Guida alla scelta del monitor

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Guida alla scelta del monitor
TECNOLOGIA
monitor a confronto
Guida alla scelta
del monitor
I monitor LCD si evolvono più lentamente rispetto alle fotocamere, eppure negli ultimi anni
sono stati fatti passi da gigante. Vediamo insieme qual’è lo stato dell’arte, a cosa badare
nella scelta e, soprattutto, come spendere bene.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Sembra ieri quando relegavamo gli LCD
ad un mercato non professionale, fatto di
strumenti per l’ufficio e ambiti dove lo spazio è un fattore determinante nella scelta
della attrezzatura. Oggi, nel 2012, le cose
sono profondamente cambiate e se da un
lato abbiamo compatte capaci delle prestazioni delle reflex di solo un decennio fa, in
ambito monitor possiamo prendere atto
della morte dei tubi catodici, oggi impossibili da trovare.
Il cambiamento è di quelli epocali, soprattutto in vista delle novità che si annunciano con il primo schermo Super OLED di
Samsung, da ben 55” (e dai TV ai monitor per computer il passo è breve…), o
con i sempre più diffusi schermi 3D che
si affiancano ai sistemi di rilevamento del
movimento avvicinandoci al fantascientifico mondo di Minority Report dove Tom
Cruise comanda il computer semplicemente muovendo le mani su un desktop virtuale. Naturalmente non siamo ancora a questi livelli, almeno in ambito commerciale,
ma possiamo ormai considerare affermata
la tecnologia LCD che in pochi anni ha permesso di ridurre ingombri e consumi, oltre
40 TUTTI FOTOGRAFI
a quel tocco di design che rende più piacevole passare ore davanti al computer per
tirare fuori il meglio dalle nostre fotografie.
Già, perché sia fotografando con la pellicola o direttamente in digitale, oggi è praticamente impossibile non usare il computer
per arrivare alla stampa finale, se non nei
rarissimi casi di chi si rivolge agli stampatori professionali del bianconero.
E per ottenere risultati di elevato livello è
necessario che siano di ottimo livello le periferiche di input (fotocamera e scanner) e
output (monitor e stampante), ancora prima che l’elaboratore.
Il perché è semplice. La fotocamera e lo
scanner forniscono la materia prima sulla
quale lavorare, mentre il monitor e la stampante sono le periferiche che ci permettono
di giudicare il nostro lavoro, con il computer che determina sostanzialmente solo la
rapidità con la quale possiamo effettuare lo
sviluppo delle nostre immagini.
Il mercato offre decine di modelli simili tra
loro e per ottimizzare il nostro investimento, dato che di questi tempi i nostri budget
sono sempre più risicati, è importante valutare quale prodotto rappresenti il miglior
compromesso tra qualità e costi, in funzione del livello della nostra attrezzatura, ma
anche delle nostre capacità.
In questo articolo vedremo quindi quali
sono le tecnologie alla base dei moderni
monitor LCD, come scegliere il monitor
adatto alle nostre esigenze e, infine, un
riassunto dei modelli più performanti da
noi provati nelle due categorie entry-level
e professionali, tralasciando ovviamente
tutto quello che riguarda il mondo dei portatili, raramente equipaggiati con display
degni di nota.
Molte sono le tecnologie alla base dei moderni monitor, ma quelle che determinano
la sua qualità riguardano principalmente il
pannello LCD, la retroilluminazione e l’elettronica di supporto.
Le tecnologie del pannello LCD
Sebbene i produttori amino assegnare
nomi particolari alle tecnologie impiegate, queste si possono ricondurre a poche grandi famiglie, ovvero TN (Twisted
Nematic), VA (Vertical Alignment) e IPS (In
Plane Switching).
La famiglia VA si divide poi in MVA (P-MVA,
S-MVA e A-MVA) e PVA (S-PVA) mentre la
famiglia IPS è costituita da pannelli S-IPS,
H-IPS, AS-IPS, ES-IPS e IPS-Pro.
