Foglio n. 405 - Parrocchia Sant`Angela Merici
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Foglio n. 405 - Parrocchia Sant`Angela Merici
Novembre 2011 C arissimi/e i sacerdoti della Parrocchia hanno appena iniziato la visita annuale alle vostre famiglie. Sia l’occasione per mettere la nostra vita nelle mani di Dio ed aprire il nostro cuore alla sua benedizione. La visita alle famiglie di quest’anno pastorale 2011-2012 è, inoltre, l’occasione privilegiata per trasmettere a tutti voi l’invito ad incamminarci attivamente verso l’Incontro Mondiale delle Famiglie, che, come sapete, avrà luogo a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012 e che si concluderà con la presenza del Papa Benedetto XVI°. Uno dei tratti più rilevanti di questo avvenimento “è il suo proporsi come ‘Incontro’ tra e per le famiglie provenienti da tutto il mondo”. Disporsi alla sorpresa dell’incontro nell’accoglienza delle famiglie è uno degli inviti che ci viene indirizzato dal Cardinale Arcivescovo e dal Consiglio Episcopale Milanese. Dice il nostro Arcivescovo: ”L’Incontro Mondiale ci chiama a riscoprire più profondamente la bellezza, la bontà e la verità della Famiglia”(cf Lettera ai fedeli della Chiesa Ambrosiana). Il tema dell’Incontro Mondiale è:”La Famiglia: il lavoro e la festa”. Tema che ci farà riflettere su come costruire le nostre famiglie sull’amore, edificando il mondo mediante il lavoro, santificando e umanizzando il tempo. “L’amore coniugale, il lavoro, il riposo(la festa) appartengono alla comune, positiva esperienza dell’umanità e al tempo stesso ci richiamano alla condizione difficile di quanti soffrono per la mancanza di un vero contesto familiare, di un lavoro, di condizioni di vita accettabili. La Comunità cristiana deve sentirsi chiamata ad un surplus di attenzione per queste situazioni di difficoltà”(cf Linee pastorali diocesane del Consiglio Episcopale Milanese). A questo proposito vi saranno fatte conoscere man mano le proposte concrete che sia la Diocesi sia la Commissione Famiglia della Parrocchia elaboreranno. Stiamo iniziando un nuovo anno della Chiesa con l’entrata nel tempo liturgico dell’Avvento. Due sono gli atteggiamenti che la Liturgia ci suggerisce: l’attesa e la vigilanza perché Dio viene. Vegliare è avere occhi che scoprano la presenza nascosta ma reale di Dio nella nostra vita e nella nostra vita di famiglia. Attendere è avere un cuore da innamorati che aspetta il momento dell’incontro con il Dio che viene continuamente nella Parola, nell’Eucaristia e nell’altro, soprattutto l’altro delle nostre famiglie. Per me e per voi chiedo all’Amore un cuore amante, attento e vigile ad accoglierlo. L’accoglienza delle famiglie che verranno a partecipare a “Milano 2012” ne sia un segno e una testimonianza. p. Vittorio ATTUALITÀ I leader religiosi del mondo pregano per la pace ad Assisi Apprezzamento unanime per l'iniziativa promossa dal Papa ASSISI, giovedì, 27 ottobre 2011 (ZENIT.org).- Tutti i leader religiosi che hanno partecipato questo giovedì alla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo promossa ad Assisi da Papa Benedetto XVI hanno lodato l'iniziativa e hanno rimarcato nei loro interventi l'importanza di pregare per la pace e di dialogare. Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, ha affermato che il dialogo deve portare a "considerare l’altro come soggetto di relazione e non più come oggetto d’indifferenza”, “perché è dall’indifferenza che nasce l’odio, è dall’indifferenza che nasce il conflitto, è dall’indifferenza che nasce la violenza". "Contro questi mali, solo il dialogo è una soluzione percorribile e a lungo termine”, ha osservato, ricordando che “non viviamo unicamente gli uni contro gli altri, o gli uni accanto agli altri,ma piuttosto gli uni insieme agli altri, in uno spirito di pace, di solidarietà e di fraternità". Nell'incontro di Assisi, ha spiegato, "non si tratta, come alcuni insinuano, di fare del dialogo interreligioso, o un dialogo ecumenico, in una prospettiva sincretista". "Al contrario, la visione che noi lodiamo nel dialogo interreligioso possiede un senso tutto particolare, che deriva dalla capacità stessa delle religioni di investire il campo della società per promuovervi la pace". FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 2 "Dobbiamo opporci alla deformazione del messaggio delle religioni e dei loro simboli da parte degli autori di violenza", ha indicato. "I responsabili delle religioni devono farsi carico del processo di ristabilimento della pace". Questa responsabilità, ha segnalando, "non è semplicemente verbale", ma richiede "che siamo fedeli alla nostra fede, fedeli al disegno di Dio sul mondo, rispondendo