consenso informato - Maggiore della Carità
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consenso informato - Maggiore della Carità
SC GASTROENTEROLOGIA Direttore: Dr. Pietro Occhipinti Tel. 0321 - 3733206 - Fax 0321 – 3733234 E-Mail: [email protected] COLONSCOPIA: INFORMAZIONI GENERALI INFORMAZIONE AL PAZIENTE: Egregio Sig. /Gentile Sig.ra, La Colonscopia è una procedura endoscopica per studiare il colon ed è attualmente il gold standard per lo studio di pazienti con sintomi (es. ematochezia, iposideremia, anemia, dolore addominale cronico, diarrea cronica), per l’approfondimento diagnostico dei pazienti risultati positivi ai test di screening per il cancro del colon retto (CCR), per la sorveglianza post-polipectomia e post resezione per CCR e per la sorveglianza delle malattie infiammatorie intestinali. In particolare la colonscopia è la procedura utilizzata per individuare e rimuovere i precursori neoplastici quali i polipi e per diagnosticare e tipizzare, grazie alla possibilità di effettuare biopsie, le lesioni neoplastiche. L’esame consiste nella progressione dello strumento lungo il colon sino al ceco, ove si trova la valvola ileo-cecale. In determinate situazioni, quando è ritenuto necessario per la diagnosi, la valvola viene oltrepassata con visione degli ultimi centimetri di ileo terminale. Per effettuare una colonscopia è necessaria una preparazione intestinale la cui qualità condiziona in modo rilevante l’efficacia dell’indagine endoscopica. Per le preparazioni vengono forniti specifici allegati; si raccomanda di seguire in modo scrupoloso le indicazioni riportate per non compromettere la qualità della colonscopia. Normalmente vengono somministrati farmaci sedativi e/o antidolorifici per via endovenosa; non è pertanto possibile guidare autoveicoli o eseguire attività lavorative pericolose per 24 ore. La procedura ha una durata variabile tra 20 e 45 minuti. Il tempo di permanenza presso il Servizio potrebbe prolungarsi a seconda delle procedure eseguite. POSSIBILI RISCHI / COMPLICANZE La procedura diagnostica viene effettuata con successo nell’85-90% dei casi. Non è possibile escludere una mancata visualizzazione delle lesioni, dovute a problemi tecnici (incompleta preparazione, sede particolare della lesione….) In genere la colonscopia diagnostica è una procedura ben tollerata e sicura. Complicanze cardio-respiratorie e circolatorie (0,9%), per lo più legate alla premedicazione e sono rappresentate da desaturazione, enfisema sottocutaneo, arresto respiratorio, infarto miocardico, e shock. Durante la procedura vengono costantemente monitorate la frequenza cardiaca, il livello di ossigeno nel sangue e, quando le condizioni cliniche lo richiedano, l’attività cardiaca. Dopo la colonscopia, con o senza biopsie si può manifestare una transitoria immissione di batteri nel sangue (batteriemia). Ciò avviene approssimativamente nel 4% delle procedure con una percentuale che va dallo 0% al 25%. Segni o sintomi di infezioni sono rari. Pertanto, per i pazienti che si sottopongono a colonscopia, non è raccomandata una profilassi antibiotica. L’emorragia (0.3-6.1%) è associata in genere a procedure terapeutiche ma molto raramente si può verificare anche in corso di procedure diagnostiche. Generalmente è di modesta entità e tende ad autolimitarsi. La perforazione (0.070.3% dei casi) può essere conseguenza di traumi causati dallo strumento o dalla pressione del gas insufflato (barotrauma). In alcuni casi, quando la perforazione è di piccole dimensioni e sia diagnosticata nel corso dell’esame stesso, è possibile effettuare un tentativo di trattamento endoscopico con clip. Quando la perforazione è di maggiori dimensioni o qualora il trattamento endoscopico risulti inefficace, è indicato il trattamento chirurgico. Esplosione da gas è un evento rarissimo, conseguente a preparazioni intestinali a base di mannitolo o sorbitolo, da noi non utilizzate, e al concomitante utilizzo di fonti di corrente (es.: polipectomia, APC, ecc.). È IMPORTANTE AVVERTIRE TEMPESTIVAMENTE L’ENDOSCOPISTA O IL MEDICO DI FAMIGLIA IN CASO DI COMPARSA DI FEBBRE, DOLORE ADDOMINALE SEVERO o SANGUINAMENTO. POSSIBILI RISCHI AGGIUNTIVI: Polipectomia. È una tecnica endoscopica che consente l’asportazione dei polipi del colon, mediante l’utilizzo di particolari accessori (anse da polipectomia) che generalmente vengono collegati ad un elettrobisturi che eroga corrente diatermica. In alcuni casi la polipectomia può essere effettuata senza far uso di corrente diatermica (cosiddetta tecnica “a freddo”). Le complicanze sono rare. Le più frequenti sono rappresentate da: - Perforazione (0.04-1.0%). La perforazione in corso di polipectomia pur essendo una complicanza rara, tende ad aumentare quanto più complessa è la manovra terapeutica. In presenza di una perforazione il trattamento endoscopico (posizionamento di clip) può essere risolutivo. Qualora il trattamento endoscopico risulti inefficace o non possibile, è indicato il trattamento chirurgico. - Emorragia (0.3-6.1%). L’emorragia post-polipectomia rappresenta la complicanza più frequente. In circa l’1.5% dei pazienti sottoposti a polipectomia si verifica un sanguinamento immediato che normalmente viene controllato endoscopicamente. In circa il 2% dei pazienti si può verificare un sanguinamento tardivo che si può presentare sino a 7-30 giorni dopo la procedura Il ricorso alla chirurgia è raro. - Ustione trans-murale (0.003-0.1%): è legata alla trasmissione di calore alla parete del viscere dovuta all’applicazione di corrente elettrica. Si manifesta entro 24-36 ore dalla colonscopia con un quadro di febbre, dolore addominale localizzato e leucocitosi (aumento dei globuli bianchi). Di solito si risolve con terapia conservativa mediante idratazione endovena, terapia antibiotica e digiuno fino al termine della sintomatologia. La mortalità può raggiungere lo 0,25%. L’EMR è una tecnica di resezione soprattutto indicata per l’asportazione di lesioni poco rilevate e/o a larga base d’impianto. Può essere eseguita con diverse tecniche: - Senza aspirazione. Dopo il sollevamento della mucosa si posiziona e si stringe l’ansa da polipectomia intorno alla lesione e la si reseca. - Con aspirazione. Un cappuccio trasparente con un’ansa al suo interno viene posizionato all’estremità dell’endoscopio e successivamente applicato sulla lesione sollevata con infiltrazione, quindi aspirata e resecata. . - Dopo legatura. Si posiziona un laccio attorno alla lesione creando un polipo artificiale che viene resecato con l’ansa da polipectomia. La più frequente complicanza è il sanguinamento, e può verificarsi nell’1.5% - 8.0% dei casi; il rischio aumenta con l’estensione dell’area di tessuto asportata. Il sanguinamento può manifestarsi durante l’esame o essere tardivo sino a 730 giorni dopo la procedura. Altre complicanze riportate sono la comparsa di dolore (1.5%) e la perforazione (0.9% 1.2%), In presenza di una perforazione il trattamento endoscopico (posizionamento di clip) può essere risolutivo. Occasionalmente può comparire una febbre da batteriemia transitoria. Dilatazione di stenosi. Viene utilizzata per trattare restringimenti del lume intestinale. Per la dilatazione delle stenosi si utilizzano dilatatori idro-pneumatici o meccanici. Per la risoluzione della patologia possono essere necessarie più sedute. Si tratta di una tecnica, con basso rischio di perforazione (circa 2% ) ed emorragia (<1%). La mortalità è inferiore allo 0.05%. Posizionamento di endoprotesi. L’endoprotesi o “stent” è un dispositivo medico che consente di ripristinare e mantenere la pervietà del lume di un viscere. Generalmente, il posizionamento di endoprotesi è indicato per il trattamento di stenosi maligne, in casi selezionati anche in caso di stenosi benigne. Le complicanze più frequenti sono la perforazione (circa 4.5% dei casi), l’occlusione dello stent (circa 12% dei casi), la migrazione della protesi (circa 12% dei casi) e l’emorragia (circa 4% dei casi). La mortalità oscilla dallo 0,1 allo 0,6%. Tatuaggio. L’utilizzo dell’inchiostro di china o di soluzioni di carbone sterile permette la “marcatura” di lesioni neoplastiche per facilitarne l’individuazione in corso di successive colonscopie o di interventi chirurgici. L’utilizzo dell’inchiostro di china è associato ad un rischio di complicanze (peritoniti focali, ematomi infetti, ascessi, aderenze post- operatorie) che varia dallo 0.2% al 5.6%. L’utilizzo della soluzione di carbone sterile, da noi utilizzato, ha ridotto il tasso delle complicanze (0,2%). ALTERNATIVE: Ai fini diagnostici l’alternativa in caso di esame non effettuabile od incompleto è rappresentata dalla colonscopia virtuale, che è una TAC dell’addome con insufflazione di aria nell’intestino. Le immagini vengono poi rielaborate da un software particolare che ricostruisce un’immagine simile a quella della colonscopia tradizionale. Tale esame prevede comunque una preparazione intestinale e l’insufflazione di aria nel colon, inoltre espone il paziente a radiazioni, ha un’accuratezza diagnostica inferiore per piccole lesioni e non permette l’esecuzione di biopsie ed eventuali procedure operative. Ai fini terapeutici l’alternativa alla colonscopia operativa in caso di polipi, emorragia e stenosi è l’intervento chirurgico, che