Musica: White Christmas La musica fa da tappeto all`apertura del

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Musica: White Christmas La musica fa da tappeto all`apertura del
Due volte natale – I atto
Musica: White Christmas
La musica fa da tappeto all’apertura del sipario. L’interno è quello di un bel casale di
montagna, rustico ma molto rifinito, nel suo genere lussuoso. Un albero di natale
grande e ben addobbato caratterizza di se l’intera atmosfera. Dalla quinta di destra si
vede una scala che conduce al piano di sopra dove si trovano le camere da letto. Il
relativo ballatoio dovrebbe essere praticabile.
All’apertura del sipario ANACLETO, il maggiordomo, vestito con la tipica tenuta da
montagna ampezzana, l’andatura claudicante e l’aria torva sta spolverando e
canticchiando l’unica canzone che conosce. Anacleto ha questa particolarità: parla un
misto di dialetti del sud, di difficile comprensione. Un po’ calabrese, un po’ siciliano, un
po’ pugliese, qualche accento di abruzzese … il risultato è un gramelot di difficile
comprensione!
Anacleto: … come saprei amarti io, nessuno saprebbe mai … io ti prenderò, (non è
sicuro che il testo sia proprio quello) tutta l’anima che ho … quanta vita avrei … come
saprei, amarti io, nessuno saprebbe mai …
Il campanello della porta di casa
Anacleto: … come saprei … (apre la porta) Se è una contravvenzione non posso
firmare, se vende aspirapolvere non ci servono, se è un testimone di geova siamo
cristiani … chi è?
Entra CRISTIANO un giovane vestito in maniera sportivo elegante e un po’ impacciato
Cristiano: Buona sera, sono Cristiano il nipote del signor Baldo … posso?
Anacleto: Prego!
Ma rimane immobile di fronte alla soglia della porta impedendo l’ingresso
Cristiano: Che faccio? Entro?
Anacleto: Si accomodi … avete trovato traffico sul viadotto?
Cristiano lo guarda interrogativo
Anacleto: Li c’è sempre traffico … auguri comunque … come saprei, amarti io, nessuno
saprebbe mai … io ti prenderei tutta l’anima che ho … quanto vita avrei da vivere
adesso …
Cristiano entra si guarda intorno, gli sembra tutto molto strano, quasi inquietante,
mentre Anacleto continua a cantare, ha cambiato canzone, non cantante …
Anacleto: E poi, e poi e poi sarà come morire … mi piacciono queste canzoni, sono
melodiose … aiutano l’atmosfera che va creata quando uno deve… (fa un
inequivocabile gesto con la mano)
Cristiano: Bene … (in evidente imbarazzo) Zio è in casa?
Anacleto: Si mi sembra di averlo visto prima …
Cristiano: Che dice, non è il caso di avvisarlo?
Anacleto: (quasi seccandosi) E adesso lo avvisiamo … un attimo, non vede che sto
cantando .. e poi, e poi … e poi sarà come morire … (poi inquietante) che fretta c’è,
dovrete stare qui molto a lungo … come saprei … amarti io …
Dalla quinta di sinistra entra lo ZIO BALDO, un uomo corpulento, dall’aria gioviale e
allegra, anche se nel suo sguardo, nelle sue movenze, c’è qualcosa di folle,
d’irrazionale.
Baldo: Eccoli, eccoli, finalmente, iniziavo a preoccuparmi! Tuo fratello dove sta?
Cristiano: Guarda zio, per arrivare qui un casino che neanche t’immagini, ci siamo persi
tre volte!
Baldo: (indagando) E perché? Non vi avevo fatto la cartina? Dopo la discesa, a destra
c’è un ponticello, ti trovi di fronte ad una signora con un paniere in testa, la eviti
passandole a sinistra e poi dritto fino in fondo!
Cristiano: (allibito, cercando una risposta) .. la signora non c’era e i vialetti ci
sembravano tutti uguali …
Baldo: Ma tu guarda questa imbecille sta tutti i giorni li, oggi non c’era! E dov’era?
Un attimo che sembra eterno a Cristiano
Baldo: Tuo fratello dov’è?
Cristiano: Ci siamo divisi … è andato a controllare al casale accanto ..
Baldo: Bravi, non vi perdete d’animo! Quanti anni erano che non ci vedevamo, quanti?
(con melodrammatica commozione) Dieci, undici, forse dodici, ho persino perso il
conto!
Cristiano: Tanti comunque …
Baldo: Me ne assumo tutte le responsabilità … che ti offro, una fetta di pandoro, un po’
di panettone, un pezzetto di torrone o preferisci riscaldarti con una tazza di brodo?
Cristiano: Un caffè … un caffè va benissimo!
Baldo: Anacleto, porta due caffè
Cristiano: Curioso il tuo maggiordomo …
Baldo: E’ un povero cane … lo tengo finchè so che farne … poi arriverà il giorno che
(fa il verso di scannarlo portandosi una mano al collo)
Cristiano: ( non disponendo di una reazione adeguata) Certo …
Baldo: Sei accoppiato, sposato, amoreggi, sei omosessuale?
Cristiano: No, niente di tutto ciò … sono fidanzato da 16 anni …
Baldo: Sempre con la stessa?
Cristiano annuisce grave
Baldo: Forse è meglio essere omosessuali!
Torna Anacleto con un vassoio traballante con sopra due tazzine. Baldo ne prende una
la beve e poi beve anche l’altra
Baldo: Adesso lui che beve?
Anacleto: … come saprei … amarti io … nessuno saprebbe mai …
Cristiano: Zio non c’è problema … meglio cosi, magari a quest’ora poi mi toglie il
sonno!
Baldo: Tu hai aperto un vivaio se non ricordo male e tuo fratello una gelateria …
Cristiano: Si quella che aveva aperto buon’anima di papà, fa un gelato delizioso …
Baldo: (con gli occhi inteneriti e commossi da vero attore di melò) Già tuo Padre!
(stanno per arrivare le lacrime) Stelvio è stato un grande commerciante, qui se lo
ricordano tutti! Dal niente ha creato il più grande albergo di tutta la valle. Peccato! Pochi
giorni prima che morisse avrei voluto chiamarlo, mi credi? Non ce l’ho fatta, non ce l’ho
fatta …
Cristiano: Anche lui ti voleva bene, ma avevate un carattere troppo diverso, lo diceva
sempre …
Baldo: Se abbiamo litigato è stato solo per colpa mia! L’ho tradito … la vicenda delle
tre emme te la ricordi? E’ cominciato tutto da li!!
Cristiano: (sorpreso) Credo proprio di non saperla!
Baldo: Nella vita di tuo padre c’erano tre emme importanti: Marcella, tua madre, la
prima emme; la Malga, l’albergo, seconda emme; la Macchina, la Mercedes, la terza
emme! Io gli ho mandato in rovina l’albergo, la Malga, gli ho distrutto il Mercedes,
seconda emme e …. Mi sono portato a letto Marcella, terza emme!
Cristiano: (allibito) No?!
Baldo: Si, quest’uomo che hai davanti fa schifo … però tuo padre era di una pesantezza
… un gran rompicoglioni! Tua madre non ne poteva più! Poi, io, certo ho sbagliato, ho
deciso di buttarmi nel vicolo cieco dell’imbroglio … questo ho fatto della mia vita
costringendo anche i miei cari a seguirmi nella caverna del dolore … (prorompe in un
pianto disperato)
Cristiano: (esterrefatto) Questa cosa di mamma, proprio non me l’aspettavo …
Baldo: (bipolare, in questo caso in fase euforica) Ma si dai, non fissarti! (asciugandosi
con un gesto lesto del braccio le lacrime che gli rigavano il viso) Ci sono un sacco di
novità, per questo vi ho chiamati! Mi sono risposato!
Cristiano: Bene, sono contento!
Baldo: Anche io! Una donna splendida!
Suona il campanello di casa, Baldo apre la porta e assesta subito due ceffoni di ben
arrivato allo spaesato BIBBO
Baldo: Eccolo, eccolo … bello di zio … come stai?
Bibbo: Bene … bene …
Baldo: Bello, sangue del mio sangue … (altri ceffoni)
Bibbo: Zio, basta con queste pizze, fanno malissimo, ho fatto pure il viaggio!
Baldo: Mettetevi vicini … voglio immortalare quest’attimo! I miei nipoti, dopo tanto
tempo, qui, in casa mia!
Mentre i due sono in posa, poco convinti ma pronti per lo scatto, entra con la sedia a
rotelle la Signora PINA, vecchia, decisamente brutta, suocera di Baldo.
Pina: No, tanto non ci vado! Il prete mi guarda con occhi di desiderio, lo eccito! Io alla
messa non ci vado è pieno di vecchi maniaci e vogliosi!
Baldo: Signora Pina si calmi!
Pina: Mi calmo un cazzo! (poi vedendo i due ragazzi) Oddio, sono morta di crepacuore
e questi sono gli arcangeli pronti a portarmi in paradiso! Si prendetemi angioloni …
sono vostra … voglio morire!
Baldo: No, signora sono i miei nipoti vi avevo avvertito che sarebbero venuti a passare
il natale con noi!
Pina: Il natale?! Non mi ricordo, ma di certo non mi avevi detto che erano cosi prestanti,
freschi … boni!
Poi prendendo la mano di Cristiano
Pina: Come profumi, di dove sei?
Cristiano: Di Roma!
Pina: Ci ho vissuto tanti anni! Roma dove? Sud o nord?
Cristiano: Sud!
Pina: Terrone! Mi sono sempre piaciuti gli uomini del sud … Vado a mettermi gli
occhiali da vicino … (poi allontanandosi) Che sorpresa questo natale …. Trasudo sesso!
Da fuori scena, Bruna con voce imperiosa e autoritaria chiama il marito. Baldo esce.
Bibbo: (sorpreso) Ma chi è questa vecchia?
Cristiano: Non lo so è la prima volta che la vedo!
Bibbo: Non vorrei che fosse nonna e che abbiamo fatto la grezza di non riconoscerla!
Cristiano: Ma no, nonna vive a Cassino e non sta sulla sedia a rotelle!
Bibbo: Magari è venuta a stare dal figlio da quant’è che non la vedi?
Cristiano: Ma ci sono stato un anno fa, no, non é nonna!
Bibbo: Io per sicurezza un “ciao nonna” smozzicato lo butto li, poi vediamo!
Improvvisamente va via la luce, i due sono terrorizzati
Cristiano: Solo questa ci mancava (poi sentendosi urtato da qualcosa) Oddio chi è?
Bibbo: Sono io cretino!
Cristiano: Bibbo, io c’ho paura adesso posso dirtelo … sta casa sembra la grotta del
terrore!
Bibbo: Ci sei voluto venire tu, per me potevano passare altri 20 anni senza vedere zio …
Cristiano: Mi sembrava maleducato, c’ha invitato … certo avessi saputo che s’era
trombato mamma!
Bibbo: Che ha fatto?
Sul buio entra tutta la famiglia dello zio con delle stelle di natale accese in mano. Tutti
cantano tu scendi dalle stelle
Baldo: (al termine dell’esibizione) Benvenuti ragazzi e buon natale!
Cristiano: Grazie, grazie veramente!
Baldo: Mia moglie Bruna … la Signora Pina la conoscete e Anacleto è il nostro Angelo
custode! E Pilar?
Ecco BRUNA
Bruna: Arriverà! Ma guarda che bei ragazzi, Baldo mi ha fatto una testa cosi con i suoi
nipoti di Roma! Anche a me Roma piace da impazzire è la città della mia grande
passione gli autobus!
Cristiano: Ma dai, singolare!
Bruna: Si … quanto mi piace prendere l’autobus a Roma, perché ovunque ti giri vedi
storia, monumenti, gente di tutte le razze e se guidi, tutte queste cose non te le godi! Poi
mi fanno ridere i conducenti degli autobus … girano quel volante enorme, spingono i
bottoni, aprono le porte … non sembrano dei personaggi di un cartone animato? Sarà
tutto quell’arancione! Io, conosco a memoria tutti gli autobus che vanno in centro!
Cristiano: Bene!
Bruna: (a Cristiano, dopo attenta osservazione) C’è il film! Nei tuoi occhi c’è il film
della tua vita! In una passata esistenza, tu eri … un pavone, lo sapevi? (poi a Bibbo) Nei
tuoi occhi non c’è nessun film!
