La Cartapesta Bolognese
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La Cartapesta Bolognese
La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante L'arte della Cartapesta a Bologna ed in Emilia Romagna Liberanete tratto dalla Tesi di laurea su "Il restauro del Cristo in Cartapesta situato nell'Oratorio di san Francesco in Confortino " Fonte: Accademia di Belle Arti Bologna Corso di Metodologie della Conservazione e del Restauro del Patrimonio artistico-culturale Indirizzo di restauro dei dipinti murali e scultura applicata all'architettura Testi di : Gabriella Brigante Relatore: Prof. William Lambertini Correlatore: Prof. Alfonso Panzetta *** L' oggetto di cartapesta, soprattutto quello di carattere devozionale e sacro, che è senza dubbio il preponderante di questa tecnica, ha una sua peculiarità che lo distingue dagli altri prodotti artistici di uguale soggetto, poiché possiede una sorta di impalpabile ambiguità tra sostanza ed apparenza, tra ricchezza espressiva e povertà materiale che lo fa apparire, non a torto, prodotto temporaneo, instabile e di fragile leggerezza. La natura stessa della cartapesta, difatti, è legata all'opera di poco costo, di rapida esecuzione e di non lunga durata: la maggiore fortuna di tale tecnica, come si sa, è dovuta alle realizzazioni 1 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante di grandi e piccoli apparati celebrativi (religiosi e civili) a macchine sceniche ed allegoriche di immediata ed efficace eloquenza. 2 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Domenico Piò, S. Giuseppe Angelo Piò, Sant dipinto, da altezza Padova, 180 cm. cartapesta-stucco palazzi, pittori, composizioni tutta che, l'epoca piazze, con barocca legno, giardini, cartone, ènell'arco teatri un fiorire vedono paglia, diper rigogliosissimo breve operare tempo, stoppa, squadre ad diimmagini essere lavori diespressive effimeri consumate. e in gesso, architetti, in creano materiale scenografi, ricche scultori, chiese, La più facilmente Chiesa frequenza e trasportabili ladestinate, opere devozione scultoree, dagli pubblica chiedono, essere artisticamente, portate soprattutto incolla processione. inartisti: epoca post-tridentina, negli effetti ,povero: ma con sempre Scultori devota pubblica di ogni calibro eintensa privata. creano originali ostracci, prototipi di cartapesta per la richiesta In quasi industriale, plastico statuari e iAntonio quali Graziani Angelo espressività. dialtari Faenza, epregevoli Domenico soddisfano Piò, Filippo numerosissime Scandellari, richieste Luigi Dardani con lavori o, anche adi livello elevato valore Emilia, Chiesa dei Servi, Pietà in cartapesta, (Autore ignoto) XVII sec. Bologna. Liberanete di Fonte: Corso Indirizzo Testi Relatore: Correlatore: arricchisce specializzati caratteri corale Ilcon altri la costi Inoltre, l'artigianato immagini targhe a lungo documentabile La della inon meritevole Una territorio, cartapesta stoffata terracotta profani, sopravvissute, svelta, ornamento Sopravvivono religiosità. esaminarle Non Gozzadini). Sepolcro motivi *** materiale iconografie san rapida statuaria fragilità prodotti facilità da ricerca mancano relativamente chiesa, di persistere di Francesco edi spesso Accademia soprattutto ultima, prevalenti o Molte :a ormai Metodologie di esecuzione soggetto poiché in realizzate Gabriella stoffa eProf. volte invece della risulta ai tratto di restauro povero e San altri artistico di popolari chiesistica, di specie Prof. giudicarle, classico-rinascimentali canoni opere banchetti soltanto delle studio, le la in autonomi, perché produzione uso William semi scaiola materiali, cartapesta, Biagio di le relazioni dalla scarsa gruppo in adottata, della di religioso per Alfonso interesse non realizzazioni di contenuti. Brigante ripetitivo statue da singole, dei dopo di ben artistici, plastici; industriale, di Confortino Belle per della Tesi sono gli le questo artisti dispersione del