a ciò che egli chiede". Il dottor Rowan Douglas Willams, Arcivescovo di Canterbury, guida della Chiesa anglicana, ha definito "un grande onore" il fatto di poter celebrare l’anniversario della prima Giornata di preghiera per la pace, promossa dal Beato Giovanni Paolo II. Una pace duratura, ha dichiarato, "inizia là dove noi vediamo il nostro prossimo come un altro noi stessi – e dunque iniziamo a comprendere perché e come dobbiamo amare il prossimo come noi stessi". I cristiani, ha specificato, riconoscono nel prossimo "non solo qualcuno che ha in sé l’immagine di Dio in virtù della creazione, ma qualcuno che ha in sé anche la possibilità di portare la somiglianza di Gesù Cristo in virtù della nuova creazione". Se è così, "non siamo estranei gli uni agli altri. E se non siamo estranei, dobbiamo prima o poi trovare il modo di concretizzare tale reciproco riconoscimento in relazioni di amicizia vere e durature". "Siamo qui oggi per dichiarare la nostra volontà – o piuttosto la nostra appassionata determinazione – a persuadere il nostro mondo che gli esseri umani non devono essere degli estranei, e che il riconoscimento è tanto possibile quanto necessario a motivo della nostra universale relazione con Dio". Il dottor Olav Fykse Tveit, Segretario Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, ha lodato l'incontro di Assisi sottolineando che "il mondo ha bisogno di incontri tra i capi delle comunità religiose", così come di "costruttori di pace a partire dalla fede". Le comunità di fede, a loro volta, "hanno bisogno di giovani portatori di cambiamento". "Un grande ostacolo ad una pace giusta è oggi rappresentato dall 'alto livello di disoccupazione tra i giovani in tutto il mondo", ha indicato. "Si ha la sensazione che stiamo mettendo in gioco il benessere e la felicità di una generazione. Abbiamo bisogno della visione e del coraggio dei giovani per i cambiamenti necessari". 3 PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI IN PREPARAZIONE ALL’INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE 2012 I paradossi delle politiche per la famiglia di Stefano Zamagni Un paradosso, tra i tanti, connota di sé la società italiana di questa fase storica. Mentre è ormai ampiamente diffusa la consapevolezza del ruolo decisivo che la famiglia svolge come soggetto sociale e come produttore di grandi esternalità positive a beneficio dell’intera società, non procede con pari consapevolezza la messa in cantiere di provvedimenti e di misure volti alla attuazione di una politica della famiglia in sostituzione delle inadeguate politiche per la famiglia. Detto in altro modo, non procedono allo stesso ritmo il riconoscimento da un lato e la valorizzazione dall’altro che la politica “deve” alla famiglia per la mole di funzioni sociali che nessuno Stato, nessun mercato, nessuna agenzia pubblica possono surrogare in modo equivalente. Ad onor del vero, il divario qui denunciato riguarda un po’ tutta l’Europa, anche se per l’Italia esso assume un’ampiezza particolarmente preoccupante. quelli che effettivamente nascono. Quanto a dire che la tanto sbandierata libertà di scelta dei coniugi non trova il modo di essere tradotta in pratica: una sorta di razionamento implicito nell’accesso alla generatività responsabile è all’opera nelle nostre società. Nei Trattati Europei non si fa parola di una qualche politica familiare europea, dato che l’intera materia viene lasciata agli Stati membri. Il che finisce col determinare discrasie di ogni tipo, dal momento che la vita delle famiglie europee risulta influenzata e deve fare i conti con non poche delle direttive comunitarie in aree quali la protezione sociale; i tempi di lavoro; l’eguaglianza di genere; la salute; l’educazione. In tutti questi ambiti, la famiglia diviene argomento di interesse europeo come destinataria, diretta o indiretta, di regolamenti e provvedimenti vari, ma invano l’osservatore attento troverebbe in tali documenti una qualche definizione di famiglia. Infatti, se si leggono con attenzione i documenti della strategia di Lisbona si scoprirà che, mentre si parla ad abundantiam di capitale umano, di capitale sociale, di coesione sociale, ecc. mai la famiglia in quanto tale viene chiamata in causa, come se quest’ultima non fosse – lo vedremo tra breve – uno dei più decisivi generatori dei primi. Ancora, l’Eurobarometro, nei suoi rapporti periodici, non perde occasione per indicare che c’è un divario crescente tra il numero di figli che gli europei desidererebbero mettere al mondo e Un paio di esempi possono servire ad illustrare la portata di tale schizofrenia. Nel gennaio 1999, il Parlamento Europeo approvò un circostanziato rapporto sulla