Dieta chetogena: Come mantenere una corretta Idratazione
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Dieta chetogena: Come mantenere una corretta Idratazione
La corretta idratazione durante il trattamento Ketostation L’Acqua rappresenta il costituente maggiore del nostro organismo ed è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e reazioni biochimiche. Il nostro organismo mantiene in equilibrio il bilancio idrico attraverso meccanismi ormonali che agiscono tramite il senso della sete e/o la quantità di acqua persa con le urine e il sudore. Assecondando sempre il senso di sete, meglio se anticipandolo, e bevendo di conseguenza a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno, saremo in grado di soddisfare i nostri fabbisogni idrici. In caso di attività fisica moderata, una dieta equilibrata e sana, ricca di frutta, verdura e acqua è sufficiente a reintegrare i liquidi e i sali persi. È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fondamentale per regolare la temperatura corporea) o per il timore di ingrassare (l’acqua non apporta calorie). Quando si intraprende una dieta chetogenica è necessario bere ancora di più del solito per contrastare l'effetto di disidratazione da parte della chetosi che viene ad instaurarsi con l'utilizzo, come fonte energetica, dei grassi di deposito. Bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, si garantisce un'adeguata idratazione dell’intero organismo, si riduce il quantitativo dei corpi chetonici nel sangue, eliminandoli con le urine, e si limitano gli effetti collaterali che essi possono causare: alitosi (alito dolciastro, del tipo "frutta matura"), cefalea, vertigini, ipotensione transitoria, stipsi, crampi, nausea, vomito). Se durante un trattamento chetogenico si rileva una eccessiva presenza di corpi chetonici nelle urine (colorazione molto scura delle strisce di reattivo) è spesso indice che si sta bevendo troppo poco, pertanto occorre aumentare il quantitativo di acqua da bere! Alcuni studi dimostrano, inoltre, che alti livelli di corpi chetonici nel sangue tendono a impedire una ulteriore produzione di chetoni, aumentando l’insulina e riducendo il rilascio dei grassi da parte delle cellule adipose. Di conseguenza, è ipotizzabile che tutto ciò determini una riduzione della perdita di peso. Al contrario, sembra sia possibile che un’alta assunzione di liquidi possa trascinare via i corpi chetonici dal torrente circolatorio verso i reni (per l’escrezione), facendo si che una maggior quantità di grasso corporeo possa venire utilizzato per produrre nuovi chetoni. Tutto questo favorirebbe il calo ponderale, quindi bere di più promuoverebbe ulteriormente il dimagrimento. Bere in quantità adeguata garantisce inoltre il mantenimento dell'equilibrio degli elettroliti nel sangue. Infatti, durante la dieta chetogenica, si perde inizialmente acqua, che porta via con sé elettroliti come sodio, magnesio e potassio. Questi sali minerali sono reintrodotti con l'acqua o altre bevande e con le verdure aggiungendo un po' di sale. Non sempre però ciò è sufficiente a coprire gli aumentati fabbisogni, pertanto vanno assunti integratori specifici (multiminerale Ketostation). Assicurarsi di bere acqua a sufficienza per sostituire quella che persa. Se durante il trattamento compaiono mal di testa e crampi muscolari, probabilmente si bisogno di più acqua e di più sali minerali. Bevande: quali e quante durante il trattamento Ketostation Come per qualsiasi altra dieta, anche nella dieta chetogenica, quando si parla di bevande, l’acqua è la soluzione migliore. È bene assicurarsi di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, monitorandosi ad esempio, con una bottiglia da 2 l (controllando a fine giornata di averla bevuta tutta!). In caso di temperature elevate o intensa attività sportiva, tale quantità va aumentata ben oltre i 2 litri. Il caffè e il tè sono permessi, ma è consigliabile non eccedere nel loro consumo (massimo 2 tazze al giorno) per la presenza di caffeina e teina che possono stimolare la diuresi ed aumentare la disidratazione. Per lo stesso motivo è bene non eccedere con l’utilizzo di tisane drenanti. La diuresi deve essere fisiologica e legata all'introduzione di acqua. Stimolando la diuresi in altri modi si può causare una condizione di disidratazione che è sempre controproducente. Sono indicate invece tisane e infusi a base di altre erbe (rilassanti, come la passiflora, o quelle per regolarizzare l'intestino), tè deteinato, caffè decaffeinato, camomilla. Ovviamente, tutte queste bevande devono essere esclusivamente non zuccherate, eventualmente dolcificate con piccoli quantitativi di dolcificanti di sintesi . . Come comportarsi correttamente: Bere tanto durante il giorno, frequentemente e in piccole quantità alla volta; Bere lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni; L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua, tanto quella del rubinetto quanto quella imbottigliata, entrambe sicure e controllate; Evitare bevande diverse come aranciate, limonate, soda, coca cola, succhi di frutta, bitter, aperitivi analcolici, bibite di vario genere zuccherate anche light perché, oltre a fornire acqua, apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici); Evitare le bevande dolcificate del commercio anche se prive di zuccheri (cosiddette “zero”). Alcune ricerche dimostrano, infatti, che i dolcificanti di sintesi, nonostante non contengano calorie, se usati abitualmente in quantità elevate, possono contribuire all’aumento di peso. Inoltre, uno degli obiettivi della dieta chetogenica, è anche quello di dissuadere dall’abitudine al gusto “dolce”, e queste bevande non aiutano a tale scopo; Caffè e tè contengono anche sostanze farmacologicamente attive (caffeina, teina), pertanto vanno usate con moderazione; Evitare il caffè d'orzo solubile perché contiene carboidrati complessi; Evitare qualsiasi bevanda alcolica (vino, birra, superalcolici e digestivi). In generale, una volta che la chetosi è stabilita l’alcol tende ad abbassare i livelli di corpi chetonici nel sangue, inoltre, aumenta la disidratazione ed accentua i sintomi della chetosi come nausea, vertigini, mal di testa. Oltre ad essere quindi controproducente nella dieta chetogenica, l’alcool apporta inutili calorie “vuote” (senza nutrienti necessari per il nostro organismo), in contrasto con l’obiettivo del contenimento calorico ai fini del dimagrimento.