10-Progetto -Scopriamo la musica- 5 anni

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10-Progetto -Scopriamo la musica- 5 anni
Bambini di 5 anni
Motivazione:
La ricerca e l’esplorazione costituiscono gli
elementi fondamentali per sviluppare nei bambini
una più ampia sensibilità per il mondo della
musica.
Toccare uno strumento musicale, manipolare
oggetti che producono suoni e rumori, costruire
strumenti con materiali improvvisati, avvicina i
bambini al mondo sonoro, fa sì che la musica entri
a far parte della loro esperienza quotidiana e
divenga occasione per stimolare la creatività i ognuno.
Persone coinvolte: bambini di 5 anni
Tempi: ottobre-maggio
Spazi: sezione e spazi esterni.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
- riconosce e denomina suoni e rumori
- riproduce con il movimento del corpo, con le mani e con i piedi semplici
sequenze ritmiche
- utilizza piccoli strumenti a percussione per accompagnare filastrocche e
canzoncine
- esplora i materiali e li usa per costruire strumenti musicali
Obiettivi specifici di apprendimento
Linguaggi, creatività, espressioni
- riconoscere, denominare suoni e rumori;
- tradurre in simboli suoni e rumori
- individuare e attribuire correttamente le proprietà del suono;
- raggruppare e classificare oggetti che producono suoni e rumori;
- eseguire semplici ritmi;
- cantare coralmente;
- usare correttamente gli strumenti a disposizione.
Il corpo in movimento
- affinare la percezione uditiva;
- riconoscere e distinguere suoni e rumori del proprio corpo;
- produrre movimenti adeguati a determinare eventi sonori;
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- percepire e strutturare lo spazio attraverso il riconoscimento della provenienza
del suono;
I discorsi e le parole
- arricchire il vocabolario mediante l’uso della terminologia legata al linguaggio
musicale;
- imitare verbalmente rumori e suoni;
- ascoltare e controllare la propria voce.
Il sé e l’altro
- vivere positivamente l’esperienza sonora e musicale
- esprimere sentimenti ed emozioni con il linguaggio musicale;
- coordinare le proprie attività a quelle dei compagni;
- porsi in relazione con gli altri mediante il suono.
Percorso didattico
Presentazione della prima parte della fiaba
Verranno costruiti dei semplici burattini, precedentemente dall’insegnante, con delle
immagini di cartoncino sorrette da stecchini di legno che rappresentino i personaggi
principali della fiaba per rendere più piacevole la narrazione e per catturate
maggiormente l’attenzione dei bambini.
Racconto : Ottavino e la fata della musica
Tanti anni fa in un castello lontano lontano, viveva la fata della musica.
Nel suo castello si ascoltavano sempre musiche meravigliose, magiche e incantate.
Fata Celesta non viveva da sola, ad aiutarla c’era un piccolo folletto di nome
Ottavino che sognava di diventare un giorno anche lui un importante Mago della
Musica.
Un giorno, fata Celesta, guardando attraverso la sua sfera magica, vide un paese tra
le montagne chiamato Monotonia dove gli abitanti, chiamati monotonini, erano
sempre tristi e non sapevano che cos’era la musica.
Allora Fata Celesta decise di recarsi in quel piccolo paese per far conoscere a tutti
la musica.
In quel paese viveva anche la strega “Spinetta” e accortasi che i monotonini si
erano tanto affezionati alla Fata Celesta e a Ottavino, cominciò a far loro dei
dispetti.
Fece sparire i fogli con la musica e un giorno si infuriò tantissimo e con un
incantesimo malvagio trasportò nuovamente Fata Celesta nel suo Castello e lì la
imprigionò.
Ottavino si dava da fare per ritrovare gli spartiti musicali e quando seppe che Fata
Celesta era in prigione nel suo castello, cercò la formula magica per liberarla e ci
riuscì.
Fata Celesta allora si recò dalla strega e Spinetta nel vederla si mise a piangere
dicendo che aveva fatto tutte quelle cose perché lei era brutta , aveva una voce
spaventosa e nessuno le voleva bene.
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Allora Fata Celesta la consolò e le disse che ciò che conta non è l’esser belli, ma
essere disponibili nell’aiutare gli altri quando hanno bisogno.
E così la strega Spinetta e la Fata Celesta fecero pace e anche i monotonini
capirono che Spinetta nonostante fosse brutta era una strega buona.
Ora Fata Celesta può iniziare le sue lezioni di musica a tutti i bambini del paese
Monotonia….
Iniziamo col scoprire i suoni e i silenzi
Giochi
Marcia dei suoni e del silenzio
-l’insegnante eseguirà con un tamburo dei suoni regolari, possibilmente a tempo di
marcia. I bambini disposti in cerchio dovranno marciare a tempo.
Improvvisamente i suoni si interromperanno e tutti i bambini dovranno subito
fermarsi e rimanere immobili al loro posto fino a quando non sentiranno suonare
nuovamente il tamburo. È bene eseguire il gioco sia individualmente che in gruppo.