protezione della famiglia e dei bambini (Rapporto Marie Therese Hermange) in cui si avanzavano raccomandazioni per il rispetto della libertà di scelta dei genitori in materia educativa; per le pari opportunità per uomini e donne; per andare oltre l’approccio puramente socio-economico fino ad allora dominante. Il rapporto è rimasto lettera morta. Nel marzo 2004, FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 4 sempre il Parlamento Europeo fece proprio il Rapporto Regina Bastos sull’urgenza di procedere verso la conciliazione tra famiglia e lavoro, richiamandosi agli obiettivi fissati nel summit di Barcellona del 2002: eliminazione degli ostacoli alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro entro il 2010; assicurazione dei servizi di cura ai bambini di età compresa tra i tre e i sei anni nella misura del 90% e dei nidi d’infanzia fino al 33% del fabbisogno; flessibilizzazione dei tempi di lavoro e altro ancora. Quasi nulla di tutto ciò si è trasformato in direttive di azione, anche se – va riconosciuto – nel giugno 2007 la Commissione Europea ha approvato un importante documento (Towards common principles of flexicurity) in cui si parla esplicitamente della famiglia e dei suoi compiti e anche se nel marzo 2008 si è arrivati finalmente alla “Revisione della strategia di Lisbona” in cui entra, in maniera esplicita, la questione familiare. E così via. Nel caso del nostro paese, questi ritardi e queste incongruenze risultano ulteriormente amplificati e accentuati rispetto a quanto accade altrove, come la Seconda Conferenza Nazionale della Famiglia del novembre 2010 a Milano ha puntualmente messo in luce. Non solamente, come si è visto nel capitolo 3, la spesa per i servizi alla famiglia è scandalosamente bassa. (Basti un dato: se l’UE destina alla famiglia l’8% circa della spesa sociale, l’Italia ne destina il 4,1%, corrispondente a poco più dell’1% del PIL). Quel che è più grave è che le modalità con cui vengono combinate tra loro le politiche che attribuiscono alla famiglia risorse di tempo (orari flessibili, congedi parentali), risorse economiche 5 (deduzioni e/o detrazioni; buoni per l’acquisto dei servizi di cura) e servizi di cura diretti sono tali da determinare spesso effetti perversi (1). È il “familismo di default” – come lo ha chiamato Chiara Saraceno (2) - quello che per lungo tempo ha caratterizzato l’impianto del welfare state italiano. Ad esempio, mai fino ad oggi è stata introdotta una prestazione universalistica per le famiglie con figli allo scopo di sostenerle economicamente. Lo strumento adottato – quello degli assegni familiari volti a compensare per via assicurativa i carichi familiari dei lavoratori dipendenti – essendo sottoposto alla prova dei mezzi non solamente non ha sortito l’effetto desiderato (sostegno al reddito della famiglia) data la sua esiguità, ma ha finito con lo scoraggiare il lavoro fuori casa delle donne. Non c’è allora da sorprendersi se il Rapporto 2008 del Global Gender Gap, promosso dal World Economic Forum, vede l’Italia in 84a posizione su 128 paesi per quanto riguarda la partecipazione femminile al mercato del lavoro (con una perdita di ben sette posizioni rispetto al Rapporto precedente). E non c’è da stupirsi se il “Primo Rapporto sulle politiche familiari” dell’OCSE (Parigi, 27 Aprile 2011) denuncia con forza la situazione italiana per il modo in cui vengono lasciate al loro destino le donne che cercano con fatica di conciliare i tempi di vita familiare con i tempi di vita lavorativa. Il rischio sarà – viene evidenziato – che i giovani che oggi hanno un’età compresa tra i venti e i trenta anni si vedranno nell’impossibilità pratica di generare figli, dopo essere stati “costretti” a posticipare tale desiderio a causa di un mercato del lavoro non amico della famiglia. PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI Occorre dunque essere avvertiti del fatto che l’Italia è un paese che, nonostante una certa retorica di maniera, continua a vedere la famiglia solamente come una delle voci di spesa del bilancio pubblico e non anche come risorsa strategica per la società. Del pari, si continua a considerare la famiglia come “variabile dipendente”: le grandi scelte a livello di assetto giuridicoistituzionale e di organizzazione produttiva vengono prese a partire dal presupposto – ovviamente non dichiarato – che debba essere la famiglia ad adeguarsi alle decisioni degli altri attori sociali. È solamente in tempi recenti che si è “scoperto” – si fa per dire – per un verso, che la famiglia è un soggetto attivo, dotato di una sua propria autonomia e non già un mero aggregatore di preferenze individuali (come la concezione individualista