Pdf - Alessandra Mattanza

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Pdf - Alessandra Mattanza
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Nuovo vento
a Frisco
USA SAN FRANCISCO
di Alessandra Mattanza
Rivitalizzata da progetti ecologici e da iniziative
artistiche e culturali, San Francisco non ha perso la
sua anima di città hippy e new age, dove si vive all’aria
aperta e si respira la “Dolce Vita” d’oltreoceano.
S TAT I U N I T I
San Francisco
esso, droga e rock‘n’roll! Questo era Herzog&de Meuron e di fronte, entro il 2008, sorFrisco quando io ero bambina, la patria gerà il nuovo edificio della California Academy of
del libero amore e del libero pensiero” racconta Sciences, grazie ad un progetto ecologico di
Angela, davanti a un capuccino in un caffè di Renzo Piano. La politica del sindaco liberale, che
North Beach. Giornalista di guerra, madre di due contro la legge della California ha reso legali i
splendide bambine e padrona di due simpatici matrimoni gay, ha previsto perfino un piano di
cani, è sposata con un musicista jazz, che le dà recupero degli homeless, i “senza tetto”, e ha
sempre pensieri perché non trova mai abbastan- rimesso a nuovo molti quartieri degradati, come
za lavoro. “Abitavo proprio in quella casa rosa su il SOMA, riempiendoli di gallerie, ristoranti e
due piani che s’affaccia su Washington Square. locali trendy. Al tempo stesso sotto il Golden
Là, la vedi?”. Mi indica col dito un appartamento Gate Bridge è stato creato un prato verdissimo
all’ultimo piano attraverso il vetro del caffè. “I che arriva fino al Fischermann’s Wharf e che
miei genitori erano hippies. Non hanno mai avuto comprende, oltre a piste ciclabili e da jogging,
un lavoro come si
una spiaggia dodeve, ma non mi
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no le onde dell’omancare nulla.
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“Dolce Vita” d’olNob Hill o a
treoceano.
Pacific Heights e GITA DI PIACERE AD ALCATRAZ Dal vivace villaggetto di Fishermann’s Ma quello che
hanno rovinato il Wharf partono i traghetti per Alcatraz. Oggi l’isola è un museo ma tra continua a stupire
mercato. Così con il 1934 e il 1939, quando era penitenziario federale, ospitò alcuni dei di questa città è
più famigerati criminali d’America. Nella pagina a fianco, Frisco Downtown.
tutta la famiglia
la sua personalità
abbiamo dovuto trasferirci a Berkeley, dove gli mutevole e variegata. San Francisco è un insieaffitti sono ancora, per il momento, nella norma”.
me di paesi, di genti, di culture, di mondi che,
Tra capelloni rasta, intellettuali che portano T- come in un caleidoscopio, si fondono in un
shirt antiBush, artisti dai pantaloni sporchi di ver- Carnevale di colori, emozioni, sensazioni. E in un
nice e qualche gay dal passo effeminato, in que- batter di ciglio cambiano, si trasformano, si evolsto caffè pare davvero di trovarsi nella San vono in forme e prospettive differenti. È vero, nel
Francisco della Beat Generation. Ma soffia un corso degli anni l’aumento incessante dei turisti
nuovo vento a Frisco. La città dei figli dei fiori, la ha reso un po’ diversa quell’atmosfera fricchetpatria della new age sta vivendo un momento tona che caratterizzava la patria di artisti, avvend’oro grazie anche al nuovo giovane sindaco turieri e scrittori come Jack London o come i
democratico Gavin Newson. Di spirito libero e “ragazzi” della Beat Generation. Ma basta osseraperto, Newson sta sviluppando una politica che vare Frisco con gli occhi di un “creativo”, salire e
privilegia gli investimenti nell’arte contempora- scendere per le sue ripide strade che corrono su
nea, nel sociale, nella cultura. I parchi, le vie, le e giù solcando 43 colline, con nelle orecchie le
facciate dei grattacieli si sono riempiti di opere di parole di Jack Kerouac, per riscoprirla e vederla
giovani artisti, famosi o emergenti. Intanto il de in modo diverso, proprio come in una fotografia
Young Museum è stato rinnovato per mano di di Ansel Adams.
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LEGGENDE Il Golden Gate Bridge. Nella pagina a fianco, dall’alto in basso e da sinistra a destra: dal complesso commerciale
dell’Embarcadero Center, che spazia per otto isolati tra uffici, ristoranti, cinema e gallerie d’arte, si può
risalire Jackson Street nel quartiere di Jackson Square, famoso per i suoi antiquari e i negozi di mobili;
red orange salad; il Museum of Modern Art di Mario Botta; lo spettacolare panorama di Ocean Beach lambita
dalle onde dell’Oceano Pacifico.
Frisco movies
Frisco è una delle città più amate dal cinema, un autentico set a cielo aperto. A cominciare da San Francisco
(1936) con Clark Gable e dal grande noir Il mistero del falco (1941) di John Houston, con Humphrey Bogart,
per passare ad Alfred Hitchcock che vi ambientò sia il thriller La donna che visse due volte (1958), con James
Stewart e una splendida Kim Novak, sia il giallo Complotto di famiglia (1976). Altri classici ambientati a San
Francisco sono Indovina chi viene a cena? (1967), con Spencer Tracy e Katharine Hepburn, e American Graffiti
(1973) di George Lucas, cittadino doc che ha di recente aperto un grande centro per il cinema digitale a Presidio.
Nel suo film si vedono molti locali storici tra cui il Mel’s Diner, al 2154 di Lombard Street. Francis Ford Coppola,
che ha una casa a North Beach, girò qui uno dei suoi primi film, La conversazione (1974), con Gene Hackman,
con un momento culminante proprio a Union Square. Robin Williams in Mrs. Doubtfire (1993) fa su e giù per
le strade di Frisco così come le suore di Sister Act (1992), mentre Alcatraz ha fatto da sfondo sia a Fuga da
Alcatraz (1979) che a The Rock (1996). Anche il Golden Gate Bridge ha avuto un ruolo importante in tante pellicole, da Alta tensione (1977) di Mel Brooks, al celebre sorvolo di Christopher Reeves in Superman (1978), a
una scena culminante con Roger Moore in 007 bersaglio mobile (1985). In Basic Instinct (1992) Sharon Stone
si lancia a tutta velocità in auto verso la sua villa sulla strada che conduce alle colline di Twin Peaks. Il Fairmont
Hotel al 950 di Mason Street, a Nob Hill, è stato spesso utilizzato dai registi. Mitica la sequenza in cui Julie
Christie e George C. Scott ballano nel grande salone dorato, in Petulia (1968). San Francisco è anche sede delle
grandi major dell’animazione, dall’Art Industrial Magic di George Lucas alla Skelington alla Pixar.
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Primo itinerario: Frisco Bay
Punto di partenza: Fishermann’s Wharf
Punto di arrivo: Embarcadero Center
Durata: una giornata
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CABLE CAR Il cable car in California Street. Le ripide strade di San Francisco corrono su e giù solcando 43 colline.
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Museo del Cable Car
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Quarto itinerario
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Sarà un’esperienza un po’ turistica (si calcola vi
passino almeno trentamila persone al giorno)
eppure il vivacissimo villaggetto di Fishermann’s
Wharf è sempre un ottimo punto di partenza,
con il suo Pier 39, un viavai incessante di gente
tra negozi di souvenir e ristoranti di pesce fresco
dove si possono gustare le specialità della baia e
il mitico granchio. Si può cominciare dall’acquario, l’Underwater World, col suo tunnel di vetro
da cui sbirciare anche gli squali. Proseguendo ci
si trova di fronte il porto con la sua distesa infinita di barche e yatch. Da una terrazza si possono ammirare i famosi leoni marini che da oltre
un secolo fanno show, sdraiati pigramente sui
moli o impegnati a giocare e flirtare tra loro. Sullo
sfondo si profila l’isola di Alcatraz, raggiungibile in traghetto. Oggi è un museo ma tra il 1934
e il 1939, quando era penitenziario federale,
ospitò alcuni dei più famigerati criminali
d’America, tra cui Al Capone.
Costeggiando il lungomare si giunge al sottomarino USS Pampanito, un mito della seconda
guerra mondiale, e alla piccola cappella eretta
per i marinai e i pescatori che prendevano il
mare. Inseguendo Taylor Street si sbuca in
Jefferson Street e alla storica panetteria Boudin
Bakery. La via è un guazzabuglio incontrollato di
negozi di cianfrusaglie, gallerie d’arte kitsch, un
museo delle cere e quello Believe it or Not! che
sfodera alcune delle più irriverenti stranezze.
Presso il centro commerciale The Anchorage si
esibiscono artisti di strada, The Cannery, ex
fabbrica d’inizio ’900, è un trionfo dello shopping
e ospita il Museo della Città di San Francisco.
Quel che resta del quartiere dei pescatori liguri e
siciliani, che emigrarono qui nel secolo scorso, si
può rivivere tra qualche chiosco di pesce fresco
e i caffè, ancora gestiti da nostri connazionali. La
memoria corre indietro nel tempo anche al
Museo Marittimo, in un piccola baia, dove sono
ancorate navi storiche e velieri da favola.
Non lasciatevi trarre inganno dalla prima impressione, Frisco non è un parco giochi, la sua vera
anima si cela all’interno, tra l’esitare di una finestra sporgente di una casa vittoriana, nel procedere verticale di una via, nel formicolare asiatico
del mercato del pesce, nell’arrampicare faticoso
di un cable car, col vento nelle orecchie, il cuore
palpitante e davanti agli occhi panorami mozzafiato. Lo si può prendere al capolinea, all’angolo
tra Beach Street e Hyde Street, e sfrecciare
verso l’alto con alle spalle la baia e Alcatraz. In
un baleno si oltrepassa l’incrocio con la serpeggiante Lombard Street dalla cui cima lo sguardo
spazia fino alla Coit Tower. Il cable car avanza,
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frutta e verdura, rivendite di pesce essiccato e di
anatre laccate. Si cammina fino al Chinese Gate
all’incrocio con Bush Street. Progettato da
Clayton Lee e costruito nel 1970, è sormontato
da animali propiziatori, secondo la tradizione
popolare cinese. Di fronte il Café de la Presse è
rinomato per il caffè più buono di tutta Frisco.
Risalendo Bush Street di due isolati si riprende il
cable car verso Union Square circondata da
grandi magazzini, negozi e bancarelle. L’elegante
stradina Maiden Lane, invece, è un susseguirsi di
boutique. Al 140 sorge il Circle Gallery Building,
opera di Frank Lloyd Wright. Si finisce in Market
Street che si percorre fino a Montgomery Street
dove svetta il profilo della Transamerica
Pyramid, sede di una compagnia di assicurazioni. Tornati in California Street possiamo saltare di
nuovo sul cable car verso la baia. Al capolinea
sulla sinistra c’è l’Hotel Hyatt Regency, opera di
John Portmann, dall’interno strabiliante. Fa parte
del complesso commerciale dell’Embarcadero
Center che spazia per otto isolati tra uffici, ristoranti, cinema e gallerie d’arte. Dirimpetto balza
agli occhi il Ferry Building, il palazzo dei traghetti, recentemente rinnovato con un mercato
di prodotti biologici. Il ristorante The Slanted
Door, ideale per una cena romantica, regala una
vista meravigliosa sul Bay Bridge.
quasi arrancando, in Washington Street dove si
scende, all’angolo con Mason Street, al Museo
del Cable Car. Siamo nel cuore di Nob Hill, il
“colle dei nababbi”, in riferimento alla ricca borghesia che lo abitava nel secolo scorso. Vi sorgevano le ville dei miliardari che si erano arricchiti con l’estrazione dell’argento dalle miniere
del Nevada e con la costruzione della ferrovia
che collegava le due coste. Anche se molti edifici sono stati spazzati via dal terremoto del 1906,
si può fare una passeggiata lungo Taylor Street.
Ci si troverà di fronte l’imponente neogotica
Grace Cathedral fiancheggiata dall’Huntington
Hotel, in puro stile vittoriano, e dal suo parco.
Dirimpetto si scorge il Pacific Union Club, un
tempo villa del miliardario James Flood e oggi
esclusivo club maschile.
Si riprende per poco il cable car in California
Street per scendere a Chinatown, di fronte
all’Old St. Mary’s Church con il suo vecchio
campanile. I tetti a pagoda contrastano con i
grattacieli. Da qui si può fare su e giù per Grant
Street - dove si susseguono botteghe di chincaglieria cinese, gioielli di giada e perle, antiquariato, vestiti e stoffe di seta, sale da tè, erboristerie
che promettono prodotti miracolosi - e Stockton
Street dall’atmosfera più asiatica, con negozi di
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SOMA, South of Market
Si estende a sud di Market Street e si è trasformato
negli ultimi anni da area semi-industriale degradata al
quartiere più “in”. I locali e i ristoranti alla moda vi crescono come funghi, così come gli hotel più cool, come il
St. Regis e il W Hotel che fanno a gara per mettere in
mostra opere d’arte contemporanea. Vi si trova pure
un’”oasi culturale” con il Museum of Modern Art di
Mario Botta, gli Yerba Buena Gardens con i teatri e le
gallerie d’arte del Center for the Arts, il centro congressi Moscone Center, il complesso Metreon che comprende il Sony Entertainment Center, interessanti
negozi di design, un cinema Imax e un multisala, la
sede temporanea della California Academy of Sciences
e la California Historical Society Museum. Per gli
amanti dei cartoni animati si consiglia il Cartoon Art
Museum, mentre da non perdere è il museo Ansel
Adams Center for Photography.
Secondo itinerario: Frisco Beat
Punto di partenza: Embarcadero Center
Punto di arrivo: Levi’s Plaza
Durata: una giornata
“Gridiamo i nostri versi per le strade di San
Francisco… prediciamo i terremoti…” scriveva
Jack Kerouac all’amico Allen Ginsberg. L’”urlo”
della Beat Generation nacque tra le vie di North
Beach, che deve il nome alla spiaggia che un
tempo si estendeva fino qui. Il quartiere era abitato in principio da nostri immigrati arrivati per la
corsa all’oro, oggi gli italiani rimasti sono principalmente lucchesi e genovesi. Quando nel 1955
il poeta newyorchese Allen Ginsberg vi si trasferì
e abbozzò uno stile di parole che tanto seguivano l’improvvisazione del jazz, la reazione fu
sconvolgente. L’editore e poeta Lawrence
Ferlinghetti, che decise di pubblicare L’Urlo di
Ginsberg, fu arrestato perché quei versi vennero
ritenuti osceni, perversi, blasfemi. Il termine beat
fu coniato da Kerouac per intendere una generazione “colpita” (beaten), distrutta nella lotta per la
libertà dell’individuo. E allora con la stessa
“improvvisazione” di Allen Ginsberg accingiamoci a bighellonare per le vie di North Beach.
Dall’Embarcadero Center si risale Jackson Street
nel quartiere di Jackson Square, famoso per i suoi
antiquari e negozi di mobili. Si prende Columbus
Avenue verso la Broadway. Lungo la via si scoprono luoghi leggendari come il Bar Tosca, con sottofondo d’opera italiana, Specs, un bar pieno di
ricordi dell’epoca beat, il Café Vesuvio punto di
ritrovo di poeti. All’angolo con la Broadway ecco
la storica City Lights Bookstore di Ferlinghetti.
Piegando a destra incontriamo l’Enrico
Sidewalk’s Café che fa già parte del cosiddetto
“Strip” dove fanno capolino locali a luci rosse, bar
underground e una mecca del jazz come il Black
Cat. Sulla Vallejo Street cerchiamo il Caffè Trieste,
il più vecchio di tutta Frisco, punto d’incontro beat
dal 1956. Proseguendo sulla Grant troviamo invece il Lost and Found Saloon, storico caffè-galleria d’arte che oggi è un blues club. Infine nel nuovo
Beat Museum, al civico 1345, scopriamo la storia
di questo movimento.
Seguendo di nuovo Columbus Avenue si giunge
al Washington Square Park, bellissima piazza
con un verde prato su cui s’affaccia la Chiesa di
San Pietro e Paolo. Tra deliziose casette s’imbocca Union Street in direzione di Montgomery
Street che si risale sulla sinistra alla ricerca delle
scale Greenwich Steps. Un ultimo sforzo in salita e si arriva alla Coit Tower che prende il nome
da un’eccentrica milionaria, Lilie Hitchcock Coit.
Nel 1900 la signora lasciò una cospicua cifra in
eredità alla città per costruire un monumento ai
pompieri. La sua passione per questa professione era così forte che divenne addirittura la prima
donna vigile del fuoco volontaria. La torre è
decorata all’interno con 25 murales di artisti
diversi e offre una vista mozzafiato. Si ridiscende
per gli scalini Filbert Steps inseguendo il panorama in un giardino fiorito e si sbuca in Levi’s
Plaza, sede della società Levis-Strauss, la mitica
produttrice dei blue jeans. Una mostra permanente racconta che furono inventati proprio a
Frisco, durante l’epopea dei cercatori d’oro.
NORTH BEACH
Il quartiere deve il nome alla spiaggia che un tempo si estendeva fin qui. Nella pagina a fianco, l’Old St. Mary’s Church.
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Terzo itinerario: Frisco Hippy
Punto di partenza: Haight Ashbury
Punto di arrivo: Cliff House (Ocean Beach)
Durata: una giornata
Ad Haight Ashbury (Bus 7 da Union Square o
da Market Street) si ha come come l’impressione di tornare indietro in pieni sixties quando
trionfava il Flower Power, l’era hippy dei figli dei
fiori, delle proteste, degli allucinogeni, dei vestiti
multicolori al motto “fate l’amore non la guerra”,
lo spirito libero galvanizzato dalla Summer of
love nel 1967. Il quartiere divenne anche la patria
del rock e molte star vi si trasferirono: i Grateful
Dead abitavano al 710 di Ashbury Street, Janis
Joplin al 122 di Lyon Street, i Jefferson Airplane
al 2400 di Fulton Street. Segnato indelebilmente
dall’atmosfera di quegli anni, Haight Ashbury è
tuttora abitato da una popolazione anticonformista legata ai valori hippy, che si mescola a tanti
homeless, a qualche punk ricoperto di piercing,
a qualche giovane con la pupilla dilatata che gira
l’America munito solo di chitarra e tuttora ispirato da On the road di Kerouac. Caffè e alberghi
new age sono comparsi intorno agli anni ’90 sull’orma di una filosofia di vita che ha subito preso
piede tra queste vie.
Si parte dall’inizio di Haight Street all’incrocio
con Stanyan Street. Alle spalle il Golden Gate
Park e Hippie Hill, un continuo fiorire di negozi
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che vendono abiti e oggetti di seconda mano,
qualche accenno di boutique, librerie, T-shirt
pacifiste, ristorantini e caffè, poster e cartoline
psichedeliche. Il colorato e animatissimo ristorante Cha Cha Cha propone gastronomia latinoamericana. Poco più avanti il Red Victorian è
un B&B new age con caffè bio e rivendita di
oggetti esoterici. Al civico 1660 c‘è Wasteland,
mecca del vintage, al 1597 Genesis per qualcosa di mistico ed esoterico, al 1573 Treasure
Store per prodotti di profumeria e creme naturali o delle fate. La casa al 1535 ospitò lo
Psychedelic Shop, fondato nel 1966 e primo
head shop del mondo. Al 1525 c’era la red house
della famosa canzone di Jimmy Hendrix, trasformata in Tobacco Center. All’incrocio con la
Ashbury siamo praticamente nel cuore del quartiere. Al 1369 di Haight Street si distingue Bound
Together, libreria di tradizione anarchica.