Se escludiamo la tecnologia TN, la meno
indicata per le applicazioni fotografiche
(ideale per i giochi per i bassi tempi di risposta e molto economica), la scelta dovrebbe
indirizzarsi su pannelli VA, la tecnologia
più recente, o sui professionali IPS ormai
disponibili anche in monitor dai prezzi più
abbordabili soprattutto grazie a LG, promotrice di questa tecnologia: sono tecnologie
che consentono di realizzare monitor di
buona qualità a prezzi contenuti.
Gli aspetti da prendere in particolare considerazione sono la fedeltà cromatica generale e la sua costanza al variare dell’angolo
di visione; se i pannelli TN non spiccano
per una particolare fedeltà cromatica e soffrono di ampie fluttuazioni al variare dell’angolo di visione (piuttosto ristretto), con
la tecnologia VA si ottiene una maggiore resistenza del pannello all’osservazione con
ampi angoli di visione (tipici dei display più
grandi), a patto di rimanere in asse con il
pannello. Da questo punto di vista la tecnologia IPS è la migliore, in quanto garantisce
una fedeltà cromatica pressoché perfetta
anche con angoli di visione molto ampi e
fuori asse, permettendo così una maggiore
libertà di movimento al fotografo durante le
lunghe ore di lavoro al computer.
Ecco come si presenta una retroilluminazione a LED.
Schema di un LCD TN a riflessione
(senza retroilluminazione)
ª 1. Filtro polarizzatore allineato sull’asse
verticale per polarizzare la luce
in ingresso.
ª 2. Substrato di vetro con elettrodi ITO.
Le forme di questi elettrodi
determineranno quelle che
appariranno quando il display è acceso.
ª 3. Cristalli liquidi TN (Twisted Nematic).
ª 4. Substrato di vetro con pellicola
ad elettrodo comune (ITO).
La retroilluminazione
Molto importante è anche l’aspetto della
retroilluminazione, ovvero la fonte di luce
del display a cristalli liquidi che, al contrario
degli OLED, non sono in grado di emettere
luce ma solo di lasciarla passare o meno.
Due, fondamentalmente, sono le tecnologie di retroilluminazione e a seconda di
quella impiegata possono variare parametri
fondamentali come dimensioni, consumi e
contrasto.
La soluzione tradizionale è quella delle
lampade fluorescenti, collaudata e quindi
ormai alla portata di qualsiasi produttore,
ma afflitta da molti difetti: le lampade fluorescenti inquinano, consumano, sono ingombranti e pesanti, difficilmente illuminano in maniera uniforme lo schermo se non
nei prodotti di fascia più elevata e, infine,
possono essere accese o spente solo tutte
insieme, e vedremo dopo perché questo è
un difetto.
Nonostante questi aspetti negativi, la retroilluminazione a lampade fluorescenti
è ancora largamente impiegata anche nei
monitor di fascia alta, anzi forse più in
questi che nei pannelli low-cost che puntano sul design, naturalmente accoppiata a
ª 5. Polarizzatore allineato sull’asse
orizzontale per bloccare / filtrare la luce.
Cortesia “ed g2s”
ª 6. Superficie riflettente per rinviare
la luce verso l’utilizzatore. In un
LCD retroilluminato, questo strato
viene sostituito con una sorgente di luce.
Funzionamento di un elemento a “cristalli liquidi” trasmissivo: a sinistra il pixel/
schermo/segmento è spento e la luce (polarizzata) transita, mentre a destra, la
rotazione dei “cristalli liquidi” dovuta all’applicazione di una differenza di potenziale
impedisce il passaggio della luce.
