La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 264

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La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 264
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Anno XVIII - N° 264
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22 Novembre 2013
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
Il tragico nubifragio che si è abbattuto sulla Sardegna rende non più rinviabile una seria presa di coscienza collettiva
Una nuova cultura del territorio
Le conseguenze delle calamità naturali vengono amplificate da colpevoli negligenze dell’uomo, soprattutto nel settore edile.
«L
a mano dell’uomo non è estranea a questa catastrofe. Bisogna
imparare a rispettare il creato,
le sue leggi e i suoi ritmi. Far tesoro della storia che gli eventi ci
stanno consegnando.» Le parole pronunciate da mons. Giovanni Sanguineti, vescovo di
Tempio Ampurias, nell’omelia
del funerale delle sei vittime di
Olbia, meritano una profonda
riflessione. Quella che ha colpito la Sardegna è stata una calamità naturale di inaudita violenza ma le conseguenze del suo
passaggio sono state ingigantite
dalla cattiva gestione del territorio.
Sarebbe inaccettabile, che
una volta spenti i riflettori dei
media nazionali ed internazionali, tutto ritornasse come prima, aspettando la prossima tragedia, come è accaduto dopo il
dramma di Capoterra del 2008.
La Sardegna e più in generale l’Italia intera, non hanno mai
avuto una corretta cultura sulla
gestione del territorio.
Il danno provocato è immenso e la strada del risanamento
non sarà né facile né breve, ma
va avviata subito. Le leggi ci sono, occorre farle rispettare.
La legge Galasso, n° 431 dell’8/08/1985, ad esempio, ha introdotto il vincolo paesaggistico nei territori a distanza di 300
metri dalla riva di mari e laghi e
150 metri dalle sponde di fiumi
e torrenti, in aree di interesse archeologico, nei boschi o nella
vegetazione assimilita.
Basta guardarsi intorno per
capire che troppo spesso questi
vincoli non vengono rispettati
e quanto siano veritiere le parole di mons. Sanguineti. E allora, si cambi strada con una
nuova cultura del territorio, per
evitare di piangere domani altre
16 o più vittime della prossima
calamità naturale.
Giampaolo Cirronis
La Sardegna in quindici giorni è passata da un clima quasi estivo al tragico nubifragio
ALL’INTERNO
Entro metà dicembre il bando per la “ZFU”
Zona franca, la parola passa alle Camere
Emodialisi notturna al Sirai, un salto nel futuro
Giacomo Parodo riposa nella sua Carloforte
Fusina, una ferita ancora aperta 43 anni dopo
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Risorge la Cattedrale di Iglesias, dopo 13 anni
Il 12/11 Sant’Antioco ha ricordato Silvio Olla
“Su Conti”, un pezzo di Sardegna in Spagna
Il Siliqua resiste in vetta, il Carbonia risale
Volley Iglesias e VBA/Olimpia in difficoltà in B1
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
A un anno esatto dalla firma, al ministero dello Sviluppo economico è stato fatto il punto sullo stato di attuazione del Piano Sulcis
Entro metà dicembre il bando per la “ZFU”
I rappresentanti del Governo hanno aperto la strada verso l’istituzione di una Zona franca doganale nel porto di Portovesme.
A
un anno esatto dalla firma,
posta al termine del vertice
svoltosi alla Grande miniera di Serbariu, il 13 novembre si è svolto un nuovo incontro al ministero dello Sviluppo economico, per una verifica dello stato
di attuazione del Piano Sulcis.
All’incontro con il sottosegretario
del ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, era presente una delegazione della Giunta
regionale, composta dagli assessori
della Programmazione, Alessandra
Zedda e dell’Industria, Antonello Liori, dal direttore Generale della Presidenza, Gabriella Massidda, dal presidente della Sfirs, Antonio Tilocca,
dai rappresentanti di Invitalia, dai sindaci e dalle organizzazioni sindacali
del territori.
L’ex presidente della Provincia di
Carbonia Iglesias, Tore Cherchi, oggi
rappresentante del Governo per l’attuazione del Piano Sulcis, ha ricostruito l’analisi dei principali programmi di intervento che - sottolinea
- prevedono l’assegnazione di risorse pubbliche per un totale di 624 milioni di euro.
1) Fiscalità di vantaggio per le piccole e micro imprese dell’ex provincia: 124,4 milioni di euro. Il bando è
in fase di pubblicazione. Le imprese
potranno presentare la domanda per
le agevolazioni fiscali a partire dal 15
dicembre e sino al 15 marzo. L’ottanta
per cento delle risorse è riservato alle
imprese esistenti, il venti per cento a
quelle di nuova costituzione.
2) Infrastrutture. Totale 72 milioni
di euro interamente assegnati dallo
Stato alla Regione, così ripartiti. 30
milioni di euro per strade: nel primo
semestre dell’anno saranno spesi 3,5
milioni di euro sulla provinciale 77,
il resto è gestito da ANAS, progettazione non ancora fatta. Porto industriale di Portovesme: la Regione deve
ancora fare la delibera di Giunta per
mettere a disposizione del Consorzio i
7 milioni di euro, progettazione da
rimettere a posto e bando da fare. Porti di Calasetta, Carloforte, Sant’Antioco compreso collegamento nell’istmo: assegnati 32 milioni di euro,
tutto in Regione; un milione di euro
assegnato alla Regione per la delimitazione della zona franca doganale.
3) Call for Ideas. Bando concluso
con ritardo di quattro mesi. Invitalia deve gestire l’attuazione delle idee selezionate. Impegnati 55,7 milioni di euro.
presentato domanda, un altro progetto riguarda il Biofuel.
6) Bonifiche. Il giorno 20 sarà firmato il protocollo fra Governo e Regione, per la semplificazione delle
procedure concernenti le bonifiche
minerarie di competenza pubblica che
coinvolgono oltre 150 milioni di euro.
Nello stesso giorno si avrà la conferenza decisoria per le bonifiche Alcoa e Sardamag. Si dovrebbe esaminare nello stesso giorno anche la questione del bacino dei fanghi rossi.
7) Politiche attive del lavoro con-
è trascorso un anno dalla firma del Piano Sulcis.
4) Collegamento diga Monte Pranu con sistema idrico regionale, 50
milioni di euro, progettazione e realizzazione intervento affidata a Ente
Flumendosa. La Regione ha parzialmente disimpegnato le risorse e ora deve ripristinare la dotazione originaria.
5) Fondi per iniziative imprenditoriale. Totale 100 milioni di euro, di
cui 10 milioni a disposizione della Regione per il bando per imprese di turismo e agroalimentare, bando fatto,
sono residuati 4 milioni di euro che
saranno rimessi a bando. 90 milioni
di euro sono gestiti da Invitalia per
contratti di sviluppo, Eurallumina ha
cernenti la ricollocazione dei lavoratori espulsi dal processo produttivo.
Interventi di competenza di Italia lavoro che ha analizzato le potenzialità occupazionali dei programmi più
prossimi al decollo (esempio bonifiche) e che valgono almeno 600 posti
di lavoro. Per passare all’operatività
occorre che i programmi entrino effettivamente in attuazione.
8) Industria. Su Eurallumina Governo e Regione hanno riferito che il
protocollo per la ripartenza sarà rispettato. Su Alcoa ha fatto riferimento
ai contatti in corso.
Giampaolo Cirronis
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Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.
La Grande Miniera ha ospitato un convegno sul Piano Sulcis
Il Piano Sulcis un anno dopo fa discutere
tra le speranze iniziali ed i gravi ritardi
P
iano Sulcis un anno dopo.
Si è svolto nella sala conferenze della Grande Miniera
di Serbariu, un convegno
organizzato dal Movimento partite
Iva del Sulcis Iglesiente, per esaminare lo stato d’attuazione dello strumento approvato dal Governo per
cercare di dare risposte ad un territorio, quello dell’ex Provincia di
Carbonia Iglesias, considerato, numeri alla mano, il più povero d’Italia.
All’invito degli organizzatori
hanno risposto numerosi sindaci,
parlamentari, consiglieri regionali,
artigiani, commercianti, lavoratori
del polo industriale di Portovesme,
consiglieri comunali, cittadini.
Ha aperto i lavori il presidente del
Movimento partite Iva del Sulcis
Iglesiente, Paolo Bullegas, che ha
sottolineato la gravità della situazione in cui versano artigiani e commercianti e l’intero territorio e l’inadeguatezza del Piano Sulcis.
Il sindaco di Carbonia, Giuseppe
Casti, ha invitato tutti ad una precisa analisi della crisi e delle responsabilità, rimarcando come i Comuni stiano facendo la loro parte, frenati nella loro azione dalla drastica
riduzione dei trasferimenti ed ha
sottolineato le pesanti inadempienze
della Regione e del Governo. Giuseppe Casti ha parlato anche dell’incontro svoltosi al ministero dello
Sviluppo economico, dal quale è
emerso che il principale risultato al
momento è costituito dalla prossima pubblicazione del bando sulla
fiscalità di vantaggio.
Massimo Cara, rappresentante
della Rsu Alcoa, ha ricostruito quanto è accaduto negli ultimi dodici mesi ed ha espresso un giudizio molto
critico sui ritardi accumulati, annunciando che la mobilitazione non
si fermerà fino a quando Governo e
Regione non avranno rispettato gli
impegni assunti con il territorio.
Cara ha spiegato che la stessa fiscalità di vantaggio, che pure dovrebbe
vento di Guido Vacca, ex assessore
della Provincia di Carbonia Iglesias.
«Buona parte delle risorse annunciate nel Piano Sulcis - ha detto
Guido Vacca - erano già presenti in
precedenti provvedimenti di Governo e Regione. Le reali nuove risorse sono circa la metà dei quasi 500
milioni annunciati».
«Lo spirito del Piano Sulcis - ha
aggiunto Vacca - è teso verso lo sviluppo e non le emergenze.»
Il convegno svoltosi il 14 novembre nella sala conferenze della Grande Miniera.
essere in dirittura d’arrivo, potrebbe essere rimessa in discussione da
eventuali ricorsi di cittadini, essendo finanziata prevalentemente con i
ricavi delle sanzioni comminate dall’Unione europea ad Alcoa per gli
aiuti di Stato indebitamente ricevuti, che erano stati concessi attraverso l’imposizione di un’accisa sul costo dell’energia.
Particolarmente critico l’inter-
è poi intervenuto Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso e presidente del Consorzio industriale
provinciale di Carbonia Iglesias ed
è seguito un lungo e approfondito
dibattito, dal quale sono emersi ancora una volta la drammaticità della
situazione in cui versa il territorio e
la necessità di interventi immediati
per il superamento dell’emergenza
e la programmazione del futuro.
Il sindaco di Carbonia ha deciso di sostenere Matteo Renzi
Casti: «è ora di cambiare»
Il sindaco di Firenze ha vinto le primarie tra gli iscritti del PD.
A
meno di un mese dalle
primarie del Partito Democratico, in programma l’8 dicembre,
cresce il fronte pro-Renzi. Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia,
sosterrà il sindaco di Firenze.
«Alla fine di un periodo di riflessione - scrive in una nota Giuseppe Casti - ho deciso, come semplice militante del Partito Democratico, di sostenere la candidatura di Matteo Renzi alla segreteria del Partito. Alle primarie dell’otto dicembre, pertanto, voterò
ed inviterò a votare per il sindaco di Firenze.»
«Nel documento programmatico di Matteo Renzi - sottolinea
il sindaco di Carbonia - colgo la
volontà di portare il Partito Democratico e l’Italia oltre questo
guado, in una nuova epoca. Per
questa volontà di profondo cambiamento ho deciso di sostenere
Matteo Renzi. La sua esperienza
come amministratore locale, come sindaco di una città importante come Firenze, è una garanzia.
Sono convinto - conclude Giuseppe Casti - che con lui si possa intraprendere, dopo tanti anni, una
strada nuova.»
A Iglesias è nato il comitato “Per
Matteo Renzi segretario”. I promotori del comitato iglesiente per
Renzi segretario sono: il capogruppo in Consiglio comunale del PD
Francesco Melis, i consiglieri comunali dello stesso PD Franca Fara
e Ubaldo Scanu, alcuni attivisti
democratici come Marco Crobeddu, Licia Cau, Giancarlo Mameli,
il responsabile Europa e politica
estera dei Giovani democratici della
Sardegna, Gianpaolo Rosina e vari
esponenti della società civile, iscritti al PD che vedono in Matteo Renzi
una speranza di rilancio concreto
per l’Italia.
«La nascita del comitato - si
legge in una nota - sarà l’occasione
per confrontarsi su tematiche locali e nazionali ma, soprattutto,
un modo per riavvicinare il partito
alla gente. Noi crediamo che oggi
sia fondamentale recuperare il dialogo con le persone, proporre un
programma valido, diverso dal passato, differenziarci e cambiare creando una vera proposta politica alternativa.
Occorre rivalorizzare il termine Democratico non solo negli
slogan ma anche nei fatti. Siamo
sicuri che Renzi saprà essere il segretario giusto per il PD con una
vera proposta alternativa e giovane.
Noi vogliamo un cambiamento vero!
Gia da questo sabato - conclude
la nota - il comitato sarà presente
e operativo nella riunione di tutti i
comitati sardi per Renzi segretario,
presieduta dall’on. Luca Lotti.»
Il sindaco di Firenze, Matteo
Renzi, intanto, ha vinto le primarie tra gli iscritti del Partito Democratico, con il 46,7%, contro il
38,4% di Gianni Cuperlo. Gli altri due candidati, Pippo Civati e
Gianni Pittella, si sono attestati rispettivamente al 9,19% e poco sotto
il 6% (Pittella rimane così fuori
dalle primarie dell’8 dicembre). I
dati sono stati resi noti da Davide
Zoggia, responsabile organizzazione del Pd. Alle convenzioni hanno
partecipato circa 7.000 circoli, per
poco meno di 300.000 elettori.
I dati sono ancora ufficiosi e
non definitivi, perché ci sono dei
congressi ancora in corso come ad
Asti, dove la convenzione si terrà
nei prossimi giorni, così come a
Rovigo e anche a Frosinone i congressi si completeranno in queste
giornate. Mancano alcuni circoli
sparsi in alcune città come Novara
e Venezia. I numeri possono essere soggetti ad alcune variazioni, non
così significative da modificare il
dato complessivo.
Le firme sono state consegnate presso la Corte d’Appello del tribunale
Un referendum per abrogare “Abbanoa spa”
I
promotori del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica
“Abbanoa spa” quale gestore
unico del Servizio Idrico Integrato
dei Comuni della Sardegna, hanno
consegnato i moduli contenenti le
firme raccolte, presso la Corte di
Appello del Tribunale di Cagliari.
La raccolta delle firme era stata
avviata a Domusnovas, dai sindaci
di Domusnovas, Angelo Deidda, di
Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai.
A breve verranno depositate anche le firme per la presentazione della proposta del disegno di legge di
iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio
Idrico Integrato”.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge nazionale istitutiva di un regime di zona franca fiscale e doganale
Zona franca, una sfida per la competitività
La strada per il riconoscimento definitivo è ancora lunga, il testo passa ora al vaglio della Camera dei Deputati e del Senato.
I
l Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta
di legge nazionale n. 22/A istitutiva di un regime di zona franca
fiscale e doganale integrale nel territorio della Regione Autonoma della
Sardegna.
La proposta di legge ha avuto il via
libera con 41 voti a favore e 26 astenuti. Si tratta di un significativo passo
in avanti verso l’obiettivo finale ma
non ancora decisivo. Ora il testo passerà al vaglio delle due Camere e l’ostacolo ancora da superare è sicuramente il più arduo.
«La zona franca è uno strumento
importante nella sfida per la competitività - ha detto il presidente Cappellacci nel suo intervento al convegno dei giovani della Confindustria
“We love sud”, al T-hotel di Cagliari
-. Per fare impresa occorrono capitale umano, finanziamenti, ma anche
e, soprattutto, un sistema capace di
creare condizioni per un esercizio proficuo dell’attività dell’azienda. Nell’immediato dobbiamo recuperare gli
svantaggi derivanti dalla condizione
di insularità, ma allo stesso tempo la
zona franca integrale è altresì azione di prospettiva, idonea a rendere
la nostra Regione il ponte d’Italia e
d’Europa verso il Mediterraneo. La
fiscalità di vantaggio - ha aggiunto
Cappellacci - permette di recuperare
una parte rilevante del divario sofferto e sviluppare potenzialità finora
inespresse. I sardi, nonostante le difficoltà, in questi decenni sono stati
capaci anche di essere promotori di
eccellenze. Questo significa che, laddove il sistema diventasse più funzionale all’attività di impresa, potremmo finalmente diventare conquistatori dei mercati nazionali ed internazionali. Il ragionamento nasce dal fatto che rispetto agli altri costi quello
derivante dal fisco sono quelli sui
quali possiamo intervenire subito. È
alla maggioranza che l’ha approvata,
sono giunte dall’opposizione di centrosinistra, in particolare dall’ex Governatore Renato Soru, convinto che
la legge non potrà mai essere approvata dal Parlamento nazionale.
«È molto facile affrontare la campagna elettorale - ha detto in Aula
Renato Soru - dicendo due cose: vi
Il Palazzo del Consiglio regionale.
la prosecuzione di quello che abbiamo
fatto con quell’abbattimento dell’Irap
del 70%, che dobbiamo ora difendere in sede nazionale. Ora lo Stato si
deve pronunciare sulla zona franca
integrale - ha concluso il presidente
della Regione - e fare propria in Europa la giusta rivendicazione della
Sardegna.»
Durissime le critiche alla legge e
cancelliamo l’IMU, anzi sapete che c’è:
vi cancelliamo tutte le tasse. Vi diamo
il piano casa anzi sapete che c’è: tutto fabbricabile nelle coste della Sardegna. Con queste due leve si può abbindolare un po’ di credulità popolare ma approfittare della credulità popolare è persino un reato e a me sembra che stiamo facendo questo in questi ultimi mesi in questa Regione.»
Igea, occupazione conclusa dopo l’approvazione del bilancio
La tensione è scesa, arrivano le bonifiche
L
’assemblea societaria di
Igea ha approvato il bilancio, riformulato tenendo
contro di tutte le osservazioni fatte dagli uffici dell’Assessorato, che erano state confermate anche dal parere dell’Ufficio legale
della Regione.
«Compiuto questo importante
passo - ha detto l’assessore regionale
dell’Industria, Antonello Liori - stiamo già lavorando sul perfezionamento delle convenzioni per le concessioni minerarie e presto anche
con la predisposizione del disegno di
legge che trasformerà Igea in agenzia regionale.»
Appresa la notizia del sì al bilancio, i lavoratori si sono riuniti in
assemblea ed hanno deciso di porre
fine all’occupazione, durata tredici
giorni. Di lì a pochi giorni, sono arrivate buone notizie per l’avvio dell’attività nel settore delle bonifiche.
Il Piano Strategico Sovracomunale di Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore e Guspini, amministrazioni coinvolte nel protocollo d’intesa
cha sarà firmato con il ministero
dell’Ambiente per destinare al risanamento dei siti minerari oltre 95
milioni di euro, potrebbe partire nella
prossima primavera. Gli interventi
saranno realizzati dalla società in
house Igea S.p.a. proprietaria e/o
concessionaria delle aree interessate, mentre al Parco Geominerario è
stata assegnata la governance di una
Un’immagine simbolo della protesta.
commissione di verifica dei lavori,
oltre ad un ruolo programmatorio
per gli interventi nel Piano Sulcis e
per il Piano di sviluppo dell’area Arburense-Guspinese.
«Le bonifiche - ha detto il presidente della Regione Ugo Cappellacci incontrando a Fluminimaggiore il sindaco Ferdinando Pellegrini,
assieme ai primi cittadini di Guspini Rossella Pinna, di Arbus Francesco Atzori e di Buggerru Silvano Farris - rappresentano la svolta per lo
sviluppo del territorio, una condizione necessaria e indispensabile per
il suo rilancio. Vogliamo superare il
modello esistente e lo stiamo facendo con una programmazione serrata,
e con tempi strettissimi, per dare avvio velocemente al Piano per attrarre investimenti privati e per assicurare nuove opportunità economiche
ed occupazionali.»
La Giunta regionale, su proposta
dell’assessore dell’Industria, Antonello Liori, ha approvato il programma dei lavori 2013-14 relativo alla
concessione mineraria “Monteponi”, presentato da Igea, perciò verrà
stipulata apposita convenzione per un
importo netto di 5 milioni 727mila
euro.
«Fino al 30 giugno 2014 - ha spiegato Liori - la società svolgerà gli
interventi di custodia e messa in sicurezza, di prosecuzione delle attività
di bonifica e recupero ambientale.»
