CAPITOLATO F29 rev 0 - Condominio Acquario

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CAPITOLATO F29 rev 0 - Condominio Acquario
Condominio ACQUARIO – fabbricato 29
Via Alberto Ascari 211 … 311 – 00142 ROMA
CAPITOLATO TECNICO
condominio ACQUARIO
LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
DEI PROSPETTI ESTERNI DEL FABBRICATO 29
Roma, dicembre 2013
STUDIO TECNICO ing Maurizio Manzoni - ROMA
Condominio ACQUARIO – fabbr 29
via Alberto Ascari 211 … 311 – 00142 ROMA
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
INDICE GENERALE
Parte prima
CAPITOLATO GENERALE
pag 3
Parte seconda
CAPITOLATO SPECIALE
pag 18
ing MAURIZIO MANZONI
dicembre 2013
2
Condominio ACQUARIO – fabbr 29
via Alberto Ascari 211 … 311 – 00142 ROMA
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
CAPITOLATO GENERALE
INDICE
art 1
OGGETTO DELL’APPALTO
pag 4
art 2
PRESCRIZIONI GENERALI E MODO D’APPALTO
pag 4
art 3
DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO
pag 4
art 4
CONDIZIONI COMUNI A TUTTI I LAVORI
pag 5
art 5
ORDINE DA TENERSI NELL’ANDAMENTO DEI LAVORI
pag 5
art 6
ASSICURAZIONE E TUTELA FISICA DEI LAVORATORI
pag 5
art 7
ONERI E OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELL’APPALTATORE
pag 7
art 8
ONERI A CARICO DEL CONDOMINIO
pag 9
art 9
LAVORI EVENTUALI NON PREVISTI
pag 9
art 10
DANNI DI FORZA MAGGIORE
pag 10
art 11
OSSERVANZA DI LEGGI E REGOLAMENTI
pag 10
art 12
DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
pag 10
art 13
QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
pag 10
art 14
MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI LAVORI
pag 11
art 15
TRASGRESSIONI
pag 11
art 16
ONERI E NORME DI MISURAZIONE
pag 12
art 17
LAVORI PREPARATORI
pag 12
art 18
PROVE SUI MATERIALI
pag 12
art 19
CAMPIONATURA
pag 12
art 20
CONSEGNA DEI LAVORI
pag 12
art 21
PROGRAMMA DEI LAVORI
pag 13
art 22
ULTIMAZIONE DEI LAVORI
pag 13
art 23
SOSPENSIONE DEI LAVORI
pag 14
art 24
PROROGHE
pag 14
art 25
PENALE
pag 14
art 26
PREZZI DI APPALTO E LORO REVISIONE
pag 15
art 27
IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI
pag 15
art 28
MODALITA’ DI PAGAMENTO
pag 16
art 29
CONTO FINALE
pag 16
art 30
COLLAUDO
pag 17
art 31
REVISIONE PREZZI
pag 17
art 32
DIVIETO DI SUBAPPALTO
pag 17
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Condominio ACQUARIO – fabbr 29
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art 1
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente Capitolato stabilisce norme, prescrizioni ed oneri generali e determina le
condizioni tecniche normali per l'esecuzione e la valutazione dei lavori di manutenzione
dei prospetti esterni, nonché delle opere di risanamento dei volumi tecnici e varie da
eseguirsi nel Condominio ACQUARIO fabbr. 29 – via Alberto Ascari 211-311, ROMA.
L’appalto verrà regolato secondo le condizioni stabilite dal presente Capitolato del quale
l’Impresa riconosce di aver preso completa ed esatta conoscenza.
art 2
PRESCRIZIONI GENERALI E MODO D’APPALTO
Per quanto riguarda l'ammontare dell'appalto, il sistema per esso adottato, le modalità per
i pagamenti, il tempo utile per la ultimazione dei lavori, la penale in caso di ritardo, il conto
finale, valgono le disposizioni particolari contenute nella prima parte del presente
capitolato (Capitolato Generale).
Tutti i lavori verranno eseguiti con la piena osservanza sia delle descrizioni delle opere
che delle prescrizioni particolari, contenute nella seconda parte (Capitolato Speciale).
L’impresa dovrà formulare l’offerta in base al proprio esame dei lavori, così come descritto,
ed a seguito di sopralluoghi, controlli e proprie valutazioni.
L’impresa pertanto dovrà verificare la congruenza delle quantità in relazione all’offerta che
sarà considerata comprensiva di tutte le valutazioni quantitative effettuate, senza che
l’impresa possa, in fase successiva, pretendere nulla per eventuali differenze nelle
quantità a forfait, indicate nel computo metrico.
art 3
DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO
Fanno parte integrante del contratto in quanto applicabili:
1. Il capitolato generale di appalto per le opere pubbliche di competenza del Ministero
dei Lavori Pubblici approvato con D.M.LL.PP. n. 145/2000;
2. Il Regolamento per la direzione, contabilità e collaudazione dei lavori dello Stato,
che sono nelle attribuzioni del Ministero dei Lavori Pubblici. approvato con legge
109/94 e successive varianti ed integrazioni, con l'avvertenza che le attribuzioni
demandate agli Ispettori Superiori del Genio Civile col detto Regolamento, si
intendono deferite ai Tecnici del Condominio;
3. Il presente Capitolato – Generale, Speciale e relativi allegati – gli importi parziali dei
lavori e l'elenco dei prezziari di riferimento;
4. Il computo metrico delle lavorazioni.
Oltre le leggi, decreti e regolamenti citati nel testo del presente capitolato l’impresa è
tenuta ad osservare tutte le normative in vigore al momento dell’esecuzione dei lavori,
nonché tutte le disposizioni che regolano gli appalti dipendenti dall'Amministrazione dei
Lavori Pubblici, quelle che in materia saranno emanate dal competente Ministero, se ed in
quanto non siano modificate dal presente Capitolato e dalle clausole specifiche
contrattuali.
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art 4
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CAPITOLATO
CONDIZIONI COMUNI A TUTTI I LAVORI
L'esecuzione di qualsiasi lavoro verrà condotta con la massima precisione conformemente
alle prescrizioni del presente capitolato nonché alle disposizioni che verranno impartite
dalla Direzione dei Lavori.
L'Impresa appaltatrice ha l'obbligo di osservare tutte le migliori pratiche dell'arte e della
tecnica costruttiva; è obbligo dell'Impresa uniformarsi, a propria cura e spese, a tutte le
prescrizioni di legge ed ai Regolamenti Comunali, vigenti e futuri, in materia di esecuzione
di lavori edilizi nonché di polizia urbana, igiene, ed in particolare alle leggi ed ai
Regolamenti per la prevenzione degli infortuni.
Sono a carico dell'impresa tutte le opere provvisionali, ponteggi, protezioni e qualsiasi altro
onere. L'Impresa adotterà, a sua cura e spese, speciali precauzioni per la esecuzione
delle opere di qualsiasi lavoro ed operazioni lungo le vie pubbliche, le aree private anche
di pubblico passaggio, e per evitare danni alle opere già realizzate.
L'Impresa è contrattualmente responsabile della perfetta rispondenza delle dimensioni e
parti d'opera ai tipi di progetto ed alle indicazioni contenute nei vari ordini di servizio della
Direzione Lavori per modo che dovrà, a sua cura e spese, demolire e ricostruire quanto
risultasse errato.
L'Impresa ha l'obbligo di mettere a disposizione della Direzione Lavori, senza creare
difficoltà e senza speciale compenso, propri ponti di servizio, andatoie e mezzi d'opera per
tutti quei lavori, di qualunque natura ed entità, che il Condominio ritenesse di eseguire
direttamente o a mezzo di altre imprese.
Si precisa che con la dizione "Condominio" si intende il Condominio “ACQUARIOFabbricato F29” di via Alberto Ascari – Roma.
art 5
ORDINE DA TENERSI NELL’ANDAMENTO DEI LAVORI
In genere l'Impresa avrà facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà più
conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale, purché, a giudizio
della Direzione Lavori, le soluzioni non siano pregiudizievoli alla buona riuscita delle opere
ed agli interessi del Condominio.
Questo si riserva, in ogni caso, il diritto di stabilire l'esecuzione di un determinato lavoro
entro un congruo termine di tempo perentorio o di disporre l’ordine di esecuzione dei lavori
nel modo che riterrà più conveniente senza che l’Impresa possa rifiutarsi.
art 6
ASSICURAZIONE E TUTELA FISICA DEI LAVORATORI
E' obbligo contrattuale a totale carico dell'Impresa l'adempimento delle seguenti
prestazioni, il cui esito dovrà essere fornito al Condominio e alla Direzione Lavori:
1. La documentazione di avvenuta denuncia agli Enti previdenziali (inclusa la Cassa
Edile, assicurativi ed anti-infortunistici) D.U.R.C. (documento unico di regolarità
contributiva) deve essere presentata alla Direzione dei Lavori prima dell'inizio dei
lavori e comunque entro trenta giorni dalla data del verbale di consegna degli
stessi.
2. La trasmissione alla Direzione dei Lavori delle copie dei versamenti contributivi
previdenziali ed assicurativi, nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti
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della contrattazione collettiva, deve essere effettuata dall'Impresa con cadenza
trimestrale.
3. La Direzione dei Lavori procederà, tuttavia, alla verifica di tali versamenti in sede di
emissione dei singoli stati di avanzamento dei lavori.
4. Nella documentazione posta a base di appalto è previsto il "Piano di Sicurezza e di
Coordinamento" predisposto dal Committente ai sensi dei D.Lgs. 81 del 9 aprile
2008, che costituisce parte integrante del contratto di appalto, l’Impresa dovrà
mettere a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza copia del Piano di
Sicurezza e di Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza almeno dieci
giorni prima dell'inizio dei lavori.
L'Impresa Appaltatrice è tenuta ad attuare quanto previsto dal D.Lgs. di cui sopra e più
precisamente:
Prima dell'inizio dei lavori:
• presenta al "Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori" le proposte di integrazione al
"Piano di Sicurezza e di Coordinamento", ove ritenga di poter meglio garantire la
sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza e della propria
organizzazione. In nessun caso, le eventuali integrazioni possono giustificare
modifiche o adeguamento dei costi pattuiti;
• consulta preventivamente i rappresentanti per la sicurezza e fornisce loro i
necessari chiarimenti sui Piani di Sicurezza e di Coordinamento ricevendone,
eventualmente, proposte al riguardo;
• affigge in maniera visibile presso il cantiere, la notifica preliminare all'organo di
vigilanza competente.
Nel corso dei lavori:
attua quanto previsto nel piano di sicurezza e di coordinamento;
mantiene il cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;
cura le condizioni di movimentazione dei vari materiali;
cura la manutenzione ed il controllo, prima dell'entrata in servizio e periodicamente,
degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare
la sicurezza e la salute dei lavoratori;
sceglie l'ubicazione dei posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso
definendo vie o zone di spostamento o dì circolazione;
adegua, in funzione dell'evoluzione dei cantiere, la durata effettiva da attribuire ai
vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;
delimita ed allestisce le zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali e di
sostanze pericolose;
cura la cooperazione tra datore di lavoro e lavoratori autonomi e/o subappaltatori;
cura le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità
del cantiere;
adotta le misure conformi alle prescrizioni di sicurezza e di salute;
cura le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi coordinandosi, se del caso,
con il committente o il responsabile dei lavori;
consulta preventivamente i rappresentanti per la sicurezza sulle modifiche
significative da apportarsi al piano di sicurezza;
cura che stoccaggio ed evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano
correttamente.
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art 7
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CAPITOLATO
ONERI ED OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELL’APPALTATORE
Oltre agli oneri specificati nel presente capitolato, saranno a carico dell'Impresa
appaltatrice gli oneri ed obblighi seguenti:
1. La formazione dell'area di cantiere attrezzata in maniera da assicurare una perfetta
e rapida esecuzione di tutte le opere da realizzare, la recinzione dell'area su cui
insiste il cantiere stesso secondo quanto verrà richiesto dalla Direzione Lavori,
nonché la pulizia e la manutenzione su tutta l'area di pertinenza dei lavori.
