Una gestione progetti efficiente e di successo
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Una gestione progetti efficiente e di successo
pi Gestione progetti | Maggio 2015 | 04 Una gestione progetti efficiente e di successo Urs Frey Gestione progetti non è sinonimo di burocrazia. Al contrario: aiuta le piccole imprese a realizzare i progetti in tempi più rapidi e con un minore dispendio di risorse. A tal fine, è opportuno procedere in maniera strutturata, a prescindere dalle dimensioni del progetto. In alcune aziende la gestione progetti viene vista come un’incombenza amministrativa improduttiva per compiti che potrebbero essere portati avanti ben più velocemente senza «queste montagne di carta». «Gestire i progetti è giusto e importante, ma non abbiamo abbastanza tempo al momento» è la tipica controargomentazione. E se il progetto non ha successo e va a sbattere contro un muro, con ripercussioni dolorose sul piano finanziario, la colpa viene data a fattori esterni all’impresa, e non a difficoltà di cui l’impresa stessa è responsabile, con la conseguenza che il prossimo progetto sarà gestito in modo altrettanto poco strutturato e saranno nuovamente ripetuti gli stessi errori. Procedere in modo strutturato. Le piccole imprese che intendono spezzare questo circolo vizioso e attuare i loro progetti in modo efficace ed efficiente trovano un valido ausilio nella gestione progetti, sempre che gli strumenti utilizzati a tal fine siano adeguati alle dimensioni dell’azienda e all’entità del progetto. Gestire un progetto, infatti, altro non vuol dire se non adottare una procedura strutturata per far fronte a compiti complessi e innovativi entro un determinato termine e con un impiego di risorse efficiente. Tra i metodi di gestione progetti figurano strumenti ultra testati e collaudati per la relativa pianificazione, conduzione e controllo, tra cui ad esempio l’impiego di ca- lendari, mandati di progetto, piani di comunicazione o piani strutturali del progetto (cfr. articolo a pag. 13). Quand’è che un compito diventa un progetto? Ma quali dei compiti che un’azienda deve svolgere dovrebbero essere trattati come un progetto? Vale sempre la pena di eseguire un’attività pianificata nell’ambito di un progetto quando: l’azienda ha bisogno di impiegare le risorse (personale, materiale, capitale ecc.) in maniera parsimoniosa occorre rispettare una determinata scadenza il team non deve essere sottoposto a inutile stress l’obiettivo da raggiungere è complesso e innovativo I progetti si differenziano dunque da compiti ripetibili soprattutto per una maggiore complessità. Ecco perché, ad esempio, mentre un’ordinazione di materiale d’ufficio non costituisce in genere un progetto, può diventarlo qualora la piccola impresa intenda introdurre un meccanismo per cui viene generato automaticamente un ordine ogni volta che le scorte scendono al di sotto di una soglia minima. Un altro presupposto è il carattere innovativo del compito da svolgere. Concretamente, ciò significa che l’azienda non dispone ancora di «istruzioni» su come raggiungere l’obiettivo in questione: trattandosi di un compito che non si è ancora mai (o quasi mai) presentato, la procedura da seguire per raggiungere l’obiettivo non è ancora stata elaborata, il che spiega anche i rischi più eleva- consiglio Gestione progetti: sì o no? U Conviene ricorrere alla gestione progetti per svolgere un determinato compito? Se una o più delle seguenti affermazioni sono corrette, allora sì, conviene! È la prima volta che ci troviamo a svolgere un compito simile. Si tratta di un compito estremamente innovativo e interdisciplinare. Sono coinvolti anche specialisti esterni o altri collaboratori. Il compito dovrebbe essere seguito in maniera attiva da un membro della direzione. Il compito comporta un elevato rischio È un compito che richiede molto tempo e che si protrae su un lungo periodo. È un compito da cui dipende molto. I termini evidenziati sono spiegati brevemente nel glossario al termine del presente numero. Figura 01 Panoramica dei compiti svolti in un’azienda: compito, processo o progetto? interorganizzativo, piuttosto complesso