Numero 03 - giovanemontagnapinerolo.it
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Numero 3 - ottobre 2003 La parola è molto importante, ma certe cose si possono capire solo con il “silenzio”. (Massima copiata su una targa posta in cima a Rocca la Meja (m. 2851) - Alpi Cozie) Uno spunto di riflessione: sarò letto? E’ la domanda che mi sono posto quando ho pensato di trascrivere alcuni passi della lettera che il presidente centrale Luciano Gaprile, tempo fa, aveva inviato a tutte le Sezioni perché fosse oggetto di discussione/riflessione fra i Soci. Secondo il mio punto di vista alcune frasi sono veramente d’attualità se vengono rapportate all’attività che si svolge nella nostra Sezione anche se da un po’ di tempo sto constatando un crescente e costante impegno di un buon numero di Soci nel partecipare alle varie attività che con scadenza regolare vengono programmate. Tra le varie attività, quest’anno si sono volute aumentare le gite intersezionali che nello spirito di chi le organizza dovrebbero “...essere un’occasione per incontrare gli amici, per stimolare un sempre maggiore affiatamento tra le varie Sezioni, insomma, per riaffermare la nostra appartenenza ad una Associazione nei cui prìncipi e stile tutti (spero) ci riconosciamo, pur con diverse sfumature variabili da Sezione a Sezione. ...A questo punto sorgono alcune domande di portata molto più ampia, a cui noi tutti dovremmo dare, per lo meno a noi stessi, una risposta sincera e che sottopongo alla vostra attenzione. Come intendo la Giovane Montagna? Un’Associazione soltanto “erogatrice di servizi”, compresa l’organizzazione di belle gite in montagna e non, oppure un qualcosa di ben più completo e importante, in cui i principi cristiani, che stanno alla base, investono e permeano tutte le attività, facendo sì che l’amicizia e la disponibilità si accompagnino sempre o magari superino il puro aspetto tecnico o ludico? Pur privilegiando, per età, capacità tecniche o gusti personali, alcuni tipi di attività, sono disposto, per vivere appieno il nostro associazionismo, a qualche piccolo sacrificio, sezionale o intersezionale? Sono disposto a donare qualche cosa di me stesso all'Associazione o pretendo sempre che mi venga dato, visto che pago una quota associativa? Riesco qualche volta a mettere da parte antipatie o rivalità personali (sempre ci sono, noi tutti siamo esseri umani), anche verso Soci di altre Sezioni, sentimenti che spesso impediscono una serena partecipazione o una piena condivisione di intenti?... ”. Indubbiamente le domande potrebbero essere di più con i loro distinguo, ma penso che questi punti possano essere già sufficienti per un’eventuale riflessione da parte di chi ha voluto leggermi fino a questo punto. Se poi da questa mia riflessione qualcuno volesse riprendere lo spunto magari prospettandolo con un punto di vista difforme dal mio, ben venga questo chiarimento che potrebbe essere un apporto positivo a tutto vantaggio della dialettica che qualche volta dovrebbe svilupparsi nell’ambito della nostra Sezione pinerolese. gc. CRONACA sulle GITE SOCIALI di QUESTI MESI 29 GIUGNO: ROCCA LA MEJA Si prospetta una giornata splendida, con un cielo da cartolina. Partiamo da piazza Vittorio Veneto alle 7 e siamo un gruppo di venti persone. Poco oltre il santuario di Castelmagno, una mandria di mucche in transumanza ci costringe a rallentare le nostre auto “permettendoci” di ammirare comodamente sia il panorama che la splendida fioritura, oltre a qualche marmotta che attraversa tranquillamente la strada. Giunti infine alla “Bandia” lasciamo le auto e formiamo due gruppi: in nove andiamo alla Meja (m. 2831), gli altri undici si avviano verso il monte Bodoira su un percorso più facile. La salita alla Meja, a tratti un po’ impegnativa, soddisfa le velleità dei partecipanti ed il grandioso panorama a 360° che si ha dalla cima ci ripaga ampiamente della