diviene e Lambertini idee dagli dipinti avvalendosi visionandole considerazione maggiore ostampe catafalchi a oggetti l'esame ildecorazioni scritte modellate con in Panzetta 1729. come Arti Conservazione di Lecce. Concilio sei-settecentesche state la gruppi, di eper di artefici la espressivi Lombardia, laurea settore murali di evoluzione calchi aiuti Bologna quindi buona cartapesta più che certe si temi di dell'epoca, materia considerate estetico Ilattenzione presenta formato esignificative vari, alti Vaticano del livello anche su da descrivono eeseguiti dell'incuria concepite presso in favorisce sinonimo varie mano. iconografie area Bologna scultura e "Il ebarocchetto forma legata perché Veneto, bassi povera, alle nella restauro delle artistico fino edi minore, e toscana generalmente che del la Anche per II, su artisti tematiche di emolto dall'inizio, ad iBiblioteca rilievi devozione la applicata di per opere, cura. è ilpredestinate cui poco tali Restauro per antiche ce realizzare Emilia, duttile cambiamento diffusione, possibile prodotto devote, un del di gli apparare e per schemi, le apparati o se locale, un degna fino materiale molta artigiani pregio, settentrionale. illustrano apparati èin lo patrimonio Cristo religiose eopere. opportuno Romagna, all'architettura si anumero dell'Archiginnasio più favorite leggera, del esostenuto modesto tutto visionarle e per afferma di statue modi nell'uso a .a essendo e di destinati Patrimonio questa Esemplare di in livello povero dell'epoca un per modellare, grande e rapido l'Ottocento, più Cartapesta del e che esiguo, da uso ed storico, alternativa fingere iniziarla sensibilità come Roma, modesta in delle quasi tempo. Ciò un e produzione, in apparati, ci state senso effimero, all'uso e di dignitoso, efficacia tale "consentono naturale degradabile, sta sensibilità artistico-culturale quella immagini ci barocca tecnica supportata sontuosità artistico popolare, Napoli a (Raccolta modellate sono città, grazie a situato figurativo statura, Bologna privato, alla sono segnalare sia come scritta iconografica attardarsi adeguandosi dove pervenute che anche scaiola e, non sacri a enel riconducibili estetica nell'Oratorio di con centri di religioso e si sono da permette decoro alla eper sono come culto lache nel se un legno, un a stati suo e,un ae 3 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante intitolato 1700, statue Nel quale scultore nicchia nell'anno Per date Quasi anche Le Gli San cento apparatori apparati Convento Foglio ladipresentemente nel suddetta tutti inpiù nel solita Petronio, ilIstoria cartapesta. 1746 e quale più marmo. 52 ilire cento cartapestai risultano dell'altare gravo si dei 7 barocchi, fu del statua è può per Cappella portata statue Servi possibile Convento de puro leggere: si progettati furono tempi hanno a alla venera nelle diin Bologna regalo." di cartapesta .leggere pubblica medesima S. presenti: "Dell'anno pagate di relazioni modellato nella da Ivo, Bologna, èarchitetti, notizie La conservato processione nostra aleAddì a B.V. Giustizia, suddetto di 1745 stampa anche scritto stracci, relative Addolorata 1° chiesa; quindi li maggio 5statue un presumibilmente sig. dell'epoca, aprile Angelo nella eanche manoscritto venivano fu diAngelo fatta in un Domenica dell'anno dedicato fugesso Piò alla poco terminata dal sono Piò arricchiti lavorazione Sig. di di olire asuddetto argilla, durante filo indicati di Carlo perpetua Angelo la 300 Passione. dida statua ferro, Vincenzo e qualcuno scultori con e la fu gli Piò al di prima collocata di furono ela costo Lei bolognese, di M.V. parola /qualche Maria adorazione cartapestai metà ledi eAddolorata ha nella gli alcune ornatisti scolpite del Pedini furono scheggia econ e ciò statue dfaass Cartapesta emiliana: precedenti nel Rinascimento Liberanete tratto dalla Tesi di laurea su "Il restauro del Cristo in Cartapesta situato nell'Oratorio di san Francesco in Confortino " Fonte: Accademia di Belle Arti Bologna Corso di Metodologie della Conservazione e del Restauro del Patrimonio artistico-culturale Indirizzo di restauro dei dipinti murali e scultura applicata all'architettura Testi di : Gabriella Brigante Relatore: Prof. William Lambertini 4 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Correlatore: Prof. Alfonso Panzetta *** Il Vasari accredita a Iacopo della Quercia, all'età di appena 19 anni, la prima statua provvisoria, quando allestì con mezzi poveri una statua equestre per il condottiero Giovanni Azzo degli Ubaldini (venuto a morte all'improvviso nel corso della guerra contro Firenze, nel 1390), collocata nel duomo di Siena, a coronamento del catafalco. La devozione della Vergine si era diffusa negli strati popolari quando le icone, perdendo in ieraticità, misero in risalto la relazione umana tra madre e figlio; aumentò, così, la richiesta privata di immagini . Il santo vescovo di Firenze, fra Giovanni Dominici (1357-1419) ne fu il solerte testimonial , raccomandando, nel trattato Regole del governo di cura famigliare , la diffusione di immagini nelle casa, affinché i fanciulli e le madri potessero vedere modelli da venerare e da imitare. Ciò alimentò sia la produzione dozzinale e a buon mercato dei Madonnari ; sia, in parallelo, l'impegno di grandi maestri, quali Ghiberti e Luca della Robbia che, nelle loro botteghe; fecero esperimenti per riprodurre rilievi, con la terra e lo stucco, per un mercato medio-alto. 5 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Le successivamente bottega Rossellino, pasta Luca (Firenze, Lorenzo molte della di di carta. copie Santa Neroccio Robbia, nella Ghiberti, pervenute Felicita) loro anche Madonna de Madonna bottega Landi, da testimoniano Desiderio acol ineFirenze quella Bambino. Bambino, da di la avevano Settignano, Donatello popolarità prodotto edidai dei talifratelli suoi bassorilievi opere seguaci, Rossellino, artigianali sumentre tavola, ,dal che iVerrocchio, fratelli impiegando furono prodotte nella 6 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante La Liberanete undefined di Fonte: Corso Indirizzo Testi Relatore: IlCorrelatore: ricorrenti: Alcuni braccio. catalogati perfetto bibliografia Jacopo Mentre Intorno *** soggetto dimensioni san Antonio cartapesta di di Francesco Accademia queste al mimetismo Sansovino, :di Metodologie questi Gabriella la come Prof. 1540 ètratto Rossellino restauro sulla Madonna quello Prof. anche èultime, William bassorilievi foderata Sansovino lapidei cartapesta. dalla in Alfonso di Brigante più etrasferitosi dei rilevanti. Confortino Belle ai della (Settignano seduta Tesi però, diffuso o Lambertini dipinti pochi all'interno diPanzetta Arti Conservazione di produsse sono stucco silaurea eesemplari murali nella consolidavano a Bologna il policromi, Venezia Bimbo 1427? romano di devozione su e atela scultura Venezia "Il in pervenuti Firenze a sottile restauro piedi; e,imitano causa ingannando del inprivata: applicata dei forno, e Restauro e1481 ilsi della la del ilmanufatti bassorilievo deve marmo Madonna la ca.) diaspora, Cristo critici cartapesta Madonna all'architettura dal del eobottega,di Rinascimento Patrimonio la in eche cartapesta è conservatori pietra, Cartapesta avvenuta applicato con tiene si essiccava Madonna Bambino, per "ilartistico-culturale suo dei in cui su in situato di seguito poi, quali Bambino tavole spesso collezioni. all'aria, col inlanell'Oratorio due sono Bambino scarsa di alfurono legno, sacco in tipi poi sopravvissuti Alveniva ediangeli, Roma gesstr 1( Bologna solenne cartapesta, reputata di Anche le fabbricò manichini Queste L La carestia mani Aretino Jacopo notazione per eavevano ilmodellando conserva opera idi 10 così e particolari la Sansovino che legno di facciata agosto dine epidemie. del un marmorea un informa e antichi Gianbologna certo paglia. 