persiste nel far credere) e, per l’altro verso, che il benessere della famiglia è magna pars del benessere generale: non può esserci avanzamento duraturo sul fronte della felicità pubblica se non si migliorano le condizioni di vita delle famiglie. Una recente ed accurata indagine empirica (3) svela più e meglio di ogni considerazione teorica il significato pratico di tale paradosso. Indagando sull’impatto della grande crisi durante il triennio 2007-2009 sulla distribuzione dei redditi familiari di 21 paesi occidentali, gli Autori, dopo aver mostrato che la crisi non ha colpito questi paesi in modo omogeneo, ci informano che, mentre nella gran parte dei paesi considerati il reddito disponibile delle famiglie è aumentato pur in presenza di una diminuzione del PIL, in quattro paesi (Svizzera, Danimarca, Grecia, Italia) ciò non è accaduto. Le famiglie italiane hanno perso il 3,3% del reddito disponibile – l’Italia è ultima in tale poco invidiabile classifica - ; quelle francesi hanno guadagnato il 2,2%; le inglesi il 2,5%; le tedesche le 0,5%; le americane il 2,5%. E come v’era da attendersi, l’impatto negativo maggiore è stato sulle famiglie più giovani e con figli a carico. ECUMENISMO Anche a Milano nello spirito di Assisi Non capita spesso che i rappresentanti e i fedeli delle cinque grandi religioni del mondo si ritrovino a pregare, sotto le stesso tetto. Quando questo accade è come se avvenisse il miracolo della Storia: l’unità nella diversità. E così, domenica, 6 novembre 2011, le volte del porticato della Loggia dei Mercanti, nonostante l’incessante pioggia su Milano (e, purtroppo, sul resto dell’Italia), si sono trasformate in un cielo azzurro di pace e comunione. Il raggio di luce, squarciando il grigiore metropolitano, ha portato gioia e speranza, non solo per la nostra città, ma per tutto il mondo. La manifestazione di Dio è avvenuta attraverso il dialogo interreligioso e le parole pace, shalom, shanti, salaam, invocate coralmente “nello spirito di Assisi”, di cui si è da poco tenuto il 25° anniversario. FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 6 Organizzato dal Forum delle Religioni, questo incontro di preghiera ha visto l’alternarsi delle voci dei rappresentati delle cinque più importanti Comunità Religiose. L’importanza del dialogo reciproco e della collaborazione tra le religioni è alla base della costruzione di una vera cultura di pace nel mondo. Questa manifestazione, perciò, è stata un profondo momento di riflessione per ognuno dei presenti, cittadini e fedeli. Attorno al candelabro a sette braccia, posto al centro della Loggia dei Mercanti, l’ascolto delle varie preghiere delle diverse Comunità Religiose ha sollecitato quel sentimento di unione e vicinanza, che solo l’incontro pacifico delle nostre mani, unite nello scambio d’amore e di energie, può esprimere. Al termine del momento di preghiera, tutti i presenti hanno formato un lungo corteo che, dopo aver attraversato le vie principali del centro, si è recato a Palazzo Marino per l’incontro con le istituzioni. L’evento si è concluso con gli interventi: per i cristiani di monsignor Gianfranco Bottoni, responsabile per l'ecumenismo e il dialogo dell'arcidiocesi di Milano, per gli ebrei di Rav. Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano, per i buddisti, di Rosa Raja Myoen, monaca del monastero buddhista Zen Ensoji "Il Cerchio", per gli induisti Svamini Hamsananda, della monaca induista e vicepresidente dell'unione induisti italiana e per i musulmani di Muhammad Danova, responsabile per il dialogo interreligioso della Casa della Cultura islamica di Milano. È seguita la lettura dell’Appello redatto dal Forum delle Religioni, nel quale si esprime il comune impegno a valorizzare “l’apporto spirituale che ogni tradizione religiosa e culturale può offrire alla vita sociale della nostra città”. Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e la Vice Sindaco Maria Grazia Guidi hanno mostrato sincero interesse per questi contributi preziosissimi per la vita religiosa e non della nostra metropoli, auspicando, inoltre, un futuro di pace e dialogo interreligioso anche nel resto del mondo. Manuela Raganati (per la Commissione Ecumenismo e dialogo) 7 PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI CON INIZIO VENERDì 13 GENNAIO ALLE ORE 21,00 SI TERRANNO I CORSI DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO 2011 - 2012 I GRUPPI IN ORATORIO si incontrano: Gruppo ’99 venerdì ore 17,00 con Chiara, Ruggero, Filippo Gruppo ’98 venerdì ore 17,00 con Simona, Chiara, Marco Gruppo ’97 domenica ore 18,30 con Benedetta, Lucrezia, Michela, Daniele Gruppo ’96 giovedì 18,30 con Irene, Giuditta Gruppo ’95 lunedì ore 21,00 con Giulia, Johann, Roberto Gruppo ’94 martedì 21,00 con Anna, Chiara, Arlind CARITAS Presentato il 21° rapporto Caritas sull'immigrazione Gli immigrati tendono a restare, pagano le tasse e i figli vanno a scuola ROMA, giovedì, 27 ottobre 2011 (ZENIT.org).