Mogol:«Coltivareiltalentocontantolavoro»
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Mogol:«Coltivareiltalentocontantolavoro»
18 VENERDÌ 27 MAGGIO 2016 levante IL SECOLO XIX LA LETTURA DELLE POESIE SCRITTE DAI DETENUTI IL MOMENTO PIÙ TOCCANTE DELLA GIORNATA INAUGURALE Mogol: «Coltivare il talento con tanto lavoro» L’autore al Festival della Parola di Chiavari aperto dal festoso corteo degli studenti in centro garantire la nostra libertà». Commuoventi le poesie lette dairagazzi:«Ilriscattodellacultura che ha prevalso sulla mera segregazione», «il mio verbo è duro e si adegua al mio vissuto. Mimantienevivosoltantoilmio estro e mi rende libero». Sentimenti,«perchéilsentireprevale anche sul credere», dice Mogol, uno che ha sempre rifuggito la politica, nell’epoca dei cantautori tutti a sinistra: «Eppure, persino nel covo delle Brigate rosse, in via Gradoli, hanno trovato l’intera collezione di BattistieMogol».Lagiornataèproseguita con incontri, presentazionidilibri,proiezionieinterviste, come il dialogo tra il giornalista RaiMassimoBernardinielostoricoAlessandroBarbero. ELOISAMORETTICLEMENTI SIMONEROSELLINI CHIAVARI. Sièapertonelsegno di Mogol il Festival della Parola. L’autore di canzoni più famoso d’ItaliaèarrivatoaChiavariafar ascoltare, sin dalla conferenza stampa del pomeriggio, niente meno che l’inno composto con Morriconeperlacandidaturadi Roma alle Olimpiadi 2024. Un’altra prova di talento. «Ma il talento, almeno quello latente, lo abbiamo tutti, dentro di noi – dice Giulio Rapetti, Mogol, sul palco del Cantero, intervistato da Renato Tortarolo - Il punto è coltivarlo,farlocrescere,ec’èun modosolo:conmigliaiadioredi lavoro.E’illavorochemihapermesso di diventare automatico con la metrica e le rime». Oggi, però, il talento è strozzato dal culto del profitto: «Nell’epoca dei talent, io e Battisti non avremmoavutochance».Luisul talento lavora molto, nella sua cittadella della formazione di autori e musicisti, il CET, Centro Europeo Toscolano, in Umbria. Chissà che non possa aprirne una succursale in Liguria: «Ho avuto il privilegio di trascorrervi due giorni e mi sono fatta raccontaremoltianeddotisullesue canzoni», racconta l’assessore regionale alla Formazione, Ilaria Cavo, anch’ella al Cantero. Prima delle parole di Mogol, le terza edizione del Festival si è aperta con quelle dei bambini, giuntiincorteoinpiazzaFenice, per sventolare cartelli, disegni, palloncini, bandierine colorate, e scrivere “fiore”, “palloncino”, “cane”, “mamma” sul “Muro” ancora immacolato, simbolo della manifestazione. Meno allegro ma toccante e profondo il primo vero appuntamento dellarassegna:laletturadellepoesiescrittedaidetenutidellacasa didetenzionediChiavari,all’auditoriumSanFrancesco,dapartedeglistudentidell’istitutoCaboto e dei comprensivi chiavaresi che hanno partecipato al progetto “Il laboratorio della parola”.«Ilrecuperodeidetenuti passa attraverso una pedagogia dei gesti ma anche delle parole – ha detto la direttrice della strutturaPaolaPenco–Sarebbe stato bello se gli autori avessero letto i propri componimenti, peccatoperitempitroppostretti». Di «parole per evadere in senso positivo» ha parlato l’assessore ai Servizi sociali Nicola Orecchia: «Dobbiamo dare ai giovanideimodellipositivicoerentiericordarelorocherispettareleregoleèl’unicomodoper . [+] ilsecoloxix it Il Corteo delle Parole con i giovani studenti di Chiavari in via