relazione clinico scientifica 2008
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relazione clinico scientifica 2008
RELAZIONE CLINICO SCIENTIFICA 2008 INDICE Risultati Anno 2008 pag. Linee di Ricerca pag. 13 Formazione pag. 81 Pubblicazioni pag. 101 Organizzazione pag. 167 1 Istituto Giannina Gaslini Istituto di ricerca scientifica e cura per la difesa ed assistenza dell’infanzia e della fanciullezza Risultati Anno 2008 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Presentazione “Io non sono un uomo di scienza ma mi rendo perfettamente conto che solo partendo dalla ricerca scientifica, opportunamente diretta, i medici possono assolvere in piena coscienza il loro non facile compito” (Gerolamo Gaslini) Prof. Lorenzo Moretta Direttore Scientifico E’ motivo di orgoglio ricordare che Gerolamo Gaslini, il Fondatore del nostro Istituto, aveva ben compreso, oltre 70 anni fa, quanto fosse importante la ricerca per il progresso della Medicina. E’ motivo di grande soddisfazione poter dire che l’Istituto è riuscito a realizzare l’intuizione del suo Fondatore. La produzione scientifica del Gaslini, anche nel 2008, è ulteriormente aumentata, attestandosi su livelli di eccellenza, avendo raggiunto 1248 punti di Impact Factor (IF) grezzo. E’ opportuno ricordare che, nel 2000 e negli anni precedenti, l’IF non raggiungeva quota 600. Questo risultato è stato ottenuto nonostante il fatto che gli addetti alla Ricerca fossero allora più di oggi (la diminuzione numerica è dovuta al mancato turnover causato dal blocco delle assunzioni nell’ambito della Ricerca) e che il Gaslini abbia conosciuto anni difficili a causa della diminuzione dei finanziamenti ministeriali agli IRCCS. Il Gaslini, per produzione scientifica, è da molti anni nettamente al primo posto tra gli IRCCS pediatrici e ai primissimi posti tra tutti gli IRCCS. Il 2008, oltre ad un buon livello generale dei lavori pubblicati (è stato sfiorato il valore medio di 4,8 punti di IF per pubblicazione), ha visto punte di vera eccellenza, con numerose pubblicazioni su riviste di grande prestigio ed elevato IF. Questo successo è dovuto a molti fattori. Non solo all’acquisizione, negli anni passati, di medici-ricercatori di grande livello sia nell’attività clinica che nella Ricerca, ma anche ad un rinnovato e contagioso entusiasmo che ha coinvolto un po’ tutti al Gaslini. E’ indubbio che la rigorosa applicazione dei criteri di merito nella Risultati Anno 2008 -1- Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 assegnazione delle risorse ha facilitato e stimolato il percorso all’eccellenza. Questo è stato inoltre garantito anche dalla valutazione periodica da parte del nostro Comitato Scientifico Internazionale composto da Scienziati di grande carisma e notevole spessore scientifico. Un merito particolare va anche alla Fondazione Gerolamo Gaslini che, in linea con le idee del Fondatore, ha sostenuto la Ricerca potenziandone aspetti strutturali (ad es. completamento dei nuovi laboratori) e funzionali. Ha poi fornito le risorse per il progetto di accreditamento all’eccellenza secondo gli standard della Joint Commission International, perseguito grazie ad una illuminata iniziativa del Direttore Generale, Dott. Antonio Infante. Tuttavia, una parte consistente delle risorse per la Ricerca sono state ottenute grazie al finanziamento di progetti competitivi da parte del Ministero (progetti finalizzati) e di varie Associazioni o Fondazioni private (ad es. AIRC, FIRC, Telethon, AILL, Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ecc…). Inoltre, vari progetti sono stati finanziati dall’Unione Europea e dal National Institute of Health (NIH). Un aiuto consistente è stato poi fornito dai contribuenti grazie alle preferenze da loro espresse per la distribuzione del 5x1000 delle imposte sul reddito. Grazie alla generosità dei contribuenti (i quali hanno capito benissimo quanto sia importante la Ricerca!) sarà forse possibile un rilancio della Ricerca Biomedica in Italia in un periodo di grave congiuntura, quale quello che stiamo vivendo! Il Gaslini ha voluto rafforzare il suo impegno, peraltro già notevole, nelle attività di formazione. E’ stato costituito e inizierà la sua attività entro il 2009 il nuovo Centro Internazionale di Studi e Formazione (CISEF) nel quale confluiscono la Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche (SISP) e la Scuola Professionale Lorenza Gaslini. Il CISEF, voluto dal Presidente Prof. Vincenzo Lorenzelli e dal Direttore Generale Dott. Antonio Infante, oltre a continuare le attività delle due Scuole, amplierà notevolmente lo spettro delle attività che andranno oltre l’ambito prettamente pediatrico per aprirsi a tutto il panorama biomedico. La collaborazione con la Regione e altri Enti permetterà di soddisfare l’ampia domanda di formazione. L’esperienza e la professionalità del Gaslini e la collaborazione con l’Università permetteranno di offrire eventi culturali e formativi di eccellenza in vari settori del sapere biomedico. In conclusione, il Gaslini è stato in grado di migliorare ed ampliare le sue attività scientifiche pur in un periodo di gravi difficoltà. Anche se questi risultati non -2- Risultati Anno 2008 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 possono non generare soddisfazione, è opportuno avere ben presente che la carenza cronica di fondi e, soprattutto, il mancato ricambio generazionale (al Gaslini come in molti altri Enti) stanno minando profondamente il futuro della Ricerca in Italia. Questo avrebbe gravissime conseguenze non solo sul progresso scientifico ma anche sulla ricchezza del nostro Paese che, privo di materie prime, è obbligato ad investire sulle tecnologie avanzate. E’ auspicabile, in tempi brevissimi, un cambiamento radicale con maggiori disponibilità di risorse per promuovere la formazione di nuove generazioni di Ricercatori ed il loro reclutamento basato su criteri meritocratici e trasparenti. Lorenzo Moretta Risultati Anno 2008 -3- Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Fig. 1 – PUBBLICAZIONI SU RIVISTE INTERNAZIONALI (Impact Factor) 1250 1050 850 650 450 250 N. lavori -4- 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 170 214 218 231 248 280 297 274 261 Risultati Anno 2008 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Fig. 2 - IMPACT FACTOR PER PRINCIPALI LINEE DI RICERCA Immunologia e reumatologia Oncologia ed ematologia Genetica medica Pediatria clinica e di laboratorio Patologie muscolari e neuroscienze Chirurgia Medicina perinatale 0 50 100 150 Risultati Anno 2008 200 250 300 350 -5- Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Tab. 1 - CONTRIBUTO DELLE VARIE UNITA' OPERATIVE ALLA PRODUZIONE SCIENTIFICA Unità Operativa Pediatria II - Reumatologia Pediatria IV - Ematologia ed Oncologia Ped Malattie Neuromuscolari Lab Immunologia Clin e Sperimentale Lab di Oncologia Genetica Molecolare Clinica Pediatrica Lab Fisiopatologia dell'Uremia Lab Diagn Pre/Post Nat Mal Metabolismo Lab Citogenetica Malattie Infettive Neurochirurgia Serv Epidemiol e Biostatistica Lab Di Biologia Molecolare Nefrologia, Dialisi e Trapianto Pediatria III - Gastroenterologia Lab Ematologia ed Emofilia Patologia Neonatale e CNR Pneumologia Immunoematologia e Med Trasfusionale Neuropsichiatria Infantile Anestesia e Rianimazione Chirurgia Pediatrica e PS Chirurgico Anatomia Patologica Neuroradiologia Cardiochirurgia e CV Dermatologia Ortopedia e Traumatologia Lab Centrale di Analisi Otorinolaringoiatria Ostetricia e Ginecologia Radiologia Clinica TOTALE N 22 36 22 29 15 18 15 14 8 3 9 6 11 6 7 3 6 6 5 2 3 1 4 1 2 1 1 1 1 1 1 1 261 IF Grezzo 192,713 161,16 137,631 124,06 113,297 85,646 63,607 44,591 42,83 35,094 32,988 30,925 28,481 27,122 24,759 24,493 15,137 13,209 12,996 6,748 5,678 4,623 4,287 3,791 3,508 2,022 1,522 1,348 1,158 0,851 0,844 0,69 1247,809 N.: Numero lavori in extenso sul Journal Citation Reports* IF: valore Impact Factor secondo quanto riportato sul Journal Citation Reports, relativo a tutte le pubblicazioni in cui il personale dell'U.O. figura quale primo nome Istituto Giannina Gaslini * Nel caso di lavori collaborativi tra due o più Unità Operative del Gaslini, il lavoro viene assegnato, nell'ordine, al 1° autore, all'ultimo autore o all'autore che occupa la prima posizione intermedia. Questo al fine di computare una sola volta una data pubblicazione -6- Risultati Anno 2008 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 PROGETTI DI RICERCA ATTIVATI NEL CORSO DEL 2008 FINANZIATI DAL MINISTERO DELLA SALUTE COORDINAMENTO IGG Early onset obesity in children: role of infiammation in the development insulin resistance Luigi Varesio Estabishment of a GMP validated Bio-bank of effector lymphocytes specific for opportunistic pathogens and the adopive cell therapy in hematopoietic stem transplantation Giorgio Dini Identificazione e studio di fattori di rischio per la prevenzione, la diagnosi e la cura della morbilità e mortalità materna e infantile Roberto Ravazzolo UNITA’ OPERATIVE PARTECIPANTI Costituzione di un network multiregionale per la prevenzione della malattia renale e migliorare il management clinico del paziente nefropatico Istituto Coordinatore: Regione Liguria Responsabile Scientifico:A.O. San Martino di Genova Istituto Giannina Gaslini: G.M. Ghiggeri Sviluppo di programmi a favore di soggetti deboli all'interno del sistema, come i pazienti in attesa di trapianto renale da più di 10 anni o i soggetti sieropositivi in attesa di un organo Istituto Coordinatore: Regione Veneto Responsabile Scientifico: Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena di Milano Struttura Capo Progetto: Regione Lombardia Istituto Giannina Gaslini: Fabrizio Ginevri Innovative therapeutic models for the treatment of hematological malignancies Istituto Coordinatore: Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova Istituto Giannina Gaslini: Michela Falco Aspetti diagnostici, patogenetici neurodegenerative ereditarie Istituto Coordinatore: Regione Liguria Istituto Giannina Gaslini: Carlo Minetti e riabilitativi delle malattie Identification of tumor biomarkers through a biology-driven integrated approach Istituto Coordinatore: Regione Liguria Istituto Giannina Gaslini: Luigi Varesio Risultati Anno 2008 -7- Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Microambiente tumorale: ruolo nella progressione neoplastica ed effetti sulle difese dell'ospite. Identificazione di nuovi bersagli per lo sviluppo di terapie innovative Istituto Coordinatore: Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova Istituto Giannina Gaslini: Vito Pistoia Microambiente tumorale: ruolo nella progressione neoplastica ed effetti sulle difese dell'ospite. Identificazione di nuovi bersagli per lo sviluppo di terapie innovative Istituto Coordinatore: Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova Istituto Coordinatore Sottoprogetto: Irccs MultiMedica di Milano Istituto Giannina Gaslini: Mirco Ponzoni Meccanismo di azione ed efficacia di molecole biologiche e farmaci citotossici di ultima generazione e loro interazione Istituto Coordinatore: Istituto Fisioterapici Ospitalieri-IFO Ente Coordinatore Sottoprogetto: Centro di Riferimento Oncologico – Istituto Nazionale Tumori di Aviano Istituto Giannina Gaslini: Luigi Varesio FINANZIATI DALLA UNIONE EUROPEA European iniziative to improve knowledge, treatment and survival of haemophagocytyc syndrome in children Coordinatore: Universitaetsklinikum Hamburg-Eppendorf Istituto Giannina Gaslini: Lorenzo Moretta Natural course, pathophysiology and models for early diagnosis, prevention and innovative treatment of TNF receptor associated periodic syndrome (TRAPS) with application for all hereditary recurent revers Coordinatore: Centre Hospitalier Universitaire di Montpellier ( Francia) Istituto Giannina Gaslini: Marco Gattorno, Isabella Ceccherini A reference network for Langerhans cell histiocytosis and associated sindrome in EU Coordinatore:Ospedale Armand Trousseau dell’Assistance des Hospitaux de Paris Istituto Giannina Gaslini: Riccardo Haupt The PRES European Network of Registries for Autoinflammatory Disease in Childhood (Eurofever) Marco Gattorno Marie Curie conference and training courses. Translational research in pediatric rheumatology Alberto Martini -8- Risultati Anno 2008 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 FINANZIATI DA ENTI PUBBLICI O DA FONDAZIONI ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO Role of ATP and microenvironment Lizzia Raffaghello immunosoppressive cells in neuroblastoma IL – 23 Receptor and WSX1 as potential tumour suppressor genes in human B cell malignancies Irma Airoldi Phage display technology for novel tumour and vascular targeted therapies against neuroblastoma Fabio Pastorino Cythochine receptors as potential targets for epigenic silencing in hematopoietic malignancies Vito Pistoia Development of RNAi-mediated silencing strategies for the design of tumour-targeted therapies of Neuroblastoma Mirco Ponzoni Comprehensive diagnosis and ependymoma Progetto inter-regionale pediatrico treatment for intracranial pediatric AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO Studio multicentrico randomizzato controllato in doppio cieco verso placebo sull’efficacia e sicurezza della talidomide per il trattamento del Morbo di Crohn e della Rettocolite ulcerosa, non responder in età pediatrica Arrigo Barabino Comparazione dell’efficacia delle iniezioni intrarticolari di corticosteroidi somministrate in ionoterapia o in associazione al methotrexate nei bambini con artrite idiopatica giovanile: studio multicentrico di fase II randomizzato contro placebo Angelo Ravelli AGENZIA SANITARIA REGIONALE DELLA LIGURIA ( ARS LIGURIA) Follow-up schede di dimissione ospedaliera degli adulti guariti da tumore contratto in età pediatrica Riccardo Haupt Risultati Anno 2008 -9- Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ A network of nine partners, public bodies or research management organizations from eight countries, which are responsible for the development and management of National/regional research programs on rare disease Convenzione E-RARE 3 Isabella Ceccherini A network of nine partners, public bodies or research management organisations from eight countries, which are responsible for the development and management of National/regional research programs on rare disease Convenzione E-RARE 10 G. Marco Ghiggeri Autosomal recessive spastic paraplegia with thinning of corpus callosum and periventricular white matter changes: clinical, molecular and neuroimaging studies Federico Zara REGIONE LIGURIA Sorveglianza pneumococco Giovanni Melioli epidemiologica clinico-laboristica delle infezioni da ASSOCIAZIONE PER LA RICERCA SUI TUMORI CEREBRALI DEL BAMBINO Studio di genetica molecolare sui tumori cerebrali di pazienti pediatrici Maria Luisa Garrè FONDAZIONE PIERFRANCO E LUISA MARIANI PHOX2B mutations in congenital central hypoventilation syndrome: transcriptional pathways and interacting factors, pathogenetic machanisms and possible therapeutic approaches Isabella Ceccherini Is epileptic encephalophathy a general diagnostic category? Assessing neuropsychology and bahavior in children intractable seizures produce progressive disturbance in cerebral function in this disorder Edvige Veneselli FINANZIATI DA PRIVATI FONDAZIONE NORD-AMERICANA PER LA FIBROSI CISTICA New strategies for F508 – cftr correction using gene silencing with siRNA Luis Juan Vicente Galietta - 10 - Risultati Anno 2008 Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Screening of approved drugs and biologically-active compounds to identify novel pharmacological Tools Luis Juan Vicente Galietta UNIVERSITA’ DELLA CALIFORNIA SAN FRANCISCO Novel Small-Molecule Therapies for CF Luis Juan Vicente Galietta COLUMBIA UNIVERSITY Genetics of renal hypoplasia Gianmarco Ghiggeri EPIX PHARMACEUTICALS (USA) Attività di ricerca per l’identificazione di molecule attive sulla proteina CFTR (Cystic fibrosis transmembrane regulator) mutata . Luis Juan Vicente Galietta ABBOTT Cascata infiammatoria nelle cellule epiteliali respiratorie e nei granulociti neutrofili Giovanni Rossi NYCOMED US INC. (USA) Effects of the novel, selective PDE4 inhibitor Roflumilast and/or its active metabolita on selected human air way ephitelial and lung fibroplast functions in vitro Giovanni Rossi CONTRIBUTO PRIVATO Studio di geni coinvolti nel processo di estensione convergente (EC) in pazienti affetti da difetti del tubo neurale DTN Armando Cama BAXTER RENAL DIVISION Finanziamento Registro Italiano di Dialisi Pediatrica Enrico Verrina Risultati Anno 2008 - 11 - Istituto Giannina Gaslini - 12 - Relazione Clinico – Scientifica 2008 Risultati Anno 2008 Istituto Giannina Gaslini Istituto di ricerca scientifica e cura per la difesa ed assistenza dell’infanzia e della fanciullezza Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 LINEA DI RICERCA n. 1 GENETICA MEDICA E STRATEGIE DIAGNOSTICHE TERAPEUTICHE INNOVATIVE Coordinatori: Roberto Ravazzolo, Luigi Varesio. INTRODUZIONE Questa linea di ricerca comprende le attività di tre Unità Operative: • GENETICA MOLECOLARE • LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE • LABORATORIO DI MEDICINA MOLECOLARE i cui progetti vengono presentati di seguito. L’obiettivo generale della linea di ricerca è di acquisire conoscenze trasferibili all’applicazione medica, in particolare sviluppando metodologie diagnostiche innovative e nuove ipotesi di trattamento. Le tre Unità svolgono studi sulle basi molecolari e sui meccanismi patogenetici di diverse condizioni patologiche. L’applicazione medica delle ricerche svolte riguarda: a) la messa a punto di test genetici per nuovi geni responsabili di patologie ereditarie, e di metodi molecolari per la diagnostica di patologie virali e batteriche; b) la proposta di nuovi approcci terapeutici. - 14 - Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Tipologia progetto Preclinico Preclinico Anno inizio 2005 2005 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Titolo Disegno e validazione di nuovi sistemi diagnostici basati su PCR quantitativa per la diagnosi di patologie a base di ereditaria e per patogeni virali e batterici Responsabile Progetto/ Struttura afferente R. BiassoniLaboratorio Medicina Molecolare L. VaresioLaboratorio Le basi molecolari della risposta cellulare all'ipossia Biologia Molecolare ESITO RICERCA 2008 E’ stato sviluppato un sistema diagnostico, che utilizza la reazione di polimerizzazione a catena (real time PCR), specifico per i nucleotidi 619-719 della sequenza del gene crtA di Neisseria meningitidis (Nm), in grado di diagnosticare direttamente da tampone, sangue o liquor, evitando l’emocoltura, Nm patogeni. Tutti i pazienti positivi avevano in corso un’infezione da Nm con setticemia e sintomatologia associata a tale infezione. Inoltre tutti i campioni erano tipizzabili B o C mediante l’analisi dell’espressione del gene SiaD. I campioni negativi per l’analisi della regione 619-719 non sviluppavano sepsi e o meningite, ne’ risultavano tipizzabili. Frequentemente ceppi non patogeni di Nm non tipizzabili B o C albergano nel cavo oro-faringeo, un sistema analitico per allertare il clinico sulla pericolosità del ceppo di Nm è utile anche in considerazione del fatto che Nm è un patogeno molto sensibile alle condizione ambientali di conservazione, tanto che le emocolture risultano falsamente negative con enormi rischi sopratutto per il paziente pediatrico. (RICERCA APERTA) Studi sulla biologia del NB hanno dimostrato che l’ipossia aumenta la capacità proliferativa delle cellule di NB e di conseguenza la loro aggressività. Questa proprietà dell’ipossia è mediata dalla modulazione di un cluster di geni codificanti per proteine con attività antitumorale, anti apoptotica o proliferativa. Specificamente, i geni antitumorali quali SIAH1 (seven in absentia homolog 1), BNIP2 (BCL2/adenovirus E1B 19kDa interacting protein 2), FADD (Fas-associated via death domain), GAS-1 (growth arrest-specific 1) e RB1 (retinoblastoma-1), vengono inibiti, ed i geni proliferativi od anti apoptotici , quali BNIP3 (BCL2/adenovirus E1B 19kDa interacting protein 3), Bcl-x e IGF1R (insulin-like growth factor 1 receptor), vengono up-regolati. Questi risultati, suggeriscono che l’ipossia, modificando profondamente la biologia cellulare, possa alterare la suscettibilità delle cellule tumorali ai chemioterapici. Abbiamo studiato il flavopiridolo (Flp), un nuovo farmaco inibitore delle chinasi ciclino-dipendenti attualmente in fase di sperimentazione in “trials” clinici di Fase II/III, Abbiamo dimostrato che concentrazioni farmacologiche di questo composto sono efficaci nel ridurre la vitalità di numerose linee di NB derivate da tumori primari metastatici a stadio avanzato, mediante induzione di apoptosi. L’induzione di apoptosi da parte del Flp è preceduta dall’inibizione della proliferazione e arresto del ciclo cellulare. Un importante risultato di questi studi è stata la dimostrazione che il Flp è attivo anche su cellule ipossiche e che la sua attivita’ citotossica, è potenziata in ipossia. Questi dati suggeriscono che il Flp è un potenziale antagonista dell’ipossia e quindi un potenziale candidato per il trattamento di stadi avanzati di NB. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 15 - Istituto Giannina Gaslini Preclinico Preclinico 2005 2006 Clinicoepidemio2007 logica sperimentale - 16 - Relazione Clinico – Scientifica 2008 Strategie multiple applicate R. Ravazzoloallo studio di malattie Genetica genetiche Molecolare Il progetto di ricerca intrapreso con l’obiettivo di studiare geni e meccanismi coinvolti nella patogenesi di malattie ereditarie era articolato in una serie di sotto-tematiche i cui risultati, tutti pubblicati su riviste internazionali, sono sinteticamente riportati di seguito. - Nel campo degli studi sulla fisiopatologia di canali ionici, il laboratorio ha individuato un nuovo canale del cloruro calcio-dipendente, TMEM-16A, la cui funzione aumenta le conoscenze sui meccanismi di trasporto del cloruro che sono critici nella Fibrosi Cistica. Sono stati anche descritti gli effetti dell’inibizione del canale del sodio epiteliale in cellule bronchiali sul riassorbimento di acqua e quindi sul volume del fluido di superficie delle vie aeree e sono stati caratterizzati meccanismi fini di regolazione della proteina CFTR. - Gli studi sulle neurocristopatie (malattie di Hirschsprung e di Ondine e Neuroblastoma) hanno prodotto risultati sull’espressione dei geni PHOX2A e PHOX2B nel Neuroblastoma e sull’effetto di mutazioni nel gene PHOX2B nella sindrome da ipoventilazione centrale congenita. - Gli studi sulla malattia di Alexander hanno portato alla descrizione e alla caratterizzazione di casi con esordio in età adulta. - Il gruppo di Genetica Clinica ha descritto casi di discondroplasia metafisaria e di sindrome di Coffin-Siris. - Sono stati pubblicati risultati di studi genetici sulle febbri ricorrenti. (RICERCA CHIUSA) E. Ugolotti;R. Analisi filogenetica dei geni Biassonicodificanti recettori NK e Laboratorio Medicina loro studi funzionali Molecolare Gli scimpanze, oltre ad essere la specie geneticamente piu’ vicina all’uomo, sono noti per potersi infettare con HIV/SIV, ma essenzialmente senza avere una progressione in AIDS. Per questa ragione si comportano come i pazienti definiti “long-term non progressor”, che dimostrano una certa resistenza a progredire in AIDS conclamato. A tale scopo abbiamo identificato ed analizzato i recettori NK espressi da tali primati sia sani che infettati da HIV/SIV. I risulati hanno dimostrato che, mentre nell’uomo un solo recettore attivatotio delle cellule NK (NKp44/NCR2), risulta espresso dopo attivazione, lo scimpanze ha 2 recettori “regolabili” per attivazione, NKp44/NCR2 e NKp30/NCR3. Quest’ultimo e’ noto regolare la maturazione delle cellule dendritiche e così la risposta immune adattativa. Il fatto che negli scimpanze questo recettore sia espresso solo dopo attivazione può contribuire ad una differente maturazione della risposta adattativa e può essere alla base del differente comportamento della progressione della malattia. Stiamo analizzando da un punto di vista molecolare i meccanismi della differente regolazione genica, con la possibilità di valutare se applicabili in campo terapeutico. (RICERCA APERTA) Analisi della possibile funzione antibatterica della proteina von Ebner minor salivary gland protein (VEMSGP/LPLUNC1) presente nel fluido L’analisi di differenti molecole VEMSGP/LPLUNC1 chimeriche ricombinanti prodotte e purificate in laboratorio hanno dimostrato una non elevata capacita’ antibatterica. (RICERCA CHIUSA) R. BiassoniLaboratorio Medicina Molecolare Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 broncoalveolare Clinicoepidemio2007 logica sperimentale Analisi genetica di ceppi di Staphylococcus aureus isolati in ambiente ospedaliero tramite utilizzo di MLST per una sorveglianza epidemiologica delle infezioni ospedaliere E. Ugolotti;R. BiassoniLaboratorio Medicina Molecolare L’analisi di ceppi MRSA mediante analisi di sequenziamento di DNA per la tipizzazione “spa” ed analisi di zone polimorfe per il gene ClfB ha dimostrato che e’ possibile ottenere una tipizzazione dei ceppi comparabile al sistema della PFGE, attualmente ritenuto il sistema di riferimento. Il vantaggio nell’utilizzo del sistema da noi testato è che permette una tipizzazione non più basata su una metodologia i cui risultati non siano comparabili e/o trasferibili tra i laboratori. Inoltre, l’analisi della diffusiose dell’infezione acquisisce una serie di informazioni tali da migliorare il suo controllo. Intendiamo ampliare la casistica in esame che attualmente conta di una quarantina di ceppi isolati in vari reparti dal 2007 ad oggi. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 17 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 LINEA DI RICERCA n. 2 PEDIATRIA CLINICA E DI LABORATORIO Coordinatori: Renata Lorini, Gianmarco Ghiggeri, Giovanni Rossi. INTRODUZIONE Questa linea di ricerca comprende le attività di dieci Unità Operative: • CLINICA PEDIATRICA • DERMATOLOGIA • EPIDEMIOLOGIA E BIOSTATISTICA • FARMACIA • GASTROENTEROLOGIA • LABORATORIO CENTRALE ANALISI • NEFROLOGIA • PNEUMOLOGIA ED ALLERGOLOGIA • PRONTO SOCCORSO – DEA • RADIOLOGIA i cui progetti vengono presentati di seguito. L’obiettivo generale della linea è la traslazione alla clinica di risultati derivanti da studi che hanno avuto sviluppo dalla ricerca di base. Il punto di forza dell’obiettivo nasce dalla disponibilità di una casistica di rimarchevole entità ripartita fra le varie aree specialistiche tematiche. Nell’ambito delle attività delle ricerche specifiche sono in corso studi che coprono le varie aree di interesse specialistico. Sono rilevanti e degne di nota ricerche che vertono alla: 1) caratterizzazione genetica di malattie ad alto impatto sociale quali il diabete mellito, le malformazioni renali, l’asma; 2) definizione delle basi immunologiche di malattie polmonari ed infiammatorie (rene, intestino); 3) neuroblastoma e più in generale neoplasie in età pediatrica. Sono inoltre presenti aree di interesse laboratoristico che vertono in particolare all’applicazione della proteomica ed alla definizione di biomarkers di malattia. Interesse per la biologia cellulare e per il trapianto d’organo. - 18 - Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Tipologia progetto Anno inizio Relazione Clinico – Scientifica 2008 Titolo Responsabile Progetto/Struttura afferente ESITO RICERCA 2008 Nella tabella sottostante sono riportati il numero di esami RM condotti nel 2008 utilizzando i nuovi protocolli definiti. Tecnica N.ro esami Uro-rm 26 Colangio rm 13 Nuovi protocolli: Tecnologie abilitanti 2004 Diagnostica per immagini non irradiante della patologia epatobiliare e uronefrologica in pediatria Colangio Rm con test alla secretina 2 Rm epatica con mdc epatospecifico 5 Protocollo neonato senza sedazione 2 I protocolli di uro risonanza magnetica e colangio RM sono stati ottimizzati per l’utilizzo in P. Tomà - Radiologia ambito pediatrico e specificamente differenziati per la conduzione in sedazione o con paziente collaborante. Tutte le sequenze sono state adattate all’utilizzo della nuova bobina cardio-sense acquisita nel corso del 2008. In ambito di imaging RM addominale sono stati definiti nuovi protocolli di studio e due nuove sequenze. Tra i nuovi protocolli implementati: A. Colangio RM con test alla secretina: Tecnica volta ad una migliore valutazione morfologico e funzionale dinamica dei i dotti pancreatici principale e secondari aumentando la risoluzione di contrasto nelle sequenze T2 pesate. Sequenze utilizzate •Assiali T1 pesate GRE rapide •Assiali SShot T2 pesate pre e post-secretina a strato sottile •Coronali Sshot T2 pesate pre e post-secretina a strato sottile e a strato spesso •Le sequenze post-secretina vengono acquisite ogni minuto fino a 10 minuti dopo l’iniezione su uno strato selezionato. Linee di Ricerca - 19 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 B. RM epatica con studio dinamico e mdc epatospecifico Tecnica volta alla tipizzazione delle lesioni focali epatiche tramite studio dinamico dopo mdc in fase arteriosa portale e di equilibrio e in fase tardiva epatobiliare, dopo un’ora circa, dalla somministrazione di mdc epatospecifico a escrezione biliare. Sequenze utilizzate: -TSE T2 HR con trigger respiratorio -Sequenza GRE DUAL in fase e in opposizione di fase -Sequenza THRIVE 3D dinamica C. Protocollo body per lo studio del neonato in assenza di sedazione : Si tratta di un protocollo per lo studio dell’addome del neonato senza sedazione ( uro RM e colangio RM senza mdc). Lo studio si avvale di strumenti per l’immobilizzazione del bambino, sfruttandone il rimo sonno-veglia. Il bambino viene monitorato dal punto di vista respiratorio e della saturazione. L’esame è condotto con sequenze “triggerate” con il respiro del bambino in modo da evitare artefatti da movimenti respiratori. Il cuscino immobilizzatore garantisce la riuscita dell’acquisizione anche in caso di risveglio. Il protocollo e’ ottimizzato e prevede una durata di esecuzione di max 20 min. Inoltre sono state implementate e ottimizzate nuove sequenze per lo studio addominale quali : -BTFE 3D vascolare con ECG gating e voxel di acquisizione e ricostruzione isotropico, per la valutazione indiretta , senza mdc delle arterie renali specificatamente volta ad una loro valutazione nei casi in cui non sia indicato l’utilizzo del mdc ( paziente trapiantato, insufficienza renale) -BTFE 3D uretero-vescicale con voxel di acquisizione e ricostruzione isotropico per la valutazione specifica senza mdc della giunzione uretero- vescicale (anomalie del tratto urogenitale, sbocchi anomali). (RICERCA CHIUSA) Tecnologie abilitanti - 20 - 2004 Ecotomografia ad alta risoluzione di muscoli,tendini e nervi in pediatria P. Tomà - Radiologia La ricerca si e’ avvalsa del recente acquisto di un Ecografo di ultima generazione Philips IU 22 con sonde ad alta risoluzione dedicate. E’ stato definito il protocollo di studio del plesso brachiale con Ecografia e RM. E’ stato pubblicato [Malattia C, Damasio MB, Magnaguagno F, Pistorio A, Valle M, Martinoli C, Viola S, Buoncompagni A, Loy A, Ravelli A, Tomà P, Martini A. Magnetic resonance imaging, ultrasonography, and conventional radiography in the assessment of bone erosions in juvenile idiopathic arthritis. Arthritis Rheum. 2008 Dec 15;59(12):1764-72.] uno studio sulla Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 valutazione comparativa della sensibilità della Ecografia vs. Radiografia tradizionale e Risonanza magnetica nella determinazione del danno articolare nella artrite idiopatica giovanile. E’ stato inoltre definito e validato un protocollo standardizzato sia ecografico si di risonanza magnetica per lo studio dei diversi segmenti articolari coinvolti nella AIG (Anche e Polsi) con valutazione semiquantitativa del versamento articolare, della sinovite e del danno articolare (in corso di validazione e pubblicazione). (RICERCA CHIUSA) Clinicoepidemiologico 2004 sperimentale Analisi della produzione in vitro del fattore di permeabilita' glomerulare e dei suoi inibitori da Verrina parte dei T lilinfociti Nefrologia,Dialisi e ottenuti da colture Trapianto di sangue periferico di soggetti affetti da sindrome nefrosica idiopatica Lo studio degli effluenti peritoneali (EP) di pazienti pediatrici in trattamento con dialisi peritoneale (DP) e con la prescrizione di una stasi giornaliera prolungata di liquido di dialisi è proseguita nell’anno 2008 con 1) un ulteriore miglioramento della definizione qualitativa dell’analisi proteomica degli effluenti; 2) l’avvio, come già programmato, dell’analisi funzionale relativa al potenziale effetto anti-ossidante delle proteine contenute negli EP. RISULTATI 1) Tutte le metodiche utilizzate nell’analisi proteomica qualitativa (2D- elettroforesi con “silver staining/differential display”) sono state sviluppate e validate in un adeguato numero di campioni di siero di soggetti normali. La rivalutazione dei campioni già testati ha confermato quanto precedentemente osservato: • il pattern proteico degli EP è simile a quello del siero; • il pattern proteico non è risultato significativamente diverso nei campioni di EP prelevati nelle stasi con soluzione contenente come agente osmotico il glucosio a concentrazione 3.86% rispetto ai campioni ottenuti con soluzione contenente icodestrina al 7.5%; • campioni dello stesso paziente prelevati a distanza di 6 mesi sembrano suggerire che la permeabilità della membrana peritoneale aumenti con il prosieguo del trattamento dialitico; • differenze nel pattern proteico riscontrate tra pazienti con glomerulosclerosi focale rispetto a quelli con altre nefropatie di base fanno supporre che i primi presentino una maggiore permeabilità della membrana peritoneale a prescindere dagli effetti del trattamento dialitico. E’ stata inoltre repertata una proteina non riconducibile a nessuna di quelle finora riscontrate nel pattern proteico ottenuto da studi di proteomica condotti su siero o altri liquidi biologici. L’identificazione di tale proteina mediante spettrometria di massa è ancora in corso. 2) L’analisi funzionale relativa allo stato ossidativo delle proteine contenute negli EP ha dimostrato un grado di ossidazione minore nei campioni di EP ottenuti dalle stasi con soluzione di icodestrina 7.5% rispetto a quelli provenienti dalle stasi con soluzione di Linee di Ricerca - 21 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 glucosio 3.86%. E’ stata pertanto formulata l’ipotesi che le soluzioni di dialisi peritoneale a base di icodestrina determinino uno stress ossidativo inferiore rispetto alle soluzioni tradizionali a base di glucosio. PROGRAMMA FUTURO Proseguire l’analisi funzionale relativa all’effetto anti-ossidante delle proteine degli EP verificando se esistono differenze correlate alla nefropatia di base, alla presenza di una funzione renale residua, alla durata della dialisi e alla permeabilità della membrana peritoneale (valutata con un test di equilibrazione peritoneale condotto secondo il protocollo standard). (RICERCA APERTA) Clinicoepidemiologico 2005 sperimentale Applicazione di curve ROC per R. Haupt –Servizio l'analisi di profili di Epidemiologia e espressione Biostatistica genica da dati microarry Nel corso del 2008 è stata implementata una routine per la stima della varianza e dei valori attesi del test statistico proposto per la selezione di curve ROC non proprie, basato sull’area parziale tra la curva ROC e la chance line. Inoltre, è stato messo a punto un secondo test statistico basato sull’area totale tra la curva ROC e la chance line. I risultati della sua applicazione sono stati inclusi nel manoscritto, che è poi stato pubblicato su BMC Bioinformatics (2008;9:410). Sono state inoltre implementate due nuove routine: la prima permette di identificare la maggiore tra le aree parziali tra due incroci consecutivi della chance line, che dovrebbe permettere la formulazione di un test più potente; la seconda è una variante della prima, in grado di ricostruire la curva ROC corrispondente al range dei valori compresi tra i due incroci consecutivi della chance line. In tal modo, utilizzando l’area sottesa alla nuova curva ROC e la sua varianza, stimata con metodi standard di ROC analisi, è possibile ottenere una variante del test che risulta corretta per la variabilità del campione. Nel corso del 2009 si prevede di utilizzare i due nuovi metodi su data set reali e simulati per verificare se si osserva un aumento della potenza statistica rispetto al metodo pubblicato e per studiare come la potenza varia al variare della distribuzione del marcatore. Verranno inoltre valutate le proprietà asintotiche dei due nuovi test mediante estensive simulazioni e, infine, se almeno uno dei due mostrerà buone proprietà (in termini di consistenza, ovvero riduzione della varianza all’aumentare della numerosità, e potenza statistica) si ricaverà la tabella dei valori di significatività statistica mediante permutazioni. (RICERCA CHIUSA) Clinicoepidemiologica 2005 osservazionale Caratterizzazione dell'attivita' delle fosfodiesterasi sulle funzioni di cellule strutturali delle vie aeree Scopo. Le fosfodiesterasi (PDE) rappresentano una famiglia di enzimi capaci di metabolizzare i secondi messaggeri cAMP e cGMP nei loro rispettivi monofosfati inattivi. Tra gli inibitori delle PDE, il roflumilast, inibitore delle PDE4, è in grado di inibire in vivo il remodeling nelle broncopneumopatie. Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare in vitro gli effetti del roflumilast N-oxide (RNO), metabolita clinicamente attivo del roflumilast, su fibroblasti (Fb) polmonari. Metodi. Linee cellulari di Fb umani sono state stimolate a) con TNF-α (5ng/ml) per valutare l’espressione di ICAM-1 (FACS) e il rilascio di eotassina (ELISA); b) con bFGF (10ng/ml) per - 22 - G.A Rossi Pneumologia Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 valutare la proliferazione cellulare (incorporazione di 3HTdR); c) con TGFβ1 (1ng/ml) per valutare l’espressione di α-SMA (Western Blotting e microscopia a confocale), di CTGF (RTPCR) e di fibronettina (Western Blotting); d) con IL1b per misurare l’attività della PDE4. Risultati. La preincubazione con RNO in presenza di PGE2 (1nM) ha ridotto l’espressione di ICAM-1 (35-40%) e il rilascio di eotassina (78-85%) con un EC50 rispettivamente a 0,9nM e 0,5nM (p<0,05). Inoltre, il RNO in presenza di IL-1b ha ridotto: i) la proliferazione dei fibroblasti del 75% con un EC50 a 0,7nM (p<0,001); ii) l’espressione e l’organizzazione di a-SMA nelle fibre da stress ed il contenuto dei componenti della matrice extracellulare (CTGF e fibronectina). Infine, l'attività della PDE4 nei fibroblasti di polmone veniva sovra-regolata da parte dell’ IL-1b. Conclusione. Questi dati dimostrano che RNO agisce direttamente sulle funzioni dei Fb coinvolte nel rimodellamento delle vie aeree, spiegando così l’efficacia di roflumilast nel mitigare la risposta fibrotica polmonare in vivo. Clinicoepidemiologica 2005 osservazionale Insulina a lento rilascio (glargine) in pazienti affetti da fibrosi cistica (FC) con intolleranza glucidica (IG) R. Lorini – Clinica Pediatrica Obbiettivo: Verificare la fattibilità e l’efficacia della terapia insulinica a lento rilascio nei pazienti con Fibrosi Cistica che presentano intolleranza glucidica e decadimento clinico. Obiettivo primario è il miglioramento dello stato nutrizionale. Studio randomizzato multicentrico caso-controllo con arruolamento di circa 50 pazienti FC per braccio, che saranno seguiti per diciotto mesi dall’inizio del trattamento Stato di avanzamento 2008: Il progetto è stato approvato dal Comitato Etico locale in 15/19 dei Centri FC partecipanti. Sono entrati in follow up 45 pazienti (23 Glargine SI e 22 Glargine NO; tempo medio di osservazione 14 mesi, range 3-18). I pazienti nello studio sono stati arruolati nei Centri FC di Genova (18 pz), Roma Bambino Gesù (13 pz), Napoli Federico II (5 pz), Palermo (3 pz), Cerignola (3 pz), Roma La Sapienza (2 pz), Milano Adulti (1 pz). 11 pazienti sono usciti dallo studio: 6 non hanno accettato il risultato della randomizzazione; 1 ha sviluppato CFRD dopo 9 mesi; 1 ha volontariamente interrotto la terapia con glargine dopo 15 mesi; 1ha posizionato PEG dopo 15 mesi, 1 è deceduto dopo 3 mesi, 1 è stato sottoposto a trapianto bipolmonare dopo 6 mesi. I dati, relativi ai pazienti che hanno completato almeno nove mesi di follow up, sono stati elaborati con il test di Friedman. I risultati ottenuti hanno dimostrato la tendenza ad un miglioramento dello stato nutrizionale e della funzionalità respiratoria nei pazienti del gruppo trattato con glargine, a fronte di un peggioramento degli stessi parametri nel gruppo non trattato. I parametri glicometabolici sono migliorati in entrambe i gruppi, anche se maggiormente nel gruppo trattato. Tuttavia, poiché nessuno dei risultati esposti, forse a causa del campione ridotto, ha raggiunto la significatività statistica, questi risultati vanno interpretati con cautela. Glargine si è a tutt’oggi dimostrato un provvedimento terapeutico sicuro (nessun effetto collaterale segnalato) e ben accetto (un solo paziente ha voluto interrompere spontaneamente la somministrazione) La fattibilità di questo studio, però, si è rivelata, nella realtà scientifica italiana, molto scarsa, Linee di Ricerca - 23 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 sia per problematiche burocratiche legate all’approvazione del progetto da parte dei Comitati Etici Locali e alla copertura assicurativa, sia per problematiche organizzative da parte dei Centri FC partecipanti, che hanno avuto difficoltà nella diagnosi, nell’arruolamento e nel follow up dei pazienti. E’ stato deciso di concludere l’arruolamento di pazienti, di completare il follow up dei pazienti in studio e di trarre quindi i risultati definitivi. (RICERCA CHIUSA) 2005 Registro italiano malattie infiammatorie croniche intestinali Nel periodo 1996-2203 sono stati registrati 1576 nuovi casi di MICI (52% coliti ulcerose, 40% Crohn, 8% coliti indeterminate) con un aumento dell’incidenza dallo 0.89 all’1.39/105 abitanti di età inferiore ai 18 anni che è più frequente tra i bambini tra i 6 e i 12 anni. Il delta tra l’inizio dei sintomi e la diagnosi era più alto nel Crohn (CD) (10.1 mese) che nella colite ulcerosa (CU) (5.8 mesi) I sintomi d’esordio più frequenti erano la diarrea mucoematica con dolore addominale nella CU e la diarrea ed il dolore addominale nel CD Studio multicentrico randomizzato controllato in doppio ceco sull’efficacia-sicurezza della Patologia intestinale cronica A. Barabino - Ped. III talidomide nelle MICI intrattabili. I benefici sulla popolazione studiata nel nostro centro (8 pazienti arruolati sui 32 nazionali) infiammatoria e Gastroenterologia sono stati evidenti in 5 con ottenimento della remissione clinica ed endoscopica. Tre di questi non hanno interrotto la terapia per neuropatia periferica esordita dopo 6 mesi/1 anno. Epoca di introduzione del glutine e frequenza di celiachia:studio prospettico multicentrico nei familiari del celiaco. Il nostro centro ha arruolato fino ad ora 75 nuovi nati divezzati con glutine al 6° o 12° mese che stanno seguendo il follow-up che comprende controllo clinico e laboratoristico nel tempo fino al 5° anno. Al momento non sembrano emergere differenze significative sullo sviluppo della malattia tra le due epoche di divezzamento. (RICERCA APERTA) Clinicoepidemiologica 2005 osservazionale Il nostro gruppo, in collaborazione con il Dipartimento di Endocrinologia dell’Università di Milano, ha studiato la correlazione fra alcuni geni implicati nell’embriogenesi della tiroide e la disgenesia tiroidea. Questa infatti è responsabile di circa il 75% di tutti i casi di ipotiroidismo congenito (IC) e comprende l’agenesia o l’emiagenesia, l’ectopia linguale e l’ipoplasia tiroidea. I fattori di trascrizione TTF1, TTF2 e PAX8 sono direttamente coinvolti nello sviluppo della tiroide e nel suo processo di migrazione lungo il collo, ma in realtà sono state descritte solo raramente mutazioni in questi geni. La proteina Sonic Hedgehog (SHH) è coinvolta in alcuni eventi chiave dell’embriogenesi dei vertebrati, quali ad esempio lo sviluppo di alcuni organi e la differenziazione fra i due emilati di uno stesso organo. La SHH è espressa nei topi nell’abbozzo cardiaco e governa indirettamente la bilobazione dell’abbozzo tiroideo, i topi SHH knockout sviluppano un solo lobo tiroideo o una tiroide ectopica. Il nostro interesse si è pertanto rivolto allo studio delle mutazioni del gene della SHH e delle possibili implicazioni nella genesi della disgenesia tiroidea. Abbiamo studiato 23 casi di neonati liguri positivi allo Preclinico - 24 - Studio genetico nei pazienti affetti da ipotiroidismo R. Gastaldi - Clinica congenito da Pediatrica ectopia o agenesia tiroidea Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 screening neonatale per l’ipotiroidismo congenito con valori estremamente elevati di TSH e risultati affetti da disgenesia tiroidea. In questi pazienti abbiamo cercato mutazioni nel gene SHH per verificare la possibilità che questo sia responsabile in qualche modo nella genesi della disgenesia tiroidea. Tre casi in particolare sono risultati interessanti, il primo presentava infatti un’emiagenesia tiroidea, il secondo una ectopia tiroidea associata ad una cisti del dotto tireoglosso ed il terzo presentava una tiroide ipoplasica in sede associata con un tiroide ectopica intracardiaca. Non sono state identificate mutazioni nel gene SHH, è stato descritto un nuovo polimorfismo silente al codone 299 (CTGÆCTC) in un paziente con ectopia tiroidea isolata. Allo stato attuale quindi, sebbene il gene SHH svolga un ruolo importante nell’embriogenesi tiroidea tiroidea nei topi, i difetti di questo gene non sembrano essere frequentemente coinvolti nella genesi della disgenesia tiroidea nell’uomo. La ricerca si è pertanto conclusa ed ha portato, per il momento, alla pubblicazione del seguente lavoro scientifico: Absence of sonic hedgehog (Shh) germline mutations in patients with thyroid dysgenesis. Muzza M, Persani L, de Filippis T, Gastaldi R, Vigone MC, Sala D, Weber G, Lorini R, BeckPeccoz P, Fugazzola L. Clin Endocrinol (Oxf). 2008 Nov;69(5):828-9. Epub 2008 Apr 10. (RICERCA CHIUSA) Clinicoepidemiologica 2005 osservazionale Studio multicentrico clinicoC. Occella dermoscopicoDermatologia epidemiologico dei nevi melanocitari congeniti Scopo del progetto è individuare parametri dermoscopici peculiari del nevo congenito che possano migliorare la predittività clinica riguardo alla trasformazione maligna soprattutto delle lesioni di medie e piccole dimensioni, permettendo una migliore gestione della patologia. I nevi melanocitari congeniti afferenti all’ambulatorio di Dermatologia vengono analizzati con la tecnica della dermoscopia. La tecnica della dermatoscopia permette, tramite l’utilizzo di lenti e di una luce polarizzata, di osservare ad alto ingrandimento i nevi melanocitari evidenziando particolari della struttura profonda delle lesioni non visibili ad “occhio nudo” ed aumentando la performance diagnostica del clinico. La diffusione della tecnica di osservazione dermoscopica ha permesso una valutazione più approfondita delle lesioni pigmentate, tramite il riconoscimento di specifici pattern di pigmentazione. Tali pattern, ben descritti in letteratura, sono riscontrabili sia nel nevo congenito che nel nevo acquisito (a minor rischio di trasformazione maligna) Vengono valutati: -pattern generale (globulare, reticolare, polimorfo) -pattern specifico (strutture romboidali, strutture a “bersaglio”, presenza di peli terminali) -evolutività (aumento di dimensioni, cambio o modificazione del pattern dermoscopico) Attualmente sono stati esaminate, nel servizio di Videodermoscopia del reparto di Dermatologia, 137 lesioni compatibili con nevi congeniti. Le immagini delle lesioni sono state registrate ed analizzate; 21 lesioni sono state asportate, le rimanenti sono state avviate ad un Linee di Ricerca - 25 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 programma di follow up nell’intento di individuare eventuali cambiamenti di struttura (e quindi di pattern dermoscopico) la cui individuazione permetta la miglior definizione della prognosi di tali lesioni. (RICERCA APERTA) Clinicoepidemiologica 2006 osservazionale Analisi della produzione in vitro del fattore di permeabilita' glomerulare e dei suoi inibitori da parte dei T lilinfociti ottenuti da colture di sangue periferico di G. Barbano – soggetti affetti da Nefrologia, dialisi e sindrome nefrosica trapianto idiomatica Analisi delle risposte umorali e cellulomediate verso "heat-shock proteins" nei bambini con glomerulopatie i*mmunologiche Il coinvolgimento del sistema immunitario nella patogenesi della sindrome nefrosica idiopatica (malattia a lesioni minime: MLNS e glomerulosclerosi focale “idiopatica” GSF) è suggerito da numerose osservazioni in vivo ed in vitro. La possibilità di purificare e caratterizzare il fattore di permeabilità glomerulare e dei suoi inibitori da parte del nostro laboratorio, fornisce il presupposto per studiare la produzione in vitro di tali fattori da parte dei T linfociti ottenuti da sangue periferico e/o da frammenti di biopsia renale di soggetti con sindrome nefrosica ed in particolare da GSF. Abbiamo isolato le cellule mononucleate del sangue periferico di 12 soggetti affetti da sindrome nefrosica idiopatica e 13 soggetti di controllo. Le cellule sono state coltivate in presenza di basse dosi di IL-2 (per favorire la crescita dei linfociti già attivati in vitro) e con mitogeni policlonali (PHA, Con-A). I sovranatanti di coltura sono stati raccolti a tempi diversi (24-48-72 ore) e congelati per valutare la presenza dei fattori citati. Dopo 5 giorni sono state congelate le cellule per eseguire in seguito caratterizzazione fenotipica delle linee ottenute utilizzando i seguenti marcatori: CD3 CD4 CD8 CD2 CD19 CD16 CD56 DR CD45. Come dato preliminare relativo alla caratterizzazione delle linee cellulari ottenute in coltura con basse dosi di IL-2, si segnala la presenza di percentuali elevate (25-56%) di cellule NK (CD3- CD56+CD16+) in 3/7 pazienti con sindrome nefrosica rispetto a percentuali del 2-7% nei controlli. In una altra linea da paziente si è osservata una percentuale del 26% di cellule CD19 + dopo 5 giorni di coltura mentre nelle restanti linee si è osservata una predominanza di fenotipo T CD3+ CD4+. La linea di un paziente è stata clonata ottenendo 7 cloni (4 CD3+ CD4+ e 3 CD3+ CD8+). La valutazione della presenza di fattore di permeabilità glomerulare nei sovranatanti delle colture cellulari ha evidenziato tale attività nel 50% delle linee cellulari a 48 ore e a 72 ore. Tali dati saranno inseriti nei lavori relativi ai protocolli terapeutici con antiCD20 in corso presso la nostra U.O.C. (RICERCA CHIUSA) Clinicoepidemiologica 2006 sperimemtale - 26 - La proteomica clinica sta passando da una fase esclusivamente sperimentale ad una fase applicativa, specificamente diretta alla definizione di quadri clinici. L’approccio seguito da questa U.O. è stata quella di far precedere all’analisi delle proteine una fase di frazionamento, Applicazione della G. Melioli – utile a ridurre la complessità della miscela estremamente eterogenea di sieroproteine proteomica clinica Laboratorio centrale circolanti nell’uomo sano e con patologia. Il frazionamento scelto è stato quello liquido-liquido, in pediatria di Analisi utilizzando un sistema Beckman PF2D, che separa le proteine in base al punto isolelettrico sperimentale (primo frazionamento) e, successivamente, in base all’idrofobicità sperimentale. E’ interessante notare che sia il punto isoelettrico, ma soprattutto l’idrofobicità che possono Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 essere calcolate sulla base della struttura primaria delle proteine, differiscono, in qualche caso, da quelle osservate sperimentalmente. Utilizzando questo sistema di frazionamento, associato a tecniche di spettrometria di massa in grado di identificare le proteine sulla base dei peptidi ottenuti mediante digestione triplica, sono stati studiati sia sieri normali che sieri di pazienti con patologia infiammatoria ed infettiva. Il risultato preliminare, recentemente pubblicato, documenta che se i soggetti normali possono essere facilmente identificati dal momento che le proteine tendono a frazionarsi sulla base di punti isoelettrici sperimentali significativamente sovrapponibili con quelli teorici, nei pazienti con patologia infiammatoria (soprattutto cronica, come JRA), una quota significativa di sieroproteine (identificabili comunque come sieroproteine della fase acuta) tende a modificare il punto isoelettrico sperimentale, spostandosi significativamente verso l’acidico. Questa evidenza documenta come situazioni infiammatorie croniche sistemiche possono modificare la struttura (secondaria e terziaria) delle proteine plasmatiche, o interferire con la fase di traduzione delle proteine stesse, caratterizzandole in maniera specifica. E’ chiaro come questo tipo di evidenze sperimentali possano avere ripercussioni significative in patologia clinica, specialmente quando sarà noto il fine meccanismo che condiziona il punto isoelettrico di questi marcatori. (RICERCA CHIUSA) Clinicoepidemiologica 2006 sperimemtale Preclinico 2006 Ipo-displasia a agenesia renale: G.M. Ghiggeri nuovi e vecchi geni Nefrologia, dialisi e trapianto implicati nella patogenesi La ipo-displasia renale associata con o senza alterazioni del tratto urinario rappresenta una comune causa di morbilità nella prima decade di vita. La chiara aggregazione famigliare, tale da far prospettare una forma mendelliana di malattia a trasmissività autosomico-recessiva, ha stimolato, nel recente passato, l’allestimento di bio-banche della malattia e studi molecolari ormai conclusi. I risultati sono un nuovo locus genico della malattia e potenziali nuovi marcatori. L’attuale consistenza della bio-banca è di 29 famiglie arruolate con ipo-displasia renale per un totale di 129 pazienti affetti e 102 pazienti con forma sporadica di malattia. A partire dal gennaio 2009, abbiamo deciso di lanciare un piano di arruolamento che possa portare alla catalogazione e raccolta di DNA di almeno 500 nuovi casi sporadici e famigliari. E’ ragionevole pensare che tale obiettivo possa essere completato nell’anno in corso. Tale fase dello studio è funzionale alla seconda fase più propriamente molecolare che verrà attivata alla conclusione della raccolta in corso. (RICERCA APERTA) Marker proteico di G. Candiano ossidazione nella Nefrologia, dialisi e sclerosi focale trapianto Durante il biennio 2006-2008 l’ Unita’di Proteomica, presso il Laboratorio di Fisiopatologia dell’Uremia, ha potuto approfondire diversi aspetti riguardanti l’evoluzione patogenetica della glomerulosclerosi focale e segmentale, mediante l’utilizzo di approcci tecnologici multidisciplinari. Lo studio del proteoma sia delle plasma proteine, combinato a quello delle proteine urinarie , mediante l’elettroforesi bidimensionale ha permesso l’identificazione tramite successiva analisi in spettrometria di massa . I campioni urinari di pazienti affetti da glomerulosclerosi focale-segmentale sono risultati essere prevalentemente composti da frammenti proteici di dimensioni molecolari variabili di Linee di Ricerca - 27 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 albumina e di alfa-1-antitripsina. Lo studio, esteso al proteoma urinario di pazienti affetti da altre sindromi nefrosiche, ha inoltre permesso di dimostrare come tale frammentazione sia specifica della glomerulosclerosi focale-segmentale. Il processo di degradazione dell’albumina e dell’alfa-1-antitripsina è presente anche a livello plasmatico. E’ stato possibile dimostrare l’attività in situ di specifiche proteasi che agiscono tali proteine producendo i frammenti specifici riscontrati nelle urine degli stessi pazienti. Per la prima volta, il nostro laboratorio ha dimostrato in vivo che nei pazienti affetti da glomerulosclerosi focale e segmentale esiste un imponente fenomeno di ossidazione in vivo a carico dell’albumina plasmatica come pure per l’alfa1 antitripsina. L’analisi con sonde fluorescenti e chemiluminescenti, in grado di legarsi ai gruppi tiolici liberi delle cisteine, ha chiarito la presenza di un considerevole fenomeno di ossidazione in vivo proprio su questi residui amminoacidici che subiscono un processo di solfonazione. Processo irreversibile e quindi da considerarsi ottimo marker di progressione della malattia. Il pattern proteico specifico riscontrato nel plasma e i processi di sulfonazione di albumina e alfa-1-antitripsina potrebbero inoltre avere un ruolo nella stessa progressione della malattia fornendo in tal modo una nuova chiave di lettura per una miglior comprensione delle patologie caratterizzate da un’elevata produzione di specie reattive dell’ossigeno. (RICERCA CHIUSA) Clinicoepidemiologica 2006 sperimemtale - 28 - Protocollo per lo studio trasversale e longitudinale della reattività bronchiale in bambini adolescenti che praticano o cominciano a praticare nuoto M.A. Tosca Pneumologia Scopo. Valutare se i vapori di cloro presenti nell’aria delle piscine coperte, potenzialmente tossici per l’apparato respiratorio, possono determinare ostruzione delle vie aeree ed iperreattività bronchiale in soggetti esposti in età pediatrica. Metodi. Abbiamo valutato in ragazzi che praticano nuoto a livello agonistico: a) la sensibilizzazione verso i comuni allergeni (mediante PRICK test); b) la funzionalità respiratoria e c) l’iperreattività bronchiale alla metacolina. Risultati. Abbiamo proseguito lo studio reclutando in tutto 42 ragazzi [10 femmine e 32 maschi, con un’età di 13,68 anni (DS = 3,22)]. Nessuno aveva una storia di asma e/o aveva scelto il nuoto per ragioni di salute. Solo un ragazzo riferiva di aver avuto in passato rinite allergica. Il PRICK test ha dimostrato sensibilizzazione ad almeno un allergene nel 71.43% dei nuotatori verso una prevalenza di sensibilizzazione allergica nella popolazione di controllo del 40.7%. La spirometria di base dimostrava solo in un nuotatore una modesta ostruzione bronchiale reversibile in assenza di sintomatologia respiratoria. Infine, il test alla metacolina evidenziava iperreattività bronchiale nel 51,3% dei nuotatori esaminati: 60,0% nel gruppo degli “allergici” e 20,0% nei “non-allergici” (Chi-square test; P=0.028). Nessuno dei soggetti presentava sintomatologia asmatica. Conclusioni. La ripetuta inalazione di vapori di cloro, si associa ad iperreattività bronchiale in particolare nei soggetti sensibilizzati Va inoltre confermata la possibilità che il nuoto agonistico possa aumentare anche il rischio di sviluppare sensibilizzazione allergica Precuzione del progetto. Avviare il reclutamento di un gruppo di controllo, costituito da soggetti che praticano tennis a livello agonistico. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Gestionale Gestionale Relazione Clinico – Scientifica 2008 2006 Valutazione della qualità percepita dall'utente (customer satisfaction) del P.S. DEA P. Di Pietro, B.Tubino– PS Medicina d’urgenza e Osservazione Lo studio ha valutato dal 2006 al 2008 la soddisfazione dell’utente che accede al PS con questionari specificamente studiati in accordo a quanto definito dalla letteratura internazionale. Durante i 3 anni della ricerca sono state evidenziate alcune criticità relative in particolare alla comunicazione medico/utente (informazioni su stato clinico, iter diagnostico, terapia, follow – up) e infermiere utente (comprensione triage, etc).Il monitoraggio di tali dati ha permesso di evidenziare azioni correttive sia di tipo organizzativo che formativo. A partire dal 2008 il monitoraggio della qualità percepita dall’utente è stato adottato come indicatore di outcome dell’attività del nostro PS ed inserito nel Budget dell’UO (RICERCA CHIUSA) 2006 Verifica e valutazione di E. Piccotti – PS qualità del sistema Medicina d’urgenza di triage in pronto e Osservazione soccorso Lo studio ha monitorato gli indicatori di qualità del sistema triage infermieristico in PS dal 2006 al 2008 previsti e indicati dalla letteratura nazionale . A fronte di dati iniziali ( 2007) sostanzialmente soddisfacienti e in linea con gli standard si sono gradualmente evidenziate delle criticità in prevalenza legate alla corretta applicazione dei protocolli ed è salita percentualmente la sottostima dei codici critici. In relazione a tale rilevazione sono stati programmati audit e corsi di retraining per il personale infermieristico (RICERCA CHIUSA) Censimento di dosaggi e formulazioni orfane di principi attivi utilizzati nelle Preparazioni R. Rossi - Farmacia Galeniche Pediatriche, con elaborazione di procedure operative relative al loro allestimento Il lavoro, orientato soprattutto alla definizione di procedure e di preparazioni galeniche che rendano possibile la continuità terapeutica dei farmaci orfani in pediatria per formulazione, è continuato nel corso dell’anno anche con il coinvolgimento del Gaslini in un gruppo di lavoro coordinato dall’Università degli studi di Milano con il coinvolgimento delle due Società Scientifiche (SIFO Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e SIFAP Società Italiana dei Farmacisti Preparatori). L’attenzione è stata rivolta prioritariamente alle formulazioni orali di farmaci ipertensivi per i quali esiste una maggiore esigenza assistenziale. E’ stata realizzata una preparazione di captopril (1 mg/ml) in forma farmaceutica adeguata alla popolazione pediatrica. Sono in corso prove di stabilità relative ad altre concentrazioni che saranno condotte presso l’Ospedale Salesi di Ancona con lo scopo di validare sia le nuove formulazioni sia le preparazioni effettuate nelle varie farmacie ospedaliere che vogliano verificare la qualità delle preparazioni effettuate. Per quanto riguarda il propranololo è già stata elaborata e validata da prove di stabilità la formulazione 2 mg/ml. e si stanno mettendo a punto soluzioni più concentrate, che possano consentire la somministrazione di un dosaggio maggiore in quantità inferiore di liquido per la popolazione di più bassa età e neonatale. Il lavoro di collaborazione proseguirà con una ricerca per la formulazione di altri preparati liquidi che dovrebbero sostituire quelli in polvere, in quanto formulazioni più facilmente standardizzabili e riproducibili; soprattutto al fine di rendere disponibili preparati galenici più facilmente gestibili e compatibili con l’estrema variabilità dei dosaggi dell’età pediatrica. Poiché al momento la stessa terapia viene spesso realizzata con preparazioni diverse (cartine, capsule, sciroppi), si vorrebbe unificare il comportamento in modo tale che i pazienti possano avvalersi dello stesso preparato anche se ricoverati in aziende ospedaliere diverse. L’attività e la collaborazione con il gruppo di lavoro continuerà con la messa a punto di Clinicoepidemiologica 2007 osservazionale Linee di Ricerca - 29 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 preparati contenenti altri principi attivi, con il criterio di priorità verso farmaci a più alta criticità e che non abbiano sul mercato formulazioni compatibili con una somministrazione pediatrica. (RICERCA APERTA) Clinicoepidemiologica 2007 osservazionale Clinicoepidemiologica 2007 osservazionale - 30 - Effetti del fumo di sigaretta sulle cellule epiteliali di origine bronchiale Epidemiologia e storia naturale del neuroblastoma G.A. Rossi Pneumologia Scopo. Per valutare gli effetti del fumo di sigaretta sull'integrità dell'epitelio respiratorio interferendo sulla organizzazione delle giunzioni strette (tight junctions: TJs), che, ancorando le cellule epiteliali tra di loro, ne garantiscono la funzione meccanica di barriera. Metodi. Utilizzando una linea di cellule epiteliali bronchiali (Calu-3), abbiamo studiato l'effetto di CSE (Cigarette Smoke Extract) su: a) la morfologia cellulare e sull'integrità di un tipo di TJ [zonula occludin (ZO)-1 e occludina] in microscopia confocale; b) sull’attivazione della EGFR/MEK-ERK1/2 pathway attraverso Western blotting. Risultati. Il CSE (1,25-10%) ha indotto una riduzione dose dipendente dell’espressione delle TJ, senza provocare un effetto citotossico sulle cellule epiteliali. Inoltre, CSE al 5%’ è stato in grado di fosforilare ERK1/2 in Calu-3. Sia la riduzione dell’espressione delle TJ sia la fosforilazione fi ERK1/2 sono state bloccate o inibite in maniera significativa da pre-trattamenti con AG1478 1μM (inibitore del EGFR) o U0126 [inibitore della via MEK (MAPK [mitogenactivated protein kinase]/ERK kinase)/ERK]. Conclusioni. Questi dati dimostrano che il danno indotto dal CS all’epitelio bronchiale può comprendere alterazioni strutturali delle TJ mediate, almeno in parte, dalla via MEK-ERK1/2 EGFR-indotta. Precuzione del progetto. Poiché l’AMPc può interferire con la via EGFR/MEK-ERK1/2, le cellule Calu-3 saranno pre-incubate con agenti in grado di indurre un aumento di AMPc, prima di essere esposte al CSE (RICERCA APERTA) R. Haupt – Servizio di epidemiologia e biostatistica Nel 2008 si è continuata l’attività del Registro Italiano Neuroblastoma (RINB) con la registrazione dei nuovi casi (circa 100) e l’aggiornamento del follow-up dei casi prevalenti, per un totale di 2902 soggetti registrati. Da tale data base sono stai “congelati” differenti files per l’analisi di endpoint specifici. In particolare, si sono preparati due files “generalisti”, uno riguardante la storia naturale del neuroblastoma e ‘altro sull’analisi di sopravvivenza dopo progressione o recidiva in pazienti con neuroblastoma. Il primo manoscritto è ancora in fase di preparazione, mentre il secondo è stato sottoposto per pubblicazione su una rivista scientifica. Contestualmente, si è conclusa l’analisi della casistica di pazienti con NB disseminato (stadi 4 e 4s) ammalatisi nel primo anno di vita. Il lavoro è stato accettato per pubblicazione su Med Sci Monit. Un altro lavoro pubblicato utilizzando casistica estratta dal RINB è quello fatto in collaborazione con i colleghi dell’Istituto tumori di Genova e dell’U.O. di Ematologia ed oncologia Pediatrica del Gaslini sul ruolo di polimorfismi di MDM2 SNP309 sulle probabilità di recidiva e sopravvivenza nei soggetti con NB in stadio 4. Il lavoro è stato accettato e pubblicato su Eur J Cancer 2008:44:2634-39 (RICERCA CHIUSA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Clinicoepidemiologica 2007 osservazionale Relazione Clinico – Scientifica 2008 Percorso clinicoterapeutico integrato ospedale- P. Gianiorio - PS Medicina d’urgenza territorio per la gestione dell'asma e Osservazione acuta in eta' pediatrica Clinicoepidemiologica 2007 osservazionale Rischio infettivo in R. Haupt – Servizio corso di di epidemiologia e neutropenia biostatistica chemioindotta Clinicoepidemiologica 2007 osservazionale Studio descrittivo integrato ospedale -territorio: studio descrittivo sulla P. Gianiorio - PS sicurezza Medicina d’urgenza dell'utilizzo di adrenalina - a e Osservazione livello territoriale ed ospedaliero - in pazienti con bronchiolite Clinicoepidemiologica 2007 sperimentale Studio sull'efficaciasicurezza dell'infusione di globuli rossi autologhi caricati Lo studio ha permesso di rendere omogeneo il trattamento dell’asma acuto sia in ospedale che sul territorio con riscontro di diminuzione di accessi in PS per asma grave. Parte dei risultati ottenuti sono parte integrante delle Linee Guida per il trattamento dell’Asma Acuto redatte dalla S.I.P. , alla cui stesura hanno partecipato attivamente alcuni Dirigenti Medici dell’UO di PS e Medicina d’Urgenza (RICERCA CHIUSA) L’obiettivo principale di questo studio era quello di valutare l’incidenza di episodi infettivi durante periodi di neutropenia chemioindotta in pazienti neoplastici. Conclusa la parte di raccolta dati, e ormai pubblicato il lavoro originale (nel 2007), nell’anno in corso si è provveduto a continuare l’analisi valutando alcuni sottogruppi di pazienti quali quelli affetti da tumore del sistema nervoso centrale. Il lavoro è concluso e verrà presto sottoposto per pubblicazione su una rivista internazionale. Infine, si è pressoché conclusa un’analisi più complessa mirante a valutare il rischio di febbre in occasione di periodi ripetuti di neutropenia. Per fare ciò abbiamo dovuto sviluppare metodiche statistiche particolari (utilizzando i “fraillty models”) adattandole alla particolarità dei pazienti oncologici nei quali i periodi a rischio (neutropenie) non sono continui per tutto il periodo di trattamento,ma intervallati da periodi in cui la conta dei globuli bianchi è nei limiti di normalità. Anche per questo studio, l’analisi è conclusa e si prevede di inviare il manoscritto entro i prossimi mesi. (RICERCA APERTA) Lo studio in oggetto ha complessivamente riportato ottimi risultati in termini di partecipazione e omogeneità terapeutica. I risultati dello studio (pubblicati su Area Pediatrica) hanno confermato la sicurezza dell’uso dell’adrenalina sia in ospedale che sul territorio nei pazienti affetti da bronchiolite. Inoltre si è rilevato un minor numero di ricoveri di bronchiolite di grado medio e una maggiore dimissione di bronchiolite da OBI e PS Tale studio ha permesso, inoltre, di migliorare la qualità della comunicazione tra ospedale e territorio. (RICERCA CHIUSA) Per l’esiguità dei pazienti reclutabili sono stati trattati per un anno due soli casi per uso A. Barabino - Ped. III compassionevole riuscendo a divezzarli dallo steroide sistemico ma senza sostanziali Gastroenterologia miglioramenti dello score clinico di malattia. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 31 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 con desametasone21P nella clite ulcerosa e malattia di Crohn steroidodipendente Valutazione dell'appropriatezza di utilizzo dell'Osservazione M. Magnani - PS Breve Intensiva Medicina d’urgenza (OBI) pediatrica e Osservazione presso il DEA dell'Istituto G. Gaslini OBI in Pronto Soccorso si è rilevata un potente strumento di deospedalizzazione anche nel settore pediatrico. Dal 2006 al 2008 si è assistito ad un graduale incremento della percentuale di dimissione a domicilio ( dal 73% al 76%) a testimonianza di una crescente appropriatezza di utilizzo . (RICERCA CHIUSA) Clinicoepidemiologica 2008 sperimentale Analisi del gene TMEM27 in pazienti affetti da iperglicemia su base non autoimmune ed alterazione dell’embriogenesi renale. R. Lorini - Clinica pediatrica Obiettivo: Verificare se alterazioni del gene TMEM27 (localizzato sul cromosoma X, espresso nelle β-cellule pancreatiche e nelle cellule tubulari renali, e codificante per una proteina denominata Collectrina) sono in grado di influenzare lo sviluppo renale in pazienti con Sindrome di Turner e malformazioni renali. Stato di avanzamento del progetto: La casistica esaminata comprende 18 pazienti con Sindrome di Turner, 14 con malformazioni renali (rene a ferro di cavallo, agenesia renale e rene policistico) e 4 senza malformazioni renali. In tutte le pazienti sono stati eseguiti: analisi genetica tramite sequenziamento diretto del gene TMEM27, ecografia renale, anamnesi familiare per diabete mellito, ricerca di marker metabolici (OGTT) ed immunologici (autoanticorpi anti -cellula pancreatica) di diabete mellito tipo 1, analisi genetica per (responsabile di Maturity-Onset Diabetes of the mutazioni del gene HNF-1 Young 5). L’analisi molecolare delle regioni codificanti i 6 esoni del gene TMEM27, inclusi i siti di splicing, la regione del promotore ed il 3’UTR non ha evidenziato nessuna mutazione. E’ stato osservato un solo polimorfismo del gene TMEM27 corrispondente a SNPs rs5936000 (GG HOM) in 3 pazienti. Nessuna correlazione è stata evidenziata fra genotipo e fenotipo clinico. La ricerca dei marker immunologici di diabete mellito tipo 1 è risultata negativa. Nessuna mutazione è stata osservata nel gene HNF-1- I nostri risultati non hanno dimostrato un coinvolgimento del gene TMEM27 null’embiogenesi renale e nel metabolismo glucidico nelle pazienti con Sindrome di Turner. I risultati sono in corso di pubblicazione su Journal of Genetics (anno 2009) (RICERCA CHIUSA) Preclinico Cellule implicate nello stress R. Bertelli . Nefrologia, dialisi e E’ ipotizzato che nella sindrome nefrosica idiopatica in età pediatrica venga attivato uno stress ossidativo che può giocare un ruolo nello scatenamento e/o nella progressione del danno Gestionale - 32 - 2007 2008 Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 ossidativo in corso trapianto di sindrome nefrosica idiopatica. Loro caratterizzazione e regolazione. Modulazione del citoscheletro nei podociti. renale. Tale assunto è suggerito dalla presenza di proteine circolanti fortemente ossidate n pazienti con malattia. L’ipotesi è che cellule nucleate del sangue siano implicate nella regolazione del burst ossidativo, ed in primo luogo è da segnalare il possibile coinvolgimento dei T regolatori. In quest’ottica appare prioritaria l’analisi e la comprensione dei complessi meccanismi che regolano il burst ossidativo, ovvero la produzione di ossidanti (ROS), fisiologicamente importanti nella distruzione di microorganismi patogeni ma estremamente dannosi se presenti in eccessiva quantità (2). I risultati fino ad oggi ottenuti hanno evidenziato che: 1) i granulociti neutrofili sono effettivamente le cellule principalmente deputate alla produzione di ROS, 2) il processo ossidativo è significativamente più elevato in pazienti affetti da SN rispetto ai controlli normali ed è significativamente correlato all’entità del danno renale misurata come rapporto ProtU/CreatU, mentre i pazienti affetti da patologie non correlate a processi infiammatori (es IgAN) non mostrano livelli aumentati di ROS. L’osservazione sporadica che l’attività ossidativa dei neutrofili è molto alta in pazienti con IPEX induce a pensare che i linfociti T regolatori possano avere un ruolo importante nella regolazione della produzione di ROS; è noto peraltro che queste cellule sono strettamente implicate, oltre che nella risposta immune post-trapianto, anche in svariate malattie autoimmuni legate a meccanismi infiammatori e che sono in grado di controllare l’attività citotossica delle cellule NK. Altre osservazioni, derivate dall’applicazione di questo modello in pazienti SN trattati con Rituximab, nei quali si nota un ripristino dell’attività inibitoria da parte della componente linfocitaria, fanno supporre che un possibile ruolo di regolazione dell’attività ossidativa possa essere svolto anche dai linfociti B. Il progetto verte a definire se e quali cellule possono modificare il processo ossidativi, fatto che potrebbe aprire a terapie atte a modificare il burst ossidativi. Resta anche da definire se l’ossidazione mediata dal burst ossidativo abbia o meno implicazioni patogenetiche dirette sul rene. Verranno pertanto disegnati esperimenti che vertano a definire potenziali meccanismi di tossicità diretta ‘in vitro’ ed ‘in vivo’ nell’animale da esperimento Gli obiettivi del progetto centreranno pertanto i seguenti aspetti :1-regolazione del burst ossidativo da parte di cellule regolatorie Treg; 2- effetti lesivi di cellule producenti ROS purificate da pazienti con sindrome nefrosica su podociti renali ‘in cultura’e 3- attività tossica sul topo nudo. In relazione al punto1- i neutrofili verranno purificati mediante sedimentazione con destrano, lisi osmotica e successiva centrifugazione su gradiente di densità (Histopaque d.1077), che permette il contemporaneo recupero dei linfociti/monociti. La produzione di ROS verrà quindi stimolata facendo aderire le cellule su plastica a 37° C per 30’- 50’, e quantificata al FACS secondo il metodo (DCFDA) descritto nella sessione dei Metodi , su neutrofili isolati e /o incubati in rapporto 1:1 con la componente linfocitaria/monocitaria. Potrà essere valutata la regolazione dell’attività ossidativa mediata da cellule e/o fattori solubili, omologhi o eterologhi. La tossicità dei ROS verrà studiata tramite co-culture di linee cellulari podocitarie con cellule nucleate del sangue purificate da pazienti con sindrome nefrosica. La tossicità ‘in vivo’ delle Linee di Ricerca - 33 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 stesse cellule sarà valutata in topi nudi (RICERCA APERTA) Preclinico 2008 Clinicoepidemiologica 2008 osservazionale - 34 - Modulazione farmacologia delle modificazioni strutturali e funzionali delle G.A. Rossi cellule epiteliali Pneumologia bronchiali (BECs) indotte da Haemophilus influenzae non tipizzabile (NTHi). Scopo. Valutare gli effetti dell’ attivazione indotta sulle cellule epiteliali bronchiali (BECs) dallo Haemophilus influenzae non tipizzabile (NTHi), patogeno responsabile di infezioni respiratorie ricorrenti, che aderisce alle BECs tramite il toll-like receptor-2 (TLR-2). Metodi. Cellule appartenenti ad una linea di elementi epiteliali bronchiali normali (BEAS-2B) sono state esposte a lisati proteici di NTHi e, dopo 24 ore, sono stati valutati: a) il contenuto intracellulare di tumor necrosis factor (TNF)-α, l’espressione di TLR-2 e di intercellular adhesion molecule (ICAM)-1 mediante Western Blotting; b) il rilascio di citochine (TNF-α e IL8) mediante saggio ELISA. Risultati. Le BEAS-2B esprimevano costitutivamente ICAM-1 ma non il TLR-2 o il TNF-α. L’esposizione a NTHi (1,6 mg/ml) modificava solo debolmente l’espressione costitutiva di ICAM-1 (che veniva, tuttavia, incrementata stimolando con TNF-α), induceva l'espressione di TLR-2, aumentava le concentrazioni intracellulari di TNF-α e determinava un notevole incremento del rilascio sia di TNF-α che di IL-8. Conclusioni. L’esposizione a NTHi attiva le BECs ad aumentare l’espressione di TLR-2, responsabile dell’adesione dei NTHi, ma anche dello sviluppo di una risposta proinfiammatoria attraverso il rilascio di TNF-α e di IL-8 e l’aumentata espressione di ICAM-1, fenomeni coinvolti nel reclutamento ed adesione/attivazione delle cellule polimorfo nucleate (PMNs). Prosecuzione del progetto. Valutare se l’esposizione a NTHi aumenta l’adesione dei PMNs alle BECs e l’effetto dell’adesione sulla fagocitosi e sull’intracellular killing (RICERCA APERTA). Programma aziendale per la gestione del U. Rosati – CCD e rischio: analisi Servizio Qualità proattiva nelle aree critiche. La sicurezza dei pazienti rappresenta un pre-requisito fondamentale perché l’assistenza possa essere definita effettivamente di buona qualità. Affinché gli interventi per l’individuazione e la prevenzione degli errori siano efficaci è indispensabile poter agire tempestivamente sulla struttura organizzativa, in particolare sulle modalità di gestione delle persone e sull’organizzazione del lavoro nelle varie aree. In questa ottica la gestione del rischio rappresenta uno degli obiettivi fondamentali di questo Istituto. Le tecniche che consentono di identificare precocemente e gestire i settori dell’ospedale a maggiore rischio, data la severità dei pazienti assistiti e/o le caratteristiche delle prestazioni erogate (FMEA - FMECA), rappresentano lo strumento di riferimento per prevenire l’insorgere di errori. Le analisi condotte con queste tecniche, che debbono essere sviluppate da gruppi multiprofessionali e multidisciplinari, forniscono piani di azione per identificare, ridurre e prevenire l’impatto di potenziali fattori di rischio. Come previsto dal Piano Qualità 2008, all’interno dell’Istituto è stata condotta una verifica per Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 individuare i settori prioritari di intervento. A questo riguardo è stato selezionato il Dipartimento Ostetrico Neonatale con l’obiettivo di attuare piani di miglioramento relativamente alle criticità individuate. È stato costituto un gruppo di lavoro multiprofessionale e pluri specialistico (composto da Direzione Sanitaria, Dipartimento dei Servizi Assistenziali, Servizio Qualità, medici, infermiere, e ostetrici delle U.O. di Ostetricia e Ginecologia, Anestesia e Rianimazione, Patologia Neonatale) Con il coordinamento dell’Ufficio Qualità il personale coinvolto ha realizzato un’ analisi delle criticità secondo le modalità FMECA con valutazione dell’Indice di priorità di rischio. Gli esiti dell’indagine hanno evidenziato tra i punti di debolezza :l’integrazione tra le figure professionali appartenenti alle diverse sezioni organizzative del Dipartimento, la gestione di presidi e farmaci per l’emergenza nel blocco operatorio, le modalità di trasferimento e accoglienza della donna dal reparto di degenza alla sala operatoria – sala parto e viceversa. Per risolvere tali problematiche e condividere nuove procedure il gruppo di lavoro ha ritenuto indispensabile la realizzazione di un corso di formazione destinato a tutto il personale medico, infermieristico ed ostetrico interessato del dipartimento che ha avuto luogo in 4 edizioni nei mesi di novembre e dicembre 2008. Nel corso del 2009 verranno poste in essere le verifiche relative all’efficacia degli interventi realizzati. (RICERCA APERTA) Clinicoepidemiologica 2008 sperimentale Valutazione dell’efficacia di adrenalina e soluzione salina ipertonica per via inalatoria nel trattamento della bronchiolite. P. Gianiorio - PS Medicina d’urgenza e Osservazione Tecnologie abilitanti Valutazione mediante risonanza magnetica del danno precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da Scopo dello studio e’ identificare marcatori precoci di danno a livello della cartilagine articolare nei pazienti affetti da AIG. L’obbiettivo di questo progetto è l’impiego di sequenze specifiche di RM e di software dedicati allo studio del danno articolare nelle fasi iniziali della malattia. P. Tomà - Radiologia Sono stai condotti 24 esami con valutazione della cartilagine articolare a livello del polso in pazienti affetti da AIG, utilizzando piano di scansione sagittale passante per radio-lunatocapitato-III metacarpo. Lo studio e’ stato condotto tramite protocollo standardizzato sul polso con bobina flex small sense. 2008 Il protocollo di studio è stato sottoposta a valutazione da parte dell’AIFA Al momento non è ancora possibile prevedere i tempi di inizio dello studio. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 35 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 artrite idiopatica giovanile. Le sequenze per lo studio della cartilagine comprendono : 1. Sagittal T1-weighted Gradient Echo of third finger 2. T2 mapping sequence, same slice as Gradient Echo (T2 mapping con sequenza TSE MultiTE (TR 1000, TE16,28,40,55,70,85) 3. 0.2 cc/kg i.v. Magnevist® injection 4. 90 minutes wait, 10 min wrist bending 5. Wrist localizer 6. Sagittal T1-weighted Gradient Echo of third finger 7. dGEMRIC sequence, same slice as Gradient Echo [dGEMRIC con sequenza Multi IR(TSE Multi IR, TR 2400, TE80; TI:50,80,180,350,700,1400,2200)] Sono state quindi create, grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano presso IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, le mappe colorimetriche dei valori di T2 e del T1 dopo mdc (tecnica GEMRIC) ed e’ stata fatta una iniziale valutazione comparativa qualitativa in relazione ai dati clinici. Ad una preliminare valutazione dei risultati : -Le mappe colorimetriche sono risultate differenti tra polso sano (controllo sano) e patologici -Su un campione random di pazienti con diversa durata di malattia abbiamo osservato una tendenza ad alterazione dei valori della mappa colorimetrica nei pazienti che presentavano una concomitante riduzione dello spessore cartilagine alla valutazione radiografica (utilizzando come riferimento il Poznansky score). L’obiettivo finale del progetto e’ identificare alterazioni precoci della cartilagine articolare, nei pazienti con breve durata di malattia e con radiografia negativa. A tal fine e’ in corso la valutazione da parte del comitato etico di uno studio, nell’ambito di questo progetto, per l’arruolamento di pazienti “sani” in modo da creare una raccolta di dati di controllo di bambini sani che eseguono RM con mdc per altre motivazioni cliniche e che non presentano coinvolgimento del polso, per la creazione di mappe di normalità della cartilagine articolare per età e sesso, tenuto conto che lo spessore della cartilagine varia con l’età. La raccolta di dati di controllo ci permetterà di valutare la capacità della tecnica di cogliere le differenze tra sano e patologico. Inoltre verrà valutata l’evoluzione delle alterazioni della mappa evidenziate tramite confronto con il controllo sano, in modo da verificarne il valore predittivo dell’outcome di malattia e la loro capacità di monitorare la progressione di malattia nel follow-up. (RICERCA APERTA) Tecnologie abilitanti - 36 - 2008 Whole Body MRI: fattibilità, applicazioni e valutazione dell’efficacia nelle La tecnica Whole Body MRI permette una valutazione di tutto il corpo in un tempo molto breve. Si tratta di una tecnica sensibile, non irradiante. Nuovi campi di applicazione sono le P. Tomà - Radiologia malattie infiammatorie muscolo-scheletriche. Scopi dello studio – Fattibilità Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 patologie osteolitiche multifocali. Ottimizzazione dei parametri tecnici Valutazione della sensibilità diagnostica vs scintigrafia trifasica (gold standard) – Definizione dei protocolli clinico radiologici post WBMRI per l’acquisizione di pattern specifici di malattia Sono stati condotti un totale di 66 esami whole body STIR nell’ambito delle patologie ematooncologiche e reumatiche. – – Su un totale di 53 esami condotti tra il 2007 e il 2008 è stata fatta una iniziale valutazione della riproducibilità e concordanza della WB-MRI tra due lettori indipendenti in termini di identificazione e tipizzazione delle lesioni. Gli esami sono stati condotti con tecnica WB-MRI (Body coil, TSE-STIR sequence: TR2500, TE60, TI150, slice thickness 5 mm, gap1) acquisita per piano coronale e sagittale. Gli studi MRI sono stati letti indipendentemente da due radiologi in accordo a un protocollo di lettura analitico e standardizzato che considerava anormali iperintensità a carico dello scheletro, dei tessuti molli, dei parenchimi ed eventuali linfoadenomegalie. Il coefficiente di concordanza di Cohen per la presenza /assenza di anormali iperintensità e’ risultato quasi perfetto (>0.8-1) per quanto riguarda scheletro e tessuti molli di arto superiore, pelvi, arto inferiore, colonna e parenchimi, sostanziale (>0.6-0.8) a livello di teca, clavicole, sterno, costole e scapole; sufficiente (>0.21-0.4) a livello della colonna cervicale e scarso (0.01-0.2) per quanto riguarda la valutazione della presenza di eventuali linfoadenomegalie. La concordanza tra i due lettori relativa alla classificazione della anormalità di segnale in termini di estensione e intensità di segnale è risultata sostanziale (>0.6-0.8). Il progetto prevede un ulteriore fase di validazione della sequenza total body STIR con valutazione della concordanza intraosservatore e interosservatore (incrementando il numero dei lettori a 3). Inoltre , grazie all’aggiornamento previsto nel corso del 2009 del software dell’attuale scanner RM, verrà implementata la tecnica per lo studio total body con sequenza DWIBS o “diffusionweighted whole-body imaging with background body signal suppression” che permetterà l’acquisizione volumetrica di immagini diffusione-pesate dell’intero corpo, tale sequenza verrà introdotta nell’attuale protocollo total body per lo studio della patologia multifocale oncoematologica, infettiva e reumatica. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 37 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 LINEA DI RICERCA n. 3 IMMUNOLOGIA E REUMATOLOGIA Coordinatori: Lorenzo Moretta, Alberto Martini, Vito Pistoia. INTRODUZIONE Questa linea di ricerca comprende le attività di 3 Unità Operative: • LABORATORIO DI IMMUNOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE • PEDIATRIA II - REUMATOLOGIA • LABORATORIO DI ONCOLOGIA i cui progetti vengono presentati di seguito. Obiettivo di questa linea è lo sviluppo di ricerche traslazionali e cliniche su base immunologica con il fine ultimo di meglio conoscere i meccanismi patogenetici di tumori, malattie autoimmuni ed in fezioni e mettere a punto di conseguenza nuovi test diagnostici e approcci terapeutici. Come risulta dalle sintesi sotto elencate, i progetti riguardano l’immunologia dei tumori pediatrici, la patogenesi delle malattie autoimmuni pediatriche con enfasi su quelle reumatologiche e lo studio di patologie rare come sindromi auto-infiammatorie e sindrome da attivazione macrofagica. - 38 - Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Tipologia progetto Preclinico Preclinico Anno inizio 2004 2004 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Titolo Responsabile ESITO RICERCA 2008 Progetto/Struttura afferente I. Prigione – Laboratorio Oncologia Abbiamo dimostrato che cellule primarie metastatiche di NB isolate dal midollo osseo dei pazienti esprimono il recettore chemochinico CXCR5 e migrano in vitro in risposta al ligando specifico CXCL13. Lo studio dell’asse CXCL13/CXCR5 è stato reso possibile dal fatto che alcune linee di neuroblastoma esprimevano CXCR5 e che tale recettore era funzionale. Sono stati identificati numerosi altri recettori per chemochine presenti su cellule tumorali primarie ma non su linee cellulari, la cui caratterizzazione funzionale è stata impossibile. Pertanto i risultati di questo studio da una parte delineano un nuovo meccanismo per spiegare il tropismo delle metastasi di NB al midollo osseo, dall’altro non escludono il coinvolgimento di ulteriori recettori chemochinici (Airoldi I. et al, Cancer Immunol Immunother 57: 541, 2008). (RICERCA CHIUSA) Studio del ruolo di IL12Rbeta 2 nel controllo della proliferazione ed espansione delle cellule B I. Airoldi – Laboratorio Oncologia Abbiamo recentemente dimostrato che le plasmacellule neoplastiche da pazienti con mieloma multiplo (MM) (utilizzato come modello di neoplasia linfoide derivante dagli stadi terminali della differenziazione B) esprimono costitutivamente IL-12Rβ2, comportandosi in maniera difforme dalle altre neoplasie B. IL-12Rβ2, pur essendo down-regolato nelle plasmacellule MM rispetto alle controparti normali (plasmablasti e plasmacellule), in seguito ad interazione con IL-12 induce l’attivazione di un potente programma anti-angiogenico “classico” caratterizzato dall’up-regolazione di IFN-γ e CXCL10. IL-12 umana inibisce significativamente la crescita in topi SCID di una linea MM (H929) umano esprimente costitutivamente IL-12Rβ2. Questi risultati hanno valore traslazionale e identificano IL12Rβ2 come un nuovo potenziale target terapeutico (Airoldi I et al, Blood 112: 750, 2008). (RICERCA CHIUSA) Abbiamo isolato un nuovo anticorpo monoclonale (DF200) in grado di riconoscere diversi recettori KIR2D, tra i quali KIR2DS5. Abbiamo dimostrato che KIR2DS5 è presente su sottopopolazioni di cellule NK isolate da sangue periferico. Analizzando cloni NK KIR2DS5+ C. Bottino – ottenuti in vitro, abbiamo dimostrato per la prima volta che KIR2DS5 è funzionale in queste Laboratorio Immunologia Clinica cellule, in quanto induce sia citotossicità sia produzione di IFNγ. Inoltre abbiamo stabilito che e Sperimentale KIR2DS5 si associa alla proteina adattatrice DAP12. Rimane ancora ignota la natura del ligando di KIR2DS5. La proteina di fusione KIR2DS5-Ig, infatti, non sembra riconoscere alcun allele HLA-C (Della Chiesa M. et al. Eur J Immunol 2008). (RICERCA CHIUSA) Immunobiologia del neuroblastoma Preclinico 2005 Identificazione e caratterizzazione molecole di recettori e corecettori espressi dalle cellule NK e dei loro ligandi Preclinico 2005 Produzione di anticorpi C. Bottino – Il 2B4 è un co-recettore attivatorio delle cellule NK coinvolto nella lisi di cellule B infettate da ricombinanti umani contro il Laboratorio EBV. Abbiamo selezionato anticorpi ricombinanti umani scFvs che riconoscono il 2B4 in co-recettore 2B4 Immunologia Clinica forma denaturata o, a bassa affinità, in forma nativa. Abbiamo utilizzato la tecnica di "phage Linee di Ricerca - 39 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 e sperimentale Preclinico Preclinico Preclinico - 40 - 2005 2005 2006 display library" e lo screening delle librerie è stato fatto sulla molecola ricombinante 2B4 e su una linea cellulare NK. (RICERCA CHIUSA) Ruolo delle cellule NK allo reattive nel trapianto di midollo aploidentico Abbiamo valutato 21 casi di pazienti pediatrici affetti da leucemia che hanno ricevuto aploTCSE da donatore potenzialmente NK alloreattivo. Mediante citofluorimetria e utilizzando un ampio pannello di mAb anti-KIR, è stato possibile identificare con precisione la sottopopolazione NK alloreattiva nel donatore e valutarla poi in termini quantitativi e L. Moretta– qualitativi nel ricevente a tempi diversi dopo il trapianto. L’analisi ha dimostrato che linfociti Laboratorio NK alloreattivi persistono per tempi lunghi post-trapianto e ciò correla con la presenza di un’ Immunologia Clinica elevata attività citotossica contro la leucemia. Si è osservato inoltre che le ALL e sperimentale presentavano un decorso clinico più favorevole. Abbiamo infine acquisito nuove conoscenze sulle interazioni molecolari che regolano la capacità dei linfociti NK di uccidere blasti leucemici e sui criteri per selezionare donatori ottimali di cellule staminali emopoietiche (Pende et al. Blood. 2008; Spaggiari et al. Blood 2008; Moretta et al. Immunology Rev 2008; Uccelli et al. Nat Rev Immunol 2008). (RICERCA CHIUSA) Studio delle cellule NK isolate dalla decidua Abbiamo studiato le interazioni tra le cellule del trofoblasto e cellule NK della decidua (dNK). L’analisi citofluorimetrica ha permesso di rilevare la presenza sulla superficie del trofoblasto L. Moretta– di ligandi per NKp44, DNAM e NKG2D, recettori attivatori delle cellule NK. Abbiamo evidenziato come l’interazione tra trofoblasto e dNK possa indurre la produzione da parte Laboratorio Immunologia Clinica delle dNK di IL8, VEGF, SDF-1 e IP-10, fattori coinvolti in funzioni importanti per il e sperimentale mantenimento della gravidanza quali ad esempio la formazione di nuovi vasi. I nostri dati permettono di comprendere meglio il delicato, ma necessario, equilibrio che s’instaura tra la madre e il feto durante la gravidanza (Vacca et al, Int Immunol. 2008) (RICERCA CHIUSA) Caratterizzazione immunologica delle cellule neoplastiche nelle malattie linfoproliferative della linea B e nel neuroblastoma e sviluppo di nuove strategie V. Pistoia – Laboratorio Oncologia Il recettore della fractalchina (CX3CR1) è espresso sulle principali sottopopolazioni di linfociti B normali, cioè cellule naive, memory e del centro germinativo (GC). Tuttavia CX3CR1 è funzionale in test di chemiotassi in risposta a fractalchina (CX3CL1) soltanto nel subset B GC: questo dato è di grande interesse perché configura CX3CL1 come la prima chemochina capace di stimolare la migrazione delle cellule B GC appena isolate, naturalmente prone all’apoptosi. Studi di trasduzione del segnale hanno dimostrato il coinvolgimento delle vie PI3K e Src nella migrazione dei linfociti B GC indotta da CX3CL1. Poiché circa la metà di queste ultime cellule esprime CX3CR1 è stata condotta una dettagliata caratterizzazione immunofenotipica delle cellule B GC esprimenti CX3CL1, dimostrando che tale frazione cellulare è priva di centroblasti ed arricchita in cellule naive recentemente attivate dall’antigene che hanno avuto accesso solo recentemente al GC. (RICERCA CHIUSA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Preclinico Preclinico Preclinico 2006 2007 2007 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Nell’anno trascorso è stato condotto uno studio comparativo di liposomi clinical grade con preparazioni lisosomiali home made nei modelli di tumori sperimentali sopra menzionati. Entrambe le formulazioni hanno dimostrato significativa efficacia in modelli di neuroblastoma (NB), carcinoma ovarico e polmonare (Pastorino F et al, Clin Cancer Res 14: 7320, 2008). Abbiamo inoltre dimostrato che l’attività anti-NB del bortezomib (un inibitore selettivo del proteasoma 26S) da noi documentata precedentemente viene potenziata dall’associazione con il farmaco pro-apoptotico fenretinide (Pagnan G et al, Clin Cancer Res, in press). (RICERCA CHIUSA) Sviluppo di terapie innovative per tumori solidi pediatrici, con particolare riferimento al neuroblastoma M. Ponzoni – Laboratorio di Oncologia Caratterizzazione dell' espressione e della funzione di NTB-A nei linfociti B NTBA è una molecola transmembranaria, a funzione attivatoria co-recettoriale in cellule NK e T. Abbiamo valutato in citofluorimetria l’espressione di NTBA a livello delle diverse C. Bottino – sottopopolazioni di linfociti B isolate dal sangue periferico di donatori sani. NTBA è espresso Laboratorio su tutte le sottopopolazioni di linfociti B in modo omogeneo, fatta eccezione per un subset di Immunologia Clinica linfociti B transitional che è caratterizzato da un’aumentata espressione (NTBAhigh). Stiamo e Sperimentale ora valutando il ruolo di tale molecola nella fisiologia dei linfociti B e la sua espressione in linfociti B neoplastici. (RICERCA APERTA) Effetti clinici e biologici del trattamento con IL-1 receptor antagonist (anakinra) nella sindrome cinca e nella forma sistemica di artrite idiopatica giovanile M. Gattorno – Pediatria II Reumatologia 22 pazienti con AIG sistemica e 7 pazienti (2 F, 5 M) con CINCA sono stati trattati con Anakinra (dosaggio iniziale: 1-2 mg/kg/die s.c.) e seguiti longitudinalmente. La durata media di malattia dei pazienti con AIG sistemica è stata di 3.2 anni. Sei pazienti CINCA avevano una mutazione del gene CIAS1. Dati clinici e di laboratorio sono stati raccolti per tutti i pazienti prima del trattamento e dopo 1 e 2 settimane e dopo 1 mese. Campioni biologici sono stati raccolti prima e dopo una settimana di trattamento. I monociti sono stati isolati dal sangue periferico, arricchiti tramite aderenza ed attivati con 1 μg/ml di LPS per 4 or con o senza stimolazione con ATP esogena. E’ stata quindi analizzata l’ IL-1ß intracellulare e secreta, tramite metodica western blot. Risultati: All’inizio dello studio, i pazienti con AIG sistemica mostravano artrite (22/22, media del numero di articolazioni colpite 9.3, range 2-55), febbre (17/22) e rash (11/22). I pazienti CINCA presentavano quotidianamente rash orticarioide (6/7), artrite (4/7) e cefalea (2/7). Una severa leucocitosi, un aumento delle proteine di fase acuta e gradi variabili di anemia ipocromica sono stati osservati in tutti i pazienti inclusi nello studio. Dopo una settimana di trattamento 5/6 pazienti CINCA e 10/22 pazienti con AIG sistemica hanno mostrato un drammatico miglioramento dei parametri clinici e di laboratorio, con una completa normalizzazione. I monociti di pazienti CINCA mostravano, rispetto ai controlli sani, una secrezione massiva di IL-1βdopo stimolazione con LPS, che è stata drammaticamente diminuita dopo una settimana di trattamento. La stessa secrezione massiva di IL1-β dopo stimolazione con LPS non è stata osservata nei pazienti con AIG sistemica. Dopo un followup medio di 10 mesi(range 7-13) tutti i pazienti CINCA sono ancora in trattamento con un Linee di Ricerca - 41 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 persistente eccellente controllo delle manifestazioni cliniche e di laboratorio. Il follow-up medio dei pazienti con AIG sistemica è di 14 mesi (range 6-24). 10/22 pazienti con AIG sistemica presentavano una eccellente risposta al trattamento che portava alla sospensione dello steroide. 12 pazienti presentavano una risposta incompleta o assente. La risposta al trattamento con Anakinra identifica due sottogruppi di malattia evidenziando possibile differenze nei meccanismi patogenetici responsabili di questa sindrome. Pubblicazioni relative: Gattorno M, Tassi S, Carta S, Delfino L, Ferlito F, Pelagatti MA, D'Osualdo A, Buoncompagni A, Alpigiani MG, Alessio M, Martini A, Rubartelli A. Pattern of interleukin-1beta secretion in response to lipopolysaccharide and ATP before and after interleukin-1 blockade in patients with CIAS1 mutations. Arthritis Rheum. 2007 Sep;56(9):3138-48. Gattorno M, Piccini A, Lasigliè D, Tassi S, Brisca G, Carta S, Delfino L, Ferlito F, Pelagatti MA, Caroli F, Buoncompagni A, Viola S, Loy A, Sironi M, Vecchi A, Ravelli A, Martini A, Rubartelli A.The pattern of response to anti-interleukin-1 treatment distinguishes two subsets of patients with systemic-onset juvenile idiopathic arthritis. Arthritis Rheum. 2008 May;58(5):1505-15. (RICERCA CHIUSA) Preclinico Preclinico - 42 - 2007 In questa linea di ricerca stiamo valutando la presenza di ligandi solubili per diversi recettori attivatori (NKp46, NKp30 e NKp44) e per il recettore inibitorio IRp60 espressi dalle cellule NK. Per questo scopo alcune linee cellulari tumorali sono state coltivate in terreno sintetico Identificazione di ligandi C. Cantoni privo di proteine e i sovranatanti di coltura utilizzati in un test ELISA per rilevare la presenza solubili per recettori Laboratorio di ligandi solubili mediante l’utilizzo di recettori chimerici (NKp46Fc, NKp30Fc, NKp44Fc). attivatori o inibitori espressi Immunologia Clinica Dati preliminari suggeriscono la positività del recettore chimerico NKp44Fc su alcuni da cellule NK e Sperimentale sovranatanti di coltura; a tale proposito abbiamo effettuato alcuni esperimenti preliminari per analizzare e identificare le proteine contenute nei sovranatanti mediante spettrometria di massa. (RICERCA APERTA) 2007 Abbiamo analizzato l’espressione di B7-H3 in “small round cell tumors”, dimostrando come la presenza/assenza di questo marcatore sia utile nella diagnosi differenziale di questo gruppo di tumori. Abbiamo inoltre messo in evidenza la correlazione tra elevata espressione di B7-H3 da parte di cellule di neuroblastoma e maggior rischio di recidive (Gregorio A et al, C. Bottino Histopathology. 2008) Laboratorio Stiamo analizzando il profilo proteico di varie neoplasie, tra cui il neuroblastoma. Utilizzando Immunologia Clinica varie tecnologie (spettrometri di massa e sistemi cromatografici di ultima generazione) e e Sperimentale tecniche di laboratorio (librerie peptidiche e bioorthogonal click chemistry) stiamo caratterizzando complessi pannelli di proteine di membrana che, grazie a software dedicati, saranno classificate in base a funzione e localizzazione. Confronteremo i profili proteici ottenuti dai vari tipi cellulari al fine di identificare molecole ristrette o associate a particolari tipi cellulari quali ad esempio le cellule staminali del cancro. (RICERCA APERTA) Identificazione di nuovi marcatori molecolari di tumori e malattie autoimmuni Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Preclinico Preclinico Preclinico Relazione Clinico – Scientifica 2008 2007 A. Puccetti Patogenesi della celiachia e Laboratorio della pancreatite cronica Immunologia Clinica autoimmune. e Sperimentale Abbiamo identificato nel rotavirus l’agente scatenante responsabile dello scatenamento della malattia celiaca. In particolare è stata identificata una proteina detta VP7 contro la quale solo i soggetti affetti da celiachia ma non i soggetti sani presentano anticorpi. Inoltre abbiamo dimostrato che esiste un nesso causale fra l’infezione da Helycobacter pilori e la patogenesi della pancreatite cronica autoimmune, una rara malattia del pancreas spesso confusa con il tumore del pancreas. (RICERCA CHIUSA) 2007 Recettore di membrana NAG-2 e sclerodermia A. Puccetti Laboratorio Immunologia Clinica e Sperimentale Abbiamo generato mediante immortalizzazione dei linfociti B con il virus EBV un anticorpo monoclinale umano che riconosce il recettore NAG-2 ma è privo di attività funzionale. Tale anticorpo potrebbe avere una possibile applicazione nella terapia della sclerodermia dove non ci sono terapie biologiche attualmente efficaci. (RICERCA CHIUSA) Ruolo delle cellule b nella patogenesi dell'artrite idiopatica giovanile I linfociti B giocano un ruolo fondamentale nella patogenesi di molte patologie infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide, sia attraverso la produzione di auto-anticorpi sia funzionando da cellule presentanti l’antigene ai linfociti T. In questo progetto abbiamo caratterizzato il fenotipo delle sottopopolazioni di linfociti B presenti nel liquido sinoviale e nel sangue periferico di pazienti affetti da artrite giovanile idiomatica (AGI) e di controlli sani. Un’analisi citofluorimetrica delle sottopopolazioni di linfociti B è stata condotta su 25 campioni di sangue periferico e liquido sinoviale di pazienti e su 20 controlli paragonabili per età. La frequenza delle cellule secernenti immunoglobuline è stata valutata mediante saggio ELISPOT, e un’analisi immunoistochimica è stata eseguita sul tessuto sinoviale di tre pazienti affetti da AGI. Risultati. Nel liquido sinoviale di pazienti affetti da AGI abbiamo osservato un arricchimento dei linfociti B della memoria positivi per IgG e IgA. Quest’espansione comprende sia cellule positive che negative per CD27, marcatore che identifica nel sangue periferico la maggior A. Martini – Clinica II parte dei linfociti B della memoria. La sottopopolazione dei linfociti B memoria esprimenti IgM e dei linfociti B naive non è espansa nel liquido sinoviale rispetto al sangue periferico. Reumatologia La frequenza di plasma cellule è significativamente più elevata nel liquido sinoviale rispetto al compartimento del sangue periferico. A livello del tessuto sinoviale abbiamo evidenziato aggregati linfoidi non follicolari, caratterizzati dalla presenza di cellule CD138+. Infine i linfociti B transitional, cellule B immature recentemente migranti dal midollo osseo erano significativamente aumentate nel sangue periferico dei pazienti rispetto ai controlli. A livello di espressione di recettori per chemochine, CCR5, CCR8, CXCR2 e CXCR3 sono aumentate a livello dei linfociti B della memoria CD27+ e CD27- nel compartimento sinoviale, rispetto al periferico mentre l’espression di CCR6, CCR7 e CXCR5 è significativamente diminuita nel liquido sinoviale rispetto ai controlli. Inoltre abbiamo osservato un aumento dell’espressione della molecola CD86 a livello dei linfociti B del liquido sinoviale. Conclusioni Questo è il primo studio in cui viene osservata un’espansione dei linfociti B switch memory e 2007 Linee di Ricerca - 43 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 di plasma cellule nel liquido sinoviale di pazienti affetti da AGI. Una parte della sottopopolazione di switch memory non esprime il marcatore superficiale CD27, mentre tutta la sottopopolazione delle cellule della memoria presentano alti livelli di espressione della molecola CD86, suggerendo un potenziale coinvolgimento nella presentazione dell’antigene ai linfociti T. (RICERCA CHIUSA) Clinico Epidemiolo gico 2007 Osservazionale Preclinico - 44 - 2008 Validazione dei criteri diagnostici preliminari della A. Ravelli – sindrome da attivazione Pediatria II macrofagica nell'artrite Reumatologia idiopatica giovanile sistemica Ruolo dell’immunità innata nella regolazione dei linfociti B nell’artrite idiopatica giovanile La sindrome da attivazione macrofagica (MAS) è complicanza temibile e potenzialmente letale che può interessare i pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile ad esordio sistemico (S-JIA). Nel corso degli anni sono stati elaborati dei criteri diagnostici della MAS nella S-JIA. Lo studio si propone di validare questi criteri attraverso il metodo Delphi. Nella prima fase dello studio sono state identificate le variabili cliniche, laboratoristiche e istopatologiche considerate più idonee ad essere incluse nei criteri diagnostici. Le variabili sono state selezionate da diversi esperti mondiali in ambito reumatologico attraverso questionari. Successivamente ai medesimi esperti verrà chiesto di classificare le variabili secondo l’ordine di importanza. I dati verranno raccolti attraverso dei questionari inviati ai centri che vantano la maggiore esperienza nello studio della MAS. Ad ogni centro verrà chiesto di raccogliere un egual numero di casi di MAS e di S-JIA in fase attiva di malattia, in modo da poter confrontare gli episodi di MAS con condizioni cliniche potenzialmente confondenti (ad esempio casi di S-JIA in fase attiva senza MAS). I dati raccolti verranno successivamente sottoposti ad analisi statistica. I criteri così elaborati verranno infine sottoposti all’attenzione di una consensus conference internazionale, composta da numerosi esperti in reumatologia pediatrica. In questo modo verranno selezionati i criteri diagnostici in base alla percentuale di consenso raccolta. (RICERCA APERTA) I meccanismi cellulari e molecolari responsabili di una generazione, costante nel tempo, di plasma cellule autoreattive non sono ancora del tutto noti. Alla base di una risposta B autoreattiva si possono identificare due principali difetti: 1) alterazioni nei segnali di sopravvivenza dei linfociti B durante le fasi di maturazione centrale e periferica e 2) alterazioni nei segnali di attivazione delle cellule B mature. Recentemente è stato osservato che tra i segnali coinvolti nella regolazione della proliferazione e della differenziazione in plasma cellule dei linfociti B i recettori di tipo Toll (TLRs) giocano un ruolo molto importante. A. Martini – Clinica II I TLRs sono recettori responsabili del riconoscimento di prodotti microbici in grado di attivare Reumatologia l’immunità innata in modo da generare una prima difesa contro un’infezione. Un'altra famiglia di recettori che è stata vista essere importante nella regolazione sia della risposta immunitaria innata che adattativa è rappresentata da recettori specifici per il riconoscimento di strutture molecolari associate al danno tissutale, chiamati DAMPs. In corso di infiammazione un secondo messaggero rilasciato dai tessuti in seguito a necorsi è l’ATP. Quest’ultimo ha una funzione pro-infiammatoria, attivando i recettori purinergici, chiamati P2, espressi su molteplici tipi cellulari. Studi preliminari del nostro laboratorio hanno permesso di evidenziare un meccanismo importante di regolazione dell’attivazione dei Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 linfociti B attraverso la produzione autocrina di ATP in seguito a stimolazione con agonisti dei TLRs. L’utilizzo di antagonisti selettivi dei recettori P2 ha permesso l’inibizione dell’attivazione dei linfociti B in vitro. Il progetto di ricerca sarà sviluppato attraverso i seguenti punti: 1)Caratterizzazione dei recettori purinergici e del loro ruolo nell’attivazione dei linfociti B umani isolati dal sangue periferico di pazienti affetti da AGI Studi preliminari del nostro laboratorio hanno evidenziato che i linfociti B sia naive che memoria, isolati dal sangue periferico di donatori sani, in seguito a stimolazione con agonisti dei TLRs sintetizzano ATP, e lo rilasciano nel liquido extracellulare. L’ATP secreto si lega a livello dei recettori P2 presenti sui linfociti B ed in modo autocrino e paracrino, agisce da costimolo per i linfociti B, sia in termini di proliferazione che differenziamento a plasma cellule. In questa parte del progetto isoleremo i linfociti B naive (CD19+CD27-IgM+IgD+), switch memory (CD19+CD27+IgG+IgA+) e IgM memory (CD19+CD27+IgM+) dal sangue periferico di controlli sani e pazienti affetti da AGI e valuteremo l’espressione dei recettori P2 e dei TLRs mediante RT-PCR. Le sottopopolazioni di linfociti B isolate saranno stimolate in vitro con agonisti dei TLRs e la produzione di ATP sarà valutata con un saggio standard che utilizza la luciferasi. In parallelo valuteremo sui linfociti B isolati il flusso di calcio dopo stimolazione con agonisti dei TLRs. L’attivazione dei linfociti B misurata come proliferazione e differenziamento a plasma cellule sarà analizzata in presenza di antagonisti specifici dei recettori P2. 2) L’ATP come mediatore infiammatorio nel liquido sinoviale dei pazienti affetti da AGI E’ ormai noto che il liquido sinoviale di pazienti affetti da artrite reumatoide è ricco di ATP, rilasciato sia da linfociti attivati, che da cellule necrotiche. L’ATP si lega ad un recettore di membrana P2X7 presente su molteplici tipi cellulari. Il legame dell’ATP con il suo recettore determina l’attivazione di proteasi di membrana che in seguito all’attivazione tagliano la porzione extracellulare di alcune molecole superficiali tra cui il CD62L ed il CD27. Considerata l’espansione delle cellule B della memoria CD27- analizzeremo i livelli di ATP e di CD27 solubile nel liquido sinoviale dei pazienti affetti da AGI. I linfociti B CD27- e + saranno isolati dal sangue periferico dei pazienti e dei controlli e sarà valutata la loro responsività alla stimolazione via TLRs, via BCR e CD40L. (RICERCA APERTA) Preclinico 2008 Il progetto si è sviluppato in due fasi: 1. Sistema miniaturizzato ed automatizzato in piastre a 1536 wells. 2. Applicazione allo screening della immunità cellulare in soggetti adulti e Diagnostica pediatrica della F. Manca pediatrici. Abbiamo utilizzati sistemi robotizzati per piastre a 1536 pozzetti, con pannelli di immunità cellulare specifica Laboratorio proteine e peptidi antigenici (Clin Vacc Imm 08). Piastre con peptidi di HIV sono in uso in sistemi miniaturizzati e Immunologia Clinica all’Ospedale Bambin Gesù, Roma e al Karolinska Institut, Stoccolma (Vaccino HIV high throughput. e Sperimentale pediatrico). Piastre simili sono in uso per screenare linfociti da soggetti HIV+ forniti da Inst. Human Virology, Baltimore (J Imm Meth 07). Piastre con antigeni CMV ed EBV sono in uso per definire la risposta linfocitaria (Cytom 08) in donatori disponibili per linfoaferesi per Linee di Ricerca - 45 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 allestire una banca di linfociti T virus destinati a pazienti pediatrici immunocompromessi (coll. Centro Trasf. Gaslini, Prog. Finalizz. Min. Salute 2009) (J Immunoth, Ex Haemat 08). (RICERCA APERTA) Preclinico 2008 La sindrome PFAPA: M. Gattorno – aspetti clinici e terapeutici e Pediatria II caratterizzazione immunoReumatologia istochimica. Cellule tumorali isolate da pazienti affetti da glioblastoma sono state coltivate in vitro in condizioni di staminalità. Abbiamo dimostrato che tali cellule possiedono le caratteristiche di cellule staminali del cancro (CSC) e che sono suscettibili alla lisi mediata da cellule NK autologhe attivate. Le CSC, infatti, esprimono vari ligandi per recettori attivatori NK e in particolare PVR e Nectin-2, ligandi di DNAM-1 (Castriconi et al, J. Immunol, in press). C. Bottino Stiamo analizzando il crosstalk fra cellule NK e macrofagi. I primi risultati hanno evidenziato Laboratorio Immunologia Clinica che le popolazioni polarizzate di macrofagi M1 e M2 esprimono ligandi per recettori attivatori NK e anche buoni livelli di molecole HLA-I. Queste ultime, sia in un sistema autologo che e Sperimentale allogenico KIR-matched, proteggono i macrofagi dalla lisi NK-mediata. Tuttavia il contatto fra cellule NK e macrofagi di tipo M1 (ma non di tipo M2) è in grado di attivare le cellule NK stimolandone la produzione di IFNγ e inducendone l’espressione in superficie di markers di attivazione quali CD69 e CD25. (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiolo gico 2008 Osservazio nale Risposta immunitaria NK e microambiente tumorale. Clinico Epidemiolo 2008 gico Studio dell’evoluzione a A. Ravelli – lungo termine delle Miositi Pediatria II Infiammatorie Idiopatiche in Reumatologia - 46 - La sindrome PFAPA (febbre periodica, aftosi orale, faringite e linfadenite) è una forma infiammatoria periodica su base non-infettiva caratterizzata da improvviso rialzo febbrile, stomatite aftosa, faringite e linfoadenopatia laterocervicale.Tale sindrome appartiene al novero delle cosiddette sindromi autoinfiammatorie, anche se al momento non è nota una precisa causa genetica. Nel primo anno della ricerca è stato raccolto il materiale tessutale, previo consenso informato, proveniente dall’intervento di tonsillectomia di 6 pazienti con PFAPA e 8 pazienti con tonsilliti recidivanti (controllo di malattia). Il materiale, costituito dalle tonsille palatine del paziente, distinte per sede viene fatto pervenire intero, senza alcuna manipolazione, né fissativi. Dal materiale pervenuto, si allestiscono i preparati citologici per apposizione. Una aliquota di entrambi i campioni viene criopreservata in bio-banca e viene effettuata estrazione del DNA. Il restante materiale viene fissato in formalina tamponata al 10% ed incluso in toto in paraffina. L’aliquota speculare al campione criopreservato viene preparata ed utilizzata per lo studio istologico: le sezioni istologiche vengono colorate con E-E e vengono effettuate reazioni immunoistochimiche per CD3, CD20, CD21, CD30, CD68 (KB1), citocheratine, LMP, BCI2, BCI6, MIB1. Una aliquota viene crioconservata per il futuro esame citofluorimetrico. L’analisi immunoistochimica, immunologica e molecolare verrà effettuata al completamento della raccolta dei campioni (si prevedono almeno 10 pazienti per tipo). (RICERCA APERTA) Lo studio ha coinvolto 490 pazienti provenienti da 5 diversi paesi (Argentina, Brasile,Italia, Messico, Regno Unito), affetti da Dematomiosite Giovanile,(secondo criteri di Bohan & Peter) esordita prima del 18° anno di vita e ad almeno 2 anni dall’esordio di malattia, che Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Osservazio nale Relazione Clinico – Scientifica 2008 età pediatrica. doveva essere, per inclusione, successivo al 1980, Lo scopo dello studio, di tipo osservazionale, consisteva nel valutare l’evoluzione a lungo termine di una casistica multicentrica e multinazionale di pazienti analizzando, tramite metodiche standardizzate, i vari aspetti coinvolti dalla malattia. Lo studio si articolava in 3 fasi: I)Raccolta dei dati Retrospettivi: caratteristiche d’esordio della malattia, tipo di decorso, terapie effettuate, II)Valutazione clinica,alla visita di follow-up, di: forza muscolare, attività di malattia, complicanze, capacità funzionale e qualità della vita (mediante questionario CHAQ e CHQ sottoposto al paziente e/o ai genitori), III) Valutazione del Danno cumulativo. Risultati: Dei 490 pazienti inclusi nello studio,(di cui 52 seguiti presso IGG), 392 (80%) sono stati anche valutati mediante una visita trasversale di follow-up. I risultati emersi dall’analisi dei dati raccolti si sono mostrati omogenei con i dati epidemiologici presenti in letteratura, con una maggiore prevalenza della patologia nei soggetti di sesso femminile (rapporto M:F=1:2), e un’età all’esordio tra 5-9 anni nel 52,7% dei casi ed una mortalità intorno al 2-3%. Per quanto concerne l’analisi dei dati restrospettivi, l’85 % dei pazienti ha presentato debolezza muscolare all’esordio, e manifestazioni cutanee si sono associate in oltre il 70% dei pazienti. Alla valutazione trasversale i risultati emersi dall’analisi dei dati indicano che il 50-60% dei pazienti aveva normale forza muscolare e solo il 50 % normale abilità funzionale; nel 5060% dei casi i pazienti presentavano segni di persistente attività di malattia, in particolare a carico dei distretti cutaneo e muscolare. Circa due terzi dei pazienti presentava inoltre danno a carico di almeno un organo/apparato , con particolare coinvolgimento della cute (atrofia, esiti cicatriziali..). In una percentuale molto esigua dei casi la valutazione della qualità di vita ha rivelato un importante scadimento del benessere fisico o psico-sociale, risultato sicuramente confortante, che indica una notevole capacità di adattamento all’impatto della malattia cronica sulla vita quotidiana da parte dei bambini e adolescenti con MII e delle loro famiglie. E’ stata inoltre eseguita un’analisi univariata e multivariata dei dati con lo scopo di evidenziare eventuali fattori prognostici precoci dello sviluppo di sequele a lungo termine, in termini di debolezza muscolare, danno d’organo, disabilità funzionale e impatto sulla qualità di vita; da tale analisi è emerso che il decorso cronico di malattia si è dimostrato un fattore prognostico sfavorevole per la maggior parte degli outcomes analizzati. Per quanto concerne l’approccio terapeutico, l’uso dei boli di Metilprednisolone è risultato avere effetto protettivo nei confronti dello sviluppo di danno cumulativo; lo sviluppo di Calcinosi e Lipodistrofia è risultato associato ad una lunga durata di attività della malattia. I risultati ottenuti sottolineano la necessità di individuare farmaci e protocolli terapeutici in grado di controllare tempestivamente e in maniera più efficace l’attività della malattia nel tempo e che prevengano lo sviluppo di sequele a lungo termine. (RICERCA CHIUSA) Linee di Ricerca - 47 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 LINEA DI RICERCA n. 4 ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA Coordinatori: Giorgio Dini, Raffaella Giacchino. INTRODUZIONE Questa linea di ricerca comprende le attività di quattro Unità Operative Complesse: • ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA • MALATTIE INFETTIVE • IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE • LABORATORIO DI ANATOMIA PATOLOGICA L’obiettivo generale della linea 4 è rappresentato dal miglioramento della gestione del malato Emato-Oncologico attraverso studi riguardanti l’impiego di nuovi farmaci e nuovi approcci diagnostici; per quanto riguarda le malattie infettive l’obiettivo generale è la raccolta di informazioni sull’epidemiologia e clinica delle infezioni in pazienti pediatrici, soprattutto ricoverati per malattie EmatoOncologiche. - 48 - Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Tipologia progetto Anno inizio Relazione Clinico – Scientifica 2008 Titolo Responsabile Progetto/Struttura afferente ESITO RICERCA 2008 L’U.O. di Oncologia Pediatrica dell’Istituto Gaslini dal 1979 costituisce il riferimento per tutti i Centri AIEOP e l’attività di assistenza e ricerca clinica rivolta ai bambini affetti da neuroblastoma coordinando lo sviluppo e l’applicazione dei protocolli clinci, l’inquadramento diagnostico e le strategie di salvataggio. Clinico Epidemiologico 2004 Osservazionale Neuroblastoma in eta' pediatrica. Sviluppo di A. Garaventa – terapie orientate sulle Ematologia ed caratteristiche cliniche Oncologia Pediatrica e genetiche Nel 2007 è stata completata la stesura delle linee guida per l’istituzione della biobanca di materiale tissutale e genomico presso l’Istituto G. Gaslini che nel 2008 è stata rivista dal Comitato Direttivo dell’AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia ed oncologia Pediatrica) e dal Comitato Istituto G. Gaslini. Dovrà essere attivata nel 2009. PROTOCOLLI di PRIMA LINEA: LNESG94 (NB localizzato resecabile) Il protocollo è stato chiuso all'arruolamento nel ottobre 1999 avendo arruolato 941 casi in Europa. Il gruppo italiano ha contribuito con il 20% circa dell'intera casistica. È stata dimostrata l’importanza clinica della definizione di fattori di rischio chirurgici (J Clin Oncol 2005; 23:8483-8489), dell’istologia (J Clin Oncol 2006; 24:695-699) ed è in corso di pubblicazione l’intera casistica. Nel 2005 è stato avviato il nuovo protocollo Europeo. INFANTS 1999 Il protocollo è stato chiuso a fine del 2004. In questo caso il gruppo italiano ha contribuito con il 25% circa della casistica (162 casi) ed è da sottolineare l'elevata qualità dei dati forniti recentemente (J Clin Oncol. 