I lavoratori Eurallumina hanno messo in campo nuove iniziative
Aperto un confronto tra la Regione e i sindacati confederali
C
N
«I ritardi burocratici fanno più danni della crisi»
ontinua, come già annunciato, il ciclo di mobilitazioni verso i soggetti coinvolti nella vertenza Eurallumina, col fine di portare a risoluzione le problematiche ancora da definire. Il
14 novembre la RSU ed una ristretta delegazione di
lavoratori, hanno messo in atto un sit-in presso il ministero dell’Ambiente a Roma, con l’obiettivo di sollecitare lo stesso Ministero affinché esprima il definitivo
giudizio sulla documentazione inviata dall’azienda e inerente alla possibilità di riottenere l’esercibilità del sito
di stoccaggio dei residui di lavorazione.
«Abbiamo ottenuto, a seguito della nostra iniziativa
concordata con le organizzazioni sindacali - si legge in
una nota della RSU Eurallumina - un incontro con il responsabile ministeriale del procedimento, nonché custode giudiziario del sito, dott. Maurizio Pernice e con
alcuni funzionari del suo staff. Ci è stato comunicato in
via ufficiale - si legge ancora nella nota - che non esistono elementi ostativi affinché il sito venga riutilizzato ai fini produttivi, fatto salvo il rispetto delle norme e
delle prescrizioni imposte dalle leggi vigenti in materia
ambientale. Entro la prossima settimana l’istruttoria
dovrebbe essere definitivamente terminata e le considerazioni risultanti saranno immediatamente comunicate alla procura di Cagliari, titolare del procedimento
giudiziario. Su nostra richiesta, la data della consegna
della documentazione alla Procura sarà tempestiva-
mente indicata anche a noi.»
«Abbiamo in seguito effettuato un presidio di alcune ore al ministero dello Sviluppo economico - conclude la nota della RSU Eurallumina - per sollecitare una
rapida convocazione dell’incontro di verifica complessiva del protocollo d’intesa (già richiesto ufficialmente
I lavoratori Eurallumina davanti alla sede del Mise.
dalle organizzazioni sindacali di categoria, regionali e
nazionali). Permane quindi lo stato di agitazione e non
sono escluse altre azioni di mobilitazione sino a quando
non avremo un riscontro positivo su tutti i punti della
vertenza.»
Accordo tra Regione e Sindacati per riqualificare 551 lavoratori
Formazione per il reinserimento lavorativo
S
ono stati siglati all’assessorato regionale del Lavoro, tra
l’assessore Mariano Contu,
i rappresentanti delle imprese e le organizzazioni sindacali, i
protocolli d’intesa e gli accordi procedimentali per la riqualificazione
di 551 lavoratori. L’obiettivo è quello di favorire la riqualificazione e
l’aggiornamento professionale dei
lavoratori delle aziende SBS, Unilever, SMS, Keller, ex-Ila, Portovesme srl e del comparto della Chimica verde.
Il programma messo in campo
dall’assessorato del Lavoro, finanziato dal Fondo regionale per l’occupazione, è finalizzato alla formazione on the job (in azienda) delle
maestranze. I lavoratori collocati in
ammortizzatori sociali straordinari
o in deroga, riceveranno un bonus
mensile di 250,00 euro per la frequenza di 60/120 ore di lezione da
svolgersi in un periodo di tre-sei mesi.
«Per i 29 dipendenti della Società Bonifiche Sarde Spa (SBS) in
liquidazione - ha precisato l’assessore Mariano Contu - è previsto un
progetto di utilizzo presso l’Ente Foreste. Gli accordi siglati costitui-
mine del percorso formativo, i lavoratori matureranno le competenze necessarie per lo svolgimento di
nuove mansioni, previste dai pro-
Energia, nuovi progetti per ridurre i costi
on solo Galsi. In attesa di
conoscere il futuro del
progetto del gasdotto che
dovrebbe unire l’Algeria
all’Italia attraverso la Sardegna, inserito insieme al Sacoi nell’elenco
della Commissione europea che include i progetti che potrebbero beneficiare di finanziamenti comunitari, la Regione (che pure ha inserito nella Finanziaria 150 milioni per
realizzare opere legate al progetto)
sta pensando ad eventuali alternative, peraltro già discusse ed oggetto
di alcuni progetti al vaglio tecnico
dell’assessorato dell’industria. Lo
L’assessore Antonello Liori.
ha detto l’assessore Antonello Liori
al termine dell’incontro con i sindacati del comparto gas, che gli hanno presentato un documento.
«Abbiamo aperto un confronto
costruttivo coi sindacati confederali - ha detto Liori -, condividendo la
ipotesi sulla realizzazione di uno o
due rigassificatori, sfruttando alcune zone industriali già attrezzate ed
ora sottoutilizzate come Porto Torres e Sarroch, che permetterebbero
una significativa riduzione del costo dell’energia e quindi permetterebbero di riattivare le attività produttive.»
La Regione sta lavorando a nuovi progetti di cooperazione
Dieci milioni per sostenere le cooperative
L
a Giunta regionale sta lavorando a nuovi progetti nel
campo della cooperazione.
«La cooperazione - ha detto
Mariano Contu al I Congresso regionale “Cooperazione: la scelta
per ripartire” di UN.I.COOP Sardegna, svoltosi a Oristano - è un
settore strategico per lo sviluppo
della Regione. A tal fine l’assessorato del Lavoro sta predisponendo
due interventi, finanziati dal Fondo
sociale europeo. Il primo è un avviso da 1.500.000,00 di euro per l’erogazione di incentivi, a fondo per-
duto, a favore di cooperative di nuova costituzione che prevedono l’inserimento di almeno un disoccupato tra i soci lavoratori. Esorto, quindi, le associazioni a promuovere la
formazione di nuove cooperative di
produzione, in particolare nel settore agro-alimentare. Il secondo intervento consiste nella creazione di
un fondo di ingegneria finanziaria,
con una dotazione di 8.500.000,00
di euro, per la partecipazione al capitale delle cooperative operanti in
Sardegna.»
«Il nostro obiettivo - ha aggiunto
l’assessore Contu - è quello di sostenere il mondo della cooperazione, stimolando la crescita e la capacità imprenditoriale. In un momento, segnato da una congiuntura
economica sfavorevole, in cui diventa sempre più difficile accedere
al credito, il fondo offre alle cooperative nuove opportunità di capitalizzazione con ricadute positive sull’occupazione. Destinatarie del progetto - ha concluso Mariano Contu
- sono le cooperative costituite da più
di dodici mesi, all’atto della presentazione della domanda.»
Il sindaco di Carbonia interviene sul crescente disagio sociale
«Il disagio richiede risposte immediate»
I
Lo stabilimento della Portovesme srl.
scono una prima azione mirata alla
salvaguardia del reddito durante la
delicata fase di transizione. Al ter-
getti di riconversione o espansione
industriale, che gli consentiranno il
reinserimento lavorativo.»
fatti di mercoledì 30 ottobre,
legati al tentativo di un disoccupato del Sulcis di togliersi
la vita davanti alla sede del
Consiglio regionale, mettono tutti
noi davanti alla drammaticità che
investe la situazione economica del
nostro territorio e che, al momento, non tende ad affievolirsi. In un
momento così difficile ciascuno
deve utilizzare le responsabilità affidategli per trovare le soluzioni
utili a risollevare la storia di un popolo.
Le notizie arrivate il 29 ottobre,
dalla riunione svoltesi al ministero
per lo Sviluppo economico, a cui
ho preso parte, in cui gli attori principali (Governo, Regione e titolari
delle Aziende interessate) hanno
prospettato soluzioni che non offrono una risoluzione definitiva alla troppo lunga vertenza Alcoa, mi
obbligano ad invitare, per l’ennesima volta, le autorità competenti a
dare risposte certe e positive, consentendo anche alle Amministrazioni locali di fare la loro parte.
Non possiamo più aspettare, se
non vogliamo che la situazione ci
scappi di mano. Davanti a un dramma di questa portata tutti, ma in
particolare Regione e Governo,
devono impegnarsi a dare risposte
immediate ad un territorio per
troppo tempo lasciato in balia di se
stesso.
All’autore del gesto di stamane
e alla sua famiglia vada tutta la nostra solidarietà.
Giuseppe Casti
Sindaco di Carbonia
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Il 18 novembre è decollato il progetto sperimentale approvato alcune settimane fa dalla Direzione generale della Asl 7
Emodialisi notturna, un salto nel futuro
Il progetto verrà portato avanti fino al 15 maggio 2014 dall’Unità di Nefrologia e Dialisi del Sirai diretta dal dottor Giorgio Mirarchi.
I
l 18 novembre 2013 è decollato
il progetto sperimentale “Emodialisi notturna intermittente”
(INHD), approvato il 30 ottobre
scorso dalla Direzione generale della
Asl 7. Si tratta di un nuovo trattamento che consentirà ai pazienti del Sirai
sottoposti a dialisi, di avere una migliore qualità di vita e diversi vantaggi
clinici. Per sei mesi, dal 18.11.2013
al 15.05.2014, l’Unità Operativa di
Nefrologia e Dialisi del P.O. Sirai,
diretta dal dr. Giorgio Mirarchi, porterà avanti il progetto, unico in Sardegna ma già consolidato nei Centri
Dialisi di Bergamo, Torino e Foggia.
Il trattamento prevede la sperimentazione della INHD con protocollo tipo Tassin della durata di 8 ore (dalle
21.00/22.00 alle 5.00/6.00) per 3 volte
la settimana, rivolta a 5-7 pazienti già
teoricamente eleggibili, idonei e disponibili.
Nei tre Centri, dove si eseguono di
notte, in pazienti selezionati, le dialisi di questo tipo, tali protocolli hanno
dimostrato un’importante riduzione
della mortalità, della morbilità e del
consumo dei farmaci. L’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi del Sirai
ha una tradizione di dialisi lunghe: il
90% degli attuali 80 pazienti sono in
trattamento dialitico Low-flux a basso costo.
«L’introduzione di questo trattamento sperimentale è un segnale dell’attenzione che rivolgiamo alle richieste dei nostri pazienti - ha sottolineato il Direttore generale, Maurizio
Calamida -. «Sono stati, infatti, proprio loro a fare richiesta di accedere
all’INHD, ritenuta la miglior terapia
dialitica al momento a disposizione.
Confidiamo nel fatto che riusciranno a
trarre gli stessi benefici osservati nei
pazienti degli altri Centri che hanno
adottato la dialisi notturna.«
«La INHD è attualmente il protocollo di dialisi che garantisce al paziente la maggiore sopravvivenza, la
minore morbilità e il maggior grado
di riabilitazione - ha spiegato il primario del reparto, Giorgio Mirarchi -.
L’aspettativa, altamente probabile, è
di una maggiore efficacia clinica complessiva, che riguarda in particolare
la qualità di vita, non solo sul piano
clinico ma anche sul versante sociale, lavorativo e relazionale.»
Altri aspetti positivi della INHD
sono la diminuzione dei giorni di ricovero, delle complicanze intradialitiche (crampi, ipotensioni, collassi),
e la riduzione dei costi per farmaci,
presidi sanitari e beni non sanitari.
Una sperimentazione che va quindi nella direzione di migliorare ancora di più il trattamento offerto ai pazienti dializzati del Sirai, che già da
ora può vantare dei numeri estremamente positivi: il tasso di mortalità e
morbilità dei pazienti della nostra
struttura è inferiore di oltre il 50%
rispetto alla media regionale e nazionale.
zio di emodialisi notturna intermittente, fortemente voluto dai pazienti,
ai quali è in grado di garantire sensibili miglioramenti nella qualità della
vita.
«La dialisi notturna rappresenta
un servizio fortemente innovativo, che
pone il nostro territorio all'avanguardia a livello regionale - ha dichiarato Maria Marongiu, assessore
delle Politiche sociali del comune di
L’ospedale Sirai di Carbonia.
Pisl-Poic, contributi a tasso zero
per occupazione e sviluppo locale
C
on il Fondo Pisl-Poic la
Regione Sardegna eroga
contributi rimborsabili a
tasso zero per l’imprenditorialità, l’occupazione e lo sviluppo locale, a favore di nuove imprese in fase di start up e di quelle già
avviate che intendono investire sull’innovazione.
«La Sardegna - ha detto l’assessore del Lavoro - sta affrontando una
difficile crisi economica: la disoccupazione aumenta, i piccoli comuni si svuotano, le industrie chiudono. E, come se non bastasse, le imprese non riescono a ottenere liquidità. Per far fronte a questa situazione, la Regione ha deciso di rafforzare il suo impegno a favore dello sviluppo della competitività e della capacità imprenditoriale dei territori sardi, predisponendo un intervento che coinvolge direttamente i comuni.»
«Il nostro obiettivo - ha aggiunto Mariano Contu - è quello di stimolare l’occupazione, rianimare i
piccoli centri per frenare lo spopolamento e rilanciare il tessuto imprenditoriale. Il fondo è rivolto sia
ai piccoli comuni (con meno di 3.000
abitanti o alle unioni di comuni contigue) che possono presentare i Pisl-
progetti integrati di sviluppo locale, sia ai comuni più grandi (con oltre 3.000 abitanti) che possono presentare i Poic - progetti operativi
per l’imprenditorialità comunale.»
I progetti integrati per lo sviluppo locale (Pisl) sono finalizzati a
promuovere opportunità lavorative
per i disoccupati o inoccupati e a sostenere la creazione di nuove imprese nei Comuni con meno di 3.000
abitanti. Prevedono due tipi di azioni:
l’erogazione di microcrediti da un
minimo di 5.000 € fino a un massimo di 25.000 €, rimborsabile senza
interessi e senza la richiesta di garanzie, per l’avvio di nuove attività
(nei settori individuati da ciascun
comune); e l’erogazione di contributi rimborsabili a tasso zero, da un
minimo di 25.000 € a un massimo
di 100.000, per iniziative di promozione e sviluppo delle specificità locali o per la riqualificazione, a fini
sociali, di beni pubblici dismessi.
I Poic - progetti operativi per
l’imprenditorialità comunale, rivolti ai comuni più grandi, sono, invece, dei programmi a sostegno dello
sviluppo dell’imprenditorialità locale che integrano i contributi rimborsabili del fondo, per un importo
variabile tra 15.000 e 50.000 euro per
impresa, con le politiche di incentivo
avviate dai Comuni.
La dotazione iniziale del fondo è
di 31 milioni di euro a valere sull’asse II - Occupabiltà e sull’asse I - Adattabilità del Por Fse 2007 - 2013, di cui
15.891 milioni per i Pisl e 15.109
milioni per i Poic, che ha reso disponibile, ad oggi, l’approvazione di 112
Pisl e 30 Poic. A seguito del rilevante numero di progetti presentati, la
Regione ha deciso di incrementare
le risorse, portandole a 50 milioni.
L’incremento permetterà di finanziare 114 Pisl e 58 Poic.
Per quanto riguarda i Pisl, possono chiedere il finanziamento le
persone che si trovino in condizione di difficoltà di accesso ai canali
tradizionali del credito e che vogliano avviare una nuova iniziativa
imprenditoriale o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti localizzate nei territori dei Comuni il cui Pisl è stato
approvato. Mentre per i Poic possono accedere al prestito gli imprenditori e nuovi imprenditori, principalmente Pmi e microimprese, che intendono sviluppare un’iniziativa o
un nuovo investimento nei territori
dei Comuni il cui Poic è stato approvato.
La cancellazione delle Province è ancora motivo di polemica
Scontro a distanza Cappellacci-Cani
Maurizio Calamida, Direttore generale della Asl 7,
L’Amministrazione comunale di
Carbonia ha accolto con soddisfazione il recepimento da parte della Asl 7
della richiesta dei pazienti dializzati,
di cui la stessa Amministrazione si è
fatta tramite presso il Direttore generale dell’Azienda sanitaria.
Con la delibera n. 1799 del 30 ottobre scorso, infatti, viene attivato in
via sperimentale per 6 mesi il servi-
Carbonia - accomunandolo a non molte realtà di eccellenza nazionali. Il
dialogo costruttivo attivato tra i due
Enti in questa circostanza, costituisce un valido esempio di come Ente
locale e Azienda sanitaria possano e
debbano operare per perseguire l’obiettivo comune di accogliere e rispondere concretamente ai bisogni di
salute dei cittadini.»
Il Collegio Ipasvi ha organizzato una tavola rotonda per il 23/11
«Chiarezza sulle “fasce retributive”»
I
l personale della Asl 7 di Carbonia è in agitazione
dopo l’annullamento del contenuto degli accordi fra
organizzazioni sindacali ed Azienda Sanitaria per
le progressioni orizzontali del personale del comparto. La scorsa settimana la Direzione Aziendale ha
inviato a tutti gli interessati una lettera con la quale chiede la restituzione delle somme che si ritengono essere state
illegittimamente percepite dal personale.
Il Collegio Ipasvi intende affrontare la questione dal
punto di vista dei professionisti sanitari che rappresenta ed
attraverso un’ottica oggettiva ed autorevole.
A tale scopo, ha organizzato una tavola rotonda sul
tema “Per la progressione economica e di carriera: il
caso Corte dei Conti - Fasce retributive - Contrattazione
integrativa Asl” per sabato 23 novembre 2013, alle 12.30,
nella sala conferenze del Lù Hotel. La tavola rotonda avrà
un taglio prettamente normativo-giuridico, per rappresentare non solo contestazione dei provvedimenti già
assunti e in via di assunzione nei confronti dei lavoratori della sanità pubblica (fermi restando, ovviamente,
tutti i rilievi del caso), bensì un ambito di informazione
e presa di coscienza degli aspetti tecnici attraverso cui
intraprendere percorsi agibili e reperire soluzioni concrete.
Alla tavola rotonda sono stati invitati: Diego Snaidero, dirigente infermieristico della Asl 3 di Genova; Mario
Pusceddu, segretario territoriale FSI di Cagliari; Giacomo Doglio, legale del Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias. Aprirà i lavori la relazione del presidente del Collegio Ipasvi Graziano Lebiu. La tavola rotonda sarà moderata dal giornalista Giovanni Di Pasquale.
Alcoa Foundation finanzia un progetto dell’Istituto Comprensivo
Alfabetizzazione informatica degli studenti
L
L’assessore del Lavoro ha presentato la seconda fase
a fabbrica è chiusa, ma Alcoa Foundation non
abbandona il territorio nel quale ha operato per
quindici anni, contribuendo a sviluppare numerosi progetti nei settori socio-culturali e sostenendo diverse decine di associazioni culturali e sportive,
La conferma è giunta due settimane fa nella sala consiliare del comune di Portoscuso, dove è stato presentato il progetto di alfabetizzazione informatica dell’Istituto Comprensivo V. Angius Scuola primaria e secondaria di 1° grado, che verrà sostenuto con un contributo di 30.000 euro. Alla presentazione erano presenti, tra
gli altri, il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, il
rappresentante di Alcoa Foundation Fabio Carboni, il
dirigente scolastico Antonietta Cuccheddu e la professoressa Margherita Pellegrini che ha curato il progetto.
Il finanziamento verrà impiegato per dotare le scuole dell’Istituto Comprensivo di una dozzina di computer da tavolo, una decina di computer portatili, quattro
tablet, stampanti, un videoproiettore e i software.
Il progetto di alfabetizzazione informatica si basa
sulla consapevolezza che il mezzo informatico va considerato come un potente strumento didattico per nuove
modalità di apprendimento basate su un sapere a mappe, piuttosto che su un sapere a settori. Uno strumento,
appunto, “trasversale”, che può spaziare in ogni area
conoscitiva e intersecarsi con discipline diverse.
I destinatari del progetto sono:
Scuola Primaria - 175 alunni, 15 docenti
Scuola Secondaria di I grado: 114 alunni, 10 insegnanti.
L
a cancellazione delle Province è ancora motivo di
contrasto tra le forze politiche e i rappresentanti delle stesse nelle Istituzioni. Il Governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, ha commentato le dichiarazioni fatte dal ministro Del Rio
in una trasmissione televisiva, affermando, tra l’altro, che «la Sardegna, con il sostegno di un voto
referendario, ha abolito le quattro
province cosiddette “nuove” ed ha
approvato una legge che prevede
l’eliminazione anche di quelle “storiche”, che ora deve compiere i
passaggi in Parlamento».
«L’Esecutivo nazionale - ha aggiunto Cappellacci - faccia come
la Sardegna e sensibilizzi le forze
della maggioranza a completare in
Parlamento il percorso già intrapreso dalla Regione, che sulla questione ha anticipato i tempi rispetto alle scelte della politica nazionale.»
«Il Governatore della Sardegna
Cappellacci e la sua maggioranza
non hanno cancellato un bel nulla
- ha replicato Emanuele Cani, deputato del PD -. In questo momento hanno affidato la gestione delle
province a commissari burocrati,
esautorando organi regolarmente
e democraticamente eletti. Per il
resto poi - conclude Emanuele Cani - non ci pare di trovare traccia
di alcuna riforma significativa e
sostanziale.»