rappresenta comunque una procedura a più alto rischio ed è da riservarsi in casi particolari. COME CI SI DEVE COMPORTARE: PRIMA della procedura: La maggior parte delle terapie possono non essere sospese, ma qualche farmaco può interferire con la preparazione o con l’esame. In particolare se praticate terapie con anticoagulanti o antiaggreganti. (Coumadin, Sintrom, Tiklid, Ibustrin, Plavix, Aspirina, Xarelto, Eliquis, Pradaxa, Eparina) comunicatelo al Personale se possibile al momento della prenotazione o comunque almeno 1settimana prima dell’esame per poter procedere alle necessarie valutazioni. In caso di dubbio CHIEDERE sempre chiarimenti al Medico Curante o Medico prescrittore della terapia anticoagulante o antiaggregante I pazienti portatori di Pacemaker (PM) o defibrillatori (ICD) devono recarsi PRIMA DELL’ESAME presso Ambulatorio PM (Padiglione A seminterrato- lun-ven 8-15,30; Tel 0321 3733237) con ECG ed impegnativa del curante per valutazione controindicazioni in caso di utilizzo elettrobisturi. In caso di stato di gravidanza, è necessario segnalare la situazione al personale. Segnalare eventuali allergie o intolleranze di qualunque tipo (con particolare attenzione a quelle relative ai farmaci ed al mezzo di contrasto), patologie di rilievo (cardiache, polmonari, renali, prostatiche) interventi chirurgici, malattie agli occhi (glaucoma). Portare SEMPRE tutta la documentazione relativa a precedenti esami endoscopici o a visite mediche per patologie di rilievo. DOPO la procedura: Dopo la procedura è possibile avvertire gonfiore all’addome con qualche crampo, questi sintomi scompaiono in breve con l’eliminazione dell’aria. IN CASO DI COMPARSA DI FEBBRE, DOLORE ADDOMINALE SEVERO o SANGUINAMENTO contattare tempestivamente il Reparto di Gastroenterologia (tel. 0321-3733206, 0321-3733923) La colonscopia prevede la somministrazione di una sedazione e non è possibile guidare o svolgere lavori che richiedano capacità di concentrazione sino alla mattina seguente. BIBLIOGRAFIA: Linee guida della federazione AIGO-SIED-SIGE. ASGE Guidelines. A Consensus Document on Bowel Preparation before Colonoscopy. Gastrointest Endosc 2006; 63:894-909 ASGE Guidelines. Complication of Colonoscopy. Gastrointest Endosc 2003; 57:441-445 Rex D.K: et al. Quality indicators for colonsocopy. Gastrointest Endosc 2006:63S16-S28 COLONSCOPIA - DICHIARAZIONE DI CONSENSO INFORMATO COGNOME e NOME del PAZIENTE __________________________________________________________________ DATA e LUOGO di NASCITA __________________________________________________________________ INDIRIZZO e LUOGO di RESIDENZA __________________________________________________________________ Confermo di aver letto e compreso il documento informativo per il paziente relativo al trattamento sopra riportato e aver avuto la possibilità di porre domande. Ho compreso che sottopormi a tale trattamento può comportare rischi, sia a breve che a lungo termine ed effetti collaterali. Mi è chiaro inoltre cosa comporta il non sottopormi al trattamento proposto. Sono stato informato della possibilità di revocare il mio consenso in qualunque momento. IO SOTTOSCRITTO NEL PIENO POSSESSO DELLE MIE FACOLTÀ’: (Siglare le caselle interessate) ACCONSENTO / RIFIUTO di essere sottoposto alla COLONSCOPIA _________________________________________________ FIRMA del PAZIENTE _____________________________________________ ============================================================================================================== [Solo se questi non sia in grado di firmare autonomamente] Il/la Sottoscritto/a _________________________________ Nato il ___/___/___a ________________________ ( ) Residente in _____________________________________ ( ) Via _________________________________N.° ___in qualità di ( barrare la voce interessata): � Tutore � Amministratore di sostegno �Curatore Speciale FIRMA del LEGALE RAPPRESENTANTE________________________________________________ =================================================================================================== Ritengo che la /il mia/o paziente, con cui ho discusso questo consenso informato fornendo tutte le spiegazioni e i chiarimenti richiesti, abbia ben compreso quanto esposto. ____________________ Luogo e data ____________________________ _____________________________ Generalità del Medico (in stampatello) Firma del Medico =================================================================================================== In data odierna REVOCO il consenso precedentemente concesso. Novara lì _____________ Firma Paziente/Legale Rappresentante _________________________________________