )
Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L-36) S.P.R.I.(Deim )
Scienze umanistiche (Lettere)(Disucom )
Tecnologie alimentari ed enologiche(Dibaf )
N. 2 corsi di Lauree magistrali a ciclo unico 2013/2014:
Conservazione e restauro dei beni culturali(Disbec )
Giurisprudenza(Distu )
n. 15 Corsi di laurea magistrali 2013/2014:
Amministrazione, finanza e controllo(Deim )
Archeologia e storia dell'arte LM2(Disbec )
Archeologia e storia dell'arte LM89(Disbec )
Biologia cellulare e molecolare(Deb )
Biologia ed ecologia marina(Deb )
Biotecnologie per la sicurezza e la qualita' delle produzioni agrarie(Dafne )
Comunicazione per la cultura, l'economia e le istituzioni(Distu )
Comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità(corso ad esaurimento)(Distu )
Conservazione e restauro dell'ambiente forestale e difesa del suolo(Dafne )
Filologia Moderna(Disucom )
Lingue e culture per la comunicazione internazionale(Distu )
Marketing e qualità(Deim )
Scienze agrarie e ambientali(Dafne )
Scienze forestali e ambientali(Dibaf )
Sicurezza e qualità agroalimentare LM 70(Dibaf)
Il numero di insegnamenti complessivamente attivati è stato pari a 799 (a.a. 2012/13).
2.2 Organizzazione per la gestione dell'offerta formativa (Ripartizioni, Dipartimenti/Strutture di raccordo).
Le funzioni didattiche sono svolte da 7 dipartimenti:
- DAFNE (Dipartimento di scienze e tecnologie per l'agricoltura, le foreste, la natura e l'energia);
- DEB (Dipartimento di scienze ecologiche e biologiche);
- DEIM (Dipartimento di economia e impresa);
- DIBAF (Dipartimento per l'innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali);
- DISBEC (Dipartimento di scienze dei beni culturali);
- DISTU (Dipartimento di Studi Umanistici e Sociali).
- DISUCOM (Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo)
2.3 Organizzazione dei servizi di supporto allo studio generali o comuni a più Corsi di Studio (orientamento e assistenza in
ingresso, orientamento e assistenza in itinere, assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno e per la
mobilità internazionale, orientamento e assistenza in uscita).
Orientamento e assistenza in ingresso
L'Ateneo tra le azioni di orientamento in ingresso ha sviluppato delle iniziative ormai consolidate, che mirano a promuovere l''offerta formativa dell'Ateneo,
con particolare riguardo a quelle rivolte al territorio.
Vengono annualmente organizzate visite guidate in Ateneo, le giornate delle matricole coinvolgendo direttamente le strutture didattiche e, soprattutto, gli
studenti già iscritti nella presentazione dei corsi e nell'organizzazione di eventi in parallelo anche con l'ausilio delle associazioni.
Costante è la partecipazione agli eventi sul territorio di maggiore interesse ed anche in ambito regionale per la presentazione e promozione della offerta
formativa.
Le attività di orientamento sono coordinate dall'Ufficio Offerta Formativa e Orientamento in Entrata e si articolano nei seguenti servizi:
- incontri di orientamento presso le sedi dell'Università, organizzati in periodi dell'anno predefiniti, per far conoscere da vicino le strutture didattiche, i corsi
di laurea, i servizi e le opportunità riservate agli studenti;
- incontri di orientamento, organizzati su richiesta, presso gli Istituti secondari superiori;
- partecipazione ad eventi e manifestazioni per l'Orientamento;
- realizzazione di opuscoli informativi con la presentazione dei corsi di laurea e dei relativi sbocchi professionali;
- concorsi per la realizzazione di video/cortometraggi da parte delle associazioni universitarie, che descrivono la realtà universitaria e il territorio;
- organizzazione dei test di ingresso. Il decreto ministeriale 270/04 ha reso obbligatoria la verifica delle conoscenze iniziali per gli studenti che si
immatricolano ad un qualsiasi corso universitario, ai fini di una maggiore consapevolezza da parte dei ragazzi delle proprie attitudini e del grado di
preparazione;
- organizzazione dei test dei corsi a programmazione locale.
Le attività di Orientamento, d'interesse generale, sono programmate d'intesa con il Delegato del Rettore per l'Orientamento e il Tutorato, i Dipartimenti
dell'Ateneo, che a seguito della riforma di cui alla L. 240/2010, hanno assunto la responsabilità delle funzioni didattiche, e i Referenti per l'Orientamento di
ciascuna struttura didattica.
Le iniziative di Orientamento in ingresso svolte autonomamente dai Dipartimenti, a cui afferiscono i corsi i studio, sono realizzate nelle seguenti forme:
a) incontri con le Scuole Superiori di secondo grado. I docenti di ciascun Dipartimento realizzano incontri in sede o presso le sedi degli Istituti con gli
studenti dell'ultimo anno, dedicati alla presentazione dei CdS, di cui vengono specificatamente illustrati, oltre agli obiettivi formativi, ai piani di studio e agli
sbocchi professionali, anche le strutture a supporto della didattica, i servizi di assistenza e quelli per lo svolgimento di periodi di formazione sia all'esterno,
sia all'estero;
b) attività tutoriale dei docenti. Essa viene eseguita con regolarità nel corso dell'anno dai professori e dai ricercatori durante gli orari di ricevimento stabiliti
e pubblicizzati nelle apposite pagine web del sito del Dipartimento. L'attività tutoria svolta dai docenti ha cadenza regolare e viene pubblicizzata, attestata
e monitorata mediante report. In particolare, per il recupero dei debiti formativi attribuiti agli immatricolati per non aver superato il test d'ingresso, il
Dipartimento organizza corsi di preparazione svolti dai tutor adibiti alle attività propedeutiche e di recupero. Le materie oggetto dei corsi sono individuate
per ciascun anno accademico in base alle necessità che emergono dai risultati dei test di ingresso.
c) altre attività. In tale tipologia rientrano due tipi di servizi. Il primo consiste nella partecipazione dei docenti del Dipartimento a Saloni, Fiere, visite
guidate, giornate aperte e eventi culturali organizzati nel territorio finalizzate a presentare in modo ampio e dettagliato i percorsi formativi offerti dalla
struttura didattica. Il secondo consiste nell'organizzazione di specifiche attività con le Scuole secondarie superiori convenzionate che danno luogo anche
all'attribuzione di CFU che verranno riconosciuti allo studente nell'ipotesi che si iscriva a un corso di studio dell'Ateneo.
Per lo svolgimento delle attività di orientamento le strutture didattiche si avvalgono del supporto degli studenti senior e dei dottorandi selezionati in base a
concorsi banditi dalla strutture stesse per il conferimento di assegni per attività di tutorato e orientamento.
Orientamento e assistenza in itinere
Il servizio di orientamento e tutorato in itinere offre supporto ed assistenza agli studenti iscritti al corso, diversificata secondo le varie necessità dell'utenza
ed adeguata al variare delle esigenze manifestate.
In particolare, le attività poste in essere, svolte dai docenti che svolgono funzioni tutoriali nell'ambito dei corsi di studio, riguardano la divulgazione delle
informazioni, l'accoglienza, il supporto e il tutorato per aiutare gli studenti durante il percorso di studio.
Divulgazione delle informazioni:
- pubblicazione di materiale informativo nel sito del corso di studio;
2.4 Dotazione infrastrutturale e tecnologica dell'Ateneo in termini di aule, laboratori, biblioteche, ecc..
- consulenza agli studenti, mediante colloqui individuali e/o di gruppo, per la preparazione di piani di studio e per problematiche riguardanti le
propedeuticità, le modalità di frequenza ai corsi, alle esercitazioni e alle attività di laboratorio;
- informazioni generali e consulenza sull'iter per il disbrigo di pratiche amministrative, per aiuti finanziari e servizi, per programmi di mobilità
(Socrates/Erasmus, ecc.), per incentivi e per borse di studio;
- attività di informazione e di coordinamento di tirocini da svolgere presso gli enti convenzionati.
Accoglienza, Supporto e Tutorato:
- attività di supporto nello studio per migliorare la qualità dell'apprendimento, anche mediante suggerimenti e corsi sulle metodologie di studio, e per
favorire i rapporti con i docenti;
- valutazione delle capacità acquisite nel percorso di studi, nonché informazione e monitoraggio agli Organi accademici sugli esiti dei percorsi di studio, in
relazione ai fenomeni di abbandono e di prolungamento degli studi;
- attività di recupero nei confronti delle matricole dormienti;
- affiancamento individuale per favorire l'inserimento e/o il superamento di problemi legati alla vita universitaria e per aiutare gli studenti che incontrano
difficoltà o provano disagio;
- tirocini formativi e organizzazione di corsi (ad esempio, di lingue, di aggiornamento e formazione di base in matematica ed informatica, ecc.) per
integrare le competenze specialistiche di settore.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'estero
L'Ufficio Mobilità e Cooperazione Internazionale offre supporto agli studenti per la partecipazione ai seguenti programmi comunitari:
Erasmus, Leonardo da Vinci, Jean Monnet, Erasmus Mundus, University Studies Abroad Consortium (USAC),VII Programma Quadro, Alfa, Tempus IV,
Fulbright. Inoltre è attivo un ufficio per Erasmus Outgoing students e Erasmus Incoming students and Erasmus Placement.
L'Ufficio Mobilità e Cooperazione Internazionale ha svolto numerose attività destinate ad incrementare la mobilità degli studenti all'estero, oltre a realizzare
incontri e riunioni per altre iniziative internazionali.
L'ufficio Mobilità e cooperazione assiste gli studenti per periodi di studio o formazione all'estero, nonché per la mobilità internazionale attraverso diverse
attività quali:
- giornate informative sul bando Erasmus sia per studio che per placement, prima e durante l'apertura del bando;
- supporto nella compilazione delle domande di candidatura;
- partecipa alle riunioni di dipartimento per l'assegnazione delle destinazioni;
- consiglia agli studenti destinazioni alternative nel caso in cui le destinazioni assegnate in fase iniziale non siano adeguate per qualsiasi motivo (troppo
costose, requisiti richiesti non posseduti dallo studente; indisponibilità di corsi da seguire);
- fornisce supporto nel reperimento delle informazioni, anche tramite contatti con gli studenti che hanno effettuato mobilità negli anni precedenti;
- monitora le attività all'estero dello studente, seguendo le eventuali modificazioni didattiche;
- completa la procedura di ritorno degli studenti con l'invio del certificato degli esami sostenuti alla segreteria didattica del dipartimento;
- monitora, dopo la procedura di riconoscimento, la quantità di crediti affettivamente assegnati alle attività didattiche svolte all'estero.
Orientamento e assistenza in uscita
Funzioni e servizi del placement:
- informazione: assistenza agli studenti per l'orientamento in uscita e la formazione. All'interno di questa attività si definisce, caso per caso con i singoli
studenti, il profilo di occupabilità, il progetto professionale, la costruzione del CV, l'analisi di eventuali esigenze formative.
- servizi alle imprese e domanda di lavoro che fa riferimento all'incrocio domanda/offerta per: assunzioni, offerte di lavoro, preselezione di candidati,
gestione tirocini post-laurea, tutoraggio, project work, altre attività coordinate con le imprese.
-Career Day: l'organizzazione di giornate annuali di incontro tra studenti, neo-laureati e imprese.
La gestione delle informazioni è a cura del portale www.jobsoul.it dove sono disponibili tutte le informazioni su iniziative e servizi relativi all'inserimento
lavorativo dei laureati e per l'attivazione di tirocini.
Il portale garantisce l'incontro fra la domanda di lavoro e di tirocinio da parte delle imprese registrate e l'offerta di occupazione di laureandi e laureati che
pubblicano sul web i propri profili professionali (C.V.).
Infine è stata realizzata la piattaforma multimediale moodle attraverso cui gli studenti possono:
- prenotarsi ai test di accesso all'università;
- sostenere i test di accesso all'università in maniera completamente informatizzata;
- consultare il libretto elettronico delle attività didattiche per poter restare al passo con gli argomenti trattati dal docente in aula;
- consultare i materiali didattici di supporto alle lezioni messi on line dai docenti;
- svolgere esercizi in autocorrezione creati dal docente;
- consultare la valutazione da parte degli studenti dell'attività didattica svolta dal docente.
2.4 Dotazione infrastrutturale e tecnologica dell'Ateneo in termini di aule, laboratori, biblioteche, ecc..
Aule
Le aule di cui dispone attualmente l'Ateneo sono riportate nelle Schede SUA-CDS per l'offerta formativa 2014/15.
Biblioteche
In Ateneo è attivo il Sistema Bibliotecario d'Ateneo, costituito dal Polo bibliotecario tecnico-scientifico - Polo bibliotecario umanistico-sociale
in cui sono confluite le 5 ex Biblioteche. I Poli svolgono comunque attività funzionali ai Corsi di studio attivati presso i 7 Dipartimenti, e sono dislocati nei
Poli San Carlo, Santa Maria in Gradi, Paradiso e Riello, oltre due biblioteche dipartimentali. Le strutture bibliotecarie sono rilevate al 31/12/2012 come
risulta dall'Allegato biblioteche.
Laboratori e aule informatiche
I laboratori informatici di cui dispone attualmente l'Ateneo sono riportati nelle Schede SUA-CDS per l'offerta formativa 2014/15.
2.5 Punti di forza e di debolezza relativamente a organizzazione dell'offerta formativa, organizzazione per la gestione
dell'offerta formativa, organizzazione dei servizi di supporto, adeguatezza della dotazione infrastrutturale e tecnologica.
2.6 Opportunità e rischi in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali, attrattività,
posizionamento, ecc.).
SMA
Il Sistema Museale di Ateneo si articola in musei, collezioni e raccolte collegate ai Dipartimenti o ad altre strutture dell'Università.
Link: http://www.sma.unitus.it/
Azienda Agraria
I suoi compiti istituzionali sono svolti nel settore agrario e forestale e sono in particolare finalizzati a:
- permettere agli studenti di acquisire ed integrare le proprie conoscenze in tutte le discipline dei corsi di laurea tenuti presso la Facoltà di Agraria;
- garantire ai docenti della Facoltà di Agraria la possibilità di svolgere attività di ricerca in ambito istituzionale, anche in collaborazione con altri Enti di
ricerca e sperimentazione;
- svolgere attività tecnico-scientifica nell'ambito di convenzioni approvate da Organi di Ateneo;
- realizzare e dare supporto ad eventi e visite guidate a carattere scientifico e didattico da parte di ricercatori, docenti e studenti italiani e stranieri
nell'ambito di convegni, workshops, soggiorni di studio e corsi istituzionali;
- dare supporto all'attività di Ateneo in tema di orientamento degli studenti delle scuole secondarie;
- contribuire all'innovazione ed allo sviluppo del sistema delle imprese agricole e zootecniche con attività di promozione, di divulgazione tecnica e
scientifica e di assistenza tecnica a beneficio degli operatori dei settori agro-industriale, forestale e zootecnico;
- svolgere attività collaterali proprie della sua natura, quali la raccolta e la vendita dei prodotti aziendali, o rispondenti a particolari esigenze di servizio per
l'Ateneo, quali la manutenzione delle aree verdi delle strutture universitarie.
Link: http://www.agraria.unitus.it/interna.asp?idPag=2765
L'Orto Botanico dell'Università della Tuscia è un'istituzione creata a sostegno di attività didattiche, di ricerca, educative e ricreative, è un ideale laboratorio
all'aperto e luogo di coltura e conservazione, svolge studi biosistematici e sperimentazioni sull'acclimatazione di differenti specie vegetali in collaborazione
con le comunità scientifiche locali, nazionali e internazionali.
Link: http://www.unitus.it/centri/ortobotanico/
2.5 Punti di forza e di debolezza relativamente a organizzazione dell'offerta formativa, organizzazione per la gestione
dell'offerta formativa, organizzazione dei servizi di supporto, adeguatezza della dotazione infrastrutturale e tecnologica.
Un punto di forza è la valorizzazione del corpo docente in specifici percorsi formativi che trovano un valido riferimento organizzativo in Dipartimenti
coerenti per aree disciplinari. Particolare rilievo assume la formazione magistrale grazie alla qualificata attività di ricerca del corpo docente che si
manifesta ulteriormente nell'alta formazione (dottorati). Resta un punto critico una maggiore collaborazione tra i Dipartimenti nello sviluppo di processi
formativi che necessitino di docenza qualificata non disponibile all'interno del Dipartimento che gestisce il corso di laurea. Una soluzione può prevedere un
più diffuso utilizzo di corsi di laurea interdipartimentali (come nel caso di Ingegneria industriale) al fine di una ulteriore valorizzazione del corpo docente
con particolare riferimento ai percorsi interdisciplinari e alle materie di base e caratterizzanti.
I servizi di supporto alla didattica hanno subito negli ultimi anni una notevole innovazione grazie ai siti di Dipartimento appositamente dedicati e alla
piattaforma moodle. A questo proposito il NdV continua ad auspicare una adeguata assistenza ai Dipartimenti nell'implementazione di tale piattaforma
affinché diventi un reale punto di riferimento per il materiale didattico con particolare attenzione agli studenti non frequentanti.
Le segreterie didattiche di Dipartimento chiamate in primo luogo all'organizzazione della gestione dell'offerta formativa posso contare su un'assistenza in
tempo reale dell'Amministrazione centrale tramite l'ufficio Offerta Formativa di Ateneo, esperto negli adempimenti previsti dal sistema AVA.
Risulta importante anche il ruolo dell'Ufficio Sistemi per la Gestione e l'analisi dei dati che ha sviluppato negli ultimi anni una piattaforma telematica per
monitorare in tempo reale l'adeguatezza dei processi formativi dai test d'ingresso alle iscrizioni, o dagli abbandoni dei CFU mediamente acquisiti da ogni
coorte (questi ultimi indicatori dati vengono monitorati
mensilmente).
Nel complesso la dotazione infrastrutturale e tecnologica dell'Ateneo risulta adeguata. Recentemente si sta procedendo ad una nuova organizzazione
degli spazi di alcuni Dipartimenti che si auspica risponda maggiormente alle esigenze di ricerca e didattiche. Nel caso di aule e laboratori in condivisione
tra più Dipartimenti si continua a raccomandare di prestare attenzione all'organizzazione della fruizione da parte dei diversi corsi di studio. Puntualmente è
auspicabile (vedi i corsi di
Economia aziendale e di Scienze biologiche, soprattutto in relazione al I anno) un ulteriore potenziamento delle infrastrutture.
Negli ultimi anni i laboratori informatici sono stati interessati da importanti interventi. Tuttavia, un tema cruciale in comune con gli altri Atenei è
l'ammodernamento delle infrastrutture, aule, biblioteche e laboratori con particolare riferimento alle nuove tecnologie. Si sottolinea infatti che soprattutto
nel caso delle lauree magistrali i laboratori di cui si avvalgono gli studenti sono stati sviluppati innanzitutto per rispondere alle esigenze di ricerca e quindi
per il funzionamento e l'ammodernamento delle apparecchiature sono legati anche alla capacità dei docenti di attrarre fondi.
2.6 Opportunità e rischi in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali, attrattività,
posizionamento, ecc.).
I principali punti di forza in relazione al più ampio spazio sociale sono:
- buone relazioni con il territorio nei diversi campi come testimoniato dalle convenzioni con scuole e dai progetti di ricerca che coinvolgono Enti pubblici,
Fondazioni e privati;
- buona attrattività dei corsi, sebbene con cali fisiologici in dalcuni corsi di laurea;
- buon posizionamento nello scenario nazionale, in primo luogo per ciò che concerne FFO;
Il rischio principale consiste nel contesto sociale - situazione provinciale - in cui l'Ateneo rappresenta il principale motore culturale e di innovazione come
testimoniato dalle collaborazioni in atto di livello internazionale (p.e. corsi USAC) e dai numerosi progetti di ricerca finanziati da UE e da altri organismi
sempre di livello internazionale.
2.7 Ulteriori osservazioni
Non si riscontrano particolari osservazioni sul punto.
3. Descrizione e valutazione dell'organizzazione dei Corsi di Studio
Corso di Studi: "Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del D.Lgs n.42/2004)"
[id=1512081]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
CORSO DI NUOVA ISTITUZIONE
Corso di Studi: "Scienze ambientali" [id=1515565]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il CdS in Scienze Ambientali (L-32) è attivo da diversi anni con percorso bicurriculare (Indirizzo terrestre e indirizzo marino, quest'ultimo con localizzazione
parziale delle lezioni a Civitavecchia), nella coorte iniziata nell'A.A. 2011/2012, monocurricolare terrestre (lezioni solo a Viterbo), e dal 2012/2013
monocurricolare con lezioni effettuate prevalentemente a Civitavecchia. Le relazioni con i soggetti istituzionali della Tuscia sono state numerose e
articolate, soprattutto per quanto riguarda attività per tesi di laurea, stage, tirocini e altre collaborazioni formative. Tra le strutture coinvolte ci sono diverse
società private di servizi che operano nel campo ambientale, strutture pubbliche (ARPA Lazio, ARPA Umbria, Provincia di Roma, Provincia di Viterbo,ecc).
Dal 2012 la gravitazione del corso è stata spostata verso problematiche riguardanti il mare e le lezioni sono state in parte localizzate a Civitavecchia con
l'appoggio di Fondazioni ed enti locali.
Il corso fornisce conoscenze di base nell'ambito delle professioni di riferimento, coerenti sia con il primo avviamento nel mondo del lavoro che con la
prosecuzione della formazione nei percorsi di laurea magistrale. (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di recettività, nella sede di Civitavecchia, adeguata alle caratteristiche del
corso(scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Per l'anno a.a. 2014/15 l'Ateneo ha chiesto al MIUR l'accreditamento della sede di Civitavecchia per il trasferimento definitivo del corso.
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4571
Documenti allegati:
Allegato 1: "scienze ambientali.pdf" (scheda SUA CDS Scienze ambientali)
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
- Originalità e specializzazione del corso;
- attrattività del corso;
- incremento del numero degli iscritti
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- numero di CFU maturati per anno, che si traduce in eccessiva durata effettiva degli studi rispetto a quella programmata, ulteriormente migliorabile;
- percentuale di abbandono non trascurabile.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Per quanto riguarda l'efficacia delle azioni intraprese per diminuire l'elevata percentuale di abbandono, i dati relativi a questo aspetto hanno mostrato una
drastica diminuzione del numero di abbandoni, passando dal 50% nell'a.a. 2011/12 al 28,1% nell'a.a. 2012/13. I dati relativi all'acquisizione di CFU
mostrano un incremento per l'anno 2012/2013 (cfu medi per studente nel primo anno: dal 22,75 del 2011/2012 al 30,94 del 2012/2013; tabella 10 bis).
Documenti allegati:
Allegato 2: "rapporto riesame Scienze ambientali.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Le opportunità dei laureati in Scienze Ambientali in rapporto allo spazio sociale, pur nel perdurare della crisi economica e di particolare difficoltà delle
professioni che hanno a che fare con le problematiche ambientali, sono comunque valide e differenziate e si basano sui contatti con enti e società che
operano nel territorio, spesso sede di scambi culturali e professionali per le attività formative, e sulla peculiare vocazione turistica dell'area di
localizzazione principale del corso (litorale laziale). Le azioni correttive di seguito riportate sono ad ampio respiro e non hanno ancora avuto risultati
tangibili sull'inserimento degli studenti nel mondo del lavoro.
Sono stati notevolmente aumentati i contatti con associazioni ed enti locali direttamente coinvolti nel mondo del lavoro quale: Unindustria, Coldiretti, Arpa
Lazio, ASL, ecc.
Durante questi incontri si sono poste le basi per convenzioni quadro che possano consentire agli studenti di avere maggiori possibilità di inserimento nel
mondo del lavoro tramite l'effettuazione di tirocini mirati.
Al momento, le convenzioni non sono state proposte a singole imprese, ma alle associazioni di categoria che, facendo da tramite e da coordinamento,
possono riportare le effettive esigenze delle imprese e meglio focalizzare le azioni di intervento ed i contatti con gli studenti. In conseguenza di questo, a
seconda delle esigenze riportate dalle singole imprese/enti, si stipuleranno ulteriori convenzioni specifiche.
Corso di Studi: "Biotecnologie" [id=1515560]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il CdS in Biotecnologie (L-2) è attivo presso l'Università della Tuscia da numerosi anni ed è, quindi, radicato e conosciuto nel territorio sia tra i soggetti
educativi e istituzionali come anche tra gli ordini professionali (Biologi e Biotecnologi agrari). Il fatto che si sia passati nell'AA 2011-12 da un percorso
bi-curriculare (curr. Industriale ed Agrario) a uno mono-curriculare, con connotazione più generalista, ne ha aumentato l'attrattività evidenziata da un
incremento significativo sia delle matricole come degli iscritti complessivi. La modifica dell'ordinamento didattico nell'AA 2011-12 combinata con
l'inserimento di insegnamenti professionalizzanti (es. Strumenti bioinformatica per la genomica, Fisiologia) ha aumentato la coerenza degli obiettivi formati
con le esigenze formative del sistema professionale di riferimento.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di recettività del tutto adeguate alle caratteristiche del corso(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Descrizione link: CdS in Biotecnologie 2013-'14
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4577
Documenti allegati:
Allegato 3: "Biotecnologie 2013.pdf" (scheda SUA CDS biotecnologie)
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Punto di forza del CdS di Biotecnologie (Classe L-2) nella sua struttura monocurriculare è l'attrattività: l'assenza dei curricula industriale e agrario, infatti,
rende il CdS più in linea con un percorso generalista che consente una preparazione di base piuttosto centrale rispetto ai possibili percorsi di LM
nelcontesto delle tre classi delle biotecnologie (LM7, LM8 e LM9).
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Allo stesso tempo, la struttura monocurriculare del CdS è, probabilmente, la causa degli alti
abbandoni (principalmente fra il 1° e il 2° anno) che rappresentano uno dei principali punti di debolezza. Infatti, si è osservato un aumento significativo di
studenti provenienti dal bacino romano, che non sono riusciti ad accedere ai CdS a numero programmato di Medicina e Biotecnologie degli Atenei romani;
questi studenti si iscrivono al corso di laurea in Biotecnologie dell'ateneo della Tuscia con l'intenzione di riprovare successivamente ad accedere ai CdS di
cui sopra (indicazioni fornite da un questionario anonimo condotto allo scopo). Altro punto di debolezza del CdS è il basso numero di CFU acquisiti ogni
anno dal singolo studente che, a sua volta, pesa negativamente sulla durata del percorso di studi.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
E' stato promosso un miglioramento delle attività di tutoraggio da parte dei docenti e studenti tutor nei confronti delle matricole e potenziamento dell'attività
di sportello svolte dagli studenti tutor.
il trend degli abbandoni che evidenziava incrementi consistenti nel biennio 2010/11 e 2011/12 ha mostrato una leggera inversione di tendenza nell'anno
2012/13. Tuttavia, restando elevati i livelli tra abbandoni, trasferimenti e rinunce, le azioni correttive intraprese verranno mantenute.
Per aumentare il numero di CFU acquisiti ogni anno dal singolo studente è stato promosso il potenziamento delle attività di tutoraggio, lo svolgimento di
esoneri durante l'insegnamento, l' aumento del numero di appelli d'esame e l' attività di supporto e tutoraggio per gli insegnamenti del 1° anno (per la
Matematica, Chimica e Fisica).
Documenti allegati:
Allegato 4: "Rapporto_Riesame_Biotecnologie.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Sebbene le Biotecnologie, come tutte le scienze dalla vita, abbiano sempre maggiore importanza sociale ed economica e potenzialità di impiego elevate, il
contesto territoriale, il sistema ed il mercato delle professioni sono molto spesso gli stessi dei laureati in Scienze Biologiche.
Azioni intraprese: Attivazione di nuovi accordi con aziende e enti finalizzati ad attività di tirocinio, invito ai laureati ad affrontare subito dopo la laurea
l'esame di stato da Biologo Junior per potersi subito avvicinare al mondo del lavoro e, infine, aumento del raccordo con l'ANBI (Associazione Nazionale
dei Biotecnologie Italiani) e la FIBio (Federazione Italiana Biotecnologi).
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: E' in continuo aumento il numero di accordi di tirocinio anche sulla spinta delle richieste degli stessi studenti
fuorisede che propongono accordi con nuove aziende. I relativi elenchi sono riportati nel sito del dipartimento DIBAF e in quello di Ateneo:
http://www3.unitus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1034&Item. Sono comunque utili per gli studenti di Biotecnologie anche la maggior
parte degli accordi di convenzione attivati dal dipartimento DEB (si veda lo stesso link), che attualmente coordina il CdS di Scienze Biologiche.
E' stato istituito nell'estate 2013 un questionari per valutare la preparazione degli studenti rispetto alle aspettative richieste dall'azienda; anche se al
riguardo si è registrata una difficoltà a ricevere informazioni da parte delle aziende ospitanti ci si aspetta in futuro un maggiore coinvolgimento da parte di
dette aziende. L'AMBI e la FIBio sono presentate agli studenti in varie occasioni. L'ateneo della Tuscia è da anni sede dell'esame di stato e questo può
invogliare, semplificare e favorire coloro che intendessero conseguire l'abilitazione da biologo junior.
