Può essere il Wing Tsun una risposta al MOBBING

Transcript

Può essere il Wing Tsun una risposta al MOBBING
Può essere il Wing Tsun
una risposta al MOBBING ?
di Aldo Autuori
Viviamo in una società in cui la competizione tra gli individui assume connotazioni esasperate e degenerate
all’interno dell’ambiente di lavoro. Forse il ‘mobbing’ è sempre esistito e solo adesso lo si percepisce e se
ne prende coscienza come problema sociale che riguarda molte più persone di quanto si possa immaginare.
Una volta le aziende erano capaci di fare a meno di lavoratori o dipendenti semplicemente buttandoli fuori;
più di un secolo di cultura e legislazione e soprattutto battaglie civili e politiche , ha reso loro un po’ più
difficile farlo. Ma c’è una soluzione: il mobbing, ovvero quella raffinata opera di pressione invisibile che
costringe dipendenti e lavoratori ad andarsene. Prima si crea una situazione di ansia ed insicurezza, quindi di umiliazione ed infine di ricatto.
In ultima analisi un’aggressione nei confronti di un individuo condotta su diversi livelli : psicologico, fisico,
ambientale ed in diversi modi. Statisticamente poi sembra che questa odiosa pratica di violenza psicologica , di emarginazione e
frustrazione, che tende a far perdere la dignità , sia maggiormente messa in atto nei confronti delle donne.
Con questa riflessione non ho potuto fare a meno di ricordare che il Wing Tsun, questa magnifica arte
marziale così ben rappresentata in Italia da F.Cuciuffo e dal mio Sifu M. Stellato, sia stata creata circa
trecento anni fa in Cina da una donna per difendersi dalle attenzioni di un signorotto feudale.
Tutti noi praticanti di Wing Tsun conosciamo la leggenda della monaca Ngo Mei che insegna le basi della
difesa personale a Yim Wing Tsun sfruttando la morbidezza, la capacità di adeguarsi all’avversario per
resistere al suo attacco. Ma per capire come il Wing Tsun possa fronteggiare una situazione di mobbing
bisogna necessariamente fare riferimento alle sue tre filosofie guida , vale a dire :
1. Buddismo
2. Taoismo
3. Confucianesimo.
1)Buddismo
Il Buddismo insegna che la vita è sofferenza , che tutto è precario, che tutto passa e cessa di esistere con la
morte. Ma, secondo Buddha, la sofferenza nasce dal desiderio, desiderio di possedere qualcosa di essere
qualcuno. In altre parole si è prigionieri del desiderio.
Buddha, postulando che il desiderio può essere vinto, indica le otto vie per vincerlo:
1. la giusta comprensione (della sofferenza, del desiderio)
2. Il giusto proposito
3. Il giusto parlare
4. Il giusto agire
5. Il giusto modo di vivere
6. Il giusto impegno
7. Il giusto discernimento
8. La giusta meditazione
L’obiettivo dunque è liberarsi dai condizionamenti del desiderio e del pensiero.
In termini fisici, questo proposito nel WT si traduce nel allenare il corpo a reagire in maniera istintiva ad una
aggressione facendo in modo che gli arti si muovano (CHI SAO) indipendentemente dall’elaborazione di un
processo razionale o di una strategia perché è il corpo stesso, nel suo muoversi, che diventa strategia.
In un ambiente di lavoro saturo di mobbing, quanto è importante riuscire a liberasi dai condizionamenti
indotti dall’atteggiamento del management aziendale (richieste, direttive palesemente assurde ed
irrealizzabili) e dai colleghi (ostilità di relazioni emarginazione)?
E’ possibile agire in maniera istintiva con il giusto parlare, il giusto agire, il giusto discernimento la giusta
meditazione agli stimoli (aggressioni) che si ricevono ? La Siu Nim Tao può aiutare.
La sua pratica costante, con la dovuta concentrazione e seguendo i ‘motti’ del Wing Tsun, può indicare in
che modo rendere reali le otto vie individuate da Buddha.
Nell’eseguirla la mente si libera dai pensieri superflui, il corpo abbandona la contrazione da stress.
Si comprende che gli obiettivi aziendali, per i quali si accende la competizione tra colleghi, sono forzature e
strumentalizzazioni aziendali che fanno desiderare, ad esempio un grado od un ruolo superiore rispetto ad
un altro, oppure un ufficio od una scrivania migliore.
E, nel momento in cui il lavoratore smette di “desiderare” tali cose, ma interpreta il proprio ruolo ed il
proprio lavoro con il giusto impegno, il giusto discernimento sarà più forte nei confronti del mobbing.
2)Taoismo
La componente Taoista insegna a conformarsi ed agire in armonia con l’ordine naturale delle cose.
Il combattente Wing Tsun si adegua all’avversario, contrapponendo la cedevolezza alla sua forza e la forza
alla sua cedevolezza, in un continuo divenire tra Yn Yang realizzando la cosiddetta armonia degli opposti.
E’ il concetto del ‘Wu Wei’ , il ‘non agire ’ che non deve essere confuso con la mera passività. Lao Tse nel “Tao te ching” dice che è sbagliato combattere la forza con la forza. Un avversario che ci
aggredisce è normalmente più forte di noi ed è pertanto inutile opporvisi usando a nostra volta la forza. E’
preferibile inizialmente cedere, in modo tale da fargli perdere l’equilibrio e quindi sfruttare contro di lui la
sua stessa superiorità. Se l’informazione dà potere allora è questa la condizione in cui il combattente Wing
Tsun riesce ad avere tutte le informazioni sulle intenzioni dell’avversario, applicando la giusta pressione al
contatto, senza darne alcuna. Viceversa, la postura di precombattimento (IRAS) nel Wing Tsun non dà
nessuna
informazione
sulle
nostre
intenzioni
al
nostro
avversario/aggressore.
E’ evidente il vantaggio di un tale atteggiamento, non far capire le proprie intenzioni, nei confronti di
colleghi di lavoro che, cercando il coinvolgimento in opinioni, valutazioni e critiche sull’azienda o su di un
capo, sfruttano a proprio vantaggio eventuali imprudenti affermazioni.
Quando si vive in una comunità si ha spesso il desiderio di comunicare, di confidarsi con il prossimo. C’è un
proverbio cinese che dice “quando non sai di chi fidarti, non fidarti di nessuno”. Applicando i principi
taoistici nelle relazioni sociali si assume in pratica la postura IRAS nella propria mente: atteggiamento
apparentemente inoffensivo e disponibile ma pronto a difendere i punti vitali ed a reagire in maniera
adeguata. Sarà molto più difficile per l’avversario/collega individuare punti deboli in questa guardia ideale
ed, inevitabilmente, sarà costretto a scoprirsi o a rinunciare ad attaccare.
3)Confucianesimo
Il Confucianesimo, nelle arti marziali, riguarda quegli aspetti connessi con il rituale, il comportamento, il
rispetto dovuto ai maestri ed al luogo in cui ci si allena. Al centro del pensiero confucioniano c’è l’uomo.
Confucio riteneva fosse molto importante forgiare il carattere di ciascun individuo, quindi del popolo
intero, attraverso la diffusione e il miglioramento dell’insegnamento pubblico, consolidando tutelando lo
stato e la società. .L’allievo deve essere guidato dal buon esempio del suo insegnante.Il discorso
sull’influenza del confucianesimo nel Wing Tsun è molto più articolato ma a me piace sottolineare quell’
aspetto che , nell’ambito del rispetto che si instaura tra allievo e maestro e della consapevolezza del
proprio ruolo, determina l’autostima, qualità essenziale per non cedere alla depressione che si prova nel
percepire l’ostilità dei colleghi di lavoro. La dignità è un valore esistenziale prezioso senza il quale
l’individuo diventa vittima passiva dei soprusi e delle prepotenze. L’uomo consapevole è un uomo che
coltiva l’autostima e, la pratica del Wing Tsun, aiuta a diventare consapevole delle proprie capacità, quindi
più sicuro nelle relazioni sociali.
Si può concludere, alla fine di queste considerazioni, che l’insieme delle tre filosofie concorre a formare le
qualità tecniche e morali necessarie nel viaggio della vita e che la pratica del Wing Tsun, oltre a fornire un
valido strumento di difesa personale reale, fornisce anche la capacità di fronteggiare qualsiasi situazione e
qualsiasi avversario con un’adeguata preparazione psico/fisica.
Vorrei ringraziare infine il mio Sifu M. Stellato perché, attraverso suoi insegnamenti tecnici, ho incominciato
a meditare su come il Wing Tsun si possa utilizzare nelle relazioni sociali.
Aldo Autuori
Febbraio 2007-02-19

Documenti analoghi

Curriculum marziale

Curriculum marziale questo percorso ed è una delle cose che mi affascinano di questa disciplina. Ogni volta che entro in palestra so che posso fare una nuova scoperta, che può voler dire vedere qualcosa di ancora mai ...

Dettagli

Chi Kung Escrima scrima Wing Tsun

Chi Kung Escrima scrima Wing Tsun superiorità del «morbido» Wing Tsun, che si basava sui principi taoistici del cedere e del «non far nulla». Con l'aiuto delle conoscenze del suo Sifu il gran maestro Leung Ting cominciò a cercare l...

Dettagli

Si Fu Corti Maurizio Master 5° Livello

Si Fu Corti Maurizio Master 5° Livello lontano 1972, e questa purtroppo la dice lunga sulla mia età… Ho iniziato con il Tae Kwon Do Coreano e ricordo ancora il mio maestro Chun Bong Lee che era un 6° Dan, dopo neanche un anno sono passa...

Dettagli

Leadership 1 /5 - wingtsun modena

Leadership 1 /5 - wingtsun modena Cenni Storici del WingTsun Com'è giunto il Wing Tsun in Europa? Il nostro sistema di combattimento, probabilmente, si è sviluppato 300 anni fa dal Kung Fu Shaolin. La Monaca Ng Mui, (non fu mai bat...

Dettagli

RealAction1 - Wing Tsun Sardegna

RealAction1 - Wing Tsun Sardegna Quando uno studente è stato addestrato a scuola ad attaccare certi punti del corpo, per non incorrere in sanzioni arbitrali, poi è difficile cambiare tutto quando capita di doversi difendere in str...

Dettagli