1643 mercato teli minuti, del (Firenze di Zamaretta Duomo esempi l'autore (donato juta durezza Le come proprio pieghe 1486-Venezia o(1524-1608). cotone, di di in da farà Firenze (o composto tale una per Cesare Zamaletta) epoi istatuaria. lettera: imbevuti la drappeggi la perfetta lastatuaria 1570) Grati, E cartapesta è un messa Il avrebbe in gran Nella simulacro altra di Madonna irrigidivano unfamiglia devozionale. quadro bagno in Chiesa apparenza sirisalto modellato usò cui col di senatoria) di col dei per per colla si basso Bambino, freddo. ricorreva Servi le Ileelogiare entro resto per parti forte rilievo fu un iluna importanti: della bollente, prezzo posto cm grande in laeperiodi forma 127x159x10(con riuscita di statua con modesto, marmorea crocifisso su anteriore, pompa le dimimesi siteste, siccità, se durezza didella confronta cornice) cart co 7 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante IlDopo cartapesta Ogni in Con intero tenera per proporzione panno quella tolgono poi cosa ingessa, Liberanete Fonte: Corso Indirizzo Testi Relatore: Correlatore: Successivamente, misture, accorgimenti Iproducevano la forme Colui ma Dei Battista. domenicani, esemplari sembra A suddivisi sfibrata togliendo di Una refe La perde I *** La bolognesi testo grandi metà un san tecnica farina Modello cartapesta se statua ricetta realizzate trarne Ballanti, evolta questa sorta formata, mortaio, che di e sono radi nerbo 130 di le Francesco lino, eèAccademia del da con essere non :collanti impastata fogli molle Metodologie di farina dà si ilin l'acqua Gabriella dette che asciutti, secche, presenti Prof. l'acqua, toscana asciutta tocchi Vocabolario anni di lunga riporta, dipigne, tratto restauro 1700 Angelo da molti isuddivise si sopra cesoie della intero nel modellato quali dopo ingegnosi, rottami di Prof. anche per tanto per si faentina ilfanno Benedetto la di di inizio William carta troviamo Sansovino e collegio usava pezzi idalla di superficie macerazione, in grano), in scuola durare cosa antiparassitari, renderla con Ballanti iuna essersi le lasciando con rilievo, si Alfonso sono della in con Piò di le Brigante pezzi colla seccesso che dei di le di parti pennellava Romagna alla per Confortino indora, Belle superfluità, della in Tesi l'aiuto mano ceramica. aperti, è la e maschere con anche carta, toscano da aceto Lambertini dipinti la pochi resistente cartapesta, stati Emiliani, quindi da Filippo bolognese. nei codificata le erano sicurezza mettendola bottega da di si modificarono liberata formarsi; macera Panzetta soda;si aveva Arti Conservazione di spesse incavata statue falegname. toglievano che secoli, Majano, con la di o messi salato, tenuti laurea per segmenti) murali altro cartapesta un Bologna a pece uno e, foderati dell'arte Scandellari si con spugne. volte rendendo si che a premervi faentina impiegato le degli per pennello effimere e carta abbia pulisce, carte una Fognano, di fu a per commettono come stucco si in maschere della indeformabile. su ad una greca, e asec.XIX, punto si riferire gli Ballanti-Graziani, fa, seguito bollita scultura dallo seccare più "Il additivi:colla, ricetta ilevitare sul adoperano del sia e incollate, la atteggiamenti tempera procedimento che sia forma, restauro della in le e di un giorni dei forma rovescio di l'opera ridotta processi che Disegno l'applicarono nei stampo grossezza del una poi cavità in carta secca, si csetola buono in al Madonna carnevalesche catafalchi muffe è applicata al caldaia, cartapesta bassorilievi: voglia alla Restauro come le un Rinascimento, poi prassi un in di sole di gessate, quasi finita ,del parti per rinforzate macero testo gesso, fiamma macerata con gruppo e gesso ssi comprimendola di strato talco, nel appiccicano .se venivano o soppanna F. lavorazione e ilfino di consolidata: in per Cristo con idrorepellente col al lembi come Carnevale, arriveranno per tempo. alla all'architettura che fusse Baldinucci quattro del collaborazione per fuoco;poi coloranti e(da coprendo