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Domenica 12 dicembre 2010 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXVI - Numero 49
VERSO IL MONDIALE L’INTER AD ABU DHABI. MILITO E JULIO CESAR: «SIAMO PRONTI»
GAZZETTA.IT IL NOSTRO WEB SHOW
Benitez: «Vinco e resto qui»
Oggi (18.45)
Gazzateo:
partite, mercato
e i personaggi
di Teocoli
I coreani dominano: 4-1. Scoprite gli avversari della semifinale
Cordoba e il tecnico Benitez con la coppa del Mondiale AP
3 CANNONE, DALLA VITE, ELEFANTE ALLE PAGINE 18-19
SERIE A STASERA LA JUVE OSPITA LA LAZIO, E’ QUASI UNO SPAREGGIO TRA LE ANTI-DIAVOLO
SCHIAFFO A BUFFON
Delneri lo spinge sul mercato: «Dovrà dimostrare di meritare il posto»
Milan, prove di fuga a Bologna. Allegri: «Un triplete per Berlusconi»
Neppure Agnelli difende il portiere: «Non lo
abbiamo rimpianto». Si
prospetta la cessione:
il Manchester United,
il City di Mancini e
il Bayern sono le
squadre più
interessate
E’ SECONDO: COLPO GROSSO COL GENOA (0-1)
GLI ALTRI ANTICIPI
HAMSIK GOL!
NAPOLI VOLA
3 ARCHETTI, CARUSO E D’URSO ALLE PAGINE 12-13
Palermo e Udinese
super rimonte contro
Parma e Fiorentina
3 ALLE PAGINE 10-11
PARTITE
Ieri
PALERMO-PARMA
3-1
UDINESE-FIORENTINA
2-1
GENOA-NAPOLI
0-1
Oggi (ore 15)
BOLOGNA-MILAN (ore 12.30)
BRESCIA-SAMPDORIA
CAGLIARI-CATANIA
LECCE-CHIEVO
ROMA-BARI
JUVENTUS-LAZIO (ore 20.45)
UNA LEPRE
E TANTA FAME
di LUIGI GARLANDO
Juve-Lazio eleggerà l’anti-Milan? Quello del momento, però, perché non si può restringere il cerchio se il Napoli passa a Genova, lottando e soffrendo da grande e si addormenta secondo. Senza Lavezzi. Il Palermo ribalta il Parma
e riparte. Se il Milan vuole fare la lepre, corra forte a Bologna. Dietro hanno fame.
L’ARTICOLO A PAGINA 8 3
16 a GIORNATA
SERIE A
3 DA PAGINA 2 A PAGINA 9
CLASSIFICA
MILAN
33
LAZIO
30
NAPOLI* 30
JUVENTUS 27
PALERMO* 26
INTER
23
SAMPDORIA 23
ROMA
23
UDINESE* 23
GENOA*
21
4
CHIEVO
20
BOLOGNA** 19
FIORENTINA* 19
CATANIA
18
PARMA*
18
CAGLIARI 17
BRESCIA
12
CESENA
12
LECCE
12
BARI
10
*una gara in più. **un punto di penalizzazione.
Inter-Cesena rinviata al 19 gennaio
Maggio
festeggia
Hamsik
dopo il
gol al
Genoa
SERIE B CORRONO SIENA E VARESE
LAPRESSE
3 ALLE PAGINE 22-23-24
Novara, pari a Frosinone
Derby Bergamo: Atalanta
CONFESSIONE SHOCK IL RANISTA AZZURRO, CAMPIONE EUROPEO DEL 2004, OPERATO D’URGENZA
Bossini: «Devo battere un tumore»
Giovedì l’intervento ai linfonodi del collo. Il nuotatore
ha fiducia: «Mia moglie e mia
figlia mi daranno la forza»
EAU DE TOILETTE POUR HOMME
F.1 AL GALA DELLA FIA
LA STORIA ASTA RECORD
Nuovo look
per Alonso
Ecco la barba
Le regole del
basket vendute
per 3,2 milioni
3 A PAGINA 27
3 ORIANI A PAGINA 33
3 ARCOBELLI A PAGINA 29
IL ROMPI
PALLONE
9 771120 506000
01 2 1 2>
di Gene Gnocchi
Berlusconi ha deciso
su Ronaldinho:
va all’Udc in cambio
di tre parlamentari.
ALTRI
MONDI
Amanda piange per Mez
«Io e Raffaele innocenti»
A PAG. 40
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
PRIMO PIANO
w
I NUMERI
181
i giorni
passati
dall’ultima gara
giocata da
Buffon: era il 14
giugno 2010,
Italia-Paraguay
terminata 1-1
50
i milioni di
euro che la Juve
pagò nel 2001
il Parma per
acquistare Buffon:
è la cifra più alta
per un portiere
mai spesa
7
titoli-trofei:
4 con la Juve
(2 scudetti e 2
Supercoppe ital.)
e 3 con il Parma
(C.Uefa, C.Italia
e Supercoppa
italiana)
La Juve lo spinge sul mercato
«Niente è dovuto, a nessuno»
Delneri «Sarà molto dura togliere il posto a Storari». Agnelli «Non lo abbiamo rimpianto»
E se farà panchina... alla finestra per giugno ci sono Manchester United, City e Bayern
Perché vedere
JUVENTUS-LAZIO
I biancocelesti sono la rivelazione
più bella del campionato, i
bianconeri vogliono dimostrare di
essere al passo del Milan. Basta?
Olimpico, ore 20.45
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VINOVO (TORINO) dBuffon non è
più un intoccabile. Così come
Del Piero. E’ la nuova Juve,
quella di Andrea Agnelli e Beppe Marotta, quella che sta vincendo e convincendo nel segno
del fair play finanziario, quella
che ha scelto la strada della rifondazione totale - anche trau-
matica se necessario - per cancellare l’ultima umiliante stagione. Una rivoluzione in piena regola, di fatto obbligata,
non ancora completata, inevitabilmente con vari caduti e
due illustri sopravvissuti: appunto Gigi e Ale. Sopravvissuti
sì, ma ormai fuori dalla camera
dei bottoni.
Le bordate Così Andrea Agnelli
a Tuttosport: «Del Piero? Lo sti-
Il procuratore Martina:
«Niente è dovuto? Gigi non ha
mai chiesto nemmeno i biglietti in
omaggio. E comunque a gennaio
non se ne va. A gennaio torna
a giocare, nella Juventus»
mo, ma ha 36 anni e deve dirmi
come si sente fra sei mesi, non
oggi. Fra sei mesi, quando gliene mancheranno cinque per
compierne 37». E su Buffon:
«Lo considero uno dei migliori
portieri del mondo, ha ancora
un mese di degenza. Ma Storari non l’ha fatto rimpiangere.
Quindi è solo un problema di
abbondanza». Ieri, poi, su Buffon si è abbattuto anche il Delneri-pensiero: «Gigi titolare
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y
CHE POLEMICA
PER LA SUA
LUNGA ASSENZA
SI ALLENA
DA SOLO
A VINOVO
x hanno detto
I guai di Gigi
Buffon
esplodono al
Mondiale
Delneri 6 novembre
Buffon? Poteva venire
qualche volta a trovarci,
forse non si è accorto
di questa lunga assenza
14 giugno
All’intervallo di
Italia-Paraguay,
debutto
azzurro, Buffon
viene sostituito
da Marchetti
per un dolore
alla schiena
Buffon 15 novembre
Perché non mi si vede? Dal
9 agosto faccio due sedute
al giorno con i fisioterapisti...
E a gennaio torno in campo
Agnelli 16 novembre
4 luglio
Le polemiche su Buffon?
Gigi è la nostra
stella e continuerà
a esserlo per sempre
Buffon viene
operato di ernia
del disco a
Milano.
5
novembre
Alla foto di
gruppo della
Juve Buffon non
si presenta. In
questi mesi non
è mai andato a
Vinovo
Gigi Buffon,
32 anni, alla
Juventus dal 2001:
quest’anno
non ha ancora
giocato LAPRESSE
23
novembre
quando torna? Niente è dovuto
a nessuno, che sia Buffon, Del
Piero o Sorensen. Con me tutti
partono sempre alla pari, gioca
chi merita. Buffon dovrà dimostrare sul campo di poter tornare a essere il migliore di tutti.
Ma ora Storari merita di essere
titolare e sarà molto dura togliergli il posto per come sta
giocando».
Risponde il procuratore Fra le
righe non è poi così difficile leggere un lento ma inesorabile distacco da parte della società
nei confronti del campione del
mondo 2006. Addio sentimentalismi? Forse, ma nel calcio
di oggi non sono più ammessi. E’ tempo di risanare i bilanci se si vuole pensare a
un futuro vincente, e i
13 milioni lordi a stagione versati a Buffon sono ormai fuori mercato, ancor di più se
pesati accanto ai
2,5 (sempre lordi) che guadagna uno Storari finora straordinario,
Marco Storari,
33 anni, prima
stagione alla
Juve OTN PHOTOS
da Nazionale
se non ci fosse
di mezzo la
carta d’identità. Intanto, arriva la risposta di Silvano
Martina, procuratore-amico di
Buffon: «Non credo che Delneri si riferisse a Buffon, altrimenti si tratterebbe di un autogol, il ragazzo non se lo meriterebbe proprio. Niente è
dovuto? Gigi non ha mai
chiesto nemmeno i biglietti
in omaggio. E non parlate di
mercato a gennaio, perché a
gennaio ci sarà il ritorno di Gigi in campo, con la maglia della Juventus». L’intenzione è sicuramente questa, ma di fronte alla prospettiva di una lunga
panchina potrebbero fare gola
le avance di Manchester United, City e magari Bayern Monaco.
IL fratello Reja Ma questa sera
si gioca Juve-Lazio, «e contro il
a
e
r
r
p
d
sem squa noi
in con
mio amico Reja sarà durissima.
E’ un ottimo allenatore. Ha creato quello che cerchiamo di fare anche noi, un gruppo forte,
coeso, con lo spirito giusto. In
questo siamo simili, altrimenti
non potremmo essere così amici (ride). Lui ha ottenuto risultati importanti ed è la conferma del fatto che se sei preparato e hai passione puoi raggiungere obiettivi importanti. Chiaramente mi auguro di vincere,
spero comunque che sia soprattutto una bella partita, che metta in evidenza anche il lavoro
dei tecnici». Tre punti per agganciare il secondo posto, «ma
non penso che la gara contro la
Lazio sia un bivio della stagione. Sarà importante a livello
psicologico, questo sì». Due gare prima della sosta, sei punti
in palio per non perdere contatto con il Milan, magari avvicinandolo pure. «Mi fa piacere
che i ragazzi parlino di scudetto — conclude Delneri —, ma
devono farlo pensando a una
gara alla volta. Adesso c’è la Lazio, e per vincere servirà la gara perfetta».
Buffon torna ad
allenarsi a
Vinovo: non
incrocia i
compagni, ha
orari diversi dal
resto della
squadra e
lavora con il
preparatore
Filippi
3
R
Reja l’amico
di Delneri:
«Mi spiace
ma vinco io»
Il tecnico della Lazio: «Scudetto?
mai dire mai, e se facciamo
risultato...». Mercato: idea Santon
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FORMELLO (Roma)dUn amico da
fermare, un sogno da accarezzare e un tabù da spezzare. Dopo aver condotto la Lazio a battere l’Inter sette anni dopo l’ultima vittoria Edy Reja ci riprova contro la Juve del «fratello»
Delneri. Anche con i bianconeri la Lazio non vince in campionato da sette anni. Ma in palio,
oltre alla serie negativa da interrompere, c’è qualcosa di ancora più grande.
Scudetto? Forse... «Continuo a
ritenere che non siamo una
squadra da scudetto — sostiene il tecnico —, altre formazioni sono molto più attrezzate di
noi. Però nel calcio mai dire
mai... Specie poi se dovessimo
vincere a Torino». Già. Quello
di stasera è uno spareggio per
aggiudicarsi il titolo di sfidante ufficiale del Milan capolista.
Se i biancocelesti ne uscissero
vincitori a quel punto non sarebbe più possibile nascondersi. «E’ vero — continua Reja —
anche perché aumenterebbe la
consapevolezza nei nostri mezzi. Un risultato positivo con la
Juve ci proietterebbe verso un
futuro importante».
Caro amico, ti batto Tra Reja e
il sogno scudetto da poter manifestare senza più remore c’è
di mezzo un amico. «Con Gigi
(Delneri, ndr) ci conosciamo
da una vita. Spero sinceramente che adesso che è finalmente in un grande club pos-
Edy Reja, 65 anni LAPRESSE
sa togliersi quelle soddisfazioni che avrebbe già meritato in
passato. Alla Juve sta facendo
molto bene, ultimamente ha
trovato la quadratura del cerchio. Ma farò il possibile per
dargli un dispiacere». E il tecnico ha ben chiaro il piano per
riuscirci: «Dovremo fare attenzione alla loro aggressività e alle loro individualità. E
dovremo essere bravi a ripartire ogni volta che ci sarà l’opportunità di farlo».
Idea Santon Fondamentale, ancora una volta, sarà il gruppo.
Lo stesso gruppo cui Reja fa
da scudo in prospettiva mercato. «L’organico è forte e completo: non abbiamo bisogno
di rinforzi». In realtà tanto il
tecnico quanto la società sono
all’erta per capire se c’è la possibilità di puntellare la rosa.
In questa ottica è spuntata nelle ultime ore l’idea Santon.
L’esterno pare intenzionato a
lasciare l’Inter, la Lazio è interessata. E ci sarebbe già stato
un contatto tra il club biancoceleste e il manager del giocatore, Renzo Contratto.
grazie
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PRIMO PIANO
DENTRO LA SFIDA
La tattica
di Reja
e Delneri
ANDREA SCHIANCHI
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Vincenzo Iaquinta, 31 anni (a sinistra) e Fabio Quagliarella, 27 anni, a caccia di gol AFP
Il brasiliano Anderson Hernanes (a sinistra), 25 anni, e l’argentino Mauro Zarate, 23 anni AP
Anti Milan all’attacco
MIRKO GRAZIANO
DAVIDE STOPPINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSerata di gala, serata di emozioni e anche di bomber. Di ruolo, come Quagliarella, Iaquinta
e Zarate. Oppure «improvvisati», come Hernanes, rivelazione numero uno di questo campionato.
Quelli della Juve... Gigi Delneri
l’ha già annunciato: «Davanti
giocano Quagliarella e Iaquinta». Sei gol Vincenzone (quattro in campionato), otto Fabio
da Castellammare di Stabia,
tutti in campionato. E’ lui l’uomo del momento, il più in forma, il capocannoniere stagionale della Juventus. E questa
sera potrebbe festeggiare un
Quagliarella è a
quota 99 reti in gare
ufficiali e la squadra
di Reja è proprio
quella a cui ha fatto
più reti
prestigioso traguardo personale: è infatti a quota 99 gol in gare ufficiali con le squadre di
club. Li ha suddivisi fra serie A
(60), Coppa Uefa (8), Coppa
Italia (3), serie B (7), C1 (19),
Playoff di B (1) e C2 (1). Proprio la Lazio è la squadra alla
quale ha fatto più reti: 3, come
contro Empoli, Fiorentina, Parma, Sambenedettese, Torino e
Werder Brema. Già battuto pure Muslera, il 9 maggio 2009,
all’Olimpico di Roma: Lazio-Udinese 1-3. «Stiamo crescendo gara dopo gara — ha
detto Quagliarella alla Gazzetta —. Oggi la Juve è matura per
puntare ai massimi traguardi».
Pronta la squadra da combattimento, dei panzer: dietro Sorensen con gli altri giganti Bonucci, Chiellini e Grosso; a centrocampo rientra Marchisio
con Krasic, Melo e Aquilani; in
avanti appunto Quagliarella e
Iaquinta.
Quagliarella, Zarate & C
E’ una serata da bomber
Fabio è il capocannoniere della Juve e come spalla avrà Iaquinta
L’argentino della Lazio avrà al fianco la rivelazione Hernanes
sta rivedendo lo Zarate che aveva fatto innamorare l’Italia, il
giocatore per colpa/merito del
quale molti bambini oggi a Roma si chiamano Mauro. Contro
l’Inter, la settimana scorsa, è finalmente nata la coppia Hernanes-Zarate: un brasiliano e un
argentino, ma la stessa lingua
con il pallone tra i piedi. Con
loro due Edy Reja ha giocato la
scommessa più grande: la sta
vincendo, e per gli altri sono dolori. L’8 e il 10, insieme con
Reja, in settimana hanno dato
un’occhiata al terzo numero
della tombolata: l’11. Undici
come le reti subite dalla Juventus in casa: qualcosa vorrà pur
dire. Qualcosa vorrà pur dire
se i bianconeri continuano a
cercare in giro esterni difensivi: lì sulla fascia, con uno a scelta tra Motta, Grygera e Soren-
sen, Zarate può divertirsi e la
Lazio può vincere un duello importante. In mezzo Hernanes
dovrà evitare di andare a sbattere sul connazionale Felipe
Melo. Così l’hanno studiata a
Formello. Vediamo se dopo il
terno faranno pure tombola.
dPiù che davanti a una lavagna
computerizzata Gigi Delneri ed
Edy Reja li vediamo sfidarsi in
una fumosa trattoria del loro amato Nordest, con «n’ombra de vin»
e le carte da briscola sulla tavola.
Sessant’anni lo juventino, sessantacinque il laziale: l’esperienza
non manca e sarà la chiave per capire e interpretare la partita. Difficile che uno conceda all’altro lo
spazio e il tempo per ragionare: si
conoscono, si «annusano», si stimano, soprattutto si rispettano.
Quindi: come sarà la loro gara di
briscola?
La Juve e la rapidità Delneri è un
integralista del 4-4-2. Con alcune
accortezze: 1) il mediano più difensivo (Felipe Melo) dovrà dare
una costante occhiata alla mezzapunta avversaria (Hernanes) e diventare una sorta di difensore centrale aggiunto in fase di contenimento; 2) gli esterni avranno il
compito di fiondarsi subito in profondità appena viene riconquistato il pallone; 3) difesa e centrocampo dovranno rimanere molto
corti, una ventina di metri al massimo, per evitare che i palleggiatori della Lazio si inseriscano tra le
linee e creino la superiorità numerica. Compattezza di squadra e rapidità nel ribaltare l’azione le armi su cui puntare.
La Lazio e il palleggio Reja, tatticamente più duttile del collega,
ha plasmato la squadra integrando con saggezza le qualità dei singoli. Non è schiavo di un modulo.
Floccari gli serve per aprire spazi
agli inserimenti dei centrocampisti, la velocità di Zarate è fondamentale per «spaccare» le difese
avversarie e i piedi dolci di Hernanes fanno il resto. Il buon fraseggio a metà campo è una caratteristica della Lazio che, se non verrà
pressata a dovere, potrebbe tenere in mano le redini della gara e
diventare pericolosa. Attenzione
alle volate di Mauri, capace sia di
involarsi sulla fascia sia di arrivare alla conclusione. In difesa Reja
chiederà aiuto ai centrocampisti:
per fermare gli esterni juventini
(soprattutto Krasic) sono necessari costanti raddoppi di marcatura,
Mauri e Brocchi dovranno sdoppiarsi.
E quelli della Lazio Ma c’è aria di
Natale, aria di tombolata a Roma sponda biancoceleste, e
che tombola sarebbe una vittoria a Torino. Tre numeri sono
usciti, terno per la Lazio: l’8,
l’infinito che è Hernanes, le giocate che t’aspetti e quelle che
no, perché infinite in fondo sono le sue potenzialità. A Roma
si è visto solo il 50 per cento del
vero Hernanes, dice chi conosce bene il brasiliano. Ma no,
non è 50 il secondo numero. È
10, il genio applicato al calcio.
E il genio ogni tanto si prende
delle pause. Ora basta, però.
Da un mese a questa parte si
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SERIE A IL PERSONAGGIO
x Galliani
x Berlusconi
FA TUTTO...
CON LUI PROTAGONISTI
Immenso. Ha uno stipendio
alto, ma è difensore,
assistman e goleador:
ammortizza le spese
Un campione che ci
completa. Con lui, Pato e
Dinho saremo protagonisti
in Italia e nel mondo
ANCORA IN PANCHINA
IMAGE SPORT
Dinho torna fuori
E il Palmeiras
alza la posta
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MILANO dTuta e sciarpona sono pronte. Dopo
la brutta prova con l’Ajax, Ronaldinho oggi
torna in panchina (la nona stagionale), cedendo il posto all’accoppiata Ibra-Robinho. E
il tam tam di mercato su Ronnie ovviamente
continua. Dopo la dichiarazione d’intenti
del vicepresidente del Palmeiras, Palaia,
la stampa brasiliana va oltre e racconta
che il club di San Paolo sarebbe pronto a
fare uno sforzo economico per assicurarsi
Dinho, garantendogli lo stesso stipendio attuale. Il fratello-agente di Ronnie non
avrebbe smentito i contatti. Secondo il
quotidiano portoghese «A Bola», sarebbe lo stesso tecnico del Palmeiras, Felipe Scolari, a tenere i contatti col giocatore e i dirigenti rossoneri. Dagli Usa
intanto il «Washington Post» tiene
caldo il nome del Galaxy.
m.pas.
Pato
LO ASPETTAVAMO
Sono felice che sia
arrivato, lo aspettavamo,
è un gran campione e con
lui possiamo vincere tutto
x
Allegri
UN LEADER TECNICO
Non è lo spaccamontagne
che credete. E’ un leader
tecnico, che ha bisogno
di punti fermi e amici
Ibradipendenza
Ibrahimovic, 29 anni
Ronaldinho, 30 anni, al Milan dal 2008 LAPRESSE
x
Patto col Diavolo
Se non segna
è dura vincere
Il Milan e il fattore Zlatan: solo 3 successi
nelle 9 gare in cui non ha fatto gol
perché vedere
BOLOGNA-MILAN
Il Milan cerca il riscatto dopo il k.o. in
Champions su uno dei due campi più difficili
della Serie A (l’altro è quello della Roma): in
casa gli emiliani non hanno mai perso.
Dall’Ara, ore 12.30
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO
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MILANELLO (Varese) dOgni tanto Allegri e
Galliani provano a smorzare il concetto: «Ibra-dipendenza? Ma no, al Milan
sono tutti importanti». Niente più che
frasi di circostanza. Zlatan è il marchio
a fuoco sulla pelle del Diavolo, ed è
quello che gli dà gran parte della sua
forza. Ibrahimovic al Milan ha risolto
più o meno da solo partite che gli anni
scorsi si sarebbero spente senza i tre
punti. O proprio senza punti. E non si
tratta soltanto di numeri, ma di evidenza. Come nella mezz’ora contro l’Ajax,
quando Allegri per provare a riassestare la sfida non ha potuto lasciarlo tranquillo in panchina per tutta la partita
come avrebbe voluto. Zlatan è entrato
e in pochi minuti, pur senza segnare, è
riuscito in ciò che i compagni avevano
faticato a fare sino a quel momento:
creare pericoli.
Gare faticose La dipendenza del Milan
da Ibra si può quantificare sotto diversi
aspetti: i gol, gli assist e anche le partite senza gol. In quest’ultimo caso il dato spicca: quando lo svedese non centra la porta il Milan fatica a vincere, nonostante questa sia una stagione complessivamente ricca di successi. Nel
dettaglio: fra campionato e Champions, nelle 20 gare giocate (di cui 19
da titolare) Ibra è rimasto a secco nove
volte e i rossoneri sono riusciti a vincere soltanto in tre occasioni. A Parma,
col Chievo e a Bari. Per il resto, tre pareggi e tre sconfitte, ovvero quasi tutti i
k.o. stagionali (che sono 4).
Accentratore Questo è stato l’impatto
di Zlatan nell’universo rossonero. Devastante. Lui sapeva tutto già dalle prime settimane di settembre, quando
non segnava e gli arrivavano pochi palloni: «Non abbiate fretta, vedrete che
ci divertiremo». Allegri ha lavorato fin
dal primo allenamento per mettere lo
svedese al centro del progetto tattico e
del sistema di gioco, e insieme ci sono
riusciti. Ora la squadra non solo sa che
deve lavorare per lui, ma sa anche come. «Ibra è un campione, un accentratore, ha fisicità, tecnica e fa gol — ha
detto ieri il tecnico —. Ma assieme a lui
c’è un lavoro di gruppo che lo mette in
condizione di far bene». Poi occorre
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il commento
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UNA LEPRE
E TANTA FAME
Juve-Lazio eleggerà l’anti-Milan? Quello del
momento, però, perché non si può
restringere il cerchio se il Napoli passa a
Genova, lottando e soffrendo da grande e si
addormenta secondo. Senza Lavezzi.
Il Palermo ribalta il Parma e riparte. Se il
Milan vuole fare la lepre, corra forte a
Bologna. Dietro hanno fame.
La Juve compatta e vincente di Catania ha
dimostrato molto, ma non basta. Al Cibali,
come a San Siro col Milan, la Juve si è
imposta dopo un inizio soffertissimo. Non è
una coincidenza. La banda Delneri, per
costituzione, è portata a reagire più che ad
agire. Emotivamente e tatticamente. La Juve
è la squadra che ha segnato di più in
trasferta (12 gol) e, tra le prime, quella che ha
vinto di meno in casa: 3 volte, come il Lecce
penultimo, la metà del Milan. Significa che è
a suo agio quando può ripartire e molto
meno quando deve imporre il proprio gioco.
Per ripartire basta la corsa, per imporre un
gioco servono qualità individuale e di
squadra. Non solo Krasic, ma tanto Aquilani
ed efficaci soluzioni offensive. Una vittoria
limpida a Torino contro la Lazio rivelazione
completerebbe una squadra cresciuta
tantissimo, ma che deve crescere ancora per
essere da scudetto. La Lazio di Reja, al
contrario, ha parecchia qualità in
impostazione e in attacco che si traduce in
personalità. Si spiega anche così l’equilibrio
tra vittorie interne (5) ed esterne (4), stoffa da
grande. Riuscisse a doppiare la vittoria
sull’Inter con una buona prestazione contro
la Juve, squadra atleticamente e
mentalmente tosta, senza rilassamenti, la
Lazio dimostrerebbe di avere anche qualità
etiche di durata e concentrazione,
indispensabili per volare fino ai nidi più alti.
Una prova di maturità per due, quindi. Se
vogliamo, chiamiamolo pure spareggio
anti-Milan, ma con mille precauzioni. Anche
perché il Milan, che merita ampiamente il
comando, deve ancora dimostrare di poter
essere l’unica lepre. Ha bel gioco e Ibra, ma
non la faccia da killer di campionato. Ibra,
per ora, non ha alternative. Il reparto che
l’ha caratterizzata dopo la svolta di Bari, i
famosi mediani, è carico di anni e di
battaglie: maggio è lontano, la Champions
succhierà energie. Juve, Lazio e Palermo
rincorreranno senza freni di coppe. Napoli, si
vedrà. Ma tra lunedì (vittoria sul Palermo
all’ultimo respiro) e ieri (durissima battaglia
col Genoa) il Napoli ha già dimostrato di
avere un serbatoio di forze poderoso, che
l’entusiasmo del San Paolo moltiplicherà. Il
Napoli è squadra ben oltre Lavezzi e Cavani,
così come il Palermo oltre Pastore e ieri lo si
è visto limpidamente. Se l’Inter vincesse il
Mondiale e svuotasse l’infermeria,
troverebbe la spinta per provare a risalire. A
primavera potremmo divertirci molto.
y
QUASI MAI
ALL’ORA
GIUSTA
Il Milan è
abituato agli
orari non
convenzionali.
L’unica volta
che ha giocato
alle 15 di
domenica è
stato il 7
novembre
contro il Bari.
Così invece
nelle altre gare
in Italia e in
Europa.
Alle 18
contro Genoa
(25/9), Chievo
(16/10) e Samp
(27/11).
Alle 20.45
contro Lecce
(29/8), Cesena
(11/9), Catania
(18/9), Lazio
(22/9), Parma
(2/10), Napoli
(25/10), Juve
(30/10), Palermo
(10/11), Inter
(14/11),
Fiorentina
(20/11), Brescia
(4/12), oltre che
in tutte e sei le
gare di
Champions
League
Le regine
delle 12.30
Per il Bologna è
il secondo
anticipo delle
12.30. A quota
due ci sono
anche Cagliari,
Inter, Parma,
Lazio, Napoli e
Palermo. Mai a
ora di pranzo
Udinese e Samp
«Dobbiamo regalare
il triplete a Berlusconi»
Allegri «Ho sentito il presidente al telefono e me lo ha chiesto...
Intanto voglio che il Milan chiuda l’anno a 39 punti. Occhio all’Inter»
w
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANELLO (Varese) d Un po’ ci
scherza su: «Vuol dire che faremo pranzo al posto della colazione». E un po’ no: «E’ strano
giocare alle 12.30, anche perché siamo abituati a scendere
in campo sempre la sera. In
questi giorni abbiamo cercato
di preparare il pregara con gli
stessi parametri». Preoccupato
magari è una parola eccessiva,
ma Massimiliano Allegri non
sembra un uomo del tutto tranquillo quando parla del battesimo rossonero all’ora di pranzo.
Il programma di stamane, ricalcato alla perfezione ieri, sarà
questo: sveglia non oltre le 8 —
in modo da avere il fisico «attivato» da un numero di ore sufficienti al momento del fischio
d’inizio —; stretching; ore 9.15
pranzo con pasta, petto di pollo, bresaola e crostata (quando
si gioca alle 15 ci si mette a tavola alle 11.30). Non sarà semplice ingurgitare cibo a quell’ora, ma occorre farlo. E pure
in fretta: non più di 20 minuti
seduti a tavola, in modo da dare la possibilità all’organismo
di lavorare correttamente. Il
tutto sarà concluso — come
d’abitudine — dalla pasta a fine partita, che ieri è stata proposta a fine allenamento. «Si
torna ragazzini, come quando
si era nei Giovanissimi», sorride non troppo convinto Allegri, che ha trasferito la truppa a
Bologna in Eurostar.
Lezione da imparare In realtà
per il tecnico livornese quello
dell’ora è il problema minore.
Così come le polemiche fra
Ibra e Inter («Materazzi? Ognuno dovrebbe guardare in casa
propria»). Ciò che più lo arrovella è riprendere subito il cammino smarrito con l’Ajax. «Una
sconfitta che non ho assolutamente lasciato cadere nel vuoto, ci sono rimasto molto male.
Bisognava fare ben altra figu-
I NUMERI
0
Pareggi
tra Alberto
Malesani
e il Milan: di 14
precedenti,
il tecnico del
Bologna ne ha
vinto la metà
8
mesi
che il Bologna
è imbattuto
in casa. L’ultima
squadra a
passare è stata
la Lazio l’11
aprile per 2-3
9
Il sorriso di
Massimiliano
Allegri,
43 anni. Prima
del Milan
ha allenato
Aglianese,
Spal,
Grosseto,
Sassuolo
e Cagliari
LORENZINI
ra. In una partita sola siamo riusciti a perdere, a non segnare e
a subire due gol: spero che le
negatività si siano esaurite tutte in una botta sola, e spero si
sia capita la lezione». Anche
perché il programma dell’allenatore da qui alle feste è ben
chiaro: «Voglio chiudere l’anno a 39 punti e non sarà semplice. Tra l’altro sarà lotta dura sino alla fine: l’Inter tornerà nelle prime posizioni e poi ci sono
Roma, Juve, Lazio e Napoli,
che ha giocatori importanti e
combatte sempre sino all’ultimo secondo. Ho sentito Berlusconi prima del Brescia, era
contento della squadra e della
classifica, ci ha invitato a fare
meglio perché il Milan deve cer-
care di centrare tutti e tre gli
obiettivi, come è giusto che
sia».
Meglio un italiano Ci proverà
senza Ronaldinho, che «non è
bocciato né rimandato, con
l’Ajax ha fatto una prova di impegno e volontà». Magari in attesa di un rinforzo a gennaio:
«Se arriva un italiano è meglio
perché conosce già il campionato». Oggi intanto si dovrebbe ripetere l’esperimento visto col
Brescia, con Boateng trequartista al posto di Seedorf, che giovedì è stato premiato a New
York come «Sportsman of the
Year» e ha saltato quasi interamente gli ultimi due allenamenti.
i calciatori
con cui il Milan è
andato a segno:
Ambrosini, Pato,
Boateng, Flamini,
Inzaghi, Ibra,
Pirlo, Robinho e
Thiago Silva
SIMULAZIONE DELLE NUOVE NORME
MERCATO CESENA: SONDAGGIO PER KNEZEVIC E BLASI. CIARAMITARO E MELINTE VERSO NOVA GORICA
Fair Play Uefa: in Serie A
7 su 20 non ce la farebbero
Samp su Vazquez. Cagliari: Bentivoglio
(m.iar.) Sette squadre su venti di Serie A non
rispetterebbero il Fair Play finanziario dell’Uefa e
due di esse, per le troppe perdite, non ce la
farebbero nemmeno con l’apporto di capitali
consentito. Per fortuna che le nuove norme,
applicabili solo a chi partecipa a Champions ed
Europa League, entreranno in vigore nel 2013. Per i
club italiani, però, non c’è molto tempo: già dal 2011
i bilanci verranno monitorati. La simulazione è
stata presentata da Emanuele Grasso della
PricewaterhouseCoopers al World Football Show
a Milano. Per il presidente della Covisoc, Cesare
Bisoni, il passo successivo sarà l’implementazione
in Italia della regola del «break even» (non puoi
spendere più di quanto incassi), «posto che i nostri
controlli su debiti e scadenze sono già ferrei». E se
il presidente del Brescia, Gino Corioni, spera che
col Fair Play «si riduca il gap tra piccole e grandi»,
il n.1 di Lega Pro, Mario Macalli, ammonisce: «Con
una media di 4 milioni di costi e un milione di ricavi,
da noi il pareggio di bilancio è un’utopia».
Brescia: nel mirino
Paci e Manoel
Che asta per Beric
Di Gennaro a Catania?
COMETTI-DI FEO
Ancora Slovenia Dopo i quattro
acquisti del Palermo (a proposito: nell’operazione Kurtic i rosanero potrebbero dare Melinte
e Ciaramitaro al Nova Gorica),
altri tre club di A seguono con
attenzione Beric, attaccante
del Maribor: Parma, Chievo e
Udinese.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dLa Samp ha individua-
to l’obiettivo per l’attacco in Argentina: è il trequartista Franco Vazquez, 21 anni, del Belgrano, già vicinissimo quest’estate al Parma ma poi l’affare sfumò. Ora per Vazquez si sono fatti avanti i blucerchiati, anche nell’ottica del dopo-Cassano.
Mosse Brescia Per la difesa pensa a Paci (Parma), mentre in Brasile ha fatto un sondaggio per
Manoel (Atletico Paranaense) e
piace Toloi (Goias, ma la cifra di
8 milioni rende l’operazione
inaccessibile). Anche l’esterno
polacco Peszko (Lech), che ha
eliminato la Juve dall’E. League,
è nel mirino del club bresciano e
dell’Udinese.
Altre trattative Anche alla Lazio
è stato offerto il trequartista
Rakitic, a scadenza con lo
Schalke 04. Il Cesena, in attesa
dei fratelli Riski, ha chiesto informazioni su Blasi (Napoli) e Knezevic (Livorno). Bentivoglio è
un obiettivo del Cagliari che lascerà partire Pinardi (andrà a
Sassuolo). Bari: vive le piste
Glik (Palermo) e Okaka (Roma). Il Catania potrebbe prendere Di Gennaro dal Padova (che
sta per chiudere De Paula dal
Chievo in prestito), dando in
cambio Ricchiuti, se dovesse Maxi Lopex c’è la pista Pavone (River Plate). Serie B: il Livorno è su
Granoche (Chievo, difficile) e il
Portogruaro sceglie fra Calderoni o Cano per il portiere.
Simone Bentivoglio, 25 anni RATTINI
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
9
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La protesta composta e ironica sugli spali di alcuni tifosi del Bologna durante il recupero contro il Chievo IPP
Vip e 10 soci
Il Comitato
di Zanetti
per salvare
il Bologna
Domani Consorte da Porcedda
per la proposta di mr. Segafredo
ANDREA TOSI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dNella crisi del Bolo-
gna qualcuno e qualcosa si
muove anche se il punto rimane nelle mani di Porcedda, che
da Cagliari continua a cercare
fondi per rilanciare il suo progetto e ripulire la propria immagine. Ieri mattina negli uffici di Intermedia, la merchant
bank di Consorte, ha preso vita
la newco (nuova società) di Zanetti, titolare del gruppo Segafredo, con lo scopo di acquisire
l’80% dell’imprenditore sardo.
La cordata di Zanetti, che annovera una decina di soci effettivi e altrettanti testimonial e
vip come Pagliuca, Signori,
Oggi il MIlan, poi
domani in campo pure
testimonial-simbolo
della città come
Pagliuca, Signori,
Morandi e Dalla
Morandi e Dalla è uscita allo
scoperto ma adesso, allestita
la scialuppa di salvataggio, occorre che Porcedda si lasci traghettare verso il CdA di fine
mese (salvo convocazione d’urgenza) e lì rimetta il Bologna
nella disponibilità dei (potenziali) nuovi acquirenti.
Rinvio a domani Ieri Intermedia
sperava di fare il doppio colpo:
lo showdown dei nuovi soci e
l’acquisto del Bologna. Non è
andata così, solo il primo colpo
è andato a segno, per quello decisivo occorre prendere tempo
e verificare nuove soluzioni.
L’ufficio di Consorte ha diffuso
una nota nella quale si legge
che «Intermedia ha presentato
ad un gruppo di qualificati imprenditori il progetto finalizzato al salvataggio e all’acquisizione del BolognaFc, progetto
che prevede il rapido coinvolgimento di diverse componenti
economiche e sociali della città. In particolare, tifosi, professionisti, artigiani e commercianti, prevedendo allo scopo
la costituzione di apposite associazioni. Gli imprenditori
hanno dato mandato ad Intermedia di presentare alla proprietà del Bologna una proposta di acquisizione avviando
una trattativa da condurre in
tempi brevi. La proposta verrà
presentata nella giornata di lunedì 13/12/2010».
SUPERIORI FINO IN FONDO.
Gli altri La cordata di Zanetti
che si firma il Comitato (di salute pubblica) non è la sola pretendente alle quote di Porcedda. Dietro al presidente si muovono altri soggetti che vogliono resistere alla scalata di Consorte. A Bologna, alcune lobby
politiche e trasversali non vedono di buon occhio l’ingegnere. Tra gli altri c’è sempre Sabatini che da qualche giorno è silente ed enigmatico, adesso si
chiama fuori gioco ma pochi
credono che il patron della Virtus voglia arrendersi. Oggi al
Dall’Ara arriva il Milan e in tribuna ci saranno ancora Menarini sr e figlia, invisi ai tifosi e
contestati. Anche per questo bisogna cambiare in fretta le facce di questa brutta commedia
alla bolognese.
IL TECNICO IL TECNICO NON PARLA DI MIRACOLO: «MERITO DEI RAGAZZI»
«Fuori i soldi e tutto è ok»
Malesani «Di Vaio
ha ragione a
guardarsi attorno,
ora servono fatti»
MICHAEL JOHN LAZZARI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dPiù forte di tutte le
avversità, il Bologna non vuole
sfigurare contro la capolista.
Senza stipendi e con la società
in vendita, Malesani ha confezionato un piccolo miracolo,
ma il tecnico minimizza: «Sono
solo un punto di riferimento, sono felice che i giocatori si fidino
di me, ma il merito del nostro
Alberto Malesani, 56 anni LAPRESSE
cammino è loro. Col Milan è dura, non dobbiamo aver paura:
se fossi un giocatore rossoblù
non mi fermerei, non è nel nostro dna accontentarsi». La ricetta per far bene è servita: «Ab-
biamo entusiasmo, tuttavia saranno necessarie energie nervose. Se sei solo felice, nel calcio
come nella vita, alla fine lo
prendi in quel posto». Sarà la
sfida tra due bomber, Ibrahimovic (il suo ingaggio basterebbe
a sanare i 3 mesi di stipendi del
gruppo rossoblù comprensivi
di Irpef) e Di Vaio, quest'ultimo
fa gola a grandi club: «Zlatan
ha vinto molti scudetti, è lui
che sposta l’ago della bilancia.
Se nessuno compra il Bologna,
Marco ha ragione a guardare
da altre parti, mi auguro che la
società non voglia privarsi di
lui: basta tirare fuori i soldi e il
discorso è chiuso in partenza.
Ora ci vogliono meno parole e
più fatti». Il monito è lanciato.
Dalle terre di Valdobbiadene,
la storia del Prosecco.
Spumanti dal 1926.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A ANTICIPI 16a GIORNATA
LE PAGELLE
di MIMMO MALFITANO
CRISCITO VIVACE
VELOSO BRADIPO
GARGANO LEONE
COME CANNAVARO
GENOA 5
EDUARDO 6 Non viene impegnato
seriamente e si limita a qualche
uscita.
RAFINHA 6 Tra i più attivi, quando
avanza di qualche metro.
RANOCCHIA 5 E’ inspiegabile la
disattenzione sul gol di Hamsik,
lasciato libero di colpire.
DAINELLI 5 Anche lui ha qualche
responsabilità sul gol. E meno
male che Cavani non ha forzato.
h
IL MIGLIORE
6 CRISCITO
E’ sembrato quello più vivace, ha
spinto abbastanza sulla sinistra.
ROSSI 5,5 Ha sbagliato un numero
impressionate di appoggi.
MILANETTO 5 S’è visto soltanto
nei minuti finali.
VELOSO 5 Macchinoso e lento,
soffre il pressing di Zuniga.
MESTO 5 Fallisce da buona
posizione il gol del pareggio.
KHARJA 5 Ha girato a vuoto, tanto
movimento ma poca concretezza.
DESTRO 5 E’ facile preda per i
difensori napoletani.
w
I NUMERI
6
i punti in più
del Napoli
rispetto alla
scorsa stagione:
alla 16a giornata
dello scorso
campionato
ne aveva 24
9
anni dall’ultima
vittoria esterna
del Napoli col
Genoa: era il 26
agosto 2001,
prima giornata
del campionato
di serie B
2
sconfitte
casalinghe
(su tre partite
giocate) di
Ballardini alla
guida del Genoa:
l’altro ko con la
Juve (0-2)
TONI 5 Fa a sportellate con
Cannavaro e Campagnaro: la sua
prestazione è tutta qui.
PALLADINO 5 Troppo fragile per
impressionare gente come
Campagnaro e Aronica.
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 0-1
25’ p.t. c GOL! Punizione di Gargano, in
mezzo all’area splendida torsione in elevazione di Hamsik.
29’ p.t. Hamsik smarca Zuniga che scivola al momento del tiro.
34’ p.t. Cross radente di Toni da sinistra, il pallone attraversa l’area senza
che nessuno lo tocchi.
58" s.t. Traversone da sinistra, Maggio
salta in modo strano e tocca con la mano: l’arbitro fa proseguire.
16’ s.t. Mesto sbuca in beata solitudine
davanti a De Sanctis dopo triangolo
con Rudolf ma il tiro va fuori.
26’ s.t. Toni devia a lato sotto misura
un traversone rasoterra da sinistra.
MARCATORE Hamsik (N) al 25’ p.t.
ARBITRO Brighi di Cesena
ESPULSO Pazienza (N) al 40’ s.t. per
doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto)
AMMONITI Veloso (G), Campagnaro, Zuniga, Yebda e Cannavaro (N) per gioco
scorretto, Aronica (N) per comportamento non regolamentare.
NOTE spettatori paganti manda grimaldi per
un incasso di euro; abbonati per un rateo di
euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 7-1. Angoli 6-2.
In fuorigioco 3-2. Recuperi 1’ p.t., 5’ s.t.
Napoli secondo
Hamsik timbra l’impresa
Genoa, resa tra le polemiche
GENOVAdNapoli secondo (al-
meno per un sera...), a Forcella si preparino i botti! Napoli
secondo grazie al quinto successo esterno: ora chiamateli i
corsari di Mazzarri. Soltanto
una ciurma affiatata, astuta,
coraggiosa poteva uscire con
la pelle intatta dal porto di Genova dopo quel veemente abbordaggio subito nel secondo
tempo ad opera dei rossoblu
di casa. Che match intenso ed
elettrizzante, gente. Una pressione massiccia, quella operata dagli uomini del presidente
Preziosi che il tecnico Ballardini organizza spedendo in avan-
CAMPAGNARO 6,5 Sente l’aria
del derby e non risparmia nulla a
Palladino e Toni.
CANNAVARO 7 Encomiabile sul
piano dell’impegno. Finisce
stremato dal confronto con Toni.
ARONICA 6,5 Sarà un caso ma da
quando è rientrato la difesa non
prende gol.
MAGGIO 6,5 Diventa prezioso
quando difende su Criscito.
PAZIENZA 6 Segue Kharja
lasciandogli poco spazio. Espulso
per doppia ammonizione.
GARGANO 7 L’interdizione è il suo
forte. Prezioso anche negli assist.
Il gol è pesantissimo, consente al
Napoli di vincere per la quinta
volta in trasferta (Sosa s.v.).
GIUDIZIO 777
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
DE SANCTIS 6 Non deve
compiere interventi eccezionali.
IL MIGLIORE
h 7,5 HAMSIK
(3-4-2-1) De Sanctis; Campagnaro,
Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Zuniga (dal s.t.
19’ Yebda), Hamsik (dal 38’ s.t. Sosa);
Cavani.
PANCHINA Iezzo, Santacroce, Cribari,
Vitale, Dumitru.
ALLENATORE Mazzarri.
NICOLA CECERE
NAPOLI 7
YEBDA 6 Entra nel momento in cui
valgono più i muscoli che altro. E
lui non si risparmia.
Enrico
Preziosi OMEGA
ti stabilmente Criscito una volta assodato che Ranocchia e
Dainelli sono un presidio sufficiente per contenere le folate
dell’isolatissimo Cavani. Si assiste a 50’ di cappa e spada, e
al fischio finale il pubblico
schiuma rabbia contro l’arbitro, lamentando due rigori
che dagli spalti non sembrano
nitidi, in verità (il che non
vuol dire che non ci siano pecche arbitrali). Succede anche
che Preziosi in tribuna individui il designatore Braschi, seduto a pochi metri da lui, e vada a chiedergli spiegazioni.