fatica. Discesi poi al laghetto della Meja, ci lasciamo tentare dal sentierino che si inerpica sulle pendici del Becco Nero (m. 2629), in cima al quale ci sono ancora dei resti di bunkers militari. * * * * * * In alternativa alla gita in programma, dato che doveva essere una escursione più comoda rispetto alla Meja, un secondo gruppo di soci ha deciso di salire sul monte Bodoira (m. 2747), però le “tracce di sentiero” descritte dal libro consultato, ormai non esistono più. L’ultimo tratto di salita si deve perciò fare “a naso”, nel senso che, data la pendenza del terreno quasi lo sfioriamo col naso... Però una volta in cima, il panorama estesissimo, comprendente anche la Meja salita dai nostri amici ci consola. Scendendo al laghetto, i due più velleitari salgono ancora al Becco Nero prima di raggiungere il gruppo presso le auto. Ricompattate le fila dei due gruppi, dopo aver percorso un buon tratto di strada sterrata e fatto una sosta ristoratrice in un bar di Castelmagno, ci salutiamo e ci avviamo verso casa. 13 LUGLIO: SENTIERO DEGLI ALPINI Gita sociale della Giovane Montagna di Pinerolo (21 partecipanti) e di Ivrea (7 partecipanti). Dovevano esserci anche gli amici della Sezione di Torino, ma sono stati scoraggiati dal non poter usufruire della seggiovia, stranamente chiusa a luglio. Ci troviamo a partire a piedi alle 8,30 dalla frazione di Lavai in Val Troncea, sulla strada sterrata che sale alla borgata Joussaud le cui case, peraltro semidistrutte dagli incendi durante la seconda guerra mondiale, ci fanno ancora capire con quale cura fossero costruite. Tra prati fioritissimi, la vallata è chiamata "valle dei fiori", raggiungiamo il panoramico colle del Pis (m. 2613) e proseguendo siamo in breve in cima al monte Morefreddo ( 2769 m.). Sono ormai le 12,30 ed è quindi doverosa ima sosta ristoratrice, poi un gruppo di quindici persone continua verso la vera meta della gita: il "Sentiero degli Alpini", costruito dai militari nel 1896 e ripristinato nei tratti più danneggiati dal Soccorso Alpino della Val Germanasca nel 2001. Scendendo al colle Morefreddo, posto tra la cima omonima ed il monte Ruetas, risaliamo e percorriamo questa ardita opera che consentiva il collegamento in quota dalle casermette del Morefreddo al colle delTArcano. Da qui un gruppetto scende verso i Forni di S. Martino (resti dei locali adibiti alla prima lavorazione dei minerali delle vicine miniere del Beth) e da qui a Lavai. Gli undici rimanenti, tornano sui propri passi verso il colle del Pis e poi a Lavai dove si fa una breve sosta presso il piccolo cimitero "dei minatori" dove riposano le spoglie degli 81 operai tragicamente uccisi da una slavina il 19 aprile 1904. Questa sciagura portò alla chiusura delle miniere di rame del Beth, aperte già a metà del XIX secolo e che davano lavoro a buona parte degli abitanti della Val Chisone e della Val S. Martino. Oggi i villaggi di Lavai, Joussaud, Seytes e Troncea sono completamente spopolati, rivivono soltanto in estate Lavai e Troncea grazie agli ultimi pastori e ad una casa per vacanze della Diocesi di Pinerolo adibita a colonia per ragazzi. Dal 1981 la valle è Parco Naturale ed i suoi 3280 ettari conservano così un gran numero di animali selvatici e di specie vegetali protette che in parte abbiamo potuto ammirare durante la nostra bellissima escursione. Anche gli amici di Ivrea si sono dimostrati entusiasti dell'ambiente e della gita, perciò diamo loro un caldo arrivederci! 