TUTTI FOTOGRAFI 41
TECNOLOGIA
L’importanza della LUT
Solitamente le schede video sono dotate di LUT a 8bit, ovvero capaci di
contenere valori da 0 a 255 per ogni colore RGB. Modifiche a questi parametri riducono il numero di colori rappresentabili dalla scheda video (e
quindi dal monitor): se si riscontra, ad esempio, un rosso troppo acceso,
il software di calibrazione scriverà nella LUT della scheda video che per
rappresentare il valore R=255 si dovrà generare un segnale, poniamo,
pari a R=249. Dal momento che il numero massimo di colori rappresentabili dal sistema è dato dal prodotto dei singoli colori RGB,
se passiamo da 256 x 256 x 256 = 16.777.216 (pari al numero di colori rappresentabili in sRGB) a 249 x 256 x 256
= 16.318.464 ci perdiamo per strada la bellezza di 458.752
colori. Se a ciò sommiamo il fatto che le correzioni possono essere ben più di una, è evidente come sia di primaria
importanza toccare il minimo possibile la LUT attraverso
una buona regolazione dei controlli esterni del monitor
(luminosità e guadagno dei canali RGB, se presenti).
LG IPS226: 219 (fonte test)
HP ZR22w: 296 (fonte HP)
Asus PA238Q: 298 (fonte test)
Eizo S2243W: 612 (fonte Aproma)
Nec PA241W: 1267 (fonte NEC)
Eizo CG245W: 2450 (fonte Aproma)
soluzioni che riescono a mitigare, se non
ad eliminare, una buona parte dei difetti
intrinseci a questa tecnologia. Il motivo di
questa scelta è presto detto: nelle soluzioni più economiche si tratta di sfruttare una
tecnologia semplice e collaudata, mentre in
quelle di fascia alta l’illuminazione a lampade fluorescenti di tipo wide-gamut, ovvero
capaci di riprodurre un ampio spettro cromatico, permette di offrire soluzioni performanti a costi relativamente contenuti.
Una soluzione più moderna, che lentamente sta facendosi strada nel mercato
grazie sostanzialmente alla sua capacità di
superare gli aspetti negativi appena visti,
è quella basata sui LED. Questi non sono
altro che componenti elettronici (diodi)
capaci di emettere luce, la cui tonalità può
essere controllata. La retroilluminazione a
LED è basata su una matrice di “lampadine” che permette di accendere e spegnere i
singoli punti luce a seconda dell’immagine
mostrata a monitor, determinando neri più
profondi e quindi un contrasto, definito dinamico, decisamente elevato rispetto agli
LCD. Grazie ad una disposizione capillare
dei LED in alcune soluzioni, l’uniformità
d’illuminazione è molto elevata.
Inoltre con la realizzazione di sistemi a LED
RGB, dove la matrice di punti luce non è
costituita da LED bianchi ma da gruppi di
LED rossi, verdi e blu, questa tecnologia
42 TUTTI FOTOGRAFI
consente di raggiungere gamut (la capacità di riprodurre diversi colori) ancora più
ampi.
Ad ogni modo bisogna tenere distinti i concetti di gamut e profondità colore: se il gamut indica i massimi valori rappresentabili
di rosso, verde e blu, la profondità colore
(misurata in bit) determina in quanti livelli
è possibile suddividere tali valori e, con la
loro combinazione, quanti colori distinti è
capace di mostrare il monitor.
Se i pannelli TN raramente offrono 8 bit
reali di profondità colore per sub pixel (24
bit totali), i pannelli VA e IPS sono quasi
sempre a 8 bit reali e, tramite tecnologie
come Frame Rate Control (alternare rapidamente due livelli di luminosità del pixel
per fare in modo che l’occhio veda un livello intermedio in realtà inesistente), possono arrivare ad una profondità colore di 10
bit per sub pixel, ovvero 30 bit per pixel.
Per queste prestazioni il monitor deve però
essere supportato da software, hardware e
sistema operativo adeguati.
Da non trascurare infine il minore impatto ambientale determinato dai LED grazie
all’impiego di materiali meno inquinanti,
da display più sottili, leggeri e parchi nei
consumi.
L’elettronica di supporto
E’ il terzo aspetto da considerare, soprattut-
to oggi che la diffusione sempre maggiore
dei display LCD anche per i televisori ne
rende più economica la produzione. Se è
possibile trovare display con retroilluminazione RGB LED e pannelli IPS, o comunque
VA, a prezzi non molto elevati, difficilmente
però troverete in questa fascia di mercato
monitor con una elettronica di qualità; sono
monitor che potremmo paragonare ad una
macchina sportiva equipaggiata con gomme ricostruite.
Insomma l’elettronica conta e se alcuni monitor offrono solo il minimo indispensabile,
altri più professionali dispongono di circuiti
raffinati, numerose opzioni di ingresso e
uscita video, addirittura sonde integrate per
la calibrazione automatica.
Solo i migliori, naturalmente, dispongono
di una LUT (Look-Up Table), la tabella di
conversione dei valori RGB che consente
al software di calibrazione di allineare la
rappresentazione cromatica del monitor a
quella prodotta dalla scheda video. Si tratta
proprio di una tabella, con valori di conversione che, ad esempio nel caso di un rosso
troppo acceso, dicono alla scheda video
di produrre un segnale meno intenso di
un valore “x” calcolato dallo strumento di
calibrazione.
Insomma, se la scelta migliore, appare
scontato dirlo, ricade su pannelli professionali IPS, ora sapete che anche le solu-
Eizo CG245W
Il pannello ColorEdge CG245W è un prodotto altamente professionale dedicato alle applicazioni grafiche, dotato di una diagonale da 24,1” con risoluzione pari a 1920x1200 pixel in formato
16:10, tecnologia IPS e retroilluminazione a lampade fluorescenti wide gamut WCG-CCFL.
Le dimensioni del monitor sono 566x553x256mm compreso il
piedistallo che consente al monitor di spostarsi verticalmente di
ben 157mm e di ruotare di 90° grazie alla funzione pivot. Il peso
complessivo è di 10,1 kg.
Assieme al pannello IPS il CG245W dispone di una tabella LUT
3D a 10 bit con trattamento interno dei dati a 16 bit, inoltre il
software in dotazione Color Navigator permette la calibrazione
hardware sui colori RGBCMY, bianco e nero e del Gamma mentre la correzione automatica del drift riduce le variazioni cromatiche dovute alla temperatura ambiente. Tutto ciò porta ad una
riproduzione del 98% dello spazio colore AdobeRGB.
Il contrasto dichiarato è pari a 850:1 per una luminosità di 270
cd/m2 con una velocità di risposta pari a 5 ms grigio su grigio.
Segno di attenzione per la qualità, il monitor CG245W viene tarato in fabbrica per un Gamma 2.2 e un Delta E inferiore a 3,
inoltre è dotato di colorimetro integrato che permette una calibrazione costante del monitor effettuabile anche ad un orario
programmato.
Completano la dotazione di questo monitor la palpebra paraluce
con interno in vellutino, i due ingressi DVI-I, la porta Display
Port, la VGA, l’interruttore hardware per lo spegnimento, lo hub
Usb integrato e il foro Kensington Lock di sicurezza.
GAMMA
Con le impostazioni
di fabbrica ed il profilo standard, il monitor
in esame produce un
Gamma medio pari a 2,15, prossimo al valore di 2,2 che usiamo come standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il Gamma medio a 120
cd/m2 è pari a 2,2.
Eizo S2243W
I pannelli della serie FlexScan di Eizo vengono in aiuto dei fotografi appassionati più attenti ai costi, garantendo una qualità di
ottimo livello a prezzi decisamente abbordabili.
Il pannello del FlexScan S2243W misura 22” in diagonale con
una risoluzione pari a 1920x1200 pixel in formato 16:10, ed
è realizzato in tecnologia S-PVA con retroilluminazione a lampade fluorescenti ad ampio gamut WCG-CCFL. Le dimensioni
del monitor sono 511x521x208mm compreso il piedistallo a
colonna con funzione pivot mentre il peso complessivo è di
9,6 kg. Il design del FlexScan S2243W è denominato SlimEdge,
sobrio e professionale.
Grazie alle lampade WCG-CCFL il pannello può considerarsi
un Wide Gamut con capacità di riprodurre il 95% dello spazio
AdobeRGB, inoltre è dotato di una LUT a 10 bit ed offre un
contrasto statico dichiarato a 1200:1 per una luminosità di 350
cd/m2 con un tempo di risposta di 6 ms grigio su grigio.
Il FlexScan S2243W dispone della tecnologia EcoView che compensa automaticamente la luminosità dello schermo in base ai
livelli di luminosità dell’ambiente circostante, contribuendo così
a ridurre il consumo energetico. Tale caratteristica ovviamente
non è utile nel foto-ritocco dove, una volta calibrato il monitor,
sarebbe bene non intervenire ulteriormente sui controlli.
Completano la dotazione di questo monitor gli ingressi DVI-D,
Display Port e VGA, l’interruttore hardware per lo spegnimento,
lo hub Usb integrato e il foro Kensington Lock. per lo spegnimento, lo hub Usb integrato e il foro Kensington Lock.
GAMMA
Con le impostazioni di
fabbrica ed il profilo standard, il monitor in esame
produce un Gamma medio pari a 2,16, vicino dal valore di 2,2 che usiamo
come standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il Gamma medio
a 120 cd/m2 è pari a 2,22.
GAMUT
GAMUT
Il produttore dichiara che
questo monitor è capace di
coprire il 97% dello spazio
colore AdobeRGB, ed in
effetti le nostre misurazioni
mostrano una copertura
pressoché completa di tale
spazio con una marcata
propensione ai rossi dove
la copertura si spinge ben
oltre i valori del triangolo
AdobeRGB.
Il produttore dichiara il
monitor capace di coprire
il 95% dello spazio colore
AdobeRGB, ed in effetti le nostre misurazioni
mostrano una copertura
pressoché completa di
tale spazio, fatta eccezione per i verdi più intensi.
Nei rossi la copertura è
superiore ai valori del
triangolo AdobeRGB.
TUTTI FOTOGRAFI 43
Nec PA241W
Asus PA238Q
NEC dichiara il MultiSync PA241W progettato per applicazioni
grafiche professionali, ideale quindi per la fotografia digitale, il
video editing, stampa e qualsiasi altra applicazione per la quale
l’accuratezza cromatica sia fondamentale.
Le caratteristiche di base vedono una diagonale pari a 24” con
risoluzione di 1920x1200 pixel in formato 16:10 e retroilluminazione a lampade fluorescenti WCG-CCFL che rendono il
PA241W un monitor wide gamut. Le dimensioni esterne sono
pari a 556x328x228mm per 10,6 Kg di peso compreso il piedistallo regolabile dotato di funzione pivot.
Il pannello è realizzato in tecnologia IPS a 10 bit e copre buona
parte dello spazio colore Adobe RGB (98,1%), caratteristica
che lo rende adatto all’ambito fotografico.
Per poter sfruttare appieno i 10 bit del pannello è comunque
necessario dotarsi di hardware, sistema operativo, applicazioni
e driver capaci di lavorare a 10 bit per canale, collegando il monitor al computer tramite la moderna connessione DisplayPort.
Il PA241W dispone inoltre di una LUT a 14 bit.
I dati di targa vedono un contrasto statico di 1000:1 con una
luminosità massima di 360 cd/m2 ed un tempo di risposta di
8ms grigio-grigio mentre dal punto di vista delle connessioni
troviamo la moderna DisplayPort, una DVI-I e una DVI-D con
HDCP, una obsoleta VGA mini D-Sub a 15 pin, tre uscite USB
e ben due ingressi, selezionabili tramite le impostazioni del
monitor.
