Cronaca della mattinata Giovedì 31 Marzo, la classe 2B si è recata

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Cronaca della mattinata Giovedì 31 Marzo, la classe 2B si è recata
Cronaca della mattinata
Giovedì 31 Marzo, la classe 2B si è recata al “Teatro Ariosto”di Reggio Emilia per
partecipare a un melodramma intitolato “L amore delle tre melarance”musicato da Sergej
Prokof’ev.
Siamo partiti dalla nostra scuola, Jacopo Zannoni,alle 8.10 per arrivare in piazza della
Repubblica alle 8.15, qui abbiamo poi preso la corriera A.C.T.
Dopo sei fermate, siamo arrivati a destinazione.
Entrati nel teatro, alcuni addetti al servizio, ci hanno accompagnati ai nostri posti sulle
balconate, dove si riusciva a vedere molto bene il palco.
Qualche minuto prima dell’inizio dello spettacolo, un signore ci ha dato alcune precisazioni
sulle canzoni da cantare.
La storia, che doveva essere rappresentata, parla di un principe molto pigro che si finge
ammalato, ma, nonostante questo, vuole andare a salvare le tre melarance, che in realtà
sono tre principesse, trasformate così da una fata.
Come in ogni storia che si rispetti, a complicare le cose, ci sono sempre gli antagonisti, e
in questo caso: la Fata Morgana, Leandro, il suo aiutante, e Smeraldina la figlia; essi
cercano di non far sposare al principe la principessa della quale era innamorato.
Morgana, dopo aver trasformato la principessa in topo, vuole fare credere che Smeraldina,
fosse colei che il principe doveva sposare.
Egli cerca di convincere gli altri che non era lei la sua amata, ma il padre non vuole sentire
ragioni, perché una promessa si mantiene sempre.
Fortunatamente l’amore del principe verso la principessa era così forte che la sua vera
sposa riesce a trasformarsi in una persona. E così tutti fanno festa e la storia finisce
felicemente.
All’inizio dello spettacolo c’erano Truffaldino,il principe,il Re e i dottori,che ballavano e
cantavano e subito dopo di loro,è toccato a noi,insieme ad altre classi di altri paesi.
La prima aria,è stata facile,perché era molto semplice, come pure le successive.
L ultimo brano, ”il Gran Finale”, non è stato un gran successo, specialmente nel
movimento della “ola”.
Per partecipare, dovevamo essere muniti di guanti, più personalizzati erano e meglio era;
servivano per imitare le mani del dottore,quando si prepara prima di iniziare un intervento.
Dovevamo portare la mascherina, che era in dotazione col fascicoletto, che abbiamo
utilizzato per informarci sullo spettacolo e per imparare le canzoni. Questa maschera
serviva per rappresentare i diavoletti di Fata Morgana. Infine dovevamo indossare una
maglietta o gialla, o verde, o arancione per interpretare i cortigiani che entrano nel castello
e per salutare sua Maestà.
Lo spettacolo ha avuto grande successo. È stato molto applaudito e le urla: -“Bravi”arrivavano da ogni parte.
Quando siamo usciti, quattro signorine ci hanno consegnato un righellino di venti
centimetri di cartoncino plastificato e un gioco per il computer che illustra il teatro
“Ariosto”e insegna a preparare un melodramma.
Lo spettacolo è finito alle 10.40 e noi, insieme ai nostri due professori, di musica, e di
tecnica, siamo andati ad un parco giochi per aspettare che arrivasse l’orario di rientro della
corriera.
Alcuni ragazzi sono stati richiamati a volte perché si allontanavano troppo (e si temeva di
perderli) ma alle 12.05, quando siamo saliti sulla corriera (fortunatamente) eravamo tutti
presenti.
Alle 12.30 siamo arrivati a scuola, tutti molto contenti ed entusiasti per il gran successo
dello spettacolo e per la bella esperienza fatta insieme a teatro.