Scrupocellaria jolloisi

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Scrupocellaria jolloisi
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
Classe Gymnolaemata
Scrupocellaria
(Retiscrupocellaria) jolloisi
(Savigny et Audouin, 1826)
Ordine Cheilostomatida
Famiglia Candidae
Scrupocellaria mansueta Waters, 1909;
Scrupocellaria mansuetuda Waters, 1909.
SINONIMI RILEVANTI
DESCRIZIONE
Colonia arborescente biseriale con autozoidi di
500-550 micron di lunghezza e 230 micron di
larghezza. L'opesia, 300 micron di lunghezza e
160-200 micron di larghezza, è sormontata da uno
scuto lungo circa 200 micron; lo scuto è affusolato
e appuntito a forma di stiletto ricurvo verso
l'esterno. Presenza di zoidi modificati portanti
vibracularie. Lo zoide vibraculare sormonta
ciascun autozoide contornandolo dorsalmente per
tutta la sua lunghezza; esso contorna anche la parte
laterobasale dello zoide adiacente. Lo zoide
vibraculare misura 200 micron di lunghezza, 60
micron dei quali corrispondono al solco frontale.
La frusta vibracolare è lunga 1 mm ed è inserita
frontalmente allo zoide vibraculare sopra
l'avicularia laterale; il solco di inserzione, di forma
circolare, è completamente frontale. Lo zoide
aviculare laterale misura 100 micron e la sua
mandibola 60 micron. Una singola spina è presente
su entrambi i lati dell'autozoide in posizione
prossimale rispetto allo zoide vibraculare. Un
singolo vibracolo è presente ad ogni biforcazione
tra due ramificazioni. La colonia presenta la
ramificazione tipica del genere Canda.
Questa specie presenta un misto di caratteri tipici
dei generi Scrupocellaria e Canda associati alla
presenza di alcuni caratteri originali. La presenza
di tubi in anastomosi che uniscono le ramificazioni
della colonia sono un carattere tipico di Canda,
COROLOGIA / AFFINITA’
Senza dati.
DISTRIBUZIONE ATTUALE
Canale di Suez, Golfo di Suez, Mar Rosso
PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO
Israele
(31/10/1975)
(d'Hondt,
1988);
precedentemente ritrovata all'interno del Canale di
Suez nel 1924 (Powell, 1969).
PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA
ORIGINE
Oceano Indiano
VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE
Migrazione lessepsiana attraverso il Canale di Suez.
VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE
Navigazione, come componente del fouling.
STATO DELL’INVASIONE
Specie aliena.
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
anche se mancano le giunture chitinose alla base
delle ramificazioni. Nel genere Canda il solco del
vibracolo (punto di inserzione della frusta del
vibracolo) è in posizione trasversale e posteriore;
in Scrupocellaria è verticale o obliquo, ma sempre
in posizione posteriore; in S. jolloisi è chiaramente
in posizione frontale. In Canda non si ritrovano le
avicularie laterali ed inoltre alcune specie del
genere non possiedono scuto e portano sempre due
vibracoli alla base delle ramificazioni. In
Scrupocellaria i vibracoli sono 1 o 2 e scuto e
avicularia laterale sono quasi sempre presenti. In
Canda, le due serie di autozoidi di uno stesso ramo
della colonia sono in posizione molto obliqua l'una
rispetto all'altra e risultano quasi perpendicolari,
mentre i rami di S. jolloisi si trovano sullo stesso
piano. La forma dello scuto di S. jolloisi è
caratteristica: non è ramificato e ricorda quello a
forma fogliare di Canda. Il genere Scrupocellaria è
invece caratterizzato dalla presenza di scuta molto
ramificati o lobati.
COLORAZIONE
Non descritta
FORMULA MERISTICA
TAGLIA MASSIMA
STADI LARVALI
SPECIE SIMILI
CARATTERI DISTINTIVI
HABITAT
Specie dell'Infralitorale (ritrovata alle batimetrie di
30 -70 m), epibionte di spugne.
PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI
Sconosciute.
BIOLOGIA
Sconosciuta.
SPECIE IN COMPETIZIONE
IMPATTI
DANNI ECOLOGICI
DANNI ECONOMICI
IMPORTANZA PER L’UOMO
Sconosciuta
BANCA DEI CAMPIONI
Zoological Museum, Tel Aviv University.
PRESENZA IN G-BANK PROVENIENZA DEL CAMPIONE
TIPOLOGIA:
(MUSCOLO /
ESEMPLARE INTERO
CONGELATO / FISSATO ECC)
LUOGO DI CONSERVAZIONE
CODICE CAMPIONE NS20786-NS20787
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Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
BIBLIOGRAFIA
Andouin J.V. & Savigny M.J.C., 1826. Description de L'Egypte. Histoire Naturelle, 1, Pt. 4.
Explication sommaire des planches dont les dessins on été fournis par M.J.C. Savigny. Polypes, pp.
225-244, pl. 1-14, Paris.
Balavoine P., 1959. Mission Robert Ph Dollfus en Egypte, 34, Bryozoayres. Rés. Sci., Pt. 3,
C.N.R.S., Paris, pp. 257-282.
Bitar G. & Kouly-Bitar S., 2001. Nouvelles données sur la faune et la flore benthiques de la cote
Libanaise. Migration Lessepsienne.Thalassia Salentina, 25: 71-74.
d'Hondt J-L., 1988. Bryozoa from the coast of Israel. Boll.Zool., 3: 191-203; Powell N.A., 1969.
Indo-Pacific Bryozoa new to the Mediterranean coast of Israel. Israel Journal of Zoology, 18; 157168.
Redier L., 1970. Bryozoares. Campagne de la "Calypso" en Mer Rouge (1951-1952). Ann. Inst.
Océanogr., XI, XXXIV: 3-17.
Vine, P. 1986. Red Sea Invertebrates. Immel Publishing, London, 224 pp..
Waters A.W., 1909. Reports on the Marine Biology of the Sudanese Red Sea. XII. The Bryozoa.
Part I. - Cheilostomata. J. Linn. Soc., London, Zool., 31: 123-181.