Il monitor Asus PA238Q punta al mercato delle periferiche professionali per arti grafiche e fotografia, senza tuttavia raggiungere i
prezzi spesso fuori della portata degli appassionati dei marchi più
noti del settore. Le caratteristiche di base prevedono un pannello
IPS da 23” con una risoluzione Full HD pari a 1920x1080 pixel
in formato 16:9 e retroilluminazione LED, garanzia di consumi e
dimensioni contenuti: l’ago della bilancia si ferma a 5,5 Kg con dimensioni di 549x496x201mm compreso il piedistallo con funzione
pivot. Come per altri modelli votati al professionista ma comunque
economici, notiamo un certo viraggio verso il blu delle aree scure
in prossimità delle zone periferiche.
Tarato singolarmente in fabbrica per avere un DeltaE medio inferiore a 5, il PA238Q è coperto da garanzia Zero Bright Dot, per
l’assenza di pixel difettosi, valida un anno.
Il pannello è realizzato in tecnologia IPS ma comunque non è wide
gamut ovvero si limita a coprire il 100% dello spazio colore sRGB.
Dalla sua offre però la possibilità di regolare manualmente i livelli
di sei colori, ovvero la classica terna RGB più Ciano, Magenta e
Giallo, senza che le variazioni di livello su un colore influenzi gli
altri, inoltre il monitor dispone di una LUT a 10 bit.
Asus non dichiara il contrasto statico, ma quello dinamico raggiunge la soglia di 50.000.000:1 con una luminosità massima di 250
cd/m2 ed un tempo di risposta di 6 ms grigio-grigio.
Dal punto di vista delle connessioni troviamo le moderne
DisplayPort, HDMI, DVI-D, VGA (D-sub), l’uscita per le cuffie (nel
caso di audio diffuso tramite DisplayPort o HDMI) e uno hub USB
2.0 con due porte.
GAMMA
Con le impostazioni di
fabbrica ed i profili standard, il monitor produce
un gamma medio pari a
2,3, molto vicino dal valore di 2,2 che usiamo come standard di riferimento.
Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120 cd/m2 è pari a 2,2.
GAMMA
Con le impostazioni di
fabbrica ed il profilo
standard, il monitor in
esame produce un gamma medio pari a 2,07, non molto distante allo standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120
cd/m2 è pari a 2,18.
GAMUT
GAMUT
Il produttore dichiara che
questo monitor è capace
di coprire il 98,1% dello
spazio colore AdobeRGB,
ed in effetti le nostre rilevazioni mostrano una copertura pressoché completa di tale spazio, con
una certa predilezione per
i rossi ed una minor capacità di mostrare i blu.
Il produttore dichiara
la capacità di copertura
totale dello spazio colore
sRGB da parte del pannello PA238. Le nostre
rilevazioni confermano
i dati di Asus, con una
preferenza per i verdi.
44 TUTTI FOTOGRAFI
HP ZR22w
LG IPS226
Il pannello HP ZR22w offre tutte le caratteristiche che desideriamo da un monitor dedicato alla fotografia costando
però quanto un pannello LCD di fascia bassa. Non è certo un
pannello professionale, ma scegliendo questo HP o prodotti
equivalenti che cominciano ad apparire sul mercato avrete la
possibilità di garantirvi un monitor capace di soddisfare anche
le esigenze dei fotografi.
Le caratteristiche di base prevedono una diagonale da 22”
con una risoluzione Full HD pari a 1920x1080 pixel in formato
16:9 e la retroilluminazione LED. Le dimensioni risultano pari
a 367~457 x 507 x 230 mm per 7,24Kg di peso, piedistallo
regolabile con funzione pivot incluso.
Il pannello è realizzato in tecnologia UH-IPS, una versione
della tecnologia IPS che, grazie ad elementi di separazione di
minori dimensioni tra i sub-pixel consente un aumento della
luminosità percepita a parità di retroilluminazione, ovvero un
sensibile risparmio energetico calcolato in un valore pari a 18% rispetto ai pannelli H-IPS.