Processi ad es. rendiconto mensile del salario Compito standard ricorrente regolari interno, piuttosto semplice unici da semplice a complessa Compito d’esecuzione ad es. newsletter trimestrale, organizzazione della festa di Natale Compiti Compiti analoghi a progetti ad es. scelta di un nuovo software operativo Attività in programma intersettoriale, a estremamente complessa Progetti ad es. ricerca e selezione di una nuova sede d’attività Questo schema aiuta a sia effettivamente un progetto. pi Gestione progetti | Maggio 2015 Una gestione progetti efficiente e di successo ti che un progetto comporta rispetto a un compito che si ripete regolarmente. Casi pratici per la gestione progetti possono essere l’inaugurazione di una nuova sede, lo sviluppo di un programma informatico innovativo oppure il lancio di un nuovo canale di distribuzione all’estero. Anche progetti relativi all’organizzazione interna, quali l’introduzione di un nuovo sistema di fidelizzazione della clientela oppure l’acquisto di una nuova macchina utensile legata alla pianificazione, sono classici esempi di compiti che si traducono in progetti. Compiti simili a progetti. Esistono poi anche compiti simili a progetti, che vengono spesso designati «misure» e che riguardano attività non ripetibili di minore complessità. Per realizzare tali misure sono sufficienti singoli strumenti selezionati di gestione progetti, tra cui ad esempio la valutazione dei pro e dei contro, una lista delle cose da fare o un rapporto sullo stato. Questi compiti possono essere svolti da soli oppure in piccoli team. Un esempio è la scelta di una nuova fotocopiatrice per l’azienda. Progetti di diverso tipo I progetti possono essere suddivisi in varie tipologie, per esempio in base a: contenuto: progetti di costruzione, informatici, di marketing, di sede ecc. ragione: acquisto di una nuova macchina utensile, nuova collaborazione con un produttore internazionale, prima esecuzione di un progetto all’estero ecc. partecipazione e/o avvio: progetti interni (ad es. interfunzionali) ed esterni o progetti riguar- | 05 danti più clienti o più aziende. In questo caso la distinzione viene fatta in base a chi ha avviato il progetto e a chi vi partecipa complessità, budget: si distingue fra piccoli progetti che possono essere realizzati con fondi propri e grandi progetti finanziati ad esempio con un credito bancario o altri fondi di terzi (partecipazioni, soci) ripetitività: progetti pionieristici o di routine. Quasi tutti i progetti sono pionieristici, ovvero progetti unici che non saranno mai ripetuti allo stesso modo una seconda volta. Ma possono esserci anche progetti di routine che, benché simili nei contenuti, presentano comunque forti differenze e vanno trattati come singoli progetti; ne sono un esempio l’organizzazione di fiere tematiche in diverse città oppure l’organizzazione di eventi di vasta portata con svariati sponsor estensione territoriale: ad es. locale, nazionale o internazionale. I progetti di portata internazionale (ad es. nel caso di un evento a cui partecipano relatori provenienti da più paesi) richiedono di norma un importante lavoro di preparazione, in quanto vanno organizzati dettagli quali gli arrivi, i pernottamenti, le necessarie formalità burocratiche, la fatturazione, il vitto e i servizi di interpretazione Obiettivi della gestione progetti Uno dei principali motivi per cui si ricorre a metodi di gestione progetti è costituito dai risparmi conseguiti in termini di risorse, in particolare a livello di tempo e costi. Da un’analisi di numerosi progetti risulta che mettere in atto una gestione del progetto consente di risparmiare in media il 20% circa di tempo e denaro rispetto a una rea- consiglio U Gli obiettivi eventualmendi progetto dovrebbero essere: in linea con la strategia. Gli obiettivi del progetto non devono essere in contrasto con la strategia aziendale misurabili. Il raggiungimento degli obiettivi viene valutato sulla base di criteri misurabili realizzabili. Gli obiettivi non risultano irrealistici e rientrano nell’ambito di competenza dei responsabili di progetto Gli obiettivi sono noti ed è chiaro quanti sono privi di contraddizioni. Gli obiettivi del progetto non si contraddicono a vicenda. In caso di obiettivi contrapposti vengono stabilite priorità indipendenti dalla soluzione. Gli obiettivi non ammettono una soluzione raccomandata stabilita in anticipo Figura 02 Gli ingredienti della gestione progetti CHI? COSA? Struttura del progetto, processi, attività del progetto COME? (Stile di) gestione, comunicazione Obiettivi del progetto CON COSA? Mezzi ausiliari, strumenti, metodi Gli elementi che compongono la gestione progetti indicano i punti che andrebbero sostanzialmente chiariti in sede di attuazione di un gue cosa e con che mezzi? Come avviene la comunicazione e com’è lo stile gestionale nel progetto? pi Gestione progetti | Maggio 2015 Una gestione progetti efficiente e di successo | 06 lizzazione del progetto senza relativa gestione. Per le piccole imprese, la gestione progetti è inoltre fonte di ulteriore sicurezza in sede di pianificazione e aiuta anche a coordinare i flussi dei pagamenti, così da tenere sotto controllo la liquidità. Ne consegue che la gestione progetti non è affatto un lusso amministrativo per le piccole imprese, bensì una necessità per lavorare con efficienza. In generale, il ricorso alla gestione progetti fa sì che le risorse disponibili vengano sfruttate coerentemente per conseguire le finalità del progetto in questione. Essa incentiva poi l’auto-organizzazione dei collaboratori, oltre a poter fungere da base per lo sviluppo dei futuri quadri, in quanto i collaboratori e responsabili di progetto particolarmente dotati e con successi documentati nell’ambito di progetti sono i candidati ideali per assumere nuove e più ampie funzioni. Le fasi dei progetti Per ripartirne l’obiettivo su più passaggi, i progetti vengono opportunamente suddivisi in varie fasi. Ciò permette di ridurne la complessità e di controllare se sono state o meno eseguite le attività pianificate nell’ambito degli obiettivi fissati a livello di costi, scadenze e risultati. In caso negativo, è possibile così intervenire per tempo per evitare che le eventuali negligenze si trascinino fino alla conclusione del progetto con ripercussioni negative sui risultati ottenuti. Fissare le tappe fondamentali. Le singole fasi di un progetto si concludono tutte con il raggiungimento di una tappa fondamentale, un momento chiave in cui va anche sempre presa una decisione in base alle opzioni di seguito elencate: 1. come da programma: tutte le attività svolte finora sono in linea con i piani; la fase può essere conclusa e il progetto può proseguire come pianificato 2. attività successive: alcune attività che avrebbero già dovuto essere concluse secondo i piani non sono affatto in linea con i parametri rilevanti (costi, scadenze, risultati) ed è quindi necessario lavorarci ancora per concludere la fase 3. interruzione: a causa di eventi inattesi, appare impossibile portare avanti efficacemente il progetto, che viene dunque interrotto per essere all’occorrenza soppresso o riavviato nuovamente in un nuovo contesto Un progetto può essere suddiviso generalmente in cinque fasi che, di norma, vengono portate a termine in successione, anche se non si possono escludere sovrapposizioni o procedimenti paralleli per singole fasi. Fase 1: Preparazione del progetto. La fase preparatoria, che precede l’avvio del progetto, prevede un’analisi della situazione e del contesto che serve a chiarire, per esempio, cosa ha fatto emergere la necessità del progetto, quali fattori caratterizzano la situazione attuale (punti forti/deboli, opportunità/rischi) oppure quali stakeholder sarebbero interessati dal progetto. In alcuni casi può rendersi necessario effettuare anche uno studio di fattibilità, il quale spesso viene trattato come un progetto a parte o come parte integrante della fase di preparazione del progetto. Questo processo porta alla determinazione dei motivi alla base dell’elaborazione del progetto, dei risultati da raggiungere, degli obiettivi del progetto, delle restrizioni e delle condizioni quadro. Viene poi de- excursus Come strutturare i propri progetti U Ciascun progetto si articola in compiti