L’associazione S’Ischiglia ha presentato il programma 2013/2014
«Idee per la cultura e per la scienza»
I
l progetto proposto dall’Associazione S’Ischiglia, Centro
popolare di servizi socio-culturali “Pietro Cocco” di Carbonia, con il patrocinio del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, per il 2013-2014, si chiama
“Idee per la cultura e per la scienza”, nato per appassionare bambini, adolescenti, giovani e adulti alla
ricerca scientifica e alla cultura in
generale, relazionando il mondo
dell’università e della ricerca con
quello della scuola e della società
civile.
Al progetto hanno aderito trenta
prestigiosi rappresentanti del mondo accademico cagliaritano, tutti titolari di cattedra, e autorevoli ricercatori del CRS4, il centro di ricerca
multidisciplinare localizzato nel Parco scientifico e tecnologico della
Sardegna, a Pula.
Di seguito, il programma degli
incontri previsti sino a fine dicembre.
25 novembre, ore 17.30 - salone
Velio Spano: prof.ssa Marta Putzulu - Opera lirica -. Nascita del melodramma e sua diffusione (Italia, Francia, Inghilterra, Germania).
27 novembre, ore 17.30 - salone
Velio Spano: dott. Gianni Ibba (Direttore del Servizio per le Politiche
di sviluppo rurale e delle filiere agroalimentari del Dipartimento per la
Multifunzionalità dell’impresa agri-
cola, dell’Agenzia Laore Sardegna).
Tema della conferenza: “La politica europea a sostegno dell’agricoltura e delle aree rurali”.
2 dicembre, 17.30 - salone Velio
Spano: “Incontri sul Jazz” - Il Festival Jazz di Sant’Anna Arresi 2013.
“Sun Ra e le pietre sonanti di Pinuccio Sciola.” Interviene il presidente dell’Associazione Punta Giara, Basilio Sulis.
2 dicembre: Il professor Giacomo Cao (Docente di ruolo - Dipartimento di ingegneria meccanica,
chimica e dei materiali, dell’Università di Cagliari) parlerà del tema “Il progetto Cosmic e il contributo della Sardegna all’esplorazione dello spazio” (ore 11.30 presso
il Liceo Scientifico “E. Lussu” di
Sant’Antioco (nella sede Succursale
in via Salvo D’Acquisto s.n.c., Zona Lungomare De Pompeis).
4 dicembre, ore 17.30 - salone
Velio Spano: ing. Pietro Olla (ingegnere elettronico. Dal 2002 si dedica alla divulgazione scientifica con
metodo ludico e interattivo) - “La
fisica spiegata da un clown. Imparare la scienza in modo bello e
divertente può influenzare il percorso scolastico dei ragazzi? L’iniziativa “circuì Explainer”, nata
dall’esigenza di proporre nuovi modi
di arginare la dispersione scolastica
che caratterizza la Sardegna, solleva domande importanti”.
9 dicembre, ore 17.30 - salone
Velio Spano: prof.ssa Marina Figus
- Canto monodico e inizi della polifonia nel Medioevo - Le Cantigas
de Santa Maria e il Libre Vermell
de Montserrat (testi ed esecuzioni)
11 dicembre, ore 17.30 - salone
Velio Spano: Le donne di Rosenstrasse (Berlino nel febbraio e marzo del 1943) - Come costruire, prima nelle parole e poi nei fatti, un
mondo nuovo dove uomini e donne
siano ugualmente presenti e visibili
e dove tutti lavorino insieme per
mettere al bando la guerra dalla storia e la violenza dalle proprie coscienze. Partecipano il Centro Donna Ceteris di Cagliari, il Centro Antiviolenza di Carbonia, il dottor Luca Pizzuto e La Cernita Teatro con
letture di poesie tratte dal libro
“Femminimondo” di Alessandra
Carnaroli.
16 dicembre, ore 17.30 - salone
Velio Spano: prof.ssa Marta Putzulu - Opera lirica. Mozart: il compositore e le sue opere. Analisi ed ascolto (non integrale) delle tre opere italiane “Le nozze di Figaro”, “Don
Giovanni” e “Così fan tutte”.
19 dicembre, Caffè delle Scienze: - Tutti insieme con il prof. Amadio Bianchi, maestro di Ayurveda,
presidente dell’European Yoga Federation. Location: Lù Hotel, alle
ore 18.00. è previsto un simpatico
“coffee break” a 6 euro.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Anche quest’anno la Asl 7 ha avviato la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale, grazie al Servizio di Igiene e sanità pubblica
Un programma per prevenire l’influenza
Fino al 31/12 le persone interessate possono rivolgersi agli ambulatori di Igiene e sanità pubblica o al proprio medico di fiducia.
A
nche quest’anno la Asl 7 di
Carbonia, grazie al Servizio Igiene e Sanità Pubblica diretto dal dr. Antonio Onnis, garantirà - con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale - ha avviato la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale. Il periodo più opportuno per vaccinarsi va dall’inizio di novembre a
tutto dicembre. Le persone interessate possono rivolgersi, per informazioni
e per la prenotazione, presso gli ambulatori di Igiene e Sanità Pubblica
del territorio della Asl 7 nei giorni di
apertura o al proprio medico di fiducia.
Considerata l’importanza che la
campagna di vaccinazione contro la
influenza riveste per tutti i cittadini,
la Asl ha deciso di dedicare a questo
tema una sezione del sito web aziendale, che gli utenti potranno consultare per essere sempre informati. In
questa nuova sezione sono disponibili tutti i consigli del ministero della
Salute riguardo al virus ed alle vaccinazioni. La vaccinazione costituisce la
misura preventiva più efficace contro l’influenza e le sue complicanze
per l’insieme della popolazione. Il ricorso ai farmaci antivirali non può sostituirsi ad una vaccinazione.
L’Azienda ha previsto di erogare la
vaccinazione antinfluenzale (fortemente raccomandata e gratuita) alle seguenti categorie di persone:
1) Soggetti di età pari o superiore
a 65 anni
2) Bambini di età superiore ai 6
mesi, ragazzi e adulti affetti da:
a) Malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma,
la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico
ostruttiva - BPCO)
b) Malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie
congenite ed acquisite
c) Diabete mellito e altre malattie
metaboliche
d) Malattie renali con insufficienza
renale
e) Malattie degli organi emopoie-
tici ed emoglobinopatie
f) Tumori
g) Malattie congenite o acquisite
che comportino carente produzione
di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
h) Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento
intestinali
i) Patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
j) Patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle
secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
3) Bambini e adolescenti in tratta-
potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
Informazioni aggiuntive riguardo
alla vaccinazione di ulteriori gruppi
di popolazione:
• Bambini non compresi nelle categorie a rischio
L’inserimento nelle categorie da
immunizzare prioritariamente contro l’influenza di tutti i bambini da 6
mesi a 24 mesi (o fino a 5 anni) è un
argomento attualmente al centro di
discussione da parte della comunità
scientifica internazionale.
• Popolazione generale
Possono scegliere di vaccinarsi
contro l’influenza tutte le persone che
L’ex Provincia di Carbonia Iglesias ha stanziato 30.000 euro
Un bando rivolto ai Comuni per l’acquisto
di arredi per le strutture socio-sanitarie
L
’ex Provincia di Carbonia
Iglesias ha pubblicato un
avviso per la concessione di
trasferimenti a favore delle
amministrazioni comunali per l’acquisto di arredi per strutture sociosanitarie.
Il bando prevede il trasferimento dell’importo di 30.000,00 euro a
favore di un Comune del territorio
in busta chiusa, entro e non oltre le
ore 12,00 del giorno 29 novembre
2013 al seguente indirizzo: Provincia di Carbonia Iglesias, via Mazzini, 39 - 09013 Carbonia; farà fede la
data e l’ora apposta dall’Ufficio Protocollo dell’Ente.
A pena esclusione, nella busta dovrà essere riportata la dicitura “avviso pubblico per la concessione di
Il commissario Roberto Neroni.
La sede dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias..
al fine di consentire l’acquisto di
arredi e attrezzature che consentano di potenziare la qualità e l’offerta delle comunità integrate per anziani.
I Comuni interessati dovranno
presentare richiesta di finanziamento
utilizzando il modulo appositamente
predisposto, allegando una proposta
progettuale contenente i preventivi
delle spese che si intende sostenere.
Le richieste dovranno pervenire,
trasferimenti a favore delle amministrazioni comunali per l’acquisto
di arredi per strutture sociosanitarie”.
Alla scadenza del termine di pubblicazione, un’apposita commissione provvederà a redigere una graduatoria secondo i seguenti criteri
di valutazione la seguente griglia di
valutazione: potenziamento dei servizi offerti: sufficiente 5 punti; buono
10 punti; ottimo 15 punti potenzia-
mento della qualità dei servizi: sufficiente 5 punti; buono 10 punti; ottimo 15 punti Cofinanziamento: da
0 al 25%: 5 punti; da 26 al 50% 10
punti; dal 51 al 75% 15 punti; dal
76 al 100% 20 punti.
Il finanziamento verrà erogato
all’Amministrazione comunale solo
a seguito della presentazione del rendiconto delle spese effettivamente
Il centro direzionale della Asl 7 di Carbonia.
mento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di
Reye in caso di infezione influenzale
4) Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo
e terzo trimestre di gravidanza
5) Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
6) Medici e personale sanitario di
assistenza
7) Familiari e contatti di soggetti
ad alto rischio
8) Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse
9) Personale che, per motivi di
lavoro, è a contatto con animali che
desiderano evitare la malattia influenzale per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, etc.), salvo
quelle per cui esistono specifiche controindicazioni. Il vaccino è disponibile presso le farmacie, ma è bene che
tale scelta sia sempre effettuata di concerto con il proprio medico.
Le informazioni sui ceppi circolanti e il trend epidemiologico sono
raccolti dal Global Influenza Surveillance Network dell’OMS, che si
avvale della collaborazione dei National Influenza Centres (NIC), presenti in 83 Paesi del mondo. Per l’Italia, il NIC è sito presso l’Istituto Superiore di Sanità.
sostenute.
Ogni informazione riguardante il
bando potrà essere richiesta presso
l’Ufficio Politiche Sociali della Provincia di Carbonia Iglesias, dott.ssa
Francesca Cuccu al numero 0781
6726204.
Dirigente dell’Area dei Servizi
per il lavoro, la cultura e la Socialità, Settore Politiche Sociali, della
Provincia di Carbonia Iglesias è la
dott.ssa Speranza Schirru.
La Asl n° 7 e l’Avis provinciale hanno lavorato al progetto
Al Sirai di Carbonia il “Raduno del Cuore”
dedicato alla donazione del sangue
S
i è tenuto due settimane fa
all’ospedale Sirai di Carbonia, il “Raduno del Cuore”,
giornata dedicata alla donazione del sangue, organizzata dalla
Onlus ThalassAzione in collaborazione con l’Avis provinciale, con la
partecipazione di decine di potenziali donatori, accolti dal dr. Angelo Zuccarelli, primario dei Centri
Trasfusionali della Asl 7 e da Francesca Piras, responsabile per Carbonia di ThalassAzione: fra loro anche il
sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti,
che ha ringraziato tutti coloro che
hanno partecipato all’iniziativa e
rinnova l’invito a tutti i cittadini a
donare il sangue, gesto di solidarietà attiva nei confronti di tutti coloro
che ne hanno bisogno per vivere.
Nel corso della mattinata i donatori, ai quali è stata offerta una ricca
colazione a buffet, sono stati più di
quaranta, fra i Centri di Carbonia e
di Iglesias. Ma l’obiettivo più importante consiste nel mantenere la
continuità nelle donazioni: «Quest’anno abbiamo superato le settemila donazioni, ma non sono sufficienti - ha spiegato il dr. Zuccarelli
-. L’anno prossimo, come previsto
dal progetto “Mongolfiera”, che
vede impegnati i Centri trasfusionali della Asl 7 e l’Avis provinciale
- speriamo di raggiungere quota diecimila sacche di sangue: un numero che garantirebbe al Sulcis Iglesiente l’autosufficienza trasfusionale».
Come ha ricordato Francesca
Piras di ThalassAzione, «il sangue
è un farmaco salvavita ed è insostituibile: non si compra e non è riproducibile in laboratorio, si può solo
donare. È essenziale per le persone
con thalassemia, che per vivere be-
ne necessitano di trasfusioni ogni
15/18 giorni, ed è importante per
chiunque si sottoponga a trasfusioni
e per evitare che gli interventi chirurgici vengano rinviati».
La donazione, oltre ad essere un
grande gesto di solidarietà che può
salvare una vita, è un’ottima occasione per effettuare gratuitamente e
regolarmente tutti gli esami utili a
chiunque voglia tenersi sotto controllo. Possono donare tutti gli adulti
in buona salute che abbiano tra i 18
e i 70 anni e pesino più di 50 kg.
semplice consenso verbale: il donatore fissa un appuntamento e si reca
il giorno stabilito per la donazione al
Centro trasfusionale. Per eseguire
l’aferesi occorrono speciali attrezzature: i “separatori cellulari”, cui
il donatore viene collegato in circolazione extracorporea (l’Azienda,
al momento, ne possiede tre). Per
ogni donatore viene utilizzato un set
di prelievo monouso che viene eliminato una volta ultimata la procedura.
È possibile donare il sangue tut-
L’ospedale Sirai di Carbonia.
I donatori hanno potuto sperimentare un metodo nuovo, grazie al
quale si ottiene la massima espressione qualitativa del sangue prelevato: dal 3 luglio scorso, infatti, sia
a Carbonia che a Iglesias, è possibile effettuare la donazione di sangue in aferesi. Si tratta di una particolare tecnica con la quale è possibile prelevare uno o più emocomponenti, restituendo al donatore la
quota che non si intende trattenere.
Si diventa donatori in aferesi con un
ti i giorni feriali dalle ore 8.00 alle
ore 12.30: per ogni informazione o
chiarimento è possibile contattare i
Centri trasfusionali del Sirai di Carbonia (tel. 0781 6683453) e del Santa Barbara di Iglesias (tel. 0781
3922854). Il sangue può essere donato inoltre, periodicamente, nelle
autoemoteche o nei centri fissi a disposizione dei donatori nei Comuni
della Provincia, secondo un calendario prestabilito concordato con le
sezioni Avis comunali.
www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Coffee Bar - Sala Giochi - Tabacchi - Edicola
di Pani Anna Rita
Stazione Serbariu - Centro intermodale Carbonia
Coffee Bar aperto dalle 5.15 alle 21.00 - Festivi 6.45-21.00
Primi piatti - Paninoteca - Pasticceria
Sala Giochi La Vegas di stazione con zona fumatori e non
ore 9.00-24.00 con bar annesso e privacy garantita
Sala VLT con vincite potenziali fino a 500.000 euro
(jackpot nazionale) e fino a 100.000 euro (jackpot di sala)
Gratta e vinci - Ricariche telefoniche di tutti i gestori
Biglietteria regionale veloce Trenitalia
Coffee Bar - Sala Giochi - Tabacchi - Edicola di Pani Anna Rita
Tel. 0781 661064
Via Roma - Stazione Serbariu - Centro intermodale Carbonia
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Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Si è svolta il 28 ottobre la cerimonia funebre per il marinaio del Battaglione San Marco medaglia d’oro al valor militare
Giacomo Parodo riposa nella sua Carloforte
L’idea di trasportare la salma da Tolone a Carloforte, scaturì da una serata culturale tenutasi il 2 marzo dello scorso anno.
G
iacomo Parodo nacque a
Carloforte il 21 dicembre
del 1919. Arruolato nella
Regia Marina nel 1939 per
obbligo di leva e destinato al Deposito C.R.E.M. di La Maddalena.
Poi frequentò a Pola, presso la scuola
del reggimento San Marco, un tirocinio addestrativo al termine del quale
venne trasferito presso la base atlantica dei sommergibili a Bordeaux.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre,
rifiutando di collaborare con i tedeschi, aderì ad una formazione partigiana francese. Catturato, fu sottoposto ad un sommario giudizio e condannato a morte mediante fucilazione
che venne eseguita il 18 febbraio
del 1944. Davanti al plotone di ese-
presenti anche alcuni amministratori comunali, promise ai familiari del
marinaio carolino, che si sarebbe
adoperata affinché le sue spoglie potessero ritornare a Carloforte.
Si istituì in seguito il “Comitato pro
Giacomo Parodo - Medaglia d’Oro
al Valor Militare - il rimpatrio a
Carloforte” costituito dall’Associazione culturale saphyrina, dai familiari del milite, dal comune di Carloforte e dalla sezione dei Marinai
d’Italia di Carloforte.
I resti mortali di Giacomo Parodo sono giunti all’aeroporto di Elmas nel tardo pomeriggio di sabato
26 ottobre. Ad accogliere la salma
c’erano tutti i membri del Comitato
con il gonfalone del Comune, di-
Un momento della funzione religiosa.
Il corteo funebre.
cuzione assumeva un atteggiamento fiero e coraggioso: rifiutò di essere bendato e l’ultimo suo pensiero e le sue ultime parole furono rivolte alla grandezza della Patria. La
Medaglia d’oro gli fu conferita il 9
settembre del 1948.
L’idea di trasportare la salma di
Giacomo Parodo da Tolone a Carloforte, scaturì da una serata culturale
tenutasi il 2 marzo del 2012. In quell’occasione, l’Associazione culturale saphyrina presentò una serata di
approfondimento sulla vita del decorato Giacomo Parodo. La serata
fu davvero emozionante per tutti i
partecipanti. Al termine della conferenza ,l’Associazione saphyrina,
verse associazioni di combattenti e
dell’Anpi del Cagliaritano.
La salma di Giacomo Parodo è
giunta a Carloforte alle 9.00 di sera
(del 26/10). Ad accoglierlo tutte le
autorità civili, militari e religiose,
tutte le associazioni isolane con i
loro labari (Croce Azzurra, Lavoc,
Avis, Lega Navale, Admo, Lyons
Club ecc.) e la popolazione. La salma in processione silenziosa è stata
accompagnata, dopo una brevissima sosta dinanzi all’abitazione dove aveva vissuto, nell’oratorio della
Madonna dello Schiavo dove è stata allestita la camera ardente.
Per tutta la giornata di domenica
e la mattina del lunedì tutto il paese
si è soffermato sulla sua bara. Anche
gli studenti delle scuole cittadine, dopo aver visto un breve filmato sulla
vita di Giacomo Parodo nella biblioteca adiacente all’oratorio della Madonna dello Schiavo, hanno fatto
omaggio al feretro del decorato
Al rito funebre celebrato dal Vescovo di Iglesias mons. Giampaolo
Zedda, hanno presenziato le più alte cariche della Marina Militare sarda tra le quali il comandante di Mari Sardegna l’ammiraglio Gualtiero
Mattesi, Tantissime autorità civili e
militari, le delegazioni dei Marinai
d’Italia oltreché di Carloforte, di Portoscuso, Calasetta, Sant’Antioco, Iglesias, Carbonia, le delegazioni dell’ANPI, rappresentati del battaglione San
Marco, nonché tutte le associazioni
locali con i loro labari e gonfaloni e
ovviamente tutta la popolazione.
La sezione dei Marinai d’Italia
di Marsiglia nel 1985 è stata intitolata a suo nome. A suo nome sono intitolate pure la piscina militare di Brindisi ed una banchina del porto di
Cagliari. Il 21 dicembre di quest’anno
i Marinai d’Italia di Portoscuso intitoleranno a Giacomo Parodo la loro
sezione.
Dei 22 decorati nella seconda guerra mondiale con Medaglie d’Oro appartenenti alla Marina Militare, Giacomo Parodo era l’unico a non riposare nel cimitero del paese natio.
(ha collaborato Nicolò Capriata)
L’Unione dei Comuni del Sulcis ha aderito al progetto
“Liberi di essere liberi di muoversi”
L
’Unione dei Comuni del Sulcis ha aderito al progetto
“liberi di essere liberi di
muoversi”, proposto dalla
società Mobility Life.
Il progetto prevede la stipula di
un contratto in comodato d’uso per
la disponibilità di un mezzo di trasporto delle fasce più deboli della
società, garantendo un maggiore sviluppo dei servizi territoriali legati
alle attività di mobilità sociale.
Mobility Life offrirà all’Unione
dei Comuni uno o più mezzi idonei
per le esigenze di mobilità dei cittadini disabili e per gli anziani, attraverso spazi pubblicitari ad aziende
locali che vedranno il proprio logo
stampato sulle fiancate dei mezzi di
trasporto. Le auto saranno gestite dalle associazioni di volontariato del
territorio.
I sindaci del Sulcis che aderiscono all’Unione dei Comuni, hanno
accolto il progetto “liberi di essere
liberi di muoversi” attuando il
principio della “sussidiarietà orizzontale” intesa come erogazione dei
servizi di trasporto locale, attraverso il contributo delle realtà produttive del territorio che vorranno contribuire attivamente aiutando chi ne
ha realmente bisogno.
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Regione Sardegna
Geoparco: annullato il decreto ministeriale
I
l decreto con il quale il ministero dell’Ambiente aveva modificato l’atto istitutivo del Consiglio direttivo del Consorzio del
Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna ha violato
il principio di leale collaborazione
e sussidiarietà tra istituzioni ed è
stato adottato senza che la Regione
Sardegna avesse espresso, come
previsto dallo stesso decreto mini-
steriale, l’intesa sul nuovo testo. L’ha
stabilito il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso della Regione, disponendo il conseguente annullamento
dell’atto.
Nella stesura originaria dell’art.
7 del decreto si disponeva che il Consiglio direttivo del Parco fosse composto dal presidente e da 16 componenti di cui 4 in rappresentanza dei
ministeri coinvolti (oltre all’Am-
biente, quelli dell’Industria e dell’Università e ricerca), 4 proposti
dalla Regione, 4 in rappresentanza
dei Comuni e 4 delle Province.
Il 16 ottobre 2001, il testo era
stato modificato, disponendo che
oltre al presidente facevano parte
del Consiglio direttivo 8 componenti, di cui 4 in rappresentanza dei
ministeri, 2 della Regione e 2 degli
Enti locali.
Il comune di Carbonia ha ottenuto un importante finanziamento
366.490 euro per le scuole delle frazioni
I
l comune di Carbonia ha ottenuto un importante finanziamento per interventi da realizzare su
diversi edifici scolastici delle
frazioni. Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione
economica) ha stanziato 366.490
euro destinati alla messa in sicurezza
e alla prevenzione e riduzione del
rischio connesso alla vulnerabilità
degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici.
I finanziamenti destinati al comune di Carbonia saranno utilizza-
ti per l’adeguamento della Scuola
media di via Pozzo Nuovo a Bacu
Abis (181.620 euro), della Scuola
elementare di via Tacca a Cortoghiana (102.850 euro) e della Scuola
elementare di via Bramante a Is
Gannaus (82.020 euro).
Un gruppo sardo ha intrapreso un viaggio nella città di Fez
In viaggio dal Sulcis al Marocco
U
n gruppo sardo, composto
da persone di varia estrazione, fra il primo ed il
cinque novembre di quest’anno, ha intrapreso un viaggio a
Fez, una delle quattro città imperiali del Marocco.
Il volo, dalla Lombardia alla regione dell’Atlante, ha permesso la
vista dall’alto della diversa orografia
dei due territori: pianeggiante, verde,
umido il primo; collinare, marrone,
asciutto il secondo.
Ciò non di meno, la fertilità delle terre del Medio Atlante, che si trovano nei dintorni di Fez, consente
alla città, che ha 800.000 abitanti,
glia, mura perimetrali a fortilizio attorno al centro abitato, case e tetti a
casba araba…
Sicché, mentre la città moderna
è dotata di strade larghe, viali alberati con palme e platani, alberghi eleganti, Mc Donald, ristoranti e pizzerie (un po’ caotici e in disordine,
all’infuori delle strutture turistiche
e dei centri commerciali), la Medina vecchia si caratterizza all’opposto, come se al tentativo del re di
modernizzare la città vi sia nel popolo il desiderio di conservare le vecchie abitudini dei Suk, dove si vende
di tutto in minuscole botteghe: manufatti in rame, ottone, teiere argenta-
Un commerciante della Medina di Fez.
La Medina di Fez.
la coltura di grano, ortaggi e frutta
in quantità considerevoli. Prove ne
sono le numerosissime bancarelle
della Medina di Fez, che espongono a profusione mele, fichi, datteri,
olive, verdure, fino alla menta, usata per la preparazione di un eccellente tè, che è la bevanda nazionale
del Marocco.
La struttura urbanistica della città, a due binari, risente, per la parte
moderna, dell’influenza francese, ma
per la parte antica moltissimo dell’architettura arabo-moresca dei
Paesi nordafricani: vie strette, minareti, uso dei mattoni in terra e pa-
te, pelli, tappeti, uova, babbucce, copri capo “fez” e tantissime spezie,
che si adoperano nella preparazione del cuscus e dello spezzatino di
montone con verdure (il Tajin).
I giovani, le ragazze frequentano locali dove si suona, si fuma e si
possono bere bevande alcoliche. Nei
locali si usa ancora il narghilè, ma
le sale da fumo hanno lasciato il posto al consumo delle Marlboro: Tutto il mondo è paese… Il divieto islamico di mangiar carne di maiale ha
favorito il commercio delle carni di
pollo e di montone…
A Volubilis, città romana avam-
posto dell’Africa “nera”, si raccoglievano grano e olive per alimentare le popolazioni dell’impero…
Hinc Roma, inde sunt leones, si diceva (fin qui Roma, di là i barbari
fra i leoni…): l’ultimo leone berbero si è estinto nel 1940, ma la città
e la regione di Fez ne conservano la
memoria, con grandi statue di bronzo e di pietra!
Come in Lombardia, nella provincia di Fez non c’è traccia di pannelli solari, né di pale eoliche, a differenza del Sulcis sardo…
L’insegnamento economico del
viaggio potrebbe esser questo: Come Roma colonizzava il Nord Afri-
Foto di Gian Giuseppe Motzo.
ca, per lo sfruttamento delle risorse
agricole, così il Nord italiano ha colonizzato la Sardegna Sud occidentale per impiantarvi poli energetici,
raffinerie e fabbriche inquinanti, che
tengano i barbari sulcitani apud leones, tra i leoni…
La raccomandazione per chi volesse andare a Fez, è di munirsi di
enterogermina, imodium ed antipiretici, allo scopo di proteggersi dalle
diarree alimentari (le olive ad esempio sono pericolose, se prese da vasi con acqua infetta) e dagli sbalzi
termici.
Silvestro Biggio
La Giunta Gariazzo ha approvato il bilancio di previsione
«è un bilancio molto penalizzato
da minori trasferimenti e “Patto”»
L
a Giunta comunale di Iglesias ha approvato lo schema del bilancio di previsione.
«L’esecutivo, insediatosi alla fine
del mese di giugno di quest’anno si legge in una nota - si è dovuto da
subito misurare con la non facile situazione legata a molteplici fattori
che hanno reso molto difficile redigere il bilancio. Innanzitutto l’adozione dei nuovi principi contabili
legati alla sperimentazione, che vedevano, per i quattro comuni sardi
coinvolti, proprio nel 2013 l’anno
cruciale di passaggio dai vecchi ai
nuovi principi. Ciò ha ridotto la possibilità di utilizzare risorse legate alle
spese correnti, infatti oltre 3.600.000
euro si sono dovuti allocare nel fondo svalutazione crediti, vincolando
così la valutazione delle varie entrate sulla reale capacità d’incasso dell’ente. Altri elementi fortemente penalizzante sono stati la riduzione dei
trasferimenti dallo Stato per circa
1.500.000 euro rispetto al 2012 e i
vincoli del Patto di Stabilità.»
«Si è imposta, a questo punto si legge ancora nella nota - la necessità di operare tagli selettivi alla
spesa corrente. Operazione fortemente limitata dal fatto che al momento dell’insediamento della nuova amministrazione una buona parte
delle risorse erano già state spese o
impegnate. Con un lavoro preciso e
molto impegnativo, sono stati rivisitati tutti i capitoli di spesa, cercando di razionalizzare le spese
senza penalizzare la spesa sociale. In
considerazione della crisi drammatica che attanaglia la nostra città si
è deciso di garantire il welfare nonostante le minori risorse a disposizione, confermando l’offerta dei servizi al cittadino.»
«Siamo soddisfatti del lavoro
svolto - commenta il sindaco, Emilio Gariazzo - anche se, visto l’insediamento nel mese di luglio, ci siamo
dovuti muovere dentro troppi vin-
gressività legata al reddito, alcuni
servizi a domanda individuale ed è
stata ritoccata l’IMU per le seconde
case sfitte e relative pertinenze, che
passano dall’aliquota del 7,6 per mille al 9,6 per mille.
«Nonostante le ristrettezze e le
difficoltà - si legge nella nota - si
sono volute salvaguardare le attività produttive. L’aumento dell’aliquota IMU graverà solamente su
A fine novembre il bilancio approderà all’esame del Consiglio comunale.
coli e impegni di spesa già presi su
cui non abbiamo potuto incidere. Il
nostro impegno sarà ora rivolto a
studiare e analizzare la qualità della spesa, capitolo per capitolo. è importante capire come il Comune
spende le risorse a disposizione per
eliminare gli sprechi e rendere i
servizi più efficienti.»
Sul versante delle entrate, sono
stati rimodulati in termini di pro-
quei proprietari che posseggono degli immobili ad uso abitativo (e relative pertinenze) che non risultano
locati con regolare contratto registrato. Questo favorirà l’immissione
sul mercato degli immobili, in modo
da aumentare l’offerta di case in locazione.»
Lo schema del bilancio di previsione a fine novembre sarà discusso
in Consiglio comunale.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Carloforte ha ospitato il 3° raduno nazionale degli ex marinai della nave Altair che parteciparono alle ricerche dei naufraghi
Fusina, una ferita ancora aperta 43 anni dopo
Il 9 novembre, al mattino don Daniele Agus ha celebrato una toccante cerimonia, la sera nella sala Ex Me è stata rievocata la tragedia.
G
rande commozione a Carloforte per il 3° raduno
nazionale degli ex marinai della nave Altair, organizzato dalla Pro Loco di Carloforte e dall’equipaggio della nave
della Marina Militare Italiana Altair, con il patrocinio del comune di
Carloforte, per ricordare i soccorsi
prestati ai naufraghi del mercantile
Fusina, affondato la notte del 16
gennaio 1970 al largo di Cala Vinagra. Nonostante tutti gli sforzi compiuti dai soccorritori, quel giorno persero la vita 18 dei 19 uomini d’equipaggio e si salvò soltanto il cameriere 28enne Ugo Freguja.
Qualche anno fa, alcuni ex marinai che negli anni ‘50 e ‘60 furono
imbarcati sulla nave “Altair” della
Marina Militare, decisero di creare
un gruppo su “facebook” per consentire di incontrarsi nuovamente a
distanza di decenni. L’iniziativa ha
riscosso un grande successo, raggiungendo presto un elevato numero di iscritti (oltre un centinaio) e
dando vita a dei raduni annuali.
Il primo raduno si svolse nel 2011
a Roma, il secondo nel 2012 a La
Spezia. Quest’anno la richiesta di
tutti gli ex marinai, proveniente da
tutte le regioni italiane, è stata di
incontrarsi a Carloforte, con le loro
famiglie, per partecipare al terzo raduno nazionale. Per l’anno prossimo, quasi certamente, verrà scelta
la sede dell’Isola di La Maddalena.
Il ricordo della tragedia del Fusina è tuttora vivo fra la gente di Carloforte e tra i marinai della fregata
che vissero quei tristissimi giorni.
Al raduno hanno partecipato quasi
tutti i marinai (di ogni grado) dell’Altair del periodo d’imbarco tra il
1951 e il 1971. è iniziato venerdì 8
novembre con l’arrivo della delega-
e, infine, alle 19.00, presso l’Ex Me
di via XX Settembre si è svolto un
incontro con la delegazione a ricordo dei soccorsi e delle ricerche pre-
dia, con le interviste all’unico sopravvissuto; il servizio trasmesso
da Rai Sardegna tre anni e mezzo
fa, dopo la presentazione del libro
Un momento della cerimonia religiosa.
Don Daniele Agus.
La breve processione dalla chiesa San Carlo Borromeo alla Stella Maris.
La deposizione della corona davanti al monumento della Stella Maris.
Foto di gruppo degli ex marinai.
Foto di gruppo al termine del raduno nazionale..
San Carlo Borromeo in ricordo dei
marittimi del Fusina.
Nel corso della cerimonia sono
stati vissuti momenti di grandissima
state ai naufraghi del Fusina, nel
corso del quale sono stati proiettati
alcuni filmati molto toccanti: i servizi della Rai nei giorni della trage-
che ricostruisce la tragedia del Fusina; le immagini dei funerali e, infine, le riprese subacquee effettuate
due anni fa nei fondali, a 98 metri
zione e la visita dell’isola e della città. Sabato 9 novembre, al mattino
don Daniele Agus ha celebrato la
messa presso la chiesa parrocchiale
commozione Al termine, si è svolta una breve processione per raggiungere la Stella Maris, presso la
calata Mamma Mahon, dove è stata
deposta una corona di fiori a ricordo
di tutti i caduti del mare.
Successivamente, la delegazione
ha visitato il Faro di Capo Sandalo
di profondità, nei quali si trovano i
resti del mercantile affondato il 16
gennaio del 1970.
Domenica 10 novembre la dele-
gazione ha visitato Cagliari, prima dei
saluti e dell’appuntamento al prossimo anno.
Giampaolo Cirronis
Intesa raggiunta tra l’assessorato regionale della Sanità e il coordinamento delle associazioni dei diabetici della Sardegna
Le farmacie erogheranno i materiali indispensabili ai diabetici che hanno il microinfusore
U
na commissione permanente con l’integrazione dei
rappresentanti del coordinamento delle associazioni dei diabetici per programmare nell’immediato interventi mirati
a risolvere i problemi denunciati, emoglobina glicosilata nelle farmacie di
paese con collegamenti online con
i centri di diabetologia, ma anche
l’erogazione in farmacia dei mate-
riali indispensabili oggi per chi ha il
microinfusore, come ad esempio i
sensori della glicemia e non ultima
la formazione per i diabetici con un
maggiore coinvolgimento delle associazioni. è l’esito della riunione
che si è conclusa con una stretta di
mano tra l’assessore regionale alla
Sanità, Simona De Francisci e i rappresentati dei diabetici, Stefano Garau, consigliere nazionale della Fand;
Antonio Cabras, presidente nazionale della FDG; e Michele Calvisi,
presidente regionale dell’ADMS,
mercoledì mattina nella sede dell’assessorato regionale, in Via Roma, a Cagliari.
«Abbiamo raggiunto importanti
risultati - ha detto il presidente del
coordinamento Stefano Garau - e
non poteva essere altrimenti. L’assessore Simona De Francisci, da
subito si è dimostrata disponibile ad
affrontare e, soprattutto, a voler risolvere le problematiche da noi illustrate in sede di riunione. Abbiamo
convenuto con lei che vanno colmati i vuoti dell’assistenza diabetologica e, soprattutto, va parificato il
trattamento in ogni centro di diabetologia.»
Alla riunione ha preso parte anche Giorgio Congiu, di Federfarma,
che ha fornito importanti spunti tecnici di intervento che puntano a una
miglior razionalizzazione della spesa, non ad un risparmio ma ad una
miglior spendita del denaro investito oggi dalla Regione per la diabetologia. Sarà quindi una commissione permanente con l’integrazione dei
rappresentanti del coordinamento
delle associazioni dei diabetici a
stilare il programma del prossimo
cambiamento della diabetologia
regionale.
Tra le cose più importanti discusse nel corso dell’incontro svoltosi nella sede dell’assessorato, la
formazione per i diabetici con un
maggiore coinvolgimento delle associazioni, come previsto dal Piano Nazionale del diabete recentemente adottato dalla Giunta regionale.
Il 10 agosto scorso si è spento improvvisamente Enrico Marongiu, ostetrico dell’U.O. di Ginecologia e Ostetricia del Sirai di Carbonia
«Nella notte ci ha lasciato e, nella magia della notte, continua a far partorire le donne del cielo»
I
l 10 agosto scorso si è spento
improvvisamente Enrico Marongiu, ostetrico dell’U.O. di Ginecologia e Ostetricia del P.O. Sirai di Carbonia. Di seguito riportiamo due brevi testimonianze, dei colleghi che lo hanno conosciuto.
Enrico Marongiu.
Ho conosciuto Enrico nel 1988
quando, dopo un’esperienza triennale
al Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio di Cagliari, ho preso
servizio presso il Pronto Soccorso
del P.O. Sirai.
Enrico lavorava, in quel tempo,
ancora come infermiere in Anestesia
e Rianimazione, nei locali di fronte
al Pronto Soccorso.
Quanti ricordi, quelle notti al Pronto Soccorso. A qualunque ora chiunque veniva a bussare alla “tua porta” (e allora non si eseguiva il triage) e per qualunque motivo, “spezzando” talvolta, le pause notturne fatte di una pastasciutta o di una pizza.
Quel Pronto Soccorso era magico.
C’era il “senza fissa dimora” che,
tutte le notti, chiedeva o sperava di
dormire su una barella o nel peggiore
dei casi su una sedia, pur di scappare
dal caldo torrido o dal freddo pungente (in inverno). C’erano i poliziotti
annoiati che speravano nel solito caffè
dell’ausiliario di turno. C’erano gli
esponenti del clan siciliano (con divieto di soggiorno in Sicilia e che avevano deciso di trasferirsi a Carbonia), che venivano alle 2.00 del mattino perché avevano un dolore al piede e pretendevano subito una radiografia. C’erano pure le ragazze di colore, del vicino nightclub, che avevano bisogno di qualche punto di sutura,
perché inciampavano e cadevano di
continuo o sbattevano sempre sul quel
maledetto pensile e sempre di notte.
Tanti, senza distinzione di sesso o
età, stressati dalla vita e uccisi dalle
proprie emozioni. In preda al panico, all’ansia, ai disturbi ossessivi e/o
maniacali. C’erano pazienti psichiatrici, quelli che oramai riconoscevi
anche per strada…
C’erano, infine, quei ragazzi/e troppo giovani, eppure così adulti/e, che
con “un’apparente freddezza” affrontavano quel mostro chiamato tumore. Tu eri li al loro fianco e quando
riuscivi a strappare loro un sorriso...
beh quella era comunque un magia.
Medici, infermieri, tecnici di radiologia, Ausiliari (talvolta anche il
cappellano) tutti stipati in quei locali angusti della cucinetta del vecchio
Pronto Soccorso. Stanchi, sorridenti
o imbronciati, in lotta con il fisiologico bisogno di dormire, in lotta per
rimanere in piedi tra colleghi, pazienti, parenti, burocrazia, polizia e
telefoni che squillavano.
è in quel magico Pronto Soccorso che ho conosciuto Enrico Marongiu, al quale sono debitore di tanti
preziosi consigli professionali. Ti sentivi un dio dopo aver rianimato una
persona e subito dopo una nullità perché non riuscivi a dire una parola
(oggi direi ad ipotizzare strategie di
coping) a quella mamma che aveva
appena perso un figlio.
Erano stregati perfino i caffè: riuscivano a corroderti lo stomaco un
secondo dopo averli bevuti. Erano
magici quei pettegolezzi sentiti qua
e là su quel nuovo o vecchio collega
che, proprio simpatico non ti stava.
Ci voleva (ci vuole) “stomaco”
per fare l’infermiere o l’ostetrico con
il rischio di ritrovarti dietro le sbarre
per il minimo errore; per le persone
che vedi morire; per gli insulti gratuiti che ricevi; per quello stipendio...
per quell'amore incondizionato che
ti lega alla professione e che ti prende pure l’anima e non ti lascia mai e
che Enrico si era “cucito addosso”.
è nella notte che Enrico ci ha lasciato… è nella magia della notte che
forse continua a far partorire le donne
del cielo.
Antonello Cuccuru
Caro Enrico,
ho avuto modo di conoscerti quando ancora eravamo giovani studenti.
Tu eri il primo maschio che la Clinica
Ostetrica accoglieva nel corso di Ostetricia, una scelta coraggiosa e inconsueta per quei tempi.
Uno strano lavoro che, accanto
alla gioia e alla felicità, nelle pieghe
dei sentimenti tumultuosi che l’accompagnano, lascia talora spazio a
sofferenze inattese, che con grande
professionalità e umanità hai sempre
saputo governare.
Il tuo lavoro era pensare agli altri
facendo di tutto per rendere indimenticabile il momento migliore della vita: la nascita. A noi, la cosa che rimane, alla fine, è il ricordo di questi indimenticabili momenti, di compagni
di lavoro, di quanti hanno avuto la
fortuna e il piacere di conoscerti.
L’ultima volta che ci siamo visti
non avrei mai pensato che sarebbe stata l’ultima volta, che sarebbe stata
l’ultima nostra risata insieme.
Ho così visto quel sabato di agosto, sul tuo volto, le rughe del confronto passionale per le cose che
amavi e per quelle che detestavi, rughe profonde, appianarsi in una serenità nuova, prima sconosciuta. Il
tuo sguardo era ormai svanito, si poteva solo indovinare, ormai distolto
dalle cose quotidiane, rivolto altrove, verso una primavera altra, primavera dello spirito.
Tempo prematuro di essere soltanto spirito.
Ci lasci il vuoto della tua presenza
fisica con la tristezza che lo accompagna.
Ci lasci la gioia delle molte cose
che hai saputo donare, che hai voluto
affidarci, che contribuiranno a riempire il futuro personale e professionale che ci sarà concesso. Tasselli di un
mosaico di vita variegato, frutto della tua instancabile dedizione al lavoro.
Sono talora ricordi lievi e giocosi, talora di una bellezza acuta o cupi brandelli di malinconici momenti di vita.
Sono segni del tuo incessante impegno professionale. Cicatrici nell’anima
di quanti oggi ignorano la profondità
“dell’arte” che hai esercitato. Tracce
lievi e luminose nell’anima di chi ti
ha conosciuto ed apprezzato.
A nome mio personale e di tutte le
colleghe, vorrei ringraziare tutti coloro che nel momento dell’epilogo,
con le manifestazioni di affetto hanno saputo celebrare il grande Ostetrico che era in te.
In maniera particolare, in virtù della Struttura aziendale a cui appartengo, vorrei ringraziare le colleghe e il
medico presenti nel momento in cui
il tragico evento lo ha sorpreso, perché “aiutare a chiudere le palpebre”
contribuisce a dare un senso di continuità tra la vita e la morte. E nel dare
valore alla lotta per la vita, aiuta ad
accettare la perdita come parte integrante della vita stessa.
Ciao, Enrico.
Marinella Cucca
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Si è concluso il lungo periodo di interdizione resosi necessario per portare avanti e completare i lavori di ristrutturazione
Risorge la Cattedrale di Iglesias, chiusa da 13 anni
Il solenne rito di riapertura e dedicazione della chiesa, è stato officiato dal vescovo, Giovanni Paolo Zedda, con gli altri pastori sardi.
C
irca due milioni e mezzo di
euro e oltre centocinquanta
mesi, sono stati necessari per
assicurare la restituzione
della Cattedrale al culto.
Il lungo periodo di interdizione è
stato reso necessario per portare avanti e completare i lavori di ristrutturazione delle parti più critiche della
struttura e di adeguamento della chiesa alle nuove esigenze canoniche.
è stato il vescovo, Giovanni Paolo Zedda, insieme ai presbiteri della
diocesi, ad officiare il solenne rito di
riapertura, dinnanzi ad una folta rappresentanza di autorità civili e militari della città e dell’intera isola.
A concelebrare la dedicazione, anche i vescovi di tutte le altre diocesi
sarde, guidati dall’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio che, sino al 1999,
in quanto allora pastore sulcitano,
ebbe la Cattedrale di Iglesias quale
sua cattedra, proprio durante i primi
setti anni del suo ministero episcopale; alla riapertura della chiesa, unica
cattedrale al mondo dedicata a Santa
Chiara, non è voluto mancare anche
il vescovo emerito di Iglesias, Tarcisio Pillolla che, poco dopo il suo insediamento in città, dovette rinunciare
alla Cattedrale per consegnarla ai cantieri.
Era, infatti, il 1999 quando furono
avviati i primi interventi, resi necessari, inizialmente, per un consolidamento delle basi perimetrali dell’antica chiesa, risalente al XIII secolo;
trattandosi, però, di un monumento
molto antico, in corso d’opera si notò
la necessità di interventi ben più profondi, che hanno interessato quasi integralmente la struttura della Cattedrale, esigendone la chiusura. A finanziare tutte le opere è stata la Conferenza Episcopale Italiana, la Regione Sardegna, la Provincia di Carbonia Iglesias e il Comune.
La cerimonia di riapertura della
Cattedrale è stata alquanto suggestiva e ricca di significato, in quanto
intimamente legata al rito della dedicazione della chiesa, con testi, della
liturgia della Parola e di quella Eucaristica, propri della specificità del rito.
Per non impedire a nessuno di assistere alla celebrazione, l’organizzazione ha provveduto ad installare
un grande schermo nella piazza Municipio, dove una troupe ha mandato
in onda la diretta del rito che si svolgeva all’interno.
strare, nei dettagli, i fronti operativi che
hanno caratterizzato l’imponente
cantiere, consegnando al vescovo l’edificio «tempio del Dio vivente e del
suo popolo - ha detto don Cani -, Sua
casa per accogliere la comunità dei
credenti».
venienti da tutta la diocesi.
Monsignor Zedda, nell’omelia, ha
sottolineato l’importanza, per la comunità, di crescere nell’unità attraverso i sacramenti: «La chiesa di mura ha precisato il vescovo di Iglesias diventa occasione per esprimere più
dobbiamo vivere come una cosa sola, avvicinandoci a Cristo quale pietra
viva. L’ascolto della parola - ha sottolineato monsignor Zedda - ci permette di beneficiare della vera speranza, anche per risolvere i problemi
della vita quotidiana, testimoniando
L’ingresso dei vescovi e dei sacerdoti in Cattedrale.
Diverse centinaia di fedeli hanno seguito la cerimonia dentro e fuori la Cattedrale.
Il vescovo Zedda unge l’altare con il sacro crisma.
Un momento della liturgia eucaristica.
Dopo la processione, con il simulacro di Santa Chiara che, dalla chiesa della Purissima, ha fatto ingresso
in Cattedrale, è stato il cancelliere e
direttore dell’ufficio liturgico diocesano, monsignor Carlo Cani, ad illu-
compiutamente il significato del cammino della comunità di Cristo, che
continua a vivere in mezzo al suo popolo e la cui centralità viene richiamata anche dall’arte. La chiesa Cattedrale ci aiuta, quindi, a capire che
Terminato il rito di ingresso, il vescovo ha benedetto l’acqua per aspergere prima il popolo, in segno di
penitenza e in ricordo del battesimo,
e poi le pareti e l’altare della chiesa,
particolarmente affollata di fedeli pro-
la missione evangelizzatrice da vivere in ogni comunità parrocchiale e
nell’unità della diocesi».
Cantate le litanie dei santi, si è
proceduto alla deposizione delle reliquie dei santi Antioco e Chiara, pa-
trono rispettivamente della diocesi e
della città, alla base dell’altare.
Il vescovo ha così proceduto all’unzione dell’altare con il crisma,
prima al centro e ai suoi quattro angoli, e poi abbondantemente in tutta
la mensa. è poi seguita, ad opera dei
vescovi predecessori, Arrigo Miglio
e Tarcisio Pillolla, l’unzione delle pareti della chiesa in dodici punti, in
corrispondenza di altrettante croci.
L’altare e l’intera chiesa sono stati poi
incensati. Si è quindi provveduto ad
coprire con una tovaglia la mensa
dell’altare, le cui candele sono state
poi accese per la celebrazione dell’Eucaristia, insieme a quelle già predisposte in corrispondenza con le unzioni, con la collaborazione degli altri pastori e a tutto l’efficace impianto
di illuminazione della chiesa.
Nonostante i numerosi interventi
di restauro e ampliamento che si sono succeduti nel tempo, l’edificio mantiene, ancor oggi, il suo volto severo
ed essenziale, come si addice al carattere del territorio in cui sorge: terra di fatica, di attese e di vertenze,
contro il dramma della disoccupazione per l’affermazione del diritto sostanziale al lavoro che nobilita l’uomo. La Cattedrale di Santa Chiara,
quindi, costituisce, da secoli, un punto di riferimento fondamentale, perché centro di preghiera e devozione,
archivio di memoria e scenario di
riti e tradizioni liturgiche. Nel rispetto di tutto ciò, un concorso di idee è
stato alla base della progettazione e
realizzazione dei nuovi poli liturgici, altare, ambone e custodia eucaristica, «capaci di dialogare - ha detto
il vescovo Zedda - con i valori storici, religiosi e iconografici di una
chiesa che è monumento vivo, con
una funzione speciale per tutto il
Sulcis Iglesiente. In quanto chiesamadre della diocesi - ha aggiunto il
vescovo di Iglesias -, la Cattedrale è
modello esemplare per tutte le altre
chiese».
La celebrazione si è conclusa con
la benedizione papale, concessa con
annessa indulgenza plenaria.
Gianluigi Sulas
La Parrocchia dell’Addolorata ha festeggiato il 60° compleanno
Cerimonia a Sant’Antioco a dieci anni dalla strage di Nassirya
S
Buon compleanno Chiesa di Rosmarino
pesso parlare di Chiesa o Parrocchia dell’Addolorata diventa difficile, perché molti
non la “riconoscono” sanno
solo indicare la chiesa di Rosmarino!
Ora che festeggiano i suoi 60 anni, ci vorrà un po’ di tempo, perché
la gente impari a chiamarla Parrocchia Madonna Addolorata e San Luigi Orione.
Per questo evento, infatti, dietro
richiesta del parrocco attuale, Gianni
Cannas, il vescovo ha decretato che
San Luigi Orione sia compatrono
della parrocchia più popolosa della
città.
Un tripudio di applausi interminabili ha siglato l’annuncio del decreto e non poteva essere altrimenti,
data l’operosa presenza degli Orionini, benefici educatori di generazioni che non dimenticano mai il bene
ricevuto e ringraziano continuamente con la testimonianza di vita,
lievito benefico per questa società.
Essi sono il frutto nato dall’esortazione continua di essere buoni cristiani ed onesti cittadini.
La preziosa reliquia di San luigi
Orione, incastonata in un adeguato
gioiello realizzato dal Martiradonna,
abile scultore insieme alla reliquia
di Sant’Antioco Martire e di Sant’Ignazio da Laconi, sarà sempre oggetto visibile di devozione per i fedeli, proprio dall’altare dove si consacra l’Eucarestia, alimento di ogni
santità.
Il tempio in muratura, bello, è
ormai completo, ora occorre continuare nella costruzione del tempio
di Dio naturale: la persona, così ci
ricordano don Cesare che insieme a
don Benito e don Giuseppe, parroci di un passato recente all’Addolorata, non hanno voluto mancare alla
liturgia della “Dedicazione della
chiesa e dell’altare”.
Il loro stesso superiore generale,
da Rio de Janeiro ha inviato auguri e
preghiere al Parroco per tutta l’operosa comunità.
Le schiere di personaggi, con il
coro degli angeli e gli “eroi” orionini gioiscono dai bei dipinti del maestro Zucchi, che prolungamento e
inizio con la stessa comunità viva e
per citarne alcuni, sono un mito per
tanti e spesso in famiglia vengono
citate le loro espressioni e ricordato
il bene ricevuto.
La celebrazione di sabato 26 ottobre, lunga e toccante, rimarrà a lungo impressa nei cuori e più di uno tra
noi fra qualche anno potrà dire “c’ero anch’io” e qualcun altro “ho firmato anch’io la bella pergamena,
segno tangibile per la storia: i miei
La Chiesa della Beata Vergine Addolorata, nel quartiere di Rosmarino.
presente, sono quel forte legame tra
passato e futuro che con questa bella storia iniziata il 28 ottobre 1953,
quando mons. Giovanni Pirastru,
vescovo di Iglesias, istituì la Parrocchia ed appena 3 anni dopo fu benedetta la prima pietra e armata già nel
1957 si poté celebrare la prima messa:
un vero miracolo della Provvidenza!
Da allora, quanta acqua sotto i
ponti è passata e quanto bene sacerdoti e fedeli hanno seminato: don Filippini, don Bisi, don Arturo, fino a
don Vincenzo e a don Domenico,
figli ne sono sempre orgogliosi”.
Tutta Carbonia si è riversata nella bella ed ampia chiesa parrocchiale, perché anche se non sempre parrocchiani residenti, moltissimi sono
parrocchiani d’elezione per l’affetto all’Addolorata e grande devozione a San Luigi Orione, che spesso
nei suoi colloqui e in toccanti omelie non tralasciava mai di dire un pensiero sulla Vergine Santissima, convintissimo assertore del AD JESUM
PER MARIAM.
Amilcare Gambella
Sant’Antioco ha ricordato Silvio Olla
distanza di dieci anni, il
12 novembre Sant’Antioco ha ricordato Silvio
Olla, una delle 28 vittime
della strage di Nassirya, avvenuta il
A
Sassari. Presenti il padre Ruggero,
il fratello Francesco, il sindaco di
Sant’Antioco Mario Corongiu, gli
assessori Mariella Piredda e Paolo
Garau, le massime autorità militari.
Silvio Olla.
Papà Ruggero depone un mazzo di fiori sulla tomba di Silvio.
12 novembre 2003. Per la ricorrenza
è stata organizzata una cerimonia
nel cimitero di Sant’Antioco, dove
riposa il sottufficiale del 151 esimo
Reggimento fanteria della Brigata
Ha partecipato alla cerimonia anche una scolaresca giunta da Cagliari. Al termine è stata celebrata una
Messa nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria.
Sono trascorsi dieci anni, ma a
Sant’Antioco e in tutta la Sardegna
è sempre viva la memoria di Silvio
Olla e delle altre vittime della strage,
quattro soldati dell’Esercito e dodici
carabinieri, tutti impegnati nella missione “Antica Babilonia”, iniziata
il 15 luglio 2003 con finalità di peacekeeping (mantenimento e salvaguardia della pace), e undici civili.
online su: www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Grandissima partecipazione all’escursione organizzata dal WWF e dall’associazione Pozzo Sella, da Portixeddu a Scivu
Lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara
Il 22 novembre verrà firmato il protocollo d’Intesa per la costruzione e la gestione dell’itinerario “Cammino Minerario di Santa Barbara”.
G
randissima partecipazione
all’escursione da Portixeddu a Scivu lungo il Cammino Minerario di Santa
Barbara, favorita da una bella giornata
segnata da temperature estive che hanno indotto molti escursionisti a cercare refrigerio all’arrivo con un tuffo
nelle acque limpide dell’incantevole
litorale di Scivu.
La bella giornata di luce intensa ha
favorito i partecipanti, circa 250 persone, anche nella contemplazione del
meraviglioso paesaggio che si può
ammirare in questo tratto di costa caratterizzato da fenomeni erosivi costieri tipici delle rocce granitiche e dei
sistemi dunali che si aprono verso nord
alla vista degli escursionisti, dopo essere giunti alla vedetta di Capo Pecora
da dove diventano improvvisamente
visibili le immense distese di sabbia e,
sullo sfondo, le morfologie vulcaniche
segnate dall’emergere del maestoso
condotto vulcanico dormiente del
Monte Arcuentu.
In questo straordinario contesto naturalistico si inserisce l’OASI WWF
di Scivu che è stata presentata agli
escursionisti dal responsabile della
stessa OASI Raimondo Onnis e dalla guida archeologica del WWF Samuele Montisci che hanno illustrato
brillantemente le numerose emergenze archeologiche (pozzo sacro e tombe dei giganti) che arricchiscono di
fascino il percorso e che testimoniano la presenza dell’uomo in questo
territorio fin dalla preistoria.
Grazie alla proficua collaborazione che è stata messa in atto in questa
circostanza tra il WWF e l’associazione Pozzo Sella, è stato possibile rimettere in opera alla presenza di tutti gli escursionisti il cartello segnaletico dell’OASI WWF ubicato nei pressi della vedetta di Capo Pecora e recentemente abbattuto da ignoti.
Si è trattato di un atto simbolico
rivolto anche a sensibilizzare i cittadini al rispetto della segnaletica che si va
realizzando con molta fatica lungo i
sentieri del nostro territorio e a sollecitare il Consiglio regionale ad ap-
provare una norma di disciplina e di
tutela della rete sentieristica regionale.
Con questa escursione, aperta alla
partecipazione gratuita di tutti i cittadini, gli organizzatori hanno voluto
proseguire nell’opera di divulgazione e di promozione rivolta a far conoscere e valorizzare il patrimonio
storico, culturale, ambientale e religioso presente nelle diverse tappe del
grande Cammino Minerario di Santa
Barbara lungo circa 260 km che l’associazione Pozzo Sella ha proposto
alla Regione con l’obiettivo strategico di costruire nel Sulcis Iglesiente
Guspinese una nuova e grande struttura per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree del Parco Geominerario.
Per questa ragione è stata da tutti
apprezzata la sensibilità e l’attenzione
che il sindaco di Fluminimaggiore,
Ferdinando Pellegrini, e il sindaco di
Arbus, Francesco Atzori, nei cui territori comunali ricade il percorso dell’escursione, hanno voluto riservare
alla prima escursione organizzata dopo il decreto di riconoscimento dell’assessore regionale del Turismo, con
la loro presenza a Portixeddu.
Venerdì 22 novembre verrà firmato il protocollo d’Intesa per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso
denominato “Cammino Minerario di
Santa Barbara”. Il parternariato sarà
costituito dai comuni di Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore, Arbus, Guspi-
D
spaccato del quotidiano che ogni
giorno ci ingoia, con vicissitudini
sempre diverse.
L’evento si è concluso con un buffet dove l’autrice, scesa tra le persone, ha condiviso le proprie emozioni, regalando così alla serata un
ultimo tocco di particolarità.
Le opere, che hanno poi lasciato
la mostra in seguito alle offerte fatte
Gerardo, fondatore della struttura
di Punta Torretta, assieme ad Angela Borghero, ex presidente storica del gruppo di via Marconi.
L’esposizione delle opere è poi
proseguita per tutta la settimana successiva, presso la sede di via Marconi, dove ogni sera si sono susseguiti
incontri culturali con autori del territorio.
La partenza degli escursionisti da Portixeddu.
Il pranzo a Punta Torretta.
La serata conclusiva nella Comunità di via Marconi.
Ora che tale proposta è stata formalmente accolta dalla Regione Sarda con l’inserimento del Cammino
Minerario di Santa Barbara nel “Registro dei Cammini di Sardegna e degli Itinerari turistici, religiosi e dello
spirito”, l’impegno per la sua concreta costruzione deve vedere protagonisti, assieme alle associazioni di volontariato, gli Enti Locali, le istituzioni
religiose, gli operatori privati e tutti i
cittadini interessati che devono diventare i veri beneficiari delle ricadute sociali ed economiche che la
costruzione del Cammino Minerario
di Santa Barbara potrà generare.
Complice un caldo sole estivo,
che nonostante la stagione autunnale, ha contribuito a regalare alle
performance dei pittori e delle pittrici un’atmosfera di gioia, un’allegra tavolata ha poi seguito la prima
parte dell’evento che si è concluso
alle diciannove della sera, dopo aver
cantato alcune tra le più famose
canzoni della terra sarda ed aver sentito leggere qualche lettera di Fratel
La serata conclusiva dell’intera
manifestazione, ha portato sul palcoscenico la presentazione del libro
Trasumanare, della poetessa di Carbonia Susanna Montis.
Un caloroso pubblico ha reso l’idea di quanto possa essere piacevole
e divertente, ma al tempo stesso rilassante, trascorrere del tempo ascoltando la lettura di poesie, che tra il
serio ed il faceto, hanno dato uno
ni, Gonnosfanadiga, Villacidro, Domusnovas, Musei, Villamassargia.
Narcao, Nuxis, Santadi, Piscinas, Giba,
Masainas, San Giovanni Suergiu,
Sant’Antioco, Carbonia e Gonnesa,
dalle Diocesi di Iglesias e di Ales
Terralba, dalle province di Carbonia
Iglesias e del Medio Campidano, dal
Consorzio del Parco Geominerario e
dall’Associazione Pozzo Sella per il
Parco Geominerario.
Appuntamento alle ore 19.00 al
Teatro Electra. Dopo la firma, verrà
presentato lo spettacolo teatrale “Cortoghiana 1952” della Compagnia
“La Cernita Teatro” di Carbonia.
Insieme per scavalcare ogni barriera
I
Trenta artisti hanno animato
la Giornata dell’arte a Punta Torretta
omenica 20 ottobre, nella
splendida cornice di Punta Torretta, a Carbonia ha
avuto luogo la “Giornata dell’arte”.
Un gruppo di trenta artisti ha
animato la manifestazione, dedicando colori e forme alla realizzazione
di una galleria interamente donata
alla Comunità di via Marconi.
Si è concluso lo scorso 28 ottobre il progetto “Oltre la siepe”
l 28 ottobre si è concluso il
progetto dal titolo “Oltre la
siepe: la forza della condivisione scavalca ogni barriera”
approvato nell’ambito del “Piano
straordinario per l’occupazione e
per il lavoro - Anno 2011. Piano regionale per i servizi, le politiche del
lavoro e l’occupazione 2011-2014.
Contributi ai giovani per lo svolgimento di servizi di utilità e rilievo
sociale”.
Un gruppo di 15 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 32 anni di età, alcuni disoccupati, altri inoccupati,
laureati e tutti provenienti dal Sulcis Iglesiente, sono stati impegnati
per un anno, per venti ore settimanali, con il contributo mensile di
400 ore, da equiparare ad un rimborso spese.
Guidati dalla tutor, la psicologa
Manuela Piriccu, hanno seguito un
percorso finalizzato all’accrescimento di competenze attraverso esperienze lavorative in affiancamento
ad operatori del settore socio-ambientale.
Le attività, a favore dell’Associazione di volontariato “Gruppo
Comunità via Marconi (ONLUS)”,
si sono svolte presso la località Medau Su Rei Carbonia, una struttura
costruita grazie a donazioni di privati, per volere di Fratel Gerardo e
Angela Borghero, presidente dell’associazione sino a giugno 2013
ed ora sostituita da Wanda Salis.
Gli obiettivi raggiunti rispetto a
quanto previsto nel progetto, sono
stati: la conoscenza delle procedure
di semina, la raccolta e la messa a
dimora delle piante, alcune donate
da privati, altre dall’Ente Foreste,
l’apprendimento dei principi fondamentali dell’orto sinergico e la
coltura biologica.
Bilancio positivo per l’iniziativa della Comunità di Via Marconi
Grazie a questo intervento, le
aree destinate a orto, uliveto, frutteto e boschetto, attigue alla struttura
denominata Punta Torretta, sono ora
più organizzate e produttive.
Tra le mansioni svolte dai giovani “agricoltori” ci sono stati anche degli affiancamenti ai soci volontari della comunità nella preparazione di dolci destinati alla vendita per recuperare finanze da indirizzare verso attività sociali della stes-
gazze al completo, in occasione della giornata conclusiva a Punta Torretta, ha così dichiarato: «Non era
sicuramente il progetto che avevamo pensato di “abbracciare”, ma
ora, alla luce di un anno di esperienze lavorative e vita di gruppo,
possiamo dire di essere soddisfatti
degli obiettivi raggiunti, del gruppo
che siamo stati e, quasi stentiamo noi
stessi a crederci, potremmo anche,
qualora dovesse capitare, ripetere
da privati, hanno fruttato alla Comunità i fondi necessari per iniziare a
realizzare gli stradelli che renderanno più fruibile il passaggio tra
gli orti di Punta Torretta.
Un grande evento, dove l’arte si
è incontrata con la poesia e la musica, per realizzare un unico grande
capolavoro di solidarietà... la prima
Giornata dell’arte a Punta Torretta.
Nadia Pische
Nuovo incontro di studio il 6 dicembre al Lù Hotel di Carbonia
Le strutture dell’ospedale moderno,
progettare il processo chirurgico
I
l 6 dicembre la sala convegni
del Lù Hotel ospiterà un incontro di studio sul tema: - le strutture dell’ospedale moderno: la
sala operatoria - l’igiene, la logistica, la sicurezza e la performance
- progettare, organizzare e gestire il processo chirurgico.
La segreteria organizzativa è curata dall’Associazione Amici del Sirai, quella scientifica da Gianfranca
Onnis e Sandro Caria.
«La condizione di crisi non può
essere affrontata con le strategie del
passato ma ci impone l’adozione di
un nuovo modello di governance che
riconoscendo la complessità della
situazione costruisca un diffuso consenso e una partecipata collaborazione intorno ai valori di una nuova
stagione di crescita culturale e professionale, meno dipendente dal consumismo tecnologico e più attenta
all’umanità e all’efficacia dei sistemi di cura - si legge nella presentazione dell’incontro -. L’ospedale è
un’organizzazione complessa in
continuo micro-adattamento verso
i cambiamenti nella domanda e sembra divenire oggetto oggi, a livello
nazionale e internazionale, di nuove visioni e rappresentazioni. Dopo
la stagione della centralità tecnologica, dell’efficienza economica e del
rigore contabile, stiamo scoprendo
che i valori centrali in sanità sono
l’integrazione degli attori, l’armonizzazione degli interessi e l’appropriatezza delle prestazioni e che non
stanno in piedi se non poggiano sul
fondamento etico dell’“Infirmorum
cura ante omnia et super omnia adhibenda est”.»
I relatori e moderatori sono ben
31: Teresa Addis Cagliari, Gianna
Aldinucci Arezzo, Andrea Alimon-
da Carbonia, Brunello Caddeo Carbonia, Paola Chessa Cagliari, Cristian Cocco Carbonia, Carla Colombini Cagliari, Antonello Cuccuru Carbonia, Serena Fenu Olbia,
Gianfranco Finzi Bologna, Teresa
Galdieri Carbonia, Giovanna Gregu Tempio Pausania, Antonio Manti
Cagliari, Elio Manca Alghero, Mario Marroccu Carbonia, Orlando
Meloni Iglesias, Rosalba Mongittu
Carbonia, Carlo Murru Iglesias,
Nicola Orrù Oristano, Daniela Pedrini Bologna, Sergio Pili Carbonia, Antonella Piredda Carbonia,
Barbara Podda Oristano, Teresa Riu
Ozieri, Giuseppe Santeufemia Carbonia, Giuseppe Sechi San Gavino,
Tiziana Serci Carbonia, Marinella
Spissu Cagliari, Antonio Tuveri
Iglesias, Brunello Vacca Carbonia e
Silvana Vincis Carbonia.
G.P.C.
Raggiunto in extremis l’accordo tra Cedac e comune di Carbonia
Carbonia avrà la sua stagione di prosa
I soci volontari e gli “agricoltori in erba”.
sa comunità, con un ulteriore coinvolgimento nella vendita dei prodotti a km 0.
Tra gli eventi socio-solidali sono spiccati quelli dedicati alla sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente, tutte iniziative che sono
potute “andare in porto” grazie alla
forza del gruppo, che ha svolto ogni
singola attività in modo serio e proficuo, dimostrando un’ottima autonomia di lavoro.
Lo staff dei ragazzi e delle ra-
l’esperienza... in quanto ora che questa splendida avventura è finita...
VORREMMO CONTINUASSE
ANCORA...
In fin dei conti, a lavori conclusi, si confonde il beneficiario con il
beneficiato.
Congratulazioni ragazzi e ... in
bocca al lupo ... ai prossimi destinatari dei progetti facilmente fruibili sul sito della Regione Sardegna,
alla voce bandi e concorsi.
Nadia Pische
H
abemus stagione di prosa: un solo turno in calendario, sei titoli, ottenuti dopo lunghe trattative tra Cedac e comune di Carbonia, in seguito ai tagli regionali e
statali.
Forniamo la notizia in una breve, poiché giunta a ridosso dell’andata in stampa, con pagine e spazi
già programmati. Sarà nostra premura fornire sul web (http://www.
laprovinciadelsulcisiglesiente.com)
e nel prossimo numero, un’analisi
più dettagliata del cartellone.
Il sipario si aprirà il 6 dicembre
con: “Lupi e pecore”, un Ostrov-
skij a cura del Teatro Stabile della
Sardegna, per la regia di Guido De
Monticelli.
Ecco i successivi appuntamenti:
- 13 gennaio “Antigone ovvero
una strategia del rito” da Sofocle
- con Elena Bucci, Marco Sgrosso
- Regia Elena Bucci.
- 20 febbraio - La Carne del
Marmo - Un oratorio per Michelangelo - con Alessio Boni - regia
Alessio Pizzech.
- 25 marzo La fondazione di
Raffaello Baldini - con Ivano Marescotti - regia Valerio Binasco.
- 5 aprile - Lenòr - dedicato a
Eleonora De Fonseca Pimentel -
con Nunzia Antonino - regia Carlo
Bruni.
- 12 aprile - Io provo a volare di e con Gianfranco Berardi - regia
Gabriella Casolari.
I prezzi non subiranno grandi variazioni ed il Cedac li renderà noti
quanto prima. Sarà possibile acquistare gli abbonamenti ed i biglietti dal 24 novembre in poi, dalle ore 17 presso il Teatro Centrale.
Ci si potrà “aggiudicare” massimo
quattro abbonamenti a persona e i
posti occupati lo scorso anno non
saranno considerati validi per questa stagione. Info: 328 1719747.
Cinzia Crobu
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Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Continua a Milano l’ascesa della giovane fashion designer di Carbonia specializzata in moda donna e beachwear
Una nuova sfida per Francesca De Blasi su La 5
F
rancesca ha appena 16 anni quando inizia ad avvicinarsi e ad appassionarsi
al mondo della moda.
è ancora giovanissima quando decide di seguire un corso di
modellistica e confezione a Carbonia, sua città natale. Nello stesso periodo diventa atleta agonista
nelle danze latino-americane e sono proprio queste nuove competenze a permetterle di realizzare
autonomamente gli abiti per le
competizioni e le esibizioni di danza sportiva.
La passione continua a crescere e diventa talmente grande che
Francesca, a 18 anni, appena diplomata, decide di lasciare la fa-
miglia e gli amici, per trasferirsi
a Milano, a studiare e specializzarsi in moda donna e beachwear
(www.francescadeblasi.com).
Certo non è semplice... rinuncia a molte cose, la sua famiglia
si sacrifica non poco per permetterle di realizzare il suo sogno...
«è stata dura allontanarmi così giovane da loro e da tutti i miei
amici, lasciare la mia terra ed il
mio mare con cui ho un legame
indissolubile, passare da una piccola città, come Carbonia ad una
metropoli come Milano, ma era
una cosa che sentivo di dover fare, ero assolutamente determinata», sono le parole che Francesca
utilizza per raccontarsi.
Trikini collezione “Luxi de mari a mesudì”.
Abito trasformabile “Metamorphosis”.
La vita, i concorsi ed una serie di casualità la portano ad appassionarsi maggiormente ai costumi da bagno e alla moda mare, ma si diletta anche a disegnare abbigliamento, nel particolare
capsule collection di abiti particolare e ricercati, ha anche in cantiere un progetto di linea beachwear dedicata all’uomo.
Francesca De Blasi oggi è una
fashion designer, a soli 25 anni
ha già partecipato ad importanti
eventi del settore della moda come Mare di Moda, Mare d’Amare, ComOn creativity Sharing,
Stintino On fashion, SMAC Fashion Award e Medmoda, vincendo
anche dei premi internazionali
come The Link nel 2010 e A’ Design Award nel 2012.
A partire dall’11 novembre è
tra i partecipanti del nuovo talent
sulla Moda “Fashion Style” della rete Mediaset di La 5, che va in
onda in prima serata con Silvia
Toffanin, Alessia Marcuzzi, Cesare Cunaccia e Chiara Francini.
«Mi piacerebbe tornare a vivere e lavorare in Sardegna, per il
tipo di persone che ci abitano, lo
stile di vita ed il fortissimo legame
che ho con la mia terra», conclude
la piacevole intervista Francesca...
Non ci resta altro che attendere la
prossima estate ed i nuovi modelli
che la nostra stilista ci regalerà!
Nadia Pische
Nuovi prestigiosi risultati per il coro polifonico di Serbariu
“Su Conti”, un pezzo di Sardegna in Spagna
D
al 24 al 26 settembre scorsi, si è svolta a LLoret de
Mar, in Spagna, la manifestazione “Festival International de coros” al quale hanno
partecipato diversi paesi, tra i quali
Croazia, Slovenia, Russia, Spagna,
Mongolia, Cile e Italia.
La Sardegna e l’Italia sono state
rappresentate dal coro polifonico “Su
Conti” che, con grande soddisfazione della presidente Wanda Sulas e di
tutti i componenti del coro, si è classificato al 2° posto, vivendo un’esperienza unica ed indimenticabile.
L’associazione culturale “Su
Conti” nasce a Serbariu, frazione di
Carbonia, nel 1999, dedicata a Santa Giuliana, venerata da secoli nel
Sulcis.
Il suo nome nasce da un medau
del circondario ed è composto da un
gruppo di figuranti che indossano i
costumi nobiliari sardi della fine
del 1600, rifacendosi al corteo matrimoniale che il 21 settembre 1697
raggiunse la chiesetta di Santa Giuliana in occasione del matrimonio
di Don Juan Saona e Donna Anna
Brunengo.
è un gruppo di credenti che sfila
in processione con compostezza e
ieracità sacrale cantando is goccius
e pregando. Al suo interno, nel 2000,
si forma il coro polifonico “Su Conti” che canta solo in “limba” un vasto repertorio di brani popolari della
tradizione sarda.
Ma “Su Conti” non si ferma qui
con la divulgazione della limba, proprio in questi giorni, infatti, esordisce un nuovo progetto, un piccolo
coro in limba, per il quale cerca bambini e bambine dagli 8 ai 12 anni,
per info telefonare al 3931639682,
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Ancora fresco di questo successo
internazionale, il coro “Su Conti”
prepara per l’8 dicembre, alle 18,30,
il concerto di Natale, presso la chiesa di San Ponziano. Interverranno
anche altri cori, tra i quali “Anna
Baglivi” di Is Urigus, diretto da Antonino Collu, che è anche il maestro del coro “Su Conti”; il coro
“Collegium Musicum” di Santadi
diretto da Paolo Sanna e il coro “Voci di Sant’Anna Arresi”, diretto da
Giuliano Cocco.
Un doveroso e sentito ringraziamento all’associazione “Su Conti”
che con il coro polifonico ha portato
in alto il nome della Sardegna proprio in questi giorni funestata da tragici eventi.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Il Gal Sulcis ha presentato nel Centro di aggregazione sociale di Masainas, il Simposio delle identità rurali europee che si terrà nel 2014
Quattro progetti per valorizzare il territorio
Al Simposio parteciperanno i Gal della Sardegna, di alcune regioni italiane e di diversi paesi europei partners del Gal Sulcis.
S
i è svolta venerdì 8 novembre, nella sala convegni del
Centro di aggregazione sociale di Masainas, la presentazione del Simposio delle identità
rurali europee in fase di realizzazione, a cura dal Gal Sulcis Iglesiente,
Capoterra e Campidano di Cagliari,
con il suppporto del Parco Geominerario Storico e Ambientale della
Sardegna, che si terrà nel Sulcis nel
mese di maggio 2014.
Scopo del Simposio, cui parteciperanno i Gal della Sardegna, di alcune regioni italiane e di diversi paesi europei partners del Gal Sulcis:
Bulgaria, Polonia, Finlandia, Francia e Malta, è quello di promuovere
e valorizzare le azioni previste all’interno di ciacun progetto, nonché
presentare ai vari partner nazionali
ed internazionali le peculiarità del
territorio della Sardegna, la nostra
cultura e le nostre tradizioni. Per
l’occasione verranno organizzate
svariate attività per coinvolgere le
scuole, gli operatori locali, le istituzioni evari esperti del settore sociale, economico e turistico del territorio.
I lavori della conferenza stampaconvegno sono stati aperti dall’intervento di Luciano Cristoforo Piras,
presidente del Gal Sulcis, al quale è
seguito quello di Nicoletta Piras, direttore dello stesso Gal Sulcis, che
ha spiegato i contenuti dei progetti di
cooperazione: “Giovani e sviluppo
rurale”, “meDIETerranea”, “smarTOURism” e “agriSociale”.
Il progetto “Giovani e sviluppo
rurale” ha lo scopo di favorire un approccio positivo al territorio di appartenenza, realizzando così il legame fra i giovani e il loro territorio, anche al fine del superamento del luogo comune secondo il quale vivere
in aree rurali rappresenti una complicazione piuttosto che un valore
aggiunto. Coinvolge quattro Gal della Sardegna, un Gal finlandese ed un
Gal francese. Obiettivo del progetto
è quello di presentare ai giovani il
mondo rurale e le sue tradizioni attraverso un approccio innovativo ovvero, con l’utilizzo dei più coinvolgenti mezzi di comunicazione: il
ner di tre regioni italiane (Sardegna,
Basilicata e Veneto) e dell’Isola di
Malta. Le azioni principali riguardano lo studio e la realizzazione di un
menù euromediterraneo quale carta
L’intervento del presidente del Gal Sulcis, Luciano Cristoforo Piras.
Alcuni dei prodotti biologici delle aziende del territorio del Gal Sulcis.
cinema e internet.
Il progetto “meDIETerranea” ha
per obiettivo la valorizzazione e la
promozione delle abitudini alimentari fra i popoli del Mediterraneo
quali stile di vita e di alimentazione
sano ed equilibrato. Coinvolge part-
comune di ricette e pietanze dei territori coinvolti, la realizzazione di
un cartone animato che abbia per filo
conduttore storie e leggende segnalate dagli studenti delle scuole locali,
la realizzazione di festival quali simposi di cultura e tradizioni locali nelle
regioni coinvolte nel progetto e, infine, azioni di educazione alimentare
rivolte agli istituti scolastici dei territori dei Gal aderenti.
Il progetto “smarTourism - cultura e tradizione all’aria aperta” ha
l’obiettivo di creare una nuova chance
di sviluppo in grado di completare
l’offerta del territorio e consentire la
riqualificazione di vaste aree territoriali attraverso la realizzazione di
itinerari che consentano di praticare
sport all’aria aperta quali l’escursionismo pedestre, gite in montagna,
l’escursionismo a cavallo, cicloturismo, ma anche l’arrampicata ed
eventuali sport d’acqua. Lo sport costituirà il filo conduttore del progetto,
al fine di far vivere il territorio dei soggetti partner in maniera dinamica ed
innovativa, e creare momenti di riflessione sullo sport locale quale componente essenziale dell’economia dei
diversi territori.
Il progetto “agriSociale - coltiviamo cittadinanza”, infine, ha come tema centrale l’agricoltura sociale:
una nuova pratica che incoraggia il
reinserimento terapeutico, sociale e
lavorativo di soggetti svantaggiati,
grazie alla produzione di beni agricoli. L’agricoltura sociale è uno degli strumenti operativi con i quali gli
enti locali e regionali applicano le
politiche di welfare in ambito territoriale coinvolgendo gli enti pubblici
stessi, le aziende agricole, le società
cooperative e la cittadinanza.
La conferenza stampa di presentazione si è conclusa con la proiezione
di un filmato realizzato nel corso di
un recente viaggio in Finlandia, dove il Gal Sulcis è stato ospite di un
Gal partner nella realizzazione dei
progetti di cooperazione.
Al termine, è stata presentata la
nuova sede operativa del Gal Sulcis, sita in via Aldo Moro, a Masainas, dove è stata offerta agli ospiti
una degustazione di prodotti tipici
locali biologici.
Giampaolo Cirronis
Bocciato il ricorso del sindaco Tunis
«Il Tar dà ragione a Melis»
I
l Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso del
sindaco di Narcao, Gianfranco Tunis, già presidente dell’Associazione Miniere di Rosas, contro
la precedente sentenza di condanna al rilascio in copia autentica di
tutta la documentazione richiesta dal
consigliere comunale di minoranza
Gianni Melis, riguardante la gestione della miniera e di rimborso delle
spese sostenute dal consigliere per
ricorrere in giudizio (4.000 euro).
La sentenza verrà eseguita dall’autorità amministrativa.
era ed è assodato ormai da tempo
dai diversi pronunciamenti dalla
giurisprudenza amministrativa in
ordine ai limiti del diritto di accesso
dei consiglieri comunali, quello riconosciuto ai consiglieri degli organi elettorali è strettamente funzionale all’esercizio del proprio mandato, alla verifica e al controllo del
comportamento degli organi istituzionali decisionali dell’ente territoriale, ai fini della tutela degli interessi pubblici e si configura come
peculiare espressione del principio
democratico dell’autonomia locale
Il sindaco di Narcao Gianfranco Tunis.
Il consigliere ed ex sindaco Gianni Melis.
«Perché mai ci si deve arrampicare sugli specchi, arroccandosi
su posizioni insostenibili - ha dichiarato Gianni Melis dopo la sentenza - spendendo tra l’altro risorse della comunità per resistere in
giudizio contro la richiesta di trasparenza formulata da un consigliere comunale ai semplici fini dell’espletamento del suo mandato»?
«Già la sentenza di primo grado chiariva senza ombra di dubbio
- sottolinea Gianni Melis - ciò che
e della rappresentanza esponenziale della collettività.»
«Siamo anche noi convinti - conclude Gianni Melis - che la miniera di Rosas debba essere considerata un grande valore aggiunto per
la nostra comunità in termini affettivi, storici, culturali ed economici
e ci piacerebbe dare il nostro contributo per la sua valorizzazione,
ma se veniamo tenuti all’oscuro di
tutto non capiamo come questo sia
possibile.»
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
A conclusione del 1° anno del progetto, i dati antropometrici sono stati presentati negli istituti di Portoscuso, Carloforte e Iglesias
Nutrirsi meglio per crescere più sani e più forti
L’incidenza di patologie in età pediatrica è sempre più elevata e spesso legata a stili di vita ed abitudini elementari scorrette.
I
l 5 novembre si è svolto a Portoscuso, presso l’Istituto Scolastico
Scuola primaria, l’incontro conclusivo della prima annualità del
progetto triennale “A come antropometria” - nutrirsi meglio per crescere
più sani e più forti, organizzato dal
Sian, Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della Asl 7.
