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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Eventi Fabriano-Matelica euro 1,20 12 >Matelica 16 n. 41 Anno CIV 7 novembre 2015 >Sport Croce Rossa, in arrivo la nuova sede Andrea Baroni verrà ricordato in città Azienda chiusa? Proviamo a riaprirla noi Il record di Ballelli: mille gare! S A A I uperato finalmente l'intoppo burocratico che aveva bloccato i lavori per il nuovo stabile dell'ente situato al Borgo. ll'indimenticabile meteorologo fabrianese, scomparso l'anno scorso, verrà intitolata la strumentazione dell'Istituto Agrario. Promessa di un bene Un quotidiano annusa il colpo ad effetto, vuole rompere il cliché omologante ed è tentato dall’uscita sensazionale, una volta verificate le proprie fonti. Il giornale esce con la notizia-bomba e l’opinione pubblica va in brodo di giuggiole. Il Papa ha un cancro alla testa. Bergoglio sta male? E’ una malattia grave? C’è un luminare giapponese che lo cura? Per qualche giorno, tra smarrimenti e perplessità, si è cercato di andare incontro ad una verità che si allontanava di secondo in secondo. Per poi sparire in fondo all’orizzonte. Dalla sala stampa del Vaticano c’è stata infatti una brusca frenata. E’ sfuggita ai più, ma la miglior smentita alle voci su una presunta malattia del Papa, è emersa delle parole che lui stesso ha pronunciato nel corso dell'udienza, giorni fa dopo la clamorosa rivelazione, che come da un po' di tempo a questa parte sono dedicate al tema della famiglia. Parole che colpiscono per la loro lucidità, libertà e insieme laicità. Poche persone come Francesco sanno cogliere la condizione dell'uomo d'oggi, le sue fragilità, i dubbi che si insinuano nella sua coscienza. Anche per questo fa così presa in tutti. Un uomo capace di leggere il cuore di ognuno. Il suo è uno sguardo, per così dire, sociologicamente esatto, in quanto non distingue tra chi è dalla parte giusta e chi no. Perché è realisticamente consapevole che tutti siamo esposti al vento che destabilizza questa stagione della storia. Nell'udienza del mercoledì in particolare ha messo a tema una parola umanamente grandiosa, una parola che oggi viene guardata con un po' di timore e sospetto: la parola promessa. «Ai nostri giorni, l'onore della fedeltà alla promessa della vita familiare appare molto indebolito» , ha spiegato Francesco. «Da una parte, perché un malinteso diritto di cercare la propria soddisfazione, a tutti i costi e in qualsiasi rapporto, viene esaltato come un principio non negoziabile di libertà. D'altra parte, perché si affidano esclusivamente alla costrizione della legge i vincoli della vita di relazione e dell'impegno per il bene comune». Promessa è parola che contempla un'audacia. L'etimologia ci spiega il suo significato in un "mettere avanti" o "mettere in presenza di". Due sfumature che convergono. Mettere avanti significa anticipare qualcosa che riguarda il futuro. Vuol dire gettare il cuore oltre l'istante presente, sottoscrivere un patto di fiducia rispetto a ciò che verrà. La promessa poi è un atto individuale che però richiede sempre l'esistenza di una relazione. Si promette a qualcuno. In questo senso è un atto pubblico, è un atto che porta la persona (...) (Segue a pagina 2) nche tanti matelicesi tra gli ex lavoratori nella cooperativa che sta cercando di rilevare la Desi Mobili. Parla il presidente Goldoni. 28 l settantunenne dell'Atletica Fabriano ha tagliato il prestigioso traguardo: un vero esempio per gli sportivi di ogni età. C oncluso il Sinodo, la Chiesa si rimette in cammino, alla luce di priorità che non vanno più trascurate, a cominciare dal ruolo della famiglia che si pone sempre più come parte viva della società e "fabbrica di speranza". E la Pastorale della Diocesi rilancia la sua preoccupazione con un… ABC della coppia da prendere in esame. Il nostro “don muso duro” va al fondo delle tre settimane di lavoro in Vaticano per ammettere che a Roma sono stati due i Sinodi sulla famiglia. Uno virtuale e l’altro reale. Papa Francesco celebra la Messa di chiusura del Sinodo (Foto L'Osservatore Romano/ SIR) Il nodo del Sinodo Servizi a pag. 3 di Francesco Iacobini, don Alberto Castellani e don Muso Duro Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 04/11/15 10.42 2 >EDITORIALI< Milano, finestra nel mondo E L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 L'Expo ha chiuso i suoi battenti Promessa di un bene (...) a uscire da se stessa. È un antidoto alle grandi patologie di questo nostro tempo: che si chiamino narcisismo, egoismo, autoreferenzialità poco cambia. Sono tutte posizioni che identificano un uomo trincerato in se stesso, in una sorta di auto assedio. Un uomo che non è più capace di quello slancio che genera la promessa. Verrebbe da dire che più ancora dell'infedeltà alle promesse, il dramma di oggi sia una sorta di anoressia della promessa. E che non ci siano promesse cattive, perché ogni promessa si genera da una predisposizione positiva. E’ insomma, in un certo senso, buona per definizione. E in questo caso non stiamo certamente parlando di quelle politiche, autentici slogan confezionati ad arte per interessi corporativi e personalistici. Ma Francesco nel suo percorso ha sottolineato due fattori interni alla promessa che ne danno una dimensione completa. Innanzitutto dice che nel momento in cui genera un legame senza togliere libertà, la promessa evidenzia una propria componente costitutiva di mistero. Legame e libertà sono due concetti in teoria in conflitto, che farebbero a cazzotti, e che invece qui convivono: cosa sperimentabile nella vita, ma difficile da spiegare secondo categorie che appartengono alla logica umana. L'altro fattore della promessa è il miracolo. Perché il tener fede ad una promessa non può mai essere l'esito di uno sforzo umano — è irrealistico immaginarlo — ma ha sempre bisogno di un Altro che lo sostenga. «È necessario sottrarre alla clandestinità il quotidiano miracolo di uomini e donne» che tengono fede alla promessa, ha detto il Papa in uno dei passaggi più belli dell'udienza («La fedeltà alla promessa è pur sempre affidata alla grazia e alla misericordia di Dio»). C’è di mezzo ancora la sua misericordia, la misericordia di Dio, nell’anno giubilare che ci porterà a sentirne la carne e a coglierne il valore profondo nella dinamica della vita. Dicendo miracolo Francesco ha colto nella fedeltà dell'amore un segno visibile dell'amore di Dio. «Dico miracolo, perché la forza e la persuasione della fedeltà, a dispetto di tutto, non finiscono di stupirci. Nessun rapporto d'amore giunge all'altezza del nostro desiderio se non arriva ad abitare questo miracolo dell'anima». Questo miracolo che è l'energia della promessa. Già, promessa, misericordia, miracolo. Quei vocaboli che sembrano riecheggiare in modo così distante dall’esperienza umana, ma che ne costituiscono la parte più viva e potente. E di cui non possiamo farne a meno. di FERRUCCIO PALLAVERA xpo ha chiuso i battenti. Ci siamo buttati alle spalle i timori, le apprensioni, le angosce di fare brutta figura davanti al mondo. Ce l’abbiamo fatta, dobbiamo esserne tutti orgogliosi. Ventuno milioni di visitatori hanno ripagato gli sforzi di quanti, con grande coraggio, avevano intrapreso la grande avventura. Poi siamo italiani, questo è vero: ci siamo ben guardati da visitare Expo in luglio e agosto, quando non c’era nessuno, e l’abbiamo affollata nelle ultime settimane, quando la calca impediva ogni movimento. E abbiamo fatto sei ore di coda per andare a visitare il padiglione del Giappone – “se ci vanno tutti chissà quali mirabilie mostrerà ai turisti”, ci siamo detti – salvo poi metterci piede e sbottare: “tutto qui?”. Expo ha chiuso alla grande, Milano ha dimostrato ancora una volta di essere stata capace di rispettare i tempi e tagliare subito le mele marce che pensavano ad affari poco puliti sull’esposizione universale. Nello stesso periodo a Roma ne sono capitate di tutti i colori: la malavita organizzata che si arricchiva negli appalti pubblici, il funerale di un personaggio molto chiacchierato le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, un sindaco rottamato che si è dimostrato inadeguato ad affrontare una situazione sempre più inaccettabile. Il tutto con il Giubileo alle porte. E subito si è tornati a parlare del “Modello Milano” e del “Modello Roma”, con l’eterna contrapposizione tra “la capitale morale” d’Italia e “la capitale dei ministeri”. Una Milano – è stato detto - da esportare altrove, in Italia e fuori di essa. Eppure non esiste un “Modello Milano” che può essere clonato, perché Milano è così. Punto e basta. Esiste però l’orgoglio di sentirsi milanesi, il senso di appartenenza di una città che è cosciente di aver svolto un ruolo preciso nella storia d’Italia e che intende continuare a farlo. A Milano la metropolitana viaggia in orario, non ci sono scioperi improvvisi che gettano in ginocchio quei milioni di persone che ogni giorno si spostano da mezza Lombardia e da una parte dell’Emilia per raggiungere banche, uffici e sedi di aziende multinazionali. Il centro storico è pulito, le strade non sono tappezzate di cartacce. Tutti sul posto di lavoro, alle 8 precise. L’impiegato pubblico sta dietro al suo sportello e se la fila dell’utenza è più lunga del previsto, la gente giustamente protesta. Paga le tasse ed esige servizi adeguati. Alle 10 del mattino non c’è “la pausa caffè” durante la quale un piano intero si svuota per ciacolare davanti alle macchinette. Nonostante ciò a Milano non sono tutte rose e fiori. La periferia è quasi sempre abbandonata a se stessa, bande di ladri entrano ed escono dalle villette per svaligiarle mentre i loro proprietari siedono ignari davanti alla televisione. In alcuni comuni dell’hinterland è ancora peggio, tra i palazzoni popolari innalzati negli anni Settanta spadroneggiano bande di latinos che si contendono il campo con la malavita organizzata che da anni ha impiantato qui le proprie radici. Non è un caso che interi consigli comunali siano stati sciolti dal prefetto e mandati a casa per conclamate infiltrazioni di stampo mafioso. Ma se qualcuno si azzarda a chiedere il pizzo – cosa che avviene sempre più spesso, in periferia – il commerciante si rivolge subito ai carabinieri. Non è raro che i giornali locali escano con titoloni in prima pagina per denunciare gli improvvisi incendi che distruggono capannoni industriali, realtà produttive, negozi di periferia o automobili parcheggiate. Incendi che non devono essere classificati, come qualcuno vorrebbe, “autocombustione”. Il giorno dell’inaugurazione di Expo le bande dei black bloc devastarono il centro storico di Milano. L’indomani gli abitanti dei palazzi i cui muri erano stati imbrattati scesero sui marciapiedi con ramazze e spazzoloni per ripulirli. La gente aiutò i dipendenti della nettezza urbana a togliere l’immondizia dalle strade. In 20mila sfilarono poi in corteo per dire no alla violenza. “Nessuno tocchi Milano” lo slogan ripetuto da tutti, piccoli e grandi. “Milano nessuno la deve toccare perché Milano si ribella. La città oggi, ieri e l’altro giorno è e sarà al centro del mondo e noi ne siamo orgogliosi”, disse il sindaco subissato dagli applausi. Eppure non c’è un “Modello Milano”, come non esiste un “Modello Roma”. Esiste invece un “Modello Italia”, che ciascuno di noi deve portare nel cuore. Nel settembre 2014 siamo riusciti a raddrizzare la Costa Concordia, a farla galleggiare, e a trasportarla dall’isola del Giglio al porto di Genova, dove la stanno smantellando. Avevamo gli occhi del mondo puntati addosso. Abbiamo compiuto – noi italiani – un’operazione che altrove non sarebbero stati in grado di realizzare. Dobbiamo andarne fieri, perché questo è il “Modello Italia” che dobbiamo esportare nel mondo. Oltre Roma, oltre Milano. Firenze, dialogo aperto D di ANDREA FAGIOLI el dialogo tra credenti e non credenti abbiamo la bella esperienza nel nome di quel Cortile dei Gentili che un paio di millenni fa, nell’antico tempio di Gerusalemme, consentiva a tutti, e non solo agli israeliti, di accedere con libertà in quello spazio, indipendentemente dalla cultura, dalla lingua o dall’orientamento religioso. Di quest’esperienza, promossa dal Pontificio Consiglio della cultura, ha goduto in passato anche la città di Firenze, che si appresta ora, con lo stesso spirito, a ospitare il prossimo Convegno ecclesiale nazionale (9-13 novembre). In questa direzione vanno anche gli incontri culturali sui grandi temi sociali, economici e internazionali promossi dall’amministrazione comunale fiorentina, inaugurati nei giorni scorsi con la presenza, tra gli altri, di Ernesto Galli Della Loggia, che condivide l’idea che l’uomo costituisca in sé un valore e che questo sia il cuore dell’umanesimo che è Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 nato a Firenze mettendo insieme il retaggio classico, greco-romano, con il cristianesimo. L’umanesimo ha posto per la prima volta il valore della persona umana come valore universale. Ma ora, per dirla con l’interlocutore di Galli Della Loggia, monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e vice presidente della Cei, c’è bisogno di un nuovo umanesimo perché l’umanesimo storico è stato contaminato nelle epoche successive con una concezione autonomista dell’uomo che è diventata semplice umanitarismo, oppure ha prodotto gli orrori del Novecento. Così la città si prepara all’appuntamento della Chiesa italiana e alla visita di Papa Francesco non solo sotto il profilo organizzativo e logistico, ma anche attraverso la riscoperta di una spiritualità che dialoga con il mondo. Occorre dar vita, come ebbe a dire Giovanni Paolo II in visita a Firenze, a un nuovo umanesimo nel quale le acquisizioni valide dei tempi moderni si integrino con i valori perenni della concezione cristiana dell’uomo. Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] La scelta di Firenze non è casuale. Lo abbiamo detto più volte. Il “Convegno” approda in uno spazio di incontro e di confronto, dentro una città, una storia e una tradizione, in cui personalità credenti e non credenti di alto profilo culturale hanno percorso insieme una strada di reciproco rispetto e di ricerca comune. Il tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” non poteva non coinvolgere la città dove di questa idea dell’essere umano ancora si vedono le realizzazioni, le opere d’arte e non solo, che stanno lì a dimostrare come questa stessa idea non si sia sviluppata contro, ma grazie al cristianesimo, in una sintesi di valori umani e cristiani che lasciò il mondo stupefatto. Oggi, invece, predomina l’idea che la valorizzazione dell’umano possa avvenire solo smarcandosi da ogni prospettiva religiosa. L’imbarbarimento dell’umano sembra togliere spazio allo stesso annuncio cristiano. Bisogna dunque riprendere la questione. Dialogando con tutti coloro che lo vorranno, rilanciando la prospettiva di un Carlo Cammoranesi nuovo umanesimo per l’Italia di oggi e mostrando come, concretamente, l’ispirazione cristiana possa essere il fondamento di questo rilancio. I cattolici, in questa fase così confusa, possono davvero dire la loro, diventare punto di riferimento a patto che siano coerenti con il Vangelo e con la dottrina sociale della Chiesa. Fede e ragione possono dunque dialogare e il terreno d’incontro più favorevole può essere proprio quello della bellezza, intesa come una spinta, una forza, anche una forza politica: la bellezza della libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà. E ora come non mai la bellezza dell’accoglienza. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 04/11/15 10.43 3 >INCHIESTA< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Cosa vuoi che faccia per te? La domanda che riassume le priorità della Chiesa dopo il Sinodo Vaticano, 25 ottobre: Papa Francesco celebra la Messa di chiusura del Sinodo (Foto Siciliani-Gennari/SIR) E’ di FRANCESCO IACOBINI probabile che una lettura superficiale del Sinodo sulla famiglia, conclusosi domenica 25 ottobre in Vaticano dopo tre settimane di lavori, faccia registrare la delusione di quanti si aspettavano clamorosi ribaltamenti dottrinali, se non insanabili fratture tra conservatori e progressisti. Nulla di tutto ciò, infatti, si è verificato. La Chiesa ha vissuto piuttosto un’altra tappa del suo lungo cammino, nel quale il legame con la verità immutabile viene sempre nutrito dall’impegno a comprenderla meglio, in modo più adeguato e più autentico. D’altra parte, questa riunione dei rappresentanti dell’episcopato mondiale era particolarmente importante, Ogni volta che inizio la serie d'incontri per la preparazione al matrimonio, faccio sempre due domande. La prima è questa: cosa ci vuole per avere un matrimonio ben riuscito? Nessuno risponde con precisione. E' una rivelazione in-audita che per un maturo rapporto coniugale occorrano le quattro pareti portanti dell'indissolubilità, della fedeltà, dell'unità e del desiderio di avere figli. E quando dico che queste sono le caratteristiche di qualsiasi matrimonio (non solo quello cristiano), quando aggiungo che il matrimonio non l'ha inventato Gesù, che non è una creazione dei preti, ma è inscritto nella natura umana, sembra l'annuncio di una novità assoluta. Ovviamente tutto il discorso sul matrimonio naturale crolla se uno rifiuta l'esistenza della legge naturale, che non è un dogma della Chiesa, e che un tempo era riconosciuta anche da chi non si riconosceva cristiano; ma si sa... oggi anche le cose più ovvie non possiamo darle per scontate. La seconda domanda che faccio ai fidanzati (li posso chiamare ancora così?) riguarda la differenza sostanziale tra il matrimonio civile e il matrimonio sacramento. In quindici anni di "corsi" o "percorsi" prematrimoniali, solo una ragazza mi ha detto che lo specifico di due coniugi cristiani consiste nel ripresentare, nella vita di tutti i giorni, la donazione reciproca tra Cristo e la Chiesa (come dice san Paolo in Ef 5,21-33). Non c'è bisogno 03 inchiesta.indd 2 poichè la riflessione sulla famiglia nel mondo d’oggi porta con sé tutte le domande sull’antropologia contemporanea. Come ci si poteva aspettare un confronto che fosse meno che vivace, considerando anche le differenti sensibilità presenti, espressioni di priorità e problemi di tutte le latitudini del mondo? Il dibattito tra i padri, così, grazie anche alle utili modifiche regolamentari, è stato caratterizzato da una reale completezza di argomentazioni, che ha ottenuto il giusto equilibrio del documento finale, votato a maggioranza qualificata e offerto al Papa per le sue decisioni successive. Un equilibrio che non coincide con l’unanimismo di facciata, ma che si fonda sullo spirito di comunione e di pazienza che è proprio della vita e della logica della Chiesa, e che fa di un consesso come quello del Sinodo qualcosa che non è di meno, ma che è ben di più di una democrazia. In questo senso, un primo vero risultato è stato ottenuto: Francesco ha spinto i vescovi un po’ più avanti sulla strada della collegialità effettiva, il che ha guadagnato anche la giusta credibilità alla sintesi raggiunta sui temi in agenda. Temi circa i quali non si trattava di discutere la realtà sacramentale del matrimonio e la sua corrispondenza al disegno di Dio, se non per valorizzarle ulteriormente. Ciò che si chiedeva era semmai l’avvio di un approfondimento su nuovi percorsi di accoglienza e vicinanza per tutte quelle situazioni, tante al giorno d’oggi, in cui si realizzano altre forme di vita comune e di affettività. Lungo questa linea sono risuonati gli inviti del Pontefice, rintracciabili peraltro in tutto il suo insegnamento, a non avere paura di affrontare i cambiamenti, perché la fede in Gesù Cristo, se autenticamente fondata, consente di andare oltre i conformismi tranquillizzanti, e anzi li mette in discussione. E perchè una dottrina e una prassi pastorale praticate e trasmesse per schemi immutabili, contemplando l’ideale ma non vedendo il reale, come in un miraggio, finiscono per diventare pietre morte scagliate contro le persone, con la conseguenza della loro esclusione. Mentre il Cristo che la Chiesa annuncia è venuto per includere, e per farsi carico soprattutto di chi sta ai margini e fatica a trovare da solo il proprio posto. Il Sinodo si è quindi trovato davanti alla questione della centralità della misericordia come istinto e cifra ordinaria dei cristiani: una misericordia data e ricevuta e non intesa come concessione benevola. La via del discernimento delle differenti situazioni personali e familiari, affidata alla responsabilità dei vescovi diocesani e alla cura diretta dei sacerdoti, è stata infine quella scelta dai padri anche per l’ammissione ai sacramenti dei separati che vivono nuove unioni. Un segno di apertura e di fiducia (già in parte ipotizzato dal Papa Giovanni Paolo II nell’esortazione apostolica Familiaris Consortio, del 1981) che ha rilanciato l’attenzione generale della Chiesa verso tutte le situazioni di difficoltà e di frontiera della condizione umana contemporanea. “Che cosa vuoi che io faccia per te?” chiede Gesù a Bartimeo, il cieco di Gerico, nel Vangelo che è stato proclamato durante la Messa conclusiva dell’assise (Mc, 10, 46). E’ l’interrogativo che riassume l’indole e le priorità che Papa Bergoglio sta indicando alla Chiesa. Una Chiesa che nell’ascolto, nella sollecitudine e nel rischio dell’incontro con la storia concreta realizza la sua più vera vocazione. L'A-B-C della coppia Appuntamenti, tematiche ed ospiti con la Pastorale Familiare di essere grandi pastoralisti o sociologi per riconoscere una generale mancanza di chiarezza sulle realtà più importanti per chi vuole sposarsi. E' proprio per colmare queste lacune che la Commissione Diocesana di Pastorale Familiare sta preparando una piccola serie di incontri intitolati: "L'A-B-C della coppia". Non vinceremo il premio per il titolo più originale dell'anno, ma quel che c'interessa è suscitare nelle coppie sposate e non, una maggiore consapevolezza di quello che già sono o che stanno per diventare. Ecco nomi, argomenti e date. Giovedì 19 novembre ore 18 a Fabriano, nel Seminario di via Serraloggia, sarà trattato il tema "Verso la maturità della coppia"; parlerà don Carlo Rocchetta, teologo e fondatore della Casa della Tenerezza a Perugia per coppie e separati. Mercoledì 16 dicembre ore 21 a Matelica, nella parrocchia di Regina Pacis, si parlerà delle "Difficoltà nella vita di coppia" con Marco Manali, laureato in teologia e insegnante di religione, molto impegnato nella pastorale (familiare e non). Giovedì 14 gennaio ore 21 a Sassoferrato, nella parrocchia di San Facondino, affronteremo "L'educazione dei figli al Vangelo", con l'aiuto di don Alfredo Panzetta, docente di teologia e direttore della Pastorale Familiare della regione Puglia. Mercoledì 13 aprile alle ore 21 a Fabriano, ancora in Seminario, termineremo con "La grazia del matrimonio", guidati da don Renzo Bonetti, già direttore nazionale della Pastorale Familiare e fondatore dell'associazione di spiritualità coniugale Mistero Grande. Oltre a questo percorso formativo, faremo una Festa Diocesana della Famiglia, a Matelica, nella parrocchia di S. Teresa, sabato 28 novembre, con questi orari: 16- 17 giochi genitori-figli, 17 testimonianza sulla paternità dello scrittore Andrea T. Giovanoli, ore 18.30 S. Messa nella chiesa di Santa Teresa, cena (sei euro a persona) e a seguire incontro con le giornaliste Raffaella Frullone e Benedetta Frigerio, che risponderanno alla domanda: "Quale speranza oggi per la famiglia nel tempo dell'attacco a natura umana e matrimonio?". Come sempre ci saranno delle animatrici che, durante le due conferenze, intratterranno i bambini in un’altra stanza. Inoltre, come ormai facciamo da diversi anni, dedicheremo una serata a tutte le coppie che nelle loro parrocchie si stanno preparando al matrimonio: sabato 14 febbraio in Seminario, con preghiera, cena e incontro; altri dettagli li comunicheremo in seguito, intanto segnatevi che per quella sera abbiamo invitato don Paolo Gentili, direttore dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale Familiare. Le occasioni, quindi, non mancheranno per chi vuole avere una sempre maggiore intelligenza della propria vocazione. Abbiamo visto anche nel Sinodo da poco concluso, come la famiglia sempre di più sia l'epicentro di preoccupazioni e visioni contrastanti all'interno della Chiesa. Non era compito del Sinodo prendere decisioni, era piuttosto chiamato a dare consigli. Ora è il Papa che dovrà pronunciarsi in maniera definitiva, a cominciare dalla questione che tutti aspettano, se cioè possano essere riammessi oppure no all'Eucarestia anche i separati riaccompagnati. Noi intanto seguiamo il Signore, Uno che ha sempre parlato senza ambiguità e che mai abbandonerà la Sua Chiesa (ce lo ha promesso), anche quando dovrà attraversare la tempesta. DON MUSO DURO di Don Leopoldo Paloni I due Sinodi sulla famiglia I Sinodi sulla famiglia sono stati due: uno virtuale (ciò che i mezzi di comunicazione hanno voluto far credere alla gente); ed uno reale (ciò che realmente i padri sinodali hanno votato nel documento finale). Il primo afferma che il Sinodo ha aperto alla comunione per i separati risposati, ma il punto è che una simile affermazione non esiste nel documento in oggetto come nemmeno la parola “comunione” o altro termine equivalente. In realtà si parla di un doveroso accompagnamento e discernimento spirituale caso per caso, cosa del resto già contemplata nella “Familiaris Consortio” di Giovanni Paolo II. La differenza è solo questa: mentre nell’enciclica di Papa Wojtyla si escludeva in ogni caso che questo percorso poteva portare alla Comunione Sacramentale, il testo del Sinodo omette qualsiasi conclusione. La parola spetta ora al Santo Padre che avrà il compito di stabilire le prassi operative. Il problema maggiore, però, a mio parere, è un altro; e cioè la forzatura delle notizie che unanimemente la stampa italiana opera quando è in ballo la dottrina della Chiesa e non solo. Questo episodio dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, che ci troviamo a vivere in una dittatura vera e propria: la dittatura del relativismo già denunciata da Papa Benedetto; e, lo dico francamente, mi dispiace che la stampa cattolica non abbia preso sufficientemente coscienza della gravità del problema. Qui è in gioco la manipolazione delle coscienze, mica bruscolini. Don Alberto Castellani 04/11/15 10.44 4 L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 AFFITTASI Comunichiamo che gli orari della segreteria de L'Azione sono i seguenti: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 AFFITTASI ampio locale in ottima posizione zona Borgo uso ufficio-laboratorio già in parte arredato con eleganti armadi e divisori di mq. 150. Servito da locale uso cantina mq. 80 e da ampio parcheggio privato intorno al locale. Classe energetica C. Accordi privati al numero 347 3227677. OFFRESI LAVORO AZIENDA operante nel settore della grande distribuzione (affi liata Sma) cerca giovani (max 27 anni) Adotta un cucciolo! Una storia semplice, un sos disperato da Fabriano: adotta un gatto che ha perso tutto Una storia semplice che inizia con qualche gatto che trova ospitalità nella casa di una signora. Arrivano altri gatti ed altri cuccioli abbandonati. Quella signora non si tira indietro ed ospita anche i nuovi. Dove mandare quegli animali senza nessuno? Dove spedirli se hanno bisogno di cure? Farli girare per il paese rischiando la strada, i veleni, le trappole e la fame? I gatti sono rimasti con lei perché quando si ha il cuore grande si ha anche il coraggio di grandi abbracci. Tenere attenzioni per loro, ben tenuti, curati all’occorrenza e coccolati. Questa signora ha anche la speranza, come ognuno di noi, che tutto vada liscio e che la vita le dia anche la possibilità di occuparsi di tutti i suoi animaletti fino alla fine. In fondo non è una grande pretesa. Ma le cose hanno preso una piega diversa. E torna in mente quello scritto... “O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi?”... La dolce, generosa e giovane signora si è ammalata gravemente ed ora è in ospedale. Dicono che non ci siano speranze. La casa è stata liberata anche dei gatti destinati a finire …….. non si sa dove. L’Associazione Animalisti Italiani di Fabriano è venuta a conoscenza della vicenda. Un gatto e due cani adottati; un cane andrà in canile e tre gatti scappati. Restava decidere in fretta la sorte di 11 gatti. Girarsi dall' altra parte? No. Con tutta l’angoscia che storie di questo genere ti mettono dentro e con la paura di non essere in grado fino in fondo di farcela, i volontari dell’associazione hanno deciso di prendere i gatti, di farsi carico di loro fino a che non verranno adottati. Tre di essi stanno insieme ad altri nostri gatti adulti che hanno perduto i loro padroni. Gli altri otto sono in stallo a pagamento perché la nostra associazione non ha spazi protetti per POESIA Premiato il giovane Antonio Pariano Sabato 31 ottobre presso l’ex sala consiliare del Comune di Ancona sono stati attribuiti i premi relativi alla XXXI edizione del concorso nazionale di poesia e narrativa “Riviera Adriatica” organizzato dal circolo culturale “Carlo Antognini”. Il fabrianese Antonio Pariano è risultato vincitore del 2° Premio per la sezione dedicata ai ragazzi delle scuole medie con la poesia “Vivere la domenica” che vi proponiamo. Vivere la domenica La domenica per me è un giorno speciale, perché riesco a vedere con occhi diversi. Mi alzo dal letto e mi affaccio alla finestra, un gatto si rotola sul prato bagnato, stropicciandosi gli occhi, infastidito dai raggi del sole. Mentre le farfalle danzano nell’aria, le api dormono stanche sui fiori. E anch’io inizio a volare,/ come un gabbiano, / nel cielo limpido, con schizzi di nuvole bianche. E mentre continuo a volare, sento provenire dal bosco il fruscio delle foglie. E mi adagio sul campanile più alto della città, osservando le poche persone che si tengono per mano. Ormai per qualcuno l’amore è finito, ma per i bambini il sogno è infinito. Antonio Pariano, 1° C Istituto Comprensivo “Marco Polo” di Fabriano 04 mercatino.indd 2 ospitarli. Uno di essi è stato adottato da una volontaria dell’associazione. Quindi ora sono ben 10 animaletti che cercano ospitalità. Sono gatti molto docili e dolci, sterilizzati (tranne Coda Rossa e si farà) e abituati in casa. Adesso hanno la paura negli occhi, adesso non hanno più niente se non la paura. Da questo momento inizia il nostro disperato viaggio del cuore alla ricerca di persone disposte ad adottare questi gatti. Da questo momento inizia il nostro disperato viaggio del cuore alla ricerca di gattili ed oasi protette disposti ad accogliere questi gatti. Aiutateci a ridare a questi gatti la tranquillità. Noi crediamo che la loro padrona, quella signora dolce e generosa, sarà ben contenta di sapere che i suoi gatti sono andati a star bene e che ad essi non mancherà una carezza. Chi può apra il proprio cuore adottandone uno. Non ci si faccia spaventare dal fatto che abbiano 5 anni o 10 anni. Chi conosce gli animali sa che a qualsiasi età un animale è capace di instaurare uno splendido ed intenso rapporto con il nuovo padrone. I volontari dell’associazione vi chiedono: non lasciateci soli in questa grande e disperata impresa. ADOTTATE UNO DI QUESTI GATTI! 3381159663 – 3472612597 – 3202358522 – 3383395237 - 3384848048 [email protected] L’associazione, come tutti sanno, si occupa di tanti animali e continuamente affronta e risolve situazioni pesanti e casi disperati senza tirarsi mai indietro. L’associazione ha anche debiti per prestazioni veterinarie continue, per l’acquisto del cibo e per il pagamento degli stalli di altri animali che ha raccolto e allontanato da una vita di stenti. Anche questi gatti verranno sottoposti a visita e trattamenti di rito. Il vostro contributo economico, anche piccolo, sarà importante. Ringraziamo tutti. Donazioni: c.c.postale n. 71318265 intestato Associazione Animalisti Italiani Onlus Fabriano codice IBAN IT25 A076 0102 6000 0007 1318 265 dinamici, desiderosi di affermarsi, volenterosi e con spiccata attitudine ai rapporti interpersonali e alle attività commerciali. Si offre contratto di lavoro come apprendista. Sede di lavoro Matelica - Inviare dettagliato curriculum all'indirizzo: jobgdo231947@gmail. com. VENDESI FABRIANO - vicinanze via Cappuccini, VENDESI terreno agricolo con pozzi mq. 2000 euro sette/mq. Tel. 349 3553903. Il vescovo chiede un’opera di misericordia I l Ve s c o v o Giancarlo Vecerrica, per rendere concreto e creativo l'Anno Santo della Misericordia che sta per iniziare, chiede a tutti di indicare un'Opera di Misericordia urgente, significativa, efficace, in grado di accogliere la partecipazione più ampia e il coinvolgimento più convinto, non solo dei credenti, ma di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, da compiere nella nostra città, o nel territorio della Diocesi Fabriano - Matelica. Le segnalazioni vanno inviate al Vicario, d. Tonino Lasconi, o sulla sua pagina Facebook (Tonino Lasconi); o all’indirizzo e-mail: [email protected]; oppure per posta o per consegna L'Avis allo Janus per Natale manuale presso la Curia Vescovile, Piazza Giovanni Paolo II, 2. Tutti i suggerimenti sono utili e graditi, però non si chiede di indicare quale opera di misericordia delle 14 in elenco mettere in atto, ma una realizzazione concreta di questa opera, precisando il dove, il come, il perché. Ovviamente questa iniziativa che interpella tutta la Diocesi e il territorio non vuole dispensare i singoli dal compiere le opere di misericordia che la loro fede, la loro sensibilità, la loro situazione suggeriscono. Tutt’altro! Un’opera fatta (si spera) con grande risonanza e larga partecipazione si prefigge proprio di svegliare e attivare la coscienza di tutti, per reagire alla cappa di malaffare e di corruzione, ogni giorno più pesante, provocata da menti e cuori sbarrati a ogni misericordia. L’Avis Comunale Fabriano, venerdì 18 dicembre organizza allo Janus Hotel una conviviale per scambiarci gli auguri di Natale e di nuovo anno. La serata sarà allietata da “Mr orly Renato Zero tribute”. Le iscrizioni sono aperte presso la sede Avis tel.0732 21959. Le Guide in tasca con Claudio Ciabochi Sabato 14 novembre alle ore 17 presso la Biblioteca Multimediale “Romualdo Sassi” si terrà la presentazione delle ultimissime novità editoriali della collana Le Guide In Tasca della Claudio Ciabochi Editore. Cinema di casa a Roma Il 6 novembre l’associazione culturale “Opificio delle Arti” presenta, dalle 19 alle 24, alla Casa del Cinema di Roma, Sala Deluxe “To Rome with short”, la rassegna dei cortometraggi dell’ultima edizione del Fabriano Film Fest - Festival Internazionale del Cortometraggio della Città di Fabriano, realizzata in collaborazione con Unesco Bradford City of Film. L’iniziativa si inserisce nel sodalizio che da qualche anno lega la città e la capitale in un processo di progettualità sinergica al centro del quale è posta l’industria creativa, intesa come elemento essenziale per lo sviluppo economico e sociale. Il Fabriano Film Festival è una manifestazione annuale la cui prima edizione è stata realizzata a maggio del 2013. Si rivolge agli appassionati di cinematografia, a chi intende misurarsi nella produzione di cortometraggi, ai cittadini e ai turisti che frequentano la città e in maniera particolare ai “giovani creativi”. 04/11/15 10.46 5 L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 La struttura destinata ad ospitare la Croce Rossa al Borgo >CRONACA Croce Rossa, via libera Superato l'intoppo burocratico che aveva bloccato la nuova sede di ALESSANDRO MOSCÈ L a nuova sede della Croce Rossa, ente benefico di primaria importanza, è ormai in dirittura d’arrivo. Per lungo tempo si è parlato di incompiuta, ma ora i tempi sono maturi perché il Consiglio comunale autorizzi la permuta per il trasferimento degli immobili seguendo il dettame di un’ordinanza della Croce Rossa (sede nazionale di Roma). La costruzione sorta nel 2009 in via Brodolini, nel quartiere Borgo, in un’area residua destinata a verde attrezzato, finora era rimasta vincolata ad una serie di aspetti burocratici che non ne aveva permesso la funzionalità tanto attesa. L’intoppo, di natura procedurale, è stato superato anche grazie all’impegno dell’assessore e presidente della Croce Rossa locale Claudio Alianello, che si è recato più volte e Roma al fine di dirimere una volta per tutte la controversia. Nel frattempo l’azienda che si era occupata della costruzione dell’edificio ha cessato l’attività e all’interno dei locali i lavori non sono stati conclusi, ma finalmente l’ingorgo tecnico è stato superato. Dopo la permuta si aprirà una seconda fase con un bando di gara istituito dal comune al fine di assegnare i lavori per la sistemazione dei vani, mentre all’esterno ogni accorgimento è stato approntato. La sede attuale di Piazzale Altini è considerata non idonea e si è presentata la necessità di provvedere al cambio di destinazione già all’epoca dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Roberto Sorci. Lo stallo nei lavori della nuova sede era stato oggetto di un’apposita interpellanza da parte di Urbano Urbani, Giovanna Leli e Danilo Silvi, i quali avevano chiesto lumi sulle ragioni che impedivano il trasferimento nella nuova sede. Entro il 2016 la sede di via Brodolini sarà operativa. Ora è facile prevedere che prenderà campo la discussione su che cosa fare della vecchia sede. L’ipotesi di abbattere lo stabile e di consentire l’apertura di una visuale in una delle zone più suggestive di Fabriano che confina con l’Oratorio del Gonfalone, è stata e continua ad essere caldeggiata da più parti. Non è escluso il taglio degli alberi circostanti, mentre appare difficile conservare la struttura, datata 1913, e adattarla ad un altro scopo. Si aprirà una discussione politica, visto che la sede di Piazzale Altini sarà restituita al Comune. La stazione perde pezzi: addio deposito treni Chiude il Deposito Ferroviario di Fabriano. “Un altro pezzo di storia che se ne va”. Così i dipendenti della struttura hanno commentato la decisione di Ferrovie dello Stato di sopprimere definitivamente il sito fabrianese. L’annuncio è stato dato martedì 27 ottobre durante la presentazione del piano industriale 2016. La città saluta un altro punto strategico dopo aver già perso tanti operai metalmeccanici, il Tribunale e la tratta ferroviaria Fabriano-Pergola. L’impianto manutentivo, quindi, chiuderà a fine anno. A rischio 20 dipendenti Trenitalia in servizio al Deposito e 10 addetti di due ditte appaltatrici che svolgono mansioni di pulizia e servizi accessori. “A nulla sono valse le interrogazioni parlamentari, regionali e comunali presentate da più parti, i vari appelli dei sindacati e dei lavoratori che in questi ultimi anni – spiegano i lavoratori - hanno cercato fino all’ultimo di far capire alla cittadinanza cosa significasse mantenere la manutenzione dei treni diesel a Fabriano in termini di assunzioni future e mantenimento dei posti di lavoro, cercando di spiegare cosa si stesse prospettando all’orizzonte, in un territorio già gravemente martoriato dalla crisi”. Attivo dal 1865, ha dato lavoro a tanti fabrianesi avvalorando la mobilità e i trasporti ferroviari nell’entroterra umbro marchigiano. “Le ferrovie si sono dimostrate sorde ed insensibili ai nostri appelli a non disperdere gli investimenti fatti e le professionalità dei lavoratori. Non hanno voluto spostare a Fabriano, in una struttura efficiente, lavorazioni che hanno sparse per l’Italia. Una scelta deprecabile e da condannare”. Così il sindaco di Fabriano il giorno dopo l’annuncio della chiusura della storica sede. Non è servito nemmeno il ridimensionamento e il taglio delle ore di lavoro degli ultimi mesi per sopravvivere. “Una prima comunicazione della possibile chiusura del deposito locomotive – spiega Giancarlo Sagramola - era arrivata già a giugno. Nonostante gli 05 fabriano.indd 2 interventi di parlamentari del nostro territorio sia di maggioranza che di minoranza, l’impegno del consigliere regionale del Pd Enzo Giancarli e degli assessori regionali ai trasporti, abbiamo solo ottenuto di rinviare la chiusura al prossimo mese di dicembre. Una scelta inaccettabile”. E anche i dipendenti non condividono il piano industriale perché priva le Marche di una postazione fondamentale. “Un servizio strategico attivo dal 1865 – dichiarano alcuni operai del sito in chiusura – che ha sempre garantito la regolarità del trasporto pubblico locale. Fabriano perde la manutenzione dei treni diesel usati quotidianamente sulla tratta Fabriano-Civitanova Marche da molti studenti che raggiungono le università di Camerino e Macerata. Nel corso degli anni – concludono - abbiamo svolto il nostro incarico con serietà, competenza e responsabilità”. Sul piede di guerra i sindacati. Tre anni fa i primi allarmi sulla possibile chiusura da parte del sindacato Fast-Confsal che denuncia come ‘nessuno, nel 2012, ci ha ascoltato. Se qualcuno ci avesse dato ascolto quella volta, oggi, forse, la situazione sarebbe stata diversa”. Anche Filt Cgil Marche interviene. “Trenitalia ha deciso. Fabriano – si legge nella nota - va chiusa e più di 20 lavoratori verranno trasferiti. Per non considerare quelli delle ditte esterne che vedono il loro futuro nero e ombroso. Il gruppo Fs ha deciso di infierire sul territorio fabrianese. Non bastavano le chiusure delle grandi aziende metalmeccaniche di questi anni, non bastavano le delocalizzazioni che hanno messo in ginocchio la realtà produttiva ed economica della città. Quello che proviamo è un profondo rammarico per la perdita di un impianto che ha dato lavoro a tante persone, contribuendo al benessere e all’espansione del territorio marchigiano”. taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 7 e domenica 8 novembre Cerotti Via Miliani 1 - Tel. 0732 4959 DISTRIBUTORI Domenica 8 novembre Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 8 novembre Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) Marco Antonini 04/11/15 10.48 6 >FABRIANO< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Le mie ragazze “speciali” di GIGLIOLA MARINELLI A iuto ai disabili, un’espressione ormai troppo usata, quasi fosse una bandiera, un’onorificenza da esporre per guadagnare punti a livello di immagine per un feed back che poco racconta di disabilità. Chi vive quotidianamente le difficoltà di avere un familiare disabile giustamente si indigna per queste passerelle e per la disattenzione con cui gli amministratori “maneggiano” una pratica così drammatica. Conosco Maurizio da trent’anni, dai banchi di scuola del Liceo Scientifico, e la sua storia è una delle tante storie di famiglie dove ogni giorno si assistono, curano ed amano figli con difficoltà dovute alla disabilità. Le gemelline di Maurizio sono “speciali”. Abbiamo deciso insieme di definirle così: togliamo la parola disabile e formuliamone una nuova: “speciale”. Maurizio, quali sono le difficoltà principali che con le tue figlie incontri? Siamo veramente uno Stato assistenziale? Grazie per l’opportunità che mi dai di raccontare lo scorcio di vita quotidiana di chi ha persone “speciali” dentro casa. Iniziamo dalla prima autentica difficoltà: la conoscenza del tipo di “specialità”. Le mie gemelline hanno una sindrome genetica che abbiamo scoperto quando avevano quasi due anni di età, e da allora è iniziata la nostra avventura per far capire agli altri quale tipo di sindrome fosse e cosa comportasse. Pochi sanno quali steps medici e comportamentali bisogna seguire per far sì che si possa dare un’autonomia a queste persone. La difficoltà maggiore è far comprendere come gli altri devono comportarsi con loro. Eppure la risposta è semplice come per ogni tipo di “specialità”: trattare i nostri figli come soggetti normali. Far capire che esistono delle regole che devono essere rispettate e contenerle. La sindrome comporta un’espansività che purtroppo la società moderna non accetta e non capisce. Quando andiamo in giro, le gemelline salutano tutti coloro che incontrano. Tutti rimangono un attimo interdetti e poi rispondono al saluto e li vedi allontanarsi con un piccolo sorriso sul volto. IL PESO DELLA BUROCRAZIA La seconda difficoltà è la burocrazia e l’ottusità del sistema socio-assistenziale. Se io ho una sindrome genetica, e ripeto genetica, perché devo rifare la visita per l’accertamento dell’invalidità? Gli alleli del mio dna sono forse ritornati al loro posto o si sono formate quelle catene microsomiche la cui mancanza mi porta ad avere una sindrome? Posso comprendere se bisogna verificare il persistere di un’invalidità sopravvenuta, ma per un qualcosa con il quale io sono nato, perché mi devi sottoporre nuovamente ad una visita a poca distanza l’una dall’altra? Mia moglie ed io saremmo i primi a fare a meno del verbale di invalidità. La terza difficoltà la vedo nell’assurdità dell’attuale sistema. Tu mi chiedi se siamo uno Stato assistenziale? La mia risposta è no. Siamo uno Stato economico-assistenziale. Oggi ruota tutto intorno al modello Isee, al 730 o al modello unico, e tutti i servizi ti vengono forniti solo 06 fabriano.indd 2 se hai un reddito basso. Ma io che ho due figli “speciali”, non sono uguale agli altri? La Costituzione, all’articolo 3, dice che tutti siamo uguali e che compito dello Stato è di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Eppure è lo Stato che per primo mette degli ostacoli economici allo sviluppo dei cittadini, soprattutto di quelli “speciali”. Il dover andare a prenotare una visita medica e sentirsi dire che I tagli effettuati a livello nazionale e riconducibili a livello locale in quali ambiti di intervento, hanno maggiormente danneggiato le famiglie con ragazzi “speciali”? Purtroppo i tagli sono stati e sono un grave danno. Hanno inciso profondamente nel nostro tessuto locale e riguardano le ore di educativa, assistenziali e i servizi. Eppure l’Italia ha un merito che tutta l’Europa ci invidia: la legge 104/1992. Viene considerata la più completa, ben strutturata ed esemplare normativa riguardante l’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti delle persone “speciali”. In questo articolo si descrivono se paghi riesci a farla prima della data fissata da quando la richiedi, non è un forte ostacolo economico all’esercizio del diritto alla salute? Parliamo di integrazione sociale anche a livello scolastico. Puoi tracciare un bilancio? Come genitore devo dire che a livello scolastico alcune persone “speciali” sono ben integrate, mentre altre vengono allontanate. Se ti devo parlare delle mie bambine, ritengo che loro siano un caso a parte. Capiscono con chi andare d’accordo e con chi no, sanno farsi rispettare e a loro volta portano rispetto, sanno di chi si possono approfittare e con chi non la spuntano. Ma ci sono voluti anni e il costante aiuto di coloro che seguono le bambine insieme a noi ogni giorno, le terapiste del Santo Stefano, le educatrici scolastiche e le maestre di sostegno e di classe. Solo quando doverle controllare diventa più difficile. Considera che abbiamo un altro figlio di quasi 15 anni che ha diritto anche lui ad essere seguito, controllato, aiutato ed amato al pari delle sorelle. Se vogliamo parlare di integrazione scolastica, le classi le stanno accettando volentieri, giocano con loro e le invitano alle feste di compleanno anche se, ovviamente, c’è sempre qualche piccola stonatura, ma questo avviene anche nelle classi cosiddette normali. Le maestre cercano di coinvolgere le bambine nelle attività scolastiche. Se mi permetti di fare un paragone con la scuola dei nostri tempi, devo ammettere che in questa finalmente qualcosa è cambiato in meglio. Mi vengono riferiti casi in cui si chiedono i soldi per viaggi scolastici agli accompagnatori dei ragazzi “speciali”, quando invece la legge parla chiaro. e si determinano quali sono i principi generali per i diritti della persona handicappata? Ebbene i tagli di cui parliamo hanno danneggiato le nostre famiglie proprio nell’esercizio di questi principi, hanno diminuito e in alcuni casi anche soppresso lo scopo di questa legge: la rimozione delle cause invalidanti, la promozione dell’autonomia e la realizzazione dell’integrazione sociale. Come si vive quotidianamente la dura realtà della disabilità? Ne abbiamo parlato con un papà... disabili piuttosto che con migliaia di fabrianesi che si lamentano dello stato delle strade”. E' sconcertante arrivare a tanto. Il MoDDiH sta tentando questa via e ci ha permesso di instaurare un colloquio con la pubblica amministrazione. Stiamo verificando che in molti casi non c'è comunicazione all’interno dello stesso comune. In qualità di presidente del MoDDiH, l’intervento della Fondazione Carifac e della ditta Airforce hanno portato una speranza per chi necessita di aiuti? Innanzitutto, consentimi di dire grazie alla Fondazione Carifac, al Presidente Ottaviani, all’Airforce e a Urbani perché hanno risposto alla richiesta di aiuto di tante famiglie che stavano rinunciando ad un’attività sportiva, educativa e formativa importante. Il loro gesto è stato dimostrativo di una particolare attenzione ai problemi del territorio. DEVONO VIVERE COME GLI ALTRI I nostri ragazzi hanno bisogno di vivere la vita e di svolgere attività fisica come gli altri, considerando che i nostri per farla impiegano il triplo, se non il quadruplo delle forze sia fisiche, sia intellettuali. Quale presidente del MoDDiH mi permetto di aggiungere che anche che “noi ci siamo”. Se possiamo dare una mano lo facciamo volentieri e le nostre battaglie sono per tutti, non solo per i nostri associati. Sono tante le necessità di cui hanno bisogno le famiglie, ma ovviamente non possiamo andare sempre alla Fondazione Carifac o presso Airforce a chiedere aiuto. Ci rivolgeremo anche ad altre realtà sottoponendo loro i nostri progetti. Alcune idee addirittura sono a costo quasi zero, mentre altre prevedono una minima spesa iniziale ed altre con un più interessante investimento. In chiusura lascio a te un appello. A tutti coloro che vivono una vita come quella della mia famiglia posso solo dire di continuare ad avere forza e fiducia. Anche se tutto quel giorno va storto e non se ne incastra una, ricordate che quando rientrate a casa i vostri figli “speciali” vi abbracciano, vi sorridono e vi baciano. Il loro gesto ha il potere di cancellare tutto quanto di brutto vi è accaduto. Se Iddio vi ha dato dei figli “speciali” è perché sa che voi siete gli unici a poterli assistere e difendere, a prendersi cura di loro senza chiedere null’altro in cambio se non un po’ di amore e di affetto. LA MANNAIA DEI TAGLI Questi tagli hanno fatto venir meno determinati obiettivi, ma soprattutto hanno inciso nel non poter garantire l’intervento tempestivo dei servizi terapeutici e riabilitativi, il mantenimento della persona handicappata nell’ambiente familiare e sociale, la sua integrazione e partecipazione alla vita sociale. Adesso non si è più in grado di assicurare alla famiglia della persona “speciale” un’informazione di carattere sanitario e sociale per facilitare la comprensione dell’evento, anche in relazione alle possibilità di recupero e di integrazione della persona handicappata. Soprattutto non si è in grado di garantire alla persona “speciale” e alla famiglia un adeguato sostegno psicologico e psicopedagogico. Questi tagli vi fanno sentire più soli? Questi tagli portano le famiglie e le persone “speciali” a trovarsi sole con i loro problemi. Famiglie che si sentono abbandonate ed emarginate. Tagli che sono stati fatti senza considerare le reali situazioni. Tuttavia rimani sconcertato sentendoti rispondere: “Preferisco litigare con cento famiglie di persone 04/11/15 10.50 >FABRIANO< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 7 Il nostro salame è buono! Merenda in Consiglio comunale per sfatare la paura diffusa dall'Oms di SAVERIO SPADAVECCHIA C uriosa iniziativa a Palazzo Chiavelli durante l’ultimo Consiglio comunale (foto), dove i consiglieri hanno organizzato durante i lavori dell’assemblea cittadina una ‘merenda’ a base di salame (rigorosamente fabrianese). Una decisione nata nella mattinata precedente al Consiglio, per rispondere allo studio dell’Oms che in questi giorni ha messo all’indice le carni rosse lavorate considerate come potenzialmente cancerogene. Una mossa ironica che ha voluto proteggere anche uno dei fiori all’occhiello di Fabriano, per contestare le accuse mosse nei confronti della carne rossa accusata di essere cancerogena se consumata in maniera continuativa e poco bilanciata. Uno studio da più parti definito come allarmistico, così come hanno ribadito i consiglieri fabrianesi che hanno cercato di riportare il livello di preoccupazione entro i limiti. Allarmismo stigmatizzato anche a livello nazionale, che però nella città del salame di Fabriano deve essere riportato a livelli di normalità secondo amministrazione e consiglieri. “Non contestiamo nel merito l’Oms - ha osservato il consigliere comunale Piero Guidarelli - ma nell’interesse della città la tradizione della norcineria fabrianese deve essere difesa. Il salame di Fabriano non prevede uso di conservanti che teoricamente potrebbero essere nocivi. Un consumo sano deve essere difeso, così come deve essere difeso il nostro prodotto alimentare di punta”. Dopo quarant'anni dalla scomparsa Funghi: un omaggio a Pier Paolo Pasolini il Gruppo fabrianese si ritrova ogni lunedì 2 novembre 2015. Sono passati esattamente quaranta anni dall’assassinio di Pier Paolo Pasolini avvenuto ad Ostia in modo efferato ed in circostanze ancora non del tutto chiarite. il “Circolo del Cinema Fabriano” ha ritenuto opportuno, in tale occasione, commemorare questo grande artista ed intellettuale italiano, uno dei maggiori del XX secolo. Dotato di un’eccezionale versatilità culturale si distinse in numerosi campi, lasciandoci dei capolavori sia come cineasta, che come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non solo in lingua italiana, ma anche friulana. Ma è l’attività cinematografica che si vuole ricordare, anche perché quella più nota al grande pubblico. Nei giorni di giovedì 12, 19 e 26 novembre alle ore 21.15 presso la sala conferenze della Biblioteca di Fabriano "Romualdo Sassi" verranno effettuate tre proiezioni dei film di Pasolini regista, rappresentative dei tre periodi nei quali può essere suddivisa l’attività cinematografica dell’artista. Chi volesse saperne di più sui titoli, i commenti, gli attori può visionare le locandine che verranno esposte all’interno della Biblioteca o può chiedere informazioni inviando una e-mail all’indirizzo cinemafabriano@ gmail.com. A conclusione di questa serie di proiezioni, venerdì 27 novembre, alle ore 17, sempre presso la sala conferenze della Biblioteca verrà tenuta una conferenza – dibat- tito da parte del prof. Piero Spila sull’argomento: "1975 – 2015: quarant’anni dopo la contemporaneità di Pier Paolo Pasolini cinema diverso, profetico, corsaro". Piero Spila svolge attività critica e saggistica dal 1967 ed è vice presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (Sncci) e condirettore della rivista “Cinecritica”. E’ autore di volumi e monografie di cinema, in particolare su Cecil DeMille, Pier Paolo Pasolini, Jean Marie Straub e Danièlle Huillet, Bernardo Bertolucci. Tra i suoi ultimi volumi: “Un’idea di cinema. Itinerari d’autore fra eccesso e stupore” (Falsopiano, 2010), “Abcinema. Corpi, luoghi e scene madri del cinema italiano” (Fandango, 2014). Attualmente è in fase di ristampa “Pier Paolo Pasolini – I film: guida critica per nuovi spettatori” ed. Gremese. E’ inoltre soggettista e sceneggiatore ed ha svolto attività didattica collaborando con università italiane e straniere. Piero Spila è ben noto agli appassionati di cinema fabrianesi in quanto, fin dall’inizio, ha curato la direzione artistica del “Premio della Critica Cinematografica e Televisiva Castelli dell’Alta Marca Anconetana” (Castello di Precicchie). La parte introduttiva della conferenza sarà tenuta dalla nostra concittadina prof.ssa Giuseppina Tobaldi che illustrerà le altre facce dell’eclettismo di Pasolini, vale a dire la filosofia, la poesia, la letteratura e la saggistica. Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, presso la propria sede sita in via Mamiani 43, stesso ingresso dell'Avis, si ritroverà tutti i lunedì del mese di novembre alle ore 21 per discutere sul raccolto di fine settimana con esperti micologi allo scopo di conoscere nuove specie di funghi e condividere quest'interesse tra amici. Tutti sono invitati a portare esemplari fungini e partecipare a detti incontri che rappresentano un'importante occasione di conoscenza. Info: David Monno 393 2351701, Sandro Morettini 348 3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. Caffè Alzheimer Fabriano: prosegue l'attività Lunedì 9 novembre è previsto il nuovo appuntamento rivolto come sempre ai familiari e agli assistenti dei malati. Dalle 17 alle 19 nella sede dell' Asp (struttura polifunzionale "Vittorio Emanuele") esperti del settore saranno a completa disposizione per offrire consigli e supporto nell’ambito dell’assistenza e della cura quotidiana dei malati. Un’occasione da non perdere per tutti coloro che, ogni giorno, si trovano ad affrontare le difficoltà della malattia, ma anche un momento di svago e di sollievo. Elisabetta Monti Le storie di Riccardo e Maura Marziali L’amicizia tra un pappagallo giramondo ed un ragazzino poco avvezzo alla lettura: è questo il filo conduttore di "Io volo e tu?", una raccolta di storie ed illustrazioni opera di Maura e Riccardo Marziali che sarà presentato a Fabriano sabato 7 novembre. Seconda esperienza insieme per i due, che già precedentemente avevano collaborato nella stesura di un altro libro, "Io volo e tu?" è un insieme di storie raccontate da un curioso pappagallo ad un ragazzino molto tecnologico. I loro due mondi, quello dell’animale sempre in giro per il mondo e quello 07 fabriano.indd 2 del ragazzino che trascorre troppo tempo difronte ad un computer, sono distanti tra loro, si scontrano e si incontrano nel susseguirsi delle storie narrate, le storie con cui il lettore può viaggiare per i continenti attraverso le parole del pappagallo giramondo. Il lavoro è frutto della fantasia del giovanissimo Riccardo Marziali, il quale è illustratore ed ideatore delle storie, messe per iscritto da sua zia Maura, autrice anche di altri testi per bambini e ragazzi, che ha sapientemente utilizzato uno stile adeguato al giovane pubblico a cui il testo è destinato. Il racconto inizia con Billy, ragazzino un po’ introverso, che riceve come regalo di compleanno dai suoi genitori un pappagallo di nome Carlos. Il curioso animale ne ha viste di cose, in quanto ha girato tutto il mondo, e dunque ha molto da raccontare a Billy e ai lettori: “- Non sono sempre stato chiuso in una gabbia, ho girato tutto il mondo e ne so di cose!- Ah davvero? - Se vuoi posso raccontarti storie meravigliose!- ”. Edito nel 2014, “Io volo…e tu?” sarà presentato a cura dell’associazione InArte su iniziativa di Bruna Barbarossa il 7 novembre alle ore 17 presso la Biblioteca Multimediale “R. Sassi”, con la presenza dei due autori Riccardo e Maura Marziali. Gaia Germoni 04/11/15 10.52 8 >FABRIANO< L'Azione 7 novembre 2015 Comitato per due frazioni Vallemontagnana e Moscano chiedono attenzione: "Non siamo di serie B" I di ANDREA gIOMBI l 1° ottobre scorso è sorto il Comitato per la salvaguardia di Moscano e Vallemontagnana e nella sera del 29 ottobre, durante una conferenza stampa, sono state rese pubbliche le ragioni che hanno spinto i cittadini ad unirsi per creare un’unica voce che pretende con forza ascolto dalle pubbliche amministrazioni competenti. Nell’atto di costituzione si leggono i perché di questa scelta nel formare il Comitato, i cui motivi sono incentrati nel richiedere il normale ripristino delle strade gravemente danneggiate da varie frane e nel ripristino stesso e nella manutenzione dei canali di scolo delle acque reflue del sottopassaggio ferroviario, nel quale si verificano frequenti allagamenti anche in occasione di normali giornate piovose. E’ innanzitutto da evidenziare come sia sinonimo di cittadinanza attiva questo reale coinvolgimento dei cittadini per tentare di incidere sulla realtà, sulle scelte che ne condizionano il divenire, ma è altrettanto doveroso sottolineare come sia stato inapplicato in modo lapalissiano lo Statuto comunale, il quale infatti all’art. 69 in tema proprio di comitati di quartiere e di frazione dispone che “Il Comune di Fabriano riconosce i quartieri e le frazioni quali entità civiche e territoriali... L’istituzione, le elezioni, le attribuzioni ed il funzionamento dei comitati saranno disciplinati da apposito Restaurate 3200 forme per la carta a mano Con un nutrito ordine del giorno, lo scorso 30 ottobre si è svolta l’assemblea dei soci della Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (Istocarta). Al tavolo della presidenza sedevano il signor Fedrigoni, il dott. Giancarlo Castagnari, la dott.ssa Livia Faggioni, inesauribile coordinatrice della fondazione, che ha relazionato sull’attività svolta negli anni 2014 e 2015, nonché sull’ambizioso programma da svolgere nel 2016. Un bilancio sicuramente positivo, come si evince dalle tante iniziative intraprese, di carattere nazionale e internazionale, e dagli impegni di spesa quasi raddoppiati. La Fondazione Fedrigoni ha sede nell’Archivio Storico delle Cartiere Miliani e ne conserva il patrimonio storico cartario. Nel 2014 ha celebrato il 50° anniversario del riconoscimento “di notevole interesse storico” dello stesso archivio, emesso il 20 luglio 1964 dalla Soprintendenza Archivistica per le Marche, allora diretta dal prof. Elio Lodolini. Attualmente fa parte della prestigiosa associazione “Museimpresa”, nata nel 2001 e promossa da Assolombarda e Confindustria. Ci fanno parte importanti marchi storici del made in Italy, come Alessi, Ferragamo, Barilla, Magneti Marelli, Guzzini, Martini & Rosso, Ferrari, Birra Peroni, Branca, Campari, Olivetti… regolamento”, regolamento il quale all’art. 9 afferma che “L’elezione dei consigli dei comitati di quartiere e di frazione avviene mediante pubbliche assemblee indette dal sindaco entro 180 giorni dalla sua elezione”. Ma oltre all’inattuazione dello Statuto, Matteo Battistoni, in qualità di presidente del Comitato per la Salvaguardia di Moscano e Vallemontagnana, ha esposto altre e più serie lacune da parte delle pubbliche amministrazioni competenti: “Insieme al vice presidente Daniele Guerci, ed Alberto Venanzoni, già dirigente della Comunità Montana, abbiamo deciso di creare un gruppo di cittadini che abbia voglia di smettere di sentirsi considerati dei cittadini di serie B. Siamo un gruppo di 41 persone, ma la nostra petizione ha raggiunto oltre 700 firme, e riteniamo intollerabile come le pubbliche amministrazioni competenti, abbiano sempre calato un preoccupante silenzio verso le nostre segnalazioni, anche protocollate, nelle quali sottolineiamo il grave stato di insicurezza che investe le nostre strade; mai abbiamo visto fare uno studio neppure per quantificare i danni, mentre ci aspettavamo una richiesta formale da parte del sindaco per rivendicare lo stato di calamità naturale dopo l’alluvione di due anni fa che ormai ha reso la situazione intollerabile e davvero pericolosa per la nostra incolumità”. Il Comitato ha inoltre voluto porre all’attenzione come l’incuria pericolosa della strada denoti uno stato di abbandono civico verso il territorio da parte dell’amministrazione comunale e degli altri enti che invece dovrebbero valorizzare ed investire sulla bellezza di Vallemontagnana e Moscano, che rientrano per di più nel Parco della Gola della Rossa di Frasassi. L’appello d’aiuto è già stato accolto sia dalla sezione locale del Wwf, sia dal vice presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi che dal direttore esecutivo dell’Ente Parco, i quali ritengono l’iniziativa un vero viatico per rilanciare turisticamente queste frazioni che come detto sono parte del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi. Insomma italianità non può essere solo l’incuria a cui siamo abituati ad assistere giornalmente… La coordinatrice si è dilungata, in particolare, sulla prossima pubblicazione del volume “La forma. Formisti e cartai nella storia della carta occidentale”, curata dal dottor Castagnari, a cui partecipano emeriti studiosi di livello internazionale, presenti all’assemblea del 30 ottobre, in quanto membri del Comitato Scientifico. La riunione si è conclusa con la visita guidata al nuovo Deposito dei Beni Storici Cartai (BSC) delle Cartiere Miliani, dove sono conservate le 3200 forme per la produzione della carta, appena restaurate dal signor Bruno Sebastianelli, oltre a 1200 tele per la produzione della macchina in tondo e 3000 punzoni e reperti cartari vari. Una vera scoperta, che i concittadini possono solo immaginare, oltre a essere una tangibile testimonianza delle ragioni che hanno consentito a questa industria di primeggiare nel mondo per tanti decenni, battendo concorrenti agguerritissimi: la qualità dei prodotti, la professionalità indiscussa delle maestranze, una dirigenza nata in cartiera, che, senza grilli per la testa, ha pensato solo a fabbricare la carta, non a speculare in borsa o a delocalizzare, come amano fare oggigiorno tanti imprenditori italiani. All’assemblea della fondazione ha partecipato anche il dottor Ottaviani, presidente della Fondazione della Carifac. Terenzio Baldoni 08 fabriano.indd 2 04/11/15 11.34 L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 9 >FABRIANO< Enduro, arriva il mondiale L di GIGLIOLA MARINELLI o sport come potenziale veicolo per incrementare l’afflusso turistico. Ne abbiamo parlato con Giovanni Balducci, assessore allo Sport, Turismo e Politiche giovanili del Comune di Fabriano. Partiamo dal Meeting Internazionale di Nuoto che ha visto Fabriano protagonista a livello internazionale. E’ stata un’importante promozione per il territorio. La 15° edizione del meeting internazionale Cis, 6° edizione ospitata a Fabriano, ha evidenziato e confermato la decisa relazione sport/marketing/turismo. 