da svolgere, a loro volta raggruppati in pacchetti di lavoro (cfr. anCompiti del progetto. Chiarite quali sono i compiti da svolgere. Nel caso della partecipaziorebbe di: concezione, preparazione, realizzazione stand, svolgimento, rielaborazione e gestione progetti. Pacchetti di lavoro. Stilate nel team un elenco di ogni singolo compito che vi viene a mente in relazione con i compiti parziali e raggruppateli. Al compito parziale «Realizzazione stand» appartiene ad es. il pacchetto di lavoro con le sottovoci «Redaofferte», «Decisione» e «Conferimento incarico». Figura 03 Le cinque fasi della gestione di un progetto Avvio progetto rilievo per il progetto Eventuale studio di fattibilità Elenco dei motivi alla base dell’elaborazione Elenco dei risultati auspicati Determinazione dell’obiettivo del progetto Analisi dei rischi e delle opportunità Valutaz. parametri chiave (tempo, costi, dimen.) Mandato di progetto Denominazione del progetto Committente qualitativi Decisione Sì o no allo svolgimento del progetto Breve descrizione, esigenze dell’azienda e obiettivi Risultati del progetto Budget per il progetto Responsabile di progetto, event. team di progetto Presupposti e restrizioni Assegnazione delle risorse Tabella di marcia pa 2 a tap pa 1 a tap Descrizione delle restrizioni e delle condizioni quadro Descrizione della procedura programmata Formulazione obiettivi (univoci, misurabili) Allestimento di un piano dettagliato per il progetto Ulteriore concretizzazione e precisazione delle considerazioni fatte nelle fasi precedenti Messa in luce dei principali prodotti e risultati, attività e risorse Descrizione dei modi e dei tempi previsti per la realizzazione degli obiettivi del progetto Work Breakdown Structure (WBS) Strutturazione del progetto in progetti parziali e pacchetti di lavoro Allestimento di calendari e piani di capacità e dei costi Creazione di una comprensione comune riguardo allo svolgimento del progetto Creazione di basi per la gestione di deroghe, cambiamenti e rischi del progetto 3 a tap Analisi della situazione e del contesto Svolgimento di un’analisi SWOT per l’attività in programma pa Fase 1: preparazione del progetto pi Gestione progetti | Maggio 2015 Una gestione progetti efficiente e di successo prevista non è per niente necessario, permette anche di evitare un inutile dispendio di risorse. dato. In fase di avvio del progetto, un fattore cruciale per il suo futuro successo è una definizione precisa dei contenuti, nonché una formulazione univoca e misurabile degli obiettivi. Definire un progetto significa fissarne l’obiettivo e accertarne le opportunità e i rischi di maggior rilievo come pure il contenuto essenziale. Si effettua poi una stima sommaria di costi, dimensione e tempistiche, stima che, come già menzionato, può essere supportata da uno studio di fattibilità nei progetti più grandi. Questa fase si conclude con il mandato di progetto (cfr. figura 07). Fase 5: conclusione del progetto Controlling di progetto Assicura il monitoraggio dell’attuazione del progetto tramite: riunioni regolari dedicate al progetto allestimento di rapporti sullo stato consegne parziali Gestione dei rischi del progetto Strettamente collegata con la gestione del rischio e con l’applicazione dei principi della gestione del cambiamento rie sulle disposizioni in materia di costi, scadenze e qualità e adeguamento dei piani Comunicazione dei cambiamenti alle parti coinvolte tramite rapporti sullo stato del progetto e riunioni di progetto Interruzione del progetto In caso di cessazione anticipata del progetto 4 a tap pa Fase 4: svolgimento del progetto Quando tutti i requisiti del progetto sono soddisfatti, viene redatta sulla base della done progetto, che contiene i seguenti punti: – descrizione del progetto – riepilogo dei risultati del progetto – eventuali progetti successivi – proposte di possibili miglioramenti committente sgrava formalmente il team di progetto. Segue quindi lo scioglimento dell’organizzazione del progetto. pa Nella fase di pianificazione vengono ulteriormente concretizzate e specificate le considerazioni formulate nella fase di progettazione