Unifidi-commercialisti: accordo per lo sviluppo
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Unifidi-commercialisti: accordo per lo sviluppo
42 MARTEDÌ 29 NOVEMBRE 2011 C A RTA C O N T O Economia Edison, nuova proroga? «E' possibile una proroga» dei patti di Edison per permettere ai legali di mettere a punto il testo dell’accordo definitivo. Lo ha detto il presidente del consiglio di gestione di A2A Giuliano Zuccoli. 6&235,/$&$57$&+(7,6(03/,),&$/$9,7$ CON CARTACONTO FAI LE PRINCIPALI OPERAZIONI BANCARIE SENZA BISOGNO DI UN CONTO CORRENTE. MESSAGGIO PROMOZIONALE. FOGLI INFORMATIVI DISPONIBILI PRESSO LE FILIALI O SU WWW.CARIPARMA.IT. L’EMISSIONE DELLA CARTA È SOTTOPOSTA A VALUTAZIONE DELLA BANCA. A P E RT I A L T U O M O N D O . CONFERENZA STUDIOSI A CONFRONTO SULLA METAMORFOSI DEL MODELLO Distretti emiliani, la produttività va oltre la crisi Mosconi: sono indeboliti, ma hanno basi solide e l'innovazione può fare la differenza Lorenzo Centenari II Competitività uguale industria. Cambiare strategia sarebbe, per dirla col «professore», «un errore storico imperdonabile». C’era anche l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, ieri pomeriggio all’Auditorium del Carmine, a parlare di distretti industriali, manifattura e politiche economiche. A proposito: avrà anche imboccato la sua strada, non necessariamente quella migliore, ma la vecchia geografia dei distretti del Nord merita ancora di essere studiata. Parola di Franco Mosconi, colui cioè che al tema ha dedicato un raffinato progetto di ricerca lungo 3 anni intitolato proprio «La metamorfosi del modello emiliano». Parola, soprattutto, della scienza applicata all’economia, materia della quale la conferenza conclusiva dello studio di Mosconi, docente di Economia Industriale all’Università di Parma e titolare della cattedra «Jean Monnet», tramite i contributi di Lucrezia Reichlin (London Business School), Daniele Franco (Banca d’Italia) e Fabrizio Guelpa (Intesa Sanpaolo) ha ieri regalato tre saggi di bravura. La riflessione con la quale Prodi ha concluso i lavori è il sigillo di autorevolezza a un convegno che ha dapprima snocciolato cifre preoccupanti (distretti sempre più deboli, imprese sottodimensionate, infelice ricambio generazionale, debito pubblico fuori controllo) per poi diffondere un messaggio di ottimismo: l’Emilia poggia su fondamenta robuste, grazie a produttività, innovazione e alleanze trasversali tornerà sulla cresta dell’onda. Poi c’è anche chi, vedi il presidente della Regione Vasco Errani, il termine «modello» proprio non lo digerisce: «Ma solo perché – spiega Errani – si riferisce a un’idea eccessivamente statica. In realtà l’Emilia Romagna, se raggiungerà le condizioni necessarie a un vero e proprio patto per la crescita e se promuoverà anche in futuro una forma di riformismo che non si fermi alle ideologie, potrà nuovamente competere con le principali economie del continente ed essere assunta ad esempio internazionale. Oggi come oggi manca una politica industriale a livello centrale, ma l’Emilia come territorio può nel frattempo 14 i distretti presenti in Emilia Romagna assumersi le responsabilità che gli competono». Segue l’elenco dei fattori sui quali l’agenda della Regione si fonda per guadagnarsela, una nuova competitività: «Credito, innovazione e ricerca, formazione e semplificazione. Mi batto – afferma il presidente della Giunta regionale – per una generazione di leggi che scommetta sulla fiducia e non sia soggetta a interpretazioni». Di fronte a una platea nella quale imprenditori, politici e amministratori si mescolavano agli studenti del Collegio Europeo e delle Facoltà di Economia e Scienze Politiche, dopo i saluti del rettore Gino Ferretti, del presidente Fondazione Cariparma Carlo Gabbi e di Paolo Andrei, direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, anche il vice presidente di Confindustria Emilia Romagna Alberto Lunardini ha preso il microfono: «Su prodotti e persone gli investimenti chiave. Mentre il mercato del credito – lamenta - si fa sempre più selettivo l’export, da opportunità che era nel recente passato, anche per l’Emilia è diventato una necessità». Voce infine al direttore di Confcooperative Emilia Romagna Marco Venturelli: «Distretti sempre più accentrati su un’impresa leader, attenzione a delegare la subfornitura ad imprese estere perché si perde una fetta di valore aggiunto». Auditorium del Carmine In alto la presentazione di Mosconi, qui sopra l'intervento di Prodi (a sinistra) e il folto pubblico presente. Il Professore esorta alla fiducia, nonostante le difficoltà Prodi: «Eredità importante» II «L’Italia e l’Emilia un sistema allo sfascio? Addolcirei i toni e parlerei piuttosto di seri problemi di ristrutturazione. Ma di sfascio, fortunatamente, proprio no». Quando giunge il suo momento Romano Prodi sfoggia una forma da premier affatto arrugginita da qualche anno lontano dalla scena politica. Quella che a suo tempo dichiarò di non voler più frequentare e che con coerenza nemmeno ieri ha chiamato in causa. In favore invece del primo amore, l’industria della sua terra e le tecniche per risollevarne le sorti. «Qualsiasi indagine – osserva Prodi - dimostra come la nostra forza risieda sempre nella manifattura e come il rilancio dell’economia nazionale passi necessariamente da una seria politica industriale. Non è troppo tardi per pensarne una». Già, perché rispetto a Francia o Gran Bretagna l’Italia conserva, sotto questo profilo, addirittura una posizione di vantaggio. Benché in ritardo nei confronti della Germania: «Nel Regno Unito la fi- nanza dà lavoro a 6 milioni di individui, l’industria a meno della metà: è un pericoloso squilibrio. Nel nostro Paese il rapporto è inverso e desta meno preoccupazioni. Sul ruolo strategico del secondario – afferma il sostenitore storico dell’euro - si stanno interrogando persino gli Stati Uniti, potenza che troppo frettolosamente aveva deindustrializzato la propria economia». E il declino dei distretti, che i grafici mostrano sempre più simili, in termini di esportazioni ed attività brevettuale, alle aree non distrettuali? «Naturale – sostiene con decisione Prodi – che la polvere prima o poi diventi mattone. I distretti hanno perso ritmo, ma rappresentano sempre l’eredità». Credito, innovazione, istruzione e continuità d’impresa le voci sulle quali insistere: «Occorre conclude il professore - un sistema interno che protegga, nel senso di rilanciare, le nostre strutture produttive. Gli standard di «Basilea 3» rischiano a loro volta di mandare tutto a rotoli e di compromettere l’identità della seconda nazione manifatturiera d’Europa. L’industria italiana – conclude Prodi – ha invece bisogno di sangue che irrori le proprie vene». L.C. AMBIENTE MILANO CCIAA MISSIONE Premio innovazione: segnalazione per Pomì Parma Couture: made in Italy in Australia - ARTIGIANATO INIZIATIVA PER AGEVOLARE L'ACCESSO AL CREDITO Unifidi-commercialisti: accordo per lo sviluppo Lombardo (Gia): un segnale importante a supporto delle pmi del territorio Antonella Del Gesso II Più protezione alle imprese. È questo il significato principale dell’accordo sottoscritto ieri mattina in Camera di commercio, tra Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Parma e Unifidi, società cooperativa di garanzia collettiva fidi promossa da Cna, Confartigianato Imprese Apla e Gruppo imprese artigiane. L’iniziativa nasce dalla necessità congiunta di realizzare un modello di collaborazione istituzionale finalizzato al raggiungimento di criteri di efficienza, correttezza e trasparenza nell’azione di accesso al credito. Unifidi ha come obiettivo appunto quello di «favorire il finanziamento delle imprese da parte degli istituti di credito e altri soggetti operanti nel settore. Il nostro ruolo, in un momento di difficoltà come quello attuale, si traduce in un supporto davvero concreto», spiega il direttore Domenico Menozzi. Per diffondere i propri servizi Unifidi finora si è avvalso della rete delle associazioni di categoria dell’artigianato, con questo accordo la società cooperativa si impegna a fornire anche all’Odcec tutte le informazioni riguardanti le opportunità finanziarie esistenti, quindi a offrire alle imprese dell’Albo il servizio della garanzia sulle forme creditizie. L'Ordine dei commercialisti, dal canto suo «si adopererà per diffondere le notizie ricevute a tutti i propri iscritti, i quali, tra l’altro, potranno usufruire del servizio di consulenza e assisten- 70mila imprese artigiane associate a Confartigianato e Cna sono raggruppate nel consorzio Unifidi Emilia Romagna. za alle domande di garanzia, messo a disposizione da Unifidi attraverso uno sportello dedicato nella propria filiale di Parma», sottolinea il presidente di Parma Andrea Foschi. Del resto quello delle pmi è un comparto grandissimo e ci deve essere una rete di attori che si impegnano per farlo andare avanti. Ecco quindi che «l'accordo rappresenta un segnale importante per quel che si sta cercando di realizzare nella nostra provincia: un concreto sodalizio a supporto delle aziende, che inizia dall’informazione affinché tutti possano accedere a uno strumento