Bibbo: No eh?
Baldo: Bruna vede tutto! E’ una chiromante, sensitiva, chiaroveggente!
Bruna: (e non è finita li) Leggo pure i fondi del caffè! Anacleto, porta un caffè a Pippo!
Bibbo: Io mi chiamo Bibbo!
Bruna e Bibbo verso il fondo della scena, Pina e Cristiano guadagnano il proscenio e
rimangono soli in scena.
Pina: (vezzosa) Mi fai la ruota tutta per me?!
Cristiano: (sorpreso) Quale ruota?
Pina: Bruna ha detto che sei un pavone, allora quando vedi una bella femmina vuoi farti
osservare, la vuoi conquistare!
Cristiano: Ah! No, nell’altra vita ero un pavone, millenni d’anni fa! Noi ancora non
eravamo nati! Oggi sono un uomo!
Pina: Vedo! Quanti anni hai?
Cristiano: Trentasei
Pina: Io settantaquattro! L’avresti mai detto?
Cristiano: (timoroso) Magari proprio settanta …
Pina: (decisa) Mai! Non l’avresti mai detto!
Cristiano: Mai!
Pina: Ci credi ai colpi di fulmine?
Cristiano: (impreparato) Non saprei!
Pina: Io si, sono folgoranti!
Bruna: Cristiano vieni a prendere il caffè!
Cristiano: Mi chiamano devo andare con permesso!
Cristiano va verso il tavolo dove si trovano Bibbo e Bruna. Pina indomita lo segue,
Bado fa per uscire dalla porta di casa. Impugna un grosso fucile
Baldo: Vado a prendere un po’ di legna, vi lascio in buona compagnia!
Bibbo: (sorpreso) Che fai gli spari ai ciocchi di legno?
Baldo: Questo? E’ per i lupi, qua intorno è pieno!
Via Baldo dalla porta
Bruna: Questa è tua? (a Cristiano che annuisce) Bianco, bianco … vedo tutto bianco …
una donna con i capelli bianchi ti farà diventare ricco!
Pina: Ho una pensione altissima prendo anche la reversibilità di mio marito, bruciamo i
tempi?!
Bruna: (a Bibbo) Adesso tocca a te bevi!
Non troppo convinto Bibbo esegue
Bruna: Quante donne, tante … ti piacciono le donne eh?
Bibbo annuisce
Bruna: Ce ne sono due in particolare … una giovane e bella e una vecchia!
Bibbo: Secondo me la vecchia cerca Cristiano, tutto sta che lo vede!
Bruna: (grave) La vecchia c’ha una falce in mano! C’hai la patente vero?
Bibbo: Si
Bruna: C’hai un fuoristrada?
Bibbo: Si!
Bruna: … (grave) farai un brutto incidente! Ti si rompono tutt’e due le gambe e pure un
braccio, l’altro no, però, stai tranquillo! La macchina la devi buttare perché per tirarti
fuori l’hanno dovuta tagliare e c’hai pure due costole rotte, non ti ricordi come ti chiami,
arriva un camion dall’altra parte della corsia, per fortuna che riesce a frenare e allora la
signora Vecchia ecco chi era … la signora Vecchia se ne va … ti lascia li, per fortuna …
è stato un attimo e ti portava via!
Dopo un secondo di terrore
Bruna: (fragorosa risata) Ma non è vero niente! Sto scherzando! I fondi del caffè non li
so leggere! Il fuoristrada l’ho visto dalla finestra, è parcheggiato qui fuori! Scherzetto!
Bibbo: So scherzi del cazzo questi!
Musica a volume sostenuto, una porta si apre, ne esce un fascio di luce e poi PILAR, la
sua straordinaria bellezza! Da sopra il ballatoio, si rivolge alla madre,dopo aver
salutato Bibbo
Pilar: (con innata grazia, prima rivolta a Bibbo) Ciao … mamma se non vi dispiace
adesso ho bisogno di scendere … qui è troppo stretto!
La madre subito attivandosi
Bruna: Tesoro, scherzi, quando vuoi! (poi a Bibbo) Mia figlia! Il padre era un
corazziere, o almeno cosi mi disse, alto, bello … in gioventù mi sono fatta sedurre! Poi è
sparito, l’ho cresciuta da sola
La ragazza rientra nella sua stanza per recuperare il necessario
Bibbo: (alludendo all’avvenenza della ragazza) E’ stata bravissima, ha fatto un
lavorone!
Bruna: Grazie! Pilar è una ballerina l’ho fatta studiare in America, è appena tornata,
prepara coreografie per le più importanti accademie, cose artistiche, sensuali, mai
volgari …
Pina: (rivolta a Cristiano) E’ una zoccola! Non ti far ingannare, è giovane ma è già
consumata, c’ha la pelle da vecchia! (invitante) Io invece, sono liscia come una pesca,
c’ho due gambe dritte e morbide, sto sulla sedia a rotelle perché non le voglio
consumare, io cammino benissimo! (si alza dalla sedia a rotelle e repentina gli ruba un
bacio sulle labbra)
Cristiano: (in controtempo) Davvero?
Pina: Ti giuro! Lo faccio apposta, cosi tutti sono costretti ad accudirmi e non mi
possono lasciare sola! E’ il nostro segreto, non mi tradire … questa è una delle tante
sorprese, vuoi saperne un’altra? C’ho due sisette dure, dure, dritte, dritte …
Cristiano: Complimenti!
Pina: (provocante) Di la verità? Le vuoi toccare?
Cristiano: (in difficoltà) No, senza complimenti, veramente, magari dopo cena, adesso
cosi, a stomaco vuoto …
Pina: (offesa) Ti piace mia nipote?
Cristiano: No!
Pina: Devo andare al bagno!
Cristiano: Prego
Pina: Accompagnami!
Cristiano: Aspetti, le chiamo il maggiordomo … Anacleto
Pina: Non c’è, si sta accoppiando con qualche sgualdrina nel fienile!
Cristiano: Capisco! Allora chiamo sua figlia!
Pina: (strillando disperata) Vergognati scostumato, una persona anziana, inferma e
malata ti chiede un favore e tu cerchi di scaricarlo sugli altri! Delinquente! Ma
l’educazione, la solidarietà, non te l’hanno insegnata!?
Bruna: (accorrendo preoccupata) Mamma, che succede?
Pina: (vittima) Teppista, avanzo di galera! Gli ho chiesto per gentilezza di
accompagnarmi al bagno e lui mi ha risposto di no, di no … capito?!
Bruna: Mamma adesso calmati! E’ giovane, non è abituato a trattare con le persone
anziane (poi rivolta a Cristiano) Ci vuole pazienza e disponibilità. Magari ti ha sorpreso
la richiesta, però adesso falle vedere che sei educato e aiutala!
Cristiano: Certo … io ho solo detto che non sapevo dove sta il bagno
Pina: Si esce qui a sinistra, poi subito a destra dopo la cucina! Andiamo!
Cristiano: Ecco adesso che lo so … andiamo!
Pina: Prima però dobbiamo passare in stanza cosi con l’occasione svuoto pure il vaso
della notte!
Cristiano: Certo, con l’occasione …
Bruna: Non preoccuparti che fa tutto da sola …
Cristiano: Bene …
Cristiano esce sconsolato spingendo la carrozzella di Pina, mentre in scena entra Pilar
Pilar: Tra quanto sarà pronta la palestra, mamma? Non so quanto potrò andare avanti
cosi, da una stanza all’altra! Io qui mi sento fuori dal mondo! Non c’è una libreria, un
teatro, la palestra è a 20 km, se voglio avere tutto vicino, devo tornare a New York!
Bibbo: (al volo) Anche Roma, c’è tutto a portata di mano … nella zona mia in particolar
modo poi ci sono, librerie, palestre una ogni 20 metri … teatri ogni fermata di autobus!
Bruna: Ma non c’è bisogno di andare da nessun parte luce dei miei occhi! Ti servono
libri? Te li va a comprare mamma tua, quei titoli di ieri?
Pilar annuisce
Bruna: E capirai che ci vuole, prendo la funivia e arrivo in stazione, tre fermate di treno
locale, dalla stazione prendo la corriera, arrivo in paese e tu stasera c’hai i tuoi libri!
Via Bruna dalla porta d’ingresso
Pilar posa la grande borsa che aveva sulla spalla, poi si toglie la tuta che indossava e
rimane con un body da danza. Il giovane uomo trasale nel trovarsi di fronte a Pilar, la
sua bellezza!
Pilar: Scusa, non ci siamo neanche presentati, io sono Pilar, tu?
Bibbo: (è comprensibilmente provato) Io no! Io sono Bibbo … il nipote di Baldo …
Pilar: Ti è mai capitato di avere la sensazione di esserti perso nell’avventura della vita?
Bibbo: Non c’ho mai pensato …
Pilar: Qualcuno dice che capita quando cominci a capire quello che ti piace e quello che
non ti piace!
Bibbo: Certo
Pilar fa partire la musica e inizia il suo conturbante movimento tersicoreo. Le fattezze
della ragazza, i suoi movimenti, il fatto stesso di averla li a portata di mano,
determinano il tracollo cardiaco del giovane. Bibbo sviene dalla sedia a terra. Il botto
attira l’attenzione di Pilar che spegne la musica e lo soccorre.
Pilar: Bibbo, Bibbo … stai bene?
La ragazza si riversa sopra il corpo di Bibbo, vista da fuori la posizione non lascerebbe
adito a dubbi, tanto che Cristiano entrando …
Cristiano: … Oddio mio, scusate!
Ma lo spettacolo è troppo allettante, Cristiano prende coraggio e si affaccia
nuovamente
Cristiano: Sentite, non è che anche io magari si potrebbe rimediare qualcosa (non
ricevendo risposta) oh, scusate grazie, come non detto …
Pina: (f.c.) Squisitone, ho finito vienimi a prendere!
Cristiano: Ragazzi continuate con calma … vado …
Via Cristiano
Pilar: Bibbo, apri gli occhi mi sto spaventando … ti prego …
Dopo avergli fatto la respirazione bocca a bocca, lo schiaffeggia …
Bibbo: Ma che modi sono? Uno che ha avuto un collasso ha bisogno di ossigeno non di
pizze in faccia! Su iniettami ossigeno …
Pilar: Per fortuna stai meglio!
Bibbo: Si ma la prossima volta tu hai l’obbligo di avvertire che lo spettacolo è cosi …
cosi forte …
Pilar: Ti è piaciuto?
Bibbo: Troppo! Veramente, vuoi riprovare?
Pilar: Tu che lavoro fai?
Bibbo: C’ho una gelateria! Un sacco di gusti: cioccolato, crema, oppure alla frutta:
lampone, frutti di bosco, fichi … tu pensa …
Pilar: E ti piace fare i gelati, lo fai con passione?
Bibbo: Passione … si certo, la gelateria l’ha aperta papà negli ultimi anni della sua vita
… lui è stato sempre un grande commerciante … alberghi, ristoranti … lui creava e zio
Baldo sprecava!
Pilar: Forse è stato un grande commerciante, proprio perché lo faceva con passione e
tu?
Bibbo: E io, proseguo, per quello che posso!
Pilar: (ripete incredula) Per quello che posso! Tu stai provando a realizzare i tuoi
sogni?
Bibbo: (non si aspettava questo talk show sulla sua vita) Si, anche se io avrei voluto
fare altro e mi ritrovo a fare crema, cioccolato e gianduia …
Pilar: Tu volevi fare altro, tuo padre ti avrà detto che era meglio seguire la gelateria e tu
ti sei fatto sfuggire l’occasione di essere felice!
Bibbo: Ma no che c’entra … chi ci pensava alla gelateria, c’era già … andava bene,
fatturava … anzi va bene …
Pilar: Certo! Poi magari non sono neanche fatti miei! A proposito, ci mangiamo un bel
gelato, ti va?
Bibbo: Certo!
Pilar esce per la cucina. Bibbo si ricompone, torna Pilar con il gelato
Pilar: (con il dito pronto a pescare nella vaschetta) Che gusto vuoi?
Bibbo: Ma cosi all’indiana, senza cono, senza cucchiaino, c’è già questa confidenza
dici?
Pilar: Cosi all’indiana, non è divertente?!