Corso di Studi: "Scienze Biologiche" [id=1515562]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il CdS in Scienze Biologiche (L-13) è attivo presso l'Università degli Studi della Tuscia da numerosi anni ed è, quindi, radicato e conosciuto nel territorio
sia tra i soggetti educativi e istituzionali come anche tra vari ordini professionali. Inoltre, il corso ha acquisito relazioni formative con varie strutture nel
territorio, come ad es. la ASL di Viterbo, i laboratori di analisi convenzionati e non, il centro ricerche ENEA, l'Arpa Lazio, ecc. Dopo una prima fase in cui il
corso era formulato come bi-curriculare negli ultimi anni è caratterizzato da un percorso monocurriculare. Questo ha determinato un notevole
miglioramento nell'attrattività del corso stesso, portando ad un aumento sostanziale degli immatricolati che sono passati da circa 90 a circa 250 negli ultimi
due anni. Il corso è caratterizzato da una connotazione generalista che prevede l'insegnamento di tutte le materie di base e fondamentali richieste per il
conseguimento del titolo di Biologo Junior. Tale impostazione del corso di studio ha finalizzato la coerenza degli obbiettivi formativi con le esigenze sia del
sistema professionale di riferimento sia dell'accesso alle lauree di secondo livello.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di recettività del tutto adeguata alle caratteristiche del corso(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Descrizione link: Offerta formativa 2013/2014
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4572
Documenti allegati:
Allegato 5: "scienze biologiche.pdf" (scheda SUA CDS scienze biologiche)
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
-Attrattività del corso (aumento degli iscritti negli ultimi anni)
-Tutoraggio attivo lungo tutto il percorso degli studi
PUNTI DI DEBOLEZZA:
-Tassi di abbandono (comunque in linea con altri corsi omologhi offerti da altri Atenei)
-Conseguimento della laurea in un numero di anni maggiore di quello legale
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE
Tasso di abbandono.
Aumento dell'attività di tutorato al I anno. Durante la stesura del I rapporto di riesame del marzo 2013 era stato ipotizzato di istituire dei corsi di
preparazione ai test di ammissione ai corsi delle professioni mediche per studenti intenzionati ad iscriversi a Medicina e Chirurgia o Tecnico di Laboratorio
Biomedico, disincentivando, in questo modo, la iscrizione al corso di Scienze Biologiche se non opportunamente motivati o come soluzione di ripiego. Da
una analisi più approfondita abbiamo verificato che i tassi di abbandono al I anno sono stati elevati anche in corsi di laurea omologhi che avevano
introdotto il numero programmato; inoltre tale aumento si è verificato anche in corsi di laurea omologhi afferenti a Dipartimenti che organizzano corsi di
preparazione per i test delle professioni mediche. In assenza di ulteriori elementi di analisi abbiamo ritenuto di non attivare tali corsi, almeno per il
prossimo a.a.
Tuttavia abbiamo intensificato le attività di tutorato, soprattutto al I anno, con l'ottica di fornire informazioni più approfondite riguardo ai contenuti del corso
di laurea e agli sbocchi professionali. In questo modo pensiamo di motivare maggiormente gli studenti a proseguire con il corso di studi, disincentivando
così gli abbandoni. Inoltre, il CCS ha pensato di agevolare l'inserimento nei piani di studio di esami liberi opportuni che possano catturare l'interesse degli
studenti anche verso aspetti culturali e professionali connessi con il campo biomedico.
Scarsa quantità di CFU maturati dalle coorti che determina un ritardo nel conseguimento della laurea.
A partire dall'a.a. 2012/2013 sono stati istituiti alcuni corsi di supporto che si svolgono in parallelo ai corsi istituzionali di base del I anno (Matematica,
Chimica generale ed Inorganica, Biologia e Fisica). I corsi hanno registrato una elevata frequenza ed un elevato grado di soddisfazione da parte degli
studenti. Dall'esame dei dati forniti dalla Amministrazione è stato possibile verificare che nell'a.a. 2012/2013 gli studenti hanno acquisito un maggior
numero di CFU rispetto agli studenti iscritti al I anno negli a.a. 2010/2011 e 2011/2012 per gli esami su citati. Solo a titolo di esempio si riporta la
percentuale degli studenti che hanno sostenuto l'esame di Matematica nelle prime sessioni utili d'esame nell'ultimo triennio: il 75% degli studenti iscritti
nell'a.a. 2010/2011, il 75,5% degli iscritti nell'a.a. 2011/2012 e il 79,7% degli iscritti nell'a.a. 2012/2013.
Visto il risultato incoraggiante, nell'a.a. 2013/2014 sono stati riproposti i corsi di supporto per le quattro discipline sopra citate. Quest'anno i corsi hanno
avuto una più elevata percentuale di affluenza (maggiore del 90%) e un maggiore riscontro e coinvolgimento da parte degli studenti. Inoltre, è stata attuata
una maggiore integrazione fra i docenti dei corsi di supporto e quelli istituzionali che ha consentito di armonizzare i programmi dei corsi curricolari e quelli
dei corsi di supporto.
Documenti allegati:
Allegato 6: "Riesame 2013_Scienze_biologiche.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Nonostante le Scienze Biologiche abbiano sempre maggiore importanza sociale ed economica e potenzialità di impiego
elevate, dall'esame dei dati emerge che nel contesto territoriale le competenze acquisite con la laurea triennale spesso non vengono richieste per l'attività
lavorativa. In tale contesto, un punto di forza del corso di studi è rappresentato da numerosi contatti diretti con enti ed imprese con cui si sono stretti
accordi per attività di stage e tirocinio degli studenti durante il corso di studi.
Azioni da intraprendere:
Organizzazione di giornate di presentazione dell'articolata offerta formativa e delle attività di ricerca svolte nei diversi laboratori del Dipartimento in modo
da dar loro una panoramica degli sbocchi professionali dei laureati in Scienze Biologiche. In questo modo si permetterà allo studente di effettuare una
scelta consapevole degli esami e dell'indirizzo da scegliere.
Il CCS provvederà ad organizzare le giornate di presentazioni all'inizio dell'a.a. con la partecipazione di rappresentanti delle realtà produttive, soprattutto
locali.
Aumento delle strutture presso le quali potranno essere svolti i tirocini
Verranno riproposti ed ulteriormente sviluppati i contatti con aziende ed enti pubblici e privati in linea con quanto già intrapreso nell'anno 2012. Verranno
attivate sia convenzioni con singole entità pubbliche e private, sia convenzioni quadro.
Sulla base di quanto emerso dagli incontri con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni verranno
organizzati sia un corso complementare che una serie di seminari rivolti agli studenti su argomenti che riguardano igiene, sicurezza e controllo qualità, utili
anche al fine della preparazione agli Esami di Stato. Le risorse verranno reperite a fronte di progetti che saranno sottoposti al vaglio degli organi
competenti. Il corso complementare verrà attivato durante il III anno del corso di studi e i seminari verranno effettuati due volte l'anno in prossimità
dell'esame di stato per la professione di Biologo. La responsabilità di tali attività si colloca all'interno del CCS.
Corso di Studi: "Biologia cellulare e molecolare" [id=1515568]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
"Il CdS in Biologia Cellulare e Molecolare (LM-6) è attivo presso l'Università degli Studi della Tuscia a partire dall'anno accademico 2004/2005 ed è,
quindi, conosciuto e radicato nel territorio sia tra i soggetti educativi e istituzionali come anche tra vari ordini professionali. Inoltre, il corso ha acquisito
relazioni formative con varie strutture nel territorio, come ad es. il CRA (Centro di Ricerca sull'Agricoltura) di Roma, la ASL di Viterbo, i laboratori di analisi
convenzionati e non, il centro ricerche ENEA, l'Arpa Lazio, ecc. oltre a vari tipi di collaborazioni scientifico-culturali con gli altri atenei laziali.Obiettivo
principale del Corso è quello di approfondire la preparazione culturale e le conoscenze nel campo della biologia di base ed applicata, coniugata con una
approfondita preparazione scientifica e operativa nelle discipline che caratterizzano il corso. Tale obiettivo è in linea con il miglioramento del sistema
universitario, in relazione al contesto europeo ed internazionale, che prevede un aumento della qualità dell'offerta formativa proposta. Infatti, il corso di
studio di secondo livello prevede una specializzazione delle conoscenze e competenze rispetto a quelle acquisite nel corso di Laurea di primo livello e si
propone di fornire una preparazione solida in grado di affrontare in maniera più adeguata i vari livelli di lavoro e di professionalità che sono oggigiorno più
impegnativi e complessi.
Un altro obiettivo del Corso di secondo livello è quello di fornire agli studenti la possibilità di acquisire strumenti culturali specifici e metodologie di analisi
durante lo svolgimento del lavoro di tesi sperimentale. Tutti i laboratori scientifici di cui si avvale il Corso di studio sono coinvolti in linee di ricerca coerenti
con il profilo del corso e conseguentemente forniscono le competenze necessarie e professionalizzanti. Inoltre, le attività formative prevedono anche
esercitazioni di laboratorio dedicate alla conoscenza di metodiche sperimentali e attività di stage da svolgersi presso altre Università, centri di ricerca,
laboratori di ricerca pubblica o privata e aziende.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Descrizione link: Offerta formativa 2013/2014
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4573
Documenti allegati:
Allegato 7: "biologia cellulare e molecolare.pdf" (scheda SUA CDS biologia molecolare e cellulare)
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
-Tasso di abbandono pari a zero
-Conseguimento della laurea nei tempi legali o al massimo con ritardo di un solo anno.
-Elevato grado di preparazione come si evince dal voto di laurea medio che è molto alto (110/110).
PUNTI DI DEBOLEZZA:
-Bassa partecipazione ai programmi di mobilità studentesca
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Aumentare il numero di studenti che partecipano a programmi Erasmus-Placement/Socrates (EU) e Fullbright (US)
I docenti afferenti al Corso BCM sono stati sollecitati a stabilire nuovi contatti con Istituzioni scientifiche e didattiche estere per incrementare i programmi di
mobilità studentesca.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
E' in corso di organizzazione una giornata di presentazione dei programmi di mobilità con il referente del Dipartimento.
Documenti allegati:
Allegato 8: "Riesame 2013_Bilogia_cellulare_e_molecolare.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
La figura del biologo senior è professionalmente riconosciuta previa iscrizione all'Albo dell'Ordine Nazionale dei Biologi. Circa gli sbocchi professionali e
occupazionali, un punto di forza del corso di studi è rappresentato da numerosi contatti diretti con enti ed imprese con cui esistono accordi per attività di
stage e tirocinio degli studenti durante il corso di studi; inoltre , la possibilità per i laureandi di partecipare a progetti specifici che vedono coinvolte aziende
e realtà produttive (project Work) e una intensa attività di inserimento lavorativo a livello di Ateneo.
Azioni da intraprendere:
Sulla base dei riscontri positivi degli interventi correttivi proposti nell'anno precedente si propone un ulteriore potenziamento delle attività di job placement
(portale www.jobsoul.it) e del raccordo fra Università e le realtà produttive in linea con quanto già intrapreso l'anno precedente.
Il CCS provvederà ad organizzare delle giornate di presentazioni all'inizio dell'a.a. con la partecipazione di rappresentanti delle realtà produttive,
soprattutto locali.
E' in programma l'organizzazione di giornate di presentazione dell'articolata offerta formativa e delle attività di ricerca svolte nei diversi laboratori del
Dipartimento al fine di sostenere lo studente nella scelta e costruzione del proprio piano di studi a seconda delle proprie inclinazioni e in funzione delle
complesse e poliedriche esigenze del mondo del lavoro.
All'inizio dell'a.a. i docenti dei corsi illustreranno i contenuti dei propri corsi e le linee di ricerca attivi nei rispettivi laboratori per dare informazioni sulle
tematiche oggetto di tesi sperimentali.
Corso di Studi: "Biologia ed ecologia marina" [id=1515567]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il CdS magistrale in Biologia ed Ecologia Marina (LM6) è stato attivato nell'A.A. 2012/2013 come modifica del corso interclasse in Conservazione della
Natura (LM75/LM6). La modifica ha comportato la riduzione a monoclasse (LM6) e la delocalizzazione di gran parte della didattica sul litorale laziale
(Civitavecchia e Tarquinia). In ottemperanza al DM 270, articolo 11 comma 4, sono stati organizzati due incontri con gli enti territoriali e le realtà operanti
nel territorio. Sono stati illustrati le motivazioni del corso interclasse e gli obiettivi formativi generali e specifici della figura del laureato magistrale che
verrebbe formato attraverso il percorso proposto. Questo laureato magistrale sarebbe un esperto nelle problematiche ambientali con particolare attitudine
e sensibilità agli aspetti biologi ed ecologici. E' emerso chiaramente che gli obiettivi formativi proposti sono in linea con quanto individuato dai membri del
comitato di consultazione. Il dibattito ha permesso di evidenziare anche una serie di suggerimenti che hanno offerto lo spunto per migliorare alcuni aspetti
dell'organizzazioneformativa proposta e di pervenire quindi alla formulazione presente.
I membri del comitato di consultazione hanno espresso pareri favorevoli alla proposta, auspicando una sempre maggiore interazione e collaborazione per
lo svolgimento di stage formativi e della tesi sperimentale.Facendo riferimento al curriculum marino del precedente CdS interclasse, saranno senza dubbio
mantenuti e incentivati i contatti con enti convenzionati e non convenzionati che nel corso degli ultimi anni hanno ospitato e utilizzato gli studenti della
Tuscia per attività connesse con il percorso formativo (Provincia di Roma, Provincia di Viterbo, ARPA Lazio, Istituto zooprofilattico sperimentale di Roma,
Centro Ittiogenico marino delle Saline di Tarquinia, ecc.) con la possibilità di espandere le relazioni in tutto il territorio costiero dell'Italia centrale.
L'interazione con gli enti territoriali coinvolti nell'espansione dell'Ateneo della Tuscia verso la zona costiera, aggiunge ulteriori possibilità di contatti con
l'ambito locale. Gli obbiettivi formativi includono aspetti qualificati della professione di Biologo del mare, riguardando settori professionali ad alta
specializzazione insieme a conoscenze di base di livello avanzato.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di recettività, nella localizzazione di Civitavecchia, adeguate alla
caratteristica del corso (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.deb.unitus.it/web/interna.asp?idPag=9449
Documenti allegati:
Allegato 9: "biologie e ecologia marina.pdf" (scheda SUA CDS biologia ed ecologia marina)
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
1. Originalità e specializzazione del corso;
2. Ridotto tasso di abbandono;
3. Andamento regolare delle carriere;
4. Attrattività del corso.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
1. Scarso numero di iscritti
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Il problema riguardante il corso di Biologia ed Ecologia marina evidenziato precedentemente riguardo alla pubblicizzazione dell'offerta formativa, è stato
affrontato mettendo in essere tutta una serie di iniziative, promosse dalle figure addette al tutoraggio del Dipartimento, al fine di favorire la conoscenza sul
territorio della presenza di questa offerta formativa. Le attività svolte hanno previsto incontri di tutoraggio con laureati triennali di questa e altre Università.
Inoltre sono stati effettuati volantinaggi in luoghi maggiormente frequentati da giovani.
Documenti allegati:
Allegato 10: "Rapporto riesame Biologia ed ecologia marina.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Le opportunità che si propongono ai laureati magistrali in Biologia ed Ecologia marina sono correlate al rilievo che hanno le discipline riguardanti il mare
nelle attività dell'area dove il corso è principalmente localizzato. In un contesto di ripresa economica è facile ipotizzare un collocamento professionale dei
laureati più diretto e tempestivo rispetto ad altre branche della Biologia ambientale. In questa direzione la collaborazione con fondazioni ed enti che
affiancano l'Ateneo nella proposizione del CdS, e la prevista interazione con enti e società per l'impiego formativo degli studenti, possono costituire
elementi privilegiati di collocazione ed avviamento professionale.
Rispetto all'anno precedente dalla scheda di Riesame non si evincono particolari azioni correttive progettate o in corso.
Corso di Studi: "Scienze Forestali e Ambientali" [id=1513683]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
"Il corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali nella sua struttura attuale è il risultato degli adeguamenti alle riforme del sistema universitario, del
omonimo corso esistente da quasi venti anni presso questo Ateneo. Il radicamento nel territorio si è quindi sviluppato a molteplici livelli, anche perchè per
molti anni è stato l'unico corso forestale attivo nella Regione Lazio. L'Università degli Studi della Tuscia è da ormai più di venti anni, sede di esame di
Stato per l'accesso all'ordine professionale dei dottori agronomi e forestali. L'incontro regolare e il lavoro congiunto con i rappresentanti dell'Ordine
professionale, ha consentito di stabilire rapporti solidi che hanno prodotto un ottimo inserimento dei neo-lauerati nel mondo della libera professione.
Ulteriore elemento di raccordo con le realtà territoriali è dato dall'elevato numero di convenzioni per il tirocinio, con studi di professionisti, Enti e
amministrazioni pubbliche. Considerato che il bacino di provenienza degli studenti è storicamente sovraregionale, numerosi accordi per tirocini sono stati
stipulati anche con realtà delle Regioni limitrofe. Infine, la preparazione di elaborati finali spesso basati su analisi in bosco, ha consentito agli studenti e al
corso di stabilire una vasta rete di conoscenze con la realtà territoriale.
La struttura del corso ha mantenuto nel tempo l'aderenza al sistema formativo multidisciplinare che caratterizza storicamente la formazione forestale
ambientale, anche in raccordo con altre università italiane attraverso la partecipazione ad un tavolo permanente di coordinamento. I contenuti sono quindi
coerenti con gli obiettivi della classe di riferimento, con aggiornamento costante e continuo dei contenuti dei singoli insegnamenti.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di recettività del tutto adeguata alle caratteristiche del corso(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4580
Documenti allegati:
Allegato 11: "scienze forestali e ambientali.pdf" (scheda SUA CDS scienze forestali e ambientali)
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
-numerosità dei partecipanti ai test, prevalenza da percorsi liceali e tecnici, attrattività crescente fuori regione
-totalità di studenti full-time, prevalentemente regolari; trasferimenti praticamente nulli
-le ottime votazioni ottenute, testimoniano la volontà di acquisire le competenze previste.
-buona attrattività in ingresso.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
-preparazione in ingresso, accesso da province limitrofe.
-numerosità delle rinunce e basso numero di CFU acquisiti al I anno
-conseguimento della laurea entro la durata legale del corso
-tasso di studenti in uscita.
AZIONI CORRETIVE INTRAPRESE:
Partecipazione alle giornate di presentazione dell'offerta formativa organizzate dall'Ateneo presso la sede e presso le scuole che ne hanno fatto richiesta.
Organizzazione di incontri su tematiche legate all'offerta formativa: Giornata mondiale del Suolo, dicembre 2012; Giornata mondiale delle Foreste, 21
marzo 2013. Complessivamente, nell'A.A. 2012/13, hanno visitato il Dipartimento circa 500 studenti di scuola secondaria.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: le attività e le modalità organizzative sono in continuo aggiornamento; sono consolidate le esperienze che
hanno dimostrato un ottimo gradimento.
Organizzare il 1° anno secondo uno schema che dia maggiore regolarità all'attività di studio e valutazione
Attivare corsi di supporto e livellamento iniziale per gli insegnamenti del 1° anno
Azioni intraprese: sono stati attivati corsi di supporto/livellamento per la matematica e per la lingua inglese (livello A2).
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: potranno essere attivati ulteriori corsi di preparazione alle attività di base del II semestre, in relazione alle
disponibilità di bilancio.
Monitorare il carico didattico degli insegnamenti e della prova finale
Azioni intraprese: nella guida dello studente è stata introdotta una diversa modalità di presentazione del carico di lavoro, suddividendolo nelle diverse
tipologie (aula, laboratorio, studio), al fine di responsabilizzare docenti e studenti.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: consolidata
Documenti allegati:
Allegato 12: "Rapporto_annuale_L Scienze forestali e ambientali.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
La crescente centralità delle foreste nella gestione della qualità ambientale, rappresenta un'opportunità per l'ulteriore affermarsi di figure professionali
capaci di analizzare ed agire nella complessità territoriale quali il laureato forestale-ambientale. Tale complessità rappresenta però anche un forte limite
all'impiego di laureati di I livello, che non hanno sviluppato pienamente l'insieme delle conoscenze e competenze necessarie.
Le azioni intraprese devono essere rivolte a:
Potenziare le attività di esercitazione in campo/azienda/laboratorio per stimolare la consapevolezza della realtà professionale in senso lato.
In particolare sono state rinnovate e avviate nuove convenzioni per lo svolgimento di tirocini pre e post laurea. Le attività di esercitazioni in laboratorio e in
foresta, sono state garantite con il supporto economico dell'Ateneo/Dipartimento.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: è consolidata la programmazione delle esercitazioni e l'organizzazione del tirocinio, grazie anche al supporto
di unità amministrative a questo dedicate.
Organizzazione all'avvio dei corsi di un evento di presentazione degli sbocchi professionali con la partecipazione di ordini professionali ed istituzioni con
testimonianze di ex-studenti con ausilio di mezzi multimediali
Azioni intraprese: è stata organizzata una giornata di presentazione del corso di laurea con interventi dal mondo delle professioni, dell'Università e delle
amministrazioni pubbliche. Gli studenti sono stati invitati a partecipare ad eventi pubblici su tematiche forestali, organizzate da docenti del Dipartimento.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: Consolidata e programmata per gli anni accademici futuri.
Prevedere uno schema da sottoporre agli enti, aziende, studi professionali e realtà territoriali dove gli studenti svolgono il tirocinio pre-laurea al fine di
acquisire un parere sulla loro preparazione
Azioni intraprese: è stato predisposto lo schema per la valutazione dei tirocinanti.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: raccolta ed elaborazione dei questionari.
Corso di Studi: "Scienze agrarie e ambientali" [id=1510705]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il corso di laurea permette di acquisire conoscenze e competenze nella gestione delle produzioni vegetali e animali con
particolare riguardo ad un approccio sistemico nelle relazioni tra esigenze biologiche, risorse, mezzi tecnici, sostenibilità
ambientale. Il laureato possiede conoscenze e competenze nella gestione tecnico-economica delle imprese con particolare
riferimento alle problematiche dei mercati agro-alimentari, alla salvaguardia dell'ambiente e del territorio, alla valutazione dei
rischi e stima dei beni.
Il laureato acquisisce una approfondita conoscenza delle realtà produttive con particolare riferimento alle produzioni di campo, ai
principali allevamenti zootecnici e alle prime trasformazioni delle produzioni. Il laureato è in grado di operare professionalmente
nella attività di gestione, divulgazione e assistenza tecnica qualificata nel settore agro-industriale, agrituristico e del marketing. Il
corso di laurea è strutturato in due curriculum Scienze Agrarie e Ambientali e Biotecnologie Agrarie, con cinque insegnamenti
specifici. Il curriculum Scienze Agrarie e Ambientali prevede poi tre diversi profili apicali: profilo Scienze agrarie e ambientali,
profilo Zootecnico e profilo Territorio, Ambiente e Paesaggio con tre insegnamenti di approfondimento specifico.
Al termine degli studi il laureato conosce tutti gli aspetti utili ad esercitare con successo la professione di Agronomo Junior.
Il Corso di Laurea è ad accesso non programmato. Allo scopo di accertare il livello di preparazione di base sono svolti test di
ingresso riguardanti cultura scientifica generale. Sono disponibili dei corsi di supporto su alcune materie di base per colmare
eventuali lacune di preparazione.
All'atto dell'immatricolazione o dell'iscrizione agli anni successivi gli studenti possono optare tra impegno a tempo pieno o a
tempo parziale secondo quanto disposto dall'art. 22 del Regolamento Didattico di Ateneo e dal Regolamento studenti a tempo
parziale.
La prova finale consiste nella preparazione e discussione di un elaborato scritto su una o più tematiche affrontate nel percorso
didattico e con un impegno complessivo di 5 CFU.
Informazioni sono reperibili sulla Guida dello studente 2013-2014.
Descrizione link: Presentazione del corso
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4582
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di recettività del tutto adeguata alle caratteristiche del corso(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Documenti allegati:
Allegato 13: "scienze agrarie e ambientali.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
-elevato gradimento delle docenze e del corso dai questionari studenteschi e dai dati ALMALAUREA
-corso storicamente tradizionale delle facoltà di agraria con ordinamento ormai collaudato e stabilito.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
-elevati abbandoni degli iscritti soprattutto tra I e II anno
-anni di percorrenza alla laurea in media maggiori della durata legale
-sofferenze su alcune materie del I anno come superamento esami.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Dal lato delle docenze, soprattutto quelle del primo anno, si è cercato di sensibilizzare i docenti alla sostenibilità degli esami, fatto salvo il raggiungimento
degli obbiettivi formativi fondamentali:
discutendo il diverso tasso di superamento degli esami per gli insegnamenti del I anno
discutendo i risultati del Questionario studentesco sugli insegnamenti del I anno
chiedendo di fornire materiale didattico efficace all'inizio del corso
chiarendo e semplificando le modalità di esame
cercando di intervenire con programmi snelli e sostenibili nei CFU complessivi della materia.
Inoltre è stata mantenuta la presenza sia del tutoraggio che dei corsi di sostegno per Matematica e Chimica e sono stati maggiormente pubblicizzati verso
le matricole chiarendo le loro funzioni e le loro competenze e stimolando il ricorso a tali ausili didattici.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
Nel 2011-2012 il tasso di superamento esami degli immatricolati con esami era, all'inizio dell'AA successivo, del 55% (le matricole con esami avevano
superato in media il 55% degli esami previsti), nel 2012-2013 tale dato sale al 59%, con netto miglioramento per due esami (Botanica e Chimica) ed un
peggioramento per un terzo (questi tre esami rappresentavano quelli meno sostenuti dalle matricole nel 2011-2012).
Si è proposto nella Commissione didattica di Dipartimento di condizionare le immatricolazioni, ad una soglia di sbarramento relativa al test di ingresso,
prettamente di Matematica (non facile). Circa il 19% delle matricole di Dipartimento (dati Ateneo) ha un voto al test di ingresso minore o uguale a 30/100:
le matricole senza esami sono per le coorti 2011-2012 e 2012-2013 circa il 34% del totale dopo un AA.
Documenti allegati:
Allegato 14: "Rapporto riesame L scienze agrarie e ambientali.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
La priorità assoluta della laurea di I livello è il miglioramento delle prestazioni in termini didattici:
-riduzione degli abbandoni
-tempi di percorrenza alla laurea più rapidi per una quota più consistente di iscritti.
La valutazione delle competenze fornite in funzione dell'occupabilità è sempre fondamentale, ma in questo caso l'occupabilità vera, come lavoro, è
rappresentata dalla laurea di II livello SAA/LM69.
Corso di Studi: "Scienze della montagna" [id=1512842]
Nessun dato inserito.
Corso di Studi: "Scienze e tecnologie per la conservazione delle foreste e della natura" [id=1513333]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura (di seguito SFN) nasce sulla base del vecchio corso di
laurea triennale di eguale denominazione, già attivo presso la Facoltà di Agraria dall'anno accademico 2001/2002 con la denominazione di Tecniche
Forestali e Tecnologie del Legno. L'analisi critica dell'esperienza dell'offerta formativa realizzata con gli attuali ordinamenti didattici è stato un punto
cardine della attuale proposta che ha l'obiettivo di raggiungere un miglior orientamento e qualificazione dell'offerta complessiva verso standard di
eccellenza. L'obiettivo è quello di formare giovani laureati con competenze nel settore della conservazione delle foreste e della natura e, in particolare,
nella gestione conservativa delle risorse naturali nonché negli interventi per prevenire la degradazione ambientale. Si tratta dell'unico corso di laurea con
tali connotati presente nella stessa classe. Sono state individuate le esigenze formative e le aspettative delle parti interessate che risultano
esaurientemente soddisfatte. Il principale punto di forza della proposta è dato da un percorso professionalizzante caratterizzato da un approccio
pratico-applicativo ideato per consentire un più facile e rapido inserimento del laureato nel mondo del lavoro. Esaustiva è l'informativa circa la
prosecuzione degli studi e l'individuazione dei profili e degli sbocchi professionali. Gli obiettivi di apprendimento sono congruenti con il sistema dei
descrittori europei e certamente del tutto coerenti con le esigenze formative del sistema professionale (nel nostro caso quello dei dottori agronomi e
forestali).
Sulla base della esperienza maturata, il corso si presenta quindi con un processo formativo opportunamente sviluppato, migliorato ed adeguato in base ai
requisiti della normativa vigente.
Negli anni il corso di laurea Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura, articolato in curricula, ha ottenuto una buona
numerosità delle immatricolazioni riscontrando un soddisfacente gradimento da parte degli iscritti.
Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura (SFN) è il primo e unico corso forestale sviluppato per affrontare con soluzioni
efficaci il problema della conservazione delle risorse naturali. Il corso triennale, sviluppato con la collaborazione di Ordini Professionali (Agronomi e
forestali e Geologi), Enti Regionali, Corpo Forestale dello Stato, Associazioni ambientaliste (WWF, LIPU), Parchi nazionali (come il Parco Nazionale della
Majella e quello del Circeo), fornisce allo studente un'articolata preparazione nel settore della gestione ambientale proponendosi come ponte tra i saperi
delle scienze naturali e quelli a carattere spiccatamente applicativo e progettuale, con un approccio pratico-applicativo ideato per consentire un più facile
inserimento nel mondo del lavoro.