S’imbocca Buena Vista Ave West, costeggiando il parco, dove si ammira una panoramica di
case in vari stili. Al 737 c’é la Spreckels
Mansion, lussuosissima e in stile Queen Anne,
costruita nel 1897 per un nipote del re dello zucchero Claus Spreckels. Vi abitarono molti artisti
tra cui Jack London.
Si piega a destra per Java Street e di nuovo a
destra lungo Masonic Avenue. Si risale la collina
tra splendide casette tra cui quella di Bernard
Maybeck, al 1526, poi si scende soffermandosi
HAIGHT ASHBURY Il quartiere è costellato di splendide dimore vittoriane di fine ’800. Nella pagina a fianco,
gli incantevoli Giardini Giapponesi, dove si può sorseggiare un tè immersi nel verde.
alle serie di case di fine ’800 Eastlake Victorian,
ai civici 1322-1342. A sinistra, lungo Waller
Street, da non perdere le dimore ai numeri 13151335, tra le più belle di Frisco. Si gira a sinistra
per Ashbury Street fino al 710 della Grateful
Dead House, dove la band fu arrestata nel 1967
per possesso di droga e dove continua l’architettura Queen Anne.
Si torna indietro in direzione Waller Street e si
prosegue lungo Ashbury Street fino a Oak Street
e al parco Panhandle, dove bande rock e figli dei
fiori tenevano i loro concerti.
Da qui parte l’esplorazione del Golden Gate
Park. Lungo il John F. Kennedy Drive, il
Conservatorio dei Fiori vanta una straordinaria
collezione di piante tropicali. Un po’ più avanti,
sulla sinistra, si scorgono le moderne architetture del nuovo de Young Museum che ospita
opere d’arte americana moderna e contemporanea, ma anche dell’Africa e dell’Oceania, tessuti
e mostre di fotografia. La Nacy B. and Jake L.
Hamon Tower ha un osservatorio panoramico
su tutta la città e la baia. Di fronte al museo sono
ancora in corso i lavori della nuova California
Academy of Sciences. Accanto si trova l’ingresso ai Giardini Giapponesi, dove si può sorseggiare un tè circondati da una varietá infinita di
bonsai.
Proseguendo verso ovest si raggiunge lo
Strybing Arboretum, mentre per arrivare ad
Ocean Beach bisogna tornare sulla Kennedy
Drive e percorrerla fino alla Great Highway per
circa 4 km. All’uscita del parco, sulla destra, c’è
un mulino a vento, di fronte si apre lo spettacolare panorama della bellissima spiaggia affacciata sull’Oceano Pacifico (chi è stanco può raggiungere questo punto anche prendendo un taxi
davanti al de Young Museum; per il rientro Bus
38 fino a Union Square). La popolare birreria The
Mission e Castro
Il volto latino di Frisco si scopre nel quartiere di
Mission che custodisce la Mission Dolores, 16th
Street/Dolores Street, fondata da Padre Junipero
Serra nel 1776. In Valencia Street, tra la 16th e la
22nd, si assiepano caffè, negozietti, librerie e gallerie
d’arte, mentre lungo le vie parallele risaltano i colori
sgargianti di splendidi murales. Uno spirito ancor
più latino si respira lungo la 24th, tra Mission Street
e Potrero Avenue, dove trionfano cibo e musica latinoamericana. Al 2981 c’è il Precita Eyes Mural
Arts Center che vende mappe per una passeggiata in
tema murales. Castro è invece il quartiere gay, che
vanta una delle comunità più grandi al mondo. Vale
la pena bighellonare lungo la colorata Castro Street,
tra Market Street e la 19th, dove c’è pure il famoso
Castro Theater.
Beach Chalet ospita al piano superiore il ristorante Park Chalet, prediletto dai surfisti. Al piano
inferiore c’è il Centro informazioni del Golden
Gate Park con pitture murali sulla storia di San
Francisco. Sulla destra, da una roccia domina
l’ottocentesca Cliff House, rinnovata con due
magnifici ristoranti dalla vista indimenticabile.