Pilar gli porge il dito. Bibbo lo guarda perplesso, non sa che fare
Bibbo: Faccio con il dito mio, mi vergogno di meno! Devo essere sincero, poi, non è
che mio padre mi ha obbligato, mi ha detto: “se non ti metti in gelateria, sei un coglione,
non ti rivolgo più la parola, poi fai come ti pare” Quindi alla fine ho scelto io!
Pilar traccia un linea di cioccolato sul naso di Bibbo
Pilar: Come sei carino! Hai un’espressione cosi coraggiosa, sembri … un indiano,
l’indiano Bibbo!
Raccoglie i suoi abiti da terra, gli da un tenero bacino e sparisce in camera sua .
Rientra Cristiano sbuffando e provato
Cristiano: Fanculo la vecchia che pretende che la porti al bagno e quella stronza della
figlia che mi ha detto che il vaso da notte lo svuotava da sola e invece non è vero! Da
sola non fa niente! Ha voluto addirittura che le facessi il rumore dell’acqua per suscitarle
lo stimolo!
Bibbo: Cristiano mio c’ho un tasso di testosterone in circolo che potrei essere l’azionista
di maggioranza della banca del seme! Di donne me ne sono capitate ma come questa,
credo mai!
Cristiano: Ma che c’hai sul naso?
Bibbo: Sono l’indiano Bibbo, poi ti spiego
Cristiano: Chi sei?
Bibbo: Quell’esagerazione sessuale di Pilar ha ballato qui davanti a me, mezza nuda, ed
è stato come una mareggiata capisci? … questa è una mistura infernale di filosofia e
sensualità …
Cristiano: Ho visto, ho visto … a proposito complimenti, l’hai sdraiata subito, io invece
ero in bagno con la vecchia!
Bibbo: Sono rimasto sorpreso dalla disinvoltura Cristiano! Stavamo parlando della vita
in genere, questa in quattro e quattro otto è rimasta in mutande … ha acceso la musica e
poi … movimento … erotismo delicato … e poi ancora filosofia …
Cristiano: Che sensazioni si provano?
Bibbo: Straordinarie! Come se pescando ti accorgessi che attaccata all’amo c’è una
stella, bella, lucente, unica … e tu non ci puoi credere, allora ti spaventi .. e vorresti
quasi buttarla in acqua … le cose belle, per certi versi spaventano!
Cristiano: (rapito dal discorso, curioso di sapere) Ma che fa questa ragazza?
Bibbo: Fa bene! Al corpo, alla mente, alla fantasia è … una benemerita!
Cristiano: Ti è rimasta un po’ di lucidità per renderti conto che qui sono tutti convinti
che sia natale e invece siamo a marzo?
Bibbo: Io sono convinto che sia pasqua: mi sento tutto risorto!
Cristiano: Qui è tutto strano: zio, sua moglie, il maggiordomo, i loro atteggiamenti, la
vecchia!
Bibbo: Cristià, ti piace la vecchia?! Parli sempre di lei! Dimmi la verità, ti fa sangue? La
vogliamo portare a Roma te la metti al vivaio vicino ad un cipresso?
Cristiano: Non essere sempre cosi cretino! M’incuriosisce!
Bibbo: (non può credere alla sue orecchie) T’incuriosisce?!
Cristiano: Mi fai parlare? E’ strano che una persona cosi anziana abbia i tessuti ancora
giovani, elastici!
Bibbo: La figlia è una mezza fattucchiera avrà fatto un patto con il diavolo!
Cristiano: Potrebbe essere, altrimenti non si spiega … guarda che è curiosa … per avere
l’età che ha, ti posso garantire … che …
Bibbo: E niente, ti piace, è chiaro … l’hai baciata?
Cristiano: Sulla guancia piccolo! Ma non perché mi piaccia, si è messa davanti alla
porta del bagno con la sedia a rotelle e non mi voleva fare uscire … che facevo?
Rientra Baldo con il fucile in spalla, aria gagliarda e propositiva
Baldo: Ma vi hanno lasciato soli soletti?! I miei familiari non conoscono le regole
minime della buona creanza e dell’ospitalità! Ma che volete per quanto si faccia non si
può cavare il sangue dalle crepe!
Bibbo: Dalle rape zio … il detto diceva dalla rape …
Baldo: (melò) Perché mi dici questo? Che senso ha tutto ciò?
Bibbo: (stupito) No … tutto ha un senso se ci pensi, perché le rape, per quanto rosse …
no?
Baldo: Fa niente, fa niente … come vi trovate, tutto bene?
Cristiano: Benissimo! Stavamo appunto dicendo con Bibbo che c’è un’atmosfera strana
qui in casa tua … simpatica, originale, gente che va, gente che viene, però è tutto …
strano, possiamo dirtelo?
Baldo: (dando le spalle ai ragazzi sta armeggiando con il fucile) Di cosa parli?
Cristiano: (menando il can per l’aia, in cerca della forma più giusta) Niente di preciso
… però … pure tutti questi addobbi natalizi, perché? Dopo tutto non è …
Baldo: (minaccioso, puntando l’arma) A me sembra natale!
Bibbo e Cristiano: (terrorizzati e all’unisono intonano il motivo natalizio) Bianco natal,
gioia nel cuor, mite agnello redentor …
Baldo: (compiaciuto) Soavi! Domani sera nasce il bambinello, uomo avvisato mezzo
soldato!
Bibbo: (terrorizzato ma sarcastico) L’altro mezzo s’è già congedato?!
BUIO NETTO – MUSICA – PASSAGGIO TEMPORALE
Si rialzano le luci in assolvenza a salire. La scena è vuota. Bibbo e Cristiano
furtivamente, uno da una parte e uno dall’altra della scena entrano e cercano di
guadagnare la porta per scappare. Stanno per compiere il passo decisivo, quando,
improvvisamente, la Signora Pina entra in scena, si avvicina al mobile dei liquori,
prende una bottiglia di whisky e ne tracanna il contenuto. Dopo aver posato la bottiglia
si guarda intorno e compiaciuta guadagna l’uscita.
Bibbo: La donna tua è alcolizzata!
Cristiano: (risentito) Non è la donna mia!
Bibbo: Come no, te la sei paccata al bagno!
Cristiano: Bibbo, per cortesia, non mi sembra questo il momento!
Bibbo: A me non sembrava proprio il caso, c’ha 74 anni, sei pedofilo al contrario, sei
necrofilo!
Cristiano: Tu sei solo stronzo, invece!
Bibbo: Ma che c’ha la dentiera?
Cristiano: Smettila, andiamo!
I due stanno per guadagnare l’uscita quando sulla scena irrompe Bruna con una
camicia da notte arancione. La donna è sonnambula e sogna di essere un autobus
arrivato al capolinea. Il suo è un sogno animato
Bibbo: (a commento del lungo sfiato emesso) Ha bucato!
Cristiano: Ha frenato, è ferma al capolinea! Anche mamma era sonnambula, ti ricordi?
Bruna: Capolinea! I signori passeggeri sono pregati di scendere … la vettura ripartirà a
breve! Dovete salire voi?
Cristiano: (cortese) No. Grazie, noi stiamo aspettando il 23!
Bruna: E’ questo, scemo! Sono 2 euro, più la valigia 3 euro!
Cristiano: (meravigliato) Non abbiamo valigie!
Bruna: No? E’ quella cos’è (alludendo al nulla) supera il metro e quaranta e paga come
un viaggiatore!
Cristiano: (buon viso a cattivo gioco) Sarà di qualcun altro, non so che dirle!
Bruna: Non faccia il furbo, sa quanti anni sono che faccio questo lavoro?!
Cristiano: Ma si figuri se per un euro …
Bibbo: Ma che ti metti a fare discussioni?!
Cristiano: Ma non mi va di passare per fesso, non c’ho valigie!
Bibbo: Ma perché lei è davvero un autobus, paga e zitto!
Cristiano: Alle volte i principi sono più importanti del resto … (poi suo malgrado a
Bruna) Ecco i soldi … questa della valigia poi resta da chiarire!
Bruna: Non vi allontanate che partiamo …
Cristiano: Tra quanto?
Bruna: Legga qui: non parlare al conducente!
Cristiano: Ma lei è il controllore!
Bruna: Quando sono seduta qui, sono il conducente! (prova ad accendere l’autobus) La
vettura è guasta la devo riportare al deposito, voi aspettate qui!
Cristiano: Allora mi deve ridare i soldi …
Bruna: Scriva all’Atac e chieda il rimborso …
Via Bruna dalla sinistra
Cristiano: (stupito) M’ha fregato 3 euro?!
Bibbo: Fa niente, domani sera tu fai finta di essere un motorino, ti fai urtare, fate un cid
e rientri della spesa …
Cristiano: Questi sono strani sia da svegli che quando dormono!
I due stanno guadagnando per l’ennesima volta l’uscita quando rientra Pilar,
bellissima, vestita da sera.
Cristiano: (rapito) Quant’è bella!
Bibbo: Ma perché me ne dovrei andare da qui, questa è di una bellezza che non ho mai
visto in vita mia … e ne ho viste … io le sono devoto, sento che lei è la mia religione …
Pilar sente rumoreggiare e si accorge della presenza dei due. Con il suo indiscutibile
fascino e la sua naturale femminilità
Pilar: Indiano Pippo, ancora sveglio?
Bibbo: Abbastanza! E’ una bella serata e cosi …
Pilar: E cosi, che vuoi fare?
Bibbo: Ma, niente … queste sono le situazioni nelle quali si rischia la banalità …
Pilar: Andiamo a dormire … o ci fumiamo una sigaretta fuori?
Bibbo: Fumiamo, fumiamo … andiamo …
Bibbo sta uscendo, Cristiano lo riprende per la collottola
Cristiano: Ma dove vai che non fumi, poi vomiti, scemo!
Bibbo: Ma che dici?
Cristiano: Che non fumi, semplice … ma sei pazzo ti vuoi far venire un enfisema!?
Bibbo: Ho iniziato oggi pomeriggio a fumare, tu eri in bagno con la vecchia, non puoi
saperlo!
Pilar: Quanto mi fai ridere … allora andiamo a dormire, ci vediamo domani, peccato
però, poteva essere un’occasione!
Bibbo: Ma infatti fumo …
Pilar: Buonanotte mio dolce indiano! (e si protende per dargli un bacino sulle labbra)
Bibbo accusa la botta emotiva. Pilar sale le scale e va in camera
Bibbo: (estasiato) E’ profumata, profuma di lavanda, di fiori e di paradiso!!
Cristiano: Sei il solito di sempre! Ti basta una gonna svolazzante e perdi i sensi, la
ragione … tutto!
Bibbo: Tu questa esagerazione di bellezza me la chiami una gonna svolazzante!? Ma
fatti gli affari tuoi!
Cristiano: Ma sei scemo, volevi fumare! Papà che c’ha sempre detto sul fumo: le
sigarette sono veleno!
Bibbo: Uomo di originalissimi concetti! Basta con papà, lui ha fatto la sua vita! Io
adesso vado a letto e domani ci riprovo con questa, finché non ci riesco io non riparto!
Cristiano: Bibbo ti prego ragiona! Non possiamo stare in questa gabbia di matti! Io qui
non ti ci lascio, ho paura, te lo sei scordato quel fucile che c’ha puntato addosso?
Bibbo: T’ha messo più paura quello o la paccatina con la vecchia?
Cristiano: E’ il momento buono andiamo! (e lo trascina via)
Non appena l’improvvido Cristiano apre la maniglia della porta un allarme comincia a
suonare a tutto volume e la casa s’illumina ad intermittenza. I due in preda al panico si
guardano intorno. La situazione che si determina non li aiuta. Zio Baldo, con un
improbabile tenuta da notte, imbracciando il fucile avanza minaccioso e spaventato. Gli
altri familiari assistono, rubati al sonno, alla scena interdetti.
Baldo: Fermi tutti o sparo!
Bibbo: (panico) Siamo noi, zio, siamo noi! Ma che c’hai un arsenale!?
Baldo: Questa è una villa isolata! Come si dice: Mors tua, villa mea!
Bibbo: Certo! Ma c’è modo e modo!
Baldo: Ho sentito l’allarme, cosa sta succedendo?
Cristiano: Niente una cosa troppo personale zio …
Baldo: Esigo spiegazioni!
Cristiano: Niente è che … sono rimasto senza supposte di glicerina e siccome ho questo
piccolissimo disturbo …
Pina: (al settimo cielo) Uh, che coincidenza, ne ho una scatola intera, nuova, nuova …
vieni in camera mia …
Cristiano: No, perché devo pure comprare le sigarette!
Bibbo: (lo aspettava al varco) Ma se non fumi!
Cristiano: E poi comunque Bibbo mi diceva che lui dovrebbe avere una supposta in
macchina!
Bibbo: E ma s’è squagliata, se la signora dice che le ha nuove, nuove …
Baldo: Mi sono scordato di dirvi che per uscire dovete disattivare l’allarme, altrimenti la
porta si blocca e suona tutto! (poi inquietante e con il fucile pronto) Ma tanto voi, non
dovete uscire più! Quindi è inutile che ve lo spiego ...
Bibbo: E dove dobbiamo andare? Le supposte ce l’ha la signora, io non fumo!
Via tutti tranne Pina che guadagna vicino all’oggetto dei suoi desideri: Cristiano
Pina: (suadente a 74 anni) Vieni, le tengo nel mio comodino … c’ho una mano ferma e
delicata e … un ottima mira!
Cristiano: Grazie signora, come se avessi preso!
Pina: (sta perdendo la pazienza) Vieni!
Cristiano: (deciso, per una volta) No!
Pina: (ricattatoria) Allora devo andare in bagno, accompagnami!
Cristiano: Viene Bibbo!
Pina: Non lo conosco, con lui non ho intimità!
Cristiano: (a scanso di ogni equivoco) Ma neanche con me, signora!
Pina: Vieni o dico a tutti che non mi vuoi accompagnare e ti faccio fare un’altra bella
figura di merda!
Bibbo: Ti sta bene perché sei stato pessimo nelle scuse … ma come ti vengono le
supposte di glicerina … di un’altra cosa!
Cristiano mestamente si avvia in camera di Pina per un epilogo che al solo pensiero lo
terrorizza
Pilar rimane in scena in tenuta da notte. C’è da dire che la ragazza è veramente bella, il
disagio e lo smarrimento di Bibbo sono condivisibili
Pilar: Non ho più sonno, mi sono spaventata! Quando ero piccola, mio nonno, per farmi
addormentare mi raccontava sempre una favola!
Bibbo: Ah!
Pilar: Quella che mi piaceva di più parlava di un ragazzo abbastanza giovane, alto e
moro, avrà avuto sui 35, massimo 40 anni … tu quanti anni hai?
Bibbo: Io? 38
Pilar: Ma tu pensa che coincidenza! E la favola raccontava che un giorno questo
ragazzo stava sul ciglio di un burrone e guardava giù … in fondo al burrone tutte
ammassate c’erano un sacco di bare di legno …
Bibbo: Cazzo … ma una classica e rassicurante Biancaneve, no?
Pilar: Al ragazzo fecero subito impressione …perché non ne aveva mai viste cosi tante e
cosi ammassate tra loro, ma erano proprio tante … quante sono tante seconde te?
Bibbo: (preso in controtempo) Un milione!
Pilar: Beh quelle erano tre milioni … pensa quant’erano, non l’avresti mai detto … ad
un certo punto mentre il ragazzo stava li, con i suoi capelli castani, i suoi jeans e la sua
maglia (Pilar lo descrive esattamente) e le sue mani in tasca … arriva un grosso camion
con dentro tantissime bare … allora il ragazzo si rivolge a quello che guidava e gli
chiede: “Aho, ma che so tutte ste bare?”
Bibbo: Ah … era romano?
Pilar: Era romano! E quello gli rispose: “Queste sono le tue!” – Le mie? - disse il
giovane … “si sono tutte le occasioni che hai perso nella vita fino ad oggi”
Bibbo: (intimorito) Beh allora aspetti non le butti … rispose il giovane … cioè
risponderei io …
Pilar: (irresistibile, ha assunto una sensuale posizione da preda, non le direbbe di no
neanche un pezzo di ghiaccio) “No, non si può, ormai le hai perse” … e le buttò giù e
quelle si schiantarono tra tutte le altre occasioni perse da tutta l’umanità!
Bibbo: (non ci può credere) E a te, da ragazzina questa favola ti piaceva e ti rilassava e
tuo nonno te la raccontava per farti riprendere sonno!? Ma chi era tuo nonno? Freud? Un
sadico!
Pilar: Me la sono inventata adesso perché secondo me è giusta per te! Ogni volta che
perdi un’occasione immagina di aver messo un’emozione dentro una bara! Pensa se io
fossi un’occasione!?
Bibbo: Tu saresti una gran bella occasione … è che in mezzo a tutto questo casino, sono
le tre di notte, sono un po’ frastornato …zio, il natale finto …
Pilar: E’ questo il bello … Certe occasioni arrivano, quando e dove meno te lo aspetti!
E se uno è sempre pronto, non si deve mai preparare ad esserlo!
Bibbo la prende, o meglio lei si lascia prendere, i due sono molto vicini, quando lui non
sapendo gestire la tensione del momento …
Bibbo: Senti scusa, ma tu sai per caso perché dobbiamo fare finta che sia natale?
Pilar: Certo!
Bibbo: Perché?
Pilar: E se te lo dico, tu che mi dai?
Bibbo: Un accordo si trova figurati!
Da fuori scena: Pina: Chi sei tu? – Cristiano: Sandokan! – Pina: Allora sei una tigre,
fai il ruggito! Cristiano: (dopo aver eseguito) Signora adesso basta, dorma, porca troia!
Entra Cristiano esausto
Pilar: (divertita) Guarda che la vecchia è carica di soldi!
Cristiano: Chi se ne frega! Sto dentro una gabbia di matti, non so come ci sono finito e
se mai ne uscirò!
Pilar: Dai non essere arrabbiato, vi va di fare un gioco bellissimo?
Cristiano: Ti prego basta, è tardissimo, ho sonno, vogliamo andare a dormire …
Bibbo: Buona notte Cristiano, questo è stanco ha guidato … buonanotte Cristiano, ci
vediamo domani mattina … poi quando sarai pieno di bare che cadono nel burrone …
Cristiano: Ma che stai dicendo? Buonanotte ragazzi …
Eccolo Cristiano distrutto dalla faticosa giornate e soprattutto dal serrato e deciso
corteggiamento di Pina. Finalmente può andarsene a letto e vuole farlo
Pilar: Adesso io e Bibbo giochiamo un po’ …
Cristiano: Ma come vi va di perdere ore di sonno, all’età vostra ancora giocate, si vede
che non avete mai lavorato …
Pilar: Giochiamo al gioco degli orgasmi!
Cristiano: (dopo aver fatto una brusca retromarcia e guardato l’orologio) Ah, ma è
presto … io a quest’ora neanche prendo sonno … le abitudini sono abitudini …
Pilar: Allora rimani! Il gioco è questo: adesso ognuno di noi deve fare il verso
liberatorio che farebbe durante un orgasmo, chi fa quello più vero che convince gli altri,
ha vinto!
Cristiano: Non c’ho proprio sonno! So fresco come un rosa …
Bibbo: Come sarebbe scusa?
Cristiano: Mamma mia, ma che c’hai sonno? Non capisci? Adesso ognuno di noi fa il
verso che farebbe quando prova un orgasmo …
Bibbo: Tu come fai? Vai a culo? Improvvisi alla cieca?
Pilar: Tutti nella vita lo abbiamo provato …
Cristiano: Quasi tutti, quasi tutti … poi vi spiego … Bibbo lo sa, io ho una fidanzata
cristiana ortodossa, quindi cercate di capire …
Bibbo: Quindi tu non puoi giocare!
Cristiano: Non è vero perché io improvviso, lavoro d’immaginazione mischio un po’ di
cose, un po’ di sensazione e secondo me … alla fine esce fuori …
Bibbo: Ma che mischi?
Cristiano: Beh aho, se ripenso alla finale Italia – Francia … i rigori so da orgasmo!
Pilar: Inizio io …
Inutile tentare di calcolare la quantità di testosterone che si sparge nell’aria durante
l’esibizione di Pilar. Anche i muri sembrano essere di sesso maschile e sembra abbiano
voglia di fare la ola di fronte alla sensualità della ragazza. Cristiano non sta nella pelle,
la segue come ipnotizzato, al suo interno monta la voglia di improvvisare, di
partecipare a quel gioco stupendo, allora segue Pilar in un movimento circolare … un
vortice che lo inghiotte scorporandolo dalla realtà …
Cristiano: Pirlo goal, Daniele De Rossi goal, Del Piero goal, , Materazzi goal, ecco
Cannavaro ..
Bibbo: Grosso!
Cristiano: Ma che ti frega in queste situazioni., stai a vedere chi era! Qui l’importante è
vincere la coppa e vinceremo! Grosso gran tiro … rete, rete, rete … Grazie ragazzi,
grazie ragazzi …
Il liberatorio urlo di Cristiano ha irritato Anacleto che è entrato in scena in tenuta
notturna
Anacleto: Cretino, che ti urli!? Io c’ho la stanza proprio qui attaccato, ho sentito tutta la
partita! Perché avete cambiato che sull’altro canale c’era una che trombava?!
Bibbo: Io questo non lo capisco proprio, non è cattiveria!
Entra Anacleto, in tenuta notturna, con un grosso scatolone in mano
Pilar: Scusi Signor Anacleto, stavamo facendo un gioco …
Anacleto: A quest’ora tarda?
Pilar: Adesso andiamo a letto …
Anacleto: Forza andate che adesso io devo fare il presepe …
Cristiano: Ci pensiamo noi …
Bibbo: Ma tu lo capisci quindi?
Cristiano: Si., abbastanza …
Anacleto: Mi raccomando, per domani mattina deve essere pronto, altrimenti vostro zio
mi licenzia!
Cristiano: Ci pensiamo noi dorma tranquillo …
Bibbo: Chiedigli se sa perché dobbiamo fare finta che sia natale?
Pilar: Certo che lo sa! Vero Anacleto?
Anacleto: A vostro zio, servono dei soldi, ma tanti, non so perché. Tanto tempo fa la
vecchia, la Signora Pina, è stata malissimo, talmente male che stava per morire e Baldo,
l’ha salvata! Cosi da quel giorno lei ha fatto un voto: per ogni natale che avrebbe passato
in vita, gli avrebbe regalato un sacco di soldi, siccome a vostro zio servono tanti soldi,
le fa credere che sia due volte natale!
Bibbo: Ho capito anche io: (a Cristiano) Vogliono fregare la donna tua!
Anacleto: E’ una settimana che ci prepariamo al natale e domani è la vigilia! Chiaro
adesso?
Cristiano: Ma noi cosa c’entriamo? Perché ci ha voluti che saranno stati 20 anni che non
lo vedevamo?
Pilar: Non lo sappiamo veramente!
Anacleto annuisce convinto e tutto sommato dispiaciuto per non poter dire di più
Bibbo: Io mi dispiace economicamente non lo posso proprio aiutare …
Anacleto: Non credo da voi voglia soldi!
(di più non può proprio dire dai, non mettetelo nei guai!)
Cristiano: Allora cosa vuole?
Anacleto: Non lo so ragazzi giuro! Buonanotte, vi ringrazio per la vostra gentilezza,
domani mattina mi devo svegliare presto che ci sono ancora un sacco di cose da fare. Mi
raccomando che se domani il presepe non è pronto Baldo mi uccide!
Cristiano: Notte!
Anacleto: Dentro questa scatola ci sono tutte le statuine! C’è anche la macchina che fa
scorrere l’acqua nel torrente, alla vecchia piace tantissimo! Mi raccomando l’allaccio va
fatto dal rubinetto rosso, non da quello azzurro, sono in bagno, non vi sbagliate!
Cristiano: Scusa Anacleto, ma i Re Magi li mettiamo subito o aspettiamo l’epifania?
Anacleto: Aspettiamo, che scherzate, la Signora Pina è un’esperta di presepi, conosce
tutta la storia e sa benissimo le scadenze! Ah una cosa, siccome non c’è la Madonna, s’è
persa l’anno scorso, dovete truccare un San Giuseppe, tanto ce ne sono due. Grazie!
Bibbo: Ci mancherebbe …
Pilar: Notte ragazzi … a domani …
Bibbo: Come notte scusa …
Pilar: Notte, nel senso buonanotte, a domani … (poi lo ripete in tante lingue)
Pilar esce di scena come aveva già fatto Anacleto.
I due si guardano, loro due soli, di notte, dentro quell’insolito casale a fare il presepe.