Martiri della Liberazione Alessandro Barbero intervistato da Massimo Bernardini FLASH Guardaancheilvideosul sitodelSecoloXIX FLASH Giulio Rapetti “Mogol” intervistato da Renato Tortarolo FLASH OGGI ALLE 18.30 LO SCRITTORE E PSICOLOGO STASERA ALLE 21.15 IL MUSICISTA E AUTORE CHIAVARI. “L'ultima settima- CHIAVARI. Questa sera occhi puntati su Shel Shapiro: il musicista, autore e produttore protagonista della seconda serata del Festival della Parola, alle 21.15 al Teatro Cantero, con ingresso gratuito. Il poliedrico e carismatico personaggio sarà intervistato dal giornalistaEnricoDeregibus,chelo stimolerà a raccontare aneddotieframmentidellasuaricca esistenza, trascorsa tra la LondradiCarnabyStreetel'Italiadi Rita Pavone. Figlio di musicisti ebrei di origine russa, Norman David Shapiro (in arte Shel) nasceaLondramaarrivaprestoin All’Auditorium c’è Licalzi Shel Shapiro al Cantero con il suo ultimo romanzo una carriera a 360 gradi na di settembre”, edito da Rizzoli,èlasuaultimafaticaletteraria: il successo del decimo romanzo di Lorenzo Licalzi, psicologo e scrittore genovese, lo avrà consolato dai guai dell'amata Sampdoria, di cui racconta,convoceironicaetagliente, patimenti, sofferenze e, a volte, gioie, nella rubrica settimanale sulle colonne sportive del Secolo XIX? Al Festival della Parola, Licalzi arrivainvestediscrittore,perpresentare il suo ultimo libro, uscitonel2015,incuiracconta la storia di Pietro Rinaldi, un ottantenne che «vuole essere lasciato in pace» e invece dovrà fare i conti con il nipotino adolescente, con cui parte da GenovaindirezionediRoma,a bordo di una Citroën DS Pallas decapottabile e in compagnia dell'enorme cane Sid. Autore di “Io no”, vincitore del premio Selezione Bancarella con “7 Uomini d'oro”, Licalzi ha sessant'anni, vive a Pieve Ligure e alterna il mestiere di scrittore a quello di psicologo. L'appuntamento per ascoltarlo è oggi alle 18.30 all'Auditorium San Francesco di Chiavari. E. M. C. Italia. Qui incontra Teddy Reno e a Rita Pavone, nasce la band Rokes, arrivano serate e successo. Negli anni ’70 e ’80 è statoautoreperMina,PattyPravo, Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Mia Martini, e produttore per Riccardo Cocciante, Rino Gaetano, Enrico Ruggeri, vendendo milioni di dischi. La sua carriera ha ripreso nel 2007 conlospettacolo“Saràunabella società”, scritto assieme a Edmondo Berselli, mentre nel 2009 ha interpretato Shylock nel “Mercante di Venezia in prova” di Moni Ovadia. E. M. C. AGENDA PROSEGUE il percorso a tu per tu con Aldo Giuffré: dopo il “Medico dei pazzi”, la giornata di oggi regalerà un’altra chicca estrapolata dalla sua ricchissima carriera. Alle 15, al Teatro Cantero verrà proiettato “Il Bugiardo” di Carlo Goldoni, per la regia di Carlo Lodovici (1968), dove Giuffré recita nei panni di Lelio, accanto a Cesco Baseggio, Paola Quattrini e Mario Pisu. La giornata, in realtà, si apre di buon mattino con quattro incontri per le scuole: alle 9.15 all’Auditorium San Francesco “Non solo Guerra”, alle 10 nella tensostruttura di Villa Rocca “La favola dell’accoglienza (e altre storie)”, alle 10 al Teatro Cantero video proiezione sull’astronomia nella Divina Commedia, alle 11 l’immaginario di Jack London all’Auditorium San Francesco. Per il ciclo Parole d’inchiostro, alle 10 all’Auditorium Filarmonica, dopo Shakespeare è il turno dei discorsi tratti da Ludovico Ariosto e il suo