Manuale sulle Reti LAN

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Manuale sulle Reti LAN
MANUALE
SULLE RETI LAN
1
INDICE
1.
Tipi
1.1.
di
rete……………………………………………..
Pag…2
Reti
LAN………………………………………….
Pag…3
1.2.
Reti
MAN…………………………………………
Pag…3
1.3.
Reti
WAN…………………………………………
Pag…3
2.
Reti
3.
Elementi costitutivi
Pag…4
delle reti LAN ..……………………
Mezzi
collegamento………………………………
3.1.
LAN-Ethernet………………………………………
Pag…4
di
Pag…5
• Cavi coassiali
• Doppini intrecciati
• Fibre ottiche
3.2.
Punti
di
aggregazione………………………………..
Pag…6
• Hub
• Switch
3.3.
Altre
periferiche
di
rete……………………………..
Pag…7
• Router
2
*= Parola inserita nel glossario
Protocolli
4.
di
Pag…7
comunicazione…………………………….
TCP/IP…………………………………..
Protocollo
4.1.
Pag…7
Indirizzi
4.2.
IP…………………………………………..
Pag…8
Classi
4.3.
di
indirizzi
IP…………………………………
Pag…8
Maschere
4.4.
di
sottorete………………………….……
Pag…9
Indirizzi
4.5.
IP
predefiniti
nelle
reti
LAN………………
Pag…9
DNS…………………………………………………
4.6.
Pag…10
Esempio di configurazione di una rete 10baseT………...
Pag…10
5.
Assemblaggio
5.1
strato
fisico………………………….
Pag…10
• Installazione schede di rete
• Assemblaggio cavi
5.2.
Configurazione
protocolli
di
rete……………………
Pag…11
• Assegnazione identità computer e gruppo di lavoro
• Protocollo TCP/IP e Gateway
• Configurare il DNS
6.
Verificare la rete…………………………………………
6.1
Pag…13
Come capire dove sono i problemi………………….
Pag…14
Glossario…………………………………………… Pag…15
Premessa
Uno dei problemi più comuni in un ufficio commerciale è la necessità di dover
spostare da un computer ad un altro notevoli quantità di dati, anche con una certa
frequenza, senza dover sprecare troppo tempo.
Le possibili soluzioni a questo problema sono due:
• Acquistare delle unità di archivio dati (masterizzatori o mega-zip) in modo da
permettere il trasporto di file con dimensioni superiori a 1.4 Mb (la capacità di un
3
*= Parola inserita nel glossario
floppy). Questa soluzione, però, può risultare molto svantaggiosa, in quanto per
poter permettere ad ogni macchina di esportare dati, tutti i computer devono essere
dotati di un’unità di immagazzinamento, cosa che può risultare molto costosa,
senza contare che queste periferiche rendono generalmente molto instabile il
computer durante il loro funzionamento.
• Costruire una rete interna di computer (generalmente una LAN) con la quale si
possono spostare ingenti quantità di file ad alte velocità (da 10 a 100 Mb/s),
mantenendo un accesso costante e invisibile a tutti i computer in rete. Questa
soluzione non ha costi esagerati ed è abbastanza facile da gestire, cosa che la rende
la soluzione più usata negli uffici.
1. Tipi di rete
Il principale criterio di classificazione delle reti è la loro scala dimensionale, in
altre parole quello che conta è la distanza tra le varie utenze.
In questo ambito, infatti, si distingue tra reti locali, reti metropolitane e reti geografiche.
Distanza tra i processori
10 m
100 m
1 Km
10 Km
100 Km
1000 Km
Ambito
Stanza
Edificio
Campus
Città
Nazione
Continente
10.000 Km
Pianeta
Tipo di rete
Rete Locale
Rete Locale
Rete Locale
Rete Metropolitana
Rete Geografica
Rete Geografica
Internet*
(Rete Geografica)
La distanza, quindi, è un fattore molto importante, poiché a differenti scale dimensionali
si usano differenti tecniche di comunicazione.