20 LUGLIO: MONTE TABOR Partiamo in dieci da Pinerolo alle 5,30 di una bella e calda giornata estiva. Raggiungiamo, dopo un piccolo “disguido stradale”, gli altri cinque partecipanti che hanno dormito al rifugio Re Magi in Valle Stretta. Alle 8 si parte, la salita è lunga ed a tratti faticosa, ma con le dovute soste rifocillanti, tutti riescono entro le 12,45 ad arrivare in cima (m 3178). Lo spazio intorno alla cappellina dedicata a Nostra Signora dei Sette Dolori è gremito di escursionisti di vari gruppi, ma troviamo anche noi un posto per il pranzo. Poi raggiungiamo il punto trigonometrico sommitale, dal quale lo sguardo spazia su laghetti e cime fino alla Barre des Ecrins in Francia. Per il ritorno scegliamo il percorso che passa al lago Peyron (m. 2440) presso il quale gustiamo l’acqua di una fresca sorgente prima di raggiungere il sentiero G.R. 5 che ci riporta alle Grange di Valle Stretta. Alle 19 si riparte alla volta di casa. 26-27 LUGLIO: GITA AL ROCCIAMELONE Sabato 26 e domenica 27 luglio 2003, come previsto dal calendario, si è svolta l’ascensione al Rocciamelone (m. 3538), organizzata insieme alle Sezioni di Torino e di Cuneo, cui hanno preso parte anche alcuni soci della Sezione di Moncalieri: in totale ben cinquantasette soci, quindici dei quali della nostra Sezione. La concomitanza con la festa degli Alpini, organizzata dall’Associazione Nazionale Alpini della Valle di Susa, con la celebrazione della santa Messa sulla vetta nella mattinata di domenica, ha reso particolarmente significativa la gita (per quanto qualcuno possa considerare qualche cosa di superato, quasi un residuo del passato, il richiamo alla tradizione degli Alpini, fa piacere, soprattutto nei tempi per vari aspetti oscuri che ci tocca vivere, ritrovarsi insieme a persone che dimostrano di essere profondamente affezionate agli autentici valori della loro tradizione!). Partiti sabato mattina verso le 9 da Pinerolo con bel tempo, in un paio d’ore, dopo esserci inerpicati sulla tortuosa strada che da Susa sale sulle pendici meridionali del Rocciamelone, abbiamo raggiunto il parcheggio situato poco al di sotto della Riposa e ci siamo incamminati sul sentiero del rifugio Ca’ d’Asti. In seguito, il gruppo quasi al completo si è diretto alla fontana Taverna, dove era prevista la sosta per il pranzo, mentre solo un socio piuttosto... pauroso ha preferito salire subito verso il rifugio, poiché le nubi che nel frattempo erano comparse in cielo potevano far temere un peggioramento del tempo. Più tardi, ritrovatici tutti alla Ca’ d’Asti insieme ai soci delle altre Sezioni, ci siamo sistemati in rifugio, mentre per tutto il resto del pomeriggio è continuato l’arrivo di numerosi Alpini. Consumata la cena, non abbiamo potuto, prima di andare a dormire, ammirare il cielo stellato, essendo la montagna e noi con essa avvolti dalle nubi. Domenica mattina, dopo aver fatto colazione verso le 6,30, intorno alle 7 ci siamo incamminati, con tempo piuttosto incerto, verso la vetta, che abbiamo raggiunto verso le 9. Purtroppo le spesse nuvole, che solo a tratti hanno fatto spazio a qualche raggio di sole, non ci hanno permesso di ammirare lo splendido panorama che si gode da lassù con bel tempo. In vetta abbiamo anche ritrovato il socio Enrico Carminati, salito sull’altro versante dal lago di Malciaussia (da sottolineare il suo notevole exploit: partito verso le 2 della notte da Pinerolo, verso le 4 si metteva in cammino da Malciaussia e intorno alle 9, o forse prima, era in vetta!). Poco dopo è stata celebrata, sullo spiazzo sotto la vetta dove si trovano la cappella e il rifugio Santa Maria (costruito con il contributo determinante della Sezione di Torino della Giovane Montagna) la santa Messa, vissuta dai presenti con intensa partecipazione (unico problema l’altissimo affollamento, che quasi impediva di muoversi!). Quindi il sig. Fulgido Tabone, gestore della Ca’ d’Asti, ha gentilmente offerto del thè caldo a tutti i presenti. Il tempo sempre piuttosto incerto ci ha quindi consigliato di iniziare subito la discesa; tornati alla Ca’ d’Asti, ci siamo fermati lì per il pranzo. Da sottolineare la simpatia e la disponibilità del gestore Fulgido Tabone (soprannominato “l’Uomo del Monte”), che ha aperto per noi la storica cappella del rifugio e ce ne ha illustrato la storia, fino alle opere di restauro, in particolare del tetto, da lui realizzate insieme ad altri volontari. Terminata la visita alla cappella, un po’ a malincuore ci siamo incamminati senza fretta sulla via del ritorno. Dopo aver salutato gli amici delle altre Sezioni, siamo infine ritornati alle nostre auto, soddisfatti dei due giorni trascorsi insieme (anche perché, nonostante il tempo non propriamente bello, siamo riusciti almeno ad evitare la pioggia!). 