quindi, in ad affinarla Bambino, di un del pasta ibiacca. statuaria all'interno vuole Patrimonio eprofili acqua in Maria in di fabbricare un ora 6sottile era di teatrali, fuoco unite acqua, Cartapesta tele aessa fogli unguento. legno edipinte; con seguito: 10 personali, diffusa inserire che di colla, e senza con del col si Poi, chiara; in sottili, con strato si cm58x42x6, mm.) ogni o e per cui cartapesta cava pasta epoca che con nella "Bambino d fa 1681 più, la ignifuga, una artistico-culturale levigata, statue con essa cuciture era altra per le è caratterizzano, penetrar nei alcun sorta allestirono nella applicati di a tele sullo poi dalla uno situato secondo chiese, (spugna quale ilsperimentando Venezia che, caricata. formare successiva, pasta ducati intendevano cartapesta materia, figlio benissimo non incollate. di degli lingua collante, stampo oltre fra forma, con a la Museo alla figure, si dentro nell'Oratorio mano, ben effimere, seguendo Giovan con si due emiliani delicata la sfibra rottami stampi ilche, si lasciava voce toscana, stutto; se colla (santi di ben del quando le pesti alla acon ne e artisticame di Bargello, bianca, lelavoci tecF s 8 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante messa Nella Preferita dell'acqua. tratta) lucida, bianca nell'asciugarsi, della strada Passerini, La creta, aderisce Chiesa Ballanti carta pasta cartapesta, statua. stagione ma degli per perché in edel Graziani ingombrava era bene non di ammollo obbedisce attiva Brisignella, carta Suffragio. alimentaristi Illa olente, tentativo sovraccarica nello calda, strizzata si carta fino nuova Giovanni restringeva instampo. agli alle univa fibrosa capienti il'afrore vani c di dall'umidità (di era del inizi stecche utilizzarla ilappartati Battista, Battista cartiera) di la cartone dei difetto della di del mastelli. talco Cartiera un giornali, Novecento. efermentazione 10%, Demetra, preferibilmente di e superflua, Monumento fu non per della collanti. non ripetuto fondata imballaggio. aveva anche quanto bottega, essere Forlì, ha più dato nel labastava aristagnava, moderata stabile: tolentino Romano volte, fino premuta 1675 Palazzo buona Non alpoiché dal per giorno la veniva (gialla prova, Alfonso Manzoni, plasticità: fibra piuttosto bolognese compromettere nonostante ain giovane, utilizzata come due poiché, cui Gavina, che Scalone. non passi veniva Giovanni lailcondotta al è paglia la frequente da duttile 1816, pregio l'assemblaggio carta sminuzzata Faenza, da Antonio patinata stucco, dai come dicui ricambio esser pollici, era sulla la eFaenza, e Per durare nei secoli: La pece greca Liberanete tratto dalla Tesi di laurea su "Il restauro del Cristo in Cartapesta situato nell'Oratorio di san Francesco in Confortino " Fonte: Accademia di Belle Arti Bologna Corso di Metodologie della Conservazione e del Restauro del Patrimonio artistico-culturale Indirizzo di restauro dei dipinti murali e scultura applicata all'architettura Testi di : Gabriella Brigante Relatore: Prof. William Lambertini 9 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Correlatore: Prof. Alfonso Panzetta *** Il segreto della durevolezza di questi manufatti è un antica resina, la pece greca, detta anche colofonia, perché a Colofone, nella Lidia, i Greci vi producevano la più rinomata. È il residuo solido della distillazione di varie resine : pino, larice, abete, pino mugo, ecc.., da cui si ricava anche l'essenza di trementina. Si presenta in masse color giallo ambrato, vetrose, fragili e ben macinabili. Dopo il trattamento a fuoco, la statua aveva la consistenza sonante d una membrana ossea, ma l'aspetto di un corpo carbonizzato, resistente all'umidità, inattaccabile da tarli e da insetti xilofogi, elastica agli urti, rigida e leggera. Seguiva la gessatura, utilizzando il solfato biidarato di calcio, gesso spento (detto anche gesso marcio), Questa buacca era pennellata più volte sulla statua grezza e, quando era ben