2. La fornitura, a proprie spese, e la esposizione della prescritta tabella indicante il
nominativo del Condominio, l'oggetto dell'appalto, gli estremi della autorizzazione
del Sindaco ad eseguire i lavori, l'impresa esecutrice, il Direttore dei Lavori e
l'Assistente, nonché il Coordinatore per la sicurezza.
3. La sorveglianza nell'area di cantiere, con il personale necessario ed il controllo e la
eventuale protezione di tutti i materiali in esso esistenti, ciò fino alla data stabilita in
contratto per il collaudo. L'impresa non potrà richiedere alcunchè per la eventuale
mancanza di materiali o proprie attrezzature di cantiere.
4. La fornitura di attrezzi e strumenti per rilievi, tracciamenti e misurazioni relative alle
operazioni di consegna, verifica, contabilità e collaudo dei lavori.
5. L'esecuzione, a sue spese, presso gli Istituti che saranno prescelti dalla Direzione
Lavori, di tutte le esperienze e saggi, che dalla medesima saranno ritenuti
necessari, sui materiali impiegati o da impiegarsi nelle opere.
6. La fornitura e la manutenzione dei cartelli di avviso e lumi per i segnali notturni nei
punti prescritti e quanto altro, a scopo di sicurezza, venisse particolarmente indicato
dalla Direzione Lavori e dal progetto per la Sicurezza nel Cantiere, nonché quanto
richiesto dal Coordinatore per la Sicurezza.
7. Qualora richiesti dal Condominio, la fornitura ed installazione di fari notturni per
l’illuminazione dei ponteggi.
8. La costruzione, il regolare mantenimento e lo smontaggio dei ponti di servizio, delle
impalcature e delle costruzioni provvisorie di qualsiasi genere occorrente sia per
l'esecuzione di tutti indistintamente i lavori, che per assicurare l'incolumità degli
operai e quella dei condomini; inoltre sono a suo carico gli oneri per gli sfridi,
deperimenti e perdite delle strutture (legname, ferro, ecc.), costituenti i ponti, le
impalcature e costruzioni provvisorie.
9. Il pagamento delle eventuali tasse per concessione di permessi comunali per le
occupazioni temporanee del suolo e delle aree necessarie ai lavori e per le
provviste; anche per impianti di cantiere sussidiari, per opere provvisionali, per
strade di accesso, nonché per passi carrabili.
10. Il risarcimento ai proprietari, od a terzi, per danni verificatisi in conseguenza sia dei
depositi, impianti ed opere di cui al precedente numero, sia dello scarico delle
acque di qualsiasi natura nonché per danni causati da qualsiasi manovra in
dipendenza di detti impianti e da scarichi e carichi dei materiali in generale anche
da/su mezzi di trasporto.
11. L'osservanza delle vigenti disposizioni legislative e di quelle che potranno
intervenire in corso d'opera, nonché dei contratti collettivi di lavoro riguardanti
l'impiego della mano d'opera e le assicurazioni obbligatorie degli operai, il
pagamento dei contributi messi a carico dei datori di lavoro, l'assunzione di tutti gli
operai tramite gli Uffici all'uopo preposti e quanto altro previsto dai contratti collettivi
di lavoro.
12. L'esibizione, al Condominio, al momento della firma del contratto di appalto, della
documentazione riguardante la regolare posizione degli operai, copia della polizza
di incendio dei lavori e responsabilità civile, copia del certificato di iscrizione alla
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CAPITOLATO
C.C.I.A.A., il numero della partita I.V.A., la posizione della Cassa Edile, INPS,
INAIL, nonché adeguata polizza assicurativa in grado di coprire tutto quanto
previsto nel lavoro in oggetto, il DURC (Documento Unico di Regolarità
Contributiva) positivo da cui si rilevi le posizioni della Cassa Edile, INPS, INAIL,
nonché adeguata polizza assicurativa in grado di coprire tutto quanto previsto nel
lavoro in oggetto.
13. L'Impresa appaltatrice è responsabile anche dell'osservanza delle norme
precedenti nei confronti dei dipendenti di Ditte incaricate ad eseguire talune
lavorazioni. Il fatto che il subappalto non sia autorizzato, non esime l'appaltatore
dalle responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri
diritti del Condominio. Sono considerati subappalti le commesse date
dall’appaltatore ad altre Imprese per la fornitura anche in opera delle opere
provvisionali, quali ponteggi, impianti idrici, elettrici e simili che si eseguono a
mezzo di Ditte specializzate.
14. Il Condominio, in caso di violazione delle precedenti norme previa comunicazione
all'Impresa appaltatrice delle inadempienze, ad essa accertate o ad essa
denunciate all'Ispettorato del Lavoro, potrà sospendere il pagamento per un
ammontare corrispondente, fino a che la vertenza non sia stata definita. Per tale
sospensione o ritardo di pagamenti l'Appaltatore non può opporre eccezione al
Condominio, neanche a titolo di risarcimento.
15. La fornitura di fotografie prima dell'inizio delle opere, alla fine ed in corso nei vari
periodi dell'appalto, nel numero, tipo e dimensioni che saranno di volta in volta,
indicati dalla Direzione Lavori.
16. Il libero accesso al cantiere, il passaggio nello stesso alle persone addette ed a
qualunque altra Impresa alla quale siano stati affidati lavori, non compresi nel
presente appalto, purché autorizzata dal Condominio, ed alle persone che
eseguono lavori per conto diretto dell'Amministrazione stessa nonché a richiesta
della Direzione Lavori. L'uso parziale o totale, da parte di dette Imprese o persone,
dei ponti di servizio, impalcature, costruzioni provvisorie e degli apparecchi di
sollevamento per tutto il tempo occorrente all'esecuzione dei lavori che il
Condominio intenderà eseguire direttamente ovvero a mezzo di altre ditte, dalle
quali come dal Condominio, l'Impresa non potrà pretendere compensi di sorta.
17. L'obbligo di provvedere a sua cura e spese, sotto la sua completa responsabilità, al
ricevimento in cantiere, scarico e trasporto nei luoghi di deposito, alla buona
conservazione e perfetta custodia dei materiali, di forniture e provviste tutte. I danni
che, per cause dipendenti dall'Impresa o per sua negligenza, fossero apportati ai
materiali forniti ed ai lavori conclusi da altre Ditte dovranno essere riparati a carico
esclusivo dell'Impresa appaltatrice.
18. La manutenzione di tutte le opere sino al compimento del collaudo. Pertanto, a
seguito di constatazione di danni da parte del Condominio, l'Impresa dovrà
provvedere alle riparazioni necessarie entro sette giorni dalla avvenuta
comunicazione.
Trascorso inutilmente il termine predetto, il Condominio è
autorizzato ad eseguire i lavori richiesti, tramite altra impresa, addebitando gli oneri
alle competenze delle rate a saldo.
19. In particolare si stabilisce che:
Entro una settimana dall'ultimazione dei lavori l’impresa dovrà
completamente sgombrare il cantiere dai materiali, mezzi d'opera, ponteggi,
impalcature, impianti, e quanto altro di sua proprietà;
Per tutta la durata dei lavori, per l'Impresa, dovrà essere presente un tecnico
qualificato regolarmente iscritto all'albo professionale. Questi dovrà avere la
competenza specialistica per le opere previste in contratto e ricevere gli
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ordini di servizio impartiti dalla Direzione Lavori e dal Coordinatore per la
Sicurezza, rilasciandone copia firmata per ricevuta;
E’ obbligo dell'Impresa appaltatrice adottare, nell'esecuzione di tutti i lavori, i
procedimenti e le cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumità degli
operai, delle persone addette ai lavori e dei terzi, nonché per evitare danni
sia a beni pubblici che privati;
Ogni più ampia responsabilità, in caso di infortuni, ricadrà pertanto
sull’Impresa;
L’impresa dichiara espressamente che tutti gli obblighi ed oneri sopra
specificati sono stati considerati nello stabilire il prezzo dei lavori.
Le eventuali spese occorrenti per la registrazione del contratto sono a carico dell’Impresa
aggiudicatrice dell'appalto.
art 8
ONERI A CARICO DEL CONDOMINIO
Sono a carico del Condominio:
La fornitura di acqua ed energia elettrica per tutto il periodo del cantiere.
Uso di un locale da adibire a ripostiglio e spogliatoio degli operai e un servizio
igienico.
Le spese e le formalità per la richiesta delle necessarie o eventuali autorizzazioni
ad eseguire le opere appaltate.
Le spese relative alla Direzione dei Lavori.
Le spese per il collaudo delle opere.
Le spese relative al Coordinatore in materia di sicurezza e di salute, durante la
progettazione dell’opera: “Coordinatore per la Progettazione”.
Le spese relative al Coordinatore in materia di sicurezza e di salute, durante la
realizzazione dell’opera: “Coordinatore per l’esecuzione dei lavori”.
L’I.V.A. di legge.
art 9
LAVORI EVENTUALI NON PREVISTI
L’Appaltatore ha l’obbligo di eseguire i lavori eventuali non previsti, per i quali non si
trovino le indicazioni nel presente capitolato; pertanto essi verranno valutati con nuovi
prezzi da stabilirsi e concordarsi come di seguito indicato.
I lavori saranno eseguiti, in aggiunta a quelli già appaltati, con le modalità previste nel
presente capitolato ed in conformità a quelle eventualmente aggiunte e valutati in base
alla Tariffa dei Prezzi 2012 – Regione Lazio.
I costi dovranno, comunque, essere preventivamente concordati fra il Condominio, la
Direzione dei Lavori e l’Impresa, prima dell'effettuazione delle lavorazioni richieste, tramite
sottoscrizione di apposito verbale.
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art 10
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CAPITOLATO
DANNI DI FORZA MAGGIORE
I danni di forza maggiore saranno accertati con la procedura stabilita nella legge 109/94 e
DPR 554/99, avvertendo che la denunzia del danno deve essere sempre fatta per iscritto.
art 11
OSSERVANZA DI LEGGI E REGOLAMENTI
L’impresa dovrà ottemperare, sotto la propria esclusiva responsabilità, alle leggi, ai
regolamenti ed alle disposizioni vigenti o che saranno emanati nel corso dei lavori, in
materia di Lavori Pubblici, di materiali da costruzione, di sicurezza ed igiene del lavoro ed
in materia di trattamento e tutela dei lavoratori.
L’impresa s'intenderà anche obbligata alla osservanza di tutte le norme regolamentari e
delle disposizioni emanate, ai sensi della legge, dalle competenti autorità che avranno
giurisdizione nei luoghi in cui debbono eseguirsi i lavori.
L’impresa sarà altresì obbligata all’osservanza delle particolari prescrizioni per la salute
delle maestranze, restando a suo completo carico ogni spesa ed ogni eventuale indennità
che dovrà corrispondere.
art 12
DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Ferme restando tutte le disposizioni contenute nel presente capitolato, per ciò che
riguarda la definizione delle controversie tra l'impresa e il Condominio, sarà competente il
Foro di Roma.
art 13
QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
L’Impresa ha l’obbligo di eseguire a perfetta regola d’arte tutte le opere oggetto
dell’appalto in conformità e nel rispetto delle norme contenute nel contratto di appalto ed
allegati.
Il Condominio si riserva la facoltà di indagine e di sanzione in qualsiasi momento.
Nel caso di trasgressioni alle prescrizioni del presente Capitolato o di mancata osservanza
agli ordini di servizio, si darà luogo alla sospensione dei pagamenti finché l’impresa non
dia prova di sufficiente volontà per assolvere gli impegni assunti.
I materiali occorrenti per la realizzazione delle opere, proverranno da quelle località che
l’impresa riterrà di sua convenienza purché ad insindacabile giudizio della Direzione dei
Lavori siano riconosciuti della migliore qualità e specie.
Le eventuali provviste non ritenute accettabili dalla Direzione dei Lavori, saranno,
dall’Impresa, sostituite con altre rispondenti ai requisiti richiesti ed i materiali non accettati
dovranno essere immediatamente allontanati dalla sede di lavoro, a cura e spese
dell’impresa.
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art 14
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CAPITOLATO
MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI LAVORI
Le modalità di esecuzione dei lavori dovranno essere rispondenti alle norme tecniche di
buona costruzione.