Il radicamento sul territorio è fortissimo, su tutta la fascia dell'Italia centrale, ma anche, grazie alla collaborazioni con la sede alpina della Tuscia a Pieve
Tesino e con la sede di Paluzza (UD), anche con le realtà alpine, a garanzia di una completa formazione dello studente. Sono attive convenzioni di
collaborazione con numerosi Enti ed Istituzioni regionali, con il CFS, con numerosi Enti Parco, nonché con un numero considerevole di aziende e soggetti
privati operanti nel settore. Per il Tirocinio il DAFNE mette a disposizione circa 80 aziende convenzionate e la stipula di nuove convenzioni con specifiche
aziende segnalate anche dagli studenti, avviene in tempi assai rapidi. Le informazioni necessarie per l'espletamento del tirocinio sono reperibili alla pagina
del DAFNE:
http://www.dafne.unitus.it/web/interna.asp?idPag=3438 ed è consultabile qui anche l'elenco delle aziende convenzionate.
Il corso è dedicato ai temi della conservazione della natura, alla prevenzione del degrado ed al restauro degli ambienti costieri, collinari e montani, alla
gestione sostenibile delle risorse forestali e naturali. Temi centrali sono l'analisi e il monitoraggio degli ecosistemi forestali, la gestione sostenibile e la
certificazione delle risorse dell'ambiente forestale, del legno, delle acque e della fauna. Il corso conferisce una spiccata capacità applicativa connessa alla
esecuzione di progetti e lavori di riforestazione e ricostituzione boschiva e di ingegneria forestale per la protezione del suolo e delle sorgenti, per la
sistemazione dei versanti e delle sponde fluviali, per la prevenzione e il contenimento dei processi di degradazione del territorio quali la desertificazione e
gli incendi boschivi, per l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
Lo studente, inoltre, acquisisce competenze nella gestione di aree naturali con spiccata valenza culturale e ricreativa. Queste capacità sono arricchite
dalla conoscenza delle modalità di trasformazione e di impiego della materia prima legno, proveniente da foreste gestite responsabilmente. Le attività
pratiche vengono affrontate sia in specifici laboratori sia con esercitazioni di campo. La formazione è completata anche attraverso periodi di istruzione in
ambiente alpino ed appenninico e con i programmi di mobilità studentesca (Erasmus, tirocini e stage presso aziende ed imprese italiane e straniere).
Il corso, in entrambe le sedi di Viterbo e di Cittaducale (RI) che lo ospitano, è concepito in modo flessibile in modo da consentire al singolo studente la
possibilità di personalizzare gli studi ed acquisire competenze professionali altamente specifiche nella gestione delle aree protette e delle risorse naturali e
forestali e/o nei progetti di ecoingegneria.
Riguardo agli sbocchi professionali, premesso che la maggior parte dei laureati transita alla laurea magistrale, questi riguardano i settori della gestione
equilibrata delle risorse naturali rinnovabili, in primo luogo quelle forestali ed inclusi gli aspetti energetici, di conservazione della biodiversità, tutela del
paesaggio agro-forestale e gestione delle aree naturali protette. Il laureato può accedere, previo superamento dell'esame di stato, all'Albo Professionale
dei Dottori Agronomi e Forestali - sezione B.
Il corso SFN è offerto su due sedi, la sede centrale di Viterbo e la sede distaccata di Cittaducale-Rieti (in collaborazione con la Sabina Universitas), con
ordinamento differenziato tra le sedi. In particolare la sede di Cittaducale si caratterizza per una maggiore attenzione ai temi delle risorse forestali in
contesti montani considerando anche la gestione e valorizzazione delle altre risorse rurali (p.e. zootecnia montana, arboricoltura da frutto).
Il corso è articolato su un primo anno fondamentalmente improntato alle materie di base (matematica, chimica, fisica, botanica, genetica, geologia),
mentre gli anni successivi lo spazio è dato a materie di base come dendrologia e dasologia, ecologia forestale, misure e tecnologie forestali, economia ed
estimo forestale ed ambientale, meccanizzazione forestale, ingegneria e sistemazioni idraulico-forestali, costruzioni e rilievo del territorio, tecnologie del
legno, vivaistica e conservazione della biodiversità, biochimica e chimica del suolo, entomologia e patologia forestale.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di recettività, tenuto conto della sede di Cittaducale, del tutto adeguate alle
caratteristiche del corso (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4584
Documenti allegati:
Allegato 15: "scienze e tecnologie conservazione foreste.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA
Buona attrattività del corso, trend positivo in termini di immatricolazioni ed iscritti.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Tasso studenti in uscita ed abbandoni.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Incremento CFU acquisiti al I anno e maggiore sostenibilità di alcuni esami del I anno. Dal lato delle docenze, soprattutto quelle del primo anno, si è
cercato di sensibilizzare i docenti alla sostenibilità degli esami, fatto salvo il raggiungimento degli obbiettivi formativi fondamentali:
discutendo il diverso tasso di superamento degli esami per gli insegnamenti del I anno
discutendo i risultati del Questionario studentesco sugli insegnamenti del I anno
chiedendo di fornire materiale didattico efficace all'inizio del corso
chiarendo e semplificando le modalità di esame
cercando di intervenire con programmi snelli e sostenibili nei CFU complessivi della materia.
inoltre le matricole sono state maggiormente sensibilizzate alla disponibilità dei docenti a fornire un tutoraggio costante e a ricorrere ai corsi di sostegno di
Matematica e di Chimica.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: motivi dell'eventuale mancato raggiungimento dell'obiettivo individuato; in tal caso riprogrammare l'obiettivo
per l'anno successivo oppure fornire il motivo della sua cancellazione (descrizione)
Nel 2011-2012 il tasso di superamento esami degli immatricolati con esami era, all'inizio dell'AA successivo, del 62% (le matricole con esami avevano
superato in media circa 37 CFU/anno), nel 2012-2013 tale dato passa al 51%, con netto miglioramento per due esami. N.B. Il dato, pari in termini di CFU
ad una media di 31 CFU, va interpretato in quanto bloccato ad inizio ottobre 2013, e pertanto si può stimare che il dato finale si attesterà a livelli almeno
pari all'A.A. precedente. In aumento il voto medio, 25,75 rispetto a 25,22 della coorte precedente.
Si tratta comunque di un obiettivo su cui continuare a lavorare anche per il prossimo a.a.
La necessità di rendere più attrattivo il corso per le matricole ed aumentarne il numero spesso comporta l'iscrizione di matricole con basso voto di diploma
(73 coorte 2010/11, 76,6 nella successiva e 74,6 nella 2012/13). Ne consegue che circa il 19% delle matricole di Dipartimento (dati Ateneo Riesame
marzo 2013) ha un voto al test di ingresso minore o uguale a 30/100: le matricole senza esami sono per le coorti 2011-2012 e 2012-2013 rispettivamente
il 29 ed il 24,6% del totale dopo un AA.
I dati 2013/14 confermano sostanzialmente i valori dell'anno precedente, anche se va tenuto conto della concorrenza dell'altro corso forestale (SFA) che
quest'anno si attesta su un livello di immatricolazioni circa pari a SFN (mentre nell'anno precedente aveva manifestato un forte calo). Livelli comunque
ampiamente al di sopra dei minimi richiesti per la classe.
Per diminuire il tasso di abbandono si è messa in atto una azione di coordinamento tra i docenti del corso, volta a individuare le eventuali criticità nel
superamento degli stessi, causa principale del fenomeno. Non da trascurare gli effetti della difficile situazione economica, specialmente per i fuori sede.
I risultati sembrano incoraggianti, specialmente per gli anni successivi.
Il tasso di abbandono totale (trasferimenti esclusi) per le matricole è sceso nelle ultime tre coorti dal 38,1% al 34,21 e al 24,56 dell'ultima coorte 2012/13.
Documenti allegati:
Allegato 16: "RdR_SFN-VT_L25 2014 Riesame_annuale v02.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Le relazioni con il territorio offrono certamente molte opportunità, in ambito regionale e soprattutto nazionale. Le collaborazioni con Istituzioni, Enti,
aziende e stakeholders sono numerose, così come sono molte le collaborazione con l'Ordine dei dottori agronomi e forestali e con i loro iscritti, sia nelle
attività di long-life-learning, convegnistiche e seminariali, che nella preparazione allo svolgimento della professione, come testimoniano anche i numerosi
tirocini presso studi professionali.
Intenso è stato ed è ancora il rapporto con il Corpo Forestale dello Stato, anche per il cordone ombelicale che si è creato grazie alla presenza nei loro
attuali ranghi di molti laureati della Tuscia, nonché alla collaborazione nella didattica e nelle esercitazioni.
Va registrato anche l'interesse internazionale da parte degli studenti verso esperienze sia a livello studentesco (Erasmus, ecc.) che successivamente a
livello lavorativo, in particolare nei progetti di cooperazione con i paesi emergenti.
La laurea di I livello SFN è vista dai laureati principalmente come propedeutica alla laurea di II livello, in questo momento quasi totalmente
CRAFDS/LM73. Dei laureati di primo livello solo una percentuale veramente esigua, inferiore al 5%, si iscrive all'esame di Stato per l'iscrizione all'albo
degli Agronomi e Forestali Junior.
Dall'indagine ALMALAUREA, circa il 74% si è iscritto alla specialistica (magistrale). Da considerare in più che un 5% si è iscritto ad un altro corso di I
livello.
Da segnalare nelle risposte sui motivi della non iscrizione ad un altro corso di laurea un 25% dichiara motivi economici. Mentre le motivazioni
dell'iscrizione alla laurea specialistica risultano: per migliorare le possibilità di trovare lavoro 36%; perché è necessario per trovare lavoro 9%; per
migliorare la propria formazione culturale 55%.
Anche il programma di mobilità ERASMUS prevede la possibilità di tirocini formativi extra-curriculari con la mobilità Student Mobility for Placement - SMP.
In considerazione del fatto che solo il 21% dei laureati si immette sul mondo del lavoro (dati ALMALAUREA), l'accompagnamento nel mondo del lavoro
dei laureati di I livello, non sembra la principale priorità nel miglioramento dell'efficienza ed efficacia dello stesso CdS: proprio per la visione propedeutica
che sembra avere la laurea di I livello rispetto al passaggio alla laurea di II livello. La priorità assoluta della laurea di I livello è pertanto il miglioramento
delle prestazioni in termini didattici:
- riduzione degli abbandoni
- tempi di percorrenza alla laurea più rapidi per una quota più consistente di iscritti
Tuttavia questo CdS considerando le mutate condizioni sociali degli ultimi anni in Italia ed Europa, ritiene di dover far fronte a possibili e plausibili
mutamenti. In tal senso quindi sarà prevista almeno una riunione volta a confrontare il mondo del lavoro nel settore specifico con gli studenti SFN e di cui il
CdS ne terrà conto per aggiustamenti nella progettazione del percorso formativo.
La valutazione delle competenze fornite in funzione dell'occupabilità è sempre fondamentale e per questo simili iniziative di confronto tra Università e
mondo del lavoro sono quanto mai auspicabili anche se i risultati andranno sempre cautamente valutati ed esaminati in un'ottica di mercato nazionale ed
internazionale. Le misure da adottare riguarderanno pertanto:
- contatti con aziende e ordini professionali
- maggiore integrazione con il servizio Job-Placement di Ateneo.
Per ciò che concerne la sede di Cittaducale il corso si è avvalsa della collaborazione con la Scuola del CFS che ha sede proprio nella cittadina reatina.
Allo stesso tempo la collocazione in prossimità del Monte Terminillo e del contesto forestale abruzzese rende la sede particolarmente vocata per le
tematiche di gestione delle risorse montane.
Corso di Studi: "Tecnologie Alimentari ed Enologiche" [id=1514617]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il CdS in Tecnologie Alimentari ed Enologiche (L-26) è attivo presso l'Università della Tuscia da numerosi anni ed è radicato e conosciuto nel territorio
provinciale e regionale sia tra i soggetti educativi e istituzionali che tra gli ordini e le associazioni professionali di riferimento (Agronomi, Assoenologi e
Tecnologi Alimentari). L'attrattività del corso è evidenziata dall'aumento delle matricole e degli iscritti complessivi. La modifica dell'ordinamento didattico
nell'AA 2012-13 combinata con l'inserimento di insegnamenti professionalizzanti, come Fisiologia della nutrizione, ha aumentato la coerenza degli obiettivi
formativi con le esigenze formative del sistema professionale di riferimento. Il CdS ha risorse di docenza e tecnico-amministrative adeguate e le dotazioni
infrastrutturali e tecnologiche (aule e laboratori didattici) sono state ulteriormente potenziate con la creazione di un laboratorio didattico di Analisi del vino.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4579
Documenti allegati:
Allegato 17: "tecnologie alimentari e enologiche.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Presenza di due curricula che consentono la formazione di figure professionali
adeguate per i settori della produzione, conservazione e distribuzione degli alimenti (curriculum Industrie alimentari) e dell'enologia (curriculum Viticoltura
ed Enologia).
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Punto di debolezza del CdS è il numero basso di CFU acquisiti al I anno di corso che è da imputare (per le materie di base) ad una scarsa preparazione
matematica di base di molti degli iscritti e alla presenza di un numero significativo di studenti-lavoratori.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Aumentare l'attrattività del CdS. Azioni intraprese: Sono state intensificate le attività di orientamento con le scuole attraverso giornate a tema, visite
guidate delle strutture didattiche e di ricerca, cicli di esercitazioni dedicati
agli studenti delle scuole superiori e seminari con docenti ed operatori dell'industria alimentare ed enologica. Sono stati pubblicati un certo numero di
articoli su quotidiani locali e nazionali e sull'inserto regionale del Sole 24 Ore per promuovere le attività didattiche e di ricerca nel settore
alimentare ed enologico che vengono svolte presso l'Università della Tuscia. E' stato riorganizzato il Servizio di Orientamento di Dipartimento ed è stato
individuato un docente di riferimento che coordina le iniziative di orientamento e mantiene i rapporti con le scuole e con il Servizio Orientamento di Ateneo.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: Per l'a.a. 2013/14, è stato osservato un aumento del
35% delle immatricolazioni e del 57% di trasferimenti o iscrizioni con abbreviazione di corso.
Favorire l'acquisizione dei crediti formativi nei tempi previsti
Azioni intraprese: Per favorire l'acquisizione di crediti, in particolare per gli studenti del I anno, a partire dal presente a.a. (2013/14) sono stati introdotti
corsi di supporto/riallineamento per tutte le materie di base e la lingua inglese. Per lo svolgimento delle attività didattiche integrative, sono stati coinvolti
docenti del Dipartimento (Chimica generale), docenti di altri dipartimenti dell'Ateneo della Tuscia (Fisica) e docenti incaricati (Matematica e Lingua
inglese). Inoltre, la recente acquisizione di una nuova unità di RTD ha consentito di affidare l'insegnamento di Matematica per l'a.a. 2013/14 ad un docente
interno al Dipartimento che può garantire un servizio di assistenza
didattica agli studenti più esteso. Per incentivare gli studenti ad accompagnare la frequenza alle lezioni con una regolare attività di studio, sono stati
introdotti nel calendario accademico brevi periodi di sospensione della didattica, una settimana a metà semestre (novembre e aprile), per consentire lo
svolgimento di prove in itinere.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: Per valutare correttamente gli esiti delle diverse
iniziative sarà necessario attendere il termine delle sessioni di esame dell'a.a. 2013/14.
Documenti allegati:
Allegato 18: "Rapporto riesame Tecnologie alimentari ed enologiche.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Il laureato in Tecnologie alimentari ed enologiche, avendo una formazione interdisciplinare e una visione completa delle attività e delle problematiche degli
alimenti e delle bevande dalla loro produzione al consumo (dal campo alla tavola), può intervenire in modo mirato ed efficace, a beneficio di Istituzioni,
Imprese e Consumatori, per soddisfare la richiesta crescente di alimenti sani e di qualità e rafforzare la competitività di un territorio, come il viterbese, a
forte vocazione agroalimentare.
Azioni intraprese: Organizzazione, in collaborazione con la Società Preparatori uva Srl e l'Azienda vitivinicola TreBotti, di un corso teorico-pratico sulla
potatura della vite. Organizzazione di una giornata di studio sul Saper far vigna (16 novembre 2012), che ha visto la partecipazione di esperti del settore,
operatori del territorio e delle provincie limitrofe e gli studenti del curriculum Viticoltura ed Enologia. Utilizzo del vigneto e della cantina sperimentale
DIBAFFalesco per lo svolgimento delle lezioni dell'insegnamento opzionale di Gestione ed organizzazione delle aziende vitivinicole.
Corso di Studi: "Biotecnologie per la sicurezza e la qualità delle produzioni agrarie" [id=1513348]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
L'ordinamento attuale del Corso di Laurea Magistrale (CdLM) in Biotecnologie per la Sicurezza e la Qualità delle Produzioni Agrarie (BioSiQu), classe
LM7-Biotecnologie Agrarie, deriva da modifiche di un corso di LM pre-esistente con cui, alle tematiche più tradizionali delle biotecnologie verdi, sono state
affiancate le problematiche connesse con la garanzia della qualità delle produzioni e della sicurezza alimentare.
Nel CdLM BioSiQu sono quindi affrontati gli aspetti scientifici di base dello sviluppo degli organismi di interesse agrario e le applicazioni di tecnologie
avanzate che possano migliorare in senso lato la produzione vegetale, animale e microbica. L'articolazione del CdLM/BioSiQu permette la formazione di
laureati che abbiano le conoscenze e la capacità di analisi dei diversi sistemi biologici per comprendere, ideare e progettare soluzioni ai problemi della
produzione agraria in modo razionale, innovativo e ecocompatibile, tenendo conto dei contesti socio-economici, politici, e, non ultimo, dei fattori necessari
al mantenimento ed alla salvaguardia del sistema produttivo e della risorsa ambientale.
Il CdLM/BioSiQu ha come obiettivo principale quello di completare ed ampliare le conoscenze acquisite in lauree triennali principalmente, ma non
esclusivamente, nella classe delle Biotecnologie, delle Scienze Agrarie e delle Scienze Biologiche. Tutti gli insegnamenti proposti sono corredati da un
congruo numero di esercitazioni pratiche effettuate in laboratorio e in campo. I docenti del corso hanno contatti di conoscenza e collaborazione scientifica
con altri enti di ricerca ed aziende che operano nel settore delle biotecnologie agrarie, garantendo così la possibilità di far conoscere agli studenti realtà di
ricerca e del mondo produttivo attraverso lo svolgimento di visite didattiche, tirocini e tesi in esterno.
Sul sito del DAFNE http://www.dafne.unitus.it/web/interna.asp?idPag=3438 sono presenti i link con le aziende convenzionate per l'attività di tirocinio:
risultano in complesso 90 aziende che testimoniano il buon radicamento nel territorio del CdLM. Diverse di queste aziende hanno attività connesse con la
produzione e l'uso di biotecnologie verdi e come tali risultano particolarmente idonee allo svolgimento di tirocini.
Inoltre, il radicamento nel territorio è testimoniato dai numerosi rapporti della Struttura o legati all'attività dei singoli docenti con portatori di interesse della
provincia di Viterbo o della regione Lazio.
Tra le iniziative che sono state promosse da docenti del CdLM BioSiQu, si possono menzionare la stipula di una convenzione quadro con l'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana - Roma (Allegato 1) per collaborazione scientifica e didattica comprendente tirocini, tesi ed elaborati finali
e quella con il Consiglio di Ricerca per la Sperimentazione in Agricoltura - CRA-RPS che prevede un accordo di collaborazione finalizzato a formulare
progetti di ricerca comuni nei settori della scienza del suolo, della fisiologia vegetale, delle produzioni agrarie e della qualità dei prodotti.
Quale sede di afferenza del Dottorato in Biotecnologie vegetali, il Dipartimento per tramite del Coordinatore, che è anche docente del CdLM BioSiQu, ha
stipulato convenzioni riguardanti lo scambio di studenti e ricercatori con l'Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e
Sicurezza Alimentare, Roma), il CNR (Istituto di cristallografia, Montelibretti, Roma e Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati, Roma), la Systea
SpA (Anagni, FR), Biosensor (Formello, Roma).
Frutto di collaborazioni di singoli docenti sono diversi rapporti con enti pubblici di ricerca del Lazio (ENEA, Agenzia Regionale per lo Sviluppo e
l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio ARSIAL, Consorzio della Ciliegia di Celleno, Ente Regionale Parco degli Aurunci, Fondazione Anna Maria
Catalano).
I rapporti con soggetti privati sono testimoniati da convenzioni e progetti comuni con ditte sementiere con centri di ricerca e/o produzione nel Lazio (Enza
Zaden, Monsanto) e in altre regioni italiane (CO.NA.SE., S.I.S., Apsovsementi, Produttori Sementi Bologna), cooperative (Pantano-Tarquinia) e fondazioni
(Fondazione CARIVIT).
Il CdLM BioSiQu si avvale della docenza di cinque professori ordinari, sei associati e quattro ricercatori, tutti afferenti al DAFNE. Il corpo docente è
completato da un ricercatore afferente al CRA che svolge l'incarico di docenza a titolo gratuito. Il 100% delle discipline caratterizzanti è coperto da docenti
interni. Tutti i docenti svolgono ricerca attiva nelle discipline che sono oggetto dell'insegnamento di cui sono incaricati e svolgono i corsi loro affidati ormai
da molti anni accademici. Fanno eccezione i ricercatori, più giovani nella docenza, che svolgono insegnamenti legati in particolare agli aspetti applicativi
delle metodologie di ultima generazione. Per questi motivi, le risorse di docenza del corso sono ampiamente adeguate. Dal punto di vista
tecnico-amministrativo, il corso può contare sull'organizzazione didattica dipartimentale, sulla Segreteria didattica e sulla Segreteria studenti. Il Consiglio di
CdLM concorre a fornire il supporto organizzativo e funzionale del Corso. Le risorse tecnico-amministrative sono per tali motivi più che adeguate.
Il CdLM BioSiQu si avvale delle strutture didattiche in forza al DAFNE; in genere tutte le lezioni si svolgono in un'aula dedicata al corso. Benché il DAFNE
concorra alla funzionalità di laboratori didattici interdipartimentali, la specificità degli argomenti impartiti e delle metodologie insegnate fa sì che i docenti
utilizzino i laboratori di ricerca per le esercitazioni, nel rispetto delle norme per le prevenzione e protezione dai rischi. Tali infrastrutture si completano con
la fruizione delle strutture afferenti ai Centri interdipartimentali di Ateneo (Azienda agraria, Orto botanico, Laboratori di microscopia elettronica, Centro
Grandi Attrezzature). L'attività didattica integrativa viene completata con la fruizione di seminari specifici, spesso organizzati ad hoc dai docenti stessi, e
con lo svolgimento di uscite didattiche nel territorio a visitare realtà di ricerca o produttive.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4585
Documenti allegati:
Allegato 19: "biotecnologie per la sicurezza...pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Tutti i docenti impegnati nella realizzazione della formazione didattica del Corso proposto svolgono attività di ricerca presso il Dipartimento DAFNE
dell'Ateneo della Tuscia. Tale attività, che comporta interazioni con Colleghi di altri Dipartimenti di questo e di altri atenei, collaborazione con enti pubblici e
privati, anche testimoniata dall'ospitalità verso ricercatori sia italiani che stranieri presso il DAFNE, partecipazione a congressi, pubblicazione di risultati e
tutoraggio scientifico di dottorandi, di borsisti ed assegnisti di ricerca, si riflette positivamente nella docenza costituendo argomento di lezione, di
esercitazione e di approfondimento. Tali attività inoltre costituiscono una ricca base di offerta per tesi di laurea nel campo delle biotecnologie verdi le quali,
per il loro legame con progetti di ricerca, risultano di attualità ed interesse e spesso conducono alla pubblicazione dei risultati. Infine, i docenti del Corso
offrono con i propri laboratori di ricerca la possibilità di accedere a strumentazione di laboratorio per le esercitazioni; inoltre, tutti hanno accesso alle
strutture dei Centri dell'Ateneo, dall'Azienda Agraria, , ai laboratori di microscopia elettronica, al Centro Grandi Attrezzature, etc.
Questo forte legame al mondo della ricerca costituisce il punto di forza principale del corso, che ha le potenzialità di richiamare studenti interessati anche
da altre regioni e dall'estero. A quest'ultimo fine, il corso ha partecipato a proposte di master internazionali (Erasmus Master Mundus) che ad oggi non
hanno però trovato finanziamento. In ogni caso il CdLM promuove costantemente l'uso della lingua inglese nei materiali didattici, nella stesura delle tesi di
laurea e nel tutoraggio di attività di mobilità internazionale, anche per lo svolgimento della tesi di laurea. Il Consiglio di CdLM sta valutando con motivata
attenzione la possibilità di inserire nel manifesto insegnamenti impartiti in lingua inglese.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
il Corso soffre di una numerosità di iscritti non elevata (comunque superiore ai minimi ministeriali) per incrementare la quale ci si propone di aumentare la
visibilità in interno ed esterno con la partecipazione ad eventi di promozione e la apertura di un curriculum Biotecnologie agrarie in seno alla laurea
triennale in Scienze Agrarie e Ambientali.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Numerosità degli iscritti. La numerosità degli iscritti si mantiene al di sopra della numerosità minima prevista per la Classe ed in linea con la media
nazionale. Tale media, rilevata su 11 CdLM Classe LM7, che includono grandi atenei come Milano, Napoli, Torino, Bari è stata di 9,5, 13,5 e 11,3
studenti/anno per le coorti di riferimento (Tabella 1ter). Questi numeri riflettono la peculiarità del corso di attrarre studenti in numero non elevato, ma con
forti motivazioni specifiche. La numerosità si riflette positivamente sui tassi occupazionali. Taliconsiderazioni, in aggiunta alla mancanza di un corso nella
stessa classe nella Regione Lazio e tenuta presente una realtà territoriale con soggetti produttivi interessati alla applicazione delle biotecnologie verdi,
come ad esempio nel settore sementiero e vivaistico, danno forte motivazione all'offerta di un CdLM in classe LM7 presso l'Ateneo della Tuscia.
Ciononostante, ritenendo pari a 15 il numero ottimale di studenti, il
Consiglio del CdLM BioSiQu ritiene opportuno mantenere ed incentivare gli sforzi per incrementare l'attrattività del corso.
Per incrementare il numero di iscritti è opportuno continuare le azioni di orientamento ed incentivazione sui percorsi triennali che costituiscono il bacino più
naturale per il CdLM in classe LM7, cioè la L25 SAA
(curriculum Biotecnologie Agrarie) e la L2 Biotecnologie. A tal fine saranno mantenute le interazioni con i coordinatori dei suddetti CdL e con i docenti
coinvolti in quei percorsi che svolgano insegnamenti attinenti le Biotecnologie Verdi. Ogni attività di orientamento e/o che aumenti la visibilità del corso
sarà perseguita. A tal fine saranno investiti eventuali fondi destinati all'incentivazione. Il Comitato Tecnico del CdLM cura le attività previste e coordina il
contributo dei membri del Consiglio.
Incrementare del numero dei laureati in corso.
Nonostante il basso numero di laureati in corso registrato negli ordinamenti precedenti sia dovuto anche a cause oggettive, come l'iscrizione tardiva a
febbraio con la perdita di conseguenza di tutto il primo semestre
del primo anno oppure lo svolgimento di attività lavorative a tempo pieno o parziale, il Consiglio di CdLM vuole adottare azioni specifiche che, nei limiti del
possibile, possano contribuire a migliorare questo obiettivo.
In aggiunta ad ogni azione volta a migliorare la fruizione della didattica ed il superamento dell'esame a fine corso, l'azione proposta per regolarizzare e
velocizzazione il percorso didattico dei singoli è quella di attribuire docenti-tutor personali agli studenti.
Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità:
Il Presidente, coadiuvato dal CT, assegna un docente tutor ad ogni singolo studente delle coorti 2012/13 e 2013/14. Tutor e studenti vengono sollecitati ad
entrare in contatto all'inizio della sessione di esami invernale 2013/14 al fine di discutere e risolvere ogni problematica di ordine didattico (organizzazione
del lavoro, superamento esami, tirocinio, mobilità internazionale, scelta e svolgimento della tesi). I docenti tutor riferiranno al Consiglio l'andamento delle
attività di tutorato entro la fine della sessione di esami invernale 2013/14 allo scopo di avere un primo riscontro sull'utilità del provvedimento.