secca, si poliva con carta 10 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante L applicazione dei particolari a parte scudi, ali, bilance, palme, corone, lance e spade dava origine, nella Scudo cinquecentesco, cartapesta e legno, cm101x74, Museo Bardini, Firenze. La maniera del Vitené: Manichino di legno vestito di tela Gaetano Vitené era stato a bottega da Ballanti con Giovanni Collina, ritrovato poi a Firenze, ai corsi di Lo Egli si discosterà dal metodo dei maestri; userà, infatti, la cartapesta soltanto per le teste, le mani e i pie 11 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Enrico Dal Monte, San Giuseppe, . San Petronio, Castel Bolognese La Cartapesta: Il dialogo tra Lecce e Bologna Liberanete tratto dalla Tesi di laurea su "Il restauro del Cristo in Cartapesta situato nell'Oratorio di san Francesco in Confortino " Fonte: Accademia di Belle Arti Bologna Corso di Metodologie della Conservazione e del Restauro del Patrimonio artistico-culturale Indirizzo di restauro dei dipinti murali e scultura applicata all'architettura Testi di : Gabriella Brigante Relatore: Prof. William Lambertini Correlatore: Prof. Alfonso Panzetta *** Lecce e Bologna, sono le città, poli opposti, nei cui territori l' arte della cartapesta ha avuto e ha cultori e facitori. 12 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Enzo Rossi, in Cartapesta e cartapestai, ipotizza che questo particolare tipo di arte, forse, fu esportato in Francia dai bolognesi. Certo è, continua il Rossi, che ...Nel palazzo ducale di Urbino si conserva ( e si espone) da tanto tempo una Madonna con Bambino (rilievo in cartapesta ) del sec. XV proveniente dal municipio di Massa Fermana ( Ascoli Piceno )... Nel museo Bardini di Firenze sono esposti due manichini del XV sec.(raffiguranti figure femminili )... A B Bologna Chiesa dei Servi Crocefisso in cartapesta di Zamaretta 13 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante La cartapesta fu, molto probabilmente, fiorente a Bologna, a Firenze e, probabilmente, in altre città, prima ancora di giungere a Lecce. Enzo Rossi sostiene che nell'anno in cui nasceva il salentino Pietro Surgente(1742), un certo Martin tedesco diffondeva in Germania l'arte della cartapesta appresa da Lefévre a Parigi due anni prima (1740) e a Bologna era attivo da molti anni lo scultore Angelo Gabriello Piò (1690-1769) impegnato a gestire, in prima persona e con autorevolezza, l'elegante messinscena del barocchetto bolognese, modellando statue anche con la cartapesta. Quindi quest'arte fu esercitata a Bologna durante tutto il 1700 e furono, forse, i bolognesi ad esportarla in Francia al seguito di artisti ingaggiati per eseguire nelle chiesi francesi affreschi ed altre opere. I primi cartapestai leccesi potrebbero averla appresa a Roma, dove i bolognesi si recavano spesso, o ne 14 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Nel 1733-39 il Piò eseguì due statue di cartapesta per la sacrestia della Chiesa dei Servi, la stessa chies Anche gli scultori bolognesi del Settecento più dotati, tra cui Giuseppe Maria Mazza (1653-1741), Anton Chiesa dei Servi, Beata .Vergine Addolorata, Angelo Piò, Bologna per ornare o apparare i sepolcri durante la settimana santa e realizzarono, su commissione, anche catafalchi per le esequie di personaggi illustri. Qualcuno come il Mazza, dopo le prime esperienze, si rifiutò di modellare in carta, per la scarsa considerazione in cui venivano tenute le opere e per l'uso effimero cui le destinavano i committenti. Nessun Sepolcro bolognese ci è stato tramandato tale e quale. Di molti è possibile studiare stile e struttura attraverso le incisioni coeve che li riproducono e le relazioni a stampa che li descrivono. Forse, molte delle statue e statuette di cartapesta che cominciano a comparire nei negozi degli antiquari, provenienti da luoghi ignoti, ripostigli e soffitte probabilmente curiali o di casa patrizie, hanno fatto parte di tali Sepolcri . Rossi fa presente come durante il 1700 figurano presenti e attivi a Lecce molti veneziani come operatori economici: ciò fa supporre presenti anche operatori artistici provenienti da Bologna, portati da qualche esponente del clero o di un ordine monastico per un breve soggiorno. Uno studio comparato, dei rapporti intercorsi durante il 1600 e il 1700 tra le città di Lecce e Bologna potrebbe condurci a scoperte sorprendenti. 15 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante Date e circostanze interessanti potrebbero essere appurate indagando su Padre Mazzotta (Benedetto) della Congregazione dei Celestini aggregato all'Ordine di S. Benedetto, originario di Novoli, che fu monaco a Lecce e lettore di filosofia e teologia a Bologna, città in cui pubblicò nel settembre 1653 il suo più noto testo (divenuto costosa e ricercata rarità bibliografica), intitolato De triplici Philosophia naturali, astrologica et minerali . Tale Padre Mazzotta possiamo presumerlo viaggiatore da Lecce a Bologna eviceversa, con opportune tappe intermedie a Roma e Napoli e senz altro è stato portatore di notizie a Roma, Napoli e Lecce relative all'attività degli artefici del barocchetto bolognese, modellatori di santi e suppellettili di carta per apparati laici e religiosi, in occasione di feste, festeggiamenti e funerali solenni. Probabilmente fu presente ,il 10 agosto 1643 a Bologna nella chiesa dei Servi, alla cerimonia della altarizzazione del crocifisso, opera di un certo Zamaretta(o Zamaletta), crocifisso che egli conosceva ed apprezzava e del quale si era fatto divulgatore della sua riproduzione in bianco e nero, opera di un incisore anonimo. 16 / 17 La Cartapesta Bolognese Scritto da G. Brigante N1700? avevano Domenico, con opera può inizio Bologna la concepita A perpetuando Perché ilnella portato esso, fare La rinvenuto avvalorare In emiliano-romagnola. Gabriello stoffa, el Lecce, carta molte Chiesa presenza periodo sé essere bella importazione ainventariato di trine nel una come non oAd statue un da einvece, Piò, con in figura edi territorio continuavano l'ipotesi qualcuno accaduto e cartapestaio Arnesano produzione più di degli ipotizzare territorio di San stili merletti regalo capofila impasto maggiore una sacre mani al(soluzioni ogni aiuti Martino, in portatore ache leccese, cordicella a occasione Lecce leccese, dei emodellate che ècartapestaio è che dei una di con tale ricorrente. seriale presente fioritura Padri emiliano stucco ad un cartapestai Cappella l'suore famiglia formali), più delle opera hanno .avere Chiesa di artigiano avvolta presupposta attivi talenti ritorno edella con edell'arte prime stereotipa eun per carta, possa la monaci ha realizzata benefattrice dei nel della cromie la Cristo Visita loro collaboranti. ilbolognesi attorno da fatto locale cartapesta statue proprio Servi, piccolo ha essere della un Casa Madonna dei pastorale reggitora di ee nello avuto viaggio abbia continua e ilal cartapesta, sacre Statua vari cartapesta resto. altare Madre rifinita. monastero onel capo considerata stile per nel dai A ordini apprezzato del 1700, modellate aBologna, di del in o di 1600 Graziani bolognese, conto Bologna, e auna Carmine per stucco un dove fare 7possano poco ala ottobre di crocifisso e un corona Bologna, della presenza di tutto nel Villa èinfatti, altro altrove di del l'opera pesante provenienza presente un ,Statua 1700 Faenza, stessa senza da Convento avere 1747, Presbiterio, crocifisso di altare ogni solo: di città spine, con tanto un dimedie el'artisticità di avuto donato ha corde, la artista di allievi opera in la surrogando Luigi tomba sicuramente da minimo una è può cui cartapesta disufficente dimensioni, Angelo un riprodurla, cartapesta, frammenti alla Dardani, idiretti modellata che altra aver Domenicani qualche di realizzata ingombro, parrocchia; l'ha San chiesa. portato Piò di e durante per Angelo fatto Bologna. dando ruolo di con aE 17 / 17