importante per permettere alle imprese di salvarsi», secondo Gian Paolo Lombardo, presidente del Gia. Sul fatto che sia «determinante l’aiuto di tutti, mondo associativo e professionale, per potercela fare», è d’accordo anche il presidente di Cna Gualtiero Ghirardi. Infine Marco Granelli, presidente di Confartigianato Apla, osserva che il momento congiunturale critico almeno ha permesso di capire quanto importante sia la «centralità di tutto sistema imprenditoriale, a discapito degli interessi di bottega di ognuno». NotizieInBreve OFFERTE DI LAVORO SPINNER-INNOVAZIONE Centro per l'impiego di Parma Master, iscrizioni fino al 9 dicembre Selezione C'è tempo fino al 9 dicembre per iscriversi alla terza edizione del Master “Cultura dell’innovazione e sviluppo sostenibile”, un'iniziativa nata dalla collaborazione delle Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e Parma. L'accesso al percorso è sostenuto dalla Regione che mette a disposizione, attraverso il consorzio Spinner, 20 assegni formativi dell’importo di 5.000 euro ciascuno, risorse del Fse. I voucher, a copertura parziale del percorso, andranno ai primi venti immatricolati della graduatoria di accesso al Master. del 22/12/2011 di n. 2 operatore/ce tecnico addetto all’accoglienza cat. B (che è equiparabile alla categoria videoterminalista). Requisiti: scuola dell’obbligo, richiesta buona conoscenza nell’uso del personal computer e dei programmi microsoft word e excel nonché predisposizione al contatto col pubblico. Età minima 18 anni. Tempo indeterminato: orario lavoro 36 ore settimanali articolate su 6 o 5 giornate Ente richiedente: Azienda ospedaliero – universitaria di Parma. Il lavoratore dovrà occuparsi di prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali ed inserimento dati. Selezione del 01/12/2011 di 1 coadiutore/ce tempo parziale di 6 ore settimanali. Requisiti: scuola dell’obbligo. Età minima 18 anni Tempo determinato fino al 31/10/2012 eventualmente prorogabile. Orario lavoro: 6 ore settimanali con turnazione dalle 07.30 alle 13.30 e dalle 13.30 alle 19.30. Ente richiedente: Conservatorio di musica Arrigo Boito. L’Ente si riserva la possibilità di poter utilizzare la graduatoria nei sei mesi successivi alla sua pubblicazione. CONFARTIGIANATO APLA Social network e pmi: giovedì un convegno “Social Network per far crescere il tuo lavoro” ovvero comunicare in modo semplice ed economico. È questo il tema del convegno in programma giovedì 1° dicembre alle 17,30 nella sede di Confartigianato Imprese Apla, durante il quale verranno presentate le nuove opportunità di comunicazione che Facebook, Twitter e altri social media rappresentano, per le imprese artigiane. II Sono rientrate nei giorni scor- II Le innovazioni nel settore agricoltura sono state la sorpresa dell’edizione 2011 del «Premio all’Innovazione Amica dell’ambiente» promosso da Legambiente, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Confindustria, Camera di Commercio di Milano e Symbola che nei giorni scorsi hanno premiato le aziende partecipanti nella sede di Regione Lombardia. Quattro le realtà selezionate per il settore dell’agricoltura, tra le quali il Consorzio Casalasco del Pomodoro che ha meritato una segnalazione per Pomì Trace, ultimo progetto innovativo ideato dall’azienda parmense 100% italiana, da sempre impegnata nell’attuazione di un sistema di agricoltura sostenibile. Pomì Trace consiste in un sistema tecnologico e informatico a favore del consumatore che rende possibile la tracciabilità dei prodotti a marchio Pomì. si le 6 aziende del consorzio della Camera di Commercio “Parma Couture” dopo una settimana in Australia fitta di incontri d’affari e presentazioni alla stampa divise tra Sydney e Melbourne. La missione, organizzata dalla Cciaa in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per l’Australia, rientra nelle iniziative a sostegno dell'internazionalizzazione delle aziende parmensi. Alla missione in Australia, con il marchio “Classe Ducale” di proprietà del Consorzio hanno partecipato : Equipage, Gaffe, Gianfranco Bommezzadri, Maglificio Musetti, Sabri e Lory e VL Collection. Luigi Eva, presidente di Parma Couture, spiega che «durante gli incontri con gli operatori locali, abbiamo riscontrato un forte interesse verso i nostri prodotti. L’obiettivo della missione era quello di far comprendere ai nostri interlocutori che i prezzi che proponiamo, piú alti rispetto alle produzioni low-cost diffuse nel mondo, sono strettamente connessi all’artigianalitá e alla qualitá del Made in Italy, da sempre i nostri punti di forza».