- Il 21° rapporto annuale Caritas sull’immigrazione è stato presentato questo giovedì al teatro Don Orione di Roma. Si tratta di oltre 500 pagine di dati che tranquillizzano sull'integrazione di quel 7% della popolazione che Benedetto XVI, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante, ha invitato ad avvicinare al Vangelo. Con il leitmotiv “Oltre la crisi insieme”, indica che gli immigranti sono cinque milioni, il 10% del totale dei lavoratori, e producono quasi il 20% del PIL, tendono a FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 rimanere, pagano le tasse, mandano i figli a scuola e prendono mutui. Il dossier è stato realizzato dalla Caritas Italiana assieme alla Fondazione Migrantes, alla Caritas di Roma, a organizzazioni internazionali, strutture pubbliche e mondo sociale. Dopo l'introduzione del direttore della Caritas, mons. Vittorio Nozza, i punti salienti del Rapporto sono stati indicati dal coordinatore del Dossier, Franco Pittau, dallo scrittore algerino Amara Lakhous, dal presidente della Caritas mons. Giuseppe 8 Merisi e dal Sindaco di Padova Flavio Zanonato. È stato proiettato anche un documentario dell’ufficio Stampa RaiNews che ha illustrato la problematica. quindi servono le persone per l’assistenza. Basti pensare che nel 2050 il 25% della popolazione italiana sarà over 65” ha detto Pittau. Franco Pittau ha indicato che il numero degli immigrati in Italia nell’ultimo anno non è aumentato, poiché anche se sono arrivati circa 600.000 immigrati altre 600.000 persone non comunitarie hanno perso il permesso di soggiorno. Di queste molte sono ritornate in patria, ma altre sono rimaste come irregolari. Sui timori che questo 7% di popolazione immigrata metta a rischio tradizione e religione, Pittau ha considerato che “bisogna considerarli come fratelli di altre religioni”. “Un problema serio - ha detto -, perché le leggi attuali hanno abbassato il ‘permesso di soggiorno in attesa di occupazionè da un anno a sei mesi, e in questo tempo non è sempre facile trovare un nuovo lavoro”. “Noi italiani - ha indicato Pittau - dobbiamo imparare a convivere con loro, come loro devono imparare a convivere con noi”. Parlando del futuro, ha ricordato che “i bimbi di origine straniera a scuola sono oltre 700.000, e ogni cinque neonati uno è di mamma straniera”. Le persone di altre religioni in Italia sono circa il 6% del totale della popolazione. Ci sono 2,5 milioni di cristiani non cattolici, 1,5 milioni di musulmani, 200.000 di di religioni orientali. Ma anche nelle carceri esiste l’immigrazione, “con un terzo della sua popolazione”. Un fatto importante, però, è che “oltre 600.000 cittadini stranieri si considerano italiani”. L’aumento dell’immigrazione in Italia dal 1990 ad oggi, dimostra il dossier, è stato esponenziale. Nel 1990 gli stranieri erano l’1% della popolazione, oggi sono il 7%. Nello stesso arco di tempo si è passati da 20.000 minori a circa un milione. Ma l’Italia è un Paese in cui “l’invecchiamento della popolazione continuerà, e 9 Punti di vista Il punto di vista degli immigrati è stato esposto dallo scrittore algerino Lakhous, ormai cittadino italiano, che ha raccontato la sua esperienza personale, come le difficoltà per avere e mantenere il permesso di soggiorno, ma anche la disumanità di alcune leggi come quelle del soccorso in mare, visto che marinai che aiutano i barconi rischiano di essere denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Mons. Giuseppe Merisi, Presidente della Caritas Italiana e Vescovo di Lodi, con un'esperienza di lavoro con gli immigrati a Milano, ha ricordato le recenti parole del Cardinale Angelo Bagnasco “sull’oscuramento della speranza collettiva” e che “l’immigrazione viene considerata come un danno in un Paese già in difficoltà”. “La Caritas ritiene che l’immigrazione non sia un appesantimento, ma un apporto”, ha spiegato, invitando alla “pedagogia dei fatti oltre ai contenuti per invitare i giovani a conoscere il Vangelo” e “ribadire l’impegno dei cristiani nella costruzione di una società solidale”. Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Delegato Anci per l’immigrazione, ha considerato che la Caritas “svolge un lavoro straordinario” perché “questo dossier non avrebbe un’alternativa negli enti pubblici”. PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI Ha anche lamentato che nei singoli comuni “si lavori di più sulla propaganda che su cose concrete e l’immigrazione sia vista come una leva per finalità politiche”, non risolvendo spesso i problemi per “non uccidere la gallina delle uova d’oro”. Zanonato ha poi denunciato l’ottica di vedere l’immigrazione come “solidarità verso popolazioni sfortunate e non come una risorsa”, ricordando situazioni come la pro- tezione dei richiedenti asilo e rifugiati e dei minori non accompagnati. “Il minore non viene espulso ma non basta questo”. Le seconde generazioni, ha concluso, si possono trasformare in una bomba a orologeria. Un ragazzo di origine straniera “se va al suo Paese natale non è visto come uno di là e gli danno dell’italiano, e se torna in Italia non ha i diritti dei suoi coetanei. Quanto può durare una situazione così?”. BANCO ALIMENTARE CARITAS LA GENEROSITÀ DEI FEDELI DELLA NOSTRA PARROCCHIA: 5.850,00 euro!!! Questa è la cifra donata dai fedeli dal 2 al 30 ottobre 2011 per aiutare il nostro Banco Alimentare Caritas! Grazie di cuore! Grazie infinite! Nonostante i momenti difficili della crisi in corso, sono stati raccolti 5.850,00 euro per aiutare il nostro banco alimentare Caritas. Una cifra importante, il 33% in più di quella dell’anno scorso! È aumentato il numero dei donatori e l’importo medio donato. Ma cosa sta accadendo? Il salmo 21 di domenica 30 ottobre diceva “loderanno il Signore quelli che lo cercano”. E nella nostra realtà forse si sta verificando proprio questo, perché cercare il nostro prossimo per capirlo ed aiutarlo è un modo bellissimo per cercare il Signore. A tutti coloro che hanno dimostrato la propria sensibilità nell’aiutare il banco alimentare rivolgiamo di nuovo un grazie di cuore. Grazie anche a chi ha donato omogeneizzati, vestiti per bambini, giocattoli, tanti concreti gesti d’amore per le famiglie che assistiamo. Grazie ancora, grazie a tutti, di cuore! il banco alimentare Caritas S. Angela Merici FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 10 MISSIONI Missione Maria consolatrice Africa: COSTA D'AVORIO - BLOLEQUIN - GUIGLO Il Continente africano coinvolge qualsiasi visitatore e lo attrae per i suoi contrasti: tramonti indescrivibili - grandiosità di vegetazione – città pullulanti di gente che si muove a piedi, con autovetture di grosse cilindrate ma con portiere fatiscenti, rattoppate con cartoni, con “minicar” gremiti fino all’impossibile e piccoli villaggi sperduti nelle foreste dove le condizioni di vita sono molto difficili e i rapporti sociali sono appesantiti da riti primitivi e per noi misteriosi. La Costa d’Avorio, dal 2001, in occasione delle elezione del Presidente, è piombata in una guerra civile con momenti di forte guerriglia fra ribelli e forze governative, pause di apparente tranquillità fino all’ultima grande rappresaglia del 2010-2011 a seguito della elezione del nuovo Presidente e della resistenza di quello uscente a cedergli il governo. Si sono create immediatamente due fazioni che hanno causato morti innumerevoli, villaggi incendiati, persone torturate, bruciate vive, donne violentate, bambini uccisi…. Nella zona forestale, teatro di vicende indescrivibili, stanno le nostre due Comunità di GUIGLO e BLOLEQUIN. In particolare quest’ultima ha subito uno scontro violento fra le due fazioni con distruzione di molte abitazioni a cui si è aggiunto uno sciacallaggio selvaggio. Numerosissimi i morti, una fossa comune di 800 persone è stata ritrovata a fine combattimento, oltre i morti, molte persone disperse in foresta e morte successivamente per malattia. A Blolequin, la Congregazione accoglieva 50 bambini orfani dalla precedente guerra del 2001. Nell’imminenza degli eventi di guerriglia scoppiati nel novembre 2010 i bambini sono stati accolti a Guiglo. Il trasferimento è stato provvidenziale perché la Missione di Blolequin è stata teatro di guerra e svuotata di ogni arredo, attrezzi di lavoro, motore elettrico, impianto della luce con asportazione dei fili, frigor, utensili di cucina, lettini dei bambini, autovettura, ecc. Sono rimasti i muri crivellati di colpi d’arma con le porte divelte. La guerriglia si è poi spostata su Guiglo e la Croce Rossa ha trasportato ancora i bambini a Man. In questi passaggi alcuni bambini sono deceduti, molti si sono ammalati e i più piccoli hanno dato segni di grande sofferenza. Siamo ancora in una fase transitoria e di apparente ripresa e a Blolequin è tutto da rifare. I nostri bimbi hanno bisogno di tutto… Ogni piccolo e modesto contributo è prezioso. La Comunità di Via Tullo Morgagni 15 ha allestito una piccola vendita missionaria per aiutarli. Anche tu puoi ridonare a loro un sorriso… Con riconoscenza. La responsabile 11 PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI MISSIONI MISSIONARIE A.L.I. (Assistenti, Laiche, Internazionali) Sono stata invitata da Padre Vittorio, il nostro Parroco e dalla Segreteria, a dare qualche notizia circa l’Opera di Evangelizzazione e Promozione Umana che viene svolta dalle A.L.I. Assistenti Laiche Internazionali in Indonesia , Sumatra e alle Isole Mentawai. Le A.L.I. sono in Indonesia dal 1954, su invito di Mons. Pasquale De Martino, Saveriano, amico del fondatore Don Giuseppe Brusadelli. Alle A.L.I. è affidata l’Opera Sanitaria, cura degli infermi, e a questo scopo nelle 5 sedi, (3 nelle Isole Mentawai e 2 a Sumatra), abbiamo dispensari bene attrezzati, aperti tutto l’anno. Le Sorelle che lavorano in quei paesi, con l’aiuto di personale femminile del posto, si alternano anche nella visita ai vari villaggi in collaborazione con i Padri Saveriani. Da qualche anno, dopo il Concilio, ci è stato richiesto anche un aiuto nella Pastorale e nella Catechesi. Pur essendo l’Indonesia il paese più islamico del mondo, la libertà religiosa è garantita dalla Costituzione del Paese. La nostra vita religiosa è rispettata e stimata anche dalle Autorità, così che abbiamo modo di dialogare e diffondere il messaggio Evangelico. Da qualche anno abbiamo aperto il Noviziato ed abbiamo, a tutt’oggi, 7 sorelle Professe e qualche Aspirante. Concludo con un paragrafo delle nostre Costituzioni: “L’Istituto A.L.I. risponde alla nuova situazione della donna che vuole servire il Signore secondo le esigenze dei tempi. Valorizzare nella vita femminile la personalità senza l’orgoglio, la costanza nell’ azione, la fedeltà agli impegni attraverso l’offerta della propria vita espressa nei tre voti: Castità, Povertà, Ubbidienza Suor Angela Sangiani N.B.: nel prossimo numero del Foglio Informativo, troverete un’intervista a Mons. Martinus sulla situazione dei cristiani in Indonesia. FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 12 POLISPORTIVA OR.PA.S. JUDO: un nuovo anno inizia Eccoci! Un altro anno sportivo è iniziato con tanto entusiasmo, tanti iscritti (quest’anno abbiamo un corso in più, cinque in tutto!) e un po’ di spazio anche per noi! Da quasi un anno siamo usciti dalla nostra “cripta” per condividere insieme a tutti gli atleti della Polisportiva la nostra passione per lo sport e, in particolare, per il judo: una disciplina che aiuta a crescere in amicizia, nel rispetto delle regole. Sono tante infatti quelle da conoscere e rispettare ed è difficile, spesso, parlare di judo con i termini appropriati: per questo motivo i nostri Maestri stanno preparando un “Dizionario del Judo” che verrà distribuito ai ragazzi nei prossimi giorni... e non sarà utile solo per loro, ma lo sarà soprattutto per quelle mamme che per esempio non sanno ancora la differenza tra Randori e Kata! Domenica scorsa si è svolta la prima gara della stagione sportiva di Randori (combattimento) nella palestra del Centro 13 Asteria di Milano e a questo proposito vi invitiamo a “curiosare” un po’ nel sito della Polisportiva Orpas, sezione Judo, dove troverete qualche articolo, i risultati delle gare, tante foto delle nostre dimostrazioni e dei nostri ritiri estivi. Insomma il nostro scopo (ormai si è capito, no?) è quello di farci conoscere e rendere note le nostre iniziative per chi voglia avvicinarsi al nostro sport o semplicemente voglia saperne solo un po’ di più. Riteniamo, per concludere, sia doveroso ringraziare il nostro M° Celso Mazzola il quale, insieme a Paola ed Emanuele, aiuta gli atleti in questo lungo cammino. Auguriamo un fantastico anno sportivo con tante soddisfazioni a tutti; un grazie al Presidente Luca il quale, ne siamo ormai sicuri, dedicherà sempre più spazio a questo meraviglioso sport e ai suoi atleti. Il gruppo del Judo PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI NUOVO CONSIGLIO PASTORALE PAROCCHIALE 2011-2015 MEMBRI ELETTI (12) E SCELTI DAL PARROCO (6) Mapelli Anna Grazioli Emanuele Gori Lucrezia Cavazzin Giovanni Merati Galeazzi Daniela Colli Lanzi Gabriele Casolla Colli Lanzi Silvia Del Gaudio Tuffi Ester Traverso Luca Bizzozzero Calvi Francesca Sorbini Maurizia Pilli Grazioli Maribra Chiovini Giorgio Sisto Maurizio Ortiz Cartagena Genara Ghilardi Daniela Bonato Roberto Gismondi Giuseppe MEMBRI DI DIRITTO p. Battaglia Vittorio (parroco) p. Ravizza Battista (vice parroco) p. Rota Guglielmo (vice parroco) Sr. Reppucci Patrizia (religiose) Galeazzi Giuliano (azione cattolica) Domenica 13 Novembre ore 11,30 presentazione alla comunità del nuovo consiglio. FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 14 SEGRETERIA DA QUESTO MESE IL FOGLIO INFORMATIVO PRESENTERÀ, DI VOLTA IN VOLTA, I GRUPPI E LE COMMISSIONI CHE OPERANO NEI DIVERSI AMBITI DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE. 1 - LA SEGRETERIA PARROCCHIALE Il primo contatto di quanti si rivolgono alla nostra parrocchia è con i volontari della segreteria, che hanno il compito di accogliere e di informare: si ascoltano le varie richieste cercando di risolverle o di indirizzarle a chi di competenza. La segreteria parrocchiale offre un servizio di coordinamento delle attività e delle iniziative della parrocchia ed è in grado di dare le indicazioni e le informazioni necessarie. Ad essa è riservato il compito dell’accoglienza di tutti coloro che vogliono attingere alla “fontana del villaggio”, come chiamava la parrocchia il papa giovanni XXIII. Proprio per la delicatezza del loro ruolo gli operatori collaborano con discrezione e riservatezza. 15 PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI Agenda della comunità BENEDIZIONE FAMIGLIE 2011 Mercoledì 9 novembre è iniziata la visita alle famiglie. Sarete avvisati per tempo dell’arrivo del sacerdote per la benedizione. Domenica 13 novembre Durante la S. Messa delle ore 11,30 presentazione alla Comunità del Nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. Lunedì 14 Novembre Alle ore 21,00 in oratorio incontro Gruppo Giovani Lunedì 14 Novembre Alle ore 21,00 incontro per i genitori dei bambini del IV° anno di Catechesi Giovedì 17 Novembre Alle ore 21,00 incontro per i genitori dei bambini del III° anno di Catechesi LECTIO DIVINA A partire dal 18 novembre, tutti i venerdì alle ore 16,30 Lectio Divina guidata da p. Vittorio e alle ore 21,00 Lectio Divina guidata da p. Alberto o da p. Antonio, sul Vangelo della domenica. Sabato 26 Novembre Alle ore 9,30 incontro dei Consigli Pastorali Parrocchiali del decanato, presso la parrocchia di S. Maria Goretti Mercoledì 30 Novembre Alle ore 21,00 incontro per i genitori dei bambini del I° anno di Catechesi FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 16 Centro di ascolto Ogni martedì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18 è attivo in parrocchia il Centro d’ascolto, dove le persone in difficoltà possono incontrare dei volontari che ascoltano i loro problemi e cercano di accompagnarle nella ricerca di soluzioni, offrendo loro aiuti concreti orientandole ai servizi e alle risorse del territorio. PER APPUNTAMENTO TELEFONANDO AL 02/690123315 INCONTRI PER LA TERZA ETÀ Novembre 2011 ore 15,00 Gioved’ 20 – Leggiamo insieme un interessante racconto Giovedì 27- Catechesi mensile con P. Battista “LA STRADA DI MARIA” ATTENZIONE!!! Tutti i martedì alle ore 15,00 (anziché alle 15,30) ci troviamo per passare qualche ora in compagnia per giocare a “BURRACO”. Si prega di essere puntuali! 17 PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI CENTRO CULTURALE PROGRAMMA NOVEMBRE/DICEMBRE 2011 VISITE CULTURALI: “CONOSCERE MILANO • Giovedì 24 novembre, ore 15,00, visita guidata dall’Arch. Torri alla zona della “BOVISA”: da polo chimico di Milano a Polo della Cultura. VISITE CULTURALI: “FUORI MILANO” • Mercoledì 30 novembre, ore 8,05 partenza dalla Stazione Centrale con treno “freccia bianca” per Venezia, arrivo alle ore 10,40. Ritorno a Milano per le ore 21,00 circa. Ritrovo al binario numero 8 alle ore 7,40 del 30/11. Eventuali ulteriori iscrizioni in lista d’attesa. MOSTRE • Mercoledì 16 novembre ore 8,30, partenza dal piazzale Farina per Pavia: visita guidata della mostra “DEGAS, LAUTREC, ZANDÒ “LE FOLIES DE MONTMARTRE” e al pomeriggio visita di LOMELLO. • Mercoledì 14 dicembre ore 17,00, Palazzo Reale di Milano,visita guidata alla Mostra di CEZANNE “LES ATELIERS DU MIDI”. Ritrovo all’ingresso della mostra. TEATRO INSIEME • Venerdì 25 Novembre ore 20,30 al Teatro Carcano spettacolo giallo di Agatha Christie “TRAPPOLA PER TOPI”. Prenotazioni entro il 16/11/2011 CORSI DI COMPUTER • Sono sempre aperte le iscrizioni ai vari corsi di computer. FOGLIOinfoRMATIVO - n. 405 - Novembre 2011 18 Nella comunità parrocchiale SONO ENTRATI Cecilia Digiuni - 13/11/2011 Giulia Baraldi - 13/11//2011 Giulio Sorrentino - 13/11/2011 Lucia Scarani - 13/11/2011 Mattia Casolla - 13/11/2011 Sophie Gaioni - 13/11/2011 SI SONO UNITI IN MATRIMONIO ABBIAMO ACCOMPAGNATO ALLA PASQUA ETERNA Pier Luigi Todisco - 07/10/2011 (anni 52) Mario Giulianelli - 09/10/2011 (anni 96) Carla Signorini - 22/10/2011 (anni 81) Giorgio Alessandro Luigi Paini - 29/10/2011 (anni 69) Direttore responsabile p. Vittorio Battaglia – Stampa Francesco Canale Un ringraziamento particolare a tutti coloro che collaborano con gli articoli, alla fascicolatura e alla diffusione del Foglio Informativo Trovate il Foglio Informativo anche su: www.americisss.it 19 PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI