La Tramontana - Anno 10 numero 2 Giugno 2014
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La Tramontana - Anno 10 numero 2 Giugno 2014
... ogni tre mesi a casa tua Anno 10 N. 2 – Giugno 2014 Estate Dir. Responsabile: Dott. Daniele Marchetti Comitato di Redazione: Marianna Assoggiu, Daniele Marchetti, Cesare Passigni Collaboratori: Aldo Bertozzi, Massimiliano Cia, Laura Giannini, Vania Lippi, Alessia Martini, Maria Teresa Bertellotti, Barbara Malviventi, Mara Martini, Antonietta Vannetti Stampa Tip. Gasperetti – Fornaci di Barga Aut. Trib. N. 814 del 18/02/05 www.latramontana.org Vergemoli - Dopo averne parlato e scritto, non solo da queste colonne, finalmente il nuovo Comune di Fabbriche di Vergemoli (ma sarà poi il suo nome definitivo?) ha visto la luce sabato 7 giugno, quando si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio. A guidare il nuovo ente sarà, dopo due mandati consecutivi da sindaco di Vergemoli, Michele Giannini, che nelle recenti elezioni amministrative ha vinto, col 56,09 % dei voti, sullo sfidante Nicola Boggi, già presidente dell’Unione dei Comuni della Mediavalle. La Redazione augura a Giannini ed all’intero Consiglio un buono e proficuo lavoro. La stagione estiva è alle porte e, come ogni anno, in questo periodo si stanno definendo i dettagli per le varie feste e manifestazioni che allietano il nostro territorio. Nello scorso numero vi abbiamo fornito l’elenco delle manifestazioni del nostro territorio, al quale aggiungiamo adesso la data di sabato 12 luglio, giorno in cui è prevista la Festa Medievale di Fabbriche di Vallico. In ogni caso, per tenervi aggiornati su eventuali variazioni, vi consigliamo di consultare il nostro sito o di iscrivervi al nostro gruppo (la tramontana) su Facebook. (nelle foto, la Festa Medievale di Fabbriche di Vallico ed il Boccabugia di Vergemoli) Il 17 aprile alle quattro del mattino presso l’ospedale di San Giovanni di Dio a Firenze è nato Damiano Bertoncini Mugelli, figlio del vergemolino Americo e di Marta Mugelli. Il bimbo, che alla nascita pesava 3400 gr, è venuto ad allietare la sorellina Olivia, oltre che i genitori, lo zio fiorentino Matteo, il nonno Giuliano e la nonna vergemolina Gloria, la bisnonna Natalia e lo zio David. A tutta la famiglia le nostre congratulazioni. La sua famiglia è ormai a tutti gli effetti vergemolina, e così è stata una festa un po’ per tutto il paese quando, lo scorso 5 maggio, all’ospedale San Francesco di Barga è nato Paolo Totaro, figlio di Lucio, il nostro amato farmacista, e di Susy De Priori. Congratulazioni da tutta la Redazione alla mamma, al babbo e al fratellino Arturo. Lo scorso 17 maggio si sono uniti in matrimonio, presso la sede comunale di Arquata Scrivia (Alessandria), Luca Ottonello e la “vergemolina” Tiziana Pechini, figlia di Rolando. La Redazione si congratula con gli sposi e con la piccola Elena, nata lo scorso 2 ottobre. Il primo di giugno hanno festeggiato i loro quaranta anni di matrimonio Sandra Venturelli e Bruno Assoggiu, assieme a tutta la famiglia. In attesa della grande festa delle nozze d'oro la Redazione si unisce ai parenti e ai familiari nelle congratulazioni alla coppia di smeraldo! L’otto maggio scorso ha compiuto gli anni Roberta Benelli, festeggiando il suo compleanno con parenti e amici la domenica successiva. La mamma Gioconda, la sorella Luciana, il genero e i nipoti rinnovano gli auguri a Roberta per questo importante traguardo raggiunto, ed alla famiglia si unisce la Redazione tutta. Lo scorso 1 maggio i calominesi Pietro Cinquini, 94 anni compiuti proprio quel giorno, e Lucia Diversi, 90 anni, hanno festeggiato il bel traguardo di 68 anni di matrimonio. Agli “sposini” va l’augurio, oltre che di tutti i parenti, della nostra Redazione. Il nuovo consiglio comunale: ELEZIONI AMMINISTRATIVE 25 MAGGIO 2014 LISTA 1 – BOGGI NICOLA Barsaglini Marcella Bertellotti Romano Bertoli Barsotti Gianni Chelotti Monica Corrieri Ivan Forli Costanza Maria Lenzini Linda Martiri Giuliano Stanghellini Marco Viviani Luca 263 23 27 19 17 5 31 19 37 29 14 LISTA 2 – GIANNINI MICHELE 336 Bertogli Nicola Bertoli Barsotti Marcella Bravi Anna Ghionzoli Emanuele Giannecchini Gabriele Giannecchini Vittorio Giannini Matteo Mariani Fabrizio Rovai Mario Tamarri Germano 10 4 21 18 9 40 34 63 41 32 SINDACO: Michele Giannini VICE SINDACO: Fabrizio Mariani ASSESSORE: Mario Rovai CONSIGLIERI MAGGIORANZA Vittorio Giannecchini Matteo Giannini Germano Tamarri Anna Bravi Emanuele Ghionzoli CONSIGLIERI OPPOSIZIONE Nicola Boggi Giuliano Martiri Costanza Maria Forli Abbiamo incontrato il nuovo sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini. Volevamo intervistarlo, ma in realtà ne è venuta fuori una chiacchierata che è andata a toccare molti argomenti e punti di programma. Volevamo sapere cosa ha provato appena è stato eletto. “Naturalmente una grande felicità – ci ha risposto – una grande soddisfazione, l’immediata consapevolezza di una vittoria nata non solo da promesse di buon operato, con la vittoria nell’ex comune di Fabbriche di Vallico, ma anche dall’aver ben operato