Guida alla scelta del monitor
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Guida alla scelta del monitor
TECNOLOGIA monitor a confronto Guida alla scelta del monitor I monitor LCD si evolvono più lentamente rispetto alle fotocamere, eppure negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante. Vediamo insieme qual’è lo stato dell’arte, a cosa badare nella scelta e, soprattutto, come spendere bene. >>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Sembra ieri quando relegavamo gli LCD ad un mercato non professionale, fatto di strumenti per l’ufficio e ambiti dove lo spazio è un fattore determinante nella scelta della attrezzatura. Oggi, nel 2012, le cose sono profondamente cambiate e se da un lato abbiamo compatte capaci delle prestazioni delle reflex di solo un decennio fa, in ambito monitor possiamo prendere atto della morte dei tubi catodici, oggi impossibili da trovare. Il cambiamento è di quelli epocali, soprattutto in vista delle novità che si annunciano con il primo schermo Super OLED di Samsung, da ben 55” (e dai TV ai monitor per computer il passo è breve…), o con i sempre più diffusi schermi 3D che si affiancano ai sistemi di rilevamento del movimento avvicinandoci al fantascientifico mondo di Minority Report dove Tom Cruise comanda il computer semplicemente muovendo le mani su un desktop virtuale. Naturalmente non siamo ancora a questi livelli, almeno in ambito commerciale, ma possiamo ormai considerare affermata la tecnologia LCD che in pochi anni ha permesso di ridurre ingombri e consumi, oltre 40 TUTTI FOTOGRAFI a quel tocco di design che rende più piacevole passare ore davanti al computer per tirare fuori il meglio dalle nostre fotografie. Già, perché sia fotografando con la pellicola o direttamente in digitale, oggi è praticamente impossibile non usare il computer per arrivare alla stampa finale, se non nei rarissimi casi di chi si rivolge agli stampatori professionali del bianconero. E per ottenere risultati di elevato livello è necessario che siano di ottimo livello le periferiche di input (fotocamera e scanner) e output (monitor e stampante), ancora prima che l’elaboratore. Il perché è semplice. La fotocamera e lo scanner forniscono la materia prima sulla quale lavorare, mentre il monitor e la stampante sono le periferiche che ci permettono di giudicare il nostro lavoro, con il computer che determina sostanzialmente solo la rapidità con la quale possiamo effettuare lo sviluppo delle nostre immagini. Il mercato offre decine di modelli simili tra loro e per ottimizzare il nostro investimento, dato che di questi tempi i nostri budget sono sempre più risicati, è importante valutare quale prodotto rappresenti il miglior compromesso tra qualità e costi, in funzione del livello della nostra attrezzatura, ma anche delle nostre capacità. In questo articolo vedremo quindi quali sono le tecnologie alla base dei moderni monitor LCD, come scegliere il monitor adatto alle nostre esigenze e, infine, un riassunto dei modelli più performanti da noi provati nelle due categorie entry-level e professionali, tralasciando ovviamente tutto quello che riguarda il mondo dei portatili, raramente equipaggiati con display degni di nota. Molte sono le tecnologie alla base dei moderni monitor, ma quelle che determinano la sua qualità riguardano principalmente il pannello LCD, la retroilluminazione e l’elettronica di supporto. Le tecnologie del pannello LCD Sebbene i produttori amino assegnare nomi particolari alle tecnologie impiegate, queste si possono ricondurre a poche grandi famiglie, ovvero TN (Twisted Nematic), VA (Vertical Alignment) e IPS (In Plane Switching). La famiglia VA si divide poi in MVA (P-MVA, S-MVA e A-MVA) e PVA (S-PVA) mentre la famiglia IPS è costituita da pannelli S-IPS, H-IPS, AS-IPS, ES-IPS e IPS-Pro. Se escludiamo la tecnologia TN, la meno indicata per le applicazioni fotografiche (ideale per i giochi per i bassi tempi di risposta e molto economica), la scelta dovrebbe indirizzarsi su pannelli VA, la tecnologia più recente, o sui professionali IPS ormai disponibili anche in monitor dai prezzi più abbordabili soprattutto grazie a LG, promotrice di questa tecnologia: sono tecnologie che consentono di realizzare monitor di buona qualità a prezzi contenuti. Gli aspetti da prendere in particolare considerazione sono la fedeltà cromatica generale e la sua costanza al variare dell’angolo di visione; se i pannelli TN non spiccano per una particolare fedeltà cromatica e soffrono di ampie fluttuazioni al variare dell’angolo di visione (piuttosto ristretto), con la tecnologia VA si ottiene una maggiore resistenza del pannello all’osservazione con ampi angoli di visione (tipici dei display più grandi), a patto di rimanere in asse con il pannello. Da questo punto di vista la tecnologia IPS è la migliore, in quanto garantisce una fedeltà cromatica pressoché perfetta anche con angoli di visione molto ampi e fuori asse, permettendo così una maggiore libertà di movimento al fotografo durante le lunghe ore di lavoro al computer. Ecco come si presenta una retroilluminazione a LED. Schema di un LCD TN a riflessione (senza retroilluminazione) ª 1. Filtro polarizzatore allineato sull’asse verticale per polarizzare la luce in ingresso. ª 2. Substrato di vetro con elettrodi ITO. Le forme di questi elettrodi determineranno quelle che appariranno quando il display è acceso. ª 3. Cristalli liquidi TN (Twisted Nematic). ª 4. Substrato di vetro con pellicola ad elettrodo comune (ITO). La retroilluminazione Molto importante è anche l’aspetto della retroilluminazione, ovvero la fonte di luce del display a cristalli liquidi che, al contrario degli OLED, non sono in grado di emettere luce ma solo di lasciarla passare o meno. Due, fondamentalmente, sono le tecnologie di retroilluminazione e a seconda di quella impiegata possono variare parametri fondamentali come dimensioni, consumi e contrasto. La soluzione tradizionale è quella delle lampade fluorescenti, collaudata e quindi ormai alla portata di qualsiasi produttore, ma afflitta da molti difetti: le lampade fluorescenti inquinano, consumano, sono ingombranti e pesanti, difficilmente illuminano in maniera uniforme lo schermo se non nei prodotti di fascia più elevata e, infine, possono essere accese o spente solo tutte insieme, e vedremo dopo perché questo è un difetto. Nonostante questi aspetti negativi, la retroilluminazione a lampade fluorescenti è ancora largamente impiegata anche nei monitor di fascia alta, anzi forse più in questi che nei pannelli low-cost che puntano sul design, naturalmente accoppiata a ª 5. Polarizzatore allineato sull’asse orizzontale per bloccare / filtrare la luce. Cortesia “ed g2s” ª 6. Superficie riflettente per rinviare la luce verso l’utilizzatore. In un LCD retroilluminato, questo strato viene sostituito con una sorgente di luce. Funzionamento di un elemento a “cristalli liquidi” trasmissivo: a sinistra il pixel/ schermo/segmento è spento e la luce (polarizzata) transita, mentre a destra, la rotazione dei “cristalli liquidi” dovuta all’applicazione di una differenza di potenziale impedisce il passaggio della luce. TUTTI FOTOGRAFI 41 TECNOLOGIA L’importanza della LUT Solitamente le schede video sono dotate di LUT a 8bit, ovvero capaci di contenere valori da 0 a 255 per ogni colore RGB. Modifiche a questi parametri riducono il numero di colori rappresentabili dalla scheda video (e quindi dal monitor): se si riscontra, ad esempio, un rosso troppo acceso, il software di calibrazione scriverà nella LUT della scheda video che per rappresentare il valore R=255 si dovrà generare un segnale, poniamo, pari a R=249. Dal momento che il numero massimo di colori rappresentabili dal sistema è dato dal prodotto dei singoli colori RGB, se passiamo da 256 x 256 x 256 = 16.777.216 (pari al numero di colori rappresentabili in sRGB) a 249 x 256 x 256 = 16.318.464 ci perdiamo per strada la bellezza di 458.752 colori. Se a ciò sommiamo il fatto che le correzioni possono essere ben più di una, è evidente come sia di primaria importanza toccare il minimo possibile la LUT attraverso una buona regolazione dei controlli esterni del monitor (luminosità e guadagno dei canali RGB, se presenti). LG IPS226: 219 (fonte test) HP ZR22w: 296 (fonte HP) Asus PA238Q: 298 (fonte test) Eizo S2243W: 612 (fonte Aproma) Nec PA241W: 1267 (fonte NEC) Eizo CG245W: 2450 (fonte Aproma) soluzioni che riescono a mitigare, se non ad eliminare, una buona parte dei difetti intrinseci a questa tecnologia. Il motivo di questa scelta è presto detto: nelle soluzioni più economiche si tratta di sfruttare una tecnologia semplice e collaudata, mentre in quelle di fascia alta l’illuminazione a lampade fluorescenti di tipo wide-gamut, ovvero capaci di riprodurre un ampio spettro cromatico, permette di offrire soluzioni performanti a costi relativamente contenuti. Una soluzione più moderna, che lentamente sta facendosi strada nel mercato grazie sostanzialmente alla sua capacità di superare gli aspetti negativi appena visti, è quella basata sui LED. Questi non sono altro che componenti elettronici (diodi) capaci di emettere luce, la cui tonalità può essere controllata. La retroilluminazione a LED è basata su una matrice di “lampadine” che permette di accendere e spegnere i singoli punti luce a seconda dell’immagine mostrata a monitor, determinando neri più profondi e quindi un contrasto, definito dinamico, decisamente elevato rispetto agli LCD. Grazie ad una disposizione capillare dei LED in alcune soluzioni, l’uniformità d’illuminazione è molto elevata. Inoltre con la realizzazione di sistemi a LED RGB, dove la matrice di punti luce non è costituita da LED bianchi ma da gruppi di LED rossi, verdi e blu, questa tecnologia 42 TUTTI FOTOGRAFI consente di raggiungere gamut (la capacità di riprodurre diversi colori) ancora più ampi. Ad ogni modo bisogna tenere distinti i concetti di gamut e profondità colore: se il gamut indica i massimi valori rappresentabili di rosso, verde e blu, la profondità colore (misurata in bit) determina in quanti livelli è possibile suddividere tali valori e, con la loro combinazione, quanti colori distinti è capace di mostrare il monitor. Se i pannelli TN raramente offrono 8 bit reali di profondità colore per sub pixel (24 bit totali), i pannelli VA e IPS sono quasi sempre a 8 bit reali e, tramite tecnologie come Frame Rate Control (alternare rapidamente due livelli di luminosità del pixel per fare in modo che l’occhio veda un livello intermedio in realtà inesistente), possono arrivare ad una profondità colore di 10 bit per sub pixel, ovvero 30 bit per pixel. Per queste prestazioni il monitor deve però essere supportato da software, hardware e sistema operativo adeguati. Da non trascurare infine il minore impatto ambientale determinato dai LED grazie all’impiego di materiali meno inquinanti, da display più sottili, leggeri e parchi nei consumi. L’elettronica di supporto E’ il terzo aspetto da considerare, soprattut- to oggi che la diffusione sempre maggiore dei display LCD anche per i televisori ne rende più economica la produzione. Se è possibile trovare display con retroilluminazione RGB LED e pannelli IPS, o comunque VA, a prezzi non molto elevati, difficilmente però troverete in questa fascia di mercato monitor con una elettronica di qualità; sono monitor che potremmo paragonare ad una macchina sportiva equipaggiata con gomme ricostruite. Insomma l’elettronica conta e se alcuni monitor offrono solo il minimo indispensabile, altri più professionali dispongono di circuiti raffinati, numerose opzioni di ingresso e uscita video, addirittura sonde integrate per la calibrazione automatica. Solo i migliori, naturalmente, dispongono di una LUT (Look-Up Table), la tabella di conversione dei valori RGB che consente al software di calibrazione di allineare la rappresentazione cromatica del monitor a quella prodotta dalla scheda video. Si tratta proprio di una tabella, con valori di conversione che, ad esempio nel caso di un rosso troppo acceso, dicono alla scheda video di produrre un segnale meno intenso di un valore “x” calcolato dallo strumento di calibrazione. Insomma, se la scelta migliore, appare scontato dirlo, ricade su pannelli professionali IPS, ora sapete che anche le solu- Eizo CG245W Il pannello ColorEdge CG245W è un prodotto altamente professionale dedicato alle applicazioni grafiche, dotato di una diagonale da 24,1” con risoluzione pari a 1920x1200 pixel in formato 16:10, tecnologia IPS e retroilluminazione a lampade fluorescenti wide gamut WCG-CCFL. Le dimensioni del monitor sono 566x553x256mm compreso il piedistallo che consente al monitor di spostarsi verticalmente di ben 157mm e di ruotare di 90° grazie alla funzione pivot. Il peso complessivo è di 10,1 kg. Assieme al pannello IPS il CG245W dispone di una tabella LUT 3D a 10 bit con trattamento interno dei dati a 16 bit, inoltre il software in dotazione Color Navigator permette la calibrazione hardware sui colori RGBCMY, bianco e nero e del Gamma mentre la correzione automatica del drift riduce le variazioni cromatiche dovute alla temperatura ambiente. Tutto ciò porta ad una riproduzione del 98% dello spazio colore AdobeRGB. Il contrasto dichiarato è pari a 850:1 per una luminosità di 270 cd/m2 con una velocità di risposta pari a 5 ms grigio su grigio. Segno di attenzione per la qualità, il monitor CG245W viene tarato in fabbrica per un Gamma 2.2 e un Delta E inferiore a 3, inoltre è dotato di colorimetro integrato che permette una calibrazione costante del monitor effettuabile anche ad un orario programmato. Completano la dotazione di questo monitor la palpebra paraluce con interno in vellutino, i due ingressi DVI-I, la porta Display Port, la VGA, l’interruttore hardware per lo spegnimento, lo hub Usb integrato e il foro Kensington Lock di sicurezza. GAMMA Con le impostazioni di fabbrica ed il profilo standard, il monitor in esame produce un Gamma medio pari a 2,15, prossimo al valore di 2,2 che usiamo come standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il Gamma medio a 120 cd/m2 è pari a 2,2. Eizo S2243W I pannelli della serie FlexScan di Eizo vengono in aiuto dei fotografi appassionati più attenti ai costi, garantendo una qualità di ottimo livello a prezzi decisamente abbordabili. Il pannello del FlexScan S2243W misura 22” in diagonale con una risoluzione pari a 1920x1200 pixel in formato 16:10, ed è realizzato in tecnologia S-PVA con retroilluminazione a lampade fluorescenti ad ampio gamut WCG-CCFL. Le dimensioni del monitor sono 511x521x208mm compreso il piedistallo a colonna con funzione pivot mentre il peso complessivo è di 9,6 kg. Il design del FlexScan S2243W è denominato SlimEdge, sobrio e professionale. Grazie alle lampade WCG-CCFL il pannello può considerarsi un Wide Gamut con capacità di riprodurre il 95% dello spazio AdobeRGB, inoltre è dotato di una LUT a 10 bit ed offre un contrasto statico dichiarato a 1200:1 per una luminosità di 350 cd/m2 con un tempo di risposta di 6 ms grigio su grigio. Il FlexScan S2243W dispone della tecnologia EcoView che compensa automaticamente la luminosità dello schermo in base ai livelli di luminosità dell’ambiente circostante, contribuendo così a ridurre il consumo energetico. Tale caratteristica ovviamente non è utile nel foto-ritocco dove, una volta calibrato il monitor, sarebbe bene non intervenire ulteriormente sui controlli. Completano la dotazione di questo monitor gli ingressi DVI-D, Display Port e VGA, l’interruttore hardware per lo spegnimento, lo hub Usb integrato e il foro Kensington Lock. per lo spegnimento, lo hub Usb integrato e il foro Kensington Lock. GAMMA Con le impostazioni di fabbrica ed il profilo standard, il monitor in esame produce un Gamma medio pari a 2,16, vicino dal valore di 2,2 che usiamo come standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il Gamma medio a 120 cd/m2 è pari a 2,22. GAMUT GAMUT Il produttore dichiara che questo monitor è capace di coprire il 97% dello spazio colore AdobeRGB, ed in effetti le nostre misurazioni mostrano una copertura pressoché completa di tale spazio con una marcata propensione ai rossi dove la copertura si spinge ben oltre i valori del triangolo AdobeRGB. Il produttore dichiara il monitor capace di coprire il 95% dello spazio colore AdobeRGB, ed in effetti le nostre misurazioni mostrano una copertura pressoché completa di tale spazio, fatta eccezione per i verdi più intensi. Nei rossi la copertura è superiore ai valori del triangolo AdobeRGB. TUTTI FOTOGRAFI 43 Nec PA241W Asus PA238Q NEC dichiara il MultiSync PA241W progettato per applicazioni grafiche professionali, ideale quindi per la fotografia digitale, il video editing, stampa e qualsiasi altra applicazione per la quale l’accuratezza cromatica sia fondamentale. Le caratteristiche di base vedono una diagonale pari a 24” con risoluzione di 1920x1200 pixel in formato 16:10 e retroilluminazione a lampade fluorescenti WCG-CCFL che rendono il PA241W un monitor wide gamut. Le dimensioni esterne sono pari a 556x328x228mm per 10,6 Kg di peso compreso il piedistallo regolabile dotato di funzione pivot. Il pannello è realizzato in tecnologia IPS a 10 bit e copre buona parte dello spazio colore Adobe RGB (98,1%), caratteristica che lo rende adatto all’ambito fotografico. Per poter sfruttare appieno i 10 bit del pannello è comunque necessario dotarsi di hardware, sistema operativo, applicazioni e driver capaci di lavorare a 10 bit per canale, collegando il monitor al computer tramite la moderna connessione DisplayPort. Il PA241W dispone inoltre di una LUT a 14 bit. I dati di targa vedono un contrasto statico di 1000:1 con una luminosità massima di 360 cd/m2 ed un tempo di risposta di 8ms grigio-grigio mentre dal punto di vista delle connessioni troviamo la moderna DisplayPort, una DVI-I e una DVI-D con HDCP, una obsoleta VGA mini D-Sub a 15 pin, tre uscite USB e ben due ingressi, selezionabili tramite le impostazioni del monitor. Il monitor Asus PA238Q punta al mercato delle periferiche professionali per arti grafiche e fotografia, senza tuttavia raggiungere i prezzi spesso fuori della portata degli appassionati dei marchi più noti del settore. Le caratteristiche di base prevedono un pannello IPS da 23” con una risoluzione Full HD pari a 1920x1080 pixel in formato 16:9 e retroilluminazione LED, garanzia di consumi e dimensioni contenuti: l’ago della bilancia si ferma a 5,5 Kg con dimensioni di 549x496x201mm compreso il piedistallo con funzione pivot. Come per altri modelli votati al professionista ma comunque economici, notiamo un certo viraggio verso il blu delle aree scure in prossimità delle zone periferiche. Tarato singolarmente in fabbrica per avere un DeltaE medio inferiore a 5, il PA238Q è coperto da garanzia Zero Bright Dot, per l’assenza di pixel difettosi, valida un anno. Il pannello è realizzato in tecnologia IPS ma comunque non è wide gamut ovvero si limita a coprire il 100% dello spazio colore sRGB. Dalla sua offre però la possibilità di regolare manualmente i livelli di sei colori, ovvero la classica terna RGB più Ciano, Magenta e Giallo, senza che le variazioni di livello su un colore influenzi gli altri, inoltre il monitor dispone di una LUT a 10 bit. Asus non dichiara il contrasto statico, ma quello dinamico raggiunge la soglia di 50.000.000:1 con una luminosità massima di 250 cd/m2 ed un tempo di risposta di 6 ms grigio-grigio. Dal punto di vista delle connessioni troviamo le moderne DisplayPort, HDMI, DVI-D, VGA (D-sub), l’uscita per le cuffie (nel caso di audio diffuso tramite DisplayPort o HDMI) e uno hub USB 2.0 con due porte. GAMMA Con le impostazioni di fabbrica ed i profili standard, il monitor produce un gamma medio pari a 2,3, molto vicino dal valore di 2,2 che usiamo come standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120 cd/m2 è pari a 2,2. GAMMA Con le impostazioni di fabbrica ed il profilo standard, il monitor in esame produce un gamma medio pari a 2,07, non molto distante allo standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120 cd/m2 è pari a 2,18. GAMUT GAMUT Il produttore dichiara che questo monitor è capace di coprire il 98,1% dello spazio colore AdobeRGB, ed in effetti le nostre rilevazioni mostrano una copertura pressoché completa di tale spazio, con una certa predilezione per i rossi ed una minor capacità di mostrare i blu. Il produttore dichiara la capacità di copertura totale dello spazio colore sRGB da parte del pannello PA238. Le nostre rilevazioni confermano i dati di Asus, con una preferenza per i verdi. 44 TUTTI FOTOGRAFI HP ZR22w LG IPS226 Il pannello HP ZR22w offre tutte le caratteristiche che desideriamo da un monitor dedicato alla fotografia costando però quanto un pannello LCD di fascia bassa. Non è certo un pannello professionale, ma scegliendo questo HP o prodotti equivalenti che cominciano ad apparire sul mercato avrete la possibilità di garantirvi un monitor capace di soddisfare anche le esigenze dei fotografi. Le caratteristiche di base prevedono una diagonale da 22” con una risoluzione Full HD pari a 1920x1080 pixel in formato 16:9 e la retroilluminazione LED. Le dimensioni risultano pari a 367~457 x 507 x 230 mm per 7,24Kg di peso, piedistallo regolabile con funzione pivot incluso. Il pannello è realizzato in tecnologia UH-IPS, una versione della tecnologia IPS che, grazie ad elementi di separazione di minori dimensioni tra i sub-pixel consente un aumento della luminosità percepita a parità di retroilluminazione, ovvero un sensibile risparmio energetico calcolato in un valore pari a 18% rispetto ai pannelli H-IPS. Pur trattandosi di un pannello con tecnologia IPS, questo modello non è wide gamut e quindi copre solo lo spazio colore sRGB al 97%, mentre il contrasto statico è di 1000:1 con una luminosità massima di 210 cd/m2 ed un tempo di risposta di 8ms grigio-grigio. Dal punto di vista delle connessioni troviamo la moderna DisplayPort e una DVI-D con HDCP, una porta VGA e uno Hub USB 2.0 con un ingresso e quattro uscite. Il pannello LG IPS226 misura 22” di diagonale con una risoluzione Full HD pari a 1920x1080 pixel in formato 16:9 e la retroilluminazione LED che permetterebbe di ridurre i consumi. Le dimensioni risultano pari a 403 x 515 x 230 mm per 3,5Kg di peso. La combinazione IPS più LED porta a viraggi blu nelle aree più scure, infatti i neri tendono ad avere una tonalità fredda. Il design è elegante, caratterizzato da una finitura nera lucida impreziosita da una fascia trasparente posta alla base del pannello, fornito di piedistallo non regolabile in altezza ma solo in inclinazione, e senza funzione pivot per orientare il pannello in verticale. Pur trattandosi di un pannello con tecnologia IPS, questo modello non è wide gamut e quindi copre solo lo spazio colore sRGB (per il quale ha un preset specifico tra le impostazioni), e caso più unico che raro offre la possibilità di regolare manualmente i livelli dei colori sia sulla classica terna RGB che su Ciano, Magenta e Giallo. I dati di targa vedono un contrasto pari a 5.000.000:1 con una luminosità massima di 250 cd/m2 ed un tempo di risposta di 5ms grigio-grigio. Dal punto di vista delle connessioni troviamo le moderne HDMI e DVI-D, una porta VGA, l’uscita per le cuffie (nel caso di audio diffuso tramite cavo HDMI) e l’ingresso per il connettore di alimentazione dato che il monitor dispone di un trasformatore esterno. GAMMA Con le impostazioni di fabbrica ed il profilo standard, il monitor in esame produce un gamma medio pari a 2,39, non esattamente vicino allo standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120 cd/m2 è pari sempre a 2,15, un buon risultato. GAMMA Con le impostazioni di fabbrica ed il profilo standard, il monitor in esame produce un gamma medio pari a 2,10, non molto distante allo standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120 cd/m2 è pari a 2,19. GAMUT GAMUT Il produttore dichiara questo monitor capace di coprire il 97% dello spazio colore sRGB, ed in effetti le nostre rilevazioni mostrano una copertura pressoché completa di tale spazio, con una preferenza per i verdi ed un leggero spostamento delle coordinate del blu verso il ciano. Il produttore non dichiara la capacità di copertura dello spazio colore sRGB del pannello IPS226. Le nostre rilevazioni mostrano una copertura pressoché completa di tale spazio, con una preferenza per i verdi ed un leggero spostamento delle coordinate del blu verso il ciano. TUTTI FOTOGRAFI 45 I MONITOR A CONFRONTO Marca Modello Diagonale Risoluzione Formato Tecnologia Retroilluminazione Asus ML239H 23” 1920x1080 16:9 IPS LED Asus LS246H 23,6” 1920x1080 16:9 TN LED Asus PA246Q 24” 1920x1200 16:10 IPS CCFL Asus VK278Q 27” 1920x1080 16:9 TN LED Asus VS247H 24” 1920x1080 16:9 TN LED BenQ EW2430 24” 1920x1080 16:9 VA LED BenQ G2225HD 22” 1920x1080 16:9 TN CCFL BenQ RL2240 H 22” 1920x1080 16:9 TN LED BenQ EW2730V 27” 1920x1080 16:9 VA LED Eizo FS2332 23” 1920x1080 16:9 IPS LED Eizo EV2333W 23” 1920x1080 16:9 PVA CCFL Eizo SX2262W 22” 1920x1200 16:10 PVA CCFL Eizo SX2762 27” 1920x1200 16:10 IPS CCFL Eizo CG223W 22” 1920x1200 16:10 PVA CCFL Eizo CG245W 24” 1920x1200 16:10 IPS CCFL HP LA2006x 20” 1600x900 16:9 TN LED HP x2301 23” 1920x1080 16:9 TN LED HP ZR2740w 27” 2560x1440 16:9 IPS LED HP ZR30w 30” 2560x1600 16:10 IPS CCFL HP LP2480zx 24” 1920x1200 16:10 IPS LED LG IPS231P 23” 1920x1080 16:9 IPS LED LG IPS225V 22” 1920x1080 16:9 IPS LED LG E2281 VR 22” 1920x1080 16:9 TN LED LG E2290V 22” 1920x1080 16:9 TN LED NEC P221W 22” 1680x1050 16:10 PVA CCFL NEC P241W 24” 1920x1200 16:10 IPS CCFL NEC LCD2490WUXi 24” 1920x1200 16:10 IPS CCFL NEC PA241W 24” 1920x1200 16:10 IPS LED NEC SpectraView 231 23” 1920x1080 16:9 IPS LED NEC SpectraView Reference 241 24” 1920x1200 16:10 IPS LED Samsung S19A100N 19” 1366x768 16:9 TN LED Samsung S22A100N 22” 1920x1080 16:9 TN LED Samsung C23A750X 23” 1920x1080 16:9 TN LED Samsung S24A350H** * Contrasto dinamico ** Wifi 24” 1920x1080 16:9 TN LED zioni VA possono offrire un’ottima qualità d’immagine e che la retroilluminazione a LED RGB è la soluzione che soppianterà le vecchie lampade fluorescenti. lamente definire anonimi, con linee squadrate e colorazioni solitamente tendenti al nero o all’antracite che poco si sposano con la creatività dei designer. La progettazione per l’impiego in ambito professionale si ripercuote anche sulle dimensioni del pannello, che verosimilmente deve sopportare una maggiore usura in quelle che sono le parti mobili come il piedistallo, quasi sempre regolabile in altezza, o l’articolazione sulla quale c’è la rotazione del display sull’asse verticale e orizzontale, oltre a permetterne l’orientamento in posi- Un bel vestito Un bel vestito spesso non basta a valutare una persona. Allo stesso modo, i monitor LCD offrono innumerevoli soluzioni di design, ma non è detto che il più bello sia anche quello dalla tecnologia più evoluta. Anzi, i monitor professionali in genere si ispirano a design che potremmo tranquil46 TUTTI FOTOGRAFI zione ritratto (funzione “pivot”), che spesso distingue le soluzioni professionali da quelle entry level. Diverso il caso dei pannelli entry-level, pensati anche per essere complementi d’arredo e che, pur disponendo di pannelli VA o IPS, non offrono che limitate possibilità di regolazione come l’inclinazione sull’asse orizzontale, per adattarsi all’altezza del fotografo, e poco altro. Entrambe questi tipi di apparecchi raggruppano le connessioni sul retro, dove troviamo quasi sempre una porta VGA, per la connessione a schede video vecchie o Luminosità Contrasto VGA DVI HDMI DisplayPort Wide Gamut Bit Lut Prezzo Listino 250 cd/m2 50.000.000:1* Sì Sì Sì No No 8 No € 208 250 cd/m2 50.000:1* Sì No Sì No No 8 No € 299 400 cd/m2 50.000:1* Sì Sì Sì Sì Sì 10 Sì € 549 300 cd/m2 10.000.000:1* Sì Sì Sì No No 8 No € 379 300 cd/m2 50.000.000:1* Sì Sì Sì No No 8 No € 219 250 cd/m2 3000:1 Sì Sì Sì No No 8 No € 259 300 cd/m2 1000:1 Sì Sì No No No 8 No € 130 250 cd/m2 1000:1 Sì Sì Sì No No 8 No € 189 300 cd/m2 3000:1 Sì Sì Sì No No 8 No € 549 250 cd/m2 1000:1 Sì Sì Sì No No 8 Sì € 424 300 cd/m2 3000:1 Sì Sì No Sì No 8 No € 484 250 cd/m2 1000:1 Sì Sì No Sì Sì 10 Sì € 771 270 cd/m2 850:1 No Sì No Sì Sì 10 Sì € 1.647 270 cd/m2 950:1 No Sì No Sì Sì 10 Sì € 1.125 270 cd/m2 850:1 No Sì No Sì Sì 10 Sì € 2.450 250 cd/m2 1000:1 Sì Sì No Sì No 8 No € 156 250 cd/m2 1000:1 Sì Sì Sì No No 8 No € 200 380 cd/m2 1000:1 No Sì Sì No No 10 No € 774 370 cd/m2 1000:1 No Sì No Sì Sì 10 No € 1.511 250 cd/m2 1000:1 Sì Sì Sì Sì Sì 10 Sì € 2419 250 cd/m2 5.000.000* Sì Sì No No No 8 No € 201 250 cd/m2 5.000.000* Sì Sì Sì No No 8 No € 199 250 cd/m2 10.000.000* Sì Sì Sì No No 8 No € 212 250 cd/m2 10.000.000* Sì Sì Sì No No 8 No € 301 300 cd/m2 1000:1 Sì Sì No No No 8 Sì € 539 360 cd/m2 1000:1 Sì Sì No Sì No 8 Sì € 925 320 cd/m2 1000:1 Sì Sì No No No 8 No 360 cd/m2 1000:1 Sì Sì No Sì Sì 10 Sì € 1.267 € 945 270 cd/m2 1000:1 Sì Sì No Sì No 8 Sì € 1.241 € 2.199 360 cd/m2 1000:1 Sì Sì No Sì Sì 10 Sì 250 cd/m2 1000:1 Sì No No No No 8 No € 110 250 cd/m2 1000:1 Sì Sì Sì No No 8 No € 140 250 cd/m2 ND Sì No Sì No No 8 No € 241 250 cd/m2 1000:1 No No Sì Sì No 8 No € 402 economiche, e una DVI nelle varie declinazioni DVI-D e DVI-I, che essendo una connessione di tipo totalmente digitale assicura una più fedele trasmissione del segnale video. A queste si stanno affiancando sempre più spesso la DisplayPort, sui monitor professionali, e la HDMI per i monitor più economici che possono essere impiegati anche come schermi per videogiochi o per riproduttori di dischi ottici. Il consiglio, qui, può limitarsi solo alle connessioni: evitate la VGA, ma non perdete tempo a cercare monitor con HDMI o DisplayPort; infatti la DVI è più che sufficiente negli impieghi comuni di noi fotografi, a meno che non vogliate sfruttare profondità colore a 10 bit e più per le quali si rende necessaria una connessione più moderna. Per quanto riguarda il design la scelta è una questione di gusto personale, ma personalmente non rinuncio a flessibilità e ergonomia per un design accattivante. Conclusioni La scelta del monitor, l’avrete capito, è importante per la qualità finale delle vostre immagini tanto quanto quella della stampante e della stessa fotocamera; infatti un errore nella scelta di uno qualsiasi di questi componenti comporta il rischio di non riuscire a realizzare ottime immagini. A corredo di questo articolo pubblichiamo i test di una selezione dei migliori pannelli provati sulle pagine della nostra rivista, in modo da mettere a confronto le diverse prestazioni degli apparecchi della fascia bassa e di quella alta e professionale, mantenendoci comunque nell’ambito di monitor dalle buone caratteristiche tecniche. TUTTI FOTOGRAFI 47