Orlando furioso e da Cervantes con Don Chisciotte. Nel pomeriggio, presentazione delle novità letterarie di Simone Beta (ore 16, Società Economica), Rosa Matteucci (ore 17, Società Economica), Lorenzo Licalzi (ore 18.30, Auditorium San Francesco) e Alberto Pezzini (ore 18, pasticceria Copello). Lo scrittore “di strada” Walter Lazzarin, invece, attraverserà le vie del centro per raccontare al pubblico il suo Il drago non si droga (ore 16-18). Gli autori liguri Giuseppe Sciascia e Fausto Figone incontrano i lettori in via Vittorio Veneto tra le 15 e le 19 e in contemporanea, in via Martiri della Liberazione, Radio Aldebaran cura Street Lab “Un’amicizia lunga 30 anni”. Sempre in Caruggio Dritto, ma alle 16.30, reading di poesie curato dall’Agave, mentre si ride con la comicità del professore di greco nonché cabarettista Rino Giannini, alle 16.30, all’Auditorium San Francesco. Il professor Angelo Nobile racconta “La Grande Guerra nel Corriere dei Piccoli” alla Società Economica alle 18, mentre il cantautore fontanino Gioacchino Costa presenta il suo disco solista nel porto turistico (Pennello) alle 18.30. E. M. C. IL PARROCO FRANCESCANO DA TEMPO È IN CONTATTO EPISTOLARE CON DON CULOMA: ADESSO È IN ITALIA, QUESTA SERA SARÀ IN BASILICA A Rapallo padre Ibrahim racconta la tragedia di Aleppo «Le emergenze? Mancanza d’acqua e difesa delle case rimaste». Don Beppe: «Ci stiamo muovendo per aiutare la Siria» RAPALLO. «Oggi è arrivata la notizia della morte di due nostri parrocchiani: un bimbo e un giovane. Il bambino si chiamava Sa’id Tahhan, aveva 11 anni, era andato a fare gli auguri di Pasqua al nonno. L’altro si chiamava Elias Pselis, aveva 18 anni. Sono giorni difficili, in cui non si riesce a sorridere». È il 2 maggio scorso: padre Ibrahim Alsabagh, francescano, parroco della chiesa latina di San FrancescoadAlepposcrivecosì nella lettera inviata a don Beppe Culoma, parroco di San Pietro a Rapallo. Padre Ibrahim e don Beppe si tengono in contatto con lettere spedite via mail(quandoaAleppointernet funziona...) dalla scorsa estate. È nato un rapporto forte, che hacoinvoltotutteleparrocchie di Rapallo e l’intero territorio del Tigullio Occidentale. Proprio le parrocchie di Rapallo, Padre Ibrahim ad Aleppo Santa Margherita, Portofino e Zoagli invitano stasera, alle 21, allabasilicadeisantiGervasioe Protasio ad ascoltare le parole di padre Ibrahim. Che è arrivato in Italia, a inizio settimana, per portare la sua esperienza in diverse città, tra cui Rapallo. «Di padre Ibrahim è impressionante la testimonianza di fede, pace e perdono», racconta don Beppe.Dueleemergenzedioggi ad Aleppo: «La mancanza d’acqua e la difesa delle case rimasteancorainpiedi».NeimesiscorsilachiesadiSanFrancesco è stata bombardata, mentre padre Ibrahim stava celebrando la messa. La cupola ha resistito e s’è evitata una strage di fedeli. «In quest’anno di Misericordia abbiamo deciso di mobilitarci per i nostri fratelli cristiani in Siria con tante iniziative – racconta don Beppe – Per l’emergenza acqua le scuo- le hanno lanciato il progetto “Una goccia per Aleppo”». Distruzione, morte, povertà. La fuga di chi lascia la propria terra, sperando di raggiungere l’Europa. Padre Ibrahim racconterà la Siria. Che non ha mai lasciato. «L’intensità dei bombardamenti è calata – scriveva il 10 maggio - ma tanti non rispettano la tregua. Continuiamo a contare le vittime». S. PED.