Sciabolate In effetti, non molto bravo era stato Brighi, per
alcune decisioni sconcertanti.
Tra le quali l’espulsione di Pazienza nell’arroventato finale
per un intervento in scivolata
netto sul pallone. Ma quell’intreccio di sciabolate, contrasti
e fughe che caratterizza la resistenza di un Napoli asserragliato sul suo vascello, esalta il
folto popolo partenopeo: gli
azzurri anche senza il Pocho
Lavezzi, uno che in contropiede va a nozze, tengono duro.
Come fanno i cavalieri che credono nell’impresa.
Malloppo Il forziere era stato
sottratto al Genoa grazie a un
primo tempo ben condotto dalla squadra di Mazzarri, parsa
più omogenea e compatta nei
suoi spostamenti sul terreno
laddove i rossoblu procedevano a strappi ed apparivano in
imbarazzo al momento di rifinire la manovra di attacco. Nè
Marek Hamsik, 23 anni, alla 7o centro in A ANDREOLI
AGITATO DOPOPARTITA POLEMICHE PER IL RIGORE NON CONCESSO AI PADRONI DI CASA
Preziosi a muso duro con Braschi
A fine partita il
presidente affronta
il designatore. Che
ascolta e poi va via
CAVANI 6 Stavolta è apprezzabile
soltanto per la generosità. Gli
capitano pochi palloni giocabili.
FILIPPO GRIMALDI
All. MAZZARRI 7 Un altro piccolo
capolavoro: il suo Napoli sta
diventando una macchina
perfetta.
GENOVAdIl veleno è nella coda,
TERNA ARBITRALE: BRIGHI 5
Gestisce male la gara. Dubbi sul
mani di Maggio e qualche giallo.
Faverani 5; Stefani 6
1
(4-3-1-2) Eduardo; Rafinha, Ranocchia, Dainelli, Criscito; Rossi, Milanetto, Veloso (dal 1’ s.t. Mesto); Kharja (dal
23’ s.t. Destro); Toni, Palladino (dal 1’
s.t. Rudolf).
PANCHINA Scarpi, Chico, Moretti,
Jankovic.
ALLENATORE Ballardini.
DAL NOSTRO INVIATO
All. BALLARDINI 5 Che brutto il
suo Genoa, confusionario e
impacciato.
ZUNIGA 6 Gioca in posizione più
centrale rispetto al ruolo abituale
di esterno. Bene su Veloso.
NAPOLI
I tre punti sofferti di Marassi valgono l’aggancio temporaneo alla Lazio
Liguri generosi ma imprecisi, reclamano un rigore per mani di Maggio
RUDOLF 5,5 L’impegno c’è stato,
ma è dovuto partire da lontano per
sfuggire alla marcatura di
Pazienza.
DOSSENA 6 Lavora di più nella
ripresa quando dalla sue parti
arriva Mesto.
0
GENOA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
perché lì comincia la corrida. Al
minuto numero quaranta della
ripresa, in pieno clima da saloon, con il rosso sventolato sotto
la faccia di Pazienza, Walter
Mazzarri si toglie la giacca, rimanendo in camicia nel freddo
del Ferraris. Metaforicamente
è un segnale a tutti, rivali com-
prese. Scusa, Lazio, fatti più in
là: almeno sino a stasera, al secondo posto dietro al Diavolo si
siede pure questo Napoli tutto
cuore e furore, che capitalizza
la zuccata di Hamsik (8 centri
sinora: 7 in A, 1 in Europa) in
un primo tempo giocato a lungo all’insegna del fair-play. Era
cominciata proprio così: prego,
si accomodi, bentornato a Genova, caro Napoli: mica tanto,
alla resa dei conti, anche se ora
Marek il guastatore non si ferma più: «Scudetto? Difficile
parlarne adesso, però siamo là
e vediamo cosa succede. Questa è un’altra vittoria importante, da Genova quest’anno torniamo a casa con 6 punti. Gli
episodi contestati, l’espulsione
di Pazienza? Ne abbiamo parlato, ma ormai sono passati».
Mi arrabbio un po’ Gemellati tutti, addirittura fianco a fianco
nella stessa gradinata (sud),
per celebrare un’amicizia che
sta tutta in uno striscione: «Oltre la partita con grande orgoglio fratelli da una vita». Però,
alla fine, persino Enrico Preziosi, almeno un po’, s’adombra,
senza adirarsi. Succede tutto
quando il timido Brighi fischia
la fine. In tribuna d’onore, un
tifoso (rossoblù) un po’ troppo
su di giri cerca il contatto ravvicinato con un altro tifoso. Il presidente, proprio lui, scende un
paio di gradini e riporta la calma. Poi, però, incrocia con lo
sguardo Stefano Braschi, infagottato nel suo piumone scuro.
Preziosi parla, gli si avvicina,
mimando gli episodi più contestati dai rossoblù nella ripresa,
davanti a un designatore all’apparenza decisamente un po’ imbarazzato. Il faccia a faccia – anzi, il monologo - dura un minuto e mezzo, non di più, ma nel
frattempo il pubblico cresce e,
per evitare contestazioni, Braschi (che ritrova un sorriso forzato) lascia la tribuna accompagnato dall’amministratore delegato rossoblù, Zarbano, e da un
funzionario in borghese della
Digos di Genova. «E’ meglio
che non parli», chiosa Preziosi,
quasi scusandosi, prima di andare via.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
11
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2
LA MOVIOLA
di Elisabetta Russo
Esagerato il secondo giallo a Pazienza
25’
PRIMO TEMPO
Hamsik raccoglie di testa la punizione di Gargano e
sorprende di testa Eduardo. Poi va a raccogliere
l’abbraccio dei compagni GETTY IMAGES- RICHIARDI
1’
SECONDO TEMPO
Il mani di Maggio Su cross di Rudolf,
la palla supera Maggio, che allarga troppo le braccia,
e va a finire sulla mano: ci può stare il rigore FOTO SKY
La direzione di Brighi lascia
qualche dubbio, ma la gara non
era facile, i giocatori non lo
aiutano. Mancano i gialli per
Milanetto (rischia 2 volte, è
nervosissimo) e Campagnaro (su
Toni). Ci sta la punizione che al
24’ porta al gol del Napoli: fallo di
Criscito su Maggio. Mazzarri
protesta, ma al 34’ Toni e
Cannavaro fanno spalla a spalla,
giusto non fischiare. Toni si
arrabbia al 45’: atterrato al limite
dell’area da Cannavaro, Brighi
lascia proseguire. Non al 46’: Toni
trattiene Campagnaro, che lo
tiene a sua volta, giusto non dare
il rigore, ma non ci sta nemmeno
il fallo in attacco. Ripresa:
pronti-via, mani di Maggio (da
dietro, staccata dal corpo,
mentre salta) su cross di Rudolf,
ci poteva stare il rigore. Anche il
Napoli protesta: sul cross di
Hamsik, Zuniga va giù, Brighi
lascia correre. 13’: gomitata di
Toni su Campagnaro: meritava
almeno il giallo. Ok le ammonizioni
a Veloso (fallo tattico su Zuniga),
Zuniga (pestone a Criscito),
Yebda, Aronica. Esagerato il
rosso a Pazienza (primo giallo su
Rudolf): entra duro su Milanetto,
ma prende solo la palla.
Karja nè Palladino (poi sostituiti) riuscivano ad allargare maglie strettissime e il combattivo Toni riceverà un solo cross
dal fondo, rasoterra, e per
giunta a metà ripresa (deviazione a lato) il che dice chiaro
quanto sia stato efficace il dispositivo difensivo del Napoli,
specie sulle fasce.
In famiglia Viceversa il Genoa
becca il gol per un errato movimento della linea arretrata.
Su punizione viene concesso a
Hamsik di entrare indisturbato nel cuore della fortezza ligure: la torsione è da... Toni,
cioè da cannoniere vero, niente da fare per il portiere. Da notare che l’autore del passaggio
è stato Gargano, quindi è una
rete nata in famiglia, magari
nelle cenette di gruppo, visto
che i due sono cognati...
Il finale E Il match, difficilissimo per il cuore che ci mettono
i rossoblu nel loro tentativo di
rimonta, vede gli azzurri rintanati nella propria metà campo
senza la possibilità di rifiatare.
Cavani, rientrando a inseguire
chiunque, lascia l’attacco
sguarnito e quindi appena riconquistato il pallone difensori e centrocampisti non trovano un punto di appoggio. La
spinta del Genoa è continua
ma priva di azioni veramente
pericolose tanto che De Sanctis non deve compiere interventi degni di nota. Il Napoli
lascia sul campo l’intera difesa: Cannavaro, Campagnaro e
Aronica, diffidati, saranno
squalificati. Ma il popolo in tripudio canta «oi vita, oi vita
mia». Ai problemi si penserà
domenica.
Boccone amaro Non è comunque il modo migliore, per i rossoblù, di iniziare il conto alla rovescia per il derby notturno di
domenica prossima, ma così va
la vita. Anche Luca Toni 99 (gol
in serie A) ha dovuto rimandare la festa. «Non meritavamo di
perdere, credo – chiude un amareggiato Ballardini – perché abbiamo giocato una buona partita. Però, se il Napoli è riuscito a
vincere una gara simile, bisogna fargli i complimenti». Poi
assolve il Napoli per il rigore
chiesto da Toni a fine primo
tempo («lo trattengono, ma
non è rigore»), mentre ha qualche dubbio in più per il fallo di
mano di Maggio nella ripresa.
Gli dicono che è involontario,
lui non ci sta: «Scusate, ma
quando un giocatore commette
volontariamente fallo di mano
nella propria area?». Sipario.
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12
R
DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A ANTICIPI 16a GIORNATA
Di Natale fa cantare Udine
Santana illude la Fiorentina, ma la squadra di Guidolin non sbaglia nulla e allunga la striscia casalinga
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dIn 16 giornate, 23 pun-
ti: la proiezione per fine torneo porterebbe a 54, dieci oltre la linea della passata stagione, ma in questo momento basta il dato parziale per riscaldare. Per ottenere questi piccoli
lussi di provincia, l’Udinese prima ha rimontato in ottobre la
partenza con 4 sconfitte di fila.
Dopo il recupero, ha cambiato
ritmo: accumula in casa e lascia in trasferta. Questo 2-1 sulla Fiorentina, giusto sebbene
completato all’80’, è il terzo
pieno interno, intervallato da
altrettante sberle in viaggio.
Lo si può interpretare come rispetto per abbonati e sostenitori locali. Un pubblico che non
si stanca di applaudire Totò Di
Natale, suo il gol fondamentale e di nuovo capocannoniere
con il 10o centro, il 28o nell’anno solare; oppure di esaltarsi
per le giravolte di Sanchez,
che fa sbiellare i rivali.
Impresa Ma nella quinta baldoria al Friuli qualcuno si mette
le mani sugli occhi quando il
colombiano Pablo Armero ca-
rica un tiro quasi da centrocampo. Armero è un esterno sinistro che spiazza: ha uno stop
facile e la palla scivola lontana, oppure è in svantaggio di
metri e riesce a piazzare cross
deliziosi (ma quello dopo è
inaccettabile). Comunque lui
tira anche se ha davanti l’inte-
UDINESE
FIORENTINA
2
1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Santana (F) al 31' p.t.; Armero (U) al 19', Di Natale (U) al 35' s.t.
UDINESE (3-5-2) S. Handanovic; Benatia, Zapata, Coda; Isla, Pinzi, Inler, Asamoah (dal 13' s.t. Denis), Armero (dal 46'
s.t. Pasquale); Sanchez, Di Natale (dal
36's.t. Badu). PANCHINA Belardi, Angella, Floro Flores, Corradi. ALL. Guidolin
FIORENTINA (4-2-3-1) Avramov; Comotto, Gamberini, Kroldrup, De Silvestri;
Donadel (dal 1' s.t. C. Zanetti), D'Agostino;
Santana, Ljajic (dal 10' s.t. Bolatti), Vargas (dal 30' s.t. Babacar); Mutu PANCHINA Miranda, Camporese, Felipe, Cerci.
ALL. Mihajlovic
ARBITRO De Marco di Chiavari
AMMONITI Mutu, Vargas, Donadel, Kroldrup, Bolatti e De Silvestri gioco scorretto; Sanchez proteste, Denis c.n.r.
NOTE paganti 2985, incasso 23.209 euro. Abbonati 11.122, quota non comunicata. Tiri in porta 8
(1 traversa)-3. Tiri fuori 5-5. Fuorigioco 8-2. Angoli 4-5. Recuperi 0' p.t., 3' s.t.
ra truppa. La palla fila all’angolo, Avramov non capisce che si
fermerà lì e l’Udinese pareggia
dopo oltre un’ora. Poi si merita il sorpasso.
Sprofondo viola Quando si parla di Fiorentina, va ricordato
che Frey, Gilardino, Jovetic,
Marchionni, Montolivo, Natali e Pasqual sono scassati. Se
poi si toglie anche Boruc, k.o.
dell’ultimo momento, e in porta va Avramov, terza scelta, le
scusanti non mancano. Però
Mihajlovic parla di sconfitta
giusta e non bara. Un solo vero
tiro (il gol di Santana regalato
da Handanovic), i centrali in
mezzo Donadel-D’Agostino
che mai fermano e rilanciano,
anche quando la cerniera diventa a tre (Bolatti e Zanetti
aggiunti a D’Ago), le soluzioni
d’emergenza che non rendono
(De Silvestri a sinistra), il trio
dietro a Mutu che vanifica il
contropiede, soprattutto con
Ljajic, o spreca il tiro (Vargas).
La Fiorentina non vince in trasferta da marzo, subisce anche
una traversa (Benatia), cinque palle gol e viene aiutata
dall’arbitro su un rigore non visto (mano di Gamberini). Ma
l’esito fa giustizia.
MIHAJLOVIC
«Regalati i 2 gol
Ma nessun
mal di trasferta»
Totò Di Natale festeggia il 10o centro in A, che vale il 2-1 LIVERANI
LE PAGELLE
di P.F.A.
ARMERO FA CENTRO A 115 KM/H. D’AGOSTINO L’EX CHE NON PUNGE
UDINESE 7
DENIS 6 Serve nella rimonta:
assist di tacco per Di Natale.
FIORENTINA 5
D’AGOSTINO 5 A Udine lo
ricordavano diverso.
HANDANOVIC 4,5 Tuffo terribile, i
compagni rimediano.
ARMERO 7 Il portiere lo aiuta,
però piglia la porta a 115 km orari
da 35 metri. Cancella gli
scarabocchi precedenti.
(Pasquale s.v.)
AVRAMOV 5 Debutto stagionale in
A: non legge il tiro del pari.
h
BENATIA 6 Una traversa in
attacco, caparbietà dietro.
ZAPATA 6,5 Centrale, niente
sbagli e avvia il 2-1.
CODA 6 Sostituisce Domizzi,
buona posizione.
SANCHEZ 7 Straripante in avvio,
poi cala. Fa ammonire 4 viola, gli
manca solo la conclusione.
ISLA 6 A destra prevale su
Vargas.
h
PINZI 6,5 Da destra a sinistra, uno
come lui serve sempre.
Altri sono più continui, però lui è il
più decisivo. (Badu s.v.)
INLER 6 Recuperi preziosi, però
alcuni sbagli elementari.
All. GUIDOLIN 7 L’attacco dei
piccoli è bello ma infruttuoso.
Vince con una punta pesante e
tanta voglia di ribaltare la gara.
ASAMOAH 5 Ne indovina poche:
giusto cambiarlo.
IL MIGLIORE
7 DI NATALE
COMOTTO 5 Colpevole anche nel
2-1, segue Denis anziché star alto.
GAMBERINI 6 Fra i meno aperti
dietro.
KROLDRUP 5,5 S’incarta quando
l'Udinese preme.
DE SILVESTRI 5 Spostato a
sinistra, non argina e non sale.
DONADEL 5 Troppi falli, cambiato
al 45’ per evitargli il rosso. Sarà
comunque squalificato.
C. ZANETTI 5,5 Dentro per
Donadel. Meno ruvido, ma non
basta.
IL MIGLIORE
6 SANTANA
Ringrazia Handanovic, almeno
prova il tiro. Primo gol stagionale.
LJAJIC 5 Trequartista, butta più
volte il passaggio chiave.
BOLATTI 5 Dentro per dare
sostanza in mezzo, si perde nel
caos.
VARGAS 5 Due tiri in cielo, un
giallo su Sanchez. (Babacar s.v.)
MUTU 5,5 Punta solitaria, mestiere
difficile se non hai aiuto.
All. MIHAJLOVIC 5,5 Tante
assenze ma viola sempre
schiacciati.
Il balletto di Armero dopo il gol GETTY
TERNA ARBITRALE: DE MARCO 5 Segue l’assistente Ayroldi su un mani di Gamberini, che giudica involontario. Semina tanti errorini. Musolino 5,5; Ayroldi 5,5
UDINE «Successo meritato, è
stata la vittoria del
temperamento», dice Guidolin
con 3 punti in tasca. «Abbiamo
regalato i due gol, ma il
risultato è giusto. Però non
parlate di mal di trasferta»,
commenta Mihajlovic.
Udinese-Fiorentina è stata la
partita del primo gol in Italia di
Armero, «Quando ho visto la
palla entrare mi sono passate
tante cose in testa», sospira il
terzino colombiano. Ma anche
la partita della conferma di Di
Natale come capocannoniere:
«Siamo stati bravi a restare
calmi perchè c’era il rischio di
perdere la testa», spiega
riferendosi al rigore negato
prima dell’intervallo. Il finale è
del patron dell’Udinese
Gianpaolo Pozzo. «Manca
ancora la gara con la Lazio,
ma passeremo un Natale
sereno».
Massimo Meroi
LA MOVIOLA
di m. gas.
2
De Marco sbaglia
due volte
con Di Natale
Troppi errori per De Marco,
sopratutto nel primo tempo. Si
comincia al 16’: Di Natale
fermato per fuorigioco (lo
teneva in gioco De Silvestri).
Poi due rigori negati all’Udinese:
al 44’ contatto Kroldrup-Isla
(rigore possibile), al 45’ mani di
Gamberini su tiro di Di Natale
(rigore netto). L’assistente
Ayroldi non coadiuva come
deve e così il tutto frutta il giallo
a Sanchez per proteste.
Nella ripresa errori meno gravi,
ma qualcosa scappa. Come a
Musolino, che al 1’ alza la
bandiera e poi l’abbassa senza
un perché.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
13
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SERIE A ANTICIPI 16a GIORNATA
PALERMO
PARMA
3
1
LA MOVIOLA
di eli. ru.
GIUDIZIO 777PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Lucarelli (Par) al 7’ p.t.; al
6’ Pinilla (Pal), al 16’ Miccoli (Pal), autogol di Zaccardo (Par) al 43’ s.t.
Ok l’1-1: Pinilla
è dietro la palla
PALERMO (4-3-2-1) Sirigu; Bovo,
Munoz, Goian, Balzaretti; Nocerino,
Bacinovic, Rigoni (dal 27’ s.t. Liverani)
Ilicic, Pastore (dal 1’ s.t. Pinilla); Miccoli (dal 36’ s.t. Kasami). PANCHINA Benussi, Garcia, Glik, Maccarone. ALLENATORE Rossi.
PARMA (4-3-2-1) Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Pisano; Candreva, Dzemaili, Morrone (dal 32’ s.t. Bojinov); Angelo, Giovinco; Crespo. PANCHINA Pavarini, Dellafiore, Felstcher,
Paci, Ze Eduardo, Pereira. ALLENATORE Marino (in panchina Mezzini).
La curiosità: la maglia gialla di Gava
si confonde con quelle del Parma.
1’: dubbio il contatto Bovo-Crespo.
Al 26’ contrasto in area Miccoli
Paletta, spalla-spalla, fa bene
l’arbitro a lasciar correre. 32’:
Miccoli prova la rovesciata, ma è in
fuorigioco, Carrer sbaglia, Gava lo
corregge. L’1-1 del Palermo: ok
Pinilla sul passaggio di Nocerino,
dietro la linea del pallone. 16’,
punizione Palermo: su Miccoli,
braccio alto di Candreva non visto
dall’arbitro, che sorvola anche su
un mani di Ilicic. Ok i gialli Angelo (in
ritardo su Pastore), Dzemaili (mani
volontario), Zaccardo (su Pinilla).
ARBITRO Gava di Conegliano.
AMMONITI Angelo (Par), Zaccardo
(Par) per gioco scorretto, Dzemaili
(Par) per comp. non regolamentare.
NOTE Paganti 8.911, incasso 53.636 euro,
abbonati 16.906, quota di 250.734 euro. Tiri
in porta 6-4. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 0-3.
Angoli 3-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO dRiacciuffata per i
capelli. E’ la prima volta in questo campionato che il Palermo
vince in rimonta: cancellata la
sconfitta di Napoli. Al di là di
quel che dice il risultato ampio
che suona severo per gli emiliani, è una partita fifty fifty o dai
due volti come usava dire. Ma
il 50 per cento del Palermo è
ben più produttivo di quello
del Parma. La squadra di Marino (assente perché tornato nella sua Marsala per la morte della madre scomparsa nella notte, domani i funerali) non mette a frutto adeguatamente la
discreta supremazia marcata
nella prima frazione di gioco.
Gli emiliani passano in vantaggio abbastanza velocemente:
da angolo di Giovinco si solleva più alta di tutte la testa di
Lucarelli (uno dei tanti ex rosanero) libero di colpire fra Balzaretti e Bovo. E poi controllano con serenità, portando
qualche colpo in contropiede
non adeguatamente sfruttato.
Il Palermo dal canto suo inizia
la partita come se fosse il prolungamento della serataccia
di Napoli: lento, prevedibile e
spuntato. E deve ringraziare
la sua buona stella se non va al
riposo con un passivo più pesante.
L’uno-due micidiale Colpa del
Parma, come detto, che non capitalizza a dovere un bel contropiede Crespo-Angelo con
diagonale conclusivo impreci-
2
Il pareggio di Mauricio Pinilla, 26 anni: il suo ingresso ha svegliato il Palermo LIVERANI
LE PAGELLE
di ALESSIO D’URSO
SIRIGU FA MIRACOLI
ILICIC, TALENTO PURO
PALETTA APRE FALLE
PALERMO 6,5
SIRIGU 7 Miracolo su Crespo, che riflessi su Candreva
e Bojinov.
BOVO 5,5 Salta a vuoto a centro area in occasione del
gol di Lucarelli. Incursioni al minimo sindacale.
MUÑOZ 6 Chiusura importante su Candreva, ispirato.
GOIAN 6 Lucarelli colpisce tra lui e Bovo. Stoppa
Angelo.
BALZARETTI 6,5 Dispiega il suo gioco nella ripresa.
NOCERINO 6,5 Riattacca la spina della speranza, il
pareggio è farina del suo sacco. Scintille con Dzemaili.
BACINOVIC 6,5 Moto perpetuo, c'è sempre.
RIGONI 6 Zero rischi. Consegne rispettate.
LIVERANI 6,5 Buon impatto sul match, rasserena il
Palermo.
Pastore out, Palermo in h
La rimonta è servita
ILICIC 7 Trequartista unico nella ripresa, colpisce la
traversa. Talento da vendere.
PASTORE 5 Gioca con sufficienza: appoggi sbagliati,
mira imprecisa. Evidente momento di flessione.
IL MIGLIORE
7 PINILLA
Quinto acuto stagionale, assist per il Pibe di Nardò. Il
suo ingresso in campo cambia la storia del match.
Lucarelli lancia il Parma, che sfiora il raddoppio ma spreca
E nella ripresa (fuori l’argentino) Pinilla rilancia i siciliani
LUTTO MARINO: MORTA LA MAMMA
Zamparini loda Rossi
«Cambi da dieci e lode»
PALERMO Maurizio Zamparini soddisfatto.
Il presidente del Palermo ha applaudito nel dopo
gara il tecnico Delio Rossi: «Da dieci e lode, il
nostro allenatore ha azzeccato tutto, ha sostituito
un Pastore molto stanco in questo periodo e ha
ridato spinta alla squadra. Avanti così». Proprio
l'allenatore rosanero ha commentato la partita dei
suoi ragazzi, non prima di aver inviato un
messaggio di condoglianze al collega Pasquale
Marino colpito dal lutto per la scomparsa della
madre, Grazia: «Quando abbiamo ritrovato il
nostro calcio propositivo, la partita è cambiata.
Pastore in questo periodo sente la pressione, ci
ha tolto tante volte le castagne dal fuoco: ha
giocato tanto, ha fatto il Mondiale, so quanto ci
tiene, ma dovevo fare delle scelte». E il tecnico
del Parma Massimo Mezzini, vice di Marino (non
in panchina), ha aggiunto: «La prestazione è stata
buona, potevamo segnare anche il secondo gol.
Nonostante lo svantaggio, abbiamo continuato ad
attaccare. Candreva e Angelo hanno spinto fino
all'ultimo».
a.d’u.
so (ma anche un’altra occasione precedente con Crespo anticipato in extremis da Munoz).
Rossi opta inizialmente per il
«tridente fantasia», Ilicic, Pastore, Miccoli senza una punta
di ruolo. Una assenza che si fa
sentire, soprattutto perché Pastore, quello che dovrebbe essere cioè il miglior fico del bigoncio, da qualche settimana
mostra la corda. Tanto da meritare una precoce sostituzione. E l’ingresso di Pinilla ad inizio ripresa cambia volto al Palermo.
Freschezza Perché la maggiore intraprendenza offensiva finisce per trasmettere coraggio
e sicurezza anche agli altri reparti. Soprattutto dopo il pareggio raggiunto rapidamente: Goian lancia Nocerino il
quale avanza palla al piede
per 40 metri senza che nessuno gli si faccia incontro, scambia con Ilicic che gli restituisce
la sfera con un tacco delizioso,
ma il tiro è respinto dal portiere, riprende ancora Nocerino
e porge a Pinilla solo soletto
davanti alla porta, impossibile
sbagliare. C’è da dire che i rosanero impiegano un tempo intero per recuperare, ma riescono a far fruttare bene il raccolto.
Cambi vincenti Anche perché il
Parma conferma la pericolosa
tendenza a spegnersi troppo
velocemente, la squadra di Marino dura meno di un’ora e
non può neanche ricorrere alla panchina viste le tante assenze, così si spiega l’unico
cambio gialloblù (Bojinov).
Con le sostituzioni invece Rossi vince la partita: Pinilla pareggia e da l’assist a Miccoli
che s’accende improvvisamente azzeccando il destro da fuori che porta il Palermo avanti.
Giusto anche l’inserimento di
Liverani che aiuta la squadra a
ragionare, arginando le ultime speranze del Parma. Sotterrate dall’autogol di Zaccardo (il terzo) nel tentativo di anticipare di testa Kasami, l’ultimo panchinaro. Così Palermo
torna a 1 punto dalla zona
Champions.
MICCOLI 7 Firma il sorpasso, è l'anima rosanero. Esce
zoppicando.
KASAMI 6,5 Intraprendente e determinante sull’autogol
di Zaccardo.
All. ROSSI 6,5 Scelte premianti: Pastore e il Palermo
non girano, lui interviene.
PARMA 6
MIRANTE 6 Si oppone con bravura su Nocerino sull'1-1,
disorientato sul tiro di Miccoli, pasticcia sul cross di
Balzaretti.
ZACCARDO 5 In ritardo su Kasami, clamoroso autogol.
PALETTA 5 Indulgente con Miccoli, apre falle nella
ripresa.
LUCARELLI 6 Testa vincente, randella da par suo.
PISANO 5,5 Prima volta dal 1’, non ripaga la fiducia. Dà
il via libera a Pinilla sul gol, spinge poco.
CANDREVA 7 Perfetto nel primo tempo, giganteggia
nella sua zona. L'ultimo ad arrendersi.
h
IL MIGLIORE
7 DZEMAILI
Efficace, morde le caviglie a chiunque gli capiti a tiro.
Splendido suggerimento per Bojinov nel finale.
MORRONE 6,5 Il solito mastino, si spinge nei sedici
metri appena possibile. (Bojinov s.v.).
ANGELO 6,5 Spina nel fianco, crea pericoli. Sfiora il 2-0.
GIOVINCO 6 Traiettoria avvelenata per Lucarelli.
CRESPO 5,5 Assist per Angelo, va vicino al 2-2.
All. MEZZINI 6 Parma discontinuo: 45’ perfetti, poi il
calo. Nottata di dolore accanto a Marino.
TERNA ARBITRALE: GAVA 5,5 Qualche dubbio sulla
spinta di Bovo su Crespo al 1’ e su un mani di Ilicic.
Cartellini da regolamento. Padovan 6; Carrer 6
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A LE ALTRE PARTITE DI OGGI
Ranieri scuote la Roma
«Ora non distrarti più»
«Il nervosismo nasce dai gol presi a causa dei cali. Rosa super,
ma ci sono crisi di rigetto». Vucinic ko, Totti gioca e Adriano va via
Perché vedere
ROMA-BARI
EMERGENZA
Giallorossi per non perdere
contatto con la zona
Champions, baresi per trovare
un jolly insperato.
Olimpico, ore 15
Bari in affanno
senza 10 titolari
BARI «Il calcio è strano. A volte
riesci a far punti, anche
quando ti ritrovi in grande
emergenza. Una cosa è certa:
contro la Roma saremo
tutt'altro che arrendevoli».
Parola dell'ex laziale
Alessandro Gazzi, guerriero del
centrocampo del Bari. Vero è
che la malasorte continua a
non concedere tregua alla
squadra di Ventura, costretta
a presentarsi all'Olimpico
senza dieci potenziali titolari,
compresi i forfait dell'ultim'ora
(Almiron, Alvarez e Belmonte).
Una situazione ai confini del
paradosso che, per la prima
volta in questa stagione,
indurrà il tecnico del Bari a
«tradire» il 4-4-2, per coprirsi
maggiormente le spalle con un
4-3-2-1.
Franco Cirici
MASSIMO CECCHINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdIn fondo, quando si è
grandi, bisogna saper convivere con le proprie debolezze. Se
Achille aveva un tallone fragile
e Superman pativa la kryptonite, la Roma — nel giorno in cui
Claudio Ranieri ammette la forza del suo gruppo — all’improvviso si scopre indifesa davanti
ai cali di concentrazione e alle
tensioni. Basta questo per temere la partita contro il derelitto
Bari? Probabilmente no, nonostante tre attaccanti siano fuori
tutti insieme: Vucinic per un infortunio muscolare (al trasverso), Adriano e Baptista perché
quasi ai titoli di coda della loro
esperienza giallorossa.
Pagare caro «Nelle ultime settimane non abbiamo più quella
concentrazione che bisogna
sempre avere. Se non lo sei fino
all’ultimo, paghi. E a noi sta accadendo questo». I 21 gol subiti
sui 34 totali, perciò, si spiegano
così. «Esatto. Perdiamo l’applicazione e facciamo degli errori
che l’anno scorso non commettevamo. Con l’andare del match perdiamo proprio quella serenità e quella concentrazione
che ci permettono di vincere».
Tensioni interne Insomma, se
poi lo spogliatoio fibrilla, nessuno può sorprendersi. «Il nervosismo nasce proprio dal fatto
HA
DETTO
R
Su Mexes
A differenza
dell’anno scorso,
sta facendo un
ottimo
campionato, ma
anche lui deve
essere più
concentrato
negli ultimi
minuti
R
Su Adriano
«A casa per
influenza». Ma
l’attaccante
brasiliano, poco
utilizzato da
Ranieri, ha
deciso di
tornare in
gennaio al
Flamengo
Claudio Ranieri, 59 anni, seconda stagione alla guida della Roma EIDON
che le nostre aspettative sono
altissime. Per cui quando sbagliamo ci incavoliamo. È un nervosismo positivo, per cui dobbiamo soltanto trasformarlo in
attenzione e voglia di portare
in porto un risultato positivo. I
ragazzi fanno la cosa più difficile, cioè segnare, poi però ci rimontano anche due gol come
contro Bologna e Chievo. Sarebbero stati quei 4 punti che ormai avevamo conquistato e che
ci proietterebbero in alto e ci farebbero essere più sereni».
Rosa super Acclarato che le scelte saranno «solo tecniche» e
non disciplinari, Ranieri santifi-
ca il suo gruppo. «Abbiamo una
rosa super competitiva. L’anno
scorso guardavamo con occhi
forse un po’ invidiosi l’Inter,
ora ce l’abbiamo anche noi un
gruppo del genere. Tanti allenatori vorrebbero avere le nostre
potenzialità. Certo, in una squadra gli equilibri sono difficili.
Con la rosa ampia ci può stare
un momento di rigetto. Ci sono
aspetti positivi e negativi, ma
abbiamo sempre parlato di
grande Roma e adesso ce l’abbiamo, per cui sono molto contento, anche perché la mentalità vincente la possediamo. Con
un campionato così equilibrato, se riuscissimo a fare un pun-
to in più saremmo a cavallo»
Pizarro & Adriano Dal cavallo
giallorosso, però, scende Adriano. L’attaccante non è stato convocato causa influenza (si dice
però che lui stesso abbia chiesto di non esserci col Bari), ma
ormai ha scelto: vuole tornare
in Brasile, preferibilmente al
Flamengo, anche se il Corinthians non molla. La voglia di
andar via ormai ce l’ha anche
Baptista. Chi invece vorrebbe
restare, e giocare, è Pizarro.
«Non è al 100%», dice Ranieri.
Ma se resterà fuori, un nuovo
caso è già pronto. E con un finale difficilmente immaginabile.
LOMBARDI COL NEO TECNICO BERETTA. DOMANI IN LEGA IL LODO TRA IL BARESE E IL CLUB BLUCERCHIATO
Samp, tutto in due giorni:
il Brescia e poi Cassano
Perché vedere
SAMPDORIA-BRESCIA
Senza Cassano, la Samp è
avanzata in classifica ma non ha
mai trovato due vittorie di fila.
Brescia non vince da 11 gare.
Ferraris, ore 15
GRIMALDI-LAFFRANCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dA fari spenti, senza autocelebrarsi troppo, ma la Samp di Di
Carlo pare avere trovato finalmente la quadratura del cerchio, dopo l’esclusione di Cassano dal gruppo blucerchiato. I
numeri parlano chiaro: otto
punti nelle ultime quattro partite, cinque posizioni scalate in
classifica e una consapevolezza nei propri mezzi in continua
crescita, nonostante l’avversario di oggi sia un’incognita a seguito del cambio di allenatore.
x
Giampaolo Pazzini, 26 anni, attaccante della Sampdoria: 6 gol finora ANSA
«La scintilla nello spogliatoio,
quando c’è l’esonero di un tecnico — spiega il tecnico Di Carlo — può scattare in qualunque
momento. Comunque vadano
le cose, noi ci aspettiamo un
Brescia aggressivo ed arrabbiato, ma non dovremo spaventar-
ci». Mai, in questa stagione, la
Sampdoria è riuscita a centrare due successi di fila in campionato: «Manteniamo il nostro
equilibrio e la consueta umiltà,
ci sono gli elementi per fare un
campionato importante». Poi
inizierà l’operazione-derby,
con l’attenzione però inizialmente spostata sulla sede della
Lega a Milano, dove domani pomeriggio davanti al Collegio Arbitrale andrà in scena il secondo ed ultimo atto della controversia fra la società e Antonio
Cassano.
Brescia al sodo Il nuovo Brescia
deve solo vincere. «Mi preme il
risultato: se c'è la prestazione
tanto meglio — sorride Mario
Beretta — ma stavolta contano
soprattutto i 3 punti». Il neoallenatore debutta oggi e aspetta
la Sampdoria al varco con un
4-3-3 privo del suo finalizzatore: Caracciolo è infortunato, rilancio in vista per Possanzini.
«Sono fiducioso — prosegue
— perché ho trovato giocatori
animati dalla cultura del lavoro. E ringrazio Iachini per questa importante eredità. Punto
alla vittoria e per raggiungerla
mi interessa la squadra, non il
gruppo: bado a quello che i ragazzi fanno in allenamento e in
partita, chiedo a tutti di dare il
massimo e di concentrarsi sull'
obiettivo comune, mentre quello che succede fuori dal campo
mi riguarda poco. Se i giocatori
vanno a mangiare la pizza assieme oppure no è affare loro».
R
Su Baptista
Vedo che ci
sono giocatori
più in forma di
lui, per cui
porto con me
gente che
posso poi
mettere in
panchina. Lui
andrà tribuna
I PIANI DEL TECNICO DEL CAGLIARI
Input Donadoni:
«Velocità e gioco
sulle fasce»
Perché vedere
CAGLIARI-CATANIA
I sardi puntano a rialzarsi dopo lo stop di Firenze,
rossazzurri a caccia della prima vittoria esterna.
Sant’Elia, ore 15
MARIO FRONGIA
GIOVANNI FINOCCHIARO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dCagliari-Catania è sfida per allontanarsi sempre più dalle ultime tre. «Col Catania serve pazienza, dobbiamo essere bravi a colpire al momento giusto»: Roberto Donadoni teme la tecnica e la rapidità nelle ripartenze dei siciliani. Il
tecnico del Cagliari vuole concretezza e una gestione «intelligente» della gara: «Loro si difenderanno in dieci dietro la linea della palla: dovremo essere veloci e usare le fasce». Diversi i
dubbi sui primi undici. Ma Lazzari e Perico dovrebbero partire dal via. Con Astori squalificato, Ariaudo fa coppia con Canini: l'Under 21
scuola Juve gioca con la mascherina al volto per
una microfrattura al seno mascellare destro. In
mezzo, Biondini dovrebbe tirare il fiato. «Decido solo a poche ore dalla partita. Ma l'importante è lo spirito del gruppo. Remando assieme —
dice Donadoni — possiamo levarci belle soddisfazioni». Su Acquafresca poche storie: «Deve
trovare tranquillità e convinzione. La condizione è buona. Scalpita e mi piace così».
Qui Catania Rinunce dolorose, quelle di Giampaolo. Al momento delle convocazioni, il tecnico,
che torna al Sant’Elia da ex, ha dovuto lasciare a
casa Mascara (operato di ernia, ma si sapeva
già), ma anche Alvarez e Biagianti che si aggiungono alla lunga lista: Augustyn, Spolli, Llama.
Torna Bellusci (andrà in panca). Rientra Capuano dal primo istante dopo un mese di assenza
per uno stiramento. Altissime le possibilità di
un esordio a tempo pieno di Sciacca, mentre in
mattinata verranno valutate le condizioni fisiche di Lopez che se non dovesse farcela lascerebbe il posto ad Antenucci. Insomma, emergenza
allo stato puro, anche se a sentire i giocatori,
non è che facciano drammi. Lopez cerca un gol
importante: «Possiamo vincere, perché il gruppo è veramente forte. Rodato al punto giusto e
stimolato a dovere». Potenza dovrà confrontarsi con Nenè o frenare i tagli di Cossu: «Contro la
Juve non meritavamo di perdere in quel modo,
ma — afferma il difensore — prendiamo per
buono l’ottimo primo tempo, tentando di ripeterlo, in versione più ampia, al Sant’Elia».
L’ARGENTINO DEL LECCE DAL 1’ MINUTO
De Canio punta
sull’estro di Piatti
Perché vedere
LECCE-CHIEVO
Pugliesi con un punto nelle ultime 7 gare, veronesi
per riprendere la marcia dopo il k.o. di Bologna.
Via del Mare, ore 15
CALVI-TAVAN
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl Lecce si affida di nuovo all’estro di Nacho Piatti, relegato in panchina negli ultimi incontri. Gigi
De Canio prepara il rilancio dell’argentino come
trequartista a supporto del tandem Di Michele-Ofere. «Abbiamo rispetto per il Chievo, ma tocca a noi fare la partita — dice l’allenatore —. Se
nelle restanti 4 gare del girone d’andata conquistassimo 6 punti, sarebbe un bel bottino. Il Chievo
è efficace e pericoloso, straordinario nella verticalizzazione. Non dovremo concedere la profondità
a Pellissier. Ho fiducia nella mia squadra».
Qui Chievo Pioli si aspetta dal suo Chievo una
grande reazione dopo il k.o. di Bologna: «In Serie
A non puoi distrarti nemmeno un minuto perché
vieni subito punito. Per questo voglio un Chievo
al massimo della concentrazione: per noi è uno
scontro diretto per la salvezza».
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SERIE A COSÌ IN CAMPO
a
16
BOLOGNA (4-3-1-2)
MILAN (4-3-1-2)
OGGI ORE 12.30
CLASSIFICA
2010-11
SERIE A
SQUADRE
PT
PARTITE
G V N P
RETI
F
S
MILAN
LAZIO
NAPOLI
JUVENTUS
PALERMO
INTER
33
30
30
27
26
23
15
15
16
15
16
15
10
9
9
7
8
6
3
3
3
6
2
5
2
3
4
2
6
4
26
20
25
29
28
20
SAMPDORIA
ROMA
23 15 5
23 15 6
8
5
2 18 12
4 20 20
UDINESE
GENOA
23 16 7
21 16 6
2
3
7 19 18
7 13 15
CHIEVO
BOLOGNA*
20 15 5
19 15 5
5
5
5 16 15
5 16 20
FIORENTINA
CATANIA
19 16 5
18 15 4
4
6
7 16 17
5 13 15
PARMA
CAGLIARI
18 16 4
17 15 4
6
5
6 14 20
6 16 15
BRESCIA
CESENA
LECCE
BARI
12
12
12
10
3
3
3
4
9
9
9
9
11
10
13
10
OGGI ORE 15
2
1.55
1
2.80
1 VIVIANO
La guida
3
3
3
2
X
3.75
12
12
17
15
21
14
20
20
31
24
12
EKDAL
15
ZAMBELLI
5
ZEBINA
2
2.60
1
2.00
8
VASS
11
CORDOVA
11
27 IBRAHIMOVIC
BOATENG
23
21
8
AMBROSINI PIRLO GATTUSO
19
25
13
20
ZAMBROTTA BONERA NESTA
ABATE
32 ABBIATI
89
MARILUNGO
X
3.20
2
3.85
1 AGAZZI
6
BEGA
23
DALLAMANO
56
HETEMAJ
32
18
DIAMANTI POSSANZINI
69
MEGGIORINI
70
ROBINHO
X
3.00
22 SERENI
16
6
18
3
ESPOSITO
BRITOS
MORAS
MORLEO
32
26
7
CASARINI MUDINGAYI DELLA ROCCA
9
DI VAIO
CAGLIARI (4-3-1-2)
CATANIA (4-3-1-2)
OGGI ORE 15
1
6.25
ATA
N
R
GIO
15
15
15
15
BRESCIA (4-3-3)
SAMPDORIA (4-4-2)
33
KONE
24
PERICO
21
CANINI
13
31
ARIAUDO AGOSTINI
4
5
10
NAINGGOLAN CONTI
LAZZARI
7
COSSU
32
18
MATRI
NENÉ
15
M. LOPEZ
10
PAZZINI
8
GUBERTI
12
TISSONE
17
PALOMBO
11
KOMAN
3
ZIEGLER
6
LUCCHINI
26
VOLTA
19
CACCIATORE
85 CURCI
20
MARTINHO
33
CAPUANO
15
17 MORIMOTO
GOMEZ
26
8
SCIACCA LEDESMA
23
TERLIZZI
6
2
SILVESTRE POTENZA
21 ANDUJAR
BOLOGNA
BRESCIA
CAGLIARI
PANCHINA 22 Lupatelli, 21 Cherubin,
8 Garics, 24 Buscé, 77 Siligardi,
10 Ramirez, 20 Gimenez. All. Malesani.
BALLOTTAGGI Esposito-Garics 51-49%,
Ekdal-Buscè 55-45%, Meggiorini-Ramirez 55-45%. SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Mudingayi, Garics, Portanova, Perez, Di Vaio. INDISPONIBILI Perez
(1 mese), Mutarelli (due settimane).
PANCHINA 1 Arcari, 28 Berardi, 16 Mareco, 3 Daprela, 17 Baiocco, 19 Budel, 7
Eder. All. Beretta.
BALLOTTAGGI Kone-Eder 55-45%.
SQUALIFICATI Martinez (1).
DIFFIDATI Bega, Vass, Zebina.
INDISPONIBILI Caracciolo (5 giorni).
PANCHINA 25 Pelizzoli, 14 Pisano, 2 Biasi, 8 Biondini, 23 Pinardi, 30 Ragatzu,
9 Acquafresca. All. Donadoni.
BALLOTTAGGI
Lazzari–Biondini
60-40%, Nené–Acquafresca 60-40%,
Perico–Pisano 80-20%.
SQUALIFICATI Astori (1).
DIFFIDATI Nené, Cossu, Nainggolan, Matri. INDISPONIBILI Laner (7 giorni).
MILAN
SAMPDORIA
CATANIA
PANCHINA 1 Amelia, 22 Montelongo,
76 Yepes, 77 Antonini, 14 Strasser,
10 Seedorf, 80 Ronaldinho. All. Allegri.
BALLOTTAGGI Bonera-Yepes 70-30%,
Zambrotta-Antonini 60-40%, Boateng-Seedorf 80-20%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Pirlo, Ambrosini, Ibrahimovic.
INDISP. Inzaghi (stag. finita), Flamini (3
sett.), Thiago Silva (3 sett.), Pato (2 sett.).
PANCHINA 1 Da Costa, 24 Rossini, 5 Accardi, 16 Poli, 7 Mannini, 4 Dessena, 9 Pozzi. All. Di Carlo.
BALLOTTAGGI Marilungo-Pozzi 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Obiang (25 giorni), Zauri
(7-10 giorni), Semioli (20 giorni), Gastaldello (3-5 giorni).
PANCHINA 30 Campagnolo, 12 Marchese, 4 Delvecchio, 19 Ricchiuti, 5 Carboni,
13 Izco, 9 Antenucci. All. Giampaolo.
BALLOTTAGGI
Gomez-Ricchiuti
70-30%, Sciacca-Carboni 60-40%, Morimoto-Izco 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Augustyn (un mese), Spolli (due settimane), Mascara (un mese), Alvarez, Biagianti, e Llama (da valutare).
ARBITRO Rocchi di Firenze
ARBITRO Giannoccaro di Lecce
ARBITRO Tommasi di Bassano
I rossoblù vanno a segno da quattro
gare di fila, il Milan addirittura da
tredici: il «Goal» è ghiotto e paga 1.87
In serie utile da quattro partite, la
Samp può tentare il colpo a Brescia:
i blucerchiati avanti al 45’ valgono 3.25
A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene
conto nell'ordine di: 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale;
4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.
* 1 punto di penalizzazione
LECCE (4-3-1-2)
CHIEVO (4-3-1-2)
ROMA (4-3-1-2)
BARI (4-3-2-1)
OGGI ORE 15
PROSSIMO TURNO
sabato 18 dicembre
CESENA-CAGLIARI (ore 18)
MILAN-ROMA (ore 20.45)
domenica 19 dicembre, ore 15
LAZIO-UDINESE (ore 12.30)
BARI-PALERMO
CATANIA-BRESCIA
CHIEVO-JUVENTUS
NAPOLI-LECCE
PARMA-BOLOGNA
SAMPDORIA-GENOA (ore 20.45)
rinviata a data da destinarsi
FIORENTINA-INTER
X
3.15
1
1.35
4
GUSTAVO
14
FABIANO
10 reti Di Natale (2) (Udinese).
9 reti Eto’o (3) (Inter); Cavani (Napoli);
(Udinese); Di Vaio (Bologna).
8 reti Matri (1) (Cagliari); Quagliarella
(Juventus); Ibrahimovic (2) (Milan).
7 reti Hamsik (1) (Napoli); Pastore
(Palermo).
6 reti Pato (Milan); Ilicic (Palermo);
Crespo (1) (Parma); Borriello (1) (Roma);
Pazzini (2) (Sampdoria).
5 reti Caracciolo (3) (Brescia); Pellissier
(1) (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Floccari
(Lazio); Robinho (Milan), Pinilla (Palermo).
X
4.60
2
9.00
1
1.85
1 LOBONT
28
BRIVIO
77
CASSETTI
80
31
MOSCARDELLI 26 PELLISSIER
BOGLIACINO
23
16
6
CONSTANT RIGONI FERNANDES
4
5
3
21
MANTOVANI MANDELLI ANDREOLLI
FREY
5
MEXES
11
TADDEI
8
18
10
MUNARI GIACOMAZZI OLIVERA
19
17
15
PIATTI
DI MICHELE
OFERE
10
TOTTI
4
JUAN
7
PIZARRO
X
3.25
2
4.50
30 STORARI
3
CASTELLINI
33
BRIGHI
94
22
MENEZ
BORRIELLO
30 RANA
91
7
D’ALESSANDRO RIVAS
13
14
8
PULZETTI
GAZZI
DONATI
84
6
5
28
RAGGI
RINALDI A. MASIELLO GALASSO
28 SORRENTINO
MARCATORI
OGGI ORE 20.45
2
2.45
22 ROSATI
2
DONATI
JUVENTUS (4-4-2)
LAZIO (4-2-3-1)
OGGI ORE 15
1
2.90
43
SORENSEN
19
BONUCCI
3
CHIELLINI
27
KRASIC
4
F. MELO
14
8
AQUILANI MARCHISIO
9
IAQUINTA
6
GROSSO
18
QUAGLIARELLA
1 GILLET
86 MUSLERA
ROMA
JUVENTUS
PANCHINA 81 Benassi, 5 Sini, 33 Rispoli,
11 Mesbah, 20 Vives, 21 Grossmuller, 27
Jeda. All. De Canio.
BALLOTTAGGI Brivio-Mesbah 55-45%.
SQUALIFICATI Chevanton (2), Corvia (1).
DIFFIDATI Ferrario, Mesbah, Di Michele,
Gustavo.
INDISPONIBILI Reginiussen (19 giorni),
Ferrario (19 giorni) e Giuliatto (19 giorni).
PANCHINA 32 Doni, 29 N. Burdisso, 87
Rosi, 2 Cicinho, 23 Greco, 30 Simplicio,
89 Okaka. All Ranieri,
BALLOTTAGGI
Pizarro-Simplicio
60-40%, Brighi, Simplicio- Greco
40-30-30% SQUAL.: De Rossi DIFFIDATI: Burdisso N., Vucinic INDISP.: Julio
Sergio (10 giorni), Perrotta, Adriano e Vucinic (1 settimana) ALTRI Baptista, Riise
PANCHINA 13 Manninger, 21 Grygera, 2
Motta, 17 Traoré, 5 Sissoko, 23 Pepe, 10
Del Piero. All. Delneri.
BALLOTTAGGI Sorensen-Motta 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Bonucci, Melo.
INDISPONIBILI Buffon (un mese), Rinaudo (un mese), De Ceglie (50 giorni), Martinez (un mese), Amauri (un mese).
CHIEVO
BARI
LAZIO
PANCHINA 8 Squizzi, 20 Sardo, 2 Morero, 9 Bentivoglio, 14 Guana, 83 De Paula,
11 Granoche. All. Pioli.
BALLOTTAGGI Constant-Bentivoglio
70-30%, Frey-Sardo 55-45%, Moscardelli-Granoche 60-40%. SQUALIFICATI
Marcolini (1). DIFFIDATI Bentivoglio, Andreolli, Rigoni, Mantovani. INDISPONIBILI Luciano (1 settimana), Thereau (1 settimana), Cesar (da valutare).
PANCHINA 25 Padelli, 40 Monopoli,
32 Romero, 35 Cilfone, 29 Strambelli,
18 Caputo, 19 Crimi. All. Ventura.
BALLOTTAGGI Rana-Caputo 60-40%,
D’Alessandro-Romero 70-30%. SQUAL.
Rossi (1). DIFF. Belmonte, Donati. INDISP.
Barreto (1 sett.), Ghezzal (2 sett.), S. Masiello (1 mese), Castillo (3 sett.), Kutuzov (2
sett.), Parisi (2 sett.), Belmonte (da valutare), Almiron (1 sett.), Alvarez (1 sett.).
PANCHINA 12 Berni, 21 Diakite, 81 Del Nero, 24 Ledesma, 23 Bresciano, 9 Rocchi,
18 Kozak. All. Reja.
BALLOTTAGGI Matuzalem-Ledesma
60-40 %.
SQUALIFICATI Radu (1).
DIFFIDATI Dias, Lichtsteiner.
INDISPONIBILI Foggia (3 giorni), Garrido
(5 giorni), Meghni (1 mese), Radu (1 mese).
ARBITRO Banti di Livorno
ARBITRO Romeo di Verona
ARBITRO Tagliavento di Terni
La Roma affronta l’ultima in classifica,
che non vince da 10 gare e segna con
il contagocce: No Goal a 1.78.
CESENA
Roma in discesa
Il colpo del Bari
quotato a 9
Protesta ultrà
contro società
e Ficcadenti
Quote tutte in discesa per la
Roma all’Olimpico: il successo
giallorosso trova l’offerta più
bassa in assoluto nel tabellone
domenicale a 1.35. Più
interessante, a 1.70, l’1 al 45’: in
casa, da inizio stagione, la
Roma ha chiuso il primo tempo
in vantaggio quattro volte. A
1.75 l’accoppiata 1/1 per la
giocata primo tempo/finale. La
«resurrezione» del Bari sfiora
la doppia cifra: il 2 è a 9 volte la
giocata. Stessa quota per 1-0 e
2-0, a 6.50, il 2-1 vale 7.50.
CESENA Ieri mattina, nel corso
della partitella contro la
Primavera (finita 8-2), il Cesena
è stato contestato da una
sessantina di ultrà con due
striscioni che criticavano la
società e il tecnico Ficcadenti,
che a fine gara ha parlato con
una delegazione dei
rappresentanti della curva
Mare. Uno striscione è
comparso anche fuori dal
Manuzzi («Per una maglia da
onorare, i rinforzi devono
arrivare»), dove alle 12 il
presidente Campedelli ha
tenuto una conferenza stampa:
«Basta con i discorsi secondo
cui la società vuole retrocedere
o che a gennaio si venderanno i
migliori per fare cassa. Faremo
di tutto per salvare il Cesena e
dargli un futuro dignitoso».
Sentita anche la difesa di
Ficcadenti: «Lo spogliatoio è
unito e il tecnico ha dato
un’identità alla squadra. Solo
nel derby abbiamo
completamente sbagliato
gara». Infine il mercato di
gennaio: «Ci servono un
difensore centrale e un terzino,
visto che Nagatomo a gennaio
sarà in Coppa d’Asia con il
Giappone, un centrocampista e
un attaccante. E Parolo e
Giaccherini non si muovono».
al.bur.
LA GIOCATA / 2
Brescia e Samp
segnano poco
Ma piace il Goal
All’esordio sulla panchina del
Brescia, Mario Beretta (nella
foto) trova le quote contro: il
successo sulla Sampdoria vale
2.80, ospiti di poco favoriti a
2.60, rotonda l’offerta per il
pari a 3 volte la giocata. Solo
una rete nelle ultime 4 gare per
i lombardi, ma il Goal
(entrambe le squadre in rete) è
l’opzione su cui pende la
bilancia dei quotisti, proposta
a 1.75, mentre l’Under è a 1.63.
Dall’incrocio delle due offerte
viene fuori il 5.50 sull’1-1 finale.
22 FLOCCARI
10
8
6
ZARATE HERNANES MAURI
11
32
MATUZALEM BROCCHI
39
3
20
2
CAVANDA
DIAS
BIAVA LICHTSTEINER
LECCE
I giallorossi sono reduci da 4 k.o., il
Chievo fa Over da tre match: una gara
con almeno tre gol si gioca a 2.00.
LA GIOCATA / 1
I sardi non pareggiano da 5 gare,
siciliani a secco di successi esterni:
l’«1» è invitante a 2 volte la posta.
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
Si presentano al big match entrambe
reduci da una vittoria per 3-1: il Goal
è a 1.75, Over invitante a 1.95.
17
R
LA GIOCATA / 3
Juve favorita
L’1 con la Lazio
paga 1.85
Juventus e Lazio si giocano
almeno il ruolo di anti-Milan.
Quote sbilanciate sui
bianconeri, su Better l’1 è a
1.85. L’unico k.o. interno per la
Juve è quello rimediato contro
il Palermo: poi una striscia di 11
risultati utili. Sono 4 i successi
esterni per la Lazio, il quinto è
in lavagna a 4.50. Solo un pari
in trasferta per i biancocelesti,
due interni di fila per la Juve:
X piazzata a 3.25. Pari a fine
primo tempo a quota 2.00.
a cura di
taccuino
PRIMAVERA
Coppa, colpo Inter
dNell’andata dei quarti di Coppa
Italia colpo dell’Inter: 1-0 sul campo
dell’Atalanta (Carlsen nel recupero). Fiorentina-Sampdoria 2-0. Nei
recuperi di campionato: Sassuolo-Genoa 1-2, Cagliari-Milan 1-3.
DONNE
Torres sempre più su
d(g.l.g.) Torres inarrestabile: ottava vittoria. La Roma vince il derby.
8ª giornata Sudtirol-Torres-0-3,
Firenze-Chiasiellis 2-2, Tavagnacco-Torino 4-1, Roma-Lazio 4-1, Orlandia-Bardolino 3-3, Mozzanica-Reggiana 1-3, Venezia-Brescia
0-0. Classifica (prime pos.): Torres 24, Tavagnacco 22, Brescia 17.
CALCIO A CINQUE
Marca ancora in testa
d(g.l.g.) Marca sempre in testa, re-
spinto l’assalto di Lazio e Montesilvano. Per Cagliari prima vittoria.
11ª giornata Pescara-Montesilvano 4-4, Marca-Bisceglie 5-2, Lazio-Kaos 6-4, Cagliari-Napoli Vesevo 8-1, Asti-Luparense 1-0,
Acqua&Sapone-Putignano 2-1, Augusta-Atiesse 3-2. Class. (prime
pos.): Marca 29, Lazio 27, Montesilvano 24.
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R
DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
MONDIALE PER CLUB
Da Julio Cesar a Milito
«Siamo tutti pronti»
Per la semifinale i grandi infortunati potrebbero essere disponibili
L’attaccante è carico: «Fosse per me le giocherei tutte e due...»
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
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ABU DHABI (Emirati Arabi) dVisto dove siamo, sembra un miraggio.
Maxitorellone 10 contro 10,
poi partitella 11 contro 11 col
4-4-2 contro il 4-3-3: tradotto,
ci sono tutti. C’è il rischio (un
bel rischio) che tutti ci siano
per la semifinale. Julio Cesar
vola, Maicon è al suo posto,
Chivu a sinistra, Stankovic è
elettrico, Milito scattoso.
Un’ora e un quarto di allenamento all’Army Pitch: 50 tifosi
fra cui quelli dell’Inter Club di
Abu Dhabi, facce allegre, Rafa
al quale sembra di sognare. Perché chiunque parli dice: «Sono
pronto per la semifinale». Alè.
Chivu, Pandev, Motta C’è anche
l’inviato-osservatore dell’Inter
Gianfranco Bedin (Intercontinentale ’65), c’è che si comincia con due torelli distinti e
Sneijder sembra il solito folletto. Più tardi dirà: «Il Pallone
d’oro? Siccome non sono nemmeno fra i primi tre, che cosa
devo raccontare?». A un certo
punto, due colpi di sole: Chivu
entra in tackle con Muntari e
va a terra, caviglia destra, panico, un’altra botta di sfiga? Pare
di no: il romeno rientra e gioca. Poi, ecco Pandev: botta dura, esce zoppicando, rientra e
ci dà dentro. Dubbi dissolti. Ne
restano due, di dubbi: Thiago
Motta (corricchia) e Biabiany
che l’altro ieri ha sentito fastidio alla parte posteriore della
gamba destra e oggi farà una
risonanza. Probabile, però, che
siano pronti per il 15. Intanto
Coutinho (fuori lista) lavora a
parte: non parteciperà alle qualificazioni dell’Olimpica con il
Brasile «perché — dice — continuo il mio programma di recupero infortunio con l’Inter».
Milito, 180’ Ed ecco lui, Diego,
l’uomo che più di tanti ha portato l’Inter qui. «Sono pronto: giocherei tutte e due le partite per
90’, poi bisogna vedere se il tecnico mi mette in campo. Voglia-
mo alzare la Coppa per arricchire un 2010 indimenticabile: al
completo siamo sempre fortissimi. Benitez? Cerca il massimo come noi. Il Real? No, penso all’Inter. Se siamo i favoriti?
Questo ruolo nel calcio non vale. Anche il Pachuca sembrava
forte, poi è uscito».
Paura per Chivu, toccato duro AP
.it
PRIMO ALLENAMENTO
DEI NERAZZURRI:
FILMATI E INTERVISTE
Ogni giorno servizi,
interviste e filmati dal ritiro
dell’Inter ad Abu Dhabi. Ed
inoltre tutte le curiosità
del Paese arabo.
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Maicon, i più grandi Sisenando è
gommoso e reattivo. «Penso di
essere pronto per il 15: è un momento storico conquistato con
le vittorie, e non vogliamo fermarci». Un tifoso gli dice
«Don’t go to Real!». Lui fa: «Discorso chiuso, penso all’Inter:
dimostriamo che siamo ancora
i più forti». Quindi Julio Cesar.
«Sono ottimista: non mi era
mai successo di stare fuori tanto tempo, sono sicuro che per
la semifinale ce la farò. Mi sarebbe piaciuto vincere sei titoli
come il Barcellona, ma anche 5
su 6 va bene». La chiosa è di
Cordoba: «Succede una volta
nella vita, è come un sogno, un
Mondiale. Sono tutte finali e
vanno giocate così». Vero.
INCONTRI
In albergo
coi Guns N’ Roses
(m.d.v.) Dicono che il più
fotografato allo Shangri-Là
sia Wesley Sneijder: tante
foto, tanti autografi.
Ma da oggi chissà: perché
nell’hotel dell’Inter arrivano
i Guns N’Roses, il gruppo
statunitense che terrà
un concerto alla Yas Arena
di Abu Dhabi il 16 dicembre.
Saranno invitati alla
semifinale? Si vedrà.
GLI ALTRI SEMIFINALISTI DELL’INTERNACIONAL
Roth: «Rafa ha in mano
una potenza mondiale»
MAURÍCIO CANNONE
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dL’Internacional non è la più
grande tifoseria del Brasile, però ha il primato di soci nei club
calcistici delle Americhe: 107
mila. Dalla salvezza nel campionato brasiliano nel 2002 alla Libertadores e Mondiale del
2006. Poi nel 2007 la Recopa;
nel 2008 la coppa sudamericana. Tra gli ex dell’Inter brasiliano oggi in Europa c’è Pato.
Voglia In giugno Celso Roth lasciava il Vasco da Gama per guidare l’Internacional. Era rimasto poco meno di un mese nel
Vasco. Nel bene o nel male, una
scelta azzeccata. Ha sostituito
l’uruguaiano Jorge Fossati, che
aveva qualificato l’Inter brasiliano alle semifinali della Libertadores, poi conquistata da
Roth. Il quale aspetta a preoccu-
parsi dell’Inter: «Prima battiamo il Mazembe, poi ci penseremo. Ho visto gli africani contro
il Pachuca: hanno velocità, forza e anche qualità. Il calcio va
giocato, non si vince prima, soltanto con le parole: non c’è riuscito mai nessuno. Quello che
conta è diventare campioni del
mondo e noi ci crediamo. Anzi,
abbiamo la maturità giusta per
riuscirci». Per Roth l’Inter è
«una nazionale. Il potere economico gli permette di comprare
in America, Europa, Africa ...».
La crisi interista è un vantaggio? “No, anzi — risponde Roth
—. È un periodo di transizione
normale dopo le conquiste con
Mourinho. I calciatori non hanno disimparato a giocare né Benitez ad allenare”. Coutinho,
suo giocatore al Vasco, non ci
sarà ... «È un peccato. Ha grande potenziale tecnico. Gli manca solo di maturare».
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
19
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GLI AVVERSARI
Nel cerchio
Rafa
Benitez
durante
l’allenamento AP
Sfideranno i coreani
col padrone-santone
e un tecnico alla Mou
ORGOGLIO
Benitez
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
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ABU DHABI (Emirati Arabi) dC’è di
buono che non dice, come fanno
in tanti, «io non leggo i giornali».
Rafa Benitez li ha letti, li legge:
ammucchiata di nomi per singolo ruolo, suo successore sulla
panchina dell’Inter. Se dovesse
andar male il Mondiale per club,
ma forse anche in caso di vittoria. Quasi un tiro al bersaglio,
ma ieri il bersaglio ha avuto un
sussulto, si è spostato: «Ho letto
anch’io di Capello, ho letto tanti
nomi. Però l’allenatore dell’Inter
sono io, voglio questo Mondiale
e se facciamo bene starò ancora
per tanto tempo su questa panchina».
Moratti sa Benitez ha dettato il
(suo) titolo, e non succede così
spesso. Prima e dopo: frasi già
ascoltate, concetti low profile,
slogan convenzionali, a volte
non risposte, anche quando gli
chiedono se non si senta troppo
sotto esame, o se il peggio sia passato: «Io sono sempre stato tranquillo: questa settimana possono
migliorare le cose e poi sarà più
facile anche per me». Però quel
moto d’orgoglio c’è stato: Rafa ha
voluto tracciare il suo territorio,
e non solo ammettere che il proprio futuro è strettamente legato
all’esito di queste due partite. Il
tecnico deve averlo capito conversando (più che altro ascoltando?) Moratti, anche se del suo ultimo colloquio con il capo parla
più che altro per smorzare la portata delle ultime bordate presidenziali: «Ho parlato con lui prima e dopo Brema. E ha capito tutto: era chiaro a lui, come a me,
qual era la situazione della squadra nell’affrontare quella partita,
e a me questo basta».
Testa, gambe, tattica e spirito A
Moratti è bastato per modo di
dire, ma qui si entra nel terreno accidentato di certe divergenze di vedute: un po’ come
«Se vinciamo
resto all’Inter
molto a lungo»
Il tecnico in crisi: «Leggo tanti nomi, ma
l’allenatore sono io. E con la coppa...»
Da destra Rafa
Benitez, 50
anni, e Ivan
Cordoba, 34
anni: tra di loro
la coppa AP
quando Benitez continua a dire «di mercato ho parlato con
il presidente e Branca, loro
sanno tutto» e Moratti manda
giù a fatica, perché gli alibi
non gli piacciono e questa Inter gli sembra comunque forte. In fondo, lo ha detto anche
Benitez, ieri: «La qualità non
si perde in un giorno e a me
basta un motivo, non ne servono tre, per essere fiducioso:
siamo qui grazie al lavoro di
questi giocatori e in più abbiamo tanti tifosi e una grande società alle spalle. Ora bisognerà metterci testa, gambe, tattica e spirito».
Lavoro 12-14 ore Quali gambe
ancora non sa: «Ogni giorno parlerò con i dottori e i giocatori:
spero di avere tutti a disposizione, ma oggi è presto per dirlo».
Quale tattica ancora non spiega:
«Cambiare per una partita è sempre un rischio: se cambi e non va
bene si dice che è stato sbagliato
cambiare, se non cambi ti si può
rimproverare di non averlo fatto. Vinciamo e basta, così non ci
saranno discussioni». Però almeno una cosa è certa: Benitez dice
«sappiamo cosa fare per migliorare, dobbiamo lavorare tutti insieme e convinti di fare bene»,
ed è come se facesse allo stesso
tempo una richiesta alla squadra e un riassunto di quello che
forse non sempre ha visto nei
giorni precedenti. Anche se i
suoi giorni sono fatti di «12-14
ore di lavoro per l’Inter: ora
aspetto di vederne i frutti in campo». E contro chi, conterà fino
ad un certo punto: «L’Internacional? L’esperienza di tanti anni e
tante finali mi ha insegnato che
non si parla mai della partita dopo se non sai com’è finita quella
prima; e che quando si gioca e
magari si perde una finale, e io
ne ho giocate tante, ti resta addosso la voglia di vincere quella
dopo». E ogni riferimento a Madrid, o magari a Montecarlo,
non è puramente casuale.
Demolito l’Al Wahda
In semifinale ci sarà
il Seongnam rapido
e cinico in attacco
s
OMBRE
V
Luciano
Spalletti
51 anni
allena lo Zenit
San Pietroburgo
V
Leonardo
Nascimento
de Araujo
41 anni
è libero
V
Walter
Zenga
50 anni
è il tecnico
dell’Al Nassr
V
Diego
Simeone
40 anni
ora è senza
panchina
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
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ABU DHABI (Emirati Arabi) dI coreani. Ancora. Della serie: ti prego, no. Basta figuracce. Inter,
please, riscattaci dal 1966 e
2002: sennò sai i titoloni e le
pernacchie? Quando ad Abu
Dhabi sono quasi le dieci di sera, ecco uscire di prepotenza
l’anti-Inter: si chiama Seongnam Ilhwa Chunma F.C., devasta l’Al Wahda (sinceramente scombinata) e si presenta alla semifinale mostrando anche sensatezza calcistica.
Cinque tiri quattro gol Davanti
agli occhi del presidente della
Fifa, Blatter, e quelli tecnici di
Benitez, Branca, Paolillo, Carboni e gli osservatori Bedin e
Fontana, il Seongnam mette
insieme una partita corposa e
il suo allenatore Shin fa: «L’Inter? Squadra top al mondo:
grande opportunità, daremo il
massimo». Il filo di gas lo usano con l’Al Wahda, friabilissima: 4-1, diciassette falli fatti,
dodici tiri di cui cinque nello
specchio. Ergo: cinque tiri,
quattro gol.
Il Santone, il Mou e i tre extra
Tutto sudcoreano, il Seongnam. Soltanto tre le eccezioni: Ognenovski (centrale difensivo, australiano, duro e goleador), Radoncic (centravanti, Montenegro) e Molina (ala
colombiana qualitativa). Il tecnico, Shin Tae Yong, è visto in
patria come un Mourinho: motivatore e vincente. Poi c’è il
proprietario, Sun Myung Moon, una sorta di Santone: predicatore, è fondatore della
Chiesa dell’Unificazione, nonché presidente della Federazione per la Pace Universale.
All’età di sedici anni gli sarebbe apparso Gesù dandogli il
compito di portare avanti la
sua missione. L’appartenenza
al gruppo della Chiesa dell’Unificazione porta denaro
che, proveniente da una lunga
lista di imprese internazionali, finanzia la squadra. Ma la
connotazione religiosa ha fatto sì che il club ricevesse proteste quando si trasferì a Seongnam, città satellite di Seul,
nel 1996.
Come giocano Con il 4-1-4-1,
con Kim davanti alla difesa a
dirigere e rompere (andrà su
Sneijder), con due ali larghe
(Molina e Cho) e con un trequartista (Choi, buon dribbling). Disciplinata, ha ripartenze rapide, usa più il possesso che il correre alla cieca, Radoncic fa da sponda e apri-varchi, poi fa contropiede astuti
ma mostra sofferenza nell’aggressione. Non è male nemmeno il terzino sinistro Hong
Chul.
Gli stranieri sono
soltanto tre, mentre
l’allenatore Shin è
visto in patria un po’
come un Mourinho:
vincente e motivatore
AL WAHDA-SEONGNAM
1-4
MARCATORI Molina (S) al 4’, F. Baiano
(A) al 26’, Ognenovski (S) al 30’ p.t.;
Choi (S) al 27’, Cho (S) al 36’ s.t.
AL WAHDA (4-2-3-1) Al Hosani; Eisa, Al
Kamali, Basheer, H.Ali (dal 9’ s.t. Al
Shehhi); Magrao (dal 42’ Khalid), Hugo;
Fahed (dal 19’ s.t. Khatiri), Ismaeil, Al
Hammadi; F.Baiano. In panchina:
Mutaz, Al Hosani, Ahmed, Al Jnebi, Al
Hosani, Diarra, Jumaa, Saleh, Bazuahir.
All: Hickersberger.
SEONGNAM (4-1-4-1) Jung; Ko, B.K.Cho,
Ognenovski, C.Hong; S.H.Kim; Molina
(dal 38’ s.t. Kim), Cheon (dal 45’ p.t. Jo),
S.K.Choi, D.G.Cho; Radoncic (dal 24’ s.t.
Song). In Panchina: Yun, Jeong,
Namkung, Jang, Park, Yong, Kang,
Yong, Kang, Lee. All: Shin.
ARBITRO Carrillo.
NOTE Spettatori 30.625. Ammoniti Jo
(S), Ognenovski (S); Basheer (A).
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.
Il Presidente Massimo Moratti, il Consiglio
d'Amministrazione, tutta F.C. Internazionale ricordano a nove anni dalla scomparsa con immutato affetto e rimpianto la figura dell'avvocato
Giuseppe Prisco
Vicepresidente dell'Inter, tifoso appassionato e
intelligente, un grande e prezioso amico.
- Milano, 12 dicembre 2010.
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MONDO
Il City non sbaglia, Mancini va in testa
Vince 3-1 in casa del West Ham senza Tevez (squalificato) che a gennaio vuole andarsene
GIANCARLO GALAVOTTI
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LONDRA dMancini sorpassa An-
celotti. Un segno dei tempi. Il
Manchester City asfalta delicatamente il West Ham, ultimissimo in classifica, e nella prima
parte del 17˚ turno, spalmato
su 3 giorni, affianca l’Arsenal
in vetta alla Premier. Secondo
per differenza gol (5 meno dei
Gunners), ma inesorabilmente
in lizza per la successione al trono di Carletto. Che oggi può riprendersi il primo posto, se riesce a fermare la crisi del Chelsea vincendo il derby al Tottenham. In attesa che lunedì sera lo scontro al vertice tra Manchester United e Arsenal esprima il leader autentico.
Tevez Vittoria doppia, per il
Mancio, che con il 3-1 esorcizza a Upton Park la Tevez-dipendenza dei suoi. Carlitos, un turno di squalifica come Kolarov,
ha firmato finora 10 dei 24 gol
del City (48 per cento). Ieri a
tarda sera s’è diffusa la notizia
che Tevez ha chiesto di essere
ceduto a gennaio, perché non
ce la fa più a vivere a Manchester. Separato dalla moglie che
vive con le due bambine a Buenos Aires, da tempo va dicendo
che la solitudine in Inghilterra
è insopportabile. Invece di Tevez, gli Hammers trovano il co-
lossale Yaya Touré e l’imprevedibile, inarrestabile David Silva. La manovra dello spagnolo
congela i londinesi, la potenza
travolgente dell’ivoriano concretizza in rete. Primo centro alla mezz’ora, un sinistro fulminante dall’assist di Barry, e raddoppio al 73’, diagonale ravvicinato e stretto che esplode sul
palo e carambola dentro dalla
WEST HAM
MANCHESTER C.
1
3
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Y. Touré (M) al 30’ p.t.; autorete di Green (M) al 28’, A. Johnson
(M) al 36’, Tomkins (W) al 44’ s.t.
WEST HAM (4-2-3-1) Green 6; Faubert 6, Tomkins 5,5, Upson 6, Ben Haim 5,5; Spector 5,5, Parker 5; Barrera 6 (dal 26’ s.t. Cole 5,5), Obinna 6,
Stanislas 6 (dal 20’ s.t. Dyer 5,5); Piquionne 6 (dal 35’ s.t. Hines s.v.). PANCHINA Stech, Reid, Boa Morte, Kovac. ALLENATORE Grant 5.
MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart
6,5; Boateng 6, K. Touré 6, Kompany
6,5, Zabaleta 6; De Jong 6,5, Barry 6;
Silva 7 (dal 41’ s.t. Milner s.v.), Y. Touré 7,5, Jo 6; Balotelli 5,5 (dal 17’ s.t. A.
Johnson 6,5). PANCHINA Given, Richards, Lescott, Vieira, Santa Cruz.
ALLENATORE Mancini 7.
ARBITRO Dowd 6.
NOTE spettatori 32.813. Ammoniti Ben Haim
(W), De Jong (M), Zabaleta (M) gioco scorretto, Balotelli (M) proteste. Tiri in porta 3-7.
Fuori 10-5. Fuorigioco 1-1. Angoli 2-6. Recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.
schiena di Green, tecnicamente in autorete. Ma i tifosi del City non cantano Yaya. I cori sono tutti per Mancini, con buona pace del Blu dipinto di blu:
«Mancini, oh-oh, he comes
from Italy, and he runs City,
and will win us the league».
«Viene dall’Italia, dirige il City,
ci farà vincere il campionato».
Elementare, in tutti i sensi. Cori anche per Balotelli. Ma sono
dei supporters locali.
Spreco Quando Mancini lo sostituisce in fretta, dopo un’ora,
con Adam Johnson, Upton
Park tuona: «What a waste of
money», quanti soldi sprecati.
Espulso il 7 novembre al West
Bromwich, 3 turni di squalifica, aveva fatto il bravo contro
Stoke, Salisburgo e Bolton, 2
gol agli austriaci e solo un paio
d’insulti in italiano all’arbitro
non poliglotta, a Stoke. A Upton Park sfiora l’1-0 al 4’, quando manda appena largo il cross
di Jo, e ancora al 33’, ma Barrera respinge la schiacciata. Cade tanto, nei contrasti: l’arbitro
Dowd non gli fa caso, se non
per le crescenti proteste che
meritano il giallo al 59’. Mancini lo tira giù prima che sia tardi. Entra Johnson, e firma un
magnifico 3-0 aggirando Green, in simbiosi con l’assist di Silva. Accorcia Tomkisn a tempo
scaduto, e non è certo una consolazione per il West Ham.
SPAGNA 15ª GIORNATA
Il tecnico del Real
si lamenta per
l’assenza di Higuain
E pizzica Dani Alves
FILIPPO MARIA RICCI
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MADRID dTrent’anni fa sulla
Cane e gatto Ieri Mou ha descritto così la situazione del
suo attacco, decapitato dall’ernia che ha colpito Higuain: «Se
tu non hai un cane col quale andare a caccia e magari hai un
gatto, vai col gatto. Però non
puoi andare solo». Risate della
platea. «Abbiamo un solo attaccante, Benzema. Se gioca, non
abbiamo nessuno in panchina.
Se non gioca, dobbiamo cambiare sistema perché in campo
non abbiamo attaccanti. Non
avere Higuain è un problema
però io non piango, come non
ho pianto per l’assenza di
Kakà. Potevo farlo, altri allenatori probabilmente l’avrebbe-
Di Matteo sfortunato
Oggi il derby di Londra
LONDRA (l.p.) Sfortunato il West Bromwich di Di
Matteo, sconfitto 2-1 dall’Aston Villa nel derby
delle West Midlands. Il WBA parte bene, sfiora più
volte il gol e colpisce la traversa con Tchoyi. Poi
va sotto (Downing 25’) e il finale è infuocato:
raddoppio di Heskey (80’), 1-2 di Scharner all’89’ e
2 minuti dopo il pallonetto del possibile pari di
Thomas è di poco alto. Festeggia Pardew, 8o
tecnico del Newcastle in 4 anni e ripudiato dai
tifosi ancor prima di cominciare. La sua colpa:
aver sostituito l’amato Hughton. E così in un
sondaggio il 98% dei tifosi ha affermato di non
gradirlo. Magari cambieranno idea dopo il
convincente 3-1 sul Liverpool, alla sesta sconfitta
su 9 trasferte. In vantaggio con Nolan, i
bianconeri vengono raggiunti da Kuyt, prima di
dilagare con Barton e uno strepitoso sinistro di
Carroll (10˚ gol).
17ª GIORNATA Ieri: Aston Villa-West Bromwich
Mario Balotelli, 20 anni, sovrasta Scott Parker, 30 AP
2-1, Everton-Wigan 0-0, Fulham-Sunderland 0-0,
Newcastle-Liverpool 3-1, Stoke-Blackpool 0-1,
West Ham-Manchester City 1-3.
Oggi: Bolton-Blackburn, Tottenham-Chelsea,
Wolverhampton-Birmingham.
Domani: Manchester United-Arsenal.
CLASSIFICA Arsenal, Manchester City 32;
Manchester United 31; Chelsea 30; Tottenham 26;
Sunderland 24; Bolton 23; Newcastle, Liverpool,
Blackpool, West Bromwich 22; Stoke, Blackburn
21; Aston Villa 20; Everton, Birmingham 18;
Fulham, Wigan 16; Wolverhampton, West Ham 12.
taccuino
GERMANIA 16a GIORNATA
Mou come Boskov
«Benzema? Vado
a caccia col gatto...»
panchina del Real Madrid sedeva Vujadin Boskov, alla sua penultima tappa spagnola prima
di sbarcare in Italia, chiamato
da Costantino Rozzi all’Ascoli.
Ieri José Mourinho ha scelto
una metafora calciatore-animale che ha ricordato la fantasia dialettica del serbo, che in
una delle sue frasi più brillanti
definì Gullit «come cervo che
esce di foresta».
PREMIER 17ª GIORNATA
José Mourinho, 47 anni, da
quest’anno guida il Real Madrid AFP
ro fatto, ma comincio solo ora
a parlarne perché ha cominciato ad allenarsi e tra due settimane si aggregherà al gruppo.
Allo stesso modo non starò qui
a parlare di Higuain o di attaccanti tutti i giorni».
Alves e Einstein Era in forma
Mou, e ha regalato altre piccole perle: ha detto che Albiol e
Garay potrebbero giocare di
punta vista la buona presenza
fisica. Ha sistemato l’arbitro
Bo Larssen, che aveva dato del
tuffatore a Ronaldo, dicendo
che Cristiano è un giocatore
«top» mentre Larssen è un arbi-
tro «normalito» e nessuno si ricorderà di lui. Ha paragonato
Dani Alves ad Albert Einstein.
Il laterale del Barça aveva detto che Mou «non ha inventato
il calcio», José ha replicato con
forza: «Dobbiamo sempre apprendere dalle persone intelligenti, e ciò che ha detto Alves
Einstein non avrebbe potuto
esprimerlo in forma migliore.
È stato un portoghese a scoprire il suo Paese, però non è stato un portoghese a inventare il
calcio. Ha assolutamente ragione: non ho inventato il calcio».
Stasera il Madrid è a Saragozza, che in difesa ha gli italiani
Lanzaro e Contini ma langue
all’ultimo posto.
Bayern, rinnova
Schweinsteiger
Addio Inter e Real
Niente da dire Dopo toccherà al
Barcellona, in casa con la Real
Sociedad. A Guardiola i temi
non mancavano. «Il mio rinnovo? Niente da dire». Lo sponsor e il Qatar: «Quando una
squadra con 112 anni di storia
rompe una tradizione è normale che ci siano polemiche. La
decisione è stata presa perché
era necessaria per la stabilità
economica del club. Io ho vissuto due anni in Qatar e mi sono trovato bene. Ci sono ingiustizie in tutto il mondo, non solo lì. Il regime è quello che è,
funziona così ma è meglio di
quanto la gente pensi».
dNiente Inter, niente Real Madrid, niente che non sia Bayern
Monaco. Bastian Schweinsteiger (che veste la maglia biancorossa da quando aveva 14 anni) resterà un sogno per le big
d’Europa che volevano il cervello del centrocampo bavarese: Schweini — che secondo
Khedira aveva chiesto informazioni al compagno di nazionale sul progetto Mourinho — ha
rinnovato fino al 2016 il contratto con il Bayern (era in scadenza nel 2012). «È un ottimo
segnale che un giocatore di valore mondiale come Schweinsteiger resti al Bayern», ha
commentato il tecnico del
Bayern Louis Van Gaal con il
sorriso ben stampato in faccia.
15ª GIORNATA Ieri Getafe-Villarreal
1-0, Siviglia-Almeria 1-3, Atletico Madrid-Deportivo 2-0. Oggi Sporting
Gijon-Levante, Hercules-Malaga, Maiorca-Racing-Santander, Athletic Bilbao-Espanyol, Saragozza-Real Madrid, Barcellona-Real Sociedad. Domani Valencia-Osasuna.
CLASSIFICA Barcellona 37; Real Madrid 35; Villarreal 30; Espanyol 28, Valencia 24; Getafe, Atletico Madrid 23;
Real Sociedad 22; Maiorca 21; Siviglia
20; Athletic Bilbao 19; Deportivo 17;
Osasuna, Hercules 15; Levante, Santander 14; Malaga, Almeria 13; Sporting Gijon 10; Saragozza 9.
Accordo fino al
2016 per il regista
Intanto il Borussia
resta imprendibile
ALEX FROSIO
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Il Borussia vola Resta a margine il 3-0 bavarese al St Pauli:
sblocca Altintop con un gran tiro dai 20 metri, ma serve
l’espulsione del portiere Keller
(fallo su Müller) e conseguente rigore trasformato da Lahm
oltre metà ripresa per mettere
al sicuro il risultato, chiuso dalla rete di Ribery. Il Bayern resta però lontanissimo dalla vet-
ta, dove continua a volare il Borussia Dortmund. Un gol di
Sahin in apertura di partita
(9’), raddoppio di Kagawa al
25’ della ripresa: così i gialloneri liquidano il Werder Brema
che martedì ha strapazzato l’Inter e infilano la settima vittoria
consecutiva. Totale: un mostruoso 43 punti in classifica.
«Ma la classifica non mi interessa — ha spiegato il tecnico Jurgen Klopp — voglio solo che i
miei continuino a lavorare e a
giocare come se non ci fosse domani».
Leverkusen secondo In attesa
del Mainz, che oggi riceve lo
Schalke, il Leverkusen fa un
bel colpetto in casa dell’Amburgo, agganciando il secondo posto e dando parziale ragione al
c.t. tedesco Löw che ha indicato nella squadra guidata dal
«vecchio» Jupp Heynckes l’unica rivale credibile allo strapotere del Borussia.
16 a GIORNATA Ieri Kaisersalutern-Wolfsburg 0-0; Colonia-Eintracht
1-0; Bayern Monaco-St Pauli 3-0; Amburgo-Leverkusen 2-4; Hoffenheim-Norimberga 1-1; Borussia Dortmund-Werder Brema 2-0. Venerdì
Hannover-Stoccarda 2-1. Oggi Friburgo-Borussia
Mönchegladbach,
Mainz-Schalke.
CLASSIFICA Borussia Dortmund
p.43; Leverkusen 32; Hannover 31;
Mainz 30; Bayern 26; Hoffenheim, Friburgo 24; Eintracht 23; Amburgo 21;
Norimberga, Werder 19; Kaiserslautern, Wolfsburg 18; St Pauli 17; Schalke
16; Colonia 15; Stoccarda 12; Borussia
Mönchegladbach 10.
FRANCIA
Lilla e Psg in fuga
PARIGI d(a.g.) Il Psg fa sul serio.
Nené stende il Valenciennes con
una doppietta (1-2), ma il Lilla si tiene
il primo posto grazie al palermitano
mancato De Melo che sbanca Arles
nel recupero. Il Marsiglia rimedia soltanto un punto a Auxerre: la squadra di Deschamps va in vantaggio
subito con Remy ma dopo l’espulsione di M’Bia si fa raggiungere su rigore da Birsa. 17ª giornata Ieri:
Brest-Montpellier 0-0; Caen-Nizza
0-0; Lorient-Lens 3-0; Nancy-Sochaux 1-0; Valenciennes-Psg 1-2; Arles-Lilla 0-1; Auxerre-Marsiglia 1-1.
Oggi: Lione-Tolosa; Monaco-St
Etienne; Bordeaux-Rennes. Classifica Lilla 31; Psg 30; Marsiglia, Rennes 27; Brest, Lione 26; Montpellier
25; Sochaux, Bordeaux, Lorient, Tolosa 24; St Etienne, Nancy 22; Auxerre, Nizza 21; Valenciennes 19; Monaco, Caen, Lens 15; Arles 7.
RUSSIA
Scontri ultrà-polizia
dÈ degenerata in una serie di violenti scontri con la polizia, conditi da
saluti e slogan nazisti, una manifestazione dei tifosi dello Spartak Mosca (circa cinquemila persone) per
ricordare Egor Sviridov, tifoso ucciso da un proiettile di gomma il 6 dicembre durante una rissa con tifosi
caucasici. Una quindicina i feriti e circa 60 le persone fermate.
ARGENTINA
Che paura per Sensini
UDINE d(m.m.) È tornato a casa dopo la grande paura per Nestor Sensini. L'ex Udinese, Parma e Lazio, oggi
allenatore del Newell's, alla vigilia
della gara con l'Olimpo di settimana
scorsa (persa 1-0), è stato ricoverato d'urgenza per forti dolori addominali: erano calcoli alla cistifellea.
Operato, Sensini ora sta bene ed è
stato dimesso.
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22
R
DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE BWIN LA 19a GIORNATA
l’analisi
di NICOLA BINDA
1
s
LE FRASI
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Quei tris
dal sapore
diverso
V
Ci sono due modi per dare la
caccia al Novara. I tre gol di
Siena e Atalanta hanno un
sapore diverso. Quelli della
squadra di Conte sono ricchi
e grassi come i salumi di
cinta; quelli degli uomini di
Colantuono sono come la
polenta, che per essere
gustosa va condita e fatta
diventare taragna.
La capolista rinvia la festa
per il titolo d’inverno, si
volta e vede le due
corazzate farsi sotto.
Il Siena gioca, diverte e
segna, facendo a pezzi una
delle squadre più in forma
del momento, soddisfacendo
anche coloro che invocano
lo spettacolo in questo
campionato, in passato
anonimo. L’Atalanta è la
cosa più concreta che ci sia,
poco incline a regalare
divertimento, ma sulla
strada invocata dalla società
sin dal giorno della
presentazione: deve essere
Serie A, non importa come.
Quale sarà la strategia
vincente? Sul modello Siena
sta crescendo anche il
Varese, altra squadra che
accompagna le vittorie con
grandi prestazioni: bravo
Sannino, anche se la
modestia che cerca di
diffondere, a questo punto,
sembra un po’ esagerata.
Non si può dire che anche il
Livorno e soprattutto la
Reggina non corrano
annoiando, anzi. Certo, la
squadra di Pillon in formato
esterno è un’altra cosa,
rispetto a quella casalinga.
E quella di Atzori, senza
Bonazzoli, fatica a riempire
la casella dei marcatori. Ma
guardandole vincere, non si
torna a casa dicendo di aver
sprecato una giornata.
Insomma, dietro al Novara,
hanno vinto tutti. Anche
Padova (venerdì) e Pescara,
che hanno ammortizzato la
frattura tra playoff e centro
classifica, salita da 2 a 4
punti. Tocca al Torino limare
le distanze. Magari, facendo
vedere un po’ di bel calcio.
Rubino
(attaccante
del Novara)
«Gol pesante,
come il mio 2-2
di 6 anni fa
proprio a
Frosinone con il
Novara in C1.
Da annullare?
Non ho toccato
con le mani»
V
Tesser
(allenatore
del Novara)
«Primi 20’ da
solito Novara,
poi il gol ci ha
condizionati.
Abbiamo il
merito di averci
creduto e non
dimentichiamo
mai chi siamo»
1
1
FROSINONE
NOVARA
LE PAGELLE
di G.IM.
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Lodi (F) al 22’ p.t.; Rubino
(N) al 39’ s.t.
FROSINONE (4-3-3) Sicignano; Catacchini, Terranova, Guidi, Bocchetti;
Grippo, Bottone, Cariello (dal 28’ s.t.
Gucher); Lodi (dal 46’ s.t. Ben Djema),
Santoruvo, Sansone (dal 42’ s.t. Stellone). PANCHINA Frattali, Caetano, Basso, Di Carmine. ALLENATORE Carboni.
NOVARA (4-3-1-2) Ujkani; Morganella, Centurioni, Ludi, G. Gigliotti; Marianini, Porcari, Rigoni (dal 10’ s.t. Scavone); Motta (dal 17’ s.t. Rubino); Gonzalez, Bertani (dal 28’ s.t. E. Gigliotti).
PANCHINA Fontana, Gheller, Lisuzzo,
Drascek. ALLENATORE Tesser.
