L`euforia è finita - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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L`euforia è finita - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 Primo Piano Primo Piano Le anomalie del mercato della casa e dell’edilizia 13 aprile 2008 ANCORA CASE? Sul territorio ci sono cantieri edili ancora aperti, ma l’invend A l professor Tiziano Tempesta si sono rizzati i capelli in testa quando ha cominciato a tirare le somme della ricerca sull’edificazione in Veneto. Tra il 16 e il 18 per cento della pianura della regione è oggi edificata, con percentuali comprese tra il 28 e il 30% nei Comuni urbani e il 18% nei Comuni del centro Veneto. E la sorpresa di Tempesta è stata ancora più grande quando ha constatato che il boom edilizio non risale, come molti sostengono, agli anni Settanta e Ottanta, ma al 2001 e successivi. E non solo per i famigerati capannoni, ma anche per le abitazioni. Diamo solo due dati: nel 2002 le concessioni per capannoni sono state pari al 6,7% di quelle rilasciate nel periodo 1970-2004; le nuove abitazioni per cui è stata rilasciata la concessione edilizia tra il 2001 e il 2004 sono in grado di dare alloggio a circa 600 mila nuovi abitanti, con un incremento del 13% della popolazione rispetto al 2000 (quando la popolazione veneta effettivamente aumenta meno dell’1% all’anno grazie all’immigrazione). Questi sono i numeri, con buona pace di tutte le affermazioni di principio di politici e amministratori sulla necessità di conservare il territorio rurale e di tutelare il paesaggio. Le cause Tempesta, che è professore ordinario al Dipartimento territorio e sistemi agroforestali dell’Università di Padova, ha cercato di individuare le cause di tale crescita del patrimonio edilizio regionale. Vediamole: la riduzione dei trasferimenti statali che ha indotto i comuni ad accrescere le zone edificabili per “far cassa”; le norme che hanno previsto la detassazione del reddito d’impresa e da lavoro autonomo quando sia reinvestito in azienda (tra le varie forme d’investimento c’è pure la costruzione di capannoni); la struttura insediativa del Veneto molto dispersa che favorisce la sovradotazione di cubature edilizie; la pianificazione territoriale ancora saldamente in mano alle amministrazioni comunali, mentre sono del tutto irrilevanti i controlli esercitati a DIETRO LA FRENESIA INGENTI CAPITALI DA INVESTIRE erché tanta frenesia ediliP zia in Veneto? Perché si continuano a costruire case e Tiziano Tempesta livello d’area vasta (Regione). Gli effetti Stando così le cose, quel che ci riserva il futuro è presto detto: guai, guai, e ancora guai. Spiega Tempesta che in Veneto si registra un crescente spreco di territorio, dovuto al maggior consumo per nuovo abitante insediato che si riscontra al di fuori delle città. E ancora: aumenta il traffico, il suolo è sempre più impermeabilizzato, la qualità paesaggistica del territorio. Per un futuro diverso Radere al suolo i capannoni e le abitazioni sparse per trasferirli altrove. Questa l’idea (provocatoria?) di Mario Rigoni Stern per porre rimedio al degrado del territorio. Per Tempesta la soluzione sta altrove. Nel trasferire dai comuni alla Regione il governo del territorio. Ancor prima urge un cambio di mentalità. Ma da quanti anni ce lo stiamo ripetendo? Federico Citron Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto Anni Milioni di metri cubi 1978-85 10,9 per anno 1986-93 18,3 per anno 1994-99 20 per anno 2000 24 2001 27 2002 38 2003 24 BOOM EDILIZIO ABITAZIONI IN VENETO Anni Milioni di metri cubi '80 e '90 9-10 per anno 2002 14,3 2003 15,7 2004 17,7 “L’euforia è finita” uigi Marson è uno dei soci L della Marson Costruzioni di Motta di Livenza, che opera da 50 anni nell’Opitergino-Mottense. Loro sono i cantieri dello Zodiaco e dei “Giardini di Bacco” in via San Pio X a Oderzo. Si continuerà a costruire come in questi ultimi anni? «Abbiamo vissuto momenti di euforia, ma ora la situazione è molto diversa – dice Marson –. Quel ritmo non è più ripetibile». Perché? «In passato le banche finanziavano (col mutuo) un importo anche maggiore del costo della casa, fino al 120-130%. Ora invece le banche fanno scelte diverse, concedono solo il 7080% del prezzo dell’abitazione, e quindi ci sono meno acquisti». Ci sono altri fattori che deter- Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV) “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” [email protected] - www.lazione.it (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) BOOM EDILIZIO CAPANNONI IN VENETO L’IMPRENDITORE MARSON Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto appartamenti nonostante l’offerta superi abbondantemente l’offerta? Per la gran ricchezza che c’è in giro, risponde il professor Tempesta. Che spiega: «A spanne il patrimonio degli italiani è sei volte il Prodotto interno loro. Di questa ricchezza, i due terzi consiste in patrimonio finanziario, cioè in quattrini. In Veneto il rapporto è ancora più alto. Finita la sbornia dei guadagni in Borsa, abbiamo una ricchezza, pari a ABBONAMENTI 2008: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA Chiuso in redazione il 9.4.2008 alle ore 18.05 due volte il valore del Pil, che è in cerca di investimenti fruttuosi». E negli ultimi tempi non vi è stato «nulla di più fruttuoso dell’edificazione. Questa ingente massa di capitale, il cui possesso è concentrato in poche mani, sta cercando investimenti fruttuosi e questo spiega perché abbiamo una grande diffusione di interventi edilizi in Veneto, come del resto nel resto d’Italia». Continua Tempesta: «C’è un grafico della Banca d’Italia che fa vedere le variazioni del valore al metro quadro degli immo- IN VEN ETO C’È GIÀ CA SA PER ALTR I 600 M ILA A BITA N TI Tra il 2001 e il 2004 il volume di nuove abitazioni per cui è stata rilasciata la concessione edilizia è pari al 12% delle abitazioni esistenti nel 2001 nel Veneto e in grado di dare alloggio a circa 600 mila nuovi abitanti con un incremento della popolazione del 13% rispetto al 2000. minano un rallentamento del mercato? «La politica. Nel periodo prima delle elezioni c’è sempre un momento di stasi, per le aspettative su quel che verrà dopo». Nei momenti di euforia sono stati commessi degli errori? «Quando si è costruito in posizioni ben servite, o commercialmente sfruttabili, è stato venduto tutto. Però molto è stato fatto anche in posizioni sbagliate». Cioè in periferia, o nelle frazioni, anziché in centro? «No. Anche i centri delle singole frazioni possono essere valorizzati con belle costruzioni. Penso invece a fabbricati sorti in mezzo al nulla. O realizzati solo perché c’era possibilità edificatoria». E ora rimasti invenduti. Ci sono sul mercato un po’ di appartamenti vuoti: quindi caleranno i prezzi? «Molti ce lo dicono. Ma non penso sia possibile, perché i prezzi delle materie prime aumentano, i prezzi dei trasporti bili in Italia e del valore dell’indice Mib della Borsa di Milano. A un certo punto si nota che il valore degli immobili cresce molto di più, tendenzialmente del 3% l’anno, che nel lungo periodo è un ottimo investimento da un punto di vista finanziario». E nei prossimi mesi come andrà? «Attualmente siamo in una fase di regresso, nonostante gli agenti immobiliari sostengano che i prezzi sono stabili. In realtà i prezzi calano a mano a mano che la massa di nuove abitazioni entra nel mercato». EDILIZIA SOCIALE on un decreto del miniC stero delle Infrastrutture sono stati stanziati, qualche giorno fa, 280 milioni di euro per la riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Il decreto prevede che, alle risorse statali disponibili, vada sommato un cofinanziamento regionale e comunale pari al 30% delle risorse statali attribuite. In sostanza, con questi fondi si procederà al recupero o alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale mediante iniziative attivate sia da operatori pubblici che da operatori privati. LEGGI DI MERCATO È rimasto invenduto quel che si è costruito in zone sbagliate. Quando ci sono le elezioni tutto si ferma. Ora è il momento del recupero. aumentano. E nella nostra zona i prezzi delle case sono dati dai costi, e i margini non sono troppo elevati. Non è come a Cortina o a Jesolo dove i prezzi sono dati dal mercato, e quindi se le richieste calano, calano anche i prezzi». Quindi nessuna casa costerà meno? «Al massimo ci possono essere realtà (imprese immobiliari) in difficoltà di liquidità, disposte quindi anche a svendere i propri appartamenti ancora vuoti, pure rimettendoci». Sono tante le imprese in diffi- Primo Piano 13 aprile 2008 3 A TREVISO IL BOOM DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE n provincia di Treviso nel Ire1993 erano state realizza4.300 abitazioni, nel 2007 uto aumenta. E i costi salgono si è toccato il massimo con 9.700. Nel 2008 si scenderà a 9.000. La produzione residenziale è spinta dalla presenza degli immigrati, che oggi comprano casa: siamo alla seconda generazione di FEDERICO DELLA PUPPA HA ANALIZZATO IL MERCATO DELL’EDILIZIA PER IL CRESME La pausa di riflessione na lunga pausa di rifles«Puppa, Usione». Federico Della docente di economia allo Iuav di Venezia, coordinatore della ricerca annuale del Cresme sul mercato dell’edilizia, intitola e sintetizza così la situazione del mercato dell’edilizia. E sono parole eloquenti. «Da un po’ di anni il mercato non cresce, precisa Della Puppa, ovvero cala leggermente se si considerano i dati al netto dell’inflazione, ma non si deve dimenticare che rispetto agli inizi degli anni Ottanta, a parità di valuta, si produce il doppio». Dunque, dire che il mercato è fermo è un po’ forzato. «Dire che è fermo significa dire che non si costruisce più dell’anno precedente, che è comunque il doppio di 25 anni fa. Diciamo piuttosto che si riorganizza al suo interno, perché alcuni settori, dopo una lunga e vertiginosa crescita, danno alcuni segnali di rallentamento, che continueranno anche quest’anno. Ciò conferma che il mercato si è accorto di essere arrivato ad un punto di saturazione, ma il problema è che in questi anni si è risposto soprattutto a chi cercava investimencoltà? «Non saprei dirlo. Ci sono solo voci che girano». E le ristrutturazioni? «C’è un patrimonio importante di abitazioni da ristrutturare. In particolare quelle costruite negli anni Sessanta-Settanta, prive di isolamento, dato che oggi i costi energetici sono un fattore importante». A una famiglia che vuole investire consiglierebbe di comprare un appartamento per poi affittarlo? «Sì, può essere ancora un buon investimento». Perché? «Ora che le banche concedono mutui solo per il 70-80% del costo della casa, le giovani coppie, che non hanno tanti risparmi, devono per forza andare in affitto. E le Borse sono deboli, investire lì può non essere un buon affare». Ma che tipo di appartamento comprare? «L’importante è scegliere la posizione giusta!». Tommaso Bisagno Federico Della Puppa ti, ovvero puntava alla qualità (chi sostituisce casa, e non chi cerca la sua prima), senza ascoltare la domanda del famoso ceto medio, stretto tra l’impossibilità di comprare e gli affitti alle stelle». Ma in questa pausa, la curva del diagramma del mercato è ancora in salita? «Quella degli investimenti ancora cresce, anche se poco. Il rallentamento è dovuto a fattori concomitanti cominciati dal 2002: boom e poi crollo del mercato dei capannoni, le opere pubbliche che procedono a singhiozzo, l’edilizia residenziale che ha sostenuto il settore, e che negli ultimi anni cala. Per mantenere i 19 miliardi di euro del fatturato veneto nel futuro occorreranno altri segmenti, come risparmio energetico, certificazione ambientale e sicurezza. È significativo piuttosto che fino al 2006 crescessero imprese e occupati, mentre nel 2007 le imprese sono cresciute ancora (2,5%, contro il 3,6% del 2006), ma l’occupazione, per il primo anno, è calata. Ovvero è iniziata una riorganizzazione del sistema rispetto ad un mercato che non premia più chiunque. Il mercato insomma sta tirando il fiato, poi chi riesce riparte, chi non riesce arranca. Sono le conseguenze dell’andamento ad elastico del mercato delle costruzioni: quando l’economia tira viene lanciato, poi quando frena continua per un po’ poi si ferma, e riparte dopo che l’economia è ripartita». Si costruisce ancora, ma ci sono tante case vuote, e prezzi e affitti non calano. Come si spiega? «Le abitazioni e gli ampliamenti realizzati in Veneto nel 1993 sono stati 24.000; nel 2006 sono stati 43.000, con un’accelerazione forte dal 2001. Nel 2007 TROPPO RICCHI PER LE CASE POPOLARI, TROPPO POVERI PER COMPRARNE UNA Ceto medio senza casa a vera emergenza abitativa riL guarda oggi le famiglie con reddito medio-basso, quelle che non sono né abbastanza povere per avere una casa popolare, né abbastanza ricche per pagare un affitto sul libero mercato o accendere un mutuo. Anche se ora, inserito nei programmi elettorali, sembra un tema nuovo, di social housing si era iniziato a parlare già un paio di anni fa nell’ecumenico, e quindi fatalmente inconcludente, “tavolo sulla casa” promosso dal ministero delle Infrastrutture. Si pensa di istituire fondi immobiliari pubblici per realizzare abitazioni da affittare a canoni sostenibili, compresi quindi tra il 30 e il 50 per cento degli attuali canoni di mercato; non si tratta quindi di ampliare l’edilizia resi- denziale pubblica, la cui gestione è stata mediamente fallimentare (con qualche eccezione) da parte di comuni e regioni: secondo un recente rapporto della Corte dei conti, la combinazione di canoni troppo ridotti con tassi di morosità oltre il 50% rende le spese di manutenzione a carico degli enti proprietari superiori ai flussi in entrata. In più, anche si volesse vendere, è improbabile che un inquilino che paga 75 euro al mese e ha la garanzia di occupare l’immobile vita natural durante, si senta incentivato a comprare. Ma evitare di puntare sull’edilizia pubblica è positivo non solo perché non funziona, ma anche perché il social housing si rivolge a una nuova classe socio-economica: le ex classi medie del decennio scorso, impoverite da uno stranieri, che si stanno integrando e sono pronti a comprare, anche ricorrendo ai mutui. Secondo dati forniti dalla Provincia, a gennaio 2007 le abitazioni della Marca erano 383.433: gli 857.200 abitanti ne occupano 313.500, quindi quasi 70 mila sono già vuote. Tenuto conto di quelle che i trevigiani tengono a propria disposizione seppur vuote, sul mercato per la vendita e/o affitto ce ne sono 40 mila. Quindi già ad oggi ci sarebbero abitazioni per un numero di abitanti che va dai 100 ai 170 mila. Più tutto quello che sta sorgendo... si è costruito poco meno del 2006, per il 2008 sono previste 39.000 nuove abitazioni, tenendo conto che quel che si costruisce oggi è stato progettato ed avviato due anni prima, nel 2006, nel momento di euforia del mercato che oggi non c’è più. La grande produzione dunque oggi non premia più rispetto ad un’economia in rallentamento, ad una diminuzione di capacità d’acquisto delle famiglie. Se allora due anni fa per vendere una casa servivano sei mesi, oggi ne servono otto, o un anno, o anche di più. Anche perché di fronte a determinati investimenti, e a quello che uno si aspettava di ricavare, se non c’è effettiva necessità di rientrare dell’investimento, piuttosto si tiene invenduto». E gli affitti? «Anche qui è questione di attesa remunerativa degli investimenti: se ho costruito negli ultimi anni, con i costi aumentati, per rientrare devo aumentare l’affitto, anche perché non conviene mettere in affitto se non c’è una rendita minima del 6-7%. Ovvero, se una casa mi costa 200 mila euro, devo ricavare dall’affitto minimo minimo 12/14 mila euro, 1000/1200 euro al mese. Per meno, o la si tiene sfitta, o si cercano le scappatoie fuori dalla legalità. Servirebbe un sistema che favorisca chi mette a disposizione le abitazioni, attraverso degli sgravi fiscali». Dove andrà il mercato domani? «Le previsioni sono difficili. Il li- vello produttivo potrà subire ancora flessioni, e alcuni segmenti che oggi ri-iniziano a mettersi in moto (il settore del recupero, nell’ottica di costruire di meno e recuperare di più) compenseranno la flessione fisiologica della nuova costruzione residenziale che ha dominato il mercato ultimamente. Ma certo il mercato promuoverà di più le imprese che sapranno specializzarsi nei nuovi segmenti. Piuttosto, bisognerà cominciare a chiedersi dove andrà questa regione dal punto di vista dell’età: se è vero, e lo dice l’Istat, che entro il 2025 le persone oltre i 65 anni saranno triplicate, bisognerà tenerne conto anche sotto l’aspetto residenziale». Alessandro Toffoli stipendio rimasto immutato (dati Bankitalia) nel 2000-2006 a fronte di un aumento dell’inflazione, e di un aumento nello stesso periodo dell’80% (fonte Nomisma) dell’immobiliare residenziale. Le famiglie appartenenti alla fascia reddituale più bassa, sotto i 15 mila euro netti, secondo la Banca d’Italia è il 20% delle famiglie italiane (circa 4 milioni 600 mila nuclei familiari). Tuttavia anche i redditualmente più poveri abitano al 70% in casa di proprietà o nel milione di abitazioni in affitto dell’Erp. Resta quel 30% di famiglie che non è né abbastanza povero per accedere a una casa popolare in affitto, né abbastanza ricco per poter affittare sul libero mercato o accendere un mutuo. Secondo l’Istat poi circa il 45% dei giovani fra i 25 e i 34 anni (quasi quattro milioni di persone) vive ancora con i genitori. Dato un tasso di occupazione dei giovani pari al 50-60 per cento, è quindi ipotizzabile che quasi due milioni di loro, pur avendo già trovato lavoro, non abbia i mez- zi necessari per accedere alla prima casa. Sulla base dei dati disponibili è quindi possibile stimare in quasi 4 milioni di abitazioni il fabbisogno totale di “social housing”. «Ci sono comuni, in parte anche la Regione, che hanno affrontato questo problema – commenta Federico Della Puppa (vedi altro articolo in pagina, ndr) – ma le soluzioni, con i tempi del pubblico, sono più lunghe, e solo ora cominciano ad arrivare le prime realizzazioni. Ma per risposte quantitativamente significative bisognerà aspettare del tempo, mentre chi è in difficoltà, vi rimane. La questione è culturale: bisogna che i comuni si predispongano ad utilizzare dei modelli di intervento che ci sono e che potrebbero essere attuati. Ma specialmente per le zone più lontane dai capoluoghi chi ha veramente la palla in mano, e potrebbe fare più di quel che fa in questo ambito, è la Regione: alcune cose che stanno proponendo evidenziano una volontà, poi bisogna concretizzare». AT 13 aprile 2008 Segue dalla prima sare la testa significa non laU sciarsi soggiogare dalle apparenze, cosa che richiede uno sforzo notevole in questo nostro tempo tutto immagine e apparenza. Bisogna andare al di là delle immagini cattivanti e degli slogan affascinanti e sforzarsi di sapere che cosa c’è dietro. Dietro ci sono i vari indirizzi politici e i loro programmi che non sono quella selva di partiti e di sigle che spuntano ad ogni elezione. Le scelte sostanzialmente diverse si riducono a poche e sono quelle attorno alle quali si canalizza maggiormente il consenso. E che cosa considerare nei vari programmi e nei personaggi che li incarnano per fare una buona scelta? I miei interessi e quelli della categoria sociale cui appartengo? Sì, è lecito, ma è del tutto insufficiente. Le promesse di aumentare il benessere materiale? Certo, la politica deve assicurare necessariamente anche questo, ma è troppo poco. Bisogna consi- derare qualcosa di più sostanziale. Bisogna scoprire i presupposti da cui ogni proposta politica parte, la visione della vita che vi è implicata e gli obiettivi finali che si vogliono raggiungere. Bisogna guardare ai valori che si pongono alla base della società e che impediscono agli interessi di parte e al benessere materiale di degenerare e rendere disumana la convivenza. Ma a questo punto il discorso dal piano politico scende sul piano personale: quali sono i valori secondo i quali costruisco la mia vita? Ho dei criteri precisi e validi secondo i quali faccio le mie scelte? Non posso individuare i valori nelle proposte politiche se io ne so- no privo. Usare bene il voto esige di porsi anche questo tipo di domande più personali. E così il voto, se usato bene, diventa un’occasione per fare un po’ di chiarezza nella propria vita. E vi pare poco? La partecipazione è la condizione prima per una buona democrazia e la partecipazione vera consiste nel processo che parte dall’interno di ogni persona per prendere coscienza delle cose importanti della vita, per passare poi a scoprire quali altre persone pensano allo stesso modo e con esse lavorare per migliorare insieme la vita comune. Quando si insiste sulla partecipazione consapevole al voto, spesso le persone comuni reagiscono dicendo: io sono una persona impegnata nel mio lavoro, nella mia famiglia, non ho il tempo né la capacità di informarmi e di orientarmi in questa baraonda in cui spesso si esauriscono le campagne elettorali. Ma questo tipo di comportamento è, crediamo, alla portata di tutti. Ragionare in questi termini non significa lasciarsi andare ad un idealismo ridicolo di fronte alla brutale concretezza della politica. Sono criteri di saggezza per non perdersi nella giungla delle parole e per non lasciarsi trasportare dai venti delle emozioni passeggere che permettono ai più furbi e spregiudicati di avere mani libere. GpM proprietà. Manca il fiato. Amen. Ancora: di qua una costruzione giallastra tirata a marmorino con arcate e porticati andalusi; di là un condominio con le falde dei tetti appuntiti come nelle città scandinave; all’angolo della via una raffinata palazzina borghese ristrutturata è diventata una specie di caserma. Per finire tre casette degli anni Sessanta: una ha le pareti di malta grigia e uno chalet di legno pseudo-austriaco vicino all’entrata, l’altra le tapparelle acquamarina tipiche dei villini fronte-mare, la terza è sepolta sotto pini da alta montagna. Amen. Un gruppo di muratori, oltre la stradina, sta recintando di arancione un vasto appezzamento. È in arrivo la gru. La questione è seria. Altri schiaffi in arrivo. Amen. Allarmante questo disordine edilizio. In una situazione così è facile che arrivi la depressione. Troppi sono gli amen a conclusione di gesti sbagliati, evitabili e non evitati, e si sa come lo spaesamento possa rendere fragili i nervi, mettendoci in bilico tra rabbia e rassegnazione. Eppure si continua a devastare: a volte sono le fucilate di un assassinio vero e proprio, a volte lo stillicidio di dettagli impossibili, più spesso sono creazioni malmostose e stonate, prive di significati. Eppure le case sono paesaggio; esattamente come lo sono i prati, i torrenti, l’edera, il crinale… Lo sappiamo tutti. Appartengono a chi, magari con fatica, le ha sognate e fatte; ma sono di tutti, perché le vediamo dentro contesti di abitudine, sono i primi orizzonti intimi, oggetto di sguardi affettuosi e di possibile riposo, parte vivente di una storia e di una cultura speciali, anche se maltrattate. Non occorre essere esteti o specialisti per capire che molte cose non vanno: troppe discrasie e troppe fratture, troppa casua- lità. Ma quello che fa rabbrividire è la consapevolezza che gli errori del passato non servono ad aggiustare il presente. Ben vengano facciate di vetro e titanio e inclusioni creative di nuovi materiali e forme inconsuete; ben vengano la ricerca e l’invenzione. Ci mancherebbe! Ma che tutto trovi giustificazioni plausibili di estetica e funzione, nasca da un’idea globale sui come e sui perché motivati di un paesaggio che viene da lontano e che chiediamo armonico e armonizzante. I cambiamenti sono connaturati alla vita degli uomini, ma nell’evoluzione verso il futuro non calpestiamo, dove ancora resistono, le tracce impresse nel tempo. Sono queste ultime, crediamo, i segnali delle vie da seguire. Elvira Fantin I disordini di Parigi o di Londra ricordano un po’ la “battaglia” di Seattle del 1999, e altre manifestazioni estreme, talvolta violente, con cui esponenti no-global hanno contestato e costretto a ripensare profondamente certe forme della globalizzazione. Allora veniva contestata la globalizzazione economica, l’ottimismo tronfio e miope dei fautori del mercato globale. Gli orrori della globalizzazione economica – accanto alle sue potenzialità – venivano brutalmente opposti alle magnifiche sorti e progressive decantate dall’Organizzazione mondiale del commercio. Da allora, due visioni della globalizzazione si fronteggiano e non si risparmiano colpi. La Cina – membro dell’Organizzazione mondiale del commercio dal 2001, a proposito – pretende di potersi affacciare sul mondo solo con i propri prodotti industriali, mantenendosi al di fuori delle polemiche, delle lotte, delle critiche, del pluralismo che la globalizzazione implica. Allo stesso modo, i membri della comunità degli affari si illudevano, a Seattle, di tenere i traffici commerciali e finanziari al di fuori della critica delle popolazioni. Illusione. Le informazioni corrono; la ricerca indipendente è alla portata di molti; le idee circolano, anche in Tibet. Nemmeno lo sport è una riserva incontaminata in cui coltivare “armonia”. Forse i governanti cinesi hanno fatto bene i conti, correndo per ospitare i giochi olimpici. Ma forse no. Non auspico certo lo scoppio di conflitti violenti, ma le pressioni a cui la popolazione cinese è sottoposta non possono non trovare vie di sfogo – che dovranno tradursi in cambiamenti sociali e politici. A differenza di altri grandi paesi (India, Usa, Brasile, e dell’Unione europea), la superpotenza cinese ha una struttura rigida, imperniata sul nazionalismo del gruppo nazionale prevalente, quello degli Han, veicolato da un partito unico. È un po’ simile alla vecchia Unione sovietica. Come l’Urss, anche la Cina dovrà affrontare la sua perestrojka, diventare trasparente, rinunciare ai suoi miti politici. La crisi olimpica di questi giorni e dei prossimi mesi potrebbe indurre anche per la Cina la fine di quel che resta del mito imperial-comunista e la sua entrata nella modernità. Paolo De Stefani TROPPE CASUALITÀ NELLA COSTRUZIONE DELLE CASE, A DANNO DI ESTETICA ED ARMONIA Il paesaggio è morto. Amen S opra la collina il rudere continua a perdere pezzi; sembra un cranio vuoto; forse aspettano che cada del tutto. Era una delle casère più belle del circondario, facilmente raggiungibile, spaziosa, al centro dei quattro punti cardinali, sospesa sopra una nuvola verde. Agonizza. A breve la morte. Amen. Nella valletta sottostante un paio di ruspe hanno finito da poco il lavoro: schiacciata la vecchia abitazione contadina, spianato un dosso fastidioso, aggiunta una spalla al pendio verso est, estirpato un lenzuolino di bosco dove nidificava qualche poiana, piantate, a coppie inseparabili, decine e decine di pali e viti. Amen. I nipoti l’hanno ricevuta in eredità. Piccola, ma slanciata, sembrava una ballerina in punta di piedi; gli scuri a scomparsa e un intonaco caldo di cui si percepiva la profondità; un cancello quasi invisibile in direzione di una legnaia che ospitava i geranei sbucanti da barattoli di latta. Pochi mesi e lo strazio. Adesso è un’apoteosi di ferraglia, plastica simil-legno, spessi lastroni di pietra calcati su un cortiletto microscopico e la conseguente pinguedine che la schiaccia verso il basso. Amen. Attorno a un borgo rurale, con i muri di sasso del Piave e mattonelle di cotto, alleggerito dai pieni e i vuoti dei fienili e i ricoveri per le bestie, ma già sbeffeggiato da inserti di eternit, travi finto antico e bovindi di alluminio cimiteriale, hanno appena finito di costruire alcune casette a schiera. Vi si intuisce il tentativo di simulare la corte, ma il ritmo architettonico è serrato, gli elementi ornamentali inspiegabili: giardini millimetrici, portoncini con vetri a motivi floreali, ringhiere carcerarie; tra un po’ la capote a righe e reti elettrosaldate a separare le LE POLEMICHE ATTORNO AI GIOCHI CINESI La scommessa olimpica ome previsto, la parata oClimpica che sta attraver- sando l’Europa e che tra poche ore sbarcherà in California, sta mettendo a dura prova la faccia di bronzo di Pechino. Ad ogni tappa, le manifestazioni anticinesi e pro-Tibet si intensificano e si fanno clamorose. Il massimo si è finora raggiunto a Parigi, con la fiaccola olimpica tristemente spenta e trasportata in camioncino, invece che sbandierata dal tedoforo. Il potere evocativo e simbolico della fiaccola olimpica è decisamente in ribasso. Lo sport nel mondo attuale è una co- stola del più colossale business del secolo, quello dello spettacolo (meglio: dell’entertainment). Dei cosiddetti valori dello sport non c’è traccia nel mondo del professionismo. Lo sport professionistico è al confine tra industria e divismo. Le manifestazioni anticinesi non svelano soltanto la insopportabile ipocrisia del regime cinese, che predica pace e armonia, ma calpesta spietatamente i diritti umani di qualunque oppositore; esse contribuiscono anche a mettere in soffitta la fiaba olimpica, strumentalizzandola a fini politici. Senza false ipocrisie. Attualità 13 aprile 2008 L’ape di Alessandro Toffoli Servono pene certe è agitazione nel mondo C ’ dei baristi veneti: da martedì non si possono più vendere alcolici dalle 2 alle 6 di notte, in base alla nuova norma che cerca di limitare gli incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza. Al di là della sorpresa, sociologi- camente preoccupante, per la loro agitazione (ma davvero di notte in Veneto si beve così tanto?), resta l’amara prassi della legge contro tutti per colpa di qualcuno. Io che non guido non posso bere per colpa di qualche ubriacone; io che amo il calcio devo andare allo stadio tre ore prima per fare la fila e farmi perquisire per colpa di qualche scatenato ultras; io che pago le tasse devo pagarne di più per quelli che non le pagano, e via co- sì. La colpa di questo perverso sistema, si badi bene, non è dell’ubriacone, dell’ultras, dell’evasore. Ma di chi non ha il coraggio di applicare dure sanzioni. L’incidente, la tragica fatalità può sempre capitare: ma se sei ubriaco non deve capitare. Allora cominciamo, quando capita, a metterli in galera per sempre: così, primo li togliamo di mezzo, secondo gli altri ci penseranno un po’ di più, prima di bere. IL 13 E 14 APRILE SI VOTA PER CAMERA, SENATO, TRE COMUNI E LA REGIONE FRIULI URBANISTICA ADDIO LASTRE abato 19 aprile nel municipio di Rua di Feletto, dalle 9.30 alle 12, si svolge un convegno sulla legge urbanistica della Regione Veneto. Intervengono il difensore civico della Regione Vittorio Bottoli, il magistrato del Tar Friuli Rita Depiero, il presidente della terza sezione del Tar Veneto Angelo De Zotti, e il magistrato del Tar Veneto Fulvio Rocco. Tra i temi: accordi di programma tra pubblico e privato, perequazione e compensazione urbanistica, credito edilizio. avora a pieno regime la nuoL va Tac installata all’ospedale Santa Maria dei Battuti di Co- S ATTENZIONE AL SEGNO CHE FATE Si torna alle urne D omenica 13 e lunedì 14 aprile gli italiani torneranno alle urne per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano, a seguito della conclusione anticipata della XV legislatura, con lo scioglimento delle Camere avvenuto il 6 febbraio 2008. Saranno chiamati al voto più di 47 milioni di elettori per la Camera e più di 43 milioni per il Senato, più circa 2 milioni e mezzo di elettori all’estero. In diocesi tuttavia ci sono anche elezioni regionali e comunali: la Regione Friuli Venezia Giulia infatti vota per il rinnovo del Consiglio regionale, mentre tre comuni eleggeranno il loro nuovo Consiglio comunale: Mareno di Piave, Moriago della Battaglia e Motta di Livenza. Quando si vota Le operazioni di voto si svolgono domenica 13 aprile, dalle 8 alle 22, e lunedì 14 aprile, dalle 7 alle 15. La tessera elettorale Per votare l’elettore dovrà esibire al seggio, oltre a un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, aperti da martedì 8 a sabato 12 aprile, dalle 9 alle 19, e per tutta la durata delle operazioni di voto di domenica 13 e lunedì 14 aprile. I colori delle schede elettorali Scheda rosa per l’elezione della Camera; scheda gialla per l’elezione del Senato; scheda azzurra per le elezioni comunali e per le elezioni del Consi- glio regionale friulano. Come si vota Camera e Senato. La legge elettorale prevede, per l’elezione della Camera e del Senato, un sistema proporzionale con premio di maggioranza e soglie di sbarramento. Sia per l’elezione della Camera sia per l’elezione del Senato, l’elettore esprime il voto tracciando con la matita un solo segno (ad esempio una croce o una barra) sul solo contrassegno della lista prescelta. Dunque: un solo segno su un solo simbolo. È vietato, a pena di annullamento, scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione. È importante ricordare che, anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto solo sul contrassegno della lista che si vuole votare e non sull’intera coalizione. Se il segno invade altri simboli il voto viene comunque assegnato, si intende infatti riferito al con- trassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso. Si raccomanda comunque di non invadere gli spazi dei simboli vicini a quello che si è scelto. Comuni. Nei tre comuni l’elettore potrà esprimere il proprio voto: tracciando un solo segno di voto sul nominativo di uno dei candidati alla carica di sindaco; oppure voto sul contrassegno di una delle liste di candidati alla carica di consigliere; oppure sia sul contrassegno di lista che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata. In tutti i predetti casi, il voto si intenderà attribuito sia in favore del candidato alla carica di sindaco sia in favore della lista ad esso collegata. L’elettore potrà anche indicare solo una preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, scrivendone il nominativo sull’apposita riga stampata sotto il contrassegno della lista di appartenenza del candidato consigliere medesimo. In tal modo, il voto si in- Le schede per Camera e Senato 5 tenderà attribuito, oltre che al singolo candidato consigliere, anche alla lista cui il candidato stesso appartiene, nonché al candidato alla carica di sindaco collegato con la lista medesima. Regione. Per l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale friulano è possibile: fare il segno sul nome del negliano, affiancata alla nuova risonanza magnetica attiva dal dicembre scorso: la nuova tecnologia permette di produrre non più lastre fotografiche, ma immagini digitalizzate ad alta definizione, che si possono anche inviare in tempo reale via Internet per essere consultate da specialisti. Tali immagini verranno conservate, e consegnate agli interessati, in un cd-rom. candidato presidente; oppure fare il segno su una delle liste che sostengono un candidato presidente; oppure scrivere il nome di un candidato al Consiglio regionale vicino al simbolo della lista a cui appartiene. È possibile esprimere anche un voto disgiunto, cioè votare un candidato a presidente della Regione e una lista o un candidato al Consiglio regionale a lui non collegati. Niente telefonini in cabina La novità di quest’anno è il divieto di introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Tali telefonini andranno depositati prima di entrare in cabina e verranno presi in consegna dal presidente del seggio unitamente al documento di identificazione e alla tessera elettorale, e saranno restituite dopo l’espressione del voto. Chiunque violi tale divieto è passibile di denuncia con sanzioni detentive e pecuniarie. Scrutini Le operazioni di spoglio delle schede inizieranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi (lunedì 14 alle 15) cominciando dalla scheda per il Senato e a seguire con quelle per la Camera. Gli scrutini per le elezioni regionali e comunali cominceranno martedì 15 alle 14. DOMENICA 13 A NOVE DI VITTORIO “Famiglione” in festa omenica 13 aprile a Nove D (Vittorio Veneto) si celebra la prima Festa interpro- CAMERA colore ROSA Le schede per le votazioni in Veneto: sopra quella per la Camera, sotto per il Senato SENATO colore GIALLO vinciale di Treviso e Belluno dell’Associazione famiglie numerose (che recentemente ha scelto come suo ambasciatore per i diritti dei bambini delle famiglie numerose, Cino Tortorella, il noto Mago Zurlì, padre di 4 figli). Si comincia alle 9.30 con un dibattito cui prendono parte il presidente nazionale dell’associazione Mario Sberna, don Roberto Camilotti, responsabile della Pastorale familiare della diocesi, Giancarlo Scottà sindaco di Vittorio Veneto, Alessandro Soprana coordinatore regio- nale Veneto Anfn, Marco Da Rin Zanco assessore per la Famiglia di Belluno, Andrea Piva presidente regionale del Forum famiglie, Francesco Gallo responsabile dell’Ufficio regionale per la famiglia, e Luigi Barbiero vicepresidente di Banca Etica. Alle 12 viene celebrata la messa. Dopo il pranzo, intorno alle 15, è previsto un concerto di musica spiritual. Alle 16 interviene il vescovo Corrado e alle 17.30 ci sarà l’arrivederci. Per informazioni rivolgersi a Luca e Laura Zottini: telefono e fax 0438486081, e-mail lucalaurazottini@aliCino Tortorella ce.it. 6 Attualità 13 aprile 2008 DICHIARAZIONE DEI REDDITI TRA DETRAZIONI E BONUS FISCALI... Si può pagare un po’ meno È tempo di pensare alle tasse. Incombono infatti le scadenze: il 30 aprile se il modello 730 è presentato al sostituto d’imposta (il datore di lavoro) o il 3 giugno se il modello è presentato a un Caf o a un professionista abilitato. Il 4 aprile l’Agenzia delle entrate ha divulgato una circolare che chiarisce i dubbi in merito alla corretta compilazione del 730, in particolare rispetto a detrazioni (che in molti casi sostituiscono precedenti deduzioni) e bonus, più le novità introdotte dalla Finanziaria 2008. IN AIUTO ALLE SPESE PER LA FAMIGLIA Detrazioni per figli a carico Non è più possibile suddividere arbitrariamente la detrazione tra i coniugi. La detrazione deve essere di norma ripartita al 50%. I genitori possono tuttavia decidere di attribuire al genitore con il reddito più alto l’intera detrazione nel caso l’altro non abbia sufficiente imposta per sfruttare tutta la sua quota di detrazione. Nel caso in cui uno dei due sia a carico dell’altro la detrazione spetta interamente a quest’ultimo. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio la detrazione spetta, in mancanza di accordo tra le parti, nella misura del 100% al genitore affidatario ovvero in caso di affidamento congiunto nella misura del 50% ciascuno. Tuttavia, anche in questo caso, i genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore. LO SCONTRINO PARLANTE zioni: non va ragguagliata al periodo dell’anno in cui la condizione è verificata. In caso di genitori separati o divorziati la detrazione spetta in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. In caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro la detrazione compete a quest’ultimo per l’importo totale. In caso di incapienza è riconosciuto un credito di ammontare pari alla quota di detrazione che non ha trovato capienza. Detrazioni per famiglie numerose In presenza di almeno 4 figli ai genitori è riconosciuta una ulteriore detrazione di 1.200 euro, ripartita al 50% fra i genitori. La cifra è fissa e scatta al momento in cui si verificano le condi- Detrazioni asili nido Si può detrarre il 19% delle spese per le rette per l’asilo nido: si può detrarre al massimo 632 euro all’anno per ogni figlio da 6 mesi a 3 anni. L’asilo nido può essere pubblico o privato. NON AUTOSUFFICIENTI ono detraibili le spese per gli So peraddetti all’assistenza propria un familiare in caso di non autosufficienza certificata fino ad un massimo di 399 euro (pari al 19% di un limite massimo di spesa di 2.100 euro), purché il reddito complessivo del con- tribuente non superi i 40 mila euro. Sono detraibili anche le spese per ricoverati in casa di riposo. In caso di figli disabili, la detrazione si somma a quelle comunque riconosciute per figli a carico. CASA DOLCE CASA, QUANTO MI COSTI! Affitto universitari. Gli studenti universitari che affittino una casa/stanza, purché la sede universitaria sia almeno a 100 km dal comune di residenza possono detrarre il 19% dai redditi, con un tetto massimo di 500 euro annui. La detrazione d’imposta spetta anche nel caso in cui il contratto di locazione sia intestato al genitore che sostiene la spesa e non allo studente stesso. Resta comunque fermo il limite massimo anche nell’ipotesi in cui i figli universitari a carico siano più di uno. Affitti non convenzionali. Per chi paga l’affitto per l’abitazione principale secondo contratti non convenzionali (ossia a costi bassi per situazioni difficili) è prevista una detrazione di 300 o 150 euro a seconda se il reddito non supera i 15.493,71 o i 30.987,41 euro. Affitti di giovani. I giovani tra i 20 e 30 anni che affittano la prima casa hanno una detrazione per i primi tre anni: 991,60 euro o 495,80 a seconda se il reddito non supera i 15.493,71 o i 30.987,41 euro. La detrazione introdotta spetta per i contratti stipulati a partire dal 2007. L’abitazione deve essere diversa da quella principale dei genitori. In caso di incapienza viene riconosciuto un credito d’imposta. Mutuo prima casa. È confermato a 3.615,20 euro il limite massimo degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto della prima casa, di cui si può detrarre il 19%. C’è una Ricordiamo, per chi non sapesse, la differenza tra deduzione e detrazione: dedurre significa togliere dalla somma (imponibile) di reddito su cui si calcolano le tasse da pagare, detrarre significa sottrarre direttamente dalle tasse da pagare. Scopriamone i contenuti. er le detrazioni delle spese P per i medicinali (effettuate dal 1º luglio al 31 dicembre 2007) il Fisco aveva introdotto lo “scontrino parlante”, ossia prevedeva l’obbligo di allegare alla dichiarazione dei redditi gli scontrini fiscali o le fatture nei quali erano impressi diversi elementi identificativi del soggetto acquirente e del prodotto. Si doveva infatti indicare nello scontrino il codice fiscale del destinatario, o del soggetto che aveva intenzione di dedurre o detrarre le spese, la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati. In realtà sono sorte diverse difficoltà di attuazione della norma, sia per l’adeguamento dei registratori di cassa delle farmacie, sia per l’impegno di dover acquisire dal farma- cista la documentazione ad hoc, alternativa allo scontrino parlante. Allora, con una circolare del 28 marzo scorso l’Agenzia delle entrate ha stabilito che verranno accolte anche le spese non certificate da scontrino parlante, purché l’acquirente autocertifichi di proprio pugno, su un foglio a parte, il suo codice fiscale nonché la natura, la qualità e la quantità di farmaci acquistati. UN BONUS PER GLI INCAPIENTI casistica particolare per estinzioni anticipate dei mutui, legati alla data di stipula... Dal prossimo anno (dichiarazione 2009 per i redditi 2008) il limite sale a 4 mila euro. Spese di intermediazione. Si può detrarre il 19% delle spese per i compensi ad intermediari immobiliari per l’acquisto dell’abitazione principale, per un massimo di mille euro. Detrazioni Ici. Oltre alla ordinaria detrazione di 103,29 euro, è prevista una detrazione sull’abitazione principale pari all’1,33 per mille dell’imponibile Ici con un massimo di 200 euro. Riqualificazione energetica edifici. Per le spese di riqualificazione energetica (pannelli solari, fotovoltaico, climatizzazione, ma anche adeguamento pavimenti, infissi...) si detrae il 55% delle spese. Ristrutturazioni. Prosegue la possibilità di detrarre il 36% delle spese occorse per la ristrutturazione della casa. chi ha un reddito complessiA vo non superiore a 50 mila euro (per redditi di lavoro dipendente, da pensioni, lavoratori autonomi, imprese in contabilità semplificata) e una imposta netta pari a zero (ovvero è “incapiente”, e non può godere delle detrazioni perché non paga tasse) nel 2006 viene attribuita una somma di 150 euro (+ altri 150 per ogni familiare a carico). Il bonus (cosiddetto “incapienti”) dovrebbe essere stato dato in busta paga in dicembre o gennaio, viceversa il contribuente potrà richiederlo presentando la dichiarazione dei redditi e compilando il quadro R. TV, SPORT, COMPUTER E FRIGORIFERI Tv digitale. I contribuenti in regola con il pagamento del canone Rai che abbiano acquistato una televisione con sintonizzatore digitale possono detrarre il 20% della spesa, con un massimo detraibile di 200 euro. Pratica sportiva. I genitori possono detrarre il 19% delle spese per la pratica sportiva dei figli dai 5 ai 18 anni, purché regolarmente documentata, e fino ad un massimo di 210 euro per ogni figlio. Computer agli insegnanti. Gli insegnanti che abbiano acquistato un computer nuovo nel 2007 possono detrarre il 19% della spesa, relativamente ad una spesa massima di mille euro. Frigoriferi e congelatori. Chi ha acquistato un frigorifero o congelatore che favorisca il risparmio energetico (classe A+ o superiore) può detrarre il 20% della spesa, fino ad un massimo di 200 euro per apparecchio. Previdenza complementare. I lavoratori che hanno versato contributi di previdenza complementare a fondi aperti senza essere iscritti a fondi di categoria, possono usufruire della deduzione dal reddito per un massimo di 5.164,57 euro. Economia 13 aprile 2008 7 DA UN’IDEA DELL’ENOLOGO VITTORIESE LUIGI MAZZER In Burundi brindano col vino di ananas L uigi Mazzer da un decennio collabora con l’abbé Gérard Ngendahayo, direttore e instancabile animatore del Centre agropastoral de Mutwenzi, della diocesi di Muyinga che si trova nel distretto di Bujumbura, in Burundi. Mettendo assieme la sua competenza (è enologo) e la sua generosità di volontario, ha deciso di affiancare padre Gérard nella realizzazione di un programma mirato alla trasformazione degli ananas, frutta prodotta della locale comunità di agricoltori, in derivati di varia natura, e in particolare in spumante. Con sedici macchinari integralmente finanziati dalla Federazione nazionali pensionati Cisl trevigiana, attraverso il fattivo contributo dello staff dirigenziale e di moltissimi associati, e dopo un impegnativo corso di istruzione del personale locale svolto da alcuni tecnici coneglianesi, l’impianto è entrato in piena attività, e produce, oltre allo spumante, succo di ananas e acqua minerale frizzante sterile. Padre Gérard ha ricevuto Mazzer qualche giorno fa, in canonica a Stevenà, con un sorriso d’orgoglio, tenendo in mano una bottiglia di spumante: una bottiglia di spumante di ananas. «Scusami Luigi – ha esclamato –, ho potuto portarti solo questo campione perché la dogana LA NUOVA SFIDA Con i semi di una pianta perenne inutilizzata padre Gérard Ngendahayo fa marciare il suo fuoristrada e funzionare il generatore di corrente non mi ha permesso altro»; e rivolto al parroco don Ugo Cettolin: «Ecco lo spumante africano!». «Sono felice di vedere che il seme piantato parecchio tempo fa – dice Luigi Mazzer – finalmente sta dando frutti interes- santi. Padre Gérard è un personaggio eclettico, poliglotta, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo per i tanti bisogni dei suoi concittadini/parrocchiani». Padre Gérard ha appena ultimato dei lavori nella cantina, portandola ad uno standard igienico di livello occidentale, bella e funzionale. Ora guarda al sole. «Sono alla ricerca di pannelli solari – dice all’amico Luigi –. I miei contadini non hanno più legna per cucinare la pasta. Dalle mie parti presumo che, con i pannelli, si possa ottenere dell’acqua anche a 100 gradi». «Oltre ai pannelli solari – sor- IL FORNO SOLARE DI OTTORINO SACCON Cucinare col sole all’inventiva di Ottorino D Saccon, pensionato di Santa Lucia di Piave, è nata la prima cucina solare made in Veneto, presentata all’ultima fiera di Santa Lucia. Con la sola forza del sole è in grado di cuocere qualsiasi tipo di cibo. La cucina solare riflette i raggi su un unico punto, generando energia termica per una temperatura che supera i 220°. Si compone di tre semplici elementi: una struttura portante e rotan- te, ideata dagli studenti dell’Itis Galilei di Conegliano, che insegue il sole; una parabola riflettente; un supporto centrale in grado di accogliere una pentola. Non impiegando alcun tipo di idrocarburo, la struttura non emette nell’aria alcuna sostanza inquinante. Può ospitare una pentola da 40 centimetri di diametro, è capace di portare ad ebollizione 5 litri d’acqua in 40 minuti. La versione per pentole A VINITALY DUE VINI DIOCESANI PREMIATI. PER LA PRIMA VOLTA C’ERA ANCHE CENETAE Kerner e Mina da medaglia n Vinitaly in crescendo, U quello concluso lo scorso 7 aprile. Insomma, una 42ª edizione che ha registrato la presenza a Verona di oltre 4 mila 300 espositori provenienti da oltre 30 paesi e visitatori da più di 100. Su tutti, il Veneto che s’è (ri)confermato la terra dei vini, il luogo dei vini più buoni. Lo confermano le 7 “gran medaglie d’oro” attribuite dopo una severa analisi sensoriale dalla Giuria internazionale su un totale di 22 assegnate ai produttori di tutto il mondo. Grandi e meritati allori quindi per i due Amarone della Valpolicella, il Prosecco Cartizze spumante dry 2007 de “Le Bertole” di Valdobbiadene, il “Fior d’arancio” spumante dolce 2007 Giorgio Polegato (Astoria) Rosanna Carpenè della Cantina Colli Euganei di Vò (Pd) e il Moscato spumante dolce 2007 delle Cantine dei Colli Tramonte di Teolo (Pd). Completano le 7 “gran medaglie d’oro” venete le due conquistate nel nostro territorio diocesano dalla famiglia Carpenè di Conegliano col “Kerner” spumante brut e dai fratelli Polegato (Astoria vini) col Colli di Conegliano doc bianco “Mina” 2007 ricavato nel vigneto di Crevada in comune di Refrontolo. «Il Kerner è un vitigno di storia recente. È infatti il risultato – spiega Rosanna Carpenè, pronipote di Antonio Carpenè senior, L’interno della cantina dove si produce lo spumante d’ananas ride Mazzer –, padre Gérard magari cerca anche chi glieli possa fornire, quanto meno a prezzo di fabbrica, oppure in omaggio. Ma ciò che mi ha lasciato interdetto è la notizia riguardante il gasolio di origine biologica. Padre Gérard mi ha parlato della Jatropha Curcas, la pianta perenne che vive ai margini del deserto: produce dei semi che, spremuti, danno un olio molto particolare. È venuto a sapere che una comunità di suore africane ha utilizzato quest’olio per far marciare il loro fuoristrada. Allora ha voluto sperimentare anche lui questo speciale derivato, facendo raccogliere da alcuni da 2 metri di diametro porta invece a bollore 30 litri d’acqua in un’ora e 50 minuti. La cucina solare ha una struttura d’ingombro da 1,42 metri di diametro, può essere smontata per il trasporto e pesa 17 chili. La calotta riflettente è di alluminio. La cucina solare è venduta a 250 euro Iva compresa: i proventi della vendita finanziano la costruzione delle cucine solari nell’ambito dei progetti di aiuto ai Paesi in via di sviluppo, come Eritrea, Etiopia e Kenya. «L’idea – ha spiegato Saccon – mi è ve- contadini una discreta quantità di questi semi, che nessuno vuole perché tossici. Spremendoli nel suo piccolo oleificio, dopo aver filtrato l’olio due volte, con il filtro sterilizzante della cantina, ha ottenuto un risultato stupefacente. Ha viaggiato con la sua Toyota per quattro giorni senza problemi ed ha fatto funzionare il generatore di corrente per una settimana. Se conosco bene padre Gérard, fra qualche anno sentiremo parlare molto di questo olio/gasolio». Che l’Africa ci stia per dare una bella lezioni di eco/ambientalismo? Saccon con il forno solare nuta andando a fare volontariato in Africa con l’Avi di Montebelluna. Insegnando ai giovani di quelle zone come realizzare questo impianto, permettiamo a quelle popolazioni di evitare di tagliare i pochi alberi che hanno per scaldare i pasti». nonché creatore nel 1868 del Prosecco spumeggiante – di un incrocio fra i vitigni Riesling renano e la Schiava, fatto in Germania nel 1929 da Herold». Il Kerner è stato spumantizzato per la prima volta dai Carpenè di ConeRaffaello Tolot, direttore Idsc, con gli studenti dell’Enologico gliano, ancora una volta innovatori, ma con l’antico metodo di casa Carpremiato con l’Oscar del Gampenè. bero Rosso. Oltre al suo buon Bella e grande anche la soddiProsecco, Cenetae verrà senz’alsfazione per Paolo e Giorgio Potro ricordata in particolare dagli legato, che portano così per la studenti dell’Enologia di Coneprima volta ai vertici mondiali il gliano, per essere stata a Vinitaly Colli di Conegliano doc bianco anche con la sorprendente “Hocostituito di uve Chardonnay, Inra prima”, un bianco Igt dei Colcrocio Manzoni 6.0.13 e Sauvili trevigiani frutto di una indognon. vinata mescolanza di Prosecco, Al 42º Vinitaly era inoltre preVerdiso, Bianchetta, Perera e sente per la prima volta anche Chardonnay. Affinata in barri“Cenetae”, l’azienda agricola delque, Hora Prima che ha 13 gral’Istituto diocesano per il sodi e mezzo, si beve semplicestentamento del clero di Vittorio mente da sola, ma accompagna Veneto, che ha presentato il Proegregiamente anche formaggi secco di Conegliano-Valdobbiafreschi e stagionati, biscotti secdene extra dry “Maso di Ronche”, chi e crostate di frutta. MS 13 aprile 2008 CORRO PE MESSAGGIO DEL VESCOVO CORRADO V EG LIA E ADO R AZIO N E Dono che la Chiesa invoca ogni giorno I l tema suggerito da papa Benedetto XVI per l’annuale Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni – “Le vocazioni al servizio della Chiesa-missione” – ci spinge a rimettere a fuoco la realtà di quella famiglia dei battezzati che è la Chiesa. Come ci ricorda il Papa, la Chiesa è una comunità di “chiamati” e di “mandati”. “Chiamati” a sperimentare l’amore fedele e misericordioso di Dio che ci viene comunicato in Gesù Cristo; “mandati” a testimoniarlo e ad annunciarlo a tutti. In questa comune missione, che riguarda tutta intera la Chiesa, a un certo numero di battezzati è rivolta una specifica vocazione: quella di dedicarsi totalmente al servizio della missione evangelica. Si tratta di una legge, non scritta, ma presente fin dall’inizio dell’esperienza cristiana: ciò che nella Chiesa è chiesto a tutti, a qualcuno viene domandato in modo tutto particolare e singolare, come segno per tutti. Come avviene per la povertà evangelica, per la castità e, per certi aspetti, anche per la preghiera, così è anche per la missione: a un certo numero di battezzati il Signore domanda di donarsi interamente alla missione evangelizzatrice. Non si tratta di una delega che esoneri gli altri a vivere questo aspetto essenziale della vita cristiana. Ma di una vocazione a servizio della Chiesa, in modo che tutti siano richiamati a ricordare e a vivere questo particolare punto dell’esperienza cristiana. Parlando di queste “vocazioni al servizio della Chiesa-missione” il Papa ricorda anzitutto “i sacerdoti chiamati a dispensare la Parola di Dio, amministrare i sacramenti, specialmente l’Eucaristia e la Riconciliazione, votati al servizio dei più piccoli, dei malati, dei sofferenti, dei poveri e di quanti attraversano La Chiesa è una comunità di “chiamati” e di “mandati”. “Chiamati” a sperimentare l’amore fedele e misericordioso di Dio che ci viene comunicato in Gesù Cristo; “mandati” a testimoniarlo e ad annunciarlo a tutti momenti difficili in regioni della terra dove vi sono, talora, moltitudini che ancora oggi non hanno avuto un vero incontro con Gesù Cristo e alle quali i missionari recano il primo annuncio del suo amore redentivo”. In secondo luogo Benedetto XVI richiama tutti coloro “che, mossi dall’azione dello Spirito Santo, scelgono di vivere il Vangelo in modo radicale, professando i voti di castità, povertà ed obbedienza. Questa schiera di religiosi e di religiose, appartenenti a innumerevoli istituti di vita contemplativa ed attiva, ha tuttora una parte importantissima nell’evangelizzazione del mondo”. Le vocazioni particolari richia- mate dal Papa sono certamente chiamate e risposte che riguardano i singoli individui. E tuttavia, più profondamente, sono espressione e frutto dell’intera comunità cristiana. “Solo in un terreno spiritualmente ben coltivato fioriscono le vocazioni al sacerdozio ministeriale e alla vita consacrata” precisa infatti Benedetto XVI. Tali vocazioni sorgono infatti nel contesto della comunità cristiana e sono a servizio della sua anima missionaria. Per questo è necessario che l’intera comunità cristiana si metta in atteggiamento di preghiera, perché lo Spirito susciti e sostenga in essa numerose e sante vocazioni di speciale consacrazione. “Quello delle vocazioni è il dono che la Chiesa invoca ogni giorno dallo Spirito Santo. Come ai suoi inizi, raccolta attorno alla Vergine Maria, Regina degli Apostoli, la comunità ecclesiale apprende da lei ad implorare dal Signore la fioritura di nuovi apostoli che sappiano vivere in sé quella fede e quell’amore che sono necessari per la missione”. Alla luce di queste parole del Papa, invito tutti i cristiani della nostra diocesi a farsi sensibili alle iniziative di preghiera che saranno proposte in questa Giornata. In particolare mi rivolgo agli ammalati e agli anziani: sono certo che la loro preghiera e l’offerta delle loro sofferenze vissute nella fede e nella carità hanno un valore tutto particolare di intercessione anche in favore del dono delle vocazioni per la Chiesa. + Corrado Pizziolo Venerdì 11 aprile, in Cattedrale, il vescovo Corrado presiede la Veglia vocazionale in preparazione alla 45ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Al termine processione con il Santissimo Sacramento fino in Seminario, dove ci sarà la “Rinnovazione dell’impegno di preghiera continua” attraverso l’esperienza del Monastero Invisibile e l’adorazione per tutta la notte nella cappella. Adorazione che terminerà alle 7.30 con la preghiera liturgica delle lodi a cui sono invitate le persone consacrate. INIZIATIVE ESTIVE DEL CENTRO VOCAZIONI Il Centro diocesano vocazioni segnala ed invita alle seguenti iniziative estive. Campiscuola per ragazzi e giovani Gruppo Samuel (4ª e 5ª ele mentare): 2-8 luglio. Gruppo Giona (1ª e 2ª me dia): 8-15 luglio. Gruppo David (3ª media-2ª superiore): 15-18 luglio. A Pozzale di Cadore, nella casa alpina della parrocchia di Motta di Livenza. Informazioni e iscrizioni: don Andrea Dal Cin telefono 0438-948432 o don Alessandro Ravanello telefono 0438-948411. Gruppo Tabor (3ª e 4ª supe riore): viaggio a Siena (data da definire). Gruppo Diaspora (dai 18 an ni in su): camposcuola a Lorenzago di Cadore, dal 26 luglio al 2 agosto. Per informazioni rivolgersi a don Gianluigi Papa telefono 0438-260008. Ragazze Di 4ª e 5ª elementare e 1ª media: campo Ester a Spert dal 7 al 13 luglio. CORSO PER MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE u richiesta di alcuni parroci, inizierà Sstraordinari tra poco un corso per nuovi ministri della Comunione, aperto a tutta la diocesi, con questo calendario: lunedì 14, 21 e 28 aprile e 5 e 12 maggio. Tutti gli incontri verranno guidati dal responsabile dell’Ufficio liturgico diocesano e si terranno di lunedì sera dalle 20.30 alle 22 con sede nella Casa di accoglienza “Toniolo” di Conegliano (dietro la chiesa di San Pio X). Per poter partecipare al corso (nel quale tutti gli incontri sono obbligatori ai fini di ricevere il ministero) è necessario venire alla prima riunione muniti di una lettera del parroco, indirizzata al Vescovo, in cui si presentano i requisiti del candidato (fede e pratica cristiana e morale esemplari, buona reputazione nella comunità, buon inserimento ecclesiale e pastorale). Il corso prevede anche un incontro di adorazione eucaristica che, però – per questa volta – per motivi di tempo, si propone di realizzare in parrocchia: esso ha lo scopo di prepararsi con la preghiera al futuro servizio, ma anche di insegnare ai candidati la modalità con cui condurre una simile celebrazione. Prima di partecipare si prega gentilmente di informare il sottoscritto allo 0438-940894 o in Curia allo 0438-9481. Don Adriano Dall’Asta Dalla 2ª media alla 1ª supe riore: campo Sirio a Spert dal 2 al 7 luglio. Dalla 2ª alla 4ª superiore: viaggio a Roma, tema “Dove porta il cuore”, dal 20 al 26 luglio. Del gruppo Sicar (dai 19 an ni in su): tre giorni di spiritualità in agosto (data da definire). Ragazze e ragazzi Campo per ragazzi e ragazze della cresima, a Spert dal 27 giugno al 2 luglio. Esperienza di servizio al carcere di Venezia, per giovani dai 20 anni in su, dall’8 al 19 agosto, tema “La tua carità è anche la mia!”. Informazioni e iscrizioni: Silva De Luca. Alcuni animatori vocazionali partecipano, dal 27 luglio al 2 agosto, al convegno nazionale sul tema “Un unico Spirito che opera in tutti” (1Cor 13, 11) Chiesa di vocazioni, visione e creatività, guidato da padre Marko I. Rupnik sj ed équipe, nella Casa Incontri Cristiani di Capiago a Como. Si tratta di una settimana di formazione. Chi volesse aggiungersi può avere informazioni da Silva De Luca allo 0438-585553. Chiesa 13 aprile 2008 9 R LA VIA DEL TUO AMORE la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni PROFESSIONE TEMPORANEA PER LA 30ENNE DI ANZANO ORA VIVE A SANTA GIUSTINA IN COLLE COMMENTO AL TEMA DELLA GIORNATA Alessandra Uliana suora di Maria Bambina Il mio cammino vocazionale è stato un percorso graduale segnato da provocazioni ad una radicalità più forte, ad una presa di posizione più netta per il Signore È l’Amore che ci mette in moto uattro anni fa AQ lessandra Uliana faceva la dentista e animava un gruppo di giovani. Ora, Alessandra Uliana fa la dentista e anima un gruppo di giovani. In mezzo, però, c’è stata una rivoluzione. E non solo perché quel che prima faceva nella natia Anzano e dintorni ora lo fa a Santa Giustina in Colle, diocesi e provincia di Padova. Ma perché domenica 30 marzo la trentenne Alessandra ha fatto la professione temporanea tra le suore di Carità delle Sante Capitanio e Gerosa, le suore di Maria Bambina. Insomma, è suor Alessandra. Raggiunge quindi una prima meta il cammino iniziato con un periodo di orientamento vocazionale, poi proseguito – lasciando il lavoro di dentista, quello per cui si era laureata in Odontoiatria a Padova – con un anno di postulato a Osio Sotto (Bergamo) e poi due anni di noviziato a Roma. E adesso? «Adesso – risponde suor Alessandra – il mio cammino continua nella comunità (di suore di Maria Bambina) di Santa Giustina in Colle. Qui dentro la vita comunitaria, il IL 13 GRUPPI VOCAZIONALI IN SEMINARIO cammino formativo, la frequentazione di uno studio dentistico, lo studio e le attività con i giovani della parrocchia cercherò di crescere nella mia vocazione e discernere sempre meglio la volontà del Signore». Sono state le sue superiori stesse a proporle di riprendere l’attività di dentista, anche per non perdere le capacità e nozioni per cui ha studiato. Come hai capito quello a cui ti chiamava il Signore? «Il mio cammino vocazionale è stato un percorso graduale, segnato non tanto da eventi eclatanti, quanto da provocazioni a una radicalità più forte, a una presa di posizione più netta per il Signore». E perché proprio nelle suore di Maria Bambina? omenica 13 aprile si inDcontrano in Seminario i ragazzi dei gruppi vocazionali dalla quarta elementare alla seconda media. Al termine della giornata ci sarà la pre- «Quando nel mio cammino di ricerca mi sono decisa a confrontarmi con la scelta della vita religiosa, il sacerdote che mi accompagnava mi ha indirizzata verso una suora di Maria Bambina e così ho cominciato piano piano anche a conoscere questo istituto. Conoscenza ed esperienza si sono approfondite poi durante postulato e noviziato». Oltre al Signore, quali persone senti di dover ringraziare in modo particolare? «Tante persone. Dalla mia famiglia, a coloro che nel mio cammino mi hanno accompagnata e guidata, a quelle con cui ho condiviso il cammino, a quelle che ho incontrato sporadicamente, ma mi hanno lasciato una parola o una testimonianza significativa, oppure una provocazione, a tutte quelle che mi sostengono con la preghiera e l’affetto». Quanto ti senti cambiata adesso rispetto a quattro anni fa? «In una consapevolezza un po’ maggiore di me e nel desiderio che cresca ancora, insieme alla capacità di accogliermi e donarmi nella verità di me e per amore del Signore». Tommaso Bisagno miazione del concorso: “Sulle spalle dei giganti per vedere più lontano!”. I ragazzi presenteranno i loro lavori di ricerca sulla vita di alcuni santi. ievoca il versetto del SalR mo 118 – “Corro per la via dei tuoi comandamenti perché hai dilatato il mio cuore” (v. 32) – lo slogan della Giornata per le vocazioni. La tematica di quest’anno ci ricorda come il cristiano sia chiamato a rinnovare continuamente la giovinezza e la freschezza del suo spirito: il cammino è come quello di un atleta che tende verso la meta da raggiungere, anche se questo domanda sforzo, impegno, abnegazione… e anche (ma questa è una parola impopolare da pronunciare, oggi), rinuncia! L’essere in corsa è sempre legato a una mèta da raggiungere, a un traguardo da tagliare. Tutti siamo chiamati a correre per le strade del mondo per annunciare il Vangelo, ma è l’Amore che ci mette in moto, solo l’Amore dilata il cuore. Solo l’esperienza di sentirsi amati personalmente da Dio può mettere le ali ai piedi e farci correre per le strade del mondo a condividere con ogni fratello la gioia di questo incontro. Come la Vergine Maria, dopo l’annuncio della sua maternità, si mette “in fretta” in viaggio per raggiungere sua cugina Elisabetta, come la Maddalena “corre” ad annunziare agli apostoli che il sepolcro è vuoto, come Pietro e Giovanni “corrono” al sepolcro, così il cristiano, se veramente ha incontrato il Cristo, non può più star fermo. Non può tenere per sé la Parola di vita: di questa Parola egli si sente debitore nei confronti di ogni uomo. Come Paolo, egli sente che la carità lo rende responsabile: “Guai a me se non predicassi il vangelo!” (1Cor 9, 16). “Chi ama corre, e la corsa è tanto BANGLADESH LA CARITAS NON HA DIMENTICATO LE VITTIME DEL CICLONE SIDR are ormai dimenticato il ciclone Sidr, che il 15 noP vembre in Bangladesh (a est dell’India) uccise 3.448 persone, ne ferì 40 mila e causò guai a 8 milioni e 700 mila persone. Non lo ha certamente dimenticato la Caritas, che con la sua rete in tutto il mondo già il 17 novembre era presente, a portare aiuto, in Bangladesh. La sua opera sta continuando in questi mesi: dopo l’emergenza con la prima distribuzione di aiuti alimentari, si è impegnata nella ricostruzione e ripulitura di case e scuole – che è anche un’occasione per creare lavoro –, nel ridare ad agricoltori e allevatori gli strumenti per il loro la- voro. Inoltre, verranno costruiti rifugi anticiclone, che costano 100 mila euro l’uno, possono ospitare 1.300 persone: dove c’erano già, Sidr ha ucciso meno. A questi progetti di soccorso, ricostruzione e prevenzione partecipa anche la Caritas italiana, che è attiva nella regione di Khulna ed ha finora stanziato 400 mila euro. E la Caritas diocesana? Grazie alla generosità di tanti che hanno fatto una donazione per le persone colpite dal ciclone in Bangladesh, ha raccolto 14.857,08 euro che martedì 1 aprile sono stati consegnati a Caritas internationalis. più alacre quanto più è profondo l’amore. A un amore debole corrisponde un cammino lento, e se addirittura manca l’amore, ecco che uno si arresta sulla via” (sant’Agostino). La fede, come l’amore, o cresce oppure muore lentamente. È indispensabile, inoltre, verificare non solo se stiamo camminando, ma anche se siamo sulla via giusta, che è Cristo. Qual è il segreto per non sbagliare strada? Non camminare da soli. Portare Cristo con noi, ma, soprattutto, lasciarci portare da Lui. Lasciarsi guidare da Lui verso la Croce e dalla Croce percorrere la via del suo amore, che porta a non vivere più per se stessi. Nella vita di ogni chiamato la Croce non è un incidente di percorso, ma punto “cruciale”, che dà senso e valore a tutta l’esistenza: è di lì che si deve partire se si vuole comprendere il senso della vita; è lì che bisogna tornare per verificare e purificare il modo di amare; è lì che è necessario arrivare se, come Cristo, si vuole fare della propria vita un dono totale nella vita sacerdotale, consacrata, religiosa, missionaria. È a partire dalla contemplazione del Crocifisso e dall’Eucaristia che il chiamato trova la via del suo vivere e del suo amare con fedeltà. Alessandro Ravanello 10 Chiesa 13 aprile 2008 IL RICORDO DI PAPA BENEDETTO A TRE ANNI DALLA MORTE CONSIGLIO PRESBITERALE Giovanni Paolo II grande mistico Non ci sono soluzioni facili «U n segno e una testimonianza della Risurrezione di Cristo». Così papa Benedetto ha definito il pontificato di Giovanni Paolo II, nella messa di suffragio celebrata il 2 aprile in piazza San Pietro per il terzo anniversario della morte. «Possiamo leggere tutta la vita del mio amato predecessore, in particolare il suo ministero petrino, nel segno del Cristo Risorto. Egli nutriva una fede straordinaria in Lui, e con Lui intratteneva una conversazione intima, singolare e ininterrotta. Tra le tante qualità umane e soprannaturali, aveva infatti anche quella di un’eccezionale sensibilità spirituale e mistica. Bastava osservarlo quando pregava: si immergeva letteralmente in Dio e sembrava che tutto il resto in quei momenti gli fosse estraneo. La messa era per lui il centro di ogni giornata e dell’intera esistenza». “Non abbiate paura, voi!”. Le parole dell’angelo della risurrezione, rivolte alle donne presso il sepolcro vuoto, «sono diventate u- na specie di motto sulle labbra del papa Giovanni Paolo II, fin dal solenne inizio del suo ministero petrino. Le ha ripetute più volte alla Chiesa e all’umanità in cammino verso il 2000, e poi attraverso quello storico traguardo; e ancora oltre, all’alba del terzo millennio», ha ricordato il Papa: «Le ha pronunciate sempre con inflessibile fermezza, dapprima brandendo il bastone pastorale culminante nella Croce e poi, quando le energie fisiche andavano scemando, quasi aggrappandosi ad esso, fino a quell’ultimo Venerdì Santo, in cui partecipò alla Via Crucis dalla cappella privata stringendo tra le braccia la Croce. Non possiamo dimenticare quella sua ultima e silenziosa testimonianza di amore a Gesù», quando il Papa «in quell’ultimo Venerdì Santo, indicava ai credenti e al mondo il segreto di tutta la vita cristiana». Come Gesù Il suo “Non abbiate paura”, ha spiegato il Santo Padre, «non era fondato sulle forze umane, né sui successi ottenuti, ma sola- PAPA BENEDETTO NEGLI STATI UNITI enedetto XVI sarà negli Stati Uniti dal 15 al 20 aprile per dare speranza al Paese e soprattutto ai cattolici locali, secondo quanto ha annunciato egli stesso in un videomessaggio diffuso questo martedì. «Insieme con i vostri vescovi, ho scelto come tema del mio viaggio tre semplici ma essenziali parole: “Cristo nostra speranza”» sottolinea nel video il Pontefice, che visiterà le città di Washington e New York. La visita ha luogo dopo che la Chiesa nel Paese ha attraversato anni difficili, soprattutto a causa degli scandali attribuiti ad abusi da parte di sacerdoti. «Sulle orme dei miei venerati predecessori, Paolo VI e Giovanni Paolo II, per la prima volta verrò da Pontefice negli Stati Uniti d’America, portando con me questa grande verità: Gesù Cristo è la speranza per gli uomini e le donne di ogni lingua, razza, cultura e condizione sociale», spiega il Papa. «Sì, Cristo è il volto di Dio apparso tra noi - conferma -. Grazie a Lui la nostra vita trova la sua pienezza e insieme possiamo formare una famiglia di persone e di popoli che vivono in B fraternità, secondo il perenne disegno di Dio Padre. So bene quanto nel vostro Paese questo messaggio evangelico sia radicato! Porterò il messaggio della speranza cristiana anche nella grande Assemblea delle Nazioni Unite, ai rappresentanti dei popoli del mondo», ha detto riferendosi alla visita al Palazzo di Vetro in programma per il 18 aprile. «Il mondo infatti ha più che mai bisogno di speranza: speranza di pace, di giustizia, di libertà. Ma non potrà realizzare questa speranza senza obbedire alla legge di Dio, che Cristo ha portato a compimento nel comandamento di amarci gli uni gli altri. Fate agli altri ciò che volete facciano a voi, non fate ciò che non volete che essi vi facciano. Questa “regola d’oro” si trova nella Bibbia ma vale per tutti, anche per i non credenti. È la legge scritta nella coscienza umana, e su questa possiamo tutti ritrovarci, così che l’incontro delle differenze sia positivo e costruttivo per l’intera comunità umana». Dei quasi 300 milioni di abitanti degli Stati Uniti, i cattolici sono 67,5 milioni. mente sulla Parola di Dio, sulla Croce e sulla Risurrezione di Cristo. Come accadde a Gesù, pure per Giovanni Paolo II alla fine le parole hanno lasciato il posto all’estremo sacrificio, al dono di sé. “Lasciate che vada al Padre”: queste furono le sue ultime parole, a compimento di una vita totalmente protesa a conoscere e contemplare il volto del Signore». La “chiave” della misericordia. «La misericordia di Dio è una chiave di lettura privilegiata del suo pontificato», come disse lo stesso Giovanni Paolo II, che «voleva che il messaggio dell’amore misericordioso di Dio raggiungesse tutti gli uomini ed esortava i fedeli ad esserne testimoni. Il servo di Dio Giovanni Paolo II aveva conosciuto e vissuto personalmente le immani tragedie del XX secolo, e per molto tempo si domandò che cosa potesse arginare la marea del male», le parole del Santo Padre. Che ha così commentato: «La risposta non poteva trovarsi che nell’amore di Dio. Solo la Divina Misericordia - ha ammonito il Pontefice - è in grado di porre un limite al male; solo l’amore onnipotente di Dio può sconfiggere la prepotenza dei malvagi e il potere distruttivo dell’egoismo e dell’odio». opo un anno di sospenD sione dell’attività, per la nomina di monsignor Zenti a vescovo di Verona, il Consiglio presbiterale si è riunito martedì 11 marzo ed è stato presieduto per la prima volta dal vescovo Corrado, che ha riconfermato tutti membri del Consiglio. Il Vescovo ha aperto l’incontro con una riflessione sostanziosa sul senso del “consigliare” e sul “consiglio presbiterale”. Ha suggerito che il Consiglio presbiterale deve continuare un cammino già iniziato, senza soluzione di continuità con il passato, perché non si tratta di «rifondare la Chiesa». Il Vescovo si è interrogato poi sul significato delle attese, anche pressanti ma indeterminate, che spesso il cambio di un pastore porta con sé. Le attese sono originate dalla complessità della situazione, in cui viviamo, ma di fronte alla complessità non ci sono soluzioni «facili». L’attesa pressante talvolta nasce da una forma di sofferenza e di disagio, che vive chi si trova in un contesto problematico. Forse, è necessario mettere i piedi per terra, con grande umiltà e fiducia, e guardare con speranza questa situazione nuova, dentro un cammino da affrontare insieme. Le soluzioni, che qualcuno auspica repentine, non sono facili e vanno cercate insieme, nella comunione. L’umiltà e la fidu- CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO Proposta un’esperienza di comunione l vescovo Corrado ha incontrato Istorale venerdì scorso il Consiglio padiocesano, quello nominato nel 2006 e scaduto con il trasferimento del vescovo Zenti a Verona. Mons. Pizziolo lo ha innanzi tutto confermato. È stato un incontro dedicato alla conoscenza dei consiglieri da parte del vescovo, ma anche a riflettere su come riprendere il cammino interrotto a giugno dello scorso anno. Opportunamente il segretario don Paolo Cester ha ricordato le cose fatte in questi due anni, quindi il vescovo ha espresso alcune riflessioni sul Consiglio che ha il compito di affiancare il vescovo nella guida della diocesi, almeno per quanto riguarda gli orientamenti più generali. Perché realisticamente, ha affermato, è impossibile che il Consiglio segua passo passo lo svolgimento di tutte le attività pastorali. Ed è proprio su come muoverci nel prossimo futuro che sono stati in- terpellati i consiglieri. Ci avviamo verso la conclusione dell’anno pastorale impegnato, come il precedente, nell’ascolto: ascolto di Dio, dell’uomo e della storia. Ora è necessario tirare le somme. Gli interventi hanno insistito sui seguenti concetti: bisognerebbe pensare ad un momento forte per partire insieme con slancio e in maniera più unitaria. Si sente l’esigenza di fare un’esperienza di comunione tra tutte le componenti della nostra chiesa per vivere insieme in maniera più convinta i contenuti fondamentali della nostra fede e tradurli in pratiche pastorali. Si nota infatti un andamento in ordine sparso che crea sfiducia e stanchezza. Ci vorrebbe un convegno o qualcosa del genere. È stato anche sottolineato che da più di mezzo secolo non si celebra un sinodo diocesano. Il vescovo, però, ha fatto osservare che per uno, come lui, che è appe- cia devono tradursi in un cammino di ricerca, vissuto nella consapevolezza della presenza dello Spirito nella Chiesa. Il Consiglio presbiterale ha quindi affrontato gli argomenti all’ordine del giorno, ribadendo l’inopportunità di celebrare, per quest’anno, l’assemblea del clero. Si privilegerà, invece, come occasione di incontro del Vescovo con il suo clero, la Giornata di fraternità sacerdotale, che sarà celebrata il 15 maggio, magari valorizzando i contributi dell’assemblea del clero del 2007. Dal Consiglio presbiterale è emersa anche una certa convergenza nel ritenere opportuno un momento di verifica del Piano pastorale 20072008, prima di procedere alla preparazione del Piano pastorale 2008-2009. La valutazione e l’eventuale individuazione dei temi, sui quali il Consiglio presbiterale è chiamato a riflettere nei prossimi due anni, saranno esaminate nel prossimo incontro. Approfitto di questo spazio, per ricordare nuovamente che se qualche sacerdote non avesse ancora ricevuto il “Tra noi” con i contributi dell’assemblea del clero del 2007, è pregato di richiederlo al proprio vicario foraneo oppure alla portineria della Curia. Don Alessio Magoga Segretario del Consiglio presbiterale na arrivato, è difficile pensare ad eventi straordinari prima di conoscere meglio la diocesi. Allora, ha proposto qualcuno, perché non preparare la strada a questo obiettivo, dedicando un anno alla ricerca del modo migliore di lavorare insieme a tutti i livelli? Sarebbe una maniera molto concreta di fare esperienza di comunione di cui sentiamo bisogno. Altri hanno ricordato che è appena iniziato il processo di riordino delle nostre comunità attraverso la costituzione delle unità pastorali: bisognerebbe continuare con decisione su questa strada che è anch’essa di comunione. È stata anche sottolineata l’opportunità di costituire nel consiglio delle commissioni che affianchino quelle esistenti nei principali settori pastorali. Il discorso è rimasto sospeso su queste varie esigenze. Intanto si cercherà di raccogliere le conclusioni di questo secondo anno di ascolto, attraverso una serie di incontri del vescovo con le parrocchie in cinque zone della diocesi, conclusioni da sommare con quelle dello scorso anno. Poi la segreteria del Consiglio, tenendo conto di tutto questo, formulerà una prima proposta, in vista del prossimo anno pastorale, che sarà presentata al Consiglio nell’incontro del 23 maggio. GpM Chiesa 13 aprile 2008 DIBATTITO AL DINA ORSI SU INIZIATIVA DEGLI IRC Quattro grandi religioni a confronto I n un tempo come il nostro in cui il dialogo tra nazioni, culture, generazioni e anche tra religioni non gode di buona salute e forti venti autunnali rischiano sovente di spegnerne l’esile fiammella, c’è chi oltre tutto e nonostante tutto non si arrende e continua a crederci con caparbia e passione, trasmettendo questo valore alle nuove generazioni. Lunedì 7 aprile tra le mura dell’auditorium comunale “Dina Orsi” di Parè è avvenuto un “piccolo miracolo”: quattro credenti delle grandi religioni storiche si sono confrontati con una nutrita platea di giovani delle classi seconde dell’Isiss Cerletti e con una rappresentanza di studenti dell’Isiss Fanno di Conegliano. Ero presente anch’io come moderatrice della tavola rotonda, a nome della commissione “Ecumenismo e dialogo” della diocesi di Vittorio Veneto. Un’insolita lezione in cui i ragazzi sono stati protagonisti assieme ai relatori, ascoltando le loro testimonianze e dialogando attraverso alcune domande. L’iniziativa, che fa parte del progetto “Percorsi verso Dio” è stata ideata e coordinata con entusiasmo e grande professionalità dai docenti Irc delle due scuole: Sara Lorenzon, Sabrina Bellin, Manuel Faccin e Gian Paolo De Vecchi. I nostri ospiti erano: Elia Enrico Richetti, rabbino capo della comunità ebraica di Venezia e docente di ebraismo; Federico Citron, cattolico, giornalista del settimanale diocesano L’Azione; l’islamico senegalese Thiam Massamba, mediatore linguistico culturale, presidente dell’associazione “Mondo insieme” e responsabile dello sportello immigrati di Conegliano; Atula De Zoysa Thiramuni dello Sri Lanka, presidente del Centro culturale buddhista veneto, residente a Verona. Le suggestioni da condividere sarebbero tante... proverò a riassumerle in poche battute. Il dialogo ha bisogno di alcune parole: silenzio, ascolto e rispetto, benevolenza e misericordia. Un dialogo autentico esige conoscenza di sé e dell’altro, la consapevolezza della propria identità intrecciata al discernimento e all’accoglienza dell’altro. Ha scritto a proposito il teologo cristiano peruviano G. Gutierrez: “Avere convincimenti fermi (non rigidi e difensivi) non è di ostacolo al dialogo ma ne è piuttosto la condizione necessaria...”. Da dove partire? Quasi tutti i relatori hanno sottolineato l’urgenza di partire dall’interiorità, da se stessi, dal “cuore” inteso nel senso biblico di volontà, sede delle decisioni umane. È lì che si annidano le ostilità e le diffidenze, che si elevano muri e barricate verso l’altro, soprattutto, il diverso. Infine, perché dialogare? Perché il mondo di oggi ne ha un estremo bisogno, soprattutto negli ambiti della pace, giustizia e salvaguardia del creato. Ma non basta. Il dialogo fa parte della nostra identità più profonda, è iscritto nel nostro dna di creature. Con l’ebreo Martin Buber potremmo affermare: “In principio c’è la relazione” e concludere: “Senza le cose l’uomo non può vivere, ma colui che si accontenta delle cose non è un uomo”; infatti, abbiamo bisogno di aprirci all’alterità per divenire noi stessi. Se non costruiremo ponti, non avremo futuro! È un imperativo rivolto a tutti: giovani e adulti, bambini e anziani, genitori e figli, docenti e studenti, chiamati ciascuno ad offrire e condividere la propria “goccia” di impegno e disponibilità. Sr. Maria Michela Marinello suore Serve di Maria Riparatrici di Vidor INCONTRO SULLA SCUOLA CATTOLICA critiche è quella italiana. Dopo la legge sulla parità formale nel 2000, non si è più intervenuti nel settore, lasciando discriminati coloro che decidono un percorso formativo nella scuole cattoliche. Il dibattito è rimasto bloccato, affermando che lo Stato ha sufficienti strutture, che i cattolici non devono chiudersi nei ghetti e che solo lo Stato può garantire un non meglio precisato pluralismo educativo. «Non dimentichiamo che la scuola cattolica è un soggetto ecclesiale - ha detto - dove si evangelizza e si fanno crescere persone autentiche. Per questo con la Chiesa locale ci deve essere sintonia e coinvolgimento, ad esempio nella stesura del piano pastorale diocesano». Concludendo i lavori, mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, ha insistito proprio su quest’ultimo punto. «Le nostre scuole devono avere il coraggio della propria identità - ha detto Pizziolo - vivendo in stretto rapporto con le comunità locali. Oggi diventa importante mettere in rete le diverse istituzioni scolastiche e della chiesa locale: lo abbiamo fatto anche con le diocesi di Treviso e Vittorio Veneto proprio sul tema della formazione». Apprezzata nel mondo soffre proprio in Italia ista da una prospettiva monV diale la scuola cattolica è una realtà straordinaria, in cresci— ta e stimata da tutti. I dati e le testimonianze sono state portate da Zenon Grocholewschi, cardinale polacco e Prefetto per l’educazione cattolica all’incontro organizzato dalle diocesi di Treviso e di Vittorio Veneto dal titolo “La scuola cattolica oggi, identità e missione ne cuore dell’educazione”, che si è svolto il 4 aprile presso nell’auditorium San Pio X a Treviso. Ha aperto i lavori don Edmondo Lanciarotta, dell’Ufficio scolastico della Conferenza episcopale triveneta. Sono intervenuti docenti e dirigenti della scuole cattoliche delle due diocesi. Il vescovo di Treviso, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha focalizzato l’attenzione sull’emergenza educativa che stiamo vivendo con la scuola, che va sui media solo per episodi di violenza o di droga. La relazione del card. Grocholewschi ha ricordato che nel mondo sono circa duecentomila le scuole cattoliche a cui sono affidati quarantacinque milioni di ragazzi. «Durante i miei viaggi, ambasciatori e capi di stato ha detto il card. Grocholeschi più volte hanno manifestato apprezzamento per le nostre scuole. Resta una criticità in alcuni paesi del Nord Africa dove le scuole cattoliche sono state messe di fronte al divieto di parlare di Cristo. In questi casi abbiamo preferito comunque restare, perché educare al dialogo, al rispetto degli altri, è già evangelizzazione e prepara il terreno a sviluppi futuri». Purtroppo, ha sottolineato il cardinale, una delle situazioni più 11 GLI INSEGNANTI SPIEGANO IL PERCORSO verso Dio” è il tito“modulo Ploercorsi che abbiamo dato a un didattico della nostra che sono diventati l’oggetto del dialogo e dell’incontro con esponenti di quattro tradizioni diverse, Cristianesimo, Islam, Ebraismo e Buddismo. Il progetto ha raggiunto il momento culmine nell’incontro con i testimoni, una lezione diversa, come gli studenti l’hanno definita, durante la quale i ragazzi sono stati “rapiti” dal processo che stava avvenendo: potevano vedere e sentire l’esperienza religiosa vissuta nel quotidiano, scoprire come un mussulmano prega 5 volte al giorno, o cosa significa ogni giorno vivere l’ottuplice sentiero per il buddista, oppure come esprimono ebrei e cristiani il senso del mistero e della meraviglia di un Dio che parla e tace, che si rivela e si nasconde. Concetti difficili, ma non troppo per i ragazzi che hanno riconosciuto l’importanza di queste esperienze in una società materialistica che uccide il sogno, la speranza e disseca la sete di mistero. Pensieri alti che i relatori hanno tradotto con coraggio e generosità in un caldo incontro tra amici. Una lezione riuscita. programmazione. Ogni volta che affrontavamo in classe i temi relativi alle religioni mondiali raccoglievamo dai nostri ragazzi una certa diffidenza, chiusura e spesso toni intolleranti. Per questo abbiamo ideato un progetto che ci permettesse di smuovere gli studenti sulle capacità di confronto, di dialogo e del rispetto. Riteniamo che queste non siano termini tecnici da inserire come da routine nella programmazione didattica, ma il contributo fattivo che la scuola e l’Irc deve dare alla crescita dei ragazzi e di una cultura di pace. Non si trattava solo dunque di conoscere le religioni presenti nel mondo ma di mettere in gioco i ragazzi, far loro sperimentare relazioni umane, esperienze, vissuti. Il percorso rivolto alle classi seconde ha visto gli studenti impegnati in ricerche di gruppo sulle religioni mondiali, ma anche in discussioni su aspetti critici del rapporto delle religioni con la cultura contemporanea e nella rielaborazione del lavoro attraverso domande, riflessioni e prodotti multimediali Sara, Sabrina, Gianpaolo, Manuel Incontro interreligioso ad Assisi nel settembre 2006 BREVI Padova: “Preti in comunità vive”, giornata di studio alla Facoltà teologica Martedì 15 aprile, dalle 9.30 alle 12.30 nella sede della Facoltà teologica del Triveneto in largo del Seminario a Padova, Paul Michael Zulehner, docente di teologia pastorale alla Katholisch-Theologische Facultat di Vienna, proporrà un approfondimento sul tema “Preti in comunità vive”. Si tratta della prima delle due giornate di studio, promosse dal biennio di specializzazione in Teologia pastorale, dedicate al tema “Preti e parrocchie nella società e nella Chiesa che cambiano”. La seconda si terrà giovedì 15 maggio con il professor Jean Marie Donegani. La partecipazione è gratuita. Bambuì: suor Carmela religiosa da 60 anni Suor Maria Carmela Lombardi, direttrice del centro sociale “San Francesco d’Assisi” di Bambuì (Brasile), celebra quest’anno i 60 anni di vita consacrata, 56 dei quali trascorsi accanto agli hanseniani di don Mario Gerlin. La religiosa ha di recente inviato all’associazione pievigina “Amici di don Mario Gerlin” una richiesta di aiuto per far fronte al quotidiano impegno di assistenza di un centinaio di ragazzi. Bassano: esercizi spirituali Dal 30 aprile al 4 maggio a Villa San Giuseppe di Bassano del Grappa suor Gabriella Mian, AdGB, Cristopher Vella e padre Mario Marcolini, gesuita, guidano un ritiro vocazionale per giovani. Tema: “Emmaus: sui passi del Risorto”. Per informazioni telefonare al 3470975675. 12 Chiesa 13 aprile 2008 Tante chiavi, ma una sola porta! Domenica 13 aprile - 4ª di Pasqua - anno A At 2, 14a. 36-41; Sal 22; 1Pt 2, 20b-25; Gv 10, 1-10 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla Quarta settimana del Salterio N el Vangelo di questa domenica (Gv 10, 110), Gesù mette in guardia i suoi discepoli dai “falsi salvatori”, dalle “false guide”, da coloro che spacciano le loro idee e teorie come verità, ma in realtà sono “ladri e predoni” (Gv 10, 1). Il maestro per farsi capire da coloro che l’ascoltavano usa un’immagine assai significativa per il tempo: quella dell’ovile. Lì le pecore stanno al sicuro... e chi le cura entra per la porta, ossia senza sotterfugi o modi loschi, poco chiari. Oggigiorno di pe- core se ne vedono ormai poche, ma di falsi pastori – ahimè! – ce ne sono ancora tanti! Essi girano – potremmo dire parafrasando il Vangelo – con un grosso mazzo di chiavi. Sembrano avere la combinazione giusta per ogni porta: quella che fa accedere alla felicità, quella che permette di entrare nel mondo del successo e quella... che permette di fuggire dai problemi della vita di ogni giorno. In realtà questi individui sono disonesti individui alla ricerca dei propri interesssi. Essi sanno abbagliare, ma appena parlano, la loro voce li tradisce. Le pecore, tuttavia, sanno ascoltare e sono in grado di seguire colui che le chiama per nome o, detto in altri termini, rispettando il testo greco, colui che “parla secondo il nome” (Gv 10, 3), che parla personalmente, che parla al cuore. Si chiama solo chi si co- nosce e si conosce veramente solo chi si ama. Infatti, come prosegue il Vangelo “le pecore conoscono la voce (del pastore)” (Gv 10, 4). Le pecore hanno fatto esperienza di quella voce. Noi cristiani invece stiamo nell’ovile della Chiesa, ma spesso ascoltiamo mille altre voci; sappiamo che esiste una sola porta, ma ci appesantiamo la vita con un sacco di chiavi, trascorrendo la nostra esistenza a trovare la chiave giusta! Il risultato lo descrive chiaramente Gesù stesso attribuendolo a se stesso: chi entra attraverso di Lui sarà salvo (Gv 10, 9) e troverà pascolo, ossia troverà nutrimento alla sua vita, senso alla sua esistenza. È giunto il momento anche per noi di varcare quella porta senza tentare scorciatoie, senza scendere a compromessi, senza aprire nuovi ingressi, piccoli e talvolta malfatti. L’ovile ha una sola porta: Cristo. È Lui il vero pastore e anche noi preti, pastori collaboratori, dobbiamo avere il coraggio di indicarlo, specie nei momenti nei quali qualche pecora si avvicina all’ovile per chiedere i sacramenti. La porta è una e solo attraverso di essa si giunge alla salvezza. La fede... non conosce surrogati! Don Federico De Bianchi Domenica 13 aprile: Celebra messa e cresime a Grassaga (ore 9.30), Ceggia (ore 11) e Refrontolo (ore 18). Porta il saluto all’associazione Famiglie Numerose riunita a Nove di Vittorio Veneto (ore 16). Lunedì 14 aprile: Incontra i docenti del collegio Balbi Valier di Pieve di Soligo (ore 17). Mercoledì 16 aprile: Impegnato tutto il giorno alla Casa Stella Maris di Lentiai con un gruppo di giovani preti della diocesi. Giovedì 17 aprile: Nella Casa di spiritualità a Vittorio Veneto propone la meditazione agli studenti di teologia del Seminario per il loro ritiro (ore 9). A seguire partecipa al ritiro dei preti in Seminario. Nel pomeriggio incontra personalmente studenti di teologia del Seminario. Al Centro studi biblici di Sacile tiene una lezione (ore 20.30). Venerdì 18 aprile: Incontra i preti della forania Opitergina (ore 10). Celebra la messa all’istituto Botteselle di Col San Martino (ore 16.30). In vescovado incontra la segreteria del Consiglio pastorale diocesano (ore 20.30). Sabato 19 aprile: Celebra messa e cresime a Sernaglia (ore 17) e Col San Martino (ore 19). Domenica 20 aprile: Celebra messa e cresime a Faè (ore 9), Sacile (ore 11) e Soligo (ore 17.30). A Visnà per la Festa diocesana degli incontri Acr (ore 14.30). BREVI CHIESA DIOCESANA Usmi: lodi in Seminario La mattina di sabato 12 aprile, alle 8, le religiose e i religiosi della diocesi si troveranno nella cappella del Seminario per la celebrazione delle lodi con il Vescovo a conclusione dell’adorazione eucaristica notturna per le vocazioni. San Vendemiano: “Estate con” Una redenzione laica non è possibile nizia ora la trattazione di una parte piuttosto impegnativa dell’enciclica “Spe Salvi” (nn 16-25). Il Papa si impegna, infatti, ad andare alla ricerca delle radici, e dunque dei motivi, che, agli albori del pensiero moderno, cioè agli inizi del Seicento, hanno portato alla separazione tra fede e ragione, tra testimonianza cristiana e vita civile, finendo per relegare l’atteggiamento credente a un qualcosa di privato, personale e solo così tollerato. Un fatto decisivo fu, in questo senso, la rivoluzione scientifica. Da quando si è meravigliosamente sviluppata la scienza, afferma il Papa, gli uomini hanno davvero creduto di poterle affidare le proprie speranze. Ora la redenzione, la restaurazione del paradiso perduto, non si attende più dalla fede, ma dalle capacità umane in grado di indagare, attraverso la scienza, in maniera precisa la realtà e di impegnarla per il proprio bene. Il progresso scientifico, cioè, ha preso qui il posto di Dio. Il discorso religioso viene considerato di secondo piano mentre davanti a tutto viene posta la I ragione scientifica, soprattutto la tecnica, che ne è la sua espressione più evidente, che oggi comanda nel mondo. Quando si sente dire che la scienza ha tutto il diritto di progredire, anche con sperimentazioni particolari, quando si dice che non si possono mettere dei limiti al suo sviluppo si fa proprio della scienza un nuovo dio e delle sue realizzazioni un nuovo regno di dio. Perciò tutto le deve essere sottomesso. Se la scienza è divina, allora non vi è nulla che le sia superiore. Si tratta però di una speranza tutta umana, annunciata nel nome della ragione e della libertà, che più volte nella nostra storia ha illuso gli uomini. C’è infatti nel cuore dell’uomo qualcosa che lo porta a compiere il male, a fare uso della scienza e della tecnica solo per il proprio tornaconto. Se non si guarisce questa mala pianta non vi potrà mai essere un mondo nuovo. Le stesse grandi speranze di rinnovamento, di protesta contro le ingiustizie, hanno perso la loro forza perché non hanno sconfitto la radice di tutto. Il Papa fa prima l’esempio della rivoluzione francese, poi quello del marxismo che nella sua visione materialistica non è stato capace di portare quel bene all’uomo che pure era nelle sue intenzioni iniziali. La conclusione è che una redenzione laica non è possibile, nonostante le grandi scoperte e le grandi capacità della ragione dell’uomo. L’unico vero salvatore è Gesù Cristo. La ragione è dono di Dio e la sua vittoria sull’irrazionalità è una grande cosa per l’uomo. Ma non basta. La ragione del potere e del fare, afferma il Papa, va accompagnata dalla morale che discerne tra bene e male e, dunque, dalla fede che àncora la morale alla verità di Dio e della sua parola. Solo così la ragione è autenticamente umana e opera per il vero bene dell’uomo. Senza Dio l’uomo da solo va alla rovina e si spengono tutte le speranze. In mani sbagliate il progresso può portare al male ed essere terribile. Si sollevano qui domande inquietanti circa la ragione e la libertà, e si denuncia l’incapacità dell’uomo di compiere il bene di tutti quando opera da solo. Ne consegue che “la ragione ha bisogno della fede per arrivare ad essere totalmente se stessa (cioè al servizio dell’uomo): ragione e fede hanno bisogno l’una dell’altra per realizzare la loro vera natura e la loro missione” (n. 23). Senza Dio che illumina la ragione umana non vi è progresso, non vi è speranza di redenzione, non è la scienza da sola, dunque, a redimere l’uomo. Quanto siano vere e attuali queste parole del Papa, non occorre certo argomentare. Don Alberto Sartori Sabato 12, alle 16 nei locali della parrocchia di San Vendemiano, si ritrovano i giovani che si stanno preparando a un’esperienza estiva in terra di missione. Organizzano il Centro missionario, la Pastorale giovanile e la Caritas. Piergianna Carnelos approfondisce il tema “Una questione di giustizia”. Dopo cena Ezio Tonon parlerà della sua esperienza in Colombia. Ac: cammino fidanzati Domenica 13 aprile a Casa Toniolo in Conegliano dalle 15 alle 18 si incontrano i fidanzati che stanno seguendo il cammino diocesano proposto dall’Azione cattolica. Sacile: lezione del vescovo Corrado al Centro studi biblici Lunedì 14 aprile, alle 20.30 a palazzo Ovio-Gobbi in Sacile, prosegue il corso di aggiornamento biblico. “Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà (2Cor 3, 17)” è il tema affrontato dal professor don Rinaldo Fabris della diocesi di Udine. Giovedì 17 aprile il vescovo Corrado concluderà il percorso formativo con un commento sul versetto “Santo, santo, santo è il Signore Dio... colui che era, che è e che viene” (Ap 4, 8b). Sempre con inizio alle 20.30. Ritiro del presbiterio Giovedì 17 aprile, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, si terrà il ritiro mensile per il presbiterio. Scuola di preghiera Venerdì 18 aprile, alle 20.30, nella Comunità vocazionale di Castello Roganzuolo appuntamento mensile con la scuola di preghiera in compagnia del beato Charles de Foucauld. Gruppo “Se vuoi” Sabato 19 aprile si concluderà il cammino che il gruppo “Se vuoi” ha proposto a giovani che desiderano approfondire il senso della propria vita. In questo ultimo incontro le Piccole Apostole e padre Bruno Pilati si soffermeranno sulla Maddalena ovvero “l’amore che svela”. Dalle 16 alle 21, con cena condivisa, a La Nostra Famiglia di Conegliano. Operazioni di straordinaria amministrazione I parroci che hanno in programma operazioni di straordinaria amministrazione, per le quali è richiesta l’autorizzazione dell’Ordinario diocesano, presentino domanda all’Ufficio amministrativo diocesano entro mercoledì 23 aprile. 13 BELTRAME PER L’AUSTRIA E FABRIS PER LA REPUBBLICA l 22 marzo 1848 venne firICuriosamente mata la resa di Venezia. la trattarono 22 marzo 1848: due coneglianesi trattano la resa di Venezia due personaggi originari di Conegliano: Francesco Beltrame e Pietro Fabris. Beltrame, nato nel 1796, già consigliere di Governo a Venezia nel 1843, rappresentava l’Austria, e Fabris, nato nel 1805, aveva combattuto per la liberazione della città lagunare. La formazione e gli sviluppi successivi al 1848 dei due furono radicalmente diversi. Beltrame, infatti, figlio di un giurista, aveva studiato al collegio dei Barnabiti di Serravalle, diventando impiegato del governo asburgico. Nel 1823 venne nomi- nei quali i cambiamenti dell’adolescenza tra fine ed inizio millennio hanno segnato le maggiori criticità. Il “gruppo” è sempre di più l’elemento principale nell’equilibrio di vita degli adolescenti, tanto che il sano e naturale desiderio di trascorrere del tempo con gli amici si trasforma sempre più spesso in una sorta di pericolosa amico-dipendenza. L’accettazione-non accettazione da parte del gruppo è la leva che muove ed orienta i comportamenti ed induce ad una omologazione che appare più una necessità che una scelta. In questo terreno trova spazio facilmente la cultura del bullismo, che riguarda sia maschi che femmine. Ciò che cambia è il modo di essere “bullo”. Più fisico il bullismo maschile (scherzi, dispetti, botte), più psicologico, ma non per questo meno dannoso, quello femminile (iso- lamento, denigrazione). Un dato sicuramente sorprende e fa riflettere sulla effettiva presenza della famiglia. Dall’indagine emerge che i genitori, di fatto, intervengono nelle scelte dei loro figli meno di quanto gli stessi ragazzi riterrebbero corretto che facessero. I genitori, quasi intimoriti, rinunciano o attenuano troppo facilmente il ruolo di controllo e indirizzo che competerebbe loro; negli anni si osserva una preoccupante e crescente rarefazione del rapporto genitori-figli. Naturale conseguenza è che se un adolescente ha un problema si rivolge per essere aiutato, in grandissima maggioranza, agli amici. L’indagine conclude chiedendosi se genitori così “sfumati” siano una risposta adeguata alle reali esigenze di un’età così difficile come quella adolescenziale o se questa eccessiva libertà lasciata da una famiglia “leggera” non possa essere un viatico a comportamenti a rischio. Il rischio è che gli adolescenti si formino una identità avendo come modello la rappresentazione virtuale della realtà offerta dai media, dove l’apparenza diventa sostanza. Per evitare ciò è essenziale che soprattutto la famiglia riacquisti la funzione educativa e formativa e possa rappresentare un concreto modello di riferimento autorevole e convincente. Dott.ssa Nadia Padoin pei, come in Germania, le stesse multinazionali ammettono di doversi adeguare a standard più elevati di garanzia di tutela della salute per il consumatore finale”. I tre capi con problemi di sicurezza segnalati al ministero dello Sviluppo economico e alla Camera di Commercio di Milano, luogo dell’acquisto, sono: il pigiamino Blukids di Upim, il pigiamino Texbasic di Carrefour e il pigiamino Tezenis. In seguito alle segnalazioni di Altroconsumo, Upim e Carrefour hanno deciso di ritirare i loro prodotti dal mercato mentre Tezenis si è riservata di svolgere degli accertamenti, anche se il prodotto non è più in vendita perché appartiene alla collezione autunno-inverno 2007. “L’industria tessile utilizza massicciamente sostanze nocive e per questo è considerata una delle più inquinanti – avverte ancora Altroconsumo –. Detergenti, coloranti e fissanti lasciano le proprie tracce sui tessuti. Nonostante la delicatezza del problema, non esiste in Italia nessuna legge che imponga regole severe ai produttori. Molte sostanze tossiche potrebbero essere sostituite con altre più sicure per la salute. La riprova: sul mercato e dal nostro test emergono prodotti sicuri, senza alcuna traccia di sostanze pericolose. Il luogo comune associa il rischio del pericolo al luogo di provenienza del capo: la realtà è più variegata e il “made in…” non è di per sé sinonimo di garanzia e sicurezza per il consumatore”. Altroconsumo indica alcuni consigli utili per trattare i capi e prendere precauzioni, come lavare sempre il capo prima dell’uso (elimina l’eventuale formaldeide presente) o evitare di acquistare pigiamini o magliette con stampe plastificate e di colore scuro, dove le sostanza nocive sono più frequentemente rintracciabili. LO HA VERIFICATO L’OSSERVATORIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA Gli adolescenti di oggi dipendono sempre di più dai mass media U n’indagine della Società italiana di pediatria su “Abitudini e stili di vita degli adolescenti”, attraverso la somministrazione di questionari strutturati e la realizzazione di focus group, ha permesso agli adolescenti di descriversi in modo diretto, fotografando così la realtà adolescenziale. Il campione di riferimento è costituito da ragazzi fra i 12 e i 14 anni. Questa indagine viene svolta annualmente dal 1997 e ha consentito di creare un osservatorio permanente sull’adolescenza italiana. La prima considerazione evidenzia che gli adolescenti di oggi, rispetto a quelli di dieci anni fa, hanno una sempre maggior dipendenza dai media. Crescono costantemente il consumo di televisione e alcune cattive abitudini connesse: visione della televisione durante i pasti o a letto prima di addormentar- si. È cresciuto esponenzialmente il consumo di Internet che avviene senza che vi sia, nella maggioranza dei casi, alcun controllo da parte dei genitori. Infine il ruolo del telefono cellulare che è in assoluto l’oggetto intorno al quale ruota tutto il loro sistema di relazioni e che si conferma come uno strumento fortemente ambivalente. Da un lato rappresenta per l’adolescente il tassello principale del suo sistema relazionale attraverso il quale comunicare costantemente e liberamente con il “gruppo”, ed è quindi percepito come elemento di indipendenza e “adultità”, dall’altro è apprezzatissimo anche dai genitori, tanto che sono frequenti i casi nei quali sono i genitori stessi a dotare il figlio del cellulare anche prima che questi lo rivendichi. I rapporti con il “gruppo” e con la famiglia sono però gli ambiti 3 SU 15 CONTENGONO SOSTANZE NOCIVE PER LA SALUTE Troppa chimica nei tessuti per l’infanzia roppa chimica negli induT menti per bimbi. L’associazione Altroconsumo ha sottoposto a test di laboratorio quindici pigiamini: tre capi sono risultati positivi a sostanze chimiche che, sul lungo periodo, possono risultare nocive per la salute. “In due dei capi sono state riscontrate quantità eccessive di ftalati, sostanze già bandite nella produzione di prodotti destinati all’infanzia; in uno è stato trovato un colorante cancerogeno, il cui uso è da tempo limitato da una di- rettiva europea – ha comunicato Altroconsumo –. I pigiamini sottoposti a test sono stati scelti tra i più comuni, prevalentemente destinati ai bimbi da zero a due-tre anni, venduti nella grande distribuzione, nei negozi per l’infanzia, in catene d’abbigliamento e di intimo. Il problema è che ci troviamo in presenza di un vuoto legislativo: il settore della produzione tessile in Italia è privo di paletti normativi e regole che tutelino la sicurezza del consumatore. In altri Paesi euro- nato aggiunto alla regia delegazione di ,Vicenza mentre nel 1824 assunse il ruolo di vice delegato a Treviso e quindi di ispettore scolastico. Membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia di belle arti a Venezia, pubblicò versi e prose, promuovendo l’opera di Walter Scott e difendendo il genere del romanzo storico. Morì nel 1865. Fabris era uno dei sei deputati inviati dalla Deputazione comunale al governatore per chiedere la fine del dominio asburgico su Venezia. Caduta la Repubblica Veneziana retta da Daniele Manin nel 1849, dovette riparare in esilio fino al 1858. Al rientro in patria fu sindaco di Conegliano per 20 anni. Politico apprezzato venne eletto in Parlamento per due legislature, appoggiando il governo della Destra. Riuscì a distinguersi anche professionalmente. A Conegliano, infatti, gestiva una filanda di seta. Morì nel 1878. È STATO PRESENTATO CON SUCCESSO A VINITALY Il Raboso Piave passito dei Cecchetto di Tezze di Piave l vino Raboso era un tempo il Imettersi vino di chi non poteva perdi meglio. Aspro, duro, rosso come il sangue, era un vino che durava nel bottiglione. Lungo il Piave, sua terra madre, c’è stata perciò attorno agli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso una certa furia d’espianto in favore di “neri” più gentili quali Cabernet, Merlot e Pinot nero. Ma il Raboso delle terre del Piave non morì, ed oggi è soprattutto per gli americani addirittura il “vino della salute” per le tante virtù del suo altissimo contenuto in resveratrolo. Rabbonito nelle sue asperità genetiche, c’è oggi il Raboso Piave passito, una vera delizia per il palato, pur con tutto il suo resveratrolo intatto. Lo ha presentato a Vinitaly 2008 come novità Giorgio Cecchetto di Tezze di Piave. Il Raboso Piave passito dei Cecchetto è il frutto dell’assemblaggio di quattro grandi annate (in questo caso 2000, 2002, 2003 e 2005) con resa dell’8% su 100 chili dei migliori grappoli raccolti, e poi conservati in cassette e su graticci fino al mese di aprile, dunque con un appassimento di oltre 6 mesi. Quindi una macerazione di 20 giorni in contenitori d’acciaio e successiva fermentazione in barrique. Infine, conservazione delle varie annate separatamente in barrique e tonneau fino all’assemblaggio in percentuali decrescenti delle 4 grandi annate. Il Raboso Piave passito dei Cecchetto è alla vista di colore rosso rubino intenso con riflessi granati, “con sentori – spiega Giorgio Cecchetto, diplomato enologo a Conegliano – di marasca sotto spirito e frutta appassita come datteri, fichi e uva sultanina”. Mario Sanson 14 13 aprile 2008 SPETTACOLI La pianista Jin Ju mercoledì a Conegliano er la stagione di teatro in P lingua, martedì 15 alle 10.30 al teatro Accademia le classi quarta e quinta delle scuole elementari, e le medie inferiori sono invitate a un viaggio fantastico nel mondo di Oz insieme a Dorothy e ai suoi amici, per superare paure e ostacoli con i valori dell’amicizia, del coraggio, dell’astuzia. Dadaumpa presenta “The wizard of oz”. Pensato dal punto di vista linguistico per i bambini, questo spetta- colo unisce però le musiche del celebre film con Judy Garland. Le scuole interessate possono prenotare al teatro Accademia (telefono 043822880) o alla direzione della multisala Meliès (telefono 0438-418592). Ingresso studenti: 6,50 euro. Per gli amanti della grande musica, una pianista d’eccezione sempre sul palco dell’Accademia: Jin Ju, docente all’Accademia internazionale di Imola. Si esibirà a Cone- IL NUOVO FESTIVAL A CONEGLIANO E VITTORIO Città impresa S i candida a diventare il fenomeno culturale di primavera il nuovo “Festival delle città impresa”. Si tratta di un evento inedito, organizzato dalla rivista Nordesteuropa.it, che coinvolgerà sette città fra le più attive per il tessuto sociale e produttivo del Nord-Est. Dal 18 al 20 aprile a Conegliano, Maniago, Montebelluna, Rovereto, Schio, Valdagno e Vittorio Veneto, centri rappresentativi della trasformazione industriale e della capacità imprenditoriale nordestina, in contemporanea si terranno incontri e dibattiti per riflettere sui distretti, le aziende, il territorio delle quattro province e le tre regioni coinvolte nella manifestazione. Ogni città, su indicazione del comitato scientifico presieduto da Enzo Rullani, sarà dedicata ad un grande tema: la culla dei servizi (Conegliano), l’economia e il territorio in un’apposita sezione nell’ambito di Pordenonelegge.it (Maniago), le radici e il futuro dei distretti (Montebelluna), la cultura e l’innovazione come motori dell’economia (Rovereto), le frontiere della pro- Dal 18 al 20 aprile sette città, rappresentative del modello Nord-Est, ospitano iniziative di riflessione sull’attualità culturale, economica e sociale. Per conoscere il Nord-Est “come non si era mai visto” duzione (Schio), le trasformazioni del tessuto urbano in relazione al mutamento del sistema produttivo (Valdagno) e la nascita di una nuova cultura (Vittorio Veneto). Lo slogan del festival (Perché la città torni ad essere città) verrà coniato da accademici, giornalisti, imprenditori, manager, politici e uomini di cultura fra i quali Franco Bernabé (amministratore delegato di Telecom Italia), Innocenzo Cipolletta (presidente di Ferrovie dello Stato), Enrico Marchi (presidente della Save), Pietro Marzotto, Mario Moretti Polegato (presidente della Geox), Andrea Tomat (presidente Unin- “Godeg... a fumetti” per due giorni celebra Cocco Bill abato 12 aprile dalle 14.30 S9.30alle 20 e domenica 13 dalle alle 20 nell’area fiera di Godega di Sant’Urbano debutterà “Godeg...a fumetti”. La rassegna, promossa dal gruppo “Immagine” del dopolavoro ferroviario, dal Comune e dalla Pro loco, è dedicata al mondo del fumetto, del gioco e dell’immaginazione con incontri con l’autore, proiezioni di car- CONEGLIANO, ex convento San Francesco Sabato 19, alle 15, conferenza “Multiutility: tra nani e giganti verso il polo del Nord-Est” con il docente di economia e gestione delle imprese alla Bocconi Andrea Gilardoni, l’amministratore delegato di Acegas-Aps Cesare Pillon e il presidente di Ascopiave Gildo Salton. Domenica 20, alle 10, conferenza “Il paesaggio e la tradizione: la cultura del vino. Bollicine made in Nord-Est: storie di paesi, tradizioni regionali e famiglie” con Elvira Bortolomiol, co-titolare della Bortolomiol spa, Giampietro Comolli, direttore del forum Canti alpini Fumetto TANTE INIZIATIVE NEL QUARTIERE FIERISTICO dustria Treviso) per il mondo dell’imprenditoria, Gianfranco Bettin, Ferdinando Camon, Mauro Corona, Mauro Covacich, Gabriele Salvatores e Gian Antonio Stella per quanto riguarda la cultura e il giornalismo. Vediamo in sintesi alcuni degli appuntamenti più significativi del ricco programma organizzato per Conegliano e Vittorio Veneto. toni animati, un laboratorio creativo per ragazzi, la sfilataconcorso per cosplayer, varie aree espositive di tavole e disegni originali, l’esposizione di giochi da tavolo e miniature, la mostra-mercato. Il clou è rappresentato dalle mostre personali di Luca Salvagno (disegnatore attuale dei personaggi di Jacovitti) e Giuliano Piccininno (disegnatore di Dampyr) e dalla partecipazione di autori come Romanini, Del Vecchio, Cossi, Corazza e molti altri. L’ingresso è libero. IL CORO CONEGLIANO IN CONCERTO SABATO 12 “Era una notte che pioveva”, dvd di canti sulla Grande Guerra al monte Canino al fiume D Piave. È la tragica rotta percorsa dall’esercito italiano in fuga dal fronte orientale dopo il rovescio di Caporetto. Non è a caso, allora, se il Coro Conegliano ha deciso di incidere un dvd di cori alpini proponendo dieci famosi brani della Grande Guerra. I pezzi riproposti sono “Monte Canino”, “Monte Nero”, “Bombardano Cortina”, “Era sera”, “Era una notte che pioveva”, “Monte Pasubio”, “Dove sei stato mio bell’alpino”, “La cima del Montello”, “La canzone del Piave” e “Il testamento del capitano”. La presentazione ufficiale del dvd è in programma sabato 12 al teatro Accademia di Conegliano. Alle 21, infatti, il Coro Conegliano, diretto da Diego Tomasi, si esibirà in concerto aprendo il calendario delle iniziative dedicate dalla Città di Conegliano al 90º anniversario della fine della prima guerra mondiale. L’ingresso al concerto sarà di 5 euro. CONEGLIANO “Boomerang” A ccompagnato da un buon successo di critica e di vendite, venerdì 18 si presenta ufficialmente a Conegliano “Boomerang”, il libro d’esordio di Alberto Rosa, collaboratore de L’Azione. Alle 18.45 nella sala conferenze di piazzale F.lli Zoppas presso il “Biscione” interverranno la giornalista Angela Pederiva e lo studioso Luigi Floriani. Le letture saranno curate da Serena Zampolli, le musiche da Davide Galassi. Protagonista del romanzo, edito dalla Dario De Bastiani Editore, è Max Legweak, pubblicitario di successo che dalla vita ha avuto tutto, tanto da non ricordarsi più come si riesce a vivere anche fuori dagli schemi moderni che decidono il tempo. 15 13 aprile 2008 gliano mercoledì 16, alle 21, con il suo primo recital pianistico per il Veneto. Figlia di padre musicologo, Jin Ju è nata a Shangai nel 1976 e ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di quattro anni. Prevendita biglietti: Istituto Michelangeli (telefono 043821190), librerie Canova (telefono 0438-22680) e Quartiere Latino (telefono 0438411989). Ingresso: platea e galleria 20 euro, loggia 12. Marta Raminelli TEATRI CODOGNÈ Sabato 12, alle 20.45 nelle ex scuole Ancillotto, va in scena “Terapia di gruppo” di Cristhoper Durang. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 16 anni. CONEGLIANO Sabato 12, alle 21 nella sala Venturin della parrocchia Immacolata di Lourdes, la compagnia teatrale dell’Università degli adulti e anziani presenta “Sor Todero brontolon” di Carlo Goldoni. spumanti-osservatorio nazionale economico, e Matteo Lunelli, vicepresidente delle Cantine Ferrari. VITTORIO VENETO, teatro Da Ponte Sabato 19, alle 10, conferenza sul tema “Architettura e qualità a Nord-Est” con lo storico dell’architettura Giovanni Damiani, il rettore dello Iuav di Venezia Carlo Magnani, gli architetti Guglielmo Monti e Maria Alessandra Segantini, il docente dello Iuav Chiara Tosi con la moderazione del giornalista Paolo Pierotti. Alle 21 ritratti di Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Luigi Meneghello attraverso “Il viaggio di Carlo Mazzacurati e Marco Paolini nella memoria di alcuni degli autori più significativi del Novecento italiano” (Regione del Veneto e Vesna Film, 2000-2002). Domenica 20, alle 9.30, conferenza “Dal metalmezzadro all’imprenditore innovativo” con il ricercatore universitario Marco Bettiol, il docente di sociologia Ulderico Bernardi e il vicedirettore del Gazzettino Edoardo Pittalis. Alle 15 riflessioni filmate (archivio di Rai Teche) di Pier Paolo Pasolini e la forma della città, Goffredo Parise e piazza San Marco, Floris Ammannati e il teatro La Fenice, Andrea Zanzotto e il Quartier del Piave. Giacinto Bevilacqua Ingresso: 5 euro, gratis per i ragazzi fino ai 12 anni. SACILE Giovedì 17, alle 21 al teatro Zancanaro, per la rassegna “Palcoscenico aperto” l’attore comico Giobbe Covatta (nella foto) è protagonista dello spettacolo “Seven”, commedia sui sette peccati capitali. Ingresso: platea 20 euro intero, 16 ridotto; galleria intero 16, ridotto 14. PRATA DI PORDENONE Venerdì 18 e sabato 19 alle 21 al teatro Pileo va in scena “Meraviglia nel paese delle alici” i- deato e scritto da Marco Galliazzo. Ingresso libero. L’associazione “Noi della Pieve” ha organizzato un corso per formare persone in grado di fornire un’accoglienza consapevole al visitatore della Pieve di Sant’Andrea a Vittorio Veneto. I prossimi incontri si terranno il 15, 22 e 29 aprile alle 20.30 all’oratorio della Pieve. L’iscrizione è gratuita. FINO AL 4 MAGGIO A SOLIGHETTO C’È “ESPOSIZIONE PRIMA” A villa Brandolini è in mostra la creatività dei giovani artisti elle nostre zone si possono N visitare una miriade di mostre, dall’arte antica fino al contemporaneo, passando per eventi di carattere documentario. La lacuna più evidente a questo complesso di eventi, è quella fase che gli addetti al settore chiamano il lavoro di “scouting”. Molto spesso i giovani autori, finito il periodo di studi accademici sono “abbandonati” al sistema. Questo perché manca un’azione incisiva di ricognizione sulle giovani tendenze. Porre l’attenzione a quella fase di passaggio, in cui l’artista si crea una propria identità e un proprio mercato. Le gallerie, i critici tendono a focalizzarsi sugli autori che hanno già passato questo periodo, riproponendo sempre i nomi consolidati. Per questo è da guardare con grande favore iniziative come “Esposizione prima. Ecco i giovanissimi” la rassegna in atto a Solighetto a villa Brandolini. Curata da Francesco Michielin, si pone come uno stato dell’arte attuale. In mostra i lavori di 18 artisti di età compresa tra i 18 e 28 Un’opera esposta a villa Brandolini anni. Visitando la mostra non si evince una corrente o un unico modo di concepire la creatività contemporanea. La rassegna è una pluralità di stili e linguaggi. Inoltre molteplici i linguaggi espressivi: dai più classici come l’incisione, il disegno e la pittura, fino alla fotografia e il video. Una vetrina privilegiata per alcuni dei più interessanti giovani del panorama veneto, sotto il segno di una cultura ibrida che CONEGLIANO Fino al 2 giugno nella Ca- CONEGLIANO Omaggio a Bordin A lla galleria Linea d’ombra quadri di Conegliano va di scena un pregiato omaggio a Manuela Bordin, scomparsa recentemente. La sua carriera era cominciata sul finire degli anni Ottanta quando era stata la più giovane espositrice della rassegna “Incisori trevigiani del Novecento” svoltasi a palazzo Sarcinelli. In quella sede la Bordin aveva partecipato a “Sacro contemporaneo” nel 2006, mostra che celebrava il novantesimo di fondazione de L’Azione. L’artista in quell’occasione aveva creato dei lavori suggestivi e intimi, avvolti di spiritualità. La rassegna appena inaugurata, invece, propone un’accurata scelta di quadri e incisioni, tecnica nella quale esprimeva appieno le sue istanze creative, con un segno carico di emozionalità. Orari (fino al 4 maggio): martedì-domenica 15.3019.30, chiuso 25 aprile e 1 maggio. Carlo Sala MOSTRE CONEGLIANO Chiude domenica 13 a palazzo Da Collo la mostra collettiva del gruppo pittori “Caffè al teatro” intitolata “Il calore del colore”. Orario: sabato-domenica 10-12 e 16-19. PADOVA Chiude domenica 13 al Museo diocesano la quarta rassegna internazionale di illustrazione per l’infanzia “I colori del sacro. Dal fuoco alla luce”. Orario: martedì-domenica 9-18. BRUGNERA Chiude domenica 13 a villa Varda la collettiva d’arte “Pittura, scultura, poesia” del gruppo Civiltà Altolivenza. Orario: lunedì-sabato 15-19, domenica 10-12 e 15-19.30. Ingresso gratuito. BRUGNERA Si inaugura venerdì 18 alle 18 a villa Varda la mostra d’arte “Matilde Santin. Opere”. Intervento critico di Filberto Ganzer, direttore dei Civici Musei di Pordenone. Orario (fino al 27 aprile): ogni giorno 15-18. PORDENONE Fino al 20 aprile negli spa- LA PIEVE D I S. AND R EA zi espositivi provinciali di corso Garibaldi è aperta la mostra “35 anni di pubblicità progresso”. Orario: martedì-venerdì 15.3019.30, sabato 10-19.30, domenica 1519.30. TREVISO Fino al 20 aprile nel battistero del Duomo è aperta la mostra personale dello scultore Sandi “L’immagine e la materia del sacro”. Orario: lunedì-venerdì 1620, sabato-domenica 9-13.30 e 16-20.30. BADOERE Fino al 27 aprile nell’ex chiesetta di Sant’Antonio è aperta la mostra “Ascension” di Annalù. Orario: sabato 1518, domenica 10-13 e 15-19. sa Museo G. B. Cima è aperta la mostra “L’armonia della forma” dello scultore Gianfranco Paulli. Orario: lunedì-venerdì 15.3019, sabato-festivi 10.30-12.30 e 15.30-19. nella sede della Banca di credito cooperativo delle Prealpi è aperta la mostra personale di Maurizio Armellin “Faces&Faces”. Orario: lunedì-venerdì 9-13 e 15.45-16.45. PADOVA Fino al 3 agosto nel Palazzo SACILE Martedì 15, alle 21 nella sala Ca- della ragione è aperta la mostra “Gioielli d’autore. Padova e la scuola dell’oro”. Orario: martedì-domenica 9-19. Chiuso 1º maggio e 6-9 maggio. Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5, ridotto speciale 3. pitanio di palazzo Carli, per la rassegna “...e musica è...” concerto di Marco Martino al pianoforte, Stefano Semproni al violino e al pianoforte e Giulia Causero al pianoforte. Ingresso libero. ALTRI APPUNTAMENTI CONEGLIANO Giovedì 17, alle 18 nella sala conferenze di piazzale F. lli Zoppas, Sandro Buzzatti legge “Il barone rampante”. Ingresso libero. ODERZO Venerdì 11, alle 10.30 nell’auditorium della scuola media Amalteo, “Mille giorni e una notte”, incontro con Fabian Negrin. CONEGLIANO Venerdì 11, alle 20.45 PORTOBUFFOLÈ Fino al 5 maggio a Casa Gaia da Camino è aperta la mostra sui primi 20 anni di Civiltà Altolivenza. bliotEqua della Bottega del Mondo, le socie volontarie Licia e Rossella parleranno di “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini. CONEGLIANO Martedì 15, alle 15 nell’aula magna dell’Itt Da Collo, Isabella Gianelloni tiene un incontro sul tema “Sudditi in armi. Nelle trincee della prima guerra mondiale gli italiani scoprono per la prima volta di avere una patria”. VITTORIO VENETO Fino al 12 giugno TREVISO Fino al 4 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “Gengis Khan e il tesoro dei Mongoli”. Orario: martedìgiovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7 e 6 (per minori di 18 anni). porta alle più svariate modalità espressive. La rassegna è stata pensata come un appuntamento biennale, che negli anni a venire diventi un vero e proprio punto di vista sull’arte delle generazioni recenti. Bisogna sperare che l’iniziativa continui sulla strada intrapresa, aiutando a crescere gli artisti meritevoli. La mostra è visitabile fino al 4 maggio. Orari: venerdì 18-21 con visita guidata alle 18; sabato 16-20; domenica e giorni festivi feriali (25 aprile, 1 maggio) 10.30-13 e 16-20. Tutte le domeniche alle 16, inoltre, sono previsti degli intrattenimenti musicali dal vivo. Domenica 13 l’appuntamento è con lo Jooklo duo composto da Virginia Genta (sax tenore e baritono) e David Vanzan (batteria e percussioni) con il contrabassista finlandese Tero Kemppainen. Dopo il duo freejazz si esibirà Maurizio Abate, che propone un set acustico freefolk di chitarra acustica e strumenti a corde indiani. Carlo Sala nell’ex convento di San Francesco, incontro con il poeta Luciano Cecchinel. TREVISO Sabato 12, alle 17 nella Bi- VITTORIO VENETO Venerdì 18, alle 18 nella chiesa di San Paoletto, inaugurazione della mostra fotografica dedicata al comandante partigiano “Pagnoca”. Una sezione contiene i manifesti realizzati dall’istituto d’arte “B. Munari” di Vittorio Veneto. RAITRE, RETE 4, LA7 E MTV IN CRESCITA In tivù rivincita per i canali “marginali” S otto i riflettori della televisione generalista, canali all’apparenza marginali come Raitre, Rete 4, La7 o Mtv, vengono illuminati in rare occasioni. Eppure una grossa fetta di pubblico è dedita alla visione dei programmi che quotidianamente vengono trasmessi su queste reti, tanto che l’esempio di Raitre risulta essere particolarmente significativo: partita nel 1979 e dedicata a trasmissioni di servizio e di carattere regionale, negli ultimi anni ha sbaragliato più volte le sorelle Rai negli ascolti, diventando una delle reti più gradite dagli italiani. Il merito è da attribuire a una programmazione ricca di trasmissioni interessanti e stimolanti, sotto tutti i punti di vista. Dalla denuncia giornalistica di “Report” alle elucubrazioni notturne di Enrico Ghezzi a “Fuori Orario”, al cordiale intrattenimento di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”; dalla “Melevisione” dei più piccoli, alle “Falde del Kilimangiaro” e “Per un pugno di libri”, succose alternative al sempre più squallido palinsesto presente negli altri canali la domenica pomeriggio. Sono state, invece, le telenovelas sudamericane degli anni Novanta a fare di Rete 4 l’emittente preferita dagli over 50. Oggi sono telefilm storici come “Walker Texas Ranger” e “Colombo” a riscuotere sempre grandi consensi di pubblico, grazie a una formula semplice e mai imprevedibile. Tra gli show più visti fa capolino il sempreverde “Stranamore”, a cui nessuna polemica sulla veridicità degli amori raccontati ha potuto scalfire il successo che dura da quasi quattordici anni, partiti nel 1994 con il fu Al- berto Castagna. Il variegato universo enogastronomico e folkloristico del Bel Paese è ottimamente rappresentato da “Melaverde”, condotto dal paffuto Edoardo Raspelli, mentre l’appetito dei cinefili è saziato da una programmazione in seconda serata di tutto rispetto, che annovera tra i suoi titoli pellicole d’autore raramente visibili in chiaro. Un plauso anche al palinsesto cinematografico di La7, spesso definito in vere e proprie rassegne create allo scopo di omaggiare un determinato attore o regista: una scelta che si allontana dai film dal retrogusto vanziniano o dalle americanate scelte dai soliti canali. Ma La7 offre anche il talk show di Daria Bignardi (nella foto) “Le invasioni barbariche” e i programmi di approfondimento sociale come “Otto e mezzo” e “L’infedele” di Gad Lerner. Da non tralasciare i simpatici reality show targati Magnolia direttamente importati dal satellite, come “Chef per un giorno” e “SOS Tata”. Arricchire il palinsesto con format di stampo americano, spesso riportando le trasmissioni in lingua originale, aggiungendo solamente i sottotitoli, è la scelta che da diversi anni caratterizza Mtv, la rete giovanile per eccellenza. Non più solo musica quindi ma, oltre ai reality made in Usa, una serie di offerte mirate per ogni esigenza: per gli amanti dei telefilm “Scrubs”, “Little Britain” o il nuovissimo “Greek”, per gli appassionati del Giappone i cartoni animati “Full Metal Panic” o “Inuyasha”, per chi preferisce gli show anticonvenzionali, “Very Victoria”, condotto da una brillante Victoria Cabello. Silvia Albrizio GLI APPUNTAMENTI CINEMATOGRAFICI PIEVE DI SOLIGO Al cinema Careni venerdì 11 alle 21, sabato 12 alle 21 e domenica 13 alle 20.30 si proietta “Onora il padre e la madre” di Sidney Lumet (Usa, 2007). Sabato 12 alle 15 e alle 17.30 e domenica 13 alle 15.30 e 18 tocca a “La volpe e la bambina” di Luc Jacquet (Francia, 2007). BARBISANO Sabato 12, alle 20.30 nella sala parrocchiale, per il cineforum “Dal bambino all’educatore” si proietta la commedia “Papà sei una frana” di Arthur Miller (Usa, 1982). Ingresso libero. CONEGLIANO Mercoledì 16, alle 20.30 al bar Radio Golden in piazza San Martino, per la rassegna cinematografica “Sguardi di registe” si proietta “Ti dò i miei occhi” di Iciair Bollain (Spagna 2003). Ingresso libero. CONEGLIANO Venerdì 18, alle 20.45 nell’auditorium del collegio Immacolata, l’Acgs “Laura Vicuna” proietta “A beautiful mind” di Ron Howard (Usa, 2001). Ingresso libero. ANZANO Venerdì 18, alle 20.45 al centro sociale, si proietta “I recuperanti” di Ermanno Olmi (Italia, 1970). Ingresso libero. VITTORIO VENETO Venerdì 18, alle 20.45 in biblioteca civica si proietta “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone (Italia, 2003). Ingresso 3 euro. LE ALTERNATIVE DELLE ACLI A “IN FAMIGLIA” Servizi alle famiglie ircoli di mamme che si occupano di bambini, ma anche propoC ste alle famiglie formative, culturali o aggregative e servizi di attività ricreative, sportive e turistiche per le famiglie. Sono solo alSABATO 12 Raitre, 15.55, Tennis. Coppa Davis: Croazia-Italia. La 7, 18, Il barone rosso. Film di guerra di Roger Corman. La 7, 21.10, L’ispettore Barnaby. “Morte e polvere”. Telefilm. DOMENICA 13 Radiotre Rai, 9.30, Uomini e profeti. “I Salmi, la preghiera di Gesù” con Enzo Bianchi. Raitre, 15.30, Ciclismo. Parigi-Roubaix. Raitre, 21.30, Report. “Buon appetito” di Michele Buono e Piero Riccardi. Attualità. LUNEDÌ 14 Radiodue Rai, 13.40, Viva Radio 2. Varietà con Fiorello e Marco Baldini. Raitre, 15.15, Geni per caso. “Fame di successo”. Telefilm. Italia 1, 21.10, Buona la prima. Sit-com con Ale e Franz. MARTEDÌ 15 Raidue, 8.05, L’albero azzurro. Varietà per i più piccoli. Raitre, 21.05, Ballarò. Attualità con Giovanni Floris. Raitre, 0.10, Gargantua. Attualità, conduce Giovanna Zucconi. MERCOLEDÌ 16 Radiotre Rai, 13, Il Dottor Djembè. Fuori dal solito tam tam, con Stefano Bollani e Davide Riondino. Retequattro, 21.10, True Lies. Film d’azione di James Cameron. Raitre, 23.30, In Justice. “Innamorati”. Telefilm. GIOVEDÌ 17 Telechiara, 21, Insieme a teatro. “Il tacchino” di Georges Feydeau. Retequattro, 21.10, Era mio padre. Film drammatico di Sam Mendes con Tom Hanks e Paul Newman. Raitre, 23.40, Sfide. “Antonio Cassano” di Simona Ercolani. VENERDÌ 18 Radio 24, 16, Jefferson Ming e l’arte del sorpasso. Oriente e Occidente a confronto con Stefano Pistolini. Raidue, 21.05, Senza traccia. “Il brutto anatroccolo”. Telefilm. Raidue, 22.55, Premi David di Donatello. 52ª edizione dell’Oscar italiano. Presenta Tullio Solenghi. cune delle proposte “alternative” che lanciano le Acli a favore dei bambini e delle famiglie e che verranno presentate nella puntata di giovedì 17 di “In famiglia”. Alle 18.15, in replica sabato 19 alle 23.30, sono ospiti Elisabetta Mastrosimone, vicepresidente delle Acli di Padova e delegata alle politiche familiari, e Raffaella Maioni, referente settore lavoro domestico Acli Padova. Nella seconda parte della trasmissione si parlerà del progetto “Grandi passi” per l’inserimento dei bambini nati pretermine all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia, lanciato dall’associazione Pulcino. Ospiti il presidente Elisabetta Ruzzon, e una psicologa che ha partecipato attivamente al progetto. Numerosi anche gli appuntamenti dedicati ai genitori e ai bambini che verranno segnalati in “Educando”, la bacheca degli appuntamenti che “In famiglia” propone ogni settimana. “IL CACCIATORE DI AQUILONI” DI MARC FORSTER L’Afghanistan di Amir l cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini è da anni ai vertici del“LaIstoria le classifiche dei libri più venduti grazie al passaparola fra lettori. dei due bambini afgani, Amir e il suo amico e servo Hassan, è fatta di affetto ma anche di gelosie e tradimenti che il protagonista sente di dover scontare a distanza di anni. A sceneggiarla è stato David Benioff (“La venticinquesima ora”), l’ha girata Marc Forster (“Neverland”) in una regione cinese. Diciamolo subito, il film è riuscito solo nella prima parte che si svolge nella Kabul del 1978. L’amicizia tra i bambini di etnia diversa, hazara e pashtun, ma “fratelli”, è un simbolo della condizione di lotta interna dell’Afghanistan, così come gli aquiloni parlano di capacità di muoversi a piacere e lottare per conquistare la propria libertà. Quando la vicenda si sposta negli Stati Uniti il film diventa prevedibile; il ritorno e il finale sono stati eccessivamente semplificati: a soffrirne è proprio la ricchezza di allusioni simboliche che dà sapore al romanzo. Si può aggiungere che il film lascia un senso di distacco perché non c’è la voce fuori campo a commentare la storia, mentre il romanzo è scritto in prima persona. GDR UNA TESTIMONIANZA A “SETTIMANA RPC” La “Mamma Coraggio” SETTIMANA RPC Ritorna, dopo una pausa, “Settimana Rpc”, in onda sabato 12 alle 10.30 e domenica 13 alle 9.30. Don Giuseppe Nadal, parroco di Pieve di Soligo, testimonia su “Mamma Coraggio”, la signora sua parrocchiana che ha scelto di far nascere il figlio a costo della sua stessa vita. Padre Salvini, direttore di “Civiltà Cattolica” commenta l’enciclica “Populorum Progressio”, al centro di un convegno della Facoltà teologica. Francesco Piani, responsabile della lotta contro l’alcol in Friuli Venezia Giulia spiega le iniziative di prevenzione che la Regione sta realizzando. IL GIORNO DEL SIGNORE Il programma, in onda ogni sabato alle 9 e, in replica, alle 15.30, è condotto da don Alessio Magoga, insegnante al Seminario vescovile e amministratore della parrocchia di Fratta di Caneva. Si propone un approfondimento della liturgia della domenica, prendendo spunto dalle letture bibliche, i testi liturgici, le preghiere o il tema principale. LA RAGIONE E LA FEDE Venerdì 18, alle 14.30, il tema della puntata è “Il ruolo dell’educatore”. Ospiti della trasmissione condotta da Rudy Milanese e Luigi Floriani sono Federica Brescancin e Sara Grotto, studentesse del liceo “Casagrande” di Pieve di Soligo. 18 L’Azione - Libri 13 aprile 2008 SCELTI I GIURATI DELLA KERMESSE LETTERARIA DE L’AZIONE Ultimi giorni per il concorso C hi va a fare un esame all’università, s’informa su chi lo interrogherà. Chi deve operarsi, cerca di farsi operare dal primario. Chi gioca o tifa calcio si preoccupa ossessivamente di sapere chi sarà l’arbitro della prossima partita. È quindi assolutamente comprensibile che anche ai partecipanti al nostro concorso letterario “Raccontiamo la montagna delle Prealpi bellunesi e trevigiane” interessi sapere chi le giudicherà. Talmente comprensibile che provvediamo subito a saziare questa curiosità. A presiedere la giuria sarà, come di consueto, il direttore de L’Azione don Giampiero Moret. Con lui ci saranno: - Donata Gai, di Col San Martino, medico in pensione, laureata in lettere moderne. Anche lei scrive racconti, stavolta spetterà a lei giudicarli. - Arturo Pellizzon, di Azzanello di Pasiano (Pn), presidente del Gruppo studi storici e sociali Historia di Pordenone, appassionato di Grande Guerra, laureato in storia, capo scout. - Vitalino Vendrami, di Villa di Villa di Mel, fratello di don Amedeo, insegnante di italiano in pensione, volontario del Museo di Serravalle, località di Cesiomaggiore (Bl). - Lois Bernard, di Trichiana, da poco in pensione dopo aver fatto a lungo il bibliotecario a Santa Giustina Bellunese, appassionato di storia locale e C’È TEMPO FINO AL 12 MAGGIO el frattempo, mentre a L’Azione affluiscono racconti, vi riN cordiamo che il tempo stringe! C’è tempo infatti solo fino al 12 maggio per inviare i propri racconti sul tema “La Piave, fiume di guerra e di pace” a [email protected] (o se preferite mandate un cd col file del racconto a L’Azione, via Stella 8, 31029 Vittorio Veneto). I testi non devono superare le 8 mila battute; scrivete in fondo nome, cognome, indirizzo e telefono. E indicate la categoria: Bambini (quinta elementare e prima media), Ragazzi (seconda e terza media) e Adulti. Il regolamento completo è su www.lazione.it; per maggiori informazioni potete anche chiamare L’Azione allo 0438940249. di tradizioni agricole locali. Questa settimana vi facciamo conoscere due giurati. LOIS BERNARD Ha già fatto il giurato a concorsi letterari? «Solo in due concorsi di poesia. Quindi sono un neofita. In passato ho dovuto anche rifiutare proposte di partecipare a giuria, perché troppo impegnato col lavoro. Ma ora che sono in pensione, ho tempo per questo. Mi sono anche messo a leggere il volume “Il Piave” della Cierre proprio pensando al concorso de L’Azione». Nel giudicare i racconti, a quale aspetto darà più importanza? «Prima di tutto si guarda il contenuto, ma dando per sconta- VITALINO VENDRAMI Qualche consiglio per i partecipanti? «Mantenere una forma piana. A volte si vedono periodi che non finiscono più, con troppe subordinate. Poi l’importante è avere fantasia. Quando c’è la fantasia di solito arriva anche l’originalità». Quali sono i suoi scrittori preferiti? «Preferisco la letteratura classica, quella dell’Ottocento, e la letteratura storica. Sono molto attaccato a Mario Rigoni Stern». Come è vissuto il Piave dalle sue parti? «Fino a 30-40 anni fa segnava davvero un confine tra Sinistra Piave e Destra Piave: gli stessi contatti umani, tra le due sponde, erano meno vivi rispetto ad oggi. Per gli anziani, poi, Piave significa zona di pesca, e di giochi di quando erano piccoli. Inoltre adesso c’è molta attenzione al Piave dal punto di vista della salvaguardia ambientale». VITA DI UN ALPINO IL 90º A NERVESA artigliere Guido Granello, reduce della seconda guerra mondiale, è il protagonista del racconto di vita vissuta. Granello, arruolato nel marzo 1940, dapprima viene impiegato sulle Alpi occidentali nel IV Reggimento contraerei, con il compito di difendere il porto di Genova dai bombardamenti francesi e britannici. Successivamente è spedito in Libia, dove viene catturato nel 1941 e trasferito per la detenzione, in condizioni di estrema durezza, prima ad Alessandria d’Egitto e, quindi, in Sudafrica. Granello ritorna a Treviso soltanto l’11 marzo 1946, 72 mesi dopo la partenza per le armi. CAMILLO PAVAN, Al fronte e in prigionia. La seconda guerra mondiale nel racconto di Guido Granello, Csc Edizioni, 62 pagine, 9 euro. opera – L ’ presentata nell’am- L’ L’INQUISIZIONE A ORSAGO E CORDIGNANO (1557-1798) Storie di stregoneria uscito il quarto dei quaÈ derni di storia locali curati dal Circolo culturale “Don Giuseppe Zago” di Orsago. Dopo “Passa Bonaparte” del 1998, “Livio e Libera” del 2000 e “Aspetti della giustizia e della criminalità nel Seicento” del 2002, nel nuovo libro di Cauz, edito da De Bastiani, viene approfondita l’attività del Sant’Officio di Udine a Orsago e Cordignano attraverso undici processi che si tennero dal 1587 al 1790 per lettura di libri proibiti, magia e disprezzo dei sacramenti, culto del demonio, magia amorosa, stregoneria, uso di cibi proibiti, proposizioni ereticali. Parte dell’opera è, invece, dedicata al culto della Madonna del Carmine e alle guarigioni operate per sua intercessione grazie alla presenza di una sua immagine portata nel 1641 da Spilamberto (Modena) da un carrettiere di Ponte della Muda al seguito dei marchesi Rangoni, feudatari di Cordignano. Si parla quindi del processo canonico condotto dal pievano di Sacile don Pietro Businelli per accertare i fatti e dell’autorizzazione alla devozione da parte del patriarca di Aquileia Marco Gradenigo. Il doge di Venezia, Francesco Erizzo, intervenne per ordinare la traslazione dell’immagine da Ponte della Muda alla chiesa di Cordignano (nella foto) dove fu costruita un’apposita cappella con altare ligneo dei fratelli Ghirlanduzzi di Ceneda. Gerda De Nardi ANTONIO CAUZ, Trasgressione e devozione. Orsago e Cordignano nei processi dell’Inquisizione udinese (15571798), a cura del circolo culturale “Don Giuseppe Zago”. to che la forma sia adeguata. Poi, conta l’espressione di valori, concetti, idee. Come anche la fantasia, sia pur entro certi limiti: perché la fantasia va imbrigliata, altrimenti porta troppo distante. Poi bisogna evitare gli stereotipi». Ad esempio? «L’immagine del Piave-fiumesacro-alla-patria è già stata molto sfruttata. Anche se questo fatto non lo dequalifica». Uno spunto da suggerire? «Il Piave come risorsa-acqua. E quest’acqua era fonte di vita sotto molti aspetti: veniva sfruttata come forza motrice, come irrigazione. Ma era anche un ostacolo, specialmente in passato quando non c’erano ponti e il Piave era un fiume di una certa portata, non come adesso. Tra Destra e Sinistra Piave bellunese ci sono differenze sia lessicali che di tradizioni, dovute anche alla barriera costituita dal fiume». bito delle celebrazioni per il novantesimo anniversario della Battaglia del Solstizio – è un bel libro di 120 pagine, che conduce il lettore prima attraverso un excursus storico documentato da foto d’epoca e raccontato dal poeta Paolo Ruffilli, poi tra pagine di foto inedite a colori curate dal fotografo Clive Handerson, autore di immagini che esasperano e costringono la luce, attraverso l’uso di filtri ed aggiuntivi, immagini mosse, distorsioni ottiche, messa a fuoco diversa su piani diversi ed effetti visivi specifici. Paola Fantin A CURA DI ANTONIO BARZAGHI E MARIA ROSARIA NEVOLA, Nervesa della Battaglia. I luoghi della memoria, Veneto Comunicazione, 25 euro. Vittorio Veneto PER IL NUMEROSO GRUPPO VITTORIESE LA PRIMA NECESSITÀ È UN NUOVO MAGAZZINO. MA NON SOLO... Date spazi agli scout BREVI VITTORIO VENETO SS PIETRO E PAOLO: raccolta ferro Sabato 19 aprile la parrocchia di Santi Pietro e Paolo organizza una raccolta ferro nel territorio parrocchiale. I volontari passeranno casa per casa. Chi avesse grandi quantitativi di ferro è pregato di avvisare la parrocchia allo 0438-556235. SANTI PIETRO E PAOLO: pranzo pro microcredito in Burundi Domenica 13 aprile, alle 12.30 all’oratorio della parrocchia di Santi Pietro e Paolo “La Tenda”, si svolgerà un pranzo di solidarietà, con specialità italiane e burundesi, organizzato dall’associazione “I fiori della vita”. Il ricavato servirà a finanziare un progetto di microcredito nella diocesi di Muyinga in Burundi. Per informazioni: 0438-553871, 0438-940113, 0438-580208. G li scout vittoriesi stanno bene. Lo dicono i numeri: hanno una tale abbondanza di ragazzi – quanto meno in proporzione ai capi in servizio – che fanno fatica ad accogliere tutte le richieste di iscrizione, che pure arrivano anche da fuori città, dal Vittoriese, dalla Vallata, dal Quartier del Piave. Gli scout vittoriesi stanno bene, e fanno anche del bene: come nelle esperienze di servizio che alcuni ragazzi della comunità Rover e Scolte (dai 16 ai 21 anni) svolgono in casa di riposo a Villa delle Rose, o al Piccolo Rifugio, o con i ragazzi della comunità La Porta, o a La Nostra Famiglia di Conegliano. Si occupano anche della manutenzione del sentiero 1043 e sono attivi in altre realtà presenti nel territorio locale. Gli scout vittoriesi stanno bene, ma non stanno comodi. Hanno cioè dei problemi di sede per le attività. In spirito scout, non si lamentano. Ma lanciano anche un appello per trovare soluzioni migliori, a tutto beneficio dei ragazzi e della loro educazione scout. Le sedi per le attività La tabella che correda questo articolo già rende l’idea. Gli scout vittoriesi sono sparsi: gli altri gruppi scout della diocesi hanno molto spesso la fortuna di utilizzare una sede unica per tutte le branche, dai lupetti ai capi. Loro si accontentano e si adattano. Anche se i lupetti e le guide stanno in una stanza senza riscaldamento, anche se il magazzino è senza elettricità. Va aggiunto che, rispetto ad altre realtà, gli scout hanno qualche necessità in più: serve spazio per attività esterne (brevi giochi o manutenzione materiali da campo) serve avere la stanza a proprio uso quasi esclusivo, perché le unità si costruiscono mobili, custodiscono le attrezzature, e così via. Serve, o meglio servirebbe, perché in 21 MESCHIO: torte per Anna A Meschio domenica la messa delle 10.30 sarà animata dal gruppo giovani; seguirà vendita di torte per raccogliere fondi per l’adozione a distanza di Anna, la bambina nigeriana adottata grazie a quanto raccolto in occasione della castagnata dello scorso ottobre. Consulenza alimentare per donne operate di tumore al seno APPELLO SCOUT Vorremmo più sinergie tra le associazioni per condividere le strutture... a noi servono per le uscite! questi anni gli scout vittoriesi hanno dovuto per lo più far senza. Il problema delle sedi e del magazzino era stato garbatamente posto dagli scout già nel 2004, quando vescovo Zenti e sindaco Scottà erano andati a trovarli al loro campo estivo di gruppo a Campone di Tramonti di Sotto (Pn). L’urgenza primaria è senza dubbio quella di reperire uno spazio (circa 30 mq, piano terra) per il magazzino in quanto la struttura attuale non sarà più disponibile tra qualche tempo. Non una soluzione, ma comunque una risorsa, arriva dall’area Fenderl, che già da tempo è per gli scout un punto di riferimento. Il parco Fenderl è infatti una palestra ideale per l’educazione al rispetto e alla cura della natura, un’occasione unica di incontro con altre realtà associative vittoriesi e di servizio verso gli altri e soprattutto verso i più deboli. I locali e i luoghi per le uscite Ma l’attività scout non si svolge solo in sede. Tassello fondamentale sono anche le uscite. Si parte il sabato, si dorme fuori, si torna la domenica: lo fanno i lupetti, gli esplorato- CINQUESEDIPERGLISCOUT VI TTORIESI Lupetti Fiore Rosso Lupetti Croce del Sud Esploratori Guide Clan Capi Magazzino ri e le guide, i rover e le scolte. Una porzione del cammino, quasi sempre, è fatta a piedi. Posti da camminare, qui intorno, non ne mancano; ma posti in cui stendere i propri sacchi a pelo, nelle stagioni più fredde? Non è sempre facile trovare le disponibilità. “A Tovena – scrivono gli scout a L’Azione – sabato 5 e domenica 6 aprile, nella sede del gruppo Alpini di Tovena c’era il Clan/Fuoco di Vittorio Veneto. Attorno al fuoco acceso, ci si sente più amici, le parole sono più sincere e il canto insieme diventa la maniera per comunicare agli altri la propria gioia. Da sempre è nello stile degli scout Patronato Santa Giustina Patronato Salsa Patronato Cattedrale Patronato Santa Giustina Canonica Sant'Andrea Patronato Cattedrale Casa Studente partire a piedi e raggiungere un rifugio, una sede di associazione, una stanza messa a disposizione dalle parrocchie o da qualche privato. E questa stanza diventa il luogo dove svolgere l’attività, dove cenare, dove dormire e dove pregare. Questo modo di utilizzare le strutture diventa un esempio di collaborazione spontanea e sincera fra gruppi di volontariato e fra associazioni. È un esempio di solidarietà e al tempo stesso una maniera di fare sinergia, di unire cioè non solo gli sforzi e la buona volontà delle persone, ma anche le stesse cose materiali. Ci piacerebbe che queste sinergie aumentassero”. Da mercoledì 16 aprile a Vittorio Veneto la Lega tumori offre un servizio individuale e gratuito di consulenza alimentare per donne operate di tumore al seno. La dottoressa Elena Fabro, di Schio, specialista in alimentazione naturale, già collaboratrice dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, sarà a disposizione una volta al mese, il mercoledì dalle 15 alle 19, nella sede della Lega tumori in via Antonello da Serravalle, per aiutare a capire quali cibi aiutano a evitare le recidive e quali invece al contrario rischiano di rendere più probabile una nuova malattia. Gli incontri con Fabro vanno prenotati: chiamare la Lega tumori allo 0438-554048. La sede è aperta martedì e mercoledì dalle 10 alle 12, giovedì dalle 15 alle 18.30. Corsi per tutti i gusti al Dante Corsi in abbondanza e per tutti i gusti sono organizzati dall’associazione Officine per lo spettacolo al collegio Dante. Scadono lunedì 21 aprile i termini per iscriversi a “Happy knit... sferruzziamo?”, corso di lavoro a maglia tenuto da Rina Paolini, e “6 corde”, corso base di chitarra con Stefano Maroelli: entrambi si svolgono di giovedì sera per 8 incontri dal 24 aprile. Tempo fino al 28 aprile per iscriversi a “Dal taumatropio a Shrek”, corso per imparare a creare un video di animazione tenuto da Viviana Carlet (nella foto) del Lago Film Fest, alle lezioni di fotografia per principianti di Roberto Bandiera, e ai laboratori creativi per bambini “Arte&Gioco” di Corinne Zanette: per tutti e tre 8 incontri da 2 ore il sabato pomeriggio dal 3 maggio. A maggio il via anche ai sabati pomeriggio per ragazzi delle medie “Boomerang”; sempre attivo il team di insegnanti per recuperi e ripetizioni di “Più o meno scuola”. Per informazioni: [email protected], 347-2281692. Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 11 Alle 18.30, in biblioteca, conferenza di Loredana Imperio su “Veronica Franco: cortigiana e poetessa nella Venezia del Cinquecento” Alle 20.30, alla scuola media Da Ponte, per le serate “Storie ed immagini di altri mondi” Dino Stefani presenta “Sudan del sud: dopo 20 anni di guerra finalmente la pace”. Organizza il Centro territoriale permanente. Alle 20.30, al monastero di San Giacomo, incontro di preghiera per coppie e famiglie in difficoltà. Alle 20.30, in Cattedrale e in Seminario, Veglia vocazionale diocesana con adorazione notturna. Alle 20.45, in biblioteca, visione del film Un’ora sola ti vorrei (documentario, A. Marazzi, Italia, 2002). Ingresso 3 euro. Alle 21, al GandS, concerto tributo a Elisa dei Rock your Soul. Alle 21.30, in Bar Duomo, suonano i Contatto. Alle 18.30, al bar Le Maschere, inaugurazione della personale di Fiorella Pilato. Alle 21, al GandS, Absolution tributo ai Muse. DOMENICA 13 In centro città mostra e mercato di fiori e piante ornamentali, bonsai e mostra di pittura a tema “La città e il fiore”. A cura di Gruppo Arti Visive e Pro Vittorio. MARTEDÌ 15 SABATO 12 tini, per il progetto “Una chiesa in ascolto di Dio, dell’uomo e della storia - Bioetica: vita, nascere, morire, soffrire” si terrà l’incontro “La morte e il morire”, tenuto da Daniela Latino. Alle 20.30, al patronato Costan- GIOVEDÌ 17 Alle 20.30, all’osteria Alla Salute, menù musicale con la partecipazione di Claudio Rossella. Farmacia di turno: Pancotto, piazza Flaminio 10, telefono 0438-53365. 22 Dai nostri paesi Vittorio Veneto “PIPPO BAU SHOW” DOMENICA A CISON Macedonia e Storia rima di andare a dorP mire, una bambina chiede alla nonna di raccontarle una storia, anzi tre. Sono i tre atti del “Pippo Bau Show”, lo spettacolo realizzato dalla Compagnia Macedonia, che sarà replicato domenica 13 alle 17.30 a Castelbrando a Cison. Presentata dal conduttore Pippo Bau (Stefano Tonon) e dalle sue vallette, la rappresentazione ha raccontato del passato, del presente e del futuro della nostra società. All’inizio il dramma della prima guerra mondiale che irrompe in una famiglia in cui una nuova vita è appena sbocciata, ma la gioia per la nascita si contrappone all’improvvisa morte del capofamiglia. «Che storia triste», sbotta la nipotina di fronte al racconto della nonna, che la sera dopo decide allora di narrarle il presente. Due giovani ambiziosi sognano il successo in un mondo in cui la l’esistenza è dettata dall’appa- 13 aprile 2008 rire. «Non hanno capito che quello che conta è qui dentro al cuore», commenta la piccola ascoltatrice. La sera successiva, la nonna le mostra il futuro di chi ha deciso di percorrere la strada più facile, ma dal risultato incerto e quello di chi invece sceglie il tragitto più duro ma dal finale soddisfacente. Due città: la Grande, in cui la droga è l’unico mezzo per non soffrire senza accorgersi però del pericolo mortale che TIROCINIO ALL’ESTERO PER STUDENTI E NUMERO CHIUSO ALLE SUPERIORI: IL FUTURO PASSA DA VITTORIO La scuola che cambia S e ancora credi che scuola significhi solo svogliati alunni forzatamente seduti in una classe ad ascoltare un professore che parla o se sei convinto certo che ciascuno ha diritto sempre e comunque alla scuola superiore che più gli aggrada, senza se e senza ma, fatti una passeggiata dalle parti di via del Carso. L’alberghiero Beltrame è pronto a far vacillare le tue convinzioni. BREVI VITTORIO VENETO Passeggiata intorno al lago Morto Per il programma di passeggiate “Camminiamo in salute - il benessere dell’adulto”: è previsto per sabato 12 il Giro del Lago Morto. Il ritrovo è alle 14 in Piazza Giovanni Paolo I - oppure a Porta Cadore alle 14.15 o Borgo Piccin a Nove (spiaggia del Lago Morto) alle 14.30. Accompagnatori: Maria Teresa Nardari, tel. 333.6689553 e Diego Tomasi - cell. 347-5631865. Il lavoro spiegato ai giovani Come cambierà il Marco Polo? 120 STUDENTI DI 4 SCUOLE 25 ASPIRANTI PRIMINI DA 4 A 6 SETTIMANE IN EUROPA RESPINTI DALL’ALBERGHIERO A maniche tornando poi a sorridere davvero. Silvia Albrizio Sabato 12 alle 17.30 in biblioteca si terrà il secondo incontro previsto dall’iniziativa “Giovani nella società moderna” organizzato dal Rotaract Club Conegliano – Vittorio Veneto. Interverrà Giovanni Martinengo, docente di Diritto del Lavoro a “Cà Foscari”, sul tema: “Com’è cambiato il mondo del lavoro: prospettive e scenari.” La sede dell’alberghiero Beltrame ltro che solo in aula: la scuola si fa anche all’estero e gli studenti sono disposti a spendere soldi o sacrificare vacanze per imparare. Tutto ciò succede grazie a “Europe is calling for new training experiences”, cioè “L’Europa richiede nuove esperienze formative”. È il progetto che alberghiero e ragioneria Beltrame, istituto d’arte e turistico Da Collo hanno presentato all’Unione Europea che, nell’ambito del suo programma Leonardo, destinato alle attività di formazione a ogni età, ha elargito alle scuole consorziate 250 mila euro. Serviranno a finanziare 120 periodi di tirocinio all’estero per gli studenti. Si svolgeranno a maggio, giugno, luglio e settembre: in alberghi francesi, in studi grafici spagnoli, in scuole di lingua in Inghilterra e Irlanda del Nord, e ancora in Germania, in Finlandia. Gli insegnanti accompagneranno e seguiranno gli alunni. Circa 115 dei centoventi tirocinanti sono studenti di quarta superiore: il tirocinio avrebbero dovuto farlo lo stesso nel- comporta e la Piccola, in cui, al contrario, quando si sta male ci si rimbocca le INVESTIRE IN FORMAZIONE Selezionati i più motivati di alberghiero, ragioneria, arte e turistico di Conegliano l’ambito del programma scolastico; per andare all’estero sono stati scelti i migliori, per motivazioni o per pagelle. «Abbiamo guardato anche il voto in condotta», precisa la professoressa Susanna Picchi (nella foto), del Beltrame, che dell’intero “Europe is calling” è l’ideatrice. Prima della partenza, corsi di lingua e di cultura del paese in cui i selezionati si recheranno. Quattro o 5 dei 120 partenti, invece, sono studenti di quinta superiore, che a inizio luglio termineranno la maturità, e il 13 luglio partiranno per sei settimane di tirocinio, cioè lavoro. Nessuno li obbliga, è una loro scelta. E per giunta, al pari dei cento e oltre colleghi di quarta, devono anche sborsare 250 euro per il tirocinio europeo. Tommaso Bisagno ltra novità di cui il Beltrame è esempio: anche la scuola superiore può essere a numero chiuso. Succede all’alberghiero. Una scuola in costante aumento di iscrizioni: 167 iscritti in prima per il 2006/2007, 180 l’anno dopo, 195 iscritti in prima per il 2008/2009. O meglio, 195 aspiranti iscritti. Solo che la scuola non ha più spazi. E se si può adattare a classe un’aula che era, supponiamo, dei docenti, una cucina industriale non si può improvvisare né acquistare su due piedi e una delibera. E se pensate che si poteva ricorrere a una succursale (impresa già di per sé scomoda) avete fatto i conti senza l’oste chiamato Ministero: aumentare le classi significa aumentare gli insegnanti, ma serve che il Ministero assuma e paghi. Cosa non più possibile. E allora? E allora, seppure a malincuore, il consiglio di istituto dell’alberghiero ha scelto di privilegiare chi abita più vicino, e chi abita in provincia. Si farà una prima classe in meno: circa 25 alunni sono rimasti fuori. Più di qualcuno, senz’altro, dal- A SCELTA FORZATA La scuola è in continuo aumento di iscritti: ma non è possibile avere nuovi spazi nè, soprattutto, nuovi insegnanti la provincia di Pordenone. In cui istituti alberghieri non ce ne sono. Oltretutto, secondo quanto riferisce l’assessore provinciale all’edilizia scolastica, anche gli altri due alberghieri della Marca, l’Alberini a Treviso e il Maffioli a Castelfranco, sono gettonatissimi. Può quindi succedere che alcuni studenti di terza media intenzionati a frequentare l’alberghiero non possano farlo. È giusto che accada questo per la scuola pubblica? Supponiamo pure di accettare quest’amaro calice. Ma se consideriamo poi, come fa notare il preside Di Nunno, che l’alberghiero è per giunta una scuola che garantisce spesso sbocchi professionali immediati e di soddisfazione, davvero è giusto impedire, di fatto, di frequentarlo? Però non prendetevela con l’eccessiva licealizzazione, dopo.... Sabato 12 alle 10 a palazzo Piazzoni si terrà la premiazione del concorso di idee “Resort Marco Polo”, promosso dall’impresa titolare del Marco Polo Sporting Center per raccogliere suggerimenti per il completamento del centro. Un centinaio le proposte giunte: tutte saranno in mostra al Piazzoni dopo la premiazione. Festa per Maria, Luigia e Ida al Cesana Malanotti Tripla festa in programma al Cesana Malanotti per altrettante ospiti che arrivano a cento anni...e anche di più. Martedì 8 ha raggiunto questo traguardo Maria Biz (nella foto), di Sarmede; domenica 13 la festeggiata - con anche le figlie, di ritorno dall’Inghilterra, sarà Luigia Segat. Entrambe le centenarie risiedono a Casa Arcobaleno. Si prepara invece festa martedì 29 aprile a Villa delle Rose: Ida Feltrin compirà 103 anni. CRISPI E ST BEDE’S AMICI DA DIECI ANNI a circa dieci anni con- Prova tangibile che il proD tinuano gli scambi di getto avviato porta i suoi amicizia tra la scuola pri- frutti, a lungo termine, è il maria Crispi di Vittorio Veneto e l’Istituto cattolico St. Bede’s di Weaverham, Cheshire, in Inghilterra. Per Pasqua 18 alunni e 5 insegnanti inglesi hanno fatto visita agli amici italiani, e hanno anche giocato alla righea. fatto che anche al di fuori dell’esperienza scolastica, quando i ragazzi hanno completato il corso di studi alle elementari, l’amicizia continua e famiglie vittoriesi e famiglie inglesi mantengono vivi i rapporti Dai nostri paesi Vittoriese / Vittorio Veneto 13 aprile 2008 BIMBI IN BUS MESSA DEI POPOLI SABATO 13 A CORDIGNANO ovità per i bus vittoriesi: i bambini fino ai 10 anni potranno viaggiare gratis, a condizione che siano accompagnati da un adulto parente, cioè il nonno o la nonna, un genitore, gli zii. Potranno usufruire gratuitamente del trasporto pubblico fino ad un massimo di due bambini, se accompagnati da un adulto di famiglia. abato 13 aprile alle 19 si terrà a Cordignano la Messa dei Popoli. L’iniziativa, proposta periodicamente in forma itinerante nelle diverse parrocchie, è organizzata a livello foraniale. La celebrazione sarà animata dal Coro Missionario della Consolata Tata Nzambe che conta tra i suoi membri diversi giovani della Forania Pedemontana. Tema della messa dei popoli è “Solidali per una cultura più umana e più cristiana”. N Jazz, blues e Costituzione L a Pro Loco di Colle Umberto in questo nuovo anno di attività ha messo in cantiere diverse iniziative da un lato rivolte alla valorizzazione delle tradizioni e dall’altro caratterizzate da alcune interessanti novità. Cultura e musica sono due degli ingredienti da sempre presenti nel menù dell’associazione guidata da Emiliano Basei. Un esempio? È iniziata giovedì 10, in villa Lucheschi Valforte, la rassegna jazz&blues “Variazioni - Altre musiche a Colle Umberto”, con concerti seguiti da degustazioni di prodotti locali. I prossimi appuntamenti sono giovedì 1 maggio alle 16.30 con gli Improvvirusoundexperience e domenica 11 maggio alla stessa ora con l’Andrea Massaria trio. Inoltre la Pro loco, in collaborazione con la biblioteca comunale, ha indetto un concorso in coincidenza con i sessant’anni della Costituzione italiana e della Carta dei diritti dell’uomo. Agli studenti dalla terza media alla quinta superiore è richiesto di scrivere un racconto su “La Costituzione italiana e la carta dei diritti dell’uomo: libertà, giustizia, pace”. La prova si terrà domenica 11 maggio presso la scuola media di Colle; l’8 giugno le premiazioni, il primo premio è una fine settimana a Roma. Tra la novità del 2008 della Pro loco c’è poi la rassegna teatrale che anticipa la stagione teatrale estiva: una serie di appuntamenti in cui sul palcoscenico saliranno i giovani delle scuole del territorio. Se infatti la tradizionale "Colle Umberto va a teatro", continuerà ad essere Leo Virgili degli Improvvirusoundexperience, a Colle Umberto il 1 maggio proposta a partire dal 7 giugno, ci sarà una pre stagione riservata alle compagnie amatoriali che operano nell’ambito dei laboratori teatrali delle scuole superiori di Vittorio Veneto, Sacile e Conegliano. Già tre hanno dato la propria adesione. Già invece è stato anticipato che protagonisti al FREGONA / ESTATE DI LAVORI ALLA SCUOLA MATERNA arà un’estate Sscuola di lavoro alla materna e nido Sinite Parvulos (nella foto) della parrocchia di Fregona. A luglio ed agosto, si interverrà per rifare il tetto, ridipingere lo stabile ed eseguire alcuni interventi di bonifica del radon; nell’estate 2009 la seconda parte dei lavori, riguardante l’adeguamento dei servizi igienici dei bambini. L’importo complessivo dei lavori è di 147 mila euro, di cui 49 mila concessi dalla Regione. Diretto- re dei lavori sarà l’ingegner Oscar Marin. I lavori estivi non impediranno comunque il funzionamento del nido e lo svolgersi del tradizionale centro estivo per i bambini della materna. BREVI VITTORIESE CAPPELLA MAGGIORE: morto il segretario comunale S PRO LOCO DI COLLE, PROGRAMMA PIÙ RICCO 23 Si è spento improvvisamente Giuseppe Carbone di 53 anni, da alcuni mesi segretario comunale a Cappella Maggiore oltre che a Casier ed a Casale sul Sile. Carbone, figlio di un ufficiale della Benemerita, che era stato in passato anche comandante del Nucleo Carabinieri di Vittorio Veneto, è stato colto da un infarto in piena notte. Lascia la moglie Emilia e la figlia Laura, studentessa universitaria. CORDIGNANO: l’addio a Norge Malagola concerto di Natale saranno i cori delle tre parrocchie di Colle Umberto, San Martino e Menarè, mentre un terzo incontro musicale è fissato in occasione della festa di Santa Cecilia. La Pro Loco sarà infine impegnata nelle manifestazioni di aggregazione quali la sagra di San Sebastiano e dell’Addolorata rispettivamente a agosto e settembre. Infine continuerà la collaborazione per il Festival Internazionale del Teatro di Figura Omaggio a Fausto Braga che verrà organizzato a San Martino nella prima settimana di settembre. Tutti i dettagli sulle attività della Pro loco nel sito www.prolococolleumberto.it. È mancato improvvisamente Norge Malagola di 81 anni, padre dell’assessore Guerrino Malagola di Cordignano. Venerdì scorso, nella sua abitazione in Via Bradolini, a Cordignano, un malore improvviso ha colto l’ex sottoufficiale della Guardia di Finanza, che aveva servito lo Stato in diverse sedi d’Italia per ben 35 anni e da ultimo in quella di Vittorio Veneto. Norge Malagola lascia la moglie Elvira, i figli Guerrino, Claudio, e Roberto. FREGONA: anche Chiara Opalio al concerto pro Fiorot Sabato 12 alle 20.30 in palestra a Fregona concerto a favore dell’associazione Fiorot: suonano i Pink Size, i Trifase, la Citter’s band e la pianista vittoriese Chiara Opalio, che si esibirà al violino. MONTANER: letture con Vianello Prosegue il ciclo “Il piacere di leggere e ascoltare” organizzato da Livio Vianello. Venerdì 18 alle 20.30 in biblioteca a Montaner l’attore/lettore vittoriese leggerà “L’Italia spensierata” di Francesco Piccolo: un saggio critico, nato dalla visione del “Natale a Miami” di Boldi e De Sica. L’autore è lo sceneggiatore del film “Il caimano”. 24 Dai nostri paesi Quartier del Piave 13 aprile 2008 IL VESCOVO AL FUNERALE DI PAOLA BREDA MAMMA-CORAGGIO RIFLESSIONE “Un fatto di Vangelo” Morte e Vita in prodigioso duello «S ono qui per indicare, additare un fatto di Vangelo, di vita cristiana. Abbiamo bisogno di questi fatti perché altrimenti la nostra fede rischia di essere fatta di parole». Con queste parole il vescovo Corrado ha cominciato l’omelia al funerale di Paola Breda, celebrato mercoledì 9 aprile nel Duomo di Pieve di Soligo. Paola è mancata lunedì 7 a soli 38 anni. Era malata di cancro da due anni. Il male le era stato diagnosticato al sesto mese di gravidanza. Ma Paola rifiutò di curarsi per salvaguardare la nascita del secondo figlio. «Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri fratelli – ha commentato il Vescovo nell’omelia –. Quello che ha fatto Paola è uno dei modi concreti di come si realizza questa indicazione di Gesù, quello che Gesù ha fatto. Paola ha dato la priorità alla vita della propria creatura, la creatura che portava in grembo, rispetto alla propria, stessa vita. Possiamo dirlo senza mezzi termini: ha sacrificato la propria vita a favore della vita della propria creatura». Per il Vescovo, la vicenda di Paola «dimostra come il Vangelo è possibile viverlo concretamente». «Siamo qui anche per ringraziare il Signore – ha proseguito monsignor Pizziolo –. Ci sembra paradossale e assurdo rendere grazie in un momento di dolore. Siamo qui a rendere grazie non ovviamente della sua morte, ma della sua vita, che è stata un dono. E di questo rendiamo grazie. Un dono per tante persone, i suoi cari, il marito, i figli, a cui ha dato la vita. E lo sarà ancora. La nostra speranza è che la vita della nostra sorella Paola non sia finita. Sarà ancora un dono. Unito all’amore stesso di Gesù, orte e Vita si sono “digioso Maffrontate in un produello”. Le parole — Paola Breda con il marito Loris e i figli Nicola e Ilaria continuerà misteriosamente ma realmente a portare frutti». Infine un pensiero ai familiari e alla comunità: «Siamo qui per pregare insieme ai suoi familiari e per i suoi familiari, i figli, il marito, i genitori. Questa comunità cristiana di cui Paola ha condiviso i valori – e li ha condivisi fino a mettere in gioco la sua stessa vita fisica – ecco, questa comunità cristiana non può rimanere soltanto spettatrice. Deve star vicina ai familiari di Paola con la preghiera, con l’affetto, con la solidarietà». Paola, che era originaria di Falzè di Piave, lascia il marito Loris Amodei e i figli Nicola, di 17 mesi, e Ilaria di 3 anni. IL RICORDO DEL PARROCO DI PIEVE on Giuseppe Nadal, parroco di Pieve, è stato vicino alla famiglia di Paola. Ecco la sua testimonianza. D «Quattro anni fa sono passato per la benedizione della famiglia, di questa coppia Paola e Loris, e ho fatto i complimenti per tutta la bellezza della loro casa. Però Paola mi ha detto: “Abbiamo una tristezza: da tanto tempo aspettiamo dei figli, da nove anni siamo sposati e non arrivano i bambini”. E abbiamo pregato. L’anno successivo sono tornato per la benedizione e li ho trovati gioiosi, per- ché stavano aspettando il primo figlio: quindi, la gioia era immensa. Poi, mi comunicano anche la gioia dell’attesa di un altro bambino. Però, dopo alcuni mesi, Paola viene in chiesa con le lacrime agli occhi PIEVE / È MANCATA A 80 ANNI Clorinda Tomasi una perla preziosa a Clorinda «taneo Pmiensando è tornato sponalla memoria un passo del libro dei Proverbi, nel quale vedo quasi un ritratto di questa donna: sposa, madre e nonna amatissima. Si chiede l’autore sacro: “Chi mai potrà trovarla una donna forte? Il suo valore supera quel- lo delle perle preziose!”. Conobbi così Clorinda: donna forte e serena». È un passaggio dell’omelia di monsignor Giuseppe Nadal al funerale di Clorinda Tomasi, scomparsa il 3 aprile scorso a 80 anni. Clorinda era nata a Nogarolo di Tarzo. Cinquantaquattro anni fa aveva sposato e mi dice: “Mi hanno diagnosticato un tumore, mi propongono la chemio, ma questo danneggerà il bambino e io non voglio assolutamente, perché ho sempre chiesto il dono della maternità, il dono di avere dei figli; ho sempre pregato, e adesso che il Signore me lo dà non ho la minima idea di perderlo”. Lei è stata generosissima nel dire: voglio portare avanti questo dono che il Signore mi ha dato. Nel momento in cui è nato il bambino, ha fatto di tutto per essere curata in modo adeguato. Ha avuto attorno a sé tante persone che l’hanno aiutata. Questo caso ha mobilitato tante persone, anche personale infermieristico, i medici... Ci sono dei racconti commoventi che vanno al di là del loro dovere, proprio perché era una persona molto cara, molto affettuosa, molto buona, e quindi loro si sono dati da fare tantissimo. E lei era cosciente, ormai, che avrebbe terminato la sua esistenza: si raccomandava al suo sposo di prestare attenzione ai bambini! La sua unica preoccupazione era per i bambini, ma era preparata anche a lasciare questa vita». Giuseppe (Nino) Sforza e dal loro amore sono nati Fabio, commercialista e presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, e Paolo, medico. Ha insegnato ai bambini delle scuole elementari per 40 anni, 20 dei quali trascorsi nel plesso di Solighetto. Coltivava la passione per la pittura e amava riempire le aule scolastiche e la propria casa di disegni vivaci e giocosi. Ha ricordato ancora monsignor Nadal nell’omelia: «Lavorò con le sue mani perché la sua casa fosse sempre aperta e accogliente, non solo per i figli, i carissimi nipoti e i parenti, ma per le necessità di tante persone: flotte di ragazzi del Nicaragua sono stati accolti nella sua casa, e, trascinata dallo zelo missionario del marito, si è recata lei stessa in quel Paese bisognoso, per portarvi soccorso con i suoi mezzi e le sue forze... I frutti delle sua mente e del suo cuore sono anche le generazioni di ragazzi da lei educati nella scuola a Refrontolo, Villanova, Colbertaldo, Solighetto. Era maestra professionalmente preparata, sensibile e piena di umanità». E così ha concluso: «Non possiamo non fare riferimento al tempo li- che il giorno di Pasqua risuonano in tutte le chiese, Paola le ha vissute sul proprio corpo. Mentre nel suo grembo stava crescendo un figlio, un cancro stava minando il suo corpo. Lei lo sapeva. Sapeva che portare a termine la gravidanza avrebbe potuto portarla alla morte. Le era stato spiegato che per la morale cattolica, in una situazione del genere, è lecito curare la malattia della madre anche se indirettamente danneggia la vita del figlio. Ma lei non si è mossa dalla prima decisione, presa con il cuore, una di quelle scelte che solo le donne – stupende, coraggiose creature di Dio – sanno prendere. Avrebbe portato avanti la gravidanza a qualsiasi costo. Sapeva già cosa vuol dire, per una donna, ascoltare i primi gemiti e abbracciare la creatura tutta infreddolita appena uscita dal proprio corpo. Nel 2005, infatti, aveva dato alla luce Ilaria. Ritornano alla mente le parole di Pietro Molla, il marito di Gianna Beretta, la cui vicenda umana ricorda quella di Paola. In attesa del quarto figlio le venne diagnosticato un cancro. Gianna, che era medico, non volle saperne di rinunciare al figlio. Racconta il marito: «Un mese e mezzo prima della nascita di nostro figlio è successa una cosa che mi ha sconvolto. Dovevo uscire per andare in fabbrica e avevo già infilato il cappotto. Gianna – mi pare ancora di vederla – era appoggiata al mobile dell’anticamera della nostra casa. Mi è venuta vicino. Non mi ha detto: “Sediamoci”, “fermati un momento”, “parliamo”. Niente. Mi è venuta vicino così come succede quando si debbono dire cose difficili, che pesano, ma alle quali si è tanto meditato, e su cui si vuole “tornare”. «Pietro – mi ha detto –, ti prego... Se si dovrà decidere tra me e il bambino, decidete per il bambino, non per me. Te lo chiedo». Così. Nient’altro. Sono stato incapace di dire qualunque cosa. Conoscevo benissimo mia moglie, la sua generosità, il suo spirito di sacrificio. Sono uscito di casa senza dire una parola». Per due mesi Paola ha convissuto con i due più grandi misteri dell’uomo, la Vita e la Morte. Chissà quante volte avrà chiesto a Dio perché le avesse dato un tale peso da portare, proprio a lei che il bambino l’aveva fortemente desiderato. Chissà quante volte ha pensato alla sua esistenza futura, a come crescere, malata, un neonato e una figlia di pochi anni. Chissà come sono state le sue notti, quando nella casa cala il silenzio e si resta soli con i propri dubbi, le sofferenze, le speranze, che vengono ingigantiti nella veglia notturna. Diciassette mesi fa tutte le preoccupazioni sono state sopraffatte dalla felicità per la positiva conclusione della gravidanza. La Vita, almeno per il momento, aveva vinto. Subito sono cominciate le cure. Il duello è ricominciato. Purtroppo sappiamo come è finito. Paola non ce l’ha fatta. Il cancro ha avuto la meglio. Ma non ha vinto la Morte. Ha trionfato la Vita. Non solo perché Nicola è nato. Ma anche perché sappiamo che Paola è passata di vita in Vita. Non può più accarezzare, abbracciare, baciare i suoi cari, ma è loro ancor più intimamente legata. In quella comunione che Dio riserva a coloro che tanto hanno amato. Federico Citron Clorinda Tomasi con il marito Nino Sforza turgico nel quale si è conclusa la vita terrena di Clorinda. Ha cominciato a sentire la gravità del suo male nel bel mezzo della Quaresima, e l’ha accolto come una chiamata ad essere partecipe della pas- sione del Signore. Era serena, non solo perché aveva medici in famiglia che avrebbero fatto tutto ciò che umanamente è possibile, ma per la grande fiducia che aveva nel Signore». Dai nostri paesi QDP - Vallata 13 aprile 2008 PIEVE / 100 ANNI DI ELENA DE VITTOR Cent’anni di moltitudine uando vai a una festa Q di complesecolo ti senti un bambino ai piedi dell’Everest, i tuoi primi capelli bianchi diventano fiocchi di primavera e qualche acciacchetto come un normale segno di crescita; mia nonna, a novant’anni diceva di essere “nel fiore della vecchiaia”. La storia della triestina Elena De Vittor (detta Lina) è romantica, somiglia a quella di Maria, che tiene tutti insieme appassionatamente con una fortunata canzone, My favourite things. Alla fine della guerra viene chiamata a Pieve di Soligo come istitutrice nella grande famiglia del farmacista Giuseppe Schiratti, rimasto vedovo con otto figli, dai quindici ai cinque anni di età. Si sposano e due figlie si aggiungono alla famiglia. La sua vita testimonia che si può vivere REVINE / DALLA COMMISSIONE REGIONALE No definitivo alle cave I l sindaco di Revine Lago Battista Zardet si è sempre detto tranquillo sull’esito positivo della vicenda della paventata apertura di nuove cave di carbonato di calcio, e ampliamento di quelle esistenti, nella montagna sopra il paese. Tranquillità e sicurezza che ha mantenuto anche dopo l’inatteso parere tecnico di modifica al Piano d’area (che aveva scatenato preoccupazioni e proteste in paese, raccolte di firme, sit-in...): «Tranquillo sì – spiega Zardet – ma anche consapevole che oltre al Piano da riportare alla versione originale, attraverso una mediazione politica che ho sempre seguito, rimaneva giacente in Regione un contenzioso da risolvere, a proposi- to di due richieste di cavatori ferme dal 1995 e 1999. In questi mesi ho avuto frequenti contatti politici e con gli uffici della commissione regionale cave cui spettava di “fare un riesame e dare una risposta” alle citate richieste. Qualche giorno fa l’assessore regionale Chisso mi ha convocato perché la com- molto a lungo anche essendo pesantemente impegnati, basta riuscire a prendere le cose per il verso giusto, anche accettando il dolore atroce per la perdita di una figlia. Nella Casa per anziani, fondata dal marito e presieduta da Antonio, come un figlio suo, domenica 6 aprile è stata concelebrata la messa dal cappellano monsignor Mansueto, che si sentiva un giovanotto con i suoi ottanta- tré anni suonati, e dal parroco, alla presenza del sindaco. La festeggiata era attorniata dalla schiera dei famigliari e dagli amici. La musica di Vivaldi, Bach, Mozart e Viezzer (un’Ave Maria ancora fresca d’inchiostro), eseguita da Loredana Zanchetta con il quartetto d’archi Lot, Nadai, Zigoni e Carraro, ha riscaldato i cuori e comunicato il momento di gioia. Auguri per i prossimi re- missione era pronta per il riesame delle due domande: ho ribadito la nostra posizione e le ragioni della nostra ferma opposizione ad aperture di nuove cave, portando l’adeguata documentazione, le osservazioni già a suo tempo depositate e la delibera della Provincia di Treviso contro le cave». La Commissione ha accolto tali motivazioni e all’unanimità lunedì 31 marzo ha dato parere negativo alle richieste, giudicandole incompatibili con il paesaggio della Vallata, per la conformazione del terreno e le caratteristiche infrastrutturali dell’area. Per coincidenza, la stessa sera era convocato il consiglio comunale di Revine Lago, cui Zardet ha comunicato per primo la notizia. Scongiurato questo pericolo rimane il Piano d’area, sulla cui questione si è tanto parlato. «La Giunta regionale il 4 marzo scorso ha accolto all’unanimità le osservazioni di noi sindaci amministrazioni e associazioni, ripristinando il testo del Piano d’area che avevamo votato e portato a Venezia. Ora la palla passa alla seconda commissione consiliare, dove mi sono assicurato che sarà presto esaminato, quindi ci sarà il voto definitivo (e scontato) in consiglio regionale. Ora c’è un momento di pausa per le elezioni politiche, ma prima dell’estate il voto arriverà». Aveva pubblicamente annunciato che si sarebbe dimesso da sindaco se non si fosse arrivati a questo risultato. Preoccupato? «No, l’ho detto più volte: anche se continuo a seguire attentamente tutti i passaggi burocratici, ho già avuto tutte le garanzie politiche necessarie. E sono contento di guidare l’amministrazione che porterà a casa il no definitivo alle cave». Eppure sulle cave l’avevano attaccata. «La dialettica politica fa parte del gioco. Come amministratore cerco di fare del mio meglio per il bene del territorio e dei cittadini, a prescindere dai risultati che poi vengono, e mettendo in conto anche critiche giuste o di parte. Di sicuro io metto a disposizione tutto il mio impegno, entusiasmo e determinazione». Alessandro Toffoli BREVI VALLATA 25 gali (un amico mi diceva che dopo i settanta “sono tutti regalati”). Marco Peretti CISON: don Severino De Pieri Martedì 15 aprile don Severino De Pieri, direttore del Cospes, terrà una lezione all’Università Don Bosco Terza Età di Cison di Valmarino. Dalle 10 alle 12 nell’ex latteria Buffon. CISON: incontro con Alberto Fiorin Venerdì 11 aprile terminano gli incontri con scrittori viaggiatori proposti dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cison e dal Cai di Pieve. Alle 20.45 al teatro La Loggia di Cison Alberto Fiorin presenta il libro “Il vento dei fiordi” ovvero da Venezia a Capo Nord in bicicletta sulle rotte del baccalà. È prevista l’esibizione del gruppo musicale “Nosse balenghe”, quartetto di Guido Rigatti, voce Valerio Conte. TARZO: via al recupero della Tarsu L’amministrazione comunale di Tarzo ha affidato alla ditta Computer Center srl di Silea il servizio di recupero della Tarsu. In particolare la società aggiornerà la banca dati del Comune e curerà il recupero delle annualità pregresse dal 2005 al 2007. BREVI QUARTIER DEL PIAVE PIEVE: pellegrinaggio a Follina Domenica 13 aprile i catechisti e gli animatori Ac della parrocchia di Pieve di Soligo si recano in pellegrinaggio a Follina. È un’occasione per condividere un cammino fisico e spirituale sul tema “Gesù e i discepoli di Emmaus”. Partenza alle 7.30 dal patronato Careni. PIEVE: celebra mons. Stella Domenica 13 aprile, Giornata di preghiera per le vocazioni, la messa delle 10.30 a Pieve di Soligo viene celebrata dall’arcivescovo Beniamino Stella. SOLIGO: assemblea ass. Viezzer Domenica 13 aprile, alle 15 al Ceod di Soligo, si tiene l’assemblea annuale dei soci dell’associazione Viezzer. Verranno riassunte le attività svolte nel 2007 e quelle in programma nel 2008. SOLIGHETTO: ai seggi con il pulmino A causa dei lavori in corso nelle scuole di Solighetto, gli elettori dei seggi 6 e 7 dovranno recarsi alle scuole medie Toniolo di Pieve di Soligo, dove sono allestiti anche i seggi 1, 2 e 3 del capoluogo. Per venire incontro alle difficoltà dei cittadini di Solighetto privi di mezzi di trasporto o non autonomi, il Comune offre il servizio di trasporto “Prontobus” nei giorni 13 e 14 aprile. Chi intende usufruire del servizio di trasporto deve contattare l’Ufficio elettorale del Comune al numero 0438-985340. REFRONTOLO: è morto Antoniazzi È mancato a Refrontolo Giuseppe Antoniazzi, 67 anni, agricoltore, molto attivo nel gruppo Alpini del paese. Lascia la moglie e la figlia Serena. FARRA: Incontri della memoria Nell’ambito degli eventi per la cerimonia di conferimento della medaglia di bronzo al merito civile al Comune di Farra di Soligo, martedì 15 aprile alle 20.30 all’auditorium Santo Stefano, si tiene il primo dei due Incontri della memoria: Fulvio Salimbeni, docente all’università di Udine, parlerà di “Il fenomeno dell’esodo istriano dopo la seconda guerra mondiale”. 26 Dai nostri paesi Conegliano ESPOSE ALLA MOSTRA DE L’AZIONE 13 aprile 2008 gliano, curata da Marco Goldin. In quell’occasione era stata la più giovane espositrice accanto ai maestri storici del secolo passato. Il suo percorso la aveva portata a Londra dal 1996 al 2003, dove aveva conseguito il master in tecniche dell’incisione. Nella città inglese aveva anche partecipato ad esposizioni in prestigiose sedi, come la Royal Academy, la Mall Galleries e la Camberwell College of Arts. Nel 2006, Manuela aveva partecipato a “Sacro contemporaneo” una bella esposizione a Conegliano, che celebrava i novanta anni di attività de L’Azione. In quell’occasione erano visibili dei toccanti disegni che in modo minimale e diretto rappresentavano la corona di spine. Inoltre erano esposti dei suggestivi dipinti raffiguranti miriadi di candele e lumini, avvolti di spiritualità. Due peculiari modi di interpretare il sacro mediante una figurazione contemporanea. La scomparsa di un’artista ancora così giovane addolora particolarmente. È da sperare che i suoi lavori continuino a parlare per lei. Proprio in questi giorni è in atto una sua mostra a Conegliano. Visitarla di cer- AREA EX ZANUSSI, SI DILATANO I TEMPI DEL RECUPERO Pittoni e la stazione dei treni? Verrà mai realizzato il nuovo municipio? E la piazza? E il famoso parco “grande sette volte quello di piazzale Santa Caterina”? Visto che i cronoprogrammi sono “indicativi”, che tempi reali ci sono per la bonifica ambientale e il recupero urbanistico di quest’area? C’è il rischio che rimanga per anni, forse per sempre, così come oggi la vediamo? L’assessore all’Urbanistica, Alessio Casagrande, non ne parla volentieri. «Non ci sono novità per il nuovo municipio – taglia corto –, al momento c’è la foto (il pannello fotografico ben visibile da via Battisti, ndr). Non ci sono tempi certi per il recupero dell’area nord, ma il privato finora ha rispettato i termini previsti in convenzione». Quali siano questi termini però non si dice. Nessuno in città, ovviamente, si augura che un intervento ambientale e urbanistico tanto importante si areni. Aprire un dibattito, rompendo il silenzio attorno al futuro dell’area Zanussi (in particolare della parte di interesse pubblico), sembra quanto mai urgente. L’Azione, a partire dal prossimo numero, stimolerà protagonisti e osservatori a intervenire e prendere posizione sul tema. Francesca Nicastro BREVI CONEGLIANO Addio Manuela l 17 marzo è scomparsa IteManuela Bordin, valenartista delle nostre terre. Nata nel 1963 a Maser, aveva compiuto i suoi studi all’Accademia di Venezia, seguendo i corsi di pittura del maestro Carmelo Zotti. Nella sua carriera a- veva partecipato a numerose rassegne personali e collettive, sia in Italia che all’estero. La prima mostra che le aveva dato una certa notorietà era stata “Incisori trevigiani del Novecento” svoltasi nel 1988 a Palazzo Sarcinelli a Cone- Bonifica al rallentatore P rocede a rilento la bonifica dei terreni inquinati in area ex Zanussi, oggetto quest’ultima dell’imponente piano di recupero “Setteborghi”. La questione è stola sollevata in consiglio comunale, ai primi di febbraio, dai consiglieri di minoranza che hanno chiesto la revisione del progetto di bonifica (richiesta respinta dalla maggioranza). Secondo tale progetto, infatti, l’intervento di risanamento con asportazione e smaltimento del terreno inquinato nell’area ex mensa (dove sono state costruite le torri verdi) e in buona parte dell’area nord (escluse le zone Ruio, parco e fonderia) avrebbe dovuto essere effettuato entro il 31 dicembre 2007. Le tre zone rimanenti andavano quindi bonificate entro settembre 2008. Ma ad oggi solo l’area ex mensa è stata bonificata, per poter lasciare posto al centro direzionale Piaz- zaffari. Tra le azioni di bonifica non effettuate ci sarebbe anche quella intorno al pozzo per la captazione dell’acqua potabile, aperto in area nord. E sarebbero stati disattesi pure i monitoraggi delle acque sotterranee e superficiali, finalizzati a verificare la presenza di metalli pesanti. Parte del terreno inquinato, inoltre, deve ancora essere smaltito e si trova stoccato, pur isolato e in condizioni di sicurezza, dentro i capannoni della zona nord. Lo slittamento dei tempi ha messo in allarme anche gli uffici comunali, che hanno inviato sollecitazioni e richieste di chiarimento alla Conegliano iniziative immobiliari, titolare del recupero, secondo la quale, però, «lo schema temporale contenuto nel progetto non è da ritenersi vincolante ma indicativo, in quanto i tempi di effettiva realizzazione (della bonifica, n- dr) saranno comunque in funzione dell’evoluzione del Piruea». In parole povere, la bonifica verrà effettuata quando, e se, le nuove aree verranno edificate, a prescindere dal cronoprogramma indicato nel piano. Posizione comprensibilissima dal punto di visto del privato che, per poter investire in nuovi interventi, deve prima aver “realizzato” con i vecchi (borgo Porta e Piazzaffari). E “realizzare” non è facile, in questo momento di forte stagnazione del mercato dell’edilizia. Alla preoccupazione di carattere ambientale, dunque, se ne aggiunge un’altra, forse ancor più grave ma che in città nessuno sembra voler affrontare apertamente (e pubblicamente): quale sarà il destino della parte nord dell’area ex Zanussi, quella compresa, per intenderci, tra via Battisti, via to è un bel modo per mantenere vivo il suo ricordo. Carlo Sala Cuamm: serata sulla scuola realizzata nel sud Sudan Venerdì 11 alle 18 all’ex convento di San Francesco viene proiettato il filmato “Reportage dal sud Sudan”, in cui si racconta come il Cuamm ha riaperto l’ospedale di Yirol, in sud Sudan. Con anche il contributo fondamentale del medico missionario coneglianese Rinaldo Bonadio, che a Yirol è il direttore. Dopo la proiezione del filmato seguiranno le testimonianze di don Dante Carraro, medico e vicedirettore del Cuamm; Massimo La Raja, primo responsabile del progetto “Yirol: un’ospedale da riaprire”; Roberto Rambaldo, che a Yirol è responsabile di logistica e riabilitazione; Giannino Busato, referente del servizio di anestesia e rianimazione a Yirol, e Nicola Berti e Linda Previato, che hanno ideato il reportage. Con loro, naturalmente, anche Rinaldo Bonadio. In chiusura, saluti delle autorità. Serata con Cecchinel Il secondo ospite della rassegna “Per altri versi. Letture di poesia 2008” è il poeta Luciano Cecchinel che leggerà e commenterà i suoi versi venerdì 11 aprile alle 20.45 all’ex convento San Francesco. Organizzano il Comune e l’associazione Altrestorie. L’ingresso è libero. Musica per l’Ovci Nell’aula magna della Nostra Famiglia di Conegliano un evento di musica e solidarietà su iniziativa dell’Ovci (Organismo di volontario per la cooperazione internazionale). Per far conoscere l’Ovci venerdì 11 aprile alle 20.30 è stato programmato un concerto dell’ensemble “Bohémien”, neonata formazione musicale, e del gruppo “Settimanona” che propone in versione acustica il meglio del pop e del rock mondiale. La riabilitazione nella sclerosi Mercoledì 16 aprile alle 20.45 nella sede dell’Informacittà di piazzale San Martino a Conegliano secondo incontro sulla sclerosi multipla promosso dall’Aism cittadino. La dottoressa Paparella della Nostra Famiglia si soffermerà sulla riabilitazione nella sclerosi. Nella stessa sede ogni mercoledì alle 18.30 si ritrova un gruppo di persone affette da questa patologia insieme ad amici: tutti possono partecipare. Giovani politici a confronto Agenda Conegliano VENERDÌ 11 Alle 17.20, nella sala San Rocco, “Musica come espressione dell’anima”, conferenza della dottoressa Laura Spinazzè organizzata dall’Università degli adulti e anziani ma aperta a tutti. SABATO 12 Alle 21, nella sala Venturin della parrocchia Immacolata di Lourdes, la compagnia teatrale dell’Università adulti e anziani di Conegliano mette in scena “Sior Todero Brontolon” di Carlo Goldoni. Ingresso: biglietto unico 5 euro, ragazzi fino ai 12 anni gratis. DOMENICA 13 Alle 9, nella saletta attigua alla sala Informagiovani, mostra scambio collezionismo filatelico e numismatico. Ingresso libero. Alle 15.30, stadio comunale di rugby, per la serie C Conegliano-Montereale. Ingresso: 5 euro. MARTEDÌ 15 Alle 20.30, nell’aula magna de La Nostra Famiglia, conferenza “Lo sviluppo adolescenziale tra patologia e creatività, tra bisogno di appartenere e di diventare unico”. L’iniziativa