1.1
Reti LAN
Le reti LAN (Local Area Network) in genere, sono identificate da alcune
caratteristiche:
• Sono di proprietà di una organizzazione (reti private);
• Hanno un’ estensione che arriva al massimo a qualche km;
• Si distendono nell’ ambito di un solo palazzo o al massimo di un campus (non si
possono di norma posare i cavi sul suolo pubblico);
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*= Parola inserita nel glossario
• Sono usate per connettere PC o workstation.
I loro principali pregi, generalmente, sono:
• La loro ampia velocità di trasmissione (da 10 a 100 Mb/s);
• La loro bassa frequenza di errori.
Tutto questo è unito a dei costi di realizzazione abbastanza alti (ma pur sempre
convenienti) addolciti da dei bassissimi costi di manutenzione, che rendono queste reti le
più usate negli uffici.
1.2
Reti MAN
Le reti MAN (Metropolitan Area Network) hanno un’estensione tipicamente
urbana (quindi anche molto superiore a quella di una LAN) e sono generalmente di
proprietà di un’ azienda, ma destinate al servizio pubblico (ad es. l’ azienda Telecom
Italia mette la rete telefonica a disposizione di chiunque desideri, subordinato al
pagamento di una tariffa).
Le principali caratteristiche di queste reti sono:
• Alte velocità di trasmissione;
• Costi molto elevati di realizzazione e di manutenzione.
1.3
Reti WAN
Le reti WAN (Wide Area Network) sono reti geografiche che si estendono al
livello di una nazione, di un continente o di un intero pianeta.
Queste reti sono generalmente formate da un insieme di più MAN, e il loro accesso è
spesso fornito da un ISP* (Internet Service Provider) i cui servizi, generalmente, sono
gratuiti.
Le principali caratteristiche di queste reti sono:
• Bassi costi;
• Velocità basse;
• Utilizzo di linee telefoniche standard come mezzo di comunicazione principale.
2.
Rete LAN-Ethernet
Questo tipo di rete è la più diffusa del mondo, perché è quella più economica e
più semplice da realizzare e mantenere, il tutto unito ad una buona velocità (10 Mb/s).
La sua tecnologia di trasmissione è di tipo probabilistico, vale a dire che ciascuna
stazione di lavoro conta sulla probabilità di accedere alla linea trasmissiva, ma non ha
nessuna garanzia che questa sia libera e che lo resti per tutto il tempo necessario a
completare la trasmissione.
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*= Parola inserita nel glossario
Questo avviene perché lo stesso segmento di cavo è condiviso anche da un numero
elevato di stazioni, e ciascuna di queste potrebbe in un qualsiasi momento iniziare a
trasmettere.
Tecnicamente questo sistema si chiama CSMA/CD: Carrier Sense Multiple Access
(accesso multiplo con individuazione preventiva della portante) e Collision Detection
(riconoscimento della collisione).
Tutto ciò però non basta ad evitare problemi poichè che il troncone cavo presenta un certo
ritardo nella propagazione del segnale, può succedere che due stazioni inizino a
trasmettere contemporaneamente causando una collisione.
Se ciò avviene i computer trasmittenti smettono di trasmettere e aspettano per un certo
tempo casuale (determinato dal loro orologio interno) di riprendere la tramissione
(l’intervallo casule serve ad evitare che la collisione si ripeta sistematicamente).
Vediamo ora quali sono gli elementi costitutivi di una rete LAN
3. Elementi costitutivi delle reti LAN
Gli elementi principali per poter realizzare una rete LAN sono:
• Un numero minimo di due computer
• Una scheda di rete (un dispositivo che permette al computer di colloquiare con la
rete) installata su ogni computer (chiamata anche NIC: Network Interface Card).
Le schede più comuni sono le Ethernet da 10/100 (da 10 a 100 Mb/s).
• Un mezzo di collegamento, ovvero il cavo. Oggi esiste anche la possibilità di far
comunicare i computer e le periferiche collegate in rete anche senza fili (Wireless).
•
Un software di rete, normalmente già presente su tutti i più comuni sistemi
operativi quali Windows 9x, Windows NT/2000, Apple MacOS etc….
• Un “punto di aggregazione”, ovvero una ‘scatola’ per connettere tutti i cavi.
In passato vi erano anche reti in cui i cavi si attaccavano direttamente agli altri
computer:oggi invece la reti mirano ad una struttura più efficiente, che riunisce i
cavi connessi al PC in un’ unico punto.