preliminare con l’obiettivo di stilare un piano dettagliato che elenchi e descriva i principali prodotti, risultati, attività e risorse del progetto e i tempi e le modalità previsti per la realizzazione dei suoi obiettivi. Seguendo la procedura elaborata nella fase preparatoria, si decide quando, da chi, in che ordine e con quale livello qualitativo debbano essere eseguite le attività definite. Vengono inoltre pianificate, con i relativi costi, le risorse necessarie per l’elaborazione del progetto e viene allestito un piano di comunicazione. In tale contesto, uno strumento centrale della pianificazione ed elemento principale del piano del progetto è la Work Breakdown Structure (WBS). Oltre a suddividere il progetto in progetti parziali e pacchetti di lavoro controllabili, fungen- 5 a tap scritta la procedura da seguire per raggiungere l’obiettivo del progetto e intrapresa una prima analisi dei rischi e dei requisiti qualitativi nonché una valutazione della redditività. L’analisi dei rischi è indispensabile per valutare le conseguenze a cui è esposto un progetto. Solitamente tale analisi prende in esame la probabilità di insorgenza dei rischi e il potenziale importo del danno nel caso in cui l’evento si verifichi. In tale ottica si rivela utile una visualizzazione mediante portafogli dei rischi (cfr. figura 04). È importante poi analizzare e valutare anche l’interazione fra i singoli rischi cui è esposto il progetto: non di rado infatti, combinandosi fra loro, rischi singolarmente poco rilevanti possono dar vita a rischi non sostenibili. Nell’ambito della gestione vanno pertanto trovate soluzioni che consentano di reagire al rischio identificato e valutato. Attraverso diverse misure si deve puntare a un equilibrio tra rischi e opportunità e a un allineamento della strategia del rischio alla strategia aziendale. A tal fine, un’azienda può scegliere sostanzialmente fra quattro possibili tipi di gestione: evitare i rischi (con eventuale rinuncia al progetto) ridurre i rischi, ad esempio collaborando con un’azienda partner trasferire i rischi in capo all’assicurazione assumersi il rischio Occorre tenere presente che non ogni progetto esaminato viene poi effettivamente realizzato. La fase preparatoria serve appunto per un esame preliminare della fattibilità e dell’utilità del progetto in questione. Rende pertanto possibile un avvio strutturato del progetto ma, nel caso in cui si constati che un progetto con la portata | 07 consiglio Determinare i costi del progetto U Per poter essere valutati, i costi di un progetto vengono suddivisi per tipi di costo. A questi appartengono ad esempio: costi per il personale quali salari e spese accessorie per il personale costi per materiale legati al personale, ad es. per telecomunicazioni, viaggi e materiale costi per il materiale, ad es. per la realizzazione di un prototipo costi infrastrutturali per locali, laboratori, EED prestazioni di terzi quali perizie, formazioni, consulenze progetto risulta utile un modello con cinque care sulla base della tappa fondamentale se è possibile avviare la fase successiva, se è necessario apportare correzioni nella fase attuale oppure se il progetto va addirittura interrotto. pi Gestione progetti | Maggio 2015 Una gestione progetti efficiente e di successo | 08 do da base per la pianificazione di scadenze, tempi e costi, la WBS garantisce una comprensione comune riguardo allo svolgimento e agli obiettivi del progetto ed è indispensabile per far fronte con professionalità, a lavori avviati, a eventuali deroghe, modifiche e rischi. Fase 4: Svolgimento del progetto. L’attuazione conforme ai piani di un progetto viene monitorata attraverso il controlling di progetto. La comunicazione in seno al team di progetto viene garantita mediante regolari riunioni e rapporti sullo stato dei lavori. Si prevedono consegne parziali per far sì che il committente sia non solo informato sull’attuale svolgimento del progetto, ma possa anche reagire prontamente a eventuali problemi. Si pone altresì la necessità di gestire i rischi del progetto e di evitare il più possibile i pericoli o di arginarli intraprendendo opportune