Il progetto, indirizzato alla popolazione infantile frequentante la terza
classe della scuola primaria di tutti gli
istituti del territorio, ha proposto, a
partire dall’anno scolastico 2012-2013,
un’indagine antropometrica, mirata alla conoscenza della diffusione del
sovrappeso e dell’obesità e alla loro
prevenzione. Nel corso del primo anno scolastico, il personale medico ed
infermieristico preposto, ha rilevato i
dati antropometrici (peso e altezza) dei
bambini, al fine di ricavare l’Indice di
Massa Corporea (IMC) e valutare così
il loro stato nutrizionale.
Il progetto inoltre proseguirà nell’anno 2013/2014 negli istituti dove
sono stati rilevati dati che si discostano
dalla media registrata nel territorio della Asl 7 (6,8% obesi - 15,8% sovrappeso) ossia circa nel 50% degli Istituti
Scolastici della Scuola Primaria del
territorio di competenza della Asl 7.
Durante l’ultimo anno, tutti i bambini che frequenteranno la classe quinta, che siano stati studiati nel corso del
primo anno scolastico, verranno sottoposti ad una nuova rilevazione antropometrica per la valutazione e la
verifica dei risultati ottenuti. Ogni bambino riceverà una scheda riassuntiva
comprensiva di valutazione e consigli personalizzati.
Un così valido progetto, nasce dalla
allarmante considerazione, che nella
società odierna, l’incidenza di patologie in età pediatrica è sempre più
elevata e spesso strettamente legata a
stili di vita ed abitudini alimentari
scorrette.
Al termine di questo primo anno,
dai dati raccolti risulta che sono state
contattate 912 famiglie della Provincia di Carbonia Iglesias, a cui è stato
fenomeno (sovrappeso e obesità) è più
diffusa nei piccoli comuni: Carloforte, Portoscuso, Fluminimaggiore, Piscinas, Masainas e Gonnesa.
L’obiettivo principale consiste nell’educare i bambini al consumo di
una colazione equilibrata come momento fondamentale della giornata ed
incentivare il consumo della merenda di metà mattina e nel contempo
Il manifesto del progetto triennale di sorveglianza nutrizionale.
chiesto il consenso informato. Hanno
risposto positivamente 822 famiglie,
con un’adesione pari al 90,1%, si è
operato su 38 plessi per un totale di 18
Istituti scolastici.
Nel Distretto di Carbonia, si registra una percentuale maggiore di obesità (7,3%), mentre nel Distretto di
Iglesias prevale il sovrappeso (16,4%).
A livello territoriale, l’incidenza del
sensibilizzarli verso una regolare pratica fisica durante la giornata.
Nei prossimi anni, il gruppo di lavoro auspica un’organizzazione delle mense tale da garantire un prodotto sempre fresco, biologico, genuino
e a minore impatto ambientale in modo da allinearsi al motto del progetto:
“Mensa sana in menù sano”.
Nadia Pische
Medaglia d’argento al Concorso internazionale di Bruxelles
Il Birrificio Rubiu ai vertici europei
P
restigioso riconoscimento
per il Birrificio Artigianale
Rubiu di Sant’Antioco, medaglia d’argento al Concorso
Internazionale Brussels Beer Challenge. Domenica 3 novembre 2013,
a Liegi in Belgio, si è svolta la premiazione finale dei partecipanti al
Concorso, 592 birre provenienti da
15 stati diversi. Si tratta di una manifestazione di respiro internazionale, voluta e supportata dall’ente
organizzatore Becomev e dall’Ufficio belga per il Turismo Bruxelles e
Vallonia, al fine di far conoscere
ad un pubblico sempre più ampio le
produzioni di qualità presenti sul
mercato, fornendo al consumatore
finale un giudizio fondamentale nel
momento dell’acquisto.
La degustazione è stata svolta da
50 giudici professionisti di 17 nazionalità diverse, chiamati a giudicare otto categorie di stili differenti,
a loro volta suddivisi in sotto categorie per meglio rappresentare le
specialità presenti in concorso.
Rubiu, birrificio artigianale operante a Sant’Antioco dal luglio 2009,
in questa importante vetrina internazionale, ha visto premiare la sua
birra Raìs con l’ambito riconoscimento della medaglia d’argento.
Raìs è una English Ale dai 4,7
gradi alcolici, dal colore ambrato
carico, con riflessi rubini, presenta
un’ottima schiuma, molto ampia e
persistente. Al naso è ricca, con note di caramello, miele millefiori, caramella d’orzo, frutta secca (noccio-
la). In bocca ha un buon ingresso,
pur rimanendo piuttosto facile e beverina, complice anche un finale piacevolmente luppolato, molto aromatico (liquirizia, radice e pepato).
Raìs, come tutte le referenze prodotte dal Birrificio Artigianale Rubiu, trae spunto ed ispirazione dal
vissuto locale con l’obiettivo di celebrarne i significati più profondi.
Nello specifico, la Raìs si ispira al
lavoro svolto nelle antiche tonnare
dalla figura del capo mattanza, figura di carattere alla quale spettavano
decisioni importanti, sospese tra la
vita e la morte del proprio equipaggio e la buona riuscita della pesca.
Ci siamo immaginati che, soltanto
al tramonto ed ormai esausto, fosse proprio un bel bicchiere di Raìs,
birra all’apparenza rude ma dalle
note dolci e caramellate, a rendere
il meritato refrigerio a quest’uomo
così fondamentale per una comunità intera.
La medaglia d’argento ricevuta
dal Birrificio Rubiu, si va ad aggiungere alla Medaglia d’Oro ricevuta dalla Flavia nel 2011 e alla medaglia d’argento della Moresca nel
2012, queste ultime assegnate nel
consorso nazionale “Birra dell’anno” indetto annualmente dall’associazione nazionale Unionbirrai, oltre
al riconoscimento ottenuto nella
“Guida alle birre d’Italia 2013”
edita da Slow Food Editore nella
quale è stato assegnato al birrificio il
riconoscimento “Fusto” che evidenzia i birrifici italiani che si distin-
guono anche per un’ottima qualità
media nella produzione in fusto e
notevole costanza produttiva. Va
considerata, infatti, la doppia natura
del birrificio, un brew-pub nel quale
oltre a produrre le proprie birre le si
spilla fresche al cliente, accompagnando il tutto da ottime pizze e selezioni di prodotti tipici locali, una
piccola realtà ma complessa ed articolata nell’offerta.
Si tratta, insomma, un primo riconoscimento internazionale che
va a consolidare una già affermata
realtà produttiva locale, in un momento di ulteriore espansione che
vedrà il Birrificio Artigianale Rubiu raddoppiare la propria produzione entro i primi mesi del 2014,
grazie al trasferimento dell’attuale
laboratorio di produzione presso
dei nuovi locali in fase di completamento.
«Siamo felici di aver portato un
sorso di Sardegna nel cuore dell’Europa - spiegano Fabrizio Melis e Gianluca Garau, titolari e mastri birrai di Rubiu - Con il nuovo
birrificio saremo in grado di proporre nuovi formati e nuove referenze, aumentando così la presenza nel mercato regionale e con l’obiettivo di farci conoscere di più
sia sulla penisola che in Europa,
sempre senza dimenticare da dove
arriviamo, anzi ci piacerebbe che
tanti giovani seguissero il nostro
esempio e ridessero fiducia al nostro Sulcis investendo in idee e progetti sul territorio.»
Prestigiosi riconoscimenti ai concorsi di Versailles e Palermo
Kira, dai maltrattamenti ai premi
K
ira, 3 anni, un incrocio tra
un labrador ed un colly, ha
conquistato due prestigiosi riconoscimenti nei
concorsi di Versailles e Palermo.
Kira arriva da un maltrattamento
e si è subito integrata in un nuovo
contesto familiare, curata dal giovane Alessio Boi che le dà il calore
e l’amore che merita. La cagnetta ha
vinto anche il campionato sardo meticcio voluto dal canile di Gonnosfanadiga, nel Medio Campidano.
Quello di Kira è un esempio che
merita di essere seguito per combattere il randagismo che oggi vede
la Sardegna primeggiare, purtroppo,
a livello nazionale e l’inadeguatezza
dei canili, ormai ai limiti della disponibilità di spazi (solo il canile di Carbonia ospita ben 578 esemplari).
Kira vive a Gonnesa. Nel prossimo mese di maggio parteciperà anche al campionato italiano meticci.
«Sono contento dei risultati raggiunti - ha detto Alessio Boi - chiuderemo la stagione il 13 dicembre
con la realizzazione di un dog aperitivo, nel quale verrà messa in risalto la costruzione di un’area cani a
Nuraxi Figus, realizzata dai cittadini
con le offerte ricavate dalla vendita
delle magliette che sono state realizzate dal comune di Gonnesa in
occasione dell’evento francese.».
Kira con il proprietario, Alessio Boi.
Un’esibizione di Kira.
Accordo tra il comune di Iglesias, la Asl 7 e Poste Italiane
Il Postino telematico nel territorio
I
l comune di Iglesias e la Asl
7 hanno siglato la scorsa settimana un accordo con Poste
Italiane che prevede la presenza di un Postino telematico in
alcune strutture del territorio.
L’accordo con il comune coinvolge la sede del Palazzo civico e le
frazioni di Bindua e Nebida, mentre l’accordo sottoscritto con la Asl
7 prevede la presenza del Postino
telematico presso il CTO di Iglesias, in via Cattaneo. Il nuovo servizio è stato presentato nel corso
di una conferenza stampa svoltasi
presso il centro direzionale del
comune di Iglesias.
Con l’introduzione del Postino
telematico, un ufficio postale itinerante dotato di palmare e stampante, Poste Italiane ha rivoluzionato il sistema di recapito della
corrispondenza evolvendo le funzioni del portalettere per essere
più vicina ai cittadini e venire incontro alle loro nuove esigenze.
Grazie al Postino telematico, l’Azienda ha introdotto una vasta gamma di servizi a domicilio, Poste
Italiane per Te, che consentono al
cittadino di poter effettuare comodamente da casa diverse operazioni.
Gli accordi siglati con il comune di Iglesias e la Asl 7 costituiscono un’ulteriore evoluzione
nel servizio offerto dal Postino telematico che consente a chi risiede
nelle frazioni di Bindua e Nebida
e ai cittadini di Iglesias che devono
sbrigare una pratica negli uffici
comunali o si recano nel Presidio
ospedaliero di via Cattaneo, di pagare i bollettini di conto corrente,
ricaricare le Sim, ricaricare la carta prepagata Postepay, inviare posta raccomandata e pacchi fino a
2 kg utilizzando le confezioni già
affrancate.
riguarda il Presidio ospedaliero di
via Cattaneo, il servizio sarà attivato tutti i martedì dalle 11,00 alle 12,00.
Ricordiamo che il Postino telematico era stato attivato lo scorso 4 luglio, in virtù di un accordo
sottoscritto tra la Asl di Cagliari e
le Poste Italiane, presso l’ospedale
Il Centro direzionale del comune di Iglesias, in via Isonzo.
Il Postino telematico sarà presente il mercoledì di ogni settimana, dalla 15.00 alle 16.00, nella
sede del Palazzo civico; il giovedì dalle 15.00 alle 16.00, nella sede del Centro giovani di Bindua e
il sabato dalle 11.00 alle 12.00 nei
locali della Scuola primaria di
Nebida, in via Chiesa. Per quanto
Businco di Cagliari.
Ogni giovedì, dalle ore 11.30
alle 13.30, utilizzando le carte Postamat e Postepay e le carte di credito del circuito maestro, i familiari dei pazienti del Businco potranno effettuare una serie di servizi direttamente all’interno del
presidio senza doversi spostare.
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Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
Fabrizio Coniglio e Bebo Storti raccontano la morte di Ciaccio Montalto, giudice trapanese trucidato dalla mafia il 25/01/1983
“Il testimone”: quando il teatro civile ci “rinfaccia” la storia
In sala anche il giudice Mario Almerighi, coautore del testo e testimone durante il processo per mafia contro Andreotti.
C
ome è
profondo il mare. Almeno quanto il
marasma italiano, sviscerato ne
“Il Testimone” e
Cinzia Crobu.
dolorosamente
reale. La canzone
di Dalla viene fischiettata in scena dai
due protagonisti, Fabrizio Coniglio e
Bebo Storti, e si insinua nella mente,
come gli interrogativi che derivano
dalla fruizione di questo spettacolo, in
prima nazionale al Teatro delle Saline
di Cagliari.
In scena un timone, delle reti da
pesca, e tanti faldoni appesi a fili sottili come la vita del giudice di Trapani
Giangiacomo Ciaccio Montalto, trucidato dalla mafia il 25 gennaio del
1983. Prima e dopo di lui, tante altre
vittime, i cui nomi vengono snocciolati in scena come grani di un rosario,
lanciati su un pubblico inerme, chiamato presto in causa - come per voler alleviare tale senso di impotenza
- ad accusare i responsabili di ciò che
si racconta. Ci troviamo nelle procure di “casa nostra” per poi salire a
bordo di una umile barca, intestata al
giudice Mario Almerighi e comperata
con i 20 mila euro di provvisionale,
assegnatagli come risarcimento del
danno di essere stato diffamato dal
senatore Giulio Andreotti.
Ma è bene partire dal principio,
raccontando vent’anni di storia italiana e, ad onor di cronaca, ritengo necessario attenermi ad un articolo apparso in Antimafia 2000, n° 54, del
2008, che cito.
«Il pm Sergio Sottani aveva chiesto
- per Andreotti una pena pari a sei anni di reclusione. I fatti contestati risalgono al giugno 1997 quando Almerighi, all’epoca presidente della nona
sezione penale di Roma, depose dinanzi alla Procura e al tribunale di
Palermo durante il processo per mafia contro Andreotti. In quella occasione il magistrato confermò una confidenza, di dieci anni prima, fra lui e
l’ex giudice istruttore di Caltanissetta
Claudio Lo Curto sull’esistenza di presunti rapporti privilegiati tra il senatore a vita e Corrado Carnevale. Ma
non perdiamo di vista l’argomento dello spettacolo: che c’entra in tutto questo
la morte di Giangiacomo Ciaccio
Montalto? Una settimana prima del
suo omicidio, l’allora giudice istruttore di Caltanissetta Claudio Lo Curto
intercetta un mafioso che parla con
l’ex sostituto procuratore di Trapani
Antonio Costa, all’epoca vicino di
stanza nello stesso ufficio di Ciaccio
Montalto. I due parlano di “arance”
e Costa dice al mafioso che Ciaccio
Montalto non è tipo da accettarle.
Poco tempo dopo, Ciaccio Montalto
viene barbaramente assassinato. Il
giudice Lo Curto, al quale viene affidata l’inchiesta per l’omicidio di stampo mafioso, rivede alla luce dei fatti
quella strana telefonata e dispone la
perquisizione della casa dell’ex Pm
Costa. Nel giardino della villetta di
Fabrizio Coniglio e Bebo Storti in scena.
Castellammare del Golfo (TP) del
collega di Ciaccio Montalto, viene
rinvenuta una pistola con matricola
abrasa e un pacco contenente 100 milioni di lire in contanti ben nascosto.
I soldi erano “le arance” che Costa
aveva già cominciato a spendere. Il
7 agosto del 1984, nell’ambito delle
indagini sull’omicidio, Antonio Costa
viene arrestato con l’accusa di corruzione, detenzione d’armi, falso in atti
pubblici e interesse privato in atti di
ufficio. Insieme a lui finiscono in manette tre imprenditori molto noti a Trapani accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso e corruzione. Secondo i magistrati titolari dell’inchiesta Lo Curto e l’allora procuratore capo di Trapani Patanè, gli arrestati, unitamente a 3 latitanti, avreb-
bero corrotto l’ex sostituto procuratore Costa. Una brutta storia che si
ingrigisce ulteriormente con il passare del tempo. Dopo qualche mese di
galera l’ex Pm Antonio Costa presenta istanza di legittima suspicione
contro Claudio Lo Curto per far spostare il processo in altro tribunale.
L’istanza arriva sul tavolo di Corrado
Carnevale. Il procedimento viene così spostato da Caltanissetta a Messina senza il compimento di alcun atto
istruttorio e nonostante il Procuratore
Generale della Cassazione, M. Della
Rocca, avesse emesso parere contrario. Per il contenuto di quella stessa
istanza, Antonio Costa verrà successivamente condannato per calunnia
Foto di Emiliano Cocco.
nei confronti di Lo Curto (Costa aveva accusato il giudice Lo Curto di
“indebite pressioni” ndr), una condanna confermata in 3 gradi di giudizio fino alla Cassazione. Ma la cosa pare che non interessi a nessuno,
tranne che a Claudio Lo Curto, che,
oltre a gravi minacce ricevute da ignoti per aver condotto le indagini con
serietà e grandi sacrifici, si rivolge a
Mario Almerighi illustrandogli per
filo e per segno tutta la storia. Fino
alla domanda per direttissima: è possibile presentare un esposto al ministro della Giustizia relativamente alla plausibile violazione del principio
del giudice naturale? Certo, ci sono
effettivamente i presupposti di una
responsabilità disciplinare. La strana
procedura dello spostamento del pro-
cesso Costa viene quindi segnalata da
Lo Curto al ministro della Giustizia del
tempo, Virginio Rognoni. Quando
SEMBRA che il ministro stia per aprire un procedimento disciplinare a
carico di Carnevale e degli altri giudici della prima sezione della Cassazione, improvvisamente arriva l’archiviazione. Di fronte alla richiesta
di spiegazioni di Almerighi, gli viene
detto che non si era potuto fare nulla
perché al Ministro era arrivato il diktat di Giulio Andreotti: «Carnevale
non si tocca». Almerighi riferisce la
confidenza ricevuta a Lo Curto e la
vicenda si chiude, momentaneamente.
Passa qualche anno e scoppia il caso.
Andreotti rinviato a giudizio per mafia. Almerighi non ha scordato quello che è successo e rende testimonianza su tutta la vicenda in aula. Così fa
anche Claudio Lo Curto. Nel frattempo altri testimoni muoiono dopo aver
dichiarato di non ricordare l’episodio
in questione. Anche Rognoni viene
citato. Durante il primo interrogatorio l’ex ministro della giustizia dirà ai
magistrati di non ricordare tale avvenimento ma che «se l’hanno riferito
magistrati come Almerighi e Lo Curto, non mi sento di escluderlo». In
aula Rognoni penderà invece per escluderlo completamente. Lo stesso Giulio Andreotti dichiarerà in dibattimento di non essere mai intervenuto su quel
fascicolo. A fine ’99, dopo la sentenza di assoluzione nel processo per
mafia, Andreotti, tronfio per il risultato ottenuto, inveisce in diretta Tv a
“Porta a Porta” nel salotto di Bruno
Vespa definendo Almerighi «un pazzo», un «falso testimone» che «ha detto
infamie» e che lo avrebbe denunciato perché «passi che un mafioso pentito dica il falso ... ma che lo faccia
un magistrato non è tollerabile». Almerighi lo querela immediatamente.
Andreotti si mette sulla difensiva: chiede ed ottiene l’immunità parlamentare,
sostenendo di aver fatto quelle dichiarazioni nell’esercizio delle sue funzioni di senatore. Il gup di Perugia propone conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, sostenendo che le dichiarazioni del senatore Andreotti erano riferibili a fatti personali e che non
avevano alcun collegamento con la
funzione parlamentare. Il 4 maggio
2005 la Corte Costituzionale dirime
il conflitto annullando la delibera del
Senato di insindacabilità delle opi-
Continua a crescere la giovane compania teatrale della regista Monica Porcedda
La Cernita Teatro: nuovi traguardi e gratificazioni
“I
qbal”, liberamente ispirato a “Storia di Iqbal”
di Francesco d’Adamo,
è stato riscritto per il teatro - spiega la regista Monica Porcedda - per raccontare una storia straordinaria, fatta anche di dolore e sconforto ma che insegna ai bambini quanto il coraggio sia più forte della violenza.
Iqbal è stato un bambino che ha
lottato per uscire da un incubo, fuori
dal quale ha trascinato migliaia di
piccoli lavoratori, indifesi da sempre,
e per questa ragione ha pagato con la
vita questa sua scelta: i1 6 aprile del
1995, la domenica di Pasqua, mentre tornava a casa in bicicletta venne
assassinato da un sicario della mafia
dei tappetti pakistana. Per questa ragione, spiega ancora Monica Porcedda, si è scelto di ricreare - attraverso il
teatro - un contesto giocoso grazie a
due clown, un po’ pasticcioni ma molto volenterosi e pieni passione raccontano la storia, impersonando animali, venditori ambulanti, padroni e
sfruttatori e lo stesso Iqbal. In questo
modo si affrontano, insieme ai bambini, argomenti complessi e delicati
come la povertà, la schiavitù ed il lavoro infantile, senza mai dimenticare che - come disse una volta lo stesso Iqbal - : «Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di
lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere
in mano sono penne e matite».
Il 27 ottobre questo spettacolo ha
aperto la stagione di Teatro ragazzi
per la rassegna “Famiglie a Teatro”
organizzata dalla Compagnia Akroama, presso il Teatro delle Saline di
Cagliari ed ha raccolto meritatissimi applausi, in un teatro gremito di
bimbi e non solo.
In scena la compagnia La Cernita ha “schierato” Riccardo Montanaro e Monica Porcedda (autrice
del testo e regista con la collaborazione di Gloria Uccheddu); le musiche sono di Arianna Basciu, il disegno delle luci di Daniele Pau, i costumi di Lucia Longu e Daniela Corrias, mentre le scenografie sono a cura
di Rita Martinelli.
La Cernita è stata ospite anche
alla 13ª Mostra del Libro in Sardegna,
a Macomer: tra i tre spettacoli in
cartellone, oltre a Marco Baliani in
scena con “Tracce”, i sulcitani, in
data 26 ottobre, hanno presentato il
loro ultimo lavoro di “Teatro per la
memoria” con frammenti tratti da
“Tempus” ed. Cuec (2008), poema
epico in lingua sarda di Giulio Angioni, con traduzione in lingua italiana ad opera dello stesso autore.
Questo lavoro, al quale la compagnia
sta ancora lavorando e che si evolve
continuamente, è nato in collaborazione con Roberto Serra e ha visto in
scena Lucia Longu, Luciano Sulas,
Mariella Mannai, Rita Martinelli e
Rosanna Sulas, in un suggestivo incastro di voci in lingua sarda e italiana con la regia di Monica Porcedda.
L’evento è stato ospitato all’interno della sezione “Tra Isola e Mondo” - Anima Sarda linguaggi della
scrittura e della creatività - con la
partecipazione dell’Autore Giulio
Angioni che, intervistato da Roberto
Serra, ha ripercorso alcuni tra i passi
più significativi del poema.
La regista Monica Porcedda ha
dichiarato: «Lo spettacolo nasce all’interno del Festival Sant’Anna Arresi Teatro 2013, in forma di corto,
all'interno di un percorso di ricerca
teatrale sulla memoria che ha visto
nascere e crescere spettacoli come
il Lavoro Mobilita e Cortoghiana
1952. In Tempus, con i versi di Giulio
Angioni, il tempo segna la vita di un
popolo; La Cernita lo ripercorre
mescolando il linguaggio del teatro
alla poesia e alla lingua sarda».
Come sostiene Roberto Serra (consulente letterario del progetto, insegnante e operatore culturale - ha
pubblicato, con Mario Argiolas, il libro “Limba, lingua, language. Lingue
locali e identità in Sardegna nell’era della globalizzazione” - n.d.r):
«La narrazione di Tempus si svolge
dentro una natura ancora abitata
dai suoi cicli, il mondo del lavoro e
della festa, dell’apprendere e del gioco, la bellezza delle donne e l’amore,
il potere e la povertà, il tradimento
e la guerra che ci è occorsa e le trasformazioni della plastica, e infine
il morire. Allora tempus è tempo, il
tempo che abita la mente, “perché la
mente è luogo di fantasmi”, di cose
che sono e di cose che non sono, nel
fare e disfare del tempo. Ne risulta
un testo complesso nella forma e nella densità dei contenuti, pure piacevole nella fluidità della narrazione,
nei cenni d’ironia, nelle antifrasi che
Angioni riprende della lingua sarda,
che come afferma lo stesso Angioni
“è la sola lingua in cui avrei potuto
scrivere queste poesie”. È allora la
lingua, più profondamente, non è solo
veicolo e strumento d’espressione
ma si fa essa stessa soggetto del
romanzo, una lingua che non è tanto
parlata dall’autore e dai personaggi ma che fa parlare i personaggi».
Prossimi progetti? Ad un anno
dalla collaborazione con la Banda
musicale Vincenzo Bellini di Carbonia, dopo la messa in scena di “’74”,
in occasione del settantaquattresimo
compleanno della città, si rinnoverà
questo sodalizio che vedrà impegnate
le due realtà culturali cittadine in un
nuovo spettacolo in cui la prosa, la
musica bandistica e le arti visive si
completeranno vicendevolmente,
raccontando un nuovo episodio della nostra memoria. «Inoltre disponiamo di una nuova produzione che
inseriremo nel repertorio - ricorda
la regista -. Il 10 novembre siamo
stati in concorso per il Premio Cagliari Teatro in Corto 2013 con Dopo l’inferno, forse di e con Riccardo
Montanaro e la regia di due donne,
la sottoscritta e Gloria Uccheddu.
Vi racconto brevemente la trama:
per amore, solo per amore del figlio
e del marito Maria ha rinunciato a
tutto. E così, tra una spruzzata di “stira e ammira” e un viaggetto al pronto
soccorso, si sforza di credere che la
sua vita scorra felice e senza rimpianti. Il figlio, vivendo sulla propria pelle
tutta la vicenda, farà emergere “il
dramma” con ironia e cruda verità».
C.C.
nioni espresse da Andreotti sul conto
di Almerighi. Il giorno 11 maggio 2006
il gup di Perugia Claudia Matteini rinvia a giudizio il senatore a vita Giulio
Andreotti per diffamazione nei confronti di Mario Almerighi. Dopo un
anno arriva la sentenza».
La condanna del 15 giugno 2008
chiude una vicenda segnata dall’ombra di un uomo che, nonostante l’età
e i processi subiti, ha continuato ad
esercitare - fino alla morte ed oltre un potere sconfinato all’interno della
politica e della società italiana.
La maggior parte della stampa nazionale rimase “distratta” e, salvo
rare eccezioni, ignorò volutamente
l’epilogo dell’affaire Andreotti-Al-
Il giudice M. Almerighi. Foto E. Cocco.
merighi. Un fatto del tutto italiano
che si commenta da solo e dal quale
lo stesso Mario Almerighi, insieme a
Fabrizio Coniglio, ha voluto trarre
questo spettacolo, che raccontasse oltre alla storia qui esposta - l’animo
di un amico, giudice appassionato ed
onesto.
Emerge, e gli attori tratteggiano il
tutto con delicatezza e sicurezza, il
lato umano di Almerighi - presente
in sala e profondamente commossoe quello dell’amico Montalto, fine
intellettuale, uomo solo nella sua resistenza. Emergono le chiacchierate,
le risate in mare aperto, le battute di
pesca e la consapevolezza di dover
morire. La consapevolezza è tanta che
il giovane giudice trapanese decise di
rinunciare alla scorta, per evitare di
causare altre morti, oltre alla sua. Il
testo è accurato, fedele ai fatti e - come nel miglior teatro civile - non romanzato: solamente alcuni nomi e
cognomi, che in questo pezzo sono
riportati, nello spettacolo vengono modificati o omessi dagli autori. Storti è
già in scena, all’apertura del sipario,
Coniglio arriva subito dopo ed inizia
un alternarsi di ruoli; come in “Suicidi” sono ampiamente sufficienti due
interpreti per una carrellata di personaggi, di dialetti, di movenze. Bocconi amari ed umorismo: essendo una
prima nazionale credo che qualche
replica servirà a “rodare” meglio il
tutto, ma si parte da un’ottima base,
dall’intesa gradevole di una coppia
collaudata. Coniglio compare nella
duplice veste di autore e attore: incisivo, in entrambe i ruoli, meticoloso
e sicuro, ha mostrato una particolare
crescita nell’uso del corpo e nella mimica facciale. Per quanto riguarda Storti è bravo ad autogovernarsi: in alcuni
momenti è come se volesse dire più
di quanto deve, mordendosi le labbra;
a lui spettano alcune battute di spirito, necessarie, quanto i suoi cambi di
registro. Tra le luci blu e con un timone incustodito di fronte a noi, la Costituzione viene paragonata ad un’ancora di salvezza e stabilità, indispensabile poiché “tutto le gira intorno”:
subito dopo veniamo scossi dagli spari dei due sicari, a volto scoperto, che
freddarono Montalto. Un delitto per
troppo tempo fatto passare per passionale, nel silenzio straziante dell’omertà, un delitto compiuto una seconda
volta dallo Stato incapace di impegnarsi, senza ambiguità, a distruggere la mafia.
In sala si diffonde una voce registrata, nell’ombra una schiena curva
e due mani che si strofinano nervosamente. Il resto è storia nota, che,
non abbiatemene, ho voluto riportare integralmente per capire ciò che è
avvenuto prima della morte di Ciaccio Montalto. Restano il suo thermos
di caffè ed un biglietto sulla scrivania:
“Telefonare a Mario”.
Con le parole del testimone Almerighi chiudo questo resoconto ed
estendo il suo invito ad “usare” questa morte e le successive per divenire tutti testimoni: “I vivi chiudono
gli occhi dei morti e le morti aprono
gli occhi dei vivi”.
Cinzia Crobu
La Banda Bellini si esibirà il 24 novembre
Concerto di Santa Cecilia
al Centrale di Carbonia
N
uovo appuntamento con
i musicisti della Banda
musicale Vincenzo Bellini al Teatro Centrale di
Carbonia, che li vedrà impegnati guidati sapientemente dalla Maestra Caterina Casula - nel tradizionale “Concerto di Santa Cecilia”,
patrona dei musicisti.
Assistere al concerto, domenica
24 novembre alle ore 19.00, sarà
un’ottima occasione per constatare
i progressi che i componenti della
banda cittadina compiono - di esibizione in esibizione - in seguito a
lezioni individuali e prove corali.
Il concerto - ad ingresso libero
e della durata di circa due ore - verterà in due tempi: il primo sarà dedicato all’esibizione del Karel Quartet di Cagliari, prestigioso quartetto d’archi ospite della serata. In scena Francesco Pilia primo violino,
Alessio De Vita secondo violino,
Marco Fois viola e Federico Sanna
violoncello, con repertorio ancora
da concordare.
ll Karel Quartet, nato nel 1996
con l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura musicale, da subito si è fatto notare per la grande
varietà di progetti che spaziano dal
barocco ai contemporanei, con particolare attenzione per la musica dei
compositori della Sardegna. I musicisti che lo compongono si sono
formati presso le più prestigiose ac-
cademie internazionali di musica
tra cui la Franz Listz Academy of
Music di Budapest, l’Ecole Normale de Musique di Parigi, la Royal School of Music di Londra, ed
hanno maturato la loro esperienza
professionale presso importanti
istituzioni concertistiche italiane
ed estere.
Il secondo tempo sarà, invece,
dedicato ad interessanti brani del
repertorio bandistico e vedrà protagonista la banda cittadina, padrona di casa, che interpreterà brani di
Morricone, Rota ed altri importanti autori contemporanei; il direttivo
ed i musicisti invitano a trascorrere una serata all’insegna della buona musica.
Programma di sala:
I parte: Esibizione “Karel Quartet” Cagliari
II parte: Banda musicale V.
Bellini
“Giù la testa” - Ennio Morrione; arr. Lorenzo Pusceddu
“La folie des grandeurs” - Michel Polnareff; arr. J.G. Mortimer
“North and South” - Bill Conti; arr. Roland Smeets
“Romeo and Juliet” - Nino Rota; arr. Lorenzo Pusceddu
“La vida es bella” - Nicola Piovani; arr. Josè J. Sànchez
“The last of The Mohicans” Trevor Jones; arr. Frank Bernaerts.
C.C.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 264 • 22 Novembre 2013
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La sosta del campionato è giunta nel momento più opportuno, per un Cagliari che ha bisogno di riflettere sul proprio rendimento
Cagliari, serve una ventata di gioventù
Con 13 punti, la posizione di classifica è soddisfacente, considerato che anche quest’anno l’obiettivo primario resta la salvezza.
L
a sosta di campionato è arrivata forse
nel momento più opportuno, per un
Cagliari che, nonostante i tre punti
conquistati contro il Torino, ha urgente bisogno di riflettere sul proprio rendimento.
La classifica vede i rossoblù a quota 13 punti, a distanza di sicurezza dalle posizioni di
pericolo. Un risultato che si potrebbe considerare soddisfacente, visto e considerato che
l’obiettivo primario della squadra di Diego
Lopez consiste anche quest’anno nel mantenimento della categoria.
L’impressione, parsa chiara ai più, tuttavia,
è che non tutto abbia funzionato a dovere. Le
tre sconfitte consecutive maturate con Lazio,
Bologna e Verona, hanno fatto suonare più di
qualche campanello d’allarme. La difesa, in
particolare, ha mostrato dei segnali di cedimento che sono emersi in tutta la loro evidenza
da un dato: con quella di Luca Toni al Bentegodi, il Cagliari è arrivato a sei reti subite su
calcio piazzato. Un’enormità, se si considera
che appena una stagione fa la retroguardia si
era mostrata ermetica sotto questo punto di vista. Dopo aver optato inizialmente per un’infruttuosa difesa a zona nelle situazioni di palla da fermo, Lopez ha poi corretto il tiro tornando alla marcatura a uomo: niente da fare,
i problemi sono rimasti. Esattamente come
quelli di atteggiamento, con i rossoblù che sono
andati sotto, in dieci occasioni su dodici partite giocate.
A parziale discolpa del tecnico di Montevideo, si potrebbero senza dubbio citare gli infortuni che hanno messo fuori causa elementi
chiave della rosa: da Albin Ekdal a Mauricio
Pinilla, passando per quel Gabriele Perico che
era parso in crescita nelle ultime apparizioni.
E non avrà certamente giovato allo spogliatoio nemmeno la querelle relativa al rinnovo
contrattuale di Ariaudo, col difensore torinese che è stato frettolosamente messo sul mer-
Il tecnico Diego Lopez.
Foto di Fabio Murru.
cato, in vista dell’imminente finestra di gennaio.
Detto ciò, è doveroso precisare che i mali
del Cagliari partono da lontano e non sono certo circoscritti alle ultime quattro o cinque gare. Già a inizio campionato, quando le cose
andavano apparentemente meglio, si notava-
no tutti i limiti di una manovra offensiva che
finiva troppo spesso per spegnersi a ridosso
della trequarti. “El Jefe”, dal canto suo, non
si era mostrato sufficientemente coraggioso
da affidare stabilmente il reparto avanzato a
quelli che rimangono i suoi due migliori attaccanti, ovvero Pinilla e Sau (il tonarese rappresenta un patrimonio che va recuperato, prima di tutto psicologicamente), e di trovare un
ruolo al colombiano Ibarbo, troppo spesso costretto a disimpegnarsi spalle alla porta contro la sua natura di giocatore prettamente di
fascia. La sensazione, inoltre, è che l’insistenza nel dogma del 4-3-1-2 si stia rivelando controproducente: Cossu non può più garantire la
brillantezza atletica di un tempo e i suoi presunti successori, primo fra tutti l’uruguayano
Cabrera, non hanno saputo offrire le necessarie
garanzie in un ruolo come quello del trequartista, cruciale per l’economia di gioco del Cagliari data la sua funzione di raccordo tra il
centrocampo e l’attacco.
Quella cagliaritana, insomma, è una squadra che sembra avere bisogno di una ventata
di aria fresca e di sovvertire alcune certezze
basandosi su quelle (poche) che al momento
ha. Conti, idolatrato forse fino all’eccesso dopo la salvifica doppietta contro i granata, può
rappresentare il presente, ma non il futuro;
Cossu, come detto, è nel pieno del declino
atletico. Ripartire dai Sau, Ekdal, Murru, Ibarbo, ovvero quei giovani pronti a prendersi responsabilità, è diventato ormai un obbligo.
Lopez ci pensi.
Roberto Rubiu
Risultati altalenanti nel campionato di Promozione
Il Siliqua in vetta, il Carbonia risale
I
l Siliqua è uscito imbattuto dal campo
del Pula, risultato finale 1 a 1, ed ha
mantenuto il primo posto in classifica
nel girone A del campionato di Promozione regionale di calcio, in condominio con il Tortolì che si era portato avanti
di un punto dopo il pari nell’anticipo con il
Lanusei, a quota 20 punti. Lo stesso Pula è
il primo inseguitore, con 19 punti.
L’ottava giornata è stata positiva per il
Carbonia, alla terza vittoria consecutiva ed
ora nono in classifica alla pari con la Ferrini, con 11 punti. La squadra di Maurizio Ollargiu si è resa protagonista di una rimonta
nel confronto casalingo con il Su Planu, con
reti di Simone Marini su calcio di rigore e
del giovane Giordano Borelli. Il finale di
gara è stato sofferto, per il tentativo di rimonta del Su Planu, ma i biancoblù hanno
costruito numerose palle goal, in qualche
caso non concretizzate per un niente.
L’Atletico Narcao, prossimo avversario
del Carbonia, è stato superato nel finale sul
campo del Quartu 2000, per 2 a 1, dopo l’iniziale vantaggio. Dopo quanto accaduto
domenica 10 novembre al termine della
partita con il Pula e le successive pesanti
squalifiche, la squadra ha avuto una buona
reazione, non premiata, purtroppo, da un
risultato positivo.
Il Sant’Antioco è ritornato alla vittoria,
infine, nel match casalingo con l’Anspi Frassinetti, con il punteggio di 1 a 0. Con questi tre punti la squadra lagunare è salita a
quota 10, ad un punto dal Carbonia.
Mercoledì 20 novembre il Carbonia
Simone Marini.
Giagio Medda.
avrebbe dovuto affrontare l’Orrolese per
l’andata dei quarti di finale della Coppa Italia,
ma tutto il calcio sardo si è fermato in segno
di lutto per il tragico nubifragio che ha flagellato il Centro e il Nord Sardegna, provocando 16 vittime e danni ingentissimi. E si
fermerà anche nel prossimo fine settimana.
Il negativo avvio è costato la panchina al coach Fabrizio Sarno
VBA/Olimpia, cura bulgara per la salvezza
E
sordio amaro, peraltro prevedibile in considerazione
della levatura dell’avversario, la capolista Conad Reggio Emilia, per il bulgaro Georgi
Draganov sulla panchina della VBA
Olimpia Sant’Antioco. La società
lagunare ha affidato la squadra all’ex coach di Avellino (B1), Cosenza (B1), Potenza (B1), Matera (A2),
dopo aver rescisso consensualmente il contratto con Fabrizio Sarno,
rimasto a Sant’Antioco due sole
giornate di campionato.
Georgi Draganov ha alle
spalle una lunga e prestigiosa
carriera da giocatore (ha vestito 100
volte la ma-glia della Nazionale
bulgara, una delle formazioni più
forti in campo continentale) ed una
buona carriera da tecnico, maturata
sia in campo maschile sia femminile, in diversi paesi europei. Nel
2005 ha guidato Nazionale femminile Juniores della Bulgaria, ai mondiali disputatisi in Marocco.
Il compito che attende il nuovo
coach non è facile. Dopo Reggio
Emilia, la squadra è ora attesa ad un
altro test severo, il derby casalingo
con l’Augusta Cagliari.
L’avvio di stagione è stato tutt’altro che facile anche per il Volley
Iglesias che ha messo insieme tre
soli punti in quattro giornate. Per la
squadra di Alessio Marotto è stata
particolarmente pesante la netta sconfitta subita sul campo dell’Imballplast Arno, a Pisa.
Brillanti risultati della Sulcis nei campionati regionali di calcio a 5
Santadi, cresce la passione per il “futsal”
B
rillanti risultati della Sulcis Santadi nei campionati regionali di calcio a cinque maschili e femminili.
Nel campionato di serie C1 maschile, sabato sera la Sulcis ha vinto in
casa, a Santadi, contro il Cagliari
2000 per 3 a 0, reti di Mereu, Caredda e Nonnis. In classifica è terza, con 18 punti, dietro Asso Arredamenti e Mediterranea.
Nel campionato di C1 femminile, la Sulcis ha vinto domenica, al
Palasport di Santadi, contro il Football Cagliari, per 6 a 0, con tripletta
di Taccori, doppietta di Cani e rete
conclusiva di Porceddu. In classifica
è quarta, con 9 punti, dietro Elmas,
Janas e Jasnagora.
La squadra juniores, detentrice
del titolo regionale, ha vinto in trasferta 5 a 1 contro il Leonardo di Maracalagonis, con una doppietta di Pani
F. e reti di Cuccuru, Spada e Nonnis.
In classifica è prima a punteggio pieno, con 12 punti.
La società è guidata da un gruppo dirigente compatto ed appassionato, composto da Bruno Roccasalva, Emanuele Pinna, Natale Durso,
Efisio Etzi e Vittorio Bernardini.
La squadra maschile juniores detentrice del titolo di campione regionale.
La squadra femminile che partecipa al campionato di C1.
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Visite Guidate ai siti minerari
Porto Flavia - Masua
Grotta S. Barbara - Miniera S. Giovanni
Galleria Villamarina - Monteponi
Museo delle macchine - Masua
Galleria Henry - Buggerru
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