Quarto itinerario: Frisco Trendy
Punto di partenza: Marina
Punto di arrivo: Alamo Square
Durata: una giornata
Chestnut Street (Bus 30 da Beach Street,
Fishermann’s Wharf) e il vivace quartiere di
Marina pullulano di boutique e negozi costosi ed
eleganti. Da segnalare Little Tibet per i prodotti
asiatici e Books Inc., la libreria più amata del quartiere. Risalendo Steiner Street con alle spalle il
mare si arriva in Union Street. All‘incontro tra le due
vie c’è la chiesa episcopale di St. Mary’s The
Virgin. Siamo nel cuore di Cow Hollow, il quartiere più trendy di tutta la città. Union Street è un
susseguirsi di negozi, boutique, ristoranti e caffè
alla moda, che si allungano tra la Steiner e
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VITA DI QUARTIERE Vetrina in Hayes Street e tavolini all’aperto in Union Street. Nella pagina a fianco, dall’alto in basso
e da sinistra a destra: galleria d’arte ad Hayes Valley; market a Chinatown; ristorante messicano ad Haight Ashbury;
“Absinthe”, brasserie all’incrocio tra Hayes e Gough Street; Financial District; modern art all’Embarcadero Center.
l’Octavia. Si scopriranno il Rose’s Café, una trattoria italiana che fa anche dei buoni brunch,
Cocoabella Chocolates, Atys per il design, Kozo
Arts per oggetti di carta giapponesi, Shaw Shoes
per scarpe “sulla cresta dell’onda”, The Blues
Jean Bar dove fanno jeans su misura. Da non perdere la deviazione per il Café Maritime, pesce e
sottofondo jazz al 2417 di Lombard Street. Altre
deviazioni nelle vie adiacenti: al 2693 di Webster
Street per il Vendanta Hindu Temple, un edificio
eduardiano del 1905 con architetture indiane,
mecca dell’induismo, e al 2645 di Gough Street
per l’Octagon House del 1861, famosa per la sua
forma ottagonale e sede della National Society of
Colonial Dames of America.
A questo punto conviene proseguire per circa due
isolati di Union Street sulla Van Ness Avenue, col
Bus 49 verso Market Street, alla ricerca della via
più breve per Hayes Valley, quartiere emergente
pieno zeppo d’artisti e giovani designer: streetlife
allo stato puro. Hayes Valley è un’oasi bohémienne ai margini del Civic Center, quartiere ancora
alquanto malfamato, a parte i suoi monumenti: il
City Hall, l’Opera House, il Symphony Hall, la Main
Library e il nuovo edificio dell’Asian Art Museum,
rinnovato da Gae Aulenti.
Si può cominciare la visita di Hayes Valley dove si dice che per tradizione tutti i proprietari
dei negozi debbano avere un cane - dal 1658 di
88
Market Street: lo Zuni Café, mediterraneo e
minimalista, con influenze francesi e italiane,
punto di ritrovo di modelle, fotografi, attori e artisti. Di fronte si trova la Real Art, una galleria
molto originale, al 14 di Haigh Street, poco
distante, c’è Mystic Haircutting, parrucchiere
“esoterico”. Ma è all’incrocio con Gough Street
che esplode la vita del quartiere. Lo si raggiunge
velocemente prendendo il Bus 21 da Market
Street. Si scende in Grove Street, che al 399
vanta la pasticceria con i dessert più “in” di tutta
Frisco: Citizen Cake. Accanto al 387 si scopre
MAC - vestiti supertrendy e un cane pelosissimo
e giocherellone - e la galleria Bucheon dove i
cagnolini sono in posa tra le opere d’arte.
Immettendosi su Gough Street e curiosando qua
e là tra negozi di artigiani e design si scopre
Stitch, al 182, dove si possono cucire da soli
capi d’abbigliamento. Proprio all’incrocio tra
Hayes e Gough c’è invece Absinthe, brasserie e
bar dall’atmosfera francese, ritrovo di molti artisti. Al 336 di Hayes Street si arriva da Fabuloid,
con vetrine strabilianti di giovani designer. Si può
risalire poi sul Bus 21 alla volta di Alamo
Square, un piccolo parco circondato da ottocentesche case vittoriane. Le più famose sono le
“sette sorelle”, sul lato di Steiner Street lungo il
parco, con sullo sfondo il centro finanziario. Un
panorama già visto in tante cartoline.
89
15:08
Durata 1 settimana
Prezzo 1200/1800 € volo escluso
Quando tutto l’anno
Come arrivare
Da Milano e Roma con Alitalia (tel. 06.2222, www.
alitalia.it), Air France (tel. 848.884.466, www.air
france.it), Delta (tel. 800.477.999, www.delta.
com), KLM (tel. 199.309.092, www.klm.it), United
(tel. 848.800.692, www.united.com) e Virgin (tel.
+44.1293616161, www.virgin-atlantic.com). Le
tariffe variano da 320 a 800 €. Dal San Francisco
International Airport si può prendere uno shuttle
(15 USD) o un taxi (circa 40 USD).
Periodo
Da aprile a giugno e settembre-ottobre sono i
mesi migliori. A luglio e agosto può esserci nebbia, a dicembre e gennaio può piovere molto.