FROSINONE 7
SICIGNANO 7 Paratone su Motta,
Gonzalez. Se fosse uscito sul gol...
CATACCHINI 6 Gestisce Rigoni e
aiuta in mediana.
TERRANOVA 5 Dorme sul gol.
GUIDI 5 Indeciso su Rubino.
BOCCHETTI 5,5 Si fa infilare sul
suo lato nel finale.
GRIPPO 6 Lotta, e soffre.
BOTTONE 6,5 Gran guastatore.
CARIELLO 6,5 Oscuro ed efficace.
GUCHER 6 La falla è nata altrove.
ARBITRO Stefanini di Prato.
ESPULSI Terranova (F) al 45’ s.t. per
doppia ammonizione (entrambe per
gioco scorretto).
AMMONITI Bottone (F), G. Gigliotti (N) e
Guidi (F) per gioco scorretto.
NOTE paganti 713, incasso di 8.405 euro; abbonati 1.911, quota di 17.490 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 5-4. In
fuorigioco 6-3. Angoli 4-7. Recuperi:
p.t. 1’, s.t. 4’.
h
Gol, tunnel in area con tiro lampo
deviato. Sballo. (Ben Djema s.v.)
SANTORUVO 7 Fa reparto da
solo, offre l’assist-gol a Lodi.
STELLONE 5,5 Gli ribattono la
palla della vittoria.
Novara, che spavento
h
Rubino rimedia il pari
ALL. CARBONI 7 Ganasce nella
regia novarese: sbagliano altri.
NOVARA 5
Il Frosinone con Lodi mette sotto la capolista di Tesser
Nella ripresa il capitano entra, segna ed evita la sconfitta
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FROSINONEdTroppo brutto per
essere vero, troppo forte per
non inventarsi un guizzo che
aggiusti tutto. Il Novara si salva con un «reduce», un goleador della vecchia guardia: Raffaele Rubino. Quando si catapulta sul pallone che, da destra, gli crossa Morganella lo
spinge in porta con tutto... se
stesso. Forse fin troppo visto
come i ciociari lamentino un
mani, nel contatto con la palla,
oltre al colpo di testa e busto. Il
Novara visto in Ciociaria è una
giornata di marzo: sole abbagliante per i primi 20’ poi, al
gol dei padroni di casa (il Frosinone non aveva mai tirato in
porta), compaiono ombre e nubi. Santoruvo, di testa, dà a Lodi un pallone che scaglia in por-
ta, fulmineo: Ujkani ribatte,
ma la respinta in rete dell’ex
scugnizzo (si vocifera un suo
passaggio al Lecce a gennaio)
è un rasoterra di sinistro che
l’infila come una lama.
la difesa novarese sul gol di Lodi, identico ronfare s’è udito
sul pari: Guidi tentenna, Terranova si fa beffare nel contrasto
da Rubino, alla fine si pareggia
gara e sberleffi difensivi.
La chiave Il gol gasa il Frosinone e deprime il Novara, che le
sue tre belle palle gol in 20’ le
aveva assemblate (Gonzalez
su angolo, G. Gigliotti sulla replica e Motta con una sassata).
Del resto non c’è da stupirsi se
è la squadra (score alla mano)
che in B offre la miglior percentuale di pericolosità (57,5%).
Carboni lo sa bene tant’è che
attacca Bottone a Motta, spingendo così il novarese gradualmente fuori dal match. Quello
che Bertani e Gonzalez firmano (bella la palla a rientrare
dell’ex postino argentino al 32’
p.t.) è produzione propria, artigianale. Ma così come dorme
Destini Il Frosinone appare rinato, permettendosi anche
due palle gol nell’assalto dopo
il pari. Stellone (rientrava dopo tre mesi), s’è visto ribattere
un tiro in area piccola dopo
che Grippo aveva sbagliato un
rigore in movimento poco prima. Quanto a Tesser, conferma la specialità: i cambi mirati. Non solo Rubino che entra e
fa gol ma anche lo spostamento di Gonzalez a suggeritore
dietro le due punte fa saltare il
reticolato difensivo alzato dal
Frosinone centralmente. Si
aspettavano l’assalto lì, è arrivato invece il pari dai lati. Niente fuga quindi per il Novara,
ma nemmeno sosta forzata.
SERIE B 19ª GIORNATA
ATALANTA-ALBINOLEFFE
3-1
CROTONE-CITTADELLA
1-1
EMPOLI-PORTOGRUARO
2-3
FROSINONE-NOVARA
1-1
PUNTI
IN CASA
NOVARA
41
V
8
SIENA
37
RETI
FUORI
TOTALE
N
1
P
0
V
4
N
4
P
2
G
19
V
12
IN CASA
FUORI
Diff.
TOTALI Reti
N
5
P
2
F
23
S
4
F
15
S
F
S
10 38 14 24
8
2
0
2
5
2
19 10
7
2
20
5
13
13 33 18
15
MODENA-VARESE
0-2
ATALANTA
36
7
2
1
4
1
4
19
11
3
5
17
7
9
10 26 17
9
PADOVA-SASSUOLO
1-0
VARESE
32
4
5
0
4
3
3
19
8
8
3
12
4
10
9
22 13
9
PESCARA-VICENZA
1-0
LIVORNO
31
4
3
2
4
4
2
19
8
7
4
13
11
15
9
28 20
8
PIACENZA-LIVORNO
0-1
REGGINA
31
6
3
1
3
1
5
19
9
4
6
14
5
11
16 25 21
4
REGGINA-GROSSETO
1-0
PADOVA
27
7
2
1
0
4
5
19
7
6
6
23
9
7
14 30 23
7
SIENA-ASCOLI
3-0
PESCARA
27
5
2
3
2
4
3
19
7
6
6
16
13
7
9
23 22
1
TORINO
26
6
2
2
1
3
4
18
7
5
6
15
11
7
11
22 22
0
VICENZA
26
6
2
1
2
0
8
19
8
2
9
12
5
10
21 22 26 -4
EMPOLI
25
3
4
2
2
6
2
19
5
10
4
11
6
10
11
CITTADELLA
23
4
2
3
2
3
5
19
6
5
8
16
12
8
14 24 26 -2
CROTONE
23
4
2
3
1
6
3
19
5
8
6
11
8
7
14
ALBINOLEFFE
22
5
1
3
1
3
6
19
6
4
9
14
12
9
19 23 31
GROSSETO
21
4
5
1
1
1
7
19
5
6
8
13
7
7
17 20 24 -4
MODENA
20
3
6
1
1
2
6
19
4
8
7
11
10
8
18
19 28 -9
FROSINONE
19
3
4
3
1
3
5
19
4
7
8
12
12
6
14
18 26 -8
TRIESTINA
17
2
4
3
1
4
4
18
3
8
7
5
7
9
17
14 24 -10
ASCOLI (-5)
17
2
5
2
3
2
5
19
5
7
7
8
10
11
14
19 24 -5
SASSUOLO
17
2
3
4
2
2
6
19
4
5
10
9
12
9
12
18 24 -6
PIACENZA
17
2
4
4
1
4
4
19
3
8
8
16
17
5
11
21 28
PORTOGRUARO
17
3
3
3
1
2
7
19
4
5
10 10
14
8
18
18 32 -14
TRIESTINA-TORINO
domani, ore 20.45
PROSSIMO TURNO
Venerdì 17 dicembre, ore 20.45
NOVARA-PESCARA
Sabato 18 dicembre, ore 15
ASCOLI-REGGINA
CITTADELLA-ATALANTA
GROSSETO-CROTONE
LIVORNO-PADOVA
PORTOGRUARO-MODENA
SASSUOLO-FROSINONE
TORINO-EMPOLI
VARESE-SIENA
VICENZA-TRIESTINA
Lunedì 20 dicembre, ore 20.45
ALBINOLEFFE-PIACENZA
I GOL
3
Raffaele
Rubino ci ha
preso gusto:
dopo i due gol di
sabato scorso in
casa con il
Crotone, ecco il
terzo sul campo
del Frosinone
CENTURIONI 5 Soffre Lodi.
LUDI 5,5 Nega il gol a Stellone.
G. GIGLIOTTI 5,5 Parte bene, poi
cala. Va a sprazzi.
MARIANINI 5 Incide poco.
PORCARI 5,5 Poco lucido.
RIGONI 5 Rientrava, in Ciociaria
era in ...grigio.
SCAVONE 6 Velocità, energia,
rabbia: alza il ritmo.
MOTTA 6 Bottone lo bracca, ma
una giocata-gol la firma.
RUBINO 7 Al posto giusto nel
momento giusto.
GONZALEZ 6,5 Dietro le punte,
intriga.
BERTANI 6 Un pallone a scorrere
e una freccia avvelenata. C’è.
E. GIGLIOTTI 6 Si va a mettere nel
cuore ciociaro e rompe.
ALL. TESSER 6 Il merito di
puntare su Rubino e crederci.
TERNA ARBITRALE STEFANINI 5
Sbaglia gialli e punizioni:
per fortuna non condiziona
il risultato. Vuoto 6-Preti 6
MARCATORI
PARTITE
SQUADRE
w
MORGANELLA 6,5 Qualche colpa
sul gol subìto ma fà il cross del
pari.
TOP&FLOP
CLASSIFICA
RISULTATI
IL MIGLIORE
7 UJKANI
Para bene su Lodi, anche prima
del gol.
GAETANO IMPARATO
Stellone
(attaccante
del Frosinone)
«Ho il rimpianto
di quel tiro
respinto che
poteva valere la
vittoria, ma ha
anche la gioia di
essere tornato
in campo
dopo tre mesi»
SANSONE 6,5 Scatti e manette.
Offensiva e difensiva: buono.
Raffaele Rubino, 32 anni, esulta dopo il gol del pareggio segnato a Frosinone BOZZANI
DAL NOSTRO INVIATO
V
IL MIGLIORE
7 LODI
21
17
4
18 22 -4
-8
-7
Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è
meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci
sono meno di 5 punti di differenza.
15 RETI Succi (5, Padova).
11 RETI Bertani e Gonzalez (Novara).
10 RETI Coralli (3, Empoli); Cacia (2,
Piacenza); Bonazzoli (Reggina).
9 RETI Piovaccari (3, Cittadella).
8 RETI Abbruscato (1, Vicenza).
7 RETI Altinier (Portogruaro);
Mastronunzio (Siena); Bianchi (1, Torino).
6 RETI Doni (1) e Tiribocchi (1, Atalanta);
Lodi (1, Frosinone); Dionisi (Livorno);
Calaiò (3, Siena).
5 RETI Torri (AlbinoLeffe); Ruopolo
(Atalanta); Cutolo (Crotone); Sansone
(Frosinone); Surraco (Livorno); Pasquato
(Modena); Motta (2, Novara); Di Gennaro
(Padova); Sansovini (Pescara); Cunico (3,
Portogruaro); Viola (3, Reggina).
4 RETI Momentè (1, AlbinoLeffe); Dalla
Bona (Cittadella); Caridi (1) e Guidone
(Grosseto); Cani (Modena); Rigoni (2,
Novara); Larrondo (Siena); Iunco e
Sgrigna (Torino); Godeas (Triestina);
Carrozza, Ebagua e Neto Pereira (Varese).
IL TOP
IL FLOP
BRIENZA
(Siena)
Un giocatore così è un
lusso per la categoria e
Conte lo sta gestendo
alla perfezione. Contro
l’Ascoli gioca una
grande gara, segna due
gol e viene utilizzato
anche come esterno.
Brienza è la risposta a
chi dice che in B la
qualità conta poco
AGLIETTI
(Empoli)
Nessuna sconfitta per
15 giornate, poi un
filotto di 4 k.o. di fila.
Dov’è finito l’Empoli
divertente? Lo
chiediamo ad Aglietti,
che in settimana ha
ottenuto il contratto
anche per la prossima
stagione. Ma non
l’inversione di tendenza
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
23
R
SERIE BWIN LA 19a GIORNATA
L’Atalanta balla il lento
IL POSTICIPO
L’AlbinoLeffe stuzzica Colantuono, poi Ruopolo firma il derby degli ex e dei singoli
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CENITI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMOdChi l’ha detto che in
terza classe non si può andare
in A? Non certo questa Atalanta, lenta e impacciata, ma sempre vicina alla zona promozione diretta dopo la vittoria contro l’AlbinoLeffe. Certo, il derby ha confermato le sue difficoltà: se deve fare la partita è notte fonda. Ci pensano i singoli a
sopperire alle lacune del collettivo. E ieri alle individualità nerazzurre se ne aggiunta una
inattesa: l’arbitro, capace di
sbagliare a senso unico.
Le svolte Sono due. Una tattica
e l’altra esterna. La prima è legata a Bombardini (uno dei tantissimi ex), schierato dopo una
lunga assenza. Fino a quando è
rimasto in campo, l’AlbinoLeffe
ha messo paura agli avversari
evitando di finire schiacciato.
La seconda si chiama Nasca. Il
fischietto di Bari ha nell’ordine:
dato un rigore generoso, evitato di espellere Manfredini sull’1-1 e convalidato il 3-1 viziato
da un fallo di Ruopolo. Può bastare. E se Mondonico durante
la gara è rimasto calmo (niente
sedia in aria come in Ajax-Torino, finale di Coppa Uefa), il motivo è spiegato dal tecnico: «Errori evidenti, persino il quarto
uomo mi ha dato ragione...». Insomma, il 3-1 è bugiardo. Per
un’ora l’Atalanta (6 vittorie su
6 contro l’AlbinoLeffe) è rimasta ingabbiata: solo nel finale,
con gli avversari fiaccati dalla
terza gara in 7 giorni, ha avuto
h
ATALANTA
ALBINOLEFFE
IL MIGLIORE
BOMBARDINI (AlbinoLeffe)
VOTO 6,5
Tiene in scacco l’Atalanta.
Non male per uno che non
doveva neppure giocare
vita facile. Lo stesso Colantuono ammette: «Non sono soddisfatto. Specie del primo tempo.
Ma bisogna dare i meriti agli avversari». I meriti sono una difesa ordinata, più Bombardini.
Non certo fuochi d’artificio. Proprio il fantasista propizia il vantaggio al 31’: la sua conclusione incoccia il piede di Bellini, la
palla s’impenna e Ruopolo la
guarda come una stella caden-
LA CONFERMA VITTORIA A PIACENZA
Francesco Ruopolo, 27 anni, tre stagioni e mezza nell’AlbinoLeffe MAGNI
te; sul rimbalzo a effetto, Sala
(ex anche lui) batte Consigli. Al
40’ l’Atalanta torna a respirare
grazie al «rigorino» fischiato
per la leggera trattenuta di Zenoni (altro ex) su Bonaventura: Ceravolo realizza. Al 46’ Foglio può cambiare la storia del
derby, ma spreca l’occasione.
Nella ripresa il mancato secondo giallo a Manfredini (steso
Bombardini) spiana la strada al-
l’Atalanta. Allora Ruopolo
(toh, un ex) con una doppietta,
ma sul 3-1 fa fallo su Sala, trasforma i fischi, riservati alla
squadra dopo i primi 45’, in applausi. Sì, in A si può andare anche in terza classe. La cosa più
bella dell’Atalanta resta così lo
striscione dei suoi tifosi per ricordare Yara (la ragazzina di
Brembate scomparsa): un abbraccio lungo una curva.
LA SVOLTA IL GROSSETO SI SVEGLIA TARDI
3
1
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Sala (Al) al 31’, Ceravolo
(At) su rigore al 41’ p.t.; Ruopolo (At) al
26’ e al 38’ s.t.
ATALANTA (4-4-2) Consigli 6,5; Bellini 5,5, Capelli 5,5, Manfredini 5 (dal
27’ s.t. Troest s.v.), Peluso 6,5; Bonaventura 6, Barreto 6, Carmona 5,5,
Padoin 6,5; Ruopolo 6,5 (dal 40’ s.t.
Pettinari s.v.), Ceravolo 6 (dal 18’ s.t.
Tiribocchi 5,5). PANCHINA Frezzolini,
Raimondi, Basha, Ferreira Pinto. ALLENATORE Colantuono 6.
ALBINOLEFFE (5-3-1-1) Tomasig 6;
Zenoni 5, Garlini 6, Sala 6, Bergamelli
5,5, Piccinni 5,5; Mingazzini 6 (dal 19’
s.t. Hetemaj 6), Previtali 6, Foglio 6
(dal 30’ s.t. Torri s.v.); Bombardini 6,5
(dal 13’ s.t. Grossi 5); Cocco 5,5. PANCHINA Layeni, Passoni, Luoni, Cisse.
ALLENATORE Mondonico 6.
ARBITRO Nasca di Bari 4,5.
GUARDALINEE Chiocchi 6-Cini 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Manfredini (At), Zenoni (Al)
e Barreto (At) per g.s.; Grossi (Al), Peluso (At) e Previtali (Al) per c.n.r.; Sala
(Al) per proteste.
NOTE paganti 2.482, incasso di
20.197 euro; abbonati 16.195, quota
di 64.685 euro. Tiri in porta 7-3. Tiri
fuori 9-2. In fuorigioco 1-2. Angoli
4-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
Triestina-Toro
è la sfida
delle assenze
Domani (ore 20.45) posticipo
fra Triestina e Torino.
TRIESTINA La lista degli
indisponibili si è allungata con
un lieve infortunio capitato ad
Antonelli, fuori causa assieme a
Malagò (squalificato), Colombo,
Lunardini, Filkor, Scurto e
Testini. In difesa rientrano
D’Ambrosio e D’Aiello. In
attacco coppia inedita
Marchi–Longoni. Squalificati
Malagò. Diffidati D’Ambrosio,
Filkor, D’Aiello, Testini e Brosco.
Probabile formazione
(4-4-2) Viotti; Dan. D’Ambrosio,
D’Aiello, Sabato, Longhi;
Gherardi, Gissi, Gerbo, Bariti;
Marchi, Longoni. All. Iaconi.
TORINO Oltre allo squalificato
De Vezze, assenti Bianchi,
Garofalo e Rubinho. Si cerca di
recuperare Morello (distorsione
alla caviglia), altrimenti in
panchina va Gomis (1993).
Dubbio a sinistra: Ogbonna o
Zavagno? Squalificati De
Vezze. Diffidati Iunco,
Lazarevic e Pratali. Probabile
formazione (4-2-3-1) Bassi;
Dar. D’Ambrosio, Pratali,
Ogbonna, Zavagno; Zanetti, De
Feudis; Lazarevic, Belingheri,
Iunco; Sgrigna. All. Lerda.
ARBITRO Velotto di Grosseto.
LO SHOW CINQUE RETI NEGLI ULTIMI 16’
Il Livorno esterno Reggina d’attacco Porto pazzesco
vola con Surraco Risolve Adiyiah Empoli, che crollo
PAOLO GENTILOTTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PIACENZAdIl Livorno conferma
la sua grande attitudine alle
trasferte. Gli basta un gol di
Surraco in apertura di ripresa,
dopo un primo tempo ad aspettare i padroni di casa, per sbancare Piacenza e inguaiare ancora di più la squadra di Madonna, che paga le polveri bagnate
dei suoi attaccanti. Dopo il gol
si vede un altro Livorno, rapido, manovriero, incapace di arrivare al raddoppio, anche se
lo sfiora più volte. Si spegne invece il Piacenza, che non riesce quasi mai a rendersi pericoloso.
Errori Dopo un quarto d'ora di
studio, è il Piacenza a prendere in mano la partita, con la regia arretrata di Catinali e quella avanzata di Guzman. Sono
proprio gli inserimenti da dietro, oltre ai tagli di Cacia, a creare almeno due situazioni favorevoli ai padroni di casa. Guzman ispirato al 18': fuga e gran
palla per Piccolo, controllo
non limpido, conclusione insidiosa. Poi ci riprova Bianchi
con un'incursione profonda in
area, ma sul traversone basso
De Lucia anticipa tutti. Il pari
del primo tempo toglie qualcosa alla squadra di Madonna. La
ripresa comincia con l'inatteso
vantaggio del Livorno, alla pri-
h
IL MIGLIORE
SURRACO (Livorno)
VOTO 7
Non solo il gol,
ma anche percussioni
continue e di qualità
ma conclusione verso la porta
di Cassano: Dionisi appoggia
palla al limite a Surraco, destro di prima intenzione, la palla gira moltissimo, colpisce il
palo interno e s'infila. E qui comincia l'altra partita, saldamente nelle mani del Livorno,
che fa girare palla in velocità.
Il Piacenza, invece, fatica a organizzare una reazione, anche
per la mancanza di Graffiedi.
Tavano al 14' chiama Cassano
alla deviazione non facile e
proprio alla scadere, Cassano
ipnotizza Danilevicius.
PIACENZA
LIVORNO
0
1
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Surraco al 4' s.t.
PIACENZA (4-3-1-2) Cassano 6,5;
Mei 6, Conteh 5,5, Zammuto 6,
Anaclerio 6; Marchi 6 (dal 40' s.t. Volpi s.v.), Catinali 6,5, Bianchi 6 (dal 17'
s.t. Guerra 5); Guzman 5,5 (dal 30' s.t.
Graffiedi s.v.); Cacia 5, Piccolo 5,5.
PANCHINA Donnarumma, Avogadri,
Calderoni, Wolf. ALLENATORE Madonna 6.
LIVORNO (4-4-2) De Lucia 6; Perticone 6,5, Miglionico 6, Knezevic 6,5,
Lambrughi 6; Surraco 7 (dal 47' s.t.
Salviato s.v.), Luci 6, Iori 6, Schiattarella 6,5; Dionisi 6 (dal 40' s.t. Danilevicius s.v.), Tavano 5,5 (dal 31' s.t. Pagano s.v.). PANCHINA Mazzoni, Prutsch, Di Bella, Volpato. ALLENATORE
Pillon 6,5.
ARBITRO Massa di Imperia 5.
GUARDALINEE Ciancaleoni 6 - Bianchi
6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Anaclerio (P) e Graffiedi (P)
per gioco scorretto.
NOTE paganti 817, incasso di 5.047 euro; abbonati 1.617, quota di 9.130 euro. Tiri in porta 1-3. Tiri fuori 1-5. In
fuorigioco 3-4. Angoli 0-6. Recuperi:
p.t. 0', s.t. 3'.
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA d Per capire
davvero questa partita: se ci fosse Bonazzoli (sulla via del recupero) finirebbe 5-0, al massimo
5-1 per essere generosi col Grosseto. Perché il dominio della
Reggina è clamoroso, frutto del
coraggio di Atzori di osare col
3-4-3 e della paura del Grosseto, che si sveglia solo negli ultimi 20’.
La chiave Il controllo del gioco
è totale da parte della Reggina,
ma la spinta decisiva arriva da
sinistra, con Campagnacci che
sfonda sistematicamente il (debole) muro avversario, è pericoloso con un tiro al 5’ e un colpo
di testa al 28’, è devastante con
i cross che non vengono sfruttati bene solo per l’inesperienza e
l’ingenuità di Adiyiah e Sy, che
vanno entrambi sulla palla,
ostacolandosi, invece di allargarsi in area. Ecco perché, se ci
fosse Bonazzoli, quei palloni sarebbero sfruttati in ben altra
maniera. Alla fine, però, dopo
un gol mancato da Sy al 23’ e
un colpo di testa di Adiyiah al
38’, arriva il gol al 4’ della ripresa: ancora Campagnacci che fa
saltare la difesa, scambia con
Sy e serve Adiyiah che è «obbligato» a mettere dentro. Arriva
anche Acerbi, da dietro, a sfio-
h
IL MIGLIORE
CAMPAGNACCI (Reggina)
VOTO 7,5
Imperversa sulla fascia,
cross e tiri pericolosi,
una spina per il Grosseto
rare il raddoppio al 21’, palla
sul palo esterno. Poi, con un po’
di ovvia stanchezza, c’è la resistenza finale che permette il ritorno alla vittoria dopo 3 k.o.
consecutivi. Il Grosseto, che arriva da 7 punti in 3 gare, crolla
senza giustificazioni. Si fa vivo
solo al 46’ del primo tempo, su
errore della difesa calabrese,
con Alfageme che, solo in area,
colpisce il palo, e poi negli ultimi 20’, senza creare occasioni
fino al 49’: Guidone va a terra,
chiede il rigore che non c’è,
Freddi di testa sfiora il palo.
REGGINA
GROSSETO
1
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Adiyiah al 4’ s.t.
REGGINA (3-4-3) Puggioni 6; Adejo
6,5, Cosenza 7, Acerbi 7; Laverone
6,5, Rizzo 6, Castiglia 6,5 (dal 23’ s.t.
Viola 6), Rizzato 6,5; Sy 6 (dal 27’ s.t.
Danti 6), Campagnacci 7,5 (dal 34’ s.t.
Colombo s.v.), Adiyiah 6,5. PANCHINA
Kovacsik, Giosa, Barillà, Louzada. ALLENATORE Atzori 7.
GROSSETO (4-4-2) Narciso 6; Freddi 5, Iorio 5,5, Federici 6, Mora 5,5;
Alfageme 6, Allegretti 6, Asante 5,5
(dal 37’ s.t. Papini s.v.), Caridi 5,5 (dal
17’ s.t. Guidoni 5,5); Alessandro 5, Greco 5,5. PANCHINA Mangiapelo, Bruscagin, Melucci, Bondi, Soncin. ALLENATORE Moriero 5.
ARBITRO Cervellera di Taranto 6.
GUARDALINEE Tasso 5,5-Crispo 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Castiglia (R) per gioco scorretto; Adiyiah (R) e Danti (R) per comportamento non regolamentare.
NOTE paganti 535, incasso di 6.053
euro; abbonati 3.565, quota di 22.377
euro. Tiri in porta 6 (con un palo)-1 (un
palo). Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 4-0.
Angoli 9-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
GIACOMO CIONI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
EMPOLI (Firenze)dChi dice che nel
calcio può succedere di tutto
ha semplicemente ragione.
Prendete la registrazione degli
ultimi quindici minuti di
Empoli– Portogruaro e fatene
il manifesto dell’imprevedibilità di questo sport. Va in scena
la quarta sconfitta consecutiva
per gli azzurri. Mentre il Portogruaro festeggia il ritorno alla
vittoria che mancava dal 25 settembre.
Che storia E pensare che fino al
79’ la gara è incanalata verso
lo 0-0. Dopo un primo tempo
insipido l’Empoli spinge in cerca del vantaggio, giunto con
l’Under 21 Soriano bravo a
mettere in rete di prima intenzione una respinta della difesa. Sembra fatta per la squadra
di Aglietti. Ma si risveglia il Portogruaro: corner dalla destra,
spizzata di Madaschi che trova
Cunico tutto solo davanti ad
Handanovic: il colpo di testa
s’infila sotto la traversa. Siamo
al 42’ e ancora deve accadere
tutto. Tenetevi. Sul capovolgimento di fronte Foti riporta
avanti l’Empoli con un sinistro
in piena area (43’ e 2-1). Ma
passano due minuti e al 90’ Altinier in mischia la butta dentro (2-2). I veneti annusano
l’impresa. Schiavon, che poco
h
IL MIGLIORE
CUNICO (Portogruaro)
VOTO 7,5
Segna un gol, mette lo
zampino nel secondo e fa
l’assist per il terzo
prima era stato risparmiato
con un’ammonizione dall’arbitro Corletto per un fallaccio su
Soriano, viene lanciato a rete
da Cunico: di fronte ad Handanovic non fallisce allo scadere
il 2-3 storico. Si chiude qui sul
campo. Ma la tensione è altissima e quella che dopo il fallo di
Schiavon era stata una scaramuccia, al rientro negli spogliatoi si trasforma in una sorta di
caccia all’uomo. Volano spintoni e insulti nel tunnel. Si attende il racconto dell’arbitro e
non solo.
EMPOLI
PORTOGRUARO
2
3
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Soriano (E) al 34’, Cunico
(P) al 42’, Foti (E) al 43’, Altinier (P) al
45’, Schiavon (P) al 49’ s.t.
EMPOLI (4-2-3-1) Handanovic 5; Vinci 6, Mori 5,5, Marzoratti 5,5, Gotti 6;
Musacci 5,5 (dal 19’ s.t. Valdifiori 6),
Moro 5,5 (dal 33’ s.t. Lazzari 6); Cesaretti 5,5 (dal 9’ s.t. Soriano 6), Foti 6,
Fabbrini 6; Coralli 6. PANCHINA Pelagotti, Tonelli, Saponara, Nardini. ALLENATORE Aglietti 5,5.
PORTOGRUARO (3-5-1-1) Rossi 5,5;
Lanzoni 6, Cristante 5,5, Madaschi 6;
Espinal s.v. (dal 12’ p.t. Altinier 6,5; dal
46’ s.t. D’Elia s.v.), Tarana 6, Schiavon
6,5, Scozzarella 5,5 (dal 25’ s.t. Gargiulo 6), Cardin 6; Cunico 7,5; Gerardi 6,5.
PANCHINA Bavena, Daneluzzi, Bocalon, Giacobbe. ALLENATORE Agostinelli
7.
ARBITRO Corletto di Castelfranco V. 5.
GUARDALINEE Carretta 5,5-Vivenzi 6.
AMMONITI Madaschi (P) per comp. non
regolamentare; Foti (E), Schiavon (P) e
Moro (P) per gioco scorretto.
NOTE paganti 1.061, incasso di 2.882
euro; abbonati 1.472, quota di 7.912,94
euro. Tiri in porta 4-6. Tiri fuori 3-3. In
fuorigioco 5-3. Angoli 5-6. Recuperi:
p.t. 1’, s.t. 4’.
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24
R
DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE BWIN LA 19a GIORNATA
w
Il Siena macina gol
Cade anche Castori
DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENAdDopo aver mostrato la
faccia più brutta (a Torino) e
più bella (a Vicenza) e smaltito
con un certo nervosismo la serie di tre pareggi di fila, il Siena
torna a essere quello che è: una
gioiosa macchina da gol costruita per andare in A. Che sa anche aspettare per colpire, e questo è il valore aggiunto del 3-0
all’Ascoli, più faticoso di quanto dica il risultato. Per studiare
in tv il fac-simile di catenaccio
di Castori, i ragazzi di Conte
hanno rinunciato al tradizionale cinema della vigilia: «Ci
aspettavamo una squadra così
h
IL MIGLIORE
BRIENZA (Siena)
VOTO 8
Al centro di tutto: avvia
l’azione del rigore, segna 2
gol. Bene anche da esterno
chiusa», ha spiegato il tecnico.
Che, abituato a cambiare uomini e non modulo, ha deciso di
lasciare in panchina Mastronunzio e puntare su Brienza,
terza volta da titolare. Scelta
vincente, perché il migliore in
campo sarà proprio il sostituto
della vipera. Ma che sofferenza
nel primo tempo: con l’Ascoli
che tiene Perderzoli davanti alla difesa e dieci uomini dietro
la linea della palla, il Siena si
trova un muro da buttare giù e
si arma di pazienza quando capisce che non sarà facile giocare come pretende il Conte-pen-
SIENA
ASCOLI
3
0
reti
segnate in 19
turni. La numero
500 è stata
realizzata da
Foti (Empoli) per
il momentaneo
2-1 contro il
Portogruaro
5
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Calaiò su rigore al 45’ p.t.;
Brienza all’8’ e all’11’ s.t.
SIENA (4-2-4) Coppola 6; Vitiello 6 (31’
s.t. Valdez s.v.), Rossettini 6, Terzi 6,
Rossi 6; Vergassola 7, Bolzoni 7; Sestu
7, Calaiò 7 (21’ s.t. Immobile 6), Brienza
8, Kamata 5,5 (16’ s.t. Mastronunzio 6).
PANCHINA Farelli, Mounard, Marrone,
Troianiello. ALLENATORE Conte 7.
ASCOLI (4-1-4-1) Coser 5; Gazzola 5,
Faisca 5, Micolucci 5, Giallombardo 5;
Pederzoli 6 (dal 9’ s.t. Djuric 5,5); Sommese 6, Moretti 5,5 (dal 23’ s.t. Uliano
s.v.), Di Donato 6, Cristiano 5; Lupoli
5,5 (dal 30’ s.t. Mendicino s.v.). PANCHINA Lenzi, Ciofani, Marino, Masini. ALLENATORE Castori 5.
giornate
senza 0-0 prima
di questo turno: è
successo alla 6a,
7a, 10a, 17a e 18a.
Se fra Triestina e
Torino non finisse
0-0, sarebbe il
terzo turno di fila
4
ARBITRO Giancola di Vasto 6,5.
GUARDALINEE Costa 6 - Cucchiarini 6.
ESPULSI Cristiano (A) al 13’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per g.s.).
AMM. Terzi (S) e Micolucci (A) cnr; Giallombardo (A) g.s.; Djuric (A) proteste.
NOTE paganti 661, incasso di 3.478 euro; abbonati 6.186, quota di 39.482 euro. Tiri in porta 6 (con una traversa)-1.
Tiri fuori 9-2. In fuorigioco 5-0. Angoli
7-0. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.
siero (corsa degli esterni, uomo
da saltare, tiro o cross dal fondo). Il rigore, giusto: trattenuta
di Faisca su Calaiò, sblocca
gambe e testa di chi deve fare la
partita. La questione si chiude
poco più tardi, quando Brienza
trova più spazi e comincia lo
show: prima su punizione con
Coser, al debutto in campionato, che pasticcia e respinge la
palla già dentro e poi di testa:
traversa e gol. Conte a quel punto smonta l’attacco con Mastronunzio e Immobile, chiedendo
a Brienza di fare l’esterno destro. Mossa riuscita nel ruolo
Un Varese da urlo
502 con Ebagua-Neto
I NUMERI
DELLA B
Calaiò su rigore e un doppio Brienza: grande successo
Conte firma la prima sconfitta per il tecnico dell’Ascoli
GUGLIELMO LONGHI
sconfitte
consecutive
dell’Empoli: si
sono invece
fermati a tre
k.o. di fila
Crotone,
Padova,
Portogruaro e
Reggina
A sinistra
Emanuele
Calaiò, 28 anni
e 6 gol finora,
festeggia
Franco
Brienza, 31,
autore di una
doppietta: l’ex
attaccante
della Reggina
ha segnato 3
gol in questa
stagione IPP
più usurante del 4-4-2.
Primo stop Castori incassa la prima sconfitta della sua gestione
dopo sei risultati utili di fila.
Puntava a un altro pareggio,
missione fallita: il blindatissimo 4-1-4-l tiene fino al rigore,
poi si sgonfia come un soufflè.
Inutile l’attaccante in più (Djuric), perché subito dopo Cristiano si fa buttare fuori. L’effetto
nuovo allenatore è dunque finito? Forse no, certo è che si dovrà rischiare di più per superare il -5, un handicap che sa di
condanna anticipata.
VITTORIA E SORPASSO IL VICENZA E’ PIEGATO DA UN DIFENSORE
SCALATA CONTINUA IL MODENA NON C’E’
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MODENAdLa rincorsa del Vare-
se ai primi due posti non conosce fermate. La squadra di Sannino passa a Modena con una
prova di forza, gioco e coscienza dei propri mezzi centrando
la terza vittoria di fila e soprattutto allungando ad undici la
serie dei risultati utili consecutivi. Segno che la matricola
lombarda punta davvero in alto: i giocatori di qualità abbondano per tentare la scalata alla
serie A che manca da 37 anni
quando impazzava la coppia
gol Libera-Calloni.
Modena sovrastato La traversa
su punizione del solito Pasquato sullo 0-0 che grazia Zappino
abbagliato dal sole è l’unico
squillo gialloblù in una giornata in cui la squadra di casa palesa tutti i suoi limiti strutturali
accentuati dalla cattiva lettura
tattica di Bergodi che schierando solo due centrocampisti naturali viene sovrastato sulla linea mediana e perciò non riesce mai a innescare il triangolo
offensivo nel quale Cani è il
vertice spesso lontano dalla
porta. Ma il problema è la difesa che imbarca acqua e non appare affidabile davanti a Guardalben, quest’ultimo schierato
all’improvvisto per un infortunio ad Alfonso durante il riscaldamento, alla fine votato come migliore della banda del
buco. Sannino predica umiltà
(«il nostro obiettivo è mantene-
h
IL MIGLIORE
NETO PEREIRA (Varese)
VOTO 7,5
Fa salire la squadra e
infila il raddoppio con un
grande gesto tecnico
re le distanze dalla zona retrocessione e poi, con la sosta che
incombe, non sarà facile mantenere questo ritmo anche dopo le feste») ma monta l’entusiasmo del Varese che gioca a
memoria e sa rendersi pericoloso con tanti uomini. Passata la
paura per il montante di Pasquato, sul ribaltamento di
campo gli ospiti passano: angolo con parabola arcuata di Zecchin sul quale dorme Diagouraga mentre Ebagua è sveglio a
colpire di testa in gol. Il raddoppio in avvio di ripresa è un
gioiello di Neto Pereira che beffa tutti con un colpo sotto d’autore su assist di Carrozza. La
flessibilità e l’intercambiabilità degli esterni offensivi è uno
dei segreti di questo Varese tutto gas.
0
2
MODENA
VARESE
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Ebagua al 15’ p.t.; Neto Pereira all’8’ s.t.
MODENA (4-2-3-1) Guardalben 6,5;
Gozzi 5, Diagouraga 5, Perna 5,5, Milani 5 (dal 1’ s.t. Canzian 5,5); Colucci 5,5
(dal 22’ s.t. Stanco 5,5), Signori 5,5;
Mazzarani 5, Bellucci 5,5, Pasquato 6;
Cani 5,5. PANCHINA Alfonso, Luisi,
Mauriello, Gilioli, Giampà. ALLENATORE Bergodi 5.
VARESE (4-4-2) Zappino 6,5; Pisano
6,5, Pesoli 6,5, Dos Santos 6,5, Pugliese 6; Zecchin 6,5, Corti 6, Buzzegoli
6,5 (dal 25’ s.t. Frara 6), Carrozza 7;
Neto Pereira 7,5 (dal 28’ s.t. Tripoli 6),
Ebagua 6,5 (dal 43’ s.t. Eusepi s.v.).
PANCHINA Moreau, Camisa, Gambadori, Armenise. ALLENATORE Sannino 7.
ARBITRO Ciampi di Roma 6.
GUARDALINEE Franzi 6 - Santuari 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Diagouraga (M), Perna (M),
Ebagua (V) e Pugliese (V) per gioco
scorretto.
NOTE paganti 1.404, incasso di 39.776
euro; abbonati 2.765, quota di 27.202
euro. Tiri in porta 5 (con una traversa)-7. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 1-3.
Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
L’ALTRA X CORINI RECRIMINA PER IL RIGORE DELL’1-1 DEL CITTADELLA
Pescara, fa tutto Mengoni Crotone, pari con proteste
ORLANDO D’ANGELO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PESCARA dIl Vicenza perde all’Adriatico e subisce il sorpasso
del Pescara, che s’impone con
una zampata del difensore centrale Mengoni (si ripete dopo
Livorno) e vola. Maran paga a
caro prezzo la stanchezza accu-
h
IL MIGLIORE
MENGONI (Pescara)
VOTO 7
Segna il suo secondo gol
consecutivo e in difesa
annulla Abbruscato
mulata dopo il recupero di mercoledì contro il Siena, oltre alle
assenze di Paro e Zanchi. Bastano dieci minuti di padronanza
del campo per sferrare il primo
assalto concreto: all’11’ Ariatti
ruba palla a centrocampo e lancia Bonanni con un assist che
taglia il campo e arriva puntuale sul sinistro dell’altro ex della
partita. Gran botta e palla alta
di poco. Il predominio dei padroni di casa è netto e sfocia
nel vantaggio.
Gol Al 26’, dagli sviluppi di un
angolo, si alza un campanile
che finisce sulla testa di Verratti e poi sul destro di Mengoni,
freddo come un cecchino: stecchito Russo. Il gol subito si sente soprattutto nelle gambe dei
vicentini, che non ingranano le
marce alte. Maran inverte gli
esterni (il pescarese Di Matteo
a destra, Gavazzi a sinistra). La
mossa non basta a cambiare la
storia della partita, così il tecnico al 13’ ricorre a un doppio
cambio e a un nuovo modulo
(3-4-1-2): dentro Rossi e
Baclet e attacco rimpolpato. Di
Francesco risponde facendo il
pieno di benzina a centrocampo: fuori la fantasia di Verratti,
dentro la sostanza di Nicco.
L’equilibrio regge, e fino alla fine i biancorossi non riescono a
creare niente più che un pallonetto fuori misura di uno spento Abbruscato. In zona promozione si affaccia un Pescara
sempre più quadrato.
LUIGI SAPORITO
PESCARA
VICENZA
1
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORE Mengoni al 26’ p.t.
PESCARA (4-4-1-1) Pinna 6; Zanon
6,5, Olivi 6,5, Mengoni 7, Petterini 6,5;
Ariatti 6,5, Cascione 6,5, Tognozzi 6,5,
Bonanni 6,5 (dal 35’ s.t. Mazzotta s.v.);
Verratti 6,5 (dal 16’ s.t. Nicco 6); Maniero 6 (dal 25’ s.t. Sansovini 6). PANCHINA Bartoletti, Capuano, Sembroni, Berardocco. ALLENATORE Di Francesco
7.
VICENZA (3-5-2) Russo 6; Tonucci
5,5, Martinelli 6, Schiavi 6; Gavazzi 5,5
(dal 34’ s.t. Minesso s.v.), Soligo 5,5,
Braiati 6 (dal 13’ s.t. Baclet 5), Botta 6,
Di Matteo 6 (dal 13’ s.t. Rossi 5); Misuraca 5, Abbruscato 5,5. PANCHINA Frison, Giani, Bastrini, Arma. ALLENATORE Maran 5,5.
ARBITRO Giacomelli di Trieste 6.
GUARDALINEE Masotti 6 – Fortarezza
6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Olivi (P) per proteste.
NOTE paganti 2.348, incasso di 21.223
euro; abbonati 3.043, quota di 18.771
euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 4-3. In
fuorigioco 2-2. Angoli 5-5. Recuperi:
p.t. 1’, s.t. 5’.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CROTONE dUn punto per parte,
un gol per parte. Foscarini accetta, Corini recrimina per il
suo primo mancato successo.
Crotone e Cittadella le provano tutte per vincere ma alla fine non riescono a superarsi. I
h
IL MIGLIORE
MIGLIORE (Crotone)
VOTO 6,5
Attacca sulla fascia per
tutta la gara e nel finale
prova 3 volte la via del gol
padroni di casa segnano al primo tiro in porta. Al 9’ angolo di
Cutolo e Abruzzese tocca di testa quel che basta per beffare
Nocentini, Piovaccari e Villanova. Belec dice di no al 22’ su un
tiro di Bellazzini e nel finale di
primo tempo Nocentini prova
a battere il suo portiere su
cross di Russotto, ma Villanova è reattivo e respinge. Nella
ripresa il Cittadella trova subito il pari grazie a Piovaccari
che, dopo due minuti, si aggiusta forse la palla con un braccio (protesteranno i difensori
del Crotone) e si procura un rigore costringendo Eramo al fallo. Dal dischetto lo stesso Piovaccari non sbaglia. Il Crotone
sbanda, i veneti provano il sorpasso ma prima il palo dice di
no a Musso (14’), poi è Belec
(18’) che stoppa un tiro di Bellazzini.
Protagonista Sale in cattedra
Migliore che in mezzora sfiora
tre volte il gol con due tiri sui
quali Villanova si salva con
una parata e molta fortuna (tiro fuori di poco). Al 25’ ancora
Migliore che mette sul piede di
Ginestra il pallone del raddoppio ma il centravanti sbaglia incredibilmente. Cinque minuti
dopo è ancora Migliore che
confeziona un assist per Napoli, il cui diagonale sfiora il palo
lungo alla destra di Villanova.
Un punto per il Crotone che
perdeva da tre turni, quinto risultato utile per il Cittadella.
CROTONE
CITTADELLA
1
1
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Abruzzese (Cr) al 9’ p.t.;
Piovaccari (Ci) su rigore al 4’ s.t.
CROTONE (4-3-1-2) Belec 6; Crescenzi 6, Viviani 5,5, Abruzzese 6, Migliore
6,5; Eramo 5,5, Galardo 6 (dal 26’ s.t.
Hanine 6), Parfait 5,5; Russotto 6; Cutolo 5,5 (dal 26’ s.t. Napoli 5,5), Ginestra 5. PANCHINA Concetti, Terigi, Tedeschi, Ledesma, Uccello. ALLENATORE Corini 6.
CITTADELLA (4-3-1-2) Villanova 6,5;
Manucci 5,5, Gasparetto 6 (dal 46’ s.t.
Semenzato s.v.), Nocentini 5,5, Marchesan 5,5; Dalla Bona 6, Musso 6, Volpe 5,5; Bellazzini 6,5; Piovaccari 6,5
(dal 34’ s.t. De Gasperi s.v.), Perna 5.
PANCHINA Pierobon, Teoldi, Carra,
Carteri, Job. ALLENATORE Foscarini 6.
ARBITRO Candussio di Cervignano 5,5.
GUARDALINEE Bagnoli 5 – Manna 6.
AMMONITI Nocentini (Ci) per proteste;
Russotto (Cr) e Volpe (Ci) per c.n.r.;
Perna (Ci), Musso (Ci), Manucci (Ci) ed
Eramo (Cr) per gioco scorretto.
NOTE paganti 645, incasso di 2.751 euro; abbonati 1.962, quota di 17.629 euro. Tiri in porta 6-6 (con un palo). Tiri
fuori 3-4. In fuorigioco 3-6. Angoli 3-3.
Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
25
R
PRIMA DIVISIONE LA 17a GIORNATA (ore 14.30)
L’anticipo
Che Atletico
Magico tris
Girone B: travolto il Barletta
da Caputo, Padella ed Esposito
GIRONE A La volata del Gubbio GIRONE B Rischio Benevento
ALESSANDRIA-BASSANO
RAVENNA-MONZA
ALESSANDRIA (4-2-3-1) Servili; Pucino,
Romeo, Cammaroto, Bonomi; Damonte,
Camillucci; Negrini, Martini, Croce; Artico.