Documenti allegati:
Allegato 20: "Rapporto riessame Biotecnologie per la siurezza e qualità produzioni agrarie.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Il territorio della provincia di Viterbo, così come quello della Regione Lazio, presenta potenzialità ad oggi espresse solo in parte per lo sviluppo di attività
legate al mondo agricolo che possono costituire occasioni occupazionali per il laureato in classe LM7. Tra queste, i citati Centri di ricerca di multinazionali
sementiere ed alcune realtà vivaistiche di rilievo che hanno trovato localizzazione in virtù della vocazione all'ortofloricoltura intensiva del territorio e della
posizione geografica favorevole ai contatti internazionali. Anche il comparto della zootecnia, adeguatamente rappresentato nell'ambito territoriale di
riferimento, rappresenta una potenzialità d'impiego per i laureati in classe LM7, specialmente se si considerano anche le relative filiere
agro-industriali(filiera lattiero-casearia, filiera della carne e derivati, filiera delle uova e derivati) sebbene la criticità del quadro economico/congiunturale,
penalizzante peril settore, rappresenta un vincolo significativo per la specializzazione e l'affermazione delle aziende operanti nel settore medesimo con
riflessi d'incertezzasotto il profilo impiegatizio di medio-lungo periodo.
In relazione al contatto con il sistema delle professioni, i docenti del CdLM BioSiQu sono impegnati nella divulgazione delle possibilità di accesso dei
laureati in Biotecnologie Agrarie agli albi professionali dei Dottori Agronomi e Forestali e dei Biologi previo superamento dell'esame di stato. Parimenti
viene presentata la possibilità di equipollenza della laurea in classe LM7 con quella in Biologia (LM6) che determina un aumento effettivo di sbocchi
professionali, includendo le occupazioni nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
In considerazione della contrazione dell'offerta di lavoro che si registra in Italia e delle diminuzioni delle opportunità, il CdLM propone di intensificare tutte
le attività che contribuiscano alla occupazione dei laureati, sia nella formazione di III livello che nelle attività lavorative vere e proprie. I livelli di intervento
vengono individuati come segue:
-incremento delle aziende convenzionate per tirocini curriculari e post-lauream;
-potenziamento delle attività di formazione di III livello, interazioni con soggetti privati nazionali ed esteri;
-raccordo con l'ANBI (Associazione Nazionale dei Biotecnologie Italiani) e la FIBio (Federazione Italiana
Biotecnologi);
-informazione sull'accesso dei laureati agli albi professionali dei Biologi e dei Dottori Agronomi e Forestali e sui requisiti per ottenere l'equipollenza tra la
classe LM7 e la classe LM6;
-informazione, attraverso incontri specifici e/o attraverso il Bollettino del CdLM, relativamente ad opportunità di relazione con il mondo produttivo
nell'ambito delle Biotecnologie Verdi;
-valutare la possibilità di costituzione di spin off che facciano confluire le possibili innovazioni tecnologiche e conoscitive di nuovi processi.
Corso di Studi: "Scienze agrarie e ambientali" [id=1513180]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il corso di studio permette di formare un laureato con conoscenze e competenze approfondite e specialistiche relative alle
produzioni vegetali e zootecniche per progettare e gestire l'innovazione della produzione agraria, qualitativa e
quantitativa, con particolare riguardo ad un approccio sistemico. Il percorso formativo si articola in una base comune ed in tre
profili apicali. Negli insegnamenti della base comune sono affrontati i temi della metodologia di ricerca in agricoltura, della
gestione dei sistemi agrari e zootecnici, delle strategie ecosostenibili nella protezione delle colture, delle politiche agricole, della
gestione delle aziende e dell'analisi degli investimenti, della meccanizzazione agricola nei suoi aspetti innovativi e dell'assetto del
territorio.
Per il profilo colturale sono offerti insegnamenti rivolti essenzialmente all'ottenimento di prodotti vegetali di qualità, al
miglioramento genetico, alle colture orticole speciali ed alla frutticoltura in ambiente mediterraneo.
Per il profilo economico territoriale sono disponibili insegnamenti rivolti alla pianificazione rurale, alla sicurezza del lavoro in
agricoltura e all'economia e politiche dello sviluppo rurale.
Per il profilo zootecnico vengono offerti insegnamenti relativi alla produzione e conservazione dei foraggi, alla scienza e tecnica
dell'alimentazione nei sistemi zootecnici e alla qualità dei prodotti di origine animale.
Al termine degli studi il laureato conosce tutti gli aspetti utili ad esercitare con successo la complessa professione di Agronomo.
A tre anni dalla laurea il tasso di occupazione ISTAT è pari per i laureati magistrali SAA al 94,4% (dato ALMA LAUREA, 2012).
L'iscrizione al corso di laurea magistrale in SAA è possibile a tutti coloro che sono in possesso di laurea o di titolo equipollente
conseguito all'estero, con particolare riferimento ai laureati della classe 25 o della ex classe 20. I candidati devono aver acquisito
almeno 24 CFU così ripartiti:
-12 CFU nei SSD: da FIS/01 a FIS/07; da MAT/01 a MAT/09; da CHIM/01 a CHIM/11; INF/01; SECS-S/01/02/03/06;
BIO/01/02/03/04/07/10;
-12 CFU nei SSD: da AGR/01 a AGR/20; IUS/03; SECS-P/01/02/08.
L'adeguatezza della preparazione personale dei candidati, ai fini dell'ammissione al corso di laurea magistrale, viene verificata
mediante una prova di ingresso. La prova d'ingresso è orale e viene svolta di fronte ad una commissione di docenti designati dal
CCS appartenenti ai SSD precedentemente indicati e riguarda le conoscenze e competenze acquisite dal laureato nei SSD. La
prova verifica anche il superamento dell'esame di lingua inglese o altrimenti la conoscenza della lingua inglese ad un livello che
consenta la comprensione della letteratura scientifica internazionale. La prova si risolve in un giudizio di idoneità a maggioranza
della commissione. L'iscrizione è subordinata all'esito positivo della prova.
All'atto dell'immatricolazione o dell'iscrizione agli anni successivi gli studenti possono optare tra impegno a tempo pieno o a
tempo parziale secondo quanto disposto dall'art. 22 del Regolamento Didattico di Ateneo e dal Regolamento studenti a tempo
parziale.
La prova finale consiste nella preparazione e discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di
un relatore, relativa a tematiche affrontate nel percorso didattico e con un impegno complessivo di 20 CFU. Il voto finale di laurea
è espresso in centodecimi, con possibilità di far seguire la lode al punteggio massimo (110/110).
L'Offerta formativa 2013-2014 del Dipartimento, in particolare quella del CdS SAA/LM69, sarà resa disponibile sul portale del
Dipartimento ad http://www.dafne.unitus.it/web/index.asp, con presenza di un ulteriore link per l'ordinamento. Le stesse
Informazioni sono reperibili sulla Guida dello studente 2013-2014, che verrà stampata, come sempre, entro luglio 2013.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4587
Documenti allegati:
Allegato 21: "scienze agrarie e ambientali LM.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
-corpo docente efficace e idoneo
-gradimento delle docenze e del corso dai questionari studenteschi e dai dati ALMALAUREA
-corso storicamente tradizionale delle facoltà di agraria con ordinamento abbastanza collaudato e stabilito
-grande occupazione dei laureati magistrali ad I e III anni dalla laurea (dati ALMALAUREA).
PUNTI DI DEBOLEZZA:
-numero basso di iscrizioni.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Mantenimento dei livelli di gradimento per LM per il prossimo AA pari a quelli del 2012-2013
Azioni da intraprendere:
Sensibilizzazione dei docenti, discussione degli esiti dei questionari studenteschi con tutti i docenti.
Documenti allegati:
Allegato 22: "Rapporto_riesame_LM_Scienze agrarie e ambientali.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Valutazione della formazione posseduta dai tirocinanti da parte delle aziende ospitanti. Messa a punto di un questionario di valutazione delle capacità e
competenze del tirocinante mostrate nell'attività di tirocinio.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
Il questionario è stato messo a punto a fine ottobre 2013 ed erogato a tutti i tirocinanti da questa data. Le elaborazioni relative inizieranno a cura del
Presidente CdS nel prossimo AA.
Corso di Studi: "Sicurezza e qualità agroalimentare" [id=1512325]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il CdS in Sicurezza e Qualità Agroalimentare (LM-70) è attivo presso l'Università della Tuscia da alcuni anni ed è conosciuto nel territorio provinciale e
regionale sia tra i soggetti istituzionali che tra gli ordini professionali di riferimento (Tecnologi Alimentari e Agronomi).
Il Corso di Laurea magistrale in Sicurezza e Qualità Agroalimentare (SIQUAL) si propone di formare figure professionali dotate
delle basi scientifiche e della preparazione teorica e pratica necessarie per svolgere attività complesse di coordinamento e di
indirizzo riferibili al settore agroalimentare, nonché della capacità di garantire, anche con l'impiego di metodologie innovative, la
sicurezza, la qualità e la salubrità dei prodotti agroalimentari e degli alimenti trasformati e, inoltre, della capacità di monitorare e
descrivere l'impatto ambientale dei processi di trasformazione e di condizionamento dei prodotti alimentari, onde gestirne i
processi di certificazione ambientale e promuovere l'adozione di buone pratiche tecnologiche e/o innovazioni di processo e di
confezionamento per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il percorso formativo prevede 12 esami che consentono di acquisire le conoscenze scientifiche e metodologiche necessarie per
chi intende operare nel vasto settore agroalimentare. Grazie alla libertà di organizzazione del piano di studi, ai crediti relativi alle
Attività affini e integrative e ai crediti a scelta libera, il laureato magistrale in Sicurezza e Qualità Agroalimentare può completare il
suo piano formativo in base ai propri interessi culturali e professionali.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idPag=8997
Documenti allegati:
Allegato 23: "LM Sicurezza e qualità agroalimentare.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
presenza di profili formativi che consentono allo studente di completare il
percorso di studio in base ai propri interessi culturali e professionali.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
numero di studenti iscritti
scarsi CFU acquisiti durante l'anno
scarsa partecipazione a programmi di internazionalizzazione.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Sono state intensificate le attività di orientamento attraverso giornate a tema e seminari con docenti ed operatori dell'industria alimentare ed enologica.
Sono stati pubblicati un certo numero di articoli su quotidiani locali e nazionali e sull'inserto regionale del Sole 24 Ore per promuovere le attività didattiche
e di ricerca nel settore alimentare ed enologico che vengono svolte presso l'Università della Tuscia. E' stato riorganizzato il Servizio di Orientamento di
Dipartimento ed è stato individuato un docente di riferimento che coordina le iniziative di orientamento e mantiene i rapporti con il Servizio Orientamento di
Ateneo. Per pubblicizzare il corso sono state,
inoltre, istituite 5 borse di studio per neoiscritti che abbiano acquisito almeno 24 CFU entro il I anno.
Per favorire l'acquisizione dei crediti formativi e stimolare gli studenti del I anno ad acquisire i crediti nei tempi previsti e promuovere il merito sono state
istituite 5 borse di studio per neoiscritti che abbiano acquisito almeno 24 CFU entro il I anno. Inoltre, per l'a.a. in corso (2013/14), sono state effettuate
modifiche di manifesto che dovrebbero garantire una migliore distribuzione, nei semestri, del carico didattico del I anno. Infine, per incentivare per gli
studenti ad accompagnare la frequenza alle lezioni con
una regolare attività di studio, sono stati introdotti nel calendario accademico brevi periodi di sospensione della didattica, una settimana a metà semestre
(novembre e aprile), per consentire lo svolgimento di prove in itinere.
Per incrementare la partecipazione ai programmi di internazionalizzazione
i docenti del CdS sono stati sollecitati a stabilire nuovi contatti con istituzioni didattiche e di ricerca estere per incrementare i programmi di mobilità
studentesca. Con il supporto dell'Ufficio Mobilità e Cooperazione Internazionale di Ateneo e del Responsabile Erasmus di Dipartimento, è stato
organizzato un incontro per informare gli studenti sulle modalità di accesso ai
programmi di mobilità internazionale e sulle opportunità che questi offrono.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: Per l'anno 2013, è stato osservato un aumento del numero di studenti che hanno partecipato ai programmi di
mobilità, in particolare, per placement.
Documenti allegati:
Allegato 24: "Rapporto riesame Sicurezza e qualità agroalimentare.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Il laureato magistrale in Sicurezza e Qualità Agroalimentare, grazie alla sua formazione interdisciplinare e ad una visione completa delle attività e delle
problematiche degli alimenti e delle bevande dalla loro produzione al consumo (dal campo alla tavola), può intervenire in modo mirato ed efficace, a
beneficio di Istituzioni, Imprese e Consumatori, per soddisfare la richiesta crescente di alimenti sani e di qualità e rafforzare la competitività di un territorio
a forte vocazione agroalimentare come la provincia di Viterbo.
Sono state stipulate nuove convenzioni per tirocini e stage curriculari in modo
da rafforzare il ponte tra università e mondo del lavoro. Sono stati attivati programmi di ricerca d'interesse delle singole aziende con il coinvolgimento di
studenti del CdS. Sono state organizzate visite didattiche presso stabilimenti di produzione e trasformazione per favorire la conoscenza da parte degli
studenti delle aziende alimentari. Alle suddette azioni hanno partecipato docenti del CdS e del Dipartimento.
Viene effettuato un aggiornamento continuo della banca dati delle aziende convenzionate per tirocinio e stage con il coinvolgimento di alcune aziende nei
progetti di tesi.
Per rafforzare i rapporti con l'Ordine dei Tecnologi Alimentari sono state organizzate due giornate di studio sul ruolo del Tecnologo alimentare nel mondo
del lavoro.
Corso di Studi: "Conservazione e restauro dell'ambiente forestale e difesa del suolo" [id=1515571]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dell'Ambiente Forestale e Difesa del Suolo (di seguito CRAFDS) si pone l'obiettivo di specializzare il
laureato di primo livello nei settori della conservazione ambientale e della riqualificazione o restauro degli ambiti degradati, sia nella componente biologica
che in quella fisica. La peculiarità del corso risiede nell'innesto di una adeguata preparazione in campo bio-ecologico e geologico-ingegneristico su una
solida base di conoscenze e competenze di carattere propriamente forestale con un occhio particolarmente attento alla pianificazione ed alla
progettazione. Il corso si rivolge a coloro che vogliono acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello dirigenziale e di coordinamento, nel settore
della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità e del paesaggio, anche mediante approcci biotecnologici, o che
intendono orientare la loro attività professionale verso settori innovativi dove è necessaria una conoscenza approfondita dei fenomeni di evoluzione
geomorfologica del territorio e dei connessi sistemi forestali nonché dei meccanismi biologici e dei processi ecologici che presiedono alla diversità degli
ecosistemi. Tali competenze vengono acquisite durante il percorso di studio anche attraverso attività pratiche affrontate in specifici laboratori e
esercitazioni di campo. La formazione è completata con periodi di istruzione in ambiente alpino ed appenninico e con i programmi di mobilità studentesca
(Erasmus, tirocini e stage presso aziende ed imprese italiane e straniere).
CRAFDS è l'unico corso di laurea magistrale con tali connotati presente nella stessa classe, non solo a Viterbo, dove rappresenta l'offerta formativa
specialistica più avanzata nello specifico campo della conservazione e restauro ambientale e paesaggistico, ma anche a livello nazionale come facilmente
deducibile dal confronto tra i programmi di studio.
D'altra parte, per la formulazione definitiva di questo processo formativo è stata data estrema importanza a quanto scaturito dai periodici tavoli o confronti
tecnici con rappresentanti di categoria e istituzioni del settore (Ordini degli Agronomi e forestali e dei Geologi, della Regione Lazio, APAT, Autorità di
bacino del Tevere, Associazioni ambientaliste, Parchi nazionali, Corpo Forestale dello Stato) rendendo operativo quanto emerso dalle discussioni. I giudizi
su questo corso di laurea magistrale sono stati tutti ampiamente positivi sia per la sua unicità, in termini di obiettivi e contenuti, nel panorama delle facoltà
di Agraria (e non solo), sia per la struttura proposta. Pertanto, gli obiettivi di apprendimento sono congruenti con il sistema dei descrittori europei e
certamente del tutto coerenti con le esigenze formative del sistema professionale (nel nostro caso quello dei dottori agronomi e forestali).
Sulla base della esperienza maturata, il corso si presenta quindi con un processo formativo opportunamente sviluppato, migliorato ed adeguato in base ai
requisiti della normativa vigente. Anche l'informativa circa la prosecuzione degli studi (master e dottorati di ricerca) e l'individuazione degli sbocchi
professionali è curata con attenzione. Con riferimento alle prospettive occupazionali, il laureato CRAFDS può trovare collocazione lavorativa in varie
strutture ed apparati statali, come il Corpo Forestale dello Stato, oppure presso le Regioni, le Province, le Comunità Montane, i Comuni, gli Enti Parco, le
Riserve naturali, le Società di ingegneria e di progettazione ambientale e presso Società ed Enti che operano nel settore forestale e della conservazione
ambientale. I laureati magistrali possono, inoltre, collaborare alle attività delle Associazioni ambientaliste anche con riferimento al settore della
divulgazione ambientale; altro sbocco occupazionale rilevante è quello dell'attività libero professionale, in quanto il laureato magistrale CRAFDS può
accedere all'Albo Professionale dei Dottori Agronomi e Forestali.
Per questi fondamentali motivi, negli anni il corso di laurea magistrale CRAFDS, articolato in curricula, ha visto progressivamente aumentare il numero
delle immatricolazioni, fino a diventare il primo tra i corsi di laurea magistrale a carattere scientifico offerti dall'Ateneo viterbese, insieme con un
soddisfacente gradimento da parte degli iscritti. Allo stesso tempo è andato radicandosi sul territorio come dimostrato dalle varie iniziative a carattere
divulgativo (conferenze, mostre, ecc.) che lo hanno visto coinvolto, dalla partecipazione (con gli studenti) a vari progetti cui è stato chiamato a collaborare
(riqualificazione di un settore del Golf Club di Roma, dei Giardini di Villa Borghese, del Parco pubblico di Viterbo, ecc.), ai rapporti allacciati con numerosi
Enti pubblici e privati per lo svolgimento dei tirocini studenteschi. Sul sito del DAFNE http://www.dafne.unitus.it/web/interna.asp?idPag=3438 sono presenti
i link per anno con le aziende convenzionate per l'attività di tirocinio: risultano in complesso 90 aziende che testimoniano il buon radicamento nel territorio
del CdS.
Infine, va sottolineato che il CdS può contare su risorse di docenza adeguate sia sul piano numerico globale (10 docenti incardinati nel 2012-13) che su
quello della coerenza tra l'offerta formativa proposta e la specializzazione (SSD) dei docenti coinvolti. Anche sul piano della competenza specifica,
testimoniata della produzione scientifica, il corpo docente di CRAFDS risulta di buon livello con un forte grado di accoppiamento tra argomenti proposti nei
programmi di insegnamento e ricerca svolta dai singoli docenti.
Anche il personale tecnico e amministrativo del DAFNE fornisce un adeguato supporto allo svolgimento delle attività didattiche del corso.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4586
Documenti allegati:
Allegato 25: "conservazione e restauro suolo.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Il principale punto di forza della proposta è dato da un originale percorso di specializzazione ideato per consentire un più facile e rapido inserimento del
laureato nel mondo del lavoro. Ne deriva che l'attrattività del corso è sempre stata buona e soddisfacente a livello nazionale e locale.
Altri punti di forza di CRAFDS sono:
- la numerosità, la disponibilità e la qualificazione del corpo docente, per la stragrande maggioranza di ruolo;
- il radicamento con il territorio e con le istituzioni nazionali e locali;
- il collegamento tra ricerca e didattica: molti docenti hanno una ottima collocazione a livello nazionale ed internazionale e sono coinvolti in progetti di
ricerca europei.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
La maggiore problematicità del corso risiede nel mantenere un congruo ed elevato numero di iscritti e di mantenere gli attuali tempi di laureabilità.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Da quanto riportato nel precedente rapporto di riesame, la maggiore problematicità del corso risiede nel mantenere un congruo ed elevato numero di
iscritti. Allo scopo di conseguire i risultati di cui sopra sono state svolte, una serie di iniziative tra cui si ricordano:
Giornata di orientamento dedicata alle sole LLMM del Dipartimento DAFNE il 10/09/2013;
Convegno nazionale Il restauro: presupposti teorici e opportunità per il sistema forestale italiano, organizzato dalla Società Italiana di Restauro Forestale
(SIRF), in collaborazione con il Dipartimento DAFNE in data 12 dicembre 2013;
Open Day 2013 STRUMENTI INNOVATIVI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO IDRAULICO, svoltosi a Caserta in data 11 ottobre 2013 in collaborazione
con Università degli Studi di Napoli Federico II e Università per Stranieri di Perugia.
Sul fronte del potenziamento delle attività di internazionalizzazione, volte a migliorare il quadro generale didattico formativo nonché il grado di attrazione
del corso, si segnala l'attivazione di 2 nuovi accordi inter-istituzionali (per il periodo 2014-2021) con sedi ospitanti europee ad alta vocazione forestale. Gli
accordi istituiti e/o in corso di perfezionamento con l'Università della Tracia (Democritus University of Thracia) e con l'Università di Zagabria (University of
Zagreb), dovrebbero contribuire insieme alla sede di Cracovia e a quelle spagnole a consolidare il tasso di gradimento e partecipazione studentesca ai
programmi di mobilità studio internazionali da parte degli studenti del corso con specifico riferimento al prossimo bando ERASMUS A.A. 2014-2015.
Alla data del 6/3/2013 il numero degli studenti iscritti al primo anno del corso era pari a 30; alla data del 15 dicembre 2013 il numero di iscritti è pari a 31,
confermando il fatto, evidenziato dal precedente rapporto di riesame, che non sono presenti trend negativi nelle iscrizioni. Inoltre c'è da considerare che le
iscrizioni terminano il 28 febbraio 2014, per cui tale numero potrebbe aumentare oltre le 31 unità. Sembra quindi, pur in un clima di evidenti difficoltà
economiche delle famiglie, che le azioni intraprese abbiano contribuito a mantenere stabilire il numero di iscritti.
Documenti allegati:
Allegato 26: "Rapporto riesame Conservazione e restauro ambiente forestale e difesa del suolo.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Le relazioni con il territorio offrono certamente diverse opportunità in ambito regionale e nazionale. Le collaborazioni con Istituzioni, Enti e aziende sono
numerose e il rapporto con le stesse verrà presumibilmente incrementato dall'ultima iniziativa del corso di laurea. Infatti, nell'anno 2012 è stata fondata la
Società Italiana di Restauro Forestale (SIRF) proprio allo scopo di presentare in maniera efficace al mondo del lavoro i giovani laureati CRAFDS e fornire
loro una chiara etichetta di riconoscibilità e appartenenza. Allo stesso tempo va prestata particolare attenzione allo scenario internazionale e, in tal senso,
è da considerare altamente positiva l'elevata quota di studenti CRAFDS che sono già andati all'estero o hanno fatto domanda per recarvisi nell'ambito del
programma Erasmus. Pertanto, stante una situazione attualmente difficile nel mondo del lavoro, in particolare per quanto riguarda l'inserimento dei
neolaureati sul territorio nazionale, saranno maggiormente incrementati gli sforzi per esplorare la possibilità di favorire la mobilità internazionale
(placement) in modo da rendere gli studenti pronti a competere con un mercato più ampio di quello domestico.
Finora il CdS ha tentato di favorire l'occupabilità dei propri laureati tramite contatti diretti con i rappresentanti del mondo del lavoro quali enti ed imprese,
ma si ritiene prioritaria la tempestiva individuazione e raccolta di offerte di lavoro tramite appositi strumenti informatici. Tali offerte di lavoro saranno
pubblicate sui siti di CdS e Dipartimento. In tal senso va anche stimolato l'uso dello strumento Job placement di Ateneo per una migliore connessione con
il mondo del lavoro.
Nessuna azione correttiva già intrapresa
Nel precedente rapporti di riesame, per quanto riguardava l'occupazione dei laureati, erano state esaminate le statistiche di ingresso dei laureati nel
mercato del lavoro: i dati di Almalaurea, i quali, si ricorda, non sono cambiati in quanto non è trascorso un intero a.a., indicavano come il tasso di
occupazione a 1 anno dalla laurea era pari al 67% e a 3 anni dalla laurea era pari all'80%, testimoniando una buona riuscita da parte degli studenti i quali
dichiaravano di aver tratto miglioramento nel proprio lavoro grazie alla laurea conseguita. La situazione appare quindi buona, specialmente considerando
l'attuale congiuntura economica vissuta dal paese.
Dall'indagine ALMALAUREA (2013, Indagine Occupazionale), a uno e tre anni dalla laurea, pur essendo il collettivo indagato molto ristretto, l'occupabilità
sembra più che buona, sottolineato che i numeri dei laureati sono piccoli anche a scala nazionale.
Per quanto riguarda il Tirocinio il DAFNE mette a disposizione circa 80 aziende convenzionate e la stipula di nuove convenzioni con specifiche aziende,
segnalate anche dagli studenti, avviene in tempi assai rapidi, circostanza che costituisce un punto a favore per gli studenti che si affacciano sul mondo del
lavoro.
Anche il programma di mobilità ERASMUS prevede la possibilità di tirocini formativi extra-curriculari con la mobilità Student Mobility for Placement - SMP.
Inoltre, L'Ateneo mette a disposizione un servizio di Job-Placement per i laureati con convenzioni con diverse aziende.
Infine si segnala come i laureati in CRAFDS possono contare sul supporto della Società Italiana di Restauro Forestale (SIRF), la quale ha recentemente
organizzato il I Convegno Nazionale dedicato ai temi del restauro forestale e del paesaggio, proprio allo scopo di presentare in maniera efficace il mondo
del lavoro ai giovani laureati CRAFDS e fornire loro una chiara etichetta di riconoscibilità e appartenenza.
Corso di Studi: "Scienze Forestali e Ambientali" [id=1512326]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
"Il corso di laurea magistrale in Scienze Forestali e Ambientali nella sua struttura attuale è il risultato degli adeguamenti alle riforme del sistema
universitario, dell'omonimo corso esistente da quasi venti anni presso questo Ateneo. Il radicamento nel territorio si è quindi sviluppato a molteplici livelli,
anche perchè per molti anni è stato l'unico corso forestale attivo nella Regione Lazio. L'Università degli Studi della Tuscia è da ormai più di venti anni,
sede di esame di Stato per l'accesso all'ordine professionale dei dottori agronomi e forestali. L'incontro regolare e il lavoro congiunto con i rappresentanti
dell'Ordine professionale, ha consentito di stabilire rapporti solidi che hanno prodotto un ottimo inserimento dei neo-lauerati nel mondo della libera
professione. Ulteriore elemento di raccordo con le realtà territoriali è dato dall'elevato numero di convenzioni per il tirocinio, con studi di professionisti, Enti
e amministrazioni pubbliche. Considerato che il bacino di provenienza degli studenti è storicamente sovraregionale, numerosi accordi per tirocini sono stati
stipulati anche con realtà delle Regioni limitrofe. Infine, la preparazione di tesi spesso basati su analisi in bosco, ha consentito agli studenti e al corso di
stabilire una vasta rete di conoscenze con la realtà territoriale.
La struttura del corso ha mantenuto nel tempo l'aderenza al sistema formativo multidisciplinare che caratterizza storicamente la formazione
forestale-ambientale, anche se nella nuova configurazione magistrale è stato dato nuovo sviluppo ad attività formative relative ai settori di più recente
sviluppo. Il corso si presenta quindi con la duplice caratteristica di continuità con il corso di I livello, andando a completare la formazione
forestale-ambientale necessaria ad operare al livello professionale seniores e al contempo come strumento di riqualificazione da percorsi di I livello
sempre di area scientifico-ambientale.
La docenza è per la quasi totalità garantita con docenti di ruolo dell'Ateneo, rivolgendosi all'esterno per attivare insegnamenti riferibili a nuovi settori
innovativi, specialistici e professionalizzanti. Tali insegnamenti sono stati spesso offerti come ulteriori attività a scelta degli studenti.
Notevole è l'attività di ricerca nel settore forestale dei docenti del corso, anche grazie ad una ricca dotazione strumentale e di laboratori disponibili per lo
sviluppo delle tesi."
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4580
Documenti allegati:
Allegato 27: "LM 73 Scienze forestali e ambientali.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Internazionalizzazione del corso. Richiamo di studenti residenti fuori dalla regione Lazio.
totalità di studenti full-time, prevalentemente regolari; trasferimenti nulli; votazioni elevate
conseguimento della laurea in corso o comunque nell'anno solare successivo e con ottime votazioni finali
buona attrattività in ingresso
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Limitata numerosità degli studenti, in parte compensata dagli iscritti alla suddetta laurea internazionale.
tasso di studenti in uscita
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Intensificare l'attività di informazione su contenuti e sbocchi lavorativi del corso, rafforzando l'interfaccia web e rendendola disponibile anche in lingua
inglese.
Azioni intraprese:
sintesi dei risultati dell'indagine Alma laurea sulla condizione lavorativa dei laureati magistrali in Scienze Forestali e Ambientali, sono state riportate sulla
guida dello studente, sul sito web e in articoli giornalistici a diffusione nazionale (gruppo Il Sole 24 Ore) e locale.
Il sito web del dipartimento è stato completato anche nella versione inglese
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: completata.
Ampliare l'offerta formativa del CdS in modo da accrescerne l'attrattività verso studenti provenienti da altre sedi nazionali e internazionali
Azioni intraprese: è stata stipulata una convenzione con la Peoples' Friendship University of Russia (PFUR) di Mosca, per lo sviluppo di un curriculum in
lingua inglese sul tema del verde urbano.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: è in fase di preparazione la revisione dell'ordinamento didattico per l'attivazione nel 2014/15 del nuovo
curriculum Urban Forestry and Green Infrastructures in collaborazione con l'Università Russa PFUR.
Sostegno economico, basato sul merito dell'esito didattico, al termine del 1° anno.
Azioni intraprese: sono state messe a bando 5 borse di studio dell'importo di 400,00 Euro, per studenti regolarmente iscritti (entro il 31 dicembre 2012) al
primo anno del corso di laurea magistrale SFA, in regola con il pagamento delle tasse e i contributi e che abbiano acquisito alla data del 31 luglio 2013,
almeno 24 CFU.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: le borse di studio sono state assegnate.
Documenti allegati:
Allegato 28: "Rapporto_annuale_LM Scienze forestali e ambientali.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
La crescente centralità delle foreste nella gestione della qualità ambientale, rappresenta un'opportunità per l'ulteriore affermarsi di figure professionali
capaci di analizzare ed agire nella complessità territoriale quali il laureato magistrale forestale-ambientale. Nuove opportunità emergno nel campo della
selvicoltura urbana e più in generale nella progettazione gestione del verde urbano.
Promuovere iniziative per il tirocinio post laurea.
Azioni intraprese: Attivazione di contatti con gli ordini professionali della Regione
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: La collaborazione è in atto a livello di singoli insegnamenti. Si stanno valutando le modalità per la definizione
di un percorso strutturato di un tirocinio post laurea.
Promuovere e rafforzare le sinergie con gli ordini professionali e istituzioni preposte allo sviluppo del lavoro.
Divulgazione presso studenti del servizio di placement di Ateneo.
Azioni intraprese: inserimento sulla pagina web del Corso di laurea del link al Job Placement di Ateneo.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: completato.
Promozione di un network con laureati anche ai fini di una formazione permanente.
Azioni intraprese: sono attivi contatti con diversi laureati che continuano ad interagire a livello di singoli insegnamenti nell'ambito di diverse specializzazioni
professionali
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: la disponibilità di diversi laureati che attualmente svolgono attività professionale si è concretizzata nella stipula
di convenzioni per tirocini pre-laurea.
Valorizzare attività didattiche presenti in Ateneo di orientamento all'esercizio della professione.
Azioni intraprese: promozione di eventi dedicati al Job placement organizzati dall'Ateneo.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: completato.
Corso di Studi: "Ingegneria industriale" [id=1512917]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
"Il corso di laurea in Ingegneria Industriale è un corso a programmazione locale con un numero programmato di accessi pari a 150. Prima dell'inizio di ogni
anno accademico viene indetto un concorso pubblico per l'ammissione al corso di Laurea, che consiste nella somministrazione di un test selettivo a
risposta multipla per consentire la valutazione di una preparazione di base in logica, matematica, fisica e chimica.
Il Corso di Laurea in Ingegneria Industriale nasce come risposta alle esigenze di un territorio ricco di realtà industriali sia di tipo manifatturiero, che dei
servizi. La meccanica, in particolare, rappresenta sia nel territorio limitrofo che nell'intero Paese una elevata percentuale della produzione industriale.
La molteplicità dei settori che richiedono le competenze di un Ingegnere Industriale, ha consigliato di rendere possibile la diversificazione e
l'approfondimento della preparazione degli allievi nei campi della meccanica, dell'energia e dei materiali.
Il corso di studi di Ingegneria Industriale è quindi impostato in modo da consentire allo studente di acquisire conoscenza e comprensione approfondite
nelle materie scientifiche di base e la capacità di applicare tali conoscenze per la comprensione dei concetti tipici delle scienze nell'area dell'ingegneria
industriale, con particolare riguardo ai settori della meccanica e dell'energia. L'obiettivo è quello di consentire al laureato di interpretare, analizzare e
risolvere i problemi tipici dell'ingegneria industriale.
Le conoscenze e capacità di comprensione di base sono conseguite attraverso i corsi negli ambiti della matematica, dell'analisi numerica, della fisica
generale e della chimica. Le tematiche tipiche dell'ingegneria industriale sono acquisite attraverso attività formative caratteristiche dell'ingegneria
meccanica, energetica e dei materiali, con numerosi corsi anche nel settore economico-gestionale. Il percorso formativo comprende la partecipazione a
lezioni frontali, esercitazioni e seminari, lo studio personale, anche guidato attraverso attività di tutoraggio e il costante e continuo colloquio con i docenti, e
lo studio indipendente. Gli studenti possono usufruire di libri di testo, di dispense, di supporti multimediali, di costanti e continui colloqui con i docenti
secondo un appropriato orario di ricevimento. La verifica dell'apprendimento avviene prevalentemente attraverso lo svolgimento di test, prove d'esame
scritte e/o orali.
All'atto dell'apertura del corso di laurea sono stati coinvolti nella consultazione l'Ordine degli Ingegneri di Viterbo, Federlazio Viterbo, Confindustria Viterbo,
la Camera di Commercio di Viterbo e un imprenditore del territorio. Il radicamento nel territorio sta proseguendo attraverso le attività di orientamento nelle
scuole superiori di tutta la provincia e delle province limitrofe, anche attraverso l'organizzazione di visite in ateneo per far conoscere le strutture e, su
richiesta, l'erogazione di esercitazioni di laboratorio e lezioni.
Per facilitare il contatto con le imprese e il mondo del lavoro, si intende puntare molto su cicli di seminari tenuti da personalità del mondo industriale e
scientifico e su stage e tirocini presso stabilimenti industriali, enti pubblici, centri di ricerca, aziende nel settore terziario e commerciale.
Già nel I anno di corso sono stati organizzati cicli di seminari, convegni e workshop su tematiche tipiche dell'ingegneria industriale e alla presenza di
personalità scientifiche e dell'imprenditoria.
Attualmente sono incardinati 13 docenti nel corso di laurea, di cui 9 in materie di base e affini, con una numerosità superiore alla minima richiesta dalle
normative. L'elevato rapporto docenti/studenti è garantito anche per i prossimi anni accademici dal numero programmato di 150 matricole.
Per quanto riguarda il personale amministrativo, oltre ad una risorsa di personale espressamente dedicata al corso di studio, con compiti per la qualità, e
al docente responsabile del coordinamento del corso, alcune attività amministrative sono gestite collegialmente dal dipartimento.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.deim.unitus.it/web/interna.asp?idPag=8590
Documenti allegati:
Allegato 29: "ingegneria.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA
- Contenuti del corso coerenti con le esigenze di un territorio ricco di realtà industriali sia di tipo manifatturiero, che dei servizi.
- E' l'unico corso di laurea in ingegneria del nord della regione Lazio, in grado perciò di intercettare una vasta e popolosa area geografica.
- Elevato rapporto docenti/studenti, garantito anche per i prossimi anni accademici dal numero programmato.
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Preparazione in ingresso non omogenea.
- Pochi studenti da fuori provincia.
- Tasso di abbandono.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Miglioramento della preparazione degli studenti in ingresso
Azioni intraprese:
Intensificazione dei precorsi e di corsi di tutoraggio di matematica e inglese
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
L'azione correttiva è stata intrapresa con l'AA 2013-2014 ma si potranno valutare gli effetti solo a valle della prima sessione di esami del I anno.
Miglioramento dell'attrattività anche fuori provincia
Azioni intraprese:
Intensificazione delle attività di orientamento e di promozione del corso di laurea tramite contatti con le scuole per invitare gli studenti, per fornire
spiegazioni ed erogare lezioni agli studenti dell'ultimo anno delle scuole medie superiori. Visita delle strutture e dei laboratori didattici e di ricerca e
organizzazione di project-work con i ragazzi delle classi quarte.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
L'azione correttiva è stata intrapresa con l'AA 2013-2014 e se ne potranno valutare gli effetti solo con le immatricolazioni dell'AA 2014-2015.
Documenti allegati:
Allegato 30: "Ingegneria Industriale Rapporto di riesame e allegati.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
"OPPORTUNITA'
Attrattività - Il corso di ingegneria industriale dell'Università della Tuscia è' l'unico corso di laurea in ingegneria del nord della regione Lazio, in grado perciò
di intercettare una vasta e popolosa area geografica, caratterizzata anche da un significativo tessuto industriale. Occorre puntare ad una maggiore
divulgazione dei punti di forza che caratterizzano il corso di laurea e mettendo in atto azioni correttive tese al superamento delle criticità del corso.
Potenziamento dei rapporto con le imprese sul territorio nazionale e non solo locale - Può essere rafforzato il rapporto con le imprese a livello nazionale,
valorizzando le caratteristiche di specificità e attrattività del corso e sfruttando i contatti che i docenti hanno con il mondo imprenditoriale attraverso la loro
attività di ricerca, che nello specifico dell'ingegneria industriale è spesso condotta in collaborazione con l'industria.
RISCHI
Limiti nei rapporti con le imprese - E' necessario verificare frequentemente i contenuti del corso di laurea e aggiornarli anche in funzione delle esigenze del
mondo imprenditoriale. Occorre anche ampliare il bacino di utenza in cui collocare rapporti con le imprese per assicurare un placement efficace.
Iscritti - Occorre estendere le attività di orientamento e di promozione del corso di laurea nei territori fuori provincia, attraverso l'impegno diretto dei
docenti, per fornire spiegazioni ed erogare lezioni agli studenti dell'ultimo anno delle scuole medie superiori, ed il potenziamento del sito web e dei sistemi
di comunicazione a distanza che permettono un orientamento efficace ed economicamente sostenibile.
Corso di Studi: "Scienze dei Beni Culturali" [id=1510722]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il corso di laurea si articola nelle classi L-1, Beni Culturali, ed L-43, Diagnostica per la conservazione dei Beni Culturali. I laureati
della classe L-1 avranno una formazione di base di carattere interdisciplinare relativa alla storia, alla conservazione, alla valorizzazione dei beni
storico-artistici ed archeologici, nonché conoscenze nel campo della legislazione dei beni culturali. Il corso di laurea si articola in due percorsi formativi:
archeologico e storico-artistico, allo scopo di caratterizzare al meglio le diverse vocazioni del Dipartimento, indirizzando lo studente nell'eventuale scelta di
un corso di laurea magistrale. I laureati saranno dotati
delle competenze necessarie per operare ad un primo livello nei vari ambiti professionali legati ai beni storici, artistici ed archeologici.
La classe L-43 offre un percorso tecnico-scientifico ed ha come fine la formazione di laureati di I livello che operino nel campo della diagnostica, della
conservazione e del restauro con particolare attitudine alle tecnologie per la diagnostica e l'intervento sui beni culturali. Gli studenti, oltre alla possibilità di
proseguire gli studi di secondo livello nei corsi di laurea magistrale offerti dall'ateneo, potranno scegliere percorsi del settore scientifico (es. LM-11,
Scienze per la conservazione dei Beni Culturali).
Sbocchi professionali
L'attività professionale dei laureati di ambedue le Classi potrà essere svolta presso: Università ed Enti di Ricerca pubblici e privati
preposti alla gestione ed alla manutenzione del patrimonio culturale; Istituzioni del Ministero dei Beni Artistici e Culturali preposti
alla tutela dei Beni Culturali (Soprintendenze, Musei, Biblioteche, ecc); Società, Cooperative, Fondazioni operanti nell'ambito dei Beni culturali.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idPag=9107
Documenti allegati:
Allegato 31: "conservazione BB CC.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
gli studenti di questo corso di laurea risultino ben preparati con una media complessiva di voto alta. Tra i laureati questa caratteristica si riflette sulle
capacità di adattamento a varie situazione lavorative, spesso però non pertinenti al proprio percorso di studio.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
scarso numero complessivo degli immatricolati
problema della non iscrizione agli anni successivi.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Durante tutto il 2013 l'attività di orientamento è stata potenziata contattando tramite posta elettronica e telefonicamente tutte le scuole di Viterbo e
provincia e quelle di Terni, nonché varie scuole di Roma dalle quali notoriamente provengono studenti iscritti al corso. In 20 di esse è stata svolta una
intensa attività di orientamento attraverso seminari e lezioni presso le scuole stesse e presso la sede del Dipartimento, il quale ha partecipato a 6 eventi
nazionali di orientamento. In merito al rischio abbandoni la segreteria di Dipartimento, ha contattato tramite e-mail singolarmente decine di studenti
riducendo concretamente il numero di persone considerate rinunciatarie. Inoltre attraverso una azione di monitoraggio, è stato possibile verificare l'entità
effettiva del fenomeno che ha permesso di ridurre al 50% la cifra segnalata. Sono state, infine, potenziate durante tutto l'anno l'attività di tutoraggio e di
servizio agli studenti con un ufficio preposto di servizio accoglienza. Infine si è potenziata l'informazione sul web di dipartimento in merito al corso ed ai
singoli insegnamenti e l'attività di interazione con gli studenti attraverso l'indirizzo facebook di dipartimento, strumenti che hanno permesso un maggior
coinvolgimento dei singoli nelle iniziative del corso di laurea.
Documenti allegati:
Allegato 32: "L1-L43_DISBEC Rapporto_di_riesame.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Il giudizio sull'esperienza universitaria da parte dei laureati di primo livello è generalmente positivo e alla domanda se si iscriverebbero di nuovo
all'università allo stesso corso di laurea, la risposta è sì per il 65,9%. Questo orientamento dimostra che il corso riscuote una certa attrattiva. L'origine
sociale dei laureati è suddivisa equamente tra borghesia (22,7%), classe media impiegatizia (27,3%) piccola borghesia (27,3%), classe operaia (22,7%). Il
ramo delle attività economiche in cui questi laureati sono coinvolti comprende consulenze (20%), commercio (20%) o altri servizi (26,6%), istruzione e
ricerca (13,3%). In genere il lavoro svolto ha poca coerenza con gli studi e nella maggior parte dei casi non viene richiesto il titolo di studi universitario.
Anche se emerge chiaramente che i lavori svolti sono del tutto diversi dalle competenze acquisite con la laurea, il tempo intercorso dalla acquisizione del
titolo al reperimento del primo lavoro non risulta mai superiore ai 7 mesi, ma non sempre la ricerca del lavoro avviene appena dopo la laurea, poiché molti
laureati (77,4%) considerano la magistrale come proseguimento naturale della laurea di primo livello. Questi stessi laureati si iscrivono quasi tutti allo
stesso gruppo disciplinare di conseguimento della laurea di primo livello e preferiscono farlo nello stesso ateneo. Ecco perché diventa importante la
fidelizzazione dello studente seguendolo dalla laurea di primo livello a quella magistrale. Che la laurea triennale non sia sufficiente per lavorare in forma
stabile nei settori dei beni culturali è percepito chiaramente dagli studenti, pertanto la possibilità di attivazione di Spin-off avrebbe lo scopo di
accompagnare i laureati verso il mondo del lavoro ma in ambiti più attinenti al loro percorso di studio, non trascurando il fatto di favorire i contatti con
società di settore già operanti nel territorio.
Corso di Studi: "Scienze umanistiche " [id=1515561]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Nato come trasformazione del CdL in Lettere moderne (cl. V, ex 509), attivo dal 2003, il CdL in Scienze umanistiche (Lettere, L 10) prosegue una
esperienza maturata negli anni e si avvale di un radicamento sostanziale nel territorio della Tuscia. Particolarmente intensi sono i legami con le istituzioni
scolastiche di Viterbo e della Provincia, e numerosi sono i rapporti con istituzioni e associazioni culturali e professionali di riferimento.
Il corso di laurea in Scienze umanistiche ha l'obiettivo di garantire ai laureati una formazione interdisciplinare rivolta ad una conoscenza critica dei prodotti
culturali dell'umanità, nelle varie epoche della sua storia: le lingue e gli altri codici della comunicazione, le letterature e le altre arti (musica, cinema, teatro
e spettacolo), la storia, il territorio in quanto plasmato dall'uomo. Il corso garantisce inoltre la piena padronanza della lingua italiana, orale e scritta, con
buone capacità applicative nei diversi ambiti e settori specifici (culturali, comunicativi e professionali), una buona conoscenza di una o due lingue europee
e la capacità di utilizzare gli strumenti della comunicazione informatica per gli ambiti operativi nei settori di competenza. In relazione agli obiettivi formativi
del Corso di Laurea, è prevista l'organizzazione, in accordo con enti pubblici e privati, di stages e tirocini idonei a concorrere al conseguimento dei Crediti
Formativi Universitari richiesti per le altre attività formative', articolati per specifici profili professionali.
Ferma restando la base comune, il Corso presenta un'articolazione in due curricula con specifici obiettivi formativi:
- Studi linguistici, letterari e storici, caratterizzato da una significativa presenza di discipline linguistiche, filologiche, letterarie - dall'età classica alla
medievale, moderna e contemporanea -relative a cultura, civiltà e tradizioni italiane ed a culture e civiltà europee ed extra-europee, con orientamento
anche verso gli studi storici e l'informatica applicata alle discipline umanistiche;
- Organizzazione delle attività turistiche e culturali, inteso a fornire una formazione metodologica generale e conoscenze valide per le attività lavorative
relative al turismo culturale, sia per quanto attiene l'organizzazione di attività culturali e artistiche, sia per la valorizzazione del patrimonio monumentale,
artistico ed ambientale.
Figure professionali e sbocchi occupazionali
Il laureato in Scienze umanistiche può entrare nel mondo del lavoro come operatore culturale, operatore turistico culturale, addetto stampa, addetto alla
comunicazione interna, segretario di redazione, ecc. Gli sbocchi professionali previsti sono in istituzioni ed enti pubblici e privati che promuovono e
organizzano attività ed eventi culturali, artistici, dello spettacolo, del turismo; nella gestione di beni e prodotti culturali (biblioteche, archivi, fondazioni, centri
di studio); nel campo dell'editoria (sia cartacea che digitale), del giornalismo culturale, della pubblicità e anche presso quelle aziende che, pur votate alla
produzione di servizi o di
beni materiali, abbiano bisogno in specifici settori, quali ad esempio le pubbliche relazioni, di personale dotato di una buona formazione umanistica; negli
uffici studi e negli uffici stampa di aziende pubbliche e private; nel campo della consulenza sui problemi del rapporto tra popolazione e territorio.
Il conseguimento della laurea in Scienze umanistiche rende possibile l'accesso ai corsi di laurea magistrale finalizzati, nel rispetto della normativa vigente,
alla formazione degli insegnanti.
Il Dipartimento DISUCOM offre la possibilità di proseguire gli studi di secondo livello nel corso di laurea magistrale in Filologia moderna (LM-14), nei suoi
due indirizzi (1. Indirizzo Filologico; 2. Scienze delle lettere e della comunicazione multimediale).
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idPag=9354
Documenti allegati:
Allegato 33: "scienze umanistiche.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Attrattività del corso in crescita;
Impegno da parte degli studenti (cf. media voto esame alta; voto di laurea alto).
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Abbassamento del livello di preparazione di base degli studenti in ingresso;
Numero di cfu/anno non ottimale, seppure in crescita;
Numero di laureati in corso ancora sotto la media nazionale, seppure in crescita;
Basso livello di internazionalizzazione.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Miglioramento della formazione di base degli studenti attraverso attività di sostegno. Nel rapporto di riesame iniziale l'analisi dei dati relativi a tipologia
studenti ed esiti didattici ha evidenziato che una parte degli studenti è priva di una formazione di base sufficiente per concludere in tempi regolari e con
risultati pienamente soddisfacenti il percorso di studio. Al fine di diminuire il tasso di abbandono e la lunghezza del corso, si è pianificato di operare sulla
organizzazione didattica, attivando misure di
integrazione ai singoli insegnamenti.
Azioni intraprese:
Non essendoci stata mutazione in Ateneo del rapporto cfu/lezioni frontali, come auspicato nel Rapporto di riesame iniziale, è stato deliberato in sede di
CdD che ogni docente può destinare fino al 20% del proprio impegno didattico ad attività di supporto individuale e di gruppo, con incontri mirati e attività
seminariali. E' stato inoltre attivato a partire dal I semestre 2013/14 un laboratorio di latino a sostegno degli studenti privi delle conoscenze più elementari
di questa lingua.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: I tempi ravvicinati rispetto al momento della proposta iniziale (febbraio 2013) non permettono di valutare i
risultati di azioni che sono state intraprese solo a partire dal primo semestre dell'a.a. 2013/14, e i cui effetti potranno essere valutabili non prima della fine
dell'attuale a.a. Si intende pertanto proseguire l'azione ed anzi rafforzare il piano di attività di sostegno a disposizione degli studenti (si veda il punto 1-C
sotto).
Documenti allegati:
Allegato 34: "Rapporto riesame Scienze umanistiche.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
La formazione interdisciplinare del laureato in Scienze umanistiche (Lettere) viene incontro alle esigenze di istituzioni ed enti pubblici e privati del territorio
che promuovono e organizzano attività ed eventi culturali, che operano nel campo dell'editoria (anche multimediale) e nel campo del turismo culturale.
Poiché molti dei laureati del CdL (L V prima e L 10 dopo) sono risultati già attivi nel mercato del lavoro al momento del conseguimento della laurea, ne
consegue che il CdL in Scienze umanistiche ha assunto anche la funzione di contribuire in piccola parte ad un innalzamento del livello qualitativo medio
del personale lavorativo pubblico e privato della Tuscia.
Azioni intraprese: E' stato costituito un piccolo gruppo di azione congiunto CdS L10/L20 costituito da docenti, studenti e amministrativi, con il compito
specifico di studiare ulteriori possibilità concrete di sinergie con il mondo del lavoro, stringere nuovi contatti mirati alle esigenze delle due classi di laurea,
rafforzare quelli già esistenti e coltivare rapporti costanti con l'imprenditoria.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: I tempi ravvicinati rispetto al momento della proposta iniziale (febbraio 2013) non permettono di valutare i
risultati di azioni che sono state intraprese solo recentemente e i cui effetti non possono essere valutabili. Si intende pertanto proseguire l'azione,
riproponendo l'obiettivo nella presente scheda di riesame
Corso di Studi: "Lingue e culture moderne" [id=1513113]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il Cds della laurea triennale L11 persegue da tempo una politica sinergica di integrazione con le realtà lavorative del territorio, curando con particolare
attenzione relazioni fattive con le istituzioni e i soggetti socio-economici e culturali. I rapporti stretti con tali entità si rivelano importanti per l'inserimento nel
mondo del lavoro dei laureati di questa classe, che acquisiscono le competenze professionali e intellettuali utili all'esercizio della professione di mediatore
linguistico e culturale. Grazie a tale prospettiva, è stato possibile instaurare proficui accordi di collaborazione con enti, istituzioni ed aziende, per le attività
di tirocinio, che permettono agli studenti di valorizzare le competenze acquisite prima ancora della laurea, sperimentando un percorso lavorativo ben
radicato nel territorio della provincia e della regione. Il Cds ha stipulato, fra le altre, convenzioni con l' Archivio di Stato, la Prefettura e la Camera di
Commercio di Viterbo, l' Autorità Portuale di Civitavecchia, vari comuni della Tuscia e delle zone limitrofe, oltre che con alcuni licei cittadini. Importante il
tirocinio istituito con l' USAC (University Studies Abroad Consortium), con l' Ufficio mobilità e Cooperazione internazionale dell' Università della Tuscia e
con una istituzione di alto profilo culturale quale la Società Geografica Italiana. Monitorando attentamente i risultati raggiunti il Cds ha potuto registrare l'
ottima coerenza fra competenze offerte dal sistema universitario e le esigenze formative del sistema professionale. Le risorse di docenza e quelle
tecnico-amministrative sono adeguate agli obiettivi prefissati. Le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche dedicate sono migliorabili, ma comunque
ampiamente sufficienti.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idPag=6332
Documenti allegati:
Allegato 35: "lingue e culture moderne.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
i maggiori punti di forza della laurea triennale L11 si individuano nella costruzione di un percorso formativo professionalizzante che prevede per gli studenti
un orientamento verso tre ambiti lavorativi: il settore turistico, quello dell'industria e del commercio, quello dell'insegnamento e dell'editoria. In modo
particolare, l' approccio interdisciplinare, linguistico, comunicativo e culturale, oltre che informatico ad alto livello, garantisce la completezza di una
preparazione in vista dell' ingresso nel mondo del lavoro sia nel territorio della Tuscia che su quello nazionale.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
inserimento nel mondo del lavoro.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Azioni intraprese: con l'ausilio dei rappresentanti degli studenti e dei colleghi di CCS è stata intensificata l'attività di orientamento verso i percorsi di studio
superiore e verso l'inserimento nel mondo del lavoro. Per quest'ultimo punto un'azione informativa sulla mobilità europea è stata intrapresa con
l'introduzione del Portfolio Linguistico. Stato di avanzamento dell'azione correttiva: Lo stato di avanzamento dell'azione correttiva sarà valutabile sono a
lunga distanza. In particolare, l'obiettivo da raggiungere è valutabile al termine del percorso di laurea per quegli studenti in corso che hanno fruito delle
azioni intraprese dall'A.A. 2012/13 e dunque a partire dall'anno solare 2015.
Documenti allegati:
Allegato 36: "rapporto riesame 2014 Lingue e culture moderne.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Nonostante il contesto generale della crisi economica che ha investito il nostro paese, il consolidato interesse sul corso di laurea mostrato dal consistente
numero di immatricolazioni ogni anno, dimostra un significativo interesse verso un percorso formativo che può offrire un ventaglio ampio di applicazioni nel
mondo del lavoro, orientato verso la internazionalizzazione. Considerata la qualità della formazione interdisciplinare e internazionale della L11 i laureati in
Lingue e Culture Moderne possono svolgere attività in settori che richiedono un profilo di professionalità nell'esercizio della mediazione linguistica e
culturale (pubbliche relazioni di enti pubblici e privati, istituzioni culturali in Italia e all'estero, editoria, formazione). Le competenze specialistiche
garantiscono inoltre l' esercizio della professione di addetto alle relazioni pubbliche ed operatore turistico, ambiti particolarmente rilevanti in un territorio
come quello della Tuscia che dovrebbe esplorare e potenziare con maggiore forza le proprie potenzialità turistiche.
Azioni intraprese:
assemblee pubbliche rivolte agli studenti, incontri con le parti sociali
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
Al fine di fare acquisire agli studenti un panorama ampio e corretto della domanda di lavoro in Italia, nei settori per cui sono valide le competenze del corso
di laurea L11 sono stati tenuti incontri informativi per gli studenti sulle modalità di assorbimento dei laureati nel settore pubblico e nella industria.
Incontri plenari ed individuali con le parti sociali (aziende, imprese, enti convenzionati con il corso di laurea per il tirocinio degli studenti) sono stati
organizzati per un confronto con enti pubblici e industrie, locali e nazionali, al fine di individuare azioni efficaci ad aiutare i nuovi laureati a orientarsi meglio
nel mondo del lavoro, dirigendo la loro attenzione verso ambienti e scenari nei quali la laurea triennale e le competenze acquisite siano richieste o
necessarie. Nel corso dell'incontro plenario con le Parti Sociali, tenutosi nelle ore antecedenti il Consiglio di Corso di Studio che ha approvato il Rapporto
di Riesame, sono stati messi in evidenza i punti di forza della sinergia consolidatasi tra Enti, Aziende ed Università, relativamente ai percorsi formativi
della classe di Laurea e della contestualizzazione negli stessi delle attività di tirocinio.
Corso di Studi: "Archeologia e Storia dell'arte. Tutela e valorizzazione" [id=1511463]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
"Per consentire lo svolgimento di attività di ricerca, tirocini e collaborazioni di vario tipo, sono state stipulate negli anni molteplici convenzioni fra il
Dipartimento e alcuni Enti, pubblici, religiosi e privati, finalizzate ad attività di ricerca e di tirocinio formativo.
In primo luogo con la Regione Lazio e le strutture territoriali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Soprintendenze archeologiche Galleria Nazionale
d'Arte Moderna di Roma I.C.R , Musei Vaticani I.C.C.R.O.M Rai Archivio Centrale dello Stato Museo Civico di Viterbo). Dal 1994 a oggi è attivo un
cantiere didattico presso l'area archeologica di Ferento.
Per quanto riguarda gli obiettivi formativi dichiarati dal corso risultano coerenti con le figure professionali sotto indicate:
- archeologi
- storici dell'arte
- esperti d'arte
- conservatori mussali
- ricercatori
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4591
Documenti allegati:
Allegato 37: "archeologia e storia ....pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
1.Originalità e specializzazione del corso
2.Ridotto tasso di abbandono
3. Andamento regolare delle carriere
4 Attrattività del corso.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
1 Riduzione parziale dell'offerta formativa
2. Scarso interesse per l'internazionalizzazione.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Incremento dell'attrattività del corso
Azioni intraprese: maggiore visibilità dei progetti di internalizzazione didattica in rapporto alle attività scientifiche dei docenti
Monitoraggio del percorso di apprendimento degli studenti
Azioni intraprese: potenziamento delle attività di tutoraggio durante tutto il corso dell'anno.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: si prevede di programmare ulteriori presentazioni mirate dell'offerta formativa del corso di studi presso
istituzioni universitarie nazionali non dotate di offerta formativa analoga.
