per voi Sun Odyssey 349 Jeanneau

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per voi Sun Odyssey 349 Jeanneau
IMP SUN Odissey
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per voi Sun Odyssey 349 Jeanneau
Easy
sailing
La barca facile non solo nelle
manovre, ma anche nel raggiungere le
performance sottovela: questa è la crociera
secondo Jeanneau
di Niccolò Volpati
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A
vete mai sentito Giovanni Soldini raccontare le sue regate tra un oceano e l’altro? Se
la risposta è affermativa vi sarà capitato
d’imbattervi in un po’ di numeri. Quello che mi
impressionò di più, alcuni anni fa, fu 45. Soldini
spiegava che durante l’Around Alone, quindi un
giro del mondo in solitaria, nell’arco delle 24 ore
poteva capitare che facesse fino a 45 cambi di
vela. E tra una vela e l’altra doveva anche mangiare, dormire, tracciare una rotta e confrontarsi con
meteorologi e routier. Massimo rispetto e grande ammirazione, ma
non è quello che sogniamo, soprattutto se pensiamo alla crociera e alle vacanze dove le vele sono al massimo due, di solito arrotolate su un frullino oppure ammainate in una cosa che si chiama,
non a caso, lazy bag. Nessuno si sogna di cambiarle perché cambia il vento. Forse solo se si strappano. Forse. La gamma Sun
Odyssey di Jeanneau è, da sempre, sinonimo di crociera. Ma
cosa si può inventare ancora per rendere più confortevole la crociera? Tanto spazio a bordo, sia sopra, sia sottocoperta. Va bene,
questo lo abbiamo capito. Facilità di conduzione anche con equipaggio ridotto, e anche questo è un concetto assimilato. Piedi saildrive che ruotano su sé stessi per annullare l’effetto evolutivo dell’elica e manovrare in porto con gran facilità. E poi? Easy sailing,
la vela deve diventare facile. Ma cosa significa? Il termine è in uso
da almeno una decina d’anni e fino a oggi ha significato, per
esempio, fiocchi auto viranti e winch elettrici per drizze e scotte.
Insomma, si è trattato di automatizzare una serie di manovre. Il
S.O. 349 è la novità 2014 del cantiere francese e, a nostro giudizio, ha incrementato il concetto di easy sailing. Non solo perché,
come è molto in voga di questi tempi, c’è una randa senza paterazzo che vira quasi da sola, se si vuole c’è perfino un fiocco autovirante, i winch sono tutti vicini, forse troppo vicini, alle ruote del
timone, ma soprattutto perché è facile andare a vela. In che senso
è facile andare a vela? Le performance sottovela sono tutte molto
stabili. È facile raggiungere velocità più che dignitose per la crociera e per farlo non si devono fare 45 cambi vela come fa Soldini
in regata. Anche questa volta la barca l’abbiamo provata a Cannes e, bisogna ammetterlo, le condizioni erano ideali per veleggiare: vento tra i 15 e i 20 nodi e poca onda. Quello che ci ha colpito sono state le velocità che abbiamo raggiunto alle diverse andature. Circa sette nodi e mezzo di bolina, più di otto al traverso e
più o meno sette al lasco. Con il code 0, al lasco il Gps segnava
7,7 nodi con 17 di reale e 8 al traverso. Se calava un po’ il vento
bastava srotolare il code 0 e si manteneva l’andatura. Tutto molto
facile. Questo è, a nostro avviso, il concetto rinnovato di easy sailing. Non si tratta solo di semplificare la vita a bordo, ma anche e
Due le versioni disponibili:
con 2 o 3 cabine, entrambe
offerte come standard.
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L’ottimizzazione degli spazi si è ottenuta con le due ruote
del timone, l’assenza del paterazzo e la piattaforma di poppa
> basculante
. Da rivedere il sistema della scotta randa.
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Le prestazioni e la scheda
Velocità
max a motore
Velocità max
di bolina
Immersione m
Superficie
velica mq
Rapporto
lung./larg.