(Colombi, Ghinassi, Marchesetti, Cuneaz,
Segarelli, Machado, Scappini). All. Sarri.
BASSANO (4-3-1-2) Grillo; Basso, Porchia,
Pellizzer, Ghosheh; Lorenzini, Niada,
Caciagli; Venitucci; Crocetti, Baido.
(Grosso, Martina, Veronese, Beccia, Vigo,
Madiotto, Guariniello). All. Jaconi.
ARBITRO Aureliano di Bologna
(Stefanelli-Fascetti).
ALTO ADIGE-PAGANESE
ALTO ADIGE (4-3-2-1) Zomer; Traorè,
Nazari, Kiem, Martin; Furlan, M. Romano,
A. Romano; Campo, El Kaddouri; Marchi.
(Mair, Mirri, Burato, Fink, M. Fischnaller,
Baccolo, Albanese). All. Sebastiani.
PAGANESE (3-4-2-1) Ginestra; Ingrosso,
Martinelli, Esposito; Panini, Vicedomini,
Greco, Sciannamé; Macrì, Siciliano; Tortori.
(Gabrieli, Allegretta, Rocco, La Mattina,
Liccardo, Pisano, Magliocco). All. Capuano.
ARB. Minelli di Varese (Fassina-Viello).
COMO-SPAL
COMO (4-2-3-1) Castelli; Maggioni, Conti,
Ardito, Franco; Riva, Morandi; Bardelloni,
Maah, Fortunato; Cozzolino. (Tornaghi,
Fautario, Romani, Ambrogetti, Villar,
Da Dalt, Scardina). All. Garavaglia-Brevi.
SPAL (4-4-2) Ravaglia; Bortel, Zamboni,
Battaglia, G. Rossi; Melara, Coppola, Bedin,
Smit; Cipriani, Meloni. (Capecchi, Ghetti, Migliorini, Colomba, Marongiu, Corsi,
P. Rossi). All. Notaristefano.
ARB. Bolano di Livorno (Romei-Lotierzo).
CREMONESE-SORRENTO
Emanuele Padella, 22 anni, esulta dopo il gol del 2-0 BARTOLETTI
ATLETICO ROMA-BARLETTA
3-0
GIUDIZIO ++++
MARCATORI Caputo al 17’, Padella al 40’
p.t.; Esposito al 33’ s.t.
ATLETICO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi 6;
Balzano 7, Padella 7, Doudou 6, Tombesi
6,5 (dal 21’ s.t. Angeletti 6); Miglietta 6,5,
Mazzarani 6,5; Esposito 6,5, Caputo 7,5
(dal 32’ s.t. Romondini 6), Franchini 6,5;
Ciofani 6,5 (dal 36’ s.t. Chiaretti 6).
(Previti, Pelagias, Dragoni, Babù). All.
Incocciati 6,5.
BARLETTA (4-3-1-2) Di Masi 5,5; Ischia 5,5
(dal 20’ s.t. Masiero 5,5), Anselmi 5,5,
Lucioni 5, Frezza 5,5 (dal 36’ s.t. Lorusso
5,5); Rajcic 5,5, Guerri 5, D’Allocco 5,5
(dal 24’ s.t. Agnelli 5,5); Bellomo 6;
Simoncelli 5,5, Shiba 5,5. (Tesoriero,
Caccavallo, Carbonaro, Margiotta). All.
Sciannimanico 5,5.
ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso 6.
NOTE paganti 879, abbonati 120, incasso
di 1.870 euro. Espulsi Rajcic e il tecnico
Incocciati dopo il fischio finale; ammoniti
Guerri, Tombesi, Rajcic, Balzano,
Doudou, Shiba e Masiero. Angoli 2-8.
GUIDO LO GIUDICE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dL’Atletico Roma ripren-
de la corsa alla vetta dopo tre
mesi dall’ultima vittoria al Flaminio. A farne le spese un Barletta «disarmato» (parola di
Sciannimanico) e in acque sempre più agitate. Era dall’11 settembre che i capitolini non conquistavano i tre punti in casa e
per riuscirci Incocciati fa di necessità virtù: cambia modulo e
centrocampo, viste le assenze
di Baronio, Chiappara e Barrioneuvo. Il 4-2-3-1 con il ritrovato Caputo trequartista affiancato da Esposito e Franchini ha
messo in difficoltà il Barletta
fin dall’inizio. Il movimento e
le giocate di Bellomo non bastano ai pugliesi per impensierire
gli avversari che, già al 2’, sono
pericolosi con Caputo e al 14’
colpiscono il palo con Tombesi. Al 17’ il vantaggio: la raffinata punizione che s’infila sotto
la traversa di Caputo vale la
riappropriazione del titolo di
Conte.
A senso unico Il Barletta reagisce con una sola fiammata, ma
il pareggio dell’ex Anselmi viene fermato dal fuorigioco. Sul
capovolgimento di fronte Franchini si vede negare il raddoppio dalla scivolata di Frezza sulla linea, ma il 2-0 arriva lo stesso con Padella, che incorna in
rete dopo una sponda di Miglietta allo scadere. Nella ripresa, a parte una punizione di Bellomo, c’è solo l’Atletico. Al 33’
Esposito elimina ogni velleità
del Barletta raccogliendo la respinta di Anselmi sull’angolo
di Franchini. Amaro epilogo a
fine gara: Rajcic dà in escandescenza e viene espulso con Incocciati che nega la provocazione: «Ero entrato in campo solo
per salutare l’arbitro».
ANDRIA-TERNANA
RAVENNA (4-4-2) G. Rossi; Rosini,
Ciuffetelli, Gardella, Sabato; Rossetti,
Fonjock, Sciaccaluga, Maggiolini; Chianese,
Caturano. (Pellegrino, Grea, Tagliani, Cazzola, Guitto, Rosso, Gerbino Polo). All. L. Rossi.
MONZA (4-3-3) Marcandalli; Uggè, Cudini,
Tuia, Bugno; Prato, Campisi, Oualembo;
S. Seedorf, Ferrario, Iacopino. (Maggioni,
Fiuzzi, Barjie, Meduri, Ricci, Russo, Aubameyang). All. Verdelli.
ARB. Cifelli di Campobasso (Vigo-Tolfo).
REGGIANA-PAVIA
REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini; Aya, Zini,
Mei, Lanna; Romizi, Saverino, Viapiana; Alessi; Guidetti, Temelin. (Offredi, Adamo, Bettoni, Arati, Migliaccio, Chinellato, Maritato).
All. Mangone.
PAVIA (4-4-2) Facchin; Daffara, Preite,
Blanchard, Visconti; Ferrini, Tarantino, Carotti, Guadalupi; Del Sante, Ferretti. (Redaelli, Caidi, Squillace, Pellegrini, Mazzocco, E.
D’Errico, Marconi). All. Andrissi.
ARB. Bellotti di Verona (Liberti-Palazzoni).
SPEZIA-LUMEZZANE
SPEZIA (4-3-1-2) Conti; Marchini, Fissore,
Buscaroli, Pedrelli; Casoli, Padoin, Lollo;
Vannucchi; Cesarini, Lazzaro. (Scarpelli,
Enow, Comazzi, Musto, Boldrini, Cisterni,
Saudati). All. Pane.
LUMEZZANE (4-4-2) Trini; Luciani,
Checcucci, Emerson, Zanardini; Alberti, Calliari, Dadson, Bradaschia; Galabinov, Lauria. (Di Gennaro, Pini, Faroni, Finazzi,
Ferrari, Mancini, Inglese). All. Nicola.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore
(Guiducci-Valeriani).
VERONA-PERGOCREMA
CREMONESE (4-4-2) G. Bianchi; A. Bianchi,
Gervasoni, Cremonesi, Favalli; Nizzetto,
Sambugaro, Tacchinardi, Miramontes; Musetti, Coda. (Galli, Sales, Stefani, Virofrancesco, Bacher, Zerzouri, Colacone). All. Acori.
SORRENTO (4-4-2) Rossi; Vanin, Terra, Lo
Monaco, Angeli; Erpen, Togni, Armellino,
Corsetti; Paulinho, Pignalosa. (Mancinelli, Di
Nunzio, De Giosa, Nicodemo, Esposito, Manco, Carlini). All. Simonelli.
ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di
Gotto (Colella-Cerantola).
VERONA (4-3-3) Rafael; Cangi, Ceccarelli,
Vergini, Scaglia; Mancini, Esposito, Martina
Rini; Pichlmann, Selva, Le Noci. (Davià, Abbate, Anderson, Garzon, Emerson, Ferrari,
Vriz). All. Mandorlini.
PERGOCREMA (4-2-3-1) Russo; Ghidotti,
Ricci, Panariello, Daleno; Basile, Galli; Lolaico, A. Profeta, Simeoni; Scotto. (Ingrassia,
Tobanelli, Mugelli, Mammetti, Maccan, Rodriguez, Rizza). All. Maurizi.
ARBITRO Oliveri di Palermo (Fazio-Ricci).
LA SITUAZIONE
GUBBIO-SALERNITANA
GUBBIO (4-3-3) Lamanna; Caracciolo,
Borghese, Briganti, Capogrosso; Sandreani, Boisfer, Raggio Garibaldi; Galano, Donnarumma, Gomez. (Farabbi, Montefusco, Gaggiotti, Nazzani, Perelli, Testardi, Bazzoffia).
All. Torrente.
SALERNITANA (4-3-3) Polito; Balestri,
Altobello, Murolo, Legittimo; Montervino,
Carrus, Carcuro; Merino, Fava, Ragusa.
(Iuliano, E. Pepe, Tricarico, Szatmari, Sedivec, Litteri, Falzerano). All. Breda.
ARB. Pasqua di Tivoli (Messina-Drago).
Classifica Gubbio p. 31; Sorrento 30; Spal*
(-1) e Alessandria 25; Reggiana e Salernitana
(-2) 23; Spezia 22; Cremonese, Bassano, Lumezzane (-1) e Alto Adige 20; Pavia e Como 19;
Ravenna* 18; Verona e Pergocrema 17; Monza
14; Paganese 11. (*una gara in meno).
Prossimo turno Così domenica (ore 14.30):
Alessandria-Spezia (1-1); Gubbio-Cremonese
(1-5); Pavia-Lumezzane (1-1);
Pergocrema-Monza (2-2); Ravenna-Como
(2-1); Reggiana-Alto Adige (1-1);
Salernitana-Sorrento (2-2); Spal-Bassano
(3-2); Verona-Paganese (1-2; lunedì, 20.45).
ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia; Pierotti,
Thackray, Ceppitelli, Di Simone;
Carretta, Paolucci, Berretti, Doumbia;
Del Core, Cavalli. (Locatelli, Sangare,
Evangelisti, Anaclerio, Arcidiacono,
Nulicek, Carminati). All. Papagni.
TERNANA (4-3-3) Visi; Quondamatteo,
Borghetti, Giubilato, Imburgia; Fusciello,
Arrigoni, Nitride; Artistico, Tozzi Borsoi,
Nolè. (Cunzi, Bizzarri, Grieco, Perney,
Alessandro, Concas, Balistreri). All. Orsi.
ARBITRO Mariani di Aprilia
(Raparelli-Grispigni).
FOGGIA-COSENZA
FOGGIA (4-3-3) Ivanov; Candrina, Iozzia,
Rigione, Regini; Kone, Salamon, Laribi;
Varga, Sau, Insigne. (Santarelli, Burrai,
Caccetta, Romagnoli, Agostinone,
Palermo, Cortese). All. Zeman.
COSENZA (3-5-2) De Luca; Wagner,
Raimondi, Di Bari; Matteini, Roselli, S.
Fiore, De Rose, Giacomini; Mazzeo,
Biancolino. (Galeano, Fanucci, A. Fiore,
Coletti, Essabr, Olivieri, Daud). All.
Somma.
ARBITRO Aloisi di Avezzano
(Pegorin-Servilio).
FOLIGNO-CAVESE
FOLIGNO (4-3-1-2) Rosini; Iacoponi, Merli
Sala, Giovannini, Bassoli; Castellazzi,
Papa, Sciaudone; Giacomelli; Falcinelli,
La Mantia. (Zandrini, Fiorucci, Severini,
Menchinella, Coresi, Fedeli, Tomassini).
All. Matrecano.
CAVESE (4-3-3) Pane; M. Ciano, Cipriani,
Troise, Sirignano; Alfano, Di Napoli,
Bacchiocchi; Bernardo, C. Ciano,
Schetter. (Botticella, D’Orsi, Quadrini,
Citro, Zampa, Sifonetti, Turienzo).
All. Rossi.
ARBITRO Mangialardi di Pistoia
(Zucca-Santoro).
GELA-PISA
GELA (4-4-2) Nordi; Petrassi, Porcaro,
Cardinale, Piva; Stamilla, Giardina, D’Amico, Cunzi; Franciel, Docente. (Maraglino,
Cruciani, Bigazzi, Aliperta, Italiano,
Vegnaduzzo, Rabbeni). All. Provenza.
PISA (4-3-1-2) Lanni; Ton, Audel, Cossu,
Favasuli; Tabbiani, Passiglia, Obodo;
Cerone; Carparelli, Mosciaro. (Pugliesi,
Gimmelli, Bizzotto, Scampini, Reccolani,
Ilari, Miani). All. Semplici.
ARBITRO Gavillucci di Latina
(Signoriello-Napolano).
JUVE STABIA-BENEVENTO
JUVE STABIA (4-3-3) Fumagalli; Dicuonzo,
Fabbro, Molinari, Pezzella; Cazzola,
Mezavilla, Danucci; Raimondi, Mbakogu,
Albadoro. (Panico, Scognamiglio, Davì,
Dianda, Gomes, Valtulina, Corona).
All. Braglia.
BENEVENTO (4-4-2) Aldegani; Formiconi,
Siniscalchi, Landaida, Zito; Pintori,
Vacca, Bianco, La Camera; Clemente,
Evacuo. (Baican, Palermo, Signorini,
Cedrola, De Risio, Germinale, Bueno).
All. Cuttone.
ARBITRO Barbeno di Brescia
(Sani-Raffaelli).
LANCIANO-NOCERINA
LANCIANO (4-3-3) Chiodini; Vastola,
Romito, Antonioli, Amenta; Di Cecco,
D’Aversa, Sacilotto; Turchi, Di Gennaro,
Zeytulaev. (Aridità, Colombaretti,
Tamasi, Volpe, Tarquini, U. Improta,
Colussi). All. Camplone.
NOCERINA (3-4-3) Gori; Nigro, De Franco,
Di Maio; Scalise, Bruno, De Liguori,
Bolzan; Catania, Castaldo, Negro.
(Amabile, Pomante, Servi, Marsili, Sardo,
Cavallaro, Galizia). All. Auteri.
ARBITRO Tidona di Torino (Mosca-Croce).
SIRACUSA-LUCCHESE
SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco; Di Silvestro,
Lucenti, Giordano, Strigari; Spinelli,
Mancosu; Bufalino, Abate, Mancino;
Cosa. (Fornoni, Giurdanella, Caldarella,
Desideri, Provenzano, Rosella,
Bongiovanni). All. Ugolotti.
LUCCHESE (4-3-3) Pennesi; Mariotti,
Baldanzeddu, Bova, Pezzi; Carloto,
Chadi, Grassi; Pera, Marotta, Biggi.
(Pardini, Bertoli, Pondaco, Schenetti,
Galli, Taddeucci, Marasco). All. Indiani.
ARBITRO Di Bello di Brindisi
(Tozzi-Ernetti).
VIAREGGIO-TARANTO
VIAREGGIO (4-4-2) Merlano; Carnesalini,
Fiale, Massoni, Bertolucci; Cristiani,
Pizza, Castiglia, Taormina; Longobardi,
Marolda. (Pinsoglio, Brighenti,
Malacarne, Cosentini, D’Onofrio, Luppi,
D’Antoni). All. Scienza.
TARANTO (3-4-3) Bremec; Cutrupi,
Migliaccio, Colombini; Antonazzo,
Giorgino, Di Deo, Sabatino; Russo,
Innocenti, Garufo. (Barasso, Prosperi,
Panarelli, Pensalfini, Branzani, Rantier,
Ciotola). All. Dionigi.
ARB. Pairetto di Nichelino (Gotti-Iorizzo).
LA SITUAZIONE
Classifica Nocerina p. 35; Benevento e
Atletico Roma* 31; Taranto 25; Lanciano
24; Foggia (-1) 23; Cosenza 22; Juve
Stabia e Siracusa 21; Gela e Ternana 19;
Lucchese e Pisa 18; Andria 17; Viareggio
16; Foligno (-1) e Barletta* 15; Cavese
(-5) 14. (* una partita in più).
Prossimo turno Così domenica (14.30):
Atletico Roma-Siracusa (1-0, sabato);
Barletta-Lucchese (0-2); Foggia-Cavese
(3-0); Gela-Benevento (1-2); Juve
Stabia-Cosenza (1-2); Lanciano-Foligno
(1-1); Nocerina-Pisa (1-1); TernanaTaranto (1-0); Viareggio-Andria (0-0).
SECONDA DIVISIONE 14a GIORNATA f Programma e arbitri nei tre gironi
Primo traguardo
per Pro Patria
Carpi e Latina
La penultima d’andata dovrebbe
assegnare i primi titoli d’inverno.
La Pro Patria (A), alle prese con la
messa in mora di alcuni giocatori,
può staccare la Tritium, che riposa, ma non la Pro Vercelli, in casa
come la capolista e a soli 2 punti. Il
Carpi (B) è a +4 sulla Carrarese ed
entrambe sono in trasferta. Il Latina (C) gioca in casa e può aumentare il +3 di vantaggio sul Trapani, di
scena a Matera; domani sera in tv
c’è il derby Avellino-Normanna.
GIRONE A
(16a) GIRONE B
CASALE-MEZZOCORONA
Citro di Battipaglia
PRO PATRIA-MONTICHIARI
Bruno di Torino
PRO VERCELLI-SACILESE
Romani di Modena
RENATE-ENTELLA
Terzo di palermo
RODENGO-SANREMESE
Lanza di Nichelino
SAMBONIFACESE-FERALPI SALO'
Zappatore di Taranto
SAVONA-CANAVESE
Giorgetti di Cesena
VALENZANA-LECCO
Fabbri di Ravenna
Riposa TRITIUM
CLASSIFICA Pro Patria p. 31; Tritium* 30; Pro Vercelli
29; Feralpi Salo 24; Lecco 23; Savona 22; Sambonifacese 20; Rodengo (-1) 18; Canavese (-2), Entella e Montichiari 17; Valenzana 16; Renate 13; Sacilese 12; Mezzocorona
11; Sanremese 9; Casale* 7. (* deve ancora riposare).
(ore 14.30)
GIRONE C
BELLARIA-CELANO
Vallorani di San Benedetto del Tronto
CROCIATI NOCETO-CARRARESE
Sguizzato di Verona
FANO-GIACOMENSE
Colasanti di Siena
GIULIANOVA-CARPI
Dei Giudici di Latina
L'AQUILA-GAVORRANO
Lo Castro di Catania
PRATO-VILLACIDRESE
Carbone di Napoli
SAN MARINO-CHIETI
Bindoni di Venezia
SANGIOVANNESE-POGGIBONSI
Brasi di Seregno
AVELLINO-NORMANNA
Domanj, ore 20.45, diretta su RaiSport 1
CATANZARO-POMEZIA
Affinito di Frattamaggiore (a porte chiuse)
FONDI-ISOLA LIRI
Fiore di Barletta
LATINA-VIGOR LAMEZIA
D’Angelo di Ascoli Piceno
MATERA-TRAPANI
Monaco di Tivoli
MELFI-BRINDISI
Spinelli di Terni
MILAZZO-CAMPOBASSO
Petroni di Roma
VIBONESE-NEAPOLIS
Todaro di Palermo
CLASSIFICA Carpi p. 30; Carrarese 26; Poggibonsi 21;
Giacomense, San Marino e Chieti 20; Prato, Gavorrano
e L'Aquila 17; Bellaria 16; Crociati Noceto 14;
Villacidrese (-5), Giulianova, Sangiovannese (-4) e
Celano 10; Fano 9.
CLASSIFICA Latina p. 29; Trapani 26; Pomezia 23;
Avellino e Neapolis 22; Melfi 21; Normanna 20;
Vigor Lamezia e Milazzo 18; Matera e Brindisi 17;
Fondi 14; Campobasso 13; Vibonese 10; Isola Liri 8;
Catanzaro (-1) 2.
SERIE D 16 a GIORNATA f La caccia al titolo d’inverno: il Mantova è l’unica imbattuta, il big match è Arzanese-Casarano
(ore 14.30)
GIRONE A (18a) GIRONE B
GIRONE C
GIRONE D
GIRONE E
GIRONE F (18a) GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
ACQUI-SEREGNO
Tesi di Pistoia
ASTI-SAINT CHRISTOPHE
Ghersini di Genova
BORGOSESIA-ALBESE
Lertua di Tivoli
CHIAVARI-AQUANERA
Marcolin di Schio
CHIERI-BORGOROSSO
Volpato di Merano
CUNEO-DERTHONA
Riccardi di Novara
NOVESE-GALLARATESE
Bottari di Messina
RIVOLI-LAVAGNESE
Dal Borgo di Verona
SARZANESE-SANTHIÀ
Bichisecchi di Livorno
VIGEVANO-SETTIMO
Vitulano di Livorno
CL. Asti* p. 33; Borgosesia 32; Santhià 31; Christophe 30; Acqui 29; Seregno 27; Aquanera*, Cuneo, Chieri,
Rivoli 26; Chiavari 25; Gallar. 23; Derthona* 22; Sarzan. e Lavagnese* 21;
Novese* 19; Vigevano 14; Albese* 12;
Borgor. 10; Settimo 5. (*una in meno)
BELLUNO-TORVISCOSA
Fracassi di Campobasso
CHIOGGIA-TREVISO
Di Stefano di Brindisi
CONCORDIA-TAMAI
Boggi di Salerno
MONTEBELLUNA-KRAS REPEN
Prontera di Bologna
MONTECCHIO-OPITERGINA
Vaccher di Pordenone
PORDENONE-ESTE
Bellero di Casale Monferrato
ROVIGO-SANDONÀJESOLO
Falzone di Palermo
SANVITESE-SAN PAOLO
Rossi di Novara
UNION QUINTO-VENEZIA
Martinelli di Roma
CLASSIFICA Venezia p. 31; Treviso e
Rovigo30; Chioggia25; Tamai e Sanvitese(-1) 24; SandonàJesolo 23;Pordenone e San Paolo (-1) 22; Union Quinto
20; Este* 17; Concordia 15; Opitergina
14; Torviscosa, KrasRepen* e Montebelluna 13; Montecchio* 11; Belluno*
9. (*una gara in meno)
BAGNOLESE-BORGO A BUGG.
Melidoni di Frattamaggiore
CAMAIORE-PONSACCO
Della Valle di Albenga
CARPENEDOLO-MEZZOLARA
Michieli di Padova
CASTEL S. PIETRO-RUDIANESE
Giacomozzi di Fermo
FIORENZUOLA-CASTELFR. 2-1
Giocata ieri
FORCOLI-PIZZIGHETTONE
Pollaci di Palermo
ROSIGNANO-PAVULLESE
Pancaldo Trifirò di Barcellona PdG
RUSSI-PONTEDERA
Rasia di Bassano del Grappa
VEROLESE-TUTTOCUOIO
Del Rosso di Molfetta
CLASSIFICA Borgo a Buggiano p.
36; Camaiore 30; Pontedera 26; Forcoli 24; Bagnolese, Pizzighettone e
Tuttocuoio 23; Pavullese 22; Fiorenzuola, Castelfranco e Ponsacco* 19;
Rosignano*,Rudianese*, Russi eMezzolara 17; Carpenedolo 14; Castel SP*
10; Verolese 5. (*una gara in meno)
AREZZO-G. CITTÀ DI CASTELLO
Stazi di Ciampino (a Senigallia, p.c.)
CASTEL RIGONE-DERUTA
Loiodice di Matera
ORVIETANA-SPORTING TERNI
D'Annibale di Marsala
PERUGIA-MONTEVARCHI
Lacagnina di Caltanissetta
PIANESE-SANSEPOLCRO
Bertani di Pisa
PONTEVECCHIO-MONTERIGG.
Piazza di Trapani
SESTESE-FLAMINIA
Bucchino di Torino
SPOLETO-FORTIS JUVENTUS
Silvestri di Avezzano
TODI-SCANDICCI
Vesprini di Macerata
CLASSIFICA Castel Rigone p. 33;
Todi* 32; Perugia* 30; Sansepolcro
27; Montevarchi 26; Spoleto*,
Pianese*, Flaminia, Group Città di CastelloePontevecchio 21; Sporting Terni e Scandicci 20; Orvietana 15; Deruta14; Arezzo 12; Sestese 11; Monteriggioni e F. Juve 10. (*una gara in meno)
ATL. TRIVENTO-REAL RIMINI
Abagnara di Nocera Inferiore
BOJANO-SANTARCANGELO
Scarica di Castellammare di Stabia
FORLÌ-CIVITANOVESE
Perotti di Legnano
JESINA-SANTEGIDIESE
Magrini di Città di Castello
MIGLIANICO-LUCO CANISTRO
Pierro di Nola
OL. AGNONESE-ATESSA VDS
Andreini di Forlì
RECANATESE-FOSSOMBRONE
Doronzo di Barletta
RENATO CURI-CESENATICO
Capilungo di Lecce
RIMINI-VENAFRO
Rizzo di Siena
TERAMO-SAMBENEDETTESE
Giovani di Grosseto
CL. Teramo p. 37; Rimini* 34; Jesi 32;
Santarc. 29; Curi 28; Real Rimini 27;
Samb, Santegid., Forlì e Agnonese 25;
Civitanovese 23; Atessa 22; Recanat.
20; Trivento e Luco 19; Venafro 16;
Fossombrone* 14; Miglianico 12; Cesenatico 11; Bojano 7. (*una in meno)
ARZANESE-CASARANO
Ceccarelli di Rimini
BOVILLE ERNICA-ISCHIA
Reni di Pistoia
FRANCAVILLA S.-MURGIA
Luciano di Lamezia Terme
GAETA-FRANCAVILLA F.
Lazzeri di Arezzo
GROTTAGLIE-BATTIPAGLIESE
Amoroso di Paola
OSTUNI-FORTIS TRANI
Baldicchi di Città di Castello
PISTICCI-NARDÒ
Chiavaroli di Pescara
POMIGLIANO-ANGRI
Calogiuri di Lecce
SANT’ANTONIO-CAPRIATESE
Strippoli di Bari
CLASSIFICA Arzanese p. 33; Casarano 28; Ischia e Gaeta 27; Nardò
25; Pomiglianoe Fortis Trani 24; Murgia 23; Boville Ernica 21; Pisticci,
Francavilla S. e Sant'Antonio Abate
20; Capriatese 17; Grottaglie 16; Battipagliese e Francavilla F. 14; Angri
11; Ostuni 4.
ACIREALE-MARSALA
Bergonzini di Civitavecchia
CASERTANA-FORZA E COR.
Ferrari di Mestre
EBOLITANA-VALLE GRECANICA
Calabrese di Lecco
MAZARA-NOTO
Piccinini di Forlì
MODICA-TURRIS
Milani di Verona
NISSA-SAMBIASE
Buonocore di Nola
REAL NOCERA-HINTERREGGIO
Lacalamita di Bari
ROSSANESE-NOLA
Bovini di Ragusa
SAPRI-MESSINA
Carrisi di Brindisi
CL. Ebolitana p. 36; Forza e C. 34;
Casertana**, Grecanica e Nissa 30;
Sambiase* e Noto 26; Turris 25; Sapri
eMessina(-2) 24;Hinterreggio 23; RealNocera* 22; Cittanova** 21;Acireale 16; Modica 13; Marsala 12; Mazara
11;Rossanese 7;Nola 6.(** deve ancora riposare, * una gara in meno)
ALZANOCENE-CANTÙ S. PAOLO
Accomando di Olbia
CARATESE-VOGHERA
Lombardi di Brescia
CASTELLANA-CASTIGLIONE
Brodo di Viterbo
INSUBRIA-VILLAFRANCA
Messina di Acireale
MANTOVA-DARFO
Ambrogio di Cosenza
OLGINATESE-PONTISOLA
Iacobone di Nichelino
SOLBIATESE-LEGNAGO
Frizza di Perugia
TRENTO-COLOGNESE
Raspollini di Livorno
V. VECOMP-CASTELNUOVOSAN.
Diomaiuta di Albano Laziale
CLASSIFICA Mantova** p. 29; Colognese27;Legnago eAlzanoC. 25;Cantù SP e Darfo 24; Voghera* 23;
Pontisola* 22; Olginatese 20; Vecomp
e Castellana 19; Castiglione 18; Villafranca 17; CastelnuovoS.* e Insubria
16; Caratese, Solbiatese* e Trento 11.
(**due gare in meno, * una in meno)
ANZIOLAV.-MONTEROTONDO
Paolini di Ascoli Piceno
APRILIA-CYNTHIA
Fabbri di San Giovanni Valdarno
ARZACHENA-SELARGIUS
Pellegrini di Roma
ASTREA-FIDENE
La Posta di Frosinone
BACOLI-PORTOTORRES
Casaluci di Lecce (ore 11)
BUDONI-CASTIADAS
Antinori di Roma
GUIDONIA-ZAGAROLO
Pirone di Ercolano
SANLURI-VIRIBUS UNITIS
Timpani di Roma
VITERBESE-TAVOLARA
Pagliardini di Arezzo
CLASSIFICA Monterotondo p. 32;
Viribus Unitis 26; Bacoli 25; Aprilia,
Zagarolo e Fidene 24; Viterbese 23;
Porto Torres 22; Astrea e Anziolavinio 21; Sanluri 19; Arzachena 18; Cynthia e Selargius 17; Guidonia 15; Budoni 13; Castiadas 11; Tavolara 10.
(18a)
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
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FORMULA 1 INCONTRI GAZZETTA
Domenicali:
«Più test
e sicurezza
per la F.1»
«Nuove protezioni per gambe
e testa. La regola sui giochi di
squadra? Inutile ipocrisia»
DAL NOSTRO INVIATO
GIANLUCA GASPARINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dSi può perdere un
Mondiale sul filo di lana, ma è
impossibile perdere l’affetto
dei tifosi. Stefano Domenicali
chiude gli Incontri Gazzetta al
Motor Show e per il responsabile della Gestione Sportiva Ferrari è un assedio, abbracci, pacche sulle spalle. Poi tante domande appassionate. «Stiamo
lavorando da un po’ per il
2011. Avremo le gomme italiane Pirelli, con la sua tecnica diversa dalla Bridgestone. E ci saranno tanti cambiamenti nel re-
golamento: torna il kers, l’ala
posteriore mobile, via il doppio
fondo. L’obiettivo è partire con
una monoposto molto competitiva, non come quest’anno. Eppure siamo arrivati a giocarcela
all’ultima gara: depone a favore del gran lavoro svolto a Maranello».
Tecnica Interessano kers e ala
mobile. «Dobbiamo distinguere. Il kers avrà ricadute sulle auto stradali, cosa sempre nella filosofia Ferrari. Per l’alettone,
invece, ne andrà verificata la
funzionalità: ho delle perplessità. Vedremo se davvero agevolerà i sorpassi». Si parla di motori, se il Cavallino ha pensato a
MOTOR SHOW
Solberg-Ogier
oggi finale
del Bettega
Il Motor Show di Bologna
chiude oggi i battenti. E per
l’ultima giornata il programma
riserva come al solito la
finalissima del Memorial
Bettega (alla Mobil 1 Arena si
comincia con le prove libere
alle 9.35, e, dopo le varie
batterie, è prevista alle 15.45
la finale per il 1˚ e 2˚ posto).
Nell’anticipo di ieri pomeriggio,
con il Memorial Bettega Night
Sprint, il primo successo, in un
derby tutto Citröen, è andato
al norvegese Petter Solberg,
3˚ nel Mondiale Rally, davanti
al francese Sebastien Ogier,
4˚ nel campionato.
Stefano Domenicali, 45 anni, da quattro stagioni è responsabile della Gestione Sportiva Ferrari GUIDETTI
x
ha detto
SU VALENTINO ROSSI
Lui alla Ferrari ha sempre
la porta aperta. In questo
momento è impegnato in
una grossa sfida con la
Ducati, per cui tifiamo.
Facciamo a tutti e due un
grosso in bocca al lupo
un turbo a metano per le sue supercar. «Noi siamo attenti e
aperti a ogni soluzione per il rispetto dell’ambiente. Di sicuro
il turbo, che verrà reintrodotto
in F.1 nel 2013, è un ottimo stimolo in questa direzione. Ma il
metano ancora no. Però le nostre vetture da strada già puntano ad abbassare le emissioni».
Programmi Si torna alle corse.
Schumi alla concorrenza? E i
pochi test? «Parliamo della seconda domanda...». Risata generale. «Si è passati da un estremo all’altro, da 90 mila chilometri a forse nemmeno 10 mila. È un problema e abbiamo discusso per cambiare la regola,
soprattutto in vista delle prossime novità tecniche». E gli ordini di scuderia aboliti? «Si è finalmente detto basta a inutili ipocrisie, era solo una questione di
cosmesi. La F.1 è uno sport di
squadra e gli ordini sono sempre stati dati».
Moto Si parla anche di Rossi.
«Valentino in Ferrari ha sempre la porta aperta. Ora è impegnato in una grossa sfida con la
Ducati: tifo doppio, in bocca a
lupo a entrambi». Poi Domenicali svela una notizia parlando
di sicurezza. «Dal 1994 sono
stati fatti passi da gigante. Nel
2011 avremo un rinforzo per le
gambe del pilota per evitare, co-
me per Alonso a Montecarlo,
che il braccio della sospensione
si infili nel telaio con rischio per
gambe e piedi. Un punto critico
è il decollo per il contatto tra le
ruote, come Schumi e Liuzzi ad
Abu Dhabi: per il 2012 stiamo
studiando con la Fia una protezione per la testa che garantisca una buona visibilità per la
guida». La chiusura è un atto di
fede verso Massa («Ha avuto
una stagione dura, ma è un
campione e saprà reagire») e
una speranza per un pilota italiano sulla rossa: «Stiamo lavorando con la Csai ma servono
talenti e questo dipende dai periodi storici. Però se arrivano
non ce li faremo scappare».
A MARANELLO IL PRESIDENTE AL PRANZO DI NATALE CON LA SQUADRA
Montezemolo:
«Una Ferrari
subito vincente»
Alonso con la barba al Gala Fia
Premiati i «ritardatari» coreani
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNuovo look per Fernando Alonso, che venerdì
sera ha sfoggiato un’insolita barba al tradizionale Gala della Fia allo Sporting di Montecarlo, dove sono stati consegnati i trofei a tutti i campioni
2010. Il ferrarista ha ricevuto il premio per il
secondo posto nel Mondiale di F.1. Al contrario,
era ben rasato Sebastian Vettel, che ha ricevuto
il riconoscimento dal presidente della Fia, Jean
Todt, per essere diventato il più giovane campione del mondo della F.1. Mentre il GP della Corea
del Sud, con il circuito terminato soltanto poche
ore prima della gara, è stato premiato come miglior promotore per la F.1 del 2010.
Natale Ieri a Maranello la Ferrari ha festeggiato
il Natale con il tradizionale pranzo che ha riuni-
Fernando Alonso, 29 anni, premiato dalla Fia REUTERS
to tutta la Scuderia. «La delusione è stata grande — ha detto il presidente Luca di Montezemolo —. Adesso dobbiamo avere subito una macchina in grado di vincere: queste sono settimane
decisive, in cui ci si gioca davvero tanto e quindi
ci vuole impegno, creatività, desiderio di innovare, di migliorarci ciascuno nel proprio ruolo per
fare ognuno la propria pole position». Due regali speciali per Luca Badoer, che lascia il ruolo di
collaudatore dopo 13 anni: una scultura composta con i pezzi di tutte le monoposto che ha guidato e una Fiat 500 Tributo Ferrari.
Lotus Il capo della Lotus Racing, Tony Fernandes, ha annunciato che rinuncerà ai colori nero
e oro per la livrea, scelti dall’altro team omonimo (Lotus Renault GP): «Sarebbe assurdo avere
4 auto uguali. Noi resteremo in verde e giallo»
CORRERÀ LA 24 ORE DEL 2011
Audi R18 per Le Mans: ha il tetto e la pinna
(co.ca.) Audi ha presentato l’auto che correrà alla
24 Ore di Le Mans 2011. Si tratta della R18, erede
delle storiche, e più volte vincitrici a Le Mans, R8,
R10 e R15. La principale novità è la presenza del
tetto, soluzione che Audi non
adottava dal 1999 con la R8C.
Torna il muso largo simile
alla prima versione della
R15 oltre alla pinna in
fibra di carbonio che si
collega all’ala posteriore.
Confermato il motore: un
3.7 V6 turbodiesel dalla
potenza non dichiarata.
Nuovo il cambio a sei marce. La R18 sarà schierata
in due esemplari nel campionato Intercontinental
Le Mans Cup e con tre equipaggi alla 24 Ore di Le
Mans, il 10 e 11 giugno 2011, dove difenderà la
storica tripletta ottenuta quest'anno
dalla R 15 Plus. L’R18 ha già
percorso i primi chilometri di
test su pista a fine
novembre, con lo scozzese
Allan McNish alla guida e
debutterà in gara alla 6 Ore
di Spa l’8 maggio. Fra i piloti
a Le Mans ci sarà anche il
nostro Dindo Capello.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
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NUOTO IL RANISTA
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dIl dramma e il coraggio, la
voglia di parlarne e la forza di
reagire: Paolo Bossini ci sta
mettendo tutto, persino l’ironia e quella lucidità nell’affrontare ogni situazione della vita
che l’ha visto sempre protagonista, all’altezza del compito.
Un campione del nuoto che
ora sta combattendo la gara
più difficile, da quando dieci
giorni fa ha scoperto di avere
dei linfonodi al collo ed è stato
operato d’urgenza giovedì a
Roma. Tumore nel sistema linfatico: che terribile situazione
da vivere e fronteggiare. «Sono in piedi, dai, va meglio» prova a rassicurare gli altri dopo
se stesso.
La scoperta Paolo esita un attimo poi ammette che in fondo
parlarne può essere uno dei
modi per reagire positivamente al decorso medico il cui prossimo passo sarà un ciclo di chemioterapia. Una vita sconvolta all’improvviso: «Dieci giorni fa guidando la macchina,
mi trovavo a un semaforo: girando la testa a sinistra è come
se avessi avvertito una contrattura al collo. Dopo qualche
giorno questo fastidio non passava e ne ho parlato ai miei: ho
fatto un’ecografia, poi la risonanza magnetica e la Tac, finchè il dottor Gualdi mi ha detto di rivolgermi a un specialista, il professor Mandelli che
ha deciso per l’intervento chirurgico immediato, effettuato
giovedì alle 18. E’ stato tutto
un vortice di situazioni, le sensazioni erano sconvolgenti:
s
divano ad aspettare e a tormentarmi, non ci starò. Voglio
condurre una vita normale e
tranquilla, cercherò di tornare
anche in acqua a nuotare: sì,
con un peso in più nella testa,
ma con una famiglia a fianco
che mi darà la forza. La forza
me la daranno gli occhi di mia
moglie e mia figlia: non faccio
altro che guardarli».
STEFANO ARCOBELLI
Bossini shock: tumore
«La gara da vincere»
Il campione europeo 2004 operato d’urgenza ai linfonodi
«Sono ai blocchi di partenza: Laura e Angelica mi guardano»
sembrava solo un linfonodo
maligno, poi un altro maligno
più piccolo, e allora è stato deciso per il prelievo al midollo»
(le cellule prelevate verranno
esaminate a Bologna, n.d.r.).
Dimesso Venerdì mattina, Paolo è potuto tornare a casa, sempre vicino alla sua Laura e dalla piccola Angelica di 2 anni e
mezzo. «Ora sto aspettando
l’esame istologico, dovrò sottopormi a dieci giorni di chemio-
terapia e radioterapia, per vedere i primi risultati contro il
linfoma e per evitare che si riproduca in altre parti del corpo. I medici, che devo ringraziare tantissimi anche per la
tempestività, oltre al presidente Giovanni Malagò e al tecnico Gianni Nagni che non mi
hanno mai fatto mancare nulla, mi hanno promesso che prima dell’estate sarò guarito,
che fisicamente sarò a posto,
che ce la farò. No, seduto sul
Paolo Bossini,
25 anni,
bresciano
dell’Aniene. Oro
e argento
europeo nei 200
rana 2004 e
2006, primatista
europeo a
Pechino 2008
(2’08"98).
Eccolo con
Laura nel giorno
del matrimonio
Vincere Paolo ci gira intorno,
ma sembra avere la predisposizione giusta per uno alle prese
con un male pericolosissimo:
«Sarà una passeggiata in salita, sarà l’ennesima gara da vincere, sono già sui blocchi di
partenza per vincere la sfida
più importante». L’ultima gara vera in acqua risale alla settimana prima degli Europei di
Eindhoven: nel test di Vienna
era stato secondo nuotando il
14 novembre 2’09"39 nei 200
rana, la sua specialità di cui è
stato pluridecorato, campione
europeo nel 2004, quarto ai
Giochi di Atene e primatista
europeo ai Giochi di Pechino,
dove cancellò dall’albo il limite di Domenico Fioravanti a
Sydney, e dove aveva promesso la medaglia da mettere al
collo della sua Angelica. Finì
ottavo, per aver sbagliato la taglia del costume, ma avrebbe
potuto prendere il podio con
quelle ali tatuate sulla schiena. «Bos» non s’è mai arreso in
piscina, e ha sempre sorpreso
fuori: come quando nel dicembre 2007, decise di sposare l’attrice Laura Piovani, a Las Vegas. La donna che gli ha cambiato la vita. «Ho sempre voglia di vincere e di prendermi
le rivincite». Questa con il male sarà la principale.
Altri casi
R
Armstrong
Il ciclista Usa,
Lance Armstrong,
operato di tumore
ai testicoli, poi re
del Tour de
France
R
Navratilova
La tennista Usa
Martina
Navratilova è
stata operata
quest’anno per un
tumore al seno
R
Palmer
Il golfista Usa
Arnold Palmer è
stato operato per
un tumore alla
prostata nel 1997
PALLANUOTO La 9a giornata
Posillipo allo sprint
La Florentia ne fa 19
Fusco. Note: sup. num. Florentia 12 (7),
Nervi 8 (3). Usc. 3 f. Valentino 4˚ t.
FIRENZE (a.p.) Con un parziale di 6-0 fra
il primo e il secondo tempo, la Florentia
mette al sicuro il successo.
POSILLIPO-CAMOGLI
LATINA-IMPERIA
10-9
(1-2, 2-3, 3-2, 4-2)
Posillipo: Negri, Hutten 2, Buonocore,
Ban 1 rig., Guidaldi, Baraldi, Saccoia 2;
Perez, Giu.Mattiello 1, Gallo 2 (1 rig.),
Renzuto Iodice, Bertoli. N.e. Cappuccio.
All. Silipo. Camogli: Ferrari, S.Luongo 1,
Temellini, Avallone 1, Tyrrell 2, Martin,
Sadovyy; M.Luongo 1 rig., A.Fondelli 1,
L.Fondelli 1, A.Caliogna 1, Guenna,
Gardella. All. Azevedo. Arbitri: Caputi e
Paoletti. Note: sup. num. Posillipo 9 (7),
Camogli 12 (5). Usc. 3 f. Baraldi 26’18",
Perez 28’11", Buonocore 31’35".
NAPOLI (d.p.) Il Camogli perde il portiere
Ferrari e Temellini per infortunio dopo
un quarto, e il Posillipo ne approfitta.
ORTIGIA-BRESCIA
8-12
(2-1, 1-4, 2-5, 3-2)
Igm Ortigia: Patricelli, Danaro,
Zimonjic, Scotti Galletta 1, Napolitano 2,
Dogas 5 (3 rig.), Zovko, Puglisi, Suti,
Casasola. N.e. Barranco, Abela,
Rotondo. All. Baio. Lake Iseo Brescia:
Kacic, Giorgi 1, C.Presciutti 3, Fresia 2,
E.Caliogna, R.Calcaterra 3, Mammarella,
Nora, Binchi, Elez 3, Franicevic. N.e.
Dian. All. Bovo. Arbitri: Alfi e Brasiliano.
Note: sup. num. Ortigia 7 (2), Brescia 5
(5). Usc. 3 f. Binchi 30’55".
SIRACUSA (a.s.) L'Ortigia resiste solo un
parzial, poi è il Brescia a comandare la
gara.
FLORENTIA–NERVI
19-12
(2-2, 5-1, 5-5, 7-4)
Florentia: Minetti, Radu, Ninfa 1, Pagani
5 (2 rig.), A.Di Fulvio 3, Sottani 2, Bini 1;
Rauzino 1, Cocchi 3, Mandolini, Razzi,
F.Di Fulvio 3 (1 rig.). N.e. Mugelli. All.
D.Popovic. Ellevi Nervi: Moses, Nyeki,
D'Alessandro, Damonte 3, Marziali 4,
Cotella 1, Celia 1; Valentino 3, Lanzoni,
Pesenti. N.e. Prian, Brambilla. All. Uras
(Baldineti squal.). Arbitri: Bianchi e
12-7
(6-0, 1-2, 2-3, 3-2)
Latina: Sattolo, Proietti, Gocic 2,
D'Erme, Buckner 1, Innocenzi 2, Mauti,
Vittorioso 2, Romiti 1, Calcaterra 2 (1
rig.), Grossi 1, Maddaluno 1,
Mas.Mirarchi. All. Giannouris. Carige
Imperia: Oliva, Sacco, G.Strafforello,
P.Strafforello, Emmolo, Muratorio,
Amelio, Corio 2, Barillari 3, Parodi 1,
Rocchi 1, Cesini, Agostini. All. Gerbò.
Arbitri: Monnis e Rotondano. Note:
sup. num. Latina 9 (3), Imperia 7 (3).
Usc. 3 f. Emmolo 3˚ t., Gocic 4˚ t.
LATINA (m.p.) Gara già decisa in avvio,
col 6-0 del Latina.
LAZIO–PRO RECCO
6-14
(2-4, 2-4, 1-4, 1-2)
Lazio: Violetti, Nieves Urreli 1,
Sebastianutti 1, Gianni, Latini 3, Di
Rocco, Tafuro, Markovic, Leporale,
Szabò 1, N.Presciutti, M.Gitto, Gazzarini.
All. Ciocchetti. Ferla Pro Recco:
Tempesti, F. Lapenna, Figari, Washburn,
Giorgetti 1, Felugo 2, Di Costanzo 4,
Figlioli, Benedek 3, Zlokovic 2, A.Ivovic
2, N.Gitto, Pastorino. All. Porzio. Arbitri:
Collantoni e Zappatore. Note: sup num.
Lazio 10 (4), Pro Recco 5 (4). Usc. 3 f.
Giorgetti 30’12".
ROMA (g.s.) L’esperienza e la forza
fisica della Pro Recco prevalgono sulla
gioventù biancoceleste.
L’anticipo: Bogliasco-Savona 5-7.
Class.: Savona, Pro Recco 27; Posillipo,
Brescia 19; Florentia 14; Bogliasco,
Camogli 10; Latina 9; Nervi, Ortigia,
Lazio 7; Imperia 1.
Pr. turno (22/12): Camogli-Bogliasco,
Imperia-Posillipo, Florentia-Pro Recco,
Brescia-Latina, Savona-Lazio,
Nervi-Ortigia.
DONNE L’11a giornata: OrizzonteFiorentina 11-6, Mestrina-Padova 3-11,
Bologna-Nervi 10-11, Bogliasco-Ortigia
10-9. Class.: Orizzonte 28; Fiorentina
27; Rapallo* 24; Padova, Imperia* 20;
Nervi 18; Ortigia 13; Messina* 10;
Bologna 9; Athlon Palermo* 7; Bogliasco
6; Mestrina 5. (*una partita in meno)
* Tutte le funzionalità dipendono dai modelli, dalla configurazione e dalla disponibilità locale. Le immagini presenti
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Il Brescia passa
a Siracusa
e Recco dilaga
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
SPORT INVERNALI UNA GIORNATA TUTTA AZZURRA
SNOWBOARD TRIONFO NELLO SLALOM PARALLELO DI COPPA DEL MONDO A LIMONE PIEMONTE
Fischnaller-March, super doppietta
DAL NOSTRO INVIATO
SIMONE BATTAGGIA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIMONE PIEMONTE (Cuneo)dCi so-
Aaron March (a sinistra), 24 anni e Roland Fischnaller, 30, REUTERS
LA GUIDA
Oggi in tv slalom
uomini con Razzoli
e gigante donne
RISULTATI
SCI Gigante maschile (Val d’Isere): 1. Ligety (Usa) 2’26"26; 2. Svindal (Nor) a
1"05; 3. BLARDONE 1"21; 4. Janka (Svi)
1"55; 5. Raich (Aut) 1"66; 6. Hirscher
(Aut) 1"77; 7. SIMONCELLI 1"97; 8. Viletta (Svi) 2"16; 9. MOELGG 2"33; 10. Jansrud (Nor) 2"43; 11. Fanara (Fra) 2"51;
12. Richard (Fra) 2"54; 13. De Tessieres
(Fra) 2"58; 14. Larsson (Sve) 2"85; 15.
Missillier (Fra) 3"04; 27. Gufler 4"75; 28.
Eisath 4"77. Coppa Mondo (6 prove): 1.
Svindal (Nor) 236; 2. Ligety (Usa) 221;
3. Scheiber (Aut) 175; 16. Innerhofer 98.
Coppa gigante (2 prove): 1. Ligety
(Usa) 200; 5. Blardone 96.
GHIACCIO Uomini. Finale: 1. (2.1.) Chan
(Can) 259.75; 2. (1.3.) Oda (Giap)
242.81; 3. (4.2.) Kozuka (Giap) 237.79;
4. (3.6.) Takahashi (Giap) 219.77; 5.
(5.4.) Verner (R.Ceca) 213.64; 6. (6.5.)
Amodio (Fra) 201.90. Donne. Finale: 1.
(1.3.) Czisny (Usa) 180.75; 2. (2.4.) Kostner 178.60; 3. (3.2.) Murakami (Giap)
178.59; 4. (4.5.) Suzuki (Giap) 173.73; 5.
(5.1.) Ando (Giap) 173.15; 6. (6.6.) Flatt
(Usa) 127.57. Coppie. Finale: 1. (1.1.) Savchenko-Szolkowy (Ger) 210.72; 2.
(2.2.) Pang Qin-Tong Jian (Cina) 189.93;
3. (4.3.) Sui Wenjin-Han Cong (Cina)
179.04; 4. (5.4.) Iliushechkina-Maisuradze (Rus) 177.44; 5. (3.5.) Bazarova-Larionov (Rus) 176.80; 6. (6.6.) Moore
Towers-Moscovitch (Can) 169.57. Danza. Finale: 1. (1.1.) Davis-White (Usa)
171.58; 2. (2.2.) Pechalat-Bourzat (Fra)
162.10; 3. (5.3.) Crone-Poirier (Can)
139.74; 4. (6.4.) Bobrova-Soloviev
(Rus) 136.75; 5. (4.5.) Weaver-Poje
(Can) 136.34; 6. (3.6.) Hoffmann-Zavozin (Ung) 132.07. Juniores. Uomini. Finale: 1. (1.1.) Dornbush (Usa) 219.56.
Coppie. Finale: 1.
(1.1.)
Takahashi-Tran (Giap) 159.52.
FONDO 10 km tc donne: 1. Bjoergen (Nor)
29’31"6; 2. Kowalczyk (Pol) a 29"3; 3.
Joahug (nor) a 39"1; 4. Saarinen (Fin) a
1’37"3; 5. Longa a 1’39"9; 6. Ishida (Gia)
a 1’41"1; 7. Elden (Nor) a 1’44"9; 8. Lahteenmaki (Fin) a 1’45"4; 27. Rupil a 2’55"8;
30. Confortola a 3’08"1; 34. De Martin a
3’22"9; 51. Brocard a 4’15"1. Coppa Mondo: 1. Bjoergen (Nor) 540; 2. Kowalczyk
(Pol) 389; 3. Kalla (Sve) 311; 4. Follis
284; 7. Longa 211. 15 km tc uomini: 1. Poltaranin (Kaz) 40’03"5; 2. Legkov (Rus) a
9/100; 3. Bauer (R.Cec) a 4"; 4. Cologna
(Svi) a 4"3; 5. Jauhojaervi (Fin) a 5"9; 6.
Johnsrud Sundby (Nor) a 9"5; 7. Vylegzhanin (Rus) a 13"8; 8. Roenning (Nor) a
16"2; 22. Di Centa a 1’15"1; 27. Moriggl a
1’35"; 35. Checchi a 1’52"3; 41. Piller Cottrer 2’05"9; 44. Noeckler a 2’11"1; 54.
Gullo a 2’27"1; 55. Clara a 2’31"6. Coppa
Mondo: 1. Legkov (Rus) 398; 2. Cologna
(Svi) 361; 3. Hellner (Sve) 265; 17. Scola
93; 27. R. Pasini 61.
SNOWBOARD: Slalom parallelo. Uomini:
1. Fischnaller; 2. March; 3. Haldi (Svi); 4.
Flander (Slo); 10. Erlacher; 37. Mick.
Coppa: 1. Fischnaller e Prommegger
2090; 3. March 1580; 4. Karl 1410; 17.
Erlacher 409. Donne: 1. Kummer (Svi);
2. Maegert-Kohli (Svi); 3. Ilyukhina
(Rus); 4. Boccacini; 15. Egger; 19. Cusini. Coppa: 1. Tudegesheva (Rus) 2290;
9. Boccacini 790.
PROGRAMMA
SCI: Slalom maschile (Val d’Isere, ore
10.15 e 13.15, diretta su RaiSport 1 ed
Eurosport): 9 Razzoli, 11 Moelgg, 21 Deville, 49 Thaler, 50 Gross, 66 Borsotti,
72 Plank. Gigante donne: St. Moritz, ore
9.15 e 12.15 (diretta RaiSport1 ed Eurosport): 8 Moelgg, 13 Brignone, 20 Gianesini, 25 Gius, 28 I. Curtoni, 29 Alfieri, 47
Agerer, 53 Marsaglia. Coppa Mondo (7
prove): 1. Riesch (Ger) 514; 2. Vonn
(Usa) 369; 3. Rebensburg (Ger) 224; 18.
Merighetti 86.
FONDO: Oggi Ore 12 e 15 (fase finale, dir.
Rai Sport ed Eurosport): sprint tl U (R. e
F. Pasini, Scola, Noeckler, Pellegrino) e
D (Follis, Longa, Genuin, Vurich, Brocarc).
w
I NUMERI
20
I podi di
Blardone
in Coppa del
Mondo: il primo
nel gennaio
2004 a Flachau
(Aut), un
secondo posto
5
le vittorie di
Blardone
in Coppa: prima
ad Adelboden
(Svi) gennaio
2005, l’ultima
dicembre 2009
in Alta Badia
10
le stagioni
consecutive
di Coppa del
Mondo in cui
Blardone è fra i
primi 7 in
gigante, un
record
no volute dieci stagioni, perché l’enorme talento di Roland Fischnaller desse la gemma di una vittoria. C’è voluta,
forse, la concorrenza in casa
di Aaron March, un corazziere
gentile che gli è amico, lo consola e lo consiglia quando le cose con la fidanzata Denise Karbon non vanno bene, ma soprattutto gli mette il pepe sulla coda della tavola finendogli
spesso davanti.
Pulito e leggero Non ieri. Nello
slalom parallelo di Limone, Fisch è rimasto semplicemente
una spanna sopra tutti. Si era
fatto passare il mal di testa del
venerdì con un nimesulide e ieri mattina al cancelletto era come nuovo: miglior tempo nelle qualificazioni, proprio da-
vanti a March, e una sensazione di leggerezza e di pulizia
nelle traiettorie che nessuno
riusciva a imitare. Il meglio,
però, lo ha riservato al pomeriggio, a partire dagli ottavi,
dove ha trovato subito l’austriaco Karl — il vincitore di venerdì — 16˚ e graziato dalla
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
Sci alpino
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VAL D’ISERE (Francia) dGiù il cappello signori, in onore di Ted
Ligety, vincitore del terribile gigante di Val d’Isere, il secondo
consecutivo dopo Beaver
Creek, solo domenica scorsa.
Ma l’Italia ritrova sul podio
Max Blardone, terzo dopo una
battaglia durissima, un ottimo
auspicio verso il gigante dell’Alta Badia che l’attende domenica. E Max non è solo, perché la
squadra azzurra piazza altri
due uomini nei primi nove, Simoncelli settimo e Moelgg, miglior tempo della seconda manche, nono.
Ligety E’ difficile vedere in una
disciplina con tanta concorrenza come il gigante maschile
una supremazia come quella attuale di Ted Ligety. Il fatto è
che in sei giorni ha vinto su due
piste completamente differenti, fra gli spazi larghi di Beaver
Creek e quelli soffocanti di Val
d’Isere. E ieri a un campione come i norvegese Aksel Svidal, il
secondo piazzato, ha rifilato
un distacco di 1"05, un abisso.
Basta guardare l’analisi della
gara per capire che non ha avuto punti deboli, nella parte centrale della prima manche, quella più contorta, dove tanti atleti navigati si sono persi come in
un labirinto, solo il nostro Blardone ha fatto meglio di lui, per
8 piccoli centesimi di secondo.
Stanchezza «Sono felicissimo
— dice il 26enne di Park City,
nello Utah — due vittorie consecutive sono importanti e poi
dominare su un pista così...
Pensate che questa mattina prima della gara, mi stancavo solo
a guardarla». Il fatto che da
due giganti Ligety scenda pulito e senza errori dice che questo ragazzo, vissuto a lungo all’ombra di Bode Miller, abbia
ancora margini di miglioramento. Ma grande è stato pure
Svindal perché un tracciato coMarit Bjoergen, sì stretto come quello di Val
30 anni, 40
vittorie EPA
Blardone terzo
sulla pista dei duri
Ligety padrone
E’ grande sul muro: «Posso solo crescere»
L’Italia si sveglia: Simoncelli 7˚, Moelgg 9˚
Max Blardone,
30enne di
Domodossola,
in azione ieri a
Val d’Isere. In
Coppa del
Mondo vanta
cinque vittorie
(tutte in
gigante),
undici secondi
posti e quattro
terzi ANSA
d’Isere ha imbrigliato la sciata
di tutti gli altri sciatori di potenza, ma non la sua.
Blardone Il finanziere ossolano
è davvero recuperato. Blardone aveva iniziato la stagione
con qualche dubbio per il mese
abbondante perso nella preparazione atletica in estate dopo
l’intervento d’appendicite, ma
ieri, proprio nella parte più contorta di questo gigante da incubo ha avuto la prova di essere
sempre nella crema della specialità. «Avrei anche potuto arrivare secondo senza qualche
errorino nella seconda manche
— spiega Max — però comincio a trovare la strada della for-
ma. A Sölden non ero al massimo, in America sono cresciuto
negli allenamenti a Vail, ma
poi a Beaver Creek (quinto,
ndr) non ho fatto la gara che
avrei voluto. Ora è andata meglio. Penso già ai Mondiali di
febbraio, non so ancora quante
opportunità avrò di vincere
una medaglia, ma già nei prossimi giganti potrei progredire
ancora. Ligety? Qui a Val d’Isere si è già preso il basamento
della coppa di specialità. Non
so se in questo momento è imbattibile, ma il distacco che qui
mi ha rifilato è pesante».
Slalom Oggi su questa stessa pista va in scena lo slalom e si pro-
nostica il tutto esaurito dopo
l’impresa di Grange a Levi. Tornano in pista Razzoli, Deville,
quarto in Lapponia, e Moelgg.
Il campione olimpico è ansioso: «Voglio vedere a che livello
sono. So di non essere ancora
al massimo, la pista è difficile,
bisogna soprattutto controllare, ci siamo allenati qui una settimana fa e non andavo male.
Ma rispetto a Levi è un’altra cosa: là avevo solo 4 allenamenti
fra i pali dopo l’infortunio alla
mano, ora ho più confidenza».
E aspetta anche Deville: «Il
quarto posto mi ha gasato, ci riprovo». Infine Moelgg: «Chissà
se la seconda manche di questo
gigante mi ha sbloccato».
SCI DI FONDO 10 KM TECNICA CLASSICA A DAVOS: LA NORVEGESE ALLA 10ª VITTORIA DI FILA. OGGI SPRINT
Bjoergen esagerata
La Longa è quinta
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
DAVOS (Svi) dMarit esagerata,
Mary c’è. La Bjoergen arriva a
40 vittorie (10ª consecutiva),
la Longa si accontenta di un 5˚
posto pieno di incoraggianti indicazioni nella 10 km a tecnica
classica. E anche Giorgio Di
Centa comincia la risalita, miglior azzurro (22˚) nella 15 km
sempre in alternato (Moriggl
27˚, Checchi in affanno come
Piller Cottrer) vinta dal carneade kazako Alexey Poltaranin,
che la Fis a volte chiama Poltaronin, che ha 23 anni e vantava
un solo podio mondiale tra gli
under. Un kazako venuto dal
nulla che mette in fila Legkov,
Bauer e Cologna, con i norvegesi in affanno (Northug 13˚).
Vichinga La Bjoergen sbuca al
traguardo quasi nascosta dalla
polacca Kowalczyk, ma si prende tutti i riflettori per il primo
acuto sulla difficile pista svizzera: «Quando perderò? Magari
domani (oggi, c’è una sprint a
skating, torna la Follis, ndr). Il
mio segreto? Gareggiare sempre in forma». Justyna la guarda enigmatica in conferenza
stampa: «La conosco bene, magari per batterla dovrò fare come lei: allenarmi di meno...».
La norvegese finge indifferenza e lancia un sorriso complice
alla bionda connazionale Joaugh, al primo podio stagionale.
Alle due sul podio, la Bjoergen
infligge 29 e 39"; alla quarta, la
rientrante finlandese Saarinen,
1’37" e alla Longa 1’39". Un
abisso, in una gara relativamente lunga, disputata sotto la neve fresca che si mischiava a
quella ghiacciata e che levigava
il percorso soprattutto in piano, nel quale la livignasca ha pagato la tenuta della sciolina nel
secondo giro. «Certo che volevo il podio, sempre quarta o
quinta, ma ci sono, non mi preoccupo». Argento mondiale,
mamma Mary aspetta il figlio
in pista per la sprint e pensa ad
Holmenkollen: «Vorrei battere
anche solo una volta la Bjoergen, chissà che non le rovini la
festa in casa...». E’ reattiva, baldanzosa la Longa, il cui pensiero sulla vichinga imbattibile è:
«E’ forte, potente e scia bene
ma non come la Martinsen, io
quando scio penso a Bente che
volava sulle salite dei Mondiali
di Fiemme 2003, mi ispiro a
lei». Alla Longa manca poco,
agli azzurri invece di più.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
giuria dopo aver ostacolato Simon Schoch. «Siamo saliti in
seggiovia insieme. Gli ho detto
che era stato fortunato a non essere stato squalificato, e lui "No,
non è fortuna questa". Karl fa
sempre pressione psicologica,
infatti con lui perdo sempre». E
invece Fisch gli ha dato la paga,
e ai quarti l’ha data anche allo
stesso Schoch, altra bestia nera.
In semifinale, poi, ha ridicolizzato Haldi, illudendolo con due
errori nella prima run per poi
mangiargli più di un secondo e
mezzo, su un tracciato da mez-
zo minuto. E allora in finale,
contro un March gagliardo, ma
segnato dallo scontro con il russo Detkov nei quarti, che aveva
travolto Aaron segnandolo alla
schiena e sulla coscia sinistra. Il
24enne aveva dato tutto in semifinale, dove aveva battuto Flander. Contro Fischnaller cadeva
due volte, esausto. «Sono felice
per Roland — concede March
—. Dopo la mia fidanzata, è la
persona che mi conosce meglio». «Ci rafforziamo a vicenda
— replica Fisch —. E ora il mondo inizia a temerci». La doppiet-
ta maschile mancava dal
1996, quando Frenademez e
Pichler si imposero a Tignes in
un altro slalom parallelo, mentre tra le donne nel 2001 ci fu
il tris in gigante Posch-Ranigler-Trettel. A proposito di
donne: sorride Corinna Boccacini, che col quarto posto eguaglia il miglior risultato in carriera, e sorride anche Natalie
Egger, per la prima volta tra le
migliori sedici. Con la vittoria
di Luca Matteotti, nel cross,
per le tavole azzurre resterà
una settimana memorabile.
31
R
MORZENTI
«Petrucci mi ha
detto di restare»
Il presidente Morzenti ha risposto alle
accuse della Sai Roma (irregolari 43
deleghe, nulla la sua elezione), dicendo che attende il giudizio della Commissione. Venerdì a Limone ha affermato
che quanto dichiarato deve essere dimostrato ed è a rischio di denuncia.
Ha aggiunto: «Ho rimesso il mandato a
Petrucci, ha detto che mi sostiene e di
aspettare la fine dell’iter».
Ghiaccio
Impresa Kostner
Un secondo posto
che sa di rilancio
CITROËN ITALIA
AL 35° MOTOR SHOW
DI BOLOGNA 2010
Citroën Italia è presente alla 35a edizione del Motor
Show di Bologna, Salone Internazionale dell’Automobile, con una gamma e delle iniziative che riconfermano
l’attenzione della Casa al mondo dei giovani e in particolare alle tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente, nella prospettiva di un futuro eco-compatibile.
Lo stand pone l’accento sulla “Créative Technologie”
della Marca, che mette le sue migliori tecnologie al servizio dell’ambiente, fornendo risposte sempre più concrete alla mobilità in auto. Lo stand rispecchia la nuova
tendenza della Marca e risponde alle nuove aspettative
espresse dai clienti, giocate su registri opposti e complementari: a completamento della gamma principale è
arrivata una linea di prodotti distintiva, raffinata e trendy che rappresenta l’ennesima dimostrazione della
creatività e della tecnologia Citroën; una parte dello
stand è, infatti, dedicata alla nuova linea di prodotti distintivi DS.
L’azzurra, mai così in alto, si conferma dietro la
Czisny: «Felice per il modo in cui ho pattinato»
ANDREA BUONGIOVANNI
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LA CURIOSITA’
Max esulta
come Bolt
La freccia di Max Blardone
come quella di Usain Bolt:
anche questo è felicità AP
RECUPERO VENERDI’
SuperG donne
Rinvio per vento
ST. MORITZ Le raffiche di vento e
qualche timore della Fis dopo l’uscita di tre delle prime sei al via hanno
fatto annullare il superG donne. La
gara è stata sospesa dopo l’uscita
della Schnarf (ha saltato una porta), prima era caduta la Ferk, in testa c’era Lara Gut. Il superG sarà
recuperato venerdì in Val d’Isere. Il
d.t. Ravetto ha sottolineato come
ci fossero le condizioni per gareggiare, il responsabile del settore
femminile della Fis, Atle Skaardal,
ha ribattuto che c’era vento sul salto (dopo oltre metà pista).
dUn’atleta ritrovata. Dalla camera del Nikko New Century
Hotel di Pechino che la ospita
in questi giorni, nel cuore della
notte cinese, la voce di Carolina Kostner vibra squillante. Poche ore prima, sul ghiaccio del
Capital Indoor Stadium, nella
finale del Grand Prix, ha compiuto un’impresa. Quarta nel libero, pattinato sulle ormai consuete note del «Preludio al pomeriggio di un fauno» di Claude Debussy, ha confermato il secondo posto del corto di venerdì dietro la statunitense Alissa
Czisny. Centrando, dopo i terzi
posti di Torino 2007 e Goyang
City 2008, il miglior risultato
della carriera. A fare il paio, in
qualche modo, con l’argento
mondiale di Göteborg 2008.
«Come ho detto prima di partire — ammette soddisfatta —
ero già felice di esserci. Significava essere di nuovo ai
vertici. Adesso son due
volte contenta. Avrei accettato qualsiasi piazzamento, ma
così me la sono proprio goduta».
Carolina, nella finale
del Grand Prix di
Pechino, è ancora una
volta pulita. Sciolte le
riserve: «Sarò ai
campionati italiani»
Estetica L’Italia, nella storia delle finali della rassegna — una
Coppa del Mondo sulle lame —
conta ora nove partecipazioni:
quattro con Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio, tre, appunto, con Carolina (anche stavolta, tra le donne, sola europea), una con Federica Faiella-Massimo Scali e una con Anna Cappellini-Luca Lanotte. Meglio della gardenese, a questo
punto, han fatto solo Fusar Poli-Margaglio, primi nella danza
a Tokyo 2001. «Quel che più mi
importa — sottolinea lei — è di
essermi ritrovata. E pattinando
come piace a me. Alissa ed io
interrompiamo l’egemonia asiatica, dimostrando che il nostro
sport va al di là di tecnica e acrobazie. Qui è stata premiata l’eleganza e la pulizia del gesto, ha
vinto il senso estetico».
La gara La portacolori delle
Fiamme Azzurre, ancora alle
prese con l’infortunio al ginocchio sinistro, non presenta ele-
Carolina Kostner, 23 anni, tre
volte oro europeo, nel libero AP
menti particolarmente difficili.
Nel contesto non merita meglio
del quinto punteggio. Comunque, dopo il ritrovato triplo-triplo del corto (mancava dal libero dei Mondiali di Torino di
marzo), nella seconda parte
dell’esercizio chiude due combinazioni: un triplo loop-doppio
toeloop e un triplo salchow-doppio toeloop-doppio
toeloop. Aggiunge altri due tripli e due doppi axel, buone trottole (due di livello 4) con taglio
al dito medio della mano sinistra e una solida sequenza di
passi. Mancano flip e lutz. «Sto
riprovando il primo — conferma — e il ginocchio non si lamenta». Ma quel che fa la differenza, insieme a buone scelte
tattiche, è la raffinatezza, la
qualità del gesto, la pacatezza,
la fluidità, l’equilibrio, l’interpretazione, la classe. Carolina,
a parte il libero di Skate America, in questa stagione ha sempre pattinato pulita, senza
cadere. Non basta ancora
per riscattare il flop dell’Olimpiade di Vancouver.
Ma è certo sulla giusta strada.
Intanto, seconda nei components, le giapponesi Murakami
(per 1/100...), Suzuki e Ando
(pur vincitrice del libero), come la statunitense Flatt, le restano dietro. Con personale stagionale nel segmento di gara
(116.47) e nel totale (178.60).
A Milano «Festeggiamenti? Solo
chiacchiere nella hall. C’è il Gala da onorare. In tutto ho sentito i miei. E mi hanno dato la triste notizie della tragica morte
per un incidente sulla neve di
Magdalena Ploner, figlia di Bepi, il responsabile del fondo giovanile azzurro, di Ortisei come
me e di due soli anni più giovane. Le nostre famiglie sono amiche». Oggi lo show. Domani, incassati i 18.000 dollari di premio per il secondo posto, il ritorno a Oberstdorf. Carolina, poi,
da giovedì sarà a Milano per i
campionati italiani al Forum e
l’atteso Ice Christmas Gala di sabato sera: la riserva è sciolta.
«Ne ho parlato con Michael Huth — spiega — esserci sarà un
piacere anche nei confronti dei
miei tifosi». L’Italia l’aspetta.
Tra le novità della Linea DS: Nuova CITROËN DS4,
in anteprima nazionale, commercializzata in Italia a fine 2011, va ad arricchire la linea DS. Ulteriore espressione di “Créative Technologie”, riprende completamente questa filosofia e con le sue prestazioni di seduzione e dinamismo soddisfa le esigenze più varie. Citroën arricchisce la gamma con nuova CITROËN DS3 Racing, in anteprima nazionale, vero e proprio concentrato di sportività. Riprende i codici stilistici di Citroën
DS3, con l’aggiunta di elementi “racing” come l’estrattore posteriore, il doppio scarico cromato e le finiture in
carbonio, che rivelano un temperamento forte e di razza. Partendo dal motore1.6 THP, i tecnici sono riusciti a
portare la potenza da 156 a 202 cavalli, contenendo le
emissioni di CO2 a 149g/km, e ad alzare i livelli di coppia da 240 Nm a 275 Nm, disponibili su un ampio range di utilizzo, per garantire elasticità e prestazioni.
Accanto al mondo DS, per soddisfare le esigenze di
tutti, Citroën è presente sullo stand con vetture sempre
più valorizzanti e responsabili, la nuova CITROËN C4,
in anteprima nazionale, ennesima dimostrazione della
competenza e della creatività della Marca in termini di
design, innovazione e tecnologie. Nuova CITROËN C4
sarà lanciata sul mercato italiano a partire dal mese di
Gennaio 2011. Elegante, razionale, rassicurante e moderna, nuova CITROËN C4 sprigiona energia positiva:
equipaggiata con tecnologia microibrida e-HDi, abbina
il sistema Stop&Start di ultima generazione e sistema di
recupero d’energia. Questa tecnologia sarà rapidamente
estesa al resto della gamma, a partire dalle nuove versioni di CITROËN C5 e CITROËN C4 Picasso.
Infine, la nuova CITROËN C-Zero, in anteprima nazionale, commercializzata in Italia a partire da Gennaio
2011, che rappresenta una soluzione totalmente elettrica: zero litri di carburante, zero emissioni di CO2 e zero inquinamento acustico, per facilitare la mobilità urbana ed extra-urbana. In Europa CITROËN C-Zero ha
già totalizzato 1000 ordini.
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32
R
DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
BASKET SERIE A: GLI ANTICIPI
Soragna allo scadere
+
Biella sbanca Treviso Teramo-Roma
su Sky Sport 2
NBA SCONFITTE PER BARGNANI E BELINELLI
9a GIORNATA
ORE 18.15
Il canestro dell’ex decide una gara tirata. Repesa furioso per
un fallo tecnico: «Vorrà dire che ora insegnerò la simulazione»
ALBERTO MARIUTTO
TREVISO
BIELLA
60
61
(14-18, 38-30; 50-49)
BENETTON TREVISO: Markovic 2 (1/2,
0/2), Toolson 3 (1/1, 0/1), Smith 18
(7/12, 1/6), Motiejunas 12 (4/5, 0/1), Nicevic 6 (3/8); Bulleri 5 (0/2, 1/2), Gentile 4 (2/4), Peric 5 (1/2, 0/4), Brunner 5 (1/2). N.e.: Cazzolato, Wojciechowski, Cuccarolo. All.: Repesa.
ANGELICO BIELLA: Sosa 8 (4/7, 0/2),
Slaughter 12 (3/6, 1/3), Viggiano 15
(6/11, 1/3), Salyers 10 (2/2, 2/5), Suton
4 (2/5); Soragna 7 (2/6, 1/2), Chessa
(0/1), Jurak 5 (1/2, 1/2). N.e.: Mariani,
Minessi. All.: Cancellieri.
ARBITRI: Pozzana, Martolini, Weidmann.
NOTE - T.l.: Ben 14/19, Bie 3/7.
Rimb.: Ben 34 (Brunner 7), Bie 33
(Suton 8). Ass.: Ben 10 (Markovic
3), Bie 9 (Sosa 4). Progr.: 5’ 6-13, 15’
28-20, 25’ 44-38, 35’ 54-59. Nessun 5f. F. tecnico: Repesa 25’50"
(46-40). Spett. 3020 per 28.360 euro.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TREVISO dMatteo Soragna que-
sta scena assicura di non essersela mai immaginata, neppure
nei sogni audaci. Canestro al
Palaverde all’ultimo secondo,
e vittoria di Biella per un solo
punto. Magari se l’era sognata
l’altro ex del Palaverde, Marco
Atripaldi, che ha festeggiato
con il suo tipico entusiasmo
bambinesco e l’immancabile
sciarpa annodata al collo. Ma
lui nega: «Impensabile».
Carattere Al di là del canestro
allo scadere, Biella non ha fatto il miracolo. Ha costruito la
vittoria con carattere e intelligenza, trasformando la gara a
cento all’ora voluta dalla Benetton in un lentissimo punto
a punto, a chi sbaglia di meno.
Lo spiega Cancellieri: «Era dif-
ficilissimo vincere a Treviso.
Abbiamo chiuso il 2o quarto a
-8, limitando i danni. Eravamo
fuori ritmo. Poi abbiamo lavorato bene in difesa: era l’unico
modo per vincere. Abbiamo
concesso 22 punti negli ultimi
2 quarti. Gli abbiamo tolto 3-4
rimbalzi in attacco. Il tiro di Soragna? Doveva prenderlo lui,
ma brava la squadra ad arrivare alla fine punto a punto».
Repesa spiega che la sconfitta
della Benetton, dopo 7 vittorie
tra coppa e campionato, ci sta:
stanchezza, poca concentrazione. Ma è furioso con gli arbitri:
«Vorrei capire perché Pozzana
mi ha fischiato tecnico. Mi rivolgo a Meneghin e Pianigiani.
In tanti anni qui ho fatto di tutto per insegnare ai giovani italiani la pallacanestro. Mai ho
insegnato a simulare. Da oggi
farò solo quello, visto che continuano a farlo contro di noi».
L’ALTRO SUCCESSO ESTERNO A MONTEGRANARO NON BASTA FORD
Le sei triple di Mazzarino
portano Cantù al 2o posto
AARON PETTINARI
MONTEGRANARO
CANTÙ
83
93
(17-21, 40-46; 57-67)
FABI SHOES MONTEGRANARO: Cinciarini 2 (1/2), Cavaliero 10 (2/4, 1/1),
Jones 3 (1/4, 0/1), Ivanov 14 (5/11, 1/3),
Ford 27 (12/17); Ray 12 (4/6, 1/2), Maestranzi 10 (2/3, 2/6), Antonutti 5
(1/1, 1/2), N.e.: Canavesi, Onganeaet. All.: Pillastrini.
BENNET CANTU': Green 22 (4/7, 1/2),
Mazzarino 24 (2/2, 6/9), Micov 17
(6/6, 1/2), Leunen 11 (4/5, 1/6), Marconato 9 (4/5); Ortner 2 (1/3), Markoishvili (0/1, 0/1), Tabu, Mian 8 (1/1,
2/2). N.e.: Diviach, Abass, Maspero. All.: Trinchieri.
ARBITRI: Taurino, Giansanti, Aronne.
NOTE – T.l.: Mon 9/16, Can 16/18.
Rimb.: Mon 27 (Ford 10), Can 24
(Leunen 6). Ass.: Mon 11 (Cinciarini
4), Can 5 (5 con 1). Usc 5f.: Marconato 38’, Cavaliero 39’20”. Progr.:
5’ 11-12, 15’ 29-33, 25’ 48-58, 35’
66-75. Spett.: 2900.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
P.S. GIORGIO (Fm) dLaddove anche Milano era caduta 2 settimane fa, Cantù compie l’impresa con una prestazione stratosferica in attacco, Mazzarino e
Green su tutti, nonostante l’infortunio di Markoishvili (caviglia), utilizzato solo per 5’ .
«Siamo stati molto bravi e attenti sfoderando una grande
prestazione in attacco — dice
Trinchieri — La chiave? Non
marcare Ford e Ivanov. Una
scelta in controtendenza che
però non ha messo in ritmo i
piccoli di Montegranaro». Tanta la delusione sulla panchina
di casa con Pilla che spiega:
«Abbiamo giocato la nostra partita e la verità è che Cantù non
ha sbagliato praticamente nulla in attacco».
Mazzarino e Micov in avvio ap-
paiono ispirati (14 punti in due
nel 1o priodo). Alle disattenzioni difensive però la Fabi replica
con i punti sotto i tabelloni di
Ivanov e Ford e resta incollata
al match. Nel 2o periodo la Sutor mette persino la testa avanti con Ray (36-35 al 22’20'') ma
è un fuoco di paglia.
Spallata E’ in avvio di 3o periodo che la Bennet riesce a dare
la prima spallata al match. In 2’
Green e Leunen la portano a
+13 (40-53) e sul tentativo di
rientro della Fabi sono Mian e
Marconato a tenerla avanti. Dopo averle provate tutte in difesa (zona, raddoppi, cambi difensivi) e nonostante un super
Ford, 27 punti e 10 rimbalzi,
Montegranaro deve arrendersi
a Mazzarino. Ognuna delle sue
6 triple è una sentenza. A spegnere definitivamente la Fabi
ci pensa Green dalla lunetta.
SASSARI-BOLOGNA
Ore 11.45, Sky Sport 2
Arbitri: Cerebuch, Quacci, Biggi.
(g.d.) Dinamo col dubbio Cittadini
(caviglia), il suo impiego verrà
deciso solo in mattinata. Virtus
senza Poeta e Sanikidze.
MILANO-AVELLINO
Arbitri: Sabetta, Lo Guzzo,
Capurro.
(l.z.) AJ con Pecherov ma sempre
senza Maciulis e Petravicius. Air
senza Casoli, operato a un
ginocchio.
CASERTA-VARESE
Arbitri: Chiari, Ramilli, Lanzarini.
(l.b.-a.f.) Squadre al completo.
TERAMO-ROMA
Diretta Sky Sport 2
Arbitri: Sahin, Mattioli, Crescenti.
Tercas con il reintegrato Ahearn.
La Lottomatica dovrebbe
recuperare Smith, fermo a
Madrid.
CREMONA-PESARO
Arbitri: Facchini, Filippini, Bettini.
(a.r.-cam.ca) Cremona con il
dubbio Zacchetti, fermo da 2
giorni per un cronico problema
alla schiena. Perkovic recupera in
tempo record da una distorsione
alla caviglia sinistra. Scavo al
completo (resta fuori Hoover).
BRINDISI-SIENA
Arbitri: Paternicò, Begnis,
Caiazza.
(f.d.s.)-g.n. Enel col dubbio
Roberson. Mps al completo.
Classifica: Siena 14; Milano,
Varese, Cantù* 12; Pesaro,
Cremona, Biella* 10;
Montegranaro*, Treviso*,
Sassari, Bologna 8; Avellino 6;
Roma, Caserta, Brindisi 4;
Teramo 2. *: una partita in più.
LEGADUE Undicesima giornata
(ore 18.15): Forlì-Jesi 88-79
(venerdì); Rimini-Scafati (ore 17,
SportItalia 2); Veroli-San Severo;
Casale Monferrato-Reggio Emilia;
Pistoia-Ferrara; Imola-Udine;
Venezia-Casalpusterlengo;
Barcellona-Verona. Classifica:
Venezia, Udine 18; Casale 14;
Barcellona 13 (-1 pen.); Scafati,
Pistoia, Rimini 12; Jesi* 10; Veroli,
Reggio Emilia, Imola, Ferrara,
Casalpusterlengo, Forlì* 8;
Verona 4; San Severo 0. *: una
partita in più.
A-1 DONNE Ottava giornata (ore
18): S.S.Giovanni-Faenza 75-65
(ieri); Priolo-Napoli (ore 16,
RaiSport 1); Pozzuoli-Umbertide;
Schio-Parma; Lucca-Venezia;
Taranto-Comense. Classifica:
Umbertide 14; Schio 12;
Comense, Faenza, Taranto, S.S.
Giovanni 10; Venezia 6; Lucca,
Priolo, Parma 4; Napoli 2;
Pozzuoli 0.
Amar’è Stoudemire, 28 anni, settima partita consecutiva oltre i 30 punti AFP
New York e Miami
volano col settebello
Settimo successo
in fila per Knicks e
Heat. Coach Karl,
1000a vittoria
con 5/14 dal campo, compresi
5 nell’ultimo minuto, fallendo
però la tripla del pareggio a 6"
dalla fine. Chicago tiene i
Lakers al 43% al tiro e li batte
per la prima volta dal 2006.
d(m.o.) Continuano le striscie di Knicks e Heat, entrambe a 7 successi consecutivi.
New York vince la 10a gara
esterna su 14 sbancando
Washington, con Stoudemire
sopra 30 punti (36) per la 7a
volta in fila (pareggiato il record di squadra di Naulls che
risale al 1962). Buono il contributo di Gallinari: 16 punti con
soli 5 tiri (3 a segno, di cui una
tripla), 9/9 ai liberi, 5 rimbalzi
e 3 assist. I Knicks oggi cercano l’ottava consecutiva in casa
con Denver (ore 18, diretta su
SportItalia).
Miami passa in casa dei Warriors, con i Big Three che stanno finalmente rendendo secondo le aspettative: Wade
(34), James (25) e Bosh (16)
hanno una media complessiva
di 61.1 punti nella serie positiva.
Washington-New York 95-101
(Arenas 20; Stoudemire 36);
Toronto-Denver 116-123 (Kleiza 26;
Harrington 31); New
Orleans-Oklahoma City 92-97
(D.West 24; Westbrook 29);
Indiana-Charlotte 100-92 (Granger
18; Wallace 26); Chicago-Lakers
88-84 (Rose 29; Bryant 23);
Minnesota-Detroit 109-99 (Love 27;
Hamilton 26); Milwaukee-Houston
97-91 (Bogut 24; Martin 23); San
Antonio-Atlanta 108-92 (Jefferson,
Ginobili 18; Ja.Crawford 23);
Phoenix-Portland 94-101 (Nash 24;
Roy 26); Utah-Orlando 117-105
(Williams 32; Nelson 19); Golden
State-Miami 84-106 (Ellis 20; Wade
34).
1000 per Karl Coach George
Karl vince la 1000a partita in
carriera, diventando il 7o tecnico nella storia a tagliare il prestigioso traguardo (il primo è
Don Nelson con 1335). Lo fa a
spese dei Raptors di Bargnani
(24 punti con 7/17 dal campo
ma solo 3 rimbalzi), che concedono la bellezza di 74 punti
nel 1o tempo. Quindici punti e
6 rimbalzi per l’ex cremonese
Gary Forbes.
Perdono anche gli Hornets di
Belinelli, al 7o k.o. nelle ultime
10 gare. Marco segna 15 punti
RISULTATI
FIAMMA GALLO?
Secondo il New York Post, ci
sarebbe del tenero tra
Gallinari e l’attrice Michelle
Tratchenberg (al Garden nella
foto AFP). Su Gazzetta.it la
galleria fotografica della
protagonista di Gossip Girl
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
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R
LA STORIA NEGLI USA
Le regole del basket
un cimelio da record
Venduti all’asta per 3.250.000 euro (primato per un oggetto sportivo)
i documenti originali di Naismith quando inventò la pallacanestro
MASSIMO ORIANI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Quando, nel dicembre del
1891, James Naismith prese
penna e calamaio e scrisse su
due fogli di carta le 13 regole
dello sport che aveva appena inventato, la pallacanestro, mai
avrebbe pensato che, più di un
secolo dopo, quei documenti sarebbero stati venduti all’asta
per 4.3 milioni di dollari (al
cambio attuale 3.250.000 euro), record per un oggetto legato allo sport. Il precedente erano i 3 milioni di dollari pagati
nel ’99 da Todd McFarlane per
la pallina del 70o fuoricampo
stagionale di Mark McGwire
(baseball).
3 MILIONI E UNO...
Sopra, il battitore d’asta
David Redden, aggiudica le
regole originali scritte da
Naismith, incorniciate,
accanto a Curly Neal, ex
Harlem Globetrotter.
A sinistra, un’immagine di
uno dei due fogli, e il dottor
James Naismith ai tempi
dell’invenzione, nel 1891
AP/AFP
Professore Il canadese, ai tempi professore di educazione fisica presso la Ymca (associazione della gioventù cristiana) di
Springfield, Massachusetts, si
era sempre rifiutato di brevettare il «gioco del basketball» e di
trarre profitti dalla sua invenzione, pur non essendo certo benestante neppure quando, accettato un doppio incarico di pa-
store e direttore atletico, divenne uno dei personaggi più in vista dell’Università di Kansas.
Kansas Ad assicurarsi il «certificato di nascita del basket», battuto all’asta da Sotheby’s a New
York, è stata una coppia del
Kansas, David e Suzanne Booth, che ha comprato i preziosi
documenti con l’intenzione di
portarli a Lawrence, dove ha sede la University of Kansas, della cui squadra di basket Naismith fu il primo allenatore. «E’
quello che il dottor Naismith
avrebbe voluto» ha poi spiegato mister Booth, ex alunno di
Kansas. Le regole, sino all’altro
ieri, erano di proprietà degli
eredi dell’inventore. Ian Naismith, nipote di James e presidente della fondazione dedicata a suo nonno, ha detto che la
decisione di mettere in vendita
i documenti allo scopo di raccogliere fondi da devolvere poi in
beneficienza alla fondazione
stessa, che promuove la sportività e aiuta i bambini poveri di
tutto il mondo.
Inverno Naismith aveva inventato il basket dopo che il suo capo
gli aveva dato due settimane di
tempo per escogitare un gioco
che gli studenti potessero praticare al chiuso in inverno, viste
le rigide temperature della zona. All’ultimo giorno, ci riuscì.
Una volte scritte le regole sui
due fogli di carta, li consegnò
alla segretaria che li battè a
macchina e li espose nella bacheca davanti alla palestra. Naismith morì nel 1939, ma fece in
tempo ad assistere al debutto
del suo sport all’Olimpiade, ai
Giochi di Berlino del ’36. Una
soddisfazione senza prezzo.
S
I PRECEDENTI
L’orecchino di
Maradona e la
palla di Big Mac
MICCOLI
L’attaccante ha pagato 25.000
euro per l’orecchino di Maradona
MCGWIRE
Nel ’99 la pallina del 70o homerun
fu venduta per 3 milioni di dollari
WAGNER
La figurina di Honus Wagner
(baseball) vale 2.350.000 dollari
BOXE World Series
Milano espugna Mosca
col gigante Zimmerman
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dBenjey Gilton Zimmerman,
gigante delle Antille Olandesi
di 127 chili, è il nuovo eroe dei
Dolce & Gabbana Thunder Milano. Nella terza giornata delle
World Series al Barvikha Luxury Village di Mosca è salito sul
ring dopo che una incredibile
svista arbitrale (una testata trasformata in pugno per decretare la sconfitta del lituano Grisunins, ferito allo zigomo sinistro) aveva portato i padroni di
casa sul 2-2. L’avversario Arbi
Madaev partiva favorito e si è
presentato in leggero vantaggio alle due riprese finali. Ma
qui l’antillano si è letteralmente scatenato: con ganci larghi e
sventole ha preparato montanti così fulminei che hanno portato il russo prima al conteggio e
poi sull’orlo del k.o. Alla fine
una vittoria nettissima (3, 2 e 1
punto di vantaggio per i tre giudici) che ha dato a Milano la prima vittoria in trasferta, in attesa del ritorno di venerdì 17 a Milano.
I match In apertura il coriaceo
ucraino Vitalyi Volkov aveva dato ai Milano Thunder la prima
vittoria della rassegna nei 54
kg, vendicando così l’ingiusta
sconfitta di Istanbul contro il
turco Topcakan. Il peso gallo si
è aggiudicato tutte le riprese
macinando il modesto Askhabov con grinta e potenza. Risultato di squadra ribaltato nel secondo match in cui i giudici
hanno raggiunto il paradosso:
il primo ha visto la netta vittoria del mongolo Zorigtbaatar,
gli altri due quella di misura del
russo Abdurashidov, senza tener conto del richiamo ufficiale
per aver perso tre volte il paradenti nel 3˚ round. Davvero devastante poi l’ucraino Derevyanchenko, leader straniero
della squadra italiana. L’ucraino, dopo aver sofferto nel primo round , è passato come un
rullo compressore sul russo
Ustarhanov che nelle ultime
due riprese ha ceduto più volte
sulle gambe ma ha almeno evitato l’umiliazione del k.o.
f.n.
I RISULTATI
Dolce&Gabbana in testa con Parigi
Moscow Kremlin BearsThunder Milano 2-3.
54 kg: VOLKOV (Ucr) b.
Askhabov 3-0 (50-44; 50-44;
50-43); 61: Abdurashidov b.
ZORIGTBAATAR (Mon) 2-1 (47-46,
47-46, 45-48); 73:
DEREVYANCHENKO (Ucr) b.
