Separazioni personali, affidamento dei figli e genitore testimone di
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Separazioni personali, affidamento dei figli e genitore testimone di
31 gennaio 2017 www.istrevi.it/ius I problemi che sorgono nell’affidamento dei figli minori di coniugi separati quando i genitori professano religioni diverse Separazioni personali, affidamento dei figli e genitore testimone di Geova DARIO CRESTANI (magistrato) Fino agli anni sessanta del secolo scorso il numero delle separazioni coniugali decretate in Italia dai Tribunali si aggirava su dieci-quindicimila all’anno. Nei decenni successivi il numero è via via aumentato, fino a raggiungere ai nostri giorni la cifra, allarmante, di oltre ottanta mila ogni anno. È compito degli studiosi di sociologia analizzarne le cause, che sono molteplici e che vanno dal mutato costume sociale che, privilegiando più i diritti che i doveri, porta le persone ad accettare malvolentieri vincoli duraturi, all’indipendenza morale ed economica conquistata dalla donna, alla fragilità di molti giovani che affrontano il matrimonio senza un adeguato e ponderato progetto di vita comune. Ma un peso rilevante l’hanno avuto anche importanti innovazioni legislative, in particolare l’introduzione dell’istituto del divorzio nel 1970, e le leggi sul nuovo diritto di famiglia del 1975 che hanno “liberalizzato” l’istituto della separazione facendone un diritto del coniuge anche in mancanza di una colpa dell’altro. Innovazioni condivisibili sotto il profilo sociale e giuridico, attese da anni, ispirate al principio che non è compito della legge e dello Stato tenere vincolate le persone quando è venuta meno tra loro quella che il Diritto Romano chiamava “affectio maritalis”, mentre la legge dei nostri giorni parla, più prosaicamente, di “intollerabilità della prosecuzione della convivenza”. L’aspetto negativo del gran numero di separazioni è, fortunatamente, controbilanciato dal fatto che, a differenza di un tempo, oggi le stesse sono quasi sempre consensuali, nel senso che i coniugi vanno davanti al giudice (e nei casi più semplici solo davanti all’ufficiale di stato civile) con l’accordo su tutto, e quindi senza litigi. Se l’accordo non c’è la separazione è giudiziale, nel senso che sarà il Tribunale a risolvere il contrasto, che in genere riguarda questioni economiche, o l’affidamento dei figli. Una vicenda di separazione giudiziale dagli aspetti particolari si è conclusa di recente davanti la Corte di Cassazione, dopo essere stata esaminata prima dal Tribunale e poi dalla Corte d’Appello. Nell’ambito di una coppia coniugata con due figli sotto i dieci anni, la moglie chiede che il giudice pronunci la separazione per colpa del marito (la dizione giuridicamente esatta è “con addebito”al coniuge) e disponga l’affidamento a se stessa dei due figli, con esclusione quindi del padre, in quanto questi, essendosi convertito al credo religioso dei Testimoni di Geova, avrebbe disconosciuto i valori da lui fino allora accettati e trasmessi ai figli, e aderito a valori inconciliabili con quelli propri del cattolicesimo, manifestati con il matrimonio celebrato in chiesa. Dario CRESTANI - Affidamento dei figli a genitori di confessioni diverse pagina 1 di 2 31 gennaio 2017 www.istrevi.it/ius I giudici decretano la separazione, ma respingono entrambe le domande della moglie. Affermano che il mutamento di fede religiosa si configura come esercizio del diritto garantito dall’art. 19 della Costituzione, e come tale non può, di per sé solo, integrare una colpa, se non si dimostra che l’adesione al nuovo credo abbia indotto il marito a comportamenti contrari ai doveri di condotta coniugale. Va escluso poi, secondo i giudici, che la scelta religiosa del marito possa giustificare di per sé l’affidamento esclusivo dei minori alla madre, essendo risultato che il papà è legato affettivamente ai figli e capace di accudirli nella quotidianità. Appare quindi rispondente all’interesse morale e materiale dei minori stessi conservare un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, con conseguente affidamento condiviso ad entrambi. I giudici non hanno comunque mancato di dettare delle prescrizioni al padre, volte ad assicurare che la sua nuova professione di fede non influisca sulla continuità dell’indirizzo fino allora seguito nell’educazione dei figli (del tipo di non portare i bambini alle riunioni della nuova confessione religiosa). Ciò per l’esigenza di evitare che lo sviluppo della loro personalità di giovanissimi, fino allora improntata a determinati valori religiosi, possa risultare pregiudicato dall’effetto di un improvviso contatto con le nuove e diverse pratiche di culto del genitore. Pubblicato su “il Giornale di Vicenza” del 31 gennaio 2017 Dario CRESTANI - Affidamento dei figli a genitori di confessioni diverse pagina 2 di 2