la via dei santuari

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la via dei santuari
CLUB ALPINO ITALIANO
SEZIONE DI BRUGHERIO
Parco Nazionale delle Cinque Terre
LA VIA DEI SANTUARI:
DA MONTEROSSO A VERNAZZA
ANELLO PER I SANTUARI DI SOVIORE E DI REGGIO
domenica 15 novembre 2009
Partenza:
Itinerario:
domenica 15 novembre 2009 dalla sede del CAI Brugherio – ore 6.00
Monterosso al mare – Santuario Madonna di Soviore (465 m) – Santuario Madonna del
Reggio (317 m) – Vernazza – Monterosso al mare
Difficoltà:
elementare - E normale/escursionistica
Tempo totale di cammino
5.30 ore per il giro completo – la salita alla Madonna di Soviore può essere effettuata in
pullman (1.30 ore) e/o il ritorno da Vernazza a Monterosso può essere effettuato in treno
(2.00 ore)
Dislivello in salita:
circa 750 mt. per il giro completo
Materiale necessario:
Mezzi:
abbigliamento e attrezzatura adatti alla stagione (bastoncini, giacca a vento, berretto, guanti,
scarponi, zaino, borraccia o thermos)
PRANZO AL SACCO con viveri propri
pullman
Rientro:
domenica 15 novembre ore 20.30/21.00 circa alla sede CAI di Brugherio
Referenti:
Chiara e Silvia
Costi:
Ragazzi: Eur. 10
|
Soci: Eur. 17
| Non Soci: Eur. 20
Il prezzo comprende le spese di trasporto e l’assicurazione infortuni.
PRANZO ESCLUSO – SONO ESCLUSO ANCHE IL BIGLIETTO D’ACCESSO AL
SENTIERO COSTIERO VERNAZZA/MONTEROSSO (5€ O) E IL BIGLIETTO DEL
TRENO PER IL CORRISPONDENTE TRATTO
Carte:
Kompass foglio nr. 644 “Cinque Terre” 1:50000 - Multigraphic “Cinque Terre” 1:25000
Club Alpino Italiano Sezione di Brugherio
Viale Brianza, 66 - 20047 Brugherio (MI)
Tel/Fax. 039.878599 - Cod. Fisc. 94538250153
http://www.caibrugherio.com Email: [email protected]
Giorni di Apertura: Martedì e Venerdi
dalle ore 21.00 alle ore 23.00
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SEZIONE DI BRUGHERIO
LA VIA DEI SANTUARI:
Ogni paese ha il suo santuario: è questa una delle particolari caratteristiche dei
borghi delle Cinque Terre. Dalle Prime alture dell’entroterra cinque antichi
santuari sorvegliano i centri della costa: Nostra Signora di Montenero sopra
Riomaggiore - Nostra Signora della Salute a Volastra, sopra Menarola - Nostra
Signora della Grazie a San Bernardino, sopra Coniglia – Nostra Signora di Reggio
sopra Vernazza – Nostra Signora di Soviore sopra Monterosso. Da secoli, gli
abitanti delle Cinque Terre sono profondamente legati al loro santuario, al quale vi
giungono in processione, per raccogliersi in preghiera e intorno al quale
organizzano annualmente la festa.
La Via dei Santuari è un percorso che si snoda a mezza costa e che unisce tra loro
questi luoghi di culto; oltre a percorrere un territorio incantevole, caratterizzato da
scorci suggestivi e stupendi panorami (dalle insenature della costa all’arcipelago
Toscano e fino alla Corsica), attraversa anche un lungo tratto di storia, se è vero,
come alcuni studiosi suggeriscono, che parte del suo tracciato corrisponderebbe
a una via di comunicazione risalente all’Età del Bronzo (1800 – 900 a.C.), della
quale renderebbero testimonianza i menhir di Volastra e di Tramonti attribuiti ad
una antica civiltà ligure.
L’itinerario completo, che unisce i 5 santuari, è percorribile in un giorno, con 8-9
ore di cammino.
Noi ci accontenteremo di percorrerne il primo tratto, passando da Nostra Signora
di Soviore e da Nostra Signora del Reggio, che sono rispettivamente i 2 santuari di
Monterosso al Mare e Vernazza.
La durata complessiva di questa prima parte
parte di percorso (mattina) è di circa 3.30
ore, per un dislivello complessivo di 580mt.. Particolarmente ripida è la salita a
Nostra Signora di Soviore (1.30 ore – dislivello 465mt. - Km. 2,5), ma per i poco
allenati c’è la possibilità di arrivare direttamente al santuario con il pullman che ci
porta da Brugherio: in tal modo il tragitto da percorrere si ridurrebbe a circa 2.00
ore e prevalentemente in discesa (dislivello in salita: poco più di 100mt. – dislivello
in discesa: sempre di oltre 500mt.! – lunghezza: poco più di 4Km.).
Nella seconda parte del percorso (pomeriggio) si ritorna da Vernazza a
Monterosso percorrendo il sentiero costiero nr. 2 o Sentiero Azzurro: un tracciato
molto panoramico (si vede quasi sempre il mare!), che alterna tratti più stretti e più
o meno ripidi con tratti più larghi e tranquilli (pochi, a dire la verità). Il tempo
complessivo di percorrenza è di circa 2.00ore, per un dislivello di circa 260mt.
(3Km.). C’è la possibilità di ritornare da Vernazza a Monterosso in treno.
L’accesso al Sentiero Azzurro è consentito tramite il pagamento di un biglietto di ingresso – Cinque
Terre Card - del costo giornaliero di 5,00€ (ragazzi sotto i 12 anni: €. 2,50 – adulti sopra i 70 anni: €.
4,00 – sconti per gruppi superiori alle 25 persone). I proventi delle Cinque Terre Card sono
finalizzati: al recupero e al mantenimento del territorio, per prevenire il dissesto idrogeologico
generalizzato; al sostegno dei servizi di mobilità, di informazione, di fruizione; alla valorizzazione
dei prodotti tipici del comprensorio delle Cinque Terre.
Club Alpino Italiano Sezione di Brugherio
Viale Brianza, 66 - 20047 Brugherio (MI)
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Giorni di Apertura: Martedì e Venerdi
dalle ore 21.00 alle ore 23.00
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CENNI STORICI:
Nostra Signora di Soviore costituisce il santuario mariano più antico della
Liguria (circa 750 d.C.). E’ posto alle spalle di Monterosso,
Monterosso sul versante a mare
della catena preappenninica delle Cinque Terre, a 465mt..
465mt. Qui si venera, da oltre
1200 anni, un’immagine di Nostra Signora famosa per i suoi miracoli: l’immagine è
una statua in legno in un unico blocco rappresentante la Santissima Vergine
seduta con il Figlio morto tra le braccia. Il Santuario, con il suo ampio piazzale
alberato, è meta di numerosi pellegrini, oltre che dei turisti affascinati dalla
bellezza del luogo.
Nel Santuario di Nostra Signora del Reggio, posto sopra Vernazza a 317mt.
317mt e
nascosto all’ombra di alberi monumentali, tra cui un leccio plurisecolare, si venera
invece l’immagine di una Madonna Nera con bambino detta “l’Africana”, dipinta,
secondo la leggenda, da San Luca. Anche le origini di questo santuario sono molto
antiche: l’edificio dell’XI secolo fu costruito su una preesistente cripta associata
ad un cimitero.
MONTEROSSO AL MARE è il borgo più occidentale delle Cinque Terre ed anche il più
grande. Posto in una insenatura e circondato da colline coperte di uliveti e vigneti, è l’unico
a presentare 2 spiagge sabbiose di una certa estensione. La cittadina è divisa in due unità
distinte: la località Fegina, un po’ più turistica, e il borgo antico, dalle forme tipiche dei
centri marinari, con le sue case-torri e gli stretti carrugi, che presenta una caratteristica
struttura lineare allungata sul torrente Branco, oggi coperto.
L’origine storica di Monterosso risale al 643, quando le popolazioni collinari, fuggendo
dalle invasioni barbariche, si stabilirono sul mare.
Il paese è circondato da un anfiteatro montuoso che offre ottime possibilità per piacevoli
itinerari escursionistici, sia verso le Cinque Terre che verso la Punta Mesco e Levanto.
VERNAZZA è l’unico borgo delle Cinque Terre che ha un porto naturale. Sorge lungo il
torrente Vernazzola (non visibile perché coperto) e come gli altri borghi delle Cinque Terre
è costituita da case-torri di tipo genovese con i due ingressi (uno sul mare l’atro sui carrugi
interni al paese).
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Giorni di Apertura: Martedì e Venerdi
dalle ore 21.00 alle ore 23.00
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DESCRIZIONE ITINERARIO:
Dal centro storico di Monterosso si imbocca a destra la scaletta in cemento con croce metallica (sentiero nr.
9 – indicazioni per santuario). Si sale inizialmente tra le case raggiungendo velocemente i terrazzamenti a
vite ed ulivo che sovrastano l’abitato di Monterosso. Si arriva quindi alla strada asfaltata (250mt.) che va
presa a sinistra per lasciarla dopo 20mt. per salire a destra ed entrare subito dopo nel bosco di pino. La
mulattiera si presenta in veste di Via Crucis ed infatti sono molte le piccole cappellette che si incontrano
lungo il percorso. In circa 1.30 ore di cammino si giunge al grande edificio religioso – uno dei più antichi
d’Italia - posto a 465mt.: un insieme di costruzioni con la chiesa, la foresteria e la torre campanaria.
Tenendosi a destra e attraversando il piazzale del santuario, si sale con il sentiero 1 fino alla strada asfaltata
che si segue a destra per circa 1Km. Duecento metri prima di Foce Drignana (534mt.) si individuano a
destra i segnavia del sentiero 8b: è questa una larga traccia che, in leggera discesa, scende mantenendosi il
più possibile in costa e attraversando prima la bassa macchia mediterranea (grandi panorami su Monterosso
e il Mesco) e poi un bosco di pino. Arrivati alla fonte del Fosso Molinaro, il sentiero procede in piano per
alcune centinaia di metri, per poi iniziare a scendere rapidamente fino ad un rudere (401mt.). Qui si piega
nettamente a sinistra ritornando a correre in piano tra terrazzi in abbandono. Lungo quasi tutto questo tratto
è visibile, in basso, il raccolto gruppo di case di Vernazza.
Il sentiero raggiunge la strada asfaltata, sulla quale si và a destra scendendo per circa 200 metri e quindi
individuando a destra il sentiero segnalato per la Madonna di Reggio (317mt. – 1.45ore da Soviore). Dal
Santuario, con il suo piazzale ombreggiato da secolari piante, si raggiunge la sottostante mulattiera
(Sentiero n.8, Via Crucis) che, presa a destra scende tranquilla a Vernazza (0.15ore dal santuario), entrando
nel centro dell’abitato ed incontrando, nei pressi della stazione, i segnavia del sentiero 2 per Monterosso.
Noi però ce li lasciamo alle spalle e scendiamo fino al mare, dove pranziamo.
VERNAZZA vista dalla panoramica; sullo sfondo Monterosso al Mare
Dopo il dovuto riposo, riprendiamo il cammino per ritornare a Monterosso, questa volta lungo il sentiero
costiero (sentiero nr. 2 o Sentiero Azzurro), di cui il tratto Vernazza-Monterosso costituisce forse il tratto più
impegnativo.
Dalla piazzetta di Vernazza si passa in mezzo alle case, si prende una ripida scaletta, e si incomincia a
salire, per arrivare alla biglietteria (n.b.: il transito sul sentiero costiero è subordinato al pagamento di un
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biglietto del costo giornaliero di €. 5,00/persona). Il sentiero continua a salire tra piante di ulivi e coltivazioni;
si passa nei pressi di una colonnina per le chiamate di emergenza, dove è d’obbligo una sosta e uno
sguardo all’indietro per ammirare la stupenda vista su Vernazza. Ricominciando a salire, si passa sopra un
antico ponticello in pietra, seminascosto da vegetazione, e su muretti a secco. La mulattiera prosegue in
salita: in breve si raggiunge quota 150 metri, passando per la panoramica Costa Messorano. Tra vigneti e
ulivi si prosegue per la Valle di Cravarla, tra quota 150 e quota 200mt., con un leggero saliscendi. Poi si
percorre la Costa Dinaro e la piccola valle del Fosso Mulinaro, costeggiando i terrazzamenti, dove, tra i
muretti a secco, si rifugia la lucertola muraiola, una delle specie qui più diffuse. Ci s'inoltra nella macchia
mediterranea che occupa i terreni ormai abbandonati: la vegetazione è molto varia, si trovano il leccio, il
corbezzolo, il lentisco, l'erica arborea, la ginestra e il ginepro. Superato il rio Molinaro, si raggiunge un'area di
sosta attrezzata e si arriva alla conca dell’Acquapendente, dove alcune famiglie residenti continuano a
coltivare ulivi, viti, limoni e ortaggi. Si attraversa un ponticello a schiena d'asino (quota 140 metri), sotto il
quale scorre un ruscello che poco dopo va a tuffarsi in mare da un’alta parete rocciosa. Dopo una leggera
salita per superare l'ultima dorsale, inizia la discesa lungo una scomoda ma sicura scalinata di cemento,
costruita su un antico tracciato e posta tra vigneti ed orti di limoni protetti da alte mura. Si procede verso
punta Corone (dove si vede un grosso bunker militare) e quindi si scende a Monterosso, con 2 diramazioni: il
tratto a destra raggiunge il paese passando dietro il palazzo comunale e arriva in piazza Garibaldi; l'altro a
sinistra segue la costa (scogliera Corone) fino ad arrivare alla passeggiata a mare. Da piazza Garibaldi il
percorso torna unico. Il dislivello complessivo di questa seconda parte di sentiero – da Vernazza a
Monterosso - è di circa 250 metri (2.00ore).
MONTEROSSO AL MARE visto dall’arrivo del sentiero costiero nr. 2
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