Ustarhanov (Rus) 3-0 (50-44,
49-45, 49-45); 85: Usmanov
(Kgz) b. GRISUNINS (Lat) kot 1; +
91: ZIMMERMAN (Ant) b. Madaev
(Rus) 3-0 (48-46, 48-47, 49-46).
Girone Europa: Istanbulls-Paris
United 2-3. Classifica: Paris e
Milano 7; Istanbulls 5; Moscow 4.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
PALLAVOLO A-1, 9ª GIORNATA
Decimo successo in campionato anche senza
tre titolari. E adesso Champions e il Mondiale
RENZO PULIERO
VERONAdTrento voleva risolvere in fretta la partita, ci riesce
nonostante le assenze di Birarelli e Sala e la forzata scelta di
Stoytchev di escludere uno tra
Kaziyski e Juantorena. Ma nonostante le assenze l’Itas si
prende la 10ª vittoria in campionato (ha già giocato con
Piacenza) e saluta l’Italia con
il primo posto in classifica ben
saldo. Lunedì l’appuntamento
di Champions League (per fortuna contro i non temibili rumeni già battuti all’andata) e
poi partenza per Doha, per il
secondo Mondiale per Club,
dopo quello vinto un anno fa.
CICLISMO
Primo set Gran parte della partita si decide qui, per merito di
Juantorena. Verona con una
serie in battuta di Lasko sta
ben attaccata al match
(14-11). Ma è lì che Juantorena firma il sorpasso con un pallonetto, tocca a Stokr (30% in
attacco) piazzare i colpi del 23
e 24 pari. E’ Leonardi, che con
una battuta crea non pochi
problemi a Smerilli e alla ricezione gialloblù. Lasko chiude
il set con un errore. Ancora
Juantorena da il cambio di
marcia con due schiacciate nel
secondo (15-18). Verona non
ci sta, Lasko cresce, Brunner
impatta (18-18). Ma riecco il
cubano a sparare bordate dalla linea di servizio e Leonardi
a mettere giù. Il terzo set è senza storia.
Trento 10 e lode
domina Verona
Ora sfida il mondo
VERONA-TRENTO
0-3
(25-27, 21-25, 14-25)
MARMI LANZA VERONA: Lotman 4,
Brunner 8, Lasko 11, Cala 9, Pajenk
7, Meoni 2; Smerilli (L), Bolla 1, Latelli,
Zingel, Herpe. N.e. Kosmina. All.
Bagnoli.
ITAS DIATEC TRENTO: Juantorena 14,
Leonardi 9, Stokr 11, Della Lunga 8,
Riad 9, Raphael 2; Bari (L), Zygadlo,
Sala, Sokolov, Colaci. N.e. Kaziyski,
Bratoev. All. Stoytchev.
ARBITRI: Zucca e Padoan.
NOTE Spettatori 2672, incasso pro
Tanzania e alluvionati
Soave-Monteforte. Marmi Lanza: b.s.
15, s. 4, muri 8, 2ª l. 5, errori 23; Itas:
b.s. 10, s. 2, muri 10, 2ª l. 6, errori 21.
Trofeo Gazzetta: 6 Juantorena, 5
Leonardi, 4 Riad, 3 Pajenk, 2 Cala, 1
Raphael.
Juantorena è stato ancora una volta il migliore dei suoi TARANTINI
w
VIVIANI
Elia Viviani,
21 anni,
cerca un posto
nell’omnium
SUNADA
36 Allarme pista
le medaglie
vinta dall’Italia
ai Giochi
olimpici nelle
gare su pista:
21 d’oro
5
le medaglie
vinte dai pistard
azzurri (4 ori su
4) a Roma ’60,
l’edizione più
fortunata
8
L’ALTRO POSTICIPO IN PUGLIA
ALLE ORE 18
Cuneo non perde terreno
Le 500 a Macerata FORMIGONI
PREMIA
Berruto si dimette
MAGNI
dalla Finlandia
ANTONIO GALIZIA
ri che pure inserendo Milushev centrale al posto di Rak
(febbricitante) e Gallotta per
Dvonaren, non riesce a contenere gli attacchi dei tricolori,
che scattano veloci e con 7 muri, 3 ace (e 7 punti personali di
Parodi) chiudono il parziale in
soli 23 minuti.
CASTELLANA GROTTE (Bari) d Cuneo vince soffrendo a Castellana, porta a 6 la striscia delle
vittorie consecutive, affondando una Bcc a caccia della prima vittoria al Pala Grotte (fino
ad oggi per la neopromossa 5
sconfitte su 5) e di punti-salvezza. Nel 1˚ set il gioco orchestrato da Grbic non trova resistenza da parte di Castellana
Grotte, in difficoltà a leggere
le trame del regista serbo campione d’Italia. A poco servono
gli adattamenti tattici di Latta-
Reazione pugliese Nel secondo
parziale la reazione pugliese
si concretizza con un 75% in
attacco. Significativa la progressione: 6-4, 16-12, 21-15.
Giuliani cerca, ma non trova,
in panchina (Peda per un falloso Nikolov) i punti fermi della
rimonta. Ma nel terzo e nel
quarto parziale i campioni
d’Italia fanno valere la propria
netta superiorità a muro, in difesa e in battuta. «Siamo stati
bravi a reagire dopo un 2˚ set
nel quale ci siamo smarriti –
spiega alla fine Giuliani -. Calo
Super muro dei
campioni d’Italia.
Quinto ko (su 5) in
casa per Castellana
prevedibile se consideriamo
che ci stiamo allenando poco:
dopo la partita di Champions
abbiamo giocato con Castellana e ora siamo nuovamente in
partenza per Maaseik per il ritorno».
CASTELLANA GROTTE – CUNEO
1-3
(19-25, 25-18, 22-25, 18-25)
BCC NEP CASTELLANA GROTTE:
Rodriguez 11, Milushev 6, Guerra
20, Gallotta 11, S. Patriarca 7,
Falaschi 1; Cicola (L), Torre, Dvonaren
3, Guglielmi. N.e. Pagano, Cozzi. All.
Lattari.
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO:
Wijsmans 12, Fortunato 8, Nikolov
14, Parodi 16, Mastrangelo 9, Grbic
4; Henno (L), Carletti, Peda 1. N.e. Galic,
Montagna (L), G. Patriarca, Volkov. All.
Giuliani.
ARBITRI: Tanasi e Pessolano.
NOTE Spettatori 1300, incasso 10.000
euro. Durata set: 23’, 22’, 26’, 24’; tot.
95’. Bcc Nep: battute sbagliate 16,
vincenti 4, muri 5, 2ª linea 5, errori 24.
Bre banca Lannutti: b.s. 15, v. 7, m. 15,
s.l. 9, e. 13. Trofeo Gazzetta: 6 Parodi,
5 Wijsmans, 4 Grbic, 3 Guerra, 2
Gallotta, 1 Henno.
SERIE A-1 FEMMINILE LA 3ª GIORNATA
Flier, 3 Manzano, 2 Vasileva, 1 Signorile.
Risveglio Bergamo
Conegliano sogna
d(cam. cat. - a.r.) Bergamo ottiene la prima vittoria in campionato e sbanca Pesaro, che
ha schierato Hooker sul finire
del secondo set con buoni risultati. Mazzanti ha ruotato con
costrutto le giocatrici, Vasileva
è stata importante e la Norda
Foppapedretti – con Ortolani
in campo reduce dall’infortunio all’occhio - è stata superiore in tutti i fondamentali, muro compreso. Alti e bassi per la
Scavolini, che sul due a uno ha
perso smalto.
Nel frattempo Conegliano infila la terza vittoria a fila di questo campionato e si porta (seppure provvisoriamente) al primo posto. Con Turlea e Serafin
CONEGLIANO-URBINO
ha i numeri per pensare in
grande.
PESARO-BERGAMO
2-3
(25-21, 22-25, 25-22, 14-25, 12-15)
SCAVOLINI PESARO: Saccomani 2,
Manzano 12, Flier 23, S. Usic 13,
Guiggi 9, Ferretti 4; De Gennaro (L),
Olivotto, Hooker 14, Pascucci. N.e. Mari,
M. Usic. All. Tofoli
NORDA FOPPAPEDRETTI
BERGAMO: Bosetti 12, Arrighetti 12,
Ortolani 12, Piccinini 25, Nucu 13,
Signorile 3; Merlo (L), Vasileva 7,
Zambelli, Fanzini. N.e. Valicelli, Carrara.
All. Mazzanti
ARBITRI: Braico e Perri
NOTE – Spettatori 1.320, incasso 7.398
euro. Durata set: 25’, 25’, 26’, 22’, 16’;
tot. 114’. Scavolini: battute sbagliate 8,
vincenti 8, muri 14, 2a linea 12, errori 24;
Norda: battute sbagliate 8, vincenti 5,
muri 16, 2a linea 8, errori 21.
Trofeo Gazzetta: 6 Piccinini, 5 Nucu, 4
3-1
(25-23, 25-19, 15-25, 25-15)
CONEGLIANO: Dirickx 1,
Rabadzhieva 10, Marinkovic 9,
Turlea 19, Serafin 10, Crozzolin 12;
Tonon (L). Rossetto (L), Benazzi,
Sangiuliano 1. N.e.: Martinuzzo. All.
Nesic.
CHATEAU D'AX URBINO: Wilson 15,
Dalia 4, Petrauskaite 16, Garzaro 12,
Renatinha 7, Di Iulio 13; Leonardi (L).
Roani, Jaline, Di Crescenzo. N.e. Lapi.
All. Salvagni.
ARBITRI: Gelati e Prandi.
NOTE Spettatori 2.789. Durata set: 28’,
24’, 22’, 23’; totale 127’. Conegliano: b.s.
4, v. 4, m. 13, 2ª linea 8, errori 15;
Urbino: b.s. 13, v. 3, m. 15, 2ª linea 6,
errori 28. Trofeo Gazzetta: 6 Turlea, 5
Serafin, 4 Wilson, 3 Garzaro, 2
Crozzolin, 1 Rabadzhieva.
3ª GIORNATA ore 18 MC-Carnaghi Villa
Cortese - Despar Perugia (diretta
Sportube.tv); Liu Jo Modena - Florens
Castellana (diretta Sportube.tv); Scotti
Pavia - Asystel Novara; Rebecchi
Nordmeccanica Piacenza - Yamamay
Busto. Classifica: Conegliano 8;
Pesaro 7; Modena, Villa Cortese 6;
Busto Arsizio, Perugia, Bergamo 3;
Piacenza, Urbino, Novara 2; Pavia,
Castellana 0.
35
R
Latina-Treviso (a.li. - e.spi.) Latina
reduce da 2 sconfitte, ma sempre a
punti in casa, è al completo.
Sestetto: Sottile-Starovic, KohutSpairani, Vujevic-Kovacevic. L’ultima
vittoria dei laziali risale al 2006.
Treviso con Boninfante in palleggio,
ma Pujol in panchina nonostante la
"mano fredda". Sestetto:
Boninfante-Fei, Horstink-Maruotti,
Bjelica-Bontje. Diretta Raisport1
Macerata-Piacenza (m.g. - m.mar) Un
successo per festeggiare le 500
partite in A-1. Questo l’obiettivo della
Lube con Piacenza. Conte farà
coppia con Savani recuperato.
Sempre fuori Martino. Nel frattempo
Berruto si è dimesso da c.t. della
Finlandia (è pronto per l’Italia?).
Piacenza in settimana è stata colpita
dal virus dell’influenza, ma Lorenzetti
in extremis sembra aver recuperato
tutti. Solito dubbio al centro, con
Tencati, Semenzato e Holt in lizza
per due posti.
San Giustino - Vibo Valentia (an.me. –
mi.fa.) Nella Rpa torna in regia
Steuerwald, mentre l’opposto sarà
Van Den Dries (staffetta con Dias). Al
centro Cester preferito a Braga.
Vibo a caccia della prima vittoria in
trasferta. Di Pinto conferma il
sestetto: Simeonov-Coscione,
Suljagic- Nikolov, Anderson-Rivera,
con Fanuli (ex) libero.
Roma-Modena (fe. pas. - p.r.) Giani
sfida con Roma, per la prima volta, il
suo passato. Alle 18, contro Modena
avrà il sestetto titolare: UriartePoey, Lebl-Yosifov, Zaytsev-Cisolla,
Corsano libero. Sfida suggestiva per
Modena che ri-trova Andrea Giani
che ha scritto la storia del club.
Prandi sembra avere le idee chiare:
Esko-Dennis, Diaz-Berezkho, Creus
(Kooistra) Piscolo.
Forlì - Monza (m.f.) Torna Kovacevic
alla Yoga e Falasca si sposta in
diagonale al palleggiatore (Bacci).
L’Acqua Paradiso reduce da 3
successi (2 in trasferta) ha dubbi di
formazione. Monti ha l’opzione
aperta Buti o Shumov e Forni al
centro. Non ce la farà Rooney
(caviglia) alla mano schierati
Rauwerdink- Molteni.
Classifica Trento 29; Cuneo 25;
Macerata 19; Piacenza 14; Roma,
Monza 13; Modena, Treviso, Latina
11; Verona 10; Vibo 9; San Giustino 8;
Castellana 4; Forlì 0.
Ad Arcore il
presidente della
Regione
Lombardia,
Roberto
Formigoni, ha
consegnato ieri
un premio alla
carriera al neo
novantenne
Fiorenzo Magni.
«Una persona
straordinaria ha detto
Formigoni capace di
coinvolgere gli
altri: doti che
aveva da
corridore e che
ha mantenuto
intatte nella sua
attività di
imprenditore»
ADDIO
SABATINI
È morto a 80
anni Piero
Sabatini, storico
segretario
dell’Uc Pecciolese. Al fratello
Giuseppe è
intitolata la
classica pisana
che quest’anno
ha celebrato la
58a edizione. Il
funerale oggi
(14.30) nella
chiesa di San
Verano a
Peccioli
Niente Giochi
per l’Italia?
Carte olimpiche difficili: velocisti
e inseguitori lontani dai vertici,
solo nell’omnium qualche chance
PAOLO MARABINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAll’apertura del 27 luglio 2012 mancano 593
giorni: un’eternità. Ma per la pista azzurra Londra
è ormai dietro l’angolo, perché i prossimi tre mesi
saranno importantissimi, quasi decisivi, per la
conquista delle carte olimpiche. E dietro quell’angolo c’è lo spauracchio di un clamoroso zero alla
voce partecipanti per la nazione che un tempo comandava il mondo. Una nazione capace di 36 podi olimpici (21 d’oro), seconda solo a Francia e
Gran Bretagna nel medagliere dei Giochi, ma scesa ormai nelle posizioni anonime del ranking.
Mai successo L’allarme lo avevano lanciato esattamente un anno fa i c.t. Andrea Collinelli (uomini) e Dino Salvoldi (donne), quando il Cio ufficializzò il nuovo programma per Londra 2012, spazzando via — su indicazione della Federciclo
mondiale — discipline consolidate, come corsa a
punti e inseguimento individuale, verso le quali
l’Italia era riuscita a indirizzare con brillanti risultati anche qualche stradista. Il tutto a favore di un
carnet di dieci specialità (cinque uguali per uomini e donne) fatto su misura per le scuole della velocità. «Decisione assurda, per noi è l’inizio della
fine» dissero all’unisono Collinelli e Salvoldi. E furono buoni profeti. Perché l’Italia rischia davvero
di non avere ai Giochi 2012 manco un pistard. E
sarebbe la prima volta nella storia.
Dieci prove La corsa alle carte olimpiche terminerà a fine marzo 2012 e al traguardo mancano dieci appuntamenti: due edizioni dei Mondiali, una
dei campionati continentali e sette tappe di Coppa del Mondo, la prima a Cali (Colombia) da giovedì a sabato. Il quadro per noi è desolante. Nella
velocità individuale e a squadre siamo distanti anni luce dai vertici. Idem nel keirin maschile, mentre in quello femminile avremmo, in teoria, l’unica vera speranza di medaglia, ma l’Elisa Frisoni
vista negli ultimi anni è la lontana parente di quella che nel biennio 2004-2005 fu due volte argento
ai Mondiali: e pur restando intatto il suo talento,
un rientro in zona qualificazione appare difficilissimo. La risalita nel ranking è ardua anche per le
ragazze dell’inseguimento a squadre. E tra gli uomini, sebbene qualche benaugurante progresso si
sia visto, serviranno ogni volta prestazioni di spessore per entrare tra le prime sei europee.
Omnium A questo punto le uniche tiepide chance
di qualificazione le possiamo nutrire nell’omnium, dove le nostre punte sono Giorgia Bronzini
e la giovane promessa Elia Viviani. Ma in questa
specialità (sei gare in tre giorni) l’iridata su strada
è tutta da scoprire e comunque non vanta certo il
potenziale sfoggiato nella corsa a punti, di cui da
due anni è la numero uno mondiale, o nello scratch, altro fortunato terreno di conquista. Dal canto suo Viviani, che pure vanta un bel po’ di medaglie a livello giovanile, dovrà metterci tutto se stesso per riuscire a staccare il biglietto per Londra, a
rischio di togliere qualcosa all’attività su strada
che rappresenta il suo futuro e che belle soddisfazioni (tre vittorie) gli ha regalato nella prima stagione tra i professionisti.
Stampato e distribuito da NewspaperDirect
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI
CURLING
RUGBY: NEL 3˚ TURNO DI HEINEKEN CUP TREVISO PERDE A LLANELLI CON GLI SCARLETS
EUROPEI Alla Norvegia uomini (5-3 alla
Danimarca) e alla Svezia donne (8-6 alla
Scozia) gli Europei di Champery (Svi).
Bronzi alla Svizzera (7-4 alla Germania e
9-5 alla Russia).
Aironi, una partita per la storia
La prima vittoria è con il Biarritz
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
AIRONI-BIARRITZ
28-27
MARCATORI: p.t. 2’ c.p. Tebaldi, 6’ m.
Terrain, 15’ m. Ngwenya tr. Yachvili, 31’
c.p. Tebaldi, 37’ m. Marshall; s.t. 2’ m. Balshaw, 7’ m. Toniolatti tr. Tebaldi, 18’ m.
Gimenez tr. Yachvili, 23’ m. Pratichetti tr.
Tebaldi, 33’ c.p. Yachvili, 37’ drop Laharrague.
AIRONI: Laharrague; Toniolatti, Penney,
Pavan (39’ s.t. Rubini), Pratichetti; Marshall, Tebaldi; Williams, Krause (15’ s.t. Favaro), Sole; Geldenhuys, Bortolami; Staibano (19’ s.t. Redolfini), Ongaro (16’ s.t.
Ferraro), Aguero. All. Phillips.
BIARRITZ: Haylett-Petty (16’ s.t. Bolakoro); Ngwenya, Gimenez (19’ s.t. Mignardi),
Traille, Balshaw; Peyrelongue, Yachvili;
Lakafia (13’ s.t. Laurent), Harinordoquy,
M. Lund; E. Lund, Thion; Barozzi (13’ s.t.
Johnstone), Terrain (13’ s.t. August), Marconnet. All. Rodriguez.
Nick Williams, 27 anni, n. 8 neozelandese degli Aironi, sfonda GETTY
Racing ok sul campo dei Saracens
Girone 1. Ieri: Northampton (Ing)-Cardiff (Gal) 23-15; Castres (Fra)-Edimburgo (Sco) 21-16. Classifica: Northampton 12; Castres 9; Cardiff 5;
Edimburgo 3. Girone 2. Ieri: Saracens (Ing)-Racing (Fra) 21-24 (Nieto/S dal 52’; Mi. Bergamasco/R 80’,
Dellapè/R fino al 74’, Festuccia/R fino
al 65’, Lo Cicero/R 80’). Oggi: Clermont (Fra)-Leinster (Irl) . Classifica:
Leinster* 9; Racing 8; Clermont* 5;
Saracens 2. Girone 3. Oggi: Munster
(Irl)-Ospreys (Gal), dir. Sky Sport 2
ore 13.50; L. Irish (Ing)-Tolone (Fra).
Classifica: Munster 6; Ospreys 5; L.
Irish, Tolone 4. Girone 4. Ieri: Ulster
(Irl)-Bath (Ing) 22-18; Aironi-Biarritz
(Fra) 28-27. Classifica: Biarritz 11;
Ulster 9; Bath 7; Aironi 4. Girone 5.
Ieri: Perpignan (Fra)-Leicester
24-19; Scarlets (Gal)-Treviso 35-14.
Classifica: Leicester 11; Scarlets, Perpignan 10; Treviso 1. Girone 6. Oggi:
Newport (Gal)-Wasps (Ing). Classifica: Tolosa 12; Wasps* 6; Glasgow 4;
Newport* 0. *una in meno.
SCARLETS-TREVISO
35-27
MARCATORI: p.t. 1’ m. Lamont tr. Jones,
5’ c.p. Jones, 10’ c.p. Burton, 14’ drop Burton, 19’ m. Garcia tr. Burton, 23’ m. King
tr. Priestland, 26’ e 36’ c.p. Priestland;
s.t. 4’ m. Turnbull tr. Priestland, 6’ m. Benvenuti tr. Burton, 12’ m. Semenzato tr.
Burton, 19’ m. Lamont.
TREVISO: McLean; Benvenuti, Pratichetti (7’ s.t. Maddock), Garcia, Vilk; Burton,
Semenzato; Derbyshire (16’ s.t. Vosawai), Vermaak, Filippucci; Bernabò (7’
s.t. Van Zyl), A. Pavanello; Di Santo (7’ s.t.
Cittadini), Ceccato (7’ s.t. Vidal), Muccignat (7’ s.t. Rouyet). All. Smith.
(e.sp.) Treviso perde a Llanelli nonostante 3 mete segnate da Garcia, Benvenuti
(la 5ª in 3 gare) e Semenzato. Per pochi
cm sfugge il doppio bonus: all’ultimo assalto Vosawai (al rientro) sfiora la meta.
SHANGHAI (Cina) — Oggi a Shanghai, nella 4ª tappa della Coppa del Mondo di
short track, l’Italdonne di Fontana (ieri 7ª
nei 1500), M. Valcepina, Maffei e Viviani,
è in finale di staffetta con Cina, Sud Corea e Canada. Uomini. 1000: 1. Noh Jinkyu
(S.Cor); 27. Dotti; 43. Reggiani. 1500 (I): 1.
Kim Cheol-Min (S.Cor); 11. Rodigari; 33.
Viscardi. Staffetta. Semif. II: 3. Italia, el.
Donne. 1000: 1. Cho Har-Ri (S.Cor); 11. M.
Valcepina; 18. Viviani. 1500 (I): 1. Yang
Shin-Young (S.Cor); 7. Fontana; 23. Maffei. Staffetta. Semif. I: 2. Italia, q.
BRAVA SIMIONATO A Obihiro (Giap) 8˚
posto di Chiara Simionato nei 1000 della
5ª tappa della Coppa del Mondo in pista
lunga col personale stagionale. Uomini.
500. I: 1. Lee Kang-Seok (S.Cor) 35"11. II:
3. Ioriatti 35"89. 1000. I: 1. Davis (Usa)
1’09"56; 17. Anesi 1’11"55. II: 5. Ioriatti
1’12"13. Donne. 500. I: 1. Lee Sang-Hwa
(S.Cor) 38"18; 22. Simionato 38"83.
1000: 1. Richardson (Usa) 1’16"45; 8. Simionato 1’18"46.
GOLF
PACE REGINA Nell’ultima tappa, a Dubai
(Eau, 500.000 e, prima moneta 75.000), la
36enne Iben Tinning (Dan) vince il 6˚ titolo
Ladies European Tour, dopo 5 anni, con
277 colpi (70 69 69 69), davanti a Nordqvist (Sve) 279 e Reid (Ing) 280; 41. ZORZI 296 (70 77 75 74); 50. RIGON 298 (74 75
75 74); 52. LUNA 299 (71 78 75 75). Vince
l’Ordine di merito Lee Anne Pace (S.Af)
con 339.517 euro; 2. Davies (Ing) 311.573;
3. Reid (Ing) 270.871; 31. ZORZI 72.950; 41.
SERGAS 51.020; 58. SANDOLO 37.654;
62. LUNA 34.604; 67. CROCE 30.477.
HOCKEY GHIACCIO
SERIE A (m.l.) Serie A. Così ieri la 27ª:
Asiago-Pontebba 4-5 (2-1, 2-3, 0-1); Alleghe-Cortina 6-3 (1-1, 3-2, 2-0); Valpusteria-Renon 6-2 (3-0, 1-1, 2-1); Bolzano-Valpellice 6-0 (1-0, 2-0, 3-0). Rip. Fassa.
Classifica: Valpusteria 55; Bolzano 51;
Renon, Valpellice 45; Asiago 41; Pontebba 30; Alleghe 24; Fassa 17; Cortina 16.
HOCKEY PISTA
BOB: PARK CITY
Bertazzo-Riva
ottimo 2˚ posto
Terzo podio in carriera nel bob
a due per Simone Bertazzo. Dopo il primo e il terzo posto nelle
due gare di Cesana 2008, il pilota cadorino, con Sergio Riva frenatore, si è piazzato secondo
nella tappa di Coppa del Mondo a Park City (Usa), dietro al
russo Zubkov e davanti all’astro nascente tedesco, Manuel Machata. Gli azzurri hanno siglato il miglior tempo nella 2ª discesa. «Ci voleva - racconta il carabiniere -. La guida
è stata perfetta, la partenza
non è andata malissimo, ma ancora non è ottima. Contando gli
infortuni di Romanini (ginocchio) e Santarsiero (mano), la
stagione è comunque iniziata
bene: rispetto all’anno scorso ci
siamo preparati molto meglio,
pur senza allenarci a Cesana.
Non saremo sempre sul podio,
ma la strada è giusta». La gara
femminile è stata annullata per
il forte vento. Nella notte si è
corso il «quattro» con Bertazzo,
Torchio, Costa e Riva.
Bob a 2: 1. Russia 1 (Zubkov) 1’37"33
(48"95/1˚+48"38/4˚); 2. ITALIA 1 (Bertazzo-Riva) a 0"14 (49"15/2˚ +48"32/1˚); 3.
Ger 1 (Machata) a 0234 (6˚+2˚). Coppa:
(3 su 9): 1. Machata (Ger) 635; 2. Zubkov
(Rus) 593; 7. Bertazzo 522.
Simone Bertazzo e Sergio Riva EPA
DOPING IN SPAGNA
Dominguez: video
compromettenti
La sorella della Dominguez
MADRID (f.m.r.) Nuvole nere
si addensano sulla testa bionda
di Marta Dominguez. Secondo
quanto rivelato ieri dalla radio
spagnola Cadena Ser, la Guardia Civil sarebbe in possesso di
foto e video che ritraggono la
campionessa mondiale dei
3000 siepi al centro dell' Operacion Galgo mentre somministra sostanze dopanti ad altri atleti. La Dominguez, sospesa venerdì dall’incarico di vicepresidente della federatletica, oggi
parlerà di fronte al giudice a Palencia mentre gli altri imputati,
a cominciare da Eufemiano
Fuentes, lo faranno a Madrid.
Diverse le cose da chiarire. Marta è finita nel mirino della Guardia Civil per una serie d’intercettazioni telefoniche che gli inquirenti giudicano molto compromettenti, e a casa sua sono
state trovate fiale in gran numero. Tutti prodotti «bianchi», senza marche, che sono stati analizzati in questi giorni, oltre a programmi di allenamento di diversi atleti. Da qui il capo d'accusa, «somministratrice di sostanze dopanti», visto che il materiale non poteva essere per
lei, al momento ferma per maternità.
IPPICA: VINCE PRIVATE
Ilaria se la cava
A Parigi è quarta
Un’ottima Ilaria Jet, guidata
con fiducia lungo il percorso
da Christophe Martens, è finita quarta ieri a Parigi nel Prix
du Bourbonnais (m 2850), seconda delle 4 «B» di preparazione all’Amérique. La corsa è
stata vinta in 1.14.5 da Private
Love (M. Abrivard), davanti a
Qwerty, il favorito della corsa
vittima di un’incertezza al via,
e a Nuit Torride. Ilaria Jet è
partita bene, è sempre stata
nel vivo della corsa e nel finale
ha portato a casa un buon piazzamento, contenendo fin sul
palo Oyonnax (il campione in
carica dell’Amérique), quinto
e unico dei penalizzati ad inserirsi.
JAKKALBERRY A HONG KONG Stamattina il nostro Jakkalberry (trainer
Endo Botti, in sella Christophe Lemaire) sarà al via a Sha Tin nell’Hong Kong
Vase (gruppo 1, metri 2400) contro 13
avversari. Il favorito è Americain, il vincitore della Melbourne Cup, mentre
Jakkalberry, che lo scorso giugno vinse il Gran Premio di Milano, è a 25/1.
Nel convegno (ultimo grande appuntamento dell’anno per il galoppo) anche
altri tre gruppi 1: lo Sprint, il Mile e la
Hong Kong Cup in cui Dettori monta
Planteur.
Private vince, Ilaria (n.14) è 4ª FORNI
Honoris causa
per Ughi
Coppa Mondo short track
L’Italdonne è in finale
Laharrague riceve da un lucido Tebaldi (4 su 6 ai calci) e si
carica sulle spalle la responsabilità di un drop storico: l’ovale centra i pali e a Viadana può
partire la festa.
ALESSANDRO SORAGNA
VIADANA (Mn)dImpresa degli Aironi che, nel 3˚ turno di Heineken Cup, grazie a un drop
dell’ex Laharrague quasi allo
scadere, superano 28-27 i francesi del Biarritz vice campioni
d’Europa con rosa praticamente al completo (4 punti a 2). E’
la prima vittoria nella storia
della franchigia e sarà ricordata soprattutto per come è maturata. Gli Aironi, per la prima
volta affidati al duo Phillips-Guidi, al 30’ sono sotto
12-3. Ma, dopo un piazzato di
Tebaldi, sul finire del tempo,
Marshall corre lungo l’out di sinistra, con un calcio lungolinea elude la difesa transalpina, raccoglie l’ovale e schiaccia (11-12). La ripresa si apre
con una marcatura di Balshaw
(11-17), ma subito dopo gli Aironi assestano il colpo più pesante. Williams, uomo del match, trova uno splendido break e Toniolatti gli offre un sostegno da manuale che viene
premiato dal n. 8, con l’ala romana che fa esplodere i 3000
dello Zaffanella (18-17). Il
Biarritz trova la quarta meta
(18-24) alla quale, in un continuo botta e risposta, a 15’ dal
termine, replica Pratichetti
(25-24). Yachvivli, al 73’, con
un penalty riporta i suoi avanti (25-27), ma a 2’ dalla fine,
GHIACCIO
LAUREA A PALERMO
ATLETICA
Europei di cross
Lalli ci prova
DECIMA Così la 10ª: Giovinazzo– Bassano54 3-5; Seregno – Viareggio 1-3; Lodi
–Valdagno 5-3; Roller Bassano –Molfetta
2-4; Pordenone– Breganze 5-11;
Follonica–Prato 4-0. Martedì’ 14 (ore 21)
Forte dei Marmi-Sarzana. Classifica: Valdagno, Bassano54, Viareggio, Breganze,
Lodi 24; Molfetta 18; Seregno 16; Forte
d.M. 12; Sarzana 11; Follonica 9; Prato 7;
Giovinazzo, Pordenone 6; R. Bassano 0.
IPPICA
Roma: tris 16-3-8
8ª corsa - m 1600: 1 Baincos (C. Demuro); 2 Pit Lane; 3 Olympic Fire; 4 Justified
Applause; 5 Capodarco; Tot.: 15,94; 4,77,
4,30, 2,76 (329,43). Quota tris: e
1.252,10 alle 186 comb. 16-3-8.
Andrea Lalli ad Albufeira COLOMBO
ALBUFEIRA (Por) — Senza il
campione uscente, lo spagnolo
Bezabeh, fermato dall’Operacion Galgo, ma coi connazionali Lamdassem ed Espana e
l’ucraino Lebid, alla 16ª partecipazione su altrettante edizioni. L’Italia, all’Eurocross, cerca
gloria, ma tra i seniores non sarà facile confermare il 3˚ posto
a squadre del 2010. Si punta
su Andrea Lalli e anche su Gabriele De Nard e Stefano La Rosa. Tra le juniores fari su Federica Bevilacqua, 5ª un anno fa.
Programma (ora italiana, locale -1)
12.15. Jr D: Baldessari, Bevilacqua,
Galimberti, Martinelli, Pistilli, Pulina.
12.55. Jr U: Agnello, Casuscelli, Fontana, Marzetta, Sanguinetti, Uccellari.
13.35. U. 23 D: Epis, Roffino. 14.20.
U. 23 U: Casagrande, El Mazoury, Nasti, Passeri, Sterni, Turroni. 5.10. Sr
D: Belotti, Costanza, Quaglia, Tschurtschenthaler. 16.05. Sr U: De Nard, Floriani, La Rosa, Lalli, Buttazzo, Scaini.
In tv: diff. ore 21 RaiSport 1.
STRADA (d.m., m.m.) Oggi (ore 9.30) a
Fiumicino (Roma) 21ª Best Woman (km
12) con Sicari, De Soccio, Facciani, Magnani e Soufiane. Fra gli uomini Salami
e Iannone. Alla 15ª maratona di R. Emilia (ore 9) Pasetto, Canaglia, Zenucchi,e tra le donne Benedetti e Bianchi.
Alle 9 maratona anche a Catania.
SECONDA TRIS 4-8-2 A Padova (m
1640): 1 Lastorre Guasimo (E. Vairani)
1.15.7; 2 Lahti dei Greppi; 3 Musica di Poggio; 4 Lince Jet; Tot.: 3,33; 1,80, 7,97,
2,80 (222,13). Quota: e 400,76 alle 427
comb. 4-8-2.
OGGI SI CORRE A Galoppo: Pisa (13.30)
e Siracusa (15.40). Trotto: Roma (t.
15.05), Torino (14.50), Treviso (14.55),
Montegiorgio (15.45) e Taranto (11.10).
BIASUZZI DAY Oggi a Treviso (dalle
14.55) pomeriggio dedicato al Bepi Biasuzzi, storico proprietario e allevatore
scomparso due anni fa. Nel convegno anche una speciale Corsa delle Stelle, gara
di solidarietà in favore degli alluvionati
del Veneto, con alla guida personaggi dello sport, della musica, dello spettacolo,
della moda e del giornalismo.
MOTONAUTICA
Mondiale offshore Class 1
Concluso a Dubai il mondiale Classe 1
con la vittoria scontata dei campioni in
carica Al Zafeen - Bin Hendi (Victory Team / Fazza). Un equipaggio tutto italiano
torna sul podio. L’impresa è riuscita a Giovanni Carpitella e a Luca Formilli Fendi
che nell’ultima gara hanno conquistato
l’argento in rimonta. Classifica finale: 1. Al
Zafeen - Bin Hendi (UAE) / Fazza, 212; 2.
Formilli Fendi – Carpitella / Negotiator
116, 3..Al Mehairbi - Al Sayed (UAE) /
Skydive Dubai, 110; 4. Cappellini – Montavoci /GSG Ceramic Design 95.
PALLAMANO
PRIMA RITORNO (an.gal.) Prima di ritorno A d’Elite: Teramo-Bolzano 26-31, Bressanone-Mezzocorona 21-19, Fasano-Secchia 31-22. Martedì 14 (18,45 diretta Rai Sport 1): Noci-Bologna. Rip.
Conversano. Classifica: Conversano 21;
Bologna, Bolzano 18; Fasano, Bressanone 15; Noci, Teramo 12; Secchia 3; Mezzocorona 0.
L’Università degli studi di
Palermo ha conferito ieri la
laurea specialistica honoris
causa in «Management dello
sport e delle attività motorie» a
Maurizio Ughi, presidente e
amministratore delegato di
Snai. Il riconoscimento è stato
conferito nell’aula magna della
facoltà di giurisprudenza di
Palermo, a un uomo «che ha
saputo esprimere con massimo
successo — si legge nella
motivazione — la professionalità
richiesta alla figura del manager
dello sport». «Sono felice e
onorato di un titolo che premia
la mia lunga carriera all’interno
del mondo delle scommesse
sportive legalizzate» ha
spiegato Ughi nella cerimonia.
PALLAVOLO
SERIE A-2 (f.c.) Pineto ingaggia Riccardo Modica, regista, 37 anni. Oggi 12ª (ore
18): Gela-Sora (ore 11.30 dir. Sportitalia
2); Ravenna-Mantova; Club Italia Roma-Reggio Emilia; Genova-Isernia; Pineto-Segrate; Perugia-Loreto; Milano-S.ta
Croce; Padova-Città di Castello (ore 19).
Classifica: Padova 30; Ravenna 28; Santa Croce, Sora 24; Genova 21; Milano 19;
Reggio Emilia 18; Città di Castello 16; Isernia 15; Gela 14; Loreto, Segrate 13; Mantova 9; Pineto, Perugia 8; Club Italia 4.
A-2 DONNE (m.l.) Oggi (18) la 9ª:
Soverato–Parma; Chieri–Pontecagnano;
Busnago–Crema; S.ta Croce–Matera;
Loreto–Giaveno; S. Vito–Pomezia Rm;
Verona–Forlì. Class: Parma 24; Chieri 19; Loreto 17; Busnago 15; Pontecagnano 14; Matera 12; Giaveno, Crema, Pomezia 11; Verona
9; S.ta Croce 8; Soverato, S. Vito 7; Forlì 3.
PESI
TRICOLORI (e.d.d.) Le Fiamme Oro hanno vinto il tricolore a squadre. I campioni
nel maschile (oggi donne): 56 kg Giuseppe Volo (208 kg); 62 kg Vito Dellino (260
kg); 69 kg Maurizio Bombaci (280); 77 kg
Giorgio De Luca (300kg); 85 kg Marco Di
Marzio (305 kg); 94 kg Antonio Belloi (321
kg); 105 kg Federico Fiore (332 kg); +105
kg Manlio Di Salvio (322 kg).
RUGBY
Challenge Cup
Padova ok, Rovigo k.o.
(ro.ro.) Ieri, nel 3˚ turno di Challenge Cup,
successo del Petrarca sul Salvador (Spa)
37-10 (trauma cranico per il n. 10 Tim Walsh,
20 giorni di stop) e stop interno del Rovigo
con l’Agen (Fra) 33-10 (21-3). Oggi Prato a
Bayonne e Crociati a Leeds. Girone 1. Oggi:
Harlequins (Ing)-Connacht (Irl); Bayonne
(Fra)-Prato. Classifica: Harlequins 6; Connacht, Bayonne 5, Prato 4. Girone 2. Ieri: Padova-El Salvador 37-10; Brive (Fra)-Sale (Ing)
18-9. Classifica: Brive 14; Sale 10; Padova 5;
Salvador 0. Girone 3. Ieri: Exeter
(Ing)-Newcastle (Ing) 36-10. Classifica: Montpellier 13; Exeter 10; Newcastle 4; Bourgoin
1. Girone 4. Ieri: Bucarest (Rom)-S. Français
(Fra) 20-29. Oggi: Leeds (Ing)-Crociati Parma. Classifica: S. Français 14; Leeds*, Bucarest 4; Crociati* 1 (*una in meno). Girone 5.
Ieri: Rovigo-Agen (Fra) 10-33; La Rochelle
(Fra)-Gloucester (Ing) 6-13. Classifica: La
Rochelle 11; Agen, Gloucester 10; Rovigo 0.
SPORT INVERNALI
BIATHLON Vince ancora un norvegese in
Coppa del Mondo di biathlon a Hochfilzen
(Aut): 11˚ l’azzurro Lukas Hofer, 7˚ nella
sprint. Inseguimento uomini: 1. Boe (Nor)
36’32"4 (1); 2. Eder (Aut) a 38"7 (0); 3. Cherezov (Rus) a 40" (2); 7. Bjoerndalen (Nor) a
49"9 (3); 11. HOFER a 1’18"1 (3); 43. DE LORENZI a 4’37"8 (5); 50. VUILLERMOZ a
5’22"1 (7). Staffetta donne: 1. Germania
1h16’22"5 (9); 2. Ucraina a 59"1 (8); 3. Norvegia a 1’08"4 (9); 9.ITALIA (Ponza, Haller, Oberhofer, Wierer) a 5’33"4 (7).
SLITTINO A Calgary (Can), nella 3ª tappa di
Coppa del Mondo, 13˚posto di Sandra Gasparini. Nella notte si sono corsi il singolo uomini
e il doppio. Donne: 1. Huefner (Ger) 1’33"658
(46"814/1˚+46"844/1˚); 2. Wischnewski (Ger)
a 0"143 (2˚+2˚); 3. Hamlin (Usa) a 0"297
(5˚+3˚); 13. Gasparini a 1"206 (13˚+11˚).
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38
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
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fax 051/42.01.028.
FIRENZE : tel. 055/55.23.41,
fax 055/55.23.42.34.
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BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l.
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CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l.
tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610.
GENOVA : Promospazio
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LECCO : SPM Essepiemme s.r.l.
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RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini
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ROMA : In Fieri s.r.l.
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21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50.
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lavoro, indipendentemente dalle modalità di
assunzione e quale che sia il settore o ramo di
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
ALTRI MONDI
di Palermo che indagano sulla trattativa tra Stato
feI pm
mafia interrogheranno mercoledì al Senato
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5 DOMANDE 5 RISPOSTE
AL VOTO
ANCHE
INCINTA?
La sfiducia
a Berlusconi
si può ancora
evitare?
GIORGIO DELL’ARTI
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Sabato ricco di eventi politici. A
Roma, in piazza San Giovanni,
manifestazione del Pd, con Bersani sul palco e migliaia di militanti ad applaudire; a Milano,
Berlusconi a ruota libera davanti a un gazebo del Pdl predisposto da Michela Brambilla e poi a
passeggio per le vie della città
(con spuntino da Peck, insieme
a La Russa); intanto a Vienna, il
presidente Napolitano definiva
la nostra attuale fase politica «interessante» («In Italia, con la politica, non ci si annoia mai»). Aggiungiamo che, in mattinata, 16
parlamentari del centro-destra
hanno scritto a Berlusconi e Fini
implorandoli di evitare il voto di
sfiducia di martedì.
1Tutti del Pdl?
No, 10 del Pdl e 6 del Fli. Chiedono di avviare un confronto
su tre tavoli per discutere di riforma costituzionale ed elettorale, economia e fisco, nuova articolazione del centro-destra.
Promotori, due “colombe” o
“pontieri”: Andrea Augello del
Pdl (è un ex An di grande capacità, è stato decisivo per l’elezione di Alemanno a Roma) e Silvano Moffa di Fli. Le sei firme
dei futuristi in fondo alla lettera mostrano che i finiani sono
in fibrillazione, se non addirittura spaccati. Ci sarebbero sta-
te molte richieste, al presidente
della Camera, di lasciare libertà di voto. Fini, che ieri era a Genova, ha sempre risposto di no.
Ai sedici pontieri, che hanno offerto al Cavaliere la possibilità
di non partecipare alla votazione di martedì, ha replicato Bocchino: «L’iniziativa è tardiva. Il
gruppo di Futuro e libertà non
si divide. Voteremo compatti la
sfiducia sia alla Camera che al
Senato». Berlusconi invece ha
apprezzato, valutando positivamente «l’appello del senatore
Augello e dell’onorevole Moffa». Ha aggiunto che è stato Fli
a rompere: «Spero che molti di
loro cambino idea e ci ripensino». Ha anche promesso che,
nel discorso di martedì (che
promette di alto tono istituzionale) proporrà qualche modifica alla legge elettorale, senza
però che venga snaturato l’impianto bipolarista e quindi il
premio di maggioranza. Ha poi
aggiunto: «Avremo la fiducia
ma i numeri saranno inferiori rispetto al passato e quindi sarà
più difficile governare, sarà più
difficile far approvare dal Parlamento le leggi proposte dal governo. Comunque credo che andremo avanti lo stesso».
2
E Bersani?
Comizio in piazza San Giovanni, con bandiere e canti (Bella
ciao e Cambierà). Bersani ha gridato «vergogna, vergogna» riferendosi al traffico o compraven-
CARLO AZEGLIO CIAMPI
EX CAPO DELLO STATO
gli ex presidenti della Repubblica Scalfaro e Ciampi
IL FATTO DEL GIORNO
Sedici «colombe» di Pdl e Fli invitano
i leader a trattare. Fini parla di «iniziativa
tardiva» e il premier è convinto di
potercela fare comunque martedì. Ieri in
piazza migliaia del Pd contro il governo
39
R
LA SORPRESA/1 ALLA CASA BIANCA
Si rivede Clinton
Ma Obama va via
Numeri sul filo:
per la fiducia di
martedì serve il
voto di alcune
parlamentari
col «pancione»
S
In alto un momento del comizio del leader Pd Pierluigi Bersani a Roma.
Sotto il premier Silvio Berlusconi parla in un gazebo di Milano LAPRESSE
dita di parlamentari in corso in
queste ore (e su cui indaga la
magistratura). «Siamo sereni,
non sarà un voto compravenduto a cambiare la situazione».
Un’allusione, piuttosto forte, a
Di Pietro: «A chi ci ha fatto continuamente le pulci su come facciamo opposizione diciamo
che, se siamo a questo punto, è
anche merito nostro. Abbiamo
messo noi, al tempo giusto, la
mozione di sfiducia. Al tempo
giusto, non tutti i giorni come
le solite tifoserie e i soliti focosi
amici ci suggerivano. Fatemelo
dire, adesso. Ce l’abbiamo la patente per fare l’opposizione,
non abbiamo bisogno di maestri che ci tirino la giacca tutti i
giorni. Credo che lo si sia visto». Due dei deputati che si apprestano a votare per il governo vengono tra l’altro proprio
dall’Idv, cosa che ha indotto
molti commentatori a criticare
Di Pietro per il modo con cui ha
reclutato i suoi parlamentari.
3
Com’è la storia di queste compravendite?
