Seconda Università degli Studi di Napoli
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Seconda Università degli Studi di Napoli Giornate Scientifiche di Ateneo 2011 In caso di mancato riconoscimento dal responsabile di patologia correlata allo stress lavorativo, quali conseguenze? Venturino G. (1), Fortunato F. (2), Iodice P. (3), Musella A. (3) (1) Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Via Costantinopoli, 16 - 80138 Napoli (2) Dipartimento di Medicina Sperimentale, Via Santa Maria di Costantinopoli, 16 (3) Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Medicina Pubblica, Clinica e Preventiva, Via Luciano Armanni, 5 - 80138 Napoli Parole chiave: Patologia - stress - lavoro - correlato Introduzione - Il datore di lavoro, nonostante sia obbligato alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, spesso tende a misconoscere la patologia indotta da stress lavoro-correlato. A tal proposito, si riferisce sulla nostra esperienza peritale svolta su 300 persone, di cui una quota (30%) lavoratrice giunge all'esame su richiesta o del datore (per l'idoneità a riprendere servizio) o privata per accertare patologia mentale riconosciuta non professionale ma, invece lavoro - correlata. Scopo - S'intende osservare la conseguenza psichica, in caso di mancato riconoscimento dal responsabile, di patologia correlata allo stress lavorativo. Presentazione di un Caso Clinico - Soggetto di 26 anni, celibe con figlio, da 4 anni Agente Ordinario della Pubblica Sicurezza, Sezione Volante, riferisce di aver subito nell'ambiente lavorativo una serie di provocazioni e minacce fino a un vero e proprio isolamento terminato con l'istigazione a condotte collusive con un collega, da cui ne derivò il congedo per "Disturbo Narcisistico di Personalità." Metodiche - Per accertare la diagnosi d'ingresso è stato organizzato un protocollo psicodiagnostico comprendente scale cliniche e psichiatriche, test di personalità e, colloquio clinico. Risultati - L'esame psicodiagnositico ha evidenziato: Trauma, tratti di narcisismo, stati di torpore, dissociazione, perdita della personalità, disturbi dell'umore, dell'ansia e altri sintomi inibenti la mente e la sfera emotiva - affettiva - sociale (Test Mentali). Coesistono vari sintomi neuro-psichici, linguaggio prolisso, vaneggiamenti, ricerca anamnestica della parola, idee di riferimento, sentimenti persecutori, labilità, rallentamento, astrazione, agitazione, isolamento (Colloquio Clinico). Tale quadro psicopatologico si riconduce a una situazione gravemente traumatica indotta da stress - lavoro - correlato. Conclusioni - Il nostro esame psicodiagnostico smentisce la diagnosi di "Disturbo Narcisistico di Personalità", per i seguenti motivi: La commissione giudicatrice usa criteri diagnostici poco obiettivi, non considera la storia del soggetto, il suo funzionamento nel tempo, l'idoneità alle specifiche mansioni e gli anni di servizio, prestati con encomio nella PS. Ancora, non associa la sintomatologia allo stress lavoro-correlato, nonostante il periziando abbia sostenuto, d'essere stato vittima di reiterate vessazioni da parte del superiore e dei colleghi. Infine, pecca in tema d'informazione: comunica la diagnosi mentale senza preparare il soggetto in merito, violando altresì i diritti della persona per la mancata informazione ma anche una vera e propria condizione patologica fondatasi sulla diagnosi brutalmente recepita in associazione alla perdita del lavoro, danneggiandone la salute psico-fisica e patrimoniale. In sintesi l'esame psicodiagnostico evidenzia che il soggetto è vittima di "Mobbing" assimilabile al "Disturbo post Traumatico da Stress" (DSM-IV TR). 1.Avallone F.: Psicologia del lavoro e delle Organizzazioni. Costruire e gestire relazioni nei contesti professionali e sociali. Carocci 2011; 2.Lévy-Leboyer C. e Sperandio J.C.: Trattato di Psicologia del Lavoro. Borla 1993; Lombardo G.P. et al.: Psicologia applicata e del Lavoro in Italia: studi storici. Franco Angeli 2002; 3.Fantini L.: Le innovazioni introdotte dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, in materia di valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato; 4.Venturino G., Fortunato F. et all: Alterazione della interazione psico-sociale nell'ambiente di lavoro: quali conseguenze? Indagine epidemiologica su un campione di lavoratori dell'interland napoletano in L'ansia nella clinica e nella società attuale. Da Atti del XX Congresso S.I.M.P. Verona 2005, pagg. 275-286; 5.Spielberger C.D.: State - Trait Anger Expression Inventory, Ed.OS, Firenze, 1994; 6.Krug S.E. , Laughlin J. E.: Questionario di autovalutazione C.D.Q. - Ipat Depression Scale, Ed. OS, Firenze 1979; 7.Raven J.C.: Progressive Matrici, Serie I Ed. OS, Firenze, 1987; 8.Viglietti M.: L'inventario d'interessi professionali M.V.70, Ed.OS, Firenze, 1985; 9.Cattell R.B. Karen / Cattell A./ Cattell H.E.P. "Questionario 16 PF -5µ, Ed. OS, Firenze, 2001; 10.Wartegg E.: Reattivo di disegno per la diagnostica degli strati della personalità; ed. O.S. Firenze, 1990; 11.Zanovello Anselmi E. (revisione italiana di) E.: Il reattivo di disegno; Ed. OS, Firenze, 1980, pagg. 55-57; 12.Machover K.,: Il Disegno della figura umana; Ed. OS, Firenze 1978; 13.Kock K., Il reattivo dell'albero, Ed. OS, Firenze 1986; 14.American Psychiatric Association: Diagnostic and Statistical of Mental Disorders DSM-IV TR. 2000; 15.Giusti G.: Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini. 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