Documenti
Passaporto a lettura ottica. Per entrare negli
Stati Uniti i cittadini europei devono compilare
due formulari (vengono consegnati sull’aereo
o al check in) di cui devono conservare una
parte fino all’uscita dal Paese. Le nuove normative contro il terrorismo prevedono che l’ufficiale alla dogana raccolga le impronte digitali e scatti una foto, una procedura al computer che dura pochi minuti. Nel bagaglio a mano
tutti i liquidi e i medicinali vanno messi in
una busta di plastica a chiusura ermetica.
USA SAN FRANCISCO
Valuta
Il dollaro (USD, $) è conveniente in questo periodo,
circa 20% in meno dell’euro. 1 € = 1,316 USD.
90
Pagina 90
Mance
Previsto un 10/15% sul conto del ristorante e
del bar; sul taxi e in hotel 2/3 dollari di mancia
a chi porta le valigie.
Fuso orario
Meno 9 ore rispetto all’Italia.
Dove dormire
Per una camera last minute: tel. 888.7829673.
Hotel: Four Seasons, 757 Market St, tel.
6333000, www.fourseasons.com/sanfrancisco,
doppia da 520 $: lussuoso, in mostra arte nordcaliforniana, ottimo fitness club/spa. Bohéme,
444 Columbus Ave, tel. 4339111, www.hotelbo
heme.com, doppia da 164 $: 15 stanze in flair
europeo, a North Beach. Phoenix, 601 Eddy St,
tel. 7761380, www.thephoenixhotel.com, doppia
da 159 $: nel quartiere a luci rosse di Tenderloin,
amato dalla scena rock tra cui i Pearl Jam, avvistati attorno alla piscina, la sera si organizzano
spesso party. St. Regis, 124 3rd St, tel. 2844000,
www.stregis.com/sanfrancisco, doppia da 559 $:
lusso minimalista e arte contemporanea, di tendenza il suo ristorante Ame. Sir Francis Drake, 450
Powell St, tel. 3927755, www.sirfrancisdrake.com,
doppia da 219 $: hotel storico (1928) famoso per
il club sul tetto con vista spettacolare. Vitale, 8
Mission St, tel. 2783700, www.hotelvitale.com,
doppia da 269 $: design feng shui, spa immersa
in un giardino pensile giapponese (sopra), bar
molto cool. Motel: Hotel del Sol, 3100 Webster St,
tel. 9215520, www.thehoteldelsol.com, doppia
100/199 $: atmosfera californiana con palme e piscina, camere semplici ma confortevoli. Pensioni:
Stanyan Park Hotel, 750 Stanyan St, tel. 7511000,
www.stanyanpark.com, doppia da 135 $: in una
casa vittoriana con vista sul Golden Gate Park.
Bed&Breakfast: Jackson Court, 2198 Jackson
Court, tel. 9297670, www.jacksoncourt.com, doppia da 180 $: in una residenza storica a Pacific
Heights. Ostelli: Hostel at Union Square, 312
Mason St/Geary St, tel. 7885604, 22/26 $.
Dove e cosa mangiare
Balboa Café, 3199 Fillmore St, tel. 9213944, da
18 €, un’istituzione di Cow Hollow, saloon del
1913, giganteschi burger e bistecche, ideale anche
per il brunch; Baraka, 288 Connecticut St, tel.
2550370, 18/20 €, cucina marocchina-mediterranea; Bix, 56 Gold St, tel. 4334574, classico con sottofondo di musica jazz dal vivo; Bocadillos, 710
Montgomery St, tel. 9822622, da 15 €, tapas bar
trendy; Farallon, 450 Post St, tel. 9566969, da
30 €, il miglior ristorante di pesce della città, interni di design in tema marino e minimalista, unico;
Foreign Cinema, 2534 Mission St, tel. 6487600,
da 15 €, si proiettano film, gastronomia internazione e splendidi brunch; Gary Danko, 800 North
Point, tel. 7492060, da 40 €, lusso francese per
accenni gastronomici americani e mediterranei;
Greens, Fort Mason Center, tel. 7716222, da
35 €, vegetariano, di proprietà dello Zen Center,
vista sul Golden Gate; Jardiniére, 300 Grove St,
tel. 8615555, da 50 €, lussuoso, romantico e
pomposo con sottofondo jazz, cucina californiana-francese con prodotti biologici; AsiaSF, 201
9th St, tel. 2552742, da 20 €, cucina fusion,
modelle che ballano sul bancone (ma attenzione,
si tratta di “lui”), locale di tendenza, club/disco
con dj; La Rondalia, 910 Valencia St, tel.
6477474, da 8 €, messicano autentico, porzioni
grandi ed economiche; Lime, 2247 Market St, tel.
6215256, da 10 €, spuntini americani e messicani, vodka di Frisco; Yank Sing, 49 Stevenson St,
tel. 5414949, da 15 €, 60 tipi diversi di dim sum.