I due dipietristi che hanno cambiato casacca sono Antonio Razzi e Domenico Scilipoti. Lo stesso Razzi, in un’intervista a Radio 24, ha detto che quelli del
Pdl avrebbero promesso di pagargli il mutuo. Calearo – un industriale reclutato da Veltroni,
e poi scappato dal Pd – ha detto
che il voto di fiducia sarebbe
compensato con 350-500 mila
euro. Se le camere si sciogliessero, 345 parlamentari andrebbero a casa senza pensione, e perdendo anche i 15 mila euro di
stipendio mensile. Questo partito di precari, trasversale a qualunque schieramento, potrebbe fare la differenza. Calearo:
«Un nutrito gruppo di parlamentari del Pd mi sta tempestando di messaggi del tipo:
Massimo, almeno tu che hai la
possibilità di farlo, vota a favore del governo». Un sacco di
gente, infatti, non sarebbe ricandidata – in caso di scioglimento – né a sinistra né a destra.
Giulia
Bongiorno
L’avvocato e
deputato di Fli,
incinta di sette
mesi, non
si presenterà
in aula
se non sarà
in condizione
S
Giulia
Cosenza
Finiana, rischia
di non votare
per alcune
complicazioni
della gravidanza.
Potrebbe
presentarsi con
l’ambulanza
Clinton prende la parola e Obama va da Michelle REUTERS
dL’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton è
tornato alla Casa Bianca per incontrare Barack
Obama e annunciare il suo appoggio al compromesso raggiunto con i repubblicani sulla riforma fiscale. «Personalmente penso che sia un
buon accordo — ha detto Clinton —, il migliore
che si poteva ottenere per aiutare un gran numero di americani, per accelerare la ripresa economica e creare nuovi posti di lavoro. Spero che i
miei colleghi democratici l’appoggino». Le dichiarazioni di Clinton sono arrivate nel corso di
una conferenza improvvisata. Obama ha, infatti, condotto Clinton nella sala stampa della Casa
Bianca e poi se ne è andato per raggiungere sua
moglie Michelle in una festa di Natale. «Siete in
buone mani» ha detto il presidente ai giornalisti.
Clinton ha, quindi, preso posto davanti al microfono: oltre che di tasse, ha parlato anche dei rapporti con la Russia, invitando il Senato Usa a ratificare il trattato «Start» sul nucleare.
LA SORPRESA/2 A SAN PIETROBURGO
Putin canta e suona al piano
Show con le star del cinema
4
Quindi Berlusconi ce la può fare?
Gli ultimi calcoli sono questi:
310 per la fiducia, 307 per la sfiducia. Mancano i sei radicali,
perché Pannella – che tecnicamente starebbe all’opposizione
– non dice che cosa vuole fare.
Pare che voterà no, in cambio
di un intervento di cinque minuti, invece che di uno. Se i radicali si esprimessero contro il governo, il conteggio sarebbe 310
a 313.
5
Quindi Berlusconi è sotto.
No, perché mancano ancora i
voti di Guzzanti, Calearo, Scilipoti e Catone. Decideranno domani, ma tutti pensano che alla
fine appoggeranno Berlusconi.
S
Federica
Mogherini
La deputata Pd
è in bilico:
il termine della
sua gravidanza
sarebbe lunedì
13, un giorno
prima del voto
di sfiducia
Vladimir Putin non smette di stupire: «Non so
né cantare né ballare, ma mi piace farlo». Lo ha
detto in occasione di un galà di beneficenza,
venerdì sera, a San Pietroburgo. Poi il premier
russo si è esibito al pianoforte, ha suonato una
canzone patriottica e cantato «Blueberry Hill»
(nella foto Reuters, con una bimba salita sul
palco). Ad applaudirlo, tante star del cinema, tra
cui Alain Delon, Sharon Stone e Ornella Muti.
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40
R
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
ALTRI MONDI
Madoff, figlio di Bernie, il banchiere americano
fMark
che deve scontare 150 anni di carcere per una maxi
truffa a Wall Street nel 2008, si è impiccato a New York
Amanda, lacrime in aula
«Mez non l’ho uccisa io»
La disperazione della Knox al processo di appello di Perugia:
«Soffro per la sua famiglia». Il legale dei Kercher: «Scuse tardive»
Amanda si è rivolta a Patrick
Lumumba, il musicista congolese inizialmente coinvolto dalle sue dichiarazioni: «Mi dispiace, non volevo farti torto. Sono
stata ingenua, dovevo sopportare le pressioni. Tu sai cosa vuol
dire subire accuse ingiuste, spero riuscirai a trovare pace». Ma
Lumumba, presente in aula,
non ha ceduto alla pietà: «Io
l’ho detto subito, l’ho perdonata. Mi ha fatto pena, ma la sua è
solo una strategia difensiva. È
come se ora voglia giocare qualsiasi carta per vincere il gioco».
ANDREA PUGLIESE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa voce è rotta dal pianto, gli
occhi gonfi di lacrime. Amanda Knox si è presentata così ieri
alla corte d’Appello di Perugia,
dove è in corso il processo per
l’omicidio di Meredith Kercher, l’inglesina uccisa nel capoluogo umbro nel 2007. La
Knox, condannata in primo grado a 26 anni di carcere (insieme a Raffaele Sollecito, 25 anni per lui, e Rudy Guede, 16 anni con rito abbreviato), ieri ha
offerto ai giudici una deposizione spontanea.
Innocente La studentessa di Seattle ha parlato a lungo, in italiano, ripercorrendo l’intera vicenda: «Alla famiglia di Meredith dico che mi dispiace che lei
non ci sia più. La sua morte è
stato uno shock terribile, per
me era un’amica, un punto di
riferimento a Perugia. Anche
io ho delle sorelle piccole e la
sola idea della loro mancanza
mi terrorizza. È inconcepibile
quello che avete subito voi». Durante il suo intervento France-
Amanda Knox, 23 anni, durante la deposizione di ieri a Perugia ANSA
sco Mascara, legale dei Kercher
(che seguono il processo dall’Inghilterra, ndr), si è alzato ed ha
lasciato l’aula. «Le scuse di
Amanda sono tardive e inopportune — ha detto —. Arrivano
dopo che il padre di Mez ha specificato di non aver sentito nessuno che si ricordasse della fi-
BERNARD MADOFF
IN CARCERE DAL 2008
glia. Non volevo fare polemiche, per questo me ne sono andato». Poi Amanda ha ribadito
la sua innocenza: «Lo sono io e
lo è Raffaele, non abbiamo ucciso Meredith. E nessuna giustizia le sarà resa condannando
noi che non c’entriamo niente,
togliendoci le nostre vite». Poi
Riesame Sabato prossimo toccherà alla replica dell’accusa,
quindi l’intervento delle parti civili. Nel frattempo, però, i legali della Knox hanno chiesto di
riaprire il dibattimento per disporre una perizia sulle tracce
di Dna e su quelle biologiche.
In particolare, vogliono riesaminare le metodologie di indagine tecnica eseguite dalla polizia scientifica per valutare alcuni dati emersi, nonché verificare il rispetto dei protocolli nel
sequestro del coltello indicato
come l’arma del delitto.
AL LARGO DELL’EGITTO
Nave italiana
lancia l’sos:
«Affondiamo»
Sos dalle coste egiziane: ieri la
nave Jolly Amaranto,
portacontainer di 10 mila
tonnellate della compagnia
genovese Messina, ha
rischiato di affondare per
un’avaria ai motori, in balia del
mare in tempesta con onde
alte 13 metri, a circa 50 miglia
dalle coste di Alessandria
d’Egitto. Il comandante ha
chiesto alle autorità egiziane di
abbandonare la Jolly: troppo
rischioso per i 20 marinai, 15
italiani e 5 romeni. Il
mercantile salpato da Genova
ha un carico di merci
pericolose (resine e prodotti
chimici): qualora dovesse
affondare «non si rischierebbe
un danno ambientale», ha
assicurato l’armatore, Stefano
Messina. L’unica possibilità di
soccorso può arrivare da una
nave militare partita ieri sera
da Alessandria d’Egitto.
w NOTIZIE TASCABILI
CONSUMI:
UN CROLLO
DAL 2007 UN MORTO E DUE FERITI
Secondo una
ricerca
della Cgia
di Mestre le
famiglie italiane
hanno stretto la
cinghia negli
ultimi 3 anni di
crisi: per
l’associazione
degli artigiani
i consumi
sono calati
del 5,2%
17,6
I miliardi
spesi in
meno
Tra il 2007
e il 2010 le
famiglie italiane
hanno ridotto
i consumi per
un importo pari
a 17,6 miliardi
di euro
706
Bombe nel centro di Stoccolma
una ritorsione per le vignette?
Attacco al centro di Stoccolma, con un morto e
due feriti. Le deflagrazioni vicino a Drottniggatan, una delle principali arterie dello shopping
nel cuore della capitale svedese. Circa 10 minuti
prima delle esplosioni, un'agenzia di stampa aveva ricevuto una mail in cui si contesta la presenza dei militari svedesi in Afghanistan e si criticano le caricature del profeta Maometto ad opera
del disegnatore svedese Lars Vilks.
L’INCHIESTA SULLE ASSUNZIONI A ROMA
Parentopoli, spunta anche l’Acea
Alemanno: «Adesso basta fango»
Dopo Atac e Ama, nella Parentopoli di Roma
spunta Acea, la municipalizzata che si occupa di
acqua ed energia: nel 2009 il costo del personale
è cresciuto di 65 milioni di euro (600 assunzioni
dal 2008). «Basta fango, è una storia montata —
ha detto ieri il sindaco di Roma Gianni Alemanno — E comunque andate a vedere cosa succede
nelle altre città». Nei prossimi giorni i carabinieri acquisiranno le carte delle assunzioni all’Atac.
LA 13ENNE SCOMPARSA A BREMBATE
Il derby di Bergamo
con una dedica a Yara
Gli euro
risparmiati
a famiglia
A livello
nazionale
la riduzione
media dei
consumi, in tre
anni, è stata pari
a 706 euro
per ogni famiglia
2,8
I miliardi
risparmiati
in Campania
Le più virtuose
in questi anni di
crisi sono state
le famiglie
della Campania,
con 2,82
miliardi di
euro risparmiati
Ieri, durante il derby di Serie B con l’AlbinoLeffe allo stadio Azzurri d’Italia di Bergamo, i
tifosi dell’Atalanta hanno esposto un lungo
striscione per ricordare Yara (nella foto Lapresse), la ragazza di Brembate Sopra scomparsa il 26 novembre. Intanto, si è concluso
senza esito il quindicesimo giorno di ricerche della ragazza. Gli agenti indagano sull’ambiente di lavoro del padre e continuano a
setacciare il centro commerciale del vicino comune di Mapello, usando un georadar che
permette di analizzare le strutture in cemento
armato. Il Corpo forestale ha smentito di seguire una pista indicata da una sensitiva.
I FILE SUI RAPPORTI USA-SANTA SEDE
Wikileaks, il Vaticano attacca:
«Pubblicazione molto grave»
Wikileaks è arrivato anche al Vaticano. «Pubblicazione di estrema gravità, su rapporti tra gli Usa
e la loro ambasciata in Vaticano e quindi non
espressione di quest’ultimo», ha chiarito ieri la
Santa Sede. I file riguardano lo scandalo sulla
pedofilia (e la mancata collaborazione nell’inchiesta irlandese), la resistenza di Ratzinger nel
2004 all’entrata della Turchia nell’Ue e i giudizi
sul cardinale Tarcisio Bertone («uno yes man».)
SONO 48 I «5»
LOTTO
Nessun «6»
Il jackpot vola
a 66,6 milioni
BARI
12 69 47
CAGLIARI
74 32 26 71 64
FIRENZE
17 41 42 14 28
Niente «6» neanche per questa
volta e il jackpot s’impenna a
66,6 milioni di euro, settima
vincita più alta di sempre nella storia del concorso. Nulla di
fatto neanche in tema di «5+»,
mentre sono stati 48 i «5»: ad
ognuno di loro 14 mila euro.
SUPERENALOTTO
4
6
GENOVA
19 11 47 69 89
MILANO
62 86 31 37 58
NAPOLI
33 80 22
PALERMO
15 11 51 31
ROMA
85 22
TORINO
70 20 50
VENEZIA
10 30 86 53 71
NAZIONALE
25 51 48 89 16
9 53
2
2 50 34
1 79
ESTRAZIONI DELL’ 11 DICEMBRE
La combinazione vincente
3-17-35-52-69-83 (Jolly: 68. Superstar: 5)
Nessun vincitore con punti 6 (jackpot
e66.600.000)
Nessun vincitore con punti 5+
Ai 48 vincitori con punti 5 e 14.229,95
Ai 2.574 vincitori con punti 4 e 265,36
Ai 87.332 vincitori con punti 3 e 15,64
QUOTE SUPERSTAR:
Nessun vincitore con 5
Ai 14 vincitori con 4 e 26.536,00
Ai 485 vincitori con 3 e 1.564,00
Ai 6.634 vincitori con 2 e 100
Ai 40.872 vincitori con 1 e 10
Ai 84.038 vincitori con 0 e 5
Montepremi di concorso: e 4.553.582,05
10 E LOTTO - Numeri vincenti
10 11 12 15 17 19 20 22 30 32
33 41 47 62 69 70 74 80 85 86
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
un’asta a New York, è stata pagata 2,2 milioni
fdiDurante
dollari la bandiera usata dal Settimo Cavalleggeri
ALTRI MONDI
41
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BANDIERA AMERICANA
DEL GENERALE CUSTER
del generale Custer durante la battaglia di Little Big Horn
s
I 70 ANNI
DELLA
WARWICK
L’ANTI CINEPANETTONE DA VENERDÌ
Sfida Castellitto
«La mia realtà
fuori dal potere»
S
Belen Rodriguez, 26 anni. La showgirl argentina, incurante delle voci sull’«addio», ieri mentre firma autografi a Milano in un negozio Tim ANSA
Belen: «Il caso Tim
per me è un gossip»
La showgirl si difende: «Il contratto per gli spot scade
a febbraio, ma non è vero che non piaccio alle famiglie»
GABRIELLA MANCINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dTutti la cercano, tutti
la guardano, tutti la cliccano.
Belen Rodriguez, con quegli
occhioni da cerbiatta, e non solo, è sempre al centro dell’attenzione. E ieri, dopo il polverone scoppiato per la pubblicità della Tim, ha fatto gli auguri di Natale proprio dai negozi
della compagnia telefonica
nel centro di Milano. «Non è
vero che gli spot non funzionano perché io non piaccio alle
famiglie — attacca Belen —. I
numeri non dicono questo, è
solo un gossip che si è creato».
Perché?
«Perché è così. Dici Belen e succede uno scandalo, un patatrac. Le brutte notizie si rac-
contano sempre volentieri,
ma se andate sulla pagina Facebook della Tim ci sono
1.035.000 fans. Tantissimi».
«Sono molto felice, amo la musica fin da piccola. Sto prendendo lezioni di chitarra e canterò pure. Ci saranno molte
sorprese».
Che cosa risponde a chi si sofferma solo sul suo lato B?
Nello spot che precede le dirette la vediamo calciare il pallone: chi le ha insegnato a farlo?
«Il contratto degli spot scade a
febbraio, li abbiamo già girati
tutti: la perifrastica, quello
con i poliziotti e gli agenti
007. È possibile che non li faccia più perché i cicli finiscono,
non perché sarebbero calate le
vendite».
«A qualcuno non
piacerò, non si
può andare a genio a tutti, ma sono
molto rispettosa di
tutti. La gente non è tonta,
Festival di Sanremo: che cosa
sta preparando?
«Che ho 26 anni e spero che
stia su per altri dieci, ma non
mi si può giudicare solo per
questo».
Quindi continuerà a farla?
La disturba quando dicono
che non piace alle famiglie?
io non ho studiato giurisprudenza: faccio la show-girl. E
questo vuol dire gossip e tutto
il resto. Ma non mi sento trasgressiva».
«Dopo quattro anni con un calciatore (Marco Borriello, ndr)
qualcosa ho imparato...».
Come trascorrerà il Natale?
Q
Con il
pallone
Belen
in uno dei
tanti spot
per la Tim
«In famiglia. Verrà anche mio
nonno dall’Argentina!».
Marco Patuano di Telecom Italia, intanto, precisa: «I nostri
indicatori dicono che il marchio è al massimo negli ultimi
cinque anni, Belen è stata una
splendida protagonista ed è
gradita a tutti i livelli. La cosa
più difficile sarà trovare un
nuovo format dopo questo».
MAESTRO DEL MISTERO RISPONDE AI LETTORI SUL WEB: GIÀ IN CLASSIFICA IL SUO ULTIMO LIBRO
King, il re del dark si svela solo in chat
La voce
black di
Bacharach
Oggi Dionne
Warwick
compie 70 anni.
La cantante
statunitense,
ambasciatrice
della Fao, può
vantare al suo
attivo numerose
collaborazioni
con artisti del
calibro di Stevie
Wonder e Bee
Gees.
Ma per la storia
è «la voce» del
compositore
Burt
Bacharach.
Tra i successi
dell’icona della
world music, «I
say a little
prayer», «I’ll
never fall in
love again» e
«That’ s what
friends are
for». Le
statistiche
dicono che, tra
le cantanti
black — nel
periodo tra
1962 e il 1998
—, è seconda
solo ad Aretha
Franklin per
numero di hit
Laura Morante e Sergio Castellitto durante una
scena della commedia «La Bellezza del Somaro»
GABRIELLA GREISON
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dIl particolare più curioso di Sergio Ca-
stellitto è il modo in cui aggrotta la fronte, ogni
volta che dice cose che possono destabilizzare.
Cioè sempre. Perché mentre si parla con lui del
suo nuovo film, La bellezza del somaro (esce venerdì prossimo), di cui è regista e interprete (con
Laura Morante ed Enzo Jannacci), non si ha tregua: «Perché sono un mitomane — dice —: quello che desidero dalla realtà me lo creo da solo,
nella testa e nei film».
Che cosa ha voluto rappresentare con questa
commedia?
«Metto in discussione i principi di una famiglia
cresciuta facendo il ’68, davanti alla nuova generazione che vive con un attaccamento alla realtà
più sano di un 50enne. Guardando tutta la monnezza in tv, capisci che l’età che scorre è l’unica
cosa che non accettiamo: gente rifatta, uomini
che vanno dall’estetista...».
Sfiderà i cinepanettoni...
«Tutti seguono Annozero o Ballarò: al pari loro,
voglio far riflettere con questo spaccato, in cui
puoi rileggerci la politica, e le prime pagine di
giornali. Mettendoci anche le pernacchie, ma solo perché gli attori non sono giornalisti».
Qual è il suo sogno?
«Non ho sogni. Mi piaceva Indovina chi viene a
cena? e ho fatto questo film, anche se al posto del
nero c’è il vecchio (Jannacci, ndr) che sconvolge
una famiglia. Più avanti mi vedrete con Penelope Cruz in Venuto al mondo. Chi non mi capisce,
guardi le commedie compiacenti il potere».
l’avventuroso
di REINHOLD MESSNER
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo scrittore rivela:
«Non temo la morte,
ma mi fa paura
pensare ai ragni»
te buia, niente stelle, di cui ha
immaginato pure la copertina
e che ha scritto «perché, dopo
una vita circondato da donne
forti, volevo raccontare, con rispetto, figure femminili tragiche e meno dark del solito».
FRANCESCO RIZZO
Paura Qualcuno gli chiede cosa
lo spaventi davvero. «Non la
morte, ma l’idea di svegliarmi
di notte in un letto pieno di ragni». E la fonte della sua ispirazione? «Ciò che mi terrorizza.
Molti sopprimono le paure, però la mente poi le ricrea, come
un computer». Quando una storia funziona? «Quando ti rapisce. Ma con i romanzi brevi è
più difficile, vorresti durassero
di più». Poi saluta e in chat si
alzano da mezzo mondo le imprecazioni di chi si è collegato
tardi. «Voglio piangere!» si dispera una lettrice spagnola. Gli
italiani, invece, possono comunque rifarsi con altri due volumi: la graphic novel La battaglia di Jericho Hill e Tutto su Stephen King, di Bev Vincent, tour
nei segreti del maestro (editi
sempre da Sperling). Buoni incubi a tutti.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dA pochi minuti dal via, brilla
il candore di due ragazzi dall’Italia: «Qui è l’una di notte e
domani andiamo a scuola!». Pazienza: una videochat con Stephen King, il superbo narratore della paura e dell’adolescenza, val bene le occhiaie. Perché
l’autore di Cujo, di It e di Shining, scrive solo tre ore al giorno, ma appare di rado: dall’alto dei suoi 350 milioni di libri
venduti ha pure fatto deviare il
tragitto di un bus, stanco dei curiosi sotto casa. L’uscita della
sua nuova raccolta di romanzi
brevi, Notte buia, niente stelle
(Sperling&Kupfer), lo ha però
costretto ad «apparire» ai fan.
Donne L’appuntamento (in Italia) era per le prime ore di gio-
Il maestro del thriller Stephen King, 63 anni. Con i suoi bestseller lo
scrittore statunitense nato a Portland ha venduto 350 milioni di copie AP
Notte buia,
niente
stelle
Stephen
King
(Sperling
& Kupfer),
432 pagine,
20,90 euro
vedì scorso, sul sito dell’editore Usa Simon&Schuster, bombardato di domande dei lettori
proprio per lui, Stephen King.
La chat si affolla con largo anticipo: c’è il cultore cileno, il tale
che si dice «fan numero uno in
Danimarca» e chi confessa di
scrivere ispirandosi in tutto e
per tutto al «re». Ma King, dov’è? Compare un po’ curvo,
jeans e t-shirt nera e risponde a
pochi quesiti. Non solo su Not-
Bisogna tornare
vicini alla natura
Domani sarò a Milano a parlare di Dolomiti.
Martedì a Trento parteciperò a una
discussione sul rapporto tra la città e le sue
montagne. Intanto a Cancun s’è svolto il
vertice Onu sul clima. Tre fatti che presentano
una comune tematica: nella civiltà
tecnologica, l'uomo fatica a vedere le
conseguenze del proprio comportamento
sulla natura. Anche se, come avviene a
Trento, il contatto con le montagne è
immediato: fanno parte del panorama. Come
pure a Milano, seppur più lontane.
Semplificando ma non troppo, oggi per i
bambini di Trento o Milano è normale credere
che la corrente nasca dalla presa elettrica e
che l’acqua arrivi dal rubinetto. Il contatto
con la natura non c’è più. La rivoluzione
industriale ha cancellato il rapporto diretto
fra città e campagna. I cittadini pensano che
basti procurarsi i soldi per comperare tutto,
cibo compreso. E che ce ne sarà sempre.
Anche se le pianure vengono cementificate, le
foreste tagliate, il mare inquinato. Ma l’Italia,
che esce male dai dati di Cancun, discute di
tutto tranne del futuro della Terra.
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
dite la vostra
LETTERE ALLA GAZZETTA
La violenza
fuori categoria
Lo scudetto
del Bologna
che gioca
anche senza
stipendio
Sabato 20 novembre è andato
in scena il derby Treviso-Venezia, Serie D. La città letteralmente blindata per paura di
scontri tra le due tifoserie e di
gravi danni. Trasferta tassativamente vietata ai residenti di
Venezia e province vicine, filtraggio dei tifosi iniziato già diverse ore prima del match.
Tanti agenti in tenuta anti
sommossa. Non ci sono stati
scontri, ma è possibile che si
verifichi ciò in una categoria
nemmeno professionistica?
In un’epoca contraddistinta
dai «mal di pancia» dei
grandi giocatori, da
telenovelas su rinnovi di
contratto ultramilionari e da
calciatori fotomodelli, vorrei
spendere due righe per
ringraziare infinitamente i
giocatori della squadra della
mia città, Bologna. Un
gruppo di ragazzi che
nonostante non veda soldi
da luglio resta stupendo per
compattezza, cuore e amore
per il pallone. Esempio raro
e sopraffino di quello che
dovrebbe essere il calcio:
uno sport. L’epoca dei sette
scudetti probabilmente è
chiusa per sempre, ma
questi giocatori saranno per
sempre nella memoria di
ogni tifoso rossoblù.
Alberto Treviso
dalla sua opinione sullo
spessore morale dell’attuale
organico del Bologna. La
messa in mora dei giocatori
non deve suonare come un
gesto di disamore e
disimpegno, ma come un grido
disperato rivolto a tutte le
persone di buona volontà (e di
portafoglio consistente) che
hanno a cuore le sorti del club
diventato famoso perché,
prima della guerra, come
recitavano gli slogan del
tempo, faceva tremare il
mondo. Purtroppo la
situazione al momento rimane
calda e pericolosa, il rischio
del fallimento è concreto. Il
Bologna ha già subìto l’onta
della curatela, accadde nel
1993 quando il club era
precipitato nell’allora C1 (oggi
Prima Divisione) per mano del
gruppo Casillo. All’epoca ci
pensò un bolognese doc, il
dottor Gazzoni, a salvarla.
Luca Buldini, Bologna
Risponde Andrea Tosi
Gentile signor Buldini, da suo
concittadino avviato al calcio
seguendo le gesta dei
giocatori rossoblù sull’onda
dell’ultimo scudetto (ahinoi,
sono passati 46 anni) non
posso che essere solidale col
suo pensiero condividendone
tutti i passaggi a cominciare
IL TEMPO
INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano
Fax 02.62.82.79.17. Email: [email protected]
Oggi la minaccia viene dal
cagliaritano Porcedda perchè
la famiglia Menarini
(bolognese...) cedendo
frettolosamente l’80% non ha
preteso le opportune garanzie.
Una volta il Bologna era lo
squadrone dei sette scudetti,
oggi è nella storia come il
primo club penalizzato in serie
A per inadempienze
amministrative e per la messa
in mora in seduta comune di
tutto il suo organico che come
lei sottolinea giustamente
resterà nella memoria di tutti i
tifosi rossoblù. Un organico
tecnicamente da tredicesimo
posto guardando alla
classifica, ma idealmente da
Champions League per spirito
di squadra e amore per la
maglia che indossa. E
l’abbraccio che riceve il
capitano Di Vaio (foto Ansa)
da un giovane tifoso dopo il
2-1 al Chievo è emblematica.
Risponde Nicola Binda
Caro Alberto, verrebbe voglia di
chiederle se lei ha vissuto sulla
luna finora... Purtroppo l’Italia
del calcio (e non solo) è anche
questa, a prescindere dalle categorie. Ogni tifoseria ha una parte
violenta e in vista delle gare più
calde è normale che le forze dell’ordine si comportino di conseguenza: è il loro mestiere. E meno male che non si sono fatte cogliere impreparate. Nei dilettanti
non esiste la tessera del tifoso
quindi i controlli sono ancora del
vecchio tipo. Però guai a pensare che il livello di violenza scenda a seconda delle categorie.
Mettiamo i body
ai calciatori
Con il proliferare delle moviole
e con le inquadrature televisive sempre più sofisticate, appaiono più evidenti le numerose
trattenute per la maglia che av-
de» al dito. Auguri fratello e
brava cognatina per non averlo
esonerato nell’attesa.
vengono soprattutto nelle aree
di rigore. Gesti punibili quanto
un fallo di mano o uno sgambetto ma regolarmente «non visti» dagli arbitri forse per non
concedere una decina di rigori
a partita. Proposta: perché non
far indossare ai calciatori i body, quelle tutine aderenti che
usano i velocisti in tanti sport,
praticamente una seconda pelle e assolutamente inafferrabili? A meno che non si vogliano
dare pizzicotti... ma questa è
un'altra storia! Ne guadagnerebbe lo spettacolo e soprattutto la regolarità delle partite.
Paolo Pancaldi e Mara
Bologna
Risponde Vincenzo Cito
Meditate, uomini, meditate
su questa storia. Mai affidare la propria libertà ai rimbalzi di un pallone. E se la
stessa idea sta venendo a
qualche tifoso celibe del Rodengo Saiano («Ti sposo
quando andremo in serie
A») gli ricordiamo che anche il Chievo, una volta, era
in C2.
Michele Mass, Bologna
La pista
del Bentegodi
Risponde Lorenzo Astori
Due premesse. La prima è che
non è vero che le trattenute per
la maglia non vengono sanzionate: lo sono, eccome, con l’aggiunta, quando necessario, di cartellini e calci di rigore. La seconda è
che proprio la presenza della maglia aiuta gli arbitri evidenziando
ancora di più il «fattaccio» perchè si trasforma, quando viene
tirata anche per molti centimetri, in una prova evidente. Quanto ai body che lei propone sinceramente le chiedo: ma riesce ad
immaginare, ovviamente, senza
sorridere 22 calciatori-omaccioni in campo con le tutine?
La pista di atletica del Bentegodi di Verona non è di tartan azzurro ma di un bel cemento verniciato di azzurro: la pista non
c’è più da questa estate.
Andrea Bonora Bussolengo (Vr)
Risponde Fausto Narducci
La sua puntuale segnalazione è
la conferma che a volte la realtà
supera la fantasia. Venerdì il lettore-atleta Garavello si lamentava nelle nostre lettere per il fatto
che i calciatori rovinano la pista
del Bentegodi nei festeggiamenti e io suggerivo come paradosso di sostituirla con viali asfaltati. Ebbene, praticamente è già così: alla fine dell’estate la pista in
tartan del Bentegodi, poco utilizzata, è stata smontata e sostituita da uno strato di cemento rialzato, tinteggiato in giallo e blu, i
colori della città. Il tutto al costo
di 130.000 euro. Nessuno può rovinarla, insomma, con buona pace dei veronesi che andranno a
correre da un’altra parte...
E Mourinho
li ha sposati
Quando vinciamo la Champions ti sposo. Per anni è stato
il ritornello di mio fratello Lucio e la Federica lì ad aspettare
e a tifare. Ma alla fine Milito e
Mou sono riusciti nel miracolo
triplete e Lucio ora mette la «Fe-
www.meteo.it
a cura del Centro Epson Meteo
LEGENDA
Oggi
Domani
Il Sole oggi
In Europa
Milano
Sole
1
Aosta
Rovesci
2 11
Coperto
-1
Trieste
Milano
1
9
Berlino
Firenze
3 11
Perugia
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7.28
16.41
Roma
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Tramonta
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16.41
Sorge
Tramonta
7.28
16.41
La luna
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Istanbul
9
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Ultimo
quarto
Roma
Lisbona
L’Aquila
Nebbia
Sorge
Parigi
Ancona
8 13
Neve
Milano
Londra
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16.41
Il Sole domani
Mosca
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Genova
Temporali
Stoccolma
5 11
Venezia
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Pioggia
9
Tramonta
7.53
Oslo
Trento
Nuvoloso
Te
Roma
Sorge
Atene
28 Dicembre
4 Gennaio
Primo
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Piena
13 Dicembre
21 Dicembre
3 11
ROMA
VENTI:
5 12
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Dopodomani
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Roma
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12
10
6
11
8
7 13
MARI:
Reggio Calabria
Palermo
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9 16
10 14
Catania
Mossi
5 16
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10,99 - con Gli anni d’oro di Topolino N. 38 e 10,99 - con
Hugo Pratt N. 24 e 7,99 - con Aeronautica Militare N. 15 e
11,99 - con Il Mitico Fantozzi N. 16 e 10,99 - con Megaposter
e 10,99 - con Il Grande Golf N. 11 e 15,99 - con Motomondiale
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Calendario 14 mesi Milan, Fiorentina, Brescia e Genoa e
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DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
LA GAZZETTA SPORTIVA
43
R
TV E RADIO
I FILM DI STASERA
L’amore non va in... In the Cut
Dieci inverni
Nemico pubblico
La linea
Ricatto d’amore
sDi N. Meyers, con C. Diaz (Usa,
sDi J. Campion, con M. Ryan
sDi V. Mieli, con I. Ragonese
sDi M. Mann, con J. Depp (Usa,
sDi J. Cotten, con A. Garcia
sDi A. Fletcher, con S. Bullock
COMMEDIA Canale 5, alle 21.30
THRILLER Iris, alle 21.05
DRAMMATICO Prem. Cinema, alle 21
DRAMMATICO Prem. Cin., alle 22.50
AZIONE Sky Cinema 1, alle 21
COMMEDIA Sky Cinema Family, alle 21
2007) Amanda Woods, californiana, e Iris Simpkins, giornalista inglese, si scambiano casa...
(Usa, 2003) Frannie, insegnante dalla doppia vita, avvia una
relazione col detective Malloy...
(Ita/Rus, 2009) Camilla e Silvestro s’incontrano sul vaporetto
che collega le isole veneziane...
2009) L’incredibile storia del criminale John Dillinger che tenne
in sospeso gli Usa negli Anni 30
(Mes/Usa, 2009) Il narcotrafficante Salazar sta per morire. Il
successore è il violento Pelon...
RADIO
IN CHIARO
RAIUNO
RAIDUE
MATTINA IN FAMIGLIA
TG1 - L.I.S.
LINEA VERDE
SANTA MESSA
LINEA VERDE
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DOMENICA IN L'ARENA
DOMENICA IN - AMORI
DOMENICA IN...ONDA
TG1
L' EREDITÀ
TELEGIORNALE
SOLITI IGNOTI
PAURA DI AMARE
Fiction
23.30 SPECIALE TG1
0.35 TG 1 - NOTTE
1.00 APPLAUSI...
2.15 SETTE NOTE...
2.35 COSÌ È LA MIA VITA...
7.00
10.10
10.40
11.30
13.00
13.45
FILM SUL
DIGITALE TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
IN DIRETTA
17.30 MAINZ - SCHALKE 04
CALCIO
19.00 SARAGOZZA REAL MADRID
6.30
7.00
10.00
10.55
12.20
13.30
14.00
15.50
16.15
16.30
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20.00
20.40
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11.10
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16.35
17.55
19.10
19.10
21.00
22.45
22.50
BASTARDI
SENZA GLORIA
PREMIUM CINEMA
CHAOS THEORY
MYA
ORIGINAL SIN
PREMIUM CINEMA
LA DOPPIA ORA
JOI
JACKIE BROWN
PREMIUM CINEMA
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STEEL
GENERAZIONE
1000 EURO
MYA
COMMEDIASEXI
PREMIUM CINEMA
DIECI INVERNI
PREMIUM CINEMA
IL CAVALIERE OSCURO
JOI
NEMICO PUBBLICO
PREMIUM CINEMA
17.05
18.05
19.05
19.35
20.30
21.00
22.35
1.20
1.50
2.00
3.40
DI ANTONIO CAPITANI
24/8 - 22/9
Vergine 6
La Luna porta
malumore. Oltre che
tensioni con gli altri:
andate oltre le
apparenze, tutto si sta
sistemando. Exploit
suini, sbalorditivi…
CARTONI ANIMATI
RAGAZZI C’È VOYAGER
A COME AVVENTURA
MEZZOGIORNO IN...
TG2 GIORNO - MOTORI
QUELLI CHE
IL CALCIO E...
STADIO SPRINT
RAI SPORT 90° MINUTO
STRACULT PILLOLE
SQUADRA
SPECIALE COBRA 11
TG2 -20.30
N.C.I.S. NOVE VITE
Telefilm
RAI SPORT - TG2
PROTESTANTESIMO
ALMANACCO
DOMANI
SECONDO CANALE
12.30 BOLOGNA - MILAN
Serie A.
Sky Sport 1, Sky SuperCalcio,
Sky Calcio 5 e MP Calcio
RAITRE
7.40
11.00
12.00
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12.55
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Lega Pro. Prima Divisione.
Girone A. ContoTV 1
14.30 BOLTON - BLACKBURN
TELEFILM
TGR ESTOVEST
TG3 - RAI SPORT
TELECAMERE
RACCONTI DI VITA
PASSEPARTOUT
TG REGIONE - TG3
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PER UN PUGNO
DI LIBRI
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CHE TEMPO CHE FA
REPORT
Attualità
TG3 - TG REGIONE
L'ALMANACCO
DEL GENE GNOCCO
TELECAMERE
FUORI ORARIO
Bundesliga. Sky Calcio 10
Liga. Sky Sport 3,
Sky SuperCalcio e Sky Calcio 9
20.45 JUVENTUS - LAZIO
Serie A. Sky Sport 1,
Sky Calcio 1 e MP Calcio
14.30 GUBBIO - SALERNITANA
21.00 BARCELLONA REAL SOCIEDAD
Premier League.
Sky Sport 3 e Sky Calcio 8
Liga. Sky Sport 3,
Sky SuperCalcio e Sky Calcio 2
Serie A. Sky Calcio 2,
Dahlia Sport e MP Calcio 2
Ligue 1. Sportitalia
15.00 BRESCIA - SAMPDORIA 21.00 BORDEAUX – RENNES
15.00 CAGLIARI - CATANIA
Serie A.
Sky Calcio 3, Dahlia 1 Calcio
15.00 LECCE - CHIEVO
Serie A.
Sky Calcio 4, Dahlia 2 Calcio
15.00 ROMA - BARI
CANALE 5
6.00
7.55
8.00
8.50
9.45
12.45
13.00
13.40
14.00
18.50
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20.40
21.30
23.50
1.30
2.00
2.10
4.00
PRIMA PAGINA
TRAFFICO
TG5 - MATTINA
LE FRONTIERE DELLO...
VERISSIMO
GRANDE FRATELLO
TG5
GRANDE FRATELLO
DOMENICA CINQUE
CHI VUOL ESSERE
MILIONARIO
TG5
STRISCIA LA DOMENICA
L'AMORE NON VA
IN VACANZA Film
TERRA
TG5 - NOTTE
STRISCIA LA DOMENICA
FIGLI-HIJOS
GRANDE FRATELLO
18.00 NEW YORK KNICKS DENVER NUGGETS
NBA.
Sportitalia
18.15 BANCA
TERCAS TERAMO LOTTOMATICA ROMA
Serie A maschile.
Sky Sport 2
BIATHLON
11.45 DINAMO SASSARI CANADIAN SOLAR
BOLOGNA
15.00 CAMPIONATO
REGNO UNITO
16.00 ERG PRIOLO JOB GATE NAPOLI
Serie A1 femminile.
Rai Sport 1
17.00 TOTTENHAM - CHELSEA 17.00 IMMOBILIARE
SPIGA RIMINI Premier League.
SUNRISE SCAFATI
Sky Sport 3,
Sky SuperCalcio e Sky Calcio 9
21/3 - 20/4
Ariete 5,5
Lo stress incalza,
la solitudine
vi pervade, certa
gente trama o decide
di escludervi. Paratevi
i glutei santi, con
grinta e opportunismo.
Lega Due maschile. Sportitalia 2
7.40
10.45
12.25
13.00
14.00
17.25
18.30
19.00
21.25
0.30
3.00
3.55
Finale. Da Telford, Inghilterra.
Eurosport
20.30 CAMPIONATO
REGNO UNITO
7.05
8.50
9.30
10.00
11.00
11.30
12.00
13.55
14.30
16.30
18.55
19.55
21.30
23.20
23.30
1.20
1.45
CUORE DI LUPO
STORIE DI CONFINE
VENETO - DA TREVISO
S. MESSA
PIANETA MARE
TG4 - TELEGIORNALE
MELAVERDE
INVERNO
A YELLOWSTONE
I MISTERI DI CASCINA...
L'AVVENTURA DEL...
TG4 - TELEGIORNALE
COLOMBO
COMMISSARIO
CORDIER Telefilm
CONTRO CAMPO
ANTEPRIMA
CONTRO CAMPO
TG4 NIGHT NEWS
COME ERAVAMO
SCI ALPINO
19.00 NEW YORK GIANTS MINNESOTA VIKINGS
9.15
22.00 NEW ENGLAND
PATRIOTS CHICAGO BEARS
NFL.
Dahlia Sport e ESPN America
2.00
1ª manche. Slalom maschile.
Da Val d'Isere, Francia.
Eurosport e Rai Sport 1
PGA European Tour.
Sky Sport Extra
RUGBY
2ª manche. Gigante femminile.
Da St. Moritz, Svizzera.
Eurosport e Rai Sport 1
13.10 COPPA DEL MONDO
2ª manche. Slalom maschile.
Da Val d'Isere, Francia.
Eurosport e Rai Sport 1
11.35
13.30
13.55
16.00
17.55
19.00
20.00
20.30
21.30
0.15
0.25
1.10
3.15
Radio 105
OMNIBUS
TG LA7
M.O.D.A.
LA7 DOC
COUPLES & DUOS
PICCOLA POSTA
TG LA7
JACK HUNTER E IL...
DIO VEDE E PROVVEDE
CUOCHI E FIAMME
CHEF PER UN GIORNO
TG LA7
IN ONDA
NIENTE DI PERSONALE
Attualità
TG LA 7
INNOVATION
TEPEPA
NEL MIRINO
DEL GIAGUARO
105 Sport
Alle 14 Fabiana, Gianmarco
Pozzecco (nella foto) e Riccardo Este si collegano con il World Football Show di Milano
Radio Monte Carlo
Music & Sports
Alle 14 Bragatto e Mancini intervistano il comico Enrico
Bertolino e il capitano dell’Inter Javier Zanetti (nella foto)
VOLLEY
11.30 EUROGROUP GELA GLOBO BANCA
POPOLARE
DEL FRUSINATE SORA
Serie A2 maschile. Sportitalia 2
18.00 ANDREOLI LATINA SISLEY TREVISO
Serie A1 maschile. Rai Sport 1
SKY SPORT 1
9.45
CALCIO:
GENOA - NAPOLI Serie A.
SKY SPORT 2
SCI DI FONDO
14.50 COPPA DEL MONDO
Sprint maschile e femminile.
Da Davos, Svizzera. Rai Sport 1
15.45 COPPA DEL MONDO
13.50 MUNSTER - OSPREYS
16.00 RUGBY:
USA PERPIGNAN LEICESTER TIGERS
Rock in Translation
Giulia Salvi traduce e interpreta la canzone «Tequila
Sunrise» degli Eagles (nella
foto il cantante Glenn Frey)
SKY SPORT 3
SALTO CON GLI SCI
TENNIS
14.00 COPPA DEL MONDO
10.00 VITERBO - PRATO
HS 142. Da Harrachov,
Repubblica Ceca. Eurosport
Virgin Radio
Heineken Cup.
Sprint maschile e femminile.
Da Davos, Svizzera. Eurosport
Heineken Cup. Sky Sport 2
Finale. Da Telford, Inghilterra.
Eurosport
7.00
7.30
10.00
10.45
12.10 COPPA DEL MONDO
GOLF
11.30 ALFRED DUNHILL
CHAMPIONSHIP
LA 7
10.15 COPPA DEL MONDO
PHILADELPHIA
EAGLES DALLAS COWBOYS
NFL.
Dahlia Sport e ESPN America
COPPA DEL MONDO
1ª manche. Gigante femminile.
Da St. Moritz, Svizzera.
Eurosport e Rai Sport 1
NFL.
Dahlia Sport e ESPN America
Finale. Da Telford, Inghilterra.
Eurosport 2
16.30 CAMPIONATO
REGNO UNITO
CARTONI ANIMATI
GARFIELD
STUDIO APERTO
GUIDA AL CAMPIONATO
CICLO: 'FANTASTICA
AVVENTURA'- MERLINO
BAH HUMDUCK!:
A LOONEY TUNES
CHRISTMAS
STUDIO APERTO
I FRATELLI GRIMM
E L'INCANTEVOLE
STREGA
WILD - OLTRENATURA
Varietà
PLANET OF APES IL PIANETA
DELLE SCIMMIE
DEXTER
BLACK DONNELLYS
RETE 4
FOOTBALL
Staffetta maschile.
Da Hochfilzen, Austria.
Eurosport
BILIARDO
Serie A maschile. Sky Sport 2
ITALIA 1
11.00 COPPA DEL MONDO
BASKET
Serie A.
Sky Calcio 1 e MP Calcio 1
OROSCOPO
LE PAGELLE
(Usa, 2009) Andrew è un giovane impiegato newyorkese, Margaret è il suo temutissimo capo...
Finale scudetto
Serie A1 femminile. SuperTennis
10.00 CALCIO:
SIVIGLIA - ALMERIA Liga.
23/10 - 22/11
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
IL MIGLIORE
Fortuna e riuscita
sono scritti
a caratteri cubitali
nel cielo della vostra
domenica, generosa
anche con amore
e sudombelico.
Domenica di successi
in ogni ambito. Ancor
più in quello privato
e amoroso. Shopping
azzeccato, energie
ottime, svaghi
sudombelicali sublimi…
La Luna vi fa venire
gli zebedei psichedelici.
Calmatevi, non esigete
posizioni di primo piano
e se occorre restate
in panchina.
Acciacchetti…
La Luna vi scorta
e vi porta verso
il successo. Bene
shopping, amore,
lavoro, quattrini, viaggi
e peccati suini.
Ma non fate gli sfigati.
Un po’ per l’umore
cimiteriale, un po’ per
un intoppo, potreste
trascorrere una
domenica sotto tono.
Ma la fornicazione
c’è, per cui state su.
Scorpione 8
23/9 - 22/10
Toro 7,5
Gemelli 5,5
Leone 5,5
Cancro 7,5
Bilancia 5,5
23/11 - 21/12
Sagittario 5,5
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
ALESSANDRO
DEL PIERO
Le stelle sono ostiche.
E la domenica
si profila spinosa.
Con qualche
scemeggiata dei più
isterici di voi. Non fate
cacchiate e state su.
Il capitano della
Juventus è nato
a Conegliano, in
Veneto, il 9 novembre
1974 (scorpione).
Ha esordito in A
il 12 settembre 1993
Fra lavoro, famiglia
e amore non si sa chi
più rompe. Il sex però
corrompe. Anche il più
restìo di voi.
E porta consolazione.
Caos economico.
Il lavoro stressa,
ma premia. Tanto.
E la vita sociale offre
chance fortunate.
L’amor, poi, vi
blandisce, voi fate i
suini con spirito ludico.
I ritmi si fanno placidi,
anche perché siete
stanchi. E desiderosi
d’ozio. Occasioni utili,
comunque,
per acquistare,
incontrare, fornicare…
Luna promotrice
di alleanze, successi
e ampliamento della
clientela. La fortuna,
poi, sponsorizza
i progetti domenicali
e il sudombelico: uau!
Capricorno 6,5
Pesci 7,5
Acquario 7
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44
R
DOMENICA 12 DICEMBRE 2010
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