Documenti allegati:
Allegato 38: "scheda di riesame LM2LM89.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Le opportunità e i rischi sono entrambi strettamente vincolati alla capacità di
assorbimento delle figure professionali relative.
Facilitare il contatto tra i laureati e le strutture produttive del territorio
Azioni intraprese:
Intensificazione delle attività di tirocinio - tra il 2012 e il 2013 sono state attivate ulteriori 30 convenzioni
di tirocinio - .
Attivazione di uno spin-off dal titolo SMARTART (responsabile prof.Santamaria)
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
Sistematica messa a punto di nuove e mirate convenzioni per tirocinii
Corso di Studi: "Filologia moderna" [id=1515569]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il Corso di Studi in Filologia moderna (LM 14) è nato dalla trasformazione della laurea specialistica LS16. Il CdS LM 14 è attivo da alcuni anni ed è
conosciuto nel territorio provinciale e regionale tra i soggetti istituzionali legati al mondo della formazione (CSA, scuole di ogni ordine e grado) e tra le
istituzioni deputate alla formazione, alla cultura e alle attività culturali e produttive (Assessorati alla Cultura, all'Istruzione, alle Attività produttive e culturali).
II corso di Laurea Magistrale in Filologia moderna è finalizzato a una formazione di tipo critico-letterario, filologico-linguistico e
linguistico-comunicativo. Il corso è strutturato in modo da prevedere formazioni specialistiche nei campi della linguistica e della
filologia, delle letterature e della comunicazione; in particolare, consente allo studente di focalizzarsi sullo studio della lingua e
della letteratura italiana, delle scienze linguistiche e filologiche, dei linguaggi multimediali, di altre lingue e letterature antiche e
moderne, anche in relazione al panorama storico, filosofico, antropologico, sociologico e culturale. Il corso si articola in due
indirizzi : 1. FILOLOGICO e 2. SCIENZE DELLE LETTERE E DELLA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE.
L'obiettivo generale del corso di laurea è la formazione di un laureato magistrale in grado di inserirsi nei campi professionali dell'editoria, della
pubblicistica, della comunicazione, della ricerca, dell'organizzazione e gestione di eventi culturali, della comunicazione digitale e tradizionale e,
completando il percorso previsto dalla normativa, nel campo della formazione.
Il laureato magistrale potrà trovare sbocchi occupazionali e attività professionali in istituzioni specifiche come archivi, biblioteche,
sovrintendenze, centri culturali, fondazioni; inoltre, potrà trovare collocazione presso organismi e unità di studio presso centri e istituzioni pubbliche e
private sia italiane sia straniere. Il corso di laurea magistrale classe LM14 offre inoltre una formazione Nidonea a proseguire gli studi universitari a livello
più avanzato come dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, master universitari di II livello.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idPag=9227
Documenti allegati:
Allegato 39: "filologia moderna.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA
Attrattività del corso in crescita.
Miglioramento di tutti i parametri qualitativi:
- numero di CFU medi acquisiti
- ampliamento numero studenti nella fascia di votazione alta
- abbattimento numero di studenti nella fascia di votazione bassa.
PUNTI DI DEBOLEZZA
Difficoltà di riconversione dei saperi.
Tempi medi di laurea e numero dei laureati in corso.
Basso livello internazionalizzazione.
AZIONI INTRAPRESE:
Si è posta in essere in fase di orientamento una campagna di sensibilizzazione verso la prefigurazione dell'intero percorso formativo compreso l'eventuale
conseguimento di una laurea magistrale. Ciò comporta una buona informazione, a livello di lauree triennali (es. L10, L11, L20) immediatamente correlate
con la LM14, sulla importanza della formulazione dei piani di studio in linea con la prefigurazione del percorso magistrale successivo.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
Per la parziale sovrapposizione dei Rapporti 2013 e 2014 gli effetti delle azioni intraprese sono parziali e le azioni programmate sono state riproposte per
l'anno 2014.
Accelerazione dei tempi di permanenza nel corso e dell'esame finale di laurea.
Nel rapporto di riesame precedente, si evidenziava un allungamento della durata degli studi determinata in particolare dai tempi di elaborazione delle tesi
di laurea.
Azioni intraprese:
Si è intervenuti sulle Ulteriori Attività formative (20 CFU) offrendo moduli per la preparazione della tesi, onde ovviare ai problemi che sorgono nella fase di
ricerca e redazione della tesi. I riscontri sulle valutazioni dei discenti sono stati ottimi.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
Per la parziale sovrapposizione dei Rapporti 2013 e 2014 gli effetti delle azioni intraprese sono parziali e le azioni programmate sono state riproposte per
l'anno 2014.
Documenti allegati:
Allegato 40: "Rapporto riesame Filologia moderna.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Ai laureandi magistrali in Filologia moderna viene offerta la possibilità di incontro con personalità della cultura e delle professioni nel ciclo di attività
denominato "Nell'Officina di...". Gli studenti fanno esperienze diversificate e sono messi di fronte ai problemi e alle opportunità che si incontrano in diverse
tipologie di lavoro, dalla lessicografia alla redazione di riviste, dal giornalismo televisivo alla ricerca letteraria, storica e filologica. Insieme agli stages il ciclo
di incontri permette di affacciarsi al mondo del lavoro per saggiarne potenzialità e difficoltà sia rispetto all'immediato intorno del territorio viterbese sia
ampliando l'orizzonte geografico e lavorativo.
Inoltre, si è deciso di migliorare il rapporto con gli enti convenzionati predisponendo una griglia per la valutazione degli stagisti e una parte per
suggerimenti e proposte. Il fine è quello di stabilire un rapporto di fidelizzazione tra dipartimento, corso di laurea magistrale ed enti/aziende.
Il CdS ha attivato, inoltre, un monitoraggio delle esperienze post lauream dei laureati della classe LM 14 facendosi promotore di un questionario che
raccolga i pareri degli studenti e in particolare dei laureandi e informazioni relative a possibili convenzioni e stages da attivare sul territorio.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva.
L'azione è riuscita solo in parte per un scarso coinvolgimento delle aziende. La si ripropone per l'anno 2014.
Corso di Studi: "Lingue e culture per la comunicazione internazionale" [id=1515570]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il Corso di Laurea magistrale in Lingue per la Comunicazione Internazionale si propone di fornire ai propri laureati una griglia ben
articolata di insegnamenti, in cui approfondite competenze metodologiche e critiche relative alle due lingue straniere scelte si
coniugano a una matura capacità di comprensione e analisi del mondo e delle ampie dinamiche culturali di cui le lingue studiate
sono espressione.
Il percorso formativo prevede in totale 11 esami.
Lo studente dovrà scegliere una prima lingua (due esami, uno per ogni anno di corso) e una seconda lingua (un esame) che
saranno accompagnate da esami delle relative letterature. Possono essere scelte le seguenti lingue: Arabo, Francese, Inglese,
Portoghese e Brasiliano, Russo, Spagnolo, Tedesco. L'arabo e il russo possono essere scelte solo come seconde lingue; per
queste due lingue l'insegnamento della lingua e della letteratura fanno parte dello stesso corso.
La restante parte degli esami offre una gamma molto ampia e ragionata di insegnamenti: dalla storia alla linguistica, dalla filosofia
alla geografia politica alle letterature anglo-americane.
Gli studenti hanno a disposizione un esame libero nel primo o nel secondo anno.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4603
Documenti allegati:
Allegato 41: "lingue e culture per la comunicazione.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
maggiori punti di forza della laurea magistrale LM37 si individuano nella costruzione di un articolato percorso formativo che prevede per i laureati la
possibilità di mettere a frutto le competenze acquisite nel biennio. In modo particolare l' approccio interdisciplinare, linguistico, comunicativo e culturale,
oltre che informatico ad alto livello, garantisce la completezza di una preparazione in vista dell' ingresso nel mondo del lavoro sia nel territorio della Tuscia
che su quello nazionale.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Numerosità studenti in ingresso
Fruibilità del titolo per l'insegnamento
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Numerosità studenti in ingresso, è risultato impossibile operare un'azione correttiva in linea con quanto determinato nel precedente rapporto di riesame a
causa della condizione ancora indeterminata per l'accesso all'insegnamento. In presenza di perdurante instabilità, non imputabile al CCS o al
Dipartimento, si è scelto di ricalibrare al momento il campo delle azioni correttive, limitandosi a quelle direttamente gestibili dal CCS stesso.
Documenti allegati:
Allegato 42: "Rapporto riesame Lingue e culture per la comunicazione internazionale.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Nonostante il contesto generale della crisi economica che ha investito il nostro paese, il radicamento nel territorio della LM37 dovrebbe poter offrire
soddisfacenti opportunità di lavoro. Le opportunità derivano dalle caratteristiche formative indicate al punto 2. Vista la qualità della formazione
interdisciplinare e internazionale della LM37 i laureati in Lingue e Culture per la Comunicazione Internazionale possono svolgere attività in settori che
richiedono un alto profilo di professionalità nell'esercizio delle pubbliche relazioni di enti pubblici e privati e nelle istituzioni culturali in Italia e all'estero, oltre
che nella professione di copywriter nelle società pubblicitarie. Le competenze specialistiche garantiscono inoltre l' ingresso nella professione di traduttore.
Alcune professionalità potrebbero rivelarsi particolarmente utiliin un territorio come quello della Tuscia che dovrebbe promuovere maggiormente le proprie
Nell'analisi della situazione dell'anno precedente (Rapporto di
RIESAMI annuale e ciclico del 2013.10.29
Riesame iniziale) erano state proposte due azioni correttive:
- fare acquisire agli studenti un panorama ampio e corretto della domanda di lavoro in Italia, nei settori per cui sono valide le competenze del corso di
laurea LM37;
- Intervenire per sostenere l'assorbimento dei laureati nel settore pubblico e nella industria.
In entrambi questi settori il CdS ha promosso presso gli studenti, e, ove e per quanto possibile, attraverso il confronto e la collaborazione con enti pubblici
e industrie, locali e nazionali, un'azione di informazione capace di aiutare i nuovi laureati a orientarsi meglio nel mondo del lavoro, dirigendo la loro
attenzione verso ambienti e scenari nei quali la laurea specialistica e le competenze acquisite siano richieste o necessarie. Questa azione risponde a
quanto evidenziato anche dai dati Alma Laurea, secondo cui la maggioranza degli studenti iscritti alla Classe (51%, anno di laurea 2012) è mosso da
motivazioni sia culturali sia professionalizzanti.
Tra i dati positivi registrati nel corso del secondo semestre 2013 va annoverata anche la firma del primo contratto di alta formazione, a data dicembre
2013, siglato dal DISTU, corso di Laurea LM37 con un soggetto del settore dell'imprenditoria culturale operante nella zona.
Corso di Studi: "Giurisprudenza" [id=1515566]
Nessun dato inserito.
Corso di Studi: "Economia aziendale" [id=1513840]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
"La logica con cui è stato progettato il Corso di Laurea in Economia Aziendale risponde all'esigenza di coprire il fabbisogno formativo che caratterizza il
bacino di riferimento da cui, tipicamente, provengono gli iscritti al Corso di Laurea in Economia Aziendale.
Questi iscritti manifestano, da un lato la volontà di proseguire gli studi, e dall'altro di poter rapidamente accedere al mondo del lavoro.
L'esigenza del primo tipo è soddisfatta fornendo agli studenti una conoscenza di base completa nelle materie economiche, aziendali,
matematico-statistiche e giuridiche allo scopo di trasferire allo studente la comprensione delle dinamiche di funzionamento delle aziende.
La seconda esigenza, quella di poter accedere rapidamente al mondo del lavoro, è perseguita attraverso la progettazione di un corso che fornisca le
adeguate conoscenze teoriche e pratiche per garantire agli studenti diverse prospettive occupazionali, particolarmente in tre ambiti assai significativi per
l'occupazione nel territorio di riferimento dell'Università, ossia la libera professione di dottore commercialista, il lavoro presso banche e assicurazioni e,
infine, l'impiego in aziende di medie dimensioni. Proprio con riferimento a questi tre ambiti, il corso si articola in tre curricula, ossia quello del management,
quello della banca e della finanza e quello delle professioni economico-aziendali.
Il contatto con il territorio e il mondo del lavoro è fortemente incoraggiato con il ricorso a prove finali che prendano in esame casi tratti dalla realtà
aziendale, attività professionalizzanti (es. tirocini project work) e seminari.
Le risorse di docenza e quelle tecnico-amministrative del corso di studio sono sufficienti rispetto alla numerosità degli studenti definita dalla classe del
corso di laurea.
Va altresì considerato che, per quanto alcune attività amministrative siano gestite collegialmente dal dipartimento, vi è una risorsa di personale
amministrativo espressamente dedicata al corso di studio con compiti per la qualità e un docente responsabile del coordinamento del corso.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4566
Documenti allegati:
Allegato 43: "economia aziendale.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA
I punti di forza del corso in Economia Aziendale:
1. Presenza di diversi curriculum che garantiscono la possibilità di focalizzare l'ultima parte del percorso di studi.
2. Riduzione nel corso del tempo del tasso di abbandono (allegato A)
3. Elevata percentuale di insegnamenti coperti da docenti di ruolo.
4. Particolare attenzione alla organizzazione della didattica frontale mediante concentrazioni delle lezioni su tre giorni della settimana e organizzazione di
corsi di supporto e tutoraggio alle discipline del primo anno in particolare per Matematica Generale e Lingua Inglese.
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Corso di Studi: "Amministrazione, finanza e controllo" [id=1313167]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
5. Efficiente coordinamento didattico degli insegnamenti finalizzato a garantire una buona articolazione contenutistica in linea con gli obiettivi formativi del
corso.
6. Stretto rapporto con il sistema imprenditoriale e con le istituzioni del territorio in costante crescita grazie alla stipula di convenzioni ad hoc per lo
svolgimento di tirocini curriculari
7. Soddisfazione degli studenti per la didattica erogata.
8. Attrattività del corso
9. Sistematica riduzione nel corso del tempo del tasso di abbandono
PUNTI DI DEBOLEZZA
1. Internazionalizzazione (studenti in entrata): E' stata evidenziata per il Dipartimento una netta riduzione del numero degli studenti stranieri in entrata
attraverso progetti di mobilità internazionale."
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Su proposta della commissione paritetica, il Consiglio di Dipartimento sarà chiamato a valutare le seguenti attività finalizzate all'utilizzo sistematico della
lingua inglese all'interno dei corsi di studio: traduzione in lingua inglese dei programmi degli insegnamenti, materiale didattico in lingua inglese da utilizzare
per la preparazione dell'esame, erogazione di seminari, lezioni e moduli direttamente in lingua inglese, presentazione di lavori di gruppo in lingua inglese.
E' auspicabile che le suddette attività siano inserite nell'ambito degli insegnamenti del terzo anno del corso. L'attuazione dell'azione correttiva sarà
possibile solo a partire dall'a.a. 2014-2015, pertanto il conseguimento dei primi risultati sarà rilevabile non prima del riesame di dicembre 2015.
Documenti allegati:
Allegato 44: "Economia Aziendale - rapporto di riesame e allegati.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
"OPPORTUNITA'
INCREMENTO DEL NUMERO DI ISCRITTI
Il dato, anche se in costante crescita, deve essere continuamente monitorato e mantenuto grazie ad una fattiva attività di orientamento nelle scuole e nelle
giornate dedicate a tal fine dal Dipartimento e dall'Ateneo per la divulgazione dei contenuti e delle opportunità lavorative e di studio che offre il corso
POTENZIAMENTO DEI RAPPORTO CON LE IMPRESE SUL TERRITORIO NAZIONALE E NON SOLO LOCALE
Il rapporto con le imprese a livello locale va continuamente rafforzato e deve essere promossa una maggiore collaborazione con le imprese a livello
nazionale anche con l'organizzazione di momenti di incontro tra studenti e aziende con iniziative specifiche (career day, seminari).
RISCHI
CONTESTO ECONOMICO-TERRITORIALE
Il contesto economico e territoriale in cui il corso di studi si inserisce non è sufficiente ad assicurare un placement efficace, soprattutto nel tempo, e
dunque va adeguatamente rafforzato il bacino di utenza in cui collocare rapporti con le imprese.
OCCUPAZIONE DEGLI STUDENTI A UN ANNO DAL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO
Anche se perfettamente in linea con la media nazionale allegato D, il dato deve senza dubbio costituire oggetto di riflessione e stimolo per potenziare i
rapporti con le imprese a livello locale e nazionale
Corso di Studi: "Amministrazione, finanza e controllo" [id=1513843]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
"La denominazione del Corso di studio di Amministrazione Finanza e Controllo ha sostituito, nell'A.A. 2012/2013, la denominazione di Consulenza e
Controllo Aziendale, però nell'invarianza degli obiettivi formativi e dei contenuti.
Il corso è stato progettato tenendo conto delle esigenze del territorio (che risponde con un notevole consenso, se si considera che il numero degli iscritti è
costantemente in crescita e che il bacino di utenza proviene prevalentemente dal distretto viterbese) e, per quanto riguarda le esigenze formative, copre
due ambiti significativi: quello delle professioni economico-contabili e quello dei segmenti dell'investment banking.
Lo scopo del progetto formativo è quello di fornire adeguate conoscenze teoriche e pratiche per garantire agli studenti diverse opportunità di lavoro
nell'ambito delle professioni contabili, sia connesse alla libera professione sia in aziende private operanti nel campo amministrativo, contabile, della
consulenza e dell'industria e dei servizi, sia nell'ambito finanziario-bancario, al fine di affrontare le problematiche aziendali in un'ottica integrata, utilizzando
in modo armonico gli strumenti a disposizione.
In particolare, per lo sbocco occupazionale legato alle professioni contabili il percorso formativo si sta adeguando all'evolversi delle recenti riforme di molti
ordini professionali, offrendo un bagaglio cognitivo sempre più ampio ed innovativo e introducendo nuove tematiche aziendali e giuridiche, come la
ragioneria internazionale, la governance, l'internal auditing, la valutazione d'azienda, la responsabilità d'impresa e il diritto penale commerciale ed inoltre si
sta adeguando alla crescente richiesta del mercato del lavoro a livello nazionale e all'interno delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata
specializzazione.
Per quanto riguarda invece le attività professionali specialistiche nel segmento dei mercati finanziari, sia in banche commerciali che in banche di
investimento e società di gestione del risparmio, che hanno registrato in questi anni un notevole sviluppo e una richiesta di specifiche competenze di livello
magistrale, le nozioni economiche aziendali e giuridiche sono state integrate con una preparazione legata al settore della finanza quantitativa con
contenuti teorici e applicati in linea con le competenze avanzate richieste dalle maggiori istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali ed altresì con
esperienze pratiche attraverso l'utilizzo di piattaforme di infoprovider quali Bloomberg Trade Ideas e la partecipazione a competizioni internazionali di
analisi finanziaria e di trading reale di strumenti finanziari quali le Universiadi Internazionali del Trading organizzato dalla Directa Sim.
Il rapporto con le imprese (soprattutto del territorio) è attentamente curato attraverso il ruolo di intermediazione svolto dai docenti ed attraverso una
erogazione della didattica molto pratica e ricca di riferimenti al mondo del lavoro e di attività professionalizzanti (tirocini, project work) e tesi sperimentali.
Le risorse di docenza e quelle tecnico-amministrative del corso di studio sono sufficienti rispetto alla numerosità degli studenti.
Va altresì considerato che, per quanto vi sia una risorsa di personale amministrativo espressamente dedicata con compiti per la qualità al corso di studio e
un docente responsabile del coordinamento del corso, alcune attività amministrative sono gestite collegialmente dal dipartimento, specificamente quelle
relative ai due corsi di laurea magistrale della stessa classe.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4569
Documenti allegati:
Allegato 45: "amministrazione finanza e controllo.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
1. Il piano di studi, caratterizzato da interdisciplinarietà, garantisce un profilo professionale corrispondente alle caratteristiche del mondo del lavoro
2. Gli stretti rapporti con gli ordini professionali consentono agli studenti di usufruire di stages
3. L'aumento delle iscrizioni segnala un'attrattività del CdS
4. Il tasso di abbandono è ridotto.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
1. L'attrattività esterna del CdS è bassa
2. L'internazionalizzazione in entrata non è significativa
AZIONI CORRETTIVE INTARPRESE:
Pe runa maggior attrattività si punta a dare visibilità al Cds attraverso il sito web di Ateneo e partecipare ad eventi esterni (Salone dello Studente),
presentando il Cds puntando sulle sue caratteristiche di interdisciplinarietà, sui rapporti con gli Ordini professionali e sui buoni risultati di occupabilità dei
laureati.
Per migliorare l'attrattività del corso anche per gli studenti stranieri, su proposta della Commissione paritetica, il Consiglio di Dipartimento sarà chiamato a
valutare le seguenti attività finalizzate all'utilizzo della lingua inglese all'interno dei corsi di studio: traduzione in lingua inglese dei programmi degli
insegnamenti e/o materiale didattico in lingua inglese da utilizzare per la preparazione dell'esame e/o erogazione di seminari, lezioni e moduli direttamente
in lingua inglese e/o presentazione di lavori di gruppo in lingua inglese.
Gli insegnamenti del CdS dovranno adeguarsi a quanto sarà deliberato dal Consiglio di Dipartimento relativamente alle forme sopra indicate di utilizzo
della lingua inglese negli insegnamenti.
L'attuazione dell'azione correttiva sarà possibile solo a partire dall'a.a. 2014-2015, per cui il conseguimento dei primi risultati sarà rilevabile non prima del
riesame di dicembre 2015.
Documenti allegati:
Allegato 46: "Amministrazione Finanza e Controllo - rapporto di riesame e allegati.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
"OPPORTUNITA'
1. Il cambiamento della denominazione del corso e il relativo ampliamento del percorso formativo alle attività finanziarie
2. Promozione esterna del corso per ampliamento bacino di utenza
3. Ulteriore riduzione del tasso di abbandono
4. Aumento soddisfazione degli studenti
RISCHI
1. Concentrazione su un bacino di utenza troppo locale
Corso di Studi: "Marketing e qualità" [id=1513844]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il corso in Marketing e Qualità si caratterizza per essere l'unico in Italia a coniugare nel titolo e negli obiettivi formativi i concetti di marketing e di qualità e
fornisce agli studenti tutti gli strumenti per affrontare le problematiche aziendali secondo un'ottica integrata propria della programmazione e gestione del
cambiamento e della direzione aziendale, con particolare riferimento alla qualità, alle strategie, politiche e strumenti di marketing, ponendo al centro
dell'attenzione i rapporti con il cliente.
L'innovativa interpretazione della gestione e dell'assicurazione della qualità come fattori strategici di competizione, abbinati ai saperi del marketing è alla
base del progetto formativo che integra questi ultimi (es. analisi e gestione della domanda, customer satisfaction, statistica applicata) a quelli strettamente
legati alla qualità (es. certificazione, statistica per la qualità, gestione per la qualità). Le competenze vengono erogate con modalità innovative, attraverso
case studies, lavori di gruppo, testimonianze e
visite aziendali e più in generale alimentando continuativamente uno stretto rapporto con il mondo del lavoro.
Il percorso formativo prevede lo svolgimento di attività professionalizzanti (come tirocini, stage ed altre attività) in imprese, enti o in società di consulenza
direzionale, l'approfondimento della conoscenza della lingua inglese, e si conclude con la redazione di un elaborato scritto che dovrà contenere elementi
di originalità ed una parte empirica appositamente sviluppata sotto la supervisione di un docente del corso di laurea.
Gli sbocchi occupazionali e professionali previsti sono rappresentati essenzialmente, ma non esclusivamente, da professioni manageriali tipiche
dell'ambito economico e imprenditoriale. In particolare i principali sbocchi per il laureato in Marketing e Qualità sono da individuarsi in:
- responsabile qualità, valutatore e auditor per la qualità;
- responsabile marketing e vendite;
- figure professionali e carriere manageriali e direttive nelle funzioni di marketing, organizzazione, produzione, vendite, qualità, amministrative e di
direzione di imprese industriali e di servizi di diverso tipo e dimensione;
- attività di consulenza aziendale e direzionale nelle differenti forme e nei differenti settori;
- esperto di sviluppo locale, marketing territoriale, trasferimento tecnologico.
La laurea magistrale in Marketing e Qualità consente altresì l'accesso all'esame di stato per l'iscrizione alla sezione A dell'Albo dei Dottori Commercialisti e
degli Esperti Contabili, secondo le procedure di accesso regolamentate dal predetto albo.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4570
Documenti allegati:
Allegato 47: "marketing.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
1. originalità e specializzazione del corso;
2. ridotto tasso di abbandono;
3. andamento regolare delle carriere e aumento dei laureati entro la durata legale del corso;
4. buona preparazione degli studenti in termini di miglioramento della votazione media conseguita agli esami di profitto;
5. attrattività del corso.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
1. diminuzione del numero degli iscritti;
2. Internazionalizzazione: è' stata evidenziata per il Dipartimento una netta riduzione del numero di studenti stranieri in entrata attraverso progetti di
mobilità internazionale.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Azioni intraprese:
Puntuale e mirata azione di orientamento presso gli studenti iscritti al III anno dei corsi di laurea triennale del Dipartimento da parte del coordinatore del
corso di studio, della responsabile dell'orientamento dott.ssa Alessandra Stefanoni nonché di alcuni singoli docenti.
Costante presenza del tutor del corso agli eventi culturali di principale attrazione per il territorio provinciale.
Estensione dell'attività di orientamento e promozione del corso al di fuori del territorio provinciale.
Su proposta, iniziativa, e con il supporto della Commissione Paritetica è stata avviata una indagine conoscitiva per analizzare le cause della mancata
iscrizione e/o di abbandono alla Laurea Magistrale.
La spiegazione dei vantaggi e svantaggi dell'iscrizione al corso è stata effettuata dal coordinatore del corso sia al momento dei colloqui di accesso alla
laurea magistrale, dove si è anche teso a fugare i dubbi degli studenti ed a rispondere alle loro domande più puntuali;
Questa stessa spiegazione é stata fornita durante i già citati incontri effettuati durante i corsi di laurea triennale del Dipartimento (III anno di corso).
La Commissione Paritetica ha sposato nella sua relazione la nostra proposta di erogare alcuni insegnamenti in lingua inglese
Documenti allegati:
Allegato 48: "Marketing e Qualità - Rapporto di riesame e allegati.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
"OPPORTUNITA'
INCREMENTO DEL NUMERO DI ISCRITTI
Il dato pressoché stabile nell'ultimo triennio può essere incrementato puntando ad una maggiore divulgazione dei punti di forza che caratterizzano il corso
di laurea e mettendo in atto azioni correttive tese al superamento delle criticità del corso (allegato A).
POTENZIAMENTO DEI RAPPORTO CON LE IMPRESE SUL TERRITORIO NAZIONALE E NON SOLO LOCALE
Può essere rafforzato il rapporto con le imprese a livello nazionale, valorizzando le caratteristiche di specificità e attrattività del corso.
RISCHI
LIMITI NEI RAPPORTI CON LE IMPRESE
Il contesto economico e territoriale in cui il corso di studi si inserisce non è sufficiente ad assicurare un placement efficace, soprattutto nel tempo, e
dunque va adeguatamente rafforzato il bacino di utenza in cui collocare rapporti con le imprese.
ISCRITTI
La leggera flessione sul numero di iscritti registrata nel corso dell'ultimo triennio (allegato A) deve costituire senza dubbio oggetto di riflessione, anche se
essa risulta compensata dalla riduzione del tasso di abbandono, sceso allo 0% nell'a.a. 2011-2012 (allegato C).
"
Corso di Studi: "Scienze della comunicazione" [id=1515564]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il CdS in Scienze della Comunicazione (L-20) è attivo presso l'Università della Tuscia dal 2005, ed è radicato e conosciuto nel territorio provinciale e
regionale sia tra i soggetti educativi e istituzionali che tra le aziende e le associazioni professionali di riferimento.
Il corso di laurea in Scienze della Comunicazione offre una sostanziale formazione interdisciplinare e una visione ampia delle
attività e delle problematiche legate alle diverse sfere professionali legate alla comunicazione, mirando a soddisfare l'esigenze di
Istituzioni, Imprese e Consumatori e provando tra l'altro ad individuare e rafforzare le potenzialità comunicative di un territorio,
come la Tuscia viterbese, dalle interessanti prospettive culturali, turistiche e ambientali.
Il corso di studio fornisce una solida preparazione di base per affrontare criticamente gli aspetti socio-culturali, politico-economici,
giuridici, tecnologici e mediali dei processi della comunicazione nell'età contemporanea. Si offrono agli studenti le competenze di base nell'analisi, nella
progettazione e nella gestione dei processi di comunicazione che riguardano la pubblica amministrazione, l'industria culturale, le aziende e i servizi, sia sul
versante della comunicazione di massa che nel territorio dei media digitali, comunque in un ambiente che sempre più è di multimedialità diffusa.