2009 Jan 26 [Epub ahead of print]). UNRESECTABLE (NB localizzato non-resecabile) Il primo protocollo europeo è stato attivato il 1° gennaio 2001 avendo noi provveduto insieme all'UBN alla preparazione delle schede di raccolta dei dati dei casi, alla preparazione del data base e attualmente è in corso la revisione della casistica arruolata per la stesura del lavoro. Il protocollo è stato chiuso all’arruolamento il 30 novembre 2006 ed è in elaborazione il nuovo protocolllo (Intermediate and Low Risk Neuroblastoma) che includerà anche i casi “Infant”. NB-AR-01 (NB disseminato e localizzato alto rischio) Prosegue l'arruolamento nel protocollo NB ESIOP AR2001. Il protocollo europeo ormai definito, è stato sottoposto al Comitato Etico dell'IGG e attivato nel febbraio 2002. Da allora ad oggi sono stati inseriti più di 1200 casi europei di cui oltre 250 Linee di Ricerca - 49 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 italiani. Nell’aprile 2007, è stata attivata la randomizzazione (R2) per l’immunoterapia, avendo concluso (Genova, Vienna e Berlino) lo studio di fase I del nuovo anticorpo anti-GD2 CH14.18 PROTOCOLLI DI SECONDA LINEA Il neuroblastoma è la neoplasia pediatrica in cui minore è stato il miglioramento della prognosi con il moderno approccio polichemioterapico e radioterapeutico per cui lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche e di nuovi farmaci più attivi e meno tossici è essenziale. E' stato concluso e pubblicato lo studio fase II Topotecan + Vincristina + Adriamicina cui hanno aderito diversi centri italiani. I risultati sono stati incoraggianti e hanno portato alla proposta di uno studio europeo, per cui nel 2006 è stato avviato un protocollo di fase II europeo (TVD) per i pazienti alto rischio scarsamente responsivi al trattamento di I linea di cui siamo coordinatori europei (al momento arruolati 50 pazienti in Europa). E’ stato avviato e rapidamente portato a termine il protocollo fase II Gemox (Gemcitabina-Oxaliplatino) in collaborazione con l’ITCC. In collaborazione con l'Unità Operativa di Trapianto di Midollo Allogenico di Bologna è in corso di studio un programma di trapianto di staminali emopoietiche allogeniche nei pazienti ad alto rischio con malattia residua. In collaborazione con 4 dei maggiori centri pediatrici italiani è stato attivato un protocollo di fase I-II con IMATINIB per il trattamento precoce dei pazienti in recidiva o resistenti. E’ stato avviato protocollo fase I-II di vaccinazione in collaborazione con L’istituto Tumori di Milano. E’ in fase di invio il nuovo protocollo internazionale per le forme di opsomioclono associate o meno al neuroblastoma, protocollo che vede in Gaslini come uno dei centri promotori. E’ in corso di stesura il protocollo internazionale per il Neuroblastoma nell’adolescente e giovane adulto (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2004 Osservazionale - 50 - Studio della ricostruzione immunologica delle popolazioni linfocitarie G. Morreale– B, T, NK dopo Ematologia ed trapianto autologo e Oncologia Pediatrica allogenico di cellule staminali ematopoietiche. Dall’inizio del progetto, sono entrati nello studio 348 pazienti (31 nel 2008) sottoposti a trapianto allogenico o autologo di cellule staminali ematopoietiche. Campioni di sangue periferico sono stati raccolti a vari tempi post trapianto, fino a 1 anno (1731 prelievi in totale di cui 181 nel 2008). Sul totale dei pazienti, la raccolta dei vari tempi è stata terminata per 197 (76 hanno avuto uno stop studio tra 90 e 180 giorni per recidiva o decesso). Lo studio è stato completato per 87 pazienti (28 sottoposti a trapianto autologo e 59 a trapianto allogenico). Lo studio sta proseguendo per 21 pazienti. Per 132 pazienti è stata valutata l’espressione molecolare (CDR3 fingerprinting) delle IgM su una Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 popolazione CD27+ separata da sangue periferico a 3 e 6 mesi post trapianto. L’analisi immunofenotipica (sottopopolazioni T, B, NK), molecolare (espressione VH3, VH4, VH6/IgM)e la selezione di linfociti B memory (CD27+) hanno evidenziato una più precoce acquisizione dell’immunocompetenza B nel trapianto autologo rispetto all’allogenico, correlabile con i diversi gradi di GvHD e infezioni opportunistiche. (Haematologica, 89(4), 506-508: April 2004. Transplantation, 79(1), 98-108: January 2005. Pediatric Transplantation, 11, 113-116: January 2007, Transplantation, 83 (7), 996-997: April 2007, Pediatric Transplant, 9. Dec 2008.Epub ahead of print). Nel 2007 è iniziata una collaborazione con la Dr. Heba Abdelrazik, professore di Immunologia presso l’Università del Cairo, per l’analisi statistica dei dati clinici (GvHD, infezioni), farmacologici (immunosoppressione) e di laboratorio (CDR3 fingerprintig, immunofenotipo) su 36 di questi pazienti. Risultati preliminari evidenziano come la ricostituzione immunologica post TCSE da donatore familiare sia più precoce rispetto a quella da donatore non correlato benché l’incidenza di GvHD acuta non sia differente tra i due gruppi di pazienti (risultati presentati al XXII International Congress of the Transplantation Society, 10-14 august 2008, Sidney). (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2005 Osservazionale Epidemiologia e clinica dell'infezione e R. Giacchino – Maria dell'epatite da virus C Grazia Marazzi) M in eta' pediatrica in alattie Infettive Italia Nel 2008 è stato pubblicato uno studio riguradante il decorso a lungo termine dei bambini con epatite cronica C effettuato in collaborazione con l’Osservatorio Epidemiologico Pediatrico dell’Infezione da HCV in Italia. (Bortolotti F et al. Gastroenterology, 2008) Sono stati valutati, con una ricerca retrospettiva prospettica (periodo 1999 – 2005) su 12 centri italiani partecipanti all’Osservatorio, 504 pazienti con epatite cronica da HCV. Nei 386 pazienti non trattati, in un periodo di 10 anni si è osservata una negativizzazione spontanea della viremia nel 14% dei casi ed è stata dimostrata una correlazione statistica significativa tra la clearance spontanea del virus e il genotipo 3. In 326 casi si è osservata una persistenza della viremia, con aumento delle transaminasi in 251 su 326 (77%). In un altro studio in corso, tra il 1990 e il 2007 una serie consecutiva di 396 bambini con HCV RNA positivo di età compresa tra uno e diciassette anni sono stati reclutati in 5 centri pediatrici (Padova, Genova, Torino, Bologna, Firenze) e seguiti per un periodo medio di dieci anni dopo l’esposizione. Il 56% dei bambini presentavano infezione verticale. Durante l’osservazione 23 bambini si sono negativizzati spontaneamente. Ottantasette pazienti (22%) hanno eseguito terapia. Settantacinque pazienti con IFN in monoterapia, di cui il 25% ha raggiunto la risposta virologica sostenuta [SVR]) e 12 con una combinazione di PEG-Interferone e Ribavirina con SVR 92%. L’infezione da HCV con genotipo 1 era significativamente associata con una scarsa risposta al trattamento (p<0. 001) e il genotipo 2 era predittivo di SVR Linee di Ricerca - 51 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 (p<0. 01). Non sono stati osservati gravi effetti collaterali e nessun paziente ha interrotto il trattamento per eventi avversi. Due terzi dei pazienti ha ricevuto il trattamento nell’ambito di trial clinici e i rimanenti sono stati trattati su base compassionevole. Nell’ultima visita 167 bambini HCV RNA positivo avevano superato l’età pediatrica e sono stati indirizzati presso una struttura ospedaliera per adulti. Centosettantasei bambini (44%), non trattati o non-responders, presentavano HCV RNA positivo e sono in attesa di candidatura al trattamento. Data la persistenza di replicazione HCV fino alla vita adulta in più di 80% dei bambini non trattati ed il cambiamento della prognosi con la terapia questi studi impongono una valutazione mirata IFN pegilato dell’impiego della terapia con antivirali e con nell’epatite cronica da HCV anche in età pediatrica. E’ stato inoltre sviluppato uno studio dei casi di epatite cronica da HCV afferente alla nostra Unità Operativa mediante l’utilizzo di una metodica non invasiva per le valutazioni della fibrosi epatica (FIBROSCAN) in collaborazione con la Gastroenterologia dell’Università di Genova. Sono stati inclusi nello studio 38 pazienti di cui 12 con epatite cronica da HCV (3 femmine, 9 maschi; range di età: 6-20 anni) e 5 pazienti con epatite autoimmune, 5 pazienti con fibrosi cistica, un paziente con ipobetalipoproteinemia familiare ed un paziente con steatoepatite. I risultati elastografici sono stati correlati a dati clinici, bioumorali, ecografici e della biopsia epatica, quando disponibile. Nei 12 pazienti con epatite cronica da HCV il quadro elastografico evidenziava fibrosi F0-F1. Tali dati concordano con la storia naturale dell’epatite cronica da HCV nel bambino, che non ha spiccate tendenze evolutive nell’arco dell’età pediatrica. La valutazione del quadro elastografico può considerarsi importante nel follow-up per una valutazione non invasiva dell’evoluzione della fibrosi. (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2005 Osservazionale - 52 - Studio sulla tossicita' acuta e tardiva dopo trapianto di midollo osseo allogenico ed autologo Il progetto si propone di valutare l’incidenza, l’evoluzione clinica e analizzare i fattori di rischio delle complicanze acute e tardive dopo TCSE allogenico o autologo. Questa ricerca clinica include vari progetti che riguardano prevalentemente la tossicità acuta, l’utilizzo di nuovi farmaci e regimi di condizionamento che hanno come finalità primaria la riduzione della tossicità e della mortalità trapianto correlata. Questi studi M. Faraci - Ematologia includono:1)“studio prospettico sull’ Incidenza e sull’ Evoluzione della Malattia Venoed Oncologia occlusiva epatica (VOD) trattata in profilassi con Defibrotide dopo trapianto di cellule Pediatrica staminali in età pediatrica”; “Studio retrospettivo sull’incidenza dell’ esostosi dopo trapianto di midollo autologo o allogenico in età pediatrica” e lo studio EBMT: “Reduced intensity conditioning (RIC) in children: definition, indications, acute and late toxicity”. Nell’ambito della tossicità cronica le principali LINEE DI RICERCA per il 2009 sono : “lo studio sull’incidenza di cavernomi cerebrali (angiomi cavernosi) nei pazienti sottoposti a terapie oncologiche durante l’età pediatrica”; la creazione di linee guida Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 condivise con gli oncologi/radioterapisti dell’IST circa la valutazione e la diagnosi precoce di secondo tumore; la stesura di un protocollo relativo alla problematica della criopreservazione del tessuto ovarico al fine di prevenire il danno gonadico dopo trapianto di midollo (progetto del gruppo AIEOP-TMO). (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2006 Osservazionale Continua il supporto della U.O. alle diverse attività di inquadramento e studio dei tupori neuroblastici periferici. Negli anno è stato costituito un archivio istologico di Caratterizzazione questi tumori e partecipa ad un programma nazionale per garantire un’elevata ed genotipica e fenotipica C. Gambini – Anatomia omogenea qualità nell’inquadramento clinico, istologico e biologico dei bambini affetti di neuroblastomi Patologica da tumore neuroblastico periferico afferenti ai centri AIEOP sia al momento della localizzati in recidiva diagnosi che nelle altre tappe cruciali della malattia attraverso: 1)corretta diagnosi e/o in progressione istopatologica, 2) caratterizzazione molecolare, 3) studio della malattia circolante e midollare (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2006 Osservazionale Background. Il contatto del sangue con superfici non fisiologiche quali i materiali plastici utilizzati nei circuiti dei separatori cellulari può potenzialmente modificare i parametri coagulativi anche in presenza di anticoagulazione efficace. In particolare vengono studiati i multimeri ad elevato peso molecolare del fattore von WillebrandVWF (e la specifica VWF-cleaving protease (ADAMTS-13) che ne regola la composizione multimerica), in quanto fondamentali per la corretta emostasi in presenza di elevato shear stress. Obiettivo. Ricercare eventuali modificazioni quantitative, funzionali e strutturali del Studio delle VWF e dell’attività di ADAMTS-13 dopo procedura aferetica. modificazioni Metodi. Valutazione immediatamente prima della procedura, e al temine della biologiche procedura nel prodotto aferetico e nel plasma del donatore. Tre diverse (modificazioni dei G. Tripodi – Servizio di apparecchiature (Trima, PCS2, MCS+), 18 donatori per ogni strumento. Parametri parametri Immuno ematologia e investigati: VWF:Ag, VWF:activity, composizione multimerica di VWF e ADAMTS-13 coagulativi)nei soggetti medicina trasfusionale activity. sottoposti a procedure Risultati. Nel plasma del donatore post-procedura, per qualsiasi apparecchiatura aferetiche e negli utilizzata, erano diminuiti VWF:Ag e VWF:activity, come pure i multimeri ad alto peso emocomponenti molecolare, contemporaneamente all’aumento di piccoli multimeri. L’attività di prodotti. ADAMTS-13 diminuiva. In alcuni casi i parametri erano modificati anche nella sacca di raccolta. Tutte la variazioni erano statisticamente significative. Conclusioni. Nei donatori sottoposti a plasmaferesi abbiamo osservato modificazioni della quantitative e qualitative del VWF comparabili a quelle dei pazienti con malattia di von Willebrand tipo 2A. La diminuzione dell’attività proteasica specifica indica che le modificazioni osservate potrebbero essere indotte dalle condizioni di flusso all’interno dei circuiti delle apparecchiature usate. I dati confermano le osservazioni preliminari precedentemente riportate (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 53 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Clinico Epidemiologico 2006 Osservazionale Background: gli emocomponenti non leucodepleti contengono elevate concentrazioni di fattori solubili provenienti dalla attivazione/conservazione della componente leucocitaria. Si ritiene che elevati livelli di tali fattori siano coinvolti nella eziologia della TRIM (transfusion-associated immunomodulation). Anche il contatto del sangue con superfici non fisiologiche quali i materiali plastici utilizzati nei circuiti dei separatori cellulari può determinare attivazione e/o lesioni ai leucociti e liberazione di fattori solubili. Studio delle Obiettivo. Valutare la concentrazione di fattori solubili raccolti mediante separatori modificazioni cellulari negli emocomponenti raccolti e nei donatori a diversi intervalli temporali. biologiche a carico Metodi: Sono stati studiati 18 donatori di plasma o plasma e piastrine prima, durante e della risposta immune dopo la procedura di raccolta con tre differenti separatori cellulari nel corso di 18 mesi nei soggetti sottoposti per un totale di 42 procedure di raccolta. Sono state analizzate le concentrazioni delle a procedure aferetiche G. Tripodi – Servizio di molecule sHLA-I, sFasL e TGF-1 nel plasma dei donatori prima (T0), subito dopo la Immuno ematologia e . Emocomponenti procedura (T1) , 7 (T2) e 14 (T3) gironi dopo la donazione. Agli stessi tempi sono trasfondibili e medicina trasfusionale state studiate le concentrazioni intracellulari di TGF-1 e TGF-1 mRNA nelle diverse modificazioni del sottopopolazioni leucocitarie dei donatori. sistema immunitario Risultati. La concentrazione di sHLA-I e TGF-1 nel plasma dei donatori aumenta nel paziente trasfusoprogressivamente ad ogni intervallo dopo la procedura di raccolta aferetica (T1 sHLAstudio in vitro I +18%* , T2 sHLA-I +36%* e TGF-1 +35%*, T3 +49%* +40%*). I livelli di TGF-1 e TGF-1 mRNA nei gtranulociti (CD 66b +) dimostrano un incremento rilevante in T1(+700%** e +2000%**). I monociti (CD 14) ed i linfociti Tc (CD3, CD8) dimostrano analoghi incrementi nei campioni raccolti in T2 (p<0.001). Conclusioni: i dati dimostrano un effetto significativo delle procedure di raccolta aferetica nella produzione di citochine infiammatorie, chemochine e nella attivazione dei leucociti. In particolare, il rilascio di TGF-1 può svolgere un ruolo significativo nel down-regolare la risposta immune. * p<0.05; **p<0.001. (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2007 Sperimentale Reduced intensity conditioning (RIC) in children: definition, indications, acute and late toxicity Partecipazione come “principal investigator” allo studio cooperativo tra Paediatric WP e Late Effects WP – EBMT, dal titolo: Reduced intensity conditioning (RIC) in children: definition, indications, acute and late toxicity”. Tale studio (visibile sul sito M. Faraci - Ematologia http://www.ebmt.org/.) ha reclutato 27 centri EBMT pediatrici che al momento hanno ed Oncologia risposto al primo questionario. Attualmente è in corso la stesura di un emendamento Pediatrica che, in considerazione delle difficoltà di arruolamento dei pazienti, modifichi alcune caratteristiche dello studio che da prospettico dovrebbe diventare retrospettivo con arruolamento dei pazienti trapiantati con RIC fino al 2008. Lo studio prevede di valutare questi pazienti per un periodo di follow-up di 3 anni. (RICERCA APERTA) Clinico 2007 Epidemiologico Studio prospettico sull' M. Faraci - Ematologia Il 15.01.2009 è stata conclusa la fase di arruolamento dei pazienti allo studio europeo incidenza e sull' ed Oncologia (EBMT):” Studio prospettico sull’ Incidenza e sull’ Evoluzione della Malattia Veno- - 54 - Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Sperimentale Clinico Epidemiologico 2007 Sperimentale Clinico Epidemiologico 2008 Sperimentale Relazione Clinico – Scientifica 2008 evoluzione della Pediatrica malattia veno-occlusiva epatica (vod) trattata in profilassi con defibrotide dopo trapianto di cellule staminali in età pediatrica Studio retrospettivo sull'incidenza dell'esostosi dopo trapianto di midollo autologo o allogenico in età pediatrica Chimerismo post trapianto allogenico di cellule staminali in età pediatrica: studio dei microsatelliti dopo separazione delle diverse linee cellulari ematiche. occlusiva epatica (VOD) trattata in profilassi con Defibrotide dopo trapianto di cellule staminali in età pediatrica”. Il nostro centro ha arruolato 32 pazienti di cui 13 nel 2008. Nel 2009 dovranno essere completati tutti i follow-up fino al giorno +180, registrati tutti gli eventi avversi e compilate tutte le concomitant medications dei pazienti arruolati nello studio. I dati vengono regolarmente presentati a congresso annuale delle EBMT. Ogni 3-4 mesi è prevista una visita del data monitor (MDS Pharma Services -Italy). (RICERCA APERTA) Lo studio a cui hanno partecipato 9 centri AIEOP è formalmente concluso, i dati emergenti dallo studio (che saranno presentati al prossimo congresso EBMT nel Marzo 2009) sono i seguenti: i pazienti che hanno sviluppato esostosi sono 27 su 1632 pazienti eleggibili;l’età mediana dei pazienti è di 4.3 anni e il l’intervallo mediano tra il trapianto e l’esostosi è di 8 anni (range 0.2-13.8).Il rischio cumulative a 5, 10, 15 anni di sviluppare esostosi è del 0.5% (95% CI 0.2–1.3), 3.2% (95% CI 2.1–5.1), and 6.1% (95% CI 4.0–9.1), rispettivamente. Se consideriamo il rischio a 15 anni la probabilità di sviluppare esostosi è del 8.6% per i maschi vs. 2.1% (P<0.026); 20.2% M. Faraci - Ematologia per i bambini trapiantati ≤ 3anni vs. 3.9% (P<0.0001); 12.1% per i pazienti che ed Oncologia avevano ricevuto la TBI vs. 0.2% (P<0.0001); 11.8% per i pazienti che hanno ricevuto Pediatrica un trapianto autologo vs. 2.7% (P=0.0007).Nel modello di Cox solo l’età al trapianto, il trapianto autologo e la TBI sono significativamente associati alle esostosi. I bambini che hanno ricevuto un trapianto ad un età ≤ 3 anni hanno un probabilità di 6.08 volte maggiore (95% CI 2.78 – 13.29) di sviluppare esostosi, quelli che hanno ricevuto un trapianto autologo di 2.67 volte maggiore (95% CI 1.13 – 6.25) e quelli che hanno ricevuto una TBI di 32.99 volte maggiore (95% CI 4.44 – 245.42).Il lavoro scientifico è in corso di scrittura e sarà inviato ad una rivista internazionale di Ematogia. (RICERCA APERTA) Obiettivo di questo studio è l’analisi del chimerismo post trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (TCSE) in pazienti pediatrici allo scopo di valutarne l’associazione con il rigetto e la ricaduta della malattia di base o l’insorgenza di GvHD. Poiché la presenza di un chimerismo misto nel sangue periferico valutato in toto può non essere indicativo dell’effettivo attecchimento del trapianto, la separazione di G. Morreale– D. DI popolazioni cellulari (linfociti T e B, cellule NK e monociti) a tempi diversi post TCSE, Martino Ematologia ed ha lo scopo di chiarire come una maggiore o minore percentuale di cellule del Oncologia Pediatrica donatore in uno di questi compartimenti cellulari, influisca sull’esito dell’attecchimento. Per ogni paziente sottoposto allo studio, dovranno pervenire presso il Laboratorio del TCSE prelievi di sangue periferico ai seguenti tempi: pre trapianto, 1, 2, 3, 4 mesi, 1 anno. Dopo separazione cellulare su colonna di CD3+, CD19+, CD56+ e CD14+, si procederà all’estrazione del DNA, successiva amplificazione con multiplex PCR di Linee di Ricerca - 55 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 microsatelliti e analisi su sequenziatore e software delle sequenze STR specifiche per ogni paziente. (Risultati preliminari presentati al 34rd ANNUAL MEETING OF THE EUROPEAN GROUP FOR BLOOD AND MARROW TRANSPLANTATION [EBMT]. Firenze, 30 marzo - 2 aprile 2008.) (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2008 Osservazionale Clinico Epidemiologico 2008 Osservazionale - 56 - Epidemiologia e clinica delle infezioni E. Castagnola – micotiche invasive in Malattie Infettive pediatria. Nel 2008 vi è stato il completamento di studi già iniziati negli anni precedenti e vi è stata la stesura di un manoscritto (al momento sottoposti a giudizio per pubblicazione) riguardante la diagnostica dell’aspergillosi, in collaborazione con la Clinica di malattie Infettive dell’Università di Genova. I dati ottenuti sono risultati utili anche sul piano assistenziale, sia per quanto riguarda la gestione dei pazienti, sia per problematiche più generali di isolamento. Sono in via di pubblicazione articoli riguardanti la terapia di particolari infezioni micotiche in età pediatrica 1: Bandettini R, Castagnola E, Calvillo M, Micalizzi C, Ravegnani M, Pescetto L, Manzitti C, Soro O, Ricagni A, Lanino E, Miano M,Conte M, Morreale G, Faraci M. Voriconazole for invasive cryptococcosis in immunocompromised children. J Chemother, in stampa 2: Castagnola E, Franceschi A, Natalizia AR, Mantero E, Tuo P. Combined antifungal therapy in persistent central venous catheter-related candidemia in extremely low birth weight neonates. J Chemother, in stampa 3: Castagnola E, Buratti S. Terapia delle infezioni fungine nel neonato: uso razionale dei farmaci antimicotici. Rivista di Infettivologia Neonatale, in stampa È stata inoltre iniziata una collaborazione internazionale su epidemiologia e clinica delle micosi in pediatria, che si prevede di proseguire negli anni futuri. (RICERCA APERTA) Infezioni correlate alle pratiche assistenziali in E. Castagnola – bambini sottoposti a Malattie Infettive chemioterapia antineoplastica. Nel 2008 è stata proseguita la raccolta dati sulle infezioni nei bambini affetti da malattia emato oncologica. si elencano gli articoli pubblicati nel 2008 facenti riferimento a questi argomenti e derivati dai dati raccolti (sono escluse le review) 1: Faraci M, Cuzzubbo D, Lanino E, Di Marco E, Cirillo C, Dallorso S, Morreale G, Moroni C, Castagnola E. Low dosage cidofovir without probenecid as treatment for BK virus hamorrhagic cystitis after hemopoietic stem cell transplant. Pediatr Infect Dis J. 2009 Jan;28(1):55-57. 2: Miano M, Cuzzubbo D, Terranova P, Giardino S, Lanino E, Morreale G, Castagnola E, Dini G, Faraci M. Daclizumab as useful treatment in refractory acute GVHD: a paediatric experience. Bone Marrow Transplant. 2008 Oct 13. [Epub ahead of print] 3: Timitilli A, Bertoluzzo L, Micalizzi C, Faraci M, Hanau G, Ricci R, Giacchino R, Castagnola E. Anti-varicella-zoster vaccination in contacts of children receiving antineoplastic chemotherapy: a prospective pilot study. Infez Med. 2008 Sep;16(3):144-7. Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 4: Castagnola E, Battaglia T, Bandettini R, Caviglia I, Baldelli I, Nantron M, Moroni C, Garaventa A. Clostridium difficile-associated disease in children with solid tumors. Support Care Cancer. 2008 Sep 19. 5: Castagnola E, Bagnasco F, Faraci M, Caviglia I, Caruso S, Cappelli B, Moroni C, Morreale G, Timitilli A, Tripodi G, Lanino E, Haupt R. Incidence of bacteremias and invasive mycoses in children undergoing allogeneic hematopoietic stem cell transplantation: a single center experience. Bone Marrow Transplant. 2008 Feb;41(4):339-47. Epub 2007 Nov 19. Nel 2008 è anche proseguita l’analisi di dati riguardanti le infezioni in particolari gruppi di pazienti neutropenici quali quelli affetti da tumore del sistema nervoso centrale ed è in fase avanzata la stesura di un maniscritto; una analisi del rischio di episodi febbrili ripetuti in neutropenia è in corso in da parte del Servizio di Epidemiologia e Biostatistica del Gaslini (vedi). Inoltre è stata iniziata l’analisi dell’incidenza di malattia indotta da virus di Epstein-Barr in riceventi di trapianto di midollo allogenico. Infine è in corso di avanzata revisone dopo prima sottomissione un manoscritto sull’incidenza e la clinica della polmonite da Mycoplasma in bambini neutropenici. Infine, è s stata anche eseguita una raccolta dati riguardanti le infezioni in bambini con leucemia mieloblastica trattati in 7 centri italiani. L’analisi dei dati e a stesura di un manoscritto sono in fase avanzata. (RICERCA APERTA) Clinico Epidemiologico 2008 Osservazionale Ruolo delle molecole non classiche del Complesso Maggiore di Istocompatibilità (HLA-E, HLA-F, HLAG) e meccanismi di reclutamento linfocitario nelle neoplasie del Sistema Nervoso Centrale dell’età pediatrica. P. Nozza – Anatomia Patologica Le neoplasie del SNC sono i più comuni tumori solidi pediatrici, e, malgrado i progressi scientifici e tecnici, sono responsabili di un tasso significativo di morbilità e mortalità. Essendo l’immunologia di questi tumori poco conosciuta, per il ruolo che l’immunoterapia potrebbe giocare nella loro cura, proponiamo un progetto composto da due LINEE DI RICERCA: 1) l’analisi dell’espressione immunoistochimica delle molecole non classiche del Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC) con funzione immunosoppressiva, quali HLA E, HLA F, HLA G, in una casistica selezionata di tumori del sistema nervoso centrale, e specialmente nel più comune tumore maligno pediatrico, il medulloblastoma; la correlazione dell’espressione di queste molecole con la tipizzazione dell'infiltrato linfocitario (T, NK, B) e monocitario, con le caratteristiche istologiche, tra cui la presenza di proliferazione vascolare e le caratteristiche della vascolarizzazione, ed il decorso clinico. 2) lo studio dei meccanismi responsabili del reclutamento linfocitario nei tumori cerebrali, tramite analisi dell’espressione immunoistochimica di chemochine, quali CXCL12, CXCL13, fractalkina, CCL19 e CCL21, e dei loro recettori, quali CXCR4, CXCR5, CX3CR1 e CCR7, tanto nelle cellule neoplastiche quanto sui linfociti infiltranti. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 57 - Istituto Giannina Gaslini Clinico Epidemiologico 2008 Osservazionale - 58 - Relazione Clinico – Scientifica 2008 Studio degli effetti della chemioterapia preoperatoria sulle caratteristiche istologiche e A.R. Sementa biomolecolari di Anatomia Patologica neuroblastomi “nonresecabili” sottoposti a chirurgia differita postchemioterapia. Il progetto si propone di analizzare sezioni istologiche di campioni di exeresi chirurgica differita post-chemioterapia di tumori afferenti ai protocolli SIOPEN “unresectable”, “alto rischio” e “Infant” (anni 2001-2005). Scopo dello studio è valutare il tipo e il grado di risposta alla terapia in termini di componente neoplastica vitale residua e di componente rapportabile a effetti regressivi operati dalla terapia sul tumore, definite quantitativamente, giungendo alla definizione di un “pattern” di risposta. Per quanto riguarda la componente neoplastica vitale residua si cercherà inoltre di definire uno “score di differenziazione” basato sulla percentuale di elementi neoplastici che mostrano caratteristiche di o simili a tessuti maturi. Si opererà quindi una correlazione fra i “patterns” gli “scores” di risposta istologica, la risposta radiologica e l’andamento clinico della malattia desunto dai dati di “follow-up” dei pazienti, allo scopo di indagare se le caratteristiche istologiche osservate e definite quantitativamente abbiano valore predittivo dell’”out-come” clinico. Successivamente sarà effettuata una valutazione di correlazione tra i vari “scores” di risposta e le caratteristiche fenotipiche e biomolecolari dei tumori rilevabili dai campioni di tessuto prelevati all’esordio. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 LINEA DI RICERCA n. 5 MEDICINA PERINATALE Coordinatori: Giovanni Serra, Pier Luigi Venturini INTRODUZIONE Questa linea di ricerca comprende le attività di due Unità Operative: • OSTETRICIA E GINECOLOGIA • PATOLOGIA NEONATALE – CENTRO NEONATI A RISCHIO i cui progetti vengono presentati di seguito. L’obiettivo generale della linea è valutare le condizioni materne e fetali nella fase prenatale, perinatale e postatale in modo tale da garantire la migliore evoluzione al prodotto del concepimento nel corso della gravidanza, al momento del parto e dopo la nascita .Nella fase prenatale un punto cruciale riguarda la valutazione delle condizioni di rischio fetali. Nella fase neonatale i punti cruciali riguardano l’assistenza intensiva, la nutrizione e la prevenzione dalle patologie più severe. Linee di Ricerca - 59 - Istituto Giannina Gaslini Tipologia progetto Clinico Epidemiologica Osservazionale Preclinico Clinico Epidemiologica Osservazionale - 60 - Anno inizio 2004 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Titolo Approccio diagnostico e terapeutico perinatale e postnatale delle displasie linfatiche del neonato 2004 Markers precoci di eterogenesi: analisi morfometrica ed ultrastrutturale sui vasi ombelicali 2004 Monitoraggio Cerebrale noninvasivo del Neonato ad Alto rischio mediante Cerebral Function Monitoring Responsabile Progetto/Struttura afferente ESITO RICERCA 2008 C. Bellini – Patologia Neonatale e CNR Il protocollo per l’esecuzione della linfoscintigrafia in epoca neonatale e in età pediatrica è entrato nella routine diagnostica delle displasie linfatiche congenite. I risultati dell’applicazione della linfoscintigrafia alla popolazione pediatrica attualmente seguita presso il nostro Istituto sono stati pubblicati nel 2008 dal Journal of Pediatrics. La ricerca retrospettiva relativa all’idrope fetale nonimmune è stata completata e il relativo articolo è stato accettato ed è in corso di stampa in AJMG-A. Una casistica di più di 1000 feti è stata studiata con metodi immunoistochimici; sulla base dei risultati ottenuti, è stata proposta una importante modifica nella classificazione etiologica della idrope nonimmune. Il relativo lavoro è attualmente in review.E’ in corso la stesura di un lavoro che riporta i dati ottenuti dallo studio immunoistochimico di feti con traslucenza nucale aumentata; i dati ottenuti permettono di porre ipotesi consistenti sulla eziopatogenesi della traslucenza patologica. (RICERCA APERTA) G. Serra, F. Risso Patologia Neonatale e CNR Stato di aggiornamento sullo studio riguardante i markers precoci di aterogenesi. Lo studio si è articolato sui campioni di aorta addominale e toracica prelevate da feti morti in utero. Sulla base degli studi preliminari che evidenziavano un aumento della sintesi di elastina e conseguentemente della compliance arteriosa, direttamente proporzionale ad età gestazionale e peso alla nascita, sono in corso di ultimazione gli studi riguardanti il ruolo dei markers fenotipici delle cellule muscolari lisce responsabili dell’ispessimento della tonaca media arteriosa. Sono tuttora in corso in collaborazione con il centro di Marsiglia in corso studi su arterie fetali (aorta toracica ed addominale) ed in particolare il dosaggio della fibrillina. (RICERCA APERTA) G. Serra, A. Sannia Patologia Neonatale e CNR Obiettivi: con il presente studio ci proponiamo di allargare le conoscenze sulle relazioni dei diversi patterns elettrici osservati e misurati con amplitude-integrated EEG (aEEG) nei pazienti pretermine e di valutare l’outcome neurologico a distanza. Sebbene l’attività elettrica, come registrata all’aEEG, sembri essere correlata all’età gestazionale, è ancora in fase di chiarimento se tale caratteristica possa essere usata per valutare il ritardo di maturazione cerebrale nei pazienti pretermine. In parallelo si intende valutare se i pretermine AGA presentino maturazione o comunque patterns aEEG differenti rispetto ai pretermine SGA. Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 (CFM) e misurazione della concentrazione urinaria e salivare della proteina S100B Clinico Epidemiologica Osservazionale Clinico Epidemiologica Osservazionale Clinico Epidemiologica Osservazionale 2004 Valutazione della dieta della nutrice con acidi grassi omega3 (DHA) nel 1° mese di allattamento Allo stato attuale è in corso la fase di selezione dei pazienti pretermine con la registrazione continua delle funzioni cerebrali mediante aEEG (BRM2 Brain Monitor – BrainZ Instruments) in 3° e 7° giornata di vita con esclusione dei casi affetti da emorragia peri-intraventricolare. E’ in corso approccio terapeutico in casi selezionati con ipotermia (total body cooling) L’outcome neurologico sarà valutato tramite follow-up neurologico esteso fino al 2° anno di età corretta. (RICERCA APERTA) G. Serra, F. Scopesi - Patologia Neonatale e CNR Stato di avanzamento: Lo studio si è concluso quest’anno con il reclutamento di tutti i soggetti. Sono in corso analisi risultati e descrizione degli stessi. (RICERCA CHIUSA) 2005 Ritardato accrescimento intrauterino: meccanismi placentari ed effetti immunologici fetali P.L.Venturini – Ostetricia e Ginecologia Tipologia progetto: Clinico Epidemiologica Osservazionale Anno inizio: 2005 Titolo: Ritardato accrescimento intrauterino: meccanismi placentari ed effetti immunologici fetali Responsabile Progetto/Struttura afferente P.L.Venturini – Ostetricia e Ginecologia ESITO RICERCA 2008: Sono state arruolate pazienti con ritardo di crescita: 1) con elevata resistenza al flusso nelle arterie ombelicali ma normale flusso cerebrale; 2) elevata resistenza ombelicale e ridotta resistenza cerebrale; 3) aumento delle resistenze nei vasi venosi precordiali. Sono state eseguite indagini morfologiche sulle placente e sono stati raccolti campioni di tessuto placentare nella banca del tessuto, per la valutazione immunoistochimica di fattori di espressione angiogenesi e apoptosi. (RICERCA APERTA) 2006 Cambiamenti delle concentra zioni plasmatiche degli zuccheri e degli alcoli degli zuccheri dopo l'allattamento materno G. Serra, C. Traggiai - Patologia Neonatale e CNR Il reclutamento dei pazienti è terminato e l’analisi dei risultati sui neonati a termine ha consentito la pubblicazione del lavoro su Pediatric Research; attualmente è in corso l’analisi dei dati sui neonati patologici (IUGR; figli di madre diabetica). (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 61 - Istituto Giannina Gaslini Clinico Epidemiologica Osservazionale Preclinico Clinico Epidemiologica Osservazionale - 62 - Relazione Clinico – Scientifica 2008 2006 Confronto di differenti tecniche di ventilazione meccanica nel periodo di "svezzamento" del ventilatore F. Scopesi Patologia Neonatale e CNR 2006 Valutazione del rischio infettivologico in gravidanza attraverso l'analisi della immunita' loco regionale specifica P.L.Venturini – Ostetricia e Ginecologia 2008 Utilizzo degli zuccheri diversi dal glucosio e degli alcoli degli zuccheri nei neonati G. Serra, C. Traggiai - Patologia Neonatale e CNR Stato di avanzamento L'analisi computerizzata delle interazioni paziente - ventilatore e dei parametri della meccanica polmonare monitorati in real-time ha consentito di individuare "outcomes" a breve termine che suggeriscono quale sia la modalità preferenziale di ventilazione sincronizzata abbinata al volume garantito. Sono stati già pubblicati tre articoli nel biennio 2007-2008 relativi alla gestione del neonato nella fase di svezzamento (Pediatric Pulmonol 2007; IJP 2007: Neonatology 2008). Lo step successivo richiede il reclutamento di una popolazione di neonati prematuri affetti da RDS nei quali verranno monitorati i parametri di meccanica polmonare in ragione di applicazione di livelli diversi di pressione di fine espirazione (PEEP) a parità di volumi tidal target. (RICERCA APERTA) Sono stati raccolti campioni per valutazione della flora batterica da donne in gravidanza con parto pretermine e rottura prematura delle membrane finalizzati alla valutazione della suscettibilità immunologia alle infezioni in gravidanza. (RICERCA CHIUSA) Lo studio è in fase iniziale. E’ in corso il reclutamento dei neonati pretermine presso la nostra unità e in parallelo di neonati a termine con il centro di Denver (Colorado) (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 LINEE DI RICERCA n. 6 PATOLOGIE MUSCOLARI E NEUROLOGICHE Coordinatore: Carlo Minetti INTRODUZIONE Questa linea di ricerca comprende le attività di otto Unità Operative: • MALATTIE MUSCOLARI E NEURODEGENERATIVE • NEUROCHIRURGIA • NEUROPSICHIATRIA • NEURORADIOLOGIA • PSICOLOGIA CLINICA • LABORATORIO DI DIAGNOSI PRE E POST-NATALE MALATTIE METABOLICHE • FISIOTERAPIA i cui progetti vengono presentati di seguito. L’obiettivo generale della linea è l’avanzamento delle conoscenze nel settore che riguarda le neuroscienze dell’età evolutiva, con particolare riferimento alle malattie neuromuscolari e neurodegenerative di origine genetica. L’indirizzo della linea è quello di una ricerca eziopatogenetica applicata alla clinica ed orientata verso una ricaduta assistenziale diagnostica e terapeutica. Linee di Ricerca - 63 - Istituto Giannina Gaslini Tipologia progetto Clinico Epidemiologico Osservazionale Clinico Epidemiologico Osservazionale - 64 - Anno inizio Relazione Clinico – Scientifica 2008 Titolo Responsabile Progetto/Struttura afferente 2004 Autismo infantile:nuovi approcci per l'osservazione diagnosticoterapeutica 2004 Caratterizzazione geneticoC. Bruno – Malattie metabolica delle Muscolari e miopatie da Neurodegenerative difetto energetico E. Veneselli – Neuropsichiatria Infantile ESITO RICERCA 2008 Nel 2008 sono stati valutati con approccio multidisciplinare e metodologia strutturata 167 pazienti affetti da Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (DPS), classificati secondo il DMS in: Disturbo Autistico n° 93, Disturbo Pervasivo dello Sviluppo-Non Altrimenti Specificato n° 69, Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia n° 1, Sindrome di Asperger (S.A.) n° 4. Nello studio che da oggi include 395 soggetti sono in prosecuzione le analisi dei fattori di correlazione tra fenotipo comportamentale e reperti biologici e lo studio sulla comorbilità con sintomi psichiatrici e comportamentali. In parallelo all’attività di ricerca, si sono realizzati periodici incontri di formazione ed aggiornamento per operatori ed insegnanti, ed alcune iniziative innovative per genitori: due Corsi di parent-training sulla comunicazione (un gruppo di 10 coppie genitoriali di bambini non verbali di età inferiore a quattro anni e un altro gruppo di 10 coppie genitoriali di bambini ad altro funzionamento in età scolare) e un Corso sulla collaborazione fra genitore e professionisti e il Parent Training. (RICERCA CHIUSA) Questo settore di ricerca si focalizza principalmente su disordini del metabolismo glucidico (Glicogenosi muscolari) e del metabolismo lipidico. A. Disordini del Metabolismo Glucidico Nell’ambito delle Glicogenosi Muscolari sono stati soddisfatti alcuni degli obiettivi prefissati (-implementazione dell’accuratezza e della riproducibilità della diagnosi molecolare; -identificazione di nuovi casi attraverso l’indagine clinica e lo studio biochimico) che sono stati oggetto di pubblicazioni scientifiche [Bruno C, et al. Acta Myologica 2007; 26:75-78; Andreu AL, et al. Acta Myologica 2007; 26:53-57; Assereto S, et al. Biochem Biophys Res Commun 2007;361:445-450]. In particolare, in collaborazione con il gruppo del Prof. DiMauro della Columbia University, New York, abbiamo identificato una nuova mutazione nel gene gamma2AMPK in un caso con glicogenosi infantile fatale con cardiomiopatia [Akman HO, et al Pediatric Research 2007; 62:499-504]. In collaborazione con il Prof. R. Massa dell’Università Tor Vergata di Roma abbiamo identificato una nuova mutazione nel gene GBE1 in una paziente affetta da Adult polyglucosan body disease (APBD) [Massa R, et al. Muscle Nerve 2008; 37:530-536]. Gli obiettivi che ci proponiamo di approfondire sono: -analisi della degradazione dell’mRNA attraverso il meccanismo del “non-sense mediated mRNA decay”. -caratterizzazione delle conseguenze funzionali di mutazioni gnomiche a livello Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Clinico Epidemiologico Osservazionale 2004 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Genetica dei tumori del SNC : identificazione di anomalie cromosomiche e M.L. Garrè di geni coinvolti Neurochirurgia nell'acquisizione del fenotipo maligno del meningioma trascrizionale; -identificazione di possibili geni modulatori del fenotipo B. Disordini del Metabolismo Lipidico Questo emergente capitolo nell’ambito delle miopatie metaboliche è stato oggetto di importanti approfondimenti e risultati da parte della nostra U.O., ed una review è stata pubblicata sulla rivista Current Opinion in Neurology [Bruno C & DiMauro S. Curr Opin Neurol 2008; 21:601-606]. Sono stati soddisfatti alcuni degli obiettivi prefissati: (-caratterizzazione clinica, biochimica e genetico-molecolare di nuovi casi; -correlazione del fenotipo clinico con le caratteristiche biochimiche e molecolari). Sono stati infatti caratterizzati 7 pazienti italiani affetti da Malattia da accumulo multisistemico di trigliceridi e ittiosi (NLSDI, Malattia di ChanarinDorfmann), che sono stati oggetto di pubblicazione scientifica [Bruno C et al, Biochem Biophys Res Commun 2008; 369:1125-1128]. In collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, abbiamo studiato due famiglie con Malattia da accumulo multisistemico di trigliceridi e miopatia (NLSDM), nelle quali sono state identificate nuove mutazioni nel gene PNPLA2 [Campagna F, et al. Biochem Biophys Res Commun 2008; 377:843-846]. Sempre nell’ambito di questa forma abbiamo inoltre identificato il primo caso pediatrico in letteratura (manoscritto in corso di preparazione). Gli obiettivi che ci proponiamo in questo settore sono: -identificare nuovi casi affetti da NLSDM/NLSDI e caratterizzarli clinicamente e geneticamente: -investigare le anomalie metaboliche in questi pazienti; -analizzare i meccanismi alla base del danno muscolare in bienne cellulari overesprimenti alleli mutati. (RICERCA CHIUSA) L’analisi di espressione del trascritto di SNX26, pur confermando una sua diminuita espressione in tumori meningei a basso grado (n=8) ed un significativo incremento in un caso di meningioma ad alto grado, non ha fornito alcuna significativa correlazione con i dati clinico-patologici di questi tumori cerebrali del bambino. Ciò potrebbe dipendere dalla scarsa numerosità dei casi in oggetto, soprattutto per quanto riguarda la forma maligna di questa neoplasia. Tramite sub-clonaggio dei prodotti di espressione dei due casi di meningioma con segnale multiplo all’analisi di Q-RT-PCR, è stato possibile evidenziare la presenza di due SNPs (Single Nucleotide Polymorphisms) sinonimi negli ampliconi, che pertanto non alterano la struttura proteica codificata dal trascritto. Tra i differenti domini proteici che compongono le proteine della sorting nexin family (Nexine) si riscontrano il dominio Src-homology 3 (SH3) e Rho-GAP Domain. Il SH3 è un dominio noto, altamente conservato, presente su numerose proteine, la cui principale funzione è mediare l’interazione proteina-proteina. Linee di Ricerca - 65 - Istituto Giannina Gaslini Clinico Epidemiologico Osservazionale - 66 - 2004 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Genetica delle epilessie idiopatiche F. Zara - Malattie Neuromuscolari Mediante lo studio in silico (ricerca di analogie con proteine connesse ai tumori) abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul dominio Rho-GAP, presente in proteine come Cend1 che coordina il ciclo cellulare e la differenziazione dei precursori neuronali ed altre proteine coinvolte nella trasduzione dei segnali delle cellule neuronali. Il ruolo del dominio Rho-GAP può giustificare la differenziale espressione del gene SNX26 rinvenuta in linee cellulari primarie di tumori cerebrali e in diversi tessuti non patologici. Infatti abbiamo evidenziato una più alta espressione di SNX26 in linee cellulari primarie (short term) di tumori embrionali (AT/RT e medulloblastoma) e tessuti cerebrali fetali che in linee cellulari primarie di tumori gliali e tessuti non neoplastici. Le informazioni ottenute da queste analisi sono comunque limitate e necessitano di essere implementate con analisi su un maggior numero di tessuti e/o linee cellulari. Pertanto ad oggi, questo studio ci permette solamente di ipotizzare un possibile ruolo attivo delle Nexine nella tumorigenesi dei tumori cerebrali del bambino. (RICERCA CHIUSA) Nel corso del 2008 sono stati sviluppati i seguenti progetti/LINEE DI RICERCA: Valutazione del profilo cognitivo e ricerca nuove strategie terapeutiche in pazienti con Malattia di Unverricht-LUndborg (EPM1) Abbiamo valutato dal punto di vista neuropsicologico 20 pazienti con malattia di UnverrichtLundborg disease (EPM1) esplorando diversi gli aspetti diversi livelli del profilo cognitivo. Circa la metà dei casi (11/20) aveva un deficit cognitivo moderato, nonché punteggi bassi della memoria a breve termine e delle funzioni esecutive (Ferlazzo E et al. Neuropsychological findings in patients with Unverricht-Lundborg disease. Epilepsy Behav. 2009 Jan 28.) E’ stato inoltre terminato in questi pazienti un trial in aperto con zonisamide, che ha prodotto un siginificativo beneficio in questi sogetti (studio non pubblicato). Ricerca di tecniche di neuroimaging funzionale in soggetti con Mioclono corticale ed epilessia (BAFME/ADCME) Abbiamo dimostrato l’utilità di una nuova e non invasiva tecnica di Risonanza Magnetica per la valutazione di soggetti con Mioclono corticale ed epilessia (BAFME/ADCME) (Striano P et al. (1)H-MR spectroscopy indicates prominent cerebellar dysfunction in benign adult familial myoclonic epilepsy. Epilepsia. 2008 Nov 22. [Epub ahead of print]). Identificazione di riarrangiamenti genomici nelle epilessie sindromiche Riarrangiamenti submicroscopici sbilanciati rappresentano una causa frequente in diverse malattie neurologiche. Allo scopo di verificare il ruolo di tali riarrangiamenti genomici nelle epilessie abbiamo analizzato mediante array-CGH un’ampia casistica con quadri epilettici sindromici. Lo studio ha evidenziato la presenza di numerose alterazioni alcune delle quali ricorrenti a fenotipi variabili quali ad esempio la delezione del cromosoma 1q21 (Mefford HC, et al. Recurrent rearrangements of chromosome 1q21.1 and variable pediatric phenotypes. N Engl J Med. 2008 Oct 16;359(16):1685-99). Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Clinico Epidemiologico Osservazionale Clinico Epidemiologico Osservazionale Relazione Clinico – Scientifica 2008 2004 Nuovi approcci E. Veneselli – terapeutici alle Neuropsichiatria paralisi cerebrali Infantile 2004 Organizzazione di una Banca di materiale biologico proveniente da pazienti con malattie M. Filocamo – Laboratorio diagnosi pre-post natale Screening di geni candidati nell’epilessia idiopatica generalizzata. Nell’ambito del progetto Europeo “Epicure” sulla genetica dell’ epilessia idiopatica generalizzata abbiamo svolto lo screening mutazionale di 55 geni candidati in 95 famiglie con 3 casi affetti. I dati preliminari hanno in messo in evidenza la presenza di 7 mutazioni putative per cui sono in corso gli studi funzionali. Correlazioni genotipo-fenotipo nelle epilessie ereditarie Abbiamo studiato le basi genetiche di diverse forme di epilessia quali: le crisi piridossinodipendenti (Striano et al., Two novel ALDH7A1 (antiquitin) splicing mutations associated with pyridoxine-dependent seizures. Epilepsia. 2008 Aug 19. [Epub ahead of print]), e l’epilessia temporale laterale (Striano et al., A novel loss-of-function LGI1 mutation linked to autosomal dominant lateral temporal epilepsy. Arch Neurol. 2008 Jul;65(7):939-42; Nobile et al., LGI1 mutations in autosomal dominant and sporadic lateral temporal epilepsy. Hum Mut 2009 Feb 3. [Epub ahead of print]). (RICERCA CHIUSA) Le Paralisi Cerebrali Infantili rappresentano ancora oggi una delle patologie neuromotorie più importanti dell’infanzia, sia per la frequenza che per la disabilità conseguente. Per tale motivo si è consolidato il Gruppo Interdisciplinare sulle Paralisi Cerebrali Infantili (GIPCI) costituito dagli operatori dell’UO e Cattedra di Neuropsichiatria, dell’UO dell’Ortopedia e Traumatologia e dell’UO Riabilitazione, Recupero Funzionale e Fisioterapia dell’Istituto. Lo scopo di tale lavoro interdisciplinare è quello di migliorare la qualità dell’assistenza del paziente con PCI seguendo le linee guida SINPIA e SINFER attraverso l’identificazione precoce del tipo di disturbo motorio, la valutazione e il monitoraggio dei sintomi presentati dal paziente, l’applicazione di protocolli diagnostici e terapeutici che consentono di valutare nel tempo l’efficacia dei vari trattamenti utilizzati e di modulare progressivi avanzamenti nelle metodologia terapeutiche. Nell’anno 2008 sono stati valutati 362 pazienti con PCI (Tossina Botulinica (TB): 167 inoculazioni su 114 pz): con Emiplegie 102 (TB su 21 pazienti), con Diplegie 108 (TB su 40 pazienti), con Tetraplegie 152 (TB su 53 pazienti) L’esperienza conseguita è stata riportata al corso “Attualità terapeutiche nelle Paralisi Cerebrali Infantili”, tenutosi il 28 e 29 Novembre 2008 c/o l’Aula Magna del nostro Istituto. (RICERCA CHIUSA) La Biobanca di linee cellulari umane mutanti e di DNA, attiva dal 1976, comprende circa 4870 campioni (fibroblasti e linfoblasti, acidi nucleici) per oltre 210 differenti rari difetti genetici. Supportata da finanziamenti Telethon dal 1992, da dicembre 2007 fa parte del primo coordinamento nazionale di Biobanche Genetiche (“Telethon Network of Genetic Biobanks”- progetto quinquennale di Telethon). La biobanca opera secondo linee guida etiche garantendo la privacy degli individui e il corretto uso dei campioni. Linee di Ricerca - 67 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 genetiche rare Clinico Epidemiologico Osservazionale 2004 Studio dei C. Minetti – Malattie meccanismi Muscolari e patogenetici delle Neurodegenerative miopatie primitive I contatti con la comunità scientifica, mantenuti attraverso un sito web dedicato (http://www.gaslini.org/labdppm.htm), hanno favorito attività di collaborazione sia per studi di segregazione nella popolazione europea di un allele Gaucher molto raro e che per studi molecolari/funzionali condotti su ampie casistiche di pazienti affetti da malattie rare (ref. 14). (RICERCA APERTA) Abbiamo dimostrato precedentemente che il trattamento locale e sistemico di topi mdx, un modello murino di distrofia muscolare di Duchenne, con MG-132, un inibitore del proteasoma, determina la riespressione del complesso glicoproteico legato alla distrofina (Bonuccelli et al, 2003). Questi risultati sono stati confermati in biopsie muscolari da pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker (Assereto et al. 2006). Sulla base di questi dati, nell’anno 2007 ci siamo concentrati sulla valutazione dell’efficacia dell’ inibitore del proteasoma bortezomib (Velcade). Bortezomib è particolarmente interessante in quanto è stato approvato negli Stati Uniti e in Europa per il trattamento del mieloma multiplo recidivante, e percio’ i suoi effetti collaterali sono stati già studiati. Bortezomib presenta un’alta affinità per il proteasoma, è più specifico di MG-132, e risulta in una stabile ma reversibile inibizione dell’attività chimotriptica. Inoltre, bortezomib è in grado d’inibire l’attivazione del Nuclear Factor-kappaB (NF-kB) una molecola di segnale che gioca un ruolo critico nelle risposte infiammatorie della distofie muscolari di Becker e Duchenne. L’effetto di bortezomib è stato inizialmente testato mediante iniezione locale nel muscolo gastrocnemio di topi mdx. Esperimenti d’immunofluorescenza e immunoblot analysis indicano che il farmaco determina la riespressione dei livelli plasmalemmali di distrofina, alfa distroglicano, beta distroglicano, ed alfa sarcoglicano nelle fibre muscolari scheletriche dei topi trattati (Bonuccelli et al. 2007). Risultati 2008 Abbiamo analizzato l’effetto di bortezomib in biopsie muscolari scheletriche mantenute in condizioni di coltura tissutale come espianti. Tali frammenti sono stati trattati con bortezomib o con solo veicolo. Dopo 24 ore di trattamento gli espianti sono stati congelati e valutati. La riespressione del complesso della distrofina è stata monitorizzata mediante immunofluorescenza su sezioni congelate e mediante Immunoblot. Abbiamo studiato 2 pazienti con distrofia muscolare di Becker e 8 pazienti con distrofia muscolare di Duchenne. Entrambe le 2 biopsie da pazienti Becker hanno presentano un recupero di distrofina, alfa sarcoglicano e beta distroglicano a seguito di trattamento con bortezomib. In tutti i pazienti Duchenne abbiamo osservato un recupero dell’espressione dei componenti del complesso distrofinico quali alfa sarcoglicano e beta distroglicano. Tuttavia, abbiamo verificato una riespressione della distrofina solo in 2 pazienti. Questo risultato è compatibile con la differente natura delle specifiche mutazioni Duchenne. Allo scopo di correlare i dati ottenuti con il genotipo dei singoli pazienti, in ognuno stiamo - 68 - Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Clinico Epidemiologico Osservazionale 2004 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Studio neurofisiologico e neuropsicologico dei pazienti con R. Gaggero lesioni corticali Neuropsichiatria epilettogene e Infantile non epilettogene (valutazione perichirurgica e longitudinale) analizzando l’espressione di RNA messaggero per distrofina tramite RT-PCR. In ogni caso, è importante sottolineare che l’aumento combinato del betadistroglicano e dell’alfasarcoglicano potrebbe di per sé aumentare la resistenza meccanica della membrana plasmatica e contribuire a ridurre la degenerazione fibrale nel muscolo distrofico. In parallelo, stiamo studiando gli effetti di bortezomib a seguito d’iniezione sistemica in topi mdx. In primi esperimenti un trattamento short-term (1 settimana) ha indotto un incremento dell’espressione di distrofina e alfa sarcoglicano in fibre muscolari. Allo stato attuale stiamo testando l’efficacia del farmaco in un trattamento di 2 settimane. Il nostro scopo è verificare gli effetti sui segni istopatologici di distrofia muscolare e sulla funzionalità motoria dei topi trattati. Inoltre, è essenziale definire i possibili effetti legati alla tossicità del farmaco. Una volta definito il dosaggio ottimale di bortezomib, e la sua efficacia, ripeteremo gli esperimenti riducendo la frequenza delle iniezioni e/o estenderemo il follow-up a altre 4 settimane allo scopo di determinare la frequenza di recidive. In conclusione questi risultati rinforzano i pregressi riscontri che i trattamenti con gli inibitori del proteosoma sono in grado di recuperare con successo il complesso distrofinadistroglicano a livello della superficie cellulare delle fibre muscolari. L’analisi degli effetti sistemici short e long-term di bortezomib risulta essenziale nella definizione del potenziale terapeutico di questo farmaco nelle distrofie muscolari di Duchenne e Becker. (RICERCA CHIUSA) Obiettivi: lo studio si propone di descrivere le caratteristiche cliniche, EEG e neuropsicologiche dei pazienti con epilessie infantili secondarie a lesioni precoci del SNC, sia di origine malformativa sia di tipo tumorale. In un periodo di 4 anni sono stati valutati 72 casi con epilessia e lesioni cerebrali: 32% tumori, 68% anomalie di sviluppo. Tra i tumori prevalgono i gangliogliomi (4 pz) e i DNET (10 pz); la casistica comprende anche displasie corticali (18 pz), sclerosi tuberosa (7pz), sclerosi temporale mesiale (5 pz) e altre anomalie di sviluppo (7 pz). Oltre un terzo dei casi sono stati operati con favorevole evoluzione dell’epilessia dopo l’intervento (remissione 85%); da rilevare che in 9 casi l’intervento è stato eseguito con l’ausilio della elettrocorticografia intraoperatoria.I pz operati per tumore (23 pz, 32%) hanno mostrato evoluzione favorevole delle crisi, con remissione nell’ 87% dei casi. I 5 pz (13%) operati con anomalie di sviluppo e sclerosi temporale mesiale, hanno tutti presentato una completa remissione delle crisi. Dei pz operati con evoluzione postchirurgica favorevole, 8 pz presentavano una epilessia farmacoresistente nella fase preintervento (follow-up di 1-4 anni). 