Cibo, industria e tecnica: i musei che aiutano
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Cibo, industria e tecnica: i musei che aiutano
37 GIORNALE DI BRESCIA · Venerdì 8 maggio 2015 > CULTURA A Milano in mostra la storia e il futuro dell’alimentazione Innovazione Fino alla fine dell’anno nelle sale del Museo della Scienza e della Tecnologia La pasta. Il particolare di un manifesto pubblicitario della Barilla conservato nell’Archivio storico dell’azienda di Parma Cibo, industria e tecnica: i musei che aiutano cultura e territori L’esperienza di numerosi istituti italiani e stranieri legati ad aziende, aperti alla scuola e alla società Il convegno Enrico Mirani [email protected] MILANO. Pasta, vino, caffè, ge- lato, prosciutto, aringa, olio d’oliva, digestivo. Alimenti, ma pure fattori culturali, simboli del costume, valori economici che condizionano la nostra vita quotidiana. Frutto di tradizioni che si perpetuano trasformandosi grazie alla scienza e alla tecnologia. Prodotti da museo, anche, dove si raccontano passato presen- te e futuro. Perché sempre più i musei sono luoghi vivi, in cui si rinnova la cultura in virtù del forte legame con il mondo delle imprese, specialmente quelle manifatturiere. Di tutto ciò costituiscono una prova le esposizioni dedicate al cibo raccontate ieri mattina al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. L’occasione è stata il convegno internazionale che ha aperto i tre giorni della XX edizione del «Luigi Micheletti Award» dedicati ai musei europei dell’industria, della scienza e della storia contemporanea. «I Musei del cibo fra cultura e industria» il Donini, un compositore riottoso e da scoprire Contemporanea Tre brani a For-Art per la rassegna «Facchinetti presenta...» BRESCIA. Un compositore riot- toso. Si potrebbe definire così don Alberto Donini, protagonista oggi alle 20.45 da For-Art, via Casazza 34 in città, dell’ultimo appuntamento della rassegna«Giancarlo Facchinetti pre- 04iv/zhsASaXGL10FbPmDbhFEyEFkba2JzSptbyoO6o= senta...» (ingresso a offerta libera). Direttore della Scuola Diocesana di Musica «S. Cecilia», Donini presenterà in quest’occasione alcuni suoi lavori, e per molti sarà una bella sorpresa. «L’impegno dell’insegnamento in seminario, e poi la collaborazione con don Tullio Stefani nella gestione della Scuola Diocesana, mi hanno portato a lasciare in disparte la composizione, per la quale è però rimasto vivo l’interesse racconta don Donini -. Ho sempre creduto di aver bisogno di molto tempo per scrivere, an- da papà Gualberto. Il figlio, Riccardo, ieri ha sottolineato il forte legale dell’iniziativa con il territorio, la tradizione, la cultura della Franciacorta. C’è persino una mascotte, Acinello, per veicolare meglio il messaggio formativo alle scolaresche. I marchi. La promozione del territorio e dei suoi prodotti enograstronomici è la missione anche dei Musei del cibo della provincia di Parma. Sei centri, uno per specialità, nati a partire dal 2003: parmigiano reggiano (a Soragna), prosciutto (Langhirano), salame (Felino), pomodoro (Collecchio), pasta (Collecchio), vino (Sala Braganza). Raccontano la storia, la filiera, la tecnologie, le tecniche comunicatititolo dell’incontro, ispirato ve, la gastronomia, l’evoluzioal tema dell’Expo. ne delle abitudini sulla tavola. Uguali proposte vengono Il territorio. Tutte le esperien- da alcuni dei grandi marchi ze descritte (in Italia, Svizze- italiani dell’alimentare italiara, Islanda e Grecia) hanno no. La Barilla, che dal 1987 numerosi elementi comuni. nella sede di Parma alimenta Sono musei costola di azien- l’Archivio Storico forte di de agroalimentari, aperti con 40mila pezzi; la Collezione l’intento di conservare la me- Branca (dalle spezie ai manimoria,beneficianfesti, dallemacchido però anche il Per il Bresciano ne alle botti), ospiterritorio in termi- il museo tata in una parte niculturali ed eco- Ricci Curbastro dell’azienda a Minomici (turismo e lano; il Gelato Mudi Capriolo valorizzazione seum Carpigiani dei prodotti). Non sull’attività di Anzola basta: sono orien- vitivinicola dell’Emilia, che ritati alla didattica, in Franciacorta vela tutto su stofavorendo l’eduria, cultura e teccazione degli studenti, la ri- nologia del gelato; il Mumac cerca e l’innovazione. È così di Binasco, che la Cimbali ha per il primo dei musei aperti dedicato alle macchine per il sul tema del cibo, l’Alimenta- caffè; l’Archivio e Museo storirium della Nestlé, nato 30 an- co Same di Treviglio per le ni fa a Vevey, in Svizzera. Lo macchine agricole. Dall’estestesso, fatte le dovute propor- ro le esperienze del Museo zioni, vale per il Museo Ricci dell’Aringa, a Siglufjörour, in Curbastro di Capriolo, dedi- Islanda, e del Museo per la cato all’attività vitivinicola, produzione dell’olio d’oliva, inaugurato nel 1986, voluto a Lesbo, in Grecia. // che se gli amici dicono sia una scusa... è un fatto, comunque, che scrivo poco. Non penso però che sia una grave perdita per la storia della musica!». La formazione. Donini può van- tare una formazione musicale davvero di primo livello: studio del canto gregoriano e della polifonia sacra, diploma in composizione sotto la guida di Facchinetti. «Non gli sarò mai abbastanza grato per gli insegnamenti e per aver creduto nelle mie capacità - ricorda Donini -. Senza di lui, la mia formazione musicale sarebbe ben poca cosa». Tre i brani che Donini farà ascoltare a For-Art. Così li descrive: «Threnodia per flauto, clarinetto, quartetto d’archi, pianoforte e percussioni è stato composto nel 2006 in memoria delle vittime di Piazza della Loggia. È un pezzo che intende esprimere un doloroso ricordo conepisodi dal colore strumentale diverso, costruiti su una scala modale medievale elaborata e con riferimenti al corale "O Haupt voll Blut und Wunden", che Bach inserì nella "Passione secondo Matteo". "Impromptu" è un brano per organo commissionatomi da Giancarlo Parodi, atonale e fortemente virtuosistico, che richiede una spiccata fantasia coloristica nella scelta dei registri. Infine, presenterò un brano vocale sacro, "Popule meus" per coro a tre voci femminili». // ANDREA FAINI Oggetti. Vecchi barattoli per il gelato nella mostra milanese MILANO. La storia del cibo, dei cambiamenti che hanno segnato la nostra tavola e i possibili scenari futuri: è il tema di «#FoodPeople, la mostra per chi ha fame di innovazione», in corso al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Un appuntamento promosso in concomitanza con Expo, che durerà però fino al termine del 2015 (info: www. museoscienza.org). La rassegna, multimediale e interattiva, sottolinea l’importanza delle novità scientifiche nel settore agroalimentare. Sono settecento metri quadrati con oggetti e installazioni video (la mostra si è avvalsa della collaborazione del Musil di Brescia e del Museo della Guerra Bianca di Temù). Personaggi in foto o video accompagnano i visitatori lungo due percorsi. Il primo sottolinea le principali innovazioni tecnico-scientifiche nel settore degli alimenti negli ultimi 150 anni; il secondo prova a delineare le prospettive future. Quattro le aree della mostra: «Tutti a tavola», viaggio alla scoperta del rapporto uomo-cibo dall’Ottocento in poi; «Dentro l’industria», per capire la catena del freddo, la meccanizzazione, la pastorizzazione; «A tutto campo», ovvero come improvvisarsi agricoltori per far crescere piante e cereali; «Cibo del futuro», nello sguardo di esperti di varie discipline (ma anche il visitatore può dire la sua). Infine «#FoodPeople» propone tre laboratori didattici interattivi dedicati all’alimentazione, alle biotecnologie e alla genetica: nel periodo di Expo sono aperti ogni giorno con attività per le scuole e le famiglie. // E. MIR. Oggi a Brescia i candidati del «Micheletti Award» Il premio BRESCIA. Dopo l’esordio di ieri a Milano con l’incontro sui musei del cibo, il XX «Luigi Micheletti Award» (promosso da Musil, Fondazione Luigi Micheletti e European Museum Academy) arriva a Brescia. Dalle 9 alle 12,30 e poi dalle 14 alle 16, appuntamento a Santa Giulia (White Room). Il mattino la presentazione dei musei europei candidati al premio (una ventina di dieci Paesi); il pomeriggio un confronto fra gli istituti che hanno vinto le precedenti edizioni. Alle 16, sempre al Museo di Santa Giulia, ci sarà la premiazione del concorso europeo «Heritage in motion», che accoglie le migliori produzioni multimediali che hanno per tema la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale del continente. Tredici i finalisti, musei, enti, istituti di Norvegia, Olanda, Croazia, Turchia, Francia, Islanda, Inghilterra, Scozia, Finlandia. Gli aspetti del paesaggio architettonico, naturalistico, le tradizioni artistiche e popolari sono proposti utilizzando un linguaggio dinamico e coinvolgente, e nel contempo possono essere goduti, per una memoria futura di facile e pronta condivisione. // La corale Santa Giulia all’ombra del Romanino Concerto BRESCIA. Nel nome di Maria e di Romanino. Nuovo appuntamento nel segno del sacro alla quarta edizione del festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede», promosso dall’associazione Cieli Vibranti con il sostegno di Regione Lombardia. Stasera, venerdì, alle 20.45, il Santuario della Madonna della Stella di Concesio ospita il concerto del gruppo corale S. Giulia, di Paitone, diretto da Enzo Loda. Il programma del concerto accosta tradizione e contemporaneità. Si susseguiranno intonazioni gregoriane, pagine di autori saldamente inseriti in repertorio - da Georg Friedrich Haendel a Giovanni Pierluigi da Palestrina - e lavori sacri di autori bresciani di oggi come Giancarlo Facchinetti, Tommaso Ziliani ed Ennio Bertolotti. L’ingresso è libero. La Corale S. Giulia di Paitone ha iniziato la sua attività nel 1979, grazie all’attuale direttore Enzo Loda e a don Angelo Treccani. //