Questa scatola intelligente decide tutti i movimenti di dati sulla rete e
generalmente è un hub o uno switch.
3.1
Mezzi di collegamento
La scelta di questo mezzo è una delle più importanti nel costruire una rete, infatti
bisogna spesso prevedere la possibilità di future espansioni: quindi se ora scegliamo un
cavo che nel nostro sistema è già al suo limite massimo di prestazioni, in caso di
ampliamento bisognerà far ripassare e sostituire tutti i cavi con evidenti disagi e costi
aggiuntivi. Al giorno d’ oggi i più comuni mezzi di comunicazione sono:
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*= Parola inserita nel glossario
• Il cavo coassiale
Questo cavo è molto simile a quella delle comuni
antenne televisive, ed è costituito da un conduttore di
rame avvolto in uno strato isolante.
Offre un buon isolamento e quindi anche la
possibilità di poter trasmettere dati con buona velocità su
lunghe distanze.
Al giorno d’oggi questa soluzione è però in disuso sia
nelle reti locali (dove si preferisce il doppino, più
economico e veloce), sia sulle lunghe distanze dove sta
prendendo piede la fibra ottica.
• Doppino intrecciato
Questo è il cavo tuttora più usato nelle reti locali
vista la sua economicità e la sua elevata velocità di
trasmissione (fino a qualche Km mantiene velocità di
diversi Mb/s).
Esistono due diversi tipi di doppini:
− Quello di Categoria 3,non schermato, usato nelle
linee telefoniche tradizionali.
− Quello di Categoria 5, più stabile sulle lunghe
distanze (perché più schermato) e più idoneo alla
trasmissione di dati ad alta velocità (compatibile
con la Fast Ethernet a 100 Mb/s)
• Fibra Ottica
Le fibre ottiche sono una nuova tecnologia che
avrà notevoli sviluppi futuri.
Oggi sono usate principalmente per i grandi server (Tin,
Libero, Wind,etc…) visto la loro incredibile velocità di
trasporto dati (arrivano a 1.5 Gb/s e oltre) ma il loro costo
è ancora molto elevato.
Inoltre le reti (o le apparecchiature che la compongono), spesso vengono già vendute per
essere usate con un apposito connettore che si può identificare anche nella sigla che dà il
nome alla rete, ad esempio nelle sigle:
• 10Base-2 individuano delle reti ethernet da usare con dei cavi coassiali da 5 mm
con la sigla RG58, dove 10 è la velocità di connessione in Mb/s, la parola base sta
per banda base e 2 sono i metri massimi che possono raggiunger i singoli rami
(200m).
• 10Base-T indica invece una rete Ethernet a stella che necessita di un hub o di uno
switch, con velocità di 10 Mb/s avente come connettori dei doppini di serie 5.
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*= Parola inserita nel glossario
3.2
Punti di aggregazione
Come già detto questi punti di aggregazione sono delle scatole in cui convergono
tutti i cavi che collegano i computer in rete.
Esse hanno una funzione molto importante, in quanto regolano e gestiscono il traffico dei
dati sulla rete, influenzandone notevolmente il rendimento.
In commercio esistono due diversi tipi di ‘scatole’:
• Hub
Questi tipi di ricevitori agiscono in modo passivo sulla rete, in quanto si limitano
solo a ricevere i pacchetti di dati ed a metterli in circolazione, senza analizzare il modo in
cui lo stanno facendo.
Il loro limite sta nel fatto che la larghezza di banda* viene condivisa da tutte le utenze
collegate in quel momento, quindi se una stazione sta sfruttando il 10% della banda, agli
altri rimarrà da sfruttare solo il 90%.
È quindi evidente che con questo sistema la banda tende ad esaurirsi molto velocemente,
e, come se non bastasse, bisogna contare che le normali reti ethernet non riescono ad
essere sfruttate oltre il 60% della larghezza di banda massima (6 Mb/s), per il
moltiplicarsi delle collisioni.
Inoltre i dati non vengono inviati solo al computer destinatario, ma a tutti i computer in
rete che poi provvederanno ad accettarli o no, causando un traffico molto intenso.
Per questo gli Hub sono usati solo in reti piccole, o comunque a basse prestazioni.
• Switch
Gli Switch svolgono la stessa funzione degli hub ma in modo più sofisticato, visto
che sono molto più potenti ed intelligenti.
Per prima cosa offrono agli utenti una velocità di trasmissione molto maggiore, perché in
questo caso la banda non è condivisa ma dedicata: ciò significa che se l’efficenza di
trasmissione massima è di 10 Mb/s, ogni computer ha i propri 10 Mb da sfruttare e non
deve condividerli con nessuno.
Inoltre uno switch invia i pacchetti di dati solo alla porta specificata dal destinatario
(questo avviene perché riesce a leggere le informazioni con l’indirizzo di ogni
pacchetto*di dati) in quanto riesce a stabilire una connessione temporanea tra la sorgente
e la destinazione, chiudendola alla fine della connessione, lasciando sempre libera la linea
per gli altri computer che possono sfruttare la loro linea dedicata senza intralciare le altre
utenze.
3.3. Altre periferiche di rete
Generalmente negli uffici commerciali le reti non sono usate unicamente per lo
scambio dei dati, ma anche per la condivisione dell’accesso ad internet e di periferiche
come le stampanti.
Infatti, una delle potenzialità maggiori della rete è quella di poter condividere l’acceso
remoto, garantendo così la navigazione a tutti i computer, senza la necessità di dover
collegare più modem a diverse linee telefonica (cosa che avrebbe una spesa molto
maggiore).
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*= Parola inserita nel glossario
Tutto questo può avvenire grazie ad uno strumento chiamato router.
• Router
I router sono degli smistatori di traffico che ricevono i dati e li smistano da qualche
altra parte. Nelle reti si occupano generalmente del traffico verso l’ esterno, ad esempio
di un collegamento ad internet.
Questi ‘apparecchi’ sono molto intelligenti: leggono un indirizzo completo per
determinare il punto successivo a cui inviare il pacchetto di dati.
Inoltre, grazie ad una particolare tabella chiamata “tabella di routine”, sono anche in
grado di far arrivare i dati a destinazione attraverso i percorsi più veloci, infatti se trovano
una strada occupata cercano subito una via alternativa senza bloccare il traffico della rete.
4.
Protocolli di comunicazione
I componenti che costruiscono la rete, per poter comunicare tra loro e, se
necessario, verso l’esterno hanno bisogno di un linguaggio di comunicazione che sia
standardizzato.
Questo linguaggio possiede, all’incirca, il ruolo di un interprete universale: deve poter
essere compreso da tutti i componenti e i software oggi in commercio indipendentemente
da chi li ha prodotti.
Nelle moderne reti questo compito è svolto da dei linguaggi chiamati protocolli di
comunicazione, e tra questi il più usato è il TCP/IP.
4.1. Protocollo TCP/IP
Questo protocollo ha principalmente la funzione di trasportare i dati attraverso la
rete e compie questa operazione in due momenti distinti.
Inizialmente il protocollo TCP (Transmission Control Protocol) suddivide i dati in
pacchetti, indica la modalità del trasporto e di conseguenza anche il modo in cui si dovrà
manipolare i dati ricevuti.
Successivamente si assegnerà ad ogni pacchetto l’indirizzo IP (Internet Protocol, il cui
significato verrà trattato nel paragrafo successivo) del mittente e quello del destinatario,
in modo da indicargli gli estremi del percorso che dovrà compiere.
Il grande vantaggio di questo protocollo è però quello che prima di trasmettere il
pacchetto di dati successivo ci si assicura che quello precedente sia arrivato a
destinazione, solo allora si provvederà ad inviare le informazioni successive.
Questo meccanismo appesantisce un po’ la connessione ma la rende molto sicura.
4.2.
Indirizzo IP
L’indirizzo IP è riconducibile al nome dell’ host collegato in rete.
Con host si intende genericamente un’utenza che in quel momento è reperibile in rete,
come potrebbe essere un terminale o un router.
Questo nome è espresso sotto una forma numerica definita, ad esempio:
xxx.yyy.zzz.www
dove x,y,z e w sono dei numeri compresi tra 0 e 255, che poi in pratica vengono tradotti
in numeri binari a 32 bit (quindi ogni termine x,y,z o w rappresenta 8 bit).
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Questo nome deve essere univoco e non ci devono essere errori nell’ assegnazione, per
questo esiste un organo chiamato IANA (“Internet Assigned Number Autority”) che si
preoccupa di gestire questi indirizzi.
Perciò per acquistare un dominio internet bisogna chiedere prima l’autorizzazione a tale
organo, in modo diretto o indiretto (attraverso un ISP che ha già acquistato una serie di
domini).
4.3
Classi di indirizzi IP
Gli indirizzi IP vengono differenziati secondo il numero di bit che deve essere
destinato ad identificare la rete o il numero di host.
Questi indirizzi sono divisi in 5 classi di appartenenza, da A ad E.
Classe
IP
32 bit
8 bit
A
0
B
1 0
C
1 1 0
D
1 1 1 0
E
1 1 1 1 0
8 bit
8 bit
8 bit
Host
Network
Network
Host
Network
Host
Multicast address (indirizzo di gruppo)
Riservato per uso futuro
L’indirizzo di classe A dedica i primi 8 bit all’individuazione della rete, e i restanti 24
alla numerazione dell’ host. Nei primi 8 bit è stato però stabilito che il primo di questi
debba essere 0, quindi trasformando in decimale il numero binario più alto si ha il numero
massimo di reti individuabili.
L’indirizzo di classe B funziona in modo analogo a quello di categoria A, solo che
indirizza i primi 16 bit all’individuazione della rete e i restanti alla numerazione degli
host. Anche qui è stato stabilita una piccola convenzione, i primi due bit dell’ indirizzo
totale devono essere 1 e 0.
L’indirizzo di classe C, invece, è forse quello più usato nelle piccole reti LAN per la sua
semplicità, in quanto con i primi 24 bit individua la rete (e di questi i primi tre bit devono
essere 110), e con i restanti 8 classifica gli host. E’ quindi ovvio che con questo indirizzo
si possano identificare solo 255 host, un numero comunque elevato per una rete locale.
Le restanti classi di indirizzi, D ed E, sono classi particolari riservate o a servizi di
multicasting (D), o per eventuali usi futuri (E). Anche in questi indirizzi ci sono delle
regole da rispettare riguardo ai valori dei primi bit, i quali sono riportati nella tabella
sovrastante.
4.4. Maschere di sottorete
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*= Parola inserita nel glossario
Queste maschere hanno il compito di far capire al nostro software di rete la classe
di indirizzo che noi usiamo, e quindi quali byte identificano la rete e quali gli host, in
modo che riesca ad interpretarlo correttamente.
Le maschere di sottorete usate dalle varie classi sono:
Classe A
Classe B
Classe C
255.0.0.0
255.255.0.0
255.255.255.0
4.5. Indirizzi IP predefiniti per le rete locali
Se si vuole costruire una rete locale di computer che non ha accesso verso
l’esterno, non bisogna chiedere l’autorizzazione degli indirizzi IP all’ente competente, ma
basta usare degli indirizzi standard dedicati proprio a quest’ uso:
Classe A
Classe B
Classe C
Da
10.0.0.0
172.16.0.0
192.168.0.0
A
10.255.255.255
172.31.255.255
192.168.255.255
Questa raccomandazione è stata fatta per fornire degli indirizzi non in conflitto con quelli
in uso su internet.
4.6.
DNS
Il DNS (Domain Name System) è il protocollo che provvede a fare la conversione
del numero IP in un indirizzo alfanumerico, meglio memorizzabile da una persona e
viceversa, facendo in modo che quando noi scriviamo un indirizzo esso venga tradotto in
un numero interpretabile dal server.
Questo protocollo generalmente nel server viene disattivato e si lascia che sia il router (o
chi per esso) ad assegnarlo.
Nei client invece, generalmente, si scrive nello spazio dedicato al DNS (che vedremo più
avanti) l’indirizzo del server (o della macchina collegata ad internet) in modo che sia
questa ultima macchina ad assegnarlo automaticamente.
5.
Esempio di configurazione di una rete 10baseT
Le principali caratteristiche di questo tipo di rete sono:
11
*= Parola inserita nel glossario
• È una rete Ethernet con velocità di
10 Mb/s;
• È di tipo Client-Server, nella quale
vi è un computer (server*) che è
dedicato a fornire servizi agli altri
PC della rete (client*);
• Come cavi usa dei doppini ritorti di
classe 5, compatibili anche con la
più veloce fast ethernet;
• Prevede l’uso di uno o più hub o
switch, secondo le esigenze (poiché
ha una disposizione a stella, come
dimostrato in figura)
Questo tipo di rete ha un principale vantaggio rispetto alle reti a bus (o collegate in serie),
infatti, se si guasta un nodo, non si ha un blocco totale nella rete ma l’hub (o chi per esso)
provvede a isolare solo quel nodo, lasciando liberi di funzionare gli altri.
Le principali operazioni attraverso le quali si arriva a configurare una rete sono
essenzialmente due:
• Assemblaggio dello strato fisico (installazione schede di rete, collegamento cavi..)
• Configurazione dei protocolli (nominativo macchina, TCP/IP,DNS…)
5.1. Assemblaggio dello strato fisico
In questo strato si assembla principalmente la parte hardware*, e cioè le schede di
rete e i dei cavi.
Installare la scheda di rete è un’operazione
abbastanza facile poiché basta aprire il
computer e inserire la scheda nell’
apposito slot PCI*, richiuderlo e riavviare
la macchina.
Sicuramente
il
sistema
operativo
riconoscerà il nuovo componente hardware
inserito e ci chiederà di indicargli dove si
trovano i suoi driver, quindi basterà
indicargli la loro posizione (cd o floppy) e
il sistema la installerà correttamente.
P.S= Durante queste operazioni occorre
tenere sempre a portata di mano il cd di
installazione di Windows, in quanto il
sistema potrebbe richiederlo.
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*= Parola inserita nel glossario
Anche montare i cavi è un’operazione
molto facile, che però richiede una certa
conoscenza dello schema della rete che si
andrà a montare.
Per far ciò basta portare i cavi, i doppini,
dall’uscita della scheda di rete fino
all’entrata dell’ hub, e dopo, se necessario,
collegare in cascata i diversi hub secondo
uno schema definito in precedenza
5.2 Configurare i protocolli di rete
Questa operazione, invece, richiede un po’ di dimestichezza con i vari protocolli
presenti in rete, e può essere divisa in tre parti: inizialmente si dà un nominativo letterale
al computer, e un gruppo di lavoro, dopo si configura il protocollo TCP/IP ed il Gateway
ed infine si configura il DNS.
Durante queste operazioni tenete sempre a portata di mano il cd di installazione di
Windows, in quanto il sistema sicuramente lo richiederà.
• Identificativo computer e gruppo di lavoro
Per accedere a questa schermata bisogna
effettuare il seguente percorso:
Risorse del computer\ Pannello di controllo\
Rete e selezionare Identificazione
Arrivati a questo punto bisogna scrivere il
nominativo e il gruppo nell’apposito spazio.
Il nominativo rappresenta il nome che andrà
ad avere il nostro computer in rete, e quindi
quello che vedranno gli altri utenti.
Il gruppo di lavoro è invece una ‘stanza’
virtuale dove noi, ad esempio, possiamo
riunire, a livello di software*, tutti i computer
che svolgono un particolare lavoro, per poi
ritrovarli con maggiore facilità.
• Protocollo TCP/IP e Gateway
13
*= Parola inserita nel glossario
Per arrivare a questa schermata bisogna seguire
il seguente percorso:
Risorse del computer\Pannello di controllo\
Rete
Quindi bisogna evidenziare (premendo una
volta con il mouse) il protocollo TCP/IP con
accanto il nome della scheda di rete che è stata
appena installata (nel mio caso una Realtek
RTL8029).
A questo punto bisogna ciccare su proprietà per
configurare i protocolli.
Una volta eseguita la precedente operazione si
aprirà la finestra qui accanto (nel caso non sia
evidenziata l’opzione “Indirizzo IP” occorre
evidenziarla).
Quindi bisogna spuntare l’opzione “Specifica
indirizzo IP” e scrivere gli indirizzi IP e la
Subnet Mask predefiniti negli appositi spazi.
Nel nostro caso useremo indirizzi IP ‘standard’,
e cioè quelli riservati alle reti LAN di classe C.
Quindi al server daremo l’indirizzo
192.168.1.1
e agli altri elaboratori indirizzi sempre crescenti
e diversi tra loro.
La Subnet Mask è invece uguale per tutti gli
elaboratori dipende dalla classe dell’indirizzo
IP,nel nostro caso per la classe 3 è:
255.255.255.0
Dopo aver impostato l’indirizzo IP bisogna
configurare il “Gateway”.
Questo numero rappresenta il nome della
macchina che consente lo scambio di dati con
l’esterno (generalmente con internet*), quindi
di solito è il nome del server, del proxy* o del
router.
Per inserirlo bisogna prima scriverlo nella
finestra “Nuovo gateway”, e dopo premere il
pulsante aggiungi.
Così facendo il numero appena scritto andrà a
posizionarsi nella finestra “Gateway installati”
• Configurazione DNS
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*= Parola inserita nel glossario
Come abbiamo già detto, il DNS è il protocollo
che ha il compito di convertire il nome dell’host
in un indirizzo numerico e viceversa.
Nella nostra rete locale va configurato in due
modi diversi:
• Nei client va abilitata l’opzione “Attiva
DNS”, e va scritto nella casella “Ordine
di ricerca server DNS” l’indirizzo IP del
server o del router, premendo aggiungi al
termine dell’operazione.
Così facendo apparirà nella finestra
sottostante l’indirizzo IP appena scritto.
• Nel server, invece, bisogna selezionare la
casella disattiva DNS, in modo che gli
venga assegnato in automatico dal router
o dal proxy.
Una volta concluse queste operazioni su tutti i computer, la nostra rete dovrebbe essere
configurata
Rimane solo da fare la condivisione di file e stampanti, eseguendo le seguenti istruzioni:
• Aprire il Pannello di controllo e selezionare l’icona Rete
• In questa finestra premere il bottone condivisione di file e stampanti, attivare
entrambe le caselle presenti (condividi i file e condividi stampanti), e premere ok.
Inoltre, nel caso in cui si voglia condividere anche un modem*, occorre usare un
programma dedicato come “wingate”.
6.
Verificare la rete
Una volta installata la rete rimane solo da verificare se questa funziona
correttamente, cosa che può non avvenire al primo tentativo.
I motivi che possono causare questo disservizio possono essere diversi, poiché i
componenti che formano una rete (sia hardware che software) sono di vario tipo e, nel
loro assemblaggio, possono avvenire degli errori.
Le principali domande (in ordine decrescente di probabilità) che un tecnico si deve porre
più frequentemente sono:
• È stato messo un nome diverso per ogni computer?
Se la risposta è no, rinominare i computer correttamente.
• È stata impostata la condivisione di file e stampanti, e, se questo è avvenuto, avete
condiviso qualche risorsa? Per condividere i file vedere il paragrafo 5.2,invece
per condividere le risorse premete su una cartella o un file con il tasto destro del
mouse, e selezionate condividi.
• All’ avvio di Windows, quando vi viene chiesto di effettuare il login di rete, avete
dato invio? Per poter entrare in rete bisogna premere OK e non Annulla o Esc.
• I collegamenti fisici (cablaggi) sono corretti? Questi errori, infatti, sono i più
insidiosi in quando è molto difficile trovare il punto esatto dell’ errore.
• I driver della scheda di rete sono quelli giusti? In genere è preferibile usare quelli
forniti dal produttore con la scheda, e non quelli di Windows.
15
*= Parola inserita nel glossario
Se non trovate i driver esatti, usate quelli della diffusissima scheda
Novell/Anthem-NE2000 compatibile
• La scheda di rete è installata correttamente? Potrebbero esserci dei conflitti con
altre periferiche, per scoprirlo basta controllare se nella finestra
Pannello di controllo\Sistema\Gestione periferiche
il componente appena installato ha accanto un punto interrogativo giallo, in
questo caso reinstallate la periferica.
6.1 Come capire dove sono i problemi
Se, nonostante tutto questo, non si è riusciti a trovare soluzione al problema con i
precedenti quesiti, si possono usare dei programmi di diagnostica, che a volte sono forniti
insieme alla scheda di rete (comunque anche Windows possiede uno di questi, il NET
DIAG).
Infatti se questi funzionano si possono escludere a priori problemi di cablaggio, se invece
non funzionano bisogna cercare di risolvere i problemi hardware della rete.
Per individuare i problemi sullo strato fisico bisogna procedere per tentativi:
• Se su risorse di rete non visualizzate nessun computer (cosa che in Windows
avviene non di rado), per controllare l’ effettivo funzionamento della rete, provate
a contattare i computer in questo modo:
Andate sul menù esegui nella barra di avvio e digitate la seguente istruzione:
\\nome_computer.
In questo modo vi dovrebbe apparire una finestra con tutti i file condivisi da quella
utenza, o un messaggio di errore (se questa è irreperibile).
Ovviamente se riuscite a prendere contatto con il computer da voi chiamato, la
vostra rete è impostata correttamente, altrimenti vi è qualche errore di
configurazione.
• Usando NET DIAG, dovete innanzitutto aprire il DOS, e scrivere il comando net
diag all’ interno della finestra.
Questo programma, una volta avviato, si lamenterà del fatto che non vi è nessun
server di diagnostica impostato, quindi digitate “n” e confermate, per far diventare
il vostro PC un server di diagnostica.
Una volta eseguita quest’ operazione, spostatevi su un altro terminale e ripetete la
medesima procedura. Ora all’avvio di NET DIAG dovreste ricevere un messaggio
con l’ avvenuto rilevamento del server, se ciò non avviene premete “s” e vi verrà
comunicato che possono esserci problemi con i cavi, la scheda o la configurazione.
• Un altro test da eseguire è quello di assegnare lo stesso nome a due macchine, così
facendo all’avvio di Windows dovrebbe apparire un messaggio d’ errore per
informarvi che il nome è già in uso, se invece questo errore non viene rilevato
potreste avere problemi di cablaggio.
Comunque se nonostante tutto non riusciste ancora a far funzionare la rete, provate
(ma solo come ultima risorsa) a togliere e poi a reinstallare tutti i driver e la schede di
rete, e a montare nuovamente tutti i cavi.
GLOSSARIO
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Client
Termine che indica un Pc o un terminale collegato in rete che
condivide servizi con altri PC. I servizi sono creati e
amministrati su un server. Vedere anche la voce server.
Hardware
Termine che indica tutti i componenti meccanici o elettronici
che formano un computer, come ad esempio il disco rigido, il
processore etc….
Internet
Rete mondiale che collega fra loro decine di migliaia di
computer e reti, la quale è accessibile da qualsiasi computer in
qualsiasi momento tramite la connessione di un modem e di un
software adeguato. Vedere anche le voci modem e software.
ISP
Internet Service
Provider
Un ISP è un fornitore (provider) di servizi Internet, quali
l'accesso alla rete, la realizzazione e la gestione delle pagine
web e la posta elettronica. Inoltre questi servizi vengono,
sempre più spesso, offerti gratuitamente da diversi gestori
come Libero, in etc…
Modem
Dispositivo che permette ad un computer di collegarsi ad un
altro computer attraverso la linea telefonica tradizionale.
I modem traducono i segnali digitali del computer in linguaggi
analogici e viceversa, con lo scopo di trasmetterli lungo la
linea telefonica.
Pacchetto
di dati
Gruppo di dati con un “header” che può indicare il contenuto
del pacchetto e il destinatario.
Praticamente si può immaginare il pacchetto come una busta di
dati, e l’”header” come l’indirizzo a cui spedirlo.
Proxy
Particolare modem che permette di memorizzare le pagine web
sul computer, creando una cache che consente di non dover
scaricare le pagine ogni volta, ma di richiamarle dalla memoria
velocizzando la connessione.
Questo sistema è molto utile, specialmente in presenza di
connessioni condivise da molte utenze come nelle LAN.
Server
Termine che indica un computer e un software che offrono
servizi ai client quali la memorizzazione dei file, dei
programmi, la condivisione di stampanti, di modem etc..
Software
Sono i programmi che è possibile installare su una macchina, i
quali possono essere dedicati a diverse attività e settori.
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