21 squadre partecipanti, oltre 500 atleti iscritti di 9 diverse nazionalità europee, 4 atleti della nazionale italiana assoluta di nuoto medagliati agli ultimi campionati del mondo di Kazan, 5 atleti che hanno partecipato ai giochi olimpici di Londra. Nel corso della competizione è stato stabilito il nuovo record nazionale del Belgio nei 50 dorso. E’ stato il primo meeting italiano della stagione con la formula delle finali notturne per simulare le finali dei giochi olimpici di Rio de Janeiro. Si è registrata un’eccezionale affluenza sugli spalti (oltre 1500 spettatori nei due giorni di gara, ndr) e una notevole presenza di ospiti nelle strutture ricettive della città: dal giovedì al successivo lunedì sono state circa 700 le persone che hanno alloggiato in città. Un ringraziamento deve essere rivolto al Teammarche, gestore dell’impianto comunale, ed in particolare modo ad Edoardo Pataracchia e a Mirko Santoni, veri protagonisti nell’organizzazione dell’appuntamento sportivo. Ritengo che i numeri siano ben sufficienti a comprendere quale beneficio apporta un evento di questa tipologia nella promozione/commercializzazione delle peculiarità del territorio. Lo scorso 10 ottobre si è inaugurato anche il nuovo campo da gioco del Fabriano Rugby, una disciplina sportiva che in città ha riscosso molto successo e che finalmente ha trovato una sede. E’ un ulteriore valore aggiunto in termini di proposta di strutture impiantistiche di livello che la nostra città può offrire, oltre che la L'assessore Balducci: "I grandi eventi sportivi portano turismo" testimonianza tangibile di uno spirito sportivo che anima le nostre società. La nuova gestione del circolo ippico ha inteso rinnovare gli eventi sportivi di specialità, quindi lo spazio destinato al rugby è tornato a svolgere il suo uso originario. La Fortitudo Calcio, gestore dell’impianto in zona Borgo, si è resa disponibile a trasferire le proprie attività in un altro impianto del territorio rinunciando alla conduzione della struttura e la società di rugby ha preso possesso dell’impianto. Nel patrimonio della nostra città si è aggiunta una struttura specialistica che si pone ai massimi livelli regionali. Nella scorsa intervista abbiamo parlato della Cittadella dello Sport e dei lavori di riqualificazione del PalaCesari. Abbiamo aggiornamenti? L’area delle strutture sportive rappresenta la razionalità urbanistica che si contrappone alla caoticità della zona nord-est della città. La sua valorizzazione evidenzia le potenzialità degli impianti diventando un polo di attrazione ben fruibile. Se vogliamo far compiere al movimento sportivo un salto di qualità, deve essere necessario intervenire in questa direzione. E’ un’operazione di riqualificazione urbana, ma anche di marketing di cui ne beneficerebbe non solo Fabriano, ma l’intero comprensorio. E’ innegabile che il turismo sportivo possa diventare elemento di riconversione economica per la città. Per tornare al merito della domanda, allo stato attuale sono in fase di completamento i lavori di adeguamento impiantistico e di manutenzione del PalaCesari, la cui conclusione è prevista per il prossimo 15 dicembre. Suc- cessivamente sarà dato seguito alla rifunzionalizzazione della vecchia piscina in disuso. Intendo rivolgere le mie personali scuse per i disagi che gli interventi hanno provocato alle società sportive ospitate nella struttura. Per il 2016 è previsto a Fabriano un evento di risonanza mondiale. Lascio a lei l’onore di anticipare ai lettori qualche informazione, vista la sua passione per il motociclismo. Ci è stato ufficialmente comunicato che la Federazione Motociclistica Internazionale ha premiato le capacità organizzative del Motoclub Artiglio di Attiggio, assegnando al sodalizio l’organizzazione della VI° prova del campionato mondiale di enduro denominata Gran Premio d’Italia 2016, che si svolgerà a Fabriano il 15-16-17 luglio 2016. E’ un’occasione unica nella quale vedremo competere a Fabriano i migliori interpreti italiani e stranieri di questa spettacolare disciplina. E’ un riconoscimento da condividere con la città e con il comprensorio, che ci onora e ci rende orgogliosi. Rappresenta altresì un’opportunità per far conoscere ad una platea internazionale le molteplici peculiarità, tipicità ed attività che il nostro territorio si pregia di offrire. Possiamo ipotizzare dei numeri riguardo le presenze di visitatori per questo evento? Relativamente agli addetti ai lavori (piloti, meccanici, tecnici, membri dell’organizzazione, espositori e relativi familiari, ndr) si possono ipotizzare circa 600 persone che saranno stabilmente in città per almeno una decade. Si possono aggiungere i flussi di visitatori anche delle aree limitrofe per gli eventi che faranno da preludio alla competizione sportiva. Un movimento di persone di assoluto rispetto in termini numerici e un conseguente marketing d’immagine che può incoraggiare Fabriano a muoversi in maniera decisa nei settori della promozione turistica e dell’accoglienza. Le nostre strutture turistico-alberghiere sono pronte a livello ricettivo e di accoglienza per far fronte a questa potenziale domanda? Se limitiamo l’analisi alle sole strutture turistico-alberghiere cittadine, potremmo essere in difficoltà, ma se ci muoviamo in un’ottica comprensoriale la risposta è certamente positiva. Tengo ad evidenziare che l’offerta di strutture ricettive è stata una delle prime richieste che il promoter dell’organizzazione ci ha rivolto. Tra qualche settimana si svolgerà a Ginevra la presentazione ufficiale del campionato mondiale di enduro 2016 e in quella sede saremo chiamati a fornire anche indicazioni circa la disponibilità di strutture ricettive turistico-alberghiere collegate e/o collegabili all’evento. Un'ombrellina per i motori, ma anche un futuro da modella La storia di Hanan Mazouz è ricca di episodi che ne hanno caratterizzato la vita. Questa ragazza di origine marocchine, che ormai da molti anni risiede a Fabriano, è nata nel 1990 a Tloulte, quartiere della cittadina di Ait Aissa Ou Brahim, una piccola località nel deserto africano-marocchino. A 17 anni e mezzo emigrò prima in Francia, solo per poche settimane, e poi successivamente in Italia: «Successe nel 2007. Quando partimmo per Montpellier eravamo io, papà, mamma, mia sorella maggiore ed i miei due fratelli. Cercavamo maggior fortuna e avevamo inizialmente pensato di stabilirci lì perché nella cittadina francese vivono i miei nonni». Ma quella fu solo una tappa di passaggio perché poi Hanan arrivò nella nostra penisola: prima a Sassoferrato, per motivi lavorativi del padre, poi successivamente a Fabriano, dove ora vive con la sorella: «Adesso che mio padre non c'è più, mia madre è tornata in Francia dove tuttora vivono anche i miei fratelli che si sono sposati. All'inizio non è stato facile lasciare la mia terra natale poi, con le varie amicizie che ho stretto, la situazione è migliorata. La Francia non mi è piaciuta tanto perché c'era discriminazione nei nostri confronti. La mentalità francese è un po' chiusa: sei giudicato molto di più se sei musulmano. Quanto successo per gli attacchi dell'Isis mi 09 fabriano.indd 2 rammarica, ma credo che questa organizzazione non centri nulla con l'Islam. Le divergenze di pensiero non si risolvono lanciando bombe o uccidendo le persone. Inoltre, nel territorio transalpino non c'è molta flessibilità come invece puoi trovare in Italia. Non potrei mai uscire di notte da sola, potrebbe essere pericoloso, mentre qua lo posso fare senza problemi. Qui ho già fatto qualche lavoretto: ho iniziato facendo la cameriera da Fricandò ed ora do una mano qualche volta al 'Caffe Posta'. Ho stretto parecchie amicizie: quelli del lavoro e quelli della palestra Life, ad esempio». Da qui la svolta, Hanan diventa ragazza immagine e vince durante quest'estate il concorso di “Miss Marche”; inoltre, è chiamata al Trofeo Bridgestone dove inizia a fare l'ombrellina alle corse motociclistiche: «La prima gara si è svolta a Magione, vicino Perugia, mentre la seconda mi ha visto impegnata al Mugello, in Toscana. A volte, quando Luca Raggi mi chiama a qualche evento, non dico mai di no. In futuro mi piacerebbe continuare questo mestiere, anche se Fabriano non dà molte possibilità di intraprendere questa strada. Certo, non rinuncerei ad altri lavori, mi accontenterei anche di fare l'estetista o la barista, ma, cercando comunque di coltivare il mio sogno, sto pensando seriamente di trasferirmi a Roma o a Milano». Lorenzo Pastuglia 04/11/15 10.54 10 >FABRIANO< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Alla Pisana nessuna tregua Dopo l'incontro in Comune con gli esercenti si attendono risposte di DANIELE GATTUCCI T ra il vernacolo e il corretto italiano la frase “la toppa è peggio del buco”, corrisponde bene alla vicenda per la quale gli esercenti di Piazzale Matteotti, a causa del progetto di trasloco della stazione dei pullman da Piazzale Matteotti a via Bellocchi, rischiano di vedere andare in fumo i bilanci delle rispettive attività. “Per noi i saldi di chiusura dell’attività sono già iniziati”, dicono gli assessori Paglialunga e Meloni. Gli utenti che raggiungono Fabriano con gli autobus di linea, a causa di una mancata organizzazione dei servizi navetta da via Bellocchi al centro città, oltre ad una spesa aggiuntiva, debbono sopportare lunghe e fastidiose soste. In buona sostanza dopo l’incontro in Comune i commercianti di Piazzale Matteotti non si sono certo messi a fumare il calumet della pace, contestando con fermezza la decisione di spostare il capolinea dei bus. “Senza autobus la nostra zona rischia la desertificazione e come primo atto puntiamo ad un accordo che consenta di sfruttare lo spazio pressoché inuti- lizzato per trasformarlo in parcheggio per le auto”, dicono. E ancora: “Non comprendiamo per quale motivo a Piazzale Matteotti non ci sia più la fermata dei bus extraurbani, le cosiddette corriere, che collegano Fabriano con le città limitrofe. La fermata è stata spostata nei pressi dell’ospedale Profili, area non attrezzata e dunque in caso di pioggia o maltempo, oltre ai disagi gli utenti debbono sopportare anche questo serio problema”. Dunque più che evidente la rivendicazione di cambiare qualcosa perché nell’ex stazione dei pullman vada ripristinata la fermata extraurbana. Dal suo osservatorio privilegiato il presidente della Confcommercio Mauro Bartolozzi vede l’ennesimo esempio di una città che continua a commettere gli stessi errori, cioè affidarsi a decisioni estemporanee. “Servirebbe un vero piano del commercio in sinergia con un progetto parallelo per traffico e la viabilità, così da consentire di muoversi all’interno di una vera pianificazione”. Non è stata presa Linea Verde, un servizio gratuito in considerazione l’evenienza dello spostamento dei bus nella nuova area di via Dante. Peraltro gli esercenti e tanti residenti dell’area che va da Piazzale Matteotti sino a viale Zonghi avevano esposto un'altra istanza: alla risistemazione del manto stradale unire il rifacimento della segnaletica orizzontale quasi del tutto scomparsa sia sul lato della statale che va verso il discount Sma, sia su quello adiacente che porta verso la filiale della Carifac. Due realtà, come del resto tutte le altre che gravitano in questo parte di Porta Pisana, molto frequentate. Non è difficile capire che ciò comporta situazioni di pericolo e disagio. La decisione di delocalizzare la stazione dei bus in via Dante attende pronte risposte. Oltre al tracollo degli affari per i negozi Un libro tra pasta e pizza Partecipata quanto interessante l’assemblea del Circolo della Stampa Marche Press che si è tenuta nei locali del ristorante pizzeria I Mascalzoni del Circolo Ippico. L’appuntamento è stato un incontro di giornalisti del territorio durante il quale, oltre all’ingresso di nuovi soci, si è fatto il punto sulle attività svolte nel corso dell’anno e con il concorso dei presenti, è stato presentato dal presidente Luciano Gambucci, il programma di attività per il prossimo 2016. A questo va aggiunta la presentazione del volume “Nacqui senza saperlo”, di Renato Ciavola disegnatore, vignettista, scrittore e sceneggiatore la cui ultima fatica è dedicata all’incontro con Paolo del Vaglio, Angelo dell’Umorismo. Il volume edito dall’Edizioni Il Pennino 2015, frutto di diversi anni di faticoso lavoro, si legge molto agevolmente ed è ricco d’illustrazioni a colori divertenti che parlano di del Vaglio e ne costruiscono un vero e proprio saggio. Dopo Fabriano “Nacqui Senza Saperlo”, con il coordinamento editoriale e il progetto grafico di Dino Aloi, sarà presentato il 28 novembre a Roma alla Pia Università Salesiana e sta già ricevendo attenzioni recensive di Avvenire, Famiglia Cristiana e delle Edizioni Paoline. Dalla Club House dove si è tenuto questo primo stimolante momento assembleare, il folto gruppo di soci del Circolo Stampa Marche Press si è spostato in un più ampio locale del ristorante – pizzeria, dove il presidente Luciano Gambucci ha prima presentato il corso di formazione per giornalisti su “Giornalismo e Privacy, diritto di cronaca e rispetto della sfera privata” che era in programma mercoledì 4 novembre nella nuova Biblioteca di Fabriano. Dopo questa prima illustrazione, Gambucci è passato a occuparsi del prossimo 13 novembre quando il Circolo della Stampa, in collaborazione con il Comune, intitolerà al noto meteorologo fabrianese Andrea Baroni, deceduto da dodici mesi a novantotto anni, il gruppo di centraline meteo dell’Istituto Tecnico Agrario. Studenti e professori dell’Itas alle ore 10.30 del 13 novembre nei locali del plesso scolastico, con la relatrice Antonella Venditti, alla presenza delle massime cariche istituzionali cittadine potranno conoscere la figura di questo personaggio che ha tenuto alto il nome di Fabriano nel Bel Paese. Iniziativa, questa ultima di sicuro interesse, preludio alle prime circostanze pensate dal direttivo del Circolo per il 2016: molta carne al fuoco sia per la ricorrenza del patrono dei giornalisti San Francesco di Sales, la mostra dedicata al fotografo Roberto Zalambani, intitolata “la Guerra di Carta”, e un nuovo corso di formazione, questa volta riservato ai temi dell’economia, tra i cui relatori troviamo nomi quali Enrico Loccioni, Gianluca Gregori, Lucio Bussi e Diego Mingarelli. In chiusura d’incontro la chiosa del presidente Gambucci sulla necessità di avere una sede permanente per il Circolo delle Stampa e la ricerca di fondi da destinare all’organizzazione d’iniziative capaci di accrescere la portata operativa del Circolo della Stampa. d.g. 10 fabriano.indd 2 di Piazzale Matteotti, con le ovvie conseguenze in termini economici e posti di lavoro, c'è da far fronte ad una protesta montante dei cittadini che sono costretti ad addossarsi un costo esorbitante del biglietto. I bus navetta non garantiscono un trasporto funzionale ed efficiente: ritardi, lunghe soste, mancanza d'informazione sugli orari. L’amministrazione vuole raggiungere gli obiettivi prefissati per rendere più moderna la città. Ascoltando le decisioni da concordare con i residenti e la comunità di Piazzale Matteotti e viale Zonghi, vanno connesse con l’attuazione del progetto dei “Mille Passi” che porta il traffico pesante nelle zone periferiche, riducendo gli ingressi nel cuore della città e conseguentemente i fattori d’inquinamento dell’aria. L’assessore ai Trasporti Leonando Meloni comunica che, come da accordi con la Contram spa, tutti i passeggeri provenienti da corse extraurbane, una volta giunti al terminal di via Dante potranno, conservando il biglietto o l’abbonamento in loro possesso, usufruire gratuitamente della Linea Verde fino alla prima fermata di via Stelluti Scala (davanti al bar La Favorita in prossimità di piazzale Matteotti). Per la tratta di ritorno, tutti coloro che devono recarsi al nuovo terminal per usufruire delle corse extraurbane potranno servirsi della Linea Verde da piazzale Matteotti senza doversi munire di ulteriori biglietti. Per gli abbonati sarà sufficiente avere con sé il proprio abbonamento extraurbano mentre per i non abbonati sarà sufficiente obliterare (timbrare) il biglietto extraurbano da piazzale Matteotti. Si sta inoltre riorganizzando il servizio di alcune linee extraurbane per permettere a breve il transito all’interno di piazzale Matteotti. BREVI DA FABRIANO ~ RAME A RUBA Marischio, giorni fa. Rubati, da ignoti ladri, i discendenti in rame da tre cappelline. I proprietari hanno sostituito i pezzi sottratti e speriamo che siano di plastica perché questo è l’ennesimo furto, in questo come in altri cimiteri, del prezioso metallo. ~ ASPORTATI ATTREZZI E… ACQUA Fabriano, palazzetto Cesari, notte 24-25 ottobre. Ladri, entrati forzando una finestra laterale, asportano nel deposito della Ginnastica Fabriano, cinque registratori con amplificatori, sette borsoni, attrezzi ginnici e 50 bottiglie d’acqua da 1/2 litro.. Il valore del maltolto è sui 1.000 euro. ~ ABBATTUTI 14 CINGHIALI “ARATORI” Viale A. Merloni, 27 ottobre. Di notte, nel prato della sede centrale Whirpool Indesit, un branco di cinghiali crea alcuni solchi. Due giorni dopo, verso le 18.30, 14 cinghiali vengono ripresi con una fotografia mentre grufolano nel prato situato presso gli stessi uffici e quelli della Merloni Termosanitari. 1 novembre. Con ordinanza il sindaco apre la stagione di caccia al cinghiale e 30 cacciatori, con l’aiuto di cani addestrati, abbattono in viale Bovio 14 dei 18 ungulati che da tempo si aggiravano in zona. Probabilmente non erano quelli avvistati in altre zone, comunque la caccia continua, anche se - dicono gli abitanti di Sant’Elia e Grotte - è tardi perché i danni alle coltivazioni i cinghiali li hanno già fatti. ~ POLIZIA: SETTE POSTI DI BLOCCO E CONTROLLO Zona Fabriano-Sassoferrato, 31 ottobre-1 novembre. Tre pattuglie di Prevenzioni Crimini Marche-Umbria, due della Polizia, una della Polstrada, una della Polizia Municipale in posti di blocco straordinari, controllano identità e documenti di persone e veicoli. A Fabriano sottoposte a controllo 200 persone e 100 autoveicoli; a Sassoferrato 100 persone e 50 veicoli. Emesse 20 contravvenzioni per guida senza cinture di sicurezza, uso di cellulari senza auricolari, mancata revisione del veicoli; controllati tre locali pubblici. ~ L’AUTO È IRREGOLARE: MULTA DA 3.000 EURO Fabriano, giorni fa. La Polizia Municipale ferma un automobilista e rilevano che il veicolo non è assicurato, non è stato sottoposto a revisione periodica, non è stato registrato il passaggio di proprietà. Il veicolo è stato sequestrato e il guidatore è tornato a piedi; inoltre è stato multato per 3.000 euro e gli sono stati tolti punti sulla patente. ~ ABBATTONO UN MURO E RUBANO Rocchetta, S. S. 76; 29 ottobre ore 3,30. Nell’autogrill Fabriano Sud, 100 metri prima dell’uscita Albacina, dei malfattori, tramite 2 picconi ed una mazza a cuneo, abbattono una parete del fabbricato, aprono uno squarcio 2x1,70 metri, asportano sigarette, liquori, denari, biglietti Gratta e Vinci e macchine per il gioco d’azzardo che poi spaccano e prendono i soldi che contenevano. Poi salgono su una macchina che li aspettava nel piazzale del rifornimento carburante. I Carabinieri ritrovano ore dopo gli attrezzi da scasso. Il bottino è di circa 20.000 euro; i danni all’edificio, al recinto in legno abbattuto e ai macchinari sono da accertare. I ladri avevano abbattuto la parete del fabbricato sprovvista di telecamere. In cinque anni questo è l’ottavo furto. ~ PER MICIO: ALLOGGIO CALDO E VITTO Via A. Moro, 25 ottobre ore 10. Una signora trova un gatto nel vano motore della sua auto che aveva lasciato in sosta nel parcheggio e chiama i VdF che recuperano il micio e lo consegnano al personale dell’Asur Marche n° 2, Settore Animali. Così il gatto, che cercava caldo vicino al motore del veicolo, ha trovato... alloggio e vitto. ~ DENUNCIA PER OFFESE E MINACCE Genga. I Carabinieri denunciano una coppia di fabrianesi 61enni, per ingiurie e minacce in concorso, rivolte a una donna di Genga nella zona del mercato “La Cuna”. ~ ORINAVA SULLA SCALINATA: DENUNCIATO Fabriano, Palazzo del Podestà, 28 ottobre, notte. Un 30enne orinava sulla grande scalinata e quando i Carabinieri gli hanno chiesto perché, rispondeva in malo modo che era un’urgenza e non faceva nulla di male. L’uomo è stato denunciato per atti contrari alla pubblica decenza. ~ RITIRA SOLDI CON BANCOMAT RUBATO Fabriano. Nell’agosto scorso da un’autovettura in sosta, venne rubata la borsa che stava a bordo e che conteneva un bancomat tramite il quale successivamente vennero ritirati 500 euro. Il bancomat è di un 33enne di Serra San Quirico ed i Carabinieri, dopo indagini, hanno scoperto il 23enne di Jesi che lo aveva usato, e che è stato denunciato. I prelievi di soldi vennero effettuati prima del blocco della tessera. 04/11/15 10.55 >FABRIANO< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 11 Una Villa Landa per anziani Un'idea per far superare la solitudine ai pensionati autosufficienti U di ROBERTA STAZI na casa per “senior attivi”, ovvero pensionati autosufficienti, in alternativa alla classica casa di riposo per anziani, in cui condividere i momenti della vita, ricreare un nucleo familiare e affettivo, superare la solitudine e vivere insieme ad altre persone di età simile. Questi gli ideali alla base della nuova casa “Villa Landa”, nata di recente a Fabriano da un’idea di Stefania Carnevali e realizzata dal suo giovane e intraprendente figlio Paolo. Un’alternativa alla classica casa di riposo, perché è una vera e propria casa con due camere, una grande e bella cucina ed un’ampia sala in comune, ed in cui a prendersi cura di questi senior autosufficienti è qualcuno che crea insieme a loro le regole, i menù dei pasti e le attività ricreative, e che vive con loro (al piano superiore). “Quest’idea – ci raccontano Stefania e suo figlio – è nata per caso durante una cena tra amici, ed è diventata realtà studiando la legge che regolamenta questa attività e guardando agli altri esempi presenti in Italia. Pochi, a dire il vero, solo un’altra realtà come questa nelle Marche”. Ma a voi come è nata questa idea? “Volevamo creare qualcosa per chi non è più giovane ma ancora autosufficiente e non vuole stare solo né vuole vivere in una classica casa di riposo che ha regole ferme e ritmi ben precisi. Villa Landa nasce con la volontà di creare un’alternativa basata sull’accoglienza e la condivisione. Il nostro sogno è quello di creare una famiglia, un nucleo affettivo fatto non da consanguinei ma da persone che hanno desiderio di vivere in una piccola comunità”. Come vi immaginate sarà la vita in questa casa? “Sappiamo che non sarà facile unire le differenze di carat- 11 fabriano.indd 2 tere e le diverse abitudini. Un po’ come quando da studenti o giovani si condivide un appartamento: qualche difficoltà di convivenza ci sarà sicuramente! Ma a differenza delle strutture organizzate e grandi, qui, in quella che è a tutti gli effetti una casa, vogliamo creare uno spirito di convivenza e superare eventuali difficoltà. E questo passa attraverso la comprensione. La figura del gestore medierà e si occuperà di tutto quanto previsto dalla carta dei servizi che prevede anche la massima disponibilità a portare gli abitanti della casa dal dottore, alla messa, o organizzare un viaggio. Le attività ricreative sono molto importanti e saranno scelte insieme agli ospiti e in base ai loro interessi e tipologia: vedremo e adatteremo un base a chi verrà ad abitare qui. Vediamo chi arriverà!". Come mai avete scelto di intraprendere proprio questa attività così rara in Italia? “L’idea l’ha data in un certo senso mio nonno, che ci ha sempre abituato ad avere casa piena di gente e tanti ospiti. Adesso siamo rimasti solo in tre: io, mia mamma e mia nonna, e questa casa grande mancava di quel senso di accoglienza a cui nonno ci aveva abituato. E’ stato quindi normale cercare di capire come renderla più viva, ed è stato facile pensare a qualcosa che facesse sentire meglio le persone, soprattutto quelle anziane, ancora piene di vita ma che magari si ritrovano nella scelta di restare soli o andare in una casa di riposo, ed entrambe le soluzioni non sono quelle che desidera. Questa casa è quindi quella soluzione diversa, da provare almeno per vedere se funziona per lui o lei!”. Chi vi immaginate chiederà di venire a Villa Landa? “Persone che hanno voglia di vivere e di condividere le loro esperienze con noi e con gli altri. Per questo creare creare anche dei momenti di scambio giovani-anziani, perché le persone anziane sono un patrimonio. Pensiamo all’Olanda dove gli anziani hanno aperto le loro case agli studenti, come esperimento, e il risultato è stato positivo oltre ogni aspettativa. Perché? Perché l’arricchimento è stato reciproco. Qui vogliamo prima di tutto prenderci cura in maniera attiva e interattiva di queste persone, e creare un habitat di serenità”. 04/11/15 11.10 12 >EVENTI< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 In memoria di Baroni Il Parco Agrometeorologico dell'Agraria gli sarà intitolato A d una anno esatto dalla morte Fabriano ricorderà uno dei suoi figli più noti: Andrea Baroni. Grazie ad una eccellente sinergia fra amministrazione comunale, Istituto Tecnico Agrario “Vivarelli” e Circolo della Stampa, venerdì 13 novembre, il complesso di strumenti che compongono il Parco Agrometeorologico dell’Ita, sarà intitolato al generale Baroni, volto notissimo per oltre venti anni della Rai per la rubrica “Che tempo fa”. Andrea Baroni era nato a Fabriano nella zona dei vicoli Marimengo, nel quartiere Borgo, il giorno di S. Valentino del 1917. Ben presto si era trasferito a Roma ma aveva mantenuto i collegamenti con la sua città natale non solo per la presenza di parenti, tanto che quattro anni fa quando la giornalista Annalisa Edmondo Bernacca ed Andrea Baroni Venditti scrisse la sua biografia intitolata “Il cavaliere delle rose e delle nuvole” volle che il volume che ripercorre la sua vita fosse presentato nell’Oratorio della Carità. Nel 1973 Baroni ancora ufficiale dell’Aeronautica unitamente ad Edmondo Bernacca (ambedue erano allora colonnelli) era entrato in Rai per condurre la rubrica che ha dato il via a quel movimento di interesse, sempre più vasto, che si basa sulle previsioni meteorologiche. Successivamente il colonnello di origine fabrianese ha tenuto rubriche anche su quotidiani prestigiosi quali "Repubblica" e "La Stampa". Il Parco agrometeorologico del “Vivarelli” fornisce, quotidianamente dati su tutto ciò che riguarda il meteo dell’entroterra marchigiano. E’ una struttura tra le più antiche del settore poiché risale agli anni di costituzione della scuola alla fine del 1.800. Alla manifestazione oltre al sindaco Giancarlo Sagramola, al dirigente Oliviero Strona, al responsabile del Parco, Francesco Sbaffi, al presidente del Circolo della Stampa, Luciano Gambucci, all’autrice della biografia Annalisa Venditti, parteciperanno anche membri della famiglia Baroni. I grandi artigiani alla corte di Papa Leone XII Sabato 7 novembre l’Università Popolare di Fabriano darà avvio all’anno accademico 2015/2016 con un'interessante cerimonia, alla quale tutti sono invitati a partecipare. Alle 10.15 sarà il Vescovo Giancarlo Vecerrica a celebrare la Messa nella Cattedrale di San Venanzio, seguirà alle ore 11, al ridotto del Teatro Gentile il saluto del sindaco Giancarlo Sagramola e del presidente della Fondazione Carifac Marco Ottaviani. Con il coordinamento della presidente Fernanda Dirella, sarà avvincente ascoltare la lezione inaugurale di Ilaria Fiumi Sermattei “Facocchi e cassaroli, scultori e metallari, intagliatori e doratori, ricamatori e trinaroli” Artisti e artigiani di Papa Leone XII. Ilaria Fiumi Sermattei è nata a Milano nel 1970, ha conseguito la laurea in lettere, indirizzo in Berlina di Gran Gala, fatta costruire nel 1826 da Papa Leone XII storia dell’arte moderna. Specializzata in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Firenze, ha conseguito il Master in gestione e comunicazione dei beni culturali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 2012 è funzionario storico dell’arte presso la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, ora Segretariato Regionale del Piemonte. Attualmente sta svolgendo un dottorato di ricerca in Studi sul patrimonio culturale presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, sede di Ravenna (2014-2016). E’ discendente di Papa Leone XII, Annibale Sermattei conte della Genga, che nacque a Monticelli di Genga, il 22 agosto 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, apparteneva ad un casato che da secoli aveva tratto i propri titoli di nobiltà dal feudo pontificio di Genga e da un castello sul quale si inalberava l’insegna di famiglia, un’aquila coronata d’oro in campo azzurro, che il futuro papa, in un bando del 1824, avrebbe arricchito di un nuovo particolare: una corona a tre punte. Il suo pontificato durò dal 1823 al 1829, data della sua morte. Al suo secondo anno accademico, l’Università Popolare di Fabriano, ha già iniziato i propri incontri il 15 ottobre presso il Ridotto del Teatro Gentile, con una ventata di novità delle prospettive didattico-culturali, accompagnate dai laboratori, proiettate verso un arricchimento istruttivo e sociale, che vede l’associazione di promozione sociale protagonista. L’impegno della presidente Dirella e della presidente onoraria Marisa Bianchini sarà coadiuvato dai membri del consiglio direttivo: Luisa Pierantoni, Lucia Fava, Aldo Giordano, Bruno Paris, Elvio Corrieri, Giuseppe Tarsia, Laura Stroppa, Valter Picchi. Castellani: il dottore racconta... Giovedì 19 novembre alle 21 presso il teatrino della parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore verrà presentato il libro “Un medico, una vita ...e gli altri”, ovvero racconti, riflessioni ed emozioni vissute insieme da parte del dottore Franco Castellani. Presenterà in sala Michele Farneti. Nei giorni successivi il libro sarà distribuito presso lo studio medico in piazza Garibaldi e presso la libreria Lotti. Questa pubblicazione segue a ruota, anche nel titolo, la precedente del 2012. “E’ stata realizzata, questa volta senza ripensarci, - sono parole di Franco - per salutare tutti quanti hanno vissuto con me la meravigliosa esperienza di vita nella professione medica, giunta al capolinea. In questa nuova esperienza, non racconto in particole di me, ma ho voluto dare voce ed emozioni agli altri, riportando lettere, colloqui, storie di altre persone. Tra le altre cose ci sono allegre bischerate del periodo infanzia, adolescenza a Fossato, raccontate con allegria e nostalgia. Ci sono lettere e sensazioni dei pazienti dopo il precedente libro, ci sono sensazioni ed emozioni dei familiari dei pazienti Hospice, ci sono lettere di colleghi, sacerdoti incontrati nella vita, riferimenti sportivi, ludici, e aneddoti medici”. Inoltre il ricavato andrà tutto in beneficienza al Cav e all’orfanatrofio delle suore Rubatto in Perù, e nell’incontro di Fossato del 28 novembre, all’Oratorio parrocchiale. In entrambe le circostanze in sala verrà consegnata ai presenti una copia del libro, con l’invito a fare una donazione in favore delle scelte già fatte dall’autore. La copertina del libro Un nuovo appuntamento a "VoltaPagina": fari puntati sullo scrittore Giovanni Arpino Sesto appuntamento della oramai nota rassegna culturale di autori e scrittori italiani del Novecento, che si svolge nel magnifico Oratorio del Gonfalone di Fabriano, curata dal giovanissimo Paolo Gionchetti. Nei precedenti incontri si è parlato di: Ennio Flaiano, Dino Buzzati, Guido Morselli, Giovannino Guareschi, Giuseppe Prezzolini. Sabato 7 novembre alle ore 18 è la volta di Giovanni Arpino (1927-1987) che verrà presentato dallo scrittore, giornalista e critico letterario, Alessandro Moscè, dove illustrerà l’opera di Arpino che nella sua lunga carriera ha pubblicato sedici romanzi, oltre duecento racconti, ha vinto premi letterari prestigiosi come: Premio Strega nel 1964 con l’Ombra delle Colline, il Premio Moretti d’oro nel 1969 con "Il buio e il miele", dove furono tratte due fortunatissime pellicole: Profumo di donna, 12 eventi.indd 2 di Dino Risi con la partecipazione di Vittorio Gassman e Scent of a woman, di Martin Brest con Al Pacino, il Premio Campiello nel 1972 con "Randagio è l’eroe", il Super Campiello nel 1980 con "Il fratello italiano". La sua fu una scrittura varia, che scorre dall’ironico al grottesco. Personaggio ruvido, ironico, ignorava il bon ton e diceva pane al pane e vino al vino. Con sottile indagine affrontò nei suoi racconti e romanzi i conflitti psicologici tra individui, e tra individuo e società, nel periodo che va dal boom economico fino agli anni di piombo. Indro Montanelli scrisse: “Un’ora con lui era un bagno d’osservazioni, ricordi, aneddoti, confessioni, sembrava che ti avesse spiattellato su un tavolo tutto se stesso”. Arpino non fu solamente scrittore raffinato e brillante, ma polemista vivace e cronista sportivo incisivo, straordinario testimone del suo tempo. Nessuno come lui ebbe questa capacità di anticipare il futuro, mode e argomenti. La sua fu una chiaroveggenza intellettuale, di chi sapeva leggere dentro un avvenimento, dentro la fragilità dell’essere umano. Come Eugenio Montale, Arpino esortava a preservare, in tutte le cose, una quotidiana decenza rifiutando ogni forma d’ipocrisia, bassezza e volgarità. Sandro Tiberi 04/11/15 11.08 13 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Il trading non è dannoso Il consulente Paolo Mignani ci introduce nei segreti dei mercati finanziari D nelle aziende piccole che si quotano in borsa perché sono facilmente controllabili da grossi gruppi finanziari che ne determinano l'andamento a loro favore. di ELISA PALLOTTA i crisi economica ne abbiamo sentito parlare tanto. Molti pensano al gioco in borsa come possibile deterrente, ma non hanno la preparazione e gli indizi giusti per gestire le scelte, piccole e grandi, nel mondo delle azioni. Sappiamo che il gioco in borsa è per chi si intende di mercati finanziari. Ma come conoscerlo? Come poterlo seguire, come poter prevedere le mosse ed investire qualcosa del proprio portafoglio per farlo fruttare? Ce ne parla Paolo Mignani (nella foto), ex promotore finanziario fabrianese ed oggi appassionato di formazione personale, di gruppo e di trading. Cos’è il gioco in borsa? Partendo dal presupposto che il 95% di chi accede al gioco in borsa perde del capitale per mancanza di esperienza nel settore e che chi ne sente parlare lo considera un gioco d'azzardo o una perdita certa, occorre saperne qualcosa in più. Il gioco in borsa, effettivamente, è semplice, si basa sulla vendita o sull’acquisto. To trade, letteralmente, significa commerciare, cioè comprare e vendere. Ora occorre sapere che qualsiasi tipo di attività intellettuale o pratica, compresa quella commerciale, necessita di una dovuta preparazione. Esempio: diamo per scontato che il pilota di un aereo debba necessariamente avere un bagaglio di esperienza e un numero elevatissimo di ore di volo. Nessuno può pretendere di saper guidare un aereo per il semplice fatto di averlo comprato. Per ottenere guadagni sui mercati finanziari bisogna acquisire un'elevata preparazione teorica ed un approccio graduale al sistema in cui ci si immette, come del resto in qualunque altro settore. Quando si parla di azioni è necessario avere una elevata competenza finanziaria, ma quando si parla di trading si entra in un settore dell’alta finanza ancora più sofisticato. Si lavora in un settore ad altissimo livello nel terziario, che in questo caso è terziario avanzato. In linea generale l'approccio al gioco in borsa viene vissuto con troppa superficialità. Non è il trading ad essere dannoso, ma lo è l'approccio mentale. Che tipo di titoli azionari occorre evitare? Le azioni da evitare sono quelle che hanno poco flottante, cioè poca capitalizzazione in borsa. Bisogna guardarsi dall'investire Il “Sole 24 Ore" fornisce informazioni adeguate per iniziare a giocare in borsa, oppure si deve avere la cautela e la costanza di apprendere altrove il funzionamento del mercato globale? Non esiste una fonte certa ed esauriente di informazioni sul gioco in borsa. Ci sono solo delle regole di base che si sviluppano attraverso calcoli basati su logaritmi, basati a loro volta sulla matematica attuariale, cioè calcoli ormai computerizzati che aiutano l'interpretazione dell'andamento dei mercati. Per questo la maggior parte delle nozioni che si possono apprendere sono solo conoscenze di base fondate su due impostazioni basilari: l'analisi tecnica e l'analisi fondamentale. Mi spiego: la prima, l'analisi tecnica, parte dal concetto che lo studio del grafico in cui si evidenzia l'andamento del rialzo o del ribasso di ogni mercato “ordine su ordine” (tick by tick) è sufficiente per determinare le scelte di acquisto e di vendita dei vari titoli azionari. La seconda, l'analisi fondamentale, è basata sul concetto per cui lo studio della singola azienda quotata in borsa, dei singoli prodotti immessi sul mercato, del settore in cui si trova ed altre variabili, permette una valutazione a medio e lungo termine del prezzo che si concretizzerà sul mercato. L'accesso alla conoscenza delle suddette analisi viene fornito dalle università di Economia e Commercio con specializzazione ai mercati finanziari. Tuttavia un'informazione di base si può raggiungere tramite Internet o i libri specializzati. Vendita dell'ex Ardo: valida per la Procura La Procura si schiera dalla parte del ministero e dell’imprenditore Giovanni Porcarelli dichiarando valida la vendita dell’ex Ardo – oggi Jp – all’industriale cerretese. Per la prima volta la Procura generale della Repubblica scende in campo nella spinosa vicenda e, alle porte del definitivo verdetto della Cassazione, dice pubblicamente la sua ritenendo di fatto legittimo e meritevole di accoglimento il ricorso rispetto alle due sentenze di primo e secondo grado in cui era stata ritenuta nulla la cessione dell’impresa commissariata che conta 700 dipendenti, mai come in questi giorni in ansia per il loro futuro. Il memoriale presentato dalla Procura, dunque, chiede ai giudici della Cassazione prossimi a riunirsi a sezioni unite di ribaltare i due verdetti precedenti e di conseguenza consentire all’impresa fabrianese di proseguire la propria attività. “L’intervento della Procura non è solo relativo alla sola ammissibilità tecnica del ricorso, ma è entrato anche nel merito – afferma Leone Latini, avvocato di Giovanni Porcarelli, dopo che nell’udienza di qualche giorno fa anche i pubblici ministeri hanno avuto l’opportunità di esprimere una valutazione sia in modo verbale, sia attraverso un memoriale consegnato ai giudici. Un parere ovviamente non vincolante, “ma di sicuro – aggiunge Latini – fa piacere che la Procura si sia espressa in modo così chiaro. Peraltro erano stati di tenore ben diverso i pronunciamenti dei procuratori in casi affini che vedevano coinvolti organismi emanazione di Stato e Ministero, in quelle circostanze ritenuti in difetto”. Insomma una presa di posizione ‘super partes’ che in qualche modo fortifica le speranze di un clamoroso ribaltone al terzo ed ultimo grado di giudizio, così come richiesto anche da Romano Vaccarella, l’avvocato già di Silvio Berlusconi e di altri clienti illustri ingaggiato dal Ministero per cercare di salvare l’operazione avvenuta a fine 2011. In ogni caso si tratta di una vicenda destinata, qualunque sia il suo esito finale, a fare giurisprudenza in quanto mai prima d’ora in Italia era stata congelata così a lungo una vendita effettuata dai commissari per conto del Ministero. Ora non rimane che attendere probabilmente il mese di dicembre, quello in cui la Cassazione dovrebbe sentenziare, peraltro a strettissimo giro di posta con la scadenza del piano quadriennale presentato dall’azienda. Il prossimo 27 dicembre, infatti, scade l’accordo sui quattro anni di cassa integrazione straordinaria per i 700 lavoratori e dunque, anche in caso di verdetto favorevole, ci sarà comunque da trovare soluzioni conservative, in quanto in quest’ultimo periodo la stragrande maggioranza dei dipendenti dell’azienda è stata chiamata in fabbrica con il contagocce. Sono in ansia per il loro futuro 700 dipendenti 13 spazio lavoro.indd 2 È possibile imparare a giocare in borsa? Come? Occorre trovare specialisti di alto livello nelle banche o nelle finanziarie autorizzate dalla Consob, che normalmente operano nelle grandi istituzioni finanziarie (fondi o Sicav, ndr), ma soprattutto bisogna prendere coscienza che come in tutte le cose va aumentato il bagaglio di conoscenze personali. Quali possono essere i risultati reali di un investimento mirato? Il risultato dipende dall'andamento dei mercati e dall'interpretazione lungimirante degli stessi. Pochi sanno che nel dare i dividendi, ovvero il compenso annuale che l'azienda conferisce all'azionista che ha investito in essa, ci saranno aziende che conferiscono oltre il 6%. Quali i mercati in rialzo e ribasso, così da poter avere qualche buona indicazione? Non si può definire semplicisticamente un mercato in rialzo o in ribasso, se non con un'analisi continua e puntigliosa, ed è importantissimo il timing, cioè la decisione giusta per investire al momento giusto, attualmente in continua evoluzione. E’ possibile farsi una cultura sui mercati finanziari anche senza una laurea e quindi poter investire il proprio denaro in borsa? Sì, è possibile, perché ai tempi d'oggi la diffusione delle informazioni è talmente elevata che dopo un'accurata ricerca personale ed indipendente il gioco in borsa può essere fattibile e trasformarsi in investimento. In America, dove c’è una cultura finanziaria più evoluta, è normale che le casalinghe integrino il reddito familiare giocando ogni giorno qualche ora in borsa. SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ RILEVATORI-INTERVISTATORI PER IL SISTEMA DELLE INDAGINI STATISTICHE DELLA REGIONE MARCHE - ANNO 2016. La P.F. Sistemi Informativi Statistici e di Controllo di Gestione della Regione Marche ha il compito di rinnovare l’elenco dei rilevatori-intervistatori per il sistema delle indagini statistiche della Regione Marche. L’elenco regionale dei rilevatori contiene la lista dei soggetti ritenuti idonei per titolo di studio, esperienza, specializzazione e capacità professionale a svolgere la funzione di rilevatore statistico nelle indagini svolte dalla Regione Marche. Requisiti: assenza di lavoro subordinato a tempo indeterminato presso organismi pubblici o privati; essere in possesso di almeno uno dei seguenti titoli di studio: laurea o diploma di scuola secondaria superiore; essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: comprovata preparazione informatica (attestata dal conseguimento di almeno uno dei seguenti attestati: certificato MOUS, certificato ECDL - Patente Europea di Computer, attestato di frequenza e superamento di un corso di qualifica professionale per elaborazione dati o equivalente non inferiore alle 300 ore, esame universitario in materia informatica); comprovata esperienza teoricopratica in attività di rilevazione statistica (attestata dall'aver espletato almeno un’indagine statistica prevista nel Programma Statistico Nazionale e/o Regionale o svolta per conto della Regione Marche, con dichiarazione certificata degli enti committenti); comprovata esperienza teorico-pratica di almeno un software statistico. L’iscrizione all’elenco è effettuata esclusivamente con modalità telematiche attraverso la procedura online, presso gli Uffici della struttura P.F. Sistemi Informativi Statistici e di Controllo di Gestione ad Ancona, Via G. da Fabriano n. 2, Palazzo Li Madou, sarà disponibile, previo appuntamento telefonico, una postazione informatica per la compilazione e l’inoltro della domanda. Scadenza: ore 23:59 del 30/11/2016. Il bando completo è consultabile all’indirizzo www.regione.marche. it > Avvisi. Per informazioni: Nadia Pacetti 071.8064478 [email protected]. it - Loredana Giannini 071.8064469 loredana. [email protected] - Lucchetti Cristina 071.8064465 cristina.lucchetti@regione. marche.it. ~BIO PHARMA DAY 2015 - ROMA Aperte le iscrizioni al Bio Pharma Day - il career event di Jobadvisor focalizzato sulle professioni del settore pharma, biotech, ricerca rivolto a studenti, laureati, dottorandi, postdoc/ assegnisti di ricerca in Scienze Biologiche, Biotecnologie, CTF, Farmacia, Chimica, Ingegneria Biomedica - che si terrà a Roma il 25 novembre al Centro Congressi Frentani, Via dei Frentani n. 4, a due passi dalla Stazione Termini e dall’Università La Sapienza. I visitatori - per i quali la partecipazione è gratuita su registrazione - potranno sostenere un colloquio diretto con gli HR delle aziende del settore presenti, che stanno cercando nuovi interessanti profili professionali tra i migliori laureandi e neolaureati. Un’ottima occasione per i giovani del centro-sud per incontrare i recruiter e avviare la propria carriera. Sul sito è possibile conoscere le realtà presenti e organizzare la propria presenza in evento. Tutte le informazioni e il form per l’iscrizione al link: www.biopharmaday.it > APPOINTMENTS > ROME NOVEMBRE 2015. Contatti: www.facebook.com/careerdirectory; www.linkedin.com/company/jobadvisor; www. jobadvisor.it; www.careerdirectory.it; www. biopharmaday.it; www.internationalcareerday. it; Paola Piovesana - referente Comunicazione Jobadvisor – 338 1279499 -Comunicazione@ jobadvisor.it; Jobadvisor srl - viale Brianza, 30 - 20127 Milano - numero verde 800 193776. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: [email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. 04/11/15 11.12 14 >MATELICA< Il giorno più bello, una mostra di foto L di SARA NOÈ o scorso 31 ottobre è stata inaugurata, presso Palazzo Ottoni, la speciale esposizione curata dalla fotografa Sara Magnapane dal titolo “Spose Fantastiche”. È proprio l'unione fra la magia del sentimento che permea il giorno del matrimonio con l'immaginario che fa sognare solitamente bambine e ragazze, quello che ruota intorno alle giovani protagoniste di cartoni animati e fiabe, che rende ogni scatto in mostra qualcosa di particolare e suggestivo. Ma non ci sono solo le incarnazioni in abito da sposa di Biancaneve, Elsa o Alice a rendere affascinanti le fotografie esposte, c'è anche un altro elemento che rende l'alchimia perfetta: l'ambientazione. I luoghi che Sara ha scelto per donare una cornice ideale alle sue “spose fantastiche” sono dei piccoli gioielli del nostro territorio, luoghi che hanno in sé la magia e il fascino della natura, dell'arte e della storia. La faggeta di Canfaito è divenuta così, con una visitatrice singolare in un bellissimo abito rosso, il bosco che Cappuccetto attraversa, la Rocca di Gagliole, col suo imponente maschio, è diventato l’eccellente sfondo per una risvegliata Aurora, la splendida scalinata del Comune di Matelica è una perfetta “casa” per la scarpetta persa da Cenerentola e così via, scatto dopo scatto, l'unione di personaggi, luoghi e abiti, la maestria nel gestire la luce e la bellezza le “principesse”), del Salone Image di Castelraimondo (per le acconciature) e della Città di Matelica, che ospita la mostra nell'ingresso di Palazzo Ottoni, ed è riuscita ancora una volta con entusiasmo e dinamismo a dare vita ad un altro interessante piccolo grande evento. La mostra è liberamente visitabile fino all'8 dicembre. Un momento della serata dell’inaugurazione delle modelle si fa sempre più sorprendente. L'idea e la realizzazione della mostra è di Sara Magnapane che ha trovato la collaborazione di Delsa Atelier (per gli abiti da sposa), del Centro Estetico Marina (per il trucco del- EMOZIONI DAL PIANETA SCOUT a cura di Giulio Carbonari "Band of brothers" (Banda di fratelli); questo è il termine che sceglierei per descrivere il Clan scout di cui faccio parte. Un gruppo composto da più di 25 ragazzi tra i 17 e i 21 anni che quest'anno, per la consueta Route estiva, ha deciso di cimentarsi in un percorso da Onano (Lazio) sino a Orbetello (Toscana), dal 7 al 13 agosto. Banda di fratelli, dunque, perchè siamo uniti proprio come se fossimo parenti, e al tempo stesso ci distinguiamo per carattere e idee, formando un gruppo veramente molto eterogeneo. Tornando alla nostra Route, la prima tappa, Onano-Sorano, non è stata particolarmente difficile, mentre la fatica si è fatta sentire soprattutto nella seconda (Sorano-Pitigliano) e nella terza (Pitigliano-Manciano), dove abbiamo dovuto camminare per tutto il pomeriggio sotto una pioggia incessante. Nelle nostre attività ci siamo concentrati molto sull'aspetto della comunità, soprattutto sull'integrazione dei nuovi arrivati; nel far questo siamo stati aiutati dai nostri capi, i quali hanno deciso di dividerci in piccoli gruppi e spedirci in diversi paesini intorno a Manciano, con l'obiettivo di arrivare autonomamente alla meta finale, Orbetello (attività chiamata Hike). Non sono mancati 14 matelica.indd 2 neanche dei piccoli piaceri, come il bagno durante il pomeriggio dell'ultimo giorno in una delle spiagge del Monte Argentario in grado di compensare ampiamente il sudore perso nei giorni precedenti. Ogni Route ha la sua storia, ha il suo zaino pesante e la poca voglia di partire, ma nulla di tutto questo vale quanto un "Signor tra le tende schierati" recitato prima di andare finalmente a dormire, ripensando alla faticosa salita fatta durante il cammino. Un lieve sorriso sulle labbra, perché, pur sentendola nei muscoli delle gambe, sei conscio di avercela fatta, passo dopo passo, a fianco ai tuoi compagni e amici. Il taglio del nastro con l’assessore Potentini, il consigliere Casoni, Sara Magnapane e Ilenia Bravetti che ha posato per “Cenerentola” L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Arriva Francesca Scotti Appuntamento con la letteratura C'è un nuovo incontro con la letteratura contemporanea in programma per la Libreria Kindustria (viale Martiri della Libertà 65/b) per venerdì 6 novembre (ore 19), l'ospite speciale di questa settimana è Francesca Scotti, giovane autrice nata nel 1981, che presenterà il suo ultimo romanzo: “Il cuore inesperto” (Elliot Edizioni). Francesca Scotti è nata a Milano, si è diplomata al Conservatorio e laureata in Giurisprudenza, nel 2011 ha esordito con la raccolta di racconti “Qualcosa di simile”, selezione Scritture Giovani, vincitrice del Premio Fucini e finalista al Premio Joyce Lussu città di Offida. Dal libro è stato tratto l’omonimo cortometraggio per la regia di Alessandra Pescetta. Nel 2013, per Terre di Mezzo Editore, è uscito “L’origine della distanza”. Vive tra l’Italia e il Giappone. “Il cuore inesperto” racconta la storia di Anita, diciassettenne divisa tra le responsabilità in famiglia e l'amore per la musica, una storia in cui alla fine è proprio la musica ad incarnare il consueto e inesauribile mistero che alberga nel cuore inesperto di ogni ragazza. Il calcio posticipa per Rossi e pensa al piccolo Simone Non solo una giornata all’insegna dello sport quella che vivrà Matelica domenica allo stadio comunale in località Boschetto. Ci sarà molto altro in campo oltre all’undicesima giornata del campionato di serie D che vedrà i biancorossi contro il Castelfidardo. Parte dell’incasso della gara sarà, infatti, devoluto al piccolo Simone Storani, 5 anni, che necessita di creme costosissime per il viso a causa delle ustioni riportate in seguito a un incidente domestico. Non è tutto. La partita sarà posticipata alle 15.30 dal momento che domenica correrà il Gran Premio di Valencia Valentino Rossi e per permettere a tutti gli appassionati di seguire la corsa del pilota italiano che si gioca il suo mondiale, sarà allestito un maxi schermo proprio allo stadio alle 14. In questo modo gli sportivi potranno godersi la gara del Moto Gp e non rinunciare a seguire anche il Matelica. Il costo biglietto d’ingresso resterà invariato. “Abbiamo pensato di organizzarci in questo modo perché seguendo le vicende di questo bimbo ci è sembrato giusto fare qualcosa per le sue esigenze e aiutarlo – ha detto il presidente del Matelica Mauro Canil – Lo sport da sempre per noi non si limita al terreno di gioco o al risultato ma deve essere un mezzo per portare avanti anche altri valori. Così, nel nostro piccolo aiuteremo Simone che abbiamo già raggiunto telefonicamente e speriamo possa essere allo stadio domenica. Mi auguro di avere una bella risposta da parte del pubblico e dei nostri tifosi. Per fare in modo che ciò avvenga, considerando che domenica correrà anche Valentino Rossi una delle corse più importanti della sua carriera, abbiamo posticipato la partita di un’ora, alle 15.30, allestendo un maxischermo attraverso il quale si potrà seguire direttamente allo stadio il gran premio di Valencia e poi la partita Matelica – Castelfidardo. Abbiamo già avuto qualche richiesta per ulteriori offerte per il piccolo Simone e speriamo che possa essere una bella domenica”. 04/11/15 11.45 >MATELICA< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 15 Tra banda, corale e teatro di ANTONIO GENTILUCCI T eatro pronto ad accogliere tanti appassionati, per l’inizio della stagione teatrale 2015-2016. E si comincia con una produzione a….km 0! L’esperimento, riuscito, di mettere insieme tutte le risorse e i talenti del territorio era già stata fatta con lo spettacolo su Enrico Mattei. Quest’anno Banda “Veschi”, corale polifonica “Antonelli” e compagnia teatrale Ruvido Teatro si sono rimessi attorno ad un tavolo, e ne è uscito questo spettacolo particolare e molto interessante su “La Grande Guerra”, in occasione dei 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Sembra che la grande storia sia un serbatoio di interesse e motivazione per le maestranze del territorio, per lavorare assieme. Lo spettacolo ripercorre, in un filo ideale, la canzone patriottica come si origina nella prima guerra di Indipendenza (1848-1849) e via via fino alla prima guerra mondiale (1915-1918). Dall’Inno di Mameli, insomma, fino alla Leggenda del Piave. Insieme e tra questi due pezzi che tutti conoscono, tante canzoni oggi magari poco o nulla conosciute, ma note ai nostri nonni, bis e trisnonni. Lo spettacolo offre anche un passaggio sul grande compositore Giuseppe Verdi, che ebbe forti simpatie per il movimento risorgimentale e considerato un simbolo dai patrioti tantoché essi gridavano Viva Verdi nei teatri del Lombardo-Veneto (e non solo), dove, per essi, Verdi era l'acronimo di Vittorio Emanuele Re d'Italia. La canzone patriottica interpreta momenti di esaltazione, di speranza, di gloria, di rivincita, ma anche di dolore, soprattutto in quella grande ecatombe che fu la Prima Guerra Mondiale. Soddisfatta anche l’assessore Cinzia Pennesi: “E’ l’apertura ufficiale della stagione ed è, insieme, il benvenuto delle associazioni che operano nella città in questo ambiente teatrale, sempre più la 'piazza d’inverno' e che è di tutti. Tra l’altro ora il foyer ospita…il Verdicchio, grazie all’enoteca. La musica e il vino d’altra parte, condividono una cosa: sono capaci di intessere dialoghi e costruire amicizie! Corale, banda, con le voci più note di RuvidoTeatro, sono le istituzioni impegnate insieme per questo spettacolo, costruito sul centenario della Grande Guerra. Verranno eseguiti canti dell’epoca e letture scelte per meglio illustrare questi canti. E’ un inno alla memoria”. Stefania Craxi racconta la notte di Sigonella a Palazzo Ottoni Nuovo appuntamento a Matelica con i protagonisti dell’attualità e del giornalismo. Il 12 novembre, alle 21, si svolgerà presso la sala M.Boldrini di Palazzo Ottoni la presentazione del libro (edito da Mondadori) e docu film “La notte di Sigonella”, a trent’anni dalla più acuta crisi diplomatica del dopoguerra tra Italia e Stati Uniti. Interverranno l’autrice, Stefania Craxi, figlia dell’allora Presidente del Consiglio Bettino, il direttore del Tempo Gian Marco Chiocci e la professoressa Cinzia Di Paolo, docente di Diritto internazionale all’Università di Camerino. A moderare l’incontro Pietro De Leo. “Abbiamo programmato un evento unico nel suo genere, di eccezionale attualità –dichiara Alessandro Bettino Craxi con l’allora Presidente Usa Ronald Reagan Casoni, Presidente del Consiglio Comunale di Matelica e promotore dell’evento- nel periodo del drammatico braccio di ferro tra Italia ed India per la questione dei Marò. Una lezione di politica estera – quella di Sigonella - che conferì all’Italia un posto di prim’ordine al tavolo dei grandi. Matelica ospiterà relatori illustri, moderati dal nostro bravissimo Pietro De Leo; Matelica come Roma ed altre città importanti, ove verrà presentato questo libro dai contenuti in parte inediti”. Appuntamento, dunque a giovedì 12, ore 21 a Matelica. M5S su opportunità e finanziamenti dall’Ue Si terrà venerdì 13 novembre alle ore 20 presso la “Sala Boldrini” in Piazza Enrico Mattei, un incontro pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle. Lo scopo dell’iniziativa, spiegano gli organizzatori, “è quello di informare i cittadini sulle possibilità di finanziamento da parte dell’Unione Europea con particolare riguardo ai finanziamenti diretti, cioè, senza San Martino per aiutare l’Unitalsi La sottosezione Unitalsi di Matelica, nei giorni 7-8-11 novembre intende riproporre “San Martino per l’Unitalsi”. Tale iniziativa, oltre a voler sensibilizzare maggiormente tutti nei confronti delle persone malate, è rivolta a raccogliere fondi per facilitare la partecipazione dei disabili ai pellegrinaggi e sostenere le iniziative di solidarietà dell'associazione. Per questo vi aspettiamo numerosi in piazza "Mattei”, dove potrete trovare dolci tipici del periodo e caldarroste. 15 matelica.indd 2 l’intermediazione dello Stato Italiano delle Regioni o altre istituzioni. L’incontro è rivolto a tutti è di particolare interesse per quelle categorie che maggiormente potrebbero avere accesso ai fondi europei in maniera diretta (giovani, partite iva, commercianti, piccole medie imprese). Uno dei problemi del nostro paese è la scarsa capacità di usare i fondi Produzione a km.0 e tutti insieme...alla Grande Guerra Ascoli Piceno e i “Sogni di Carta” di Falcioni Incredibile successo per l'artista matelicese Mauro Falcioni che ha esposto le sue opere a Palazzo dei Capitani dal 12 al 28 ottobre. Ascolani e turisti, provenienti da ogni dove, hanno potuto apprezzare le illustrazioni, i meravigliosi dipinti, la tecnica e la poesia dei tratti e dei colori che li hanno letteralmente incantati. Il successo è testimoniato non solo dalle numerose vendite, ma anche dalle molte commissioni ricevute che andranno ad arricchire diverse collezioni private. Nomi noti del mondo dell'arte hanno visitato la mostra, manifestato interesse e fatto i complimenti a Falcioni. Spiccano tra tutti, quello del famoso artista Teodosio Campanelli, anche lui in mostra a Palazzo dei Capitani e quello di Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno, nonché critico d'arte tra i più importanti nel panorama italiano, che ha definito l'opera del Falcioni: “Poesia e versi in veste molto suadente”. Vista l'esperienza estremamente positiva Mauro Falcioni si augura di tornare presto nella splendida Ascoli Piceno. Serena Scolaro Una delle opere in mostra europei. Abbiamo la possibilità di accedere a delle risorse che sono disponibili ma spesso non ne siamo capaci!”. Alla presenza del sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, interverranno Laura Agea (portavoce al Parlamento Europeo – EFDD/ M5S), Patrizia Terzoni (portavoce al Parlamento Italiano - M5S), Andrea Boffi (esperto in europrogettazione). BREVI DA MATELICA ~IN BIBLIOTECA LA MOSTRA SUL LAVORO E’ iniziata presso la Biblioteca comunale “Bigiaretti” la mostra fotografica “Storia e Memoria del lavoro nel tempo”, organizzata dalla Cgil – Spi (Sindacato Pensionati Italiani) di Macerata, con il patrocinio del Comune di Matelica. La mostra sarà visitabile fino al 21 novembre, negli orari di apertura della Biblioteca, vale a dire dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Mauro Falcioni con Teodosio Campanelli 04/11/15 11.47 16 >MATELICA< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 L’azienda chiude? Proviamo a riaprirla noi Anche i matelicesi nella cooperativa che punta a rilevare la Desi Mobili di ANTONIO GENTILUCCI costituita, si chiama “D’Esi società cooperativa”, ci ha detto il Presidente della stessa, Mauro Goldoni. Rischiate molto di vostro, Adesso stiamo definendo il piano, sarà pronto entro il mese di novembre, poi sarà sottoposto al giudice e ai liquidatori, e inizierà credete davvero che la storia della Desi possa ancora avere molto futuro? “Noi crediamo alla nostra professionalità e al fatto che l’azienda abbia un potenziale enorme. Ci sono tutte le condizioni per fare ripartire questa fabbrica, che aveva mercato, competenze, qualità nei macchinari”. A che punto siamo dell’iter per l’eventuale, speriamo, riapertura? una trattativa per capire nei dettagli quale parte dell’azienda affittare, e ai relativi macchinari e materiali. Tutto dovrà essere discusso con i curatori. Fattore importante da sottolineare, questi ultimi si sono resi immediatamente disponibili ad ascoltarci, perché al momento noi siamo l’unica prospettiva concreta. Oltre ad avere la competenza, e l’esperienza, abbiamo trovato un’importante figura Legambiente cerca volontari: il Circolo dell'Acquarella a rischio le bellezze della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Canfaito. La sensibilità e passione, dei volontari dell’associazione, non ha fatto dimenticare l’importanza del fiume partecipando attivamente al progetto “Esperienza Esino” al fine di salvaguardare il meraviglioso, e, a volte capriccioso fiume che attraversa la città di Matelica. Di attività in questi sei anni, ce sono state tante altre legate alle problematiche ambientali più o meno gravi del territorio, ma purtroppo, la situazione socio-economica è cambiata in modo radicale mettendo in crisi, anche, il O rmai tutti abbiamo imparato, direttamente o indirettamente, l’iter per un’azienda in difficoltà. Cassa integrazione, mobilità, disoccupazione e, nei casi peggiori, la messa in liquidazione dell’azienda. Lo abbiamo visto con la Mediterranea, lo stiamo vedendo con la Padav di Esanatoglia ora. Ma sta nascendo anche un passo successivo, come ci stanno insegnando alcuni ex-dipendenti della Desi Mobili. L’azienda, in crisi di liquidità, aveva chiuso, dovendo lasciare a casa 140 lavoratori del territorio, la maggior parte dei quali sono proprio matelicesi. E ora alcuni di questi hanno deciso che non volevano aspettare a casa, che in questo lavoro ci credevano. Diciannove ex-dipendenti si sono infatti costituiti in cooperativa, hanno iniziato a parlare con i liquidatori e con i comuni interessati. Hanno già avuto un incontro con quello di Matelica, Delpriori, Nel territorio di Matelica, Fabriano e Cerreto d’Esi grazie ad un gruppo di giovani ambientalisti, che si sono impegnati a monitorare, promuovere e valorizzare il territorio con attività e iniziative coinvolgendo non solo i cittadini ma anche insegnanti e alunni, nel 2009 è nato il Circolo Legambiente “Valle dell’Acquarella”. Sono state organizzate campagne per il Risparmio Idrico, per il Riciclo dei Rifiuti, per la promozione all’illuminazione sostenibile e contro il consumo del suolo. Sono stati promotori di manifestazioni locali come “Viviamo il che ha definito l’esperimento “un buon precedente, una modalità che potrebbe essere sperimentata anche in futuro con successo”. Una storia in realtà, nata già in tempi…non sospetti: “Al momento in cui ci siamo resi conto che le cose non stavano andando bene, anche se ancora l’azienda lavorava, un gruppo di noi ha iniziato a ragionare di una futura cooperativa. Avevamo già intuito che così com’era, l’azienda era destinata a non avere futuro. Il discorso poi è entrato nel vivo, ovviamente, solo con il fallimento dell’azienda. Abbiamo formato un gruppo di lavoratori che si è riunito intorno a questo progetto e che ora conta circa 20 lavoratori, 19 il numero preciso. La grandissima maggioranza di essi, peraltro, proprio matelicese. Vogliamo far ripartire la Desi Mobili, azienda storica nel settore del mobile e delle cucine, legata alla grande e piccola distribuzione nazionale e orientata molto anche al mercato estero. E allora il 24 settembre l’abbiamo territorio” in collaborazione con il Centro di Aggregazione Giovanile “Scacco Matto” di Matelica, “Puliamo il mondo”, “Non ti scordar di me” e la “Festa dell’albero” con le scuole di Fabriano e Matelica. Il costante controllo dell’ambiente ha portato alla scoperta e alla segnalazione di discariche abusive di eternit. Sono state organizzate, escursioni e concorsi ambientali legati al territorio promuovendo nella scuola primaria di Matelica, la cultura ambientale e naturalistica per far conoscere, con il progetto “Adottiamo un Sentiero” il territorio e Inaugurazione... in grande stile Nel pomeriggio di sabato 31 ottobre in via Cameli 17, alla presenza di Mons. Giancarlo Vecerrica, del sindaco Delpriori e del parroco don Lorenzo Paglioni, è stato inaugurato il nuovo punto vendita del salumificio Bartocci. Una realtà locale di grande esperienza a conduzione familiare che conta 9 dipendenti e che ha voluto venire incontro alle richieste di clienti e turisti aprendo questo nuovo punto vendita, in un luogo di passaaggio e con ampio parcheggio, per valorizzare al meglio l'eccellenza dei suoi prodotti: tutte carni italiane e prodotti locali. Si tratta di un'attività che punta molto sulla qualità e sulla promozione del nostro territorio e a noi de L'Azione non resta che fargli il più caloroso in bocca al lupo per un roseo futuro! l.a. 16 matelica.indd 2 commerciale che ci aiuterà. Stiamo valutando proprio in questi giorni anche una figura amministrativa, molto esperta nel settore, disposta a collaborare con noi. Siamo sostenuti poi dalla Lega Cooperative e la Conf cooperative, che si sono unite per cercare di sostenere il nostro progetto. Ci sosterranno a livello economico. Ma è chiaro che il nostro finanziamento primario deriva da noi, dalle risorse private dei lavoratori, che si aggiungono alle risorse delle cooperative. Chiaramente questo avverrà solo se i consulenti di queste due forze reputeranno valido il progetto, cui stanno lavorando nella stesura. Abbiamo voluto anche coinvolgere anche la Giunta comunale del Comune di Matelica e di Cerreto d’Esi. Adesso si tratterà di capire come vogliono sostenerci, non stiamo ovviamente battendo cassa, è già importante che le istituzioni siano vicine al progetto. Se si rema tutti insieme, far ripartire la fabbrica (è questo un termine che ci piace, che continuiamo a sentire nostro) settore del volontariato, facendo diminuire i soci iscritti alla nostra associazione. Il Circolo “Valle dell’Acquarella” rischia di chiudere la- sciando questa area montana non più protetta da qualsiasi controllo e monitoraggio, nonché di promozione rivolta alla sensibilità ambientale. Dal primo novembre è ini- sarà più facile”. Tempi previsti? Noi puntiamo a ripartire a gennaio, ad inizio 2016. Rileverete tutta l’azienda? Come pensate di comportarvi con gli altri ex-dipendenti? Noi punteremo a riprendere una parte dell’impianto, che in parte è già pronto per ripristinare la produzione. In essa ci sono già materiale e macchinari. Il progetto primario si basa su due punti. Primo, far ripartire l’azienda. Secondo, al momento, garantire lavoro per i soci. Se le cose andranno bene, ci impegneremo a riassorbire forza lavoro, chiaramente partendo da chi già lavorava in Desi Mobili. Pensate che la vostra strada possa essere un precedente buono per altre crisi aziendali? Ci sono tanti fattori dentro questo progetto: vada come vada a noi…a me cambierà personalmente la vita, spendersi per un progetto simile ti cambia a livello umano, fa crescere voglia e determinazione a non arrendersi, a non accettare che chiudere una fabbrica diventi la normalità. Se poi qualcuno guarderà a quello che stiamo cercando di fare, anche in altre situazioni, ben venga. E’ un segnale forte che viene dato in questo territorio, legato alla voglia dei lavoratori di non subire la perdita, di avere coraggio di mettersi in gioco e rischiare. Certo non sarà facile stare in cooperativa, ogni testa, e sono tante, diverse, ha il suo peso e i suoi diritti. Farcela sarebbe davvero molto positivo”. ziato il tesseramento per il nuovo anno, chiediamo in modo particolare ai giovani che vivono nel territorio di Matelica e Fabriano di aiutarci a far rivivere il Circolo Legambiente “Valle dell’Acquarella” perché sono loro il futuro dell’ambientalismo e della salvaguardia del territorio. Sul sito del Circolo http://legambiente.jimdo. com potete trovare tutte le iniziative e le attività che abbiamo svolto, promosso e realizzato. Per qualsiasi informazione ci potete contattare al 348.9142104. Continuiamo a dare voce al nostro territorio! Circolo Legambiente “Valle dell’Acquarella” Vorrei invecchiare così E’ morta Emilia Ramadori, Mimì, un mito per la casa di riposo Fondazione Enrico Mattei di Matelica. Quando io sono arrivata a lavorare lì nel 1992, lei già c'era, stava lì da 35 anni! E subito si è instaurato un rapporto bellissimo tra noi. Mimì era una persona davvero speciale e la sua morte mi ha fatto venir voglia di parlare a tutti della sua semplice vita, ma ricca di insegnamenti che io non scorderò più. Chiunque sia stata almeno una volta nella casa di riposo non potrà non ricordarsi di Mimì: intanto per la sua camminata particolare, inconfondibile con il suo strusciare di piedi svelti svelti, ma soprattutto per il suo sorriso e buon umore accompagnato dalla voglia di cantare! Sigaretta e caffè erano il buon inizio di ogni mattina, conosceva i turni di tutte noi assistenti e ci aspettava con impazienza per darci il buon giorno. Socievole con tutti, ma soprattutto attenta alle necessità di chi le stava vicino: prima di mettersi a tavola si preoccupava di sistemare il bavaglio e di versare l’acqua a chi stava di fronte a lei. A volte le regalavano delle caramelle, che le piacevano tanto, lei non le mangiava da sola, ma le distribuiva a tutti fino a che vedeva la fine del sacchetto! Le feste della casa di riposo la vedevano sempre presente, non si stancava mai di ballare, proprio per il grande desiderio di fare festa, di rallegrare se stessa e gli altri. Nei pomeriggi, sia in estate che in inverno, la potevi scorgere in qualche panchina del nostro bellissimo parco, rilassata come fosse in spiaggia! Nonostante la malattia, che soprattutto nell’ultimo periodo le ha reso la vita difficile a causa della sofferenza, il suo volto era sempre sorridente e amabile... non potevi non voler bene ad una persona così! Anche per gli altri anziani era un punto di riferimento. Quando hanno appreso della sua morte, una vecchietta ha detto: “E’ morta l’allegria della casa di riposo!”. Nadia Felfoul 04/11/15 11.21 17 >MATELICA< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Emergenza sanitaria, patto tra i sindaci S di ANTONIO GENTILUCCI ette Comuni, un documento e la speranza di invertire la rotta della Sanità regionale, almeno per quanto riguarda i servizi essenziali. In una conferenza stampa nella Sala Boldrini infatti, i sindaci di Matelica, Esanatoglia, Castelraimondo, Gagliole, Fiuminata, Pioraco e Sefro hanno presentato un documento intercomunale redatto in data 27 ottobre, in difesa dei servizi sanitari dell’emergenza-urgenza territoriale, vale a dire sostanzialmente il 118 e la Guardia Medica. Nel documento la premessa è proprio questa: “Il tema principale da affrontare riguarda l’attuazione della D.G.M. nr. 735 del 20 maggio 2014, includente anche il piano dell’emergenza/urgenza sanitaria territoriale dell’Area Vasta 3 di Macerata che vede la soppressione del MSA/118 (mezzo di soccorso avanzato con medico a bordo) nelle ore notturne dalle 20 alle 8 presso la sede della costituenda casa della salute di Matelica nonché la chiusura delle postazioni di Continuità Assistenziale (ex-Guardia Medica) di Castelraimondo e Fiuminata/Pioraco. […] L’applicazione “tout court” di tale riforma comporterebbe una grave disparità di trattamento dei cittadini delle aree montane che si vedrebbero privati della tempestività di interventi sanitari in caso di bisogno”. Un tema fondamentale, quello del primo soccorso, che preoccupa “tutte le amministrazioni e tutta la popolazione che in questo territorio è prevalentemente anziana con indice di vecchiaia tra i più alti d’Italia (26%)”. Vengono poi enunciati i casi limite di Laverino e Fonte di Brescia. Per arrivare da Camerino, una semplice guardia medica impiegherebbe un’ora abbondante. Alla faccia dell’urgenza. Delpriori: Non siamo contro la Regione Marche, precisazione, e contro il loro lavoro. Vogliamo farli ragionare su alcuni aspetti che ci riguardano più da vicino. Tagli vanno fatti e ognuno deve fare la propria parte. Vogliamo solo razionalizzare, nella maniera migliore possibile. Questa conferenza avviene a valle di una serie di incontri e di un lavoro in comune con gli altri sindaci. Difficoltà principale è lavorare sull’emergenza. Viceversa “il sistema dell’emergenza/urgenza in quest’area montuosa, a tutt’oggi organizzato con un Mezzo di Soccorso Avanzato a Camerino e Matelica insieme alle postazioni di Guardia Medica a Pioraco/Fiuminata e Castelraimondo, sono riusciti a dare un servizio capillare Foto di gruppo sull’Eremo San Cataldo Archiviata una fantastica due giorni di MTB ad Esanatoglia il 24 e 25 ottobre con il 4° San Cataldo Day e la prima edizione della San Cataldo Extreme. Due manifestazioni molto diverse tra loro e che hanno rappresentato per la Asd Gruppo Ciclistico Matelica il coronamento di una stagione esaltante dal punto di vista organizzativo che ha portato alla realizzazione di ben 5 grandi eventi nel corso dell'anno. In questa 2 giorni abbiamo avuto la fortuna di vivere fianco a fianco con persone veramente speciali come Marco Aurelio Fontana, Setti Mattia, Serena Tasca, Collomb Emilie, Gilberto Simoni e Diego Rosa. Grandi campioni di cilismo e MTB 17 matelica.indd 2 Un documento per invertire la rotta della sanità regionale se non dovessimo essere ascoltati subito”. Esalta il gioco di squadra che si è realizzato il sindaco di Gagliole Riccioni: “Un grande momento di forza e unione. Faccio politica da 28 anni, una compattezza simile non c’è mai stata. Non c’è un avversario da combattere, solo punti imprescindibili da difendere”. E i margini, suggerisce Riccioni, ci sarebbero: “in questo periodo di tagli, non vediamo revisioni alle figure, ai quadri dirigenziali, né una loro diminuzione, al contrario, il tutto a scapito dei servizi”. Per Pizzi, sindaco di Esanatoglia, questo documento non basta. Bisogna andare a bussare direttamente a chi di dovere ad Ancona: “La soluzione migliore, se non vogliamo che tutto questo resti lettera morta, è chiedere un incontro con il Presidente. Se non andiamo a fondo I sindaci mentre firmano il documento e tocchiamo con mano le loro intenzioni, staremo perdendo tempo”. Lo rassicura Delpriori, che “una volta che tutti i Consigli comunali avranno approvato il documento, chiederemo sicuramente un incontro”. Il sindaco di Pioraco Tamagnini sottolinea che “non è solo una questione di morte, ma anche una questione di intervento sulla salute che viene precluso ad una buona fetta di cittadini. La Costituzione però, parla di cittadini tutti uguali”. Più pratico Costantini, sindaco di Fiuminata: “Questi tagli, per le mie frazioni che sono distanti anche un’ora e mezza da Camerino, sono intollerabili. Spero, sono sicuro che in Regione vorranno dove sono e il Mezzo di Soccorso Avanzato a Matelica per ascoltare questi problemi”. le 24 ore. Marinelli, primo cittadino di Castelraimondo, da una parte Nella conferenza stampa di presentazione, il sindaco Del- rimarca il passato (per esorcizzarlo magari), quando “ogni priori ha voluto spiegare che non si tratta di andare contro sindaco è andato a piangere in Regione per mantenere le la Regione Marche e il loro lavoro. Vogliamo farli ragionare proprie cose, senza mai avere, e quindi poter difendere, su alcuni aspetti che ci riguardano più da vicino. Tagli van- un’idea organica dei servizi da offrire in questo territorio”. no fatti e ognuno deve fare la propria parte. Vogliamo solo E’ questa idea organica che Marinelli auspica, sperando di razionalizzare, nella maniera migliore possibile. Tra l’altro, coinvolgere anche gli altri 20-30 Comuni dell’interno, e non i Comuni sono responsabili della situazione sanitaria. Se solo i 7 presenti”. Lo tranquillizza Delpriori che dice che si succede qualcosa, la responsabilità di chi sarebbe? I nostri sta “già cercando di coinvolgere gli altri Comuni, a partire da Camerino e San Severino, proprio per pensare un progetto non sono cittadini di serie B”. Non diverso il tono del sindaco di Sefro Temperilli: “E’ vero organico della sanità in questa zona. che il budget diminuisce, ma ci sono delle priorità, la poli- A microfoni spenti qualche sindaco ha mostrato, almeno nel tica non può guardare tutto da un punto di vista economico, breve termine, un po’ di pessimismo riguardo la scarsa voglia dovrebbe avere altri principi e la vita umana viene prima di ad Ancona di trattare. Servirà continuare la battaglia in altri tutto. Noi siamo arrabbiati, siamo pronti a continuare la lotta, modi, come già annuncia Temperilli? E quali? e soddisfacente e, puntualizza il documento “la postazione Potes – MSA di Matelica che si vuole sopprimere nelle ore notturne è attualmente la più operativa di tutte le altre dell’ex zona 10 con un numero di uscite annue superiore a quelle di Camerino e San Severino Marche”. I sindaci dunque chiedono, in questo documento al presidente, alla Giunta Regionale e ai consiglieri competenti in materia di “rivedere la normativa regionale dell’attuale riforma sanitaria, nella parte riguardante l’emergenza urgenza territoriale, applicando le deroghe per le aree montane, peraltro previste nella normativa vigente” e mantenere le Guardie mediche San Cataldo day, weekend esaltante ma soprattutto persone speciali e di grande umanità con cui il gruppo a legato sin dal primo incontro. Tornando alla due giorni bisogna dire che il San Cataldo Day conferma di essere una manifestazione in piena crescita con più di 200 partenti nella giornata prefestiva e unanimi sono stati i complimenti per il percorso scelto e preparato dai ragazzi del gruppo oltre per l’organizzazione e la sicurezza pianificata. La gara di MTB San Cataldo Extreme al campo di motocross, ha rappresentato invece un evento particolare dal fascino unico, dove l'adrenalina era palpabile sin dallo schieramento al cancelletto di partenza e le emozioni si sono succedute ad un ritmo veramente incalzante. Vincitore assoluto manco a dirlo, Marco Aurelio Fontana bronzo olimpico xc 2012 a Londra e varie volte campione Italia- no. Al secondo posto Setti Mattia, nazionale xc, al terzo posto il nostro sempre verde atleta di casa Pierpaolo Pascucci che ci ha regalato un podio di grande soddisfazione. In campo femminile vincitrice è stata Serena Tasca campionessa italiana 2015 under 23, mentre al secondo posto si è classificata Emilie Collomb atleta della valle d’Aosta già nazionale xc. Un parterre di atleti quindi di altissimo livello a cui sicuramente non eravamo abituati e che ha offerto un grandissimo spettacolo per le migliaia di persone presenti alla manifestazione. Nell’ambito della settimana dedicata agli sport fuoristrada tenutasi ad Esanatoglia, ha sicuramente riscosso un grande successo la mostra fotografica e video, sulla vita e le attività della nostra società degli ultimi anni, tenutasi nel centro storico della città. Il costante afflusso di visitatori e i complimenti ricevuti ci spingono sicuramente a ripetere e migliorare l’esperienza nel prossimo futuro. Non resta che ringraziare gli sponsor, il motoclub ed il Comune di Esanatoglia per la grande opportunità e il grande supporto dato alla nostra società, la Croce Rossa di Matelica e l’ente del Soccorso Alpino Nazionale per il servizio reso, ma il ringraziamento più grande va come sempre ai ragazzi del gruppo ed in particolare a quelli di Esanatoglia che con il loro duro lavoro hanno permesso la realizzazione degli eventi. Grandi tutti! Il direttivo 04/11/15 11.25 18 >SASSOFERRATO< Nuclei antiveleno per tutelare i cani L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Marester, furto per un ammontare di 200mila euro Dopo i bocconi mortali che ha colpito tre di essi A di VERONIQUE ANGELETTI fronte dell’avvelenamento e la morte di tre cani da caccia andati a passeggio nel mese di ottobre sul Monte del Gobbo, gli uomini del Corpo Forestale del Comando sentinate, Comandante Ciro Bertellini e l'agente scelto Luca Luchetti proseguono nelle loro indagini. La settimana scorsa hanno chiesto il supporto dei due nuclei Cinofili Antiveleno del Gran Sasso e dei Monti della Laga, i primi che operano in Italia. I cinque cani hanno perlustrato il monte dalle ore 10 alle ore 12, l’ultimo martedì del mese di ottobre. I cani, in pochissimo tempo, hanno localizzato tre posti dove hanno fiutato tracce di veleno. “Non escludiamo - ha precisato il sovrintendente forestale Alessandra Mango – che i bocconi erano di più e le esche e gli odori sono spariti perché mangiati dagli animali selvatici”. L’avvio dell’attività dei Nuclei Cinofili Antiveleno è frutto del supporto della regione dell’Andalusia che ha curato tutto il percorso, donato i cinque esemplari al Parco e formato cani e conduttori sulle tecniche di addestramento e operatività sul campo. I cani costituiscono, insieme ai loro conduttori i primi due Nuclei Cinofili Antiveleno che operano in Italia. Dingo, Karma e Maya sono pastori belga Malinois dal carattere esuberante, Jonai è un labrador nero dal carattere docile, Datcha, una giocherellona Border Collie. In ogni caso, chi dissemina bocconi avvelenati è un incivile che provoca una morte con atroci dolori. Colpo di fucile, ferita all'avambraccio A Piano di Frassineta mentre si preparava per una battuta di caccia Scivola con il fucile in mano, parte un colpo e si ferisce all’avambraccio. Brutta mattinata, il 28 ottobre, per M.B., 76 anni. Era nella sua casa di Piano Frassineta quando ha deciso di preparare il suo fucile per la prossima battuta al cinghiale. Un attimo di distrazione, forse un falso passo, e ha sparato. Un grave incidente che non ha avuto, per fortuna, risvolti tragici. E stato un amico, un vicino, a portare il malcapitato al 118 in postazione alla Casa della Salute Sant’Antonio Abate dove, in ambulanza, si è provveduto a farlo arrivare all’ospedale Engles Profili di Fabriano. Per constatare che i tendini erano scoperti e l’avambraccio pieno di pallini al punto di necessitare l’intervento di una struttura molto più specifica. M.B. è stato dunque trasferito all’ospedale regionale di Torrette. Un brutto incidente che fornisce il pretesto per ricordare le regole fondamentali per chi manipola armi. “In realtà”, spiega Ivo Amico, presidente della Federcaccia provinciale di Ancona, “non esistono regole categoriche per l’abile e corretta manipolazione delle armi, ma quelle del buon senso. Innanzitutto il fucile deve avere il colpo in canna solo quando si caccia e va tenuto sempre saldamente in spalla. L’impiego della cinghia è fondamentale ed ovunque ci si muove con la canna rivolta verso l’alto. In tanti si scordano di inserire la sicura, che, al momento dello sparo, è facilissima a togliere. Quando non si è a caccia, il fucile va aperto al fine di evitare incidenti. Queste semplici regole devono diventare un riflesso condizionato per ogni tiratore. Infine, è buona norma maneggiare il fucile scarico sempre come se non lo fosse”. v.a. Le musiche di Verdi per l'Unità d'Italia Allibito il paese per il maxi furto alla Marester nella notte di giovedì 22 e venerdì 23 ottobre. L’idea che una banda abbia preso di mira la griffe simbolo dell'hand made in Sentinum non va giù. Un po’ perché la famiglia che ha fondato l’azienda è sassoferratese, ma soprattutto perché da quando Nazzareno Cesauri la creò con la moglie Mirella, l’azienda ha dato lavoro a tantissime famiglie fino allo staff attuale che tra stilisti, modellisti, sarte specializzate conta 34 dipendenti. Infine perché il marchio ha sempre affiancato con generosità eventi e manifestazioni è il main sponsor del gruppo della Pallavolo di Sassoferrato e della scuola volley affiliata alla federazione. Una famiglia, i Cesauri, da sempre legata al territorio, alla sua gente, che agisce, anche in tempi di magra, con la piena consapevolezza delle sue responsabilità sociali. Tuttavia quello che preoccupa è l’idea che i ladri abbiano tenuto sotto controllo l’area artigianale. Hanno preso di mira in un modo sistematico l’azienda fino ad individuare quella precisa presa d’aria a servizio del condotto della climatizzazione, sede del ponte radio che collega il sistema di allarme alla macchina della vigilanza. Poi il fatto che avevano un’idea precisa degli orari della vigilanza notturna e pure del livello acustico delle sirene che hanno urlato per l’intrusione. Dispiace il bottino ingente, quasi 200.000 euro di capispalla e il furgone Mercedes. Imbarazza sapere che per raggiungere i loro scopi i ladri-vandali hanno distrutto a colpi di piccone arredi e porte utilizzando l’ascensore che collega l’emporio al garage. Fare le scale costa energia e soprattutto ruba tempo. Un emporio che proprio per la stagione invernale era stato ampliato di proposito. Il negozio è l’outlet della griffe ed ha una particolare architettura che gli consente di essere dimensionato a secondo delle esigenze. Ed era stato ben rifornito. Di mantelle, giacche, cappotti in montone, cuoio, cincillà, visoni rifiniti con cura, diversi l’uno dall’altra e che fanno del marchio un simbolo di capi particolari e di alta qualità. Sull’indagine lavorano i Carabinieri della locale stazione con il comando di Fabriano. Sul posto sono confluiti il giorno stesso anche gli uomini della scientifica. v.a. La città celebra in maniera ufficiale la storica ricorrenza del 4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”. Il programma della manifestazione, che è stata posticipata a domenica 8 novembre, prevede il raduno delle autorità, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Scuole ecc., fissato per le ore 10.45 in piazza Matteotti. Successivamente, alle ore 11.15, verrà officiata la S. Messa nella Collegiata di San Pietro. Al termine della funzione religiosa, alle ore 12, il corteo muoverà verso il vicino Parco della Rimembranza dove sarà tenuta l’orazione ufficiale da parte del sindaco e deposta una corona d’alloro dinnanzi al Monumento ai Caduti di tutte le guerre. La celebrazione si concluderà alle ore 12.30 con l’inaugurazione della mostra dal titolo “Le musiche di Giuseppe Verdi e le bande musicali per l’Italia Unita”, allestita nella chiesa di San Giuseppe. Hanno sfidato la pioggia, nei giorni scorsi, pur di salire a bordo del “Glicobus”! Sono stati settantadue i cittadini sassoferratesi che, nella circostanza, si sono sottoposti al controllo dei propri livelli di glicemia e di pressione sisto-diastolica all’interno dell’infermeria mobile della Croce Azzurra, dove ha operato un team sanitario dell’Unità Operativa di diabetologia dell’ospedale “Profili” di Fabriano, composto dal dott. Franco Gregorio, dall’operatrice socio sanitaria Silvana Piccioni e dalla dietista, dott.ssa Valentina Marinelli. Un risultato più che positivo, dunque, per questa iniziativa, impeccabilmente organizzata per l’ottavo anno consecutivo dall’Atd (Associazione per la Tutela del Diabetico) di Fabriano, in collaborazione con la Croce Azzurra, il patrocinio dell’Asur Marche - Area Vasta n.2 e del Comune di Sassoferrato e con il sostegno del Centro medico della stessa città sentinate. 18 sasso.indd 2 Glicobus, check up per il diabete Sono stati complessivamente undici gli operatori presenti, che hanno collaborato con il team sanitario per fornire ai cittadini utili indicazioni e consigli sui problemi legati al diabete e alle malattie metaboliche e vascolari ad esso connesse. Dei settantadue utenti (35 uomini e 37 donne con un’età media di 73 anni) sottopostisi ai controlli, diciassette hanno avuto la conferma essere affetti da diabete. A nove persone sono stati riscontrati valori glicemici a rischio e, di conseguenza, consigliate a sottoporsi a controlli periodici. Due i nuovi casi riscontrati, per i quali occorrerà espletare nuove verifiche: entrambi i pazienti sono stati invitati a recarsi dal proprio medico di base. Quarantaquattro, invece, gli utenti su cui sono stati riscontrati livelli glicemici nella norma. «Le persone non affette da diabete – ha spiegato il dott. Walter Vignaroli, presidente dell’Atd – sono state invitate a compilare un questionario finalizzato alla valutazione del rischio di sviluppare il diabete di “tipo 2” entro i prossimi dieci anni. Si tratta di un test estremamente utile – ha aggiunto Vignaroli – per monitorare nel tempo le persone e, di conseguenza, per adottare tutti gli accorgimenti possibili per scongiurare l’insorgere della malattia. Il nostro auspicio – ha concluso il presidente – è che questa metodologia di screening di massa si diffonda sempre più al fine di aumentare il livello di prevenzione nei confronti di questo tipo di patologia». 04/11/15 11.50 L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 >CERRETO D'ESI< Best, si lavora per avere un'intesa Ancora un confronto in Regione con i sindacati B est e sindacati a confronto. L’obiettivo, lunedì 2 novembre, presso gli uffici della Regione Marche, era quello di ridare vitalità ad una trattativa che la settimana scorsa ha fatto registrare una pesante battuta d’arresto, peraltro proprio in occasione dell’incontro in cui le parti avrebbero dovuto raggiungere un’intesa sul piano industriale dell’azienda. Dopo una decina di incontri e concessioni su entrambi i fronti, l’accordo sembrava a portata di mano, ma al momento topico i numeri non hanno coinciso. Ci riferiamo agli esuberi, perché, nonostante gli interventi ipotizzati, secondo il management da 55 potranno scendere a 35, non a 25, come invece messo in conto da Fim, Fiom e Uilm. A questo aspetto si lega poi quello degli incentivi all’esodo, per cui la questione deve essere affrontata di nuovo. I sindacati si oppongono ai licenziamenti e temono per il futuro dello stabilimento della multinazionale americana che produce cappe. "In cinque anni”, ha ricordato Andrea Cocco (Fim Cisl), “la Best ha perso circa 220 lavoratori. Ora ha annunciato l'avvio per la mobilità di altri 55 su 199 a Cerreto, pur dicendo di volerlo mantenere aperto. Noi chiediamo un piano industriale serio e concreto con investi- 19 cerreto.indd 2 Il pensiero del bambino Domenica 8 novembre alle 16 presso il centro parrocchiale, si svolgerà un convegno di formazione dal titolo "il pensiero del bambino nel mondo che cambia". L'iniziativa è promossa dall'associazione culturale Toscanini ed è rivolta al mondo formativo: genitori, insegnanti di ogni ordine e grado e di sostegno, animatori della liturgia, educatori parrocchiali e catechisti. Il relatore sarà il professore Fulvio Rusticucci, presidente dell'associazione Toscanini che illustrerà ai partecipanti il metodo Rusticucci. Questo metodo, che porta il nome del professore civitanovese, si sviluppa dal concetto per cui tutto ruota intorno ai bambini, i quali interagiscono con molteplici giochi formativi attraverso un programma di attività sonore e musicali. Attraverso questo metodo, i bambini scopriranno stimoli sempre nuovi in perfetta sintonia con sé stessi e il mondo che li circonda. L'incontro di domenica sarà dunque l'occasione per conoscere e avvicinarsi a questa interessante realtà, oltre che di passare un bel pomeriggio all'insegna della musica e dell'allegria. Michela Bellomaria menti che possano rilanciare il sito produttivo. Dopodiché troveremo eventualmente, con gli ammortizzatori sociali, soluzioni conservative per i lavoratori”. "In gestione gli impianti sportivi" Vorrei parlare delle interpellanze legate alla sala del commiato, alle delibere di Giunta n° 25 e n° 7 e alla vertenza della Best. Per la sala del commiato il sindaco conviene con noi, che il posto in cui è stata fatta la sala non è dei migliori, però visto che il proprietario è in regola con i permessi, il Comune ha trovato un accordo con la ditta Pittori e l’ingresso principale sarà spostato all’interno del parcheggio. Per l’interpellanza sulle delibere riguardanti la riorganizzazione dei settori interni al Comune, il sindaco ci ha risposto che presteranno più attenzione, comunque secondo noi rimane il fatto che questa delibera è stata modificata mentre era esposta all’albo pretorio e questo rimane un fatto grave e non ammissibile. Per l’interpellanza sulla vertenza Best, proposta insieme al gruppo CambiaMenti, il sindaco ci ha risposto che lui ha mandato il vice sindaco a sostenere i lavoratori nei presidi davanti la fabbrica e che si è incontrato con la dirigenza Best. Il sindaco inoltre dice che si sta impegnando come istituzione e che per ora ci sono 2 anni di cassa integrazione e che da 55 esuberi si è passati a 47. A noi non risulta tutto questo impegno della maggioranza comunale e secondo noi resta il fatto concreto che il sindaco non è capace di scindere il suo ruolo d’imprenditore da quello di primo cittadino, dimenticando il ruolo chiave delle istituzioni. Ci preme citare la non discussione sulla variazione di bilancio per un finanziamento di 59.000 euro della società Colli Esini S. Vicino (Gal) da destinare alla biblioteca. Il sindaco sarebbe passato immediatamente alla votazione senza spiegare minimamente su cosa doveva esprimersi il Consiglio comunale. La cosa sconcertante è che tutto il Consiglio comunale era acerbo ed impreparato in materia e non si era minimamente informato a riguardo della variazione di bilancio, cosa gravissima a mio avviso, considerato che saranno spesi dei soldi pubblici. Oltretutto la stessa delibera era esposta nel sito ufficiale dal 18 agosto 2015. Poi sullo stesso argomento ho chiesto all’assessore alla Cultura perché lo scorso anno, sullo stesso progetto si era astenuta nella Giunta Ciappelloni, mentre oggi vota favorevole. La risposta è stata un cenno della mano rivolto al sindaco, e lui ha risposto per lei, anche se lui in Giunta lo scorso anno non c’era. A riguardo la mozione sulla convenzione tra le associazioni sportive Fabriano-Cerreto e S.S. Cerreto calcio 1922, la maggioranza ha bocciato questa proposta, dobbiamo come cittadini ancora sostenere più di 30.000 euro annue circa di utenze allo stadio comunale. E’ evidente che come dichiarato in Consiglio, ci sia tra il sindaco e la società Fabriano- Cerreto un evidente conflitto d’interessi e che quindi la situazione rimane invariata. La mozione sulla concessione all’asilo nido ad una cooperativa sociale del territorio è stata anch’essa bocciata. Noi volevamo questo cambio di concessione in modo che la cooperativa gestisse in toto l’asilo nido, potendo decidere anche le tariffe e altre forme di servizi al bambino. L’assessore ai Servizi Sociali ha rimarcato che comunque c’è già una cooperativa che gestisce 19 e che per ora ci sono 21 bambini e che la loro volontà è di lasciare tutto in questo modo. Per noi visto che la copertura dei costi, per sostenere il nostro asilo nido è di solo il 56,44%, analizzando questi dati crediamo che sia indispensabile un cambiamento significativo di marcia. Abbiamo anche proposto con una mozione di dare in gestione il bocciodromo, il pala tennis, il campo di calcio e i campi da calcetto “Fontenera”. Abbiamo pensato ad un cambio generazionale e ad un progetto per affidare le strutture ad una cooperativa di giovani disoccupati, e che l’amministrazione si sarebbe dovuta impegnare sostenendo il progetto. La risposta è stata che è un’idea di vecchia politica e che non è rilevante il dato della disoccupazione giovanile di oltre il 40%. Il problema è che chi rispondeva così è l'assessore allo Sport, e ancor più grave che l'assessore alle Politiche giovanili non ha detto nulla al riguardo, del resto in Consiglio comunale e non solo, decide il podestà su chi può intervenire e chi no. Comunque, la loro idea a breve è un bando per queste strutture e il Palazzetto, rivolto a tutti. La nostra preoccupazione è che in questo modo non si favorirà l’occupazione né giovanile, né di esodati, né di cassa integrati. Siamo proprio curiosi di leggere il bando e ci auguriamo che anche qui, non sia tutto a carico dei cittadini come per lo stadio! L’ultima mozione, quella sull’aumento dell’Imu per le terre edificabili, che avrebbe portato un introito di circa 15.000 euri da destinare ad un fondo di solidarietà per le famiglie più bisognose, è stato anch’esso bocciato dalla maggioranza e tre voti di astensione dell’altra minoranza. Hanno dichiarato che i terreni già hanno un valore più alto a livello di mercato e che il ricavato è irrisorio, se per loro questa cifra non è nulla vi ricordo che è quasi lo stipendio medio annuale di un operaio! Secondo noi è evidente che come per lo stadio anche in questo caso c’è un enorme conflitto d’interessi da parte del sindaco. In conclusione abbiamo constatato che questa maggioranza è priva di progetti e contenuti politici, è palese che sia la loro una vecchia politica, lo dimostra il fatto che non hanno voluto rompere con il passato, votando contrari all’istituzione della commissione d’indagine sul debito finanziario e sulle gestioni dei beni comunali. Marco Zamparini, consigliere comunale Pcl Halloween al Circolo Fenalc Contraddizioni del nostro tempo Qualche giorno fa, passando avanti ad un’edicola, in una delle locandine esposte all’esterno si leggeva questa notizia: “Dipendenti comunali fanno causa al Comune per troppo lavoro”. Abbiamo pensato che questi dipendenti avranno le loro valide ragioni per intraprendere un’azione così estrema. Però il pensiero va anche a quelle notizie che insistentemente circolano da tempo sui media in merito al comportamento dei dipendenti comunali del Comune di Sanremo. Se queste notizie hanno un minimo di fondamento vedremo se le istituzioni vorranno intraprendere azioni nei confronti di questi dipendenti oppure la cosa si insabbierà nei meandri della burocrazia (cosa sicuramente già successa in altre analoghe occasioni). Noi volontari delle associazioni caritative vorremmo tanto rivolgerci a queste persone per mandare loro questo messaggio. Voi, cari signori, siete fortunati ad avere un lavoro a tempo indeterminato che vi permette di vivere degnamente voi stessi e le vostre famiglie. Quanta gente farebbe follie per avere un posto di lavoro come il vostro; pur di lavorare sarebbero disposte a qualsiasi condizione. Loro, purtroppo, oggi non hanno di che vivere né come sfamare i loro figli. Nelle nostre strutture caritative si presentano (non senza riluttanza e pudore) le persone più disparate; la prima cosa che chiedono è un lavoro. Tutte le volte che vengono chiedono sempre la stessa cosa. Loro non hanno avuto la stessa vostra fortuna in quanto il lavoro lo hanno perso e gli ammortizzatori sociali hanno già terminato il loro effetto. Un altro lavoro oggi non lo trovano. Ora questi sfortunati meritano da parte di tutti sicuramente più rispetto e più solidarietà. Rivolgendoci infine alle istituzioni pubbliche (Comuni, Province, Regioni fino a coloro che ci governano) chiediamo di mettere da parte i conflitti di carattere politico e di convogliare tutte le risorse possibili per ridare lavoro a chi ne ha bisogno (e sono tanti….), nonché la dignità che meritano. I volontari delle associazioni caritative di Cerreto d’Esi Il circolo Fenalc “IGrillo” ha organizzato per la serata del 31 ottobre una serata aperta a tutti i ragazzi e adulti per festeggiare la tradizionale festa di Halloween. Il parroco Don Gabriele ha dimostrato ancora una volta di saper far divertire il paese nel rispetto del sano star bene insieme e nel rispetto delle regole all’interno della parrocchia. Grazie all’aiuto dei gestori del circolo Gianluca Conti e Federico Crialesi, il circolo è stato addobbato per l’occasione tra maschere spettrali, zucche finte e ragnatele con fantasmi. La partecipazione è stata numerosa ed i bambini si sono divertiti sotto la sorveglianza dei propri genitori e nella stessa sicurezza che il circolo ha adottato. Dopo la cena collettiva una sfilata di tutte le maschere con premio finale. Gian Marco Lodovici 04/11/15 11.31 20 L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Novità in Diocesi: la cattedra della dottrina sociale della Chiesa >CHIESA Foto di gruppo con il Vescovo emerito di Senigallia Giuseppe Orlandoni ed il Vescovo della nostra Diocesi Giancarlo Vecerrica Una nuova evangelizzazione di SONIA RUGGERI C on un ottimo esordio, giovedì 29 ottobre presso l’Aula Magna della Scuola di Teologia, in via Serraloggia. ha preso il via la Cattedra di Dottrina Sociale della Chiesa, organizzata dalla Diocesi di Fabriano-Matelica e fortemente voluta dal nostro Vescovo don Giancarlo. Erano presenti più di quaranta partecipanti, che hanno ascoltato con interesse e vivacizzato con i loro interventi l’autorevole e coinvolgente prolusione tenuta da Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo emerito di Senigallia e membro della Commissione Episcopale della Cei per i problemi sociali e il lavoro. Perché la dottrina sociale della Chiesa, quale il suo ruolo nella società del terzo millennio, caratterizzata da notevoli cambiamenti e sfide epocali che interpellano le donne e gli uomini del nostro tempo e chiedono interventi urgenti e responsabili, per correggere quelle disfunzioni e distorsioni che impediscono il VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Una parola per tutti bene comune? Questi sono stati gli interrogativi ai quali Mons. Orlandoni ha cercato di dare risposta, ripercorrendo la storia del Magistero Sociale della Chiesa. La dottrina sociale della Chiesa, ha ricordato il relatore, è “annuncio incarnato della verità dell’amore di Cristo nella società” e in quanto tale via privilegiata della nuova evangelizzazione in una società complessa come la nostra, in cui diventa sempre più urgente il bisogno di elaborare uno nuovo modello di sviluppo integrale, solidale e fraterno. L’esperienza di fede, così come ce la presenta la Bibbia, non può essere riducibile, infatti, all’adesione intellettuale a un insieme di verità, ma comporta un coinvolgimento esistenziale personale dell’uomo con Dio, è un’esperienza relazionale che chiama in causa radicalmente tutta l’esistenza dell’uomo e mediante la quale egli dà risposta al problema del senso. L’Amore di Dio, come ha ricordato il Cardinal Bagnasco, rende nuovi e questa novità noi credenti dobbiamo portarla nel mondo, in questo tempo in cui siamo chiamati a vivere. La dottrina sociale della Chiesa, come tutta le forme di evangelizzazione, non si ferma ad essere "annunciata" solo con le parole, ma "deve" essere vissuta concretamente nella vita della persona e nella società, per disvelare la verità cristiana. Pertanto costituisce la via attraverso la quale la Chiesa non pretende di sostituirsi alla politica, ma invita ad un dibattito serio e trasparente, perché le necessità particolari o le ideologie non ledano la dignità della persona umana, il diritto alla vita per tutti, la famiglia, la giustizia, la pace e quindi il bene comune. In tal senso, pertanto, intende agire la nostra Chiesa locale, attraverso questa Cattedra di Dottrina Sociale; intende cioè offrire momenti di riflessione sui grandi temi e sfide del momento, e fornire strumenti, attraverso il Magistero della Chiesa, che permettano di esercitare la nostra capacità di discernimento e di interpretazione corretta della situazione umana e dei segni dei tempi. Noi viviamo in un momento di grande complessità, in cui la cul- Domenica 8 novembre dal Vangelo secondo Marco (Mc 12, 38-44) L’annuncio di Gesù, nel tempio come lungo la strada o tra la folla, è sempre molto diretto e preciso. Il Maestro non è affatto tenero e indulgente con gli scribi, i potenti di allora, che vogliono stare sempre al centro dell’attenzione e salire agli onori delle cronache. Essi desiderano essere salutati con profondi inchini come segno di riconoscimento della loro superiorità in quanto conoscitori della Scrittura. Nonostante calpestino e impoveriscano ancor di più i bisognosi, pretendono di essere serviti e riveriti, apprezzati e stimati. Alcune persone, esattamente come avviene ai nostri giorni, vivono nell’ipocrisia e nella falsità di voler solo apparire buone, sagge e generose... Il povero, invece, libero da se stesso e dalla cupidigia dei beni materiali, è capace di slanci sinceri, donando in pienezza tutto il suo essere. Come la possiamo vivere - Il Vangelo di oggi richiede una chiara presa di posizione: siamo schierati dalla parte del ricco e dello scriba che vuole solo primeggiare, magari schiacciando gli altri, oppure da quella della povera vedova, persona umile e generosa che si offre con dedizione ai fratelli? - Dinanzi ad una società piena di egoismo che vive come se l’altro non esistesse, chi crede in Gesù ha l’occasione di essere segno e testimonianza dell’amore di Dio tra gli uomini. - Talvolta, però, gli stessi cristiani anestetizzano la propria coscienza; pur dando quei pochi spiccioli, quelle misere e stiracchiate attenzioni a coloro che ne hanno bisogno, non ci mettono il cuore. E’ preferibile compiere una piccola buona azione con amore, piuttosto che tanti gesti con sufficienza e sgarbo. - Di fronte a Dio siamo un libro aperto. Dinanzi agli uomini impegniamoci sempre a mostrarci per quello che veramente siamo cercando relazioni basate su sincerità, stima, carità e imparando a desiderare la conversione per noi stessi anziché pretenderla sempre dagli altri. - “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Queste parole dovrebbero accompagnarci per tutto il corso della giornata, così da non far pesare sugli altri il bene che realizziamo, comportandoci sempre da amministratori fedeli e non da padroni. 20 chiesa.indd 2 tura non è affatto aperta alla trascendenza e al mistero; in cui la crisi antropologica fa intravedere sempre di più l’affermazione della perdita del senso dell’essere uomo, il trionfo dell’egoismo irrazionale, l’esclusione della fraternità, della gratuità, del dono dalla sfera civile ed economica. Viviamo in una società in cui il capitalismo economico e finanziario e l’evoluzione delle nuove tecnologie hanno dato origine ad una globalizzazione che fa crescere le diseguaglianze, distrugge il creato, rende la vita di molte persone “vite di scarto”. Viviamo in una società, in cui i modelli consumistici sono attenti solo all’assolutizzazione del profitto, che mette in crisi anche la buona politica, in cui le istituzioni appaiono incapaci di gestire una società globalizzata più equa, solidale e sostenibile. Ecco allora l’urgenza di una Chiesa in uscita, che sappia spargere, ovunque, semi di amore e di carità. Una Chiesa chiamata, oggi più che mai, “a non cedere al disincanto, allo scoraggiamento, alle lamentele”, ma a testimoniare, con amore, una fede che chiede stili di vita sobri, ispirati all’ascolto, all’accoglienza e al dialogo; stili di vita, atti a creare relazioni d’amore e ad operare per la nascita di un nuovo umanesimo; stili di vita che, come dice Papa Francesco “crei persone capaci di scendere nella notte, senza essere invase dal buio e perdersi, capaci di testimoniare la bellezza di un’umanità che, avendo incontrato Gesù, si ritrova più vera, più piena e più desiderosa di aprirsi agli altri”. Ecco, allora, il percorso appena iniziato che, dopo la lezione introduttiva di Mons. Orlandoni, affronterà alcuni grandi temi della società contemporanea quali: la città, l’economia, la finanza, il lavoro, la famiglia, il dialogo tra le genti, alla luce del magistero sociale della Chiesa, con il contributo di autorevoli testimoni e importanti relatori. Tutto ciò con l’auspicio, da parte della Diocesi di Fabriano-Matelica, di offrire, umilmente, un contributo non solo ai credenti e alla nostra comunità diocesana, ma anche ai cittadini, a coloro che sono impegnati in politica e al nostro territorio. Adorazione Eucaristica • A FABRIANO: nella chiesa di San Filippo il primo sabato del mese 7 novembre dalle ore 21 alle ore 6 della domenica. Nel santuario della Madonna del Buon Gesù: tutti i giorni feriali, dalle ore 9 alle ore 19, con possibilità delle confessioni. • A MATELICA: nella chiesa della Beata Mattia: il primo sabato del mese 7 novembre dalle ore 21 alle ore 24. Nella chiesa di San Filippo: l’ultimo venerdì del mese 27 novembre dalle ore 21 alle ore 24, e nella parrocchia di Regina Pacis ogni primo venerdì del mese, dalle ore 8 alle ore 17. AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ MESSA D’APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO DELL’UNIVERSITÀ POPOLARE: sabato 7 novembre alle ore 10.15, presiede Mons. Vecerrica. ~ CHIUSURA DELL’OTTAVARIO DEI MORTI A CERRETO D’ESI: domenica 8 novembre alle ore 11.15, presiede Mons. Vecerrica. ~ IL VESCOVO CELEBRA AL CIMITERO DI MATELICA: domenica 8 novembre alle ore 15.30. ~ CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE DI FIRENZE: da lunedì 9 a venerdì 13 novembre partecipano il vescovo ed altri cinque delegati della nostra diocesi. 04/11/15 11.33 21 >CHIESA< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Niente futuro senza giovani Lectio magistralis del Card.Bagnasco sulla misericordia in Cattedrale di MARCO ANTONINI “N on si può essere misericordiosi se non si è giusti e se non c’è attenzione per coloro che sono in difficoltà”. Il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è tornato nelle Marche, la terra dove ha compiuto i primi passi da Vescovo nella Diocesi di Pesaro e ha dedicato il suo primo pensiero a coloro che subiscono e vivono l’incertezza della crisi economica e del lavoro. Ha scelto Fabriano, mercoledì 28 ottobre, per una catechesi sulla misericordia in preparazione all’Anno Santo indetto da Papa Francesco, una delle città simbolo del lavoro che ora fa i conti la precarietà. Il porporato è arrivato nella città della carta nel tardo pomeriggio. Un rapido tour nelle bellezze artistiche della piazza San Giovanni Paolo II che ospita la Pinacoteca e il Museo Diocesano poi l’abbraccio con i fedeli nella Cattedrale di San Venanzio. Più di mille persone si sono radunate in occasione del Mercoledì della Fede, l’evento dello spirito organizzato, da anni, dal Vescovo di Fabriano-Matelica Mons. Giancarlo Vecerrica. “Fanno bene i Pastori delle Marche a tenere alta l’attenzione sulle problematiche che ci affliggono maggiormente come giovani e lavoro. Senza le nuove generazioni – ha detto Bagnasco - non c’è futuro. Da loro dobbiamo ripartire”. Prima della lectio magistralis si è soffermato anche sulla bellezza della Regione e sul legame che ha sempre mantenuto con questa terra. “Qui – ha confidato – ho svolto la mia palestra di episcopato dopo la nomina ad Arcivescovo di Pesaro e conservo ricordi speciali”. Poi è entrato in profondità sui risvolti della quotidianità. “La nostra vita è piena di contraddizioni eppure Dio entra in ognuno di noi. Anche l’Europa, purtroppo, ha perso questa percezione e il Creatore è stato messo all’angolo. E’ diventato un bell’ornamento della propria casa ed esistenza ma non è la roccia su cui tutta la vita si fonda. L’indifferenza, nel nostro continente, ha raggiunto un valore così inimmaginabile che non è più il caso nemmeno di contraddirlo perché non interessa. Anche noi – ha dichiarato – crediamo in Cristo ma non ci chiediamo quanto entra nella nostra vita. In campo culturale e sociale siamo attenti a non nominarlo per colpa di una laicità malintesa”. Per questo il Papa ha indetto il Giubileo della Misericordia che, dopo l’apertura della Porta Santa in Vaticano l’8 dicembre, verrà inaugurato in tutte le Diocesi del mondo la domenica successiva. “Sarà l’occasione – ha detto il Presidente della Cei – per interrogarci sulla nostra fede e per risvegliarci dalle distrazioni che non ci fanno più sorprendere davanti all’amore di Dio che salva. La misericordia, infatti, riguarda tutti e l’Anno Santo va proprio in questa direzione. E’ un grande dono: ci servirà per meditare sull’amore che Dio ha per noi. Con il Giubileo riscopriremo la solidità dei rapporti umani e la grazia dei nostri limiti che ci ricorda come abbiamo sempre bisogno del prossimo”. Poi parlando della famiglia e delle tante critiche che riceve quotidianamente ha detto che “fortunatamente, in mezzo alle contraddizioni della vita, della gente e delle nazioni, Dio esiste ed entra in ogni persona nonostante tutto. Non dobbiamo avere paura di esprimere la fede con gli atteggiamenti concreti in mezzo all’indifferenza del mondo. L’amore del Padre non è sentimentalismo, ma misericordia che guarisce. Lasciamoci amare da Lui, solo così riusciremo ad amare i fratelli”. Poi l’appello ai fedeli: Il Cardinale Bagnasco con don Giancarlo Vecerrica in Cattedrale (Foto servizio Luigi Luzi) “Testimoniamo il nostro amore e non la divisione”. Un incontro per mettere al centro della discussione la misericordia di Dio che è fedele ed è rivestita di tenerezza e, in qualsiasi situazione, è sicura, dà la vita. Bagnasco ha spronato i presenti a recuperare un po’ di tempo perso – magari lasciando alcuni minuti la televisione spenta che diffonde cronaca proprio perché il mondo non si sente amato - e a smettere di vivere rincorrendo le cose senza mai afferrarle. Mons. Giancarlo Vecerrica, nel suo saluto introduttivo, ha sottolineato le difficoltà di una terra in forte crisi che ancora è attaccata ai valori e alla famiglia e che non deve essere abbandonata, ma valorizzata dalle istituzioni locali e nazionali. “La presenza in Cattedrale dei nostri fratelli rifugiati che sono ospiti della nostra Diocesi – ha detto – testimonia come questa terra è davvero ricca di carità”. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.00: - Cattedrale - M.della Misericordia - Sacra Famiglia ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Oratorio S. Giovanni Bosco FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - Collegiglioni ore 18.00: - Cattedrale - M. della Misericordia ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Sacra Famiglia - S. Nicolò Centro Com. - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 19.00: - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: Sono molto legato alle Marche E’ stato un autentico bagno di folla quello che lo scorso mercoledì 28 ottobre ha abbracciato il Cardinale Angelo Bagnasco, arrivato nella Cattedrale di San Venanzio per parlare durante i Mercoledì della Fede sul tema della Misericordia. “Sono molto lieto di essere stato invitato da Sua Eccellenza il Vescovo Giancarlo Vecerrica per parlare del tema della misericordia che sarà al centro del Giubileo straordinario – ha spiegato il Cardinale Angelo Bagnasco – anno indetto dal Santo Padre Francesco per la Chiesa con grande grazia, perché il mondo di oggi nelle sue manifestazioni è così violento proprio perché non sente di essere amato, come se non sentisse la tenerezza della misericordia. Quindi il Papa invita tutti, e noi in primo luogo, a sperimentare di nuovo la Misericordia di Dio che è amore. Una misericordia che sa perdonare e per essere strumento di Dio”. Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha voluto ricordare anche il suo passato marchigiano, di quando nel 1998 Papa Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo della Diocesi di Pesaro. “Sono particolarmente legato alle Marche – ha proseguito l’Arcivescovo di Genova – sono stato in questa meravigliosa terra per 6 anni a Pesaro come Arcivescovo. Ritorno in famiglia, quasi in casa, con il Vescovo Vecerrica, con gli altri Vescovi e con tutta la Chiesa marchigiana”. Un ritorno che è stato anche salutato dal Cardinale di Ancona Menichelli che, in una telefonata avvenuta poco prima con il Vescovo della Diocesi di Fabriano – Matelica, ha voluto salutare il ritorno nelle Marche del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana con affetto. Attenzione anche alle vicende della crisi fabrianese, analizzata dal Cardinal Bagnasco con parole di responsabilità: “La base della misericordia, la base dell’amore è la giustizia come ci ricorda il Santo Padre. Non si può essere misericordiosi o altro se non si è giusti – ha concluso l’Arcivescovo di Genova – fondamentale è assicurare ciò che è dovuto a tutti. Casa e lavoro prima di tutto. Perché senza casa e lavoro non c’è futuro, né per i giovani, né per i meno giovani perché non c’è più possibilità di vivere dignitosamente. Quindi il mio invito ai Pastori della Chiesa è quello di guardare al bene della anime e guardare alla loro salvezza, senza dimenticare il tema della giustizia e della misericordia in tutti gli aspetti sociali perché fanno parte del nostro Ministero. Nel rispetto delle responsabilità”. Saverio Spadavecchia ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 18.15: ore 18.00: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - S. Maria in Campo - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - Ss. Biagio e Romualdo - M.della Misericordia - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco - Regina Pacis MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 21 chiesa.indd 2 04/11/15 11.21 22 >DEFUNTI< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO SEI MESI ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Martedi 10 novembre alle ore 18 nella chiesa di Albacina verrà celebrata la S.Messa per ricordare la nostra ORATORIO DI SANTA MARIA Domenica 8 novembre ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata GIUDITTA ANTONINI ved. FABRIANESI I nipoti la ricorderanno lunedì 9 novembre nella Santa Messa delle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. 10-5-2015 10-11-2015 A sei mesi dalla morte, i figli Mario e Maurizio ricordano CHIESA del COLLEGIO GENTILE ELDA GIONCHETTI ved. CICCONCELLI con una Messa celebrata martedì 10 novembre alle ore 18 nella chiesa di San Venanzio. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA della SACRA FAMIGLIA Sabato 7 novembre ricorre il 6° anniversario della scomparsa dell'amato GIOVANNI BANO La moglie, la figlia, il genero ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 7 novembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. don GIOVANNI BORIA e gli AMICI PASSATI a NUOVA VITA ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Vivere nel cuore di chi resta non è morire. CHIESA di S.M.MADDALENA Mercoledì 11 novembre ricorre il 7° anniversario della scomparsa dell'amato ENZO ROSCIONI Rosella, Giorgio, Francesca, Elena e i parenti nel ricordarlo, con immenso affetto, faranno celebrare una S.Messa martedì 10 novembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.MARIA MADDALENA Domenica 8 novembre ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato CARLO CHIUCCHI La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 9 novembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Martedì 10 novembre ricorre il 24° anniversario della scomparsa dell'amato CHIESA di S.VENANZIO Martedì 10 novembre ricorre il 3° anniversario dalla scomparsa dell'amata LUISA POLLONI in CHIODI I familiari ed i parenti tutti la ricordano con affetto. S.Messa martedì 10 novembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.M.MADDALENA Domenica 8 novembre ricorre il 7° anniversario dalla scomparsa dell'amato FRANCESCO CARLUCCI La moglie, le figlie, i generi, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa giovedì 12 novembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO TRIGESIMO Nell'anniversario della scomparsa dell'amato SILVESTRO MERLONI La moglie, la figlia e i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa mercoledì 11 novembre alle ore 18 nella chiesa di S.Venanzio. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.NICOLO' Venerdì 6 novembre ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amato PRIMO BIANCINI La famiglia, i parenti e gli amici lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 6 novembre alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Caro Primo è trascorso già un mese. Quando, in quella splendida mattina di ottobre l'Angelo del Signore ti ha portato via così, senza un saluto, senza un sorriso. Magari avresti voluto dirci tante cose. Il tuo ricordo è sempre vivo in noi, e ci accompagna in ogni istante, ma resta immenso il vuoto che hai lasciato. Ciao. I tuoi cari e i tuoi amici SILVIA RUGGERI Fin da ora i genitori, i nonni, i parenti, gli amici, ringraziano quanti si uniranno nella preghiera. Nel buio, nei nostri perchè, nella sofferenza, e nella morte, non vorremmo rimanere soli. Dio ci ama. Mamma e babbo Gli ex giovani di S.Agostino sabato 14 novembre alle ore 17 faranno celebrare una S.Messa di suffragio per ricordare il loro assistente ANNIVERSARIO CHIESA della SACRA FAMIGLIA Martedì 10 novembre ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato UGO TULLI La famiglia, nel ricordarlo con immutato affetto, farà celebrare una S.Messa martedì 10 novembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNUNCIO Lunedì 2 novembre, a 86 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ELIO MENGHINI Lo comunicano Stefania, Petra, Elena e Luciana ed i parenti tutti. Belardinelli ANNUNCIO Sabato 31 ottobre, a 69 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ENZO TADDEI Lo comunicano le zie Mariotti, i cugini Tozzi, Mariotti, Quaresima, Latini, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano CAPPELLINA del CIMITERO di S.Gianni - Sassoferrato Sabato 14 novembre ricorre il 4° anniversario dalla scomparsa dell'amata ANNA MARIA ROSA in PASSETTI La mamma Emilia, il marito Nello, i figli Maria Teresa con Simone e Giacomo con Francesca ed i parenti la ricordano con grande affetto e dolore. S.Messa sabato 14 novembre alle ore 15. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Venerdì 30 ottobre, a 83 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari RAFFAELE GIORGETTI Lo comunicano la moglie Edelvais, le figlie Tiziana e Luana, la sorella Ernesta, il genero Marco, i nipoti Mirta e Francesco, i cognati ed i parenti tutti. Belardinelli ANNUNCIO Venerdì 30 ottobre, a 92 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari QUINTO FONDATO Partigiano combattente, sopravvissuto all'eccidio di Montalto di Cessapalombo del marzo 1944 Lo comunicano i pronipoti Leonardo, Penelope, Matteo, Arianna, i nipoti Anna Lisa, Valentina, Cinzia, Nadia, Fabio, i figli Alberto e Sandra, la nuora Luisella e il genero Nello, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 29 ottobre, a 85 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIUSEPPE DOLCE Lo comunicano la moglie Elisa, i figli Roger e Gian Luigi, la nuora Paola, il nipote Nicolò ed i parenti tutti. Belardinelli MARCO MANCINI I familiari lo ricordano con immutato affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. RICORDO Pensando a SILVIA CONTI Non ti rimpiango/né ti compiango. Nessuna elegia./Tu non vorresti./ Ma il ricordo no,/non posso scegliere/di non sapere./Tu con le donne tu tra le donne/tu per le donne./ Dalla parte delle donne/sempre e comunque./Donne in pena, donne sotto/donne contro, donne dentro. Ospitate nella tua casa/Adottate a distanza/sostenute nel mondo/ accolte nel cuore./Non è passato troppo tempo./Non quanto basta/ per dimenticare./Io ti penso. Marisa Valloscuro ANNUNCIO Venerdì 30 ottobre, a 60 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ROSA COLONNELLI in BURATTINI Lo comunicano i genitori Furio e Valinda Zampini, il marito Ruggero, i figli Alessandra, Tiziana, Andrea, il fratello Eugenio, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Mercoledì 28 ottobre, a 95 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LINA CENTOCANTI ved. BOCCADORO CONSORELLA DEL SACRO CUORE Lo comunicano i figli Pierluigi e Maria, la nuora Iliana (Lilli), il genero Egidio, il nipote Stefano con Erika, i pronipoti, il fratello Ivo con Elisa, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Sabato 31 ottobre, a 69 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ELVIRA PAOLINI in GALEOTTI Lo comunicano il marito Donnino, i figli Domenico e Carla, il fratello Gualtiero, la nuora Maria, il genero Franco, i nipoti Michele, Stefano, Marta e Ilaria, la cognata ed i parenti tutti. Belardinelli RINGRAZIAMENTO La famiglia MEZZOPERA grata per la partecipazione di affetto ricevuta in occasione della scomparsa del caro DOMENICO ringrazia quanti, in vari modi, si sono uniti al lutto Marchigiano ANNUNCIO Mercoledì 4 novembre, a 92 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari PROVINO ALBERTI Lo comunicano le figlie Maria Luisa, Giuliana, Roberta ed Annalisa, il genero Andrea, le nipoti Sara con Mario e Lara con Saverio, i pronipoti Alice, Giulia e Francesco, le sorelle, la cognata, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Bondoni Cimitero memoriale per i migranti senza volto e nome Almeno avranno un luogo per riposare in pace. Un cimitero “dedicato” accoglierà i resti di tanti migranti “senza volto e senza nome”, morti nel mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa e dei quali non si è riusciti a stabilire l’identità e che nessuno reclama. L’iniziativa sta prendendo corpo in Calabria, nella piccola cittadina di Tarsia (Cs), tra i più antichi borghi della valle del Crati. Una comunità civica che ha imparato dalla sua storia recente a rafforzare e presidiare i valori della pace, della solidarietà e della fraternità. In questo territorio, infatti, durante gli anni del fascismo, fu allestito il lager di Ferramonti, il principale (in termini di consistenza numerica) campo di concentramento aperto dal regime fascista (tra il giugno e il settembre 1940), in cui furono internati oltre 3mila ebrei. Molti di loro, sono stati sepolti proprio nel cimitero comunale di Tarsia, dove sorge anche un museo dedicato alle torture inferte dal regime di Mussolini. Un “memoriale”. L’ufficio tecnico del Comune ha già redatto il progetto preliminare del cimitero “memoriale”, successivamente approvato dalla giunta comunale e inviato agli uffici della presidenza della regione Calabria, a Catanzaro. Lo stesso progetto preliminare è stato spedito anche al Commissario straordinario per le persone scomparse, il prefetto Vittorio Piscitelli, che sta seguendo per conto del Governo la realizzazione dell’opera, giudicata dal rappresentante del Governo “assolutamente indispensabile e urgente, per poter dare una degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie del mare”. Vittime che, secondo i dati ufficiali, solo nel 2015 nel Mediterraneo, sono state oltre 3.100. Da dove nasce quest’idea? L’input iniziale è stato dato da Franco Corbelli, leader del movi- 22 defunti.indd 2 mento “Diritti civili” che, già da tempo, si sta battendo per la realizzazione di un cimitero per i migranti. “Tutto è iniziato due anni fa - ha spiegato Corbelli a ‘Il Fatto Quotidiano’ - dopo la tragedia di Lampedusa nell’ottobre 2013, da quelle immagini strazianti, dalla sofferenza di fronte a quelle piccole bare di bambini. Dal giorno dopo iniziai a lanciare il primo appello, a chiedere alle istituzioni di porre fine a quella disumanità e di realizzare un cimitero dei migranti. Un atto che non è solo di umanità ma anche di civiltà, solidarietà e di rispetto dei diritti di queste persone, almeno dopo morte”. Un appello, quello di Corbelli, che ha trovato convinto ascolto da parte del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, e della sua giunta. “La proposta ci ha inorgoglito e, al tempo stesso, investito di responsabilità”, ha dichiarato il sindaco Ameruso. “Per questo - ha proseguito l’abbiamo subito sposata, consapevoli dell’importanza di poter ospitare nel nostro territorio, ferito dalle brutture della storia, un’iniziativa di così alto valore umanitario. Accoglienza e solidarietà fanno un po’ parte del nostro Dna culturale, dell’educazione che tanti di noi fin da bambini hanno potuto assimilare, visitando nel cimitero comunale le tombe degli ebrei internati, poste accanto a quelle dei propri cari”. Un’ultima nota simbolica. Una gigantografia del piccolo Aylan Kurdi - il bambino siriano di 3 anni che il Mediterraneo ha restituito alle coste turche da dove, con la famiglia, era partito per raggiungere l’Europa a bordo di un barcone - campeggerà all’ingresso del nuovo cimitero. Sarà il suo sorriso, ancora pieno di speranza, ad accogliere i visitatori. Maurizio Calipari 04/11/15 11.10 23 L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 >CULTURA Inaugurata a San Paolo una mostra, organizzata da Inarte con artisti carioca che rappresentano la nostra terra Il Brasile parla fabrianese F abriano sbarca in Brasile: è stata inaugurata lo scorso 8 ottobre a S. Paolo del Brasile la mostra “Io Italia, self portrait”, curata dall’associazione fabrianese InArte con ABA (associação brasileira de aquarela) in nome di FabrianoInAcquarello e degli enti che ne sostengono lo svolgimento insieme alla città di Fabriano. L’esposizione, progettata in coordinamento con la galleria della Fondazione Museo Sao Catano do Sul e dagli artisti brasiliani capitanati da Iole di Natale, mette in mostra opere di piccolo formato che rappresentano la nostra terra, l’Italia e Fabriano attraverso diverse tecniche applicate da 50 artisti. Il progetto, ideato più di un anno fa, ha trovato successivamente un interessante sviluppo durante la scorsa edizione di FabrianoInAcquarello, quando l’artista brasiliana Lilian Arbex ha condotto un’iniziativa relativa ad libro d’artista creando una maxi opera modulare composta da centinaia di acquarelli di formato 20x20, realizzati dagli artisti internazionali presenti alla convention. Le opere create in questa circostanza erano perfettamente in linea con la mostra “Io Italia” tanto da indurre ad integrare i due progetti e creare una testimonianza corale di tante e importanti voci: attraverso gli artisti fabrianesi, italiani ed internazionali, si svolge il racconto oltreoceano della nostra terra. A rafforzare il racconto anche il mezzo con cui le opere sono stati incorniciate, ovvero la carta fatta a mano dal mastro I nostri partner brasiliani, le artiste Lilian Arbex e Iole di Natale con la direttrice della galleria cartaio Lorenzo Santoni, a testimoniare la tradizione per eccellenza della nostra città. La mostra, che sarà in Brasile fino al 30 gennaio, al rientro in Italia sarà esposta anche a Fabriano. E' questo solo uno degli eventi con i quali prosegue il percorso di internazionalizzazione della città di Fabriano attraverso l’arte contemporanea. Un percorso iniziato anni fa e che con il passare del tempo arricchisce sempre più la città della presenza di artisti di rilievo internazionale che giungono nel territorio e ne diventano testimoni. Poche settimane fa l'Associazione InArte ha ospitato il workshop del maestro indiano Amit Kapoor, nome di grande rilievo internazionale e maggiore riferimento artistico per il panorama indiano. Kapoor ha soggiornato a Fabriano dal 22 al 27 settembre, ospitato nella residenza per artisti CasaInArte in via della Ceramica, e ha condotto un interessante laboratorio dedicato alla tecnica artistica della pittura ad acqua su carta. Co-fondatore e direttore di una accademia indiana di Arte e animazione, Amit Kapoor è docente in prestigiose scuole d’arte, come il College of Art di Nuova Dheli e vice presidente dell’International Watercolor Society, l’ente internazionale che ha conferito a FabrianoInAcquarello la rappresentanza IWS per l’Italia. Per Amit Kapoor non era la prima volta a Fabriano, l'artista è stato infatti uno dei maestri che hanno partecipato lo scorso aprile a FabrianoInAcquarello, protagonista anche della realizzazione dell’acquarello di 15 metri dipinto da grandissimi nomi internazionali. Questi eventi hanno portato Fabriano al centro del dibattito e dell'attenzione internazionale, creando grande aspettativa per la prossima edizione di FabrianoInAcquarello, che anche quest’anno porterà in città un numero rilevante di mostre, maestri, artisti ed appassionati da tutto il mondo. La convention è prevista dal 20 al 24 aprile. L'Accademia e la Grande Guerra Accademia dei Musici riprende i suoi “Salotti” dopo l'interruzione dello scorso appuntamento. La Delegazione Cinese dell'Università dell'Henan, che ha visitato l'Accademia ed il suo Museo, ha potuto prendere in visione l'offerta del Polo Universitario Artistico Musicale Scientifico di Fabriano. Nel prossimo “Salotto” di Accademia dei Musici, venerdì 6 novembre sempre alle ore 17.30, un incontro “della Memoria”.... La data del 2015 ci riporta 23 cultura.indd 2 allo scorso secolo: proprio nel 1915 scoppiava la Prima Guerra Mondiale e, nella tragicità dell'Evento come per tutte le guerre, rimangono oggi testimonianze che è giusto ricordare e commemorare. L'Accademia dei Musici propone, proprio per la musica, le “Canzoni dalla Grande Guerra”. Questa particolare produzione ha coinvolto, in quel passato, autentici poeti e musicisti che hanno saputo trasferire, nei loro testi e nelle loro note, la grande umanità popolare ispirata ai sacrifici di una storia così drammatica e toccante. Il risultato, melodie di eccezionale bellezza che ancora oggi suscitano in noi sentimenti di partecipazione, di riflessione, di allegria ed anche di tanta speranza in un futuro di Pace. Questo “Salotto”, dopo la consueta e fondamentale parte didattica di inquadramento e descrizione musicale di quel periodo storico, vedrà l'esibizione di sei donne in concerto dal titolo “Donne de la mia patria, vi saluto”, spettacolo con letture di voci recitanti e canzoni popolari accompagnate al pianoforte, per l'occasione un Coda da Concerto Bosendorfer, strumento storico originale del 1912! Gli appuntamenti sono completamente gratuiti per i giovani al di sotto dei 20 anni. Ecco infine le info per i contatti: Accademia dei Musici, Complesso Monumentale San Benedetto – Piazza F. Fabi Altini n. 9 Fabriano www.accademiadeimusici. it – [email protected] – tel. 0732 24065. Il pianoforte Coda da Concerto “Bosendorfer – Vienna 1912” 04/11/15 11.12 24 >CULTURA< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Eros al museo della carta L'artista De Finis in esposizione fino all'8 novembre con "Alkeros" O ttanta opere fotografiche per dare corpo ad una ricerca artistica che vede Eros De Finis protagonista di una delle più belle pagine della fotografia d’arte degli ultimi anni. Il fotografo marchigiano approda a Fabriano, e in un contenitore di pregio quale il Museo della carta e della filigrana, dopo i successi ottenuti in importanti esposizioni tenute a Milano, Parigi e Bruxelles. La Mostra (aperta fino all'8 novembre) è curata da Italo Bergantini, titolare della Galleria Romberg Photo di Latina. Il Catalogo, curato da Galliano Crinella e per la parte grafica da Luigi Bonfanti, è arricchito da tre poesie del poeta urbinate Umberto Piersanti che riconduce l’opera di De Finis all’interno dei grandi temi della natura e della vita sociale. Nel testo di presentazione si legge: “De Finis ‘mette in campo’ un’appassionata ricerca del valore della vita, fino a definirne una vera e propria rappresentazione impigliata nella dialettica di una fitta rete di immagini”. E ancora: “Qui la fotografia appare veramente come un’operazione che mette in relazione tutte le funzioni e le risorse dell’umano, un’operazione progressiva della testa, dell’occhio e del cuore attraverso la quale De Finis esprime la sua visione del mondo, i rimandi della memoria, il suo grido di risoluzione alla vita”. In un altro breve testo critico, Katia Migliori evidenzia la poeticità della ricerca artistica del fotografo: “E’ un narratore primitivo De Finis, che ci regala il tempo per pensare in scatti sapienti e che si pone con misurata modestia nell’orizzonte poetico”. Nel catalogo della Mostra è lo stesso De Finis ad orientare e fornire le ragioni del sua appassionata ricerca: “Fare uno scatto è fermare un’immagine, è fotografare il passato. Dal punto di vista della fisica newtoniana non possiamo che affermare questo, ma se volessimo usare una chiave quantistico - metafisica, potremmo dire che non è necessariamente così, e che forse dovremmo ripensare alla scansione artificiale di un parametro chiamato tempo. Lo scatto diventa allora qualcosa che non ha né un prima né un dopo, fissa l’immagine nella memoria e rappresenta il prima, il dopo e il durante. Se riusciamo a pensare questo, in modo tale che l’immagine che scaturisce rappresenti l’interezza dell’unità atemporale, forse siamo sulla strada che ci potrà portare alla estrapolazione di un unico, irripetibile, irriproducibile insieme che assume forma di vita”. Ancora De Finis: “Gli uomini e le donne che vivono dove si sente l’odore della terra sono diversi. Non importa se abitino in paese o in campagna, l’odore della terra arriva largo e basso nei giorni di pioggia e alto e sottile nei giorni di sole; dovunque, entra dentro e ci rimane. Gli uomini e le donne che riescono a La severità di Latini sul nostro Leone XII E‘ un libro di grande interesse “I Papi umbri e marchigiani” di Paolo Latini di cui si è scritto su “L’Azione” del 24 ottobre a seguito della presentazione che ne è stata fatta alla Biblioteca comunale di Fabriano a cura del Centro Studi Riganelli. Infatti se n’è discusso in città delle Marche e dell’Umbria, tra cui Perugia (Università degli Stranieri) e Senigallia (Palazzo Mastai Ferretti), perché é un libro che fa discutere. Intanto c’è da dire che, se quelli umbri sono due (Martino I e Celestino II, l’uno del VII secolo, l’altro del XII), quelli marchigiani sono otto, tutti successivi agli umbri, 3 dei quali del vicino Ottocento. Sono tanti per una piccola regione come le Marche, e apparentemente marginale. Ma il contributo dei marchigiani alla storia non solo d’Italia ma della civiltà, è molto più che proporzionale alla sua piccolezza (è questo un discorso che andrebbe ripreso altrove). Dunque le Marche hanno dato alla Chiesa universale ben 8 Sommi Pontefici (Nicolò IV, Marcello II, Clemente VIII, Pio VIII, Leone XII e soprattutto Sisto V, Pio IX che sono stati protagonisti del loro tempo, come anche Clemente XI – Papa Albani di Urbino. Di solito rievocare i Papi del proprio territorio vuol dire celebrarli come figli illustri e questo fondo di “patriottismo” fa velo ad una analisi appassionata. Qui no, in questo libro non c’è la tentazione celebrativa. La conoscenza di ogni Papa “marc-umbro” 24 cultura.indd 2 I Papi marchigiani ed umbri (come avrebbe detto il compianto avvocato Passari) si vede che è frutto di accurati studi su fonti plurime; e se ne sottolineano i meriti, non si nascondono i demeriti e le ombre. Per cui ne vengono fuori biografie ragionate, problematiche, critiche (quella di Pio IX occupa più di 40 pagine). E sorprende che a condurre un lavoro del genere sia, non uno storico di professione, ma un medico specializzato in radioterapia, sia pure con la passione della storiografia. Sono papi-re quelli rivisitati da Paolo Latini (fabrianese di nascita e di formazione, anche se poi si è fatto perugino) e sono ben diversi dall’immagine di Papa Francesco ed anche dai papi del secolo scorso. E ci potremmo anche scandalizzare per certi loro comportamenti e affermazioni se non sapessimo che dobbiamo sempre storicizzare, cioè non giudicare con la mentalità di oggi, perché quei papi erano uomini del loro tempo e pertanto condizionati dal loro tempo. Certamente non c’è da rimpiangere l’epoca del potere temporale della Chiesa, ma anzi c’è da ringraziare Dio d’averla liberata da questo peso ingombrante, durato sentire l’odore della terra sono diversi. Hanno radici robuste e profonde, e non li porta il vento, hanno odori e profumi da ricordare e non ne fanno mistero, hanno voci che risuonano e che danno loro la forza di continuare, nella terra hanno anime da ringraziare per i fiori che hanno fatto crescere”. L'informazione di qualità che guarda al territorio secoli. Questo discorso vale in particolare per il nostro Papa fabrianese (fabrianese perché gengarino) Leone XII, che Latini tratta con severità un po’ eccessiva. Ma era il Papa della restaurazione e difficilmente avrebbe potuto essere diverso da come è stato. Viene spontaneo fare un confronto con un altro libro: ”Il Pontificato di Leone XII” del Card. Palazzini, Francesco Leoni e Emo Sparisci, pubblicato dal Centro Studi Riganelli dopo il convegno del 1990 a Genga. Che è un libro autorevole, accurato; celebrativo, che dice i meriti del nostro Papa, effettivi e non piccoli, omettendo le ombre del suo pontificato. I due libri sono complementari, si integrano a vicenda. La personalità e il pontificato di Papa della Genga si conoscono meglio attraverso la lettura di entrambi. Si diceva che il libro di Latini fa discutere: perché, non soltanto registra fatti e situazioni, ma dà anche giudizi. E i giudizi, sia pur motivati e senza ombra di faziosità, sono sempre soggettivi e quindi discutibili. Per questo è un libro stimolante. Ed ha anche questo merito: di ripresentare il grande contributo delle Marche alla millenaria storia del Papato, un aspetto notevole dello straordinariamente ricco patrimonio culturale della nostra piccola regione. a.c. Paolo Latini e Mauro Bifani – “ I Papi umbri e marchigiani. Storie e note storiche”. Il Formichiere editore Foligno Gianni Rossetti, presidente per circa vent’anni dell’Ordine dei giornalisti Marche, fondatore e direttore della Scuola di giornalismo di Urbino, con una lunga e onorata carriera ispirata ai più saldi e profondi principi professionali e l’altro noto giornalista e scrittore, vice capo redattore della sede Rai di Ancona, personaggio marchigiano che si è distinto per la sua attività culturale negli ultimi anni, Giancarlo Trapanese, sono stati i relatori della serata voluta dal presidente del Rotary di Fabriano, Angelo Stango, organizzata con il patrocinio del Circolo della Stampa Marche Press. Dall’alto del loro vasto impegno umano e professionale che va dalla Rai, alla radio sino alla carta stampata, sono riusciti da esperti e validi comunicatori a porre al centro della serata, caratterizzata da un serrato dibattito al termine dei loro interventi, temi quali il recupero dell’etica e professionalità nel mondo del giornalismo, concentrare l’attenzione sui temi legati al sociale particolarmente sentiti dai cittadini per recuperare gli aspetti profondi della realtà quotidiana, anche quelli più complessi, mantenendo vivi i criteri dell’essenzialità e del rigore della cronaca. Con poche parole, rispetto alla vastità dell’argomento e tanti esempi, Rossetti e Trapanese sono arrivati a far conoscere i valori profondi di una professione dove il percorso di formazione deve essere certo, trasparente e meritocratico anche perché oggi, con l’avvento di internet, la quarta grande rivoluzione nel mondo dell’informazione, il giornalista deve avere la capacità di confrontarsi e lavorare con tutti i media, unico modo per garantirsi opportunità di lavoro, vista la pesante riduzione delle copie dei quotidiane vendute, il taglio gravoso dei giornalisti nelle redazioni dei quotidiani, delle radio e televisioni, l’avvento della Rete. In buona sostanza, ad un’attenta platea, è stata divulgata la differenza che corre tra informazione, comunicazione e giornalismo, mondo quest’ultimo sempre più complesso in seno al quale quesiti come: che futuro avrà la carta stampata? Nel 2027 un guru del settore ha profetizzato che i quotidiani scompariranno. Che ruolo e funzione avrà il giornalista del futuro? Che prospettive aspettano radio e televisione? Il 2 o 3 punto zero saranno gli unici mezzi su cui informarsi? Quanto peserà la capacità interattiva sulla collocazione del “lettore” nell’ambito della notizia? Ecco perché sia Trapanese che ha pure posto l’accento sulla necessità assoluta di ritrovare il ruolo di prossimità e del territorio verso cui orientare le scelte redazionali per fare i tg regionali, oltre al senso di umanità, sia Rossetti hanno molto insistito sull’obbligatorietà e al tempo l’opportunità di garantire ai giornalisti una formazione sempre più attenta, vasta e articolata. Daniele Gattucci 04/11/15 11.16 25 L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 >SPORT Una delle gare del Meeting svoltosi a Fabriano NUOTO Meeting Internazionale Cis Sembravano le Olimpiadi! Grande successo per la manifestazione fabrianese con tanti campioni di FRANCESCA AGOSTINELLI S uccesso per il XV Meeting Internazionale a Fabriano. Atleti d’Italia e da tutto il mondo si sono sfidati nella piscina di Fabriano. L’evento ha coinvolto nuotatori di altissimo livello in due giornate di gare importanti; la città è stata dunque sotto i riflettori del mondo dello sport. Luca Dotto, Michele Santucci, Alice Mizzau, Andriy Govorov sono solo alcuni dei tantissimi nomi che hanno gareggiato nell’acqua del nuovo impianto comunale gestito da “Nuova Sportiva”. “Fabriano simula Rio” ha scritto la “Gazzetta dello sport”. Gli atleti di tutto il mondo hanno simulato le gare di Rio 2016: si sono sfidati con gli stessi orari previsti dalle Olimpiadi, senza considerare il fuso orario. Ma non è stato solo l’evento dei grandi atleti del nuoto; grande importanza anche ai piccoli nuotatori alle prime armi con questo sport. Sono infatti tre anni che questa manifestazione si affianca al “Trofeo della città di Fabriano” dove gli Esordienti A (atleti dai 10 ai 13 anni) gareggiano in varie categorie assistiti dai loro idoli sportivi, i grandi del nuoto che proprio al loro fianco vengono premiati ed applauditi. Per alcuni di questi giovanissimi atleti è stata la prima gara in assoluto in questo sport e l’emozione di farla con la presenza di campioni mondiali nella propria città era a dir poco elettrizzante. Vincitore del “Trofeo della città di Fabriano” è il Team Marche cha ha sconfitto gli altri piccoli atleti provenienti da varie parti dell’Italia in due staffette. Degli Esordienti A fabrianesi ricordiamo il record della manifestazione ottenuto dalle fabrianesi Rebecca Passeri nei 50 m stile e nei 100 m stile e quello di Chiara Bianchi nei 50 m dorso. Ottimi anche i risultati degli Assoluti (atleti dai 13 anni in su) della squadra Rari Nantes: il giovane nuotatore fabrianese Giuseppe Maurizi, promessa del nuoto, ha fatto sudare la vittoria a Luca Dotto nei 200 m stile. Anche per Martina Battistoni arrivano grandi soddisfazioni, atleta fabrianese degli assoluti Rari Nantes, festeggia il suo ritorno nella squadra ottenendo risultati importanti al Meeting con la gioia di tutta la squadra. Sono ormai quindici anni che il gruppo Team Marche organizza questo meeting e da quando l’evento si svolge a Fabriano, ogni anno è per la città, oltre che per il Team Marche stesso, un grande impegno, motivo di grandi soddisfazioni, anche perché da tre anni si dà spazio al futuro: attraverso il “Trofeo della città di Fabriano” si fanno gareggiare i piccoli atleti, giovani promesse del nuoto che si mettono alla prova con situazioni sicuramente più grandi di loro, gare che diventano sfide di vita oltre che trampolini importanti per buttarsi nel mondo del nuoto, uno sport fatto di sacrifici e rinunce, ma anche di passione, promotore di insegnamenti di vita. Un folto pubblico ha assistito al meeting presso la piscina di Fabriano Ed ecco il racconto emozionante della nostra "inviata speciale" Con la XV edizione del Meeting Internazionale Cis, l'impianto Aqua di Fabriano ha appena vissuto una due giorni di nuoto a 360 gradi. Oltre al risultato sportivo di altissimo livello con i Campioni, che hanno testato la loro condizione verso Rio 2016, ed i giovani che non sono certo stati da meno, facendo registrare delle ottime performance per un avvio di stagione entusiasmante. Tutti i risultati li potrete trovare sul sito della piscina nel link dedicato al meeting www.teammarche.it. Per me sono stati due giorni molto particolari, non ho mai vissuto così tanto il bordo vasca da spettatrice-inviata e le emozioni sono totalmente diverse. Sabato mattina, mentre mi allenavo, intorno a me si facevano gli ultimi preparativi per il campo gara. A fine allenamento ho potuto scambiare due chiacchiere con Andrea Di Nino, coach dell’ADN Swim Project, che mi ha chiesto: ”Federica come va la tua preparazione?” Io con il mio entusiasmo, “bene sto provando nuove distanze sullo stile libero,100 e 200”. Grazie ad Edoardo che mi ha presentato come una campionessa, ho conosciuto anche l’allenatore di Alice Mizzau Max Di Mito, con il quale ci siamo dati appuntamento per le gare del pomeriggio. Alle 15 precise si inizia con i big che scendono 25 sport.indd 2 subito in acqua nei 200 stile libero. Luca Dotto ed Alice Mizzau mi danno l’impressione di essere due “chiocce”, visto che nelle batterie che seguono ci sono Esordienti, Cadetti e Ragazzi. Ci sono delle immagini di questa due giorni che non dimenticherò. Guardare la tribuna piena in ogni ordine di posto con i genitori che danno un‘occhiata al programma per vedere quando gareggeranno i loro Federica Stroppa con Alice Mizzau piccoli campioni. I più piccoli che toccando la piastra, cercano l’allenatore per sapere come è andata, basta un gesto, uno sguardo e si capiscono al volo. Per i ragazzi è diverso, discutono con l’allenatore sui loro passaggi, le sensazioni in acqua proprio come fanno i campioni che sono qui. Con mio enorme piacere, ho l’opportunità di effettuare alcune premiazioni, con una presentazione da campionessa, d’altronde gioco in casa. Le sorprese per me sembrano non dover finire, visto che ho la possibilità di scambiare due chiacchiere da atleta ad atleta con Alice Mizzau e le chiedo: “Come sta andando la preparazione in vista dei Giochi Olimpici?”. E lei: “Bene, stiamo lavorando veramente molto in questo periodo”. Non solo Alice, ma anche Dotto e Santucci vengono a salutarmi, non riesco a trattenere la mia felicità e dico loro: “fino a pochi mesi fa tifavo per voi dalla tv, è bellissimo avervi qui”. Alla fine di questo piacevole scambio di complimenti e l’immancabile in bocca a lupo per il prosieguo della stagione, chiedo ad Alice se mi può regalare la cuffia, lei la prende dicendomi: “è una cuffia speciale, non ce l’ha nessuno, mi raccomando fai il tifo per me”. Io l’abbraccio e le dico: “ci puoi contare”. Alle 21.30 inizia lo spettacolo. L’impianto è completamente al buio, solamente la vasca è illuminata, l’emozione e l’adrenalina si mescolano. La presentazione degli atleti è da vere star, entrano in vasca singolarmente con l’occhio di bue e la musica che li accompagna, mentre lo speaker enfatizza il loro palmares. La cornice in cui si svolgono rendono le gare spettacolari e di un altissimo tasso tecnico visti i big in gara. Non solo big, protagonisti anche gli atleti fabrianesi, Giuseppe Maurizi, Rari Nantes Marche si piazza al terzo posto con un ottimo 1'51.67 dietro a Manuel Turchi della Vela Nuoto Ancona che chiude in 1'50.66. Nella stessa distanza, in campo femminile, vince la finale l’azzurra Alice Mizzau in 2'01.05 con una lotta per il terzo posto tra la fabrianese Martina Battistoni, Rari Nantes Marche, che chiude in 2'06.65 e Lucrezia Delantone, Team Veneto, che ha la meglio sulla nostra portacolori in 2'05.56. Nella giornata conclusiva del meeting, spazio ai piccoli campioni che si danno battaglia nelle staffette un momento di squadra straordinario, forse l’unico nel nuoto. Anche grazie ai nuotatori in erba, nella classifica per società del XV trofeo Cis la Rari Nantes Marche conquista il terzo posto. Federica Stroppa 04/11/15 11.17 26 >SPORT< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 CALCIO Serie D Esposito è incontenibile e il Matelica sbanca Chieti di SARA SANTACCHI E’ la dura legge dell’ex a farsi valere all’Angelini, dove il Matelica batte il Chieti per 0-2 grazie alla doppietta di Esposito, alle prime marcature stagionali in biancorosso. Succede tutto nel secondo tempo contro gli abruzzesi che, sotto di due reti, si vedono anche neutralizzare da Nobile il rigore di Dos Santos. E' il Matelica a procurarsi la prima occasione all’11’ con Esposito e Picci che si vedono negare la rete da Fatone. Al 12’ la risposta del Chieti in contropiede con Dos Santos, ma la difesa matelicese si salva in angolo. Ci prova ancora Dos Santos di testa, al 17’, rispondendo al cross di Del Grosso, mandando la sfera fuori. Il Matelica ingrana e al 30’ sfiora il vantaggio con Picci che ci prova di testa, ma Fatone si supera. Recupera palla un minuto più tardi Esposito, serve quindi Picci che impegna ancora Fatone. Nella ripresa il vantaggio del Matelica arriva dopo appena 5’: Bondi da sinistra serve un bell’assist per Esposito all’altezza del dischetto che fa partire un diagonale che finisce alle CHIETI MATELICA 0 2 CHIETI - Fatone, Scintu, Sbardella, Vitale, Del Grosso (14’ st Esposito R.), Ewansiha, Massimo, Riccucci, Varone (26’ st Gomis), Suriano (9’ st Di Nardo), Dos Santos. All. Ronci MATELICA - Nobile, Boskovic, Vallorani, Borghetti, Borgese, Gilardi, Bondi (22' st Perfetti), Moretti (31’ st Frinconi), Picci, Esposito V. (37’ st Pesaresi), Girolamini. All. Clementi Due magie del funambolo biancorosso lanciano il team verso la vetta sorprendere e trattiene la sfera mantenendo il risultato immutato. Sul finale i padroni di casa si vedono annullare la rete di Di Nardo per fuorigioco mentre Picci sfiora il tris in contropiede al 91’. Nel prossimo turno, match interno contro il Castelfidardo. COPPA ITALIA - La settimana scorsa il Matelica ha giocato anche in Coppa Italia: battuta 2-1 la Recanatese con reti di Pesaresi e Lispi. I biancorossi approdano così ai trentaduesimi di finale, in programma il 25 novembre. spalle di Fatone: 0-1. Non si fa attendere la risposta dei padroni di casa che al 7’ sfiorano il pari con Suriano. Quindi al 20’, ancora servito da Bondi, Esposito salta Scintu con un colpo di tacco e va ad infilare lo 0-2 segnando la sua doppietta. Non finiscono le emozioni, perché un minuto più tardi l’arbitro assegna un rigore al Chieti per un fallo di mano in area di Borghetti. Sul dischetto va Dos Santos, ma Nobile non si fa La seconda rete di Esposito Eccellenza Severini regala tre punti al Fabriano Cerreto I ragazzi di Spuri Forotti si riavvicinano al vertice: -4 dalla Civitanovese 1 0 FABRIANO CERRETO - Spitoni; Berettoni, Boinega, Lapi, Severini; Scotini, Bartoli, Iacoponi; Moretti (70’ Aquila), Francioni (85’ Martellucci), Piergallini (88’ Silvi). All. Spuri Forotti VIGOR SENIGALLIA - Tonelli; Pistelli, Pambianchi, Gregorini, Cuomo; Roberto; Pianelli (82’ Mucaj sv), Nacciariti (46’ Marinangeli), Siena, Pallavicini (67’ Paolini); Gorini. All. Mancini RETE - 13’ Severini Ritorna al successo casalingo dopo oltre un mese il Fabriano Cerreto, che regola 1-0 la Vigor Senigallia e in un colpo solo consolida il secondo posto ed avvicina la Civitanovese, ora distante 4 punti. I biancorossi approfittano di un avvio contratto della squadra di Mancini e iniziano ad imprimere il forcing soprattutto con le discese sulla sinistra di un Severini molto ispirato. La situazione di parità viene infatti sbloccata al 13’ proprio dal terzino di Spuri Forotti, bravo a deviare di testa il perfetto calcio di punizione di Bartoli. Il gol subìto non desta dal torpore la Vigor Senigallia che continua ad essere chiusa nella propria metà campo: al 17’ Moretti si accentra ma calcia debolmente verso Tonelli ed un minuto più tardi il portiere ospite si oppone anche al sinistro di Piergallini da posizione favorevole. La squadra di Mancini prende coraggio a metà della prima frazione e inizia a farsi vedere in avanti con un paio di tiri dalla distanza di Roberto e Pallavicini ma Spitoni in entrambe le circostanze non ha problemi. Il monologo dei locali riprende nelle ultime battute del primo tempo: al 39’ la punizione di Severini scalda i guantoni a Tonelli; tre minuti più tardi, da posizione leggermente più accentrata, è ancora il terzino ad incaricarsi della battuta e a stampare la palla sulla traversa, prima che Boinega di testa veda negarsi il 2-0 dalla deviazione di Tonelli con la complicità del palo. Scampati i pericoli, la Vigor Senigallia nella ripresa sale di tono anche grazie all’inserimento di Marinangeli che BREVI CALCIO PRIMA CATEGORIA GIRONE A: SASSOFERRATO GENGA, QUINTO KO Quarta sconfitta stagionale per il Sassoferrato Genga: in casa contro il Cantiano finisce 0-1. A decidere la gara una rete di Biagini. Per la formazione di Carucci si tratta della seconda partita persa tra le mura amiche. Luca Antonio Somma SECONDA CATEGORIA: MARIANI LANCIA L'ARGIGNANO Nel girone D, seconda vittoria in campionato per l’Argignano che in casa batte con il risultato di 1-0 l’Agugliano Polverigi. Il gol del match in favore della squadra di Cinti è stato messo a segno da Mariani al 26’. Per l’attaccante si tratta dell’ottavo gol realizzato in otto 26 sport.indd 2 partite giocate. Grazie a questo successo l’Argignano raggiunge il nono posto in classifica in coabitazione con la Sampaolese e l’Agugliano Polverigi. La formazione dell’Argignano: Pecci, Cofani, Sagramola, Lucernoni, Mecella, Peccarisi, Nubola (84’ Lattanzi), Mancini, Ragni (89’ Saloini), Mariani, Mezzanotte (71’ Mazzoli); all. Cinti. Nel girone F, la Fabiani Matelica pareggia in casa con il risultato di 0-0 contro l’Aries Trodica e scivola al terzo posto in classifica. l.a.s. TERZA CATEGORIA: UN TURNO IN PENOMBRA Nel girone C, rinviata la partita tra la Valle del Giano e la Castelleonese. Nel girone D, il Real Matelica perde in trasferta 2-0 contro il Pianello Vallesina. SERIE D girone F Sambenedettese 22; San Nicolò 21; Matelica 19; Fano 17; Avezzano e Folgore Falerone 15; Chieti, Monticelli e Castelfidardo 14; Fermana e Campobasso 13; Jesina, Isernia e Recanatese 12; Vis Pesaro 9; Agnonese e Amiternina 8; Giulianova 7. ECCELLENZA Civitanovese 20; Fabriano Cerreto 16; Grottammare, Biagio Nazzaro e Porto d'Ascoli 13; Tolentino, Loreto e Pergolese 12; Gallo e Montegiorgio 10; Trodica 9; Urbania, Forsempronese e Helvia Recina 8; Vigor Senigallia 5; Corridonia 2. PRIMA CATEGORIA girone A Gabicce Gradara 20; Pisaurum e Villa San Martino 17; Montelabbate e S.Orso 16; Montecalvo, Mondolfo e Vadese 12; Urbino Pieve 11; Sassoferrato Genga 10; Cantiano 9; Fermignanese 8; Cagliese 7; Lunano 5; Mercatellese 4; Cuccurano 1. PRIMA CATEGORIA girone B Filottrano 21; Moie Vallesina 19; San Biagio 17; Miciulli Senigallia 16; Le Torri 15; Avis Arcevia e Filottranese 13; Castelfrettese 12; Monsano 11; Falconara 10; Borghetto 9; Colle 2006 7; Montemarciano 6; Ostra Vetere 5; Fortitudo Fabriano e Olimpia Falconara 3. RETI - 5’ st e 21’ st Esposito CALCIO FABRIANO CERRETO VIGOR SENIGALLIA classifica rafforza il peso offensivo della squadra, senza tuttavia creare troppe apprensioni alla retroguardia locale. Il Fabriano Cerreto continua a cercare il raddoppio ma il guizzo al 61’ di Piergallini sulla sinistra viene neutralizzato con il piede da Tonelli in corner. La squadra di Spuri Forotti non riesce a chiudere l’incontro e la Vigor crede nel pari: al 75’ Marinangeli si libera bene ma conclude a lato. Le ultime chance sono per i biancorossi nelle ripartenze: Severini al minuto 80 viene murato per due volte CALCIO dalla difesa ospite e allo scoccare del 90’ Martellucci, lanciato da Iacoponi, riesce a saltare Tonelli ma è costretto a defilarsi sulla destra e non trova l’attimo buono per andare al tiro. I biancorossi conservano l’1-0 fino al triplice fischio e si avviano con rinnovata fiducia alla trasferta di domenica ad Urbania. JUNIORES - Pareggio ricco di gol per la Juniores di Stefano Tarabelli: i biancorossi hanno impattato 3-3 sul campo dell'Osimana. Luca Ciappelloni Prima Categoria girone B La musica non cambia: Fortitudo ancora sconfitta Una bella ma sfortunata Fortitudo Fabriano esce per l'ennesima volta sconfitta di fronte al pubblico amico e continua la serie negativa (una vittoria e tutte sconfitte). Un inizio campionato davvero disastroso, a memoria non si ricorda un avvio così negativo per questa compagine, speriamo che il mister riesca a trovare la quadratura del cerchio e la squadra incominci a raccogliere qualche risultato positivo per poter risalire la china. Certo una sola vittoria in questo scorcio di torneo è davvero ben poca cosa. C'è da dire ad onor del vero che questa compagine non gioca male, però non avendo un centrocampista di ruolo che riesca a velocizzare la manovra, di conseguenza l'attacco va in affanno. Contro la Castelfrettese la Fortitudo non ha demeritato ha giocato una buona gara, ha avuto una netta supremazia territoriale, ma alla fine sono usciti dal campo con un nulla di fatto. Nel primo tempo oltre a tanto gioco (un po' confusionario a dir la verità) i locali hanno colpito una traversa con Guidarelli, poi, nella ripresa e sull'unico tiro in porta gli ospiti con una punizione beffarda di Serrana sono riusciti a FORTITUDO FABRIANO CASTELFRETTESE 0 1 FORTITUDO FABRIANO - Giommetti, Ruggeri, Battistoni, Guidarelli, Ippolito, Bernardi (32' st Angeletti), Carmenati S., Porcarelli (40 st Animobono), Piccolini (17' st Lezzerini), Biagini, Vincioni. All. Tizzoni CASTELFRETTESE - Cionfrini, Sorana R., Marini (12' st Fratesi), Bertotto, Lelli, Sorana G., Serrana, Rinaldi, Principi (40' st Gjepali), Gasparetti (29' st Konos), Lazzarini. All. Magistrelli RETI - 9' st Serrana portare a casa i tre punti. Una vera e propria maledizione incombe su questa compagine che non riesce a muovere la classifica. Dopo questa sconfitta, la Fortitudo è scivolata all'ultimo posto in classifica insieme all'Olimpia Falconara. Prossimo impegno in trasferta contro l'Avis Arcevia che viene da una sconfitta in trasferta sul campo di Le Torri. Angelo Campioni SECONDA CATEGORIA girone D Staffolo 18; Leonessa Montoro 15; Chiaravalle e Cupramontana 14; Castelbellino 13; Morro d'Alba, Apiro e Borgo Minonna 12; Sampaolese, Agugliano Polverigi e Argignano 11; Falconarese 10; Labor e Palombina Vecchia 9; Victoria Strada e Casebruciate 2. SECONDA CATEGORIA girone F Caldarola 22; Robur 16; Fabiani Matelica 15; Trodica 14; Sarnano, Serralta e Rione Pace 13; Camerino e Castelraimondo 12; Elfa Tolentino 10; Sefrense 8; Treiese ed Esanatoglia 7; San Ginesio 5; Urbis Salvia 4; Montecassiano 3. TERZA CATEGORIA girone C Serra Sant'Abbondio 13; Serrana e Avis Pergola 11; Sangiorgese, Acquaviva e Montenovo 9; Senigallia 8; Castelleonese 7; Valle del Giano 6; Castelvecchio e Monteporzio 4; Up Castelfrettese 3; Arcobaleno 2. TERZA CATEGORIA girone D Urbanitas Apiro 15; Candia Baraccola e Pianello Vallesina 12; Real Matelica, San Marcello e Junior Jesina 9; Atletico 2008, Cameratese, Poggio San Marcello e San Francesco Cingoli 7; Aurora Jesi, Rosora Angeli e Maiolati 5; Spes Jesi 4. CALCIO a 5 Torneo Acsi Sentinum a tutto gas Cinquantatrè reti realizzate dalle dieci squadre impegnate nel turno del 31 ottobre. Iniziava il Real Sentinum nell'anticipo del 29 ottobre, ai danni di una malcapitata Diasen, che comunque si portava in vantaggio con Largoni. Ma il team di Sassoferrato si confermava quasi un rullo compressore e con 7 reti per tempo siglate da otto giocatori diversi (a dimostrazione di una buona coralità di squadra) chiudeva la gara sul 14-3 in proprio favore. Le altre formazioni di alta classifica non volevano essere da meno, ad iniziare dal Porchetto Crew (capolista con il Real Sentinum), che con un perentorio 8-0 chiudeva i conti con la Drink Life, e quindi il Futsal Team Fabriano, vincitore sulla Juventude per 10-2, dopo il 7-1 del primo tempo (a segno con un poker di marcature Trotta). Vittorie tonificanti infine per la Tabaccheria Spighi (5-2 sui Latinos) e Atletico Fabriano (di misura sulla Virtus per 5-4). Giornata di sosta sabato 7 novembre, ma non per tutti. Si giocheranno infatti al PalaFermi i due recuperi della prima giornata Atletico Fabriano - Diasen alle 14 e Juventude - Latinos alle 15,15. 04/11/15 11.18 27 >SPORT< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 BASKET Serie C Janus, infortuni a raffica ma la vittoria non sfugge di LORENZO CIAPPELLONI L avorare insieme, equivale a vincere insieme. E non importa se a poche ore dalla palla a due, l’ecografia di Sergio Quercia, il bomber della Janus Fabriano, parla di una lesione al polpaccio sinistro (tabella di recupero fissata sui 15 giorni), perché soltanto nel momento in cui ognuno contribuisce con la propria legna, si può costruire un grande falò, o meglio, battere l’Ascoli Basket. Il pre-partita è dedicato a lui, il prodotto di WinstomSalem State University, Terris Sifford. Il dirigente Simone Lupacchini gli consegna una targa e piovono gli applausi per l’ala statunitense. Sono i titoli di testa di un match pieno zeppo di falli, di viaggi nella linea della carità. Bugionovo subisce cinque falli e dalla lunetta registra un 50% (4/8), dall’altra parte Sifford si stampa per quattro volte sul ferro e fa 1/5. Ci pensa Pebole con BASKET il piazzato dalla media a consegnare a coach Aniello i due punticini di margine: 17-19. Nella panca opposta la coppia Bolzonetti-Rapanotti vede le rotazioni ridottissime, gli step-back di Quercia hanno pigiato il tasto pausa e la Janus si aggrappa a due triple di Usberti per rimanere aggrappata alla partita. Tutti a riposo sul 36-37. Sifford e compagni impiegano cinque primi per tornare sulle tavole, i cartai al fischio dei due minuti sono ancora negli spogliatoi. Non male, perché ne esce una squadra trasformata, Bugionovo insacca da dietro l’arco e Taylor vola in contropiede. Realizza e nell’azione successiva fa copia-incolla: vede in arrivo sul binario 2 il frecciarossa Franklin, apparecchia con un passaggio dietro schiena e.. bam! No, non è il rumore di una schiacciata, ma della mano dell’ascolano Mattei che colpisce Franklin al volto (lesione alla retina dell’occhio sinistro e 10 giorni JANUS FABRIANO ASCOLI 84 58 JANUS FABRIANO - Taylor 18, Carnevali 3, Bugionovo 16, Braccini, Nizi 6, Paoletti 15, Franklin 8, Patrizi, Usberti 18, Quercia ne. All. Bolzonetti ASCOLI - Galieni 2, Belardinelli, Ferranti, Danieli, Mattei 4, Tse Calvin 3, Omope, Camerano 17, Cummings , Mcpherson, Sifford 15, Pebole 17. All. Aniello di stop). Non basta neanche questo, nell’ultimo periodo Paoletti infiamma il cotone e Usberti lo accompagna: 15 punti in coppia e tutto chiuso, 84-58. Ora saranno due le sfide imminenti, sfoltire l’infermeria e viaggiare. Sabato 7 novembre, alle ore 21, sarà la Cestistica Ascoli ad attendere la Janus, in quella che sarà una delle trasferte più lunghe della stagione. Serie D Serie C2 Il Real va a caccia della vetta Belle vittorie ottenute anche dalle due squadre cerretesi 0-6 grazie alle segnature di Amadei, Simone Di Ronza, Lippera, Marco Di Ronza e Giacomodonato (2). Tre punti d’oro anche per il Cerreto di mister Francesco Rinaldi, che si impone per 3-1 sul Gagliole con reti di Centocanti, Teo Innocenzi e Sakuta, che hanno replicato al vantaggio iniziale degli ospiti. La formazione del Cerreto: Juri Innocenzi, Sampaolo, Orlando, Farneti, Teo Innocenzi, Mosconi, Spilli, Centocanti, Smargiassi, Sakuta. Nel prossimo turno, sabato 7 novembre, il Cerreto andrà in trasferta a Nu- CALCIO A 5, SERIE D: PRIMO PUNTO PER L'AVIS GENGA Il Nebbiano di mister Giancarlo Manzetti ha impattato per 1-1 a Cingoli contro il Moscosi. Bella vittoria della Virtus Matelica a Serra’ de Conti: 1-8 sul Monserra. Muove la classifica l’Avis Genga che pareggia 2-2 a Cupramontana contro i Dragons. La classifica dopo sette giornate: Casenuove e Santa Maria Nuova 16; Nebbiano 15; Monserra 12; Virtus Matelica e Frontale 10; Giovane Aurora e Polisportiva Victoria 8; Moscosi 7; Virtus Moie 6; Dragons Cupramontana 5; Dorica 4; Avis Genga 1. CALCIO A 5, GIOVANILI VIRTUS: ALLIEVI, DEBUTTO AMARO Paga subito dazio la rinnovata squadra Allievi della Virtus Fabriano, al debutto interno. Al PalaGuerrieri, l'Acli Villa Musone ha fatto 27 sport.indd 2 mana, l’Apd Cerreto giocherà in casa contro il Castrum Lauri (PalaCarifac, ore 15), mentre il Real Fabriano sarà di scena a Recanati. La classifica dopo sette giornate di campionato: Potenza Picena 21; Real Fabriano 19; Montelupone e Numana 13; Futsal Potenza Picena e Gagliole 12; Cantine Riunite Tolentino 11; Apd Cerreto, Castrum Lauri e San Severino 10; Cerreto 9; Avenale e Futsal Recanati 5; Imbrecciata 4; Villa Musone e Futsal Macerata 3. Ferruccio Cocco vedere come anni di attività costante possano dare fisionomie ben precise ad un gruppo. Cosa che purtroppo in casa Virtus non si riesce, visto che ogni anno, per motivi esterni alla società, non è consentito fare. Comunque i ragazzi di Jachetta, sia pur contati e completati da due giovanissimi, dopo lo "choc" iniziale, che portava gli ospiti sullo 0-3 al 9', riuscivano ad andare a segno due volte con Stazi e Dandani, primo della quarta marcature ospite che fissava il 2-4 del primo tempo. Ripresa più scoppiettante, visto che i locali si portavano sul 4-4 con gol di Riccioni e Patassi, ma l'Acli rintuzzava la rimonta con altre due reti. Le conclusioni infine di Kertalli per la Virtus allo scadere e di nuovo dell'Acli nel recupero, fissavano il finale sul 5-7 per gli ospiti. Gli Allievi domenica 8 novembre giocheranno a Tolentino contro le Cantine Riunite, mentre i Giovanissimi debutteranno ad Ancona contro l'Acli Mantovani. SERIE D Montecchio 10; Aesis Jesi e Montemarciano 8; Orsal Ancona e Taurus Jesi 6; Acquarius Pesaro, Fano, Urbino, Virtus Jesi e Cerreto 4. PROMOZIONE Brown Sugar Fabriano 6; Dinamis Falconara e Roosters Senigallia 4; New Jesi, Titans Jesi, P73 Ancona, Maior Senigallia, Cab Stamura, Adriatico Ancona e Dinamo Ancona 2; Bad Boys Fabriano 0. SERIE C FEMMINILE Olimpia Pesaro, Girls Ancona, Offida, Senigallia e Fermano 4; Feba Civitanova 2; Thunder Matelica e Elpidiense 0. L'Halley ritorna al successo strapazzando il Recanati 90 61 RECANATI - Malizia ne, Lacché, Ndzie, Severini 8, Monticelli 2, Braida 4, Raponi 25, Amorese 10, Cuccoli ne, Francesconi 2, Larizza 10. All. GnecchI Michele Bugionovo della Janus in penetrazione (foto di Martina Lippera) SERIE C Porto San Giorgio, Janus Fabriano e Pisaurum 10; Virtus Porto San Giorgio, Pedaso e Ascoli 8; Halley Matelica 6; Recanati e Basket Giovane Pesaro 4; Cestistica Ascoli 2. Serie C HALLEY MATELICA - Sorci 12, Monacelli 19, Rath 3, Antonini, Cintioli 2, Gentilucci, Munijc 22, Toppi 6, Nasini 16, Piloni 10, Novatti. All. Pecchia CALCIO a 5 Giornata positiva per tutte e tre le formazioni del nostro territorio. Il Real Fabriano di mister Kristian Giordani ha ripreso la marcia vincente superando per 3-2 la mai doma Futsal Potenza Picena. Tra i fabrianesi, in gol Angeloni (2) e Baldoni. La formazione del Real: Balducci, Mosciatti, Tombolini, Biancini, Stroppa, Angelelli, Angeloni, Baldoni, Bruzzichessi, Bartolini, Passeri, Bucchi. Goleada dell’Apd Cerreto di mister Maurizio Buratti, che sbanca il campo dell’Imbrecciata con un nettissimo BASKET HALLEY MATELICA RECANATI Prezioso blitz del Cerreto Vittoria cruciale per il Cerreto. La squadra di Cerini espugna il campo dell’Aesis Jesi 91-93 e potrebbe aver dato una sferzata al campionato dopo un inizio in salita. Il tabellino cerretese: Zampetti 5, Narcisi 9, Rossini 12, Silvi 22, Moscatelli 18, Fabrianesi 6, Pallotta 21, Giuseppetti, Cimarra. Tra gli jesini di coach Riciputi, da segnalare i 25 punti di Giacomo Pellacchia I biancoblù cerretesi nel prossimo turno torneranno a giocare in casa contro il Basket Fanum (venerdì 6 novembre, ore 21.15, PalaCarifac di Cerreto d’Esi). Luca Ciappelloni I fabrianesi consolidano il primo posto: Bugionovo e Usberti super classifiche L’Halley Matelica accoglie nel proprio palasport, nella sera di Halloween, la Pallacanestro Recanati del matelicese Mattia Lacché, elargendo ai leopardiani più scherzetti che dolcetti. Positivo è l’approccio e chiaro il piano partita: mettere palla sotto e coinvolgere il più possibile Munijc e Piloni, puntando sulla leggerezza degli ospiti, per riaprire poi, eventualmente, il gioco per gli esterni. Il primo quarto è in chiaroscuro e si chiude sul 19-11 per l’Halley. Il secondo periodo è tutto biancorosso. Due triple, di Sorci e di un ottimo Monacelli, portano l’Halley sul 42-18 e due punti di Toppi allungano il divario a +26. Il primo tempo finisce sul 48-25, con coach Pecchia che ha già fatto assaggiare il parquet ai giovani Cintioli e Antonini. La partita però non è finita e Matelica nella terza frazione si ritrova solo a +13 (64-51), con Re- canati che morde in attacco e in difesa. Nell’ultimo periodo l’Halley riesce a sfruttare il dominio sotto canestro e vola di nuovo a +21 (74-53) che dopo appena 3’ raffreddano, stavolta definitivamente, gli entusiasmi dei giovani recanatesi. Non ci sono più sussulti fino alla fine, con Matelica che arriva a +30 (84-54) con Munijc, perfettamente imbeccato dal giovanissimo Gentilucci. Finisce 90-61 per l’Halley, un buon incontro in vista della difficile trasferta di Porto San Giorgio, contro una vecchia conoscenza come Roberto Tortolini. Antonio Gentilucci Piloni al tiro (foto di Martina Lippera) BREVI BASKET PROMOZIONE: I BROWN SUGAR VOLANO IN TESTA ALLA CLASSIFICA Continua il momento diametralmente opposto per le due compagini fabrianesi nel campionato di Promozione. I Brown Sugar Fabriano, con un parziale nell’ultimo quarto di 21-5, superano anche i Titans Jesi (64-51) e si prendono il primo posto solitario. Il tabellino: Chiarucci 14, Settimi 3, Capodimonte, Sacco A. 8, Taruschio 4, Sacco L. 6, Cafasso 9, Marsico 11, Moscatelli 2, Fabrianesi 2, Mearelli 5; all. Vico. Ancora fermi al palo, invece, i neo promossi Bad Boys Fabriano, battuti ad Ancona 63-51 e relegati all’ultimo posto. Il tabellino: Battistoni 8, Paleco 3, Bernardini 10, Bongiovanni 6, Eutizi C. 2, Sorrenti 5, Mosciatti, Eutizi L. , Mearelli 2, Salari; all. Cola. Nel prossimo turno i Brown Sugar giocheranno venerdì ad Ancona contro il GS Adriatico, mentre i Bad Boys ospiteranno la Dinamis Falconara (giovedì 5, ore 21.15, Palestra Mazzini) lu.c. SERIE C FEMMINILE: THUNDER SENZA FORTUNA In trasferta domenica 1 novembre la Thunder Matelica cade contro il Basket Girl Ancona per 79-39. Le ragazze matelicesi, purtroppo, entrano in campo scariche, impigliate nelle loro difficoltà senza riuscire mai ad esprimere il proprio gioco. Sabato prossimo seconda partita in casa contro il Fo.ca P.S.Elpidio Under 20 per resettare tutto e ripartire. Lucia Granini SETTORE GIOVANILE FEMMINILE: BUONA PARTENZA DELL'UNDER 16 Prima giornata molto positiva per la Pallacanestro Fabriano femminile under 16. Davanti al folto pubblico della Palestra Collodi, le ragazze allenate da Andrea Porcarelli e Michele Costantini iniziano col piede giusto il campionato battendo 50-45 il Vallesina. Tabellino: Sbai 13, Atu, Khayari, Raimondi 6, Passarello, Riccitelli 2, Michelini 22, Morosi 5, Uffizialetti 2; all. Porcarelli. Le biancorosse nel prossimo turno giocheranno sul campo dell’Elpidiense mentre la società continua ad essere attiva anche nel minibasket per il quale le iscrizioni continuano ad essere aperte. A coordinare il settore c’è il professor Renato Carmenati. lu.c. 04/11/15 11.19 28 >SPORT< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 ATLETICA Il personaggio Ecco "Mister mille gare": il record di Sandro Ballelli di SANDRO PETRUCCI L Il mitico Sandro durante una gara a corsa di 10 chilometri, sul duro percorso di Smirra (Cagli) ha celebrato, domenica 1 novembre, la millesima gara di Sandro Ballelli, un numero incredibile di competizioni vissute tra pista indoor ed outdoor, cross e strada. Un traguardo che si attendeva da un po' di tempo e che qui in giro, almeno per quel che riguarda l'atletica leggera, non sembra proprio né raggiungibile, né tantomeno battibile. Quello di Sandro è un rarissimo esempio di passione e longevità atletica, elementi imprescindibili in grado di superare anche considerevoli avversità come quelle che solitamente molti sportivi sono costretti ad affrontare. La tenacia e lo spirito di sacrificio sono le caratteristiche che fanno conoscere ovunque questo atleta, classe 1944, già considerato intramontabile. Non a caso, nello spogliatoio dello stadio, per anni e fino a pochi mesi or sono, ha troneggiato un foglio con una scritta: "quando non ce la fate più pensate a Ballelli!" Una simpatica espressione da parte dei compagni della squadra Master, ma assolutamente emblematica. Né i recenti calcoli renali nè soprattutto i precedenti problemi di artrosi ad un ginocchio, hanno fatto desistere il nostro atleta, nonostante gli ortopedici stessi gli avessero consigliato di smettere. Ora, a chi gli chiede notizie del suo ginocchio, lui risponde: "quando corro mi fa meno male!". Così, domenica scorsa, Sandro si è sciroppato i suoi 10 chilometri, GINNASTICA RITMICA distanza per lui abituale, coprendoli in 52 minuti, niente male davvero, anche e soprattutto considerando gli strappi faticosissimi presentati dal percorso. Lo speaker ha più volte sottolineato che Sandro Ballelli, dell'Atletica Fabriano, si accingeva a completare la sua millesima gara in carriera ed al traguardo gli applausi sono stati scoscianti. Comunque, d'accordo sul temperamento, sulla tenacia e sullo spirito di sacrificio, ma va quanto mai sottolineato il suo reale valore tecnico, che, ripercorrendo le tappe della sua storia sportiva, è di primissimo livello. Sandro iniziò a correre il 3 settembre del 1979, subito con i colori della Podistica Avis Fabriano. Fino al giorno prima aveva giocato al calcio con ottimi risultati. Innata era la sua resistenza nella corsa, prodigiosi i tempi di recupero dopo uno sforzo massimale (caratteristiche queste ancora intatte) e ben presto la sua classe ottenne i riscontri che meritava. Non prima però di avere sensibilmente "limato il suo peso corporeo", sceso, grazie alla corsa in particolare, da 83,5 chili a 62! La Podistica Avis partecipava con i suoi atleti alla categoria Master (da 35 anni in poi) ed in questo ambito Sandro ha regalato numeri da capogiro. Nel 1985, ai Campionati del Mondo Master di Roma, nella categoria M40, corse un 1500 in 4'17", che gli consentì di essere 22° assoluto e primo degli italiani, stabilendo contemporaneamente anche il record nazionale di categoria. Gli episodi che lo resero ancora più famoso si verificarono a Torino, durante i Cam- Campionato Italiano di Serie A1 Sandro Ballelli pionati Italiani Indoor del 1989. Ebbene si, in appena 20 ore, Ballelli conquistò tre titoli tricolori in altrettante gare, gli 800 metri (corsi in 2'10"), i 1500 (4'19" e record italiano di categoria) ed i 3000 metri (9'24"), tre medaglie d'oro arricchite da riscontri cronometrici di grandissimo valore. Attenzione però, questi successi e questi crono eccellenti, come in altre circostanze, furono conseguiti non preparando queste distanze specifiche, bensì la maratona, come dire giorno e notte, a testimoniare dunque il valore assoluto di questo atleta sia in capacità aerobica che di grande produttività nella corsa. Insomma, se avesse abbracciato in gioventù l'atletica leggera chissà che traguardi avrebbe potuto raggiungere. Comunque, anche RUGBY A 71 anni, vero esempio per gli sportivi di ogni età da Master il suo palmares parla chiaro: i titoli italiani conquistati sono stati 24, le medaglie d'argento 18, quelle di bronzo 13. I titoli regionali addirittura 64. Di maratone ne ha corse dodici, con un personale di 2 ore e 35 minuti. Togliersi il cappello è d'obbligo! Passato successivamente all'Atletica Fabriano, oltre a vincere con i colori biancorossi 4 titoli italiani e 13 regionali, ha disputato una mezza dozzina di finali nazionali a squadre (vi accedono le prime 24 società d'Italia classificatesi dopo il campionato regionale). Mille, dunque, come i goal di Pelé, ma state sicuri che questo grande traguardo aprirà addirittura nuovi orizzonti. Sandrino, infatti, non sembra affatto pago di ciò che ha concretizzato e l'intenzione è proprio quella di insistere nel macinare chilometri. Assiduo frequentatore dello stadio, vive con grande attenzione la vita della sua società sportiva. E' Consigliere dell'Atletica Fabriano ed ha "preteso" di occuparsi di alcune situazioni logistiche dell'impianto comunale, a cominciare dalla pulizia dei locali (spogliatoi e palestra) che lo vede all'opera immancabilmente (insieme all'altro storico atleta Paolo Costanzi) ogni sabato mattina. Insomma, che altro aggiungere se non che Sandro Ballelli è davvero un esempio per gli sportivi di ogni età, che siano atleti, dirigenti o collaboratori. "1000 e poi non più", recitavano nel basso medioevo i pessimisti cosmici; "1000 e poi di più" è il motto di questo nostro grande atleta! Serie C Consolidato il terzo posto a Desio: Fabriano a valanga contro l'Ascoli: le nostre ragazze sempre in auge è davvero un periodo positivo Desio, centro Federale della Ginnastica Ritmica Italiana, ha visto svolgersi la seconda delle quattro giornate di gare che caratterizzano l’avvincente Campionato Italiano di Serie A1. Nel palasport che ha visto nei decenni passati le gesta della nostra Fabriano Basket, ci ha pensato questa volta la Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano a rinverdire i fasti dello sport cittadino per eccellenza. Fabriano ancora sul podio, terzo posto consolidato, dietro le più attrezzate Chieti e Desio, armate di ginnaste straniere di alto livello che garantiscono quei punti in più, decisivi nelle classifiche finali. In pedana sono andate Sofia Raffaeli, che in questa occasione ha dato il cambio a Talisa Torretti, Maria Lavinia Muccini, Milena Baldassarri, Letizia Cicconcelli e Viktoria Bogdanova. Punti decisivi quelli di Letizia Cicconcelli, ginnasta nazionale del Club Olimpico, che ha inanellato due splendide esecuzioni da terzo posto nel Nastro e Cerchio, sorpassata solo da star dell’est Europa. Ora, come detto, nella classifica generale Fabriano tiene a distanza il quarto posto con 6 punti di margine, non pochi, che serviranno ad affrontare le ultime due sfide a Prato e Padova con più tranquillità e con quel brio in più che potrebbe anche farci avvicinare al secondo posto. Questo fine settimana, importante evento al palaGuerrieri, che vedrà di scena la Finale Interregionale di Serie B con i concentramenti del Sud, Centro Est e Centro Ovest, che significa veder arrivare circa 50 società con oltre 250 ginnaste che si sfideranno il 7 ed 8 novembre per garantirsi la finale a Padova il 5 dicembre. In gara anche ginnaste fabrianesi andate in prestito a società amiche, come Valeria Carnali per Catania e Chiara Caselli per Pesaro. La Ginnastica Fabriano ancora una volta sarà meta di diverse centinaia di turisti sportivi, per la felicità della economia locale. Volley femminile: in serie D Fabriano perde in casa; Under 18 e 16 tutte in campo 28 sport.indd 2 Nuova vittoria per il Fabriano Rugby, che batte l’Amatori Ascoli per 29-7. Una partita dominata dai fabrianesi, più determinati, concreti e precisi degli ascolani, sempre in sofferenza. Ottanta minuti a senso unico, con gli uomini di Cristian Lombardi subito in vantaggio per 8-0 (intorno alla metà della prima frazione di gioco) grazie ad una meta e ad un calcio di punizione di Pirliteanu che hanno indirizzato la gara dalla parte dei fabrianesi. Ultima frazione di gioco pirotecnica per i fabrianesi con due mete messe a segno da Morichelli e Lombardi (convertite rispettivamente da Pirliteanu e Sepe) prima degli unici 7 punti ospiti messi a referto proprio al quarantesimo della prima frazione. I grintosi giocatori fabrianesi proseguono la marcia anche nel secondo tempo: primi minuti di grande pressione subito concretizzata dalla meta di Ragni trasformata poi da Sepe per il Sconfitta casalinga in serie D per la Pallavolo Fabriano, 1-3 per mano della Lardini Filottrano (22-25; 21-25; 25-17; 22-25). La formazione: Angeletti, Baldoni M., Baldoni S., Carnevali, Cattarulla, Fattorini A., Fattorini M., Malefora, Paolucci, Ruggeri, Busini (L); all. Paoletti e Moretti. La squadra di Prima Divisione, invece, ha vinto 3-0 contro Polverigi (2519; 25-21; 25-18). La formazione: Angione, Brenciani, Capesciotti, D'Innocenzo, Faggi Gin., Fysheku, Latini, Minelli, Nicolini, Pjeshka, Spuri Forotti, Faggi Gio.(L1), Fais (L2); all. Rossini e D’Innocenzo. definitivo 29-7. Una partita poi controllata con attenzione da parte dei fabrianesi, positivi nel non concedere occasioni al "quindici" ospite. Domenica prossima i fabrianesi affronteranno in trasferta i Valmetauro Titans ad Urbino, con l’obiettivo di proseguire la striscia positiva ed avvicinarsi alla vetta della classifica distante ora solamente due punti. Saverio Spadavecchia L’Under 18 Bianco, poi, ha perso a Jesi 3-0 (25-15; 25-12; 25-9), mentre l’Under 18 Blu si è imposta sulla Pieralisi per 0-3 (12-25; 23-25; 11-25). L’Under 16 Blu ha superato Jesi 3-0 (25-8; 25-6; 25-17) con la seguente formazione: Baldoni M., Baldoni S., Belegni, Brenciani, Fattorini, Girini, Paolucci, Penna, Rossini, Ruggeri, Turchetti, Cattarulla (L); all. Baldoni e Penna. Mentre l’Under 16 Giallo è stata battuta 0-3 dal Monserra Ostra Vetere (25-8; 25-6; 25-17), l’Under 16 Rosso è caduta con l’Esino 3-0 (25-11; 25-16; 25-15) e l’Under 16 Verde si è inchinata all’Ancona per 1-3. 04/11/15 11.01 In volo a difesa dei cieli d'Italia di SILVIA RAGNI “V olare per difendere i cieli d’Italia”: quasi un motto per tutti quei piloti che, tra il 1943 e il 1945, aderendo all’Aeronautica Nazionale Repubblicana della RSI decisero di unire le forze in seguito ai danni insorti ed alle numerose vittime a causa dei bombardamenti anglo-americani. Ed è proprio “A difendere i cieli d’Italia” il titolo del libro in cui Marco Petrelli (nella foto), giovane giornalista ternano, raccoglie le testimonianze dei protagonisti di un’avventura che inevitabilmente suscita, a tutt’oggi, le più controverse reazioni. Lo abbiamo intervistato. Come è nato lo spunto del libro? Da due elementi: una domanda e un nome. La domanda: nel 1944, quale poteva essere il ruolo dell'aviazione di Salò (ANR-Aeronautica Nazionale Repubblicana) di fronte al quasi totale dominio del cielo da parte degli Alleati? Risposta: studio, ricerca, conoscenza dei piloti e Il libro di Marco Petrelli con testimonianze legate al periodo della guerra delle loro vicende, stesura del libro. Il nome: Carlo Miani, che salta fuori nell'ottobre del 2013, ma che resta “senza volto” fino ai primi del 2014, quando incappo in un articolo a firma Carlo Bonini (giornalista e autore, con De Cataldo, di “Suburra”) del 1997. Si parla di Miani e di suo nipote, sul quale è incentrato il pezzo, l'ex Capo di Stato Maggiore della Difesa generale dell'Aeronautica Militare Mario Arpino. L'incontro con l'ufficiale dà una svolta al mio lavoro...”. Come si sono posti gli intervistati, nei confronti dei ricordi relativi alla guerra? “A difendere i cieli d'Italia” raccoglie le testimonianze sia dei sopravvissuti, sia delle famiglie di coloro che non ci sono più. Il con- fronto con Arpino e con gli aviatori è molto significativo, sia sotto il profilo professionale sia sotto quello umano. Entro in un'altra dimensione fatta di rigore, rispetto, discrezione, basso profilo, senso del dovere allo stato puro. Infatti, nel mondo militare di ieri e di oggi non c'è spazio per le spacconaggini alla Top Gun, né per retorica e derive ideologiche: il soldato/pilota è un professionista e come tale è un individuo che non ha bisogno di ostentare qualità e capacità. L'umiltà è il filo d'Arianna che collega gli uomini del 1944 a quelli di oggi. Loris, Gino, Franco e Luigi sono stati ben lieti di raccontare le loro vicende ma, ripeto, senza mai scivolare in nostalgismi o in esagerazioni: aderire all'Anr significò, per loro, andare a difendere i cieli d'Italia dai bombardieri anglo-americani. Punto. Quale testimonianza ti ha colpito maggiormente? Forse quella di Luigi Gorrini, medaglia d'oro al valor militare. Aprile 2014. Viaggio interminabile in treno da Ancona a Piacenza, stanchezza per la levataccia. Poi, Silvia Bonomini (nipote di Luigi) che mi accompagna a casa del pilota: davanti a me un grande prato e un aviogetto da addestramento parcheggiato lì; un dono dell'Aeronautica, mi spiega la ragazza. Silvia avvisa lo zio del mio arrivo. E lui inizia a raccontare. E tu che perdi la cognizione del tem- po, tanta è la curiosità, la voglia di sapere. Un ricordo impresso in una foto, contenuta nel libro. Luigi è venuto a mancare nel novembre 2014. Tra i piloti dell’Anr figura anche Amedeo Fagiano, nato a Castelplanio, che hai “scoperto” a volume ultimato. Cosa ci racconti della sua esperienza? La maggior parte delle vicende da me narrate sono di aviatori del II Gruppo, ultima unità ad arrendersi, sotto l'egida, peraltro, del maggiore Carlo Miani. La ricerca di nomi ed episodi non si è interrotta con l'uscita dell'opera e Amedeo è stata una piacevole scoperta. Fagiano è un ufficiale pilota del II Gruppo Caccia Terrestre “Gigi Tre Osei” dell'Anr. Marchigiano come il primo comandante dell'unità, il tenente colonnello pilota Aldo Alessandrini, un ascolano classe 1907 morto ad Ancona ventisei anni fa. Nel Gruppo, Fagiano vola con la 1a squadriglia guidata dal capitano Ugo Drago, autentica leggenda dell'aviazione della RSI. Quale ritratto emerge, nel tuo libro, degli aviatori coinvolti nell’impresa? Gli uomini che si sono battuti con lealtà, senso del dovere e dell'onore Seconda puntata della rubrica a cura della psicologa dott.ssa Daniela Di Pinto, consulente presso il Centro Ambulatoriale Santo Stefano di Fabriano. Questa volta è Laura che si racconta Laura ha 59 anni, vive con suo marito ed ha due figli adulti. Ha la sclerosi multipla. Partecipa ai gruppi di sostegno psicologico dove sono presenti altri pazienti con la sua stessa patologia. Dall’intervista emerge come da una prima fase della malattia dove prevale confusione, disorientamento e atteggiamento depressivo, segue un periodo di vera elaborazione e di accomodamento. Laura ha riacquisito un nuovo senso di autorealizzazione, riconosce le sue capacità e individua le proprie risorse personali per raggiungere i suoi i obiettivi. Qual è stato il primo indizio della malattia? E’ esordita con una neurite ottica nell'’84 senza sapere di cosa si trattasse. Nel ‘90 ho avuto una parestesia al busto e sono stata ricoverata. Ho ricevuto la diagnosi di sclerosi multipla, una forma benigna senza complicazioni. Come hai reagito alla diagnosi? Non me lo aspettavo, ho avuto paura, ho pensato subito alla carrozzina, anche per- ché fino a poco tempo fa non c’erano tante alternative, era considerata una malattia che progrediva velocemente. Oggi invece si può provare a stabilizzarla. Dal '90 al 2005 l’ho messa da parte, perché non c’erano state ricadute. Sentivo di poter andare avanti. Dopo cosa è accaduto? Nel 2005 a seguito di un intervento medico, un anno duro anche per la perdita di mio padre, la malattia è peggiorata. All’inizio mi è crollato il mondo addosso, piangevo, mi domandavo “perché proprio a me?”, non è stato facile accettare. Tutti mi dicevano sei cambiata, anche mio marito mi diceva che non ero più la Laura dell’inizio, ero cupa, ero un’altra. Il medico mi diceva “ ti voglio vedere sorridente”. Quali sono le limitazioni attuali? Non posso fare quello che voglio, vorrei fare tante cose ma non ci riesco. Devo fare delle scelte, faccio cose che mi danno più soddisfazione. Cosa ti ha aiutato ad avere questo atteggiamento? per il bene collettivo meritano rispetto e ammirazione, a prescindere dalla bandiera servita. Coloro, invece, che sono stati mossi da interessi personali, da fanatismo o da mera ideologia non riesco a distinguerli dai chi, oggi ti dice “io sono”, piuttosto che “noi siamo”. Dovere verso la Comunità, contro individualismo da due soldi. Come sintetizzeresti la tua opera a un giovanissimo, distante dalla logica e dalle vicende del secondo conflitto mondiale? Ogni volta che la Storia è “usata” in chiave politica, automaticamente la si svilisce. Obiettività e distacco da qualsiasi pregiudizio sono elementi necessari per approcciarsi allo studio del passato. D'altronde, anche a fronte del tanto sangue versato durante (e dopo) la Guerra civile '43-'45, è da cerebrolesi sintetizzare quel periodo con i “Bella ciao” e gli “Eja Eja Alalà” di cortei infarciti di retorica e di patetiche cene commemorative. “A difendere i cieli d’Italia. Racconti e testimonianze dei piloti dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana 1943-1945” di Marco Petrelli - 2a edizione 2014, Edizioni Eclettica (collana Ciclostile) Una grande mostra-mercato per l’editoria a San Severino Dopo il successo della scorsa edizione, Edulingua, Laboratorio di Lingua e Cultura Italiana, ripropone la Mostra-Mercato dell'editoria di italiano per stranieri, come L2/LS. Espolibri – questo il nome – si terrà a San Severino Marche sabato 7 novembre dalle ore 10 alle 18 presso il settecentesco Palazzo Servanzi-Confidati. L'adesione delle case editrici è stata incredibile, con marchi specializzati come Alma, Edilingua, Eli, e giganti come Hoepli, Mondadori Education e Le Monnier. Anche i personaggi non mancano. Oltre all’Ufficio Scolastico Regionale ci sarà l'Università per stranieri di Siena, quella di Perugia, l'Università degli studi di Macerata e anche la Comunità di Sant'Egidio; senza contare che nei workshop pomeridiani ci saranno figure come Caon, Borri, Costamagna, Chiucchiù... Insomma un evento imperdibile per tutti quelli che si occupano di italiano come LS/L2, ma anche un evento particolare perché le case editrici porteranno molto materiale relativo al segmento dell'inclusione (per cui utile anche per i nostri alunni DSA e BES). L'evento è riconosciuto dal Miur come formazione/aggiornamento per i docenti. Si tratta senz’altro di una bella occasione per tutto il territorio che, per una volta, si trova al centro dell'attenzione nazionale. “Narrazione come cura di sé” 29 fuori porta.indd 2 29 >FUORI PORTA< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 La strada è stata lunga. Se oggi forse riesco a convivere con la malattia è stato grazie all’aiuto di chi mi sta intorno, in primo luogo i miei familiari, e grazie anche alle terapie ed agli incontri di gruppo che faccio al S.Stefano. Cosa diresti di te oggi? Che sono cambiata molto. Nell’affrontare le cose reagisco diversamente, ho più grinta. Ora sono più determinata. La malattia mi obbliga a trovare delle scappatoie ed anche quando l’obiettivo non è raggiungibile, non penso mai “è finita”, mai. Mi dicono che sono diventata meno accomodante, non voglio farmi da parte perché non posso. E’ vero ho tanti problemi, ma cerco di rimboccarmi le maniche, di non lasciami affossare dalla malattia e vado avanti. Come pensi che ti ha aiutato il gruppo? Nel gruppo ognuno dice la sua, ognuno ha un suo ruolo. Anche se siamo tutte diverse, insieme ci completiamo, ci capiamo e ci diamo forza una con l’altra. E’ davvero un sostegno, perché dove non arrivo io, arriva l’altra, che mi dà un suggerimento, un’idea, un appoggio. Ti rendi conto che anche l’altro sta come te, ti senti meno sola con le tue compagne di sventura e di viaggio. Essere capiti nella sclerosi multipla è molto importante. Anche l’aver imparato tecniche di rilassamento è stato utile, mi permette di rilassarmi e di riconoscere i messaggi del mio corpo. Tutto questo è molto utile, ho trovato benefici. Cosa diresti a chi è nella tua stessa condizione? Fatevi aiutare e soprattutto partecipate ad incontri di gruppo, perché l’unione fa la forza. Direi loro di non chiudersi in se stessi. Ricordo che all’inizio mi avevano proposto l’aiuto della psicologa ed io l’ho rifiutato, come molti altri intorno a me. Invece ora posso dire che anche questo è stato utile. La psicologa ti permette di trovare dentro di te quello che non troveresti da solo, perché hai paura o non sai come tirarlo fuori. Prima non parlavo con nessuno, né a casa né al lavoro. Ora non mi vergogno più, non me la sono cercata io la sclerosi multipla, è lei che mi ha trovato, è successo. Prima mi vergognavo della stampella, del permesso dei disabili per parcheggiare, di dover usare la carrozzina per muovermi tranquillamente. Ho dovuto digerire l’idea di aver bisogno di un ausilio. Ora sono consapevole che l’ausilio serve ed aiuta. Bisogna digerirle le cose prima di accettarle! Cosa ha significato parlare di te e perchè hai acconsentito a rendere pubblica questa intervista? Significa accettare di più. E poi, leggendo l’intervista, qualcuno che ha la sclerosi multipla o patologie simili potrebbe prendere degli spunti per affrontare meglio la malattia o imparare a condividere certe cose. 04/11/15 11.02 30 >DIALOGO< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Tempi che non torneranno La durezza della burocrazia di oggi, ma... fatta la legge trovato l'inganno di ROMANO SATOLLI P ochi giorni fa, leggendo la notizia del verbale di oltre 15.000 euro elevato ad un piccolo viticoltore delle langhe da parte dell’Ispettorato del lavoro per essersi fatto aiutare nella raccolta dell’uva dalla sua compagna e da un paio di amici, sono rimasto colpito dalla durezza della nostra burocrazia. Poi, per fortuna, dopo il grande battage che ne è scaturito da tutte le parti e dai media, si è saputo che la sanzione era stata annullata e che il piccolo viticoltore poteva riprendere a dormire tranquillo. Negli anni passati anche in Sardegna si sono verificati dei casi analoghi. Come sempre, è la solita soluzione all’italiana, perché dimostra che chi riesce ad avere l’appoggio dei media ed a smuovere l’opinione pubblica, ad essere invitato nei talk show, alle volte se la cava, mentre gli altri devono pagare e basta. Una soluzione del resto illegale, perché semmai è la legge da modificare e distinguere i casi di esenzione da quelli da punire. Attualmente gli esentati dall’essere assicurati come dipendenti, sono solo i familiari fino al quarto grado, per cui amici, vicini di casa, amatoriali, ne sono esclusi e se non assunti, dovrebbero essere remunerati tramite voucher i quali, dal valore di acquisto di 10 euro, ne rimangono al lavoratore solo 7. Lo scopo della legge è quella di combattere il lavoro nero ed il caporalato il quale, quest’ultimo, è molto diffuso soprattutto in certe Regioni del sud, per la raccolta di pomodori, meloni, agrumi. Fenomeni deprecabili e da condannare severamente, che certamente non riguardano piccoli appezzamenti di terreni coltivati dai quali raccogliere l’uva per farsi il vino in casa, la conserva per tutta la famiglia, un po’ di frutta da regalare agli amici che hanno aiutato nella raccolta o per venderla direttamente al consumatore nella sua aziendina. Purtroppo troppe leggi, in Italia, vengono fatte apposta per i legulei nostrani per cui, si dice, fatta la legge trovato l’inganno. Nel contempo si lascia facoltà all’ispettore decidere se verbalizzare o meno (c’è quello che si limita a chiudere un occhio e fa solo un favore, ma c’è quello che ci marcia e che mentre chiude l’occhio apre la tasca). Si considera il piccolo operatore in buona fede al pari del mascalzone. Ripensando a tutti questi fatti, all’invadenza della burocrazia in tutti i gangli delle attività economiche, spesso più idonea ad ostacolare che ad aiutare lo sviluppo, sono andato con i ricordi ai tempi della mia gioventù, quando durante le vacanze estive andavo dai miei nonni e assistevo alla lavorazione delle uve conferite dai mezzadri, sia con la pigia-diraspatrice che nelle vasche con i piedi dove mi arrampicavo per pestare i grappoli insieme alle donne che in genere si utilizzavano al posto degli uomini, impegnati nei lavori più faticosi. Pensavo a quanto mi piaceva aiutare i miei amici che trebbiavano il loro grano e salivamo sul pagliaio attorno al palo dove cadeva la paglia o stare dietro la trebbiatrice per riempire i sacchi del grano, intercalati da merende e bicchieri di vino per i grandi. Dopo una doccia per togliersi di dosso tutta la polvere mista al sudore, arrivava il pranzo di fine trebbiatura che durava ore e con diverse portate: unica e soddisfatta retribuzione per il lavoro fatto con vero piacere. Poi c’erano le famose “veglie” pubblicizzate con il passa parola da un’azienda all’altra, da iniziare dopo cena sull’aia davanti alla casa ed alla luce di qualche lampada, nelle quali i partecipanti, seduti su una catasta di pannocchie di granoturco,” scartocciavano”, togliendo le foglie (che servivano poi per farne materassi) lasciando le pannocchie nude. Si lavorava tra canti, barzellette e talvolta, nel prendere le pannocchie, inavvertitamente Surat Singh in sciopero della fame per i diritti violati nel Punjab Con questo breve articolo desideravo far conoscere la situazione che sta vivendo da tempo e soprattutto in questo ultimo periodo lo stato indiano del Punjab da cui proviene gran parte della numerosa comunità indiana della nostra città. Sia i media indiani che quelli internazionali non danno nessun risalto a quello che sta avvenendo, la tensione si sta alzando sempre di più, una tensione che ha origini antiche. Molte ingiustizie e vessazioni sono state subìte nel corso degli anni dalla popolazione del Punjab e dai Sikh. La notizia che in questo momento il popolo Sikh e anche la comunità residente a Fabriano desidera far conoscere è quella dell’attivista politico che sta effettuando uno sciopero della fame da ormai 285 giorni. Surat Singh Khalsa (nato il 7 marzo 1933), conosciuto anche come "Bapu Surat Singh Khalsa" è un attivista politico, dalla E Collamato dice grazie L’Associazione “Il Castello di Collamato”, desidera esprimere un sentito ringraziamento all’amministrazione comunale, in particolar modo al sindaco Giancarlo Sagramola, agli assessori Barbara Pallucca e Giovanni Balducci e ai Consiglieri comunali Piero Guidarelli, Giovanna Leli e Urbano Urbani per aver dato voce fattiva all’intitolazione di un’area verde della nostra frazione al compaesano Antonio Latini. Un particolare ringraziamento va rivolto al prof. Aldo Crialesi per la disponibilità e l’ottima conoscenza della vita e delle iniziative del nostro “scalco”, al dott. Piero Guidarelli per la chiara e scorrevole illustrazione dei tanti enogastronomi marchigiani e al signor Balilla Beltrame per aver svolto il ruolo di moderatore durante il convegno che si è tenuto presso i locali parrocchiali. Infine, un grazie speciale va all’Associazione “Fabriano dal Basso” che, in serata, attraverso una visita guidata, ha fatto apprezzare agli intervenuti la bellezza e la storia del Castello di Collamato. Associazione “Il Castello di Collamato” 30 dialogo.indd 2 regione indiana del Punjab. Egli ha partecipato a varie lotte politiche relative ai sikh nel Punjab. Il 16 gennaio 2015, Surat Singh Khalsa ha iniziato una sciopero della fame, che è ancora in corso. Questa è una forma di protesta pacifica con lo scopo di ottenere il rilascio dei prigionieri Sikh, ma anche di altre religioni, che sono ancora detenuti nonostante abbiano completato la loro pena (tra i quali anche persone innocenti, capitava di infilare la mano sotto la gamba della ragazza vicina..! Il ballo finale sull’aia stessa con il suono di una fisarmonica concludeva la serata dove, talvolta, iniziavano amorazzi estivi. Tempi che con la meccanizzazione, con la scomparsa della mezzadria, con le leggi successivamente subentrate - spesso con intenti benemeriti - ma anche utili per creare e mantenere una burocrazia e finti patronati più utili a se stessi ed ai loro dipendenti, che ai coltivatori diretti, hanno rivoluzionato il mondo agricolo di un tempo dove spesso i mezzadri diventavano a loro volta proprietari di altre aziende a mezzadria, mentre laddove l’agricoltura, per ragioni politiche e demagogiche poté utilizzare solo i salariati, essi sono rimasti tali per tutta la vita salvo qualche sporadico caso. E’ la solita demagogia di dare al povero di che vivere, ma di non emergere e farlo arricchire. Se allora, ma anche fino a non molti anni fa, fosse esistita la burocrazia odierna molti studenti, con la vendemmia, non avrebbero potuto farsi un tesoretto da utilizzare come preferivano e, anche, dare la possibilità di fare un secondo lavoro all’uscita dalla fabbrica per chi ne avesse avuto bisogno. arrestate ingiustamente). Lui è pronto a morire per i diritti di questi prigionieri, ma c’è molta preoccupazione per le azioni repressive che sono state prese contro di lui, perché ogni volta che la sua vita è a rischio la polizia lo porta all’ospedale per l’alimentazione forzata senza il suo consenso, impedendogli di continuare ad esercitare pacificamente il suo diritto alla libertà di parola. La comunità Sikh si sta stringendo intorno a Surat Singh, cercando anche di far conoscere la sua storia a tutto il mondo. Il progresso avanza e la gente è pronta a tutto... ma c'è una piaga che farà fatica ad estinguersi: l'ingiustizia. L'ingiustizia verso chi è diverso, da qualsiasi punto di vista. Questo atto così forte e così estremo che sta portando avanti questo coraggioso uomo di 83 anni merita di essere conosciuto anche in occidente e nella nostra città, affinchè la dove ci siano ingiustizie e sopraffazioni si possano con forza combatterle, e come ci insegna Surat Singh la forza più grande per farlo è quella pacifica. p.c. RCA, servono più controlli Annuncio semiserio dopo il parere dato dall'O.M.S. su questi prodotti... Il necrologio del... salame Tutti i giornali odierni e, perfino la televisione, hanno dato l’annuncio della morte di un nostro caro concittadino, il salame di Fabriano. Da notizie apprese il decesso è stato procurato dall’aver ingerito oltre alla carne rossa, del grasso di maiale, del sale ed altri condimenti, oltre ad aver assorbito del fumo mentre cresceva. Nel darne il triste annuncio i concittadini tutti ricordano la bontà, il profumo e la dolcezza quando veniva posto tra due fette di pane. Si uniscono al cordoglio i genitori degli scienziati dell’Oms pentiti delle spese sostenute per averli fatti studiare. Nb. Come cavolo facevano i nostri antenati a conservare i cibi? Quei signori dell’Oms forse sono troppo giovani per saperlo? Francesco Frigio Secondo dati ufficiali sulle strade italiane circolano tantissimi veicoli non assicurati perché il tagliando è scaduto o è falso o del tutto inesistente. Sicuramente, Fabriano non è esente dalla presenza di un numero di veicoli che circolano sprovvisti di assicurazione RCA valida. Credo che la Polizia Municipale, per effetto del processo di dematerializzazione del tagliando assicurativo voluto dal Ministero dei Trasporti, non potrà fare a meno di attrezzarsi di mezzi elettronici per il controllo della copertura assicurativa dei veicoli. Considerando che in caso di incidente con un veicolo non assicurato risulta difficile se non impossibile ottenere il risarcimento dei danni causati a mezzi, conducenti, passeggeri o pedoni, chiedo all’amministrazione di individuare un sistema informatizzato di lettura delle targhe degli automezzi da dare in dotazione alla Polizia Municipale di Fabriano che consenta l’accertamento delle violazioni in merito al mancato pagamento dell’assicurazione. Pino Pariano 04/11/15 11.04 31 >DIALOGO< L'Azione 7 NOVEMBRE 2015 Pastrocchio di cinghiale! Una ricetta fabrianese da migliorare: chiedere ai residenti di via Bovio di FRANCESCO QUAGLIANI L a soluzione dei cinghiali in viale Bovio era attesa da tempo. Ogni sera alle 18 in punto arrivavano, ormai da mesi, 18 esemplari dentro il giardino delle nostre case. Il resto del giorno e della notte pascolavano impuniti un po’ ovunque nei dintorni. Era diventato impossibile circolare con serenità sia in macchina che a piedi, soprattutto per i bambini che abitano la zona, compromettendo uno dei principali diritti di cittadinanza: la libera e incolume circolazione. E, per i cinghiali, il diritto di campare dove la natura - o l'uomo intelligente - ha previsto debbano vivere: nel bosco o in allevamento. E, per i cacciatori, di coltivare questo loro interesse in maniera agevole e senza farli cadere nell’ennesimo fraintendimento rispetto ad una passione che per essere accolta ha bisogno – al giorno d’oggi – di essere arricchita e praticata attraverso significati sociali e naturalistici sempre più rinnovati. La battuta dell’1 novembre nasce in ogni caso da una necessità incontrovertibile (salvo per chi legittimamente propone altre vie alla gestione del problema). Tuttavia non è stata percepita così coordinata da molti di noi che abitano il quartiere, come invece sta dichiarando il sindaco in queste ore. Tutt’altro. In primo luogo è stata gravemente tardiva: non riesco a credere che non sia possibile un permesso eccezionale e straordinario che permetta a forze dell'ordine e cacciatori autorizzati di affrontare, insieme alla popolazione del quartiere, in qualsiasi momento dell'anno una situazione veramente pericolosa. Fosse anche così, la questione centrale è che alcuni, tra i quali ad esempio io, avevano intuito che ci sarebbe stata la battuta di caccia il 1° novembre ma informalmente e per qualche chiacchierata con i cacciatori che erano venuti a studiare la zona nelle settimane scorse. Molti altri no. Non un cartello nelle due diramazioni di via Bovio all'altezza dell'ex "Tiro a segno", non una lettera o manifesto nei giorni precedenti agli abitanti della parte alta di via Bovio, non una pattuglia di vigili urbani o polizia o carabinieri o guardia provinciale o forestale a presidiare le operazioni e bloccare gli accessi a piedi o in macchina lì intorno. Alle 12, a battuta ancora aperta, ho potuto circolare in tutta libertà con la macchina nelle due diramazioni della parte alta di via Bovio. Prima, alle 10.45, i colpi erano già in corso di esplosione ben chiari e sembravano venire da 150,01 metri dalle abitazioni che fiancheggiano l'area "Tiro a segno", sia versante via Bovio sia versante "retro" di via Fagioli e via Fida. Ma forse era l'effetto eco o qualche esplosivo tirato a salve per sfugare i cinghiali. Tuttavia c'era gente che lì intorno stava andando o in macchina o a piedi alla Messa di San Giuseppe Lavoratore (ore 11) o altrove. I cinghiali scappavano impazziti da una parte all'altra della strada urbana e solo per fortuna non hanno travolto qualche malcapitato. Poteva finire proprio male. Avrei dato Criticità alla Cittadella degli Studi: poca attenzione alla disabilità Il 2 settembre scorso ho letto l’articolo pubblicato sul blog delle Marche il “Borghigiano”, a firma di Alessandro Di Marco e preso dalle pagine del “Resto del Carlino”. Il titolo “Fabriano Casa dei liceali, è già bufera”: “Inaccessibile per i disabili”. In questo articolo Sergio Solari, capogruppo consiliare del Polo 3.0, riportava tutte le criticità di questo nuovo polo scolastico che comprende tre licei: Classico, Artistico e Scientifico. Premetto che nei giorni precedenti come componente dell’Opa (Osservatorio polis accessibile) avevo contattato gli altri componenti per vedere se era possibile visionare la struttura e accertarsi dell’effettiva accessibilità. L’articolo di cui sopra ha accelerato la mia visita, visto che in un passaggio si parla di eccessiva presenza di barriere architettoniche. Mi sono messa subito in contatto con Sergio Solari e il 4 settembre e ho iniziato a prendere visione del Classico. Il preside Francesco Orsolini ha riferito della mancanza di un’autorizzazione per i disabili. Quello che mi ha dato fastidio è stato il fatto che in lui fosse sorto il dubbio che Francesca ed io ci stessimo facendo strumentalizzare politicamente. L’Opa caso mai “usa” la politica per abbattere le barriere architettoniche, visto che i disabili si vogliono sentire cittadini attivi. Non ci siamo fatti scoraggiare ed abbiamo trovato collaborazione nella professoressa dell’Artistico Patrizia Rossi e nel personale del Liceo Scientifico, potendo così visionare le criticità dei due licei. Come potete vedere dalle foto, in tutti e tre i licei le entrate sono a norma per quanto riguarda l’altezza della maniglia, ma il piccolo scalino rappresenta un ostacolo anche nel corridoio che permette di arrivare alla palestra. Le foto che seguono riguardano i bagni per disabili: le maniglie sono posizionate in modo errato. Infatti occorrerebbe un maniglione posizionato orizzontalmente e uno ribaltabile. Le maniglie attuali sono impossibili da utilizzare per un disabile che voglia essere autonomo. In seguito ad una chiacchierata informale con l’insegnante Patrizia Sghiatti sono stata invitata venerdì 10 settembre al liceo per visionare insieme a lei le barriere introdotte in queste nuove strutture. Barriere che si trovano in tutti e tre i licei visto che le strutture sono identiche. Dal mio nuovo sopralluogo ecco cosa è scaturito dalla e-mail di Sghiatti Patrizia del 10 settembre. “Carissima Federica, oggi pomeriggio ho consegnato personalmente all'ingegner Cera- 31 dialogo.indd 2 volentieri una mano ad "evacuare" o controllare il traffico della zona o, ancora, a mettere a disposizione casa mia in forma più netta di come è successo per le necessità delle operazioni. E credo anche altri abitanti del quartiere avrebbero fatto lo stesso. Ma la mancanza di interesse delle Istituzioni nel coinvolgere la cittadinanza in processi co-partecipati avanzati (cioè dando a tutti gli interessati un pezzo di quel che c’è da fare) è disarmante, a Fabriano in particolare. Al contrario ieri ho avuto paura e ho avuto momenti di forte tensione – poi superati - con i cacciatori, chiamati a risolvere da soli una cosa che non riguarda solo loro e affidata troppo e solo a loro. Peccato. L'ennesima occasione persa di tenere insieme soggetti molto diversi ed imparare a conoscersi, collaborare insieme per la propria città ed a ragionare, in questo caso, su come un rapporto sbagliato e grossolano con la natura non fa bene a nessuno. Restaurato il Monumento ai Caduti Gli stessi collamatesi che avevano giustamente protestato per il mancato intervento di riparazione del danno al Monumento ai Caduti, sono ora pronti a dare prontamente atto, con piena soddisfazione, che il sindaco ha risposto positivamente alla nostra legittima sollecitazione. Grazie signor sindaco, a nome di tutti quelli che le avevano inviato la lettera aperta, per aver fatto risistemare il bel monumento ai Caduti di Collamato prima del tradizionale appuntamento dell’1, 2 e 4 novembre, dedicato alla memoria dei defunti. Questa volta le mandiamo il nostro grazie da tutto Collamato. I cittadini di Collamato grati per l'intervento Com'è la situazione ora a.l. Come dovrebbe essere sa e al geometra suo assistente, una copia stampata del file che mi hai portato a scuola. Abbiamo parlato delle criticità che ci hai presentato e mi ha assicurato che avrebbe preso in considerazione la richiesta di modifiche nei bagni. Per quanto mi riguarda, farò passare un tempo ragionevole e poi, se non avrò alcun riscontro positivo, tornerò alla carica. Grazie per la collaborazione. Cari saluti, prof. Sghiatti” Questo e il vero spirito di collaborazione che l’Opa cerca, ma che mi duole dirlo, sembra una chimera. Federica Stroppa, componente Opa 04/11/15 11.06 » Foto Studio 4 Viale C. Battisti 10/a tel. 0737 84285 »Abbigliamento Martika donna 20% su foto tessera; 20 cent. a stampa per più di 200 stampe; ingrandimento 20x30 a 2.00 euro; 30x40 a 4.00 euro Corso della Repubblica, 39 - tel. 0732 23113 10% su tutta la merce verà Chi sottoscri un NUOVO to abbonamen per il 2016 a riceverà GRATnItS i i rimane 015 numeri del 2 32 PUBBl'azione.indd 2 04/11/15 10.51