Bibbo: Questa mi gira intorno … mi sfiora e poi se ne va … fanno tutte cosi, tranne la
vecchia che va al sodo, ma fortunatamente preferisce te!
Cristiano: Noi va finire che andiamo a litigare per questa vecchia!
Bibbo: No, guarda prendila pure, giuro te la lascio!
Cristiano: Smettila di prendermi in giro il problema è serio! Senti, quello dice di
truccare San Giuseppe da Madonna, ma come si fa, Giuseppe c’ha la barba?
Bibbo: Qualcosa dobbiamo inventarci, non possiamo lasciare sotto la grotta un ragazzo
padre!
Cristiano: Io comincio a stendere il muschio …
Cristiano s’immerge nell’impresa che va portata a termine prima che spunti il sole e, in
verità, non manca tantissimo. Bibbo invece è più riflessivo
Bibbo: Se tenessi un diario personale, questa sarebbe la pagina più singolare: 24 marzo
2009, sono le 6 del mattino, io e mio fratello Cristiano, a casa di zio Baldo, stiamo
facendo il presepe e abbiamo il problema di come far diventare San Giuseppe … Maria!
Tela e musica
I Atto
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Due volte natale - II atto
Il sipario si apre su un tappeto musicale. Vicino al camino c’è un presepe che
denuncia con tutta evidenza l’allestimento notturno. Il criterio di
distribuzione delle statuette è discutibile, le costruzioni non impeccabili ma
soprattutto un catino raccoglie le gocce d’acqua derivanti da allacci non
proprio ineccepibili. Dopo qualche istante Pilar apre la porta della sua
stanza. La ragazza è su tutte le furie
Pilar: Chi è quel cretino che la notte, invece di dormire, si diverte a fare gli
scherzi?!
Bruna: Non urlare amore, che succede?
Pilar: Qualcuno nella notte mi ha tagliato una ciocca di capelli!
Bruna: (preoccupata) Tesoro, come possiamo fare, vediamo … ti
accompagno dal parrucchiere, vedrai che ti sistema e sarai bellissima!
Pilar: Sono stufa di questa casa, di tutti voi! Siete dei matti …
Bruna: Ma chi vuoi che sia stato? Forse ti sono rimasti impigliati nella rete
del letto, adesso calmati, dai! Andiamo dal parrucchiere …
Entra Cristiano dal bagno. Il povero ragazzo è completamente bagnato,
indossa un accappatoio evidentemente non suo, ha una chiave inglese in
mano, un secchio e una scatola dei ferri.
Pilar: Come se non bastasse, non c’è acqua in bagno, poi tu mi dici che devo
stare calma! Non posso dormire tranquilla, non mi posso lavare, non posso
fare niente in questo cavolo di posto!!
Cristiano: Ci vuole pure un po’ di pazienza però! Sto cercando di capire
dov’è il guasto … mica è facile, ci saranno 1400 tubi qua dietro!
Pilar: (attribuendogli, cosi, per partito preso la responsabilità di tutto)
Pazienza, pazienza … io non ho pazienza, va bene!?
Cristiano: E no che non va bene!
Bruna: Cristiano per cortesia, non la fare arrabbiare, aiutala!
Cristiano: Sto cercando di capire dov’è la perdita … ma non può essere una
pretesa … è troppo insofferente!
Pilar: (il suo sdegno e l’insofferenza nei confronti dell’incolpevole Cristiano
cresce) Mi lavo nella doccia del giardino … se qualcuno si azzarda a togliere
l’acqua, giuro che faccio un casino come non avete mai visto! (poi
decomprimendo lo stato d’ira da un calcio sullo stinco del povero Cristiano)
Cretino!
Cristiano: Ahio! Pure?!
Via Pilar
Bruna: Dall’America è tornata tanto nervosa! Le sei simpatico, quando fa
cosi significa che stima le persone! E' convinta che qualcuno le abbia tagliato
i capelli … figurati! Ma perché non c’è acqua?
Cristiano: Forse questa notte facendo il presepe abbiamo sbagliato l’allaccio,
adesso ho riparato il guasto e il problema è risolto … se m’avesse lasciato
parlare …
Bruna: Figurati era infuriata! Anche io ero cosi. Cantavo alla Scala, li ho
conosciuto suo padre. Un corazziere, la sera della prima era di picchetto, mi
ha sedotta, mi ha fatto un sacco di promesse e poi è sparito. Dopo tanto tempo
è tornato vecchio, brutto, curvo, “riprendimi con te” (assestando a Cristiano il
sonoro ceffone replica di quello dato al corazziere) “questo ti meriti” e l’ho
cacciato! Ho fatto bene?
Cristiano: Beh a darmi questo scapaccione mica tanto! Non avevo fatto
niente!
Bruna: Si fa per parlare, per conoscerci meglio! Ti piace mia figlia, vero?
L’hai vista prima, appena svegliata, senza un filo di trucco, non è bellissima?
Tu, che sei un ragazzo giovane, quando la vedi non ti senti tutte le farfalle
nello stomaco, di la verità?
Cristiano: Ma non mi sento nessuna farfalla, signora … un po’ di discrezione
… ma mica siamo amici!
Bruna: Ah, già scusa, tu sei fidanzato con mia madre …
Cristiano: (deciso) Signora, per cortesia, non ci si metta pure lei!
Bruna: Io ti dico solo pensaci bene che mamma è tanto più grande di te, forse
troppo! Non ti fare allettare dalla pensione, i soldi non sono tutto nella vita!
Prima che Cristiano abbia il tempi di replicare, Bruna ha già chiuso la porta
ed è uscita. Dopo qualche istante entra Bibbo
Cristiano: E’ successo un casino! Te l’avevo detto! (prende la statua della
Madonna) Si capisce benissimo che i capelli di Maria sono di Pilar, adesso
quella appena li vede, capisce che siamo stati noi … era incazzatissima!
Bibbo: Ti avevo detto ne bastano pochi, tu ne hai tagliati un mazzetto …
Cristiano: Al buio non vedevo niente, dorme nuda, mi sono anche distratto!
(toglie il parrucchino alla statuetta) Certo che senza è proprio brutta, sembra
la cugina di San Giuseppe!
Bibbo: Vado a comprare una Maria vera
Cristiano: Ma dove la trovi a Marzo? E’ fuori stagione!
Bibbo: La cerco …
Via Bibbo dalla porta. Cristiano esce dalla quinta di destra portando fuori il
secchio e la scatola dei ferri. Dopo qualche istante suona il campanello,
nessuno apre. Il campanello suona nuovamente. Cristiano da fuori scena
Cristiano: Anacleto, hanno suonato, puoi andare ad aprire che sono nudo?
Pina: Allora vieni subito qui, squisitone, sono in camera mia, ancora non sei
venuto a salutarmi!
Cristiano: (rientrando) Ma Anacleto dove sta?
Apre la porta. Entra CONSUELO una bella ragazza vestita in maniera
sportiva ma accattivante, in mano ha una borsa da viaggio si guarda intorno
spaesata. La ragazza è una rapper. Cristiano l’accoglie indossando un
accappatoio non della sua misura.
Consuelo: Ciao, sono Consuelo, un’amica di Baldo, tu sei della casa?
Cristiano: (anestetizzato) Ah, ciao sono il nipote, Cristiano … lietissimo e
incantato!
Consuelo: Baldo mi aspettava … non so … lui è in casa?
Cristiano: No, cioè si … in verità non lo so … perché mi sono svegliato da
poco …
Consuelo: Tu abiti qui?
Cristiano: Si … per qualche giorno … io abito a Roma … sono ospite di quel
mattacchione di zio!
Consuelo: Che bella Roma, sono stata tanti anni fa!
Cristiano: (quando la presenza femminile crea quell’impaccio dal quale non
si esce) Beh, io a dir il vero non sto proprio a Roma … sto a Cesano … no
Cesena, quella sta in Romagna e spesso chi non è pratico fa confusione …
Cesano di Roma, Cesena di Romagna, allora c’è solo il gna di differenza e …
se la dice uno capace fa ridere … io sembro sempre coglione!
Consuelo lo guarda con espressione perplessa ma tutto sommato divertita
Consuelo: Come ti chiami?
Cristiano: Cristiano!
Consuelo: Tu sei Cristiano, tuo zio mi ha parlato tanto di te e di tuo fratello
che si chiama …
Cristiano: Fabrizio, ma tutti lo chiamano Bibbo!
Consuelo: Vi somigliate?
Cristiano: No … diversi … assai …
Consuelo: Tu moro, alto è bello … e invece tuo fratello!
Cristiano: Davvero molto bello, ma forse bricconcello!
Consuelo: Continua come prima, dai fammi un'altra rima!
Cristiano: Questa è la tua richiesta …. e niente non mi viene la rima!
Consuelo lo guarda perplessa
Cristiano: Senti, ti chiedo scusa ma io dovrei andare a vestirmi, ti avrebbe
dovuto aprire Anacleto, il maggiordomo ma …
Da fuori scena, Anacleto: Come saprei amarti io … nessuno saprebbe mai …
Cristiano: Ma è sempre impegnato … non so perché, da quando sono arrivato
fanno fare tutto a me: il presepe, apro la porta, accudisco la vecchia, trucco
Maria, con permesso finisco di prepararmi …
Uscito Cristiano, entra, in sordina e sospettosa, la Signora Pina che dopo
aver squadrato Consuelo dalla testa ai piedi la mette in guardia
Pina: Tu chi sei?
Consuelo: Sono Consuelo, un’amica di Baldo!
Pina: Ti avverto zoccoletta che quel bocconcino squisitone è mio! Non vorrai
rovinare una famiglia, mi auguro! (poi con sprezzo) Quanto sei anonima!
Pina esce, dalla porta d’ingresso entra Baldo
Baldo: Oh è arrivata finalmente la …
Consuelo: Zitto, sono tutti in casa!
Baldo: Come stai hai fatto buon viaggio?
Consuelo: Tutto bene, tutto bene … ho visto Cristiano …
Baldo: Beh, che te ne pare?
Consuelo: Come faccio a dirlo? Vedremo …tu come stai?
Baldo: Non mi lamento, come si dice chi si fa pecora, il lupo ci guadagna!
Si sentono dei rumori fuori scena, come dei ferri che cadono violentemente al
suolo
Baldo: Fermi tutti o sparo!! Chi è?
Pina: (f.c.) Sono io cretino, sto revisionando la sedia a rotelle, vieni ad
aiutarmi che non riesco a rimontare la ruota!
Baldo: Adesso non posso, chiami Anacleto …
Anacleto: (f.c.) Come saprei … amarti io, nessuno saprebbe mai …
Pina: Quel deficiente canta e basta …
Baldo: (a Consuelo) Questo Anacleto non fa altro che cantare tutto il giorno
… aspettami un attimo, lo vado a cercare e lo licenzio … (far per uscire
sparando un colpo in aria)
Consuelo: Baldo vieni subito qui … stai diventando pazzo!?
Baldo: (grave) Non lo so neanche io! A questo punto sono veramente
preoccupato, ho paura, non mi riconosco più! Non riesco neanche a parlare mi
si confondono le idee, mi mancano i termini, non trovo i verbi … pensare che
parlavo come un libro strappato!
Entrano Cristiano e la Signora Pina mano nella mano
Pina: Come lo chiamiamo? A me piacerebbe tanto Ermete
Cristiano: Ma chi?
Pina: Il nostro bambino! Mi hai messa incinta non provare a fare il furbo!
Cristiano: Signora per cortesia io l’ho messa a letto e poi sono venuto a fare il
presepe …
Pina: Dopo hai fatto il presepe, ma prima … ti sei divertito! Te l’avevo pure
detto che ho interrotto la pillola e tu eri d’accordo!
Cristiano: Signora, lei sta in meno pausa avanzata, chiaro?! Cosa vuole
partorire un dinosauro?!
Rientra Bibbo
Baldo: Questo è Cristiano e lui è Bibbo … eccoli i miei nipoti di Roma!
Squilla il telefono di casa
Pina: Vado io, vado io … deve essere l’ostetrica l’ho allertata subito!
Consuelo: Tua moglie dov’è?
Baldo: E’ uscita sarà qui a momenti …
Consuelo: E’ sempre bella?
Baldo: E’ sempre lei!
Rientra Bruna
Baldo: Oh, lupus in casa, parlavamo di te!
Bruna: Ma guarda chi è arrivata, quanto sei bella, come stai? Come sono
contenta di vederti!
Consuelo: Anche io, come stai?
Bruna: Bene, bene … da quanto sei arrivata?
Consuelo: Adesso!
Bruna: Ti hanno fatto vedere la casa? Ho cambiato un sacco di cose, vieni a
vedere!
Via Bruna e Consuelo, seguite da Baldo
Bibbo: Ho appena saputo una notizia tremenda!
Cristiano: Ahia! Che succede?
Bibbo: Pilar è innamorata di un'altro, me l'ha detto lei!
Cristiano: Bibbo meglio cosi! Noi con questa gente non c’entriamo niente!
Siamo qui solo perché zio ci ha invitati e ci pareva brutto, dopo tanto tempo
non accettare l’invito! Ma per quanto mi riguarda possiamo anche andarcene,
mi prendono a schiaffi, mi fanno fare il presepe a Marzo … non hanno un
minimo di rispetto …
Bibbo: Però Pilar è una per la quale sarebbe valsa la pena rimanere …
Cristiano: Io sono stato educato e disponibile ma non voglio essere più
costretto a fare cose assurde!
Bibbo: Ti capisco … ma Pilar …
Cristiano: E’ vero o no? Adesso basta! Siamo uomini, mica ragazzini,
abbiamo una dignità! Allora, tanto per cominciare basta imposizioni adesso
facciamo le valigie e ce ne andiamo!
Bibbo: Se la mettiamo sotto l’aspetto della dignità …
Cristiano: Non me ne frega niente delle minacce di quel vecchio pazzo, ma
che pensa che non me ne sia accorto che il fucile, le pistole, è tutta roba finta
…
Bibbo: Quello non credo, mi sa che sono veri!
Cristiano: E allora che fa … mi spara? Mi sparasse, voglio proprio vedere se
ha il coraggio! Ma chi siamo i suoi zimbelli!?
Bibbo: Io ho sopportato pure troppo … mi mette il gelato sul naso, Indiano
Bibbo … ma guardati te … ma non ti vedi che sei una … non trovo la parole
… una …
Cristiano: Una gran mignotta, dai!
Bibbo: Adesso, io, non volevo usare una parola cosi forte!
Cristiano: Questo non è proprio il mio ambiente! Gente che va, gente che
viene … chi sparisce, chi arriva, persone promiscue: Anacleto, la vecchia, zio
con i fucili, la moglie con gli autobus …
Bibbo: Ma perché poi questa deve essere convinta che io sia il suo zimbello?
Perché devo svendermi cosi … ma guarda che io mica sono l’ultimo arrivato,
tu non sai niente di me, ma io ho vinto il premio nocciola nel 98, zabaione nel
99, quest’anno sono in lizza per la stracciatella!
Cristiano: Quella vecchia arrapata che mi mette le mani dappertutto, ma
insomma io sono un ragazzo, ma perché devo maneggiare vasi da notte, ma ti
sembra normale? Tu non sai la novità? All’età sua mi dice che è incinta, ma
questa è pazza?
Bibbo: Allora la vogliamo dire tutta, Pilar è una pazza! Le piace farti sentire
un cretino con quelle domande esistenziali, “non cogli le occasioni, non le sai
riconoscere …” ma non può essere semplicemente che non mi piaci? Eh, non
può essere? Possibile che non sono io coglione, ma sei tu brutta!?
Cristiano: No, non può proprio essere perché è una fica storica!
Bibbo: Verissimo, non può essere, sono io coglione!
Cristiano: Questa mattina sono andato a letto alle 6 per attaccare i capelli a
San Giuseppe, ma questa è pazzia!
Bibbo: Cristiano facciamo una bella cosa … andiamocene!
Cristiano: Voglio che mi vedano che esco con le gambe mie, gli voglio dire
tutto in faccia! Do una pizza alla vecchia che la faccio abortire e una a zio.
Anzi adesso li aspetto, guarda un po’ come sono fatto!
Buio e Musica latino – americana. Tutti ballano allegramente compresi
Bibbo e Cristiano in aperto contrasto con i propositi di poco prima.
Baldo: (dopo aver sparato alcuni colpi in aria) Auguri, auguri a tutti e buon
natale! Che si danzi, si danzi! Facciamo un bell’applauso a Consuelo che ci ha
fatto divertire con i suoi balli!
Pina: (a Cristiano giustamente e smaccatamente distratto da Consuelo e dai
suoi movimenti sinuosi) Vieni qui tu, stammi più vicino!
Baldo: Non sapete quanto mi fa piacere vedervi tutti qui riuniti, quasi mi
commuovo! Dopo 20 anni sono riuscito a rivedere i miei due nipoti,
(smaccatamente melò) che poi …che poi … sono quei figli maschi che non
ho mai avuto! Buon divertimento a tutti!
Tutti ballano in una generale atmosfera di allegria e spensieratezza. Pilar
con la sua femminilità trasferisce Bibbo in un’altra dimensione, lontana da
quella terrena. Cristiano si dibatte tra Pina e Bruna, mentre Baldo e
Consuelo si appartano per confabulare.
Baldo: Chi dei due?
Consuelo: Ancora non lo so, lasciami lavorare!
Baldo: Sbrigati entro stasera pretendo una risposta!
Bruna: O mamma! Quanto abbiamo ballato, sono stanca morta!
Cristiano: Sono distrutto, davvero!
Baldo: Ma mica finisce qui! In taverna ho fatto preparare un banchetto
natalizio pieno di cose buone!
Pina: (a Cristiano che si apprestava a scendere) Dove vai tu? Vieni qui che
sei tutto sudato e in taverna è umido! Adesso ti asciughi e ti cambi la
maglietta!
Cristiano: Me la cambio dopo signora per favore!
Pina: Devo andare al bagno!
Cristiano: Avanti dove sta questa maglietta?
Pina: In camera mia, andiamo.
Via i due. Consuelo e Bibbo che rientra in scena dalla stanza di Pilar
Bibbo: L’ho accompagnata a letto perché era stanca morta … Ci sono alcune
donne che quando dormono sono ancora più belle, perché nel sonno riaffiora
il viso di quando erano bambine!
Consuelo lo guarda intenerita
Bibbo: … sai una cosa … se la penso, mi sento tutta una musica nelle
orecchie … erano anni che non mi capitava … mi capita di guardarla e di
perdermi proprio … non so neanche io perché ti sto dicendo queste cose!
Consuelo: Perchè sei innamorato e, quando si è innamorati si ha voglia di
dirlo a tutti!
Bibbo: E’ vero, era tanto che non mi capitava … non so se essere contento o
avere paura … tutti dici che sono innamorato?
Consuelo: Io credo proprio di si!
Bibbo: Che guaio!
Mentre i due parlano lei gli toglie un capello con disinvoltura
Bibbo: Che c’è?
Consuelo: Niente avevi una cosa attaccata ai capelli …
Bibbo: L’ultima volta che mi sono innamorato, poi ci sono stato malissimo lei
mi ha fatto soffrire …
Consuelo: Datti una seconda possibilità!
Con leggerezza Consuelo scivola via, lasciando Bibbo nel suo mondo pieno di
sentieri di amore, di paura e di confusione. Dopo qualche istante entra
Cristiano con una vecchia maglia della Juventus anni 70
Cristiano: Perché non sei giù a mangiare?
Bibbo: Ero qui che parlavo con Consuelo … (poi notando l’insolito look) Ma
chi sei Altafini?
Cristiano: No, niente …
Bibbo: Ma come niente? Sembri una figurina Panini del 74!
Cristiano: Me l’ha data Pina, dice che era del marito e ci tiene che la metta io
… che ti devo dire … non mi ci far pensare …
Bibbo: Ma levatela subito …
Cristiano: Ma che sei matto è convinta che prendo freddo, dice che questa è
di lana … ha paura che mi venga la febbre me la voleva già misurare, non ti
sto a specificare dove voleva mettermi il termometro …
Bibbo: Evitami certe immagini …
Cristiano: Scendiamo giù a mangiare …
Bibbo: Non ho fame … c’ho lo stomaco chiuso
Cristiano: Sei innamorato?
Bibbo: Ma che sono questi pensieri banali, adesso uno che non ha fame è per
forza innamorato, cerchiamo di elevare il nostro dialogo, lasciamo perdere
questi luoghi comuni … si può non avere fame perché si è sazi oppure perché
si è mangiato a sufficienza durante il pasto precedente … nel mio caso …
sono innamorato!
Cristiano: Che figo! Auguri!
Bibbo: Per cosa?
Cristiano: Che ne so, si usa quando uno s’innamora non si fanno gli auguri?
Bibbo: Ma no, gli auguri si fanno quando uno si sposa, quando nasce un
figlio!
Cristiano: A io pensavo che … non frequento tanta gente innamorata, anzi mi
sa che sei il primo, quindi potrei sbagliare! Comunque sono contento! Allora
scendo che vado a innamorarmi di Consuelo, che mi piace da matti!
Cristiano scende, entra Pilar
Pilar: Non riesco proprio a dormire … chiudo gli occhi mi vengono in mente
mille cose … e tu?
Bibbo: E io … sto qui!
Pilar: Che si dice?
Bibbo: No, niente si parlava del più e del meno!
La ragazza gli prende la mano
Pilar: Non è vero, si parlava d’amore …
Pilar la sua dolcezza
Pilar: O sbaglio?
Bibbo: Si anche, si parlava d’amore per concetti generali … in senso astratto
…
Pilar: Non è vero, si parlava di me e te …
Bibbo: Purtroppo solo di me che credo di essere …
Pilar: Che credi di essere …
Bibbo: .. innamorato di te! Grazie per l’aiuto da solo non ce l’avrei mai fatta!
Pilar: Che bello! Qualcuno dice che non ci si può innamorare veramente di
un’altra persona finché non sappiamo esattamente chi siamo e che vogliamo
dalla vita. Fino a quel momento ci s’innamora solo di un’idea, di un corpo, di
uno sguardo, di un gesto … Passano le occasioni, le opportunità e non le
vediamo, perché perdiamo tempo con le persone sbagliate!
Bibbo: E quando uno può essere sicuro di non essersi innamorato di un gesto,
di uno sguardo … come dici tu?
Pilar: Quando tu, sai veramente chi sei, ti conosci … sai quali sono i tuoi
desideri nella vita, allora sei pronto per sapere chi vuoi vicino a te, qual è la
persona giusta per condividere quel percorso …
Bibbo: Certo!
Pilar: Tu lo sai chi sei, cosa vuoi, quanto c’è di tuo in questa scelta?
Bibbo: Non lo so …
Pilar: E’importante saperlo, altrimenti tutte le donne che incontrerai saranno
tutti tentativi … e ogni tentativo invece di aiutare, ti fa perdere fiducia
nell’amore …
Bibbo: Quindi secondo te, quando uno nella vita non si innamora è perché
non conosce abbastanza se stesso!
Pilar: Secondo me si!
Bibbo: E … quando non si è corrisposti?
Pilar: Fa parte del gioco, magari chi non ci corrisponde si conosce molto bene
e sa che non siamo noi la persona giusta!
Bibbo: Magari mi sbaglio, però mi formicola tutto … le braccia, le gambe …
quindi tu o sei l’amore o sei un infarto! Altro che tentativo!
Pilar: Cerca di capire! A me non piace essere un tentativo … ne tanto meno
un infarto!
Bibbo: Ma tu intanto che io mi capisco però che fai?
Pilar: Ti aspetto … scopriti, ma non metterci tanto!
Le si avvicina, lo bacia teneramente, lo accarezza, si alza e si dirige verso la
sua camera, guardandolo. Un fragoroso tuono agita la scena seguito da un
lampo che incornicia Bibbo seduto incredulo sulla sedia dove ha vissuto
quell’incantesimo d’amore.
- BUIO –
Consuelo avvolta in un tubino nero balla una sensuale canzone al cospetto di
un Cristiano estasiato e incredulo … BUIO
La mattina seguente Bibbo e Cristiano si stanno massaggiando il braccio con
un batuffolo di cotone, sembrerebbe che i due si siano sottoposti ad un
prelievo. Dal tono del loro dialogo viene spontaneo chiedersi che fine
abbiano fatto i propositi di scappare quanto prima dal casale di zio Baldo?!
Cristiano: Che poi non sono strani dai, sono solo diversi da noi … ma non è
detto che il nostro modo di vivere sia quello giusto!
Bibbo: Frequentandoli poi s’imparano cose nuove! Questa usanza della nostra
famiglia di farsi un prelievo di sangue la mattina di natale, per esempio, io
non la sapevo! Papà per dire aveva perso queste tradizioni!
Cristiano: Bene ha fatto zio a recuperarle! Il giorno di natale è giusto che
inizi con una rinuncia, anche per restituire alla festa il suo contenuto
spirituale, cosi è veramente natale!
Bibbo: Si, un attimo, però ma questo è un natale finto, mica è natale, natale
… siamo a marzo!
Cristiano: Oddio, è vero! Ma vuoi vedere che questi sono mafiosi e c’hanno
tolto il sangue per farci entrare nella cosca, Bibbo mio siamo Picciotti!
Bibbo: Un momento però … è pur vero che se devono far credere alla vecchia
che è natale, quella se non vede qualche flacone di sangue in giro per la casa,
non ci crede e non caccia una lira!
Cristiano: Adesso io mi sento veramente bene in questo posto … devo dire
che Consuelo … stanotte sono stato con lei e sono stato alla grande!
Bibbo: Ma tu già zicchi – zicchi?
Cristiano: Quasi, mi ci sto avvicinando a passi da gigante! Senti che è
successo, eravamo io e lei da soli … lei mi ha detto “giochiamo al se fossi?”
Dico: va bene, che è tipo nomi cose? Lei: no, dice, se io fossi un fiore che mi
faresti? Io subito: vorrei essere un calabrone per succhiarti tutta!
Bibbo: Non è un po’ una cazzata?
Cristiano: Lei ha gradito! Ha cominciato a ballare come una pazza, io perché
avevo paura che da un momento all’altro entrasse qualcuno senno avrei
potuto approfittarne, ma … tempo al tempo … non credo di essere
innamorato, però bello attizzato si!
Bibbo: Io la vedo da ogni parte, sento continuamente la sua voce, anche
quando lei non c’è! Questa notte ho fatto un sogno meraviglioso! Io e Pilar
stiamo passeggiando nel bosco, un bosco incantato, fantastico … ad un certo
punto, una goccia dopo l’altra viene a piovere …
Cristiano: Quindi non un acquazzone …
Bibbo fa finta di non sentire e prosegue la sua favola d’amore
Bibbo: E’ un istante e piove a dirotto. Allora io apro l’ombrello …
Cristiano: Te l’eri portato, quindi minacciava già da casa … ho capito,
quando si fa quel nero …
Bibbo: No, quando siamo usciti c’era il sole … Lei mi si avvicina stretta,
stretta …
Cristiano: Allora come mai tu c’avevi l’ombrello?
Bibbo: (su due piedi non sapendo che dire) L’ho trovato …
Cristiano: Dove? In mezzo al bosco?
Bibbo: (si sta irritando) Si, poggiato ad un albero … quanto eravamo stretti,
eravamo un corpo solo … lei mi guarda negli occhi profonda, innamorata,
sono il suo eroe lo vedo … e lo sento perché adesso mi si avvicina con le
labbra …
Cristiano: Rimane sempre il fatto che se passa il proprietario dell’ombrello lo
rivuole … ma del resto di chi può essere un ombrello poggiato su un albero in
un bosco?
Bibbo: Ma che ti frega!?
Cristiano: Per capire … ma secondo me o te l’eri portato o te l’ha prestato
qualcuno!
Bibbo: Si, adesso mi ricordo … un gnomo con una faccia da stronzo come la
tua! Ti stai zitto altrimenti mi scordo il sogno!
Cristiano: Scusa, scusa … per me i particolari hanno la loro importanza …
Bibbo: Tutto il mondo era nel suo viso … non vedevo altro e in quel mondo
mi sono perso, in quel vento caldo che era il suo respiro, mi ha regalato le sue
labbra tenere … per me … mi sta per baciare … smette di piovere lei quasi si
spaventa per questo, mi lascia, scioglie il nostro abbraccio e scappa via da
me!
Cristiano: Mannaggia! T’ha detto male che s’è rimesso il tempo!
Bibbo: Non so se l’ho sognato, o è successo davvero!
Cristiano: E’ facile scoprirlo … se tra un po’ di suona lo gnomo che rivuole
l’ombrello era tutto vero, altrimenti hai sognato!
Bibbo: Tu sei veramente coglione!
Entrano Bruna e Pina sulla solita sedia e rotelle
Bruna: Allora fai come ti pare …hai sentito cos’ha detto il chirurgo?
Pina: Non me ne frega niente!
Entrano Baldo e Consuelo dalla porta di casa
Baldo: Signora Pina che succede? Vi sentivo strillare da fuori …
Bruna: Mamma non vuole sentire ragioni, si vuole rifare il seno! Vuole una
quarta, il chirurgo le ha detto che alla sua età potrebbe essere un rischio!
Pina: Un rischio che voglio affrontare piuttosto che morire con la seconda e
sola perché il mio uomo mi ha lasciata! Lo farai amore?
Consuelo: Signora, un’operazione alla sua età?!
Pina: Voglio sentirmi donna!
Baldo: Signora Pina, ci pensi bene, ma è proprio necessario?
Pina: Te li do lo stesso i soldi vecchio sciacallo! (a Cristiano) Ti basta una
quarta, amore? Pensaci bene, con una quarta divento veramente un parco
giochi!
Baldo: Se lo fa per lui signora, ci pensi bene, il vostro potrebbe essere solo un
fuoco di maglia!
Pina: Ma che cazzo dice questo? E’ ubriaco?
Baldo: Adesso, per cortesia, andate e lasciatemi parlare con i miei nipoti,
finalmente ho trovato il coraggio!
Pina: Quindi, dobbiamo andare via?
Baldo: Cortesemente!
Pina: Non capisco perché c’è ancora l’abitudine di mandare le mogli di la!
Via Pina e Bruna
Baldo: Ragazzi a me piace parlare in franchigia! Sapete che ho sempre avuto
un debole per la bella vita e proprio gli eccessi mi sono stati letali!
Bibbo: L’hai azzeccato questa volta o volevi dire un’altra cosa? Letali? Lo sai
che significa?
Baldo: Letali, letali … so quello che dico! Ho una grave menomazione, e ho
sempre saputo di dover seguire un regime di vita sano e regolare … ma si sa il
lupo perde il pelo e poi chiede l’armistizio!
Bibbo: No zio veramente, ma tu, la terza media ce l’hai? Questa era più
difficile sbagliata che giusta!
Baldo: Fatemi parlare, già è molto difficile!
Bibbo: Lascia perdere i modi di dire, vai a braccio!
Baldo: Non mi distraete! Ma io ho sempre giocato con la vita, è stata una
scelta e nell’ordine e nel rigore non mi ritrovo proprio, esattamente l’opposto
di vostro padre Stelvio! Cosi gli eccessi: troppo fumo, troppo alcool … troppe
donne …
Cristiano: Troppe cazzate … all’età tua le donne?!
Baldo: Si, perché sono sempre interessante e alle donne piace … gli eccessi
mi stanno uccidendo … vi spiego ..
Bibbo: C’hai pure una certa età zio …
Baldo: Sono costretto a pensare alla mia salute per tutte le persone che mi
vogliono bene ...
Cristiano: Che bel pensiero zio … ma allora tu non sei proprio un mostro …
ti confesso che dopo la storia delle tre emme … un po’ … soprattutto la emme
di mamma …
Bibbo: Quindi da noi cosa ti serve che ti portiamo in un centro … che cazzo
vuoi zio, fammi capire, mi sto innervosendo!
Baldo: Mi serve un rene, siete gli unici a potermelo donare!
Meravigliati, stupiti, abbagliati e chi più ne ha più ne metta!
Cristiano: Un pene?! E noi come facciamo? Apparte il fatto che il mio è
nuovo, nuovo … sempre garage, quindi mi secca un po’!
Baldo: (a Bibbo) Un rene, un rene … il pene non si può donare …
Bibbo: Si dice proprio … quando uno vuol far capire l’antifona: non vi do un
cazzo!
Baldo: Mi serve il tuo!
Bibbo: Ho capito io ce n’ho solo due, mica me ne avanzano …
Consuelo: E’ più semplice di quello che pensi e con la tua generosità daresti a
Baldo la possibilità di ricominciare a vivere, invece di continuare a
sopravvivere! Non ti sei chiesto perché è cosi nervoso, confuso … Il rene che
gli è rimasto, da troppo tempo svolge un duro compito e si sta spegnendo per
sempre … e cosi, Baldo morirà, senza troppi giri di parole!
Bibbo: Ma a me non me ne frega niente, per me può rimanere confuso, non
capisco perché vi siete intestarditi con me, quando c’è tanta gente che li dona
… ci sono tanti che non gli servono i reni … Cristiano per esempio con la vita
che fa un rene glie è più che sufficiente, non esce mai, sta sempre a casa, è
astemio …
Consuelo: Clinicamente tu sei più compatibile! Il rene di Cristiano potrebbe
essere rigettato
Bibbo: A me fa senso soltanto il pensiero che lui vada in giro con un pezzo
mio, uno suo … ma che sistema è … ma ognuno c’ha i pezzi suoi …
Consuelo: Ti posso assicurare che non è cosi, ne ho fatte tantissime di queste
operazioni!
Cristiano: (timidamente) Ma poi, scusa, se dice che con uno si campa
tranquillo, che te ne fai di due?
Bibbo: E perché non aspettate un donatore?
Consuelo: Perché ci vorrebbe ancora tanto tempo e lui è stanco di aspettare!
Baldo: (melò) In questi momenti ci si rivolge alle persone care!
Bibbo: Non essere patetico, ti prego, siamo stati decenni senza sentirci, solo
oggi ti sei ricordato di noi!
Baldo: (folle e supplichevole) Vi ho sempre pensati, io!
Cristiano: Ragazzi ritroviamo i giusti equilibri e i giusti toni!
Bibbo: Questo è scemo, mi chiede un rene! Ma ti pare una cosa che si chiede
… si chiedono i soldi … si chiede un passaggio … si chiede l’ora, ma non un
rene!
Cristiano: Non la mettere giù cosi, t’ha chiesto un rene … e non fare il
tirchio!
Consuelo: Fai questo bel gesto … dai … (fa per abbracciarlo)
Bibbo si divincola
Consuelo: Ma perché sei cosi spaventato, tremi!?
Bibbo: (incredulo) Ma pensa che stronzo! Sono spaventato … uno ti chiede
un rene e tu ti spaventi … vuoi pure un pezzo di fegato te lo fai alla
veneziana, non fare complimenti …
Consuelo: Bibbo per cortesia, fidati di me … sono un chirurgo!
Cristiano: (cadendo dal nulla) No!
Bibbo: Ma perché non l’avevi capito?
Cristiano: Ma neanche il minimo sospetto … sei talmente sexy che tutto
potevo pensare …
Baldo: Basta chiacchiere, veniamo al sodo! Ne ho uno solo, perché l’altro
l’ho venduto per comprare Pilar a Bruna!
Cristiano: Ma perché gli organi si vendono?
Baldo: (lo vediamo insolitamente sincero e rattristato) Bruna faceva la
mignotta da giovane ad altissimi livelli. L’ho conosciuta e mi hanno subito
colpito quei suoi occhi innocenti, la sua anima, infatti non l’aveva mai
prostituita! Mi diceva di fare la mignotta per mantenere la sua bambina!
Cristiano: Ma questo Bruna, tua moglie?
Baldo: (dopo aver annuito) Questa motivazione ne faceva una madre
coraggio, pittori e intellettuali del tempo la coprirono di attenzioni e di regali,
tra l’altro è sempre stata bellissima ed elegante! E cosi si è rifatta una vita, ma
prima o poi i suoi benefattori avrebbe voluto vedere questa figlia, ma la figlia
non esisteva, non c’era, se l’era inventata e se lo avessero scoperto rischiava
di perdere tutto il suo patrimonio! Cosi io ho comprato la bambina da una
coppia di zingari e gliel’ho regalata e lei ha messo apposto per sempre la sua
vita con questa finta verità!
Cristiano: (incredulo) Ma voi siete tutti matti! Prima che continuiamo, non è
che viene fuori qualcos’altro, che ne so, che a me e Bibbo c’hai presi in
offerta speciale e regalati a nostro padre …zio dimmelo altrimenti
impazzisco!
Baldo: No, lo giuro!
Bibbo: Sto pensando a quanto mi costerà di analista tutto quello che ho
vissuto in questi giorni! Ma scusa non sarebbe stato meglio spiegare a tutti
che la ragazza era partita, che ormai viveva all’estero …
Baldo: E no perché ormai anche Bruna si era convinta di essersi prostituita
per una causa nobile e aveva finito per crederci anche lei e non voleva tornare
nel buio tenebroso delle sue scelte sbagliate!
Bibbo: E però, ci si parlava con calma ...
Cristiano: Ma vi pare normale raccontarvi una cazzata dietro l’altra!
Comprate i ragazzini, spostate le festività, vendete i reni, avete fatto nascere
due volte Gesù Cristo, mica un santo qualunque!
Baldo: Ma chi siete voi per stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato!
Voi che avete scelto di non ribellarvi a vostro padre che vi chiudeva in una
vita che lui ha scelto per voi, indicandovi uno ad uno quali sarebbero stati i
vostri giorni!
Bibbo: (meravigliato) Oh, non ha sbagliato neanche un vocabolo, una frase
cosi lunga senza neanche un errore, bravo, rimani concentrato!
Cristiano: Zio ma tu sei stato scorretto con tutti, te ne rendi conto? Con papà,
con Pilar che forse non sa neanche la verità, con tua moglie che hai
assecondato nella menzogna … con tua suocera …
Baldo: Tutti lo siamo nella vita, chi più, chi meno .. siamo falsi, ipocriti molto
spesso proprio per non affrontare il problema chiudiamo gli occhi …
Cristiano: Forse siamo solo civili ed evitiamo … discussioni!
Baldo:Ah, se fingi tu, sei civile, se fingo io, sono matto?!
Consuelo: Forse ha ragione Baldo … ognuno di noi recita una parte nella
vita, solo che alcuni, come lui, ne sono consapevoli e altri no!
Bibbo: Va bene, va, ci siamo chiariti, mi chiedevo ma adesso che ti serve un
rene, no, visto che c’hai dimestichezza non puoi scambiarlo con un occhio,
senti se a qualcuno serve …
Baldo: Non basterebbe …
Cristiano: Già ti eri informato?
Consuelo: Purtroppo con gli organi, negli ospedali succede di tutto!
Bibbo guarda Consuelo che mestamente annuisce in un silenzio che parla più
di mille parole. In questo clima di riflessioni profonde, Bibbo è chiamato a
dare una risposta fuori da ogni ipocrisia
Bibbo: Fatemici pensare, cosi su due piedi, non saprei che dire ..
Baldo: Fai presto ti prego!
BUIO – STACCO MUSICALE GRAVE E PASSAGGIO TEMPORALE
Bibbo e Cristiano in scena. Cristiano cerca di trovare le parole giuste per
dire qualcosa di sensato al fratello pensieroso e taciturno.
Pilar: Nessuno potrà consigliarti, dovrai fare veramente quello che ti senti …
donare è un gesto splendido solo se ti viene dal cuore, se lo fai cosi, per il
piacere di farlo, nell’interesse dell’altro, se lo fai per un qualsiasi altro
motivo, non è più donare …
Bibbo: Io da ragazzino chiedevo qualsiasi cosa e mio padre mi rispondeva
sempre: “se te lo meriterai, vediamo”, e intanto non mi dava, io non sono
proprio abituato a ricevere … quindi donare non mi è proprio familiare!
Pilar: Donare e amare sono emozioni, molto, molto simili … anzi forse uno è
il presupposto dell’altro …
Bibbo: Certo, in teoria è facile, poi al dunque …mi viene da rispondere come
mio padre: vediamo …
Pilar: Qualcuno ha detto che ogni scelta è un’occasione per cambiare il corso
delle cose … esci dal tuo guscio e scegli, decidi quello che vuoi tu!
Bibbo: Sii più chiara …
Pilar: No, alle volte non servono tante parole … anzi …
Pilar si dirige verso la porta di casa, dopo aver raccolto il suo voluminoso
borsone
Bibbo: Dove vai?
Pilar: Torno tra le occasioni perse … l’hai deciso tu!
Bibbo: Io?
Pilar: Tu! Non scegliendomi, non baciandomi, non accarezzandomi … per
paura forse per non darti … boh!
Bibbo si protende verso la porta per cercare di impedire che Pilar se ne vada,
avendo intuito che sarebbe per sempre. La ragazza sembra svanita nel nulla.
Alle sue spalle sopraggiunge Cristiano
Cristiano: Ascolta tuo fratello, a te tra qualche mese non si vedranno più
neanche i segni, glielo dai e mi fai fare anche un figurone con Consuelo!
Bibbo: Io sinceramente non so neanche se li donerei in punto di morte gli
organi, figurati da vivo!
Cristiano: Che ti frega, quando sei morto, sei morto … li il problema non si
pone nemmeno … A quel punto doni tutto, che ti frega, ormai è finita!
Bibbo: Che ne sai che è finita? Se è vero che dopo questa vita ce n’è un’altra,
perché mi devo presentare senza un rene?
Cristiano: Ma mica funziona cosi! In un’altra vita si ricomincia daccapo!
Bibbo: Tu dai queste certezze come se lo sapessi, se stessi già alla terza o
quarta vita … ma che ne sai?
Cristiano: Stai cercando mille scuse stupide … se l’avesse chiesto a me
l’avrei donato per una questione d’affetto e di senso del sociale! A zio il rene
serve per vivere!
Bibbo: Si comprasse un maiale, se lo mette li, quando gli serve un pezzo se lo
prende!
Cristiano: Ma ti pare che si può comprare un maiale per utilizzare i pezzi di
ricambio?! Ma poi dove va in giro per il mondo con i pezzi di un porco …
pure l’odore dai …
Bibbo: Tu sei veramente cretino!
Cristiano: Tu invece, molto arido, sto scoprendo un uomo chiuso nel suo
piccolo mondo …
Bibbo: Questa è roba mia, fa parte di me!
Cristiano: Sembri papà quando parlava della sua roba!
Bibbo: Papà non ha mai regalato niente a nessuno, questo ci ha insegnato! La
filosofia del : “poi vediamo …”
Cristiano: Ma dai, questo poveraccio ti chiede una cortesia e tu … che
delusione! Che uomo piccolo che è mio fratello!
Bibbo: Sarò pure piccolo ma, se zio vuole il rene, me lo paga!
Cristiano: Ma dici davvero, riusciresti a farti pagare?
Bibbo: Perché no? Quello s’è inventato un natale di sana pianta per
coglionare la vecchia e farsi dare i soldi e io dovrei farmi scrupolo? Magari i
soldi li restituisco alla vecchia, per giustizia e perché cosi vi fate un viaggio di
nozze più lungo!
Cristiano: Bibbo ti prego, se io torno di la dicendo che ti ho convinto, ti ho
fatto ragionare, io divento l’eroe di Consuelo!
Bibbo: Ma già sei l'eroe della vecchia!
Entra Anacleto
Anacleto: Come saprei … amarti io … nessuno saprebbe mai … Ragazzi so
un sacco di cose che potrebbero interessarvi! Ho scoperto tutto su vostro zio
Cristiano: Ormai sappiamo tutto anche noi!
Anacleto: Sapete tutto?
Cristiano: Si …
Anacleto: Quando l’avete saputo?
Cristiano: Poco fa, finalmente si è degnato di spiegarci …
Anacleto: Del fatto del rene che gli serve …
Cristiano: Esattamente …
Anacleto: Allora come non detto … come l’hai presa?
Cristiano: Io benissimo, il problema purtroppo è il suo!
Anacleto: Allora sei rimasto un passaggio indietro! Vostro zio deve farsi …
Cristiano: Un’operazione, sappiamo tutto …
Anacleto: (rivolto a Cristiano) E gli serve il rene tuo!
Cristiano: Quello di Bibbo!
Anacleto: No, no il tuo! Sono furbi! Ti ha detto quello di Bibbo, perché
sapeva benissimo quale sarebbe stata la reazione e che tu avresti fatto di tutto
per convincerlo dicendo che tu l’avresti fatto! Adesso ti svelerà che gli serve
il tuo e tu, non potrai tirarti indietro (poi uscendo) E poi, e poi, e poi sarà
come morire …
Bibbo lo guarda raggiante, sollevato e sarcastico
Cristiano: (in preda al panico) Noo! A me questi tranelli non piacciono!
Vado a dire tutto a Pina: che il natale è una cazzata, che zio la voleva fregare
cosi quella non gli da un euro perché non le farebbe piacere avere un marito
mutilato e il problema è risolto! Pina amore mio, mi ami ancora?
BUIO – STACCO MUSICALE - PASSAGGIO TEMPORALE
Bibbo e Pilar stanno parlando. La ragazza è avvolta da una luce azzurra. Per
raccontare che la ragazza appartiene al sogno che Bibbo sta facendo.
Pilar: Pensa che scemo quindi … piuttosto che donare il rene, ha preferito
sposare la signora Pina, andare a vivere con lei e aspettare l’eredità!
Bibbo: Affari suoi … ognuno fa le proprie scelte … l’hai detto tu … ma non
ti ho inseguito per raccontarti di Cristiano … ma piuttosto perché anche io
voglio fare le mie, e la mia scelta sei tu!
Pilar: Purtroppo sei fuori tempo massimo … si chiamano occasioni proprio
perché passano e forse non tornano mai più … come si dice: cogli l’attimo
fuggente!
Bibbo: (meravigliato) Davvero!? Ma chi decide di viverli, gli attimi li ferma,
e se ne frega se sono fuggenti, li rincorre, li prende e non li fa più scappare!
Bibbo entra nella luce di Pilar e la prende con decisione, i due, finalmente,
si baciano!
BUIO – STACCO TEMPORALE – UNO SQUASSANTE TUONO
SQUARCIA IL SILENZIO
Bibbo è sdraiato sul divano e dorme, fuori gli inequivocabili rumori
dell’acquazzone, corredati da lampi
Cristiano: Bibbo … oh Bibbo …
Bibbo: Ho già chiarito con lo gnomo, l’ombrello era suo, ora te ne puoi
andare per favore?!
Cristiano: Bibbo, svegliati …
Bibbo: Ma che vuoi sto sfruttando un’occasione! (poi si sveglia e si guarda
attorno) Dove siamo?
Cristiano: A casa mia, a Cesano?
Bibbo: (non convinto, eppure) E’ vero, questa è casa tua … ho fatto un sogno
incredibile … c’eri pure tu, eravamo a casa di zio …
Cristiano: Zio chi?
Bibbo: Zio Baldo, il fratello di papà, te lo ricordi?
Cristiano: Certo, ma come t’è venuto in mente?
Bibbo: Non lo so, la cosa che mi secca e che tu m’hai svegliato proprio
mentre mi baciavo una che … porca miseria … c’ho messo tutto il sogno per
baciarmela, ero arrivato e tu …
Cristiano: Vabbe’ comunque era un sogno … Senti cosa vuoi fare, vieni in
paese con me, devo ritirare la statuetta della Madonna!
Bibbo: Vedi come tutto torna … guarda che intrecci tra sogno e realtà …
Cristiano: Pure nel sogno dovevi ritirare una statuetta?
Bibbo: No, nel sogno era un po’ più assurda la vicenda … tu ti fidanzavi con
la signora vecchia! Io imparavo che le occasioni vanno riconosciute! Poi zio
ci chiedeva un rene, tu senti!
Cristiano: Come un pene?
Bibbo: Pure nel sogno eri coglione .. un rene, un rene, prima a me, poi a te …
Cristiano: Ma tu pensa e noi che facevamo?
Bibbo: … tu eri più spaventato … e alla fine non gliel’hai dato e ti sei sposato
un’ottantenne!
Cristiano: Assolutamente, io glielo darei convinto! Tu hai uno strano
concetto di me e questo mi dispiace! Glielo darei, si, per una questione di
civiltà, di altruismo e di senso sociale …
Bibbo: Una cosa questo sogno m’ha insegnato … che … le occasioni, si
chiamano occasioni perché non tornano!
Suonano alla porta, Cristiano le apre …
Cristiano: Chi è?
E' Baldo bagnato dalla neve che continua a cadere.
Baldo: Indovina!
I due si guardano smarriti!
BUIO
Fine
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