articolo ealing-SaraM con foto

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articolo ealing-SaraM con foto
LO ZENALE A LONDRA
In continuità con quanto proposto negli anni passati relativamente ai soggiorni linguistici all’estero,
lo scorso marzo gli studenti dello Zenale di Treviglio sono partiti per vivere un’esperienza nuova,
lontani da casa. Qui di seguito le riflessioni di Sara M. della classe 3BTT
Anche quest’anno la scuola Zenale e Butinone di Treviglio ha organizzato uno stage linguistico di
una settimana a Londra, aperto a tutti gli indirizzi di studio con l’obbiettivo di mettere in pratica e
in situazione reale ciò che si è imparato a scuola, ma anche, e soprattutto, di responsabilizzare i
ragazzi cercando di renderli più autonomi.
E così, dopo mesi di organizzazione, il fatidico giorno è arrivato: il 17 marzo 2013 una trentina di
noi ragazzi accompagnati dalle docenti di inglese Silvia Pinotti e Donatella Vailati siamo partiti
dall’aeroporto di Orio al Serio con destinazione Londra. Dopo circa un’ora e mezza di volo (per
alcuni di noi era la prima volta) siamo atterrati all’aeroporto di Stansted dove ci attendeva un
pullman che ci avrebbe portato a Ealing, un sobborgo di Londra dove abitavano le famiglie che ci
avrebbero ospitato per la durata del nostro soggiorno. Le famiglie selezionate sono abituate a
ospitare ragazzi stranieri, quindi sono consapevoli che il loro compito è quello di spronare i ragazzi
a parlare e a comunicare in inglese, e di fatto si sono dimostrate accoglienti e disponibili.
Durante questo soggiorno noi ragazzi abbiamo frequentato lezioni di lingua pomeridiane presso
la Edwards Language School dove eravamo seguiti da insegnanti che parlavano solo ed
esclusivamente inglese; le lezioni si basavano soprattutto su attività di ascolto e comunicazione e
non erano come le classiche lezioni, ma più coinvolgenti e interattive.
E voi vi chiederete ma il divertimento dove sta? Il divertimento c’è stato, eccome se c’è stato.
Avevamo infatti tutta la mattinata libera per spostarci dove volevamo. Abbiamo camminato e
camminato... nonostante la pioggia, il freddo e la neve. E così abbiamo visto il Big Ben e le Case
del Parlamento, Buckingham Palace e le sue guardie, il Tower Brigde; dopo aver visto la immensa
Tate Modern abbiamo attraversato il Millenium Bridge per arrivare alla Cattedrale di Saint Paul;
abbiamo visitato l'Abbazia di Westminster, che è uno dei maggiori luoghi di culto e di storia del
Regno Unito, sede delle incoronazioni dei sovrani d’Inghilterra, nonché luogo dove si è svolto il
funerale di Lady Diana e il matrimonio tra William e Kate; siamo entrati nella Torre di Londra dove
sono custoditi i gioielli della Corona (impressionanti!); abbiamo girovagato nella zona di Convent
Garden e per il mercato di Portobello Road e non ci siamo neanche persi i magazzini Harrods;
siamo saliti sul London Eye per ammirare dall’alto il panorama di Londra; abbiamo visto il Science
Museum (ma solo in parte vista la sua grandezza e varietà) e, dopo averli studiati nelle lezioni di
arte a scuola, abbiamo potuto ammirare dal vero i marmi del Partenone e la stele di Rosetta al
British Museum, che è uno dei più grandi e importanti musei della storia al mondo e che ospita
milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale dell'umanità a partire dalle sue
origini.
Verso le 18.30 terminate le
lezioni eravamo liberi di fare
un giro nel centro di Ealing
per fare
piccoli acquisti
mescolati alla gente del posto
che, come si poteva capire
dal colore della pelle e dai
vestiti
che
indossavano,
proveniva da tante parti
diverse del mondo; poi, tornati
in famiglia,
si
cenava
raccontando
(naturalmente in inglese) ciò
che si era fatto durante la
giornata
e
scambiandoci
opinioni,
anche
rispetto
all’Italia e alla Gran Bretagna;
La sera, informando la
famiglia, si poteva uscire,
accompagnati dalle prof, per
restare a Ealing oppure, come abbiamo fatto più volte, per riprendere la metro e ritornare nel
centro di Londra: siamo stati a Piccadilly Circus, che è un po’ il Times Square londinese, e poi a
Oxford Street,
una via infinita piena di negozi di ogni genere e, infine, abbiamo fatto un salto all’Hard Rock Cafè,
dove naturalmente molti di noi hanno comprato una maglietta di ricordo per sé o per i propri amici.
E' stato un misto di svago, divertimento e cose nuove; abbiamo imparato molto. E per tutto questo
dobbiamo ringraziare le nostre prof che ci hanno guidato alla visita di questa fantastica città,
fornendoci tutte le informazioni necessarie e rispondendo alle nostre domande.
La settimana è volata in un attimo: il tempo di svuotare le valige e dovevamo già rifarle. Ed ecco è
arrivato il 23 marzo, giorno della nostra partenza, giorno in cui abbiamo dovuto lasciare tutto: le
nostre famiglie inglesi, a cui ormai ci eravamo affezionati, la nostra fermata di Ealing Broadway,
nonché punto di ritrovo di ogni mattina prima di partire alla scoperta di nuovi posti, il nostro
Starbucks di fiducia e tante altre abitudini e luoghi.
Questo soggiorno è stato per noi un’esperienza fantastica: abbiamo potuto migliorare il nostro
inglese e, allo stesso tempo, divertirci e visitare nuovi luoghi; ma soprattutto abbiamo imparato a
essere un po’ più autonomi, ad arrangiarci, ad orientarci e ad essere più responsabili; a essere
anche un po' più adattabili stando in una casa diversa dalla nostra e in un paese dalle abitudini
differenti.
Per questo io consiglierei quest’esperienza a chiunque.