Effettuata la consegna dei lavori, entro 30 giorni dalla firma del contratto, prima di dare
inizio alla esecuzione delle opere previste nell'appalto, l'impresa dovrà procedere alla
verifica delle stesse ed entro 10 giorni dalla data del verbale di consegna dei lavori, dovrà
segnalare eventuali differenze sostanziali riferite a particolari difficoltà esecutive delle
lavorazioni o addirittura ad impossibilità di eseguirle, non prevedibili in fase di offerta.
Trascorso detto termine senza che l'impresa abbia fatto osservazioni, le indicazioni dei
documenti si intenderanno da essa definitivamente accettate.
Le armature, centine, puntellature, sbadacchiature, impalcature, ponteggi e tutte le opere
provvisionali, di qualunque genere, in ferro o in legname, dovranno essere eseguite a
perfetta regola d'arte ed in modo da impedire qualsiasi deformazione di esse o delle opere
che debbono sostenere.
L’impresa rimane in ogni caso interamente responsabile dei danni alle persone, alle
proprietà pubbliche e private ed ai lavori stessi, per insufficienza o mancanza anche
parziale di opere provvisionali, alle quali dovrà provvedere di propria iniziativa adottando
altresì tutte le precauzioni necessarie e senza sollevare eccezioni di sorta alle prescrizioni
che al riguardo venissero impartite dalla Direzione Lavori e dal Coordinatore della
Sicurezza.
Col procedere dei lavori l'Impresa potrà recuperare i materiali impiegati in tali opere,
provvedendo al disarmo di esse con le necessarie cautele e sotto la sua piena
responsabilità, secondo quanto sopra stabilito. Quei materiali che per qualunque causa, o
a giudizio della Direzione Lavori, non potessero essere tolti senza pregiudizio della buona
riuscita dei lavori o andassero comunque perduti, saranno abbandonati senza che per
questo spetti all'Impresa alcun speciale compenso.
Uguali norme e responsabilità si intendono estese ai macchinari, mezzi d'opera, attrezzi e
simili, impiegati dall'Impresa per l'esecuzione dei lavori o comunque esistenti nell'area di
cantiere.
Per quanto riguarda infine le modalità di esecuzione di ogni singola categoria di lavoro, si
fa riferimento a quanto prescritto nell’articolo 10 del Decreto 19 aprile 2000 nr. 145 del
Ministero dei Lavori Pubblici riferito articolo 3, comma 5, della legge nr. 109 del 11
febbraio 1994 e successive modificazioni ed, in particolare, a quanto prescritto nella parte
seconda del presente capitolato, nelle indicazioni delle percentuali di importo delle singole
categorie di lavoro, negli ordini di sevizio, nonché alle disposizioni impartite in corso
d'opera dalla Direzione dei Lavori.
art 15
TRASGRESSIONI
Nel caso di trasgressioni alle prescrizioni del presente Capitolato, alla mancata
osservanza degli ordini di servizio, alla sollecita esecuzione dei lavori, ed in caso di
inadempienze gravi e ripetute, si darà luogo alla sospensione dei pagamenti finché
l'Impresa non dia prova di sufficiente organizzazione e volontà di assolvere agli impegni
assunti, restando saldi, beninteso, i più gravi provvedimenti che potranno essere adottati
in analogia a quanto sancisce il Capitolato Generale per le irregolarità di gestione e per le
gravi inadempienze contrattuali.
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art 16
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ONERI E NORME DI MISURAZIONE
Per quanto riguarda gli oneri e le norme di valutazione e di misurazione, si fa riferimento a
quanto prescritto nell’articolo 10 del Decreto 19 aprile 2000 n. 145 del Ministero dei Lavori
Pubblici riferito articolo 3, comma 5, della legge n. 109 del 11 febbraio 1994 e successive
modificazioni.
art 17
LAVORI PREPARATORI
Tutti i lavori, prestazioni ed oneri ritenuti per buona regola dell'arte "preparatori" alla buona
esecuzione delle opere come, per esempio: preparazioni di superfici da tinteggiare,
verniciare, sbruffare, preparazione di pareti per l'intonaco, ecc., sono compresi e
compensati nell'importo a forfait globale, anche se non esplicitamente citato.
art 18
PROVE SUI MATERIALI
Sono comprese fra gli oneri facenti carico all'Impresa tutte le opere e prestazioni relative
alle prove di laboratorio sui materiali impiegati per l'esecuzione dei lavori, ogni qual volta le
prove siano ritenute necessarie a giudizio insindacabile della Direzione Lavori o del
Collaudatore.
art 19
CAMPIONATURA
Al fine di non ritardare gli ordinativi dei materiali, è fatto obbligo all'impresa di provvedere
alla completa rifinitura di mq. 4 di intonaco di facciata, di un sottobalcone e di mq. 4 del
trattamento delle parti in cemento che, previa autorizzazione ed approvazione della
Direzione Lavori, costituiranno la campionatura del lavoro da eseguire.
Tutti gli altri elementi e materiali relativi alle indicazioni del capitolato Speciale, dovranno
essere oggetto di campionatura da sottoporre alla Direzione Lavori ed al Condominio che
le dovrà approvare, prima della messa in opera.
art 20
CONSEGNA DEI LAVORI
La consegna dei lavori sarà effettuata secondo le prescrizioni del Capitolato Generale di
Appalto.
Il Condominio si riserva il diritto di consegnare i lavori nel loro complesso
contemporaneamente, ovvero per parti in più riprese; in questo caso la data legale della
consegna a tutti gli effetti di legge, sarà quella del primo verbale di consegna parziale.
Della consegna verrà redatto apposito verbale, e da tale data decorreranno i termini
contrattuali.
ing MAURIZIO MANZONI
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art 21
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
PROGRAMMA DEI LAVORI
Sottoscritto il contratto, non oltre 15 giorni dalla relativa data, l’impresa dovrà presentare il
programma di massima per l’esecuzione delle opere, che conterrà il termine di
completamento concordato, e prenderà accordi con la Direzione dei Lavori circa il suo
perfezionamento.
L’impresa non potrà pretendere alcun compenso in relazione alle prescrizioni del
Direzione Lavori né accampare alcun diritto.
Il programma approvato, mentre non vincola il Condominio, che potrà apportare modifiche
anche nel corso dei lavori, è invece impegnativo per l’impresa che ha l’obbligo di rispettare
comunque i termini previsti, compresi quelli di avanzamento mensile.
L’approvazione del programma da parte della Direzione Lavori, non esclude, né
diminuisce, la responsabilità dell’impresa per la regolare e tempestiva esecuzione
dell’opera.
La mancata osservanza delle disposizioni del presente articolo dà facoltà al Condominio di
risolvere il contratto per colpa dell’Impresa.
art 22
ULTIMAZIONE DEI LAVORI
Il tempo utile per completare tutti i lavori sarà di 400 giorni solari, successivi e continuativi
a partire dalla data di sottoscrizione, da parte dell’impresa, del verbale di consegna dei
lavori che sarà redatto successivamente al rilascio delle autorizzazioni necessarie.
L’impresa non ha diritto allo scioglimento del contratto, né ad alcuna indennità, qualora i
lavori, per qualsiasi causa esterna alle parti, non siano ultimati nei termini contrattuali,
qualunque sia il maggior tempo impiegato.
A giustificazione dell'eventuale ritardo nell'ultimazione dei propri lavori, l'Impresa non potrà
mai attribuire, in tutto od in parte, la causa ad altre ditte od imprese che provvedono, per
conto della stessa, ad altri lavori se essa non avrà denunciato in tempo e per iscritto al
Condominio l'effettivo ritardo eventualmente causato, dovendo il Condominio stesso farne
eseguire regolare constatazione in contraddittorio.
Le lavorazioni descritte dovranno essere ultimate in ogni fase, per tutte le superfici
interessate dello stabile ed in particolare dovranno essere effettuate tutte le pulizie
derivate dalle lavorazioni eseguite lungo le facciate, sui terrazzi interni ed esterni, nelle
zone di copertura, comprese tutte le strutture e verande realizzate sui balconi e terrazze
private, ed ogni altro posto interessato; in particolare dovranno essere asportate tutte le
macchie di tinta od altro da qualsiasi superficie, nonché da tutte quelle gravanti sul suolo
pubblico, privato e condominiale; in caso contrario non potrà essere redatto il Certificato di
Ultimazione dei Lavori.
ing MAURIZIO MANZONI
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art 23
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
SOSPENSIONE DEI LAVORI
Qualora cause di forza maggiore o circostanze speciali impediscano in via temporanea
che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, il Direttore dei Lavori potrà ordinare la
sospensione dei lavori disponendone la ripresa quando siano cessate le ragioni che hanno
determinato la sospensione. Per la sospensione, come indicato, non spetta all’Impresa
alcun compenso o indennizzo.
In ogni caso la sospensione non viene calcolata nel totale del tempo previsto per il
completamento dei lavori, a meno dei casi in cui l’Impresa è direttamente responsabile
della sospensione. Per nessun motivo l’impresa può rallentare i lavori di propria iniziativa.
Per qualunque sospensione dei lavori, da parte dell’Impresa, il Condominio ha la facoltà di
risolvere il contratto.
art 24
PROROGHE
L’impresa, qualora per cause ad essa non imputabili, non sia in grado di ultimare i lavori
nel termine fissato, può chiedere con domanda motivata proroghe, che se ritenute
giustificate, saranno concesse dal Committente e/o dal Direttore dei Lavori, purché
pervengano prima della scadenza del termine contrattuale.
art 25
PENALE
La penale pecuniaria si intende dovuta per semplice ritardo (art. 1382, II capoverso del
Codice Civile), e rimane fissata, per ogni giorno di ritardo sulla ultimazione dei lavori, in €
200,00 oltre il rimborso delle spese sostenute dal Condominio per protratta direzione e
sorveglianza dei lavori, salvo e riservato altresì all'Amministrazione ogni diritto, ragione ed
azione dei danni provocati dal ritardo.
ing MAURIZIO MANZONI
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art 26
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
PREZZI DI APPALTO E LORO REVISIONE
La fornitura di manodopera, le provviste dei materiali, i noli e tutti i lavori compiuti saranno
pagati a forfait e a misura, con importi parziali sul totale dell’appalto, cosi come specificato
nel presente Capitolato. Per norma generale ed invariabile, ed a completamento di quanto
per i casi particolari è stato già dichiarato nel presente Capitolato, resta convenuto e
stabilito contrattualmente che ogni prezzo di lavoro comprende, oltre l’utile dell’Impresa,
tutte le forniture di materiali, i trasporti, i noli, i mezzi d'opera e le opere provvisionali,
restando a carico dell'Impresa i relativi deperimenti, tutte le spese di mano d'opera e
quelle ad essa inerenti, comprese le assicurazioni varie e gli apprestamenti sanitari di
soccorso; tutti gli oneri prescritti dal capitolato ed, in genere, quanto altro occorrente per
dare le opere perfettamente compiute a regola d'arte e per mantenerle fino a compimento
del collaudo. Restano perciò a completo carico dell'Impresa il rischio derivato da
circostanze e difficoltà imprevedibili, più sfavorevoli di quelle da essa previste.
Tutti i prezzi per somministrazioni e tutte le lavorazioni del presente Capitolato d'Appalto,
s'intendono accettati dall'Appaltatore in base a calcoli di sua convenienza.
L’Impresa dichiara di conoscere perfettamente i luoghi e la qualità del lavoro per cui
l‘importo contrattuale rimane fisso ed invariabile.
art 27
IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI
L'importo complessivo dei lavori s'intende a forfait globale per alcune voci, fisso ed
invariabile comprensivo di tutti gli oneri indicati dal presente Capitolato d'Appalto.
Alcune voci, specificate nel Computo Metrico, saranno contabilizzate “a misura” (intonaci,
colletta, copertine, ecc.).
Nei caso in cui occorra eseguire opere non previste (art. 9) l'Impresa dovrà comunicarlo al
Condominio e alla Direzione dei Lavori, la quale, dopo averle esaminate, ne concorderà
l'esecuzione con l'impresa appaltatrice.
I lavori, così concordati, verranno compensati all'Impresa come previsto nell’articolo 9,
mentre per l'esecuzione delle nuove opere verrà concordato un periodo di tempo da
aggiungersi a quello stabilito al precedente art. 22. Il Condominio si riserva inoltre la
facoltà di apportare varianti ai lavori iniziali che dovranno però essere preventivamente
concordate, valutate e convalidate da entrambe le parti.
Resta inteso che nell' accettazione dell’appalto è implicita la dichiarazione da parte
dell'Impresa di avere preso conoscenza del luogo ove dovranno effettuarsi i lavori, delle
condizioni di viabilità, delle esigenze dei condomini, della disponibilità di acqua ed di
energia elettrica ed in genere di tutte le condizioni di tempo, di luogo e contrattuali relative
ai lavori stessi ed ai trasporti dai luoghi di produzione di tutti i materiali occorrenti.
Nel caso in cui venissero interrotti i lavori, per causa di forza maggiore, le opere eseguite
verranno valutate considerando per ogni categoria di lavoro la percentuale eseguita
rispetto a quella totale prevista nel computo metrico di offerta allegato, da misurarsi
direttamente ed in contraddittorio con l'Impresa appaltatrice sui luoghi ove tali opere
dovevano essere eseguite; l'importo risultante dal conteggio, detratto dei precedenti
acconti, delle ritenute, verrà liquidato all'Impresa appaltatrice.
ing MAURIZIO MANZONI
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art 28
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
MODALITA’ DI PAGAMENTO
I pagamenti saranno effettuati secondo le seguenti modalità:
5 % dell’importo contrattuale stimato all’inizio dei lavori;
85 % dell’importo del S.A.L. (Stato d’Avanzamento Lavori);
10 % dell’importo di contratto a collaudo positivo dei lavori.
Le rate dei vari SAL avranno cadenza bimestrale, fermo restando che per ciascuna sarà
necessario il benestare della Direzione dei Lavori sull’effettivo stato di avanzamento degli
stessi.
In caso di conclamato ritardo, non giustificato da cause di forza maggiore, il pagamento
sarà sospeso previa certificazione della Direzione Lavori.
Nel caso di lavori, riconosciuti dalla Direzione Lavori come non eseguiti regolarmente
secondo lo stato dell’arte, i pagamenti saranno interrotti e ripresi solo dopo la rimozione
delle cause e comunque dopo assenso e certificazione da parte della Direzione Lavori.
I materiali approvvigionati nell'area di cantiere, anche se accettati dalla Direzione Lavori,
non potranno essere accreditati negli "Stati Avanzamento dei Lavori" per i pagamenti in
acconto.
Il 10 % dell’importo di contratto sarà pagato entro 60 (sessanta) giorni dalla data del
certificato di “Collaudo dei Lavori”, redatto con esito positivo da un tecnico abilitato scelto
dal Committente. In alternativa, su richiesta sempre del Committente, il collaudo potrà
essere sostituito da un certificato di “Regolare Esecuzione” redatto dal Direttore dei
Lavori.
art 29
CONTO FINALE
Il conto finale ed il relativo certificato di pagamento per l'ultima rata, verranno emessi entro
il 30° giorno a partire dalla data del Certificato di Ultimazione dei Lavori.
L’Impresa dovrà presentare: foto delle opere realizzate, elaborati grafici, computi metrici e
quant’altro necessario al fine di definire, in contraddittorio con quanto predisposto dalla
Direzione dei Lavori, l’esatta valutazione dei lavori eseguiti.
Il certificato per il pagamento dell'ultima rata di acconto, qualunque sia l'ammontare, verrà
rilasciato dopo aver accertato e certificato l'ultimazione dei lavori.
ing MAURIZIO MANZONI
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art 30
Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
COLLAUDO
Il collaudo delle opere avrà inizio entro il 90° gi orno a decorrere dalla data del Certificato di
Ultimazione dei Lavori e sarà eseguito, secondo indicazioni del Condominio, o dal
Direttore dei Lavori come Certificato di Regolare Esecuzione o da altro professionista
opportunamente incaricato come Certificato di Collaudo.
Prima della firma del “Certificato di Collaudo Finale” è obbligo dell’Impresa far pervenire al
Collaudatore, o al Direttore dei Lavori, i certificati richiesti (materiali, prove di laboratorio,
certificazione impianti, ecc.)
Appena avvenuta, da parte del Condominio, l'approvazione degli atti di collaudo, verranno
svincolate le ritenute a garanzia, il cui pagamento verrà emesso entro il 60° giorno a
decorrere dalla data del Certificato di Collaudo.
In questo periodo la ditta è tenuta alla prestazione di gratuita manutenzione, per tutte le
opere realizzate, in maniera da garantirne la corretta funzionalità fino al pagamento finale.
I lavori di manutenzione gratuita ritenuti indifferibili a giudizio del Condominio, qualora
l'impresa non provveda ad effettuarli nei termini prescritti dalla Direzione dei Lavori,
saranno eseguiti direttamente dal Condominio stesso, con addebito della relativa spesa
all'Impresa inadempiente.
La presa in consegna delle opere oggetto dell'appalto da parte del Condominio deve
risultare da apposito verbale, redatto in duplice originale, sottoscritto dal Direttore dei
Lavori o dal Collaudatore e dal Rappresentante dell'Impresa.
art 31
REVISIONE PREZZI
Per quanto riguarda la revisione dei prezzi, resta convenuto che, qualora nel periodo dei
lavori dovessero comunque verificarsi aumenti dei costi dei materiali, della mano d’opera,
dei trasporti, dei noli e così pure per qualsiasi impedimento o sfavorevole circostanza,
anche di forza maggiore, essa non avrà luogo ed il prezzo sarà considerato fisso ed
invariabile.
art 32
DIVIETO DI SUBAPPALTO
E' consentito il subappalto, a patto che sia autorizzato dal Committente, per sole opere
specialistiche, non rientranti nella ragione sociale e nelle caratteristiche dell'Impresa
Appaltatrice.
E’ invece assolutamente vietata la cessione del contratto, ad altro subappaltatore, per il
quale caso il Condominio sarà autorizzato all’annullamento dello stesso contratto.
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CAPITOLATO
CAPITOLATO SPECIALE
INDICE
art 1
Caratteristiche delle opere
pag 19
art 2
Norme e prescrizioni generali
pag 19
art 3
Descrizione dei lavori
pag 20
art 4
Ponteggi
pag 20
art 5
Verifica delle condizioni di facciata
pag 21
art 6
Demolizioni
pag 21
art 7
Intervento sugli intonaci
pag 22
art 8
Risarcitura lesioni profonde
pag 24
art 9
Velette finestroni 6° piano scala A
pag 24
art 10
Ricostruzione della colla di intonaco
pag 25
art 11
Risanamento delle strutture in cemento sotto intonaco
pag 25
art 12
Risanamento delle strutture in cemento a faccia vista
pag 26
art 13
Sottobalconi, sotto bow-windows, sottopilotis
pag 26
art 14
Rivestimento a cappotto
pag 27
art 15
Finitura delle pareti verticali
pag 29
art 16
Copertine
pag 29
art 17
Verniciatura delle parti in ferro
pag 30
art 18
Vetrate vani scala
pag 30
art 19
Ciclo incapsulamento amianto
pag 31
art 20
Impermeabilizzazione volumi tecnici
pag 32
art 21
Pavimentazione lastrico solare e balconi di proprietà
pag 33
art 22
Giunti verticali
pag 34
art 23
Impermeabilizzazione fioriere
pag 35
art 24
Riferimento dei prodotti
pag 36
ing MAURIZIO MANZONI
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Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
ART. 1 – Caratteristiche delle opere
Le caratteristiche delle opere da eseguire, risultano dalle norme del presente disciplinare.
Tutte le opere comprese nel presente appalto devono rispondere perfettamente alle
norme, oneri, condizioni, obblighi e regolamenti citati nel presente Capitolato Speciale.
Pertanto per ogni opera o categoria di lavori, qui appresso elencata, devono intendersi
esplicitamente citati tutti i relativi riferimenti indicati nel documento, per la piena
osservanza delle condizioni, norme ed oneri ivi contemplate. Per le opere appresso
descritte per le quali esiste un'alternativa di scelta, la soluzione da attuare sarà stabilita
esclusivamente dal Condominio anche quando ciò non sia espressamente indicato.
ART. 2 – Norme e prescrizioni generali
Per quanto riguarda norme, prescrizioni ed oneri generali, modalità di esecuzione dei
lavori, qualità e accettazione dei materiali occorrenti alla esecuzione delle opere, norme di
misurazione dei lavori, si fa riferimento al capitolato generale per gli appalti dipendenti dal
Ministero dei Lavori Pubblici DM.LL.PP. 145/2000, al presente Capitolato Speciale, ai
prezzi concordati ed al Regolamento per la Direzione, Contabilità e Collaudazione dei
Lavori dello Stato, che sono nelle attribuzioni del Ministero dei Lavori Pubblici, D. Lgs. 12
aprile 2006 n. 161 e successive modificazioni.
La sorveglianza dei tecnici preposti dal Condominio, che potrà anche essere saltuaria, non
esonera l'Impresa dalla responsabilità circa l'esatto adempimento degli ordini impartiti, la
perfetta esecuzione delle opere, la scrupolosa osservanza delle buone regole dell'arte e
l'ottima qualità di ogni materiale impiegato, anche se eventuali deficienze fossero passate
inosservate al momento dell'esecuzione. Il Condominio si riserva quindi la più ampia
facoltà di indagine e di sanzione in qualsiasi momento, anche posteriore all'esecuzione
delle opere.
L'Impresa dovrà provvedere alla condotta effettiva dei lavori con personale tecnico di
provata capacità e con adeguata presenza di mano d'opera, in relazione all'entità dei
lavori da eseguire. Il suddetto personale dovrà essere di gradimento del Condominio che
ha il diritto di ottenere l'allontanamento dal cantiere senza obbligo di specificarne i motivi.
In particolare il personale tecnico dell'Impresa dovrà assolvere a tutti gli adempimenti
previsti dai regolamenti in vigore e da quelli futuri, rimanendo responsabile civilmente e
penalmente.
Al momento della firma del verbale di consegna, l'Impresa indicherà il nominativo della
persona autorizzata a ricevere gli ordini di servizio la quale, dovrà rilasciarne copia firmata
per ricevuta.
Il Condominio o i tecnici della Direzione Lavori potranno far demolire, togliere l'opera e
disfare quei lavori che non corrisponderanno per qualità ai materiali richiesti, per
esecuzione o arbitrari e ne potranno ordinare la ricostruzione o il rifacimento senza che
l'Impresa possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di speciali compensi.
ing MAURIZIO MANZONI
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CAPITOLATO
ART. 3 – Descrizione lavori
Si tratta del ripristino delle facciate del fabbricato comprendente il rifacimento degli
intonaci, il risanamento del calcestruzzo a faccia vista e sotto intonaco, la tinteggiatura
delle superfici, l’eventuale impermeabilizzazione dei volumi tecnici, l'impermeabilizzazione
delle fiorere, la verniciatura dei corrimano in ferro o la sostituzione con la muratura e la
sostituzione o il ripristino degli infissi delle scale condominiali.
Le descrizioni che seguono comprendono tutti gli oneri per le lavorazioni e mezzi d'opera
relativi al presente appalto, previsti e compensati con l'importo preventivato.
NB. Le ditte invitate alla formulazione dell’offerta devono effettuare un sopralluogo per
prendere visione del lavoro richiesto, degli aspetti tecnici, della situazione dei luoghi e dei
vincoli esistenti, nonché delle quantità descritte nel computo metrico. Il preventivo dovrà
tenere conto di tutti gli aspetti descritti nel presente capitolato e verificati sul luogo, in
maniera tale da essere considerati globalmente nell’offerta che dovrà essere di tipo
forfettario ed omnicomprensivo, o a misura per alcune lavorazioni, espressamente
indicate nello schema di suddivisione offerta o computo metrico.
Qualora la ditta non effettui il sopralluogo richiesto, l’offerta dovrà essere considerata
comunque comprensiva di quanto descritto.
ART. 4 – Ponteggi
Si precisa che i ponteggi e le opere provvisionali in genere costituiscono
apprestamenti necessari ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori in cantiere, come tali pertanto saranno presi in considerazione nel Piano
di Sicurezza e Coordinamento che verrà predisposto dal Condominio, incluso i
relativi costi.
Le note che seguono sono state inserite a puro titolo indicativo e, pur essendo
descrittive delle condizioni minime cui dovranno rispondere, non costituiscono
prescrizioni operative per le quali si rimanda agli specifici documenti: PSC, DVR,
POS, PIMUS.
Nolo di struttura metallica tubolare per ponteggi data in opera secondo le prescrizioni
I.S.P.E.S.L. completa in ogni accessorio compresi trasporti, montaggi, smontaggi,
ancoraggi alle murature esterne, controventature, parapetti, tavole fermapiede,
segnalazioni diurne e notturne (da realizzarsi mediante opportuni sistemi), stuoie o teli
protettivi di adeguata resistenza, mantovana parasassi e idonea messa a terra
dell'insieme metallico, tutto secondo le prescrizioni di legge, attualmente previste.
L'onere necessario per la redazione del progetto, relativo ai ponteggi e della verifica della
resistenza delle superfici di appoggio, sono a carico dell'Impresa.
Copia del progetto, dell’autorizzazione relativa, compresi i disegni, dovranno essere tenute
in cantiere ed esibite, a qualsiasi richiesta delle Autorità competenti nel luogo di impiego
del ponteggio.
Inoltre una copia dei suddetti documenti dovrà essere consegnata al Condominio, o ai suoi
tecnici, almeno dieci giorni prima dell'impiego.
ing MAURIZIO MANZONI
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CAPITOLATO
Qualsiasi sia l'altezza richiesta per ponteggi o le modalità di installazione, l'impresa
appaltatrice dovrà utilizzarne di tipo omologato a norma di legge, con certificati rilasciati
dagli uffici competenti.
La ditta dovrà predisporre quanto necessario per prevenire infortuni alle persone in
transito sull'area interessata durante le operazioni di montaggio, smontaggio e durante lo
svolgimento dei lavori, mediante transennature e presidiamenti secondo quanto prescritto
in materia di prevenzione infortuni e secondo le indicazioni fornite in materia di sicurezza
del cantiere da parte del Coordinatore per la Sicurezza (Testo Unico per la Sicurezza
D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 e successive modifiche ed integrazioni), nonché dalle
indicazioni che verranno fornite in corso d'opera dalla Direzione Lavori.
Nella zona sottostante la ditta dovrà prestare particolare attenzione alle protezioni di
cantiere atte a garantire la massima sicurezza per l’area sottostante che potrà essere
utilizzata dai condomini.
Prima di eseguire qualsiasi demolizione, come già detto in precedenza, sulle superfici dei
ponteggi prospicienti il cortile interno, dovrà essere fissata una idonea stuoia protettiva o
telo di adeguata resistenza e la mantovana parasassi; il ponteggio metallico dovrà essere
altresì terminato completamente, per tutta l’altezza della facciata oggetto dell'intervento,
così come la stuoia o telo che dovrà ricoprire completamente l'intera superficie del
ponteggio. La mantovana parasassi, inoltre, dovrà avere una lunghezza pari a quella del
ponteggio stesso.
Anche sull'area a terra, interessata ai lavori, dovranno essere poste ed installate
completamente tutte le protezioni necessarie a prevenire infortuni di qualsiasi genere.
Per tutto quanto sopra indicato l'impresa appaltatrice rimarrà l’unica responsabile,
sollevando completamente il Condominio e/o i suoi tecnici per l'inosservanza, anche
parziale, delle prescrizioni suddette.
ART. 5 – Verifica delle condizioni di facciata
Comprende tutte le operazioni da eseguirsi a qualsiasi altezza, al fine di individuare,
mediante accurata bussatura, di tutte le superfici esterne, intonaci, strati di colla, o
copriferri distaccati dal sottofondo o in via di distacco.
Stessa verifica andrà fatta per tutte le aree in cemento armato messe a nudo dopo la
bussatura dell’intonaco, analogamente per quanto fatto con il cemento a faccia vista.
Le parti di intonaco consistenti e ben aderenti alla muratura saranno lasciate e sulle stesse
dovrà essere asportata solamente la colletta superficiale.
ART. 6 – Demolizioni
Demolizione degli strati di colla esterni e di tutti gli intonaci in fase di distacco evidente o
derivato dalla verifica precedente, da eseguirsi mediante idonei utensili fino al vivo del
supporto sottostante in muratura o struttura in c.a., che dovrà essere lavata e spazzolata
al fine di eliminare calcinacci e residui polverosi.
ing MAURIZIO MANZONI
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CAPITOLATO
Nel caso la sottostante struttura in calcestruzzo sia deteriorata, rigonfiamenti e/o distacchi
del copriferro, aree isolate, le stesse dovranno essere rimosse, accuratamente pulite da
eventuali residui polverosi e i ferri energicamente spazzolati, successivamente si
procederà alla ricostruzione così come descritto nel successivo paragrafo dedicato al
trattamento del calcestruzzo.
Particolare cura dovrà essere posta nel controllo e bussatura dei parapetti dei balconi, che
data l’assenza di copertina si presentano particolarmente deteriorati. L’intonaco anche se
apparentemente consistente e aderente al sottostante supporto dovrà essere rimosso per
la quasi totalità, lasciando unicamente solo alcune parti interne che si presentano
particolarmente dure e consistenti. Tutti i supporti sottostanti dovranno essere spazzolati e
spolverati al fine di eliminare qualsiasi residuo.
Dopo l'effettuazione della demolizione degli intonaci dalle superfici verticali di facciata,
eseguita per motivi di sicurezza in tutte quelle aree ove la verifica ha rivelati zone
inconsistenti e/o isolate, la ditta dovrà comunque eseguire il distacco completo di tutto il
materiale sottostante, oltre a quanto già fatto, fino a scoprire la muratura o lo strato duro
e stabile su cui ricostruire l'intonaco.
Tutto il materiale di risulta dovrà essere trasportato a discarica autorizzata, il cui costo si
intende compensato in quello delle demolizioni.
ART. 7 – Intervento sugli intonaci
Considerando le geometrie ed i volumi aggettanti, il fabbricato è soggetto, per motivi
costruttivi, a movimenti elastici delle struttura che porta a fenomeni di distacco e
fessurazioni sulle tamponature e finiture esterne. E' pertanto necessario intervenire con un
ciclo di lavorazione che renda, sia gli intonaci che le finiture esterne, il più possibile
elastiche.
La soluzione prevede il distacco dell’intonaco ammalorato o con scarsa aderenza, la
rimozione degli strati di colla fatiscenti, come descritto in precedenza, nonché il recupero
di tutte le facciate mediante rivestimento generale con nuovi intonaci e consolidamento
dei vecchi.
Per i parapetti dei balconi, come detto al capitolo delle demolizioni, l'intonaco dovrà essere
quasi integralmente rimosso.
Particolare attenzione e cura va posta a questa categoria di lavoro per l'eventuale
presenza di caldaie od altro, che vanno protette e tutelate per garantirne l'esercizio
durante i lavori.
Altrettanta cura dovrà essere posta nelle parti in cui ci sono le strutture e le verande
realizzate nei terrazzi privati, che dovranno essere opportunamente protette e
successivamente pulite da ogni residuo di lavorazione.
Supporto murario
In molti punti delle superfici esterne, in maniera particolare nelle parti aggettanti, risultano
evidenti delle lesioni sull’intonaco sia orizzontali che verticali, visibili anche nei punti in cui
sono stati effettuati precedenti interventi di distacco dei materiali pericolanti.
ing MAURIZIO MANZONI
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Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
Qualora dietro tali lesioni siano presenti fenomeni di distacco delle tamponature,
dovranno essere ripristinate le condizioni ottimali anche con il rifacimento di parte delle
tamponature stesse.
L’eventuale ricostruzione delle tamponature, non prevedibili inizialmente, saranno
concordate con la Direzione dei Lavori, durante lo svolgimento dei lavori stessi, così come
previsto nel precedente articolo del Capitolato Generale: Lavori eventuali non previsti.
Preparazione delle superfici
Prima del rifacimento degli intonaci, nelle parti asportate, tutte le connessure dovranno
essere accuratamente ripulite fino a conveniente profondità, lavate con abbondante acqua
e DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION – CAPAROL, diluito al 20% e
poi riscagliate e profilate con apposito ferro.
Ricostruzione di intonaco
E' necessario che la ricostruzione dell’intonaco venga realizzata tenendo conto dello
spessore dell’intonaco stesso che dovrà poi esservi applicato sopra, senza creare
sovrapposizione con le zone (non ricostruite) adiacenti, con il risultato di avere una
superficie tutta uniforme che non riveli le zone in cui è avvenuto il rifacimento.
Il rifacimento degli intonaci dovrà esser effettuato con l’utilizzazione di prodotti
premiscelati, dati sulle superfici in due fasi:
1 Sbruffatura preliminare su tutte le superfici
2 Stesura dell’intonaco nello spessore necessario
Dovranno essere utilizzati prodotti, di primarie case, realizzati in maniera specifica per il
trattamento per fasi.
Prima della realizzazione del nuovo intonaco, dovranno essere inoltre asportati dalle
superfici tutte le grappe, staffe, chiodi, fili in disuso, ecc.
1. Sbruffatura
All’inizio del processo di ricostruzione dell’intonaco, in corrispondenza delle travi e dei
pilastri, dovranno essere effettuate due schizzature con malta tradizionale, additivata con
DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION, diluito con acqua al 50%,
inserendo una rete specifica per intonaco fra le due schizzature, ARMAFLEX – TENAX,
maglia 15x12 mm, rete estrusa in polipropilene con funzione antifessurativa e
portaintonaco, che conferisce caratteristiche di elevata resistenza meccanica.
Sulla restante parte delle superfici dovrà essere effettuate la sola sbruffatura come da
buona tecnica.
2. Stesura dell'intonaco
La realizzazione del nuovo intonaco, su tutte le superfici interessate, sarà costituito da
intonaco a base di calce e cemento, di tipo premiscelato a macchina (Riferimento KC1 Fassa Bortolo), additivato con DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION e
tre parti di acqua, dato a più strati fino al ripristino dello spessore preesistente, e tirato in
piano con regoli metallici.
Paraspigoli
Nelle parti a diretto contatto con il passaggio delle persone e cose (piloties, piano terra,
garage, angoli di facciata, ecc.), gli spigoli dovranno essere protetti con apposito profilo
con rete incorporata (CAPATEC GEWEBE ECKSCHUTZ 656/02 - CAPAROL), annegati
nell’intonaco.
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Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
Gocciolatoi
Bisogna porre particolare cura nella ricostruzione dei gocciolatoi nelle parti sporgenti e nei
sottobalconi, rispettando le forme architettoniche esistenti, eventualmente anche con
l'impiego di appositi regoletti, non ossidabili.
Qualora non esistessero i gocciolatoi nelle parti sporgenti o nei sottobalconi, occorrerà
realizzarli con le stesse caratteristiche di quelli esistenti.
Parapetti balconi
Tutti gli intonaci dei parapetti dei balconi dovranno essere
modalità sopra descritte.
ricostruiti con le stesse
ART. 8 – Risarcitura lesioni profonde
In presenza di lesioni profonde che, oltre ad interessare l’intonaco abbiano provocato
lesioni sulla stessa tamponatura esterna, occorrerà intervenire nel seguente modo:
Scarificazione della lesione stessa, rimuovendo l’intonaco per cm. 10 a valle e a monte
della lesione, procedere con la rincocciatura della lesione con impiego di scaglie di
laterizio e malta di cemento dosata a 400 Kg di cemento tipo “325” / mc di sabbia.
Ricostruzione dell’intonaco come descritto nel capitolo precedente, previa sbruffatura, su
tutte le superfici interessate, dato a più strati fino al ripristino dello spessore preesistente,
interponendo tra la sbruffatura e l’intonaco la rete ARMAFLEX maglia 15x12 mm.
Tutte le lesioni profonde dovranno essere segnalate al Direttore dei Lavori, il quale
accerterà, insieme al Direttore di Cantiere, la reale consistenza della lesione.
ART. 9 – Velette finestroni 6° piano scala A
Le velette dei finestroni al 6° piano della scala A del fabbricato, prospetto SUD-OVEST, si
presentano distaccate e completamente isolate dalla tamponatura superiore.
La lesione di distacco verrà trattata come descritto nell’articolo precedente, con la
possibilità di interporre una seconda rete ARMAFLEX durante la stesura dell’intonaco,
secondo le indicazioni della Direzione dei lavori.
La eventuale necessità di sostituzione delle stesse, con elementi prefabbricati in laterizio o
in cemento alleggerito, sarà valutata in corso d’opera dalla Direzione dei Lavori, in tal caso
il prezzo di tali elementi verrà concordato sulla base di quanto indicato nel Capitolato
Generale alla voce Lavori eventuali non previsti.
Immediatamente sotto le velette vi sono degli stangoni in lastra di peperino che
costituiscono l’architrave dell’imbotte degli infissi. Tali elementi risultano imbarcati e/o
lesionati pertanto dovranno essere oggetto di recupero.
Su indicazione della Direzione dei Lavori le lastre lesionate andranno sostituite con
analoghi elementi di uguali dimensioni e finitura.
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Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
Sia le lastre esistenti sia quelle nuove in sostituzione di quelle lesionate rimosse, andranno
ancorate alla sovrastante veletta con n. 2 stop Ø 10 Lmin 100 mm, in modo da garantire il
collegamento dell’architrave in peperino con il tavellone della veletta, con vite a croce e
rondella. Dovrà essere realizzata apposita ceca per l’alloggio della testa della vite e della
rondella in perfetta complanarità della superficie finita; stuccatura finale del foro della ceca
con silicone grigio a protezione e finitura dello stop inserito.
Durante le operazioni sopra descritte dovranno essere osservati tutti gli accorgimenti
idonei ad evitare il danneggiamento degli stangoni: puntellamento centrale, utilizzo di
trapano a punta fine senza percussione per la foratura del peperino in corrispondenza
dello stop infisso nella veletta, punta di adeguato diametro per la realizzazione della ceca.
ART. 10 – Ricostruzione della colla di intonaco
In tutte le superfici in cui l'intonaco non è stato staccato perché consistente e
robustamente ancorato al supporto sottostante, dovrà essere ricostituita la colla d'intonaco
che dovrà essere realizzata con prodotti premiscelati (riferimento IG21 – Fassa Bortolo)
stesi a compensazione delle parti mancanti fino a garantire la completa planarità delle
superfici con quelle adiacenti in cui è stato ricostruito l’intonaco.
ART. 11 – Risanamento delle strutture in cemento sotto intonaco
Come visto nel capitolo delle demolizioni, tutte le parti in cemento di travi e pilastri sotto
intonaco che risultassero deteriorate dovranno essere rimosse e ricostruite come segue.
Tutte le aree che risultassero in qualche modo deteriorate dovranno essere oggetto di
eliminazione delle parti isolate, sfarinate o in via di distacco, fino ad arrivare all’armatura
sottostante, se necessario.
In corrispondenza di fessurazioni dovrà essere rimossa una zona di circa 5 cm, da
entrambi i lati della lesione, fino a togliere l’intero copriferro.
Gli eventuali ferri, dopo essere stati portati allo scoperto, dovranno essere puliti dalla
ruggine che li circonda, mediante spazzolatura a secondo delle necessità di pulizia delle
parti friabili o sfaldate o sgretolabili, e successivamente trattati con due mani a pennello,
con intervallo di 3 – 4 ore una dall’altra, di malta antiruggine in polvere DISBOCRET 502
PROTECT PLUS – CAPAROL inibitore della corrosione, preparato secondo le indicazioni
della scheda tecnica.
Una volta effettuata la protezione delle armature scoperte, si provvederà a ripristinare gli
spessori di calcestruzzo con malta cementizia fibrorinforzata DISBOCRET UNITECH –
CAPAROL, classe R4 della norma UNI EN 1504-3, per ripristino di spessori da 1 a 5 cm.
Si procederà alla pulizia e bagnatura del calcestruzzo fino a completa saturazione dello
stesso per consentire la corretta essiccazione della malta.
La malta, preparata secondo indicazioni della scheda tecnica, verrà applicata a mano,
mediante l’utilizzo di idonea cazzuola, a rinzaffo e poi si procederà con il completo
riempimento.
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CAPITOLATO
ART. 12 – Risanamento delle strutture in cemento a faccia vista
Per la verifica della consistenza ed eventuale rimozione delle parti deteriorate di cemento
a faccia vista si procederà così come indicato negli articoli precedenti.
In corrispondenza di fessurazioni dovrà essere rimossa una zona di circa 5 cm, da
entrambi i lati della lesione, fino a togliere l’intero copriferro.
Gli eventuali ferri, dopo essere stati portati allo scoperto, dovranno essere puliti dalla
ruggine che li circonda, mediante spazzolatura a secondo delle necessità di pulizia delle
parti friabili o sfaldate o sgretolabili, e successivamente trattati con due mani a pennello,
con intervallo di 3 – 4 ore una dall’altra, di malta antiruggine in polvere DISBOCRET 502
PROTECT PLUS – CAPAROL inibitore della corrosione, preparato secondo le indicazioni
della scheda tecnica.
Una volta effettuata la protezione delle armature scoperte, si provvederà a ripristinare gli
spessori di calcestruzzo con malta cementizia fibrorinforzata DISBOCRET UNITECH –
CAPAROL, classe R4 della norma UNI EN 1504-3, per ripristino di spessori da 1 a 5 cm.
Si procederà alla pulizia e baatura del calcestruzzo fino a completa saturazione dello
stesso per consentire la corretta essiccazione della malta.
La malta, preparata secondo indicazioni della scheda tecnica, verrà applicata a mano,
mediante l’utilizzo di idonea cazzuola, a rinzaffo e poi si procederà con il completo
riempimento a meno dello strato di lisciatura finale.
La lisciatura finale verrà eseguita su uno strato di malta cementizia fibrorinforzata a grana
fine, DISBOCRET NANOTECH – CAPAROL, classe R2 della norma UNI EN 1504-3, per
ripristino di spessori da 0,3 a 8 cm, mediante frattazzatura della superficie, con frattazzo di
spugna, anche al fine di evitare la formazione di microfessure da ritiro plastico, avendo
cura di lasciare la stessa finitura delle parti adiacenti non ricostruite, con particolare
attenzione a ricostruire l’effetto cassaforma esistente.
Una volta uniformate tutte le superfici ricostruite con la stessa finitura di quelle esistenti si
procederà al successivo trattamento protettivo finale, in soluzione acquosa, con
DISBOCRET 515 BETONFARBE – CAPAROL, specifico per calcestruzzo, da diluire con
una percentuale di acqua compresa tra il 2% ed il 5% a seconda del tipo di fondo, in prima
e seconda mano, nella colorazione grigio cemento.
ART. 13 – Sotto balconi, sotto bow-windows, sottopilotis
Per le parti indicate dovrà essere effettuato un impoverimento della attuale tinteggiatura al
quarzo, e della colletta sottostante, con isolante a solvente DUPA-GRUND – CAPAROL
diluito al 30-50% con diluente nitro antinebbia.
ualora, in aree di scarsa aderenza, la stesura del prodotto sopraindicato causasse
fenomeni di distacco delle tinte, le parti interessate, dopo accurata raschiatura, dovranno
essere rasate con CAPATECT KLEBE UND SPACHTELMASSE 190 – CAPAROL
secondo prescrizione della scheda tecnica.
Una volta preparata la superficie dovrà essere dato un isolante preparatorio ACRYL
HYDROSOL – CAPAROL, secondo procedura tecnica, e dopo la necessaria asciugatura,
le superfici, nuove e vecchie, dovranno essere tinteggiate con due o più mani a coprire
mani di pittura acrilsilossanica ad alta traspiranza MURESKO SILACRYL – CAPAROL,
ad effetto opaco o liscio, nel colore scelto dal Condominio.
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CAPITOLATO
Come precedentemente detto, qualora non più esistenti, dovranno essere
preventivamente realizzati nuovi gocciolatoi nei punti mancanti o deteriorati, nonché la
modifica di quelli esistenti se necessario, creando un profilo tale da garantire la non
percolazione dell’acqua nelle superfici orizzontali o inclinate.
ART. 14 – Rivestimento a cappotto
In corrispondenza delle superfici del solaio del piano pilotis o dei sotto bow-windows, solo
su eventuale specifica richiesta del Condominio, verrà eseguito, in alternativa alle
lavorazioni di cui all’articolo precedente, un rivestimento "a cappotto" con utilizzazione del
sistema CAPATEC SYSTEM TOP LINE della CAPAROL.
Il sistema di rivestimento è garantito da un certificato di provenienza, rilasciato dal
produttore dell'intero pacchetto termocoibente, che certifica l'idoneità e la reciproca
compatibilità di tutti i materiali e/o componenti del sistema.
Al suddetto certificato, salvo varianti migliorative approvate in corso d'opera, dovrà
comunque farsi riferimento per la verifica (anche in sede di collaudo) della rispondenza
alle prescrizioni e modalità d'applicazione, nonché delle qualità e prestazioni dei singoli
componenti e dell'intero pacchetto di rivestimento.
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO MURARIO
Tutte le superfici, oggetto dell'applicazione dovranno essere sottoposte in via preliminare
al seguente trattamento:
Asportazíone dell'intonaco staccato e deteriorato;
Spazzolatura dell'intera superficie da trattare;
Ripristino con malta cementizia delle porzioni di intonaco distaccato, additivata
con DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION.
APPLICAZIONE DELLO STRATO COIBENTE
Dovrà essere previsto un trattamento con primer adesivo, onde favorire l'incollaggio del
materiale isolante sulle pareti interessate.
Le lastre di materiale isolante saranno del tipo CAPATECT DALMATINER, in polistirene
espanso sinterizzato autoestinguente, tagliate a facce vive, con massa volumetrica 18
Kg/mc con spessore minimo di cm 4.
Le lastre di coibente (CAPATECT DALMATINER) dovranno essere incollate con
CAPATECT KELBE UND SPACGTELMASSE 190, steso con cordolo perimetrale e tre
toppe centrali, avendo inoltre cura di garantire la planarità della superficie.
Eseguita la posa, le zone d'isolante deteriorato, gli angoli sbrecciati, gli eventuali giunti
aperti più di 2 mm, dovranno essere sistematicamente riempiti con spezzature dello stesso
materiale isolante, escludendo l'uso del solo collante o della malta di rasatura per stuccare
i giunti o recuperare la planarità fra le lastre.
A distanza di circa cm. 0,5 da pilastri copertine o altro, i pannelli dovranno essere tagliati
ed interrotti per inserire un sigillante elastoplastico compatibile, capace di compensare
eventuali movimenti delle parti.
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CAPITOLATO
APPLICAZIONE DEGLI ANGOLARI
Su tutti gli orli e spigoli dei sistema si dovranno applicare, prima del fissaggio meccanico e
della rasatura, gli angolari CAPATECT GEWEBE ECKSCHUTSZ 656/02, in PVC e con
rete, per la protezione meccanica ed allineamento delle cantonate.
FISSAGGIO MECCANICO
Le lastre di isolante dovranno essere altresì fissate al soffittto mediante chiodatura con
tasselli meccanici espandibili (CAPATECT-SPREIZDUBELN NTK U), con anima in
plastica antifrizione ed insaponificabili, in ragione di 4/mq. posati secondo lo schema
indicato dal produttore del pacchetto e dalla D.L., il fissaggio meccanico dovrà essere
effettuato dopo almeno 48/72 ore dall’incollaggio e comunque a collante asciutto, in
quanto le vibrazioni del percussore potrebbero far smuovere le lastre quando il collante
non è ancora entrato completamente in presa con la lastra o con il supporto, causando
così un disaccoppiamento irreversibile.
ESECUZIONE DELLA RASATURA ARMATA
L'operazione va eseguita 24 ore dopo la posa delle lastre d'isolante, con la rasatura della
superficie del coibente eseguita con rasante minerale specifico in polvere CAPATECT
KELBE 190, da impastare con sola acqua.
Inserimento, nello strato di rasatura fresco, di una rete in fibra di vetro CAPATECT
GEWEBE 650, con teli stesi in verticale con collante minerale CAPATECT KELBE 190.
La rete dovrà essere sovrapposta di almeno 10 cm per ciascun telo, avendo cura di fissare
i paraspigoli, come sopra descritto.
Dopo l'essiccamento (almeno 24 ore), si dovrà procedere come per le superfici correnti,
con un ulteriore strato di rasante CAPATEC KELBE 190 a completa copertura della rete.
STRATO DI FINITURA
Dopo l'essiccamento dello strato di rasatura sarà applicato uno strato di sottofondo per
ancoraggio acrilico copolimero in soluzione acquosa (CAPAGRUND LF) secondo le
modalità previste dal produttore.
Il trattamento finale sarà effettuato con rivestimento plastico speciale CAPATECT-PUTZ
622 W SILACRYL (per la finitura del sistema di coibentazione termica CAPATEC
SYSTEM) ad effetto spatolato rustico, con granulometria ca. 1,5 mm.
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CAPITOLATO
ART. 15 – Finitura delle pareti verticali
Il trattamento di finitura delle pareti verticali sarà fatto in due fasi, così come descritto di
seguito.
Si chiede di mantenere la tipologia dei colori esistenti, salvo specifiche diverse disposizioni
del Condominio e/o della Direzione dei Lavori.
Preparazione
Solamente nelle superfici trattate con prodotti quarzoplastici e non distaccate perché ben
ancorate, dovrà essere effettuato un impoverimento con isolante a solvente DUPAGRUND
diluito al 30-50% diluente antinebbia.
In tutte le pareti verticali esposte agli agenti atmosferici e non protette, le superfici, sia
quelle ricostruite che quelle originarie, dovranno essere rivestite con armatura CAPATECT
GEWEBE 650 in fibra di vetro, con teli stesi in verticale ed allettati con collante minerale
CAPATECT KLEBE UND SPACHTELMASSE 190. La rete dovrà essere sovrapposta di
almeno 10 cm per ciascun telo. Dopo il fissaggio della rete bisognerà attendere almeno 24
ore per l’asciugatura e successivamente effettuare una seconda rasatura con collante
minerale (a grana fine) CAPATECT ARMARENO 700 – CAPAROL e feltratura a finire.
Lo stesso procedimento dovrà essere utilizzato in tutti i punti di congiunzione fra la
struttura dei pilastri e travi in cemento con le murature, ove già inserita la rete da intonaco
ARMAFLEX, per evitare le fessurazioni fra le due tipologie di lavorazione.
Tinteggiatura
Sulle superfici ottenute e preparate secondo le precedenti lavorazioni dovrà essere
applicata una prima mano di AMPHISILAN TIEFGRUND LF – CAPAROL (fondo
trasparente modificato con metilsiliconi) e successivamente dopo l'asciugatura, dovrà
essere stesa la pittura a finire, di AMPHISILAN NQT - CAPAROL (pittura metilsiliconica
ad alto potere traspirante e massima idrorepellenza) come da campionatura di colore,
approvata dal Condominio.
ART. 16 – Copertine
L’intervento sarà effettuato su tutte le copertine perimetrali e di coronamento dei muri e dei
parapetti delle terrazze condominiali e/o private, che per mancanza di aggetto o per
ammaloramento e rottura provocano il deterioramento degli intonaci sottostanti. La
Direzione dei Lavori potrà indicare la necessità di inserire nuove copertine anche in
posizioni ove attualmente non ve né sono.
Dovranno essere rimosse, e portate alla discarica, tutte le copertine indicate dalla
Direzione dei Lavori, e successivamente riposizionate delle nuove, in peperino o
travertino a scelta del Condominio, dello spessore di 3 cm e doppio gocciolatoio, con
aggetto di cm 4 per lato, posate in opera con allettamento di malta bastarda. Il fissaggio
delle stesse dovrà essere garantito a tenuta nel tempo ed eventualmente, se necessario
per tale finalità, sarà utilizzato anche un fissaggio meccanico di ancoraggio al sottostante
supporto.
Le copertine, levigate, dovranno essere stuccate in opera.
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CAPITOLATO
ART. 17 – Verniciatura delle parti in ferro
Le strutture in ferro del fabbricato si presentano ricoperte da residui sfarinanti di precedenti
cicli di smalto ed arrugginiti in molti punti.
La riqualificazione di tutte le parti in ferro, con particolare riferimento ai parapetti dei
balconi, dovranno essere esplicitamente autorizzate dall’Amministrazione Condominiale o
dal Direttore dei Lavori su specifica richiesta dei Condomini interessati.
Il ciclo di lavorazione prevede la spazzolatura, carteggiatura e spolveratura di tutte le
superfici sino all'asportazione totale della ruggine incoerente e dei residui di vernice
sfarinanti.
Nei punti con ruggine friabile si procederà alla rimozione della polvere residua della
spazzolatura con uno straccio umido, quindi applicando un convertitore di ruggine, FEROX
– AREXONS, seguendo le indicazioni della relativa scheda tecnica.
Sulle superfici così ottenute, sia quelle trattate con il convertitore sia le altre non trattate,
dovrà essere applicata a pennello una doppia mano di fondo antiruggine ad alta adesione
CAPALAC ALLGRUND – CAPAROL, il prodotto andrà preventivamente ben rimescolato
e se necessario si utilizzerà un apposito diluente indicato nella scheda tecnica, rispettando
i tempi di essiccazione tra una mano e l’altra.
Successivamente si procederà alla verniciatura finale con due o più mani a coprire di
smalto lucido CAPALAC HOCHGLANZ-BUNTLACK – CAPAROL, nei tempi e modalità
di applicazione previsti dal produttore.
Il colore dovrà essere lo stesso oggi esistente, o comunque scelto sulla campionatura il
più possibile simile a quello esistente e concordato con la Direzione Lavori, individuando
uno specifico RAL.
Le parti in ferro che dovessero risultare troppo danneggiate, in maniera tale da non
garantire il completo ripristino attraverso il processo descritto, dovranno essere sostituite
con dei profilati uguali, eventualmente saldati ai precedenti, o fissati ai parapetti in maniera
analoga a quelli esistenti.
ART. 18 – Vetrate vani scala
Per l'intervento sulle vetrate delle scale si dovrà prevedere l'eliminazione dei pannelli rigidi
posti in basso alle vetrate, che essendo in materiale con composto a base di amianto,
dovrà essere asportato e smaltito secondo le indicazioni di legge.
Successivamente dovranno essere previsti due tipi di interventi a scelta della scala:
manutenzione o sostituzione degli infissi.
Soluzione 1
Le specchiature vetrate dei corpi scala, per il migliore stato di conservazione in cui si
trovano, saranno oggetto di una energica manutenzione consistente nell'eliminazione dei
vetri rotti esistenti, nell'eliminazione degli eventuali regoletti corrosi, nel risanamento
dell'intelaiatura con spazzolatura, spolveratura ed applicazione di due mani di antiruggine,
nell'accurata riverniciatura con il colore originario e dall'applicazione di nuovi vetri delle
stesse caratteristiche di quelli esitenti, ovviamente fissati da nuovi regoli fermavetro a
tenuta.
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CAPITOLATO
Le specchiature degli infissi, poste in basso, dopo l'asportazione dei pannelli indicati
prima, dovranno essere sostituite con pannelli in laminato plastico a forte spessore, 4÷5
mm detto anche Formicone.
In alternativa il condominio potrà valutare la richiesta di sostituire i pannelli con elementi in
vetro Visarm spessore 10÷11 mm.
Per il ciclo di risanamento delle parti in ferro si rimanda a quanto indicato nel precedente
articolo.
Soluzione 2
Rimozione completa degli infissi e pannelli ciechi, smontaggio delle intelaiature centrali
esistenti con relativo trasporto a discarica del materiale di risulta.
Ripristino della muratura danneggiata in fase di rimozione della vetrata esistente ed
assistenza muraria sia nella fase di rimozione che nella fase di montaggio della nuova
vetrata. Sostituzione della vecchia vetrata con una nuova in profilati scatolari di alluminio,
del tipo preverniciato, aventi le stesse caratteristiche architettoniche e funzionali nonché
analoghi riquadri, tipi di aperture e colore della precedente vetrata.
Il nuovo telaio sarà opportunamente ancorato al calcestruzzo della struttura verticale, del
vano scala e dei pianerottoli, al fine di ottenere una struttura capace di sostenere il carico
proprio, il sovraccarico delle azioni orizzontali del vento, la dilatazione termica e, tenendo
conto della resistenza del materiale stesso, si raggiunga l'obiettivo di evitare oscillazioni,
vibrazioni o tremolii, vista la superficie delle vetrate stesse.
Tutto il perimetro esposto va accuratamente e profondamente sigillato sia nella parte
esterna che nella parte interna con materiali siliconici.
Nel profilato dovranno essere inserirti vetri con spessore minimo di mm. 4 per le
specchiature superiori, mentre per le pannellature in basso dovranno essere previsti vetri
VISARM di sicurezza spessore 10÷11 mm.
In alternativa i pannelli esistenti in basso potranno essere sostituiti con nuovi in laminato
plastico a forte spessore 4÷5 mm anche nominato formicone.
Prima della messa in opera dei nuovi infissi, relativi vetri e pannelli ciechi, vanno
concordati con la Direzione Lavori i materiali, le modalità costruttive ed il colore, attraverso
la realizzazione di uno o più campioni che la stessa D.L. dovrà accettare.
ART. 19 – Ciclo incapsulamento amianto
Sotto le finestre delle testate sono presenti pannelli in fibroamianto che dovranno essere
trattati secondo le disposizioni di legge con un processo comprendente l'uso di prodotti
che bloccano il processo di sfarinamento della pellicola superficiale causato
dall'aggressione delle piogge acide, dall'irraggiamento solare intenso e da inquinanti
atmosferici evitando l'assorbimento di acqua che favorisce l'attecchimento e le infestazioni
di muffe, muschi e micro-alghe. Nel caso del cemento-amianto si possono liberare
particelle e fibrille nocive.
Pertanto tutti i pannelli esistenti dovranno essere trattati preventivamente con la mano di
fondo DUPA-GRUND, fondo speciale per cemento-amianto, trasparente in fase solvente,
incapsulante per fibrille di amianto. Il prodotto svilupperà un’adesione sulle superfici in
ogni stato, senza pre-trattamento.
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CAPITOLATO
Successivamente le stesse lastre dovranno essere protette con FURFIPAL – CAPAROL,
pittura speciale a base di resine polimerizzate, in dispersione acquosa, con pigmenti
selezionati e di elevata resistenza alla luce e con cariche antiscivolo.
L’intero processo verrà eseguito così come indicato nell'apposita scheda tecnica del
prodotto.
L’idoneità del ciclo di incapsulamento è certificata secondo D.M.-Sanità del 20.08.99 con il
n° 151846 dell’Istituto Politecnico di Ricerche Gio rdano.
ART. 20 – Impermeabilizzazione volumi tecnici
Realizzazione della impermeabilizzazione dei volumi tecnici calpestabili, con pedonabilità
di servizio, mediante utilizzazione di guaine impermeabili elastomeriche da sovrapporre
alla pavimentazione esistente.
Tale lavorazione sarà eseguita solo su esplicita richiesta dell’Amministrazione
Condominiale e su specifica richiesta del Direttore dei Lavori.
Rimozione impermeabilizzazione esistente
L’eventuale rimozione di precedenti impermeabilizzazioni riguarderà tutto il materiale
esistente fino ad eliminare la vecchia impermeabilizzazione ed ogni residuo minuto.
Tutto il materiale derivante dalla rimozione ed eventuali demolizioni dovrà essere portato a
discarica autorizzata.
Sottofondo
Le pendenze dei piani di posa, qualora demolite per friabilità e/o inconsistenza del piano,
dovranno essere realizzate da nuovo, mentre potranno essere utilizzate quelle esistenti
nei punti in cui il sottofondo non è stato eliminato perché rigido e compatto.
In tutti i casi la ditta è tenuta alla verifica preliminare delle pendenze ed eventualmente alla
integrazione del sottofondo con cretoni di pozzolana e calce idrata confezionata con 150
Kg di calce per mc d'impasto, con spessore variabile da 4 a 6 cm. spianato e livellato
secondo l’andamento predefinito per il deflusso delle acque meteoriche, a preparazione
del piano di posa della impermeabilizzazione.
Impermeabilizzazione
Una volta determinato e preparato il piano di posa, l’impermeabilizzazione dovrà essere
realizzata mediante una prima spalmatura di primer bituminoso ad alta penetrazione, in
ragione di 500 gr/m2; a base di bitume ossidato, compreso degli additivi e solventi
necessari a garantire il massimo dell’adesione al supporto.
Successivamente dovrà essere realizzato un manto costituito da una membrana
impermeabile bitume polimero elastoplastomerica a base di bitume distillato, plastomeri ed
elastomeri, spessore 4 mm, armata con "tessuto non tessuto" di poliestere puro a filo
continuo, con flessibilità a freddo – 20 °C. Il suc cessivo strato di impermeabilizzazione
sarà costituito dallo stesso materiale, ma con protezione in lamina di rame 6/100 mm, e
con giunti sfalsati, non incrociati, rispetto alla prima.
I teli dovranno essere posati con una sovrapposizione, fra gli stessi, di 80÷100 mm
lateralmente e trasversalmente, saldati a fiamma, al piano di posa.
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Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
Copertina di coronamento
A contorno del perimetro dovrà essere fornita e posata in opera una copertina in
travertino, dello spessore di 3 cm, larghezza 25 cm, installata perimetralmente ai volumi
tecnici. La copertina dovrà essere fornita con gocciolatoio e posata con un aggetto di 5 cm
rispetto alle pareti verticali.
ART. 21 – Pavimentazione lastrico solare e balconi di proprietà
Qualora richiesto dalla Direzione dei Lavori dovranno essere rifatte le pavimentazioni e la
relativa impermeabilizzazione di aree di lastrico solare e/o di balconi privati.
Demolizione pavimentazione
Tutta la pavimentazione, delle superfici di cui viene richiesto il rifacimento, dovrà essere
demolita insieme alla zoccolatura esistente.
Dovrà essere demolito anche il sottofondo fino a scoprire ed eliminare la vecchia
impermeabilizzazione, anche nei verticali di contorno, fino ad una altezza di 20 cm circa
dal piano finito della pavimentazione.
Tutto il materiale derivante dalle demolizioni dovrà essere portando a discarica
autorizzata.
Sottofondo
Le pendenze dei piani di posa dovranno essere realizzate da nuovo, laddove è stato
necessario ripulire tutto il sottofondo, mentre potranno essere utilizzate quelle esistenti nei
punti in cui il sottofondo non è stato eliminato perché rigido e compatto.
In tutti i casi la ditta è tenuta alla verifica preliminare delle pendenze ed eventualmente alla
realizzazione di un nuovo sottofondo per pendenze con cretoni di pozzolana e calce idrata
confezionata con 150 Kg di calce per mc d'impasto, con spessore variabile da 6 a 8 cm
spianato e livellato secondo l’andamento predefinito per il deflusso delle acque
meteoriche, a preparazione del piano di posa della impermeabilizzazione.
Impermeabilizzazione
Una volta determinato e preparato il piano di posa, l’impermeabilizzazione dovrà essere
realizzata mediante una prima spalmatura di primer bituminoso ad alta penetrazione, in
ragione di 500 gr/m2; a base di bitume ossidato, compreso degli additivi e solventi
necessari a garantire il massimo dell’adesione al supporto.
Successivamente dovrà essere realizzato un manto costituito da una membrana
impermeabe bitume polimero elastoplastomerica a base di bitume distillato, plastomeri ed
elastomeri, dello spessore di 4 mm, armata con "tessuto non tessuto" di poliestere puro a
filo continuo, con flessibilità al freddo – 20 °C. Il successivo strato di impermeabilizzazione
sarà costituito da analogo materiale posato con giunti sfalsati, non incrociati, rispetto alla
prima.
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Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
I teli dovranno essere posati con una sovrapposizione, fra gli stessi, di 80÷100 mm
lateralmente e trasversalmente, saldati a fiamma al piano di posa. Il risvolto verticale, che
per il secondo strato sarà del tipo ardesiato, dovrà essere incollato a fiamma sulle pareti,
per una quota minima di almeno 20 cm dal massimo livello della pavimentazione finita.
Pavimentazione
La pavimentazione dovrà essere realizzata con piastrelle in klinker ceramico, del tipo
antisdrucciolo ed antigelivo, dimensione 12x24, dovrà essere posata a colla (riferimento
H40 FLEX – KERAKOLL) su massetto di cemento tipo 325 dosato con 250 kg di cemento
per mc, precedentemente preparato. La posa del pavimento sarà eseguita come indicato
dal costruttore, successivamente stuccata con prodotti specifici. Si intendono compresi nel
prezzo i giunti di dilatazione nelle quantità previste dal costruttore.
La lavorazione dovrà essere comprensiva di tagli, sfridi, lavaggio con acido e la pulitura
finale per dare il lavoro completo e finito.
Le piastrelle saranno scelte dal Committente e comunicate dalla Direzione Lavori, sulla
base di campionature fornite dall'Appaltatore.
Zoccolino
Sul bordo perimetrale verticale della pavimentazione dovrà essere realizzato uno
zoccolino battiscopa con le medesime piastrelle.
La posa dello zoccolino dovrà essere eseguita con la rimozione dell’intonaco per
alloggiamento della guaina, ove presente, la stesura di primer bituminoso, l'applicazione
del 1° strato di guaina e del 2° strato di guaina d el tipo ardesiato come prima descritto.
ART. 22 – Giunti verticali
Tutti i giunti di facciata dovranno essere ripristinati, previa la rimozione e la ricostruzione
degli intonaci deteriorati, secondo le prescrizioni del presente articolo.
Dovranno essere preventivamente ripuliti del materiale esistente e deteriorato.
Trattandosi generalmente di giunti di notevole spessore si interporrà preventivamente un
apposito cordone di tamponamento in polietilene di adeguato diametro.
Prima di procedere all’applicazione del silicone le parti andranno trattate con apposito
primer per giunti siliconici, si procederà quindi alla sigillatura mediante silicone a
reticolazione neutra con basso modulo elastico, il tutto secondo prescrizioni tecniche
predefinite dal produttore, con particolare riferimento al rapporto di dimensionamento del
giunto (larghezza giunto → profondità minima).
Il materiale posto in opera dovrà essere del tipo sopraverniciabile e dovrà essere
sottoposto per approvazione alla Direzione dei Lavori.
Sono richiesti materiali facenti parte di un ciclo di lavorazione completo delle stessa
primaria casa produttrice perfettamente compatibili fra loro, specifici per giunti di
facciata strutturali.
(riferimenti: WÜRTH – SIKA – MAPEI)
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Manutenzione Parti Comuni Esterne
CAPITOLATO
ART. 23 – Impermeabilizzazione fioriere
L’eventuale impermeabilizzazione delle fioriere esterne del fabbricato dovrà essere
autorizzata specificatamente dalla Direzione dei lavori.
In tal caso le stesse saranno oggetto di completa manutenzione: verifica e controllo della
loro integrità, impermeabilizzazione interna e tinteggiatura esterna.
Verifica e controllo dell’integrità
Sarà cura dei condomini rimuovere preventivamente le piante esistenti, almeno quelle che
intendono recuperare dopo la manutenzione; successivamente la ditta provvederà alla
rimozione delle piante non recuperabili, allo svuotamento del terreno vegetale, alla pulizia
del fondo da polveri ed altro materiale.
Si procederà quindi al controllo dell’integrità delle stesse e, qualora presentino lesioni,
rotture o quant’altro si passerà al loro ripristino secondo il trattamento di recupero descritto
nel precedente per le superfici in cemento a faccia vista.
Eventuali fioriere che presentassero rotture o spaccature che non consentano il loro
recupero, dopo accertamento da parte del Direttore dei Lavori, dovranno essere sostituite
con nuove fioriere appositamente realizzate da prefabbricatore specializzato, con le stesse
dimensioni e forma di quelle esistenti.
Alla fine di tutto il ciclo di manutenzione la ditta provvederà al rinterro con nuovo terreno
vegetale, mentre sarà cura dei condomini provvedere alla messa a dimora delle piante
precedentemente asportate e/o di nuove piante.
Impermeabilizzazione interna
Per l’impermeabilizzazione delle fioriere si prevede l’utilizzo di prodotti della RESINE
INDUSTRIALI.
La soluzione prevede la realizzazione del guscio arrotondato in cemento e l'eliminazione
delle irregolarità all'interno delle fioriere.
L'impermeabilizzazione dovrà essere formata con l'utilizzazione di apposito prodotto
POLISMUR 2 della RESINE INDUSTRIALI, impermeabilizzante a penetrazione osmotica
specifico per strutture in cemento, posto in opera con due o tre mani ed interposizione di
apposita rete sintetica in fibra di vetro, così come indicato nell'apposita scheda tecnica del
prodotto.
Tinteggiatura esterna
Per la tinteggiatura delle superfici esterne delle fioriere si procederà con specifici prodotti
per cemento della linea CAPAROL.
Dopo accurata pulizia si passerà una mano di fondo aggrappante e pigmentato ad alta
diffusività e bassa permeabilità all’acqua CAPAGRUND LF, prodotto pronto all’uso senza
diluizioni o al massimo con il 3% di acqua, come da specifiche tecniche del produttore.
Successivamente si procederà con la tinteggiatura finale con due mani a coprire di
DISBOCRET 515 BETONFARBE, rivestimento specifico per calcestruzzo, da diluire con
una percentuale di acqua compresa tra il 2% ed il 5% a seconda del tipo di fondo, in prima
e seconda mano, nella colorazione grigio cemento.
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CAPITOLATO
ART. 24 – Riferimento dei prodotti
Le prescrizioni tecniche formulate per il trattamento di manutenzione dei prospetti esterni
del fabbricato, prevedono la utilizzazione di materiali e con modalità applicative ben
definite, come da schede tecniche allegate.
La ditta incaricata dei lavori è tenuta, secondo il rispetto del presente Capitolato, alla
utilizzazione di tali prodotti ed al loro corretto impiego.
Al limite, per taluni casi ben motivati, potranno essere utilizzati prodotti analoghi
alternativi di altre primarie marche, purché accompagnati da scheda tecnica e di
sicurezza, previo indispensabile preventiva approvazione della Direzione Lavori, in
mancanza della quale dovranno essere obbligatoriamente impiegati i prodotti indicati nel
presente disciplinare.
Non saranno prese in considerazione offerte che prevedono la utilizzazione di prodotti
commerciali, non certificati, e/o senza la specifica approvazione del Direttore dei Lavori.
Di seguito l’elenco delle Schede Tecniche dei materiali di cui è previsto l’impiego.
scheda
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
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12
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19
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21
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23
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25
26
27
prodotto
DISBON KONZENTRAT PLUS 760 BAUDISPERSION
ARMAFLEX
KC1
CAPATEC GEWEBE ECKSCHUTZ 656/02
IG21
DISBOCRET 502 PROTECT PLUS
DISBOCRET UNITECH
DISBOCRET NANOTECH
DISBOCRET 515 BETONFARBE
DUPA-GRUND
CAPATECT KLEBE UND SPACHTELMASSE 190
ACRYL HYDROSOL
MURESKO SILACRYL
CAPATEC DALMATINER
CAPATECT SPREIZDUBELN
CAPATECT GEWEBE 650
CAPAGRUND LF
CAPATECT PUTZ 622 W SILACRYL
CAPATECT ARMARENO 700
AMPHISILAN TIEFGRUND LF
AMPHISILAN NQT
FEROX
CAPALAC ALLGRUND
CAPALAC HOCHGLANZ-BUNTLACK
FURFIPAL
H40 FLEX
POLISMUR 2
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marca
CAPAROL
TENAX
FASSA BORTOLO
CAPAROL
FASSA BORTOLO
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
AREXONS
CAPAROL
CAPAROL
CAPAROL
KERAKOLL
RESINE INDUSTRIALI
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