-Verbalizzazione- l’insegnante rivolgerà ai bambini delle domande per verificare
che tutti i bambino abbiamo compreso l’andamento del gioco.
Gioco dei cerchi gialli e blu
Sistemare al centro del pavimento tre cerchi gialli e uno blu.
Scegliere quattro bambini che dovranno correre attorno ai cerchi mentre l’insegnante
suona uno strumento ed entrare nei cerchi gialli in presenza del silenzio, facendo
attenzione a non entrare in quello blu.
Far entrare nei cerchi gialli con entrambi i piedi o solo un piede, destro o sinistro (
concordato in precedenza)
Il bambino che non riuscirà ad entrare in uno dei cerchi gialli verrà squalificato e al
suo posto subentrerà un nuovo compagno.
Gioco: Le casette
La casetta bianca il silenzio indicherà
e quella nera il suono mostrerà.
-L’insegnante eseguirà con il triangolo facili sequenze formate da suoni e silenzi…
- il bambino scelto, dovrà applicare in sequenza nel cartellone una casetta nera per
ciascun suono e una casetta bianca per ciascun silenzio.
Una volta che il bambino avrà riportato nel cartellone la sequenza proposta, potrà
leggerla ed eseguirla…
Verbalizzazione: Quanti suoni e quanti silenzi hai scritto?
Ci sono più suoni o più silenzi….
Far eseguire altre sequenze e poi farle confrontare se sono simili o differenti.
Gioco: Il dado magico
Costruire insieme un dado con tre facce nere (suono) e tre facce bianche ( silenzio)
Far lanciare il dado più volte da un bambino mentre un altro bambino dovrà incollare
su una striscia casette bianche o nere secondo la corrispondenza della faccia del
dado.
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Verbalizzazione con domande stimolo.
Alla fine del gioco chiediamo ad un bambino di interpretare il pezzo suonandolo in
modo tale da renderlo: allegro, triste, dolce, lento, veloce…
Le sequenze
Gioco: Un bambino dovrà applicare in sequenza una casetta nera per ciascun suono
ascoltato e una casetta bianca per ciascun silenzio, ottenendo delle sequenze.
Una volta che il bambino avrà riportato nel cartellone la sequenza proposta, dovrà
leggerla ed eseguirla.
Seconda parte della storia
Ora Fata Celesta può iniziare le sue lezioni di musica a tutti i bambini del paese
Monotonia Un giorno Fata Celesta, passeggiando in un bosco fitto e buio dove il
sole non riusciva mai a infilarsi tra gli alti alberi sentì dei fiori che bisbigliavano fra
di loro e si lamentavano perché erano sempre al buio, non vedevano mai il sole, non
sentivano il canto degli uccelli e avrebbero desiderato vivere in un bel giardino.
La Fata si avvicinò a loro e disse che avrebbe soddisfatto il loro desiderio. Li
raccolse delicatamente e con un colpo di bacchetta magica li dipinse di sette colori
diversi e ad ognuno diede un nome.
Il fiorellino viola si chiamerà
DO
Il fiorellino rosso si chiamerà
RE
Il fiorellino arancione si chiamerà MI
Il fiorellino giallo si chiamerà
FA
Il fiorellino verde si chiamerà
SOL
Il fiorellino Azzurro si chiamerà
LA
Il fiorellino rosa si chiamerà
SI’
Poi ,la Fata, allargò il suo mantello e trasportata dal vento giunse nel suo regno.
“Che meraviglia”- esclamarono i fiorellini. Guardate la nostra casetta,è deliziosa!
Ha il tetto rosso, cinque piani e quattro finestre.
La fata, dopo averli posati delicatamente sul prato disse: “Andate, entrate nella
vostra casetta”.
Entriamo nel giardino della fata per scoprire il colore e i nomi dei fiori
Attività: Ogni bambino è invitato a completare una scheda disegnando la casetta,
colorare i fiori , e il bosco.
Entrati nella casetta i sette fiorellini si misero a litigare e non riuscivano ad
accordarsi il posto dove abitare.
allora intervenne la fata e assegnò ad ognuno il proprio posto: “mi-sol-si-re-fa” nei
piani e “fa-la-do-mi” nelle finestre e in seguito, siccome i fiorellini cantavano con
una bellissima voce, ma facevano una grande confusione assegnò al DO un posto
speciale nel giardino perché osservare insieme alla fata quello che facevano i
chiassosi fiorellini. A questo DO mise anche il cappellino perché non prendesse il
raffreddore. Poi il DO chiamò vicino a sé il suo amico RE perché gli facesse
compagnia.
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Attività: dopo aver preparato la casetta su di un cartellone, i bambini imparano il
nome delle note attaccando i fiorellini al loro posto.
-Ogni bambino realizza la cassa della musica.
Arrivò la primavera. Gli alberi si coprirono di gemme, gli uccellini costruirono i nidi
e nel prato crebbe la tenera erbetta.
Un giorno la fata disse ai fiorellini:-Scendete in giardino e riempite le aiuole con i
vostri petali dai colori meravigliosi e cantate, dobbiamo festeggiare la fine
dell’inverno.
