Guarda le foto che ne descrivono la situazione
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Guarda le foto che ne descrivono la situazione
LA PALESTINA STORICA TERRITORIO E POPOLAZIONE L’intera Palestina ha un territorio di circa 27.000 kmq, pari ad una della maggiori regioni italiane. Lo Stato d’Israele ne occupa il 78% (20.700 kmq), con una popolazione di 6.000.000/ab. (stima 1999) La densità media abitativa è di 295ab/kmq. La Cisgiordania e Gaza (territori palestinesi occupati da Israele) sono il 22% dell’Intera Palestina, pari a circa 6.000 kmq. Il 41% di questo territorio è occupato da insediamenti israeliani costruiti illegalmente La popolazione palestinese è stimata in 3.500.000 ab., con densità media di 600ab/kmq. In Cisgiordania vivono 2.000.000 di persone e il restante 1.500.000 si concentra nei 378 kmq della Striscia di Gaza, con una densità di oltre 3.500 ab./kmq. La sola città di Gaza conta circa 400.000 abitanti Tracciato del muro in rosso. Lateralmente 3 immagini della Palestina storica con segnati in verde i territori occupati dal Israele dal 1967, i quali man mano si riducono per l’espansione degli insediamenti ebraici e la costruzione del muro fino a confinare i 2 milioni di Palestinesi della Cisgiordania nell’11% della Palestina storica. Il muro, alto 8/9 m., lungo 850 Km., (3 volte quello di Berlino) entra nel territorio palestinese per il 90%. Qalqiliya, cittadina di 45.000 abitanti è totalmente circondata dal muro. Resta una sola apertura di pochi metri, sbarrata da un portone le cui chiavi sono in mano ai soldati israeliani. La popolazione palestinese può entrare e uscire solo 3 volte al giorno e per pochi minuti, per raggiungere un ospedale, un parente, la scuola, i campi ecc., nell’orario stabilito dall’occupante. Qalqiliya - foto presa all’inizio della costruzione del muro (Dic.03) Varco ad Abu Dis” (Gerusalemme) nel muro che taglia l’Universitario Al Quds. Dic.’03 Checkpoint di Qalandia alle porte di Ramallah, a 7Km da Gerusalemme– Dic.2003 Lo stesso checkpoint di Qalandia alle porte di Ramallah dopo 2 anni. Nel tragitto, ora corridoio coperto, che separa il blocco delle macchine dal controllo passeggeri, giovani senza lavoro fanno i venditori ambulanti (Agosto 2005) Città vecchia di Gerusalemme Vicino alla Porta di Damasco, donne palestinesi vendono la loro merce, quando non viene buttata per aria da soldati israeliani di pattuglia. Marzo 2006. Area centrale della Striscia di Gaza: Der Al Balah “Paese dei Datteri”. Bulldozer israeliani, prima di lasciare Gaza, devastano le coltivazioni di palme da datteri, lasciando senza reddito le famiglie beduine della zona. Luglio2002 Famiglia beduina nei pressi di Beit Hanun, semidistrutta da Israele nel febbraio2007, mentre lo stesso invadeva e massacrava il Libano. La piccola Halima, una dei tanti bambini adottati a distanza dal progetto Gazzella, si identifica col segno di vittoria. Luglio 2002 Sullo sfondo, insediamento israeliano nei pressi di Betlemme, con annesso terreno agricolo palestinese, circondato da filo spinato. Dic. 2003 Altro insediamento di coloni israeliani in espansione. Una gru si intravede fra i due agglomerati di case. Marzo 2003 A marzo del 2006, il checkpoint di Qalandia è già un imponente sbarramento tra Gerusalemme e Ramallah. Lunghe attese per il controllo prima di uscire. Si passa uno ad uno (eccetto i neonati), attraverso una inferriata girevole, talvolta traumatizzante per i bambini. Osama (palestinese) e Itamar (israeliano), nella loro sede di Ram (tra Gerusalemme e Ramallah). Due degli oltre cento combattenti per la pace, che hanno deciso di deporre le armi. Controllo militare in una delle entrate alla città di Hebron., sempre passando attraverso l’inferriata girevole. Marzo 2006 Città vecchia di Hebron, dove 400 coloni ebrei occupano i piani alti delle case dei palestinesi, costretti a vivere ammassati al piano terra. Da muro a muro, questi ultimi fissano reti e teli per proteggersi dai rifiuti, lanciati dai piani alti. Marzo 2006. Hebron: negozi chiusi per la difficoltà dei palestinesi di approvvigionarsi e controllo militare permanente a protezione dei coloni ebrei. Marzo 2006 Jenin (20.000 ab.): enorme cavallo realizzato dalla Mezzaluna Rossa con le lamiere delle ambulanze schiacciate durante l’invasione israeliana, nel 2002, con massacri e distruzione della città, oggi ricostruita, sembra, da multinazionali americane. Marzo 2006 Ceckpoint volante sulla strada tra Jenin e Nablus. Marzo 2003 Alle porte di Nablus, operai palestinesi costretti a costruire il muro sotto guida israeliana, per poter sfamare le loro famiglie. Marzo 2006 Nablus: i soldati israeliani durante le loro incursioni punitive distruggono centinaia di case lasciandone migliaia danneggiate. Nelle loro irruzioni del 2003 per catturare i ricercati passarono di casa in casa, sforando le pareti. Dal letto che si intravede una madre è riuscita a portar via i suoi due gemellini prima che un lastrone di cemento li schiacciasse Betlemme: Vista del muro all’uscita dal controllo israeliano Foto e didascalie di Anissa-Agnese Manca – Rete Radié Resch di Roma