si inserisce nel Progetto Con-fine. Relatrice Betty Conte, psicologa e psicoterapeuta. Partecipazione libera. MERCOLEDÌ 16 Alle 18, nella sede della Dama Castellana in viale Spellanzon, gare di dama aperte a tutti, ma in particolare ai ragazzi dagli 8 ai 15 anni. Alle 20.30, bar Radio Golden in piazzale San Martino 3, “Sguardi di… re- NEONATO giste”, lo sguardo femminile sul mondo attraverso il cinema. Approfondimenti critici e individuali. Proiezione del film “Ti do i miei occhi”, regia di Iciair Bollain (Spagna 2003). Ingresso libero. Alle 21, al teatro Accademia, per la rassegna “I grandi solisti” recital pianistico di Jin Ju, tra i più emozionanti giovani pianisti della scena concertistica internazionale. Ingresso a pagamento. GIOVEDÌ 17 Alle 18, nella sala conferenze in piazzale F.lli Zoppas, lettura del romanzo “Il barone rampante” di Italo Calvino a cura di Sandro Buzzatti. Ingresso libero. Farmacia di turno: Carli, via Matteotti 13/A, telefono 0438-24134. econdo maschietto in casa Pusca. Sabato 5 aprile è nato Niccolò, che ora farà compagnia ad Alessandro. Congratulazioni a papà Cristiano e a mamma Stefania Pedriali che lavora alla Tipse, la tipografia che stampa il nostro giornale. S Con un dibattito a più voci termina il percorso di avvicinamento alla politica intrapreso da alcuni giovani del Coneglianese che hanno raccolto l’invito del Gruppo Interfaccia Giovani. Il confronto, in calendario giovedì 17 aprile alle 20.45 al Ridotto del teatro Accademia, vedrà protagonisti giovani politici espressione di diversi partiti: Vito Giacino (Forza Italia), Nicola Atalmi (Pdci), Andrea Causin (Pd), Elena Donazzan (An) e Luca Volontè (Udc) (manca ancora il nominativo del rappresentante della Lega). Modera il giornalista della Tribuna Roberto Borin. Inaugurazione centro infanzia Isp Giovedì 17 aprile alle 17.30 si svolgerà la cerimonia di inaugurazione e benedizione del centro infanzia (asilo nido e scuola materna) “Il Giardino” della cooperativa Insieme Si Può in via XXVIII Aprile (di fronte alla chiesa di San Pio X). Durante la cerimonia il centro infanzia sarà intitolato al giornalista Giorgio Lago. Dai nostri paesi Coneglianese 13 aprile 2008 VAZZOLA / TANTI TESTI E FOTO INEDITI L’occupazione in un libro L a Grande Guerra a Vazzola e dintorni raccontata 90 anni dopo nel bel libro “Siamo passati. Luoghi della memoria e testimonianze sulla Grande Guerra a Vazzola, Visnà e Tezze”. Scritto da Veruska Agoloni, Enrico Bellussi, Vinicio Cesana, Mirca Dal- l’Ava, Andrea De Vido, Raffaella Furlan e Gianluca Zaia, il volume ricco di foto d’epoca, anche inedite, e di quasi 400 pagine, è stato voluto e incentivato dall’amministrazione comunale giacchè “è storia che ci riguarda da vicino ed ecco perché commenta il sindaco Gli autori del libro sulla Grande Guerra a Vazzola IL 12 CONCERTO Vazzola le iniziative in memoria dei 90 anni dalla Aconclusione della Grande Guerra proseguono saba- to 12 aprile con una serata dedicata alla lettura di scritti di persone che hanno vissuto la drammatica esperienza bellica e a canti dell’epoca presentati dal coro Col di Lana. Alle 20.30 nell’aula magna della scuola media. Maurizio Bonotto - abbiamo voluto ricordarla con un libro che potesse raccogliere le testimonianze, le foto e i racconti dei protagonisti”. Quella di Vazzola è dunque “storia che ci riguarda da vicino”, giacché è stato anche col raggiungere il Comune di Vazzola dal Piave che le truppe italo-inglesi hanno finalmente aggirato, in quella fine ottobre del 1918 gli AustroUngarici, mica tanto decisi ad arrendersi! A ricordare il sacrificio inglese in questa parte di terra veneta c’è a tutt’oggi il cimitero di guerra inglese di Tezze, che raccoglie 355 salme. Sulla dura occupazione dei militari nemici, giunti qui a Vazzola dopo la disfatta italiana di Caporetto del 24 ottobre 1917 il libro riporta 4 testimonianze, «importantissime- spiega Andrea De Vido - da diversi punti di vista: sono quelle di due sacerdoti, don Giovanni Dal Poz, parroco di Cimadolmo, don Amerigo Garbuio, parroco di San Michele di Piave, entrambi ospiti nei primi PONTE PRIULA MESSA PER CAMERUNESI abato 19 Aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Ponte della Priula verrà celebrata una messa da don Francesco S Toffoli per un gruppo di camerunesi che poi trascorreranno la serata in oratorio. L’incontro terminerà alle 23. BOCCA DI STRADA FESTA PER I 90 ANNI DI GINA FIORIN BOTTOLO l 12 aprile la cara Gina Fiorin Bottolo IPerfesteggia il novantesimo compleanno. questa occasione gli amici del gruppo della ginnastica Auser di Santa Lucia di Piave porgono tantissimi auguri. La messa di ringraziamento verrà celebrata in parrocchia domenica 13 aprile alle 10.30. SUSEGANA A 33 ANNI È MANCATO DENIS CATTELAN on curerà più l’immaN gine del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave Denis Cattelan, 33 anni, di Colfosco, strappato alla vita da una malattia con cui conviveva dall’età di 3 anni. La fibrosi cistica lo ha stroncato il 5 aprile in un centro ospedaliero specializzato di Verona dove Denis era ricoverato da circa 3 mesi. Collaborava con il Consorzio delle Pro Loco da una decina d’anni, prima grazie a una borsa di studio-lavoro e poi come vo- lontario, impostando la grafica di tutti gli opuscoli, i libri, i manifesti dell’organizzazione presieduta da Roberto Franceschet. Un giovane con tanta voglia di vivere, Denis, ma affetto da una malattia dall’aggravamento progressivo e invalidante. Si era diplomato al liceo artistico di Treviso e fino allo scorso mese di settembre lavorava in una importante tipografia. Il computer era la sua passione, diventata strumento di lavoro. I funerali si sono svolti l’8 a- prile nella parrocchiale di Colfosco. Lascia il papà Sergio, la mamma Elsa che gli è stata a fianco fino alla fine e la sorella minore Morena. mesi dell’invasione in canonica a Vazzola, due ragazze, Maria Nardi di Vazzola ed Elisabetta Fagnol di Visnà». Ernest C.Crosse combattente della 7ª Divisione Britannica ci racconta poi la battaglia finale e la liberazione di Vazzola avvenuta all’una del 29 ottobre 1918. Desiderio Tomasin e Battista Gava ci narrano invece quella Grande brutta Guerra vissuta a Vazzola e dintorni con la disarmante sincerità di bimbi qual’erano all’epoca. «I Germanici quando avevano sete, entravano in una cantina, sparavano alla botte e - ricorda Tomasin - bevevano il vino fino a ubriacarsi. Nel primo mese d’invasione fecero uno sperpero di cibo impressionante». Battista Gava è rimasto invece colpito dalla distruzione del campanile di Vazzola: «Io ero in piazza, poco distante. I tedeschi lo hanno minato. I tedeschi si distinguevano per il cappello,che era diverso. La maggior parte di quelli che lo hanno fatto saltare erano tedeschi!». “Siamo passati” è stato presentato a Vazzola sabato scorso, 5 aprile, dagli autori in un’affollata aula magna della scuola media. Mario Sanson 27 S. LUCIA L’ADDIO A BRUNELLO a capiente arcipretale di L S. Lucia di Piave non è bastata ad accogliere la folla che ha gremito l’ampia navata per dare l’ultimo saluto all’indimenticabile Flavio Brunello, classe 1950, strappato improvvisamente e troppo presto alla moglie, ai figli e ai nipotini, il primo aprile. Molti, all’esterno, hanno assistito alla messa in suffragio. La manifestazione corale dell’affettuoso addio conferma che Flavio era caro a tutto il paese e che ognuno lo sentiva suo amico. Figura stimata ed esemplare di lavoratore instancabile e di cristiano, ha vissuto per la famiglia, fedele ai valori civili e religiosi, disponibile sempre ad offrire il suo aiuto e la sua amicizia. Militante nel Gruppo Alpini e in altre associazioni di volontariato, si è distinto come collaboratore e sostenitore insigne del Comitato Antica Fiera. Sorridente operatore di aggregazione offrì a molti l’occasione di gustare la gioia della più autentica convivialità e dello stare insieme in amicizia. All’uscita della chiesa lo attendeva una carrozza al tiro di quattro cavalli bianchi, la sua passione, che l’hanno trasportato nell’ultimo viaggio verso la Gerusalemme celeste. Giustamente, come ha affermato all’omelia padre Mario - che trent’anni fa ha benedetto il matrimonio di Flavio con Gianna Venturin - dobbiamo ringraziare il Signore per avercelo dato. Innocente Soligon 28 Dai nostri paesi Coneglianese SAN FIOR / AL CENTRO MEDINFIOR SEI MEDICI DI BASE Medici insieme, si parte U n’associazione che mette a disposizione la propria casa, tre comuni e sei medici di base. Nasce così il Centro di Medicina Generale Medinfior, ovvero l’Utap (Unità territoriale di assistenza primaria) che ha trovato collocazione nella sede dell’associazione Lotta Contro i Tumori Renzo e Pia Fiorot a San Fior. Per dodici ore al giorno, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e per due ore al sabato mattina e nei prefestivi, è garantita la presenza del medico, coadiuvato da una segretaria che accoglierà i pazienti, organizzerà gli appuntamenti, sbrigherà le faccende burocratiche. Un’infermiera effettuerà medicazioni, elettrocardiogrammi, prelievi, vaccinazioni. Sono poi previsti, in base alle necessità della popolazione e alla richiesta dei medici stessi, eventuali interventi di specialisti. Continueranno parallelamente a funzionare gli studi periferici dei membri dell’Utap. Potranno accedere al Centro Medinfior i pazienti delle dottoresse Villani e Dal Borgo e del dottor Dalla Torre di San Fior. Per Godega hanno aderito i medici Pizzolon e Ricciardi e per Orsago la dottoressa Gratino. La nuova realtà è stata presentata martedì scorso ai rappresentanti dei Comuni, delle parrocchie e delle associazioni del territorio, alla presenza del presidente del Tribunale del Malato. «È questo - ha affermato la dottoressa Elena Villani, coordinatrice del progetto - un modo nuovo di vedere la medicina di famiglia. Siamo i pionieri e auspichiamo che in seguito altri colleghi si uniscano a noi. L’Utap è un insieme di medici di famiglia che garantiscono assistenza in una sede unica. Inoltre i computer sono collegati in rete con l’ospedale, con il distretto, con la direzione dell’azienda e ciò porterà diversi vantaggi quali la possibilità di prenotare le visite o di accedere alle cartelle cliniche in caso di ri- ORSAGO CONVEGNO, BIVACCO E MESSA roseguono a Orsago le iniziative per P il 40° di fondazione del gruppo scout. Venerdì 11 aprile alle 20.45 al cinema Cristallo si tiene una tavola rotonda sul tema: “L’educazione oggi della famiglia, della fede, dell’Agesci”. Intervengono Gian Antonio Dei Tos, don Francesco Marconato e don Andrea Sech. Modera Pino Marconato. Sabato 12 alle 20.30 nella piazza di Orsago ci saranno canti, danze, bans e storie intorno al fuoco di bivacco. Infine domenica 13 nel corso della messa delle 10.30, cui sono stati invitati tutti gli ex assistenti del gruppo, vi saranno le promesse e il rinnovo. Dopo il pranzo comunitario i festeggiamenti si concluderanno con il lancio di un messaggio di gioia e di speranza. S. FIOR: CHIUSURA MATERNA, SOLUZIONE amministrazione coL ’ munale di San Fior, valutando che i bambini che frequentano la scuola materna paritaria del capoluogo subiranno dei disagi nel periodo di transizione tra la sua chiusura (nel 2009) e la costruzione di un nuovo plesso scolastico, ha ritenuto opportuno prevedere l’erogazione di un contributo rivolto alle loro famiglie. Contributo che servirà per coprire in parte la retta della scuola dal momento che i bimbi dovranno frequentare i plessi o di Castello Roganzuolo, o di San Fior di Sotto oppure di Comuni limitrofi. A questo si aggiungerà la possibilità, attualmente in fase di verifica, di riorganizzare il trasporto all’interno del Comune in modo tale da permettere anche ai piccoli del capoluogo di usufruire del pulmino nel caso in cui si debbano recare nelle scuole delle frazioni. Il sindaco prenderà inoltre contatti con le realtà educative dei Comuni limitrofi in modo tale da chiedere la disponibilità e cercare di far sì che gli alunni che abitano nelle zone poste al confine del territorio comunale possano utilizzare il trasporto della scuola materna in cui sono iscritti anche se essa è situata in un altro Comune. Se ciò sarà fattibile l’amministrazione comunale sanfiorese parteciperà alla spesa con un contributo economico. Il tutto è stato spiegato in un incontro tenutosi in municipio al quale erano invitati i genitori dei bambini interessati all’argomento. «Riteniamo - afferma il sindaco Cesare De Martin - che sia opportuno dare un contributo alle famiglie per i disagi economici che dovranno sopportare nel periodo di transizione successivo alla chiusura della scuola paritaria. È impossibile per noi realizzare subito una struttura, ci vuole il tempo tecnico di due o tre anni». Nel constatare che la nuova scuola materna costruita dal Comune non sarà inaugurata dai loro figli, i genitori intervenuti all’incontro hanno tuttavia sollecitato l’amministrazione ad attivarsi perché il nuovo edificio venga realizzato il più velocemente possibile. GDN 13 aprile 2008 covero». «Questa struttura - ha sottolineato il responsabile del Distretto Sud dell’Ulss 7, dottor Tabaccanti - è innovativa e la Regione ha fatto suo il progetto. È un’esperienza bella tra Azienda Sanitaria e Comune alla quale collabora anche un ente no profit come l’associazione Fiorot che ha messo i suoi spazi a disposizione. Qui verrà attuato il sistema di telemedicina permettendo ad esempio di effettuare in loco un prelievo e tramite il collegamento con il laboratorio avere il risultato in tempo reale». «Credo - ha espresso il presidente dell’associazione, Silvano Fiorot - che questa sia una conquista attraverso la quale vengono date risposte immediate all’utente. È un seme che è stato posto nel terreno, ora dobbiamo coltivarlo». L’ultimo ostacolo da superare è dato dal trovare un accordo tra l’associazione e il direttore generale dell’Ulss 7 in merito alla convenzione per l’utilizzo da parte dell’Utap dei circa 500 metri quadrati della struttura di via Mel a San Fior. Dopo di che tutto sarà pronto per l’apertura del Medinfior. Gerda De Nardi BREVI PONTEBBANA GAIARINE: Tomasi in consiglio Fabio Tomasi, 42 anni, sostituisce Masih Asharaf nel ruolo di consigliere comunale a Gaiarine per il gruppo di opposizione “Insieme” guidato da Mirella Giust. ORSAGO: Bevilacqua illustra il patrimonio artistico della parrocchia Il patrimonio artistico della parrocchia di Orsago verrà illustrato da Silvia Bevilacqua, membro della Commissione Arte Sacra della diocesi, nel corso di un incontro aperto a tutti che si terrà giovedì 17 aprile alle 20.30 al cinema Cristallo. La bella iniziativa è del Circolo Culturale “Don Giuseppe Zago”. ORSAGO: iscrizioni funerarie Martedì 15 aprile alle 15 al cinema Cristallo di Orsago Roberta Zorzetto illustrerà le iscrizioni funerarie opitergine. Organizza il Circolo Culturale Don Zago. SAN FIOR: incontro con Nicola Pin Venerdì 11 alle 20.30 in canonica a San Fior di Sotto incontro con Nicola Pin, giovane vittoriese, casco bianco Caritas in Rwanda, che racconterà la sua esperienza di servizio civile nel Paese africano. CODOGNÈ: Colonna Infame Sabato 12 aprile alle 20.30 alle ex scuole Ancilotto di Codognè la compagnia teatrale Colonna Infame propone la commedia “Terapia di gruppo” di C. Durang. Nell’ambito della rassegna “Codognè a teatro” che terminerà sabato 19 con l’interpretazione della Locandiera di Goldoni da parte della compagnia Tremilioni. Organizza il Comune. Ingresso 5 euro, gratuito per gli under 16. Dai nostri paesi Friuli 13 aprile 2008 FESTA DELLA FAMIGLIA A FRATTA DI CANEVA Ancora amore embra aumentare semSseparazioni pre più il numero delle e dei divorzi, che rompono l’unità familiare e creano non pochi problemi ai figli, spesso vittime innocenti di tali situazioni. Succede a volte che le coppie non fanno tempo a promettersi amore eterno, che già “scoppiano”. Tuttavia, ci sono molte altre coppie che, senza fare troppo rumore, riescono a testimoniare un amore che dura nel tempo. Per dare voce a queste testimonianze positive ed incoraggianti, anche quest’anno, domenica 20 aprile si terrà la “Festa della famiglia”, organizzata dalla Pro loco di Fratta, in collaborazione con la parrocchia. La festa è una delle occasioni per creare dei lieti momenti nella comunità frattese e per rafforzare rapporti amichevoli tra i suoi membri. La giornata inizierà alle 11 con la messa per tutte le famiglie della comunità, ricordando in particolare gli anni- DOMENICA 20 Durante la messa le coppie rinnoveranno le promesse fatte nel giorno del matrimonio versari di matrimonio. Sarà animata dal coro di Fratta e Fiaschetti e presieduta dal parroco don Alessio Magoga. Durante la celebrazione religiosa, il parroco inviterà le coppie, 270 KM E IL PAVÈ PER 19 CICLOAMATORI DEL GC MESCHIO “Fantastico inferno” In bici nelle Fiandre D a Caneva all’inferno del nord, stavolta non nelle miniere di carbone, ma sul pavè del Giro delle Fiandre. L’esperienza probante l’hanno vissuta sabato 5 aprile 19 cicloamatori tesserati per il Gruppo cicloturistico Meschio di Fratta. Il gruppo, capitanato dal vicepresidente Vito Corbanese, socio fondatore del Meschio, ha percorso l’intera “Ronde”, il campionato mondiale dei belgi, per un totale di 277 chilometri, diciamo così, indimenticabili. «Non pensavamo di vivere un tale inferno – ha raccontato Corbanese –. Abbiamo trovato la neve e una temperatura prossima agli zero gradi. Il pavè, poi, è terribile, qualcosa di molto diverso da quello che siamo abituati a vedere nei centri storici come Vittorio Veneto. Abbiamo corso su un’autentica pietraia, con il continuo rischio di cadute. La gran parte dei 20 muri distribuiti sul percorso l’abbiamo affrontata a piedi con la bicicletta alla mano. Nonostante tutte queste difficoltà, siamo riusciti tutti a concludere la gara. L’importante era non farci male». Come è nata l’idea di assaporare il Grammont e gli altri muri che hanno fatto la storia del ciclismo? «A novembre ci siamo decisi di partecipare alla gran fondo sul percorso del Giro delle Fiandre. Un nostro tesserato, Mario Feltrin, l’aveva già disputata, così ci ha convinti a provare. Di sicuro non ripeteremo l’esperienza che è stata durissima dal punto di vista agonistico, però nel 2008 saremo al via del- che festeggiano l’anniversario, a rinnovare le promesse fatte nel giorno del loro matrimonio. La festa proseguirà poi con il pranzo nel salone della Casa 29 della gioventù. Sempre in quest’occasione, sarà ricordato anche il trigesimo dalla morte di don Antonio Baccichetti, mancato il 20 marzo scorso. Don Antonio è stato parroco della nostra piccola comunità per trent’anni ed ha aiutato a crescere e sposato molti dei nostri parrocchiani. Per molti fidanzati e sposi, don Antonio è stato un maestro di vita e una guida preziosa. Valentina Vecchiato BREVI FRIULI GHIRANO: cena per il restauro dei registri parrocchiali Sabato 19 aprile, alle 20, si terrà una cena di beneficenza alla Casa famiglia di Ghirano. Servirà a raccogliere fondi per il restauro dei registri parrocchiali. Organizzano Azione cattolica, parrocchia di Ghirano, Ghirano Porte Aperte e Conti Prata. Per prenotare: 0434626055. SACILE: concerto in Duomo Sabato 12 aprile, alle 21 in Duomo a Sacile, “Concerto per il dono” del coro Ruffo accompagnato dall’orchestra Akroama. Dirige Alberto Pollesel. SACILE: inaugurazione centro Zanca Venerdì 11 aprile, alle 17, si tiene l’inaugurazione del centro giovani Zanca dopo i lavori. Nell’occasione la sala incontri verrà dedicata al professor Paolo Brugnacca. SACILE: premio al coro Livenza Sabato 12 aprile, alle 10 nella chiesa di San Gregorio, si tiene il convegno “Sacile e la Livenza: approdi, accessi, difese” organizzato dal Lions Club. Nell’occasione il Lions consegnerà al coro Livenza di Sacile il Premio Livenza. TAMAI: incontro sull’infarto DICIANNOVE “LEONI DELLE FIANDRE” uesti i protagonisti dell’impresa in Q Belgio: Walter Bonaldo, Luciano Bit, Roberto Brocchetto, Fausto Cadorin, Vito Corbanese, Fabio Faldelli, Mario Feltrin, Sergio Ghirardo, Bruno Giust, Luciano Maiutto, Giancarlo Manfè, Andrea Pivetta, Giovanni Pizzinat, Stefano Poser, David Robinson, Roberto Santin, Renato la Liegi-Bastogne-Liegi». Che accoglienza avete trovato? «Sotto questo punto di vista fantastica. In tutto abbiamo partecipato in 16 mila da tutto il mondo con una notevole cornice di pubblico. Certo il maltempo non ha permesso di vedere le scene alle quali abbiamo assistito il giorno dopo al Fiandre dei professionsiti: basti pensare che alla partenza c’erano 30 mila spettatori, ogni paese è imbandierato, è uno spettacolo indescrivibile». In occasione del Giro delle Fiandre, inoltre, una delegazione del Gc Meschio ha visitato Waterloo e ha incontrato gli emigranti originari di Caneva. Giacinto Bevilacqua Tacerbi, Hermes Tavian e Gianni Vallin. Per la presentazione del Gruppo ciclistico Meschio formazione per il 2008, forte di 140 iscritti, l’appuntamento è domenica 13 alle 9.45 in piazza a Fratta di Caneva, per partecipare alla messa delle 10. A seguire la foto sociale in divisa, poi il rinfresco. Venerdì 11, alle 20.30 nella sala parrocchiale di Tamai, serata di informazione medica sull’infarto miocardico acuto organizzata dall’Afds (Associazione donatori friulani di sangue). Parlerà Matteo Cassin, medico dell’Unità operativa cardiologica dell’ospedale di Pordenone. Assistere chi soffre di demenza Si chiudono il 15 aprile le iscrizioni al corso di formazione “L’assistenza alle persone affette da demenza” organizzato a Sacile da cooperativa sociale Itaca e Codess Fvg, in collaborazione con il Comune di Sacile. Il corso si svolge tutti i martedì (14.30-17.30) dal 29 aprile al 27 maggio alla Casa anziani di Sacile. La partecipazione è gratuita. Informazioni: 0434-366064, [email protected]. CANEVA / CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLA CAVA CAPRIOLI Non cambiano idea ava Caprioli: conferC mata la riapertura con bonifica ambientale ma cambia l’iter amministrativo. È questa la sostanziale novità emersa al consiglio comunale di Caneva riunitosi in seduta straordinaria su richiesta delle opposizioni. Quattro ore di accese discussioni non hanno spostato il parere dell’amministrazione comunale, sulla quale sono piovuti gli strali delle minoranze consiliari e del comitato spontaneo sorto per contrastare la riapertura della cava. Il sindaco Renato Mirto Monte, infatti, ha confermato il progetto di rimuovere circa 500 mila metri cubi di materiale e la realizzazione di opere pubbliche per 600 mila euro. L’introito complessivo per le casse comunali si aggirerà sul milione di euro. Per effetto dell’entrata in vigore di una nuova normativa nazionale, va, invece, riformulato l’iter amministrativo. Sarà ora necessario richiedere la Valutazione d’impatto am- bientale semplificata, il cosiddetto “screening”. A breve il consiglio comunale si riunirà per approvare la necessaria variante urbanistica. Da parte loro le minoranze rimangono arroccate sulle loro posizioni: no all’apertura di una terza cava, per di più non servita da una viabilità adeguata e contestata dai residenti. GB PROGETTO CONFERMATO 500 mila nuovi metri cubi di scavi in cambio di 600 mila euro di opere pubbliche 30 Dai nostri paesi Opitergino 13 aprile 2008 ODERZO / NUOVA SEDE ADVAR FONTEGO AGIBILE (UN PO’...) omenica 20 l’Advar (AsD sistenza Domiciliare Gratuita Alberto Rizzotti) i- stata dichiarata parÈ zialmente agibile la sala del Fontego a Porto- naugura la sua nuova sede a Oderzo. Si trova in via Roma 86/1 (nella foto Longhi). Il taglio del nastro sarà alle 17.30; a precederlo, alle 15.30 in piazza Grande, lo spettacolo di teatro danza “Ereminio”. Alle 19.30 presso la cantina Opitergium ci sarà la cena pro-Advar preparata dagli Alpini. Si richiede un contributo di 15 euro; per prenotare chiamare 0422 202155 o 349 7668934. buffolè. Dunque le sedute del consiglio comunale possono continuare a tenersi lì. Il pavimento aveva subito un cedimento la seconda domenica di marzo. Il soffitto sotto la loggia è stato puntellato per evitare guai peggiori. «Non abbiamo ancora deciso che tipo di intervento attuare - dice il sindaco Diego De Marchi - perché stiamo attendendo il sopralluogo della Soprintendenza. Molto dipenderà dalle prescrizioni che la stessa ci darà. Si potrebbe ad esempio intervenire con dei sostegni in acciaio affiancati alle travi, una soluzione tecnologica non troppo costosa, ma che forse è troppo "moderna" per un soffitto di questo tipo».AF RUSTIGNÈ, RAPPORTI TESI TRA LE ASSOCIAZIONI SEI MESI SENZA ALTALENA L’altalena della discordia Polemiche a mezzo stampa tra Gruppo Sportivo e Fontana. Chi ci rimette? I bambini. E Rustignè. A ncora una volta a Rustignè una polemica di paese finisce sui giornali. Nella frazione opitergina da qualche anno l’impegno e la competizione tra due associazioni ricreative, il Gruppo Sportivo e l’Associazione La Fontana, ha fatto in modo che nel paese attualmente si svolgano un numero di iniziative notevole per un paese di appena cinquecento anime; l’altra faccia della medaglia è che la convivenza tra i due gruppi non è stata sempre pacifica. Fin qui, purtroppo, niente di anormale: lavorare in armonia tra gruppi che operano nello stesso paese o città, laici e/o parrocchiali, non è facile. Già a novembre 2006, ad esempio, un malinteso tra i due gruppi fece sì che fossero organizzate due feste degli anziani lo stesso giorno nello stesso luogo. Questa volta il pomo della discordia è l’altalena presente nel giardino del centro ricreativo La Fontana. Questa, a settembre 2007, è stata tolta dalla sua sede originale, demolendo i plinti in cemento che la ancoravano al suolo, perché intralciava il capannone della festa delle castagne, organizzata dagli sportivi. A distanza di più di sei mesi non è stata ancora risistemata dal Comune e giace, transennata ed inagibile, di fianco all’edificio. Secondo quanto dichiarato da Policarpo Pezzutto, vicepresidente del Gruppo Sportivo, il gioco non è stata ancora sistemato in quanto l’associazione La Fontana, durante una riunione svoltasi pochi giorni fa ha chiesto di aspettare poiché non ha anco- ra deciso dove collocarla. Michele Narder, presidente dell’Associazione La Fontana, ha voluto rispondere nel forum online del paese (www.rustigne.forumfree.net) , sostenendo che tale riunione non c’è mai stata e denunciando il comportamento del Gruppo Sportivo che avrebbe spostato l’altalena, bene pubblico, senza autorizzazione. Infine Narder ricorda che «nemmeno l’amministrazione comunale», pur essendo a conoscenza del problema da novembre, «ha fatto nulla per sistemare la cosa». Chi ha ragione? Ai lettori, e agli interessati l’ardua sentenza. Ma come mai a Rustignè l’impegno gratuito di due gruppi di volontari anzichè collaborare per il bene comune, o quantomeno coesistere pacificamente, porta scintille? E come mai anche un’altalena puo’ diventare un affare di Stato, pardon, di paese? Andrea Pizzinat BREVI OPITERGINO BASALGHELLE: Mostra dei vini Al via venerdì 18 a Basalghelle la trentunesima “Mostra dei vini”. Tra gli appuntamenti di rilievo: mercoledì 23 alle 20 la messa in onore del patrono San Giorgio con il coro “Armonia in spirito libero”; sabato 26 alle 14.30 la prima marcia non competitiva di 6 km “Camminano insieme famiglie di tre comunità”; domenica 27 alle 20.30 concerto con il coro Monte Peralba e il coro Contrà Camolli. COLFRANCUI: incontri per genitori Il centro infanzia Piccolo Principe di Colfrancui organizza il ciclo di incontri dal titolo “Vitamine per genitori” con la pedagogista e coordinatrice di asili nido Laura Loffredi rivolti a coppie con figli fino a 7 anni. Questi i titoli degli incontri: “Ci vuole tempo per imparare a volere bene ad un figlio“ (giovedì 17 aprile), “Comportamento aggressivo: prevenire e risolvere il problema” (giovedì 8 maggio); “La battaglia della pappa” (15 maggio). Gli incontri inizieranno alle 20.30: è previsto il versamento di una quota di iscrizione di 10 euro FONTANELLE: Gian Antonio Dei Tos parla del valore della famiglia Martedì 15 alle 20.30 presso la sala Marcuzzo a Fontanelle Gian Antonio Dei Tos tratta il tema “Famiglia: valore e risorsa per la società”. Organizzano le parrocchie di Lutrano e Fontanelle. ODERZO: in bici in Senegal Giovedì 17 alle 15 presso l’aula magna dell’istituto Sansovino presentazione del libro “Buongiorno Senegal, in bicicletta da Dakar a Podor”. Sarà presente l’autrice Cecilia Gentile, giornalista di Repubblica. ODERZO: incontri con l’autore Prosegue il circolo “La biblioteca incontra l’autore” a Oderzo. Venerdì18 alle 18 Giorgio Fontana presenterà a Palazzo Foscolo “Il buio addosso” di Marco Missiroli. Il 730 non ti entra in testa? Vieni al Caaf Cisl Troverai persone che conoscono i tuoi problemi e ti aiuteranno a trovare le soluzioni più vantaggiose. Scopri i valori di una grande organizzazione sempre al tuo servizio! A FRATTA LITE SUL SEGGIO aese che vai, diatriba P che trovi. A Fratta lo spostamento del seggio elettorale dall’ex scuola elementare alla sede recentemente ampliata dell’associazione Fratta Unita ha provocato qualche malumore tra questi ultimi. In un articolo apparso nell’ultimo numero del giornalino "Il filo", che viene recapitato gratuitamente a tutti gli opitergini, Maurizio Sarri dell’associazione Fratta Unita, (che è anche consigliere comunale per la Lega Nord), sostiene che la decisione è stata presa unilateralmente dal Comune, senza chiarezza e senza consultare l’associazione, con danno al regolare svolgimento delle proprie attività. L’articolo sostiene i- TO? AFFIT SEI IN 730 fai il ERAI RICEV 0 euro! 0 a 30 da 15 INALI MEDIC I DEI NTRIN noltre che anche a Fratta, come pure a Rustignè, Piavon e con la Protezione Civile, l’amministrazione avrebbe fatto pressioni per escludere persone a lei politicamente avverse. Il sindaco Dalla Libera (nella foto), da parte sua, così commenta: «sono accuse totalmente prive di fondamento, e anche di cattivo gusto: l’amministrazione ha altro a cui pensare. Chi sostiene queste ipotesi dovrebbe fare nomi e cognomi, non lanciare accuse generiche sui giornali». AP Con 730 e Unico assistito il Park Dal Negro è sempre gratuito (a metri 300 dalla sede, gratis 1 ora) SCO Deve ati! Ricordsere riportato es sempre acista il rm dal fa CALE TELEFONATE PER PRENOTARVI CONEGLIANO Via Cadore, 16 Tel. 0438/412186 VALDOBBIADENE Via Piva, 39 Tel. 0423/972880 MOTTA DI LIVENZA Piazza S. Rocco, 17 Tel. 0422/861820 VITTORIO VENETO Via Battisti, 5 Tel. 0438/53453 ODERZO Via Roma, 33 Tel. 0422/814718 PIEVE DI SOLIGO Via Sartori, 4 Tel. 0438/980833 E FIS ODIC TUO C Dai nostri paesi Opitergino - Mottense - Veneziano 13 aprile 2008 180 MAZZAROTTO RADUNATI A TORRE DI MOSTO GAINIGA / LADRI IN CANONICA, MA IL PARROCO LI FERMA uova visita dei ladri in N canonica a Gainiga. Questa volta però è anda- rano in 180 domeniE ca scorsa a Torre di Mosto (nella foto di Toni Chies) i discendenti di Luigi Mazzarotto e di Giovanna Pasquon. Il gruppo ha partecipato alla messa nella chiesa arcipretale, ed ha poi fatto visita al cimitero ricordando i nonni e gli altri congiunti. Ne è se- guito il pranzo al ristorante Melidissa, scelto in quanto luogo di provenienza della nonna Giovanna. E per dirla con Giuseppe “Cici” Pochi ma grandi S Si interverrà anche in via Garibaldi con i 450 mila euro extra pagati dagli imprenditori dere la testa sotto la sabbia». “Realtà” significa che mentre in Oderzo la vicenda del parco commerciale si trascinava nei tribunali amministrativi a suon di carte bollate, nelle zone limitrofe - periferia di Treviso, di Pordenone, di San Donà di Pia- Mazzarotto: “Senza la Storia la terra è come il deserto. Per fermarla bisogna piantare alberi. Gli alberi sono le famiglie”. Per gli imprenditori ingrandire le attività è una necessità per contrastare la concorrenza dei centri