misure. Questa attività di gestione del rischio deve essere intesa in stretta relazione con la gestione delle mo, nell’ambito della quale si analizzano, si integrano nella pianificazione e si comunicano alle parti coinvolte nel progetto le ripercussioni di modifiche necessarie ai requisiti in materia di costi, scadenze e qualità. La comunicazione interna ed esterna propria di questa fase deve garantire che tutte le parti del progetto ricevano a intervalli regolari informazioni sufficienti sullo stato del progetto. Tali informazioni possono essere trasmesse sotto forma di rapporti intermedi, riunioni di progetto, presentazioni o colloqui personali. Fase 5: Conclusione del progetto. Sempre che non venga interrotto anzitempo, un progetto giunge di regola a compimento nel momento in cui tutti i requisiti formulati sono stati soddisfatti. Sulla base della documentazione si redige una relazione di fine progetto contenente una descrizione, un riepilogo dei risultati ottenuti e un accenno al seguito che sarà dato al progetto nonché alle possibilità di miglioramento per progetti successivi. Firmando la relazione di fine progetto, il committente conferma che gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti, in particolare per quanto riguarda i fattori costi, tempo e qualità. Egli sgrava così formalmente il team di progetto, con il conseguente scioglimento dell’organizzazione del progetto (cfr. anche articolo a pag. 26). Organizzazione del progetto Nelle piccole imprese, l’organizzazione del progetto equivale principalmente a organizzare le risorse umane e finanziarie necessarie per il progetto e provvedere a raggiungere gli obiettivi posti nei tempi dati. Generalmente le piccole imprese prediligono una struttura gerarchica prevalentemente piatta, con al vertice la persona responsabile del progetto. Oltre che dalla strutturazione in fasi e da un impiego razionale dei singoli strumenti, il successo di un progetto dipende in misura determinante dalla composizione del team e dalla creazione di appositi ruoli per il progetto. Team di progetto e rispettivi ruoli Un lavoro di progetto presenta numerose situazioni in cui un gruppo può ottenere risultati migliori rispetto a singole persone. Proprio per questa ragione i progetti sono generalmente affidati a team anche nelle piccole imprese. I ruoli propri di un progetto sono, in primo luogo, quelli di commit- consiglio Individuare i rischi U A ogni attività imprenditoriale, e dunque anche ai progetti, sono necessariamente connessi dei rischi. Questi ultimi possono mettere a repentaglio un progetto se non vengono individuati tempestivamente. È necessario essere consapevoli dei seguenti rischi: incertezze nella pianiAnche un’otpuò impedire che, nel corso del progetto, si debba far fronte a fattori sconosciuti che richiedoesplosione dei costi. In caso di fallimento, un progetto che è costato più del previsto può causare una grave perdita per l’azienda collaborazione. Un lavoro di progetto necessita di un team che si verso l’obiettivo. In caso contrario l’avanzamento del progetto è ostacolato o impedito Probabilità di insorgenza Figura 04 Valutare i rischi di un progetto: analisi dei rischi prendendo ad esempio l’acquisto di una macchina utensile elevata > 70% 4 10 7 possibile 30–70% 2 rara 15–30% 6 5 estremamente rara 5–15% 1 8 3 9 improbabile < 5 % irrilevante < 0,1 mln esiguo < 0,25 mln consistente < 0,75 mln critico < 2 mln pericoloso per la sopravvivenza < 3 mln Rischio Potenziale di danno 1 Crisi economica 2 Errore di calcolo in sede di progettazione 3 Perdita di un collaboratore chiave 4 Dumping sui prezzi 5 Impegni di garanzia 6 Guasto a una macchina 7 Inasprimento della legislazione ambientale 8 Epidemia/pandemia 9 Rischio di accumulazione cliente importante 10 Successione Una piccola impresa ha in programma l’acquisto di una macchina utensile. Questa analisi dei rischi le permette di stabilire le probabilità di insorgenza di ogni rischio del progetto precedenché il relativo potenziale di danno. pi Gestione progetti | Maggio 2015 Una gestione progetti efficiente e di successo | 09 tente, responsabile di progetto e team di progetto, che possono essere così descritti: committente: a questa figura spetta la responsabilità globale per il conseguimento degli obiettivi del progetto nel rispetto dei requisiti posti in termini di scadenze, costi e qualità responsabile di progetto: questi riceve dal committente l’incarico di provvedere allo svolgimento del progetto alle condizioni quadro prestabilite e garantendo il rispetto degli obiettivi. Il compito principale del responsabile di progetto consiste nel pianificare, coordinare, gestire, organizzare e controllare il progetto al fine di assicurare risultati in linea con quelli concordati a livello di tempi, budget e quantità. Oltre a know how e competenze sociali, questo ruolo richiede anche una notevole dose di creatività e flessibilità team di progetto: è l’elemento cardine dell’intero lavoro di progetto. A tal proposito, poter contare su un team né troppo grande né troppo piccolo incide enormemente sul successo del progetto: team di giuste dimensioni sono infatti una garanzia di comunicazione efficiente, processi decisionali rapidi e soluzioni ottimali a potenziali conflitti Se prendiamo come esempio una piccola agenzia di eventi che deve pianificare sotto forma di progetto lo svolgimento di una fiera della formazione nella vicina Germania, il committente sarà la titolare dell’agenzia, mentre il responsabile del mercato tedesco sarà nominato responsabile di progetto e alcuni collaboratori selezionati, tra cui ad esempio grafici, redattori, programmatori web e responsabili presso l’ubicazione della fiera, faranno parte del team di progetto. Dieci fattori per una gestione consiglio Gestire i rischi Svariati studi ci permettono di desumere i seguenti fattori per una gestione progetti di successo: 1. provvedete a chiarire con meticolosità obiettivi e mandato (committente e contraente ne sono responsabili in ugual misura) 2. mettete a disposizione tempo e risorse (personali e finanziarie) sufficienti. Questo investimento darà i suoi frutti 3. accertatevi che i posti chiave siano occupati da project manager esperti. La gestione progetti può essere appresa in misura soltanto limitata; la sua comprensione dipende in larga misura dall’esperienza 4. attribuite lo stesso grande importanza al fatto che tutti i partecipanti, soprattutto chi non ha esperienza nella gestione progetti, siano istruiti sugli strumenti e i processi da impiegare e abbiano una conoscenza di base della gestione progetti prima di lavorare al progetto in questione 5. non riscoprite l’acqua calda, bensì puntate su strumenti standardizzati validi per tutti ed esigetene l’utilizzo 6. procuratevi sostenitori in grado di guardare al di là del proprio orticello e di andare oltre un pensiero prettamente funzionale e settoriale 7. accertatevi che la comunicazione funzioni, e non soltanto a livello formale (reporting e documentazione) ma anche informale (comunicazione effettiva fra le parti). Create sufficienti occasioni di comunicazione anche al di fuori delle riunioni programmate (ad es. con un ufficio comune per il progetto, un angolo per la pausa caffè o, per grandi progetti, tool U Una volta individuati i rischi, così come la loro probabilità di insorgenza e il potenziale di danno, l’azienda deve adottare misure di gestione del rischio per evitarli, ad esempio: controllo delle referenze prima di collaborare con un partner garanzie contrattuali, ad es. tramite contratti di appalto o penali convenzionali collaborazione secondo regole chiare, ad es. transazione do ut des scelta dei fornitori adatti o di fornitori alternativi in caso di interruzione della fornitura Figura 05 Cause di fallimento dei progetti nelle piccole e medie imprese 0 Scarsa disponibilità di risorse Comunicazione carente Responsabile di progetto sovraccarico di lavoro Ipotesi troppo ottimistiche Scadenze eccessivamente pressanti Assenza di un buon metodo di gestione progetti Committente non all’altezza Ripartizione dei ruoli poco chiara Controlling di progetto inadeguato Argomenti troppo complessi Mancanza di supporto da parte dei superiori Tool informatici per la gestione progetti inadeguati o assenti 5 10 15 20 25 30 Nell’ambito di un sondaggio realizzato dall’Istituto svizzero per le piccole e medie imprese dell’Università di San Gallo all’inizio del 2015, 114 PMI sono state intervistate sulle cause di fallimento di progetti. 25 persone hanno indicato come causa principale per il fallimento di progetti nella loro azienda la «scarsa disponibilità di risorse». pi Gestione progetti | Maggio 2015 Una gestione progetti efficiente e di successo basati su intranet quali forum e sistemi di videoconferenza) 8. non parlate solamente di rischi, ma gestiteli esattamente come dovreste sempre intervenire attivamente sul vostro intero contesto (di progetto) 9. se siete il committente, richiedete regolarmente rapporti (non sterili elenchi di dati!). Fate preparare le necessarie decisioni con alternative valutate, dopodiché decidete senza inutili esitazioni 10. se lavorate nel team di progetto o nella direzione del progetto, coinvolgete il committente, presentate regolarmente rapporti, preparate le decisioni in modo concreto (esigendo poi che vengano anche prese) e indicate sempre possibilità alternative | 10 Lista di controllo: team di progetto I punti elencati di seguito aiutano a chiarire i compiti e le responsabilità in seno al team di progetto. Committente Ruolo Il committente del progetto incarica i collaboratori di progetto della relativa realizzazione. Compiti – Approvazione del mandato di progetto – Presa in consegna del risultato del progetto Responsabilità – Il committente decide sulle condizioni quadro alle quali deve attenersi il responsabile di progetto nelle sue attività; tratta tutte le questioni che gli sono avanzate dal responsabile di progetto e prende per tempo le necessarie decisioni. – Su richiesta del responsabile di progetto, il committente mette a disposizione puntualmente Responsabile di progetto Conclusione Gestire in maniera competente un progetto è un requisito essenziale per il suo successo. La pianificazione all’inizio del progetto ne definisce in maniera chiara gli obiettivi e permette di individuare per tempo e affrontare adeguatamente non soltanto eventuali sviluppi negativi, ma anche i rischi e le opportunità che si presentano nel corso del progetto. La gestione progetti garantisce trasparenza e una maggiore soddisfazione di tutte le parti coinvolte. Fonti: Hans-Dieter Litke, Ilonka Kunow, Heinz Schulz-Wimmer: Projektmanagement. Haufe-Lexware GmbH & Co., Friburgo, 2009 | Uwe Brahemer: Projektmanagement für kleine und mittlere Unternehmen – Das Praxisbuch für den Mittelstand. Carl Hanser Verlag, Monaco, 2009 | Christian Sterrer: Das Geheimnis erfolgreicher Projekte. Springer Gabler, Wiesbaden, 2014. | it-processmaps.com, IT Process Maps GbR, IT Process Wiki. Ruolo Al responsabile di progetto compete la direzione operativa e organizzativa del progetto volta a raggiungerne in maniera ottimale gli obiettivi nei limiti delle condizioni quadro prestabilite. Ciò include anche la rappresentanza del progetto «verso l’esterno». Compiti – Chiarire il mandato – Gestione del progetto – Controllo del progetto / dello stato di avanzamento – Presentazione dei risultati Responsabilità – Rispetto delle scadenze e degli obiettivi economici come da mandato e nei limiti delle condizioni quadro prestabilite – – Informazione tempestiva del committente in caso di possibili ritardi rispetto alle scadenze del progetto e proposta di opportune contromisure Team di progetto Ruolo Il team di progetto elabora sostanzialmente i risultati del progetto. Viene costituito appositamente per un progetto e nuovamente sciolto alla sua conclusione. I collaboratori di progetto sono tecnicamente sottoposti al responsabile di progetto, che assistono nella preparazione delle decisioni e nell’elaborazione di soluzioni alternative. Il team di progetto è responsabile dell’attuazione dei pacchetti di lavoro. Compiti – – Elaborazione dei risultati relativi ai pacchetti di lavoro / progetti parziali – Fornitura di input per risultati Responsabilità – Il team di progetto informa il responsabile del progetto (parziale) sull’avanzamento delle attività e sulle cause di eventuali scadenze non rispettate.