Il corso garantisce inoltre una buona conoscenza di una o due lingue europee e la capacità di utilizzare gli strumenti della comunicazione informatica per
gli ambiti operativi nei settori di competenza. In relazione agli obiettivi formativi del Corso di Laurea, è prevista l'organizzazione, in accordo con enti
pubblici e privati, di stages e tirocini idonei a concorrere al conseguimento
dei Crediti Formativi Universitari richiesti per le altre attività formative.
Il corso offre i presupposti per approfondimenti affidati a lauree magistrali o a master sulla comunicazione in vari settori operativi.
Ed in particolare il Dipartimento DISUCOM consente di proseguire gli studi di secondo livello nel corso di laurea magistrale in
Filologia moderna (LM-14), nell'indirizzo specifico Scienze delle lettere e della comunicazione multimediale.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idPag=9194
Documenti allegati:
Allegato 49: "scienze della comunicazione.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Discreta attrattività del CdS;
Trend di riduzione degli abbandoni al secondo anno.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Calo delle immatricolazioni;
Numero di cfu/anno non ottimale;
Numero basso di laureati.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Per contenere il trend in calo di immatricolazioni e ridurre gli abbandoni al secondo anno è stato portato a regime il trasloco a Santa Maria in Gradi, con
l'allestimento dei laboratori e la riorganizzazione logistica dell'attività didattica, finalizzata ad una maggiore attenzione alle trasformazioni socio-mediali del
presente. Ai corsi istituzionali sono stati affiancati incontri mirati e attività seminariali finalizzati alla fidelizzazione e al riconoscimento di crediti formativi.
Si è avviato un rafforzamento delle attività di tutoraggio in itinere nei confronti degli studenti del primo e del secondo anno da parte dei docenti.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva:
La riorganizzazione dell'attività didattica situata, in seguito al trasloco dei corsi, definitivamente a Santa Maria in Gradi ha consentito immediatamente di
invertire il trend degli abbandoni al secondo anno facendo registrare una buona tenuta delle matricole 2012/13 che si sono iscritte al secondo anno in una
percentuale largamente superiore agli anni precedenti e facendo registrare una tenuta di circa il 78% delle matricole. La fase di riallestimento delle aule
informatiche deve essere completata: attualmente è in funzione una sola aula con 20 postazioni, mentre la seconda, allestita con altrettante postazioni,
presenta un'attrezzatura incompleta a causa degli incrementi di tempi e costi dovuti al passaggio obbligato attraverso il MEPA.
Per quanto riguarda le altre azioni correttive si tratta di iniziative non valutabili ad otto mesi di distanza dal Rapporto iniziale (2012/13) e comunque dal
respiro temporale più ampio.
Documenti allegati:
Allegato 50: "Rapporto riesame Scienze della comunicazione.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Il laureato in Scienze della Comunicazione (L-20), avendo una formazione interdisciplinare e una visione ampia delle attività e delle problematiche legate
alle diverse sfere professionali legate alla comunicazione, può intervenire in modo mirato ed efficace, a beneficio di Istituzioni, Imprese e Consumatori, per
soddisfare la richiesta crescente di comunicazione indirizzata a rafforzare la competitività di un territorio, come il viterbese, dalle interessanti prospettive
culturali, turistiche e ambientali.
Per il rafforzamento dei legami con le imprese al fine di migliorare l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, è stato costituito un piccolo gruppo di
azione congiunto CdS L10/L20 costituito da docenti, studenti e amministrativi, con il compito specifico di studiare ulteriori possibilità concrete di sinergie
con il mondo del lavoro, stringere nuovi contatti mirati alle esigenze delle due classi di laurea, rafforzare quelli già esistenti e coltivare rapporti costanti con
l'imprenditoria.
I tempi ravvicinati rispetto al momento della proposta iniziale (febbraio 2013) non permettono di valutare i risultati di azioni che sono state intraprese solo
recentemente e i cui effetti non possono essere valutabili. Si intende pertanto proseguire l'azione, riproponendo l'obiettivo nella presente scheda di
riesame.
Corso di Studi: "Scienze politiche e delle relazioni internazionali" [id=1513841]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Il percorso formativo del Corso di Laurea è volto all'acquisizione di competenze multidisciplinari fornendo gli strumenti storico-istituzionali, socio-politici ed
economico-giuridici, per interpretare e gestire sistemi organizzativi complessi, sia nazionali che internazionali.
Il corso presenta un approccio interdisciplinare, volto allo sviluppo di capacità di programmazione e di strategie operative innovative - anche attraverso
una adeguata padronanza del metodo della ricerca empirica (politologica, sociologica, statistica e quantitativa, ecc.) - adeguate all'inserimento
professionale sia nel settore pubblico che privato. Il Corso privilegia inoltre un metodo comparativo nell'orizzonte europeo ed internazionale volto a
coniugare al meglio le conoscenze e le abilità acquisite
nell'ampio novero delle istituzioni della Comunità Europea e degli organismi sovra-nazionali.
Il Corso di laurea in Scienze organizzative e gestionali ha l'obiettivo di formare laureati con competenze rivolte alla comprensione e al governo dei
processi di globalizzazione e di trasformazione socio-economica. In particolare, si forniranno agli studenti le conoscenze critiche relative alle discipline
fondamentali richieste dalle amministrazioni nazionali, europee ed internazionali; così come le conoscenze e la formazione al personale addetto alle
amministrazioni pubbliche e ai suoi rapporti col mondo dell'economia, con relativi strumenti di programmazione e di gestione delle amministrazioni
pubbliche e private. Una particolare attenzione verrà dedicata alla formazione culturale e professionale per la conoscenza delle istituzioni dell'Unione
Europea, sul piano sia politico-amministrativo che economico e monetario, dei suoi processi decisionali e di programmazione, per quanto riguarda sia i
paesi europei sia i paesi ad essi associati. Un ulteriore obiettivo è quello di formare operatori rivolti alla gestione politica ed amministrativa nelle relazioni
internazionali, e quindi dotati di abilità che li rendano qualificati a svolgere le attività promosse da organismi sovranazionali, come quelli facenti capo alle
Nazioni Unite, nel campo in forte espansione della
cooperazione.
E' prevista la conoscenza di almeno due lingue straniere, di cui almeno una dell'Unione Europea.
In relazione a specifici obiettivi di formazione, si prevedono attività esterne, quali tirocini e stages formativi presso istituzioni
pubbliche ed imprese private, enti ed amministrazioni pubbliche nazionali o internazionali.
Gli sbocchi occupazionali e le attività professionali previste dal corso di laurea investono diversi ambiti, quali imprese ed organizzazioni private nazionali e
multinazionali, amministrazioni, enti, organizzazioni pubbliche nazionali, sovranazionali e internazionali, organizzazioni non governative e del terzo settore.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4568
Documenti allegati:
Allegato 51: "scienze politiche e relazioni.pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTI DI FORZA:
Originalità del corso.
Il corso ha eccellenti prestazioni sotto il profilo della numerosità delle immatricolazioni e delle iscrizioni.
La carriera degli studenti mostra un andamento lineare: si nota la regolarità della loro iscrizione e il ridotto tasso di abbandoni e di trasferimenti.
Ottima percentuale di laureati nei termini: Il dato relativo ai laureati entro la durata normale del corso è rimasto stabile e molto elevato negli ultimi tre anni.
Alta soddisfazione complessiva dei laureati negli ultimi tre anni ed evidente predisposizione a proseguire la carriera universitaria con una laurea magistrale
o affine.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Scarsa conoscenza del corso da parte di studenti non in convenzione.
Potenziamento della conoscenza delle lingue straniere in considerazione degli scenari internazionali in cui andranno ad operare i neo laureati.
Mancanza di una laurea magistrale nello stesso corso di laurea classe L-36.
Rafforzamento dei profili curriculari con particolare attenzione agli aspetti formativi tipici della classe di laurea
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Il problema relativo alla promozione del corso di studi per aumentare l'iscrizione degli studenti non militari è stato affrontato
nei seguenti modi:
a) per l'anno accademico 2013/2014 è stata operata la trasformazione del Corso di
laurea SOGE in Corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali
(articolato in quattro curricula, scienze organizzative e gestionali, scienze e tecniche delle professioni aeronautiche, scienze politiche e investigazioni e
sicurezza).
b) Il sito web istituzionale del corso di laure SOGe è stato notevolmente migliorato con l'inserimento dello stesso all'interno del sito del Dipartimento di
Economia ed Impresa;
c) Il corso di studi è stato pubblicizzato con più incisività con le presentazioni del corso nelle scuole di istruzione secondaria superiore e con altre iniziative
del DEIM e dell'Ateneo (come l'Open Day).
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: Le azioni intraprese hanno portato buoni risultati come emerge dai dati attualmente disponibili sulle
immatricolazioni/iscrizioni per l'anno accademico 2013/2014.
Documenti allegati:
Allegato 52: "Scienze Politiche e Rel.ni Internazionali - Rapporto Riesame e allegati.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Non è stata prevista alcuna azione correttiva rispetto all'accompagnamento al mondo del lavoro dei laureati in quanto la maggior parte di essi risulta
essere già occupata.
Corso di Studi: "Comunicazione pubblica, politica e istituzionale " [id=1513114]
1. Descrizione e analisi dei singoli Corsi di Studio / di gruppi omogenei di Corsi di studio, con particolare attenzione a:
Fin dalla sua istituzione, il CdS magistrale LM 59 ha prestato particolare attenzione al proprio radicamento sul territorio, favorendo le relazioni con soggetti
istituzionali, socio-economici e culturali i quali, per le loro caratteristiche e per il settore specifico di attività, potessero essere interessati alle figure
professionali che il corso prepara. A questo scopo, il CdS ha scelto di destinare i CFU per altre attività formative a stages presso istituzioni e aziende
adeguate a mettere in valore le competenze giuridico-amministrative, comunicazionali e socio-economiche offerte dal curriculum formativo della LM 59,
offrendo agli studenti stagisti la possibilità di entrare in contatto con la realtà lavorativa territoriale. Il CdS ha stipulato convenzioni con: il Comune e con il
Tribunale di Viterbo, la Camera di Commercio; con aziende private di rilevanza nazionale quali la Gescom spa, azienda che agisce nel campo della
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
4. Descrizione e valutazione delle modalità e dei risultati della rilevazione dell'opinione degli
studenti frequentanti e (se effettuata) dei laureandi
4.1 Obiettivi della rilevazione/delle rilevazioni.
4.2 Modalità di rilevazione:
stampa digitale, con sede in Viterbo; istituti di ricerca quali l'APRE Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (Roma), e il CreF Centro Ricerche e
Formazione (Roma) in materia di Diritto del lavoro; e con aziende di comunicazione di rilevanza nazionale quali la Rai (Roma). In tutti i casi sperimentati, il
CdS ha registrato l'ottima corrispondenza tra le competenze offerte dalla formazione universitaria e le esigenze degli enti di accoglienza. Il CdS intende
proseguire l'esperienza delle convenzioni di stage, sia ampliando il numero di convenzioni con aziende selezionate sia approfondendo la preparazione
degli studenti attraverso la didattica di laboratorio, resa possibile dalla soddisfacente dotazione strutturale del DISTU.
Sono state effettuate le consultazioni con le parti sociali (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione A - quadro A1 "Consultazione con le
organizzazione rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni").
Il Corso di studio ha risorse di docenza e tecnico amministrative adeguate (scheda SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B3 Docenti titolari
di insegnamento).
Le componenti infrastrutturali comprendono aule e laboratori didattici attrezzati di grande recettività, risultano pertanto del tutto adeguate(scheda
SUA-CdS a.a.2013/14 QUALITA' Sezione B - quadro B4 Infrastrutture).
Link inserito: http://www.didattica.unitus.it/web/interna.asp?idCat=4601
Documenti allegati:
Allegato 53: "comunicazioni per la cultura, economia, ..pdf" (scheda SUA CDS )
2. Punti di forza e di debolezza che caratterizzano i CdS nella loro articolazione interna.
PUNTIN DI FORZA
La peculiare formazione interdisciplinare, che permette ai laureati magistrali di impiegare le competenze acquisite durante la formazione in una ampia
serie di sbocchi professionali offerti dal territorio comunale e provinciale, oltre che regionale, sia di ambito istituzionale, che aziendale e culturale.
PUNTI DI DEBOLEZZA
calo delle iscrizioni e ritardi nel percorso degli studi.
AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE:
Il fenomeno del calo delle iscrizioni era stato registrato già dal Rapporto iniziale, e trova la sua causa nell'esaurimento del bacino di laureati triennali
dell'Università della Tuscia tradizionalmente interessato alla LM 59, causato dalla chiusura dei corsi L 16 e L 14, sostituiti dal ciclo unico in Scienze
giuridiche, e dal passaggio della L 20 alla gestione di altro Dipartimento (Disucom), che offre ai laureati propri percorsi magistrali. Il CdS aveva stabilito di
intervenire con modifiche al Rad LM 59 che rendessero possibili piani di studi modulabili a seconda delle competenze di studenti provenienti anche da
lauree triennali diverse dalla L 14 e L 20, interne o esterne al Distu. Tale intervento è stato efficace solo in parte. Le modifiche al Rad sono state
apprezzate (v. gradimengo degli studenti); il perdurare del fenomeno, tuttavia, dimostra che serve un intervento più mirati a individuare un bacino
studentesco triennale per il quale l'offerta formativa della LM 59 possa costituire il perfetto complemento degli studi triennali. Ulteriori aggiustamenti nel
piano di studio possono essere proficui solo a seguito di tale chiara individuazione.
Documenti allegati:
Allegato 54: "Rapporto riesame Scienze della comunicazione.pdf" (Rapporto di riesame)
3. Opportunità e rischi individuati in relazione al più ampio spazio sociale (relazioni con il territorio e altri attori istituzionali,
sistema delle professioni, mercato del lavoro, ecc.).
Nonostante il periodo di generali difficoltà occupazionali, le relazioni col territorio viterbese sembrano riservare ai laureati magistrali del corso importanti
opportunità di impiego. Aziende solide come la GESCOM, leader nazionale nel campo della comunicazione digitale, e che è legata al CdS da convenzioni
di stage, si dimostrano interessate al mantenere questo canale di relazioni anche per le opportunità di innovazione in tema di comunicazione che il CdS
assicura, quale luogo di didattica attento agli aggiornamenti della ricerca.
Inoltre, le professioni della comunicazione, sia nel settore istituzionale e pubblico, aziendale o culturale, possono trovare nuove opportunità in un ambiente
particolarmente dotato di risorse culturali e turistiche, e che ha l'esigenza di metterle in valore ben più che in passato.
Per il rafforzamento dei legami con le imprese al fine di migliorare l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, è stato costituito un piccolo gruppo di
azione congiunto CdS L10/L20 costituito da docenti, studenti e amministrativi, con il compito specifico di studiare ulteriori possibilità concrete di sinergie
con il mondo del lavoro, stringere nuovi contatti mirati alle esigenze delle due classi di laurea, rafforzare quelli già esistenti e coltivare rapporti costanti con
l'imprenditoria.
Stato di avanzamento dell'azione correttiva: I tempi ravvicinati rispetto al momento della proposta iniziale (febbraio 2013) non permettono di valutare i
risultati di azioni che sono state intraprese solo recentemente e i cui effetti non possono essere valutabili. Si intende pertanto proseguire l'azione,
riproponendo l'obiettivo nella presente scheda di riesame.
Come considerazione generale il NdV rileva la necessità che le affermazioni di intervento sui punti critici rilevati dalla disamina dei corsi, vengano il più
possibile documentate al fine di rendere fruibile il materiale relativo.
Risulta inoltre auspicabile una maggiore evidenziazione qualitativa e quantitativa dei risultati ottenuti.
Altri aspetti di rilievo riguardano il fatto che l'internazionalizzazione in uscita è concentrata solo in alcuni corsi, e la presenza in troppi casi di elevati tassi di
abbandono.
4. Descrizione e valutazione delle modalità e dei risultati della rilevazione dell'opinione degli
studenti frequentanti e (se effettuata) dei laureandi
4.1 Obiettivi della rilevazione/delle rilevazioni.
RELAZIONE STUDENTI FREQUENTANTI
Obiettivo rilevazione
Ai sensi dell'articolo 1, commi 1 e 2, della Legge 19 ottobre 1999, n.370 le università adottano un sistema di valutazione interna () delle attività didattiche e
di ricerca, () verificando () il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica, nonché l'imparzialità e il buon andamento
dell'azione amministrativa; inoltre, () acquisiscono periodicamente, mantenendone l'anonimato, le opinioni degli studenti frequentanti sulle attività
didattiche e trasmettono un'apposita relazione, entro il 30 aprile di ciascun anno, al Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica e al
Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (). Al fine di assolvere l'obbligo normativo, il Nucleo di Valutazione di Ateneo (NdV) ha
redatto e approvato, secondo le linee guida proposte dall' Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), la
presente relazione, riferita alla Rilevazione delle opinioni degli studenti frequentanti in merito alle attività didattiche.
Scopo della rilevazione è ottenere informazioni utili per la valutazione della didattica, dei programmi e dell'adeguatezza delle risorse a supporto della
didattica frontale, raccogliere informazioni sui livelli di soddisfazione relativi ai contenuti, ai metodi e all'organizzazione didattica dei singoli insegnamenti e
dei corsi, infrastrutture, servizi didattici dell'Ateneo e carichi di studio. A seguito del D.M 544/2007 e del successivo D.M 17/2010 i dati raccolti nella
rilevazione assicurano alle università livelli di qualità, efficienze e efficacia dei corsi di studio e pertanto, all'espletamento dell'obbligo di legge si aggiunge
l'intento di sensibilizzare il corpo docente coinvolgendolo nella verifica dell'efficacia in un ottica di potenziamento ed ampliamento del sistema di
autovalutazione.
RELAZIONE STUDENTI LAUREANDI
Obiettivo rilevazione
Come espresso nel documento 4/03 del CNVSU vi è inoltre la necessità di valutare l'esperienza universitaria da parte degli studenti che concludono gli
studi poiché si ritiene che un adeguato sistema di valutazione non debba essere, però, circoscritto alla rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti
sui singoli corsi di insegnamento, ma che sia necessario avviare un processo di valutazione dell'intero percorso di studi, analizzando anche le opinioni
degli studenti che si iscrivono all'esame di laurea e di laurea specialistica. Lo studio dell'opinione degli studenti sull'esperienza universitaria appena
conclusa, ha come obiettivo principale quello di disporre di elementi che permettano ai singoli atenei di adottare strategie volte ad aumentare l'efficacia del
servizio formativo offerto.
Obiettivo finale della rilevazione laureandi è raccogliere le valutazioni dell'esperienza universitaria da parte degli studenti che concludono gli studi, al fine
di analizzare il sistema universitario nell'insieme con particolare riferimento alle condizioni di studio e lavoro, alle infrastrutture (aule, laboratori, biblioteche
e spazi per lo studio), all'attività di studio e di esame, alle attività di supporto della didattica, alla soddisfazione complessiva nonché alle intenzioni future.
Per facilitare la comprensione e l'inquadramento nel contesto nazionale, ove possibile, si è cercato di effettuare confronti con le medie relative agli atenei
aderenti al Consorzio interuniversitario AlmaLaurea.
Documenti allegati:
Allegato 55: "2012-13 - Relazione e valutazione studenti frequentanti.pdf"
4.2 Modalità di rilevazione:
RELAZIONE STUDENTI FREQUENTANTI
Modalità di somministrazione
Per l'anno accademico 2012/13 la modalità di erogazione del questionario attraverso cui sono state raccolte le opinione degli studenti è rimasta invariata.
Coerentemente con la procedura di somministrazione adottata nei precedenti anni accademici, il personale tecnico amministrativo di ogni Dipartimento, ad
insaputa del docente e a partire dai due terzi dall'inizio dell'insegnamento da valutare ha avviato la procedura di raccolta delle opinioni degli studenti. Ad
ogni studente presente è stato dato un tablet pc touch screen, già settato in modo da essere collegato ad un server, attraverso il sistema di rete wi-fi
dell'Ateneo, e connesso alla pagina di compilazione del questionario, relativo all'insegnamento da monitorare. Al termine della compilazione i tablet sono
stati restituiti al personale tecnico amministrativo dell'Ateneo.
Al fine di garantire la massima corrispondenza di condizioni tra i dati raccolti in forma digitale e quelli raccolti in precedenza in forma cartacea si è
proceduto all'attuazione di sistemi a garanzia della sicurezza dei dati. Per ogni insegnamento è stata autorizzata la compilazione del questionario dalla
Segreteria Didattica del Dipartimento di afferenza dell'insegnamento attraverso un accesso riservato solo nella giornata in cui è stato programmato e
svolto il monitoraggio. In ogni tablet distribuito, il personale tecnico amministrativo ha proceduto all'inserimento della coppia di valori id_disciplina id_
versione , identificative in maniera assoluta dell'insegnamento oggetto della rilevazione.
A partire dall'anno accademico in analisi i dati vengono integrati, nel momento di salvataggio delle opinioni (e cioè all'invio del questionario da parte dello
studente), con una serie di informazioni presenti nella base dati di Ateneo Si.Se.St inerenti disciplina, docente e struttura didattica di riferimento. Questa
implementazione garantisce un elevato livello di precisione e completezza dei dati in analisi. Ogni insegnamento, modulo o canale è univocamente
identificato dalla coppia di chiavi id_disciplina id_versione e ciò permette, in linea con la politica di analisi di rilevazione degli anni precedenti l'Ateneo degli
Studi della Tuscia, di procedere ad un livello di indagine molto dettagliato dell'attività didattica svolta. Pertanto:
nel caso di insegnamenti composti da moduli i dati sono raccolti al livello di modulo. La successiva aggregazione per disciplina è resa possibile
dal fatto che all'interno della base dati di Ateneo moduli afferenti al medesimo insegnamento presentino lo stesso id_disciplina ma diversi
id_versione. In questo caso, come dalla precedente rilevazione, i dati sono analizzati in forma aggregata per insegnamento, l'unità statistica
prevista dall' ANVUR .
nel caso di insegnamenti impartiti in canali didattici ad ogni canale corrisponde lo stesso id_disciplina ma diversi id_versione;
nel caso di insegnamenti impartiti su sedi diverse sono stati applicati diversi id_disciplina.
L'accesso ai questionari avviene attraverso un indirizzo internet non indicizzato e pertanto non raggiungibile tramite ricerca sul web. L'apertura
della pagina è subordinata alla preventiva autorizzazione di accessibilità di cui ai paragrafi precedenti. Grazie all'implementazione che ha
permesso la lettura di informazioni direttamente dal database di Ateneo, ogni questionario aperto presenta pre-compilate le informazioni relative
all'insegnamento e al docente. La distribuzione di tablet con questionari già aperti ha garantito la compilazione in maniera completamente
anonima e la correttezza dell'aggregazione di dati inerenti docente e disciplina. Una volta compilato lo studente ha proceduto all'invio del
questionario al server (attraverso apposito pulsante posto in fondo al set di domande). I dati (tecnicamente già consultabili in tempo reale) sono
stati raccolti all'interno di un database unico per l'intero Ateneo che contiene le specifiche relative a Dipartimento, corso di laurea, insegnamento.
Al termine della sessione di monitoraggio il personale amministrativo ha proceduto alla chiusura del questionario, impedendo eventuali ulteriori
compilazioni.
Unica eccezione è stata rappresentata dalla diversa modalità di somministrazione dei questionari per il Corso di laurea in Scienze Organizzative
e Gestionali poiché, trattandosi di un corso impartito nelle aule di locali appartenenti alle forze armate con obbligo di frequenza di tutti gli allievi,
non è stato possibile procedere al monitoraggio tramite uso di tablet, non essendo le sedi coperte da segnale wi-fi. Si è scelto di abilitare il
monitoraggio di tutti gli insegnamenti del semestre in una medesima giornata nella quale gli studenti, in un laboratorio dell'Ateneo, hanno
proceduto alla compilazione dei questionari dell'intera didattica impartita.
Organizzazione
L'organizzazione della rilevazione consta di tre fasi: in fase di predisposizione dell'indagine l'amministrazione centrale prepara i questionari e
assegna ad ogni Dipartimento un numero di tablet proporzionale al numero degli iscritti regolari ai propri corsi di laurea. Per gli insegnamenti
particolarmente numerosi l'amministrazione centrale rende disponibile personale e tablet aggiuntivi su richiesta delle strutture didattiche. In
questa fase alle segreterie di Dipartimento è demandato il compito di fissare il calendario per il monitoraggio. In fase di rilevazione le strutture
dipartimentali abilitano l'apertura del questionario nel giorno in cui è programmata la rilevazione dell'insegnamento e procedono a svolgere il
monitoraggio, contestualmente l'amministrazione centrale verifica il corretto salvataggio dei dati e fornisce supporto tecnico alle strutture. In fase
di elaborazione l'amministrazione centrale procede alla pubblicazione dei dati su sito web, in base a quanto deliberato dal Senato e confeziona
report puntuali che invia ai Direttori di Dipartimento.
Strumento di rilevazione
Il questionario utilizzato recepisce integralmente le indicazioni proposte dall'ANVUR e non ha subìto modifiche nelle domande ormai dall'anno
2005. Al set delle 15 domande obbligatorie indicate dal CNVSU e mantenute dall'ANVUR, il Nucleo di Valutazione ha aggiunto 6 domande , che
mirano ad evidenziare i contenuti del programma e l'attività del docente, e una intera sezione di 12 domande volta a raccogliere dati statistici sul
campione di indagine esaminato (i.e. sesso, scuola di provenienza, maturità conseguita, anno di corso). In maniera automatica all'apertura della
pagina web dell'insegnamento vengono agganciate le seguenti informazioni: nome dell' Insegnamento, ID_disciplina Id_versione, nome
Docente, Corso di Laurea. Questa automatizzazione consente un elevato livello di precisione nella raccolta dati. Come nei questionari
somministrati negli anni precedenti lo studente ha potuto rispondere discrezionalmente alle domande. I quesiti sono raccolti in ambiti di
valutazione come segue:
INFORMAZIONI DELLO STUDENTE
SEZIONE A - ORGANIZZAZIONE DEL CORSO DI STUDI
1.Il carico di studio complessivo degli insegnamenti è accettabile?
2.L'organizzazione complessiva degli insegnamenti previsti in questo periodo (trimestre, semestre, anno) è accettabile?
SEZIONE B - ORGANIZZAZIONE DELL'INSEGNAMENTO
3.Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro?
4.Gli orari di svolgimento dell'attività didattica sono rispettati?
5.Il personale docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni?
6.Le lezioni sono aderenti al programma descritto nella presentazione dell'insegnamento?
7.La quantità di argomenti trattati nelle lezioni è dimensionata correttamente?
SEZIONE C - ATTIVITÀ DIDATTICA E DI STUDIO
8.Le conoscenze preliminari da me possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti trattati?
9.Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina da lui insegnata?
10.Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?
11.Il docente risponde esaurientemente alle richieste di chiarimento?
12.Il docente manifesta apertura al confronto di opinioni?
13.Le lezioni vengono di norma svolte dal docente titolare?
14.La frequenza alle lezioni è accompagnata da una regolare attività di studio?
15.Il carico di studio richiesto da questo insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?
16.Il materiale didattico (indicato o fornito) è adeguato per lo studio della materia?
17.Le attività didattiche integrative (esercitazioni, laboratori, seminari) sono utili ai fini dell'apprendimento?
SEZIONE D INFRASTRUTTURE
18.Le aule in cui si svolgono le lezioni sono adeguate? (si vede, si sente, si trova posto)
19.I locali e le attrezzature per le attività didattiche integrative sono adeguati?
SEZIONE E INTERESSE E SODDISFAZIONE
20.Sono interessato agli argomenti di questo corso?
21.Sono complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo insegnamento?
CAMPO LIBERO PER NOTE O SUGGERIMENTI SCRITTI DAGLI STUDENTI
I risultati di questo parte non sono analizzati nella relazione ma rimangono ad uso interno dell'Ateneo.
RELAZIONE STUDENTI LAUREANDI
Modalità di somministrazione
Agli studenti viene che intendono presentare domanda di laurea in segreteria viene richiesto di compilare il questionario almalaurea (reperibile sul
sito: https://www3.almalaurea.it/cgi-bin/lau/laureandi/registrazione/index_atenei_al) e consegnare la ricevuta di avvenuta compilazione
contestualmente alla documentazione necessaria per accedere all'esame di laurea. Questa modalità di somministrazione consente una copertura
di studenti intervistati su studenti laureati pari all'85,6% in linea con il grado di copertura medio totale registrato dagli atenei aderenti al consorzio
AlmaLaurea. La fonte dei dati riportati è AlmaLaurea, Indagine 2014, Profilo laureati 2013.
Strumento di rilevazione
Al fine di ottemperare a quanto previsto dal doc. 4/03 del CNVSU in materia di valutazione sistematica delle attività didattiche delle università
analizzando anche le opinioni degli studenti che si iscrivono all'esame di laurea e di laurea specialistica, l'Università degli Studi della Tuscia, a
partire dall'anno 2006, ha aderito al consorzio Almalaurea. Il questionario che gli studenti compilano prima di discutere la prova finale o la tesi è
on line e viene gestito interamente dal consorzio Almalaurea che recepisce la proposta di questionario del CNVSU in materia di livello di
soddisfazione dei laureandi sui corsi di studio. Agli studenti laureandi che si iscrivono all'esame di laurea viene richiesto, all'atto della
presentazione della domanda di laurea presso la Segreteria studenti la ricevuta dell'avvenuta compilazione del questionario Almalaurea.
Documenti allegati:
Allegato 56: "2012-13 - Organizzazione rilevazione .jpg" (Organizzazione)
Allegato 57: "Questionario 2012-13.pdf" (Questionario online)
4.3 Risultati della rilevazione/delle rilevazioni:
RELAZIONE STUDENTI FREQUENTANTI
Il grado di copertura
Un'informazione particolarmente utile è il cosiddetto grado di copertura considerato come il rapporto tra insegnamenti monitorati ed insegnamenti erogati.
Il numero degli insegnamenti erogati (al netto delle mutuazioni)per l'anno accademico 2012/2013 è pari a 799; di questi 694 sono stati oggetto di
rilevazione e valutazione con un grado di copertura del 86,9% in leggera diminuzione rispetto al precedente anno accademico ma con valori soddisfacenti
di copertura.
Nel corso dell'anno accademico i questionari raccolti sono stati 12.823 a fronte dei 10.960 dell'anno accademico precedente. Come per il passato il
Nucleo di Valutazione, pur verificando che in alcuni casi il numero di questionari si attestava su valori molto bassi, ha comunque preferito procedere alla
valutazione della totalità degli insegnamenti rilevati in forma corretta.
La copertura è soddisfacente soprattutto tenendo presente che il livello di granularità raggiunto dalla rilevazione arriva al modulo. Il valore assume un
significato maggiore se si considera che per l'anno in analisi tutti i dipartimenti presentano un grado di copertura superiore all'85%. Ad abbassare il valore
medio è il corso di laure in Scienze Organizzative e Gestionali che si attesta quest'anno ad un valore di poco superiore al 63,5% in netta difformità con
quanto avvenuto il precedente anno accademico pari al 100%.
Nell'analisi relativa al numero di questionari raccolti per disciplina si è operato col seguente criterio: nel caso di insegnamenti composti da moduli si è
scelto di procedere all'analisi, fino al livello del modulo tenuto separato dall'insegnamento poiché si ritiene maggiormente significativo ottenere un quadro
complessivo sul numero di studenti presenti in aula in ogni rilevazione effettuata piuttosto che calcolare un dato medio di studenti frequentanti un
insegnamento composto da moduli che presentano diversi livelli di frequenza.
Il numero medio di questionari raccolti per insegnamento/modulo impartito è pari a 18 questionari, in linea rispetto al dato del precedente anno
accademico. Poiché la media rappresenta un valore poco significativo rispetto alla distribuzione di un numero così alto di questionari si è proceduto ad
un'analisi più granulare che miri ad effettuare un conteggio degli insegnamenti e moduli ripartiti per dipartimento e in base al numero di questionari raccolti.
Si è scelto di divedere in 4 fasce gli insegnamenti/moduli sulla base del numero di questionari raccolti: tra 0 e 5 questionari, tra 6 e 20, tra 21 e 50, oltre 50
questionari. Circa la metà degli insegnamenti/moduli monitorati nell'intero Ateneo (47,22%) si attesta avere in aula un numero di persone tra le 6 e le 20
unità. Questa fascia rappresenta quella in cui avviene la maggiore distribuzione degli insegnamenti di tutti i dipartimenti ad eccezione del corso di laurea in
Scienze organizzative e gestionali per cui il valore in questa fascia è inferiore rispetto alle due successive la cui somma degli studenti intervistati supera il
76% degli insegnamenti è maggiore alle 50 unità.
Rapporto questionari compilati/questionari attesi
Rispetto alla necessità di rispondere al grado di copertura inteso come rapporto fra numero dei questionari raccolti e numero di questionari attesi, si
precisa che non è possibile stabile con ragionevole grado di certezza e buona approssimazione il numero di questionari attesi. Il disegno della rilevazione
è tale che il questionario venga proposto agli studenti presenti nel giorno in cui gli uffici amministrativi decidono di somministrare il questionario ma non
esiste, ad oggi e con i mezzi a disposizione, modo di dichiarare che gli studenti presenti che compilino il questionario siano frequentanti o che gli studenti
frequentanti siano realmente presenti all'atto della compilazione del questionario.
Livello soddisfazione studenti frequentanti
Al fine di calcolare il livello di soddisfazione degli studenti frequentanti, facendo seguito a quanto previsto nella precedente rilevazione dalle Note tecniche
su dati ed informazioni per la Rilevazione Nuclei 2013 si è proceduto all'elaborazione della valutazione complessiva di un insegnamento confrontando la
frequenza delle valutazioni positive (Decisamente SI e Più SI che NO) con la frequenza delle valutazioni negative (Decisamente NO e Più No che SI). Un
insegnamento si considera con valutazione complessiva positiva quando la frequenza delle valutazioni positive è superiore o uguale alla frequenza delle
valutazioni negative. Sulla base di questa scelta si è proceduto alla somma dei crediti formativi degli insegnamenti valutati positivamente e si è distinto il
numero di insegnamenti e i crediti formativi afferenti all'ambito base o caratterizzante. Nel caso di insegnamenti composti moduli si è proceduto
sommando gli esiti ottenuti nei singoli moduli.
L'indagine 2012/13 è stata svolta su 694 insegnamenti di cui 476 (pari al 68,58%) afferenti agli ambiti di base e caratterizzante per un totale di 5094 crediti
formativi. La percentuale di insegnamenti valutati positivamente è superiore al 90% per tutti i dipartimenti. Unica eccezione è rappresentata dal corso di
Laurea in scienze organizzative e gestionali che ha una percentuale di insegnamenti valutati positivamente di poco inferiore all'85%. Quelli valutati
positivamente afferenti agli ambiti di base e caratterizzante presentano la stessa percentuale. Il quadro che emerge mostra un forte apprezzamento degli
studenti nei confronti della didattica offerta loro.
Un'ulteriore analisi valutativa è stata svolta analizzando gli esiti della domanda Sono complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo
insegnamento? In questo caso si è scelto di fare il confronto con gli esiti del precedente anno accademico. Poiché il dato del valore medio risultava poco
significativo si è proceduto al calcolo dello scarto quadratico medio, al conteggio delle frequenze per ogni risposta, al valore percentuale delle risposte
negative, risposte positive e risposte non date e al calcolo dello scarto quadratico medio al fine di consentire una lettura più completa dell'analisi. Per tutti i
dipartimenti il medio si colloca intorno al valore 3 su scala 1-4 con una leggera flessione rispetto al precedente anno accademico per qualche dipartimento
(la differenza maggiore si attribuisce al dipartimento DISTU -0,52), conseguentemente anche il valore medio di Ateneo presenta una flessione (-0,14). Il
valore dello scarto quadratico medio è pressoché identico ed è abbastanza elevato (1,04) pertanto il valore medio è poco significativo.
Nello specifico delle percentuali di risposte positive e negative ottenute dai singoli dipartimenti è evidente un risultato ampiamente positivo che vede circa
l'80% delle risposte date positive (con punte del 92,59% per il dipartimento DISUCOM) e minimi pari al 71,31% del corso di laurea in Scienze
Organizzative e Gestionali.
Questo dato è in linea con quanto già riscontrato nel precedente anno accademico.
Soltanto il 5,6% del totale delle risposte date è fortemente negativo (DECISAMENTE NO) che si contrappone al 3,8% di risposte fortemente positive
(DECISAMENTE SI).
RELAZIONE STUDENTI LAUREANDI
Il grado di copertura
Il grado di copertura di compilazione dei questionari è generalmente molto elevato poichè l'avvenuta compilazione è legata all'obbligo dello studente di
consegnare la ricevuta di avvenuta compilazione. Nel caso dell'ultima indagine svolta
(https://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2012&corstipo=tutti&ateneo=70035&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70035&classe=tutti&
di lauree triennali e magistrali presenta un grado di copertura pari al 91,78%.
Livello soddisfazione studenti laureandi
Lauree triennali
Analisi studenti laureandi triennali 2012 ultimo dato disponibile
Fonte:
http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2012&corstipo=tutti&ateneo=70035&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70035&classe=tutti&co
Per l'anno solare 2012 il questionario è stato compilato da 1260 studenti di laurea triennale su 1381 laureandi (grado di copertura pari al 91,23%)
Mediamente il 47,2% si ritiene ampiamente soddisfatto del proprio corso di laurea e un 45,0% si ritiene moderatamente soddisfatto. Gli studenti
decisamente soddisfatti sono i laureandi della Facoltà di Scienze Politiche 55,7%, i meno soddisfatti quelli della facoltà di Beni Culturali (solo il 31,8%
dichiara di essere pienamente soddisfatto). Complessivamente il 74,1% dichiara di volersi iscrivere di nuovo presso il medesimo ateneo. In questo caso vi
sono punte pari all' 82,6% per gli studenti di Scienze Politiche a fronte del 56,2% dei laureati in Lingue e letterature straniere e moderne. Se si esclude il
corso interfaocltà Soge rivolto alle forze armate, gli studenti che intendono proseguire negli studi sono oltre il 70%. Molto significativo è il ricorso a
tirocini/stage nelle Facoltà scientifiche.
La principale criticità riguarda la durata media degli studi, con un ritardo alla laurea mediamente intorno ai 2 anni. Scarsa è l'attrattività di studenti stranieri
e la mobilità internazionale. Fa eccezione la Facoltà di Lingue e letterature straniere moderne dove il 38% degli studenti ha svolto periodi di studi
all'estero.
Lauree magistrali
Analisi studenti laureandi magistrali:
http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2012&corstipo=LS&ateneo=70035&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70035&classe=tutti&co
Per l'anno solare 2012 il questionario è stato compilato da 312 studenti di laurea magistrale questionari su 333 studenti laureandi (pari al 93,69% di
copertura).
Emerge immediatamente soddisfazione sul percorso di studio: oltre il 47% dichiara ampiamente soddisfatto del corso di laurea scelto (a fronte del 36%
della media totale consorzio AlmaLaurea) e di questi il 71,4% degli studenti afferenti al dipartimento di Scienze dei Beni culturali. Si aggiunge l'oltre il 42%
di intervistati dichiara di essere abbastanza soddisfatto con una punta del 66,7% degli studenti laureandi magistrale del dipartimento di Innovazione dei
sistemi biologici, agroalimentari e forestali. Altro punto di forza è rappresentato dal tempo di conseguimento del titolo (oltre il 50% degli intervistati dichiara
di essere studente in corso). Il 78,5% degli intervistati - 6% in più rispetto al valore medio totale - si iscriverebbe nuovamente allo stesso percorso svolto
con punte del 100% nel caso di studenti afferenti al corso di laurea di Scienze dei beni culturali.
Se si esclude il corso di laurea in scienze organizzative e gestionali tutti gli studenti hanno svolto tirocini/stage riconosciuti nel proprio percorso formativo.
Punti critici evidenziati dalla rilevazione
Punti critici risultano l'attrattività di studenti stranieri che in tutto il collettivo selezionato risultano essere solo il 2,7% del totale - presenti solo nei corsi di
laurea in Lingue, Economia Scienze forestali - e la mobilità internazionale (solo gli 8,7% degli studenti non distribuiti in tutti i dipartimenti) inferiore dello
0,6% rispetto alla media dell'intero campione di indagine del consorzio AlmaLaurea.
Documenti allegati:
Allegato 58: "Livelli di soddisfazione degli studenti frequentanti 01.png" (Sono complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo
insegnamento?)
Allegato 59: "Livelli di soddisfazione degli studenti frequentanti 02.png" (Valutazione della didattica A18.1)
4.4 Utilizzazione dei risultati:
RELAZIONE STUDENTI FREQUENTANTI
DIFFUSIONE DEI RISULTATI ALL?INTERNO DELL'ATENEO
Vista la normativa in materia di requisiti necessari per l'attivazione dei corsi di studio, e il decreto in materia di requisiti di trasparenza , le Università
devono rendere disponibili un insieme di informazioni sui corsi di studio attivati. Gli Atenei sono inoltre chiamati a pubblicare e rendere accessibili sui siti
internet le risultanze della valutazione degli studenti frequentanti sulle attività didattiche.
Il Senato Accademico ha deliberato di rendere pubbliche e accessibili on line le risultanze delle opinioni degli studenti frequentanti secondo diversi livelli di
accesso:
Direttore di Dipartimento :Docenti e contrattisti della propria struttura (compresi docenti che svolgono corsi presso altri Dipartimenti e i docenti di
altri Dipartimenti che svolgono corsi presso il Dipartimento da lui diretto.
Presidenti di CCS: Docenti che svolgono insegnamenti nel corso di studio da lui presieduto (compresi eventuali contrattisti).
Docente (compreso ricercatore TD: Docenti del Dipartimento di afferenza.
Docente che tiene un insegnamento in un corso di studi di studio presso un Dipartimento diverso da quello di afferenza: Proprio insegnamento
svolto nel Dipartimento diverso da quello di afferenza.
Contrattista: Proprio insegnamento.
Studente: Docenti del proprio corso di studi (indipendentemente dal curriculum.
In base all'esigenza manifestata dagli organi di governo dell'Ateneo, l'Ufficio Sistemi Informativi, utilizzando la piattaforma UniTusMoodle che già
prevedeva un'autenticazione nominale di docenti e studenti, ha predisposto un sistema di accesso controllato con diverse abilitazioni in base al
ruolo ricoperto in Ateneo.
Qualora i questionari raccolti per un singolo insegnamento/modulo siano di numero inferiore a tre , viene visualizzata solo la quantità di opinioni
raccolte senza permettere l'accesso alle relative risposte. Qualora i questionari raccolti per un singolo insegnamento/modulo siano di numero
maggiore o uguale a tre, i dati vengono visualizzati in maniera aggregata a livello di insegnamento e in caso di insegnamenti composti da più
moduli, vengono riportate le specifiche per ogni modulo. Solo il Direttore di Dipartimento visualizza i testi delle sezioni Suggerimenti e Note per le
sole valutazioni di cui è abilitato a vedere l'esito.
Al fine di consentire una completa diffusione dell' informazioni raccolte, copia della presente relazione viene inviata per le necessarie
considerazioni e le iniziative che si riterranno più opportune per migliorare e razionalizzare i processi formativi. al Rettore, al Senato Accademico,
al Consiglio di Amministrazione ed ai Direttori dei Dipartimenti. Questi ultimi ricevono inoltre copia dell'intero set di dati dei Corsi di laurea
afferenti al proprio Dipartimento.
Viene inoltre trasmessa copia della relazione al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ed all'ANVUR e verrà pubblicata sul sito
web dell'Ateneo, sezione relazioni del Nucleo di Valutazione , con l'intento di divulgare a studenti e corpo docente l'elaborazione sviluppata a
partire da dati già accessibili on line secondo le modalità sopra descritte. Al singolo Direttore di Dipartimento verrà trasmesso il report con le
elaborazioni a livello di insegnamento del proprio dipartimento.
EVENTUALE UTILIZZAZIONE DEI RISULTATI AI FINI DELL'INCENTIVAZIONE DEI DOCENTI
È in corso di adozione presso l'Ateneo un Regolamento per la selezione dei professori e ricercatori destinatari di cui all'art.29, comma 9, della
legge 30 dicembre 2010, n.240 che lega la valutazione della didattica erogata, espressa attraverso gli esiti della rilevazione delle opinioni degli
studenti frequentanti, ai criteri di assunzione di professori e ricercatori
RELAZIONE STUDENTI LAUREANDI
La diffusione dei dati all'interno dell'Ateneo avviene ampliando la consulatazione della base dati di Almalaurea che è on line. Ogni docente,
direttore di dipartimento, presidente del corso di studi può operare alla creazione dei report sulla base delle proprie necessità di elaborazione dei
dati. Le azioni di intervento sono rimandate ai direttori di Dipartimento.
4.5 Punti di forza e di debolezza relativamente a modalità di rilevazione, risultati della rilevazione/delle rilevazioni e
utilizzazione dei risultati.
RELAZIONE STUDENTI FREQUENTANTI
PUNTI DI FORZA
L'anno accademico 2012-13 ha rappresentato il secondo anno di sperimentazione della modalità on line estesa a tutte le strutture didattiche dell'ateneo.
La tempestività dell'elaborazione e l'accuratezza del dato raccolta fanno sì che sia possibile attuare, da parte dei responsabili delle strutture didattiche,
interventi correttivi prima dell'anno successivo.
Il Nucleo di Valutazione, convinto che l'attività di rilevazione delle opinioni degli studenti frequentanti in merito alle attività didattiche rappresenti uno
strumento importante per il miglioramento della qualità della didattica e per promuovere la partecipazione degli studenti, in relazione all'indagine relativa
all'anno accademico 2012-2013 esprime soddisfazione:
per le modalità di somministrazione, consolidate dalla sperimentazione del precedente anno accademico, attraverso distribuzione in aula di tablet
che hanno determinato un grado di capillarità del monitoraggio sia molto elevato, evitato errori di trascrizione e fornito dati disponibili in tempo
reale, garantendo l'anonimato del rispondente;
per i risultati complessivamente raggiunti a livello di ateneo, in linea con la rilevazione svolta nel precedente anno accademico, che evidenziano
un generale elevato livello di soddisfazione degli studenti iscritti;
per il voto medio espresso nella sezione D del questionario (interesse e soddisfazione) che anche quest'anno ha restituito un risultato medio di
ateneo molto positivo
per la generale soddisfazione che gli studenti esprimono in aspetti quali: la chiarezza dell'esposizione degli obiettivi e delle modalità d'esame
degli insegnamenti impartiti, la presenza del docente titolare di cattedra a svolgere le lezioni, il rispetto degli orari delle lezioni e della proporzione
tra argomenti e lezioni svolte;
per le valutazioni positive raccolte sulla disponibilità dei docenti ad interloquire con gli studenti, per la loro reperibilità e capacità di esporre in
modo chiaro motivando l'interesse degli studenti;
la scala di adottare adottata la scala 1-4, scelta esprime un miglior significato qualitativo delle risposte date che consente di avere risposte più
coerenti rispetto alla valutazione degli studenti (i quali non sono stati informati, al momento della compilazione del questionario, di tale modalità di
assegnazione dei punteggi) rispetto alla precedente scala 2-5-7-9
PUNTI DI DEBOLEZZA
L'analisi delle criticità emerse dall'indagine, evidenzia la permanenza di problemi cronici dell'Ateneo. Tra le più evidenti, a giudizio degli studenti,
si pone l'attenzione su:
attività integrative. In relazione alle domande 17 (Le attività didattiche integrative sono utili ai fini dell'apprendimento?) e 19 (I locali e le
attrezzature per le attività didattiche e integrative sono adeguati?) si richiede ai Consigli di corso di studio di dichiarare i corsi per i quali è stata
prevista l'attività didattica integrativa, al fine di migliorare la comprensione immediata delle domande da parte degli studenti e di raccogliere,
quindi, risposte significative;
razionalizzazione della didattica. Dal complesso delle valutazioni emerge una forte richiesta, a cui occorre dare risposte adeguate, di
razionalizzazione dell' attività didattica. Si suggerisce a tal riguardo di evitare la concentrazione dei corsi in tempi eccessivamente brevi (trimestri
o quadrimestri) e di evitare sovrapposizione di argomenti tra insegnamenti affini;
infrastrutture. In particolare la sezione sulle infrastrutture, richiederebbe di comprendere meglio su quali infrastrutture, specialmente in relazione
alle attività didattiche integrative, viene richiesta l'opinione degli studenti. Già negli anni precedenti le infrastrutture hanno rappresentato il punto di
criticità maggiore per molti degli studenti monitorati;
conoscenze preliminari non sufficienti. Alla domanda sulle conoscenze preliminari quasi uno studente su tre risponde di non possederne
abbastanza per la comprensione degli argomenti trattati (particolarmente riscontrabili nei corsi di laurea scientifici) a cui fa eco una non regolare
attività di studio durante la frequenza delle lezioni. Il fatto che gli studenti ammettano di essere in possesso di nozioni preliminari inadeguate,
rispetto a quanto necessario per la comprensione degli argomenti dei corsi, richiama di nuovo la necessità per l'Ateneo di potenziare i cosiddetti
corsi di recupero, quelli cioè che assicurano una preparazione di base per quanti ne siano sprovvisti, e le attività di tutorato e di orientamento,
suscettibili di indirizzare al meglio gli allievi nella fase iniziale del loro cammino universitario;
Nel complesso, tuttavia, tali criticità emerse non appaiono gravi, ma va sottolineato che vengono costantemente segnalate dagli studenti.
RELAZIONE STUDENTI LAUREANDI
PUNTI DI FORZA
La rilevazione avviene in maniera web: tutti gli studenti che si laureano possono accedere al sistema di compilazione da qualsiasi postazione
connessa ad internet e in qualsiasi.
Lo studente che intende laurearsi deve portare in segreteria copia della ricevuta attestante l'avvenuta compilazione del questionario o
dichiarazione di mancata compilazione, questo sistema garantisce un'altissimo grado di copertura.
PUNTI DI DEBOLEZZA
L'elaborazione dei dati avviene a distanza di un anno e non è possibile svolgere un correttivo immediato nel caso si riscontrino criticità
Poca attrattività dei corsi di laurea in campo internazionale: il valore già basso di student stranmieri laureate nei corsoi di laurea ddell'università si
riferisce a pochi corsi
4.6 Ulteriori osservazioni
In conclusione il Nucleo di Valutazione invita tutti i Dipartimenti a continuare nel processo di autovalutazione delle performance didattiche, garantendo il
mantenimento dei punti di forza ed intraprendendo quanto prima tutte le azioni necessarie per risolvere le specifiche criticità.
Si evidenzia che le criticità rilevate siano le medesime rispetto alla precedente rilevazione e pertanto si invitano le Commissioni Paritetiche, il Presidio di
Qualità e i Consigli dei corsi di studi ad utilizzare lo strumento della Relazione studenti frequentanti come supporto per l'analisi delle cause delle criticità
riscontrate e a mettere in essere gli interventi necessari per svolgere azioni di miglioramento.
Si auspica che il processo di Riesame previsto dall'accreditamento contribuisca, tramite il confronto di tali dati all'interno dei corsi di studio e dei
dipartimenti, ad utilizzarli per migliorare l'offerta e i servizi della didattica. Il Nucleo indica infine come punto di attenzione l'utilizzo sistematico della
rilevazione al fine di poter orientare politiche didattiche verso un percorso di efficienza.
Indicazioni raccomandazioni
Un aspetto di carattere generale, da evidenziare nella parte iniziale di questa analisi, consiste nel fatto che il NdV ha potuto avvalersi, per la compilazione
della sua relazione, di tutti i dati contenuti nelle schede SUA-CdS, delle risultanze delle Commissioni Paritetiche, dei Rapporti di Riesame e delle prime
linee guida indicate dal Presidio di Qualità, potendo così usufruire di un ampio materiale e di una descrizione abbastanza dettagliata degli argomenti in
esame. Per il futuro è comunque auspicabile che questo materiale sia reso disponibile al NdV con una maggiore tempestività al fine di poter procedere ad
una valutazione più attenta. Emergono con chiarezza diversi punti di forza e di debolezza del sistema, principalmente evidenziati al punto 3 della relazione
del NdV, per ciascun corso di studio (CdS; triennale e magistrale). In generale, il punto di forza più frequente riguarda il forte radicamento dei CdS alle
esigenze del territorio, spesso documentato dalla esistenza di convenzioni di ricerca, di collaborazioni con realtà scientifiche, imprenditoriali e istituzionali,
che si ripercuotono, anche per questo anno, nella presenza di un elevato numero di tirocini attivati. In particolare, la filiera locale è stata ulteriormente
migliorata tramite incontri e tavoli di lavoro con le realtà imprenditoriali e con gli organi e associazioni di rappresentanza e di categoria, cercando di avviare
percorsi didattici ancor più affini e finalizzati alle esigenze del territorio (coinvolgimento degli stakeholder) e dando adeguata pubblicità alle competenze
acquisite dai percorsi formativi tramite eventi e manifestazioni pubbliche. In questo ambito, la raccomandazione del NdV è quella di indicare in modo più
chiaro le opportunità di lavoro, pubbliche e private, sia locali che nazionali, derivanti da un determinato percorso di studio, facendo diretto riferimento ad
esempi concreti e attuali, facilmente visualizzabili dallo studente. Si ritiene inoltre utile accentuare un processo di fidelizzazione dello studente anche dopo
la laurea, al fine di far mantenere all'Ateneo il ruolo di polo di riferimento sul territorio. Nel gran parte dei casi, le dotazioni di personale e le caratteristiche
delle strutture risultano adeguate all'attività dei CdS, salvo specifiche situazioni, che riguardano i CdS caratterizzati dal maggior numero di studenti o da
specifiche esigenze di laboratori didattici e sperimentali. Una tra le maggiori criticità, già rilevata nella relazione del NdV dello scorso anno, risulta essere
l'elevata percentuale di abbandoni, soprattutto concentrata nei primi anni dei CdS triennali per le lauree di carattere scientifico. Dalle analisi fatte dai
diversi CdS risultano principalmente due possibili cause per questo fenomeno: i) l'abbandono da parte di studenti che hanno il solo obiettivo di accedere a
CdS a programmazione limitata di altri Atenei (problematica particolarmente sensibile, ad esempio, per i CdS di Biologia e di Biotecnologie, per quanto
riguarda l'accesso a numero chiuso dei corsi di Medicina); ii) una eccessiva carenza formativa sulle materie fondamentali del primo anno. Dalle linee di
indirizzo per la risoluzione delle criticità indicate dai CdS, il NdV ha potuto rilevare strategie e azioni di miglioramento indirizzate soprattutto al secondo
punto, orientate alla pianificazione di un migliore uso dei "test" di ingresso, il prolungamento delle sessioni d'esame, l'inserimento di moduli per
l'acquisizione di competenze propedeutiche ai corsi, e il tentativo di arricchire ulteriormente l'offerta tutoriale. L'indicazione del NdV è quella di continuare
questa strategia, ponendo però anche attenzione alle possibili soluzioni per evitare che alcuni CdS possano essere considerati solo come strumenti di
"passaggio/attesa" per studenti che in realtà non hanno alcun interesse a completare quella tipologia di studi. Una ulteriore criticità riguarda la sostenibilità
dei corsi nel caso di un basso numero di immatricolazioni (problematica trasversale per alcuni corsi di studio triennali e lauree magistrali). Le principali
strategie di intervento indicate dai CdS riguardano una intensificazione dell'attività di orientamento soprattutto al livello di scuola media superiore, ed una
maggiore pubblicità dell'offerta formativa su scala regionale e nazionale. La raccomandazione del NdV è quella di analizzare con maggiore attenzione le
ragioni dello scarso interesse, eventualmente mostrato per un percorso di studio, soprattutto in relazione alla attese dello studente sia in termini di
preparazione di base che di opportunità di lavoro, facendo impiego anche dei dati statistici disponibili. Parallelamente, sulla base delle indicazioni dello
scorso anno, il NdV ha verificato la messa in opera da parte dei CdS di un maggiore sforzo per la razionalizzazione dell'offerta formativa dell'Ateneo,
consistente ad esempio nella armonizzazione dei programmi di materie affini e propedeutiche e nel riscontro della corrispondenza tra contenuti richiesti e
CdF previsti, sebbene persistano alcune problematiche già evidenziate, tra le quali: i) l'esigenza che i contenuti dei programmi di insegnamento, il loro
incardinamento nei SSD e la loro stessa denominazione siano coerenti con gli obiettivi formativi dichiarati dal CdS; ii) della necessità di evitare l'attivazione
di materie i cui contenuti non sono chiaramente presenti nelle declaratorie dei SSD dei docenti a cui viene assegnato l'incarico didattico o la cui
denominazione differisca in via puramente formale da altre attivate in Ateneo nell'ambito dello stesso SSD (anche per non incorrere in problematiche
relative alla corretta compilazione della scheda SUA-CdS); iii) della necessità, prevista dalla applicazione della legge 240/2010, che in caso di mancanza
di docenti appartenenti a un SSD di interesse per la progettazione dell'offerta formativa, i CdS facciano ricorso alle risorse presenti in Ateneo, anche se
non direttamente afferenti al dipartimento che ha istituito il CdS ; iv) del vantaggio, ove possibile, di programmare corsi inter-dipartimentali. In alcuni casi,
lo stesso nome dei CdS appare molto simile e in grado di confondere lo studente. In questo contesto, il NdV ritiene rilevante il fatto che il Presidio di
Qualità abbia cominciato a sviluppare le Linee Guida per la definizione del sistema di AQ di Ateneo (alcune delle quali sono già disponibili sul sito di
Ateneo), al fine di rendere sempre più omogenei gli interventi correttivi dei CdS. In merito alla criticità del numero dei CFU acquisiti nei primi anni e del
numero dei fuori corso, il NdV constata una serie di azioni poste in essere dai CdS volte a migliorare l'organizzazione della didattica tenendo in stretta
considerazione le osservazioni degli studenti, il cui livello di soddisfazione risulta, dalla relazione AVA, generalmente elevato.