commerciali dei dintorni AI MASOTTI I NEGOZI SI AMPLIANO IN CAMBIO OPERE PUBBLICHE i ampliano le superficie dei negozi del parco commerciale che sta sorgendo nell’area Masotti. I negozi diventano più grandi, potendo oltrepassare la dimensione che era stata stabilita in 2500 mq, pur se la superficie commerciale totale non cambia. Lo ha stabilito il consiglio comunale nella sua ultima seduta, approvando l’accorpamento delle licenze, che da 13 passano a 7. Il supermercato previsto, tanto per fare un esempio, passa da 2500 a 5mila mq di superficie di vendita, più magazzini e locali di servizio. «Le esigenze del commercio sono cambiate rispetto a dieci anni fa - ha detto il vice sindaco Bruno De Luca nel motivare la modifica -. Bisogna affrontare la realtà e non nascon- ve - in poco tempo sono sorti degli shopping center di ampie dimensioni, che attraggono anche i consumatori opitergini. Dunque l’ampliamento delle superfici di vendita è uno strumento per contrastare la concorrenza, sempre più agguerrita in questo settore. Le attività che si trasferiranno al parco commerciale sono già presenti in Oderzo. Si tratta del supermercato Europa, dei negozi di abbigliamento Smart e Remix, di un Brico Center (bricolage/giardinaggio). Si aggiungono un bar/tavola calda e una sala giochi per bambini. Quale contropartita per l’accorpamento delle licenze, gli imprenditori del parco commerciale hanno offerto al Comune l’esecuzione di opere pubbliche per 450mila euro. Si va dalla sistemazione del sagrato del Duomo, a vari interventi migliorativi della viabilità (vie Maddalena, Garibaldi, Martiri della Libertà, Frassinetti…), alla costruzione di un piccolo tratto della futura pista ciclabile di Camino. Il parco commerciale dovrebbe aprire nell’autunno del 2008. Annalisa Fregonese ta male, nessuna refurtiva, grazie all’intervento del parroco don Guido Giotto (nella foto), che con i suoi 74 anni ha messo in fuga i malviventi. «Paura tanta... ma sono scappati!», sintetizza il parroco. I ladri sono entrati in azione di notte. Il loro “lavoro” è stato più lungo e più rumoroso del previsto, tanto che don Guido, non senza paura, si è svegliato e li ha aspettati. Fino a spaventarli e convincerli alla fuga. Del loro passaggio è rimasto tanto disordine nell’abitazione del parroco e un po’ di timore, considerando che non è la prima visita che i topi d’appartamento fanno in canonica a Gainiga. Anni fa vennero, e purtroppo ebbero successo: «rubarono centomila lire di offerte», ricorda don Guido. CEGGIA / BATTEZZANDI DI IERI E DI OGGI S’INCONTRANO omenica 20 aprile alle 15.30, si terrà alla Casa delD la Dottrina di Ceggia un ritrovo per i genitori che hanno battezzato i loro bambini tra aprile 2006 e il fine 2007. L’iniziativa, organizzata dalla parrocchia di Ceggia, sarà anche l’occasione per conoscere le nuove coppie che preparano ed accompagnano le famiglie a questa importante scelta per i loro figli. Durante l’incontro, i piccoli saranno accuditi da alcune animatrici. BREVI MOTTENSE MOTTA: incontri per la famiglia con mons. Luciano Padovese Venerdì 11 alle 20.30 in patronato a Motta conferenza “Ritmi del quotidiano nella famiglia - Tempo, lavoro, denaro”; venerdì 18, stesso luogo e stessa ora, il tema sarà “Abitare il mondo in coppia e in famiglia - Relazioni interpersonali e sociali”. Relatore è sempre mons. Luciano Padovese, per l’organizzazione di parrocchia di Motta e centro La Pira. MOTTA: mostra del libro e laboratorio di Erika De Pieri Aperta fino a domenica 13 a Motta di Livenza alla Castella la mostra del libro “Un libro conquista il mondo”: venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 18.30, sabato e domenica anche dalle 9 alle 12. Venerdì 18 alle 17 in biblioteca laboratorio per bambini con la fumettista mottense Erika De Pieri. CESSALTO / DOPO L’INCENDIO, CANONICA MESSA IN SICUREZZA NAVOLÈ DOPO IL FURTO IN CHIESA opo la grande paura, a Cessalto D si guarda al futuro. Scampato il pericolo costituito dall’incendio di Tristezza e speranza grosse dimensioni che ha rischiato di distruggere la cinquecentesca canonica, si fa la conta dei danni. «Ci è giunto - spiega il sindaco Giovanni Artico – un verbale dei Vigili del fuoco con la relazione dettagliata dell’intervento. Da quello che posso dire, la conclusione della relazione non è incoraggiante. Nel senso che parte dei locali della canonica deve ritenersi non agibile, visto che l’incendio ha minato la sicurezza del luogo». E dunque cosa farete? «Al momento abbiamo emesso un’ordinanza ur- gente perché venga messa in sicurezza l’intera area, per evitare che la gente passi nella zona. Inoltre so che la parrocchia ha attivato una perizia specifica per valutare l’entità del danno». Devono quindi fermarsi i lavori di sistemazione della canonica, iniziati qualche tempo fa e finalizzati al rinnovo dei locali che avrebbero ospitato attività parrocchiali. La scintilla che ha provocato l’incendio di sabato scorso è scoccata a causa di un cortocircuito del quadro elettrico; solo il pronto intervento dei Vigili del Fuoco di Motta, Mestre e Treviso ha evitato il peggio. GR coramento e speranza: Schesono i due sentimenti prova la gente di Na- Il sindaco Artico scruta l’incendio alla canonica Agenda Opitergino DOMENICA 13 A Portobuffolè in centro storico si tiene il mercatino dell’antiquariato. È di scena oggi a Rustignè la fiera degli osei. Ore 13.30 al Palasport: pallamano femminile, Oderzo-HC Malo. Ore 15.30 : rugby, Oderzo-Hercole Monselice. 31 Ore 16: calcio, Fontanelle - Libertas Ceggia. Ore 18: basket, Pmp Oderzo-Banca Marche Ancona. “Donna impegnata a costruire il proprio progetto di vita: l’ideale femminile tra crisi e tappe maturatice". Relatrice la dottoressa Elisa Rivaben. sana. Tema: “La rete dei servizi sociali quale risposta ai bisogni sul territorio”, relatore: Cristina Giandon, coordinatrice servizi sociali disabilità Ulss 7. MERCOLEDÌ 16 GIOVEDÌ 17 Ore 17 presso la sala concerti di Palazzo Moro: incontro organizzato dal Centro Italiano Femminile sul tema Ore 21 presso la biblioteca di Fontanelle: secondo incontro dei Cantieri della scuola di formazione sociale dioce- Farmacie di turno: Oderzo, Favero, via Garibaldi, 18 - Tel. 0422-712241. Portobuffolè: Grande, via Settimo, 7 - Tel. 0422- 850044 volè, che sta vivendo la triste esperienza della chiesa parrocchiale derubata dei suoi tesori. Lo scoramento è nel vedere come la chiesa di una piccola e ridente comunità, già funestata nel 2006 da un grave incendio, sia stata bersaglio da parte di malviventi senza scrupoli che non hanno esitato a spogliarla di quadri e oggetti che erano stati acquistati con i sacrifici di tutta la comunità, in tempi in cui la povertà dilagava. La speranza è che il clamore mediatico, a ben ragione suscitato da questo furto, faccia sentire i ladri sotto pressione e faccia loro comprendere che non sarà così facile per loro rivendere le opere. È certo che ad avere agito sono stati degli esperti in materia, che certo prima del furto hanno compiuto dei sopralluoghi sul posto. Perché tutto è stato organizzato con cura: lo dimostra il fatto che i ladri si siano addirittura recati nel vicino cimitero per prendere una scala grazie alla quale riuscire a staccare i quadri dal muro. Eppoi il fatto che abbiano tolto le tele dalle cornici, per trasportarle in modo più agevole. Le foto delle opere rubate sono state consegnate alle Forze dell’Ordine e tutto il mondo dell’antiquariato verrà tenuto sotto controllo. AF 32 Dai nostri paesi Veneziano - Memorie 13 aprile 2008 PREMIATO L’IMPEGNO DI INSIEME PER L’AFRICA PRONTA LA SCUOLA SAMBÙ IN GUINEA BISSAU “Ce l’abbiamo fatta” Bambini e ragazzi di Caboxangue. A destra: la scuola Sambù I timo gruppo di volontari è rientrato a fine febbraio. Tra di essi, una delle “nuove forze” coinvolte per la prima volta, Pietro Doretto, che a Caboxangue, il 13 febbraio, ha festeggiato i 70 anni. Certo, solo qualche mese fa non avrebbe mai immaginato di trascorrere così il suo compleanno, di volare a Lisbona, cambiare aereo per Dakar e poi avventurarsi in terra africana per una decina di ore con il fuoristrada. Ma se tornasse indietro, nonostante l’inevitabile nostalgia per i propri cari, lo rifarebbe. «L’immagine che mi è rimasta più impressa nel cuore – racconta Doretto – è la nuvola di bambini che corrono avanti e indietro, senza mai piangere. E poi le donne. Veri angeli della famiglia, instancabili, con secchi d’acqua in testa e u- no o due figli in braccio o sulla schiena, sempre al lavoro, molto di più dei mariti». Padre Gianfranco intanto, dall’Italia, continua a far sentire la sua partecipazione ai progetti di Caboxangue. E dalle pagine dell’ultimo numero del periodico dell’associazione lancia un appello a tutti i soci: “Adottiamo a distan- za la scuola Sambù”. L’adozione non di singoli alunni, ma di tutta una scuola, frequentata da circa 200 alunni. «L’adozione è un aiuto per tutti gli alunni della scuola – spiega padre Gianfranco –. Siamo già riusciti a consegnare un grembiule verde a ciascun alunno e uno zaino per trasportare i libri e quaderni». BD volontari dell’associazione Insieme per l’Africa ce l’hanno fatta. La scuola di Caboxangue, villaggio della Guinea Bissau, è praticamente finita e già da questo mese di aprile dovrebbe iniziare ad essere utilizzata da ragazzi e insegnanti. «Cinque delle sei aule sono agibili, così come i bagni – spiega il presidente dell’associazione Silvio Florian – manca solo l’intonaco esterno e la recinzione». Un risultato importante, ottenuto dopo tre anni di sensibilizzazione e di sacrifici da parte di molte persone da Ceggia, Gainiga e da tutto il Veneto. Anche quest’anno, nel periodo natalizio è partito un gruppo di volontari per trascorrere un periodo a Caboxangue e terminare i lavori. Il loro contributo è stato fondamentale. «Inizialmente temevamo di non farcela – racconta Florian – perché eravamo in forze ridotte, ma poi siamo riusciti a trovare la disponibilità di altri amici, che sono arrivati in Africa dopo il nostro rientro, dandoci il cambio». In tutto dodici persone, tra cui alcuni veterani e altri alla prima esperienza, accomunati dall’entusiasmo e dalla serenità che ricevono da questa terra lontana. Per Florian, Caboxangue è ormai una seconda casa: sono ben otto anni che con la moglie Giancarla torna S. PIETRO DI FELETTO COSTA DI CONEGLIANO VALLONTO RUA DI FELETTO BIBANO S. GIACOMO DI VEGLIA PIETRO BATTISTON (Bocci) n. 26.6.1905 - m. 15.4.1992 GIULIA FOLTRAN n. 9.8.1905 - m. 18.5.1987 DOMENICO CELOTTI n. 8.7.1923 - m. 8.4.2007 GIOACCHINO ZANELLA n. 27.3.1920 - m. 11.4.2002 CECILIA POL in VAZZOLA n. 20.11.1919 - m. 11.4.2001 ROSI BIDOGGIA in BATTISTELLA n. 17.5.1945 - m. 16.4.1994 mons. PIETRO ZAROS sacerdote diocesano n. 5.1.1909 - m. 17.4.1998 Nel 1º anniversario della tua chiamata al Signore, sei sempre nei nostri cuori, nei pensieri e nella preghiera. Sentiamo viva la tua presenza e siamo certi che continuerai a starci vicino e a guidarci nel cammino della vita. Tua moglie, sorelle, cognato e nipoti. Nel sesto anniversario della tua scomparsa, viviamo nell’eredità dei tuoi insegnamenti e del tuo amore. Con affetto e nostalgia, i tuoi cari. Con l’affetto di sempre ti ricordano il marito Luigi, le figlie, i generi, i nipoti e tutti i tuoi cari. Nel settimo anniversario della scomparsa sarà celebrata una messa domenica 13 aprile, alle 9.25, nella chiesa di Nogarolo. Ricordandoti sempre sorridente, tenendoti un posto tra i nostri cuori, marito e figli. Parenti e amici nel decimo anniversario lo ricordano con l’affetto di sempre. Cari papà e mamma, 16 e 21 anni sono trascorsi dalla vostra scomparsa, ma siete sempre nei nostri pensieri. I vostri figli e parenti tutti. regolarmente al villaggio. Dagli inizi, quando è iniziata l’avventura di Insieme per l’Africa per dare un sostegno alla missione del compaesano padre Gianfranco Gottardi, ad oggi, per finire l’ambizioso progetto della scuola primaria. Quest’ultimo soggiorno in Guinea Bissau è stato il primo senza padre Gottardi, attualmente a Gemona per ristabilirsi in salute, mentre nella missione sono stabilmente impegnati padre Joaquim, indigeno, e padre Casal Martin, portoghese. L’ul- ASSEMBLEA ASSOCIATIVA abato 19 aprile alle Srocchiali 18.30, nei locali pardi Gainiga, è prevista l’assemblea annuale dei soci di Insieme per l’Africa, che attualmente conta circa 180 tesserati. Tra i temi che saranno affrontati, la possibile mo- difica dello statuto per diventare Onlus (Organizzazione non lucrativa e di utilità sociale). Chi desidera associarsi può versare 10 euro sul conto corrente postale 49627565 intestato a Insieme per l’Africa. CAPPELLA MAGGIORE FRANCO GAVA n. 11.4.1935 m. 17.4.1999 SECONDO ROMANO GAVA LETIZIA SECCO in GAVA n. 13.3.1912 n. 22.3.1914 m.10.7.1979 m. 25.1.1996 Sono già passati degli anni dalla vostra scomparsa, ma sembrano pochi istanti, tanto è grande l’amore che ci lega. La vostra presenza è sempre forte, e ci guida nella vita. Amarvi è stato facile, dimenticarvi impossibile. Rosy, Paola e Romano. CORDIGNANO EMILIO ZARPELLON n. 18.6.1921 - m. 18.3.2008 Nel trigesimo della tua scomparsa, ti ricordiamo con affetto. Moglie, figlie e tutti i tuoi familiari. Oro in Marocco per Sara Cardin con successo l’attività Prosegue di Sara Cardin, la karateka di Ormelle, portacolori del Ponte di Piave. Nelle ultime settimane, infatti, Cardin, punta della na- zionale italiana, ha vinto la medaglia d’oro alla Coppa del Re “Mohammed IV” in Marocco. A Rotterdam, invece, difendendo i colori della sua società di club si è classificata terza agli open d’Olanda. Sara nel 2007 si era laureata campionessa del Mediterraneo a squadre juniores ed aveva vinto il bronzo agli europei ju- niores a squadre e il tricolore juniores individuale e a squadre. PODISMOLA MARCIA DEL REFRONTOLO omenica 13 ritorna una D della classiche del podismo non competitivo. A Refrontolo, infatti, si corrono la 26ª edizione della Marcia del Refrontolo passito doc e la Caminada a coppie “Lui & Lei”. LA DISCIPLINA È IN ESPANSIONE FRA I GIOVANI, MA NEI PALASPORT PORDENONESI MANCANO GLI ATTREZZI Ciclismo opo la spettacolare edizione D del 60° Trofeo Piva, classicissima per elite e under 23, vinta Povera ginnastica di Calderano che è attrezzata. Nel Pordenonese, invece, mancano proprio le strutture essenziali: nelle palestre non ci sono le travi o i buchi per le parallele». L a ginnastica artistica è uno sport che a livello giovanile è in continua espansione. Il movimento, tuttavia, dimostra delle notevoli differenze sui due versanti della nostra diocesi, quello veneto e quello friulano. In provincia di Pordenone, infatti, si avverte un paradosso: crescita di società e di atleti ma nelle palestre mancano gli attrezzi necessari alla pratica. Come può succedere? Lo abbiamo chiesto a Linda Cella, residente a Gaiarine, tecnico della società Ginnastica Moderna di Sacile e delegato provinciale di Pordenone della Fgi. «La grossa difficoltà per le 13 società della provincia di Pordenone sta nell’organizzare le gare- ha spiegato Linda, 26 anni, laureata in scienze motorie-. Il problema è rappresentato dall’assenza di strutture adeguate: le palestre, anche le più grandi, come il Palamichelet- Le società di ginnastica artistica attive in diocesi: to di Sacile o il Forum di Pordenone o il palasport di Spilimbergo e San Vito al Tagliamento non sono fornite degli attrezzi. Le società, che già devono sobbarcarsi tutti gli oneri dell’organizzazione, dovrebbero recuperare gli attrezzi e portarli nella palestra dove si GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA l Cai di Conegliano organizza per domenica 13 la gita su La Crosetta-Monte Pizzoc, una facile e bella escursione in buona parte nel bosco, su terreno aperto e panoramico, con partenza da La Crosetta. la partenza è prevista per le 8.30 e il rientro verso le 18. Il Cai di Sacile giovedì 17 presenta le attività 2008 presso la sede sociale di San Giovanni del Tempio. La serata ha inizio alle 20.45. Il Cai di Vittorio Veneto organizza per domenica 13 l’escursione ad anello delle colline di Conegliano; la partenza è prevista alle 9 dal parcheggio del supermercato Cadoro con mezzi propri. Il percorso comincerà a Conegliano alle spalle del teatro Accademia. Attraverso via Madonna della Neve si sale a Porta di Ser Bele e si prosegue per il Borgo di Costa, fino ad arrivare al torrente Ruio e giungere a Costa Bassa. Salendo verso destra si arriva al torrente Ferrera e poi Collalbrigo, si I perviene alla Guizza e raggiunta Rua di Feletto si ritorna verso Costa ed in breve a Conegliano. La stessa sezione per la serie di incontri “L’ambiente glaciale - tra conservazione e degrado” vi aspetta per la serata “Islanda 2006 - Oltre il silenzio”. Venerdì 18 presso l’aula magna dell’Itis i relatori saranno Mariano Storti e Andrea Sartori. L’ingresso è libero. Ritornano anche le escursioni invernali del Gruppo Amici della montagna - Nino Lot di Cordignano. La metà di domenica 13 è Palcoda in Val Tramontina. La partenza è alle 8 da Cordignano, il dislivello previsto è di 500 metri. Le guide sono Egidio Lot e Dino Piovesana. Venerdì 11 alle 21 nella sede del Cai di San Polo di Piave (retro del patronato Don Bosco) Flavio Zanet presenta “Ultra trail du Mont Blanc” film sulla corsa in montagna più impegnativa al mondo. Mara Campaner ARTISTICA 98 S. STINO S.G. CONEGLIANO CENTRO COLIBRI’ di Vittorio Veneto NUOVA REALTA’ di Francenigo MAGGIOLINA di San Fior GINNASTICA PIAVE di Giovani ginnaste impegnate in una gara e, sopra, Linda Cella San Donà VEGA di San Fior gareggia. La naturale conseMODERNA SACILE di Saciguenza è che, pur presentanle do la provincia di Pordenone NUOVA LIBERTAS SACILE numerose e valide società, per di Sacile la maggior parte delle gare deARTISTICA BRUGNERA vono trasferirsi a Gorizia». E 2004 di Brugnera in Veneto come va? «La situaFLIC FLAC di Motta di Lizione è diversa. Risiedo a Gaiavenza rine e conosco bene la palestra Giacinto Bevilacqua L’UNDER 17 DEL BASKET ODERZO Campione regionale un momento d’oro per il setÈ tore giovanile del Basket Oderzo. L’under 17 allenata da Carlo Tison (nella foto) e Luca Tonussi si è laureata campione regionale, mentre i ragazzi dell’under 19 di coach Maurizio Toniolo si sono qualificati per le final four regionali che si terranno a Castelfranco Veneto il 24 e 25 aprile. «E va ricordato che i “Tison boys” hanno partecipato al campionato nonostante fossero l’unica squadra formata interamente da ragazzi del ’92, a fronte di nessuno nato nel ‘91- segnala la società.- Due risultati che fanno molto piacere e che soprattutto premiano l’impegno da sempre rivolto al proprio settore giovanile. Si ricorda inoltre che quattro ragazzi dell’under 19, Matteo Cescon, Giovanni Baratella, Steven Germignani e Paolo Lorenzon, stanno La marcia è organizzata dal Gruppo marciatori Refrontolo ed è inserita nel calendario del circuito Trevisando. I percorsi prescelti dagli organizzatori misurano 6,5 oppure 12 chilometri. La partenza è alle 9. anche ben figurando anche con la prima squadra. Puntare sui giovani è da sempre prerogativa del Basket Oderzo come dimostrano anche i tanti giocatori ex-opitergini (Matteo Raminelli, Francesco Basei e Luca Sottana solo per citarne alcuni) che ad oggi giocano ad alto livello». domenica scorsa a Col San Martino dal russo (ma residente a Caneva) Roman Maximov del Cycling team Friuli, il prossimo sarà un week end particolarmente intenso per le due ruote a pedali. Sabato 12, per inizio, a Colle Umberto si corre il 20° Circuito di Colle Umberto - 8° Gran Premio Italimmobiliare per under 23 ed elite. L’organizzazione della Frare De Nardi ha previsto la disputa di 42 giri di un circuito locale di 2,150 chilometri per un totale di 90,300 chilometri. La partenza è alle 14.30. Domenica 13, invece, a Castello Roganzuolo sono protagonisti i giovanissimi nel 12° Gran Premio De Marchi organizzato dalla Sanfiorese. La partenza è alle 14.30. A Miane è di scena la mountain bike. Il Miane Bike Team organizza la Prosecchissima Mtb Gran Fondo con partenza dal centro polifunzionale della pro loco alle 10 seguita, alle 15, dalla mini Prosecchissima promozionale per giovanissimi. A Mel, infine, sabato 12 alle 15 si disputa la gara nazionale giovanile di cross country per esordienti organizzata dalla Dolomiteam per esordienti e allievi, mentre domenica 13 alle 10 dalla Zelant Mtb Race, sempre nazionale di cross country, per junior, elite/under 23 e master. Mareno in A/2 l Gruppo Fassina, squadra di IPiave, calcio a cinque di Mareno di ha conquistato la promozione in serie A/2. I ragazzi del tecnico Giuseppe Mungo hanno tagliato il prestigioso traguardo con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato dando continuità ad una stagione che li ha visti giocare sempre ad alto livello e ai vertici della classifica. Per la società, sorta nell’estate del 2006 dalla fusione del Gruppo Fassina Conegliano e il Mareno Calcio a cinque con ripartenza dalla serie B, è una grande soddisfazione che segue al raggiungimento delle final four di Coppa Italia ospitate proprio al palasport di Mareno di Piave lo scorso febbraio. Questa la rosa dei neopromossi: Arregui, Bearzi, Correa, De Jesus, Maia, Martinez, Mattiuzzo, capitan Rogerio Ribeiro, Saldanha, Scocchera e Silvestrin. 13 aprile 2008 IL NOSTRO VINO È BUONO In merito alle notizie di infrazioni compiute da alcune aziende vitivinicole interviene il presidente della Confederazione italiana agricoltori di Treviso, Denis Susanna. ome al solito per colpa di poC chi può andarci di mezzo un intero comparto e questo non è accettabile per migliaia di produttori agricoli onesti che hanno fatto della salubrità, dell’igiene e della qualità la bandiera della propria azienda. Sono criminali coloro che hanno prodotto vino utilizzando sostanze non auto- rizzate: industrie - laboratori che nulla hanno a che fare con il mondo agricolo ma al quale rischiano di far pagare il conto delle proprie attività criminose. Il vino prodotto dagli agricoltori trevigiani è fatto con l’uva e le nostre cantine sono delle vere cantine, non laboratori industriali. I clienti e i consumatori UN PRESIDENTE DI SEGGIO DIFENDE LA SERIETÀ E L’IMPEGNO DI CHI LAVORA NEI SEGGI ELETTORALI Non ci sono brogli C on la consultazione elettorale alle porte, vorrei scrivere, in qualità di presidente di seggio, alcune considerazioni sollecitate da alcune dichiarazioni apparse sulla stampa. Ho cominciato la mia esperienza come segretario di seggio invitato da un amico presidente; col tempo venne la nomina a presidente, incarico mai cercato. La nomina è di competenza della Corte d’appello di Venezia, dietro segnalazione degli uffici comunali. Il presidente ha la responsabilità di tutto ciò che accade all’interno della sezione elettorale, con risvolti penali per eventuali errori suoi e degli altri componenti. Per questo, la legge gli consente la facoltà di nominare il primo collaboratore che è il segretario e gli attribuisce pieni poteri nello svolgimento delle sue mansioni. In ogni caso è solo il presidente a rispondere penalmente dell’operato della sezione. A fronte di questo servizio di alto valore civile il compenso economico orario è la metà del compenso di una donna delle pulizie. L’incarico è irrinunciabile, a meno di gravi motivi; è quasi sempre accettato per l’alto significato sociale e civile che riveste. Alla luce di queste premesse, mi permetto di scrivere a chi avanza ipotesi di brogli elettorali e semina fango generalizzato su tutti i fedeli servitori dello Stato quali sono i presidenti di seggio nell’esercizio del loro incarico. Perché agitare e intorbidire le acque con ipotesi di falsificazione dei risultati, anziché attendere fiducioso il responso delle urne come hanno fatto fin qui tutti i grandi governanti dall’inizio della repubblica? Mi permetto di suggerire due cose. Se si conoscono casi certi di brogli elettorali, si passino i nominativi dei responsabili alla magistratura: ci guadagneranno la società che condannerà disonesti e furbastri e la legalità A VITTORIO VENETO DIVAMPA LA POLEMICA Vergognoso passante eggendo i giornali di questi L giorni rimango basito dalle dichiarazioni in merito al progetto di passante di Ceneda e al suo finanziamento. Il signor Da Re, capogruppo della Lega Nord, afferma che “Vittorio Veneto attendeva una risposta che è giunta per garantire un progetto che alleggerirà il traffico e lo smog per la comunità del Vittoriese”. Mi chiedo: si può essere così ipocriti da pensare che i cittaPotete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 dini di Vittorio Veneto credano ad una cosa del genere? Ma il signor Da Re pensa forse che la comunità vittoriese sia solo quella che vive attorno ai palazzi del Comune? Oppure pensa che a sud la città di Vittorio Veneto finisca all’altezza delle vie del Lavoro, Canova, e Grazioli? Come si può pensare di liberare la comunità dallo smog e dai mezzi pesanti, spostando il problema di 500 metri a sud? Lo capirei solamente se non ci fossero alternative, si veda ad esempio quello che si fa con la nuova circonvallazione di Pieve di Soligo, scelta obbligata non essendoci autostrade disponibili. Il “passante” non è altro che una parallela delle strade esistenti, che insiste sempre sul cuore del territorio comunale, che acquistano i nostri prodotti possono stare tranquilli: sfido chiunque a trovare nel mercato bottiglie di vino prodotte dalle aziende agricole dei nostri associati a prezzi di 40-50 centesimi l’una. Con quei prezzi è matematicamente impossibile che ci sia vino bevibile all’interno della confezione. Una selezione la deve fare anche il consumatore ponendo attenzione all’origine del prodotto e al rapporto qualità-prezzo. Ad ogni modo i controlli vanno fatti, se vogliamo tutelare il consumatore e i produttori onesti, pertanto chi utilizza sostanze dannose alla salute umana per adulterare gli alimenti deve risponderne personalmente. Inoltre una volta scontata la pena va assolutamente vietata la possibilità a questi personaggi di intraprendere o continuare una qualsiasi attività che abbia attinenza con il settore agroalimentare. Denis Susanna Presidente Cia Treviso ELEZIONI / L’APPELLO DELLE ACLI PROVINCIALI Un voto di speranza appuntamento elettorale del L ’ 13-14 aprile rappresenta una forte incognita che dovrà essere perché vincerà il valore del diritto. Se si è, altrimenti, così convinti di una disonestà diffusa tra i presidenti delle varie sezioni elettorali (circa 90 mila) e della mancata speranza di un loro recupero, ci si rivolga alla Comunità europea o all’Onu per chiedere l’invio di osservatori internazionali per il controllo del corretto svolgimento della consultazione elettorale. Ho visto, direttamente, fare così in un Paese africano nell’ottobre 2006. Mario Gava Colle Umberto affrontata con quel senso di responsabilità civica che si è reso necessario nei passaggi storici più importanti della nostra nazione. È importante, per la vita democratica del nostro Paese, andare ad esprimere il proprio voto anche all’interno di un sistema elettorale che non ci piace, perché non consente ai cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti. Le riforme istituzionali che servono per far ripartire l’Italia richiedono coraggio e autentica volontà politica per essere realizzate. Noi proponiamo che, al più presto possibile e qualunque sia la maggioranza espressa dal voto, ci si accordi per una convenzione costituente che coinvolga oltre alle forze politiche anche le parti sociali e il terzo settore. Queste secondo noi le priorità. Un lavoro sicuro e dignitoso. Va ribadita la centralità del lavoro e del suo valore a fronte di alcune problematiche quali infortuni sul lavoro, precarietà, ritmi e tempi del lavoro. Sapere è libertà. La formazione costante e il suo riconoscimento quindi andrà ad inquinare con le polveri sottili dei terreni destinati all’agricoltura, senza contare l’impatto acustico. Possibile che non ci si voglia rendere conto che abbiamo la fortuna di avere a portata di mano la vera soluzione per togliere completamente lo smog e il traffico pesante dalla città, cioè quella di aprire un accesso autostradale in zona industriale? Così facendo i mezzi pesanti (vero tumore della viabilità, per inquinamento, dissesto stradale e pericolo per la sicurezza dei cittadini) non arriverebbero più in città e allora ne trarrebbero beneficio tutti, in primis gli stessi trasportatori che percorrerebbero meno chilometri per raggiungere le fabbriche. Le associazioni sindacali vogliono mobilitarsi perché i lavoratori sono esasperati? Ebbene, posso essere d’accordo sulla rotatoria all’uscita dalla zona industriale sulla statale di Alemagna che è difficoltosa; non capisco invece la necessità del passante. Ricordiamoci che le auto che dalla città vogliono raggiungere la zona industriale (e viceversa) hanno ben quattro possibilità: 1) la statale Alemagna passando per San Giacomo, 2) via Bressana, via Aleardi e via Cal Grande, 3) via Cal de Prade, 4) via sotto le Rive. Queste arterie, a mio avviso, sono più che sufficienti per smaltire il traffico di sole auto che si recano e tornano dal posto di lavoro. Si tenga inoltre presente che a causa del passante si sta costruendo un nuovo asilo a pochissimi metri da quello già esistente che verrà dismesso; a causa del passante si è ampliata e si mantiene una fabbrica di materie plastiche in zona impropria a pochi metri dalle abitazioni. Se sono intervenuti degli ostacoli alla realizzazione del passante, è perché, meno male, c’è ancora qualcuno che ragiona sul rispetto del territorio in presenza di alternative concretissime e molto più efficaci. Danilo Perin Comitato Vendran sono fondamentali per l’occupabilità dei lavoratori. Va realizzato un sistema integrato tra formazione e istruzione. In particolare la formazione professionale deve saper rispondere alle necessità del tessuto produttivo locale. Un welfare promotore di sviluppo. È necessario un sistema sociale non assistenziale ma capace di stabilire legami con e fra i cittadini, sia per consentire loro di affrontare situazioni di disagio o di vulnerabilità sociale (mancanza di formazione, lavoro, casa, sicurezza) accedendo ai servizi offerti. In una società con una maggioranza di anziani è richiesta una maggioranza di solidarietà, quindi un welfare che oltre ad essere espressione di solidarietà sia anche espressione di giustizia. È indispensabile, quindi, una più forte assunzione di responsabilità nei confronti del “care” familiare, inteso come capitale sociale su cui rinforzare nuovi e possibili investimenti. Famiglia attore di coesione sociale. Dobbiamo sforzarci di pensare a tutte le politiche a partire dalla famiglia: il lavoro, l’abitazione, l’assistenza sociale per la cura dei non autosufficienti, l’attenzione per le famiglie immigrate. Il fisco deve essere a misura di famiglia. Serve una politica della famiglia capace d’interventi strutturali, per favorire fattivamente la nascita di nuove famiglie, il sostegno e l’educazione dei figli, invertire il fenomeno della denatalità. Immigrazione. La via italiana all’integrazione. Chiediamo una nuova legge per affrontare i processi migratori come un’opportunità di sviluppo e accoglienza, accettando la sfida della piena integrazione e della convivenza civile. Una nuova legge che dovrà essere in grado di coniugare un equilibrato principio di sicurezza, che non sia frutto di reazioni emotive, con una forte cultura della solidarietà e della coesione sociale. Il fenomeno migratorio va saggiamente governato se non vogliamo che da risorsa per il nostro Paese si trasformi in una delle tante zavorre che lo attanagliano. Un’attenzione particolare meritano le seconde generazioni: questi giovani di una nuova Italia, che ha allargato i suoi confini, chiedono un futuro fatto di pari opportunità e diritti. Le Acli di Treviso