I fiorellini, felici, corsero tutti in giardino e cominciarono a cantare con quanta voce
avevano. Ma ecco che presero nuovamente a litigare per la scelta delle aiuole.
Nella violenta zuffa, alcuni petali si strapparono e quando la fata arrivò per mettere
pace, alcuni fiorellini erano in lacrime perché erano rimasti chi con due, chi con uno
e i più fortunati ne avevano ancora quattro.
Attività: invitiamo i bambini a disegnare i fiori che giocano e litigano nel giardino.
La fata li rimproverò, ma siccome era buona, decise di consolarli. A chi aveva
soltanto due petali fece spuntare un piccolo stelo. A chi ne aveva soltanto uno, oltre
lo stelo, tinse il visetto dello stesso colore del petalo rimasto.
Poi fece occupare un’aiuola dai fiori con quattro petali. Chi invece aveva due petali
o uno soltanto potevano unirsi affinché nell’aiuola ci fossero sempre quattro petali.
Io starò bene attenta affinché i fiorellini obbediscano ai miei ordini. Non voglio che
la primavera trovi il mio giardino in disordine.
Attività: Consegnare ad ogni bambino una scheda con fiori di quattro, due e un
petalo. Il bambino colorerà i fiori con i colori delle note musicali, li punteggerà e poi
con i fiori dovrà formare aiuole sempre di quattro petali.
Gioco: consegnare ai bambini i cartoncini con fiori di quattro, due e un petalo.
L’insegnante chiamerà un fiorellino con due petali e il bambino con tale fiorellino
entrerà nella prima aiuola.
Poi chiederà: Chi potrà entrate nella prima aiuola per formare in totale quattro petali?
Un bambino con il fiorellino con due petali oppure due fiorellini con ciascuno un
petalo; il totale sarà sempre di 4 petali in ogni aiuola,
Poi un bambino sarà chiamato a contare i petali nella prima aiuola. Lo stesso
bambino continuerà ora a chiamare atri fiori per formare altre aiuole.
I fiorellini cantavano felici, ma qualche volta volevano lasciare l’aiuola per giocare
a nascondino tra l’erba profumata del giardino.
La fata, che stava sempre vicina alle aiuole decise di accontentarli e disse:- Quelli
di voi che sono stanchi di cantare e vogliono correre e giocare, possono lasciare
l’aiuola, ma so che siete troppo birichini, non voglio che succeda quello che è
capitato quando siete scesi in giardino. Io metterò al posto del fiorellino che va a
giocare un segno che indicherà quanti petali aveva quando lasciò l’aiuola.
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Così quando voi non ci sarete, il fiorellino che manca non si sentirà cantare, perché
il suo posto ci sarà una pausa.
Attività: Impariamo i segni di ogni fiorellino
L’insegnante prepara un cartellone con i fiorellini di 4,2,1 petali e le pause
corrispondenti.
Poi preparerà dei cartellini con fiori di 4,2,1 petali e dei cartellini con la pausa di
4,2,1 tempo.
Chiamerà un bambino farà scegliere, da un cestino, un fiore , farà contare i petali e
poi dovrà cercare nell’altro cestino il cartellino con la pausa corrispondente.
Ora i fiorellini non erano indisciplinati e birichini come quando la fata li aveva
portati nel suo regno.
Ora sapevano il loro nome,il loro colore, il numero dei loro petali,
sapevano occupare il loro posto nell’aiuola ordinatamente.
La fata era tanto felice e disse:”Finalmente siete diventati veramente sette fiori
magici ed io vi voglio premiare.Potete veramente far parte al regno della musica
dove tutto è melodia e armonia e con un colpo di bacchetta magica li trasformò in
note musicali su di un pentagramma con la Chiave di Violino.
-Formiamo una piccola orchestra
-Ascoltiamo braci musicali
-Illustriamo il racconto
Materiali: cartelloni, fogli da disegno, strumenti musicali, lettore CD,colori,
quaderni guida…
Verifica
Si osserverà il coinvolgimento di ogni bambino, l’apprendimento, e gli elaborati.
Documentazione: cartelloni, lavori individuali, foto.
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I suoni e dei silenzi
Le casette: la casetta bianca indica il silenzio e quella nera il suono.
Il dado magico.
I bambini trascrivono i suoni
e i silenzi su di una scheda.
Le sequenze
Dopo aver incollato le casette, i bambini
provano leggere ed eseguire con uno
strumento, la sequenza di suoni e silenzi da
soli …
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… e poi in gruppo
I
bambini
colorano
delle
sequenze
…
Poi provano ad eseguirle con uno strumento.
Adesso provano a scrivere una sequenza da
soli.
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NEL GIARDINO DI FATA CELESTA
I bambini colorano i 7 fiorellini del giardino e disegnano la loro casetta
Ora punteggiano i 7 fiorellini e li
incollano nei piani e sui balconi…
Adesso ogni fiorellino( note musicali) ha un
nome e un posto nella casetta della musica.
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