30 AGOSTO: ESCURSIONE-PELLEGRINAGGIO Non è cosa di tutti i giorni vedere un vescovo, preceduto da ima lunga colonna di giovani e meno giovani escursionisti, inerpicarsi sui sentieri sassosi delle nostre montagne. E’ successo sabato 30 agosto. Eravamo una quarantina a Bout du Col (Prali) alle 8 del mattino, in cerchio a pregare per iniziare insieme l’escursione-pellegrinaggio che ci avrebbe portati fino alla colletta della Gran Guglia (m. 2750) dove quarant’anni fa la nostra Sezione eresse sul traliccio preesistente una campana a ricordo di tutti i Soci dell’Associazione caduti in montagna. Mons. Pier Giorgio Debemardi, vescovo di Pinerolo, con un notevole passato da alpinista ha celebrato la santa Messa su un altare di sassi improvvisato, quasi un’appendice discreta della montagna stessa che domina la vai San Martino. Intorno un’assemblea raccolta, assorta nell’ascolto della parola di Dio e del silenzio maestoso delle vette. La gita organizzata unitamente al Diocesano Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile che si prefigge anche l’obiettivo di rilanciare, soprattutto tra i giovani, il far montagna come strumento di annuncio e di esperienza del Vangelo, e di far sentire con maggior forza il richiamo che la montagna ha esercitato sugli uomini di ogni generazione, invitandoli a guardare verso l’alto, ad aprirsi all’infinito, a invocare il Creatore. 31 AGOSTO: CADREGHE DI VISO Domenica 31 agosto si è svolta la gita a Cadreghe di Viso (m. 3190). Alla partenza, ore 6, eravamo in otto, ma in orari successivi si sono aggiunte altre nove persone che avevano programmato di fermarsi al rifugio Vallanta. Parcheggiate le macchine alla frazione Castello di Pontechianale, iniziamo la salita lungo il vallone di Vallanta. L’aria è fresca e le nuvole corrono veloci nel cielo. Man mano che saliamo di quota il vento si sente più forte ed essendo il vallone ancora in ombra siamo costretti a vestirci ed aumentare l’andatura. Arriviamo così abbastanza presto al rifugio Vallanta poi al vicino rifugio Gagliardone dal quale, dopo una breve sosta, affrontiamo in quattro, il più ripido canalone tra detriti e pietrisco instabile che rende difficile il cammino. Ma intanto il vento diminuisce e fa capolino il sole. La prospettiva di un bel panorama, dato il cielo limpido, ci incoraggia ad affrontare l’ultimo tratto tra grossi massi. Infatti, giunti alla meta possiamo godere di un ottimo panorama su Pian del Re, Pian della Regina, i laghi Superiore, Fiorenza, Chiaretto, la pianura e in lontananza le montagne innevate del gruppo del Rosa. Dopo avere pranzato ritorniamo al rifugio Gagliardone dove alcuni soci ci hanno aspettati e da qui ridiscendiamo il vallone ora illuminato dal sole e perciò ancora più bello. Ci avviamo così alle macchine felici di avere trascorso un’altra bella giornata in montagna. 7 SETTEMBRE: GRAN S. BERNARDO Con alcuni amici delle Sezioni di Torino e di Cuneo, anche se la nostra partecipazione è stata limitata a quattro persone, abbiamo partecipato alla gita del Giro dei Quattro Colli partendo dal colle del Gran S. Bernardo (m. 2473). Secondo le aspettative di tutti questo percorso avrebbe dovuto permetterci di spaziare le nostre vedute sulle Grandes Jorasses, la Cresta des Hirondelles, il Mont Dolent, ecc..., ma sfortuna volle che la giornata dal punto di vista metereologico volesse privarci di tutto questo offrendoci solo qualche spiraglio di sereno, molto freddo e tanta nebbia! Pazienza, sarà per una prossima volta, magari rimettendola in calendario il prossimo anno dato che l’itinerario è di notevole interesse paesaggistico e ambientale con i suoi vari laghetti che fiancheggiano il non sempre facile sentiero che i monaci del S. Bernardo avevano fatto costruire per recarsi a far legna nei boschi della vai d’Entremont. Un grazie alla presidente di Cuneo per l’ottima organizzazione e soprattutto per l’accoglienza che i suoi soci ci riservano sempre in ogni circostanza! 14 SETTEMBRE: GRAN GUGLIA Domenica 14 settembre si è svolta la tradizionale gita alla Gran Guglia (m 2819) in ricordo dei soci scomparsi, che ha visto la partecipazione di ventitré persone tra soci e simpatizzanti. LE PROSSIME GITE Giunti con le auto a Bout du Col, troviamo le montagne imbiancate da una leggera nevicata caduta nella notte ed ancora parzialmente coperte dalle nuvole, ma il tempo sta volgendo al bello; iniziamo così la salita verso la nostra meta. Dopo aver superato la prima parte del percorso in ombra comincia a splendere il sole sulla neve fresca. Percorriamo così l’ultimo tratto del percorso per raggiungere il traliccio con la nostra campana. Dopo esserci ricompattati, il presidente legge alcune preghiere, poi insieme intoniamo un canto e, dopo le foto di rito, ci avviamo al colletto della Gran Guglia per poi discendere verso il rifugio Lago Verde dove gli amici del C.A.I. Val Germanasca ci aspettano per partecipare alla loro festa con un rinfresco. Da qui, dopo pranzo, riprendiamo la discesa ammirando ancora il verde del paesaggio contrastato dallo sfondo bianco delle cime innevate. IN CALENDARIO 5 OTTOBRE: MONTE CRISTALLIERA 19 OTTOBRE: GITA NELLE LANGHE Congiuntamente con la Sezione di Moncalieri, domenica 5 ottobre effettueremo la gita al monte Cristalliera (m 2801) con un dislivello di m. 820, un tempo di salita da Selleries di 3 ore e difficoltà E. La partenza, con mezzi propri, è fissata in piazza Vittorio Veneto alle ore 7. Raggiunto il rifugio Selleries (m. 1980) proseguiremo verso il lago Laus e il lago della Manica per poi seguire il non sempre rintracciabile sentiero che porta in vetta. Il monte Cristalliera, dal punto di vista alpinistico, è il più importante del gruppo e la sua vetta, formata da una lunga cresta leggermente curva di pietrame e grossi blocchi di roccia, è sormontata da una croce collocata dalla Sezione della Giovane Montagna di Moncalieri che la eresse nel 1947 durante un memorabile furioso temporale. Auguriamoci, in questa occasione, di trovare una limpida giornata autunnale! Come da tradizione, anche quest’anno sotto la regia di Gianni, andremo a Monforte d’Alba con il programma che prevede: in mattinata la classica camminata lungo i sentieri e i vigneti della zona, il pranzo al sacco e nel primo pomeriggio la visita di una rinomata cantina con possibilità di acquistare i vini di sua produzione. A coronamento della giornata, alle ore 17, ci troveremo presso un agriturismo per la consueta “merenda-sinoira” a base di specialità del posto. Se si raggiungerà un congruo numero di adesioni, organizzeremo un pullman. Per questo motivo, quanti sono interessati, devono dare l’adesione, previo il versamento di un anticipo, entro e non oltre il 12 ottobre. 25-26 OTTOBRE: ASSEMBLEA DEI DELEGATI La Sezione di Vicenza, in occasione settantennio della sua fondazione, organizza del quest’anno l’assemblea che avrà il compito di eleggere il nuovo Consiglio di Presidenza Centrale. La giornata del sabato sarà dedicata dai delegati sezionali alla partecipazione ai lavori assembleali, mentre i “turisti” potranno visitare Marostica. La mattinata della domenica sarà dedicata alla visita guidata di Bassano del Grappa, per poi rientrare a Marostica per il pranzo. Il costo della sistemazione completa in hotel a tre stelle comprendente: cena, pernottamento, prima colazione, pranzo, percorso guidato della domenica è di € 65 a persona (escluso il viaggio). Iscrizioni ed informazioni in sede fino al 3 ottobre. MERCOLEDÌ’ 29 OTTOBRE: ASSEMBLEA DEI SOCI IN SEDE Come ogni anno ci ritroveremo per valutare insieme le attività svolte nell’anno che saranno illustrate in una breve relazione dal presidente. Siete pregati di far presenti le vostre critiche e/o proposte per le attività dell’anno prossimo, come pure siete invitati a proporvi per l’elezione del nuovo Direttivo sezionale che si svolgerà nella serata. Vi aspettiamo numerosi! 9 NOVEMBRE: GITA AL VANDALINO Dislivello m. 820 - Tempo di salita ore 2,30 circa - Difficoltà E. Raggiungeremo in auto da Torre Pellice la località Sea di Torre m. 1220, luogo di arrivo in passato di una cabinovia ormai obsoleta. A piedi, su carrareccia, ci awieremo verso la località Serre Lalie (m.1442) da dove inizieremo a salire lungo una mulattiera serpeggiante nella fitta vegetazione di ontani, sul crestone spartiacque Pellice-Angrogna. Con salita abbastanza sostenuta si perviene alla pittoresca Alpe del Vandalino (ore 1,20 dalla partenza), tra le case spiccano due belle fontane in pietra. Passando tra le abitazioni si rimontano alcuni pascoli erbosi fino a valicare il crestone oltre il quale è PAlpe del Gard (dal termine occitano “Gardo” che significa vista, panorama). Da qui infatti nelle belle giornate la vista è stupenda, specialmente sul gruppo del Monviso, dal Viso Mozzo al monte Granerò. In circa venti minuti è ora possibile accedere alla vetta del Vandalico (m. 2121), formata da due cime: orientale e occidentale, con vedute sull’alta Val Pellice e sul vallone di Angrogna. 23 NOVEMBRE: GIRO NEL FINALESE Ritorneremo ancora una volta nel Ponente Ligure per fare una bella gita, adatta a tutti gli escursionisti, assieme agli amici della Sezione di Genova. Il percorso prenderà le mosse da Varigotti, con traversata di Noli, toccando l’ex semaforo di Capo Noli. Avremo occasione di visitare il suggestivo borgo di Varigotti e, effettuando una breve deviazione, la chiesetta di S. Lorenzo, in stupenda posizione, per proseguire fino all’ex semaforo di Capo Noli, a poco meno di trecento metri sul livello del mare. Per quasi tutto il percorso il panorama sulla riviera e sul mare è veramente notevole. Prima di scendere, con sentiero abbastanza diretto e ripido, sull’abitato di Noli, potremo, se ne avremo voglia, spingerci brevemente nell’intemo, verso l’altipiano delle Manie, non più in vista del mare, ma con percorso interessante. Senza questa variante il tempo totale effettivo di cammino è stimato in meno di tre ore. Ma certamente impiegheremo ben di più tenendo conto delle soste che effettueremo per ammirare il panorama. Al momento non si è ancora deciso sul mezzo di trasporto, ma sicuramente se si raggiungerà un adeguato numero di iscrizioni, opteremo per il pullman. GIRO DELLA COLLINA DI MONCALIERI A conclusione dell’attività sociale di quest’anno, domenica 14 dicembre parteciperemo con gli amici di Moncalieri al giro della collina di Moncalieri. Anche se il programma al momento non è ancora stato definito nei dettagli, in linea di massima dovrebbe avere questo svolgimento: arrivo in macchina a Revigliasco, quindi a piedi si attraverseranno le località di Redentore, Pecetto con visita di un sito archeologico, parco della Maddalena, frazione Rocciamelone, Pecetto. Su dove sosteremo per fare un po’ di festa e mangiare la polenta e... quel che ci sarà di seguito, si deciderà al momento opportuno in base alle condizioni atmosferiche. Augurando di essere numerosi, anticipatamente ringraziamo gli amici di Moncalieri per la calorosa ospitalità che, in base a precedenti esperienze, sicuramente ci riserveranno. NOTIZIE e CURIOSITÀ’ dalla SEZIONE WWW.GIOVANEMONTAGNA.ORG. Anche se finora non abbiamo avuto richieste di pubblicazioni specifiche inerenti a vendite o intenzioni di acquistare qualcosa sulla nostra rubrica intersezionale, ricordiamo che si possono in qualsiasi momento contattare gli incaricati sezionali che si faranno carico di inserire gratuitamente, sempre nel sito www.giovanemontagna.org. le inserzioni nell’apposita rubrica consultabile liberamente da tutti i Soci della Giovane Montagna... e chissà che non si trovi quello che si cerca! Restando nell’ambito pinerolese, inauguriamo la rubrica con il seguente annuncio: Vendo scarpe da trekking per donna (n. 37 - misura E 45), usate molto poco. Telefonare allo 0121/396838. COME INTERPRETARE LE SIGLE Sovente, consultando delle guide o leggendo delle relazioni di carattere alpinistico in cui vengono descritti gli itinerari da seguire o le difficoltà esistenti, troviamo delle sigle o “legende” che forse alcuni non sanno decifrare. Per comodità di tutti ne diamo la descrizione esatta: Scala escursionistica^ T (Turistica) - E (Escursionistica) - EE (Escursionistica per esperti) EEA (Escursionistica per esperti con attrezzatura). Scala alpinistica: F (Facile) - PD (Poco difficile) - D (Difficile) - TD (Molto difficile) - ED (Estremamente difficile) - EX (Eccezionalmente difficile). Scala scialpinistica: MS (Itinerario mediosicuro) - BS (Itinerario per un buon sciatore) - OS (Itinerario con tratti ripidi ed esposti, per sciatori di ottimo livello). UN COMPLEANNO SENTITO Con una partecipazione veramente numerosa di soci, martedì 2 luglio ci siamo trovati in sede per festeggiare il compleanno di un socio che nell’ambito della Sezione è considerato una “istituzione” dato che è da una vita attivo e presente ad ogni attività sezionale. La numerosa spontanea partecipazione dei soci riscontrata in questa circostanza è la sincera testimonianza dell’affetto e della stima che tutti noi nutriamo verso l’amico Aldo che in questa circostanza si è voluta esprimere come un sincero “grazie” per tutto quanto ha fatto e fa tuttora a vantaggio della Giovane. Auguri Aldo per i tuoi “anta”...e cerca sempre ed man-ite en gambe cume las fai fina adesl... SERATA DI DIAPOSITIVE Mercoledì 24 settembre, il socio Carminati Enrico, unitamente all’amico Varotto Gian, ci hanno proiettato una serie di diapositive scattate durante il trekking-pellegrinaggio che hanno fatto l’estate appena passata. Partendo a piedi dal confine francese di St. Jean Pied de Port e con tappe giornaliere di circa trenta chilometri in un mese hanno percorso gli oltre ottocento chilometri che li hanno portati a Santiago de Compostela. Difficile descrivere le sensazioni riportate da chi aveva già fatto questa esperienza, ma per quanti hanno partecipato alla serata il commento sia sulle diapositive che sui posti attraversati è stato unanimemente positivo. Grazie “Ricu” e Gian per la vostra disponibilità che penso sia servita a far venire a qualcuno la voglia di tentare questa interessante avventura! Una nota aggiuntiva: lo stemma attaccato allo zaino penso sia servito anche un po’ a far conoscere la nostra Associazione in terra spagnola! “MONTAGNARDI RIVISTA DI MONTAGNA A cura del pinerolese gruppo editoriale Alzani sono già stati pubblicati quattro numeri della bimestrale rivista alpina “Montagnard” che si prefigge di occuparsi prevalentemente di tutte le discipline sportive sia estive che invernali legate alla montagna. Chi fosse interessato a consultare i numeri finora pubblicati, che nella loro elegante presentazione grafica e per il contenuto sono veramente interessanti, può rivolgersi alla bibliotecaria sezionale la quale sarà ben lieta di assecondare la richiesta. I testi, impaginati in proprio, sono stati redatti da: Abbà A., Aimonetto M., Bruno I., Caprile L., Manero B., Raballo G., Righerò P., Tamagno P., Tealdi R, Tosel M., Usseglio C. In qualsiasi momento è gradita la collaborazione di quanti siano interessati a divulgare questo “Notiziario” unicamente mirante e far conoscere, nelPambito pinerolese, le nostre attività. _______________________________________________