22 pz con epilessia grave secondaria a displasie focali e altre anomalie di sviluppo non sono stati operati a causa della difficoltà di localizzazione dell’area epilettogena (lesioni estese, multifocalità, necessità di indagini EEG invasive ulteriori). Va infine rilevato che nel 44% dei pz non operati è stato possibile ottenere un Linee di Ricerca - 69 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 controllo delle crisi con la sola terapia farmacologica. (RICERCA CHIUSA) Clinico Epidemiologico Osservazionale Clinico Epidemiologico Osservazionale - 70 - 2005 "Resilienza" e stile di attaccamento: implicazioni cliniche 2005 Caratterizzazione clinica, neuroradiologica e molecolare di C. Minetti – Malattie una nuova Neuromuscolari leucoencefalopati a ad ereditarietà autosomico recessiva E.F. Casari – Psicologia Clinica Lo studio, attualmente non ancora concluso, ha avuto inizio a giugno del 2008 ed ha coinvolto complessivamente 22 soggetti affetti da fibrosi cistica di età compresa tra i 14 e i 20 anni (età media = 17,23), ai quali sono stati somministrati tre questionari self report: Resilience Scale, Styles Attachment Questionnaire e il Beck Depression Inventory. Obiettivo della ricerca è indagare il ruolo di alcune variabili psicologiche, quali la resilienza e lo stile di attaccamento, nel mediare la risposta adattiva del soggetto alla patologia cronica. I risultati fin qui raccolti mostrano che gli adolescenti con FC del nostro campione hanno un elevato livello di resilienza, ovvero evidenziano buone capacità di fronteggiare situazioni psicofisiche stressanti connesse con la malattia. Individuare e promuovere nell'adolescente le caratteristiche psicologiche che possono aiutarlo nel fronteggiare gli stress psicofisici connessi con la patologia. (RICERCA APERTA) Le leucoencefalopatie genetiche rappresentano un gruppo eterogeneo di condizioni cliniche che colpiscono principalmente la sostanza bianca dell’encefalo e sono generalmente caratterizzate da un decorso grave e invalidante. Nel 50% circa dei casi non è tuttora possibile raggiungere una diagnosi etiologica. Abbiamo di recente identificato 9 casi Italiani con quadro clinico caratterizzato da cataratta congenita bilaterale, normale acquisizione delle primissime tappe dello sviluppo psicomotorio, con successiva comparsa di ritardo posturo-motorio e mentale, lenta compromissione neurologica, ritardo mentale, neuropatia periferica ipomielinizzante e diffusa alterazione della sostanza bianca encefalica di tipo ipomielinizzante. Questa patologia, da noi definita “Ipomielinizzazione e cataratta congenita” (ICC), rappresenta una nuova leucoencefalopatia ad ereditarietà autosomica recessiva, la cui definizione genetica è stata l’obiettivo principale del nostro studio. Lo screening sistematico di tutti i geni presenti nel locus ICC ci ha consentito di identificare tre diverse mutazioni in un gene con funzione ignota chiamato DRCTNNB1A. Abbiamo quindi dimostrato che le mutazioni determinano la perdita di un nuova proteina, che abbiamo chiamato Iccina. Infine abbiamo dimostrato che l’iccina è associata strettamente alla membrana cellulare. Nell’anno 2007 abbiamo iniziato studi finalizzati alla caratterizzazione funzionale della molecola iccina i cui meccanismi d’azione sono tuttora ignoti. Una parte del progetto è dedicato alla produzione di nuovi anticorpi per iccina per esperimenti d’immunoistochimica. Abbiamo quindi creato delle GST fusion proteins con 3 dominii della molecola e al momento stiamo purificando le protein ricombinanti per la creazione di nuovi anticorpi policlonali. Poiché il quadro anatomopatologico del nervo periferico dei nostri pazienti indicava un possibile difetto dell’adesione dei diversi strati della guaina mielinica, abbiamo ipotizzato che iccina potesse essere coinvolta in meccanismi d’adesione. Abbiamo quindi paragonato le proprietà di adesione intercellulare Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 di fibroblasti estratti da soggetti di controllo verso quelle di fibroblasti estratti da pazienti affetti da ICC. Il deficit d’iccina sembra correlare con una marcata riduzione delle capacità d’adesione intercellulare. Gli stessi esperimenti saranno ripetuti in una linea di cellule di Schwann già disponibile nel nostro laboratorio a seguito di silenziamento del mRNA per iccina con metodiche di RNAi interference. In parallelo, abbiamo proceduto alla creazione di un modello murino deleto per il gene iccina. La prima generazione F1 si è resa disponibile da Settembre 2008 e stiamo procedendo alla definizione del fenotipo del sistema nervoso centrale e periferico di tali animali. Il nostro studio espande lo spettro delle leucoencefalopatie ipomielinizzanti e fornisce nuovi elementi per la comprensione dei meccanismi molecolari alla base delle patologie della mielina. La definizione delle funzioni d’iccina non chiarirà solo i meccanismi patogeetici di ICC, ma ci permetterà di analizzare il suo eventuale coinvolgimento in altre patologie ipomielinizzanti. Attività in corso per il 2009 La leucoencefalopatia HCC è caratterizzata da cataratta congenita, degenerazione neurologica progressiva ed evidenza di difetto di mielina alla RMN encefalica e alla biopsia di nervo surale. I nostri studi preliminari hanno determinato che HCC è causata da mutazioni della proteina iccina, una molecola associata alla membrana plasmatica che gioca un ruolo essenziale nel processo di mielinogenesi sia centrale che periferico. Scopo del progetto è la definizione delle funzioni e dei meccanismi d’azione propri della proteina iccina. Tramite analisi istopatologica di biopsie di nervo surale da soggetti di controllo, abbiamo determinato che iccina è espressa in cellule di Schwann ed è localizzata nello spazio ab- e ad-axonale della guaina mielinica. Abbiamo quindi silenziato l’espressione d’iccina nella linea cellulare di Schwann RT4-D6P2T. Questo modello esprime le proteine della mielina a livelli equivalenti a quelli riscontrati in cellule primarie. Cellule RT4-D6P2T sono state transfettate con un oligonucleotide silenziante iccina e con una sequenza oligonucleotidica di controllo. La percentuale d’inibizione del trascritto iccina è stata del 90%, 70%, e 15% rispettivamente a 24, 48, 72 ore a seguito della trasfezione (analisi tramite RT-PCR). La down-regolazione del trascritto per iccina riduce significativamente (circa 75%) le proprietà d’adesione inter-cellulare delle cellule silenziate. Questi risultati sono confermati, in fibroblasti primari isolati da pazienti HCC e da soggetti di controllo. Il numero d’aggregati cellulari è pari a 3.5±0.2 e 42±10, (mean±SE, n=6) rispettivamente nelle cellule di pazienti e nei controlli. Allo scopo di identificare una possibile interazione tra iccina e molecole coinvolte nell’adesione cellulare, abbiamo creato una GST-hyccin fusion protein e completeremo esperimenti di GST-pull-down con lisati di cellule di Schwann o di nervo sciatico. In un set complementare d’esperimenti, stiamo analizzando le conseguenze della Linee di Ricerca - 71 - Istituto Giannina Gaslini Clinico Epidemiologico Osservazionale Clinico Epidemiologico Sperimentale - 72 - Relazione Clinico – Scientifica 2008 2005 Caratterizzazione M. Filocamo – molecolare di Laboratorio diagnosi malattie geneticopre-post natale metaboliche rare 2005 Tecniche avanzate di imaging RM: applicazioni nelle A. Rossi patologie Neuroradiologia neoplastiche e metaboliche del sistema nervoso down-regolazione d’iccina sull’espressione di proteine della mielina, quali myelin basic protein (MBP), myelin-associated glycoprotein (MAG) MAG e myelin protein zero (MPZ). Dati preliminari indicano che il deficit d’iccina si associa ad una riduzione dei trascritti di MPZ, una molecola che presenta un ruolo essenziale nel processo d’organizzazione della guaina mielinica. Infine abbiamo definito che il silenziamento d’iccina non modifica la vitalità e la rate di replicazione cellulare. E’ importante rilevare che il fenotipo clinico dei pazienti HCC è caratterizzato da severa ipomielinizzazione sia a livello del sistema nervoso centrale (SNC) che periferico (SNP) . Pertanto, stiamo testando gli effetti del silenziamento d’iccina anche in cellule Oli-Neu, una linea oligodendrocitaria. In parallelo con gli studi in vitro abbiamo creato topi knock-out per iccina. I due primi esoni d’iccina sono stati sostituiti con il gene della beta galattosidasi e una resistenza antibiotica. L’efficacia della delezione del gene iccina è stata confermata da RT-PCR. L’analisi del fenotipo neuropatologico dello SNC in topi iccina null ci permetterà di definire se l’ipomielinizzazione osservata in pazienti HCC è legata ad un difetto primario di cellule della linea oligodendrocitaria o se è connessa con un difetto di cellule della linea neuronale o astrocitaria. Questi studi sono critici per la comprensione dei processi patogenetici di HCC. (RICERCA APERTA) Nell’ambito della ricerca sono stati eseguiti studi molecolari/funzionali su un’ampia casistica di Leucodistrofia Metacromatica, sia da difetto di arilsulfatasi A che di Saposina B. Inoltre grazie alla collaborazione con il “Department of Clinical Genetics, Erasmus MC” di Rotterdam è stata portata a termine la caratterizzazione molecolare della casistica di pazienti con la forma infantile Glicogenosi II. Sono stati condotti studi funzionali su casi selezionati con rare malattie della sostanza bianca (Pelizaeus–Merzbacher e Alexander). Nell’ambito delle Mucolipidosi (II e IIIA e IIIC) è in corso la caratterizzazione di 54 pazienti. Sulla base di risultati preliminari, allo scopo di chiarire i meccanismi patogenetici/molecolare dei diversi tipi di Mucolipidosi, è stata avviata una collaborazione con il Prof. David N. Cooper (Institute of Medical Genetics, Cardiff University, UK) e con la Dott.ssa Nadia A. Chuzhanova (School of Computing, Engineering and Physical Sciences, University of Central Lancashire, Preston, UK) (RICERCA APERTA) Nel corso dell'anno è proseguita l'applicazione delle tecnologie avanzate di RM nella pratica clinica quotidiana. Ciò ha comportato l'implementazione della spettroscopia allo studio delle lesioni tumorali e metaboliche e l'incremento dell'uso della trattografia con tensore di diffusione alle medesime patologie, con estensione alle anomalie congenite dell'encefalo. Al fine di sopperire ad alcune lacune tecnologiche è stato previsto l'acquisto di un upgrade del software di RM, con l'arrivo di una nuova versione che consente in particolare una più efficace applicazione della trattografia. Inoltre è previsto uno studio di applicazione delle metodiche perfusionali senza mezzo di contrasto (arterial spin labeling), Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 centrale Clinico Epidemiologico Sperimentale 2006 Malattie rare: le neuropatie genetiche ad esordio in eta' E. Veneselli – infantile senza Neuropsichiatria marker genetico Infantile noto. Correlazioni cliniche elettrofisiologiche e genetiche Clinico Epidemiologico Osservazionale 2006 Impatto E.F. Casari – psicologico nella Psicologia Clinica Vitiligo 2007 Identificazione di fattori di rischio o di geni candidati A. Cama coinvolti nella Neurochirurgia patogenesi dei Difetti del Tubo Neurale (DTN) Preclinico di particolare interesse in età pediatrica. Nel corso dell'anno solare la produttività scientifica dell'UO ha compreso n. 2 pubblicazioni in argomento specificatamente inerente l'oggetto della ricerca. (RICERCA APERTA) In collaborazione con la Sezione di Genetica (Prof.ssa P. Mandich e Dott.ssa E. Bellone) e la Sezione di Neurologia (Prof. A. Schenone) del Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica dell’Università di Genova, lo studio per l’identificazione di nuove mutazioni genetiche nei pazienti affetti da neuropatia familiare, senza marker genetico noto, selezionati secondo una flow-chart clinica ed elettrofisiologia specifica, ha condotto a: reclutamento di 25 casi nuovi; studio delle nuove mutazioni GDAP1, LMNA, MFN2, HSP22, 27, KIAA, PMP22, MPZ in 10 nuovi casi; reclutamento di 5 nuovi casi con neuropatia ad esordio precocissimo. In 7 pazienti con fenotipo clinico ed elettrofisiologico CMT2 è stata riscontrata la mutazione MFN2. In un paziente con fenotipo elettrofisiologico demielinizzante è stata riscontrata la mutazione GDAP1 in eterozigoti. E’ ancora in corso di pubblicazione il caso con mutazione HSP. (RICERCA APERTA) Dopo la fase di progettazione e programmazione, si è provveduto ad un'approfondita ricerca lessicografica sul tema e al reperimento delle specifiche scale per la valutazioni del comportamento e dei costrutti neuropsicologici soggiacenti. Non è stato possibile procedere ulteriormente nell'indagine a causa riorganizzazione interna del personale. (RICERCA CHIUSA) I DTN sono malformazioni congenite ad eredità multifattoriale. Il difetto genetico più comune è rappresentato dalla omozigosità (677 T/T) per il polimorfismo C677T del gene MTHFR (metilenetetraidrofolato reduttasi) che svolge un ruolo chiave per il metabolismo del folato. Altri fattori di rischio genetici sono stati identificati anche dal nostro gruppo; tra essi, la combinata eterozigosità per la mutazione A1298C e C677T della MTHFR, l’inserzione di 68 bp nel gene CBS (cistationina beta sintasi), la variante A80G del gene RFC1 (reduced folate carrier 1) ed il polimorfismo G1958A del gene MTHFD1 (metilenetetraidrofolato deidrogenasi). Il numero di modelli murini per i DTN disponibili, è ormai superiore a 190; l’indagine molecolare dei geni omologhi umani contribuirà all’identificazione dei fattori genetici predisponenti. Ad oggi le famiglie DTN complete, reclutate presso la nostra U.O. e di cui è disponibile il materiale biologico, sono al momento più di 288. Uno studio combinato dei fattori di rischio dei geni del metabolismo del folato, dei geni candidati in base a modelli animali, associati ad uno studio epidemiologico, ci permetterà di contribuire alla comprensione delle cause che sono alla base di queste complesse malformazioni. (RICERCA CHIUSA) Linee di Ricerca - 73 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 LINEA DI RICERCA n. 7 CHIRURGIA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE Coordinatore: Vincenzo Jasonni INTRODUZIONE Questa linea di ricerca comprende le attività di 7 Unità Operative: • CHIRURGIA • CARDIOLOGIA • ANESTESIA E RIANIMAZIONE • OCULISTICA • ODONTOIATRIA • ORTOPEDIA • OTORINOLARINGOIATRIA i cui progetti vengono presentati di seguito. L’obiettivo generale della linea è migliorare la qualità dell’assistenza in ambito chirurgico. Nel campo delle attività delle ricerche specifiche sono in corso studi che mirano a dimostrare come vi sia una correlazione genetica tra malattie del colon e renali e quindi l’importanza di uno studio multidisciplinare, studi di genetica in malattie rare con interesse chirurgico. - 74 - Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Tipologia progetto Clinica Epidemiologica Osservazionale Clinica Epidemiologica Osservazionale Clinica Epidemiologica Sperimentale Relazione Clinico – Scientifica 2008 Anno inizio Titolo Responsabile Progetto/ Struttura afferente 2004 Differenze morfometriche della papilla ottica nei pazienti con angiomatosi congenite P. Vittone - Oculistica 2004 Prosegue lo studio genotipico e fenotipico dei pazienti affetti dalla Sindrome di Poland grazie anche alla stretta collaborazione con l’Associazione Italiana Sindrome di Poland. Lo studio multidisciplinare prevede l’esecuzione di ricoveri in regime di Day Hospital con visita Chirurgica, Ortopedica, Genetica, Psicologica, studio mutazionale con cariotipo ad Studi alta definizione (CGH-array), Ecografia del muscolo grande e piccolo pettorale, clinici,genetici e V. Jasonni – Chirurgia Ecocardiografia, eventuale Rx torace ed ulteriori approfondimenti in base al quadro di bioingegneria Pediatrica clinico specifico per la completa caratterizzazione fenotipica di questa rara Sindrome. nella sindrome di Sono stati inclusi al 2008 circa 190 pazienti, di cui 20 sottoposti ad intervento chirurgico Poland (10 con utilizzo di Lactosorb – protesi riassorbibile facente parte dell’applicazione delle tecniche di bioingegneria nella Sindrome di Poland). Un paper intitolato “Bilateral Poland Syndrome does exist” è accepted with minor revision sull’American Journal of Medical Genetics (RICERCA CHIUSA) 2005 All’interno di tre sedi di riferimento, la nostra U.O. di Ortopedia e due sul territorio (una a Pescara ed una a Lecce), sono stati individuati gruppi omogenei di soggetti affetti da scoliosi, afferenti a Centri di diagnosi e/o di rieducazione motoria. Totale 60 soggetti. Al momento è stata effettuata l’organizzazione dei Centri di riferimento per la ricerca e la selezione dei soggetti nonché l’indagine anamnestica. È iniziata inoltre la fase di valutazione strumentale. È stata valutata l’evoluzione delle curve per verifica del reale comportamento evolutivo. Ogni soggetto è stato inserito in uno di due gruppi; il primo con anamnesi positiva per familiarità di scoliosi, di osteoporosi e di affezioni neurologiche (anche lievi), il secondo con anamnesi negativa. Ad ogni soggetto è stata richiesta una valutazione neurofisiologica (PESS); al momento solo 13 soggetti hanno eseguito tale esame. Siamo ancora in attesa della realizzazione di un adeguato consenso informato e della presentazione al Comitato etico, prima di effettuare un prelievo di sangue ai pazienti e ai genitori per ricerche di tipo genetico, mirate sulla resistenza meccanica del materiale osseo (RICERCA APERTA) Basi genetiche della scoliosi idiomatica evolutiva S. Becchetti – Ortopedia e Traumatologia ESITO RICERCA 2008 Stiamo concludendo l’analisi statistica dei dati e passeremo a breve alla stesura definitiva dei risultati ottenuti. (RICERCA CHIUSA) Linee di Ricerca - 75 - Istituto Giannina Gaslini Clinica Epidemiologica Sperimentale Preclinico Clinica Epidemiologica Osservazionale - 76 - Relazione Clinico – Scientifica 2008 2005 Valutazione funzionale mediante prova da sforzo G. Pungiglione cardiorespiratori Cardiologia a nei pazienti cardiopatici congeniti operati 2006 ABR con click ad alta frequenza : applicabilita' di un nuovo V. Tarantino – algoritmo nella Otorinolaringoiatria diagnostica audiologica infantile 2006 Correlazione tra pressione endoculare e spessore corneale nei P. Vittone - Oculistica soggetti in eta' neonatale e nella prima infanzia Ad oggi lo studio ha coinvolto 27 pazienti, suddivisi in tre sottogruppi i. soggetti in storia naturale ii. soggetti operati iii. soggetti trattati con metodica endoluminale (stent) I dati attualmente raccolti non sono sufficienti a trarre conclusioni. Si prevede di proseguire lo studio per almeno altri 2 anni (RICERCA APERTA) La diagnostica precoce delle sordità infantili è il cardine per una efficace terapia protesico-riabilitativa. Il gold standard prevede l’identificazione e l’inizio del trattamento dei pazienti ipoacusici entro il 6° mese di vita. Abbiamo condotto uno studio per valutare l’applicabilità nella diagnostica audiologica infantile di ABR ad alta frequenza. I dati ottenuti sono stati confrontati con i parametri derivanti dalle ABR tradizionali e dall’audiometria comportamentale. La tecnica è stata utilizzata nell’ambito di uno screening audiologico di massa con follow up a 12 e 24 mesi. I risultati ottenuti hanno dimostrato attendibilità, precisione ed affidabilità della tecnica in oggetto che è stata trasferita con successo nell’ambito della routine clinica della diagnostica audiologica neonatale. (RICERCA CHIUSA) Dalle ultime ricerche è emersa l’importante correlazione tra spessore corneale centrale e misurazione della pressione intraoculare. Pochissimi dati si hanno riguardo la popolazione pediatrica. Nel corso della nostra ricerca abbiamo studiato il valore dello spessore corneale centrale nella popolazione pediatrica normale. Alla nascita questo è significativamente maggiore rispetto alla popolazione adulta. Tale valore decresce rapidamente nei primi giorni di vita raggiungendo lo spessore dell’adulto a 4 anni circa. Abbiamo quindi esteso il nostro studio ad un gruppo di piccoli pazienti con glaucoma congenito, per analizzare la relazione tra spessore corneale centrale e pressione intraoculare, sia prima che dopo terapia chirurgica. Lo spessore corneale centrale è risultato essere significativamente maggiore nel gruppo con glaucoma congenito rispetto alla popolazione pediatrica normale. Il suo valore decresce marcatamente dopo intervento chirurgico simultaneamente alla riduzione della pressione intraoculare. Emerge quindi l’importanza della pachimetria corneale nella diagnosi e monitoraggio del glaucoma congenito. Ci proponiamo di ampliare la casistica del nostro studio per cercare una correlazione tra spessore corneale centrale e pressione intraoculare in modo da ottenere misure tonometriche sempre più accurate di fondamentale importanza nel follow-up dei piccoli pazienti glaucomatosi. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Clinica Epidemiologica Sperimentale Clinica Epidemiologica Osservazionale Clinica Epidemiologica Osservazionale Preclinico Relazione Clinico – Scientifica 2008 2006 Follow up a medio-lungo termine dei pazienti sopravvissuti a tumore pediatrico 2006 Sindromi neutropeniche R. Servetto – gravi e Odontoiatria e problematiche Ortodonzia odontostomatolo giche Abbiamo applicato l’algoritmo odontostomatologico gestionale per i pazienti affetti da neutropenia grave. La valutazione dei risultati ci permetterà di valicare l’algoritmo in questione. Dopo il completamento della fase di arruolamento dei pazienti, stiamo concludendo l’analisi dei dati nonché la loro valutazione statistica. A breve passeremo alla stesura definitiva dei risultati, alla loro discussione ed interpretazione. (RICERCA CHIUSA) 2006 Studio interdisciplinare pre e post natale della odontomorfogen E. Calcagno – esi dell'apparato Odontoiatria e stomatognatico: Ortodonzia dalla diagnosi prenatale alla prevenzione odontostomatolo gica Abbiamo reperito adeguata casistica per lo studio pre- e post-natale della odontomorfogenesi dell’apparato stomatognatico. E’ terminata la fase di arruolamento dei pazienti ed è in essere la fase di analisi statistica dei risultati, la loro interpretazione ed infine la discussione (RICERCA CHIUSA) Anomalie renali megacolon congenito: studio G. Mattioli – Chirurgia epidemiologico e Pediatrica di correlazione genetica Durante il 2007 ed il 2008 sono stati inclusi e studiati 84 pazienti affetti da malattia di Hirschsprung (HSCR). Questi pazienti sono stati sottoposti ad accurato screening per le anomalie congenite del rene e della trafila urinaria (CAKUT), che è consistito in ecografia renale con misurazione dei diametri renale, esame urine, urinocoltura ed eventuali ulteriori approfondimenti in base ai risultati ottenuti. Tutti i pazienti sono stati inoltre sottoposti a prelievo ematico per la caratterizzazione del proto-oncogene Ret. Sorprendentemente sono stati identificati ben 21 pazienti affetti da CAKUT (25%) ed ulteriori 6 pazienti affetti da anomalie renali non CAKUT (in totale 32% con coinvolgimento renale). Nella casistica esaminata l’incidenza di CAKUT è risultata quindi essere 4 volte superiore a quanto descritto in letteratura. Lo studio genetico eseguito ha permesso inoltre di identificare un assetto aplotipico del proto-oncogene 2007 E. De Caro – Cardiologia Sono stati valutati 111 pazienti, solo una minoranza in almeno 3 occasioni. L’obiettivo è quello di una triplice valutazione estesa alla totalità dei pazienti inclusi. Lo studio dovrà quindi proseguire per almeno ulteriori 2 anni (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 77 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Ret sovrapponibile a quello di altri HSCR cosiddetti Sindromici (Sindrome di Ondine, Sindrome di Down, Sindrome di Bardet-Biedl, etc) cosa che ha confermato l’ipotesi circa l’esistenza di una nuova associazione sindromica HSCR+CAKUT. Un paper intitolato “Hirschsprung’s disease and Congenital Anomalies of the Kidney and Urinary Tract (CAKUT): a new syndromic association” è in press sulla rivista Medicine (expected publication march 2009) (RICERCA CHIUSA) Clinica Epidemiologica Osservazionale Clinica Epidemiologica Sperimentale - 78 - 2007 L'approccio miniinvasivo in chirurgia pediatrica: audit G. Mattioli – Chirurgia clinico, linee Pediatrica guida ed applicazioni future Durante il 2008 è proseguita l’attività chirurgica con approccio mini-invasivo e FAST TRACK. I principali campi di applicazione sono stati le malattie del colon, del rene e delle vie urinarie ed i tumori. Si è cercato di standardizzare i processi diagnostici ed il precorso terapeutico di questi pazienti. Sono state eseguite 11 colectomie totali e 3 ileoretto anastomosi con J-pouch in approccio laparoscopico (paper con i risultati submitted al meeting BAPS-EUPSA del giugno 2009). E’ stato poi eseguito un Audit clinico dei pazienti affetti da malattia di Hirschsprung e sottoposti a trattamento chirurgico radicale con approccio mini-invasivo ed i risultati sono stati confrontati con un gruppo analogo per caratteristiche demografiche e malattia di base, sottoposti a trattamento chirurgico con tecnica convenzionale. I risultati di questo Audit sono stati pubblicati nel dicembre 2008 col paper dal titolo “Outcome of primary endorectal pull-through for the treatment of classic Hirschsprung disease” edito sulla rivista Journal of Laparoendoscopic and Advanced Surgical Tecniques (RICERCA CHIUSA) 2007 Valutazione della qualità del sonno nei bambini affetti da Ipoventilazione central G. Ottonello – congenita Anestesia e (CCHS) o Rianimazione Sindrome di Ondine sottoposti a ventilazione meccanica invasiva in tracheostomia e noninvasiva Lo studio ha avuto una fase di acquisizione dei dati nel corso del 2007. Nel 2008 sono stati elaborati i dati ed è stata prodotta una tesi di Specializzazione in Neuropsichiatria presso l’Università di Genova; sono attualmente in corso nuove valutazione sui tracciati polisonnografici da parte della U.O. Neurofisiologia dell’Azienda Ospedaliera Ospedale S. Martino. Si richiede la chiusura del presente studio (RICERCA CHIUSA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Clinica Epidemiologica Osservazionale Studio prospettico, cieco, multicentrico, random Relazione Clinico – Scientifica 2008 2008 Educazione dei genitori per la ventilazione meccanica domiciliare. 2008 Studio multicentrico, randomizzato e controllato sugli effetti G. Montobbio dell’anestesia generale vs sullo Anestesia sviluppo neurologico e sull’incidenza dell’apnea nel neonato. G. Ottonello – Anestesia e Rianimazione Lo studio ha permesso di valutare come viene effettuata la formazione dei genitori – care giver per la domiciliazione dei bambini in ventilazione domiciliare. Ha avuto le seguenti ricadute scientifiche: (1) presentazione di una relazione tutoriale al congresso nazionale di Pediatria tenutosi a Genova nell’Ottobre 2008 (2) presentazione di una relazione su invito presso l’Ospedale Pediatrico Burlo Garofano di Trieste (Febbraio 2008) (3) pubblicazione di svariati articoli scientifici su riviste ad Index, non ad Index e come tesi di laurea. La ricerca in questione partecipa al Premio Joint Commission indetto dall’Ufficio Qualità dell’Istituto G. Gaslini. Il Progetto dovrebbe proseguire ancora per un anno in quanto si prevede la pubblicazione di un libro informativo per i genitori dei bambini affetti da SMA1 e la edizione di un corso di formazione della durata di 1 giorno ancora sulle cure respiratorie per i bambini affetti da SMA1(RICERCA APERTA) Numerosi studi hanno dimostrato che gli anestetici generali come sevoflurane, ketamina, oppioidi possono avere un effetto neurotossico, in particolare se somministrati in alcune fasi dello sviluppo neuronale. Lo studio in corso ha la finalità di dimostrare se due anestesie (generale vs regionale) somministrate a neonati da sottoporre a chirurgia per ernia inguinale risultino in equivalenti tappe dello sviluppo cognitivo. La ricerca, coordinata dal Children’s Hospital di Melbourne, Australia, ha come obbiettivo finale l’arruolamento di 660 neonati. Al 31 dicembre 2008, presso l’Ist Gaslini, unico centro italiano coinvolto, sono stai arruolati 20 pazienti su un totale di 144. La ricerca è ancora in corso e i risultati finali avranno un elevato impatto etico e sulla condotta anestesiologica futura. È il primo trial che valuta la correlazione tra anestesia e outcome.Nessun problema di rilevanza è insorto durante l’arruolamento dei primi 20 pazienti, nessuNa complicanza o evento avverso maggiore su è rilevato. (RICERCA APERTA) Linee di Ricerca - 79 - Istituto Giannina Gaslini Clinica Epidemiologica Sperimentale - 80 - 2008 Relazione Clinico – Scientifica 2008 Studio clinico e sperimentale F. M. Sènès – sulla riparazione Ortopedia e e rigenerazione Traumatologia nervosa in età pediatrica. Lo scopo della fase sperimentale è di valutare il ruolo di differenti geni durante la rigenerazione nervosa sia in condizioni normali che dopo trauma al fine di caratterizzare i fattori coinvolti nella rigenerazione nervosa dei nervi periferici e di studiare la possibilità di identificare marker biomolecolari. In particolare il nostro interesse si focalizzerà sui processi connessi con la degenerazione Walleriana, e con il conseguente slaminamento e frammentazione della guaina mielinica, ed inizio della proliferazione delle cellule di Schwann. Tali processi portano a cambiamenti funzionali nei nervi lesionati la cui causa principale sembra essere l’eccessiva produzione di ROS responsabili dell’aumento di Stress Ossidativo con conseguente necrosi e/o apoptosi delle cellule. Abbiamo quindi analizzato differenti tipi di geni, tra i quali: metallotioneine (MT1-2-3), superossido dismutasi (Mn-SOD, Cu/Zn-SOD), catalasi (CAT), glutatione-S-transferasi (GST), p53, poli-ADP-polimerasi (PARP-1), Bax, Bcl2, ossido nitrico sintasi (iNOS), eme-ossigenasi 1 (HO-1) (RICERCA CHIUSA) Linee di Ricerca Istituto Giannina Gaslini Istituto di Ricerca Scientifica e Cura per la difesa ed assistenza dell’infanzia e della fanciullezza Formazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIDATTICA UNIVERSITARIA INSEGNAMENTI UNIVERSITARI Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche Pediatriche • Genetica Umana (corso integrato) • Patologia Generale • Fisiopatologia • Psicologia Medica • Pediatria • Chirurgia Pediatrica • Neuropsichiatria Infantile • Neonatologia • Terapia Pediatrica • Pediatria Preventiva e Sociale L’ISTITUTO E’ SEDE DELLE SEGUENTI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE Scuola di Specializzazione in Pediatria (I Scuola) Scuola di Specializzazione in Pediatria (II Scuola) Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile Scuola di Specializzazione in Chirurgia Pediatrica Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica - 82 - Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DOTTORATI DI RICERCA Perinatologia Auxologia e Fisiopatologia della Crescita Genetica Umana Fisiopatologia dello Sviluppo della Vita di Relazione Neuroscienze dello Sviluppo Genetica Medica Immunologia Clinica e Sperimentale CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI Corso di Perfezionamento in Adolescentologia Corso di Perfezionamento in Emergenza Pediatrica e Pronto Soccorso Medico Corso di Perfezionamento in Psicodiagnostica, Psicometria e Neuropsicologia Clinica Didattica Corsi e Seminari - 83 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 SCUOLA PROFESSIONALE “Lorenza Gaslini” • Formazione di base • Laurea Infermieristica Pediatrica • Corsi per operatori tecnici addetti all’assistenza, educatori e volontari • • Formazione permanente- aggiornamento- riqualificazione per il personale del comparto Ricerca- progetti- qualità- documentazione nell’ambito delle Scienze Infermieristiche Pediatriche EVENTI/PROGETTI FORMATIVI AZIENDALI E.C.M. Periodo di svolgimento 04/11/0826/11/08 (5 edizioni) 05/11/08 – 03/12/09 (4 edizioni) - 84 - Titolo Corso Tipologia Addestramento all’utilizzo del Progetto Defibrillatore esterno semiautomatico con Formativo Retraining PBLS- D e gestione del Aziendale carrello dell’emergenza Corso teorico pratico “Fondamenti di supporto vitale avanzato in pediatria” Progetto Formativo Aziendale Direttore Crediti ECM Professioni destinatarie Dott. Maurizio Magnani U.O. Pronto Soccorso 6 Tutte le professioni Dott. Mario Lattere U.O. Pronto Soccorso 7 Medici Infermiere Infermiere pediatrico Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini 02/12/08 – 17/12/08 (4 edizioni) 27/11/08 – 16/12/08 Corso teorico pratico “Principi di rianimazione cardio- polmonare neonatale” Progetto Formativo Aziendale Prof. Giovanni Serra Resp. U.O. Patologia Neonatale 5 Medici Infermiere Infermiere Pediatrico Il controllo del dolore nell’ospedale pediatrico Progetto Formativo Aziendale Dott. Luca Manfredini U.O. Pediatria IV 8 Tutte le professioni (4 edizioni) 13- 14/03/08 30- 31/10/08 25/11/08 16/12/08 Progetto Formativo Aziendale Dott. Ubaldo Rosati Resp. U.O. C.C.D. 15 Percorso di miglioramento nel blocco operatorio- sala parto del Dipartimento Ostetrico Neonatale Progetto Formativo Aziendale Resp. U.O. Anestesia e Rianimazione 12 Aspetti dermoallergologici in ambito sanitario Progetto Formativo Aziendale Resp. Servizio Prevenzione e Protezione 2 Tutte le professioni “Corso base di formazione formatori per esperti clinici in controllo del dolore nell’ospedale pediatrico” Progetto Formativo Aziendale Dott.ssa M.L. Massone Dottor L. Manfredini 35 Medico Infermiere Infermiere Pediatrico Ostetrica (2 edizioni) 03/10/0802/12/08 Medici, Infermieri Infermiere Pediatrico Biologo Tecnico San Lab. Biom Tecn.San Radiologia Medica Medici, Infermiere, Infermiere Pediatrico Ostetrico Strumenti per la gestione del Rischio Clinico: Avvio di un progetto aziendale (2 edizioni) 19/11/0811/12/08 Relazione Clinico-Scientifica 2008 Didattica Corsi e Seminari - 85 - Istituto Giannina Gaslini 28/03/0817/05/08 Corso di formazione e aggiornamento professionale per il personale dei reparti di malattie infettive ex L. 135/90 04/02/0817/03/08 Relazione Clinico-Scientifica 2008 Progetto Formativo Aziendale Resp. U.O. Malattie Infettive Corso di formazione specifica per Volontari Servizio Civile Nazionale Corso di formazione Resp. Ufficio Relazione e Comunicazione 11- 12/04/08 Approccio generale alle lesioni focali dello scheletro in età pediatrica 27- 28/06/08 30- 31/05/08 18- 19- 20/09/08 - 86 - 37 Medico Infermiere Pediatrico OSS/OTA/A.S.S.S Corso non accreditabile Popolazione Laica Evento Formativo Resp U.O. Radiologia 4 Medico Le lesioni primitive maligne dello scheletro in età pediatrica Evento Formativo Resp U.O. Radiologia 4 Medico Le lesioni similtumorali e le lesioni neoplastiche benigne dello scheletro in età pediatrica Evento Formativo Resp U.O. Radiologia 5 Medico 13 Medici Psicologi, Logopedisti, Neuromotricisti, Educatori Professionali, Infermieri pediatrici “Corso di formazione in Parent Traininig – Autismo ed altri disturbi dello sviluppo” Evento Formativo Resp. U.O. Neuropsichiatria Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini 10- 13/06/08 20- 21/11/08 (2 edizioni) 1 edizione/mese Tot. 10 edizioni Relazione Clinico-Scientifica 2008 Corso teorico pratico in materia di “Rianimazione e stabilizzazione del neonato critico” Corso di Formazione Resp. U.O. Patologia Neonatale 16 Medico Infermiere Infermiere Pediatrico Corsi di rianimazione cardio- polmonare infantile per laici Corso di Formazione Dott.ssa A. Palmieri Corso non accreditabile Popolazione laica Didattica Corsi e Seminari - 87 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Gestione Tirocini e Stage di studenti esterni STAGES Ente Proponente: Università degli Studi di Brescia - Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche N. Stagista: 1 Durata: dal 1 /10/08 al 15/10/08 Sede: Istituto G. Gaslini – Dipartimento Servizi Assistenziali Obiettivi: Identificare modalità di strutturazione della lettera di dimissione infermieristica, riferita al bambino leucemico Titolo Tesi: Un modello di lettera di dimissione infermieristica nel contesto assistenziale pediatrico emato- oncologico. Ente Proponente: Università degli Studi del Piemonte Orientale- Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica N. Stagista: 1 Durata: dal 1 /10/08 al 15/10/08 Sede: Istituto G. Gaslini – U.O. Patologia Neonatale/Nido Obiettivi: Conoscere le modalità di implementazione del metodo Kangaroo Mother Care nel centro nascita dell’Istituto G.Gaslini Titolo Tesi: Diffusione e applicazione del metodo Kangaroo Mother Care nei centri nascita dei più importanti ospedali pediatrici italiani. Ente Proponente: Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche N. Stagista: 2 Durata: Settembre/Ottobre 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Dipartimento Servizi Assistenziali Obiettivi: Identificare le competenze dell’infermierie pediatrico nei diversi contesti assistenziali al fine di progettare un percorso formativo teorico pratico del Corso di Laurea in Infermieristica pediatrica uniforme a livello nazionale. Titolo Tesi: Le competenze dell’infermiere pediatrico in relazione ai problemi prioritari di salute della popolazione pediatrica. Ente Proponente: Università degli Studi di Genova- Corso di Laurea in Infermieristica Polo Savonese N. Stagista: 1 Durata: Luglio/Agosto 2008 - 88 - Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Unità Operativa di Emato- Oncologia Obiettivi: Raccolta dati mediante somministrazione di un questionario per la valutazione e miglioramento della realtà lavorativa nell’area assistenziale emato- oncologica pediatrica. Titolo Tesi: Allarme Burn Out per gli infermieri: Analisi e strategie di miglioramento in area oncologica. Ente Proponente: Università Federico II di Napoli - Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica N. Stagista: 1 Durata: Settembre 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Scuola Professionale L. Gaslini Obiettivi: Indagare il fenomeno dell’abbandono dei Corsi di Laurea in Infermieristica Pediatrica. Titolo Tesi: Il fenomeno dell’abbandono dei Corsi di Laurea in Infermieristica Pediatrica. Ente Proponente: Università Sapienza di Roma - Sede di Campobasso - Corso di Laurea in Infermieristica. N. Stagista: 1 Durata: Luglio 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Centro Trapianti Midollo Osseo Obiettivi: Acquisire informazioni sulla Fondazione Theodora e sull’esperienza del Servizio dei Dottor Sogni presso l’Istituto Gaslini. Titolo Tesi: La terapia del sorriso nel contesto ospedaliero pediatrico. Ente Proponente: Università di Trieste - Corso di Laurea in Infermieristica. N. Stagista: 1 Durata: Giugno 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Dipartimento dei Servizi Assistenziali. Obiettivi: Approfondire l’applicazione delle norme volontarie in Sanità ed il ruolo infermieristico nei processi di accreditamento/certificazione. Titolo Tesi: Ruolo Infermieristico nei processi di perseguimento della Qualità Totale nei Dipartimenti di Emergenza. Ente Proponente: Università di Firenze - Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche N. Stagista: 1 Durata: Giugno 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Dipartimento di Neurochirurgia. Obiettivi: Sviluppare un percorso clinico assistenziale riguardante le lesioni vertebro midollari nell’area Ostetrico- Materno- Infantile. Titolo Tesi: Un percorso clinico assistenziale riguardante le lesioni vertebro midollari nell’area Ostetrico- Materno- Infantile. Didattica Corsi e Seminari - 89 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Ente Proponente: Servizio di Emergenza Territoriale – ASL 3 Genovese N. Stagista: 38 Durata: 10 febbraio/29 aprile 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Dipartimento Emergenza/Accettazione Obiettivi: Formazione per medici da adibire ai Servizi di Emergenza Territoriale. Ente Proponente: Università degli Studi di Torino Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica N. Stagista: 1 Durata: Febbraio 2008 Sede: Istituto G. Gaslini – Unità Operativa Oncologia Obiettivi: Acquisire informazioni e raccogliere dati inerenti il processo di accoglienza che viene offerto dagli infermieri al bambino affetto da patologia oncoematologica. TIROCINI Ente Proponente: Università di Genova – Polo San Martino N. Tirocinanti: 7 Durata: dall’1/09 al 26/09/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Dipartimento Emato-Oncologia P.S. Osservazione Pneumologia Medicina d’Urgenza Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 2^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica. - 90 - Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Ente Proponente: Università di Genova – Polo Pietra Ligure N. Tirocinanti: 4 Durata: dal 15/09 al 26/09/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Chirurgia Cardiovascolare Anestesia e Rianimazione Nefrologia Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 2^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica. Ente Proponente: Università di Genova – Polo Pietra Ligure N. Tirocinanti: 4 Durata: dal 2/09 al 12/09/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Chirurgia Cardiovascolare Anestesia e Rianimazione Nefrologia Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 2^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica. Ente Proponente: Università di Genova – Polo E.O. Galliera N. Tirocinanti: 1 Durata: dal 1/09 al 19/09/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Laboratorio di Genetica Medica e Molecolare Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 3^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica Ente Proponente: Università di Genova – Polo E.O. Galliera N. Tirocinanti: 5 Durata: dal 7/07 all’11/07/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Chirurgia Cardiovascolare Anestesia e Rianimazione Servizio di Assistenza Neonatale - Nido Didattica Corsi e Seminari - 91 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 2^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica. Titolo Tesi: Il Bambino/Adolescente in oncoematologia pediatrica: l’importanza dell’accoglienza. Ente Proponente: Università di Genova N. Tirocinanti: 1 Durata: luglio 2008 Sede: Istituto G. Gaslini - U.O. Ostetricia e Ginecologia Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 1^ anno del Corso di Laurea in Ostetricia. Ente Proponente: Università di Genova - Polo San Martino N. Tirocinanti: 7 Durata: dal 3/06 al 13/06/2008 e dal 30/06 all’1/08/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Dipartimento Emato- Oncologia P.S. Osservazione Pneumologia Medicina d’Urgenza Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 2^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica. Ente Proponente: Studenti Erasmus spagnoli N. Tirocinanti: 4 Durata: dal 3 al 19/03/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Trapianto Midollo Osseo DEA - Medicina d’Urgenza Pneumologia Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 2^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica. - 92 - Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Ente Proponente: Università di Genova – Polo E.O. Galliera N. Tirocinanti: 7 Durata: dal 7 al 25/01/2008 Sede: Istituto G. Gaslini - Chirurgia Cardiovascolare Chirurgia Pronto Soccorso Chirurgico Malattie Infettive Ospedaliere Servizio di Assistenza Neonatale – Nido Ostetricia Sala Parto Rianimazione Obiettivi: Apprendere i principi e i metodi dell’assistenza infermieristica al bambino nell’ambito del tirocinio clinico del 3^ anno del Corso di Laurea in Infermieristica. Didattica Corsi e Seminari - 93 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 SCUOLA INTERNAZIONALE DI SCIENZE PEDIATRICHE CORSI e CONVEGNI Data: 24/1/2008 Titolo: Sperimentazione clinica in pediatria Tipologia: Corso Direttore: Ornella Della Casa Alberighi Crediti ECM: 16 (Medico chirurgo, Farmacista, Biologo) Data: 30/1/2008 Titolo: VII corso di aggiornamento in Genetica Clinica Tipologia: Corso Direttore: Roberto Ravazzolo Crediti ECM: 8 (Medico chirurgo, Biologo) Data: 14/2/2008 Titolo: Analisi osservazionale e strumentale in funzione del processo decisionale nel trattamento con ortesi innovative elastico-dinamiche Tipologia: Corso Direttore: Stelvio Becchetti Crediti ECM: 21 (Fisioterapista) - 94 - Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Data: 11/4/2008 Titolo: Il carcinoma della tiroide esposta a radiazioni ionizzanti nell'infanzia Tipologia: Corso Direttore: Giorgio Dini Crediti ECM: 7 (Medico chirurgo) Data: 9/5/2008 Titolo: Ruolo dell'ipossia nella patogenesi dell'infiammazione e dei tumori Tipologia: Corso Direttore: Luigi Varesio Crediti ECM: 3 (Medico chirurgo, Biologo) Data: 29/5/2008 Titolo: TRiPR First Conference: Anticipating changes in drug development for children: building on paediatric rheumathology Tipologia: Convegno Direttore: Alberto Martini Crediti ECM: Accreditamento non richiesto Data: 20/9/2008 Titolo: 2nd Gaslini Advanced Course in Basic and Applied Immunology Tipologia: Corso Direttore: Lorenzo Moretta Crediti ECM: 32 (Medico chirurgo, Biologo) Didattica Corsi e Seminari - 95 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Data: 26/9/2008 Titolo: Lymphocytes 2008 Tipologia: Corso Direttore: Lorenzo Moretta Crediti ECM: Accreditamento non richiesto Data: 27/9/2008 Titolo: Advanced Genetic Perspectives in Neural Tube Defects. 2nd Meeting. Tipologia: Corso Direttore: Armando Cama Crediti ECM: 11 (Medico chirurgo, Biologo) Data: 14/10/2008 Titolo: I° Corso di Simulazione avanzata in semintensiva e cure intermedie per medici e infermieri Tipologia: Corso Direttore: Pasquale di Pietro Crediti ECM: XX (Medico chirurgo, Infermiere Pediatrico) Data: 23/10/2008 Titolo: Workshop Internazionale. L'AUTISMO OGGI: Lavoro con Famiglia, Scuola, in Rete. Esperienze e gruppi di lavoro Tipologia: Convegno Direttore: Edvige Veneselli Crediti ECM: 8 (Medico chirurgo), 10 (Psicologo, Medico Psicologo), 12 (Logopedista), 13 (Educatore professionale, Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva) - 96 - Didattica Corsi e Seminari Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Data: 28/11/2008 Titolo: Attualità diagnostiche e terapeutiche nelle Paralisi Cerebrali Infantili Tipologia: Corso Direttore: Edvige Veneselli Crediti ECM: 10 (Medico chirurgo), 12 (Fisioterapista), 13 (Infermiere pediatrico),14 ( Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva) Data: 13/12/2008 Titolo: Aggiornamento sulla microangiopatia diabetica in età pediatrica Tipologia: Convegno Direttore: Renata Lorini Crediti ECM: 4 (Medico chirurgo) Didattica Corsi e Seminari - 97 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 SEMINARI Data 18/01/2008 22/01/2008 28/01/2008 31/01/2008 08/02/2008 11/02/2008 15/02/2008 18/02/2008 03/03/2008 Titolo seminario HIV e la dolce arte di evadere il sistema immunitario Of Omenn and mice Nuovi meccanismi nella regolazione del reclutamento delle cellule dendritiche in condizioni patologiche PTSD, organizzazione cognitiva e resilienza negli ex bambini soldato: uno studio sperimentale a 5 anni dalla fine della guerra in Sierra Leone Salute in età pediatrica ed esposizioni ambientali: le sfide della ricerca La perossidazione lipidica in vari tipi di steatosi epatica Attività nazionale ed internazionale del Centro Nazionale Malattie Rare PENTA (Pediatric European Network Treatment AIDS): un modello scientifico e organizzativo per la ricerca in Pediatria Small- molecule discovery of membrane transport protein inhibitors 10/04/2008 Vaccini in età pediatrica 15/04/2008 La farmacocinetica e l'uso razionale degli antibiotici 18/04/2008 I traumi del sistema nervoso centrale in età pediatrica 24/04/2008 08/05/2008 15/05/2008 16/05/2008 16/05/2008 17/05/2008 20/05/2008 26/05/2008 - 98 - Sistema IL- 15/IL- 15R nelle cellule epiteliali renali umane: un nuovo mondo da scoprire. Dal rigetto di trapianto al carcinoma renale. Emerging Syndromes Epidemiologia della resistenza dei batteri Gram negativi Il miofibroblasto: patogenesi e terapia delle malattie fibrosanti Ruolo delle cellule endoteliali nelle malattie autoimmuni sistemiche Care a sostegno del neonato pretermine e ad alto rischio e della sua famiglia Istiocitosi: fine di un mistero? Human B cell subpopulations: definition, cancer, human monoclonal antibodies and autoimmune diseases Didattica Corsi e Seminari Relatore Cecilia Graziosi Anna Villa Silvano Sozzani Roberto Ravera, Francesca Loffredo Giorgio Tamburlini Mario Umberto Dianzani Domenica Taruscio Carlo Giaquinto Alan Verkman Pietro Crovari, Paolo Durando, Roberto Gasparini, Filippo Ansaldi Andrea Novelli Matthieu Vinchon, Stéphane Auvin, Carlo Gandolfo Bruno Azzarone Dian Donnai Anna Marchese Giulio Gabbiani Claudio Lunardi Karen M. Smith Maurizio Aricò J. Donald Capra Istituto Giannina Gaslini Data 27/05/2008 03/06/2008 05/06/2008 12/06/2008 13/06/2008 16/06/2008 16/06/2008 17/06/2008 03/07/2008 08/07/2008 25/07/2008 15/09/2008 29/09/2008 06/11/2008 12/11/2008 20/11/2008 26/11/2008 01/12/2008 01/12/2008 02/12/2008 04/12/2008 09/12/2008 15/12/2008 Relazione Clinico-Scientifica 2008 Titolo seminario New developments in pediatric regional anesthesia Paraneoplastic Opsoclonus Myoclonus Genitori e clinici insieme per il bambino affetto da SMA1 Il racecadotril nel trattamento della diarrea acuta nel bambino Pediatric epilepsy surgery: state of the art Le Catecolamine come trasmettitori neuro- immuni: recenti acquisizioni e implicazioni farmacologiche Necrotizing Pneumonia Valutazione e primo trattamento delle fratture scheletriche in pronto soccorso Epigenetic modulations in the pathogenesis of rheumatoid arthritis Fattori ambientali nella patogenesi del diabete tipo 1. Il ruolo del Coxsackie virus nella patogenesi del diabete tipo 1 Hypomyelinated leukodystrophies: new insight into myelin formation and maintenance What can we learn from very rare diseases. The LADs syndrome as an example Snail transcriptional repressor:a key factor in the control of epithelial- mesenchymal transitionof tumor cells Traumi dento- maxillo- facciali in eta' pediatrica A multi- site RCT comparing regional and general anaesthesia for effects on neurodevelopmental outcome and apnoea in infants - the gas study La densitometria ossea mediante dual enrgy x- ray absorbtiometry (dxa) presso l'istituto g. Gaslini: applicazioni e implicazioni Gestione clinica ed aspetti fisiopatologici degli apparent life-threatening events - il ruolo dell'associazione genitori ed il progetto nazionale di comunicazione del richio di sids For the first time in Europe a new treatment for pectus carinatum: the intrathoracic compression Management of pediatric sepsis, septic shock and multiple organ failure Meccanismi neurobiologici e interpretazione psicodinamica del consumo di alcol in adolescenza Caratterizzazione di geni associati al fenotipo invasivo di neuroblastoma Bambini e pediatri nella societa' di oggi Analisi di peptidi nella Nefrologia Didattica Corsi e Seminari Relatore Geoff Frawley Franz Blaes Domenico Marchetti Arrigo Barabino Johannes Schramm Prof. Marco Cosentino Andrew Colin F.M. Senes, S. Gregorio Steffen Gay Francesco Dotta, Antonio Puccetti Odile Boespflug Tanguy Amos Etzioni Antonio Garcia de Herreros G.Verrina, M. Carta, B. Mattioli, R. Servetto Salvo I. Wolfler A., Locatelli B., Davidson A. Natascia di Iorgi Raffaele Piumelli, Ada Macchiarini Patricio Varela Joseph A. Carcillo Federico Bruno Giuseppe Raschella' G. Roberto Burgio Andrea Urbani - 99 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Istituto Giannina Gaslini Istituto di Ricerca Scientifica e Cura per la difesa ed assistenza dell’infanzia e della fanciullezza Pubblicazioni Pubblicazioni - 101 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Pubblicazioni in extenso su riviste riportate sul Journal Citation Reports GENETICA MEDICA E STRATEGIE DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE INNOVATIVE 1. Cirmena G, Aliano S, Fugazza G, Bruzzone R, Garuti A, Bocciardi Renata, Bacigalupo A, Ravazzolo Roberto, Ballestrero A, Sessarego M. A BCR- JAK2 fusion gene as the result of a t(9;22)(p24;q11) in a patient with acute myeloid leukemia CANCER GENET CYTOGEN 2008; 183: 105- 108. Impact Factor 1,559 Impact Factor Norm. Ministeriale 1 2. Giordano M, Godi M, Mellone S, Petri A, Vivenza D, Tiradani L, Carlomagno Y, Ferrante D, Arrigo T, Corneli G, Bellone S, Giacopelli Francesca, Santoro C, Bona G, Momigliano- Richiardi P. A functional common polymorphism in the vitamin D- responsive element of the GH1 promoter contributes to isolated growth hormone deficiency. J CLIN ENDOCR METAB 2008; 93: 1005- 1012. Impact Factor 5,493 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 3. Parodi Sara, Baglietto Maria Pia, Pini Prato Alessio, Caroli Francesco, Garaventa Alberto, Ceccherini Isabella, Ottonello Giancarlo. A novel missense mutation in the PHOX2B gene is associated with late onset: central hypoventilation syndrome. PEDIATR PULM 2008; : In press. Impact Factor 2,267 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 4. Sharp AJ, Mefford HC, Li K, Baker C, Skinner C, Stevenson RE, Schoroer RJ, Novara F, De Gregori M, Ciccone R, Broomer A, Casuga I, Wang Y, Xiao C, Barbacioru C, Gimelli Giorgio, Della Bernardina B, Torniero C, Giorda R, Regan R, Eichler - 102 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 EE.Murday V, Mansour S, Fichera M, Castiglia L, Failla P, Ventura M, Jiang Z, Cooper GM, Knight SJL, Romano C, Zuffardi O, Chen C, Schwartz CE, Eichler EE. A recurrent 15q13.3 microdeletion syndrome associated with mental retardation and seizures. Letter. NAT GENET 2008; 40(3): 322- 328. Impact Factor 25,556 Impact Factor Norm. Ministeriale 7,5 5. Pareyson D, Fancellu R, Mariotti C, Romano S, Salmaggi A, Carella F, Girotti F, Gattellaro G, Carriero MR, Farina L, Ceccherini Isabella, Savoiardo M. Adult- onset Alexander disease: a series of eleven unrelated cases with review of the literature. BRAIN 2008; 131: 2321- 2331. Impact Factor 8,568 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 6. Sonawane ND, Zegarra Moran Olga, Namkung W, Galietta Luis Juan V, Verkman AS. Alpha- aminoazaheterocyclic- methylglyoxal adducts do not inhibit cystic fibrosis transmembrane conductance regulator chloride channel activity. J PHARMACOL EXP THER 2008; 325(2): 529- 535. Impact Factor 4,003 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 7. Farina L, Pereyson D, Minati L, Ceccherini Isabella, Chiapparini L, Romano S, Gambaro P, Fancellu R, Savoiardo M. Can MR imaging diagnose adult- onset Alexander disease? AM J NEURORADIOL 2008; 29(6): 1190- 1196. Impact Factor 2,338 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 8. Hagleitner MM, Lankester A, Paraskio P, Hulten M, Fryns JP, Schuetz C, Gimelli Giorgio, Davies EG, Gennery A, Belohradsky BH, de Groot R, Gerritsen EJA, Mattina T, Howard PJ, Fasth A, Reisli I, Furthner D, Slatter MA, Cant AJ, Cazzola G, Weemaes CMR., van Dijen P, van Duren M, de Greef JC, van der Maarel SM, , Weemaes CMR. 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Pubblicazioni - 149 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Treatment of high- risk relapsed Wilms tumor with dose- intensive chemotherapy, marrow- ablative chemotherapy, and autologous hematopoietic stem cell support: experience by the Italian Association of Pediatric Hematology and Oncology. PEDIATR BLOOD CANCER 2008; 51: 23- 28 Impact Factor 2,164 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 68. De Bernardi Bruno, Mosseri V, Rubie H, Castel V, Foot A, Ladenstein R, Laureys G, Beck- Popovic M, de Lacerda AF, Pearson ADJ, De Kraker J, Ambros PF, de Rycke Y, Conte M, Bruzzi P, Michon J. Treatment of localised resectable neuroblastoma. Results of the LNESGI study by the SIOP Europe Neuroblastoma Group. BRIT J CANCER 2008; : In press. Impact Factor 4,635 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 69. Corrias Maria Valeria, Dallorso Sandro, Haupt Riccardo, Martini I, Morandi Fabio, Pistoia Vito, Garaventa Alberto. Umbilical cord blood transplantation: should perinatal solid cancer become a matter of concern? Letter. J NATL CANCER I 2008; 100: 1822- 1823. Impact Factor 15,678 Impact Factor Norm. Ministeriale 7,5 70. Faraci Maura, Lanino Edoardo, Micalizzi Concetta, Morreale Giuseppe, Castagnola Elio, Di Martino Daniela, Cappelli B, Banov L, Comoli P, Locatelli F, Soresina A, Plebani A. Unrelated hematopoietic stem cell transplantation for cernunnos- XLF deficiency. PEDIATR TRANSPLANT 2008; : In press. Impact Factor 1,505 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 71. Faraci Maura, Morreale Giuseppe, Boeri Elio, Lanino Edoardo, Dallorso Sandro, Dini Giorgio, Scuderi Francesca, Cohen A, Cappelli B. Unrelated HSCT in an adolescent affected by congenital erythropoietic porphyria. PEDIATR TRANSPLANT 2008; 12: 117- 120. - 150 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Impact Factor 1,505 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 Pubblicazioni - 151 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 MEDICINA PERINATALE 1. Bellini Carlo, Campone Francesco. A neonate with acute renal failure: answer. PEDIATR NEPHROL 2008; 23: 51- 53 Impact Factor 1,936 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 2. Bellini Carlo, Campone Francesco. A neonate with acute renal failure: question. PEDIATR NEPHROL 2008; 23: 49- 50 Impact Factor 1,936 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 3. Prefumo Federico, Marasini Maurizio, De Biasio Pierangela, Venturini Pier Luigi. Acute premature constriction of the ductus arteriosus after maternal self- medication with nimesulide. FETAL DIAGN THER 2008; 24: 35- 38 Impact Factor 0,844 Impact Factor Norm. Ministeriale 1 4. Assereto Stefania, Mastrototaro M, Stringara S, Gazzerro Elisabetta, Broda Paolo, Nicchia GP, Svelto M, Bruno Claudio, Nigro V, Lisanti MP, Frigeri A, Minetti Carlo. Aquaporin- 4 expression is severely reduced in human sarcoglycanopathies and dysferlinopathies. CELL CYCLE 2007; 7(14): 2199- 2207. Impact Factor 3,314 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 5. Santini Pierina, Calevo Maria Grazia, Caviglia Maria Rita, Asprea T, Bonacci Wanda, Serra Giovanni. Breastfeeding in northern Italy. - 152 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 "ACTA PAEDIATR 2008; 97: 613- 619. Impact Factor 1,411 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 6. Rossi Andrea. Imaging of acute disseminated encephalomyelitis. NEUROIMAG CLIN N AM 2008; 18: 149- 161. Impact Factor 1,344 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 7. Bellini Carlo, Boccardo F, Campiso C, Villa G, Taddei G, Traggiai Cristina, Bonioli Eugenio. Lymphatic dysplasias in newbors and children: the role of lymphoscintigraphy. J PEDIATR 2008; 152: 587- 589 Impact Factor 4,017 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 8. Calevo Maria Grazia, Mezzano Paola, Zullino Emma, Padovani P, Scopesi Fabio, Serra Giovanni. Neonatal hearing screening model: an Italian regional experience. 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Ministeriale 1 - 154 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PATOLOGIE MUSCOLARI E NEUROLOGICHE 1. Torrioli MG, Vernacotola S, Peruzzi L, Tabolacci E, Mila M, Militerni R, Musumeci S, Ramos FJ, Frontera M, Sorge G, Marzullo E, Romeo G, Vallee L, Veneselli Edvige, Cocchi E, Garbarino E, Moscato U, Moscato U, Chiaruzzi P, D'Iddio S, Neri G., Calvani M, Neri G. A double- blind, parallel, multicenter comparison of l- acetylcarnitine with placebo on the attention deficit hyperactivity disorder in fragile x syndrome boys. AM J MED GENET A 2008; 146A: 803- 812. Impact Factor 2,44 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 2. Striano P, Sofia V, Capovilla G, Rubboli G, Di Bovaventura C, Coppola A, Vitale G, Fontanillas L, Giallonardo AT, Biondi R, Romeo A, Viri M, Zara Federico, Striano S. A pilot trial of levetiracetam in eyelid myoclonia with absence (Jeavonos syndrome). EPILEPSIA 2008; 49(3): 425- 430. Impact Factor 3,569 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 3. Orcesi S, Pessagno Alice, Biancheri Roberta, La Piana R, Mascaretti M, Rossi Andrea, Rice GI, Crow YJ, Fazzi E, Veneselli Edvige. Aicardi- Goutieres syndrome presenting atypically as a sub- acute leukoencephalopathy. EUR J PAEDIATR NEURO 2008; 12: 408- 411. Impact Factor 0,861 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 4. Madia F, Striano Pasquale, Di Bonaventura C, de Falco A, de Falco FA, Manfredi M, Casari G, Striano S, Minetti Carlo, Zara Federico. Benign adult familial myoclonic epilepsy (BAFME): evidence of an extender haplotype on chromosome 2p11.1- q12.2 in five Italian families. Pubblicazioni - 155 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 NEUROGENETICS 2008; : In press. Impact Factor 4,281 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 5. Izzotti A, Fazzi E, Orcesi S, Cartiglia C, Longobardi M, Capra Valeria, Lebon P, Cama Armando, Pulliero A, La Piana R, Lanzi G. Brain damage as detected by CDNA- microarry in the spinal fluid of patients with Aicardi- Goutieres syndrome. NEUROLOGY 2008; : In press. Impact Factor 6,014 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 6. Traverso Monica, Gazzerro Elisabetta, Assereto Stefania, Sotgia Federica, Giberti L, Pedemonte Marina, Wang X, Scapolan S, Pasquini E, Donati MA, Zara Federico, Lisanti MP, Bruno Claudio, Minetti Carlo. Caveolin- 3 T78M and T78K missense mutations lead to different phenotypes in vivo and in vitro. LAB INVEST 2008; 88: 275- 283. Impact Factor 4,479 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 7. Priolo T, Doria Lamba Laura, Giribaldi G, De Negri Emanuela, Grosso P, De Grandis E, Veneselli Edvige, Buoncompagni Antonella, Viola Stefania, Alpigiani Maria G, Gandullia Paolo, Calevo Maria Grazia. Childhood thalidomine neuropathy: a clinical and neurophysiologic study. PEDIATR NEUROL 2008; 38(3): 196- 199. Impact Factor 1,375 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 8. Bruno Claudio, Bertini E, Di Rocco Maja, Cassandrini Denise, Ruffa Giuseppe, De Toni Teresina, Seri Marco, Spada M, Li Volti G, D'Amico A, Trucco F, Arca M, Casali C, Angelini C, DiMauro S, Minetti Carlo. Clinical and genetic characterization of Chanarin- Dorfman syndrome. BIOCHEM BIOPH RES CO 2008; 369: 1125- 1128. Impact Factor 2,749 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 - 156 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 9. Trevisan CP, Pastorello E, Tomelleri G, Vercelli L, Bruno Claudio, Scapolan Sara, Siciliano G, Comacchio F. Facioscapulohumeral muscular dystrophy: hearing loss and other atypical features of patients with large 4q35 deletions. EUR J NEUROL 2008; : In press. Impact Factor 2,58 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 10. Striano Pasquale, Striano S, Zara Federico, Carr JA. Fame 3: a novel form of progressive myoclonus and epilepsy. Letter. NEUROLOGY 2008; 70: 85- 86. Impact Factor 6,014 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 11. Michelucci R, Scudellaro E, Testoni S, Passarelli D, Riguzzi P, Diani E, Vazza G, Vianello V, Scabar A, Mostacciuolo ML, Volpi L, Robbioli G, Pinardi F, Mancardi Maria Margherita, Tassinari CA, Nobile C. Familial epilepsy and development dysphasia: description of an Italian pedigree with autosomal dominant inheritance and screening of candidate loci. EPILEPSY RES 2008; 80: 9- 17. Impact Factor 2,377 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 12. Regis Stefano, Biancheri Roberta, Bertini E, Burlina A, Lualdi Susanna, Bianco MG, Devescovi R, Rossi Andrea, Uziel G, Filocamo Mirella. Genotype- phenotype correlation in five Pelizaeus- Merzbacher disease patients with PLP1 gene duplications. CLIN GENET 2008; : In press. Impact Factor 3,181 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 13. Capra Valeria, Monti P, Inga A, Nozza Paolo, Consales A, Fronza G. Identification of a novel TP53 germline mutation in a large Italian Li- Fraumeni syndrome family. Pubblicazioni - 157 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PEDIATR BLOOD CANCER 2008; : In press. Impact Factor 2,164 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 14. Viassolo V, Previtali SC, Schiatti E, Magnani G, Minetti Carlo, Zara Federico, Grasso M, Dagna Briccarelli F, Di Maria E. Inclusion body myopathy, Paget s disease of the bone and frontotemporal dementia: recurrence of the VCP R155H mutations for genetic counselling. CLIN GENET 2008; : In press. Impact Factor 3,181 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 15. Izzotti A, Pulliero A, Orcesi S, Cartiglia C, Longobardi MG, Capra Valeria, Lebon P, Cama Armando, La Piana R, Lanzi G, Fazzi E. Interferon- related transcriptome alterations in the cerebro spinal fluid cells of Aicardi- Goutières patients. BRAIN PATHOL 2008; : In press. Impact Factor 3,655 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 16. Grosso S, Perrone S, Longini M, Bruno Claudio, Minetti Carlo, Gazzolo D, Balestri P, Buonocore G. Isoprostanes in dystrophinopathy: evidence of increased oxidative stress. BRAIN DEV- JPN 2008; 30: 391- 395. Impact Factor 1,464 Impact Factor Norm. Ministeriale 1 17. Nobile C, Michelucci R, Andreazza S, Pasini E, Tosatto SCE, Striano Pasquale. LGI1 mutations in autosomal dominant and sporadic lateral temporal epilepsy. HUM MUTAT 2008; : In press. Impact Factor 6,273 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 - 158 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 18. Bruno Claudio, DiMauro S. Lipid storage myopathies. CURR OPIN NEUROL 2008; 21: 601- 606. Impact Factor 5,55 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 19. Malattia Clara, Damasio Maria Beatrice, Magnaguagno Francesca, Pistorio Angela, Valle Maura, Martinoli C, Viola Stefania, Buoncompagni Antonella, Loy Anna, Ravelli Angelo, Toma' Paolo, Martini Alberto. Magnetic resonance imaging, ultrasonography, and conventional radiography in the assessment of bone erosions in juvenile idiopathic arthritis. ARTH RHEUM/AR C RES 2008; 59(12): 1764- 1772. Impact Factor 7,677 Impact Factor Norm. Ministeriale 8 20. Merello Elisa, Swanson E, De Marco Patrizia, Akhter M, Striano P, Rossi Andrea, Cama Armando, Leventer RJ, Guerrini R, Capra Valeria, Dobyns WB. No major role for the EMX2 gene in Schizencephaly. AM J MED GENET A 2008; 146A: 1142- 1150. Impact Factor 2,44 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 21. Campagna F, Nanni L, Quagliarini F, Pennisi E, Michailidis C, Pierelli F, Bruno Claudio, Casali C, Di Mauro S, Arca M. Novel mutations in the adipose triglyceride lipase gene causing neutral lipid storage disease with myopathy. BIOCHEM BIOPH RES CO 2008; : In press. Impact Factor 2,749 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 22. Carrozzo R, Bellini Carlo, Lucioli S, Deodato F, Cassandrini Denise, Cassanello M, Caruso Ubaldo, Rizzo C, Rizza T, Napolitano ML, Wanders RJA, Jakobs C, Bruno Claudio, Santorelli FM, Dionisi- Vici C, Bonioli Eugenio. Peroxisomal acyl- CoA- Oxidase deficiency: two new cases. Pubblicazioni - 159 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 AM J MED GENET A 2008; 146A: 1676- 1681. Impact Factor 2,44 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 23. Messina S, Mora M, Pegoraro E, Pini A, Mongini T, D'Amico A, Pane M, Aiello C, Bruno Claudio, Biancheri R, Berardinelli A, Boito C, Farina L, Morandi L, Moroni I, Pezzani R, Pichiecchio A, Ricci E, Ruggieri A, Saredi S, Mercuri E.Scuderi C, Tessa A, Toscano A, Tortorella G, Trevisan CP, Uggetti C, Santorelli FM, Bertini E, Mercuri E. POMT1 and POMT2 mutations in CMD patients: a multicentre Italian study. NEUROMUSCULAR DISORD 2008; 18: 565- 571. Impact Factor 2,667 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 24. Striano Pasquale, Striano S, Minetti Carlo, Zara Federico. Reflactory, life- threatening status epilepticus in a 3- year- old girl. LANCET NEUROL 2008; 7: 278- 284. Impact Factor 10,169 Impact Factor Norm. MinisterialeImpact Factor 8 25. Striano Pasquale, Striano S, Zara Federico. Reply to: Epilepsies in children the power of making a syndrome diagnosis. Letter. NAT CLIN PRACT NEURO 2008; 4: E3. Impact Factor 4,339 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 26. Denora SP, Schlesinger D, Casali C, Kok F, Tessa A, Boukhris A, Azzedine H, Dotti MT, Bruno Claudio, Truchetto J, Biancheri R, Fedirko E, Di Rocco Maja, Bueno C, Malandrini A, Battini R, Cassandrini Denise, et al. Screening of ARHSP- TCC patients expands the spectrum of SPG11 mutations and includes a large scale gene deletion. HUM MUTAT 2008; : On line. Impact Factor 6,273 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 - 160 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 27. Giunta C, Chambaz C, Pedemonte Marina, Scapolan Sara, Steinmann B. The arthrochalasia type of Ehlers- Danlos syndrome (EDS VIIA and VIIB): the diagnostic value of collagen fibril ultrastructure. Letter. AM J MED GENET A 2008; 146A: 1341- 1346. Impact Factor 2,44 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 28. Striano P, Zara Federico, Santorelli FM, Striano S. Topiramate- associated worsening symptome in a patient with familial hemiplegic migraine. Short communication. J NEUROL SCI 2008; 272: 194- 195. Impact Factor 2,315 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 29. Traverso Monica, Bruno Claudio, Broccolini A, Donati MA, Assereto Stefania, Gazzerro Elisabetta, Lo Monaco, Modoni A, D'Amico A, Gasperini S, Ricci E, Zara Federico, Minetti Carlo. Truncation of caveolin- 3 causes autosomal- recessive rippling muscle disease. Letter. J NEUROL NEUROSUR PS 2008; : In press. Impact Factor 3,857 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 30. Striano P, Zara Federico, Turnbull J, Girard JM, Ackerley CA, Cervasio M, De Rosa G, Del Basso- De Caro ML, Striano S, Minassian BA. Typical progression of myoclonic epilepsy of the Lafora type: a case report. NAT CLIN PRACT NEURO 2008; 4(2): 106- 111. Impact Factor 4,339 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 31. Szmska D, Pieles G, Essalmani R, Bilski M, Mesnard D, Kaur K, Franklyn A, Omari KE, Jefferis J, Bentham J, Taylor JM, Schneider JE, Arnold SJ, Johnson P, Tymowska- Lalanne Z, Stammers D, Clarke K, Neubauer S, Morris A, Brown SD, Bhattacharya S.Shaw- Smith C, Cama Armando, Capra Valeria, Ragoussis J, Constam D, Seidah NG, Prat A, Bhattacharya S. Pubblicazioni - 161 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 VACTERL caudal regression Currarino syndrome like malformations in mice with mutation in the proprotein convertase Pcsk5. GENE DEV 2008; : In press. Impact Factor 14,795 Impact Factor Norm. Ministeriale 5 - 162 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 CHIRURGIA E SPECIALITÀ CHIRURGICHE 1. Calvaruso DF, Rubino A, Ocello S, Salviato N, Guardì D, Petruccelli DF, Cipriani A, Fattouch K, Agati S, Mignosa C, Zannini Lucio, Marcelletti Bidirectional glenn and antergrade pulmonary blood flow: temporary or definitive palliation? ANN THORAC SURG 2008; 85: 1389- 1396. Impact Factor 2,022 Impact Factor Norm. Ministeriale 3 2. D'Agostino Roberto, Tarantino Vincenzo, Calevo Maria Grazia. Blunt dissection versus electronic molecular resonance bipola dissection for tonsillectomy: operative time and intraoperative and postoperative bleeding and pain. INT J PEDIATR OTORHI 2008; 72: 1077- 1084. Impact Factor 0,851 Impact Factor Norm. Ministeriale 2 3. Pini Prato Alessio, Gentilino V, Giunta C, Avanzini S, Mattioli Girolamo, Parodi Stefano, Martucciello G, Jasonni Vincenzo. Hirschsprung disease: do risk factors of poor surgical outcome exist? J PEDIATR SURG 2008; 43: 612- 619. Impact Factor 1,227 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 4. Wolfler A, Silvani P, Musicco M, Antonelli M, Salvo I, Ottonello Giancarlo, for Italian Pediatric Sepsis Study Group. Incidence of and mortality due to sepsis severe sepsis and septic shock in Italian Pediatric Intensive Care Units: a prospective national survey. INTENS CARE MED 2008; 34: 1690- 1697. Impact Factor 4,623 Impact Factor Norm. Ministeriale 1,2 Pubblicazioni - 163 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 5. Menezes M, Pini Prato Alessio, Jasonni Vincenzo, Puri P. Long- term clinical outcome in patients with total colonica aganglionosis: a 31- year review. J PEDIATR SURG 2008; 43: 1696- 1699. Impact Factor 1,227 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 6. Torre Michele, Buffa Piero, Jasonni Vincenzo, Cama Armando. Long- term urologic outcome in peatients with caudal regression syndrome, compared with meningomyelocele and spinal cord lipoma. J PEDIATR SURG 2008; 43: 530- 533. Impact Factor 1,227 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 7. Mattioli Girolamo, Pini Prato Alessio, Giunta C, Avanzini S, Della Rocca Mirta, Montobbio Giovanni, Parodi Stefano, Rapuzzi G, Georgeson K, Jasonni Vincenzo. Outcome of primary endorectal pull- through for the treatment of Classic Hirschsprung Disease. J LAPAROENDOSC ADV S 2008; 18(6): 869- 874. Impact Factor 0,606 Impact Factor Norm. Ministeriale 1 8. Boero Silvio, Senes Filippo, Catena N. Pediatric cubital tunnel syndrome by anconeus epitrochlearis: a case report. J SHOULDER ELB SURG 2008; : In press. Impact Factor 1,348 Impact Factor Norm. Ministeriale 4 9. Granata Claudio, Oddone Mauro, Toma' Paolo, Mattioli Girolamo. Retrograde percutaneous sclerotherapy of left idiopathic varicocele in children: results and follow up. PEDIATR SURG INT 2008; 24: 583- 587. Impact Factor 0,69 - 164 - Pubblicazioni Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Impact Factor Norm. Ministeriale 6 10. Pironi L, Forbes A, Joly F, Colomb V, Lyszkowska M, Van Gossum A, Baxter J, Thul P, Hebuterne X, Gambarara M, Gottrand F, Villares JMM, Messing B, Goulet O, Staun M, Gandullia Paolo, Home Artificial Nutrition Working Group of the ESPEN Survival of patients identified as candidates for intestinal transplantation: a 3- year prospective follow- up. GASTROENTEROLOGY 2008; 135: 61- 71. Impact Factor 11,673 Impact Factor Norm. Ministeriale 1,6 Pubblicazioni - 165 - Istituto Giannina Gaslini Istituto di ricerca scientifica e cura per la difesa ed assistenza dell’infanzia e della fanciullezza Organizzazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PAD. 1: Recupero e Rieducazione Funzionale; Malattie Infettive PAD. 2: Citogenetica; Oncologia Sperimentale; Biologia Molecolare; Anatomia Patologica PAD. 3: Pediatria II; Pneumologia PAD. 4: Neuropsichiatria Infantile PAD. 5: Dermatologia PAD. 10: Direzione Scientifica; Direzione Sanitaria; Psicologia Clinica; Archivio cartelle cliniche; Poliambulatori PAD. 12: Pediatria IV (Oncologia, Ematologia); Nefrologia, Dialisi e Trapianto; Ostetricia e Ginecologia; Patologia Neonatale e Centro Neonati a Rischio; Immunoematologia e Medicina Trasfusionale PAD. 13: Presidenza; Direzione Generale; Direzione Amministrativa; Servizio Posta Interna PAD. 15: Laboratorio Centrale di Analisi; Farmacia PAD. 16: D.H. Pediatria IV; Clinica Pediatrica, Patologia Neuro- Muscolare; Otorinolaringoiatria; Oculistica; Radiologia; Pediatria III; Neurochirurgia; Genetica Molecolare PAD. 17: Chirurgia Pediatrica; Ortopedia e Traumatologia; Cardiologia; Cardiologia Invasiva Avanzata; Sale Operatorie PAD. R.M.: Risonanza Magnetica PAD. 18: TAC – Ecografia; Bar DEA: Pronto Soccorso – Accettazione Amministrativa; Pronto Soccorso Medico – Osservazione; Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare; Anestesia e Rianimazione; Trapianto di Midollo Pad. X: Scuola Professionale “L. Gaslini” - 168 - Organizzazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 IL MANAGEMENT COMMISSARIO STRAORDINARIO Prof. Vincenzo Lorenzelli Segreteria degli organi istituzionali DIRETTORE GENERALE Dott. Antonio Infante DIRETTORE SCIENTIFICO DIRETTORE SANITARIO DIRETTORE AMMINISTRATIVO Prof. Lorenzo Moretta Dott. Silvio Del Buono Dott. Giuseppe Giusti N.B.: Dal 28 ottobre 2005 il Rappresentante Legale è il Prof. Vincenzo Lorenzelli Organizzazione - 169 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIREZIONE GENERALE DIRETTORE GENERALE Dott. Antonio Infante Segreteria della Direzione Generale e Servizi Servizio Informatico Aziendale Dott. Alberto Baron Ufficio Informazione e Comunicazione Centro Controllo Direzionale e Servizio Qualità delle Prestazioni Dott.ssa Patrizia Fabrizi Dott. Ubaldo Rosati Servizio Prevenzione e Protezione Scuola Professionale L. Gaslini Dott.ssa Susy Cappiello Dott.ssa Laura Fornoni - 170 - Organizzazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIREZIONE SCIENTIFICA DIRETTORE SCIENTIFICO Prof. Lorenzo Moretta Laboratorio di Immunologia Clinica e Sperimentale Segreteria della Direzione Scientifica e Servizi Prof.ssa Cristina Bottino Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche (SISP) Laboratorio di Genetica Molecolare e Citogenetica Prof. Roberto Ravazzolo (Università) Laboratorio Fotografico e Videoregistrazioni Laboratorio Oncologia Ufficio Sperimentazioni Cliniche applicate alla Pediatria (USCP) Dott. Vito Pistoia Laboratorio di Medicina Molecolare Servizio di Epidemiologia e Biostatistica (SEB) Dott. Roberto Biassoni Dott. Riccardo Haupt Laboratorio di Biologia Molecolare Dott. Luigi Varesio Organizzazione - 171 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIREZIONE SANITARIA DIRETTORE SANITARIO Dott. Silvio Del Buono Dipartimento Servizi Assistenziali Segreteria della Direzione Sanitaria e Servizi Dott.ssa ML Sperlinga Servizio Farmacia Servizio di Medicina Preventiva e Infezioni Ospedaliere Dott.ssa Rossella Rossi Servizio Dietologia Dott. Paolo Fiore Servizio Sterilizzazione - 172 - Servizio Socio-Sanitario Organizzazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIREZIONE AMMINISTRATIVA DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Giuseppe Giusti Affari Generali e Legali Gestione Personale Dott. Alfiero Fiorucci Dott. Paolo Faravelli Acquisti e Gestione Risorse Dott. Alfiero Fiorucci Bilancio, Contabilità e Finanza Dott.ssa Stefania Moncini Servizi Tecnici e Logistici Ing. Gaetano Tufaro Servizi Amministrativi Sanitari Dott. Luigi Bertulla Organizzazione - 173 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 I DIPARTIMENTI DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE Dott. Lucio Zannini CARDIOCHIRURGIA CARDIOLOGIA Dott. Lucio Zannini Dott. Giacomo Pongiglione DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE Prof. Vincenzo Jasonni CHIRURGIA (direzione universitaria) Prof. Vincenzo Jasonni - 174 - ANESTESIA E RIANIMAZIONE NEUROCHIRURGIA Dott. Pietro Tuo ff Dott. Armando Cama OCULISTICA ODONTOIATRIA Prof. Paolo Vittone Dott. Roberto Servetto ORTOPEDIA OTORINOLARINGOIATRIA Dott. Stelvio Becchetti Dott. Vincenzo Tarantino ff Organizzazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Dott. Paolo Tomà RADIOLOGIA ANATOMIA PATOLOGICA NEURORADIOLOGIA Dott. Paolo Tomà Dott. Claudio Gambini Dott. Andrea Rossi ff “Biobanca Integrata TessutoGenomica” BIT Dott. Claudio Gambini BIT Tessuto DIPARTIMENTO DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA Dott. Giorgio Dini EMATO ONCOLOGIA E TMO IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE MALATTIE INFETTIVE Dott. Giorgio Dini Dott. Gino Tripodi Prof.ssa Raffaella Giacchino Lab. di Ematologia ed Emofilia Organizzazione - 175 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE Dott. Pasquale Di Pietro MEDICINA D’URGENZA OSSERVAZIONE Dott. Pasquale Di Pietro CHIRURGIA Prof. Vincenzo Jasonni (Direzione Universitaria) ORTOPEDIA Dott. Stelvio Becchetti Pronto Soccorso OBI RADIOLOGIA TERAPIA INTENSIVA Dott. Paolo Tomà Dott. Pietro Tuo DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE E DI LABORATORIO Dott. Giovanni Melioli LABORATORIO CENTRALE DI ANALISI LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE Dott. Giovanni Melioli Dott. Luigi Varesio “Biobanca Integrata TessutoGenomica” BIT Dott. Luigi Varesio BIT Molecolare LABORATORIO DI IMMUNOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE LABORATORIO DI MEDICINA MOLECOLARE Prof.ssa Cristina Bottino Dott. Roberto Biassoni UNITÀ AIRC IMMUNOLOGIA E TUMORI Coordinatore Dott.ssa Irma Airoldi - 176 - GENETICA MOLECOLARE Prof. Roberto Ravazzolo Laboratorio di Citogenetica LABORATORIO DI ONCOLOGIA Dott. Vito Pistoia CORE FACILITIES Direttore Prof. Lorenzo Moretta Responsabile organizzativo Dott. Giovanni Melioli Organizzazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE Prof. Carlo Minetti MALATTIE MUSCOLARI E NEURODEGENERATIVE FISIOTERAPIA Dott. Stelvio Becchetti ff (direzione universitaria) Prof. Carlo Minetti NEUROPSICHIATRIA INFANTILE (direzione Universitaria) Prof.ssa Edvige Veneselli Lab. Patologia Muscolare Unità di Ricerca Sperimentale di Neuroscienza dello Sviluppo Lab. Diagnosi Pre e Post Natale delle Malattie Metaboliche Dott.ssa Mirella Filocamo “Biobanca di cellulle e DNA da pazienti affetti da malattie genetiche” Dott.ssa Mirella Filocamo NEUROCHIRURGIA Dott. Armando Cama PSICOLOGIA (Direzione Universitaria) Prof. Ezio Casari DIPARTIMENTO OSTETRICO NEONATALE Prof. Giovanni Serra PATOLOGIA NEONATALE OSTETRICIA E GINECOLOGIA (direzione universitaria) Prof. Giovanni Serra (direzione universitaria) Prof. Pier Luigi Venturini Lab. Sperimentale per le Tecniche Prenatali Organizzazione - 177 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E SPECIALITA’ PEDIATRICHE Prof.ssa Renata Lorini CLINICA PEDIATRICA Università DERMATOLOGIA Dott. Corrado Occella NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO Prof.ssa Renata Lorini Dott. Gianmarco Ghiggeri ff Lab. per la Standardizzazione e Verifica degli Screenings delle Malattie Endocrine e Metaboliche Lab. di Fisiopatologia dell’Uremia PEDIATRIA II REUMATOLOGIA PEDIATRIA III GASTROENTEROLOGIA (direzione universitaria) Prof. Alberto Martini Dott. Arrigo Barabino ff - 178 - Organizzazione PNEUMOLOGIA Dott. Giovanni A. Rossi Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIREZIONE SCIENTIFICA DIRETTORE Lorenzo Moretta Telefono 010 5636326 Fax 0103776590 E-mail: [email protected] Prof. Lorenzo Moretta Nato a Genova il 26/09/1948 Coniugato, due figli Specializzazioni: Microbiologia Medica; Immunologia Clinica ed Allergologia Attività 1966 1972 1972-80 1976-77 1980-84 1984-90 1990-1991 1991-1994 1994-oggi 1994-2000 1998-2000 Maturità classica, Genova Laurea in Medicina e Chirurgia cum laude, Università di Genova Assistente presso l’Istituto di Microbiologia, Università di Genova “Visiting Scientist” presso il Dept. of Pediatrics and Microbiology, Cancer Center, University of Alabama, Birmingham, USA Direttore dei laboratori di “Clinical Immunology” del Ludwig Institute for Cancer Research di Losanna, Svizzera Professore associato di Immunopatologia, Università di Genova Dirige i laboratori di Immunopatologia dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova Professore Straordinario di Patologia Generale, Università di L’Aquila Professore Straordinario di Immunologia, Università di Torino, Sede di Novara Professore Ordinario, Cattedra di Patologia Generale, Università di Genova. Direttore dei laboratori di Immunopatologia dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro presso il Centro di Biotecnologie Avanzate Vice Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova dal 1-11-2000 Direttore Scientifico dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova Premi 1989 1998 1998 1999 2000 2000 2001 2001 2001 2002 2003 2004 2006 Lyon’s Prize per il miglior contributo italiano all’Immunologia/Oncologia (insieme a Robin Foà) Cancer Research Institute W.B. Coley Award for Distinguished Research in Basic and Tumor Immunology (insieme a K. Kärre e a R. Steinman) (New York) Biotec Award (insieme a A. Mantovani e E. Pinna) The IInd PISO International Prize for Research (insieme a A.S. Fauci) Premio Invernizzi per la Medicina Premio San Salvatore 2000 (Lugano, Svizzera) Yvette Mayent Prize, Institut Curie (insieme a K. Karre e A. Moretta) (Paris) Novartis Award for Basic Immunology (insieme a Klas Kärre e Wayne Yokoyama) (Stockholm, Sweden) Premio Regionale Ligure (Genova) Premio Galeno (Milano) Medaglia “Cristoforo Colombo” per Meriti Scientifici (Genova) Premio quale “Eminente Studioso italiano” Università di Genova (highly cited scientist, ISI) Premio “Guido Venosta” (FIRC/AIRC) (Roma) Direzione Scientifica - 179 - Istituto Giannina Gaslini Pubblicazioni in Extenso “Impact factor” Totale N° totale di citazioni bibliografiche Relazione Clinico-Scientifica 2008 518 Oltre 3200 Oltre 28.000 (è nell’elenco degli “Highly Cited Scientists” secondo ISI ed è membro del “Gruppo 2003”) h-index (riferito a pubbl. 74 dopo il 1990) Il Prof. Lorenzo Moretta è Professore Ordinario di Patologia Generale e di Fisiopatologia presso l’Università di Genova. Il Prof. Moretta ha compiuto studi che vengono ritenuti fondamentali in Immunologia. Sua é stata la prima definizione delle sottopopolazioni di linfociti T nell’uomo. Questi studi hanno fornito la base per la comprensione di malattie che coinvolgono il sistema immunitario quali immunodeficienze e malattie autoimmuni. La pubblicazione relativa é stata identificata come "Citation Classic" dai Current Contents Life Science (vol.28, n.50, 16 dicembre 1985) essendo stata citata oltre 1300 volte in un periodo di soli 7 anni. Il Prof. Moretta é Autore di 518 pubblicazioni in extenso su riviste e libri internazionali di notevole prestigio ed é stato in assoluto il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica in un periodo di 10 anni (come riportato dalla rivista "THE SCIENTIST", Current Contents, February 19, 1990). Ad oggi, il numero di citazioni bibliografiche totali riferite alle sue pubblicazioni sono oltre 28000. Il Prof. Moretta risulta tra gli “highly Cited Scientists” dell’ISI, lista di cui fa parte un numero limitato di ricercatori italiani. Il suo h-index è 74 limitatamente alle pubblicazioni dal 1990 ad oggi (www.isiknowledge.com). Questi dati rappresentano un importante indicatore di come le ricerche compiute dal Prof. Moretta e dai suoi collaboratori abbiano un notevole impatto sulla ricerca biomedica internazionale. Il Prof. Moretta é membro dell’Editorial Board delle seguenti riviste internazionali: Trends in Immunology (Immunology Today), European Journal of Immunology, International Immunology, Immunology Letters, Human Immunology, European Journal of Inflammation. E’ membro dell’Academia Europaea dal 2000 e Membro dell’Accademia dei Lincei dal 2009. Il Prof. Moretta é abitualmente invitato ai principali Meeting Internazionali (e nazionali) di Immunologia in qualità di speaker e/o chairman di Simposi e sessioni plenarie. E’ inoltre invitato annualmente a proporre “nominations” per il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia e per altri premi internazionali di grande prestigio. Il Gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Moretta svolge ricerche di base e applicate all’immunologia dei tumori. Le ricerche sono principalmente focalizzate sui linfociti T e sui linfociti NK dell'uomo. Un contributo fondamentale del gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Moretta in stretta collaborazione con il Laboratorio diretto dal Prof. Alessandro Moretta, Professore Ordinario di Istologia presso l’Università di Genova, é rappresentato dalla definizione dei meccanismi alla base della funzione NK (uccisione di cellule tumorali) con la scoperta di una serie di nuovi recettori inibitori specifici per molecole HLA di classe I (denominati KIR) e dei recettori responsabili dell’attivazione delle cellule NK e dell’induzione dei processi di uccisione delle cellule tumorali. I geni che codificano per questi recettori sono stati clonati nel laboratorio del Prof. Moretta. Nel complesso oltre 15 nuove molecole recettoriali sono state identificate e clonate dal gruppo del Prof. Moretta. Uno di questi nuovi recettori chiamato p75 si é - 180 - Direzione Scientifica Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 dimostrato in grado di inibire la proliferazione e di indurre morte di cellule leucemiche mieloidi. Sono evidenti le possibili applicazioni di questi risultati alla terapia di leucemie mieloidi refrattarie alla chemioterapia. Le conoscenze acquisite dal Prof. Moretta sulle cellule NK e sui loro recettori sono alla base di importanti risultati nella terapia delle leucemie acute, basati sull’identificazione di mismatches tra recettori KIR delle cellule NK del donatore e alleli HLA di classe I del paziente (tipicamente, nel trapianto aploidentico). In genere, le scoperte compiute dal Prof. Moretta e dai suoi collaboratori hanno avuto un notevole impatto nella ricerca biomedica anche per le possibili applicazioni all’immunoterapia dei tumori solidi e delle leucemie e alle immunodeficienze e hanno valso al Prof. Moretta premi e riconoscimenti internazionali di notevole prestigio. STAFF Segreteria Direttore Scientifico Cinzia Miriello [email protected] Segreteria Amministrativa Patrizia Fabrizi [email protected] Maria Gabriella Marinari [email protected], Giuseppina Fabbri [email protected], Giorgio Sangalli [email protected], Anna Cesarini [email protected] Sovraintende alla gestione delle rendicontazione economiche dei finanziamenti relativi i progetti di ricerca, del personale strutturato e non strutturato preposto allo svolgimento dell’attività di ricerca scientifica corrente e finalizzata; predispone gli schemi degli atti deliberativi necessari al fine di dare concreta attuazione all’attività di ricerca. Predispone gli atti amministrativi per la gestione missioni in Italia e all’estero del personale dell’Istituto. Segreteria Scientifica Laura Diamanti [email protected] Provvede alla raccolta delle pubblicazioni, all’aggiornamento del data base degli Autori e alla rendicontazione della produttività scientifica (monitoraggio IF). Segreteria Attività Editoriali Stefano Canu [email protected] Coordina le attività editoriali dell’Istituto quali la “Rivista Gaslini” e l’attività di Editor e/o di Referee per varie Riviste Internazionali svolte dal Direttore Scientifico. Segreteria attività culturali Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche (SISP) Segreteria attività culturali Maria Caterina Cogorno, Claudia Olcese [email protected] Provvede all’organizzazione dei meeting scientifici promossi dall’Istituto, allo sviluppo dei corsi svolti nell’ambito della SISP; concorre al coordinamento dei programmi di Educazione Continua in Medicina. Sezione Grafica Anna Cesarini [email protected] Realizza elaborazioni di fotografie e stampati da inserire nelle presentazione di relazioni scientifiche per relatori a congressi internazionali e nazionali. Predispone ed elabora immagini e tabelle per pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e nazionali. Composizione e revisione tipografica della Relazione Clinico Scientifica Annuale. Elaborazione grafico-contabile delle rendicontazione intermedie e finali dei progetti di ricerche correnti e finalizzate, ministeriali e regionali e di Enti vari per l’erogazione dei relativi fondi. Gestisce i vari indirizzari per l’inoltro della corrispondenza della Direzione Scientifica. Direzione Scientifica - 181 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Laboratorio Fotografico e di Videoregistrazione Franco Prefumo [email protected] Raffaella Camusso, Luca Tedeschi [email protected] Provvede alla documentazione iconografica della casistica e sviluppa audiovisivi per divulgazione scientifica. Biblioteca Angela Carbonaro [email protected] Nel 2008 la biblioteca scientifica ha ancora ampliato ed ottimizzato il proprio posseduto con il servizio Bibliosan, di cui la struttura fa parte operativamente dal 2004, aggiungendo altri pacchetti di riviste elettroniche, la banca dati Cochrane Library che fornisce revisioni sistematiche in ambito clinico e il software Clas per l’accesso a tutte le risorse Bibliosan dall’esterno del proprio istituto con una sola password. Quest’anno, visto l’incremento del proprio patrimonio, il servizio di document delivery per il personale interno ha lavorato soprattutto per reperire annate vecchie di periodici non disponibili in biblioteca, mentre sono ulteriormente aumentate le richieste relative alle nostre risorse da parte delle biblioteche del circuito Nilde o che hanno accesso al Catalogo Nazionale Periodici (ACNP) con oltre 2200 spedizioni di materiale bibliografico. Il personale della Biblioteca si occupa inoltre della formazione e informazione degli utenti per il migliore utilizzo delle risorse disponibili. Traduzioni e Consulenza Linguistica Anna Capurro [email protected] Si occupa della traduzione, redazione e revisione linguistica in lingua straniera (inglese e francese) di articoli scientifici, progetti di ricerca, comunicazioni a congressi, contratti e convenzioni, accordi di collaborazione, curricula, linee guida e protocolli clinici, relazioni cliniche e di dimissione, consensi informati, corrispondenza, modulistica e materiale informativo per tutto l'Istituto. Si occupa della traduzione in lingua inglese del consuntivo annuale dell’attività di ricerca scientifica dell’Istituto e della versione in lingua italiana della relazione annuale della site visit presso l’Istituto del Comitato Scientifico Internazionale. Provvede all’istruzione e lo sviluppo della procedura amministrativa comprensiva della predisposizione di provvedimenti per il rimborso delle spese sostenute dagli autori di pubblicazioni scientifiche appartenenti all’Istituto. Svolge attività di interpretariato nell’accoglienza di ospiti stranieri presso l’Istituto. Si occupa della traduzione di documentazione relativa all’accreditamento dell’Istituto da parte di organismo internazionale (JCI) e svolge attività di interpretariato nell’accoglienza dei membri di tale organismo durante le visite periodiche di questi ultimi all’Istituto. Relazioni Scientifiche Rosa Bellomo [email protected] Mantentiene i rapporti tra la Direzione Scientifica e il Ministero della Salute, la Regione Liguria ed altri Enti o Istituzioni pubbliche e private Nazionali che finanziano la ricerca. Assiste il Direttore Scientifico e i Ricercatori dell’Istituto Giannina Gaslini alla progettazione, gestione e rendicontazione scientifica della Ricerca Finalizzata . Cura la presentazione al Ministero della Salute delle attività delle ricerche scientifiche istituzionali e delle attività inerenti il Technology Transfer, significative ai fini dell'acquisizione dei finanziamenti Ricerca Corrente. Garantisce i necessari collegamenti interni tra questa Direzione e i Dipartimenti, Unità Operative, comitati o gruppi di lavoro per mantenere un flusso continuo e coerente di informazioni e dati inerenti le attività scientifiche dell’Istituto Giannina Gaslini. Coordina la redazione annuale della Relazione Clinico Scientifica Supporta per conto della Direzione Scientifica i Laboratori Scientifici nella gestione delle attività tecnico-organizzative correlate alla ricerca scientifica. - 182 - Direzione Scientifica Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Relazioni Internazionali Thomas Wiley [email protected] Si propone quale servizio di supporto per i ricercatori dell’Istituto per il reperimento di informazioni e documentazioni relative ai programmi di ricerca promossi da enti ed agenzie internazionali (quali la Commissione Europea, l’European Science Foundation, la NATO Science Program), nonché per la preparazione, gestione e rendicontazione dei progetti svolti. Inoltre fornisce consulenza per opportunità offerte da enti nazionali o internazionali in merito a borse di studio, soggiorni all'estero o a stranieri intenzionati a recarsi in Italia. Ufficio Sperimentazioni Cliniche Applicate alla Pediatria (USCP) Ornella Della Casa Alberighi [email protected] Gli obiettivi dell'USCP sono: Fornire un servizio altamente qualificato volto a supportare la preparazione e gestione di proposte di ricerca clinica e di piani di sviluppo clinico di farmaci e di farmacovigilanza applicati alla Pediatria. Progettare e condurre studi clinici collaborativi in Pediatria (da studi di Fase 1 a studi di Fase 4 -farmacovigilanza), con reti specialistiche di Istituti Pediatrici di eccellenza, con istituzioni nazionali (Istituto Superiore di Sanità) ed internazionali (Comunità Europea, Orphanet), con enti regolatori (EMEA ed FDA, AIFA) ed aziende farmaceutiche nazionali ed internazionali. Svolgere specifiche attività di formazione continua del personale sanitario che effettua la sperimentazione clinica in Pediatria. COMITATO DI ETICA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E BIOMEDICA E SPERIMENTAZIONE CLINICA Presidente Marcello Canale Componenti Giambattista Bonanno Paolo Bruzzi Elio Castagnola Adele Comelli Mario Fiscella Giulio Gavotti Paolo Moscatelli Marina Picconi Michele Schiavone Componenti ex- Ufficio Lorenzo Moretta Silvio Del Buono Paola Barabino Segreteria Scientifica Rossella Rossi, Giuseppina Fabbri Direzione Scientifica PER LA - 183 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 E’ stato istituito un Comitato Scientifico Internazionale, composto dai Professori Anthony S. Fauci, Max D. Cooper, Alain Fischer e Sergio Romagnani che coopera con la Direzione Scientifica per suggerire/verificare le varie attività di ricerca e cliniche dell’Istituto. COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE Anthony S. Fauci Director, National Institute of Allergy and Infectious Diseases National Institutes of Health, Bethesda, Maryland, USA Max D. Cooper Howard Hughes Medical Institute Research Laboratories, University of Alabama at Birmingham, Birmingham, Alabama, USA Alain Fischer Groupe Hospitalier Necker- Enfants Malades, Parigi, Francia Sergio Romagnani Istituto di Clinica Medica III, Servizio di Immuno- Allergologia, Università di Firenze A partire dal 2009, in accordo con le indicazioni del Ministero della Salute, i programmi di ricerca saranno aggregati in sei linee di ricerca: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Genetica medica e strategie diagnostico terapeutiche innovative Pediatria clinica e di laboratorio Immunologia e reumatologia Oncologia ed ematologia Medicina perinatale Patologie muscolari e neurologiche - 184 - Direzione Scientifica Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Servizio di Epidemiologia e Biostatistica Servizio Aggregato alla Direzione Scientifica DIRIGENTE RESPONSABILE Riccardo Haupt tel: +39 010.5636.301 / 423 fax: +39 010.8981116 e-mail [email protected] STAFF Maria Grazia Calevo Angela Pistorio AREE DI ECCELLENZA Centro dati: preparazione modulistica, costruzione e aggiornamento banche dati computerizzate; data entry e controllo di qualità. Registro Nazionale Neuroblastoma. Data management e analisi statistiche. Supporto metodologico per la preparazione di protocolli di ricerca e per la gestione di studi clinici ed epidemiologici; Calcolo della numerosità campionaria. Applicazione di tecniche di analisi bi e multivariata per lidentificazione di fattori di rischio per determinati outcome clinici. Applicazione di modelli matematici per analisi statistiche inerenti protocolli di ricerca genetica per lo studio di correlazioni genotipo-fenotipo. Applicazioni di tecniche di analisi descrittiva multivariata (analisi componenti principali, analisi corrispondenze multiple e analisi di correlazione canonica, ecc.) per l’identificazione e la validazione di criteri classificativi in reumatologia pediatrica. LINEE DI RICERCA Stato di salute dei soggetti fuori terapia dopo una diagnosi di tumore maligno in età pediatrica. Studio delle cause ambientali nelleziologia dei tumori pediatrici. Epidemiologia degli episodi infettivi in soggetti immunodepressi in corso di trattamenti antiblastici. Applicazione di curve ROC per lanalisi di profili di espressione genica da dati di microarray. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Clinica Pediatrica dellUniversità di Milano-Bicocca: Registro nazionale dei pazienti fuori terapia (ROT); Centro interuniversitario lombardo per lelaborazione elettronica (CILEA). Creazione data base relazionale PPOA (Person Prevention Oriented Approach); per il follow-up di soggetti guariti da tumore pediatrico; Istituto di elettronica e Ingegneria dellInformazione CNR Genova: Applicazione di curve ROC per lanalisi di profili di espressione genica da dati di microarray; International Agency for Cancer Research (IARC) per lo studio di correlazione tra esposizione a radiazioni ionizzanti in età pediatrica e rischio di tumore al seno in età adulta; Tutti i punti Nascita e i Centri Otorinolaringoiatria Liguri: Progetto di Screening della Sordità Neonatale Regionale (Progetto STERN). RegistroRegionale delle ipoacusie congenite neonatali. Direzione Scientifica - 185 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 REZIONE SANITARIA DIREZIONE SANITARIA DIRETTORE Silvio Del Buono Telefono 010 5636673 Fax 0103761017 e-mail [email protected] STAFF Maria Beatrice Chiozza Antonella Ciucci Antonio Grieco Gianni Macrina Laura Massone Segreteria Direzione Sanitaria Sig.ra Claudia Costa Tel. 0105636258-0105636253-0105636518 Fax 0103761017 E-mail [email protected] PRINCIPALE ATTIVITÀ SVOLTA La Direzione Sanitaria svolge attivitè di guida strategica per i servizi sanitari, a fini tecnicoorganizzativi ed igienico sanitari.L’attività di indirizzo e coordinamento, di supporto e verifica nei confronti dei responsabili dei servizi sanitari pone quale obiettivo quello di integrazione dei differenti settori al fine di produrre la migliore risposta possibile alla richiesta sanitaria. Nell’ambito del Governo Clinico promuove, in collaborazione con le diverse aree, nuove modalità organizzative tese al raggiungimento degli obbiettivi stabiliti in campo clinicoassistenziale e favorisce il miglioramento continuo della qualità dei servizi e la salvaguardia degli standard di assistenza quale contesto facilitante “l’eccellenza”delle prestazioni. Il Direttore Sanitario effettua valutazioni di adeguatezza delle risorse rispetto ai piani di attività previsti dalla pianificazione aziendale, collaborando in questo modo alla definizione del budget. Definisce, in sinergia con le altre competenze aziendali la programmazione ed il raggiungimento dei progetti relativi agli aspetti della sicurezza e della prevenzione in ambito sanitario. Opera perchè venga assicurata, in collaborazione con la Direzione Amministrativa, la predisposizione del piano degli interventi edilizi e delle attrezzature. Il Direttore Sanitario esprime pareri sulle progettazioni edilizie dell’Azienda in merito agli aspetti igienico-sanitari. Favorisce l’elaborazione di idonei programmi di formazione e aggiornamento continuo per il personale sanitario. Supporta il Direttore Generale nelle problematiche, a valenza sanitaria, che vedano coinvolte Istituzioni, parti sociali, associazioni di volontariato ed Enti Locali. Il Direttore Sanitario è inoltre Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Tecnico Scientifico Membro del Comitato di Budget Membro Comitato Etico - 186 - Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Membro Comitato di garanzia Ospedale Sicuro Presidente Comitato Buon Uso del Sangue Presidente Comitato Buon Uso del Farmaco Coordinatore del Comitato per il Controllo Infezioni Ospedaliere Coordinatore Commissione HACCP Membro della Commissione Regionale per l’Emergenza Sanitaria Referente per i lavori del Comitato Provinciale per l’Emergenza Il Direttore Sanitario si avvale inoltre dell’attività di : • Servizio Socio Sanitario • Ufficio documentazioni cliniche • Sterilizzazione Centrale • Controllo Infezioni Ospedaliere • Settore ambiente • Ufficio Medico Competente • Servizio di Dietologia –Dott. P. Fiore • Dipartimento dei Servizi Assistenziali (Area Infermieristica) - Dott.ssa M.L. Sperlinga • Dipartimenti Assistenziali • Unità Operativa Farmacia- Dott.ssa R. Rossi Direzione Sanitaria - 187 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Servizio Socio Sanitario ATTIVITÀ DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO Le assistenti sanitarie e sociali presenti nel Servizio Socio Sanitario si occupano di: • denunce di nascita; • collaborazione con i servizi sanitari, le ASL e i Distretti sociali; • interventi di educazione sanitaria rivolti ai pazienti e ai loro familiari; • interventi di sostegno e mediazione culturale per i cittadini stranieri; • collaborazione con le Associazioni di volontariato presenti in Istituto; • segnalazioni all'autorità giudiziaria competente di minori a rischio su proposta dei sanitari del reparto o del servizio di Pronto soccorso. - 188 - Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica RESPONSABILE Paolo Fiore Edificio: n. 10 - piano N° 3 e-mail: [email protected] - [email protected] Telefono: 010 5636 671 (responsabile) - 517 (dietiste) STAFF Patrizia Comandini Serena Fierro Maria Pia Marino Dietista Responsabile Lactarium Nicoletta Nobili Sandra Santoni Silvia Storace Dietista Coordinatrice ORGANIZZAZIONE E ATTIVITÀ Il Servizio di Dietologia dell'Istituto Giannina Gaslini è una struttura finalizzata al mantenimento o al raggiungimento di un adeguato stato di nutrizione dei pazienti attraverso interventi preventivi, diagnostici e, soprattutto, terapeutici. L'intervento è rivolto sia a pazienti ricoverati in regime ordinario o di Day Hospital presso tutte le Unità Operative dell'Istituto, sia a pazienti esterni ambulatoriali, in tutti i settori della nutrizione del periodo evolutivo a tre livelli specifici: 1. Preventivo: mediante indicazioni dietetiche e consigli di educazione alimentare per il mantenimento di un adeguato stato nutrizionale atto a prevenire l'insorgere di quadri clinici strettamente correlati al comportamento e alle abitudini alimentari come, ad esempio: la malnutrizione in eccesso od obesità o le dislipidemie (ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia) oppure la malnutrizione per difetto (magrezze) 2. Diagnostico: mediante valutazione degli apporti alimentari, valutazione dello stato nutrizionale con metodologia antropometrica, biochimico-nutrizionale (in collaborazione con il Laboratorio Generale di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia), valutazione della spesa energetica a riposo (metabolismo basale) con calorimetria indiretta 3. Terapeutico: in collaborazione con i sanitari di tutte le Unità Operative, mediante indicazioni o prescrizioni dietetiche specifiche e individualizzate oppure tramite un intervento di nutrizione artificiale Il Servizio di Dietologia, struttura aggregata alla Direzione Sanitaria, è costituito da uno medico specialista responsabile e da sei dietiste con completa esperienza nel campo della nutrizione pediatrica Direzione Sanitaria - 189 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Dipartimento dei Servizi Assistenziali RESPONSABILE Maria Lucia Sperlinga e-mail: [email protected] Telefono 010 5636 229.499 PRINCIPALE ATTIVITÀ SVOLTA Il Dipartimento è orientato fondamentalmente allo sviluppo organizzativo e professionale. Opera in sinergia con le altre Direzioni di Istituto per il raggiungimento della "Mission Aziendale". Collabora con i diversi sistemi organizzativi e professionali interni all'Azienda in ottica multidisciplinare. OBIETTIVI Propone linee operative e criteri per assicurare un impiego razionale della risorsa umana. Il Dipartimento partecipa: • • • • • • • • alla definizione degli obiettivi Aziendali/Dipartimentali ed alla loro realizzazione; alla definizione delle dotazioni organiche Aziendali, per i profili professionali rappresentati; provvede alle assegnazioni di personale; al reclutamento/selezione del personale infermieristico e di supporto; alla realizzazione di progetti di ricerca multidisciplinari; alla definizione di iniziative Aziendali inerenti l'accreditamento e la qualità e collabora alla realizzazione delle stesse; alla definizione del "Sistema Aziendale per la valutazione del personale", in particolare per il personale dei profili afferenti; alla realizzazione di interventi finalizzati alla prevenzione delle infezioni ospedaliere. Inoltre: • • promuove, progetta e realizza, attraverso meccanismi operativi e criteri definiti, l'organizzazione la gestione decentrata delle risorse umane assegnata alle A.A.D., comprensiva della mobilità d'urgenza; formula proposte di aggiornamento e formazione del personale; - 190 - Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 FARMACIA FARMACIA DIRETTORE Rossella Rossi telefono: 010 5636 257 e-mail: [email protected] STAFF Paola Barabino: I.P. Centralizzazione Farmaci Antiblastici Tullia Emanueli: I.A.S. Farmacia Clinica Eleonora Panetta: I.A.S. Galenica Clinica Referente assicurazione qualità: Paola Barabino telefono: 010 5636 412 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA • • • • • • • • • • • • • Formulazione, allestimento e approvvigionamento di farmaci, galenici, magistrali e officinali, di soluzioni disinfettanti, di reattivi per laboratorio, di preparazioni pediatriche orfane non reperibili in commercio, preparazione di monodosi per uso pediatrico e neonatale Centralizzazione dell’allestimento di chemioterapici antiblastici Attività di Farmacosorveglianza, coordinamento delle segnalazioni avverse da farmaci e dispositivi medici per l’Osservatorio del Ministero della Salute Responsabilità della Segreteria Scientifica del Comitato Etico dell’Istituto Partecipazione attiva ai progetti del Comitato Infezioni Ospedaliero Gestione delle prescrizioni off- label Gestione dei farmaci in Sperimentazione clinica e allestimento delle terapie in doppio cieco Attività monitoraggio per sperimentazioni cliniche no profit Documentazione e informazione sul farmaco rivolto al personale sanitario ed a utenza esterna Monitoraggio quali- quantitativo dei tetti di radioattività per l’attività di assistenza e di ricerca dei laboratori Mantenimento della Certificazione ISO 9000 per tutte le attività della Farmacia e secondo Joint Commission per quanto riguarda la gestione del farmaco Distribuzione Diretta di farmaci ad alta criticità assistenziale e ad alto costo LINEE DI RICERCA - Progetto di “Farmacosorveglianza sulla sicurezza dell’uso dei farmaci in pediatria” in collaborazione con il reparto di Pronto Soccorso dell’Istituto con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità. Progetto di Farmacosorveglianza sulle reazioni avverse nell’ambito di progetti Regionali e della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera. Progetto sulla Teratogenicità da Farmaci in collaborazione con il Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto G. Gaslini. Direzione Sanitaria - 191 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Università degli Studi di Genova ed Università degli Studi di Torino, Milano e Pisa per l’attività di tirocinio pratico professionale per laureati in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, laureandi in Farmacia e specializzandi in Farmacia Ospedaliera. AIFA/Ministero della Salute per l’Osservatorio Nazionale sulle Sperimentazioni Cliniche. AIFA/Ministero della Salute per la Rete Nazionale di Farmacovigilanza. Istituto Superiore di Sanità per il monitoraggio delle reazioni avverse da farmaci che hanno comportato un ricovero ospedaliero Regione Liguria per la gestione dei flussi della farmaceutica Regione Liguria come membro rappresentante dei Farmacisti Ospedalieri per la Commissione sull’Appropriatezza Terapeutica Scuola Professionale “Lorenza Gaslini”- per corsi di formazione rivolti a personale sanitario medico e non medico” - 192 - Direzione Sanitaria Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE Dott. Lucio Zannini Dipartimento Cardiovascolare CARDIOCHIRURGIA E CHIRURGIA VASCOLARE DIRETTORE Lucio Zannini 010- 5636378 e-mail: [email protected] STAFF Cardiochirurgia Italo Borini : I.A.S. Chirurgia degli anelli vascolari Giuseppe Cervo Giuseppe Panizzon Referente assicurazione qualità: Alfredo Virgone telefono: 010 5636343 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Lauralba Di Sabato telefono: 010-5636444-449 fax: [email protected] Dipartimento Cardiovascolare - 193 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 U.O.S Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica Incarico Struttura Semplice: Franco Lerzo Anna Maria Carleo Laura Ressia Alfredo Virgone U.O.S Chirurgia Vascolare Incarico Struttura Semplice: Pietro Dalmonte Dirigenti Sanitari: Nadia Vercellino U.O.S Reparto Degenza Dipartimentale Incarico Struttura Semplice: Alessandro Rimini telefono: 010 5636434-335 7593923 e-mail: [email protected] Dirigenti Sanitari: Monica Pelegrini Margherita Serafino Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Gabriella Magioncalda telefono 010-5636434 e-mail: [email protected] ATTIVITÀ’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA L’U.O.C. di Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare, all’interno del Dipartimento Cardiovascolare, si occupa della diagnosi e della cura dei bambini con cardiopatie congenite o acquisite in età pediatrica. Svolge interventi al cuore e corregge le malformazioni vascolari dei bambini, siano esse congenite o acquisite, svolge ricerca clinica su vari aspetti della circolazione extracorporea e della protezione miocardica. La circolazione extracorporea è un sistema che permette di intervenire a cuore aperto mantenendo la circolazione sanguigna e l’ossigenazione del sangue. L’U.O.S. di Chirurgia vascolare: si avvale di una struttura multidisciplinare che consente di affrontare in maniera globale tutte le problematiche diagnostiche e terapeutiche relative ad emangiomi, e malformazioni vascolari e linfatiche complesse. L’U.O.S. di Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica si occupa della guardia dipartimentale, dell’assistenza pre- post operatoria in terapia intensiva, della gestione della circolazione extracorporea e della ricerca clinica e sperimentale relativa ai molteplici aspetti della circolazione extracorporea nelle sue varie applicazioni (cardiochirurgia, ECMO) ed alle varie tecniche di protezione miocardica. Attività chirurgica Gli interventi chirurgici eseguiti dai medici della U.O.C. riguardano il cuore e i vasi sanguigni. Cardiochirurgia: correzione delle cardiopatie congenite complesse nei neonati, in particolare trasposizione dei grossi vasi, ipoplasia del cuore sinistro, truncus arteriosus, anomalie totali dei ritorni venosi polmonari etc. - 194 - Dipartimento Cardiovascolare Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Correzione elettiva precoce (generalmente entro il 1° anno di vita) delle cardiopatie congenite, per limitare i danni successivi e per evitare la ripetizione degli interventi e dello stress familiare. Chirurgia vascolare: approccio terapeutico multidisciplinare degli emangiomi e delle malformazioni vascolari e linfatiche congenite ed acquisite . Trattamento chirurgico precoce (primo anno di vita) degli emangiomi cranio- facciali a rischio funzionale ed esteticamente invalidanti e trattamento ricostruttivo plastico nella chirurgia precoce delle malformazioni vascolari cranio- facciali. LINEE DI RICERCA (in collaborazione con il Laboratorio di Biologia Molecolare) - Studio del profilo di espressione genica nel tessuto cardiaco durante la circolazione extracorporea e il clampaggio aortico Attivazione delle cellule staminali nei pazienti sottoposti a circolazione extracorporea e clampaggio aortico Profili di espressione genica nello sviluppo dell’insufficienza cardiaca severa. Individuazione e Validazione di nuovi biomarkers. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Prof. Pascal Vouhé - Hôpital Necker, Parigi: Chirurgia della trasposizione congenitamente corretta dei grossi vasi (doppio Switch); chirurgia dell'aorta (tecnica di Ross); chirurgia dell’atresia polmonare con DIV e MAPCA in epoca neonatale. Prof Gebrine El Khoury – Hopital Universitaire Sant Luc – Bruxelles: Chirurgia ricostruttiva della valvola aortica nella patologia congenita. Holy Family Hospital, Bandra (Bombay India): Programma di sviluppo della cardiochirurgia pediatrica nell’ambito della collaborazione Istituto Gaslini e l’Ospedale indiano. Dipartimento Cardiovascolare - 195 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 CARDIOLOGIA DIRETTORE Giacomo Pongiglione tel.: 010 5636543 STAFF Maurizio Marasini Sara Bondanza Enrico De Caro Pier Francesco Corrieri Alessandro Rimini Gianluca Trocchio I.A.S. valutazione funzionale cardiaca. I.P. Diagnosi per immagini delle cardiopatie congenite UOS di Degenza Dipartimentale Referente assicurazione qualità: Alessandro Rimini tel.: 010 5636 434 - 3357593923 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marcella Bosoni tel.: 331 6139316 fax: 010-386804 e-mail: [email protected] ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA All’interno del Dipartimento vengono svolte tutte le più moderne attività di diagnosi e terapia non chirurgica nell’ambito della cardiologia prenatale, neonatale e pediatrica. Vengono inoltre seguiti e trattati i pazienti pediatrici e giovani adulti affetti da cardiopatia congenita operata e non. Queste attività comprendono: • • • • • • • • Cardiologia prenatale: Diagnosi prenatale precoce (a partire dalla 16a settimana di età gestazionale) delle cardiopatie congenite con ecocardiografia fetale e in casi selezionati mediante Risonanze Magnetica fetale, counseling multidisciplinare (ostetrico/cardiologico/cardiochirurgico/genetico/pediatrico, psicologico), controllo evolutività della cardiopatia fetale, parto programmato con possibilità di accoglienza gratuita della gestante. Valutazione clinica globale dei bisogni del neonato, del bambino e del giovane adulto affetto sia da patologia cardiaca, sia da patologia vascolare compresa attività di consulenza psicologica e di counseling rivolta sia al paziente pediatrico, sia al nucleo famigliare Cardiologia Funzionale del Neonato Prematuro Attività di Consulenza Cardiologica Pediatrica comprensiva di esami strumentali specifici a pazienti ematologici, oncologici, nefrologici, metabolici, ortopedici, chirurgici, pneumologici, infettivi, neurologici e neurochirurgici ecc. Ecocardiografia: ecocardiografia mono e bidimensionale, color-Doppler, tissue color Doppler, eco–stress, ecocardiografia funzionale, ecocardiografia transesofagea, ecocardiografia tridimensionale Angio-Risonanza Magnetica e angio-Tomografia Computerizzata Cardiaca in collaborazione con il Servizio di Radiologia Elettrocardiografia, es.Holter ECG, Holter pressorio - 196 - Dipartimento Cardiovascolare Istituto Giannina Gaslini • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Prove da sforzo cardiopolmonari: Valutazione funzionale del cardiopatico congenito in storia naturale o operato Controlli Pace-maker e ICD Cateterismi cardiaci: cateterismi diagnostici invasivi e test farmacologici per valutare l’efficacia terapeutica in condizioni particolari quali l’ipertensione polmonare; Cateterismi intervenzionali: procedure intervenzionali che comprendono valvuloplastiche e angioplastiche polmonari e aortiche; rivascolarizzazione di vasi occlusi e perforazione di valvole polmonari atresiche mediante sonde a radiofrequenza; posizionamento di stents; embolizzazione mediante “coil o device” di vasi anomali e chiusura di difetti interatriali, difetti interventricolari, dotti arteriosi; Elettrofisiologia: Tilt test; studi elettrofisiologici transesofagei; studi invasivi diagnostici e terapeutici con ablazione di vie anomale e focolai ectopici mediante sonde a radiofrequenza; impianto e sostituzione di pace-maker e ICD. Attività Didattica nell’ambito del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, della Scuola di Specializzazione in Pediatria, della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e della Scuola di Scienze Infermieristiche dell’Università degli Studi di Genova. LINEE DI RICERCA • • • • • Responsabile per la Cardiologia del Progetto Europeo Health-e-Child (Contract n° IST – 2004-027749); Responsabile per la Cardiologia del Sub-Progetto Europeo Cardiologia: Sovraccarichi ventricolari destri e sinistri; Metodica integrata ergometrica-spirometrica ed ecocardiografica applicata alle cardiopatie “minori” ed al paziente cardiopatico operato Studio Clinico Internazionale Randomizzato in doppio cieco “CLARINET” PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • Ospedale Evangelico di Genova; Ospedale Galliera di Genova; Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure Dipartimento Cardiovascolare - 197 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE Prof. Vincenzo Jasonni Chirurgia Pediatrica Anestesia e Rianimazione Ortopedia e Traumatologia Odontoiatria e Ortodonzia CHIRURGIA PEDIATRICA DIRETTORE Vincenzo Jasonni telefono: 010 5636 217 e-mail: [email protected] STAFF Giovanni Maria Bisio Fiorenza Borella Piero Buffa : U.O.S. Chirurgia Oncologica Emanuele Di Rovasenda Biandrate Silvio Ferretti Giuseppe Fratino Paolo Magillo - 198 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Girolamo Mattioli : U.O.S. Chirurgia di Urgenza e Mininvasiva Cinzia Mazzola Alberto Michelazzi : I.A.S. Chirurgia delle Malformazioni Complesse Neonatali Ludovico Muller Alessio Pini Prato Emilio Podestà : U.O.S. Endoscopia e Valutazione Funzionale Urologica Pierluigi Scarsi Anna Maria Tamisani Michele Torre Referente assicurazione qualità: Girolamo Mattioli telefono: 010 5636 392 Ludovico Muller telefono: 010 5636288 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marina Callegari - Degenza (2° piano) telefono: 010 5636 392 Suor Fernanda - Degenza (3° piano) telefono: 010 5636 288 Silvana Tamburini - Blocco Operatorio telefono: 010 5636 238 ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA • • • • • • • • • • Chirurgia Generale Chirurgia Oncologica Chirurgia con approccio mini-invasivo Chirurgia Toracica Chirurgia Neonatale Urologia Trauma center e chirurgia d’urgenza Chirurgia con approccio mini- invasivo (laparoscopica, toracoscopia, etc) Ricerca clinica e di base sulle malformazioni dell’apparato digerente (reflusso gastroesofageo, atresie, malattia di Hirschsprung, malformazioni anorettali, etc) Attività diagnostica avanzata per lo studio dell’innervazione e della motilità intestinale (biopsie rettali per suzione e laparoscopiche, pH- Impedenzometria, etc) LINEE DI RICERCA • • • • • • • • • Discinesie esofagee e reflusso gastro- esofageo Difetti dell’innervazione intestinale (Disganglionosi Intestinali) Dismotilità esofago- gastro- duodenali Chirurgia con approccio mini- invasivo (laparoscopica, toracoscopia, etc) Reflusso vescico- ureterale ed infezioni delle vie urinarie Dilatazioni delle vie urinarie Malformazioni della parete toracica Malformazioni polmonari Sviluppo ed innovazioni biotecnologiche COLLABORAZIONI Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche - 199 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI - Prem Puri, Our’s Lady Hospital, Dublin, Irlanda - Paul Tam, University of Hong Kong, Cina - Keith Georgeson, University of Alabama, Birmingham, Alabama, USA - Klaas Bax, Chirurgia pediatrica, Università di Utrecht, Olanda - Dick Tibboel, University of Rotterdam, Olanda - Gordon Alexander MacKinlay, Royal Hospital for Sick Children, Edimburgo, UK PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERDIPARTIMENTALI Nefrologia, pneumologia, gastroenterologia, oncologia, pediatria, rianimazione, DEA PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERDISCIPLINARI - Nefrologia (infezioni delle vie urinarie, uropatie ostruttive, malformazioni complesse) - Pneumologia (malattia adenomatoide cistica, sequestro polmonare, enfisema lobare, empiema pleurico, pectus excavatum, sindrome di Poland) - Clinica Pediatrica (ipospadia, criptorchidismo, varicocele, ernia inguinale, fimos) - Centro Spina Bifida (vescica neurologica, regressione caudale, tethered cord) - Emato- oncologia (neuroblastoma, tumore di Wilms, epatoblastoma, sarcomi, linfomi) - Clinica pediatrica ad indirizzo gastroenterologico (Nutrizione artificiale, Disganglionosi Intestinali, malattie infiammatorie croniche, reflusso gastroesofageo) - Ginecologia ed Ostetricia (diagnosi prenatale e counseling per le malformazioni - Congenite) - 200 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 ANESTESIA E RIANIMAZIONE DIRETTORE Pietro Tuo telefono: 010 5636 448 e-mail: [email protected] STAFF Chiara Balzarini Victoria Bosio Francesca Catani Silvia De Benedetto Brita De Lorenzo Gabriele De Tonetti Mirta Della Rocca Roberta Di Stefano Nicola Massimo Disma Maria Caterina Forcheri Alessia Franceschi Alberto Gandolfo : U.O.S. Anestesia e Analgesia Ostetrico-Ginecologica Paola Grasso Claudia Grattarola Patrizia Guido : I.A.S. Anestesia in cardiologia e Chirurgia Vascolare Elisabetta Lampugnani Franco Lerzo : U.O.S Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica Leila Mameli M.Laura Massone : U.O.S. Terapia del Dolore Giovanni Montobbio : U.O.S. Anestesia in Chirurgia e Specialità Chirurgiche Andrea Moscatelli Laura Nahum : U.O.S. Rianimazione Neonatale e Pediatrica Giancarlo Ottonello : I.A.S. Ventilazione Non Invasiva e Ventilazione Meccanica domiciliare Lara Petrucci Franco Puncuh : I.A.S Assistenza intensiva Postoperatoria Cardiologica Giorgio Salomone Alessandro Simonini Miriam Tumolo : I.A.S. Anestesia nelle specialità Neurologiche e Neurochirurgiche Renato Vallarino : I.A.S. Anestesia in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Laringo-Tracheale Maria Enrica Zamorani Referente assicurazione qualità: Giovanni Montobbio telefono: 0105636445 e-mail: [email protected] Giancarlo Ottonello telefono: 010 5636440 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marta Costa telefono: 010 5636440 e-mail: [email protected] Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche - 201 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LINEE DI RICERCA - - Studio multicentrico internazionale GAS (General versus Spinal Anaesthesia): valutazione dell’apnea postanestesia e dello sviluppo delle tappe neuro- cognitive in neonati sottoposti a chirurgia per ernia inguinale. Studio della concentrazione minima efficace di Levobupivacaina associata alla clonidina in anestesia epidurale caudale: interazione e sinergismo tra anestetici locali e adiuvanti nel trattamento del dolore postoperatorio. Studio su anestesia totalmente endovenosa con modalità Target Controlled Anesthesia nel bambino Valutazione dell’efficacia del Pregabalin come adiuvante nel trattamento antalgico postoperatorio del pectus excavatum corretto con la tecnica mini- invasiva di Nuss. Gestione del rischio in anestesia pediatrica e neonatale: o sviluppo di un progetto per la informatizzazione della scheda di segnalazione degli eventi avversi in anestesia; o analisi delle anomalie segnalate, individuazione dei potenziali rischi e delle cause che li producono, correzione delle anomalie riscontrate; o identificazione e sviluppo di indicatori di outcome. Fluidoterapia intraoperatoria nel neonato e lattante: studio multicentrico in collaborazione con l’Università di Bologna. Studio multicentrico per la valutazione dell’incidenza e l’intensità del dolore postoperatorio dopo craniotomia nei pazienti pediatrici Studio multicentrico sull’arresto cardiorespiratorio nell’età pediatrica Tecniche di ventilazione monopolmonare nella chirurgia toracica e toracoscopica del bambino. Anestesia in laparoscopia neonatale Anestesia locoregionale ecoguidata Incannulamento venoso centrale ecoguidato Terapia intensiva neurologica e neuroprotezione; l’ipotermia ed il monitoraggio multiparametrico nella prevenzione del danno neurologico successivo a trauma cranico o sofferenza ipossico ischemica cerebrale. Ventilazione meccanica domiciliare, invasiva e non invasiva nel bambino affetto da patologia respiratoria cronica. Ipoventilazione centrale congenita (CCHS). Trattamento del PDA nel prematuro COLLABORAZIONI • • • • • • • • • Department of Anesthesia, Royal Children’s Hospital, Melbourne, Australia Dipartimento di Anestesia, Ospedale Pediatrico Buzzi, Milano Dipartimento materno infantile, Ospedale S. Orsola Malpighi, Università di Bologna UO Anestesia, Ospedali Riuniti Bergamo Formazione del personale dell’ U.O. in ambito ostetrico ginecologico presso l’Ospedale S.Giovanni Calabita Fatebenefratelli di Roma Con U.O. Otorinolaringoiatria, Pneumologia e Chirurgia pediatrica, formazione e organizzazione di un gruppo multidisciplinare dedicato alle patologie delle vie aeree di pertinenza clinica, chirurgica e intensivistica, in collaborazione con Dott. P. Monnier, Ospedale Universitario Losanna European CCHS Nework, coordinato dalla Dott.ssa Ha Trang, Hopital Debrè, Parigi Rete delle terapia intensive pediatriche italiane: survey sulle infezioni e sulla ventilazione meccanica (Gruppo Sispe della Società di anestesia e rianimazione neonatale e pediatrica (SARNePI) Approvato progetto ministeriale di ricerca finalizzata: coordinato dal Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto G. Gaslini (Dr.ssa Ceccherini) e coinvolgente: - 202 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Neuroradiologia (Gaslini); Neurologia (Bambin Gesù), Pediatria (Ospedale Sacra Famiglia, Erba, Lecco) Survey nazionale sulla ventilazione meccanica domiciliare (coordinato dal Dott. Fabrizio Racca della Terapia Intensiva le Molinette di Torino) Progetto Joint Commission: (collaborazione con Malattie Muscolari, Centro Fibrosi Cistica, Pronto Soccorso Osservazione, Fisiatria) Pediatric ICU Rady Children’s Hospital – S.Diego – CA - USA Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche - 203 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 NEUROCHIRURGIA DIRETTORE Armando Cama telefono: 010 5636 320 e-mail: [email protected] STAFF Pierluigi Bruschettini Valeria Capra : I.P. Genetica Clinica in merito alle malformazioni e tumori del Sistema Nervoso Centrale Alessandro Consales : I.P. Chirurgia dell’Epilessia Maria Luisa Garrè : U.O.S. Neuro-Oncologia Claudia Milanaccio Marco Pavanello : Sistema Nervoso Centrale - Neurotraumatologia Gianluca Piatelli : I.A.S. Chirurgia delle patologie del midollo spinale Giuseppe Marcello Ravegnani : I.A.S. Neuro endoscopia stereotassica e neurochirurgia funzionale Referente assicurazione qualità: Alessandro Consales telefono: 010 5636604 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Rossella Conforti - Sala Operatoria telefono: 010 5636239-231 Maura Gazzo - Degenza telefono: 010 5636313 ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA La neurochirurgia pediatrica ha il compito di fornire un approccio diagnostico e chirurgico a patologie quali: traumi cranio- encefalici e vertebro- midollari, idrocefalia, cisti aracnoidee e malformazioni cistiche della fossa cranica posteriore, tumori della teca cranica e della colonna vertebrale; cavernomi ed altre malformazioni vascolari (angiomi, fistole arterovenose, etc.) tumori cerebrali e del midollo spinale, complesso malformativo di Chiari, spina bifida e altri disrafismi cranio- spinali (lipomi, lipomielomeningocele, midollo ancorato, idromielia, diastematomielia, etc.), spasticità (paralisi cerebrale infantile) e altri disordini del movimento, epilessia farmaco- resistente. LINEE DI RICERCA - Studio e trattamento dei tumori del sistema nervoso centrale nel bambino di età inferiore ai tre anni Studio SIOP tumori a cellule germinali intracranici (GCTs) Studio di geni coinvolti nell’aggressività del medulloblastoma del bambino Studio genetico- molecolare dell’ependimoma intracranico e spinale nel bambino molto piccolo Analisi globale dei gliomi del bambino (studio clinico, neuroradiologico, neurochirurgico, oncologico e molecolare) - 204 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Analisi dei geni del PCP pathway nella patogenesi dei Difetti del Tubo Neurale (DTN) Studio epidemiologico mediante interviste a famiglie di bambini affetti da DTN. COLLABORAZIONI - Dr. Philippe Gros, Department of Biochemistry, McGill University, Montreal, QC, Canada Zoha Kibar,Ph.D, University of Montreal, Department of Obstetrics and Gynecology, CHU Sainte Justine Research Center, Montreal,Canada. Shoumo Bhattacharya, Dept of Cardiovascular Medicine,University of Oxford, Wellcome Trust Centre for Human Genetics, Oxford UK Dr. Richard H. Finnell, IBT, Texas A&M University System Health Science Center, Houston, Texas USA Dr. Stylianos E Antonarakis, Department of Genetic Medicine and Development,University of Geneva Medical School, and University Hospitals of Geneva, Switzerland Dr. Torsten Pietsch, Professor of Bonn Medical Center, Bonn, Germany Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche - 205 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 OCULISTICA DIRETTORE Paolo Vittone telefono: 010 5636692 - 3346203764 STAFF Carlo Sburlati Riccardo De Marco : I.P. Reparto degenze e dell’ambulatorio uveiti Simona Panarello : I.P. Day Surgery e del centro di diagnostica ecografica oculare ed angiografica retinica Enrico Priolo : I.P. Diagnostica precoce della retinopatia del prematuro Referente assicurazione qualità: Riccardo De Marco telefono: 010 5636215 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Laura Ailunno - Degenza telefono: 010 5636214 Anna Meletti : Referente Day Hospital telefono: 010 5636 215 Coordinatore ortottista: Enrica Spaletra ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA • • • • • • • • • • • • Diagnosi e chirurgia dello strabismo Chirurgia della cataratta congenita ed impianto di cristallino artificiale Diagnosi e cura dei glaucomi congeniti ed infantili con particolare riferimento ai casi refrattari (impianto di valvole drenanti) Chirurgia della ptosi palpebrale e delle patologie orbitarie Immunologia oculare, diagnosi e terapia delle uveiti Centro per il controllo ed il trattamento della retinopatia del pretermine Neuroftalmologia Angiografia retinica Ecografia oculare e Pachimetria corneale Elettrofisiologia, potenziali visivi evocati, elettroretinografia, elettrooculografia Esame del campo visivo Laser terapia delle affezioni del segmento anteriore e posteriore LINEE DI RICERCA • • • • • • Incidenza di uveite nelle artriti giovanili croniche di recente diagnosi Prevalenza e caratteristiche clinico- oftalmologiche dell’infiammazione oculare nei pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile Studio delle malformazioni oculari con particolare riferimento al glaucoma Congenito Studio epidemiologico della malattia di Fabry Analisi della papilla ottica per valutare la morfologia nei bambini con glaucoma congenito Trattamento della Retinopatia del pretermine mediante laserterapia e criotrattamento - 206 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Centro di riferimento per le malattie rare COLLABORAZIONI • • • • • • • • Clinica Oculistica, Università di Genova: glaucoma, analisi della papilla ottica Clinica Oculistica, Università di Chieti- Pescara: glaucoma, analisi flusso papilla Dept. of Ophthalmology, University of Erlangen, Germany: glaucoma, creazione formula discriminante Dept. of Ophthalmology, University of British Columbia, Canada: neuroophthalmology Dept of Ophthalmology, University of Lausanne, Svizzera; glaucoma, Test psicofisici: uveiti Servizio di Immunovirologia Oculare Università La Sapienza –Roma: uveiti Clinica Pediatrica II, Università di Genova : uveiti Clinica Oculistica, Università di Genova : malformazioni palpebro- orbitarie Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche - 207 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 ODONTOIATRIA E ORTODONZIA DIRETTORE FF Roberto Servetto telefono: 010 5636 296 e-mail: [email protected] STAFF Enrico Calcagno : I.A.S. Cure odontoiatriche a pazienti disabili Francesco Zallio Referente assicurazione qualità: Enrico Calcagno telefono: 010 5636 296 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA In regime ambulatoriale vengono eseguite le seguenti prestazioni: - visita odontostomatologica - visita ortodontica - prevenzione dentale( sigillanti, applicazioni di fluoro educazione sanitaria ed igiene orale); cura conservativa ed endodontica delle carie dentali denti decidui e permanenti - estazioni dentali - terapia delle malattie gengivali e parodontali - trattamenti ortodontici funzionali e di tipo fisso multibracket - trattamento ortodontico nelle malformazioni cranio facciali - trattamento protesico di tipo fisso e rimovibile - chirurgia orale pediatrica - implantologia osteointegrata Tutte queste prestazioni vengono eseguite anche sul pz.disabile eventualmente con l’ausilio della a.g.in assenza di collaborazione. Viene inoltre svolta attività di consulenza per altre Unità Operative dellìIGG con erogazione di tutte le prestazioni odontostomatologiche. In anestesia generale, in sala operatoria presso la Divisione Otorinolaringoiatria e Medicina 4 oculistica si eseguono interventi chirurgici. L’Unità Operativa effettua ogni anno complessivamente circa 50 interventi chirurgici in elezione ed in urgenza in anestesia generale LINEE DI RICERCA Sindromi genetiche con alterazioni del distretto oro- dento- maxillo- facciale Malattie parodontali e genetica Malattie parodontali e nefropatie Studio dell’articolazione temporo- mandibolare nell’artrite idiopatica giovanile Malattia celiaca e lesioni dentarie Protesi con materiale innovativo(valplast in fibre di nylon)per pazienti disabili - 208 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • Centri disabili regionali e nazionali (CEPIM, ANFFAS); S.I.O.H. (Società Italiana Odontoiatria per Handicap) SIDO (Società italiana di ortodonzia) SILPS (Società italiana labiopalatoschisi e sindromi cranio facciali) ANDI (Associazione nazionale dentisti italiani) SIP (Società italiana pediatria) SIC (Società italiana di celiachia) U.O. Odontostomatologia Ospedale Galliera (Genova) U.O. Chirurgia Maxillo Facciale Ospedale Galliera (Genova) Università di Genova Corso di Laurea in Odontoiatria presso la quale i medici del Reparto rivestono il ruolo di Professori a contratto. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche - 209 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DIRETTORE Stelvio Becchetti telefono: 010 5636 506 e-mail: [email protected] STAFF Antonio Andaloro : I.A.S. Chirurgia ortopedica della conformità del rachide dorso lombare Flavio Becchetti Silvio Boero : U.O.S. Deviazioni assiali ed ipometrie degli arti Nunzio Catena Sandro Gregorio Giorgio Marrè Brunenghi : I.A.S. Chirurgia ortopedica delle difformità del rachide cervicale Maria Beatrice Michelis Filippo Senes : U.O.S. Chirurgia e microchirurgia della mano Referente assicurazione qualità: Filippo Senes telefono: 0105636278 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Paola Cassano - Day Hospital telefono: 010 5636 925 Franca Comito - Sala Operatoria telefono: 010 5636 540 Fulvia Esibiti - Degenza telefono: 010 5636 697 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA • • • • Trattamento chirurgico ed ortopedico delle malattie e delle disabilità in settori di rilevanza multidisciplinare (gravi deformità idiopatiche, in malattie muscolari, in cerebropatie, in osteodisplasie, in sindromi dismorfiche complesse, in malattie rare, ecc.) Trattamento delle deformità congenite (displasia dell’anca, piede torto, sindattilie, mano torta, pollice bifido ed agenetico, S. di Poland, S. di Apert, pseudoartrosi tibiale, diastasi pubica da estrofia vescicale, cifo-scoliosi da emispondilo ecc.). Chirurgia vertebrale per gravi deformità (scoliosi, cifosi, spondilolistesi, ecc.) idiopatiche, congenite, neuromuscolari (paralisi cerebrali infantili, atrofie spinali, spina bifida, ecc.) e da altre cause note. Impianti di correzione e sintesi interna tridimensionale nelle scoliosi e nelle cifosi particolarmente gravi, mediante accessi anteriori, posteriori o combinati; tecniche di chirurgia precoce delle scoliosi infantili, idiopatiche e neuropatiche (impianti vertebrali registrabili); chirurgia precoce delle scoliosi e cifosi congenite (asportazione di emispondili, distrattori costali e tecniche di procrastinazione). Allungamento chirurgico degli arti nelle differenze in lunghezza, congenite od acquisite e nelle basse stature disarmoniche; trattamento chirurgico delle deviazioni assiali complesse degli arti (osteocondrodisplasie, esiti osteoartriti, deformità posttraumatiche, deformità congenite, ecc.) - 210 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Chirurgia della mano e microchirurgia ortopedica (chirurgia delle malformazioni complesse della mano, pollicizzazione, riparazione del plesso brachiale nelle paralisi ostetriche, innesti nervosi, perone vascolarizzato, reimpianti, lembi vascolari e nervosi, ecc.) e chirurgia ricostruttiva nel traumatizzato. Trattamento chirurgico e conservativo in neuro-ortopedia (paralisi cerebrali infantili, malattie neuromuscolari, artrogriposi multipla, spina bifida, paralisi posttraumatiche, ecc.) Trattamento delle paralisi spastiche con tossina botulinica. Chirurgia del piede (trattamento conservativo e chirurgico del piede torto e del piede neurologico, “calcaneo-stop” per il piede piatto, trattamento dell’alluce valgo adolescenziale, ecc.) Chirurgia reumatologica, delle displasie scheletriche e delle malattie endocrinometaboliche (artrite reumatoide, mucopolisaccaridosi, osteocondrodisplasie, S. di Marfan, S. di Larsen, neurofibromatosi, ecc.). Trattamento chirurgico e conservativo nelle malattie dello sviluppo (osteocondrosi vertebrale, malattia di Perthes ed altre oseocondronecrosi, epifisiolisi della testa del femore, sindromi da sovraccarico funzionale, ecc.). Chirurgia mini-invasiva ed osteosintesi a minima (artroscopia diagnostica e terapeutica, sintesi percutanea delle fratture, ecc.) Termoablazione con radiofrequenza nelle neoplasie ossee benigne. Prevenzione e trattamento delle lesioni ortopediche sport-correlate (l’U.O. è sede del gruppo multidisciplinare “Sport in the child: how orthopedics can nurture psychophysical health - International working group”) Trattamento conservativo delle deformità vertebrali (utilizzo delle metodiche “Maguelone” e “M.M.G.”; riduzione delle scoliosi maligne dei primi anni di vita mediante gessi in narcosi, ecc.). LINEE DI RICERCA • • • Caratterizzazione clinica e genetica delle scoliosi congenite e idiopatiche (in collaborazione con la Genetica molecolare dell’Istituto); Efficacia e tolleranza a lungo termine degli impianti vertebrali per scoliosi (in collaborazione col Dipartimento di Meccanica Università di Genova; Studio clinico e sperimentale sulla rigenerazione e riparazione nervosa in età pediatrica (in collaborazione col Dipartimento di Biologia dell’Università di Genova e col Gruppo di Microchirurgia del C.T.O. di Torino; COLLABORAZIONI • • • • • Service de Chirurgie Infantile et Orthopédie, Hôpital d’Enfants de La Timone, Marseille; Laboratoire de BioMécanique - Centre National de la Recherche Scientifique, Paris (scoliosi, ortopedia dello sport). Clinica Ortopedica dell’Università di Genova (chirurgia protesica). Clinica Ortopedica dell’Università Campus Biomedico di Roma. Dipartimento di Meccanica e Costruzione delle Macchine – Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Genova Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche - 211 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 OTORINOLARINGOIATRIA DIRETTORE FF Vincenzo Tarantino telefono: 010 5636 598 e-mail: [email protected] STAFF Roberto D’Agostino : I.A.S. Chirurgia endoscopica delle vie aereo - digestive superiori Andrea Melagrana Adelina Porcu Mauro Carlo Stura Referente assicurazione qualità: Roberto D’Agostino telefono: 010 5636 280 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Laura Ailunno - Degenza telefono: 010 5636214 Oriana Senarega - Sala Operatoria telefono: 010 5636329 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - Prevenzione, diagnosi e trattamento della sordità infantile e dei disturbi del linguaggio; Vengono fornite le seguenti prestazioni: Screening audiologico neonatale: otoemissioni acustiche, prodotti di distorsione, Potenziali evocati uditivi ad alta frequenza Inquadramento multidisciplinare del bambino ipoacusico: Trattamento medico e chirurgico della patologia otologica; Diagnosi e cura dei disturbi dell’equilibrio e della postura; Diagnostica e trattamento della patologia adenoidea e tonsillare; Diagnostica e trattamento della patologia delle ghiandole salivari; Diagnostica e trattamento della patologia laringea e tracheale. Diagnostica e trattamento della patologia del collo. LINEE DI RICERCA - Diagnosi precoce e terapia delle sordità infantili - Applicabilità di un bisturi a risonanza molecolare nella chirurgia mininvasiva ORL - 212 - Dipartimento Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Dott. Paolo Tomà Neuroradiologia RADIOLOGIA DIRETTORE Paolo Tomà Tel.: 010 5636 531 Fax: 010 385599 e-mail: [email protected] STAFF Mirella Ghiorzi Claudio Granata Giorgio Lucigrai Francesca Magnaguagno Gian Michele Magnano : I.A.S Risonanza magnetica del corpo Anna Marzoli Francesca Nardi Francesca Rizzo : U.O.S. Radiologia d'Urgenza Maura Valle : I.A.S Radiologia muscolo scheletrica Elisabetta Vignale Referente assicurazione qualità: Marco A. Ciccone Dipartimento di Diagnostica per Immagini - 213 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 telefono: 010 5636616 Capotecnico: Gian Piero Chessa Marco A. Ciccone ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Il Servizio di Radiologia dell’Istituto eroga prestazioni di: Ecografia pediatrica (fatta eccezione per lo studio del cuore); Radiologia pediatrica convenzionale radiografie standard di torace, addome, rachide, arti e cranio; indagini contrastografiche delle vie urinarie (come urografia endovenosa e cistouretrografia minzionale) delle vie digestive (come studio di esofago, stomaco e intestino per os e clisma opaco); ortopantomografia e cefalometria; isterosalpingografia; RM – Risonanza Magnetica pediatrica (escluso il sistema nervoso centrale); TC – Tomografia Computerizzata pediatrica (escluso il sistema nervoso centrale). Sottolineiamo: La diagnostica toracica compreso il “cardio- vascular cross sectional imaging” (studio di cuore, grossi vasi con TC ed RM) L’imaging oncologico La radiologia muscolo scheletrica (particolarmente progredita nei settori Ecografia ed RM) La diagnostica e la terapia del varicocele e degli angiomi e delle malformazioni vascolari L’imaging uronefrologico avanzato (in particolare RM) LINEE DI RICERCA Diagnostica per immagini non irradiante della patologia epato- biliare e uro- nefrologica in pediatria Ecotomografia ad alta risoluzione di muscoli, tendini e nervi in pediatria Valutazione mediante risonanza magnetica del danno precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile Whole Body MRI: fattibilità, applicazioni e valutazione dell’efficacia nelle patologie osteolitiche multifocali. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Radiologia cardio- vascolare/interventistica: Radio Pediatrie, Hôpital Necker- Enfants Malades, Paris; Radio Pediatrie, Hôpital Sainte- Justine, Montreal; Department of Radiology, Children’s Hospital, Boston; Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital, London. Radiologia epato- biliare: Radio Pediatrie, Hôpital Kremlin- Bicetre, Paris. Radiologia uro- nefrologica: Department of Imaging, Erasme Hospital, Brussels; Department of Imaging, University Hospital of Graz; Radio Pediatrie, Hopital Charles Nicolle, Rouen; Servicio de Radiologia, Hospital de Santa Maria, Lisboa; Department of Imaging, Children’s Hospital, Philadelphia. Radiologia d’urgenza nel bambino: Department of Radiology, Children’s Hospital, Boston. Radiologia oncologica: Radiologie Institut Curie, Paris; Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital, London. Radiologia muscolo scheletrica: Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital, London; Hôpital Necker- Enfants Malades, Paris. - 214 - Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 ANATOMIA ED ISTOLOGIA PATOLOGICA DIRETTORE Claudio Gambini telefono: 010 5636 459 e-mail: [email protected] STAFF Maria Cristina Coccia Francesca Negri Paolo Nozza Cesarina Savioli Angela Rita Sementa: I.A.S Diagnostica immunocitochimica di patologia neoplastica midollare Referente assicurazione qualità: Federico Comanducci telefono: 010 5636379 - 8220 Capotecnico e referente assicurazione qualità: Federico Comanducci ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Anatomia e Istologia Patologica svolge attività di diagnosi, prognosi e ricerca. Le attività di diagnostica comprendono esami su campioni di cellule e di tessuti a supporto di interventi chirurgici, diagnosi e ricerca scientifica. Diagnostica microscopica citologica su cellule di campioni liquidi da versamento o da esfoliazione o prelevati mediante agoaspirazione e spazzolato di cute e/o mucose e midollo. Diagnosi istologica, su tessuti e organi, mediante esame estemporaneo intraoperatorio su campioni bioptici ed esame su preparati istologici stabili di piccole biopsie endoscopiche o chirurgiche e di pezzi operatori semplici o complessi. Attività di microdissezione mediante un microscopio laser su sezioni istologiche ottenute sia da materiale criopreservato sia da materiale incluso in paraffina, al fine di ottenere campioni selezionati da cui estrarre DNA o RNA per analisi biomolecolari. La diagnostica microscopica si avvale inoltre di metodiche aggiuntive quali istochimica, istoenzimatica, immunoistochimica, microscopia a fluorescenza e in luce polarizzata, citometria a flusso, ricerche mediante tecniche biomolecolari di agenti infettivi quali HPV, Clamydia, Epstain Barr virus, CMV, ecc, determinazioni di oncogeni e utilizzo di tecnica FISH o CISH per individuazione di amplificazione o di riarrangiamento di geni di significato prognostico o diagnostico (riarrangiamento MYC, Bcl2, Bcl6, amplificazione CERB- B2, EGFR, trisomie). Oltre all'attività diagnostica l'Anatomia Patologica offre supporto a diverse attività di ricerca soprattutto in campo dell’oncologia pediatrica. In particolare l’U.O. è centro di riferimento nazionale per il moderno inquadramento e studio dei tumori neuroblastici periferici. Dal 1995 ha costituito un archivio istologico di questi tumori e partecipa ad un programma nazionale per garantire un’elevata ed omogenea qualità nell’inquadramento clinico, istologico e biologico dei bambini affetti da tumore neuroblastico periferico afferenti ai centri AIEOP sia al momento della diagnosi che nelle altre tappe cruciali della malattia attraverso: 1. corretta diagnosi istopatologica 2. caratterizzazione molecolare 3. studio della malattia circolante e midollare. Dipartimento di Diagnostica per Immagini - 215 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Per quanto riguarda il punto 2) l’U.O. di Anatomia Patologica, in cooperazione con l’U.O. di Biologia Molecolare dell’Istituto ha organizzato una banca integrata di tessuto- genomica (BIT) che garantisce la conservazione, distribuzione ed analisi dei tessuti normali e patologici ed è indispensabile per derivare biomarcatori multipli ed attuare una medicina personalizzata. La BIT raccoglie materiale proveniente dall’Istituto Gaslini e da strutture esterne ed ha importanti ricadute sulla ricerca scientifica soprattutto su questo tipo di tumori. Per quanto riguarda il punto 3) l’U.O. è centro nazionale di riferimento, in quanto ufficialmente riconosciuto quale rappresentante italiano al Gruppo di Studio Europeo sul midollo della SIOPEN, in grado di effettuare esami immunocitochimica con anti- GD2 per lo studio della malattia residua minima circolante nei pazienti affetti da tumore neuroblastico periferico. LINEE DI RICERCA Quanto sopra citato continua a stimolare diverse LINEE DI RICERCA sia morfologiche sia molecolari o immunoistochimiche. Segnatamente: - valutazione prognostica del DNA index nei tumori neuroblastici localizzati e diffusi - valutazione del nuovo sistema di grading istologico INPC e correlazione con i preesistenti proposti da Shimada e Joshi. Studio clinico patologico su una casistica di tumori neuroblastici localizzati (stadio I- II- II) - studio sugli aspetti istologici, immunoistochimici e biomolecolari di casi di tumore neuroblastico associato a sindrome opsoclono- mioclono - valutazione di riproducibilità nell’applicazione dei parametri diagnostico prognostici della nuova classificazione INPC 1999: studio nazionale coinvolgente i principali centri di diagnostica oncologica pediatrica - studio microscopico comparativo di biopsie osteomidollari e di aspirati midollari in pazienti affetti da neuroblastoma metastatico, all’esordio, in corso di trattamento e posttrattamento - studio immunocitochimico con anti- GD2 della malattia midollare in soggetti con neuroblastoma all’esordio, durante e post- trattamento in collaborazione con altri centri studio di N- Myc e delezione di 1p su casistica di tumori neuroblatici - studio immunoistochimico, su sezioni criopreservate o su sezioni in paraffina, di tumori neuroblastici, di antigeni HLA- associati e molecole facenti parte del A.P.M. (AntigeneProcessing- Machinery). - studio “Genotype- phenotype association in neuroblastic tumour” - valutazione di terapie innovative basate sull’uso di immunoliposomi anti- GD2 veicolanti farmaci anti- tumorali in modelli animali di neuroblastoma metastatico murino e umano - valutazione di terapia genica immunomodulante in modelli animali di neuroblastoma murino metastatico - studio anatomo- clinico delle “coliti non MICI” - studio immunoistochimico dei mediatori coinvolti nella migrazione leucocitaria, su tessuto sinoviale, nell’artrite idiopatica giovanile - studio immunoistochimico dell’angiogenesi nell’artrite idiopatica giovanile - studio patologico, biomolecolare e genetico sui tumori del sistema nervoso centrale - studio anatomo- funzionale di geni coinvolti nella formazione del tubo neurale in feti patologici e normali PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • SIOPEN- R- NET (European Society of Paediatric Oncology Neuroblastoma Research Network). Creazione di un network per la condivisione – in via telematica – dei principali aspetti diagnostici dei casi a maggiore complessità, rarità e/o ricaduta terapeutica e di ricerca scientifica ha i centri afferenti – rappresentati dalle sedi dei centri di riferimento nazionale: Univ. Clinic of Pathology, Wahringer Gurtel 18- 20, A- 1090 Vienna, Dott. Gabriele Amann. - 216 - Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Dept. of Pathology Rikshospitalet, Sognsvannsveien 20, N- 0027 Oslo, Dott. Klaus Beiske Histopathology Pathology Dept. St. James’s University Hospital, Beckett Street UK, Leeds LS9 7TF, Dott. Catherine Culinane Departamento de patologìa, Facultad de medicina, Avda Blasco Ibanez 17, E- 46010 Valencia, Dott. Samuel Navarro Service de Pathologie, Hopital Robert Debré, EA3102 Université Paris 7, 48 Boulevard Sérurier F – 75019 Paris, Prof. Michel Peuchmaur Università di Padova e Istituto di Anatomia Patologica per le neoplasie dei tessuti molli e per i tumori rari dell’infanzia e Laboratorio di Oncologia per lo studio biologicomolecolare del rabdomiosarcoma e del tumore di Ewing/PNET Servizio di Anatomia Patologica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per la patologia neoplastica ossea King’s College dell’Università di Londra per la patologia epatica Ospedale St. John’s dell’Università di Londra per la patologia cutanea Istituto Nazionale per i Tumori di Milano per i tumori renali pediatrici Dipartimento di Diagnostica per Immagini - 217 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 NEURORADIOLOGIA DIRETTORE FF Andrea Rossi tel.: 010 5636 618 e-mail: [email protected] STAFF Carlo Gandolfo : I.P. Neuroradiologia Vascolare e Interventistica Giovanni Morana : I.P. Metodiche di Neuroimaging Avanzato Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Claudia Ricci telefono: 010 5636 530 Capotecnico e referente assicurazione qualità: Piero Sorrentino Personale tecnico: Eleonora Cioetto Claudia Mancini Alberto Maria Santelia ATTIVITÀ CLINICA L’attività clinica dell’UO Neuroradiologia si articola lungo due principali direttrici: diagnostica delle patologie del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e del suo contenente, e terapia interventistica endovascolare e percutanea delle malformazioni vascolari del distretto endocranico, cervico- facciale e rachideo. ATTIVITÀ DIAGNOSTICA L’attività diagnostica si basa in maniera prevalente sull’utilizzo della Risonanza Magnetica (RM) e della Tomografia Computerizzata (TC). RM L’unità RM in dotazione (Philips Intera Achieva vers. 2.6, potenza di campo 1.5 Tesla), ubicata presso il Padiglione RM, è una apparecchiatura di ultima generazione fornita di tutte le dotazioni tecnologiche avanzate che consentono, oltre a studi morfologici convenzionali di altissima qualità, anche applicazioni di natura funzionale quali studi della diffusione e del tensore della diffusione (trattografia), perfusione sia con metodica di suscettibilità dinamica che con arterial spin labeling, spettroscopia con tecniche a voxel singolo e di chemical shift imaging tridimensionale, e RM funzionale per studio dell’attivazione corticale (tecnica BOLD). La metodica RM è utilizzabile nel neonato, nel bambino e adolescente. Nel caso il paziente non sia collaborante (per motivi di età o sulla base del quadro clinico) gli esami vengono svolti in regime di sedazione profonda con la collaborazione del personale dell’UO Anestesia e Rianimazione); in questo caso è richiesto il ricovero in ambiente ospedaliero. I pazienti collaboranti vengono esaminati in regime sia di ricovero che day hospital o ambulatoriale. L’eventuale somministrazione del mezzo di contrasto paramagnetico (chelati del gadolinio) per via endovenosa è decisa dallo specialista neuroradiologo sulla base delle indicazioni cliniche e/o dei reperti riscontrati all’esame di base. - 218 - Dipartimento di Diagnostica per Immagini Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Vengono eseguiti anche esami RM per lo studio dell’encefalo e del rachide fetale. Tali esami possono essere effettuati in regime ambulatoriale a partire dalle 19- 20 settimane di gestazione e non richiedono alcuna forma di sedazione materno- fetale. TC L’unità TC in dotazione (Siemens Sensation 64) è ubicata presso il Padiglione 17 nei locali dell’UO Radiologia con la quale è condivisa. Lo studio TC, in ragione della rapidità di acquisizione delle immagini, non richiede nella maggior parte dei casi la sedazione del paziente. L’accesso a tale metodica è strettamente correlato a principi di giustificazione dell’esame, in accordo con le vigenti normative radioprotezionistiche. Vengono eseguiti esami dell’encefalo, del rachide (valutazioni mirate di singoli segmenti) e di aree anatomiche specifiche quali l’osso temporale (studio delle rocche petrose) e l’orbita. In casi selezionati può porsi l’indicazione alla somministrazione di mezzo di contrasto iodato per via endovenosa. ATTIVITÀ INTERVENTISTICA Angiografia interventistica L’angiografia è un esame diagnostico che consente la visualizzazione dell’albero vascolare encefalico e midollare e svolge un ruolo importante nella diagnostica di alcune specifiche affezioni, in particolare quelle del versante malformativo vascolare. Il versante dell’angiografia interventistica si avvale di una tecnologia di recente introduzione e di grande interesse, che consiste nella terapia per via endovascolare, “a cielo coperto”, delle malformazioni vascolari e degli aneurismi, sia intracranici che del distretto cranio- facciale oltre che l’embolizzazione prechirurgica di masse tumorali (meningiomi, emangiomi). Lo sviluppo di tale tecnica, che consente in molti casi di ovviare al ben più invasivo intervento neurochirurgico o anche, frequentemente, di offrire una possibilità terapeutica a casi altrimenti incurabili, ha fatto emergere una figura professionale nuova, il Neuroradiologo Interventista, che non deve occuparsi esclusivamente del gesto tecnico dell’embolizzazione ma rappresenta una nuova figura clinica che segue e tratta il Paziente durante tutto il percorso clinico, dalla diagnosi, alla gestione dell’approccio mutidisciplinare, al follow- up dopo trattamento, facendosi carico in prima persona della gestione del malato in pieno concerto e collaborazione con altre figure professionali (Neurochirurgo, Rianimatore, Chirurgo Vascolare). PRINCIPALI COLLABORAZIONI L’attività di Neuroradiologia Interventistica viene svolta in collaborazione con il Dott. Lucio Castellan, Direttore dell’UO Neuroradiologia dell’Ospedale San Martino di Genova, che opera presso l’Istituto Gaslini in veste di consulente. Dipartimento di Diagnostica per Immagini - 219 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA Dott. Giorgio Dini Ematologia ed Oncologia Pediatrica Malattie Infettive EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA PEDIATRICA DIRETTORE Giorgio Dini telefono: 010 5636.715 fax: 010 5636.714 e-mail: E-mail: [email protected] - 220 - Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 U.O.S. Citogenetica Emato-Oncologica Incarico Struttura Semplice: Claudio Panarello Dirigenti Sanitari: Cristina Morerio Personale tecnico: Antonella Casalaro U.O.S. Day Hospital e Assistenza Domiciliare Incarico Struttura Semplice: Sandro Dallorso Dirigenti Sanitari: Luca Manfredini Maurizio Miano Francesca Scuderi Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Daniela Trucco telefono: 010 5636 551 U.O.S. Ematologia Clinica e Laboratorio Incarico Struttura Semplice: Carlo Dufour Dirigenti Sanitari: Francesca Fioredda Marina Lanciotti Maurizio Miano Concetta Micalizzi Johanna Svahn Referente assicurazione qualità: Daniela Caprino telefono: 010 5636 694 fax: 010 5636 714 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Sandra Seminara U.O.S. Emofilia, Patologie della Coagulazione, Emostasi Clinica e di Laboratorio Incarico Struttura Semplice: Angelo Claudio Molinari Dirigenti Sanitari: Maura Aquila Maria Patrizia Bicocchi Paolo Perutelli U.O.S. Neuroncologia Incarico Struttura Semplice: Maria Luisa Garrè Dirigenti Sanitari: Claudia Milanaccio U.O.S. Oncologia Clinica Incarico Struttura Semplice: Alberto Garaventa Dirigenti Sanitari: Loredana Amoroso Massimo Conte Dipartimemto di Ematologia ed Oncologia - 221 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Guia Hanau Carla Manzitti Marilina Nantron Referente assicurazione qualità: Massimo Conte telefono: 010 5636 694 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Orietta Vianello telefono: 010 5636 410 U.O.S. Trapianto di Cellule staminali ematopoietiche Clinica e di Laboratorio Incarico Struttura Semplice: Edoardo Lanino Dirigenti Sanitari: Daniela Di Martino Maura Faraci Giuseppe Morreale Referente assicurazione qualità: Giuseppe Morreale telefono: 010 5636 405 fax: 010 37777133 Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità: Simona Calza telefono: 010 5636 508 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - ONCOLOGIA CLINICA EMATOLOGIA CLINICA E DI LABORATORIO EMOSTASI E TROMBOSI TRAPIANTO CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE (TCSE) ASSISTENZA DOMICILIARE DAY HOSPITAL NEURO- ONCOLOGIA Afferisce all’U.O.C. Neurochirurgia con personale dell’U.O.C. Ematologia e Oncologia Dal 1984, costituisce uno dei riferimenti AIEOP per l’attività di assistenza e ricerca clinica rivolta ai bambini affetti da tumori del SNC, coordinando lo sviluppo e l’applicazione dei protocolli clinci, l’inquadramento diagnostico e le strategie di salvataggio. Nel 2007 sono stati diagnosticati e trattati presso l’Istituto Giannina Gaslini (U.O. Neurochirurgia e U.O. Ematologia ed Oncologia Pediatrica con coordinamento della S.S. di Neuroncologia ad esse afferente) 56 nuovi casi di Tumore del Sistema Nervoso Centrale. I casi in attivo follow–up a partire dal 1990 sono 701. Il reclutamento medio annuale negli ultimi 3 anni è di 49,3 casi/anno. Le consulenze esterne effettuate nel 2007 dal responsabile della S.S. Neuro- Oncologia sono state mediamente 1,5 alla settimana per un totale di 70. La S.S. Neuro- Oncologia è referente Nazionale per lo Studio dei bambini affetti da neoplasie maligne al di sotto dei 3 anni di vita, per il trattamento dei tumori a cellule germinali intracranici e per lo studio dei tumori Rabdoidi cerebrali (Dr.ssa ML Garrè Referente Europeo). Il servizio, accanto all’attività clinica, svolge ricerca di laboratorio sul tema degli Ependimomi (grant AIRC progetto inter- regionale responsabile Dr.ssa Garrè), sul Medulloblastoma (in collaborazione con Dr. Tonini IST, grant AIRC inter- regionale), sulla predisposizionee genetica (in collaborazione con Genetica Medica, Università di Genova, ed IST). - 222 - Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Tale ricerca è effettuata presso il Laboratorio di Neurochirurgia (Dr.ssa V. Capra) ed in collaborazione con l’U.O. Anatomia Patologica; essa è supportata dall’Associazione per la ricerca sui tumori cerebrali del bambino. CITOGENETICA LINEE DI RICERCA - Neuroblastoma: fattori prognostici, studio della malattia minima metastatica e modalità terapeutiche innovative. Studio mediante microarray delle modificazioni geniche dei linfociti indotte dai farmaci antitumorali. Identificazione di profili di espressione genica associati alla progressione tumorale nei tumori solidi dell'età pediatrica. Identificazione di bersagli molecolari per la terapia delle metastasi. Meccanismi patogenetici dell’insufficienza midollare congenita ed acquista. Ruolo dei polimorfismi dei geni metabolici e delle citochine mielosoppressive nell'origine e nell'outcome della aplasia midollare acquisita. Ruolo dei polimorfismi dei geni metabolici nell'origine e nell'outcome della Leucemia Linfatica acuta in pediatria. Valutazione di geni coinvolti nella recidiva di Leucemia Linfoblastica Acuta mediante microarray. Caratterizzazione degli anticorpi antifosfolipidi in età pediatrica. Individuazione e prevenzione del rischio trombotico venoso. Diagnosi prenatale non invasiva. Studio epidemiologico dei fattori di rischio genetici ed acquisiti correlati alle malattie tromboemboliche nella regione Liguria. Raccolta aferetica di cellule progenitrici da sangue periferico in pazienti di peso <20 kg. Meccanismi biologici dell’insufficienza midollare in Aplasia Acquisite e congenite Registro Italiano Neutropenie. Studio del microambiente midollare. Chimerismo post trapianto allogenico di cellule staminali in età pediatrica: studio dei microsatelliti dopo separazione delle diverse linee cellulari ematiche. Studio della ricostituzione immunologica delle popolazioni linfocitarie B, T, NK dopo trapianto autologo ed allogenico di cellule staminali ematopoietiche. Studio sulla tossicità acuta e tardiva dopo trapianto di midollo osseo allogenico ed autologo. Studio prospettico sull’ incidenza e sull’ evoluzione della malattia veno- occlusiva epatica (VOD) trattata in profilassi con defibrotide dopo trapianto di cellule staminali in età pediatrica. Reduced intensity conditioning (RIC) nel paziente pediatrico: definizione, indicazioni, tossicità acuta e tardiva. Organizzazione di una bio- banca per la terapia cellulare delle complicanze infettive ad alto rischio dopo trapianto da donatore alternativo Studio di alterazioni citogenetiche mediante ibridizzazione in situ multi fluorescente combinatoria(M-FISH) in emato-oncologia pediatrica. Individuazione di indicatori citogenetici prognostici, studio di riarrangiamenti cromosomici erelativi coinvolgimenti genici. La struttura partecipa all’elaborazione e all’aggiornamento dell’Atlas of Genetics and Cytogenetics in Oncology and Haematology (http://www.infobiogen.fr/services/chromcancer/) PRINCIPALI COLLABORAZIONI • Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (A.I.E.O.P.) Comitati strategici per i tumori solidi, i tumori del SNC, ed i Linfomi di Hodgkin e non- Hodgkin, le Dipartimemto di Ematologia ed Oncologia - 223 - Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Sindromi da Insufficienza Midollare. Gruppo Cooperativo Europeo Neuroblastoma (E.S.I.O.P.- NB). Laboratorio di Genetica di S. Giovanni Rotondo (FG), Dipartimento di Biochimica dell'Università di Napoli, U.O. di Citogenetica e Genetica dell'Azienda Ospedaliera di Careggi–Firenze, Centro Emofilia e Trombosi, I.R.C.C.S. Ospedale Maggiore Milano e Centro Emofilia, Ospedale di Castelfranco Veneto (Gruppo di Lavoro Genetica dell’A.I.C.E.–Associazione Italiana Centri Emofilia) e con Centri A.I.E.O.P. di Padova, Torino, Bari e Catania. Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica dell’Università di Genova: Studio della ricostituzione immunitaria dopo trapianto di cellule staminali emopoietiche e studio del ruolo delle cellule NK nelle Aplasie Midollari. Laboratorio di Immunogenetica, IST Genova selezione dei donatori non consanguinei; studio delle sostituzioni aminoacide nelle varianti alleliche HLA (Cl. I). DIMES, Università degli Studi di Genova; DOBIG, Università degli Studi di Genova, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova; analisi della lisi tumorale NKmediata nel neuroblastoma e in leucemie acute pediatriche. Dipartimento di Emato- Oncologia (DEMO) – Centro Cellule Staminali. Azienda Ospedaliera Ospedale San Martino, Genova. Commissione Europea, Contratto QLRT- 2001- 01768, SIOPEN- R- NET, “Ottimizzazione procedure leucoaferetiche in Europa in pazienti affetti da Neuroblastoma alto rischio”. Laboratorio Differenziamento Cellulare, Centro Biotecnologie Avanzate, IST. Department of Haematology Hospital's Center of Science and Innovation. Aalborg, Denmark. Quality Assessment of Autologous Haematopoietic Blood Progenitor and Stem Cell Grafting: QA- 01study CRF project. Forum Nazionale Cure Palliative Pediatriche- Fondazione Vaticana Maruzza Lefebvre D'Ovidio: promozione dell’Assistenza Domiciliare in Oncologia Pediatrica. Neuropathology Department University of Bonn (per neuro patologie e studio genetico tumori cerebrali). Kinderklinik University di Dusseldorf per lo studio dei Tumori a Cellule Germinali. Dipartimento di Pediatria Università di Padova per studio Genetico dei Tumori in NF1. Société Internazionale D’Oncologie Pediatrique (S.I.O.P.): CNS Sub- Committe. Dipartimento di Ematologia, Ospedale San Martino di Genova, studio delle insufficienze midollari selezione positiva di cellule CD34+ da staminoaferesi al fine di trapianto. Gruppo Cooperativo AIEOP: diagnosi e terapia delle Leucemie. Centro Trombosi Universitario al DIMI Dipartimento di Medicina Interna, Università di Genova. Divisione di Ortopedia Chirurgica Ospedale Careggi di Firenze. Laboratorio di Fisiopatologia degli impianti ortopedici Istituti Ortopedici Rizzoli. Cattedra di Genetica Medica, Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Università dell’Insubria: Analisi citogenetica e genetico- molecolare di patologia mendeliana predisponente a displasie e neoplasie di importanza ematologica associate a specifiche anomalie cromosomiche (S. di Schwachman, neutropenie ereditarie) Oregon Cancer Center, Portland, Oregon (USA). Professor Grover Bagby. Chirurgia ortopedica protesica, Ospedale S. Corona, Pietra Ligure (responsabile Dott. Guido Grappiolo) Struttura Complessa di Urologia dell’ Ospedale Galliera di Genova Medicina Nucleare dell’Ospedale Galliera di Genova Chirurgia Tiroidea dell’Ospedale Galliera di Genova Radioterapia IST di Genova Laboratorio Fondazione Neuroblastoma IST Nell’ambito del progetto di cooperazione sanitaria tra l’IRCCS Giannina Gaslini e l’Istituto Fundeni di Bucarest (Romania) vengono effettuate prestazioni di diagnostica citogenetica a pazienti dell’Istituto Fundeni affetti da leucemia e mielodisplasia nonché il training di personale sanitario sulle attività del laboratorio di citogenetica ematoncologica. - 224 - Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Prof. Francesco Pasquali, Cattedra di Genetica Medica, Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Università dell’Insubria. Analisi citogenetica e genetico-molecolare di patologia mendeliana predisponente a displasie e neoplasie di importanza ematologica associate a specifiche anomalie cromosomiche (S. di Shwachman, neutropenie ereditarie) (http://www.uninsubria.it/uninsubria/dipartimenti/dipsbsc.html) Prof.ssa Roberta Vanni, Cattedra di Biologia e Genetica, Dipartimento di Scienze e Tecnologie biomediche, Università di Cagliari. Analisi citogenetica convenzionale e molecolare di tumori solidi pediatrici (http://people.unica.it/disteb/biologia-e-genetica/) Prof. Mariano Rocchi, Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università di Bari. Risorse per citogenetica molecolare (http://www.biologia.uniba.it/DIGEMI/) Dipartimemto di Ematologia ed Oncologia - 225 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE DIRETTORE Gino Tripodi telefono: 010 5636213-417; 010 3779792 e-mail: [email protected] STAFF Francesca Cottalasso Cinzia Lo Giudice : I.P. Settore Infettivologia Marina Martinengo : I.P. Settore Medicina Trasfusionale Mariapina Montera : I.P. Settore donatori Marco Risso Lucia Scarso : I.P. Settore Citofluorimetria e Immunopatologia Fulvia Sindaco : I.P. Settore Immunoematologia Referente assicurazione qualità: Dott. Diego Fabio Ardenghi telefono: 010 5636417 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: sig.ra Cecilia Brighenti telefono: 010 5636213 Capotecnico: Massimo Solari ATTIVITÀ CLINICA ED AREE DI ECCELLENZA - Monitoraggio immunoematologico di pazienti trapiantati Aferesi terapeutiche e predepositi di sangue (criopreservati) per autodonazione in soggetti pediatrici Raccolta cellule emopoietiche staminali dal periferico mediante procedure aferetiche in pazienti pediatrici a basso peso Trattamento della GVHD acuta e cronica con fotochemioterapia extracorporea Monitoraggio immunocitofluorimetrico del sangue periferico in pazienti stimolati con citochine a scopo di autotrapianto Monitoraggio immunocitofluorimetrico del sangue periferico in pazienti sottoposti a fototerapia extracorporea Valutazione quali- quantitativa di espianti midollari e di raccolte di staminali dal periferico Manipolazioni e cripreservazione di cellule staminali emopoietiche Servizio di Immunologia e Medicina Trasfusionale risulta certificato ISO 9001 ed 2000 dal 21 gennaio 2003 e sottoposto a verifiche periodiche dall’Ente Certificatore BVQI LINEE DI RICERCA - Raccolta aferetica di cellule progenitrici da sangue periferico in pazienti di peso < 20 kg affetti da tumori solidi a cattiva prognosi: fattibilità, aspetti tecnici e risultati. (co- responsabile Sandro Dallorso Dipartimento di Oncoematologia IRCCS G. Gaslini) - 226 - Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Efficacia e sicurezza dell’utilizzo di desametasone- 21P(Dex- 21P) a lento rilascio eritrocitario in Fibrosi Cistica (FC) (co- responsabile Renata Lorini Clinica Pediatria I IRCCS G. Gaslini) Efficacia del desametasone intraeritrocitario in pazienti con Sindrome Nefrosica corticodipendente: studio pilota. (responsabile Gino Tripodi) Gli effetti immuniomodulanti delle procedure aferetiche: valutazione in vitro della funzionalità granulocitaria e studio dei fattori solubili (co- responsabile Massimo Ghio Immunologia Clinica Università degli Studi di Genova) PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Sezione di Istologia Dipartimento di Medicina Sperimentale Università degli Studi di Genova IBMDR Registro Nazionale Donatori di Midollo Osseo – Genova Cattedra di Immunologia Clinica Università degli Studi di Genova Dipartimemto di Ematologia ed Oncologia - 227 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 MALATTIE INFETTIVE DIRETTORE Raffaella Giacchino telefono: 010 5636 220 e-mail: [email protected] STAFF Elisabetta Bondi : I.P. Controllo dei protocolli per infezioni occupazionali Elio Castagnola : U.O.S. Infezioni nell’ospite immunocompromesso Emilio Cristina : I.P. Infezioni in gravidanza Giuseppe Losurdo : I.P. Infezione tubercolare ed infezioni del bambino migrante Enrico Mantero : I.A.S. Controllo infezioni ospedaliere Maria Grazia Marazzi : I.A.S. Malattie rare ad eziologia infettiva Cristina Moroni : I.P. Infezioni nel paziente emato oncologico Angela Tacchella : I.P. Controllo delle infezioni nella fibrosi cistica Paola Taverna : I.P. Infezioni in gravidanza Referente assicurazione qualità: Angela Tacchella telefono: 010 5636 622 e-mail: [email protected] Paola Taverna telefono: 010 5636 641 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità: Rossella Cuneo - (3°piano) telefono: 010 5636 437 fax: 010 3763436 Patrizia De Gol - (2° piano) telefono: 010 5636 454 fax: 010 3733450 ATTIVITA’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - Patologie infettive acute e croniche Infezioni batteriche, micotiche o virali, in pazienti immunocompromessi (in particolare per malattie emato- oncologiche, trapianti di midollo osseo, sia autologo che allogenico, trapianti di organo, immunodeficienze primitive) Trattamenti innovativi delle infezioni nei bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di midollo osseo o con immunodeficit primitivo Epatiti acute e/o croniche da HBV, HCV, HAV, sporadiche ed in pazienti politrasfusi (pazienti emato- oncologici, trapiantati, dializzati) Infezione e malattia tubercolare Patologie infettive del bambino immigrato- extracomunitario Patologie infettive ed infiammatorie del S.N.C. Infezioni a trasmissione verticale Counselling infettivologico a donne con infezione in gravidanza Counselling vaccinale e vaccinazioni a rischio - 228 - Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LINEE DI RICERCA Infezioni batteremie, fungine virali in bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di midollo osseo Infezione da virus epatitici convenzionali (HBV, HCV) e non, in pazienti politrasfusi ed immunocompromessi ed in bambini normocompetenti, con particolare attenzione agli immigrati: studi epidemiologici, clinico- terapeutici Terapie innovative delle infezioni in bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di midollo osseo ed immunodeficit primitivo Diagnostica ed epidemiologia delle micobatteriosi in pazienti autoctoni ed extracomunitari Infezioni in ambiente chirurgico e terapia intensiva neonatale COLLABORAZIONI Società Italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica- Gruppo di Epatologia: Osservatorio per l’infezione dell’epatite da virus C in Italia – Clinica e terapia dell’infezione da HCV- HBV nel bambino immigrato – Steatosi e HCV Euro Wilson: diagnosi e terapia del M. di Wilson Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato della Società Italiana di Pediatria: studio epidemiologico delle infezioni ed in particolare della tubercolosi nel bambino immigrato Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT): studio epidemiologico dell’infezione tubercolare negli immigrati Società Italiana di Neonatologia – Gruppo di Infettivologia neonatale: Task forcesulle infezioni fungine Associazione Italiana Emato- Oncologica Pediatrica (AIEOP), CSD Infezioni e CSD terapia di supporto: infezioni in bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di midollo osseo Infectious Diseases Group dell’European Organization for Research and Treatment of Cancer (EORTC): infezioni nel paziente emato- oncologico Early and Late Toxicity Educational Committee (ELTEC) International Pediatric Fungal Network (PFN), Duke University School of Medicine, USA Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo (GITMO): Infezioni micotiche in pazienti trapiantati di midollo Dipartimemto di Ematologia ed Oncologia - 229 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE Dott. Pasquale Di Pietro Pronto Soccorso Medico e Medicina d’Urgenza Pronto Soccorso Medico e Medicina d’Urgenza DIRETTORE Di Pietro Pasquale telefono: 010 5636 273 fax: 0103760603 e-mail: [email protected] STAFF Ornella Bellagamba : I.P. Patologia respiratoria acuta e terapia del dolore in P.S. e Medicina d’Urgenza Simona Costabel : I.P. Percorsi assistenziali dei ricoveri in O.B.I. ed urgenze infettivologiche in P.S. e Medicina d’Urgenza Carla Debbia : I.P. Epidemiologia clinica compresi gli incidenti in P.S. e gli avvelenamenti Maria Cristina Diana : I.P. Patologia infettiva; ricerche cliniche e progetti di ricerca. Simulazione pediatrica avanzata Piero Gianiorio : I.A.S. Ambulatorio – DH e Farmacovigilanza Mario Lattere : I.A.S. Tossicologia e Unità di Crisi Antonella Palmieri : I.P. ALTE e patologia neonatologica acuta Emanuela Piccotti : U.O.S. Gestione Pronto Soccorso Daniela Pirlo Salvatore Renna : U.O.S. Gestione Degenza Breve Marta Romanengo : I.P. Maltrattamento ed abuso Barbara Tubino Marta Vandone Giovanna Villa - 230 - Dipartimento di Emergenza e Accettazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Referente assicurazione qualità: Barbara Tubino telefono: 010 5636351 – 245 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Laura Gambino - Pronto Soccorso telefono: 010 5636 245 – 661 fax: 010382466 Donatella Passalacqua - Medicina D’Urgenza telefono: 010 5636 351 – 353 fax: 010 3760603 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - Pronto soccorso pediatrico Osservazione Breve Intensiva Degenza breve Medicina d’urgenza pediatrica con posti letto di terapia semintensiva Ambulatorio Day Hospital finalizzato alla dimissione precoce dalla degenza breve Attività di tossicologia Centro di riferimento per l’Apparent Life Threatening Event Attività diFarmacovigilanza Centro di riferimento nazionale per la stesura di linee guida in emergenza Centro di riferimento per la prevenzione degli incidenti LINEE DI RICERCA - ALTE (Apparent Life Threatening Event): un problema pediatrico sottostimato Stato epilettico refrattario - Algoritmo di trattamento Errori terapeutici nel bambino Farmacovigilanza: partecipazione a studio multicentrico coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità riguardante le reazioni avverse in ambito ospedaliero Approccio terapeutico alle otiti medie (U.O. di P.S. – Medicina d’Urgenza, Malattie Infettive, Otorinolaringoiatra, Laboratorio Centrale di Analisi- Microbiologia) Trattamento della bronchiolite severa con CPAP tramite casco in un reparto di emergenza (U.O. di P.S. – Medicina d’Urgenza e U.T.I.) Studio delle polmoniti (U.O. Pneumologia, P.S. – Medicina d’Urgenza) Ricerca Corrente - Valutazione dell’efficacia di Adrenalina e Soluzione Salina Ipertonica per via inalatoria nel trattamento della bronchiolite - Monitoraggio con cadenza annuale dell’appropriatezza dei ricoveri da P.S. Medico verso Medicina d’Urgenza e verso tutte le U.O. di destinazione secondo gli standards internazionali del PAEP/PRUO PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Ricerca Multicentrica (Padova, Roma, Napoli, Genova) sulla sicurezza dei farmaci in pediatria organizzato con il Ministero della Salute; Ricerca Multicentrica sull’utilizzo di Ondasetron in gastroenterite Dipartimento di Emergenza e Accettazione - 231 - Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Ricerca Multicentrica “EPISTREP: studio prospettico multicentrico per valutare in Italia l’incidenza in malattie invasive batteriche in bambini di età inferiore a 5 anni con febbre > 39°C” - 232 - Dipartimento di Emergenza e Accettazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 CHIRURGIA PEDIATRICA vedi Scheda DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE Dipartimento di Emergenza e Accettazione - 233 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA vedi Scheda DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE - 234 - Dipartimento di Emergenza e Accettazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 RADIOLOGIA vedi Scheda DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Dipartimento di Emergenza e Accettazione - 235 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 ANESTESIA E RIANIMAZIONE vedi Scheda DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE - 236 - Dipartimento di Emergenza e Accettazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE E DI LABORATORIO Dott. Giovanni Melioli Lab. Centrale Analisi Lab. Oncologia e Unità AIRC Lab. Biologia Molecolare Genetica Molecolare Lab. Medicina Molecolare Lab. Citogenetica Laboratorio Centrale Analisi DIRETTORE Giovanni Melioli telefono: 010 5636 832 e-mail: [email protected] STAFF Roberto Bandettini : I.A.S. Microbiologia Giuliana Cangemi Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 237 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Maura Chierici Marco Cingolani Raffaella Cozzani Eddi Di Marco Fabio Facco Patrizia Fortini Salvatore Mangraviti : U.O.S. Biochimica Clinica Graziana Manno Giovanni Nattero Candida Palmero Luisa Pescetto Anna Maria Rabagliati Luigia Ricagni Rossella Ricci Referente assicurazione qualità: Anna Maria Rabagliati telefono: 010 5636 822 (823) Capotecnico: Ennio Biagini Sergio Terrasi ATTIVITÀ CLINICA Il Laboratorio Centrale di Analisi svolge un’attività clinica nel campo delle indagini diagnostiche in vitro su differenti materiali patologici e nel corso dell’anno vengono effettuati oltre 1.600.000 indagini di laboratorio. L’attività assistenziale si svolge nell’arco dell’intera giornata per tutti i giorni dell’anno operando nel campo della chimica clinica, ematologia, coagulazione, microbiologia,sierologia, immunologia clinica ed allergologia. Svolge inoltre indagini di elevata complessità nel campo della endocrinologia, proteomica, cromatografia, dei dosaggi di enzimi intracellulari, dello screening di difetti genetici nel I e II trimestre, della tossicologia, della parassitologia, della sorveglianza delle infezioni nosocomiali. Utilizza tecniche di biologia cellulare e molecolare nel campo della microbiologia. L’automazione della maggioranza dei processi analitici è completa e in campo gestionale, il sistema informatico del Laboratorio è integrato con il sistema informativo dell’Istituto. Dopo aver ottenuto nel 2004 la certificazione del Sistema Qualità a norma ISO 9001/2000 (BVQI n° 158497), con il resto dell’Istituto ha ottenuto dal 2007 l’Accreditamento all’Eccellenza sec. Joint Commission International (J.C.I.) e dal 2009 la certificazione del Sistema Qualità a norma ISO 9001/2000. Sono in atto sistemi di controllo della qualità analitica, sia interni che esterni e in ambito Dipartimentale esiste un Programma di Formazione Continua specifica per gli operatori del Laboratorio stesso. LINEE DI RICERCA • • • • • Ruolo della proteomica clinica nella diagnostica pediatrica Integrazione tra differenti tecnologie diagnostiche nel monitoraggio di infezioni batteriche e virali Utilizzazione di tecniche innovative di biologia molecolare qualitativa e quantitativa nella diagnostica di laboratorio Diagnostica molecolare in ambito allergologico Typing molecolare di patogeni respiratori e controllo delle Infezioni Ospedaliere - 238 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • Istituto di Microbiologia, Università di Ferrara (Herpes virus) Istituto di Ematologia, Università di Parma (Stem cells) Ematologia Pediatrica, Università di Padova (Leucemie e Linfomi) Clinica per Malattie Respiratorie Università di Genova ( Allergologia) Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 239 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Unità AIRC Immunologia e Tumori Unità aggregata al Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio COORDINATORE Irma Airoldi STAFF Claudia Cocco Sara Canale LINEE DI RICERCA Studio dell’attività anti-tumorale di IL-23 ed IL-27 nelle leucemie, linfomi e mieloma multiplo La principale attività di ricerca svolta dall’ Unità finanziata dall’AIRC (Associazione Italiana di ricerca sul cancro) nata alla fine del 2006 riguarda lo studio dell’attività delle citochine IL-23 ed IL-27 nei tumori che derivano dai linfociti B a diversi stadi della loro maturazione. Questi studi hanno come finalità l’identificazione e lo sviluppo di terapie innovative e mirate contro le leucemie (linfoblastiche acute, mieloidi acute e linfocitiche croniche), i linfomi (mantellari, marginali e follicolari) ed il mieloma multiplo. A tale scopo, il nuovo gruppo di Ricerca diretto dalla Dr.ssa Airoldi esegue analisi dell’espressione dei recettori di IL-23 ed IL-27 sulle cellule tumorali e sulle loro controparti normali (precursori dei linfociti B, linfociti B maturi e plasma cellule). Successivamente lo studio si focalizza sull’attività che queste citochine possono avere sulle cellule B normali e neoplastiche principalmente in termini di proliferazione, apoptosi, angiogenesi e migrazione. L’attività anti-tumorale viene testata in modelli in vitro ed in vivo utilizzando linee cellulari e campioni direttamente prelevati dai pazienti oncologici. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Prof. Giuseppe Basso e Dr.ssa Chiara Frasson: Laboratorio di Emato-Oncologia, Università di Padova Dr.ssa Giovanna Cutrona: Unità Malattie Linfoproliferative, Dipartimento di Anatomia Citoistopatologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Dr.ssa Emma Di Carlo: Dipartmento di Oncologia e Neuroscienze, Università "G. d'Annunzio" Chieti Dr. Nicola Giuliani: Ematologia and Centro BMT, Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Biomediche, Università di Parma Prof. Franco Locatelli e Dr.ssa Daniela Montagna: Ematologia ed Oncologia pediatrica, Policlinico S. Matteo, Pavia Dr.ssa Emanuela Ognio: Animal Model Facility, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Prof. Domenico Ribatti: Dipartmento di Anatomia e Istologia Umana, Università di Bari Dr.ssa Gabriella Sozzi: Dipartimento Citogenetica e Citogenetica Molecolare, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Milano Dr.ssa Simona Zupo: Unità Malattie Linfoproliferative, Dipartimento di Anatomia Citoistopatologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Principali collaborazioni interne: Dr. Vito Pistoia, Dr.ssa Ignazia Prigione e Dr.ssa Elisa Ferretti: Laboratorio di Oncologia Dr. Carlo Dufour: Unità Emato-Oncologia Pediatrica Dr.ssa Francesca Giacopelli e Dr. Luis Juan Vicente Galletta: Laboratorio di Genetica Molecolare - 240 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE DIRETTORE Luigi Varesio telefono: 010 5636599 e-mail: [email protected] STAFF Maria Luisa Belli : I.P. Biobanca Maria Carla Bosco : I.P. Microambiente Alessandra Eva : I.P. Meccanismi di Trasformazione Cellulare LINEE DI RICERCA Il laboratorio di Biologia Molecolare opera nel campo della ricerca preclinica in biologia molecolare e della transizione verso la ricerca clinica e si prefigge di sviluppare e sperimentare: 1) protocolli di terapie innovative; 2) nuove metodiche di diagnostica avanzata; 3) definizione dell’espressione genica del tessuto patologico. Le patologie di primario interesse sono le neoplasie, le lesioni infiammatorie e le malattie genetiche rare. Il laboratorio collabora sia con strutture dell’Istituto che con diversi laboratori italiani e stranieri. Genomica Funzionale: ¾ Dr.ssa Fabiola Blengio ¾ Dr. Paolo Fardin ¾ Dr.ssa Maria Luisa Belli ¾ Dr. Andrea Cornero ¾ Dr. Massimo Acquaviva Il laboratorio di Biologia Molecolare è responsabile della ‘core facility’ per il microarray presso l’Istituto G. Gaslini. Il gruppo di genomica funzionale si dedica all’analisi dei profili di espressione genica, dell’espressione dei micro- RNA e di array CGH. La tecnologia del microarray permette di definire i livelli di espressione genica, di micro- RNA regolatori o le anomalie cromosomiche. Le aree di ricerca sono la relazione tra infiammazione e tumorigenesi ed in particolare allo studio dei diversi aspetti della risposta all'ipossia o ad altri stimoli che si generano durante la progressione del neuroblastoma o nel corso di una patologia infiammatoria. Si propone di identificare nuovi biomarcatori e studiare la loro regolazione. L’analisi integrata dei dati derivanti da esprimenti di espressione genica e miRNA rappresenta un punto fondamentale per la comprensione dei meccanismi di regolazione genica. A tale scopo, è stato costituito un gruppo di bioinformatici che si dedica allo sviluppo e alla trattazione bioinformatica dei problemi di genomica, proteomica, gestione di database e sviluppo di applicazioni per l’analisi integrata dei dati. Il gruppo di Genomica Funzionale si occupa della caratterizzazione molecolare (espressione genica, miRNA e CGH) dei campioni che pervengono alla Biobanca Integrata TRessutogenomica (BIT) dell’Istituto Gaslini. I dati risultanti dalle singole analisi vengono integrati e correlati con i dati clinici dei pazienti presenti in biobanca. Il gruppo bioiformatico sviluppa le piattaforme per la condivisione dei dati. Questo approccio è diretto alla diagnostica molecolare e a nuove strategie di ricerca. Meccanismi di trasformazione cellulare ¾ Dr.ssa Alessandra Eva ¾ Dr.ssa Cristina Vanni Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 241 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 ¾ Dr.ssa Marzia Ognibene L’oncogene Dbl è un fattore di scambio (GEF) per le GTPasi della famiglia Rho le quali regolano numerose funzioni cellulari normali ed una molteplicità di processi tumorali importanti tra cui la trasformazione cellulare, la sopravvivenza, l’invasività, la metastatizzazione e l’angiogenesi. Il nostro gruppo di ricerca e’ interessato da tempo alla caratterizzazione delle proprietà della proteina codificata dall’oncogene Dbl. Questa proteina, come molte altre GEF finora identificate e caratterizzate, in seguito ad alterazioni strutturali è in grado di trasformare cellule normali in coltura in cellule tumorali. Aree di ricerca importanti di cui ci siamo occupati sono: l’identificazione di proteine regolatrici di Dbl, i meccanismi molecolari specifici che accoppiano la regolazione dell’attività di scambio di Dbl con gli eventi di trasduzione del segnale all’interno della cellula, e l’interazione dell’attività di scambio di Dbl con i meccanismi che controllano processi biologici dipendenti dalla polarità, dalla progressione del ciclo cellulare e dall’architettura citoscheletrica. Abbiamo creato un modello di topo transgenico in cui l’espressione del Dbl nelle cellule epiteliali del cristallino induce transizione epitelio- mesenchimale (EMT) e angiogenesi. Recentemente abbiamo creato dei modelli animali di topi ‘knock- in’ sia per la parte regolatrice che per quella catalitica dell’oncogene Dbl. Le analisi condotte hanno dimostrato lo sviluppo di linfomi B a grandi cellule in un’alta percentuale dei topi geneticamente modificati. Attualmente la nostra ricerca e’ finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) l’identificazione delle alterazioni del profilo di espressione genica sia in fibroblasti murini trasformati in modo stabile da Dbl sia nei topi transgenici per Dbl che abbiamo generato; 2) l’identificazione del ruolo di Dbl nell’induzione della transizione epitelio- mesenchimale e dell’angiogenesi, utilizzando sia sistemi in vitro che in vivo; 3) il ruolo di Dbl nella differenziazione e funzione delle cellule B e la presenza di specifici riarrangiamenti di Dbl in linfomi B umani come markers di valore diagnostico/prognostico per questo tipo di linfoma. Le informazioni che deriveranno da questi studi saranno importanti per l’identificazione di “targets” molecolari di potenziale utilita’ per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici. Patofisiologia e trattamento della glicogenosi di tipo 1a ¾ Dr.ssa Alessandra Eva ¾ Dr.ssa Rosa Lavieri ¾ Dr.ssa Roberta Resaz La Glicogenosi di Tipo 1a (GSD- 1a). La GSD- 1a è una malattia congenita causata dalla non funzionalità di una proteina presente nel fegato, la glucosio−6−fosfatasi (G6Pasi), che è importante per il controllo del metabolismo degli zuccheri. A seguito di questa mutazione il metabolismo del glucosio è molto alterato ed è compromessa la funzionalità epatica e renale, spesso in modo particolarmente grave. Lo scopo generale del progetto è quello di studiare un sistema di trasferimento genico per trattare la GSD- 1a utilizzando un modello sperimentale preclinico rappresentato da topi knock- out per la G6Pase, che manifestano la stessa patologia dei pazienti affetti da GSD- 1a. Cellule ematopoietiche staminali del midollo osseo di topi adulti hanno la capacità di ripopolare il fegato fondendosi con gli epatociti malati e dando origine a epatociti sani funzionanti. Stiamo studiando un approccio di terapia genica costituito da cellule ematopoietiche staminali. Il nostro obiettivo è quello di definire l’efficacia terapeutica di queste cellule derivate dal midollo osseo, isolate sia da topi normali che da topi malati e poi modificate geneticamente e trapiantate nei topi affetti da GSD- 1a, con l’obiettivo finale di rigenerare l’organo malato. In parallelo si valuta il contributo del processo infiammatorio nella patogenesi della malattia valutando la produzione di citochine e il profilo di espressione genica dei tessuti epatici dei pazienti. Microambiente del tessuto ¾ Dr.ssa Maria Carla Bosco ¾ Dr.ssa Federica Raggi - 242 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 La presenza di aree di ipossia, una diminuzione della tensione di ossigeno che origina da un’inappropriata vascolarizzazione e/o un eccessivo consumo di ossigeno, e’ una caratteristica comune dei tumori maligni e di numerose altre situazioni patologiche, quali condizioni ischemiche (ad esempio infarto del miocardio e ischemia cerebrale), infiammazione cronica (ad esempio artrite reumatoide e aterosclerosi), infezioni batteriche e ferite. L'ipossia crea un microambiente unico capace di influenzare l’espressione genica, il fenotipo e le risposte funzionali sia delle cellule del tessuto d’origine che dell’infiltrato infiammatorio e rappresenta quindi un parametro determinante per l’architettura tissutale, l’evoluzione di un tumore, le reazioni infiammatorie e immunitarie e la risposta alle terapia. Studi sperimentali e clinici sottolineano il ruolo critico dello stimolo ipossico nella patogenesi dei tumori solidi e delle patologie infiammatorie croniche. Il nostro gruppo di ricerca e’ interessato da tempo alla caratterizzazione della relazione tra ipossia, infiammazione e tumorigenesi e in particolare allo studio dei diversi aspetti della risposta di monociti/macrofagi all'ipossia o ad altri stimoli che si generano durante la progressione di un tumore o nel corso di una patologia infiammatoria, quali l’acido picolinico, un metabolita del triptofano prodotto in condizioni di degenerazione del tessuto, dei meccanismi molecolari responsabili della loro attivazione e dell’interazione dei monociti/macrofagi con le cellule tumorali e stromali. Nel suo complesso, questa ricerca e’ finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) la comprensione di come stimoli ambientali influenzino la biologia delle cellule che compongono il tessuto patologico e modulino l’attivita’ proinfiammatoria, chemiotattica e immunoregolatoria delle cellule macrofagiche; 2) l’identificazione delle alterazioni nel pattern d'espressione genica dei monociti/macrofagi potenzialmente responsabili della loro inattivazione funzionale nel microambiente tumorale e in particolare della modulazione di una serie di chemochine importanti per la regolazione dell’infiltrato leucocitario nel tessuto patologico; 3) lo sviluppo di un nuovo sistema di terapia genica, basato sull’utilizzo di un “vettore macrofagico” selettivamente responsivo all’ipossia o all’acido picolinico per veicolare il gene terapeutico all’interno del tessuto malato, che potrebbe avere una potenziale applicazione nella terapia genica dei tumori e delle lesioni infiammatorie (ad esempio nell’artrite reumatoide); 4) la caratterizzazione biomolecolare dell’interazione tra cellula tumorale e microambiente nello sviluppo di tumori solidi pediatrici e in particolare l’identificazione di gruppi di geni coinvolti nella risposta proliferativa o differenziativa del Neuroblastoma all’ipossia, utilizzabili come potenziali “markers” diagnostici o prognostici di progressione tumorale e per la valutazione del potenziale terapeutico di nuove molecole farmacologiche nei confronti di questo tumore. BIT (Biobanca Integrata Tessuto-genomica) ¾ Dr.ssa Maria Luisa Belli ¾ Dr. Paolo Fardin ¾ Dr.ssa Fabiola Blengio ¾ Dr. Andrea Cornero Il laboratorio di Biologia molecolare è responsabile della componente genomica della Biobanca Integrata Tessuto- genomica (BIT) dell’ istituto G. Gaslini che è stata recentemente accreditata a livello della regione Liguria. La (BIT) rappresenta una nuova struttura in cui il materiale biologico viene analizzato e caratterizzato in base a criteri morfologici ed istochimici associati ad informazioni di espressione genica del tessuto attraverso tecnologie le più innovative. La BIT raccoglie materiale proveniente dalla struttura in cui ha sede, e da altre esterne. L’unità di Anatomia Patologica è responsabile della collezione, del frazionamento e dello stoccaggio iniziale del campione oltre che della caratterizzazione istopatologica del tessuto. Parte del campione biologico viene trasferito presso il laboratorio di Biologia Molecolare dove viene trattato per l’estrazione di DNA, RNA e proteine. Viene valutata la qualità dei derivati genomici e viene criopreservata in apposito ambiente controllato. Il DNA viene sottoposto ad analisi mediante CGH array,. Il profilo di espressione genica viene valutato tramite microarray piattaforma Affymetrix. In parallelo i miRMA del campione vengono valutati con chip Milteni. Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 243 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 I prodotti della BIT rappresentano una risorsa indispensabile per lo studio delle patologie per l’identificazione di nuovi biomarcatori della malattia, e per la scoperta di nuovi bersagli terapeutici. Il database associato alla BIT è una sorgente continua di informazione che si aggiorna nel tempo e che serve da guida e supporto per il disegno di una terapia sempre più mirata e personalizzata. Patofisiologia dell’ipossia ¾ Dr.ssa Alessandra Eva ¾ Dr.ssa Maria Carla Bosco ¾ Dr.ssa Maria Luisa Belli L’ipossia del tessuto è una situazione di carenza di ossigeno che caratterizza una lesione o un processo infiammatorio. In aggiunta a quanto descritto nelle altre sezioni si analizzano le seguenti situazioni infiammatorie. Grasso di pazienti obesi afferenti al Gaslini. Il tessuto adiposso è soggetto ad infiammazione e le aree ipossiche del tessuto possono essere implicate in questo fenomeno. L’infiammazione, a sua volta, è legata alle complicanza cardiovascolari e al diabete associati all’obesità. Tessuto cardiaco dopo ipossia da circolazione extracorporea. La risposta del muscolo cardiaco alla circolazione extracorporea è valutata tramite analisi del tessuto con micrroarray in modo da individuare la componente ipossica ed, eventualmente, infiammatoria. Microambiente e neuroblastoma ¾ Dr.ssa Daniela Segalerba ¾ Dr.ssa Maura Puppo ¾ Dr. Paolo Fardin ¾ Dr. Andrea Cornero E’ in corso di caratterizzazione la risposta del neuroblastoma (NB) all’ipossia, condizione di carenza di ossigeno che caratterizza il microambiente tumorale e che influenza la composizione e l’evoluzione della massa neoplastica e propone di sviluppare approcci terapeutici innovativi per il trattamento del NB basati sulla risposta del tumore a questo stimolo. La risposta all’ipossia del neuroblastoma è studiata attraverso il profilo di espressione genica sia su culture cellulari e su modelli tridimensionali in vitro (sferoidi) che su pazienti. In particolare si studia l’interazione fra l’ipossia ed il gene NMYC, noto fattore prognostico per il neuroblastoma. Lo studio dei profili genici è diretto all’identificazione di gruppi di geni correlati con lo stato ipossico del tumore che siano in grado di caratterizzare i pazienti con cattiva prognosi. Lo scopo è di comprendere meglio il quadro prognostico dei pazienti e di indirizzare la scelta di terapie più mirate. Le informazioni che deriveranno da questi studi sono essenziali per l’identificazione di “targets” molecolari di potenziale utilita’ in campo clinico e per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici. PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • • • • • Prof. G. Melillo (NCI, Frederick, USA): microarray, ipossia ed espressione genica Dr. Janice Chou (NIH, NICHD HDB, Bethesda, USA): glicogenosi di tipo 1a, terapia genica Prof. Bruce Zwilling (Dept. of Microbiology, Ohio State University, Columbus, USA): macrofagi e monociti Prof. G. Forni (Dip. Scienze Chimiche e Biologiche, Università di Torino):immunologia dei tumori Dr. Yi Zheng (Dept. of Biochemistry, University of Tennessee, Memphis, USA): GTPasi, trasduzione del segnale Dr.ssa Fiorella Altruda (Dip. Genetica, Biologia e Chimica Medica, Torino): topi knock- out e knock- in per il gene Dbl - 244 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Prof.ssa Mara Torrisi (Dip. Medicina Sperimentale, Policlinico Umberto I, Roma): immunofluorescenza, microscopia elettronica Prof.ssa Isabella Screpanti (Dip. Medicina Sperimentale e Patologia, Università La Sapienza, Roma): immunologia dei tumori, linfociti T, modelli animali Prof.ssa Maria Cristina Mingari (Dip. Oncologia, Biologia, e Genetica, Università di Genova) Recettori inibitori, NK Dr. Maurizio Luisetti (Ist. di Tisiologia e Malattie Respiratorie, Policlinico S.Matteo, Università di Pavia, Pavia): tumori polmonari, immunoistochimica Dr. Giuseppe Lungarella (Università degli Studi di Siena): patologia polmonare, istochimica, modelli animali Dr. Bruno Bembi (Unità di Malattie Metaboliche, I.R.C.C.S. Burlo Garofolo, Trieste): malattie metaboliche, glicogenosi, diagnosi Dr. David Munroe (SAIC A Division of Science Applications International Corporation, Frederick, USA): istomicroarray, cDNA microarray, nanotecnologie. Dr. Ulrich Pfeffer (Laboratory of Molecular Oncology, National Cancer Research Institute, Genova): microarray, PCR Dr. Domenico Ribatti (Department of Human Anatomy and Histology, University of Bari Medical School, Bari): angiogenesi Dr Ada Sacchi (Istituto Regina Elena, Dipartimento Oncologia Sperimentale,Laboratorio Oncogenesi Molecolare, Roma Italia) Chip on Chip Dr Giovarelli (Istituto di Microbiologia, Università di Torino) : Cellule dendritiche Prof. Alessandro Verri (DISI, Università degli studi di Genova): bioinformatica Dr. Rogier Veersteg (AMC, University of Amsterdam): neuroblastoma Dr. Frank Berthold (Clinical Oncology at the University of Köln Children's Hospital, Germany): neuroblastoma Dr. Oppenheim Joost (Frederick Cancer research and Development Center, USA): infiammazione Dr. Carol Thiele (National Institute of Health,USA): neuroblastoma Dr. Alberto Martini (Dipartimento di pediatria e specialità pediatriche, Ist. G. Gaslini Genova): reumatologia Dr. Lucio Zannini (U.O. Cardiochirurgia, Ist. G. Gaslini Genova): cardiochirurgia Dr. Marina Vignolo (Clinica Pediatrica, Ist. G. Gaslini Genova): obesità Dr. Massimo Vitale (S.C. Oncologia Sperimentale D, IST- Istituto Nazionale per la Ricerca sul cancro, Genova): infiammazione Dr. Edoardo Raposio (Unità di Chirurgia Plastica, Università degli Studi di Genova):chirurgia plastica Prof. Claudio Brunelli (Dipartimento di Medicina Interna, Università degli studi di Genova): obesità Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 245 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 GENETICA MOLECOLARE DIRETTORE Roberto Ravazzolo telefono: 010 5636 400 e-mail: [email protected] STAFF Renata Bocciardi Isabella Ceccherini : U.O.S. Diagnostica molecolare e malattie ereditarie Angela Elvira Covone Luis Galietta : I.A.S. Genomica Funzionale Margherita Lerone : I.A.S. Consulenza genetica Aldamaria Puliti ATTIVITÀ CLINICA CONSULENZA GENETICA Le consulenze interne ed esterne vertono su problematiche prenatali e postnatali. Le tipologie di Consulenza Prenatale affrontate sono, in ordine di frequenza di richiesta: • Esposizione in epoca preconcezionale o gestazionale ad agenti teratogeni o sospetti tali. A tale scopo la Dr.ssa Lerone ha instaurato una collaborazione con l’U.O. di Farmacia del nostro Istituto con accesso alle principali banche dati internazionali (TERIS;REPROTOX;MICROMEDEX) e ad Internet dove sono reperibili le più recenti acquisizioni della ricerca medica teratologica. • Riscontro di segni di patologia malformativa fetale nel corso di accertamenti ecografici di 1° e 2° livello o di ecocardiografia fetale. • Segnalazione di rischio aumentato per anomalie cromosomiche fetali o per difetti del tubo neurale, in base all’esito di test di screening quali il Test combinato ed il Tri test. • Accertamento su villi coriali, liquido amniotico, sangue funicolare di anomalie cromosomiche numeriche o strutturali fetali. In questi ambiti viene fornito, ove possibile, l’inquadramento dei segni malformativi fetali in quadri sindromici noti, la valutazione del rischio di associazione delle malformazioni riscontrate con ritardo dello sviluppo psicomotorio, una indicazione prognostica sul quadro malformativo rilevato e la correlazione fra alterazioni cromosomiche fetali e quadro fenotipico. Vengono indicati inoltre gli accertamenti più specifici da effettuare in gravidanza per il followup della patologia fetale. Quando possibile si valuta il paziente alla nascita. • Presenza nei gentilizi paterno o materno o in uno dei consultanti di patologie genetiche già diagnosticate o di patologie congenite e malformative non inquadrate dal punto di vista clinico- diagnostico. In tali casi vengono consigliati gli accertamenti clinico- diagnostici più opportuni e specifici per l’inquadramento della patologia, per la quale, ove possibile viene fornito il rischio di ricorrenza specifico nel nucleo familiare e l’indicazioine alle indagini utili all’accertamento prenatale nel feto. • Presenza nel gentilizio paterno o materno o in uno dei consultanti di patologie per le quali non esiste ancora, nella letteratura medica, una classificazione eziopatogenetica sicura, quali la malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla, la schizofrenia, i disturbi dell’umore (sindrome maniaco- depressiva), le patologie neoplastiche. • Fecondazione assistita. • Età materna avanzata con rischio aumentato per patologie cromosomiche fetali. • Consanguineità fra i coniugi - 246 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 • Età paterna superiore ai 50 anni con maggior rischio per patologie scheletriche fetali da nuove mutazioni. In questi tre ultimi casi vengono fornite le stime del rischio genetico e vengono illustrate e consigliate le metodiche di indagine prenatale più specifiche. La consulenza postnatale riguarda particolarmente: • Adulti o bambini con patologie congenite e/o malformative e/o dismorfiche. • Adulti o bambini con ritardo psicomotorio, convulsioni, patologie neuropsichiatriche. • Adulti o bambini con patologie neuromuscolari • Adulti o bambini con patologie cromosomiche numeriche o strutturali • Adulti o bambini con patologie tumorali. Vengono a tale riguardo effettuate o proposte le indagini clinico- diagnostiche utili all’inquadramento delle diverse patologie, vengono formulati i rischi di ricorrenza nel nucleo familiare per specifiche patologie, viene effettuato il follow- up dei pazienti. Nell’inquadramento delle sindromi malformative e dismorfiche è possibile avvalersi anche dell’ausilio di sistemi diagnostici computerizzati quali POSSUM/OSSUM (Pictures of Standard Syndromes and Undiagnosed Malformations- Murdoch Institut, MelbourneAustralia) e London Dysmorphlogy data Base, utili per il confronto di dati clinico- diagnostici ed immagini. L’Ambulatorio collabora,inoltre, all’aggiornamento di questi stessi programmi con invio, su richiesta, di informazioni cliniche e relativa iconografia di sindromi rare Nell’inquadramento clinico- diagnostico delle patologie malformative ectodermiche con interessamento del sistema nervoso centrale viene effettuata l’analisi macroscopica e microscopica del capello. Per specifiche patologie viene eseguito il profilo metacarpofalangeo ed il profilo cranio- facciale. Per le patologie nelle quali il Servizio di Genetica Molecolare non effettua direttamente la diagnostica, vengono inviati i campioni di DNA estratto ai Centri di riferimento nazionali ed internazionali. L’Ambulatorio di Genetica Medica è dotato di un servizio autonomo per la documentazione fotografica dei casi clinici. I pazienti vengono fotografati, ovviamente, solo previo consenso informato scritto. Tutti i pazienti vengono inoltre inseriti, sempre previo consenso informato, nel database di archivio dell’Ambulatorio e catalogati in base alla patologia. DIAGNOSTICA MOLECOLARE Nel Laboratorio di Genetica Molecolare vengono effettuate le seguenti indagini diagnostiche: • • • • • • • • • • • per Carcinoma Midollare della Tiroide (MTC) e Neoplasia Endocrina Multipla di Tipo 2 (MEN2A e MEN2B), ricerca di mutazioni nel gene RET; per Malattia di Hirschsprung, ricerca di mutazioni nel gene RET, effettuata a scopo di ricerca; per Malattia di Alexander, ricerca di mutazioni nel gene GFAP; per Febbri Ricorrenti, ricerca di mutazioni nei geni MVK, TNFRSF1A, CIAS1 per Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita (CCHS), ricerca di mutazioni nel gene PHOX2B per Ectrodattilia, Displasia Ectodermica e Palatoschisi (EEC), ricerca di mutazioni nel gene p63 per Sindrome di Holt Oram (HOS), ricerca di mutazioni nel gene TBX5 per Sindrome Nail Patella (NPS), ricerca di mutazioni nel gene LMX1B per Oloprosencefalia (HPE), ricerca di mutazioni nel gene SHH per Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP), ricerca di mutazioni nel gene ACVR1 per analisi farmacogenetica, ricerca di varianti molecolari nel gene TPMT Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 247 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LINEE DI RICERCA • • • • • • • • • • • Mappatura ed identificazione di geni responsabili di malattie genetiche rare mediante diversi approcci: a) studio di geni candidati; b) caratterizzazione molecolare di riarrangiamenti cromosomici; c) analisi di linkage in casi famigliari informativi seguita dalla ricerca del gene con l’approccio del gene candidato per posizione. Studio di geni coinvolti nella predisposizione a malattie multifattoriali: individuazione di geni candidati per patologie complesse, analisi di varianti molecolari con studi di associazione casi-controlli e studi di associazione basati su piccoli nuclei famigliari (TDT). Studi più recenti: a) Aplotipi protettivi e predisponenti nel gene RET rispetto alla Malattia di Hirschsprung; b) predisponenti a forme progressive di Artrite Reumatoide Giovanile (in collaborazione con Pediatria II) e a diabete di tipo I; c) Caratterizzazione di varianti e aplotipi del gene della Periostina. Caratterizzazione funzionale e molecolare dei canali del cloruro e di trasportatori anionici delle cellule epiteliali e loro ruolo nella fibrosi cistica e in altre patologie umane: a) uso di tecniche elettrofisiologiche (camera di Ussing, patch-clamp) e microfluorimetriche (saggio di flussi anionici con “halide-sensitive yellow fluorescent protein per valutazioni funzionali; b) strategia basata su analisi di espressione genica mediante microarray e silenziamento con siRNA per l’identificazione di nuovi canali e trasportatori. Studio funzionale e molecolare della proteina-canale TMEM16A. Identificazione delle regioni della proteina coinvolte nella regolazione da parte del calcio citosolico e dal potenziale elettrico. Analisi del profilo di splicing alternativo di TMEM16A in diversi tessuti. Identificazione di attivatori e inibitori per la modulazione farmacologica del trasporto di cloruro calcio-dipendente. Screening di composti chimici attivi sulla proteina-canale CFTR, quali potenziali farmaci per la terapia della Fibrosi Cistica: a) dentificazione di chaperonine farmacologiche per la correzione del difetto di maturazione associato alla mutazione deltaF508; b) ottimizzazione di 1,4-diidropiridine quali attivatori (potenziatori) della proteina CFTR per la correzione funzionale di mutazioni di classe 3. Caratterizzazione biofisica e farmacologica di nuovi inibitori del canale CFTR. Messa a punto di nuovi farmaci per il trattamento di stati di ipersecrezione associati a CFTR (diarrea da tossine batteriche, rene policistico). Studio di sequenze regolatrici di geni eucariotici e di fattori trascrizionali correlati: a) Studi sul promotore del gene ACVR1 in vitro e in vivo su topi transgenici; b) Studi sul promotore del gene della Periostina con analisi di varianti polimorfiche e del loro effetto sull’attività del promotore; c) analisi genetica e funzionale di varianti regolatorie localizzate nel promotore minimo del gene GFAP; d) definizione del ruolo di sequenze note al locus RET, sia localizzate al 5’ del gene che site nel suo introne 1, nella regolazione della sua espressione, in relazione allo sviluppo della malattia di Hirschsprung. Studio di geni candidati in neurocristopatie e difetti del sistema nervoso autonomo, quali la Displasia Neuronale Intestinale. Studio di geni responsabili di febbri ricorrenti: definizione dello spettro fenotipico legato a mutazioni dei geni MVK, TNFRSF1A e CIAS1, studio funzionale delle stesse mutazioni e identificazione di nuovi geni responsabili di sindromi autoinfiammatorie. Studio di geni responsabili di malattie rare: Fibrodisplasia Ossificate Progressiva, Ectrodattilia displasia ectodermica schisi labio-palatina (gene p63), Malattia di Alexander, Sindrome di Holt-Oram, Sindrome nail-patella, Oloprosencefalia, Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita. Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita: 1) ricerca di partner di interazione e di nuovi promotori bersaglio del gene PHOX2B, 2) definizione del meccanismo di insorgenza delle espansioni di alanine al gene PHOX2B, 3) studio dell’effetto di molecole note sui danni cellulari indotti in vitro dalla presenza di proteine contenenti espansioni di alanine. - 248 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Ricerca di possibili delezioni interstiziali del gene RET associate a malattia di Hirschsprung. Caratterizzazione molecolare di riarrangiamenti cromosomici: studi di citogenetica molecolare e di analisi molecolare dettagliata su casi di anomalie cromosomiche bilanciate con fenotipo complesso, allo scopo di identificare i geni potenzialmente responsabili del fenotipo osservato. Ricerca clinica: studio di casi clinici significativi, raccolta della casistica, mantenimento di un archivio di dati e di una banca di materiale biologico. Modelli animali: mappatura di geni mutati in topi con fenotipi simili a quelli caratteristici di malattie genetiche umane. Caratterizzazione dei meccanismi molecolari che determinano atassia, ed anomalie associate, in un topo con mutazione inattivante il gene del recettore del glutammato mGlu1 (GRM1). COLLABORAZIONI • • • • • • • • • • • Debra Weese-Mayer, Pediatric Respiratory Medicine, Rush University Medical Center Chicago, Illinois, USA Argomento: “Update delle linee guida internazionali per il management di CCHS e istituzione gruppo internazionale per lo studio clinico-molecolare di CCHS (progetto NIH pending)” Consorzio Internazionale sulla Malattia di Hirschsprung costituito da: o Aravinda Chakravarti, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore, USA o Paul KH Tam, The University of Hong Kong, Hong Kong o Isabella Ceccherini, Istituto G Gaslini, Genova, I o Stanislas Lyonnet, Hôpital Necker-Enfants Malades, Paris, F o Robert Hofstra, University of Groningen, NL o Salud Borrego, Hospitales Universitarios Virgen del Rocío, Seville, E Argomento: “Identificazione delle componenti genetiche nella Malattia di Hirschsprung” Diego Fornasari, Dipartimento di Farmacologia, Università di Milano, Milano M Roberta Cilio, Divisione di Neurologia, Ospedale Bambino Gesù, Roma Argomento: “Effetto di mutazioni PHOX2B in CCHS e ricerca di nuovi bersagli trascrizionali di PHOX2B” Gerard Karsenty, Department of Genetics and Development College of Physicians and Surgeons Argomento: “ Caratterizzazione di geni coinvolti nella biologia dell’osso” Frederick S. Kaplan, Division of Orthopaedic Molecular Medicine, The University of Pennsylvania School of Medicine Argomento: “Ricerche sulla Fibrodisplasia Ossificante Progressiva” Pascale Fanen, Inserm U.955, Equipe 11 "Génétique moléculaire et développement" Hôpital Henri Mondor, F-94010 Créteil, France Argomento: “Analisi biochimica della maturazione della proteina CFTR” Mauro Mazzei, Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Facoltà di Farmacia Genova Argomento: “Sviluppo di nuovi modulatori farmacologici della proteina CFTR” Franco Pagani, Human Molecular Genetics, International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, Trieste Argomento: “Analisi delle isoforme della proteina TMEM16A” Ulrich Pfeffer, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Argomento: “Identificazione di nuovi canali e trasportatori ionici” Kerry Rhoden, UO Genetica Medica, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Bologna Argomento: “Analisi del trasporto di anioni nella tiroide” Alan S. Verkman, Dept. of Medicine, University of California San Francisco,San Francisco, CA , USA Argomento: “Scoperta di modulatori farmacologici della proteina CFTR” Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 249 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 S.S. Laboratorio di Citogenetica Laboratorio Scientifico aggregato alla Genetica Molecolare Incarico Struttura Semplice Giorgio Gimelli telefono: 010 5636 922 e-mail: [email protected] STAFF Cristina Cuoco Patrizia Fiorio Simona Porta Patrizia Ronchetto Capotecnico e referente assicurazione qualità: Marco Bertorello ATTIVITA’ CLINICA Il Laboratorio di Citogenetica esegue circa 2000 analisi per anno. L’attività principale è l’analisi del cariotipo per la diagnosi prenatale delle cromosomopatie sia su liquido amniotico che su villi coriali. Per la diagnosi post- natale viene eseguito il cariotipo su sangue periferico e biopsie di cute o altri tessuti. Un’altra importante attività viene svolta utilizzando le tecniche di ibridazione in situ (FISH); questa metodologia è applicata in alcuni casi su nuclei interfasici di liquido amniotico per una diagnosi precoce delle aneuploidie più comuni. Inoltre vengono diagnosticate le più note microdelezioni e i riarrangiamenti subtelomerici. Recentemente sono state messe a punto l’analisi delle microdelezioni e micro duplicazioni mediante arrayCGH e l’analisi molecolare dei riarrangiamenti subtelomerici mediante MLPA. Il laboratorio è in grado di allestire linee linfoblastoidi per particolari esigenze. LINEE DI RICERCA - - Studio dell’eventuale coinvolgimento del gene SOX17 nella formazione di doppi ureteri ed altre malformazioni delle vie urinarie in una paziente con duplicazione del cromosoma 8q ed una doppia dose del gene SOX17 mutato. Sono state identificate altre mutazioni del gene in pazienti con patologia urinaria. Sono in corso di analisi altri pazienti per mutazioni del gene SOX17. Studio del gene RNF139/TRC8 che viene rotto da una traslocazione bilanciata costituzionale in una bambina con un grosso disgerminoma. La ricerca è in corso in collaborazione con il Prof Robert M.Gemmill dell’UCHSC del Colorado. Sono state allestite le tecniche per l’analisi mediante “CGH- microarray” sia per ricerca, che per casi particolarmente complessi da un punto di vista diagnostico. Sono già stati esaminati oltre 550 casi. Sono in fase di studio due nuove microdelezioni del cromosoma 15 responsabili di sindromi caratteristiche. Sono in corso ricerche collaborative mediante Array- CGH sulle cardiopatie congenite (progetto HEC). Sono in corso ricerche collaborative mediante Array- CGH sulle cause genetiche della Sindrome di Poland Altri studi sono in corso su particolari anomalie cromosomiche evidenziate mediante array- CGH - 250 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 COLLABORAZIONI • • • • • • • • Prof. Roberto Giorda del Lab. di Biologia Molecolare - Istituto Scientifico E. Medea Bosisio Parini (LC) Prof.ssa Orsetta Zuffardi dell’Istituto di Genetica Medica dell'Università di Pavia per le ricerche implicanti gli LCRs Prof Robert M.Gemmill dell’UCHSC, Colorado, USA per la ricerca sul Disgerminoma Prof.James M.Wells del Cincinnati Children's Hospital Research Foundation, USA per la ricerca sul gene SOX17 Prof. Alexandre Reymond del Center for Integrative Genomics of the University of Lausanne, Switzerland. Studi di espressione genica nella Sindrome di Williams Prof. Andrew J.Sharp del Department of Genetic Medicine and Development University of Geneva Medical School, Switzerland Dott.ssa Stefania Gimelli del Department of Genetic Medicine and Development University of Geneva Medical School, Switzerland per gli studi mediante array- CGH. Prof.ssa Emanuela Volpi del Molecular Cytogenetics Laboratory, Wellcome Trust Centre for Human Genetics, University of Oxford, U.K Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 251 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LABORATORIO DI IMMUNOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE DIRETTORE Cristina Bottino telefono: 010 5636 845 / 010 3537886 e-mail: [email protected] STAFF Claudia Cantoni Michela Falco Fabrizio Manca : I.A.S. Immunologia delle Malattie Infettive Antonio Puccetti : I.A.S Immunopatologia LINEE DI RICERCA Il Laboratorio è focalizzato su varie tematiche di immunologia cellulare e molecolare con importanti risvolti applicativi nel campo della terapia dei tumori, delle immunodeficienze e delle malattie autoimmuni. Studio della risposta immunitaria in pazienti immunodeficienti. Analizziamo i meccanismi molecolari alla base di alcune forme di immunodeficienza congenita. Attualmente sono oggetto di studio: 1) Il deficit di adesione leucocitaria di tipo 1 (LAD1), un’immunodeficienza caratterizzata da mutazioni diverse a carico del gene che codifica per CD18, e quadro clinico caratterizzato da infezioni ricorrenti soprattutto a carico di cute e mucose; 2) la Linfoistiocitosi emofagocitica familiare (FHL), malattia geneticamente eterogenea caratterizzata da diminuita capacità delle cellule citotossiche di uccidere cellule infettate da virus e tumorali (in particolare leucemie e linfomi), produzione eccessiva di citochine proinfiammatorie e iperattivazione macrofagica. Abbiamo caratterizzato la funzione delle cellule NK nei pazienti affetti, messo a punto test diagnostici utili per la diagnosi dei deficit immunologici come ad esempio il test di mancata degranulazione (test del CD107a). Sono in corso studi sui linfociti NK derivati da casi con difetti ancora non noti, nel tentativo di individuare nuove mutazioni responsabili di immunodeficienza. Identificazione di nuovi marcatori tumorali e analisi dell’attività anti- tumorale dei linfociti Natural Killer Nel corso dell’ultimo decennio numerosi e differenti approcci sperimentali hanno consolidato il concetto che le cellule Natural Killer (NK) possono rappresentare un’arma aggiuntiva nella lotta contro i tumori. In particolare le cellule NK attivate da citochine sono in grado di uccidere cellule neoplastiche isolate da pazienti e ciò ha dato un forte impulso alla pianificazione di modelli terapeutici innovativi basati sull’utilizzo delle cellule NK in pazienti neoplastici. Nel laboratorio si analizza l’efficacia della risposta NK contro vari tumori sia in un sistema autologo che allogenico. Sono attualmente oggetto di studio vari tumori pediatrici e dell’adulto quali neuroblastoma, medulloblastoma, glioblastoma, leucemie e linfomi. Particolare attenzione è rivolta alla risposta NK contro le cellule staminali del cancro, considerate la sottopopolazione tumorale responsabile dell’insorgenza e del mantenimento della neoplasia. Nel corso degli studi vengono inoltre identificati nuovi marcatori tumorali potenzialmente utili per la diagnosi, la prognosi e la terapia. Ruolo e funzioni delle cellule NK nel trapianto di cellule staminali o di midollo osseo - 252 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 L’identificazione dei vari recettori delle cellule NK e della loro funzione attivatoria o inibitoria ha fornito le basi per importanti studi clinici focalizzati sulla terapia delle leucemie acute nell’adulto e nel bambino. La presenza di cellule NK “alloreattive” nel trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) da donatore aploidentico (aplo- TCSE) ha notevolmente migliorato la prognosi dei pazienti leucemici. Nel paziente trapiantato le cellule NK alloreattive sono in grado di prevenire le ricadute leucemiche grazie ad un’efficace attività antileucemica (GvL), il rigetto del trapianto e la Graft versus Host Disease (GvHD) grazie all’eliminazione rispettivamente delle cellule T e DC del paziente. Nel laboratorio analizziamo dal punto di vista fenotipico e genotipico le cellule NK di potenziali donatori di CSE in modo da selezionare sulla base dell’attività antileucemica NK- mediata il donatore ottimale per il trapianto. Seguiamo inoltre a vari tempi dal trapianto la ricostituzione delle cellule emopoietiche nel paziente valutando in particolare la percentuale delle cellule NK alloreattive, la loro funzione anti- leucemica e correlando i dati con il quadro clinico e la prognosi. Inoltre, sono in corso prove per la purificazione di cellule NK per uso clinico. Cellule NK alloreattive attivate in vitro con citochine potranno essere utilizzate per approcci immunoterapeutici finalizzati a contrastare eventuali recidive leucemiche. Interazione tra cellule del sistema immunitario e cellule staminali mesenchimali (MSC) I risultati ottenuti negli ultimi anni dalla ricerca di base e traslazionale e dall'analisi retrospettiva di dati clinici hanno generato l'ipotesi del possibile utilizzo delle cellule staminali mesenchimali (MSC) in nuove terapie adottive, atte a migliorare l'esito del trapianto di cellule staminali emopoietiche in pazienti leucemici. Le MSC avrebbero un’attività immunoregolatoria utile nel prevenire la GvHD e nel promuovere l'attecchimento del trapianto. Stiamo studiando gli effetti delle MSC sulla ricostituzione delle cellule emopoietiche nel ricevente. In particolare, analizziamo gli effetti delle MSC sullo sviluppo, la maturazione e la funzione delle cellule NK, sottopopolazione linfocitaria che sembra giocare un ruolo cruciale nel trapianto. L’interazione tra MSC e cellule NK, qualora usate in combinazione in nuove strategie terapeutiche, potrebbe portare a un'alterazione delle proprietà funzionali NK, a discapito dell'azione benefica sull'esito del trapianto. Ruolo degli agenti infettivi nella patogenesi delle malattie autoimmuni. Le malattie autoimmuni nel loro insieme costituiscono un gruppo di patologie sempre più frequenti che colpiscono prevalentemente soggetti giovani e bambini. Nonostante i numerosi progressi fatti nella comprensione dei meccanismi molecolari che stanno alla base delle malattie autoimmuni esistono tuttora molti aspetti da chiarire per quanto riguarda l’eziopatogenesi di queste condizioni morbose. E’ infatti noto che su un background genetico predisponente si aggiungono dei fattori ambientali che funzionano da innesco per la malattia. Fra questi fattori gli agenti infettivi sono da sempre considerati una delle cause scatenanti più probabili. Il nostro laboratorio si interessa di analizzare il rapporto fra infezioni croniche, soprattutto virali, e malattie autoimmuni con particolare attenzione per le patologie ad insorgenza pediatrica (malattia celiaca, diabete di tipo I etc). Utilizzando approcci combinati di biologia molecolare e di proteomica è stato possibile individuare ad esempio un nesso causale fra l’infezione da Cytomegalovirus e la sclerodermia, e tra l’infezione da rotavirus e la malattia celiaca. Nel corso dei nostri studi vengono inoltre identificati una serie di autoantigeni specifici per ciascuna condizione morbosa studiata, che rappresentano degli utili markers da utilizzare per la diagnosi e il follow up di malattia. Immunità cellulare specifica per patogeni opportunisti: sviluppo e applicazione di metodi di diagnosi e terapia dell’ospite immunocompromesso Pazienti riceventi trapianti di cellule staminali o organi, pazienti trattati con chemioterapia per tumori o patologie autoimmuni, pazienti con AIDS presentano un grave deficit immunitario dovuto alla perdita di linfociti T. Essi sono suscettibili a infezioni gravi e spesso mortali causate da virus (es. citomegalovirus, EBV, adenovirus) o da miceti (es. aspergillo). E’ possibile ricostituire la loro immunocompetenza somministrando linfociti T autologhi o allogenici espansi in vitro. Stiamo selezionando linfociti T specifici per i patogeni più frequenti al fine di mettere in atto terapie di immunoricostituzione adottiva in questi pazienti. Per Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 253 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 produrre cellule ad uso terapeutico è necessario utilizzare strutture particolarmente attrezzate e monitorate (GMP, good manufacturing procedure), attualmente in via di sviluppo presso l’Istituto. Accanto all’approccio terapeutico, stiamo mettendo a punto metodi miniaturizzati di diagnosi della immunità cellulare, particolarmente adatti ai pazienti pediatrici. Possiamo quindi usare campioni ematici ridotti per effettuare profili di immunocompetenza cellulare a diversi patogeni rilevanti. Inoltre questi sistemi sono applicati ad uno studio in corso per lo sviluppo di un vaccino a DNA diretto contro HIV. COLLABORAZIONI Il laboratorio collabora con vari centri di ricerca di base e clinica nazionali ed internazionali Istituto scientifico Tumori, Genova Università di Genova e Ospedale S. Martino Università di Messina Università di Pavia e Policlinico S. Matteo Università di Milano e Istituto Humanitas Università di Verona e Policlinico G.B. Rossi Ospedale pediatrico Bambin Gesù, Roma National Institutes of Health, Bethesda, Maryland, USA Institut National de Santé et de Recherche Médicale (INSERM), Parigi, Marsiglia, Francia Deutsches Rheuma- Forschungszentrum Berlino, Germania. Karolinska Institut, Stoccolma, Svezia - 254 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LABORATORIO DI MEDICINA MOLECOLARE DIRETTORE Roberto Biassoni telefono: 010 5636 847 e-mail: [email protected] STAFF Elisabetta Ugolotti ATTIVITA’ CLINICA Collaborazione con il C.I.O. per la tipizzazione di Ceppi batterici MRSA ospedalieri LINEE DI RICERCA • • • • • Studi struttura/funzione di recettori di membrana mediante mutagenesi sito specifica ed analisi con molecole chimeriche solubili di vario tipo. Analisi filogenetica dei geni codificanti recettori NK e loro studi funzionali. Disegno e validazione di nuovi sistemi diagnostici basati su PCR quantitativa per la diagnosi di patologie a base ereditaria e per patogeni virali e batterici. Tipizzazione di ceppi di S.aureus in casi di outbreak ospedalieri mediante metodiche molecolari e loro validazione. Famacogenomica: Realizzazione e validazione di saggi Real- time calibrati e di microsequencing per la determinazione del genotipo virale di CMV (resistenze farmacologiche a Ganciclovir, Valganciclovir gene UL97; Cidofovir, Foscarnet gene UL 54). COLLABORAZIONI - Prof . Andrea De Maria – DIMI, Università di Genova - Dr. Ennio Carbone Università di Catanzaro Magna Graecia - Dr. Mauro Malnati HSR Milano - Dr. Bruno Azzarone INSERM U542 Villejuif France - Dr. Julien Giron Michel INSERM U542 Villejuif France - Jonathan Heeney University of Cambridge, CB3- 0ES, Cambridge, United Kingdom - Gerrit Koopman Biomedical Primate Research Centre (BPRC), Rijswijk, The Netherlands Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 255 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LABORATORIO DI ONCOLOGIA DIRETTORE Vito Pistoia telefono: 010 5636 342/524 e-mail: [email protected] STAFF Anna Corcione : I.P. Fisiopatologia delle Malattie Linfoproliferative Maria Valeria Corrias : I.A.S. Oncologia Molecolare Paolo Montaldo : I.P. Sviluppo di nuovi approcci farmacologici nel Neuroblastoma Annalisa Pezzolo : I.P. Citogenetica molecolare dei Tumori Solidi Pediatrici Mirco Ponzoni : U.O.S. Terapie sperimentali in Oncologia Ignazia Prigione : I.P. Immunologia e Immunoterapia dei Tumori Solidi Pediatrici LINEE DI RICERCA L’attività di ricerca del Laboratorio di Oncologia si esplica in tre aree principali: 1. neuroblastoma ed altri tumori di derivazione neuroectodermica (soprattutto melanoma) 2. leucemie e linfomi con particolare riferimento alle malattie linfoproliferative dei linfociti B 3. cellule staminali mesenchimali e tumorali Gli studi sul neuroblastoma assorbono oltre la metà delle risorse di personale ed economiche del Laboratorio. Tale concentrazione di forze su questo tumore è giustificata dal fatto che il Gaslini è il Centro di Riferimento nazionale per la cura del neuroblastoma e presso l’Istituto esiste una situazione ottimale per la ricerca (banca integrata di tessuto e materiale biologico, data base, ecc…). Le ricerche attualmente in corso presso il Laboratorio di Oncologia riguardano: 1) studio dei meccanismi di “evasione” utilizzati dalle cellule tumorali per sfuggire al controllo del sistema immunitario e lo sviluppo di nuove strategie di immunoterapia capaci di aggirare gli stratagemmi posti in opera dal tumore; 2) studio dei meccanismi di angiogenesi tumorale e sviluppo di nuove modalità di “targeting” dei vasi tumorali usando liposomi caricati con diversi tipi di farmaci anti- neoplastici e indirizzati ai vasi del tumore mediante legame con piccole molecole che riconoscono ligandi specifici; 3) usando una strategia simile, sono stati sviluppati liposomi trasportatori di farmaci a cui è stato legato un anticorpo che riconosce specificamente il ganglioside GD2 espresso sulla superficie delle cellule tumorali; 4) analisi delle interazioni cellulari che si verificano nel microambiente del tumore con particolare riferimento alla caratterizzazione di popolazioni di cellule immunosoppressive, come linfociti T regolatori e cellule mieloidi soppressive, che favoriscono la crescita neoplastica deprimendo la risposta immune anti- tumore: 5) studio della malattia residua minima nel midollo osseo e nel sangue periferico di pazienti con neuroblastoma in diversi stadi di malattia; 6) produzione di anticorpi monoclonali anti- tumore da parte di linfociti B memoria isolati dal sangue periferico dei pazienti al fine di identificare nuovi antigeni tumore- associati e sviluppare nuovi agenti immunoterapeutici; 7) studio dei meccanismi di invasività delle cellule tumorali con particolare riferimento a chemochine e loro recettori; 8) studi di CGH (comparative genomic hybridization) array per identificare nuovi marcatori prognostici in un piccolo gruppo di pazienti affetti da tumori localizzati (solitamente a buona prognosi) che recidivano localmente o metastatizzano; 9) studio della “signature” tumorale nel midollo osseo infiltrato di pazienti con malattia metastatica mediante array di espressione; 10) studi di silenziamento di geni cruciali per la crescita tumorale mediante trasfezione di piccole molecole di RNA (siRNA). Gli esperimenti vengono condotti in vitro ed in vivo, utilizzando modelli animali che mimano le modalità di sviluppo e crescita del tumore umano. La collaborazione con diverse strutture - 256 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 interne ed esterne al Gaslini è essenziale per il successo di queste ricerche. Tra le prime vanno ricordate il Laboratorio di Anatomia Patologica ed il Dipartimento di Ematologia ed Oncologia Pediatrica, tra le seconde il Servizio di Sperimentazione Animale dell’IST di Genova. La ricerca su leucemia e linfomi verte sullo analisi di espressione e funzione di recettori per citochine e chemochine sulle cellule neoplastiche. La filosofia alla base di questi studi si fonda sulla comparazione delle caratteristiche delle cellule tumorali e delle loro controparti normali al fine di svelare differenze che possano essere sfruttate dal punto di vista terapeutico. L’IL- 12 è una citochina nota per la capacità di attivare risposte immuni anti- tumore e di inibire l’angiogenesi tumorale. Abbiamo identificato un terzo meccanismo d’azione dell’IL- 12, cioè il legame diretto al proprio recettore sulla superficie di alcune cellule tumorali derivanti dai linfociti B e la conseguente inibizione della crescita delle cellule maligne. Attualmente questi studi sono estesi al altri tumori ematologici come la leucemia mieloide acuta pediatrica. In collaborazione con l’Unità AIRC “Tumor immunology” diretta dalla Dr.ssa Irma Airoldi è stato intrapreso lo studio dell’attività anti- tumorale diretta nelle neoplasie ematologiche di altre citochine, in particolare IL- 23 e IL- 27, che fanno parte della superfamiglia della IL- 12, e IL- 17A e IL- 17B. Le chemochine giocano un ruolo chiave nella mobilizzazione delle cellule normali e neoplastiche; nel caso di queste ultime, alcune chemochine possono facilitarne la disseminazione metastatica. Stiamo studiando attualmente il ruolo della chemochina CX3CL1 e del suo recettore CX3CR1 nella migrazione dei linfociti B umani normali e delle loro controparti tumorali. Le cellule staminali sono dotate di due proprietà fondamentali, auto rinnovamento e capacità di differenziare. Esiste solida evidenza che la crescita di un tumore sia sostenuta da un numero limitato di cellule staminali tumorali: la sfida è colpire selettivamente tali cellule per bloccare irreversibilmente la progressione del tumore. Studi recenti del Laboratorio hanno dimostrato che una quota di vasi che irrorano il tumore (neuroblastoma) derivano direttamente dalle cellule tumorali attraverso meccanismi ignoti. L’ipotesi più probabile è che le cellule staminali del tumore, in risposta a stimoli provenienti dal loro microambiente, acquisiscano la capacità di trans differenziare in cellule endoteliali. Studi in corso nel Laboratorio hanno portato all’identificazione preliminare di una putativa cellula staminale tumorale coinvolta in questo processo. Le cellule staminali mesenchimali possiedono la capacità di differenziare in adipociti, condrociti ed osteoblasti. Sono inoltre dotate di complesse attività immunoregolatorie che costituiscono la base razionale per il loro impiego nel trattamento di patologie autoimmuni. Il Laboratorio ha contribuito significativamente a caratterizzare i bersagli cellulari ed i meccanismi della immunoregolazione mediata dalle cellule staminali mesenchimali e continua a lavorare in questa direzione. Per quanto riguarda i loro rapporti con i tumori è stato accertato in diversi modelli sperimentali che le cellule staminali mesenchimali migrano con elevata selettività nella sede della lesione tumorale dove contribuiscono alla formazione del microambiente locale spesso facilitando la crescita o la me statizzazione del tumore. Studi in corso mirano a comprendere la funzione di queste cellule in relazione al neuroblastoma eventualmente sfruttandone la capacità di targeting a fini terapeutici. Oltre a portare avanti queste linee principali d ricerca, il Laboratorio è coinvolto in numerosi studi collaborativi nei seguenti settori: 1) patogenesi delle aplasie midollari su base immunologica (in collaborazione con il Dr. Carlo Dufour, Dipartimento di Ematologia e Oncologia Pediatrica, Gaslini); 2) ruolo dei linfociti B nell’artrite giovanile (in collaborazione con il Dr. Marco Gattorno ed il Prof. Alberto Martini, Divisione di Pediatria ad indirizzo endocrinologico e reumatologico); 3) caratterizzazione immunologica e genetica di medulloblastoma ed ependimoma pediatrici (in collaborazione con la Dr.ssa Maria Luisa Garrè ed il Dr. Armando Cama, Divisione di Neurochirurgia). Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio - 257 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Il Laboratorio di Oncologia è impegnato in alcune prestazioni assistenziali intramurali che riguardano la caratterizzazione immunologica a) degli organi linfoidi di pazienti pediatrici con linfoma o sospetto linfoma (in collaborazione con il Laboratorio di Anatomia Patologica e b) di campioni biologici di pazienti pediatrici affetti da sospetta immunodeficienza (in collaborazione con il Laboratorio di Analisi Cliniche ed il Servizio Immunotrasfusionale). Infine il Laboratorio di Oncologia partecipa all’attività della bio- banca neuroblastoma e detiene un deposito di campioni congelati di sospensioni cellulari di linfociti da pazienti con malattie linfoproliferative e immunodeficienze. PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Prof. Alessandro Moretta, DIMES, Università di Genova: Immunoterapia del neuroblastoma con cellule NK. Prof. Theresa Allen, Department of Pharmacology, University of Alberta, Edmonton, Alberta, Canada: Immunoliposomi. Prof. Giorgio Trinchieri, NCI, Frederick, USA: IL- 12, immunoterapia sperimentale. Prof. Soldano Ferrone, Hillman Cancer Center, Pittsburgh, USA: Antigeni tumorali Prof. Domenico Ribatti, Dipartimento di Anatomia e Istologia Umana, Università di Bari.: Angiogenesi nel neuroblastoma. Dr. Massimo Romani, Laboratorio di Genetica delle Popolazioni, IST, Genova: Meccanismi molecolari di apoptosi nel neuroblastoma. Dr. Angelo Corti, Istituto San Raffaele, DIBIT, Milano: Targeting vascolare. Prof. Alberto Amadori, Immunologia, Università di Padova.: Tumori sperimentali. Dr. Silvano Ferrini, Immunofarmacologia, IST, Genova.: Terapia genica sperimentale. Prof. Giuseppe Basso, Oncologia Pediatrica, Università di Padova.: Immunobiologia della leucemie linfoblastiche acute a cellule B. Prof. Francesco Di Virgilio, Patologia Generale, Università di Ferrara: Recettori purinergici nel neuroblastoma. Dr. Antonio Uccelli, Clinica Neurologica, Università di Genova: Linfociti B e malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale. Dr. Nicola Giuliani, Cattedra di Ematologia, Università di Parma: Mieloma multiplo e metastasi ossee Prof. Manlio Ferrarini, Oncologia Medica C, IST, Genova: Malattie linfoproliferative dei linfociti B Prof. Emma Di Carlo, Anatomia Patologica, Università di Chieti: Immunoterapia sperimentale di leucemie e linfomi B Dr. Vittorio Perfetti, Oncologia Medica, Policlinico S. Matteo, Pavia: mieloma multiplo Prof. Franco Locatelli, Ematologia e Oncologia Pediatrica, Policlinico S. Matteo, Pavia: immunoterapia sperimentale leucemie mieloidi, cellule staminali mesenchimali Prof. Alan Tyndall, Dipartimento di Reumatologia, Università di Basilea, Svizzera: cellule staminali mesenchimali Prof. Fabio Malavasi, Dipartimento di Genetica, Università di Torino: ectoenzimi e microambiente tumorale, cellule staminali tumorali Dr.ssa Francesca Aloisi, Laboratorio di Neurobiologia, Istituto Superiore di Sanità, Roma: sindrome da opsoclono- mioclono Dr. Franz Blaes, Dipartimento di Neurologia, Università di Giessen, Germania; sindrome da opsoclono- mioclono - 258 - Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE Prof. Carlo Minetti Malattie Muscolari e Neurodegenerative Lab. Diagnosi Pre e Postnatale Mal. Metab. Neuropsichiatria Infantile Recupero, Rieducazione Funz. e Fisioterapia Psicologia Clinica MALATTIE MUSCOLARI E NEURODEGENERATIVE DIRETTORE Prof. Carlo Minetti telefono: 010-5636.520 e-mail: [email protected] STAFF Carlo Bellini Eugenio Bonioli Claudio Bruno Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione - 259 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Antonio Di Stefano Marina Pedemonte Federico Zara Referente assicurazione qualità: Claudio Bruno ATTIVITA’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Malattie neuromuscolari e neurodegenerative in particolare: distrofie muscolari, atrofie muscolari spinali, miopatie congenite, miopatie metaboliche, encefalomiopatie mitocondriali, miopatie infiammatorie, leucodistrofie genetico- metaboliche, neurofibromatosi, epilessie idiopatiche di origine genetica. LINEE DI RICERCA - Studio dei meccanismi patogenetici delle miopatie primitive Caratterizzazione genetico- metabolica delle miopatie da difetto energetico Genetica delle epilessie idiopatiche Caratterizzazione clinico- molecolare delle leucodistrofie Studio clinico- genetico della neurofibromatosi PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Clinica Neurologica, Università di Genova Laboratorio di Genetica Umana, Ospedali Galliera, Genova U.O. Medicina Molecolare, Ospedale Bambin Gesù, Roma (Dott. E. Bertini) Dipartimento di Neurologia Pediatrica, Università Cattolica, Roma (Prof. E. Mercuri) TIGEM, Napoli (Prof. V. Nigro) Dipartimento di Pediatria, Università di Firenze Dipartimento di Pediatria, Università di Catania Lega Italiana contro l’Epilessia (L.I.C.E.) Dept. of Neurology, Columbia University, New York, USA (Prof. S. DiMauro) T. Jefferson University, Philadelphia, USA (Prof. M.P. Lisanti) Free University Medical, Amsterdam, The Netherlands (Prof. M.S. van der Knaap) Div. of Neurology, University of Toronto, Toronto, Canada (Prof. BA Minassian) - 260 - Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Laboratorio Diagnosi Pre e Postnatale Malattie Metaboliche Laboratorio Scientifico aggregato al Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Incarico Struttura Semplice Mirella Filocamo tel.: 010 5636 609 - 792 e-mail: [email protected] STAFF Marina Stroppiano Referente assicurazione qualità: Marina Stroppiano telefono: 010 5636 (609) (792) Personale tecnico: Fabio Corsolini Raffaella Mazzotti ATTIVITA’ DEL LABORATORIO Il Laboratorio esegue attività di diagnosi e di ricerca in malattie genetico- metaboliche rare, con particolare specializzazione nel campo delle malattie lisosomi ali e di rare malattie genetiche neurodegenerative. E’ centro di riferimento nazionale per l’attività diagnostica prenatale. E’ inoltre centro di riferimento internazionale per patologie molto rare, quali Picnodisostosi e PelizaeusMerzbacher. Il laboratorio ha attrezzature per diagnostica biochimica e molecolare, colture cellulari e crioconservazione di materiale biologico. I campioni, provenienti da pazienti con malattie genetiche rare, sono raccolti nella "Biobanca di cellule e DNA da pazienti affetti da malattie genetiche" (link a sito http://dppm.gaslini.org/biobank). La Biobanca, attiva dal 1976, fornisce un importante servizio per i pazienti e le loro famiglie ed è fonte di campioni biologici rari per la comunità scientifica internazionale. Nell’ambito di un progetto Telethon (link www.telethon.it), iniziato a dicembre 2007, il responsabile della Biobanca è Co- coordinatore del 1° Network Italiano di Biobanche Genetiche (link www.biobanknetwork.org). LINEE DI RICERCA Studi di correlazione genotipo/fenotipo, studi di meccanismi molecolari e di espressione in vitro in malattie lisosomiali e malattie della sostanza bianca Biobanca (link a sito http://dppm.gaslini.org/biobank) di materiale biologico (linee cellulari e acidi nucleici) proveniente da pazienti con malattie genetiche rare. COLLABORAZIONI • • • Bioinformatica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Centro di Coordinamento Regionale Malattie Rare, A.O. Universitaria “Santa Maria della Misericordia", Udine Dipartimento di Medicina Interna - Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione - 261 - Istituto Giannina Gaslini • • • • • • • • • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione Neurologia Clinica Policlinico GB Rossi, Verona Faculté de Médecine, Clermont Ferrand, Cedex, France Institute of Medical Genetics, School of Medicine, Cardiff University, Cardiff, UK IRCCS Bambino Gesù, Roma Istituto S. Raffaele, Milano Laboratorio di Genetica Umana - E.O. Ospedali Galliera, Genova Ospedale Meyer, Firenze School of Computing, Engineering and Physical Sciences, University of Central Lancashire, Preston, UK TIGEM, Napoli - 262 - Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 NEUROCHIRURGIA vedi Dipartimento di Chirurgia e Specialità Chirurgiche Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione - 263 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DIRETTORE Edvige Veneselli telefono: 010 5636432 fax: 010 381303 e-mail: [email protected] STAFF Maria Giuseppina Baglietto : I.A.S. Epilessie dell’età evolutiva Roberta Biancheri : I.P. Leucoencefalopatie, Malattie Rare Neurologiche Fabia Brera : I.P. Paralisi Cerebrali, Follow-up neonati con problemi neurologici, Neuropsicomotricità Maria Elena Celle : I.P. Cefalee, Autismo Laura Doria Lamba : I.A.S. Neurofisiologia Neuromuscolare, Monitoraggi intraoperatori, Neuropatie, Atassie Margherita Savoini : I.P. Psicodiagnostica e Psicoterapia, Disturbi della Condotta Alimentare e del Comportamento Dirompente Lucia Sciaretta : I.P. Psicodiagnostica e Psicoterapia – Disturbi Cognitivi ed Epilessia Elisabetta Zanotto : I.P. Psicopatologia preadolescenziale/adolescenziale, Disturbi della condotta alimentare, Neuropsicofarmacologia - Degenza Referente assicurazione qualità: Laura Doria Lamba telefono: 010 5636702 e-mail: [email protected] Elisabetta Zanotto telefono: 010 5636262 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: M.Rosa Damoni - Day Hospital telefono: 010 5636381 e-mail: [email protected] Anna Santucci - Degenza telefono: 010 5636262 e-mail: [email protected] Terapista della Neuropsicomotricità : Luca Boeri Roberta Follo Gloria Sodini Servizio Sociale: Marco Martinoli - Progetto ”Interventi socio-educativi per il benessere del bambino malato e ospedalizzato” Laboratorio di Neurofisiopatologia Capotecnico: Paolo Grosso Personale tecnico: Francesca Bollati - 264 - Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Maria Teresa Dapelo Simona Martelli Simona Mendolia Tiziana Prastaro ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA L’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile è dedicata alla diagnosi ed al trattamento delle patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva, attraverso valutazioni cliniche e laboratoristiche effettuate con metodiche avanzate e con interventi multidisciplinari. In particolare, è dedicata alla diagnosi ed al trattamento delle seguenti patologie: - Epilessie e sindromi epilettiche dell’età evolutiva - Paralisi cerebrali infantili - Disordini del movimento e patologie extrapiramidali (inclusi Disturbi da tic, Sindrome opsoclono- mioclono, Emiplegia Alternante) - Leucoencefalopatie ed Encefalopatie genetiche e degenerative dell’età evolutiva (incluse ceroidolipofuscinosi, paraparesi spastiche, ipoplasie pontocerebellari) - Neuropatie periferiche - Atassie ereditarie - Cefalee dell’età evolutiva - Disturbi del sonno - Disturbo da deficit di attenzione con/senza iperattività - Autismo infantile e Disturbi della comunicazione - Sindrome di Rett - Anoressia nervosa e disturbi della condotta alimentare - Disturbi d’ansia e dell’umore, Disturbi somatoformi, Disturbi dissociativi ed altra patologia psichiatrica E’ Centro di riferimento regionale, per varie Malattie Rare Neurologiche Centro referente regionale per Autismo infantile (ARS Liguria) per l’Istituto G. Gaslini in rete con i referenti ASL, con compiti prevalenti di formazione Centro referente regionale per la diagnosi e la terapia del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività, con distribuzione diretta del farmaco per i pazienti appartenenti alla Regione Liguria, per l’Istituto G. Gaslini in rete con i referenti ASL Centro referente regionale sui Disturbi della Condotta Alimentare nei bambini (ARS Liguria) per l’Istituto G. Gaslini, anche per raccolta dati centralizzata LINEE DI RICERCA Epilessie e sindromi epilettiche dell’età evolutiva • studio delle correlazioni tra dati elettrofisiologici, neuroradiologici e neuropsicologici per l'approccio neurochirurgico dell’epilessia; • individuazione di profili neurofisiologici e neuropsicologici tipici delle epilessie infantili correlate alla localizzazione, in rapporto alla presenza di attività parossistica continua- subcontinua nel sonno; • Epilessia mioclonica severa (S. Dravet): studio neuropsicologico longitudinale per valutare come il trattamento mirato possa influenzare il decorso progressivo dei disturbi neuropsicologici e comportamentali • individuazione di protocolli terapeutici specifici per le forme di epilessia con l’utilizzo di nuovi farmaci; partecipazione a trial terapeutici Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione - 265 - Istituto Giannina Gaslini • Relazione Clinico-Scientifica 2008 Indicatori clinici della qualità percepita in bambini e adolescenti in terapia con farmaci antiepilettici. Paralisi cerebrali e altri Disturbi del movimento studio interdiscliplinare con ortopedici e fisiatri, dedicato alla definizione di nuovi approcci terapeutici integrati, farmacologici, con tossina botulinica, ortesi, chirurgia funzionale; loro articolazione cronologica e topografica nei differenti gradi e tipi di disabilità motoria Leucoencefalopatie studio interdisciplinare con neuroradiologi e genetisti volto alla classificazione nosografia dei pazienti con patologia nota anche ai fini di correlazione fenotipo- genotipo e alla definizione del fenotipo di pazienti con patologia della sostanza bianca non definita, al fine di identificare sottogruppi omogenei di soggetti, teoricamente rappresentativi di nuove entità diagnostiche Autismo infantile • ricerche eziologiche e fisiopatogenetiche, • studio neuropsicologico e comportamentale, con batterie di test, counselling e training familiare, per un avanzamento diagnostico e terapeutico, con particolare attenzione al bambino di età prescolare • Progetto per i genitori di bambini autistici al fine di sviluppare competenze per un ruolo attivo delle famiglie, con Incontri psicoeducativi, riunioni di Auto- mutuo- aiuto e corsi di Parent Training • progetto sperimentale di presa in carico integrata di soggetti autistici fra ASL3 genovese e Istituto David Chiossone • Studio sulla programmazione motoria nei soggetti Autistici Sindrome opsoclono- mioclono (s. Kinsbourne) Valutazione degli esiti neurologici e neuropsichiatrici in pazienti affetti da Sindrome di Kinsbourne con o senza neuroblastoma trattati presso l’Istituto Gaslini. Atassie, neuropatie, encefalopatie metaboliche e degenerative • studio clinico, genetico, neurofisiologico per le correlazioni genotipo- fenotipo, individuazione di nuove forme, avanzamento dei trattamenti farmacologici ed abilitativi • terapia sperimentale con deferiprone nei pazienti affetti da Atassia di Freidreich in collaborazione con il Centro Microcitemie dell’Ospedale Galliera di Genova (dott. Forni). Emiplegia Alternante Studio del flusso ematico cerebrale con Sonografia Doppler Transcranica nell’Emiplegia Alternante al fine di valutare la disfunzione vasoregolatoria cerebrale critica ed intercritica Follow- up di neonati con IUGR Studio randomizzato sul timing del parto in feti con ritardo di crescita: confronto tra cardiotocografia computerizzata e modificazioni precoci e tardive del distretto venoso fetale - TRUFFLE (Trial of Umbilical and Fetal Flow in Europe). Valutazione neurologia e somministrazione Scale Bayley III a 24 mesi. Tic, Sindrome di Tourette e infezioni da streptococco beta emolitico A (GABHS) • Studio prospettico longitudinale di pazienti in età pediatrica affetti da Sindrome di Tourette, Tic e/o disturbo ossessivo- compulsivo: relazione con le infezioni da streptococco Beta- emolitico gruppo A • Studio dei movimenti di opposizione delle dita uni e bimanuali in soggetti con Sindrome di Tourette. - 266 - Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Sindrome di Rett Studio policentrico retrospettivo sulle forme di epilessia e sulla risposta ai farmaci antiepilettici in bambine con Sindrome di Rett, in riferimento al genotipo, finalizzato ad un trattamento mirato Disturbo da deficit di attenzione e iperattività Partecipazione a studio multicentrico sugli effetti del trattamento farmacologico a medio termine. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Sono in atto collaborazioni cliniche assistenziali e di ricerca nell’ambito di: Continuità assistenziale per patologie neurologiche di varia natura (collaborazione interaziendale con l'Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino) Epilessia (C. Dravet, Membro della ILAE Commission, Marsiglia; O. Dulac, Centre pour l’Epilepsie, Hôpital Necker, Parigi; Laboratorio di Genetica, Ente Ospedaliero Ospedali Galliera; R. Guerrini, Ospedale Pediatrico Meyer, Università di Firenze; Associazione Italiana Sclerosi Tuberosa) Disturbi del sonno (US Medicina del Sonno, Dipartimento di Scienze Motorie, Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino, Genova) Paralisi Cerebrali Infantili e altri Disturbi del Movimento (J. Patrick, The Movement Center, Robert Jones & Agnes Hunt District Hospital, Oswestry, UK; K. Bathia, Queen Hospital, Londra; N. Nardocci, Istituto Nazionale Neurologico C. Besta - Milano; G. Abruzzese, Clinica Neurologica, Università di Genova) Leucoencefalopatie (Progetto Europeo multicentrico (FP7) per malattie rare neurologiche dedicato alle leucodistrofie genetiche, coordinato da Prof. Odile Boepsflug- Tanguy, Clermont- Ferrand; prof. Marjo S. van der Knaap, VU University Medical Center, Amsterdam) Ceroidolipofuscinosi neuronali (Prof. A. Simonati, Università di Verona e Dr. FM Santorelli, Ospedale Bambino Gesù, Roma). Paraparesi spastiche ereditarie (Dr. FM Santorelli, Ospedale Bambino Gesù, Roma) Neuropatie periferiche, per studi neuropatologici e genetici (Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica, Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino, Genova; U.O. Neurologia, I. Neurologico C. Besta, Milano) Monitoraggi neurofisiologici intraoperatori (Società Italiana di Neurofisiopatologia Clinica) Stroke (Gruppo Italiano sullo Stroke Pediatrico) S. Opsoclono-Mioclono: “Multinational European Trial for Children with the Opsoclonus Myoclonus Sindrome”; (European Pediatric Neurology Society: Principal Investigator Dr B Hero, University of Cologne, Germany) Emiplegia Alternante (Comitato Scientifico Associazione Italiana Emiplegia alternante) Sindrome di Tourette e Tic: relazioni con le infezioni da streptococco Beta- emolitico di gruppo A (R. Rizzo, Università di Catania; Prof. Mary M. Robertson, University of London; Dr. Gavin Giovannoni, University of London; Dr. Francesco Cardona, Università di Catania; Dr. Nardo Nardocci, Istituto Nazionale Neurologico C. Besta- Milano; Dr. Mauro Porta, Ospedale Policlinico, Zingonia) Disturbo da deficit di attenzione con/senza iperattività (Gruppo Nazionale Neuropsichiatria Infantile) Autismo Infantile (C. Barthélémy, Service d'Exploration Fonctionelle et de Psychiatrie Infanto- juvénile, Tours, Francia; S.J. Roger, MIND Institut, University of California; L. Fadiga, Fisiologia Umana, Università di Ferrara; A. Grondona, C. Martinoli, Istituto D. Chiossone, Genova) Sindrome di Rett (Comitato Scientifico Associazione Italiana Rett) Disturbi della Neurovisione e plurihandicap (Istituto David Chiossone di Genova) Disturbi neuroradiologici (Centro di Ricerca di Risonanza Magnetica sulle Malattie del Sistema Nervoso, Università di Genova) Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione - 267 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 Psicopatologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Scuole di Psicoterapia: Istituto Miller, Istituto di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale; Centro Genovese di Terapia della Famiglia; Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica “Il Ruolo Terapeutico” di Genova) Pet Therapy (Associazione Italiana Pet Therapy), Ippoterapia (Società Ippica Genovese, Centro Riabilitazione Equestre Ariosto, Federazione Italiana Sport Equestri) - 268 - Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PSICOLOGIA CLINICA DIRETTORE Ezio F. Casari tel.: 010 5636919 e-mail: [email protected] STAFF Alga Gioia Fantino Vincenza Lertora Referente assicurazione qualità: Alga Gioia Fantino telefono: 010 5636346 e-mail: [email protected] Assistente Tecnico: Lucia Gatti L' UO offre sostegno psicologico ai bambini ed agli adolescenti sia afferenti all’ambulatorio di psicologia che ospedalizzati, in fase acuta o affetti da patologie croniche, ed ai loro genitori. In attività ambulatoriale si effettuano le seguenti prestazioni: . valutazione psicometrica dello sviluppo cognitivo, . valutazione psicodiagnostica dello sviluppo della personalità, . valutazione neuropsicologica clinica, . individuazione precoce di disadattamenti dello sviluppo in malattia cronica, . terapia breve e trattamenti di sostegno, . sostegno nel disagio familiare. ATTIVITÀ CLINICA - - - Valutazione dello sviluppo cognitivo e psicodiagnostica per specifiche problematiche o aree di disagio in età evolutiva Disadattamento e adattamento nelle malattie croniche pediatriche: valutazione degli stili cognitivi, assistenza psicologica (counseling) prime visite e follow- up secondo protocolli operativi concordati con i reparti, in pazienti affetti da spina bifida, pazienti neuroncologici e pazienti in emodialisi e le loro famiglie, Assistenza psicologica ed attività di consulenza ai reparti di degenze e day- hospital per problematiche psicologiche preesistenti o reattive alla condizione di malattia, problematiche di adattamento e compliance allo stato di malattia e/o alla ospedalizzazione nel paziente e/o familiari Disturbi somatoformi in età evolutiva Disturbi dell’identità di genere: psicoterapia fino alla preadolescenza Disturbi specifici dell’apprendimento e dell’adattamento scolastico: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Orientamento scolastico e inserimento di alunni disabili in coordinamento con i servizi socio- sanitari scolastici Disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva Assistenza psicologica (counseling) alle gestanti. Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione - 269 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LINEE DI RICERCA - Il consenso informato in psicologia pediatrica: processi cognitivi condivisi e negoziazione La formazione alla relazione psicologica nel rapporto medico/paziente: aspetti didattici e di ricerca/sviluppo La disabilità funzionale nel bambino ammalato: una misura psicometria dell'adattamento psicologico Studio del costrutto psicologico Resilienza mediante tecniche psicometriche in soggetti normali e in popolazioni affette da malattie croniche Studio del Disturbo dell'Identità di Genere (D.I.G.) in età evolutiva finalizzata all'individuazione delle componenti eziopatogenetiche ed al trattamento in età infantile ed adolescenziale Studio psicometrico del Familiar Strain, in soggetti operati di tumore cerebrale in età pediatrica Studio psicometrico dei disturbi dell’apprendimento in età evolutiva - 270 - Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 RECUPERO, RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E FISIOTERAPIA DIRETTORE FF Stelvio Becchetti telefono: 010 5636 506 e-mail: [email protected] Dirigenti Sanitari: Luca Doglio Capo Fisioterapista e referente assicurazione qualità: M. Carla Guenza - tel.010 5636 291 ATTIVITA’ CLINICA • • • • • • Intervento ri-abilitativo in ambito neurologico Intervento ri-abilitativo in ambito ortopedico e reumatologico Intervento ri-abilitativo in ambito respiratorio Trattamento abilitativi in ambito della patologia neonatale Intervento di psicomotricità Gait analysis LINEE DI RICERCA • • Studio del movimento in pazienti miopatici Studio delle tecniche di disostruzione bronchiale PRINCIPALI COLLABORAZIONI • • Policlinico Gemelli – Roma Politecnico - Milano Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione - 271 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO OSTETRICO NEONATALE Prof. Giovanni Serra Patologia Neonatale e CNR PATOLOGIA NEONATALE E CNR DIRETTORE Giovanni Serra tel.: 010 5636581 e-mail: [email protected] STAFF Cesare Arioni Francesco Campone Daniela Massocco Paola Mezzano Andrea Sannia Fabio Scopesi Cristina Traggiai Emma Zullino Referente assicurazione qualità: Paola Mezzano telefono: 010 5636762 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Roberta Da Rin Della Mora telefono: 010 5636534 ATTIVITA’ CLINICA - L'assistenza intensiva erogata che copre le esigenze dell’intera Regione e in parte delle Regioni limitrofe riguarda diverse patologie dell'epoca neonatale: il di stress respiratorio, - 272 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini - - Relazione Clinico-Scientifica 2008 le sepsi, la patologia chirurgica e cardiaca, l’asfissia grave, il neonato di peso molto basso. Il numero dei nati ricoverati annualmente è intorno a 400. Il Trasporto Neonatale Regionale di Emergenza che riguarda l’intera Regione Liguria e in taluni casi le Regioni limitrofe. Il numero dei neonati trasportati ogni anno è intorno a 220. Per migliorare il Trasporto Neonatale vengono effettuati dei Corsi di Rianimazione e Stabilizzazione del neonato critico , basati sul metodo del Problem Solvine, presso i Centri Nascita della Regione Liguria. Assistenza Neonatale - Nido Incentivazione dell’allattamento al seno secondo le regole dell OMS- UNICEF e Corsi di Formazione per la promozione dell’allattamento al seno a livello regionale. LINEE DI RICERCA - Monitoraggio cerebrale non- invasivo del neonato ad alto rischio mediante cerebral function monitoring (CFM). Supplementazione della dieta della nutrice con acidi grassi 3 (DHA) nel primo mese di allattamento Stress ossidativo ed emulsioni lipidiche nel neonato pretermine Stato di ossigenazione del polmone del neonato. Valutazione tramite spettroscopia ad infrarossi (NIRS) dell’emodinamica polmonare durante differenti terapie respiratorie Approccio diagnostico e terapeutico perinatale e postnatale delle displasie linfatiche del neonato Acidi grassi nel periodo perinatale Lipidi ossidanti: studio sui meccanismi della fibrosi polmonare (BPD) del neonato Ventilazione triggerata con volume garantito in fase precoce e nello svezzamento nel neonato con RDS Monitoraggio parametri vitali ed integrazione con i parametri della meccanica respiratoria durante la ventilazione meccanica del neonato COLLABORAZIONI - Karolinska Institute di Stoccolma,Svezia ; Istituto a Carattere Scientifico Bambino Gesù di Roma; Università Cattolica di Roma,Italia; Dipartimento di Neonatologia, Università degli Studi di Marsiglia, Francia Università del Colorado,USA Reparto di Nefrologia : follow- up dilatazioni calico- pieliche diagnosticate in epoca fetale Reparto di Oculistica : screeening oculistico neonatale Dipartimento Ostetrico Neonatale - 273 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 OSTETRICIA E GINECOLOGIA DIRETTORE Pier Luigi Venturini tel.: 010 5636.382 e-mail: [email protected] STAFF Irina Bruzzone Massimo Cordone Massimo Foglia Gianmario Ginocchio Mauro Marras Daniela Pastorino Maurizio Pollastro Patrizia Ponte Marco Tiesi Giuseppe Za Referente assicurazione qualità: Gianmario Ginocchio telefono: 010 5636373 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Marina Ceruso telefono: 010 5636.373 Gianluigi Trudu - Sala Parto telefono: 010 5636.377 Laboratorio sperimentale della tecnica prenatale: Dirigenti Sanitari: Pierangela De Biasio ATTIVITA’ CLINICA Attività clinica e aree di eccellenza - Ostetricia: Screening e diagnosi prenatale delle malformazioni congenite e delle anomalie cromosomiche: test combinato, test integrato, villocentesi, amniocentesi, funicolocentesi, ecografia di I e di Il livello; Screening e monitoraggio della gravidanza complicata da patologia: cardiotocografia computerizzata, monitoraggio biofisico fetale, Dopplerflussimetria fetomaterna, ecografia; Diabete in gravidanza: counselling preconfezionale e screening del diabete gestazionale. - Ginecologia: difetti riproduttivi: stimolazione ovarica controllata, inseminazione omologa, laparoscopia diagnostica ed operativa, isteroscopia, ecografia pelvicatransaddominale e transvaginale, isterosonosalpingografia ed isterosalpingografia. - Diagnosi precoce infettivologica ed oncologica della patologia del tratto genitale distale: colposcopia, microcolposcopia, trattamento CO2 laser, conizzazione Leeps. LINEE DI RICERCA - Screening ecografico cromosomica - 274 - prenatale per l'individuazione precoce Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche della patologia Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Screening biochimici prenatali Standard di crescita fetali Valutazione dei markers biologici di funzionalità placentare nel ritardo di crescita intrauterino (IUGR) Status trombofilico e fallimenti riproduttivi Fisiopatologia dell’endometriosi Dipartimento Ostetrico Neonatale - 275 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E SPECIALITA’ PEDIATRICHE Prof.ssa Renata Lorini Clinica Pediatrica Pneumologia Dermatologia Pediatria III - Gastroenterologia Nefrologia, Dialisi e Trapianto Pediatria II - Reumatologia CLINICA PEDIATRICA DIRETTORE Renata Lorini tel.: 010 5636 248 / 5636 654 fax: 010 3538265 / 377321 e-mail: [email protected] Dirigenti Sanitari - Sezione I: Maria Giannina Alpigiani : I.A.S. Malattie Infiammatorie Croniche Eliana Di Battista : I.P. Diagnosi e trattamento delle pubertà precoci Roberto Gastaldi : I.A.S. Diagnostica e trattamento di Patologie ipotalamo-ipofisario - 276 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Mohamad Maghnie : U.O.S. Malattie Endocrine Marina Vignolo : I.P. Diagnostica, prevenzione e trattamento dell’obesità infantile Dirigenti Sanitari - Sezione II: Rosaria Casciaro : I.P. Patologia respiratoria in Fibrosi Cistica Roberto Cerone : U.O.S. Malattie Metaboliche Giuseppe D'Annunzio : I.A.S. Diabetologia pediatrica Alessandra De Alessandri : I.P. Patologia gastroenterologica in Fibrosi Cistica Teresina De Toni : I.P. Adolescentologia Laura Minicucci : U.O.S. Fibrosi Cistica Maria Cristina Schiaffino : I.P. Diagnosi e trattamento degli errori congeniti del metabolismo intermedio Referente assicurazione qualità: Laura Minicucci telefono: 010 5636 366 – 646 e-mail: [email protected] Marina Vignolo telefono: 010 5636 330 Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità: Anna Maria Paolillo - Clinica 3° piano telefono: 010 5636 366 e-mail: [email protected] Ada Rossi - Clinica 2° piano telefono: 010 5636 364 e-mail: [email protected] Patrizia Salusciev - Day Hospital Auxo-endocrinologia telefono: 010 5636 357 e-mail: [email protected] M. Luisa Zunino - Clinica 1° piano telefono: 010 5636 359 e-mail: [email protected] Laboratorio per gli Errori Congeniti del Metabolismo Coordinatore: Ubaldo Caruso - Tel.0105636582 Fax 0103773 210/357 Clinica Pediatrica sez. I ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - - Centro Regionale di Auxologia ed Endocrinologia Pediatrica: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle alterazioni della crescita e dello sviluppo. Il Centro è punto di riferimento nazionale per le patologie endocrine ed esegue consulenze endocrinologiche per tutti i reparti dell’Istituto Gaslini, con particolare riferimento a: neurochirurgia, emato- oncologia, nefrologia e ortopedia. Il Centro segue longitudinalmente dal punto di vista endocrino ed auxologico i neonati affetti da ipotiroidismo congenito. Il Centro si avvale della collaborazione del Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo. Centro dell’osso: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura di tutte Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 277 - Istituto Giannina Gaslini - - - Relazione Clinico-Scientifica 2008 le patologie croniche dell’infanzia e dell’ adolescenza con o senza fratture potenzialmente associate ad una ridotta mineralizzazione ossea che mette a rischio il bambino di oggi di non raggiungere domani un picco di massa ossea adeguata (osteoporosi primaria e secondaria). Si avvale della macchina DXA e di personale medico e tecnico esperto . Centro per il Trattamento delle Obesità Infantili: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero. Ha per interesse primario la prevenzione delle adiposità mediante programmi di educazione alla salute per la scuola, svolge un innovativo programma di trattamento cognitivocomportamentale precoce per gruppi per bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, segue pazienti con sovrappeso/obesità in età adolescenziale ed obesità genetiche. Centro di Malattie allergologiche: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie allergiche alimentari e respiratorie; vengono effettuati test di stimolazione, allergometrie cutanee, prove di funzionalità respiratoria e stilati protocolli di terapia farmacologica e dietetica Malattie Infiammatorie croniche e Reumatologia, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero. LINEE DI RICERCA - Studio longitudinale dell’accrescimento fisiologico dall’epoca fetale alla maturità. Follow- up auxologico e valutazione del metabolismo glucidico in soggetti con pregresso ritardo di crescita intrauterino Valutazione e follow- up dei pazienti affetti da deficit di ormone della crescita in terapia sostitutiva che abbiano raggiunto la statura definitiva. Aspetti endocrini e metabolici durante il periodo di transizione verso l’età adulta Aspetti endocrino- metabolici, accrescitivi e maturativi in soggetti con tumori del SNC. Follow- up auxo- endocrinologico nei soggetti off- therapy dopo patologia neoplastica Analisi molecolare del gene che codifica il recettore del GH e correlazione genotipo- fenotipo nella bassa statura idiopatica Pubertà precoce/anticipata Ipogonadismo Centrale. Diagnosi clinico- molecolare Deficit ipofisari nelle patologie endocraniche : Criteri di diagnosi e altezza definitiva. Valutazione e follow- up dei pazienti affetti da ridotta mineralizzazione scheletrica nell’infanzia e nell’adolescenza mediante DXA. Valutazione e follow- up della composizione corporea e rischio cardiovascolare nelle patologie croniche dell’infanzia e nell’adolescenza. Valutazione e follow- up dei pazienti affetti da osteoporosi primaria e secondaria. Diagnosi e terapia con difosfonati. Analisi di “imprinting” del cromosoma 11p15 in soggetti con ritardo di crescita intrauterino: Ruolo dei fattori di crescita e di marcatori metabolici Fattori di trascrizione coinvolti nello sviluppo dell’ipofisi anteriore Ricerca di geni candidati responsabili di bassa statura e deficit di ormone della crescita Analisi di possibili correlazioni tra i polimorfismi del gene del recettore dell’ormone della crescita e la risposta alla terapia sostitutiva. Diabete Insipido Centrale: Analisi del gene AVP- NPII e del gene Wolfram Autoimmunità diretta contro le cellule secernenti vasopressina e patologia endocranica Studio dei fattori genetici ed ambientali che possono concorrere alla genesi dell’ipotiroidismo congenito. - 278 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini - - Relazione Clinico – Scientifica 2008 Follow- up dei pazienti con tireopatie autoimmuni, isolate o associate ad altre patologie croniche (celiachia, diabete mellito, artrite reumatoide, ecc) Trattamento cognitivo- comportamentale- lifestyle dell’obesità infantile. Complicanze dell’obesità nel bambino. Obesità, maturazione e crescita. Programma educativo per la prevenzione dell’obesità e delle patologie associate nella Regione Liguria Analisi molecolare del gene che codifica il recettore MC4 e del gene POMC, con correlazione genotipo- fenotipo nell’obesità Valutazione ultrasonografica dello sviluppo osseo in epoca prenatale e durante l’età evolutiva Relazione tra GH, IGF, IGFBP e crescita dei condrociti nelle condrodisplasie Aspetti endocrino- metabolici, accrescitivi e maturativi in soggetti con tumori del SNC. Follow- up auxo- endocrinologico nei soggetti off- therapy dopo patologia neoplastica Analisi molecolare del gene che codifica il recettore del GH e correlazione genotipo- fenotipo nella basa statura idiopatica Pubertà precoce/anticipata: studio genetico molecolare. Analisi di “imprinting” del cromosoma 11p15 in soggetti con ritardo di crescita intrauterino: Ruolo dei fattori di crescita e di marcatori metabolici Fattori di trascrizione coinvolti nello sviluppo dell’ipofisi anteriore Valutazione di GH Binding Proteins (GH- BP) e IGFI Binding Proteins (IGFI- BP), nelle fasi pre- e post- trapianto di cellule staminali ematopoietiche: Studio comparativo tra soggetti affetti da SCID/X1, bassa statura idiopatica e deficit di ormone della crescita Ricerca di geni candidati responsabili di bassa statura e deficit di ormone della crescita Analisi di possibili correlazioni tra i polimorfismi del gene del recettore dell’ormone della crescita e la risposta alla terapia sostitutiva.. Diabete Insipido Centrale: Analisi del gene AVP- NPII e del gene Wolfram Autoimmunità diretta contro le cellule secernenti vasopressina e patologia endocranica Deficit ipofisari nelle patologie endocraniche : Criteri di diagnosi e altezza definitiva. Allergia e sensibilizzazioni all’uovo in relazione alla sicurezza della vaccinazione MPR Verifica dell’acquisizione della tolleranza in pazienti con allergia alimentare (reintroduzioni alimentari in ambiente protetto) PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza, Università di Torino Istituto di Statistica Medica e Biometria, Università di Milano Cattedra di Reumatologia DISEM, Università di Genova Cattedra di Endocrinologia DISEM, Università di Genova Department of Paediatric Endocrinology - Institute of Child Health. Great Ormond Street Hospital for Children, Londra Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Regina Margherita di Torino Dipartimento di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Torino Dipartimento di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Milano Dipartimento di Genetica- Ospedale San Raffaele Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale, Hospital Henri- Mondor, Crèteil, France Centre for Biochemistry, Endocrinology, Institute of Child Health, University College London, London, United Kingdom Dipartimento di Pediatria, Seconda Università di Napoli Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 279 - Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Laboratorio di genetica E.O. Ospedali Galliera , Genova Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Microcitemico, Cagliari Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, IRCCS, Ospedale Bambin Gesù, Roma Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Regionale, Bolzano Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedali Riuniti, Brescia Unità Operativa di Endocrinologia, Le Molinette, Torino Istituto di genetica, Pavia IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano Laboratory of Pediatric Endocrinology. Clinica Pediatrica sez. II ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - - - - L’attività assistenziale è principalmente rappresentata dalla diagnosi e cura, in tema di diabetologia, fibrosi cistica, errori congeniti del metabolismo, adolescentologia e patologia dello sviluppo. Centro di Adolescentologia: prevenzione, diagnosi e cura delle patologie adolescenziali, approccio e presa in carico dell’adolescente, aspetti fisiologici e patologici. Problematiche mediche in particolare auxoendocrinologiche, psicocomportamentali e socio ambientali (identificazione di opportunità e tipo di consulenze) Centro Regionale di Diabetologia. Svolge la sua attività mediante visite Ambulatoriali, in regime di day hospital e di ricovero ordinario, mirata alla prevenzione, alla Diagnosi, alla cura e al follow- up dei pazienti affetti da: diabete mellito tipo 1, tipo 2, diabete mitocondriale, S. di Wolfram, MODY, diabete mellito neonatale (transitorio o permanente). In particolare nei pazienti con diabete mellito tipo 1: inquadramento diagnostico, trattamento e follow- up con periodico screening delle patologie autoimmuni associate (celiachia e tireopatie) e delle complicanze microangiopatiche associate al diabete mellito (retinopatia, nefropatia, neuropatia); follow- up dietetico- nutrizionale, supporto psicologico, attività di istruzione ed educazione all'autocontrollo, organizzazione di campi estivi di istruzione in collaborazione con ADG ligure; attività di informazione sul diabete mellito tipo 1 e la sua autogestione nelle scuole primarie e secondarie. Diagnosi e follow- up dei soggetti a rischio di DM tipo 1, di DM tipo 2 e sindrome metabolica. Consulenza diabetologica e presa in carico per pazientiaffetti da altre patologie, in particolare pazienti oncologici, pazienti nefropatici sottoposti a trapianto renale, con Fibrosi Cistica. Diagnosi e terapia di pazienti con diabete gestazionale e con diabete mellito tipo 1 e tipo 2 in gravidanza. Centro Regionale di Fibrosi Cistica: svolge la sua attività mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei pazienti affetti da Fibrosi Cistica. In particolare i pazienti affetti sono caratterizzati dal punto di vista genetico e seguiti in follow up dal punto di vista respiratorio, fisioterapico, microbiologico, gastroenterologico, diabetologico, dietologico e psicologico. Dal 1997 è in atto il programma di definizione della diagnosi di Fibrosi Cistica sui soggetti individuati dal programma di screening neonatale per la malattia. E’ in atto dal 1990 un programma di collaborazione con i Centri Trapianti del Nord Italia per l’avvio al trapianto bipolmonare nei pazienti FC con broncopneumopatia di grado avanzato. Il Centro è uno dei tre Centri FC Italiani (3/19) scelti nell’ambito del primo core per ECFS European Clinical Trias Network Centro Regionale per gli screening neonatali e la diagnosi delle Malattie Metaboliche: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei pazienti affetti da errori congeniti del metabolismo ed è responsabile del programma per lo screening neonatale di massa della Regione Liguria. L’attività diagnostica di - 280 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 laboratorio e di screening neonatale viene svolta dal Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo. I pazienti in controllo longitudinale presso il nostro Centro, per la specificità e la particolarità delle loro patologie, vengono presi in carico dal momento della diagnosi fino all’età adulta compresa. Al Centro afferiscono, inoltre, anche pazienti sia in età pediatrica che adulta che presentano patologie vascolari di varia natura per una valutazione del metabolismo dell’omocisteina. Accanto all’inquadramento diagnostico e di controllo longitudinale a tutti i pazienti affetti da errore congenito del metabolismo viene fornita una attività di informazione e di conoscenza del tipo di malattia ed un follow- up dietetico e nutrizionale. L’attività del Centro si completa con una attività di consulenza per la maggior parte dei Reparti che operano nell’ambito dell’Istituto. - Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo (Labsiem nota: inserire qui il l link alla pagina web del laboratorio): l’attività si articola in tre sezioni: 1. errori congeniti del metabolismo: svolge attività diagnostica e di ricerca in tema di malattie metaboliche ereditarie ed effettua la diagnostica di secondo livello per i programmi di screening neonatale; esegue anche attività diagnostica prenatale per alcune aminoacidopatie e alcune acidosi organiche 2. screening neonatale: è deputata all’attività screening per i programmi di screening neonatale per la Regione Liguria: Fenilchetonuria ed Iperfenilalaninemie, Ipotiroidismo Congenito, Fibrosi Cistica e, dal 2005 (progetto pilota finanziato dalla Regione Liguria), screening neonatale esteso alle malattie metaboliche ereditarie. 3. diabetologia: svolge attività di ricerca e diagnostica molecolare in tema di MODY, Sindrome di Wolfram, diabete neonatale, iperinsulinismo. - Il Laboratorio costituisce uno dei punti di eccellenza e di riferimento italiani per lo screening neonatale e per le malattie metaboliche ereditarie in particolare nel campo della formazione delle figure professionali coinvolte. LINEE DI RICERCA - Follow- up immunologico e clinico di neonati a rischio di diabete mellito tipo 1 avviati a prevenzione primaria o secondaria (DIABFIN, PREVEFIN) Diagnosi eziologica nelle iperglicemie e nel diabete mellito (ricerca autoanticorpale) Screening immunologico e follow- up di parenti di 1° e 2° grado di pazienti con diabete mellito tipo 1 (Studio Trial- Net) Relazioni patogenetiche fra intolleranza al glutine, DM1 e altre patologie autoimmuni Geni associati al rischio di nefropatia diabetica Aspetti genetici nei pazienti e nei gemelli Geni implicati nel diabete mellito tipo 1 e nella miocardite Diagnosi eziologica di forme monogeniche di diabete mellito (Maturity- Onset Diabetes of the Young - MODY, Sindrome di Wolfram, Diabete neonatale transitorio o permanente da mutazioni del gene KIR6.2) Screening, diagnosi e terapia delle alterazioni glucidiche in gravidanza Epidemiologia del diabete mellito tipo 1 in Liguria Epidemiologia del MODY in Italia Obesità ed insorgenza precoce del diabete mellito tipo 1 (Studio multicentrico SIEDP su Accelerator Hypothesis) Nuove co- morbidità nel diabete mellito tipo 1: il diabete doppio (Double Diabetes) Utilizzo delle insuline premiscelate in età pediatrica (Studio multicentrico) Terapia con ipoglicemizzante orale (Metformina) in aggiunta all’insulina nel paziente con diabete tipo 1 neodiagnosticato Immunoterapia nel paziente con diabete mellito tipo 1 neoadiagnosticato (Studio Diamyd) Svezzamento dall’insulina e introduzione di ipoglicemizzante orale (Sulfanilurea) in pazienti con diabete neonatale da mutazione del gene KIR 6.2 Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 281 - Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Valutazione dei livelli di omocisteina plasmatica in pazienti pediatrici e adulti affetti da patologie vascolari di varia natura. Sindromi da difetto di creatina. Nuove tecnologie e nuove strategie nella diagnosi degli errori congeniti del metabolismo Nuove tecnologie e nuove strategie per lo screening neonatale di massa Caratterizzazione molecolare dei difetti del gene CFTR in pazienti con mutazioni rare o sconosciute e definizione del loro ruolo patogenetico ( collaborazione con lab. Genetica Osp. Galliera di Genova) Identificazione delle mutazioni delle mutazioni del gene CFTR nelle diverse regioni italiane (collaborazione con Registro Italiano FC ) Studio sulla efficacia di insulina a lento rilascio nei pazienti FC con intolleranza glucidica e decadimento clinico Sicurezza ed efficacia dell’utilizzo di dexamethasone- 21P a lento rilascio eritrocitario in Fibrosi Cistica Studio dei fattori genetici coinvolti nell’immunità innata in grado di influenzare la patologia polmonare in soggetti affetti da Fibrosi Cistica PRINCIPALI COLLABORAZIONI - IRCCS Ospedale Bambin Gesù, Roma (MODY, malattie metaboliche) Università Vita e Salute, Ospedale San Raffaele, Milano (TrialNet) Università di Roma “Campus BioMedico” (Diabete Doppio) Università del Piemonte Orientale di Novara (Geni implicai nel diabete mellito) Istituto Superiore di Sanità, Roma (eziopatogenesi DM1) Università di Pittsburgh (Genetica della nefropatia diabetica) II Università di Napoli (Geni implicati nel diabete e miocardite, studio sui gemelli) Università di Ancona (Epidemiologia del diabete mellito) Università di Bari, Azienda Ospedaliera Policlinico (Terapia con ipoglicemizzante orale nel diabete mellito tipo 1) Università di Stoccolma (Studio Diamyd Dipartimento di Pediatria, Padova (Malattie metaboliche) IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano (PREVEFIN) Università “Campus Bio- Medico”, Roma (PREVEFIN) Dipartimento di Medicina Interna, Università di Perugia (PREVEFIN) Centro Genetica Umana, Ospedali Galliera, Genova (Genetica FC) Dip. Scienze Cliniche- Endocrinologia, Università “La Sapienza” Roma (HLA Diabete tipo 1) Dept. of Pediatrics, Haukeland University Hospital, Bergen (Norway) (Diabete mellito neonatale) AMC, University Hospital Amsterdam (malattie perossisomiali e diagnostica biochimica e molecolare di errori congeniti del metabolismo ) Amsterdam Free University (difetti di creatina e diagnosi prenatale) University Hospital Basel (diagnostica biochimica e prenatale di errori congeniti del metabolismo) Universitats- Kinderklinik Zurigo (diagnostica differenziale delle iperfenilalaninemie) Hospital Necker- Enfants Malades, Parigi (Malattie metaboliche) Istituto di statistica e biometria Università di Milano. (Registro Italiano FC) Istituto Superiore Sanità (Registro Italiano FC) Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Trieste ( Fattori genetici influenzanti la patologia FC) ECFS Clinical Trias Network ( trial clinici multicentrici in FC) - 282 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 DERMATOLOGIA DIRETTORE Corrado Occella tel.: 010 5636 352/563 e-mail: [email protected] STAFF Dario Bleidl : I.P. Dermatologia Chirurgica e referente per la fototerapia Odette Nemelka : I.P. Dermatologia allergologica e referente per la micologia medica Gianmaria Viglizzo Referente assicurazione qualità: Odette Nemelka e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Maura Mazzoni telefono: 010 5636 563/219 e-mail: [email protected] L’Unità operativa di dermatologia si rivolge a pazienti con patologie dermatologiche dall’epoca neonatale all’età adolescenziale; altresì garantisce continuità assistenziale per determinate patologie (malformazioni vascolari superficiali, dermatite atopica, psoriasi, acne, etc) a propri pazienti che abbiano superato i 16 anni di età. L’UO offre all’utenza pediatrica un servizio clinico in grado di gestire tutte le possibili problematiche dermatologiche e incentiva un accoglienza che consideri gli aspetti sociali, psicologici ed umanitari. Poiché molte dermopatie presentano una compromissione multisistemica si è in grado di garantire un approccio assistenziale globale diagnostico- terapeutico interagendo con le altre UO ed i Laboratori clinici e di ricerca dell’Istituto. ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA - Inquadramento diagnostico delle malformazioni vascolari superficiali; terapia delle stesse mediante la fotermolisi selettiva (laser) in età pediatrica Terapia laser delle pigmentazioni cutanee responsive e delle cicatrici ipertrofiche Fototerapia delle dermatosi fotosensibili con fototerapia UVA e UVB; in particolare terapia della vitiligine, della psoriasi, della dermatite atopica con le lampade TL1 (UVB a banda stretta) Diagnostica micologica: individuazione agenti eziologici delle micosi superficiali della cute Diagnostica parassitologica: inquadramento diagnostico delle parassitosi cutanee Diagnostica allergologica: inquadramento diagnostico della dermatite atopica; Diagnosi delle dermatiti allergiche da contatto mediante patch test. Videodermatoscopia in epiluminescenza: studio dei nevi, loro mappatura e followup nel tempo; valutazione delle malformazioni vascolari superficiali della cute. Dermochirurgia: asportazione di neoformazioni cutanee problematiche o potenzialmente a rischio di trasformazione neoplastica Centro di riferimento per le malattie rare della pelle Centro di riferimento nell’ambito del RIMA (Rete Italiana Mastocitosi) Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 283 - Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Centro di riferimento “SCUOLA DELL’ATOPIA” LINEE DI RICERCA Studio multicentrico clinico- dermatoscopico- epidemiologico dei nevi melanocitari congeniti PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Cattedra di Chirurgia Plastica Università di Genova (progetti educativi alla prevenzione del melanoma e dei tumori cutanei – corretto rapporto con il sole (lezioni nella Scuola Media statale) Cooperazione Internazionale: Progetto IPOCOM (Integrazione e Promozione degli Ospedali e dei Centri di Cura Italiani nel mondo) Associazione Nazionale Alopecia Areata Clinica Dermatologica Università di Graz Austria RIMA (Rete Italiana Mastocitosi) Gruppo multidiscilpinare per il trattamento degli angiomi e delle malformazioni vascolari dell’Istituto Gaslini (www.angiomi.org) - 284 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO DIRETTORE Gian Marco Ghiggeri tel.: cell 347 5396090 - segreteria 010 5636 275 e-mail: [email protected] STAFF Giancarlo Barbano : I.A.S. Istopatologia renale Alberto Canepa : I.A.S. Trattamento conservativo dell'insufficienza renale cronica Maria Ludovica Degl'Innocenti Alberto Magnasco Giorgio Piaggio Antonella Trivelli Referente assicurazione qualità: Maria Ludovica Degl'Innocenti Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Cinzia Boaretto - Nefrologia telefono: 010 5636 276 / 335 Orietta Scarlini - Dialisi telefono: 010 5636 642 U.O.S. Dialisi Incarico Struttura Semplice: Enrico Verrina Dirigenti Sanitari: Alberto Magnasco U.O.S. Medicina clinica e sperimentale dei trapianti d'organo Incarico Struttura Semplice: Fabrizio Ginevri Dirigenti Sanitari: Giancarlo Barbano: I.A.S. Istopatologia renale ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA Diagnostica e terapia delle nefropatie acquisite e congenite dell’età pediatrica: • glomerulopatie primitive e secondarie (sindrome nefrosica, glomerulonefrite a depositi di IgA, sclerosi focale e segmentaria, LES, Sindrome di SchoenleinHenoch ecc.); • tubulopatie primitive (S. di Fanconi, S. di Bartter, S. di Dent, acidosi tubulari renali, malattia di Lowe ecc.); • nefronoftisi - malattia cistica della midollare - fibrosi familiari; • nefrolitiasi; • malformazioni del rene e delle vie urinarie; • tra gli aspetti caratterizzanti l’attività clinica dell’Unità Operativa vi è il trattamento conservativo dell’insufficienza renale cronica mediante terapia dietetica, farmacologica e sostitutiva ormonale. Trattamenti innovativi della sindrome nefrosica. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 285 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 • • • • La diagnostica si avvale di test molecolari avanzati ed analisi patologiche: test di funzionalità renale, prove di funzionalità tubulare ecc.; diagnostica clinica e molecolare delle nefropatie genetiche; valutazione immunologica, istologica ed immunoistologica delle malattie glomerulari primitive e secondarie mediante esecuzione di agobiopsia renale ecoguidata; • esami ecografici dell’apparato urinario e cistosonografia. Sezione dialisi: • trattamento delle diverse forme di insufficienza renale acuta sia primitive sia secondarie a patologia neoplastica o postchirurgiche con l’adozione anche delle tecniche di filtrazione continua; • trattamento sostitutivo dell’insufficienza renale terminale del bambino con applicazione di tecniche diverse di dialisi extracorporea (bicarbonato dialisi, emodiafiltrazione ecc.) e di tecniche di dialisi peritoneale cronica automatizzata domiciliare con adozione di schemi personalizzati diversi; studio dell’efficienza dialitica con test di equilibrazione peritoneale. Sezione assistenza pre e post trapianto: • preparazione dei riceventi per trapianto renale da donatore cadavere; • preparazione dei riceventi e dei donatori in caso di donazione renale da vivente; • assistenza nel post- trapianto nelle fasi precoci e nel follow- up a lungo termine; • applicazione di nuovi schemi di terapia immunosoppressiva; • studio e trattamento delle complicanze virali del post- trapianto legate alla terapia immunosoppressiva, (EBV, CMV, BKV). LINEE DI RICERCA Studio delle proteine podocitarie nella genesi della glomerulosclerosi focale e segmentaria e nelle forme di sclerosi glomerulare; Identificazione dei fattori di permeabilità renale coinvolti nella patogenesi della sindrome nefrosica; Valutazione di meccanismi di risposta immunologica nel podocita; Terapie innovative della sindrome nefrosica; Meccanismi di autoimmunità; Diagnostica urinaria e nuovi marcatori di malattia renale; Analisi degli effluenti peritoneali per lo studio dei meccanismi di difesa del peritoneo nel bambino in dialisi peritoneale cronica; Immunosoppressione e infezione nel nefropatico e nel bambino trapiantato; Studio delle infezioni virali nel bambino trapiantato e possibilità di prevenzione e terapia; Infiammazione e malnutrizione nell’IRC. COLLABORAZIONI Progetto NIH su malformazioni renali in collaborazione con Columbia University NY (USA) Progetto Malattie Rare PODONET, rete diagnostico- scientifica europea per la diagnosi e terapia delle malattie del podocita Centro Trapianti Regione Toscana, terapie innovative del trapianto renale Coordinamento del Registro Italiano di Dialisi Pediatrica Centro Trapianti dell’Ospedale S. Martino di Genova Centro di Immunoematologia e dei Trapianti, Policlinico di Milano per gli studi trapiantologici Centro della Calcolosi della Clinica Urologica dell’Università di Genova Gruppo Europeo di Studio sull’Insufficienza Renale Cronica (coordinato dal Prof. F. Schaefer dell’Università di Heidelberg) - 286 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Consorzio per lo Studio delle Malattie Renali Cistiche (Osp. S. Raffaele Milano, Università di Trieste e Verona) Studio sulla Sclerosi Focale - Cattedra di Medicina Clinica dell’Università di Trieste Cattedra di Nefrologia dell’Università di Pavia per lo studio della nefropatia a depositi di IgA Laboratorio di Immunologia, Dipartimento di Pediatria Ospedale S. Matteo, Pavia per lo Studio della Terapia Cellulare Adottiva sui Trapiantati Servizio di Virologia, Ospedale Careggi, Firenze, per lo Studio dell’Infezione da BKV nel Trapiantato Dipartimento Nefrologia, Huddinge University Hospital, Karolinska Institut, Stoccolma, per lo studio dello stato nutrizionale nell’insufficienza renale cronica Department of Medical Informatics, Academic Medical Center, University of Amsterdam, The Nederlands, per l’epidemiologia dell’insufficienza renale terminale Divisione di Dialisi Infantile, ICP Milano, Nefrologia Clinica Pediatrica di Padova, Nefrologia Osp. Regina Margherita di Torino, Nefrologia Osp. Bambino Gesù di Roma, Nefrologia Osp. Giovanni XXIII di Bari, per le problematiche del trattamento dialitico nell’infanzia. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 287 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 LABORATORIO DI FISIOPATOLOGIA DELL’UREMIA Aggregato alla U.O. di Nefrologia Incarico Struttura Semplice Gian Marco Ghiggeri tel.: cell 347 5396090 - segreteria 010 5636 275 e-mail: [email protected] STAFF Roberta Bertelli Giovanni Candiano Alba Maria Carrea Armando Di Donato Referente assicurazione qualità: Giovanni Candiano tel.: 010 5636 419 LINEE DI RICERCA Meccanismi umorali delle glomerulonefriti proteinuriche. Caratterizzazione di fattori circolanti con attività permeabilizzante nella glomerulosclerosi focale ed inibitori. Meccanismi cellulari del danno del podocita renale. Identificazione di nuovi “target” e attivazione del messaggio intracellulare. Meccanismi di autoimmunità. Mappatura ed identificazioni di nuovi geni responsabili di nefropatie ereditarie quali Glomerulosclerosi Focale, Nefropatia a depositi di IgA e malformazioni da CAKUT (Congenital Anomalies Kidney Urinary Tract). Studi di “Genome Wide” su nuclei familiari giunti all’osservazione presso l’Istituto ed altri centri italiani. Genetica delle fibrosi renali e delle malattie cistiche- non policistiche. Studi di Genomica funzionale dei geni responsabili e possibili implicazioni in altre nefropatie. Sviluppo di nuove metodologie per l’analisi delle interazioni proteina- proteina e identificazione di nuovi complessi. Proteomica delle componenti seriche ed urinarie in corso di malattie renali ed applicazione ai sistemi di depurazione dialitica. Proteomica dei secreti bronchiali nella fibrosi cistica e nell’asma bronchiale. PRINCIPALI COLLABORAZIONI Mappatura di nuovi loci genici ed identificazioni nuovi geni nella Glomerulosclerosi Focale: - Lab. Genetics of Renal Disease, Columbia University, NewYork, USA - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia PODONET - Heidelberg - Roma - Bergamo - Parigi ESCAPE - Heidelberg Genetica della nefropatia a depositi di IgA e malformazioni da CAKUT: - Lab. Genetics of Renal Disease, Columbia University, New York, USA - 288 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 Consorzio sulla genetica e patogenesi della Malattia Cistica della Midollare renale. - Dulbecco Telethon Institute, HSR Milano - Human Molecular Genetics Unit, DIBIT- San Raffaele, Milano - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia Glomerulosclerosi Focale sporadica: Genetica e Patogenesi - Cattedra di Nefrologia, Università di Trieste - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia - University of California, San Francisco, USA Lipoproteine e patogenesi della proteinuria: - Ospedale San Carlo, Milano - Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia Meccanismi di autoimmunità nella glomerulonefrite membranosa - Dipartimento di Clinica Medica e Nefrologia, Università di Parma Gruppo di studio sui secreti bronchiali nella fibrosi cistica. - Laboratorio di Genetica Molecolare, Istituto Giannina Gaslini Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 289 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PEDIATRIA II – REUMATOLOGIA DIRETTORE Alberto Martini telefono: 010 5636 386 e-mail: [email protected] STAFF Antonella Buoncompagni : I.A.S. La qualità di vita nelle malattie reumatiche Maja Di Rocco : U.O.S. Malattie rare Marco Gattorno : I.A.S. Malattie autoinfiammatorie Anna Loy Paolo Picco Angelo Ravelli : U.O.S. Reumatologia intervenzionistica Nicolino Ruperto : I.A.S. Studi clinici controllati Stefania Viola Referente assicurazione qualità: Antonella Buoncompagni telefono: 010 5636396 ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA L’Unità Operativa di Reumatologia ha ricevuto dall’EULAR (European league against rheumatisms), la Società Europea di Reumatologia, l’accreditamento a Centro di Eccellenza in Reumatologia (anni 2008- 2013) Oltre ad essere l’unico centro di eccellenza in reumatologia riconosciuto dall’EULAR in Italia è anche l’unico centro di eccellenza in Europa per quanto riguarda la reumatologia pediatrica. L’attività assistenziale si caratterizza per la diagnosi e la cura delle malattie reumatiche (artrite idiopatica giovanile, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, sclerodermia, vasculiti ecc.), delle febbri ricorrenti su base genetica e di altre malattie autoinfiammatorie (febbre familiare mediterranea, S. da iperIgD, TRAPS, CINCA ecc.). Quest’ultima attività si avvale della collaborazione del laboratorio di genetica molecolare dell’Istituto. Viene inoltre svolta una intensa attività di ricerca che,assieme a quella assistenziale, fa della Pediatria II uno dei principali centri di reumatologia pediatrica a livello mondiale L’Unità Operativa è anche sede della direzione di PRINTO (Pediatric Rheumatology International Trial Organization), la più vasta rete internazionale per la sperimentazione di nuove terapie nelle malattie reumatiche del bambino. Comprende tutti i centri di reumatologia pediatrica europei oltre a numerosi centri di altre nazioni (per un totale di 50 Paesi rappresentati). PRINTO ha anche messo a punto un sito web informativo per le famiglie di bambini affetti da malattie reumatiche consultabile all’indirizzo: www.printo.it/pediatricrheumatology Afferente alla Pediatria II è il Laboratorio di Immunologia delle Malattie Reumatiche che si occupa di studiare le cause delle malattie reumatiche ed autoinfiammatorie del bambino. Presso la Pediatria II ha sede l’Associazione per le Malattie Reumatiche infantili (AMRI) (www.amri.it), associazione di volontariato che opera in favore dei bambini affetti da tali patologie All’Unita’ Operativa Semplice di Malattie Rare fanno riferimento i pazienti con malattie metaboliche, in particolare malattie lisosomiali e difetti del metabolismo dei - 290 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 carboidrati (glicogenosi, difetti del metabolismo di fruttosio e galattosio). L’attivita’ assistenziale si esplica relativamente alla diagnosi ed al trattamento di queste malattie (terapia enzimatica sostitutiva, terapia con inibitori del substrato). L’UOS e’ inoltre coinvolta in trials terapeutici sperimentali , nazionali ed internazionali , relativamente alle nuove terapie per le malattie lisosomiali ed in progetti di ricerca inerenti le malattie metaboliche Viene inoltre seguita altra patologia genetica rara (ritardi mentali di causa genetica, altre malattie neurogenetiche ,displasie scheletriche). L’UOS collabora con la Direzione Sanitaria al coordinamento del gruppo multispecialistico delle malattie rare dell’Istituto Gaslini per l’approccio coordinato ai pazienti con malattie rare e compromissione multiorgano e con l’agenzia Sanitaria Regionale Ligure per la rete ligure delle malattie rare. LINEE DI RICERCA - Coordinazione di studi clinici controllati e di registri di malattia nelle malattie reumatiche ed autoinfiammatorie Identificazione di nuove terapie per le malattie reumatiche Definizione di nuovi parametri per la valutazione delle malattie reumatiche Patogenesi delle malattie reumatiche e delle malattie autoinfiammatorie monogeniche Protocolli terapeutici nelle malattie da accumulo e nelle displasie scheletriche PRINCIPALI COLLABORAZIONI - Department of Medicine, University of Arizona, Tucson, USA Children’s Hospital, Cincinnati, Ohio, USA Children’s Hospital, Utrecht, Olanda. Institute for Research in Biomedicine, Bellinzona, Svizzera National Institute of Arthritis and Muscoloskeletal and Skin Disease (NIH–Bethesda USA) Oltre 200 Centri in 50 Paesi facenti capo a PRINTO Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 291 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PEDIATRIA III - GASTROENTEROLOGIA DIRETTORE Arrigo Barabino ff Tel.: 010 5636350 Segreteria e-mail: [email protected] STAFF Angela Calvi : I.P. Gastroenterologia ambulatoriale e celiachia Emanuela Castellano : I.P. Celiachia ed epatologia non infettiva Paolo Gandullia : I.A.S. Endoscopia digestiva intervenzionale Lia Giovannini : I.P. Day Hospital gastroenterologico Silvia Vignola : I.P. Genetica delle malattie gastrointestinali e nutrizione clinica Referente assicurazione qualità: Angela Calvi telefono: 010 5636350 Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Monica Franzi telefono: 010 5636350 ATTIVITÀ CLINICA L'attività assistenziale è organizzata in reparto di degenza, Day Hospital, ambulatorio, consulenze interne ed esterne (seconde opinioni) e servizio di endoscopia digestiva. L’attività clinica riguarda tutta la patologia gastrointestinale del bambino (ordinaria e superspecialistica) con particolare riferimento a: 1. Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) 2. Malattia celiaca (l’UO è Centro di riferimento regionale per la Celiachia) 3. Insufficienza intestinale cronica benigna da diarree croniche intrattabili dell’infanzia, intestino corto e pseudo- ostruzioni intestinali croniche 4. Gestione del pre- trapianto intestinale 5. Nutrizione clinica (enterale e parenterale in degenza e domiciliare) 6. Disordini motilistici intestinali 7. Intolleranza ai carboidrati 8. Patologia gastrointestinale da allergia alimentare 9. Malattia peptica 10. Epatologia malformativa ed autoimmune 11. Gestione del pre e post- trapianto epatico 12. Endoscopia digestiva diagnostica ed operativa: gastroscopia e pancolonscopia con ileoscopia retrograda, dilatazione di stenosi esofagee e coliche con eventuale applicazione di stent, polipectomia, tamponamento di emorragie, estrazione di corpi estranei, legatura e sclerosi di varici esofagee, applicazione di gastrostomie per via endoscopica (PEG). 13. Gestione della nutrizione clinica del paziente neuroleso (in collaborazione con l’UO di Chirurgia dell’Istituto La diagnostica specialistica comprende: • pHmetria/impedenzometria esofago- gastrica • breath test (all'urea marcata per l’infezione da Helicobacter pylori e all’H2 per l’intolleranza ai carboidrati) • test di funzionalità intestinale - 292 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini • • • • Relazione Clinico – Scientifica 2008 diagnostica per immagini (tradizionale, ecografia, TAC spirale, Risonanza Magnetica effettuata dall’UO di Radiologia dell’Istituto) scintigrafia (effettuata dalle Medicine Nucleari dell’Ospedale Galliera e Villa Scassi- Sampierdarena), enteroscopia con videocapsula (effettuata dall’UO di Gastroenterologia dell’Ospedale Galliera) Gli interventi terapeutici riguardano la terapia medica, la nutrizione clinica artificiale, diete selettive e, in casi specifici, la terapia chirurgica digestiva effettuata dalla U.O.di Chirurgia dell'Istituto. LINEE DI RICERCA L’attività dell’ UO si è concentrata negli ultimi tempi nei seguenti settori • diagnosi e terapia delle malattie infiammatorie croniche intestinali • diagnosi e gestione dell’insufficienza intestinale cronica benigna • percorso diagnostico terapeutico della malattia celiaca • endoscopia operativa • terapia nutrizionale I medici dell’UO partecipano alla stesura di protocolli diagnostici e terapeutici e a ricerche multicentriche nell’ambito della Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) PRINCIPALI COLLABORAZIONI esterne Centro Trapianti dell'Ospedale S. Martino Genova Centro Trapianti di Bergamo Clinica Pediatrica di Pisa UO di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedali Galliera Genova UO di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale di Imperia Clinica Pediatrica di Trieste (Istituto Burlo Garofolo) Hôpital des Enfantes Malades Necker di Parigi Royal Free Hospital di Londra Institute of Child Health, Londra Jackson Memorial Hospital di Miami ISMETT –Palermo Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 293 - Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico-Scientifica 2008 PNEUMOLOGIA DIRETTORE Giovanni Arturo Rossi tel.: 010 5636 548 e-mail: [email protected] STAFF Elena Battistini : I.A.S. Allergologia respiratoria Donata Girosi Oliviero Sacco : I.A.S. Endoscopia respiratoria Maria Angela Tosca Referente assicurazione qualità: Elena Battistini telefono: 010 5636 547 e-mail: [email protected] Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità: Lorella Santato telefono: 010 5636 334 e-mail: [email protected] Centro Malattie Allergiche Coordinatore: Giovanni Arturo Rossi ATTIVITA’ CLINICA Comprende i seguenti settori: a) pneumologia; b) allergologia; c) fisiopatologia respiratoria; d) endoscopia. Pneumologia: 1) Prevenzione, diagnosi e cura di: a) malattie della trachea, dei bronchi, del polmone, della pleura e delle strutture toraciche; b) complicanze a carico dell'apparato respiratorio in corso di patologie di altri organi e apparati; c) malattie broncopolmonari da deficit dei meccanismi di difesa o da malformazioni congenite o acquisite. 2) Validazione di strategie terapeutiche combinate farmacologiche e/o chirurgiche e/o fisiochinesiterapiche per le patologie acute e croniche dell’apparato respiratorio. Allergologia: Prevenzione, diagnosi e cura delle manifestazioni respiratorie dell’allergia. Validazione di strategie terapeutiche di breve, media e lunga durata. Validazione di tecniche innovative per la diagnostica di allergie Fisiopatologia Respiratoria: 1) Valutazione della funzionalità respiratoria a riposo, dopo sforzo o dopo inalazione di sostanze ad azione broncodilatatrice o broncocostrittice; 2) Valutazione non invasiva degli indici di infiammazione delle vie aeree [livelli espiratori di ossido nitrico (FENO), cellule infiammatorie nell’espettorato indotto] Endoscopia: - 294 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche Istituto Giannina Gaslini Relazione Clinico – Scientifica 2008 1) Fibroscopia delle vie aeree (laringe, trachea, bronchi). 2) Localizzazione ed estrazione di corpi estranei. 3) Lavaggio broncoalveolare e biopsie bronchiali. Registri Malattie Rare Centro di Riferimento Regionale per i soggetti con Discinesia Ciliare Primaria e Sindrome di Kartagener. LINEE DI RICERCA Comprende le seguenti LINEE DI RICERCA clinica e di laboratorio: Ricerca clinica: Valutazione dei meccanismi di difesa broncopolmonari nelle infezioni e nelle manifestazioni allergiche dell'apparato respiratorio. Ricerche epidemiologiche sul ruolo di fattori genetici ed ambientali nella predisposizione, sviluppo e severità di malattie respiratorie e sulla progressione del danno funzionale nelle malattie croniche dell’apparato respiratorio. Identificazione e validazione di test diagnostici innovativi nelle malattie respiratorie ed allergologiche acute e croniche. Ricerche farmacologiche atte a valutare l’efficacia e la tollerabilità di farmaci utilizzati o da utilizzare in età pediatrica nelle patologie acute e croniche del apparato respiratorio. Ricerca di laboratorio: Caratterizzazione delle cellule strutturali dell’apparato respiratorio Studio dei meccanismi immunologici coinvolti nella difesa verso le infezioni e nella sensibilizzazione allergica Valutazione a livello molecolare dell’attività di farmaci utilizzati o utilizzabili nelle patologie acute e croniche dell’ apparato respiratorio. Valutazione del danno del fumo di sigaretta sull’espressione delle giunzioni strette (tight junctions) in cellule epiteliali di origine bronchiale normali e tumorali attraverso i meccanismi di attivazione Purificazione e caratterizzazione morfologica e funzionale delle “mesenchymal stem cells” presenti nell’apparato respiratorio COLLABORAZIONI Nazionali: - Leonardo Maria Fabbri, Cattedra di Pneumologia, Università di Modena. Neurochinine, infiammazione e remodeling parenchimale nell’asma bronchiale. - Fabio LM Ricciardolo, Clinica Malattie Apparato Respiratorio, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Università di Torino, Orbassano (To). Ruolo di alcuni marcatori bioumorali coinvolti nella patogenesi dell’asma - Bruno Balbi, Laboratorio di Citoimmunopatologia Apparato Cardio Respiratorio, Fondazione S. Maugeri,Veruno (NO). Caratterizzazione della flogosi bronchiale in pazienti con diverso grado di ostruzione delle vie aeree. - Silvio De Flora, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova. Ruolo del fumo di sigaretta nel danno funzionale all’epitelio bronchiale - Cesare Usai, Istituto di Biofisica, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Genova. Processi di membrana coinvolti nella comunicazione intraed intercellulare delle cellule strutturali dell’apparato respiratorio in risposta ad agenti proinfiammatori. - Franca Rusconi, UO Epidemiologia, AOU Meyer, Firenze e Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, Firenze. Effetti dell’inquinamento da fumo di sigaretta (pre e post- natale) sulla salute respiratoria del bambino. Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche - 295 - Istituto Giannina Gaslini - Relazione Clinico-Scientifica 2008 Giacomo Faldella, Istituto di Pediatria Preventiva e Neonatologia, Ospedale S. Orsola- Malpighi, Bologna. Studio longitudinale sugli effetti della profilassi conpalivizumab sulla riospedalizzazione per infezioni respiratorie in bambini prematuri. Internazionali: - Bruno Azzarone, Unitè INSERM U524, Hopital Paul Brousse, Villejuif, Parigi, Francia. Modulazione delle attività biologiche di fibroblasti broncopolmonari umani. - Peter Le Souef, Institute for Child Health Research, University of Western Australia, Perth, Western Australia. Origine e suscettibilità genetica a malattie infiammatorie ed allergiche in popolazioni etnicamente differenti. - Peter J. Sterk, Lung Function Lab., Department of Pneumology, University of Leiden, Leiden, Paesi Bassi. Risposte infiammatorie bronchiali dopo esposizione all’allergene in asmatici atopici. - Dirkje S. Postma, Pulmonary Medicine and Tuberculosis, University Medical Center Groningen, Groningen, Paesi Bassi. Caratterizzazione dei fattori pro angiogenetici coinvolti nel “remodeling” vascolare in pazienti con asma bronchiale. - 296 - Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche