Spigolature dalla stampa

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Spigolature dalla stampa
Spigolature dalla stampa
Sul Corriere della Sera del 6 novembre è comparso un articolone sugli scenari futuri che ci
riserva la ricerca scientifica e tecnologica. Estrapolo un inserto interessante: «Altre meraviglie?
Avremo un registratore di emozioni nel cervello, grazie a un nanochip che sarà disponibile dal
2025: si chiama Soul Catcher, “acchiappanima”, e registrerà esperienze, sensazioni, pensieri,
mettendoci in grado di riviverle con la precisione di un videoregistratore».
Il pace-maker, il segnapassi cardiaco, è stato l’antesignano dell’introduzione nel corpo umano
di congegni meccanici per ripristinare funzioni vitali in fase di esaurimento.
L’inserimento futuribile di un ¡ nanochip per registrare il
campo emozionale e il vissuto animico segna un “salto di qualità”
nell’edificazione dell’uomo-macchina tanto agognato dagli Ostacolatori della libera volontà umana.
A poco a poco, attraverso questo Disegno, vengono resecate le
linee di forza che connettono le stazioni vitali poste dall’Intelligenza Creatrice nel capo, nel collo e nel cuore. Proprio nel collo
risiede sul piano fisico la laringe, futuro organo di riproduzione,
e la tiroide, caratterizzata da Rudolf Steiner come “cervello
dell’anima senziente”, cioè dell’anima emozionale, il luogo in cui l’io inferiore prende coscienza
del complesso mondo emozionale. Pertanto, cortocircuitando con il nanochip la sua funzione,
viene inibita l’azione autonoma dell’io inferiore, base essenziale per l’operare sovracosciente
dell’Io superiore.
Il corpo registra già da sé le emozioni vissute dall’anima e le nasconde fra le pieghe della
sua impalcatura osteo-tendineo-muscolare; oppure le sente soffiare nei fiumi, torrenti e laghi
arteriosi e venosi; o ancora le congela nella pasta di connessione degli organi, ne soffoca il
grido nei palloncini alveolari dei polmoni, le sballotta sui tappeti dei visceri gastrointestinali;
o addirittura le pietrifica nella cistifellea, nella vescica urinaria e nella pelvi renale, negli osteofiti
vertebrali.
I processi mnemonici si svolgono essenzialmente in due fasi: nella prima c’è l’imprinting
grazie all’interesse cosciente in cui l’operare coordinato dell’Io-astrale condensa le impressioni
nella sfera eterica; nella seconda, l’evocazione mnesica, cioè l’affiorare dei ricordi, c’è il riverbero della luce esterna del mondo. Tale riverbero trova il suo mirabolante specchio nella pelle
degli organi e in particolare delle ossa, in altri termini nell’organismo silicico che vi è presente.
Le memorie sono di qualità diverse: quella emozionale va a focalizzarsi nella “pelle” renale e
quella sentimentale nella “pelle” del fegato.
Quali sono gli organi per percepire la luce della memoria degli organi? Si trovano a livello
cerebrale: sono il terzo e quarto occhio, conosciuti anche come ipofisi ed epifisi, situati perpendicolarmente all’asse dei due occhi frontali.
Chi vuole spegnere la luce della memoria? O anche solo indebolirla con un nanochip?
Angelo Fierro
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L’Archetipo – gennaio 2008