Costruttore Jeanneau, Les Herbiers, Francia
Importatore Jeanneau Italia, Via Giacomo Trevis 88, 00147 Roma,
8,1
7,6
1,49
55,3
3,01
Tel. 06.83087711, [email protected], www.jeanneau.it
Progetto Marc Lombard, Philippe Briand e Jeanneau Design
Scafo Lunghezza ft 10,34 m • lunghezza scafo 9,97 m • lunghezza
al galleggiamento 9,40 m • baglio massimo 3,44 m • dislocamento
a vuoto 5.350 kg • pescaggio 1,98/1,49 m • serbatoio acqua 206
litri • serbatoio carburante 130 litri • superficie vele standard 55,3 mq
• superficie vele performance 58,7 mq
Motore Yanmar 3YM20 da 21 cv (15,3 kW) con saildrive e pale
abbattibili • 4 tempi • regime di rotazione massimo 3600 giri/minuto
• cilindrata 0,854 litri • alesaggio per corsa 70x74 mm • 3 cilindri •
iniezione diretta • aspirazione naturale • alternatore 60 A • peso a
secco 120 kg
Misure panche pozzetto 170 cm (ciascuna) • quadrato pozzetto
198x170 cm • distanza tra le due ruote del timone 65 cm • piattaforma di poppa 167x70 cm • tavolo pozzetto 145x95 cm • larghezza
passavanti 31 cm • larghezza accesso sottocoperta 57 cm • altezza in dinette 190 cm • tavolo dinette 108x113 cm • divanetti lineari
dinette 201 cm (ciascuno) • cucina 101x140 cm – tavolo da carteggio 65x47 cm • altezza cabina di poppa 192 cm • cuccetta 200x140
cm • altezza bagno 184 cm – altezza cabina di prua 189 cm • cuccetta 200x135 cm
Certificazione CE cat. A per 6 persone • cat. B per 8 persone
Prezzo 77.400 Euro, Iva esclusa (versione base) 108.677 Euro, Iva
esclusa (versione prova)
Condizioni della prova
Località
Cannes
Persone a bordo
6
Gasolio
65 litri
Mare
mezzo metro d’onda
Vento variabile tra i 15 e 20 nodi
Cielo
sereno
Velocità in nodi a motore
Nodi
3
5
7
9
3,4
1.000
4,4
1.500
5,6
2.000
6,3
2.500
8,1
3.400
Giri/m
Prestazioni a vela
Angolo
Prestazioni a motore
Giri
nodi
dbA
(cabina di poppa)
1.000
1.500
2.000
2.500
3.400
3,4
4,4
5,6
6,3
8,1
63
67
69
73
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Direzione del vento
90°
8,2 nodi
45°
7,3
nodi
35°
7,6
nodi
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35°
45°
90°
90°
120°
120°
150°
120°
7,2
nodi
150°
6,8
nodi
>
andatura
nodi
vento reale
bolina stretta
bolina
traverso
traverso
lasco
lasco
granlasco
7,6
7,3
8,2
8,1 con code 0
7,2
7,7 con code 0
6,8
15,4
13,3
19,2
17
17,3
17
17,9
Commento tecnico sullo scafo
La coperta è realizzata con il sistema brevettato dal
cantiere. Si tratta di una lavorazione a iniezione denominata
“Prisma Process”. Lo scafo è stratificato in vetroresina monolitica,
gelcot ISO e “barriere coat” per la protezione anti osmosi. La
struttura a controstampo interno, con accesso madiere antitallonamento. Il controstampo è integrale con stratificazione
aggiuntiva dello scafo nei punti di attacco zavorra e sartiame. Tutta
la carpenteria viene lavorata con macchine tagliatrici digitali. Il
Sun Odyssey 349, come tutte le barche del cantiere francese,
rappresenta il giusto compromesso tra cura artigianale e avanzate
tecnologie costruttive che consentono dei livelli di precisione e
un’accuratezza nelle finiture diversamente difficile da ottenere.
soprattutto poter navigare a vele spiegate mantenendo velocità
adeguate senza grossi sforzi. La sensazione è stata piacevole perché se anche non ci si curava della posizione dei filetti del genoa
oppure se non si aumentava o riduceva la tela, il S.O. 349 proseguiva tranquillo per la sua strada con performance più che dignitose. Non siamo davanti a quelle barche da crociera di una volta
che sottovela erano dei “chiodi”, magari perché avevano 1000 litri
d’acqua, pesi incredibili e fazzoletti al posto delle vele per non
sacrificare lo spazio in coperta. Qui è tutto più razionale, senza
rinunciare al piacere di veleggiare a velocità sostenute. Lo stesso
si può dire per le prestazioni a motore. Con uno Yanmar da soli 21
cv, in grado di garantire rapidità nei trasferimenti, mettendo la prua
controvento e affondando la leva al massimo dei giri, abbiamo
superato addirittura gli otto nodi. Senza forzare così tanto, il propulsore è comunque capace di offrire ottime performance. La crociera moderna è anche questo: velocità nei trasferimenti, sia a vela,
sia a motore. Ottima anche l’insonorizzazione del vano motore
perché con il fonometro in mano nella cabina di poppa, e quindi
a pochi centimetri dal propulsore, i decibel variavano tra i 60 e i 70
a velocità di crociera e solo al massimo dei giri arrivavano a 78.
Quello che convince meno sono due scelte nell’allestimento dell’attrezzatura di coperta. I winch sono due e molto vicini alle due
>
Ottime
performance a
tutte le andature,
sia a
, sia
a motore.
vele
spiegate
Alcuni Optional
• Pack Performance 1.790 Euro con spi, genoa con rimandi in
pozzetto, dyneema running rigging, windex e winch aggiuntivi
• Electronic Pack 1.320 Euro con display multifunzione B&G,
sensore vento in testa d’albero, speedometro, ecoscandaglio
• rigging per spi 1.095 Euro • fiocco auto virante 760 Euro •
avvolgi randa con randa in dacron 750 Euro • lazy bag e lazy
jack 660 Euro • fiocco auto virante in Mylar Taffeta 780 Euro •
genoa 110% in Mylar Taffeta 1.180 Euro • code 0 con
avvolgitore 2.810 Euro • randa “Performance” in Mylar Taffeta
3.050 Euro • kit ormeggio 570 Euro • sprayhood 1.450 Euro •
bimini con luci a led 2.370 Euro • piattaforma di poppa
abbattibile 2.085 Euro • bracket per fuoribordo 164 Euro
• ruote timone in carbonio 1.370 • Euro microonde 382 Euro •
autopilota B&G 3.385 Euro • Vhf Simrad 695 Euro • router wifi con applicazione B&G 352 Euro • plotter multifunzione Zeus
di B&G 1.030 Euro • teak in pozzetto 1.090 Euro • teak lungo i
passavanti 5.990 Euro
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ruote in carbonio, così il timoniere, anche con equipaggio ridotto,
può manovrare facilmente. Forse però sono troppo vicine alle
ruote tanto che si rischia di lasciare le nocche sui raggi. Ci ha convinto poco anche il sistema della scotta di randa. Si tratta di una
vela parecchio allunata con un trasto sulla tuga e priva di paterazzo. La soluzione piace perché non ingombra in pozzetto. È diffusa, e quasi tutte le barche a vela di questa taglia, parliamo ovviamente dei modelli più recenti, adottano sistemi simili. Il problema
si presenta in caso di vento un po’ sostenuto, come è accaduto
durante il nostro test. Non era facile cazzare la scotta randa quando si naviga di bolina stretta e quindi si procede con una bella pancia vicino all’albero. Non a caso Jeanneau ha dichiarato che il
sistema della scotta randa sarà rivisto, proprio perché si fa fatica
a cazzare a ferro. Il resto della coperta è in linea con le tendenze
recenti. Non solo assenza di paterazzo, ma anche doppia
ruota e piattaforma di poppa abbattibile. Questo
è l’allestimento che consente di avere massima protezione quando si è in navigazione e il miglior accesso all’acqua
mentre si è alla fonda. I layout
degli interni sono due, entrambi standard: uno a tre cabine
e uno a due. Nel primo caso
quella di poppa si sdoppia,
mentre nel secondo si ha
un bagno di dimensioni
davvero generose. Si tratta
sempre di soluzioni ottime
per la crociera; possiamo
aggiungere che la versione a
tre cabine è più indicata per il
charter, quella a due ha una vocazione più “armatoriale”.
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Il diagramma polare
conferma la “stabilità” delle
prestazioni sottovela. Le
curve infatti, sembrano
disegnate con il compasso,
fatta eccezione per
l'andatura al lasco con oltre
25 nodi di vento. Nonostante
sia una barca a vela da
crociera il Sun Odyssey 349
raggiunge ottime velocità.