nell’ex comune di Vergemoli, che dopo 10 anni mi ha plebiscitariamente confermato. Non nego che il risultato era sperato ed auspicato; fin dall’inizio della campagna elettorale certi dati, come la vittoria a Vergemoli, erano assodati... Non nego però che la vittoria a Fabbriche non lo era e il risultato ottenuto, con le notevoli preferenze espresse, denotano un ottimo lavoro anche dei vari candidati consiglieri e dei vari sostenitori, per cui... una vittoria nella vittoria! Una vittoria anche della Regione Toscana, che potrà nuovamente portare ad esempio questo Comune come simbolo di lungimiranza e democrazia, dove anche il sindaco del comune più piccolo può, da moderno Davide, tornare a fare il sindaco battendo un Golia particolarmente agguerrito”. Gli poniamo una domanda ormai di rito, quella che riguarda i primi cento giorni del suo mandato. “Per costruire una casa si parte dalle fondamenta – ci dice – e così è per un nuovo comune. La prima cosa, dopo essermi presentato ufficialmente ai dipendenti la mattina dopo l’elezione, è stato un piano operativo che porti, entro settembre, ad una vera integrazione tra le due strutture comunali e una pacifica rivoluzione circa alcune prassi lavorative. Ho trovato la struttura di Fabbriche, che meno mi conosce e che quindi avrebbe potuto avere più difficoltà iniziali a lavorare con me, ben disposta e ben accetta ai cambiamenti naturali che ci saranno. A parte quindi l’estensione anche agli operai di Fabbriche del registro dei lavori, ho concordato con gli uffici alcune piccole modifiche alle norme comportamentali ed alla futura riorganizzazione degli stessi; in maniera più sostanziale ho determinato le nuove priorità per i prossimi 5 anni. Da qui all’immediata verifica, questa volta nelle vesti di sindaco, di alcune questioni irrisolte, il passo è stato breve... Ecco quindi subito effettuato un monitoraggio delle somme urgenze ancora aperte e dei lavori di immediata realizzazione, un sopralluogo, con l’Ufficio Tecnico, alle scalette sopra il campanile di Fabbriche e ad alcuni immobili inagibili a Vallico Sotto. C’è stato poi l’incontro coi professionisti estensori del regolamento urbanistico, ai quali si è subito dato incarico di inserire al suo interno il divieto di centrali a biomasse nel territorio comunale. A breve ci sarà l’incontro con la proprietà della cartiera ed i suoi consulenti per parlare della metanizzazione dell’area; toccherà poi all’approvazione del bilancio, con l’abolizione della TASI e l’abbassamento della varie aliquote fiscali, nonché l’inserimento di fondi per il decoro urbano. Ci sarà l’incontro coi sindaci dei comuni limitrofi ed un piano per il taglio erba affidato agli agricoltori locali, con notevolissimi risparmi rispetto alla precedente gestione dell’Unione dei Comuni della Mediavalle. Approvato il bilancio, si passerà alla fase della realizzazione dei vari regolamenti comunali, all’istituzione di una commissione di lavoro per predisporre lo statuto comunale e la successiva presentazione tramite referendum popolare del nuovo nome del Comune e del labaro comunale. Naturalmente si proseguirà l’opera di ricerca di finanziamenti comunitari come già avviata per alcuni progetti, e nel contempo la richiesta di variante urbanistica per il parcheggio della Lezza, così come la stesura del progetto per la parte alta di Fabbriche di Vallico. Già in fase di predisposizione – conclude Giannini – un articolato progetto per il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità Gragliana – Fornovolasco e la messa in sicurezza dei fossi Farnia, Cuccagna e Finocchino, oltre alla predisposizione di un importante numero di progettazioni preliminari”. Non ci rimane che augurare al sindaco ed a tutta la nuova amministrazione un buon lavoro. ANAGRAFE AL 31 MAGGIO 2014 Maschi Fabbriche di Vallico Vallico Sotto Vallico Sopra Gragliana Vergemoli Fornovolasco Calomini Campolemisi San Pellegrinetto 154 46 35 22 64 42 26 16 11 Femmine 131 45 39 16 75 36 26 18 11 Totale Famiglie 285 91 74 38 139 78 52 34 22 134 50 40 19 90 43 34 17 15 Tot. Maschi Tot. Femmine Totale Tot. Famiglie 416 397 813 442 Nati: Paolo Totaro 5/5 Morti: Gianfranco Medici 17/5 Il 17 maggio presso la sala consiliare del Comune di Gallicano si è tenuta la presentazione del libro di poesie, dal titolo “Faccio versi così, come si canta quando qualcosa dentro mi fa male”, di Silvano Valiensi, scomparso nel 2008. L’incontro è stato coordinato dall’assessore alla cultura Mazzanti e l’intervento più corposo è stato quello di Mario Lena, curatore del libro che, assieme ad alcuni ex alunni di Silvano, ha raccontato anche numerosi aneddoti della vita di Valiensi, sia come maestro che amico. Sono seguiti i ricordi delle maestre colleghe di Silvano Duse Lemetti e Alma Castelvecchi, oltre che i saluti del Presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana Mario Puppa e del Sindaco di Gallicano Adami. La presentazione del volume, che raccoglie solo una piccola parte delle poesie (più di trecento) che Valiensi ha lasciato alla nipote Martina, è stata intervallata dalla lettura di numerose poesie in esso contenute grazie alla Vogliamo ricordare Silvano, che tante volte ha collaborato con noi, attraverso questa sua poesia dal titolo “E’ tramontana”; rime scritte in onore del famoso vento che spazza le nostre montagne e ci regala gelide e serene giornate invernali, dal cui nome abbiamo tratto il titolo per questo giornalino. È tramontana e ven dagli Appennini sbuffando, a sparuzza’ di su le vette la cappa nera, in mille nuvolette, come ‘l fume che nisce da’ camini, a rinfresca’ le piante insunnulite, le foglie marce su’ la tera bruna, a fa’ brilla’ di più nel cel la luna, a facci riapparì cose sparite. S’è purgo ‘l celo, il bosco, la collina e la Pagna par fatta da ‘n pittore cusì pulita, drento a un luccicore che la rende sprendente e cristallina. Chi vive quiccusì tra questi monti, ‘gni tanto pol vede’ queste bellezze, pole sinti’ del vento le carezze e ancor gode’ dell’albe e de’ tramonti. Pol vede’ ‘l mondo tramuta’ ‘l vistito: d’autunno, a primavera e ne la state, di limpidi torenti le cascate, e su la scepe il biancospin fiurito, pole sinti’ fistia’, di matinata, la passora col merlo e col verdone, bela’ ni pradi pegore e montone, e ‘l sol che scalda al fin de la nottata. Pol be’ de l’acqua fresca a la fontana e ricorda’ le cose d’una volta, pol parla’ con qualcuno che lo scolta ed addurmissi ne la tramontana. ‘Nvece, per la folla cittadina, la tramontana è solamente un vento, che a tutti, grandi e cicchi, fa spavento e ‘l resto… pol guardallo in cartulina. voce di Loris Martiri, della Compagnia Teatrale La Ribalta di Gallicano. La sala consiliare era gremita di persone e la presentazione è stata in alcuni momenti toccante, soprattutto quando Cesare Da Prato ha mostrato diapositive delle escursioni in montagna di Silvano con numerosi amici. L’incontro è stato davvero una bella occasione per ricordare una persona di grande spessore come Silvano Valiensi, ma è dispiaciuto che non siano mai state citate le sue origini vergemoline, che invece hanno improntato le poesie sia per il dialetto (non certo gallicanese) sia per le citazioni di posti e di aspetti di vita non si sia mai fatto esplicito riferimento al concorso di poesia Il Boccabugia, a cui tante volte Silvano ha partecipato e vinto e a cui era profondamente legato.............. Visto le ripetute polemiche sull’argomento della pubblicazione delle foto su questo giornalino, si rende necessario un ennesimo chiarimento. Quando abbiamo iniziato questa attività, pubblicavamo le foto dei matrimoni “a sorpresa”, cioè all’insaputa della coppia e rivolgendoci ai familiari che gentilmente si prestavano, fornendoci le foto. In un caso però la sorpresa non fu gradita e anzi, pubblicamente di fronte a molte persone, venimmo accusati di violazione della privacy, e minacciati che se avessimo pubblicato nuove foto riguardanti queste persone, saremmo stati passibili di denuncia. Da quel momento quindi, per tutelarci, abbiamo smesso di agire ingenuamente e deciso di pubblicare solo le foto e le notizie private di chi lo richiedeva, di chi voleva che la notizia apparisse sul giornalino e ci forniva quindi, consapevolmente, dati e foto. Nel corso degli anni abbiamo più volte ribadito che il giornalino è di tutti, e che chiunque vuole pubblicare qualcosa basta che ci contatti e ci fornisca il materiale. Semplicemente guardando i numeri precedenti si trova conferma di questi ribaditi inviti. Quindi troviamo inutili e fini a sé stesse le ripetute polemiche sulla mancata pubblicazione di alcune notizie e fatti privati, visto che la modalità con cui avviene è stata chiarita e resa nota più volte. Auspichiamo che questo ennesimo tornare sopra l’argomento possa finalmente fugare qualsiasi dubbio circa le modalità con cui pubblichiamo fatti privati, e se una notizia privata non appare su queste pagine non è certo per un dispetto nei confronti di qualcuno, ma semplicemente perché non siamo stati autorizzati a farlo dai diretti interessati. I NOSTRI CONTATTI: [email protected] 329 3311606 (anche whatsapp) gruppo facebook: la tramontana Con la fine della scuola e l’inizio dell’estate, bambini e ragazzi avranno più tempo da dedicare ai giochi, mettendo via libri e quaderni per un bel po’. Se pensiamo a quanto sono cambiate le abitudini dei piccoli negli ultimi anni, sempre più presi dalla tecnologia e meno da giocattoli semplici, fatti con gli oggetti della vita quotidiana, il pensiero va sicuramente a quando invece, piccoli noi e i nostri nonni, tutto era più semplice e ci divertivamo veramente con poche cose. Per questo vogliamo riproporre, anche all’interno di questa rubrica, non solo i giochi di una volta, ma anche le usanze, le credenze, le feste di una volta. Chiunque di voi, grandi e meno grandi, abbia voglia di raccontarci qualcosa di questa vita che sembra già tanto lontana da noi, può contattarci e volentieri pubblicheremo i vostri ricordi. Il “ben di’ morti” Esisteva anche un’altra specie di questua, oltre alla Befana e al Cirin – Domini, legata a doppio filo alla difficile situazione economica che molte famiglie, soprattutto a cavallo tra le due Guerre Mondiali, si erano trovate a dover quotidianamente affrontare. Si trattava del “ben di’ morti”, una raccolta di generi alimentari di vario tipo che i bambini, anche molto piccoli, compivano girando di casa in casa a cavallo tra l’ultimo e il primo dell’anno. In cambio di qualche noce, un’arancia o una manciata di castagne secche, i ragazzi promettevano di pregare per l’anima dei parenti defunti del “benefattore”. Era un modo innocuo per riuscire a mettere da parte un po’ di cibo, da dividere, la sera, con tutti i membri della propria famiglia. Tratto da “Usanze, credenze, feste, riti e folclore in Garfagnana” ELEZIONI EUROPEE 25 MAGGIO 2014 - RISULTATI NEL COMUNE DI FABBRICHE DI VERGEMOLI 247 118 72 43 (45,65%) (21,81%) (13,30%) (7,94%) 22 (4,06%) 16 13 4 3 2 1 (2,95%) (2,40%) (0,73%) (0,55%) (0,36%) (0,18%) Nel prossimo numero del nostro giornalino vi proporremo un’intervista ai due capigruppo, di maggioranza e di minoranza, del nuovo consiglio comunale di Fabbriche di Vergemoli. Intanto, con riferimento alle elezioni amministrative, vi diciamo cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto. Nella mattina di giovedì 5 giugno dobbiamo purtroppo registrare un atto vandalico ai danni di un automezzo del Comune, lungo la strada che da Fabbriche di Vallico conduce a Vallico Sotto. Sinceramente non vogliamo pensare che quanto avvenuto sia da mettere in relazione ai risultati delle recenti elezioni amministrative, perché il fatto, sul quale stanno indagando i Carabinieri, assumerebbe una gravità se possibile ancora maggiore. Esattamente due anni fa ci lasciava Fernanda Valiensi. In sua memoria, la nipote Irene, con la collaborazione dei suoi familiari, ha voluto creare un “giardino dei nonni Sante e Fernanda”, che è andato ad abbellire il contorno del parco giochi paesano. Fernanda amava molto i fiori, e quale modo migliore per ricordarla se non dedicare, a lei ed al marito Santino, un bell’angolo fiorito e colorato. Il giardino ha ricevuto la benedizione del parroco ed è stato poi inaugurato domenica 22 giugno con un rinfresco per tutti. (nelle foto, due momenti della giornata inaugurale) La nostra frazione ha da sempre una forte vocazione agricola, vuoi per la sua posizione, vuoi per l'abitudine che si è tramandata negli anni di coltivare i campi e produrre tutto quanto la terra possa fornire. Negli ultimi anni, poi, ha preso piede una forma di agricoltura "in prestito": il proprietario del terreno lo "presta" gratuitamente a chi voglia coltivarlo, in modo che il campo viene mantenuto pulito e in ordine, e nello stesso tempo chi non possiede terreni coltivabili può comunque ottenere la propria verdura o le patate da consumare nell'anno. Visto che tutto assume più importanza con l'uso della lingua inglese, potremmo dire di essere uno dei primi esempi di field sharing... La strada interna al paese era finita e, come promesso, la ditta Terna, esecutrice dei lavori, ha voluto ringraziare i paesani per aver sopportato qualche piccolo disagio con un pranzo a base di maccheroni (offerti dal Ristorante il Volpino) e porchetta. Così sabato 12 aprile, nel giardino della ex scuola, la ditta al completo e molti paesani hanno voluto ritrovarsi per un pomeriggio di convivialità. Ci ha lasciati, lo scorso 2 maggio, Elena Vangioni. Per quanto non vivesse più a Calomini ormai da molti anni, aveva sempre nel cuore il suo paese. 86 anni portati davvero come pochi, Elena era una persona che amava parlare, ricordare, sorridere. La sua notevole memoria era un punto di riferimento per i paesani, che spesso ricorrevano a lei quando non ricordavano fatti o date del passato... Per lei, e con lei, era sempre piacevolissimo tornare con la mente alla Calomini del tempo che fu. Quanti aneddoti ci raccontava, e con la sua ironia sapeva rendere piacevoli anche i fatti meno belli. Era molto legata a La Tramontana, ed anche per questo la nostra Redazione si stringe attorno ai figli e a tutta la sua famiglia. C’era una volta un paese in cui ogni piazzetta era uno spazio utile per fare una festa. La piazza della chiesa, il “pradetto”, i campi della Agostina, ogni posto ampio e pianeggiante era una scusa per un tavolo artigianale fatto di tavoloni da muratori e caprette, e tanti commensali decisi a festeggiare. Il primo appuntamento era a luglio o agosto, con “i forni in festa”. La scena si svolgeva nel centro del paese dove, utilizzando i due forni a legna, venivano fatte focaccine per tutti. La serata era rallegrata con la tombola, con la banda, e (solo chi c’è stato sa di chi si parla), con l’armonica a bocca del Raffi. Le persone che accorrevano erano numerose e provenienti non solo dai paesi vicini, ma anche da quelli più lontani. Il paese, accuratamente decorato con i fiori delle singole famiglie, veniva suggestivamente illuminato con candele e il borgo medievale prendeva vita e si creava un’atmosfera che riportava al passato, fatta di cose semplici ma reali. Poi era il turno, il 5 agosto, della festa della Madonna della Neve. Questa aveva luogo sulla piazza della chiesa con la messa e la processione dedicata alla patrona del paese. Il pranzo era più spartano: un po’ di pasta all’arrabbiata, grigliata mista e verdure dei nostri orti. I festeggiamenti però si protraevano fino a tardi, e solitamente era prevista anche la cena aperta agli organizzatori e a chi aveva voglia di fare tardi. E dopo tanto darsi da fare, l’ultimo appuntamento per godere delle ultime sere estive, gruppi di amici organizzavano serate in tutta tranquillità sotto i ciliegi nei campi sopra la chiesa, dove attualmente si trova il parcheggio. Era una cosa intima, solo nostra, per ripagarci di tutto il lavoro svolto con successo. La serata finiva in chiacchiere e serviva anche il giorno dopo per rimettere tutto a posto. Questa raccontata non è una favola, ma la storia di persone che collaboravano insieme, seppure con tanto sudore, per rendere vivo un piccolo paesino fatto di uomini e donne che vivevano come un'unica famiglia. Adesso le cose sono un po’ cambiate… con il passare degli anni sono venuti a mancare molti dei collaboratori e la voglia di fare festa ci è scivolata tra le dita. In ricordo di Raffi, Pietro, Chiarina, Agostina e Gianfranco. (in foto: la vecchia locandina di una festa) Non poteva di sicuro mancare l’aggiornamento viabilità. Le notizie sono diverse… la strada che porta al parcheggio di sopra presentava dei cedimenti, l’asfalto è stato grattato poi livellato con ghiaia, in modo da eliminare i dislivelli. Anche parte della strada prima del cimitero (quella che metteva a rischio il servizio postale) è stata provvisoriamente sistemata, solo in attesa però dei lavori di foratura con micropali che dovranno cominciare a breve. Il macchinario è stato portato a destinazione, con molte complicanze a causa della strada particolarmente stretta, ma è arrivato; quindi grazie ai micropali (se così li possiamo chiamare visto il loro diametro di un metro) verrà rimpolpato il terreno sotto l’asfalto, per evitare ulteriori cedimenti. (nella foto: la sistemazione provvisoria della strada) .. FARMACIA S. MARIA GORETTI del Dott. Lucio Totaro Via del Giardino 1 55020 VERGEMOLI (LU) Tel. 0583/1805624 Cell. 345/6850568 CONSEGNA A DOMICILIO GRATUITA Lo scorso 29 marzo è stato inaugurato l'ostello Alpi Apuane e centro didattico di Fornovolasco; l'inaugurazione è stata organizzata dall'Associazione di Promozione Sociale Filo D' Arianna, che si occuperà di gestire la struttura ricettiva. Al taglio del nastro erano presenti il Commissario Prefettizio Dott.ssa Carmela Crea e il Presidente dell'Unione dei Comuni della Garfagnana Mario Puppa e, ovviamente la Presidentessa dell'associazione “Filo D' Arianna” Maria Stella Pieroni. Dopo i rituali saluti istituzionali, dove gli intervenuti hanno sottolineato l'importanza della struttura, l'evento è proseguito con un convegno sulle potenzialità turistiche dell'ostello, del centro didattico e della Val di Turrite in generale. Sono intervenuti Eros Tetti ideatore del progetto di gestione della struttura, la Dottoressa Sartini della AUSL2, il Professor Giorgio Pizziolo e lo storico Dott. Fabio Baroni, che ha chiuso il convegno con le storie dei briganti della Garfagnana. Al termine della mattinata è stato offerto ai numerosi partecipanti un ricco buffet con prodotti tipici, patrocinato dallo Slow Food Garfagnana e Valle del Serchio. Domenica 18 maggio è stato aperto al pubblico il Parco del Battiferro; le guide di Garfagnana Activities (associazione sportiva dilettantistica) hanno accompagnato i visitatori alla scoperta di questo angolo di Fornovolasco che racchiude siti di interesse storico-culturale lungo il canale del Battiferro. Il parco è suddiviso in due percorsi: la parte alta è riservata all’attività di escursionismo ambientale lungo l’alveo del torrente; questo percorso, per maggiore sicurezza, è stato munito, per brevi tratti, di corrimano in cavo di acciaio, a cui reggersi direttamente e far scorrere due moschettoni collegati all’imbracatura; all’interno c’è anche una zona attrezzata per l’Arrampicata Sportiva. La parte bassa del Parco, rinominato Rio dei Pinguini, invece è utilizzato per l’attività di torrentismo: si tratta di scendere questo tratto, camminando ed immergendosi nelle acque con la protezione di una muta in neoprene. Il percorso è facile, adatto anche ai bambini, in quanto l’acqua, anche nei pozzi più alti, non supera i 150 cm. di altezza. Che dire: divertimento assicurato per tutti! Nel mese di maggio è stato completato il rifacimento in pietra di Cardoso del selciato del cimitero di Fornovolasco; l'intervento si era reso necessario date le condizioni pessime in cui si trovava. I lavori sono stati possibili grazie alla donazione fatta dalla famiglia Bertellotti, in memoria di Ido, e ai soldi raccolti con le cene estive organizzate in paese. Il lavoro manuale è stato compiuto dagli operai del comune e da Damiano Bertellotti, che ha dato il suo aiuto come volontario. Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’avvocato Paolo Papanti-Pelletier riferita al pezzo che pubblicammo nel numero scorso sui “frati cannibali”. Lo scorso 12 maggio all’Ospedale di Barga è nato Federico Benelli. E così, dopo una pausa di circa 25 anni, è già la terza volta negli ultimi sei anni che torna la cicogna a San Pellegrinetto. L’ultimo nato va a fare compagnia al fratellino più grande Francesco, di tre anni, e alla cuginetta Sara, di sei anni. Di questo passo, tra pochi anni dobbiamo tornare a pulire il campo al Piano e riallestirlo per nuove sfide a pallone, come ai vecchi tempi; ma questa volta i protagonisti saranno loro, e noi gli spettatori! Alla mamma Linda, al papà Leonardo e al fratellino Francesco i più grandi auguri per l’ultimo arrivato in famiglia. Si è laureata lo scorso 14 aprile, a Firenze, presso la facoltà di Scienze per l’Infanzia la nostra compaesana Giulia Bertellotti. Ti aspettiamo presto al “Monte” per un brindisi tutti insieme al circolino. Intanto, complimenti e tanti auguri da tutto il paese per il traguardo raggiunto, a cui si aggiungono le congratulazioni della Redazione. LA VERITÀ … DI UNA LEGGENDA Quale abitante – sia pure solo nel periodo estivo – della vallata di Petrosciana, in cui sono situati i ruderi della cosiddetta chiesaccia, sento il dovere di intervenire a proposito dell’articolo “I frati cannibali di Fornovolasco … fra leggenda e verità”, pubblicato nello scorso numero. Desidero, in particolare, non solo richiamare la verità storica, ma anche riaffermare la verità…della leggenda. Dopo alcune notizie storiche, solo parzialmente esatte, l’articolo citato riferisce o, per meglio dire, inventa una leggenda, in base alla quale i frati di questo antico romitorio sarebbero stati dediti, durante la notte, al cannibalismo, “mangiando ancora vivi i poveri viandanti”. A tale affermazione fanno seguito altre divagazioni sullo stesso tema. Pur nella libertà di manifestazione del pensiero, riconosciuta anche dalla nostra Carta costituzionale, ritengo che vi sia un limite nel pretendere di riferire leggende che non sono tali, ma che sono invenzioni frutto solo della fervida fantasia di chi le scrive. Né io né gli anziani del luogo abbiamo mai ascoltato un simile racconto. La leggenda realmente diffusa fra la popolazione narra invece che gli eremiti agostiniani fossero soliti, all’imbrunire, suonare una campana per indicare ai viandanti (che certamente non viaggiavano con le pile tascabili) un posto sicuro in cui rifocillarsi e trascorrere la notte, in attesa di riprendere, l’indomani, il cammino. Questa è la…vera leggenda, la quale ha probabilmente un fondamento di verità, perché corrisponde ad un’usanza praticata fin dall’antichità in tutti i conventi situati in luoghi isolati. La storia, quella vera, ci dice che la nostra vallata ha una tradizione documentata di fede cristiana più che millenaria. Il primo insediamento dei frati agostiniani risale (come riferisce anche l’articolo in commento) nel IX secolo. A loro si deve la fondazione di un Hospitale, cioè di un ospizio per accogliere i pellegrini, e di una chiesa intitolata a Santa Maria Maddalena. Successivamente, gli agostiniani si trasferirono a Valdicastello, ove fondarono – nella parte alta del paese – un altro Hospitale ed una chiesa, tuttora funzionante, intitolata anch’essa a Santa Maria Maddalena. L’antico complesso degli agostiniani di Petrosciana, una volta abbandonato, ben presto decadde. La rivitalizzazione della zona si ebbe allorché, con l’impianto della coltivazione del castagno, la vallata, a partire dal XV secolo, si popolò e furono edificate case sparse o riunite in piccoli gruppi. I nuovi arrivati avvertirono l’esigenza di “riedificare” una chiesa (come attestato da un antico Campione Terrilogio) nel medesimo luogo e sotto lo stesso titolo di Santa Maria Maddalena della primitiva chiesa. Essa fu iniziata nel 1627 e portata a compimento due anni dopo. Questa chiesa (riprodotta nello stato attuale nella foto allegata all’articolo) si rivelò ben presto inadatta alle esigenze della popolazione, le cui case erano e sono situate ad un’altitudine molto più elevata. Essa fu così ben presto abbandonata, con il conseguente decadimento murario, che costituisce sicuramente la ragione del dispregiativo con cui viene chiamata (chiesaccia). Al suo posto venne edificata, nel 1786, l’attuale terza chiesa intitolata a Santa Maria Maddalena, presso le case di Petrosciana di sotto, recentemente restaurata ed officiata nel periodo estivo dal Parroco di Fornovolasco. Va infine rilevato che la fede cristiana che ha connotato nei secoli la nostra vallata si è manifestata anche nel 1913, allorché – insieme con la popolazione del Cardoso di Versilia – fu deciso di erigere la croce sul Monte Forato, in ricordo dell’Editto di Milano del 313, con cui l’Imperatore Costantino concesse libertà di culto ai Cristiani. Il centenario di tale evento è stato solennemente ricordato, lo scorso mese di agosto, con una messa concelebrata e presieduta dall’Arcivescovo di Pisa, con la partecipazione di centinaia di fedeli, come ricordato anche da La Tramontana. Finalmente riparte la squadra di calcio amatoriale dei ragazzi del nostro comune, che li ha visti impegnati da alcuni mesi anche nel ripristino del campo sportivo di Gragliana. Infatti, dopo l'alluvione dell'ottobre scorso, anche il campo sportivo di Gragliana avevo subìto il passaggio della piena, e necessitavano diversi lavori per poterlo riutilizzare. Ma i ragazzi del nuovo gruppo sportivo, sotto la perfetta supervisione di Egidio, grandissimo appassionato di calcio da tanti anni e sempre presente al campo in qualsiasi occasione, si sono messi insieme per ripristinare i danni e così il campo sportivo di Gragliana è tornato a sorridere! Ripartirà infatti, con la nuova stagione calcistica, la rinnovata squadra di calcio, che vedrà protagonisti alcuni dei giocatori della vecchia squadra e altri nuovi, alcuni dei quali provenienti anche dai paesi limitrofi; insomma, un bel gruppo che speriamo ci porti anche qualche buon risultato … ma l'importante, come si dice, è partecipare! Anche per gli abitanti del paese è un vero piacere vedere e sentire le urla di un gruppo di ragazzi che giocano e si divertono: lo è stato in questi ultimi tempi per i lavori, lo sarà durante gli allenamenti e lo sarà soprattutto durante le partite … quindi forza ragazzi! Un ringraziamento particolare a tutti coloro che si sono dati da fare nei lavori e un grossissimo “in bocca al lupo” per la nuova avventura. Come ogni anno con l'arrivo della bella stagione nelle piazze di Vallico Sotto e Vallico Sopra tornano a sfidarsi i giocatori di palla elastica. La palla elastica è considerato uno sport sferistico e può essere praticato in uno sferisterio, cioè in campo regolare lungo dai 40 agli 80 metri con un muro d'appoggio in legno o muratura alto anche più di 10 metri e con un fondo in terra battuta o asfalto. In realtà, nei nostri paesi è sempre stato praticato nelle piazze e proprio questo fa si che il gioco abbia per ogni paese ed ogni piazza le sue regole e le sue particolarità. Si gioca a squadre, solitamente di quattro giocatori, ma non è difficile assistere anche a sfide testa-testa tra due atleti; il gioco consiste nel colpire a mano nuda una palla, originariamente costituita da una pallina di piombo rivestita da fili di lana e ricoperta con strisce di cuoio, oggi sostituita con una pallina da tennis privata del rivestimento. La palla va colpita al “balzo” o al volo e il punteggio è come nel tennis 15/30/40 e gioco, solitamente la partita è ai 4 giochi. La palla elastica è uno sport di origini antiche, probabilmente risalente ad epoca romana, diffuso pressoché in tutte le regioni italiane in cui compare con nomi diversi e con stesse caratteristiche lievemente variabili come le dimensioni o il peso della palla. Fino ad alcuni decenni fa le competizioni nei nostri paesi erano esclusivamente sfide di campanile tra i paesi di Vallico Sotto e Vallico Sopra, dei migliori giocatori, a cui venivano spesso attribuiti soprannomi significativi e di cui ancora oggi si rammentano le atletiche gesta. Gli anziani del paese ricordano con piacere il tempo in cui si ritrovavano giovanotti in piazza per prendere posto chi al “mando” (battuta), chi “all'uscio nero”, chi “al cantone”, chi “di spalla”, per dare vita a lunghe e interminabili partite. I grandi giocavano in piazza mentre i ragazzi si ritrovavano nelle “rughe” o “sotto gli archi” a far pratica per poter un giorno scendere in piazza. Ai giorni nostri solo alcuni impavidi appassionati portano avanti la tradizione della palla elastica e con dedizione e impegno sono riusciti in questi anni a organizzarsi in un' associazione, ASPEV affiliata con la Federazione Nazionale FIPAP e il CONI, per dare vita a tornei a carattere nazionale a cui partecipano squadre provenienti da diverse regioni, nella speranza che questa antica tradizione si mantenga viva nei nostri paesi. Invitiamo chi volesse conoscere questo gioco ad assistere alle partite di allenamento che vengono disputate praticamente tutti i fine settimana, oppure ai tornei ufficiali in programma per i prossimi mesi. Si inizia con il torneo Provinciale a Barga il 13 luglio a partire dalle ore 12.30. Per il 26 e 27 luglio è la volta della Coppa Italia che sarà disputata a Pieve San Lorenzo (Minucciano) e dove scenderanno in campo anche gli under 14 per giocarsi la finale del trofeo CONI. Il 9 e 10 agosto, nelle piazze di Vallico Sotto e Vallico Sopra, verrà disputato il trofeo interregionale valido per le qualificazioni 2015, anche per le categorie giovanili. Infine il 30 e 31 agosto, sempre a Vallico Sotto e a Vallico Sopra, saranno disputate le finali Nazionali del Campionato Italiano. Un “in bocca al lupo” a tutti gli atleti. Si è tenuta tra la fine del maggio scorso ed i primi di giugno, presso la Biblioteca Comunale di Viareggio, la Collettiva di pittura “Brainstorming – Tempesta di cervelli” nella quale ha esposto le proprie opere, assieme ad altre amiche pittrici, anche la “vallichina” Marcella Bertoli Barsotti. L’artista, originaria del piccolo borgo di San Luigi, si è diplomata all’Istituto d’Arte “A. Passaglia” di Lucca e da qualche anno dipinge opere di pregevole fattura, che hanno già riscosso successi ed apprezzamenti un po’ ovunque. Di recente un’opera di Marcella ha partecipato al concorso nazionale per i 200 anni dell’Arma dei Carabinieri. (nella foto, Marcella posa davanti ad alcune delle sue opere) "Era una bella giornata di sole... " Se capita di parlare con persone che hanno vissuto il periodo della seconda guerra mondiale e gli viene chiesto cosa ricordano del 7 di febbraio 1944 inizieranno il loro racconto con queste parole. Infatti quel 7 febbraio era proprio una bella giornata di sole, gli uomini erano fuori a lavorare nei campi e le donne nettavano le castagne, quando udirono il rombo di aerei che volavano bassi sopra le case. Le persone incuriosite rivolsero gli occhi al cielo, ma non ebbero il tempo di ammirare perchè improvvisamente si scatenò il finimondo. In pochi minuti gli aeroplani sganciarono quattro bombe intorno al centro abitato, poi di nuovo il silenzio. Tra la popolazione terrore e panico, molti fuggirono e si nascosero in capanne isolate. In paese c'erano anche molti sfollati che avevano lasciato le loro case per paura dei bombardamenti e alcuni trovarono la morte. I morti in tutto furono quattro. Vallico è stato bombardato per errore dagli americani che avevano l'ordine di distruggere Vagli Sopra occupato dai tedeschi. Gli abitanti vollero istituire una festa chiamata "La festa delle bombe" in ringraziamento alla Madonna per aver salvato il paese dalla totale distruzione. I segni del bombardamento sono ancora evidenti sui muri di alcune case e capanne colpite dalle schegge o nei luoghi dove le bombe sono cadute, ma soprattutto negli occhi di chi ha vissuto quei drammatici momenti. (nelle foto, i segni delle schegge in un muro e il cratere originato da una delle bombe) La società filarmonica Giacomo Puccini di Fabbriche di Vallico fu fondata nel 1902; la prima apparizione ufficiale, infatti, avvenne il 30 dicembre di quell'anno in occasione della venuta in paese del Cav. Pierotti, sindaco del comune di Trassilico, di cui Fabbriche di Vallico è stata frazione fino al 1947. Il primo presidente e fondatore della filarmonica fu Giuseppe Barsotti, vicepresidente Faustino Rigali; all'epoca era dedicata a Lorenzo Perosi (1872-1956), musicista toscano, compositore di musica sacra e religiosa. Il maestro era Egidio Graziani il quale era stato collega di studi e amico di Giacomo Puccini, per cui promosse il cambiamento del nome della banda per dedicarla al maestro. Nel 1905 la banda era composta da 45 elementi e vantava la sua partecipazione a manifestazioni e concerti provinciali. Nel 1923 al maestro Graziani subentrò il maestro Gualmarri e successivamente la bacchetta passò nelle mani di Giuseppe Balducci. Col passare degli anni, sia a causa dei tragici eventi storici delle due guerre che del triste fenomeno dell'emigrazione, la filarmonica ha subìto una leggera ma inarrestabile flessione, che ne ha fatto sì diminuire i componenti, ma che non ne ha mai interrotto l’attività. Dal 1948 al 1991 la direzione è stata affidata a Mario Baldassarri, che per quarantatré anni ha guidato la filarmonica, oltre che con professionalità e stile, anche con una grande passione e volontà. Da allora la banda è diretta da Luigi Pierotti, lo “Zio” per tutti i bandisti, non solo di Fabbriche ma di tutta la Garfagnana, in quanto per anni ha suonato con bande di vari paesi quali Fosciandora, Castelnuovo e Poggio, nonché la fanfara degli Alpini ed altre formazioni. Nel 2002 la Filarmonica ha festeggiato il suo centenario con una serie di avvenimenti, tra i quali il gemellaggio con la banda di Levigliani di Stazzema e concerti nelle varie frazioni del comune. E’ stato un traguardo importante per la nostra società la quale, nonostante tutte le avversità, è riuscita a compiere un secolo di vita e continua, seppure a fatica, a suonare. L’organico infatti, rispetto agli anni passati, si è ulteriormente ridotto, sia per i raggiunti limiti di età di alcuni componenti, sia per l’abbandono di tanti elementi e la contemporanea mancanza di nuove leve. Molto aiuto ci viene da musicisti di altri paesi, non sempre vicini, che, con grande impegno e disponibilità, sono sempre presenti e ci aiutano a sopravvivere; a queste persone deve andare il ringraziamento, da parte non solo del paese di Fabbriche ma di tutta la vallata, in quanto la banda è una ricchezza inestimabile e sempre pronta ad arricchire ogni manifestazione. La nostra presidente, Samanta Giusti, proprio per cercare di risollevare un po’ le nostre sorti, quest’estate terrà dei corsi di musica gratuiti aperti a bambini e ragazzi di tutte le età che abbiano come unico requisito la voglia di imparare un’arte e di divertirsi insieme. I corsi si svolgono tutti i martedì dalle 16 in poi nel teatrino parrocchiale di Fabbriche di Vallico e chiunque fosse interessato può presentarsi lì e sarà sicuramente il benvenuto! Speriamo in questo modo di riportare qualche elemento nel nostro organico e di far rinascere l’amore e la passione per la musica e, di conseguenza, per la banda. (dall’alto, una foto della banda del 1957, una del 1982 ed una, a colori, del 2002)