Mini e midi escavatori

Transcript

Mini e midi escavatori
PRIMO PIANO
n di Roberto Negri
Mini e midi escavatori
F E B B R A I O
2 0 1 1
M T
41
Mini e midi escavatori
A
ffermatisi grazie a innegabili
virtù in termini di flessibilità di utilizzo e spinti al definitivo decollo dalla crescita
del mercato del recupero e degli interventi urbani, i mini e i midi escavatori sono divenuti nel volgere di pochi anni uno dei maggiori best seller
del settore movimento terra. In realtà
queste macchine compatte hanno alle
spalle una lunga storia, fatta di evoluzioni tecnologiche in alcuni casi epocali, che in parte hanno interessato il
comparto nella sua globalità, ma che
molto più spesso sono state introdotte proprio per venire incontro alle esigenze che la parallela evoluzione degli
ambiti d’utilizzo di questo mezzo ha
di volta in volta suscitato.
È facile, oggi, leggere nell’attuale
mercato delle costruzioni le ragioni di questo successo. Da un lato, la
progressiva migrazione del comparto edilizio dalla realizzazione di nuove
costruzioni al recupero dell’esistente:
nuove e diverse applicazioni, dunque,
e soprattutto nuovi ambiti di utilizzo, soprattutto urbani, che richiedono macchine di dimensioni contenu-
42
M T O T T O B R E
2 0 1 1
te, senza che tuttavia questo limite
ne influenzi produttività e prestazioni,
con una diversa e maggiore attenzione ad aspetti come i livelli di emissione
e l’inquinamento acustico. Dall’altro,
un profilo della richiesta conseguentemente sempre più orientato verso
macchine caratterizzate dalla massima flessibilità d’impiego, di agevole
manovrabilità e versatilità, grazie alla
possibilità di variare allestimenti e attrezzature utilizzabili.
Piccole macchine,
grandi contenuti
Questi due segmenti rappresentano
un classico esempio di come a una
macchina di dimensioni e capacità
operative limitate non corrispondano necessariamente contenuti tecnologici di secondo piano. Al contrario, alle dimensioni (e ai costi) contenuti di questa classe di macchine
corrispondono soluzioni tecniche di
assoluto livello, non di rado derivate da quelle utilizzate su mezzi di categoria superiore. Accanto a questi,
inoltre, ritroviamo caratteristiche e
peculiarità che sono state sviluppa-
te per rispondere alle specifiche esigenze tipicamente riscontrabili negli
usuali ambiti di impiego delle macchine compatte e che sono sintetizzabili
in: contenimento delle sagome, facile
manovrabilità, versatilità di impiego,
ampia disponibilità di attrezzature e
accessori per lavorazioni particolari,
facile montaggio/smontaggio degli
stessi. A tale sintetico elenco si possono aggiungere interventi di manutenzione ridotti e, quando necessari,
facilmente eseguibili, basse emissioni
di agenti inquinanti e livelli di emissione sonora ridotti.
Anche se per evidenti motivi è impossibile analizzarne nel dettaglio le soluzioni tecniche è comunque possibile
individuare alcune delle caratteristiche che fanno di queste macchine un
complemento davvero insostituibile
negli interventi di scala limitata e nel
grande cantiere edile.
Data per scontata una solida architettura costruttiva generale, uno dei
principali elementi da cui dipendono
le prestazioni di queste macchine è il
sottocarro, che deve offrire le massime garanzie sotto il profilo della resistenza alle sollecitazioni e della stabilità
(e quindi della sicurezza) della macchina. L’equipaggiamento di serie prevede l’adozione di cingoli in gomma, soprattutto al fine di preservare l’integrità
delle superfici su cui è utilizzata la macchina (non di rado una normale pavimentazione urbana in asfalto, quindi
vulnerabile a carichi diversi dal normale traffico automobilistico). Un plus è
senza dubbio costituito dall’adozione
di sottocarri a carreggiata variabile, in
grado di diminuire o aumentare tramite movimento idraulico l’ampiezza
della carreggiata. Nel primo caso, l’ingombro più contenuto consente movimenti più agevoli in ambienti e passaggi ristretti (vicoli, interni di abitazioni, eccetera) e, non ultimo, una facile
trasportabilità; nel secondo, la carreggiata allargata offre una base maggiormente stabile in caso di sollevamento
primo piano
di carichi pesanti. Cuore di ogni macchina operatrice, il propulsore costituisce oggi il terreno su cui si gioca una
battaglia tecnologica fondamentale,
quella della riduzione delle emissioni
inquinanti. È noto infatti che, in particolare per i motori diesel, le normative
europee in materia di scarichi sono diventate più rigorose e sono destinate
ad esserlo sempre più, costringendo i
costruttori a escogitare soluzioni per
contenere le emissioni inquinanti entro i valori da esse stabiliti.
Forza idraulica
Vero e proprio “sistema nervoso” delle macchine, l’impianto idraulico può
essere a buon diritto considerato una
delle parti nevralgiche di qualsiasi macchina movimento terra, in quanto da
esso dipendono in buona parte le
prestazioni e la produttività del mezzo. Anche su questo fronte non sono
mancate, nel corso del tempo, le innovazioni: alcune riguardanti le soluzioni
costruttive del mezzo nel suo complesso, come la scelta di far scorrere le tubazioni idrauliche, ove possibile, in sedi protette (tipicamente, ad esempio,
all’interno del braccio dell’escavatore),
al fine di preservarne l’integrità; altre
che invece hanno segnato delle vere e
proprie svolte tecnologiche, come l’introduzione dei sistemi di controllo load
sensing, che consentono di controllare
e variare la portata della pompa a seconda del carico richiesto per l’utilizzo
della macchina. Ciò consente, in pratica, minori sprechi di energia e inferiori
consumi di carburante, in quanto viene fornita in ogni momento una portata idraulica commisurata all’effettiva richiesta dell’impianto; una maggiore produttività della macchina, che si
adegua automaticamente alle richieste
dell’operatore; un migliore rendimento
globale del sistema.
Comodi al lavoro
I temi dell’ergonomia e del comfort di
utilizzo hanno assunto in questi ulti-
mi anni un rilievo sempre maggiore.
Ciò ha significato, innanzitutto, cabine e posti guida più confortevoli per
l’operatore, studiati per agevolarne le
operazioni e ridurne l’affaticamento.
Quindi sedili ammortizzati, comandi a
joystick servoassistiti, insonorizzazione
(nelle versioni a cabina chiusa), grandi
superfici vetrate per una visibilità completa e una maggiore sicurezza nelle
fasi di manovra. La cabina, tuttavia, è
una parte nevralgica della macchina
Le aziende citate
• Bobcat - www.bobcat.com
• Case - www.casece.com
• Caterpillar - www.cat.com
• Hinowa - www.hinowa.it
• Hitachi - www.scaispa.com
• Hyundai - www.hyundai.eu
• Ihimer - www.ihimer.it
• Jcb - www.jcb.it
• Komatsu - www.komatsu.it
• Kubota - www.kubota.it
• Messersì - www.messersi.it
• N
ew Holland - http://europe.
construction.newholland.com
• Scai - www.scaispa.com
• Terex - www.terex.com
• Volvo - www.volvoce.com
• Yanmar - www.yanmar.fr
sotto numerosi altri profili. Innanzitutto, gli ingombri. Se analizziamo, infatti,
dimensioni e sagome di modelli costruiti anche solo a due/tre anni di distanza
l’uno dall’altro, non è difficile notare
una generale riduzione delle dimensioni della cabina, senza che peraltro
questo ne abbia apparentemente pregiudicato l’abitabilità, che anzi non di
rado risulta migliorata.
Agili nello stretto
Nella costante ricerca di quella manovrabilità e agilità che rappresenta
una delle carte vincenti delle macchine compatte, una soluzione messa in
campo ormai da molti costruttori sono le cabine semi girosagoma e girosagoma: espressione che, tradotta in
linguaggio comune, indica quelle cabine il cui profilo, nel compiere i movimenti di rotazione intorno al proprio
asse necessari alla manovra del braccio dell’escavatore, rimane sempre –
o quasi – all’interno dell’ingombro
massimo del sottocarro. Ciò significa, in pratica, possibilità di manovrare
l’escavatore senza doversi preoccupare degli ingombri posteriori del mezzo, dal momento che questa caratteristica esclude virtualmente qualsiasi
rischio di collisione.
O T T O B R E
2 0 1 1
M T
43
Mini e midi escavatori
Caterpillar
La nuova serie “C CR”,
cui appartiene il modello
303C RC, garantisce un incremento delle prestazioni di lavoro, con maggiori
forze di strappo e capacità
di sollevamento.
Il braccio di scavo è stato
irrobustito per fare fronte
alle forze di scavo superiori
che la macchina è in grado di sviluppare, mentre il
nuovo leverismo di carico
assicura un elevato angolo di rotazione della benna, migliorando la ritenzione del carico alla massima altezza e la profon-
dità di scavo della parete
verticale.
Più forza e più velocità sono garantite dal nuovo circuito idraulico alimentato
da una potente pompa a
pistoni a portata variabile
con regolazione load sensing.
La forza di strappo alla
benna è aumentata del
26% (33 kN).
Bobcat
Bobcat ha lanciato il nuovo miniescavatore E26
senza ingombro posteriore da 2,6 t nel segmento
di mercato delle macchine
dalle 2 alle 3 t. La macchina offre tutti i vantaggi
degli altri escavatori della
nuova Generazione E, tra
cui elevata affidabilità,
comfort per l’operatore,
fluidità del funzionamento del gruppo di lavoro e
prestazioni idrauliche di livello superiore. Grazie alla
nuova valvola di comando
principale, alla pompa ottimizzata e alla pressione
operativa più elevata, infatti, l’impianto idraulico
del miniescavatore E26
riesce a ottimizzare al
massimo l’utilizzo della
potenza motrice, offrendo forze di scavo e capacità di sollevamento al top
della categoria.
44
M T O T T O B R E
2 0 1 1
primo piano
Hinowa
Hyundai
Il nuovo miniescavatore
R35Z-7A combina un’elevata potenza già collaudata
con prestazioni notevoli per
la categoria di appartenenza. Equipaggiato con un motore Yanmar da 20,36 kW a
2.200 giri/min, la macchina
è concepita per un lavoro efficiente in aree urbane e residenziali. Il braccio monoblocco può essere posizionato con spostamenti fino
Il modello VT 4000 è il miniescavatore più grande della gamma prodotto in casa
Hinowa. Caratterizzata da un
peso operativo di 4 t, la macchina è equipaggiata con un
motore Perkins da 47,5 HP;
di dimensioni compatte, con
una larghezza massima di
1,66 m, può raggiungere comodamente una profondità
di scavo di 3,27 m. Il carro
cingolato può essere fornito
a 125°, mentre una lama di
grandi dimensioni migliora
l’efficienza operativa e aumenta la stabilità della macchina sul terreno durante le
operazioni di scavo. Il design
della benna con articolazione antiusura prevede lamiere di rinforzo aggiuntive sulla
sezione del tagliente. La valvola limitatrice della pressione e le relative tubazioni sono previste di serie.
in gomma o acciaio, mentre
la predisposizione per il martello idraulico o la trivella è
di serie. Le benne intercambiabili, disponibili con attacco rapido, hanno dimensioni
variabili da 35 cm a 1,2 m,
mentre la lama frontale per
stabilizzazione e reinterro è
montata di serie. Il VT 4000
può essere allestito in versione con tettuccio o cabina
con riscaldatore.
Case
La gamma di miniescavatori Case comprende nove modelli, di peso operativo variabile da 1,5 a
5 t. Veloci e agili, queste
macchine offrono forza,
produttività e tempi veloci di ciclo per eseguire lavori di architettura
dei giardini, posa di linee interrate, demolizione, costruzione o lavori
industriali che richiedono potenza in condizioni di lavoro ardue. Con il
braccio girevole centrale
si può scavare intorno a
oggetti stazionari o lungo le fondamenta di una
costruzione. I miniescavatori Case consentono una
facile manutenzione e riparazione grazie al pannello di accesso estraibile
che permette di ritornare al lavoro quanto prima.
Nella gamma si segnala il
modello CX26B Series 2,
macchina da 2,7 t, che
offre una forza di strappo
di 20 kN e una profondità
di scavo di 2,65 m.
O T T O B R E
2 0 1 1
M T
45
Mini e midi escavatori
Ihimer
I miniescavatori della nuova serie VXE sono progettati per offrire una maggiore facilità
di trasporto e ottenere
la massima operatività
su terreni e ambienti in
centri storici, dove si lavora con minimi ingombri
o in cantieri dove lo spazio di operatività è molto
ridotto.
La nuova serie presenta diverse novità, che sono andate a migliorare le prestazioni delle macchine.
Le migliorie apportate riguardano i nuovi strumenti e comandi standard su tutti i modelli, il
miglioramento delle funzioni di leveraggio, gli impianti ausiliari aggiuntivi
(2° e 3° impianto), il miglioramento delle sospensioni al posto di guida, la
lama e i cofani rinforzati,
i cingoli “tough track” di
serie su alcuni modelli, i
nuovi perni braccio e rotazione verticale e il faro
incassato.
Hitachi
La nuova serie Zaxis-U3
di Hitachi si presenta
con una serie di funzioni aggiuntive e con un
cassone più robusto,
per offrire maggiore
produttività e durata nel
tempo. Un nuovo motore, che eroga più potenza e offre un’efficienza
operativa più elevata,
la nuova funzione della Zona Eco che migliora
l’efficienza in termini di
consumi di combustibile
e operazioni combinate
rese più agevoli fanno
di questa linea una soluzione ideale per gli
utilizzatori che necessitano di macchine pro-
duttive e affidabili.
Il modello ZX38U-3, in
particolare, forte di un
Watch the video:
46
M T O T T O B R E
2 0 1 1
motore da 21,3 kW, offre un forza di scavo di
27,5 kN e una forza di
strappo di 19,1 kN, per
una profondità di scavo
di 3.450 mm.
primo piano
Kubota
Dotato di un motore a iniezione diretta che aiuta a massimizzare la capacità della forza
di scavo e minimizzare il livello di rumorosità, il consumo
di carburante e le emissioni
dei gas di scarico, l’escavatore Kubota da 8 t il KX080-3α
è stato concepito con una
sporgenza posteriore ridotta
allo scopo di limitare il suo in-
Terex
gombro sui cantieri, aumentare la sua polivalenza e la sua
stabilità. Il circuito idraulico
Kubota di tipo load sensing
assicura dei movimenti dolci
e regolari, qualunque sia il carico, mentre due circuiti ausiliari consentono di modificare/regolare la portata d’olio
massima semplicemente premendo un tasto.
Con la nuova linea di miniescavatori da 1,47 a 5 t, Terex offre una gamma di macchine estremamente robusta
e potente, che alle dimensioni compatte associano
un’elevata produttività.
Punto forte della proposta
Terex è un vantaggioso rapporto prezzo/prestazioni che,
insieme all’elevata affidabilità garantita da criteri costrut-
tivi di eccellente livello, fanno dei miniescavatori Terex
una soluzione ideale in ogni
cantiere. Tecnologie avanzate, elevate prestazioni e un
comfort ottimale in cabina si
uniscono a una manutenzione ridotta e particolarmente
semplificata, che rende anche il costo di gestione delle macchine particolarmente
vantaggioso.
JCB
Il motore turbo Isuzu Tier III
da 43 kW, a iniezione diretta, a 4 tempi, raffreddato
ad acqua, fa dell’8085 XTS
il modello di escavatore
compatto più potente della
gamma JCB, con eccellenti
prestazioni a livello di consumi di carburante. La nuova posizione del distributore fornisce una pressione di
esercizio di 300 bar, ottimizzando le forze di strappo alla benna e all’avambraccio per qualsiasi condizione del terreno. I motori
di traslazione con funzione di “Auto-Kickdown”,
inoltre, offrono prestazioni ottimali nelle operazioni
di accumulo dei materiali,
in controrotazione e nella
traslazione rettilinea in cantiere e con mutevoli condi-
zioni del terreno. Il design
versatile del supporto braccio è ideale per operare in
ambienti ristretti e in pros-
simità di ostacoli, mentre il
giro sagoma posteriore zero ne consente l’impiego in
spazi ristretti.
O T T O B R E
2 0 1 1
M T
47
Mini e midi escavatori
Komatsu
Komatsu amplia la già
ricca Serie 3 introducendo il modello PC55MR-3,
che va sostituire il precedente miniescavatore
PC50MR-2.
Contraddistinto da una
potenza netta di 29,5 kW
e da un peso operativo
dai 5.160 ai 5.350 kg,
il PC55MR-3 monta un
motore di nuova generazione (Komatsu 4D88E-6)
ed è caratterizzato da robustezza, stabilità e da
un raggio di rotazione
ridotto, garantendo potenza e velocità di scavo notevoli, anche quando si lavora in spazi ristretti.
Come tutte le macchine della serie 3, anche
il PC55MR-3 è provvisto di sistema idraulico
CLSS (Closed Load Sensing System) che garantisce non solo precisione e
controllo della macchina,
anche nel caso di movimenti combinati, ma anche un’elevata semplicità d’uso.
More info:
Messersì
Messersì inizia la sua attività nel 1957 e produce macchine compatte e
attrezzature per l’edilizia.
Le prime macchine movimento terra compatte
dell’azienda nascono negli anni Settanta, mentre
è nel decennio successivo
che inizia la produzione di
miniescavatori e di minidumper, prima gommati e
poi cingolati, di cui è oggi un punto di riferimento
riconosciuto del mercato
europeo per la capacità di
innovazione progettuale.
Attorno al 2000 la gamma
di prodotti è stata completata con gli skid steer
loader gommati e cingolati, oltre a macchine speciali per mercati di nicchia.
La serie di miniescavatori
Messersì è oggi composta
48
M T O T T O B R E
da 16 modelli (da 1 a 8 t,
con o senza cabina, su cingoli o gomma) tutte con
movimenti idrostatici.
Tra questi il più piccolo è il
miniescavatore M-13 che,
2 0 1 1
oltre ad essere una macchina compatta e dalle elevate prestazioni, ha un peso operativo di 1.350 kg,
che consente un facile trasporto.
La gamma di macchine
girosagoma, ora composta da sei modelli (M-16U,
M-22U, M-28U, M-38U,
M-55U e M-60U), sta
avendo un successo sempre maggiore in tutti i paesi europei, mentre l’M-50 è
riconosciuto in modo unanime come uno dei migliori
della categoria delle 5 t.
Il più grande miniescavatore cingolato proposto oggi
è il girosagoma M-60U: è
dotato di un braccio a triplice articolazione disassato per agevolare lo scavo
e la visibilità del sottocarro
con carreggiata di 2,3 m,
di un motore turbo e di
una cabina larga 1,05 m.
È poi in fase di realizzazione un miniescavatore
gommato da 8 t, molto
potente e compatto.
primo piano
New Holland
Macchina da 8.595 kg,
l’escavatore compatto New Holland Kobelco
E80BMSR adotta una serie di soluzioni tecniche
innovative, quali il sistema di raffreddamento
“iNDr” (integrated Noise
& Dust reduction), pompe idrauliche di ultima generazione, un nuovo impianto idraulico e un carro
stretto (NLC) per un facile trasporto. Una peculiarità del E80BMSR è rappresentata dal sistema di
fissaggio del braccio alla
sovrastruttura.
Grazie a un supporto incernierato e azionato da
un cilindro idraulico il
braccio può ruotare, su
un asse verticale, di 80°
a destra e 50° a sinistra.
Ciò permette la massima
libertà di posizionamento
e, quindi, una maggiore
flessibilità e produttività
della macchina.
Elevate la forza di strappo
(5300 daN) e le prestazioni di scavo.
Scai
Il concetto di “ibrido”,
che molto successo oggi
riscuote nel settore automotive, si sta facendo
strada anche nel movimento terra.
Lo dimostrano alcune
novità presentate in occasione dello scorso Samoter di Verona, scena-
rio in cui la Scai di Bastia
Umbra (Pg) – distributore
esclusivo, tra gli altri, del
marchio Hitachi – ha presentato ai visitatori del
suo stand lo ZE22U, un
miniescavatore completamente elettrico e battezzato Volterra.
Questa macchina – equi-
paggiata con batterie
al piombo acido, per
una tensione nominale complessiva di 80 V
e con un motore elettrico trifase dalla potenza massima di 12 kWe
(kilowatt elettrici) – offre
prestazioni, in termini di
raggio operativo e capa-
cità di sollevamento del
tutto analoghe (in alcuni
casi, superiori in altre) al
modello ZX22U.
Con un peso operativo di
2.670 kg e una larghezza benna pari a 500 mm,
la macchina è capace di
una profondità di scavo
di 2.585 mm.
O T T O B R E
2 0 1 1
M T
49
Mini e midi escavatori
Yanmar
II nuovo miniescavatore
Universal ViO33, con peso operativo di 3.500 kg
e cingoli in gomma, è dotato di un potente motore Yanmar a tre cilindri e
iniezione diretta con raffreddamento a liquido
in conformità alle norme
ambientali europee EPA
Stage 3° della potenza di
18,1 kW.
La combinazione del nuovo
motore e del sistema oleodinamico Yanmar VIPPS
si traduce in una riduzio-
ne significativa dei consumi a fronte di un incremento delle prestazioni.
Le forze di strappo e penetrazione sono state
incrementate fino a, rispettivamente, 1.760 e
3.100 kg.
La lama, a comando
completamente idraulico, assicura una maggiore sensibilità e precisione durante tutte le operazioni di riporto e riempimento.
Volvo
L’escavatore compatto
EC18C è il paradigma
ideale della nuova gam-
ma Volvo, che contempla anche i miniescavatori EC15C, EC17C, EC18C
Watch the video:
50
M T O T T O B R E
2 0 1 1
ed EC20. Alla robusta
costruzione, che prevede protezioni per le parti
della macchina più esposte a urti, questo modello permette di selezionare in automatico la velocità più adatta in funzione del tipo di lavoro.
Considerevoli le forze di
strappo (1.510 daN) e lacerazione (900 daN), per
un netto miglioramento
dei tempi di ciclo.
La benna ha inoltre un
angolo di rotazione ampio (195°), per realizzare
scavi allineati a tutte le
profondità e aiuta a trattenere più materiale durante i movimenti di carico e scarico.
L’EC18C ha il circuito della rotazione dotato di un
motore idraulico con frenata idrostatica di serie,
per una maggiore precisione e sicurezza durante le operazioni di rotazione.