Frisco by night
La scena trendy frequenta i club cool di SOMA tra
cui il Supper Club, 657 Harrison St. Il quartiere del
jazz è Fillmore i cui club si concentrano lungo l’omonima via: da Rasselas On Fillmore Jazz Club si
fa ogni sera jazz, R&B e blues, The Fillmore è la
mecca del rock, Boom Boom Boom sul Geary
Boulevard organizza serate blues e soul. Un classico del jazz rimane l’elegante Pearl’s, 256
Columbus Ave, un punto di ritrovo il Pier 23,
Green/Battery St. Lungo Union St c’è la maggior
concentrazione di single bar tra cui il mitico
Perry’s al 1944. Uno dei martini bar più amati è
The Red Room, 827 Sutter St, un altro prediletto
dai singles è il Matrix Fillmore, 3138 Fillmore St,
con ottimi vini e squisiti cocktail, mentre il Café du
Nord, 2170 Market St, è una meta per scoprire
nuove tendenze e trend letterari. Da Elbo Room,
647 Valencia St, si gioca a biliardo e si beve birra
al piano di sotto, mentre sopra si balla con le
migliori band e dj della baia, spesso con ritmi latini. Club elegante e high tech è Ruby Skye, 420
Mason St; cocktail lounge ben frequentata è
Jade, 650 Gough St; pub british vecchio stile è
Mad Dog in the Fog, 530 Haight St, con immensa scelta di birre. Zam Zam, 1633 Haight St, è una
cocktail lounge persiana nel cuore del quartiere
hippy, dove invece al Club Deluxe, 1511 Haight
St, pare di tornare indietro agli anni ’40 con musica di Glenn Miller e Count Basie.
Musei
Asian Art Museum, 200 Larkin St, tel. 5813500,
www.asianart.org; de Young Museum, 2501
Irving St, tel. 7503600, www.thinker.org/deyoung;
Museum of Modern Art, 151 3rd St, tel. 3574000,
www.sfmoma.org; Palace of the Legion of
Honour, Lincoln Park, 34th Ave/Clement St, tel.
8633330, www.thinker.org/legion; Yerba Buena
Center for the Arts, 701 Mission St, tel. 9782787,
www.yba.org.
BLOCKNOTES
17-05-2007
Appuntamenti
Carnaval, www.carnavalsf.com, balli, feste e
gastronomia a Mission, fine maggio; North Beach
Festival, www.sfnorthbeach.org/festival, ricorda
la storia di Little Italy e della Beat Generation, giugno; LGBT Pride Month and Parade, www.sfpri
de.org, la più grande festa e parata gay, fine giugno; Fillmore Street Jazz Festival, www.fillmo
rejazzfestival.com, il più importante della costa
ovest, inizio luglio; Sausalito Art Festival,
www.sausalitoartfestival.org, inizio settembre;
Blues Festival, www.sfblues.com, fine settembre;
Castro Street Fair, www.castrostreetfair.org e
Jazz Festival, www.sfjazz.org, ottobre; Halloween,
www.halloweensf.com, 31 ottobre; Chinese New
Year, gennaio/febbraio; Cherry Blossom Festival,
www.nccbf.org, festa del quartiere giapponese e
SF International Film Festival, www.sffs.org/festi
val, aprile.
Bibliografia
San Francisco, Mondadori, 23,50 €; San
Francisco, RoughGuides/VallardiViaggi, 19 €;
San Francisco, Tci, 8,50 €; San Francisco,
White Star/National Geographic, 9 €; Style
City San Francisco, Contrasto, 20 €; Top 10
San Francisco, Mondadori, 12 €.
Indirizzi utili
Centro informazioni, Benjamin Swig
Pavillion, Hallidie Plaza, Market/Powell Street,
info in italiano tel. 2830171.
Prefissi
Italia-Stati Uniti 001 (San Francisco 415); Stati
Uniti-Italia 01139.
USA SAN FRANCISCO
BLOCKNOTES
p 78-91 San Francisco p 14
Frisco shopping
Abbigliamento e accessori: Azalea, 411 Hayes St, moda da L.A., Australia e Francia; Mrs. Dewson’s Hats, 2050
Fillmore St, cappelli; Paolo, 524 Hayes St, creazioni di scarpe; Pixie, 1400 Grant Ave, moda per lei da L.A.
Abbigliamento sportivo: Armani Exchange, 2090 Union St; Levi’s, 300 Post St; Nike Town, 278 Post St; The
North Face, 180 Post St. Elettronica: SonyStyle Store, 101 4th St (verificare compatibilità col sistema europeo).
Informatica: Apple Store, 1 Stockton St (si può navigare su Internet gratis). Musica (rock, jazz, blues): Amoeba
Music, 1855 Haight St; Tower Records, 2525 Jones St; Virgin Megastore, 2 Stockton St. Saponi e cosmetici
naturali: Bare Escentuals, 2102 Chestnut St; Hydra, 1919 Fillmore St; Bath&Body Works, 865 Market St.
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