Il Trecento e il Quattrocento

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Il Trecento e il Quattrocento
IL TRECENTO: SECOLO DI CRISI
Il 1300 è un “secolo nero” segnato dalla peste, dalla diminuzione della popolazione europea, dalla crisi
economica e dalle rivolte
1300: il secolo della Peste
Il 1300 è il secolo ricordato per l’avvento della PESTE una malattia proveniente dall’Asia e poi trasmessa
a tutta l’Europa tramite i contatti commerciali tra le varie città. E’ una malattia infettiva dei topi, che è
passata all’uomo tramite le pulci; da uomo a uomo la trasmissione avviene attraverso la saliva. In Italia
arrivò per la prima volta nel 1347 e poi, a ondate successive, nel 1360 e nel 1397.
Ecco un quadro del 1400 che ritrae due ammalati di peste bubbonica:
La Peste causa la diminuzione della popolazione
. Oggi la peste è una malattia definitivamente sconfitta, ma nel corso del 1300 causò la morte di 25milioni di
europei, ben 1/3 della popolazione del Vecchio Continente.
Osserva la curva della popolazione europea, da quasi 80 milioni nel 1300 si passa ai quasi 40 del 1400:
1300: grave crisi economica
Alla peste e alla diminuzione della popolazione si unisce anche una profonda crisi economica. Essa riguardò
l’agricoltura perché poche braccia da lavoro non bastavano nella coltivazione dei campi, ma toccò anche
artigianato e commercio poiché era diminuita la domanda di prodotti e si vendeva molto meno
1300: rivolte in tutta Europa
La popolazione si ritrova impoverita e, un po’ in tutta Europa, scoppiano le rivolte sia nelle città che nelle
campagne. Esse sconvolgono il Belgio, la Francia, l’Inghilterra, la Spagna e l’Italia. Ovunque i poveri
assalivano e saccheggiavano i ricchi. Contadini e operai (questi gli strati più poveri) chiedevano salari
(=paghe) maggiori, meno tasse da pagare.
Ricordiamo, in particolare, la rivolta di Firenze del 1378: è detta Tumulto dei Ciompi perché fu combattuta
da semplici operai senza specializzazione (detti “Ciompi” da fiorentini) che si occupavano di cardare la lana.
Essi volevano stipendi maggiori e intendevano partecipare alla vita politica della loro città.
Tutte le rivolte, compresa quella dei Ciompi fiorentini, furono fermate dagli eserciti in un bagno di sangue.
Osserva la cartina del tuo libro a pag. 306 e nota come i luoghi interessati dalle rivolte siano sparsi in tutta
Europa
1300/1400: SECOLO DI GUERRE
Oltre alla peste e alla crisi economica anche tante guerre parteciparono alla diminuzione della popolazione
tra 1300 e 1400
La guerra dei Cento anni
Fu combattuta tra Francia e Inghilterra tra il 1337 e il 1453 e durò, appunto, più di 100 anni.
Scoppiò perché l’Inghilterra aveva delle terre in suo possesso in Francia e quest’ultima voleva riaverle. Per
la sua lunghezza si divide in 4 fasi, nel corso delle quali i francesi subirono parecchie sconfitte: a Crècy
(1346), a Poitiers (1356), ad Azincourt (1415). Nell’ultima fase della guerra i francesi riuscirono a battere
gli Inglesi e ad espellerli dalla Francia (agli Inglesi rimase solo Calais). Il merito fu di una donna, una
giovane contadina francese, Giovanna d’Arco (detta “pulzella d’Orlèans”, città che liberò) che guidò
fieramente i francesi verso la futura vittoria. Ella affermò di essere guidata da Dio in questa missione di
liberazione della Francia. Presa prigioniera, fu arsa sul rogo nel 1431, a soli 19 anni, per eresia. Oggi è santa
patrona della Francia.
Guarda il video su di lei:
Giovanna d'Arco
La guerra delle due rose
Subito dopo la Guerra dei Cento anni contro la Francia, l’Inghilterra fu sconvolta da una guerra interna per
la lotta al trono. Si opponevano due famiglie, i Lancaster e gli York, che avevano entrambe come emblema
(=simbolo) una rosa (rossa i Lancaster, bianca gli York). La guerra durò ben 30 anni (1455-1485) ed alla
fine andò al trono Enrico VII Tudor, imparentato con i Lancaster e sposo di una York. Egli diede slancio
all’economia inglese, povera dopo molti anni di guerre. La famiglia dei Tudor era destinata a restare sul
trono d’Inghilterra per oltre un secolo
1300: GRANDI CAMBIAMENTI POLITICI
Le due guerre studiate finora ebbero una conseguenza importante dal punto di vista politico: nascevano due
grandi nazioni, la Francia e l’Inghilterra. Entrambe erano rette da un re, erano dunque monarchie.
L’Italia era invece frammentata: ricordiamo al nord vari Comuni che si autogovernavano; le Repubbliche di
Genova, Venezia; al centro lo Stato della Chiesa; al sud i Francesi (subentrati agli Svevi), in Sicilia gli
Spagnoli (nel 1442 tutto il sud passerà agli Spagnoli)
In Italia si affermano le Signorie
I Comuni del nord estesero pian piano i loro confini e non bastava più il governo comunale per gestirli.
Allora i cittadini affidarono il comando a un solo Signore, che concentrava nelle proprie mani tutti i poteri. Il
Signore si occupava di tutto (mantenere la pace, combattere i nemici esterni, giustizia, imposizione delle
tasse) e trasmetteva il titolo al figlio. Presto le Signorie divennero più grandi e presero il nome di Ducati o
Principati (con a capo Duchi o Principi). Nel 1400, allargando ancora di più i propri confini, alcuni si
trasformarono in Stati Regionali.
Osserva la situazione di frammentazione dell’Italia tra 1300-1400 e le varie Signorie, Ducati e Principati al
centro-nord
Vediamo le principali famiglie che governarono le diverse Signorie italiane:
Milano: Visconti e poi Sforza
Piemonte: Savoia
Mantova: Gonzaga
Ferrara: Este
Firenze: Medici