Pur trattandosi di un pannello con tecnologia IPS, questo modello non è wide gamut e quindi copre solo lo spazio colore
sRGB al 97%, mentre il contrasto statico è di 1000:1 con una
luminosità massima di 210 cd/m2 ed un tempo di risposta di
8ms grigio-grigio.
Dal punto di vista delle connessioni troviamo la moderna
DisplayPort e una DVI-D con HDCP, una porta VGA e uno Hub
USB 2.0 con un ingresso e quattro uscite.
Il pannello LG IPS226 misura 22” di diagonale con una risoluzione Full HD pari a 1920x1080 pixel in formato 16:9 e la
retroilluminazione LED che permetterebbe di ridurre i consumi. Le dimensioni risultano pari a 403 x 515 x 230 mm per
3,5Kg di peso. La combinazione IPS più LED porta a viraggi
blu nelle aree più scure, infatti i neri tendono ad avere una
tonalità fredda.
Il design è elegante, caratterizzato da una finitura nera lucida impreziosita da una fascia trasparente posta alla base del
pannello, fornito di piedistallo non regolabile in altezza ma
solo in inclinazione, e senza funzione pivot per orientare il
pannello in verticale.
Pur trattandosi di un pannello con tecnologia IPS, questo modello non è wide gamut e quindi copre solo lo spazio colore
sRGB (per il quale ha un preset specifico tra le impostazioni),
e caso più unico che raro offre la possibilità di regolare manualmente i livelli dei colori sia sulla classica terna RGB che
su Ciano, Magenta e Giallo.
I dati di targa vedono un contrasto pari a 5.000.000:1 con una
luminosità massima di 250 cd/m2 ed un tempo di risposta di
5ms grigio-grigio.
Dal punto di vista delle connessioni troviamo le moderne
HDMI e DVI-D, una porta VGA, l’uscita per le cuffie (nel caso
di audio diffuso tramite cavo HDMI) e l’ingresso per il connettore di alimentazione dato che il monitor dispone di un
trasformatore esterno.
GAMMA
Con le impostazioni di
fabbrica ed il profilo
standard, il monitor in
esame produce un gamma medio pari a 2,39, non esattamente vicino allo standard di riferimento.
Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120 cd/m2 è pari sempre a
2,15, un buon risultato.
GAMMA
Con le impostazioni di
fabbrica ed il profilo
standard, il monitor in
esame produce un gamma medio pari a 2,10, non molto distante allo standard di riferimento. Dopo una accurata profilatura il gamma medio a 120
cd/m2 è pari a 2,19.
GAMUT
GAMUT
Il produttore dichiara
questo monitor capace
di coprire il 97% dello
spazio colore sRGB, ed in
effetti le nostre rilevazioni
mostrano una copertura pressoché completa
di tale spazio, con una
preferenza per i verdi ed
un leggero spostamento
delle coordinate del blu
verso il ciano.
Il produttore non dichiara
la capacità di copertura
dello spazio colore sRGB
del pannello IPS226. Le
nostre rilevazioni mostrano una copertura
pressoché completa di
tale spazio, con una preferenza per i verdi ed un
leggero
spostamento
delle coordinate del blu
verso il ciano.
TUTTI FOTOGRAFI 45
I MONITOR A CONFRONTO
Marca
Modello
Diagonale
Risoluzione
Formato
Tecnologia
Retroilluminazione
Asus
ML239H
23”
1920x1080
16:9
IPS
LED
Asus
LS246H
23,6”
1920x1080
16:9
TN
LED
Asus
PA246Q
24”
1920x1200
16:10
IPS
CCFL
Asus
VK278Q
27”
1920x1080
16:9
TN
LED
Asus
VS247H
24”
1920x1080
16:9
TN
LED
BenQ
EW2430
24”
1920x1080
16:9
VA
LED
BenQ
G2225HD
22”
1920x1080
16:9
TN
CCFL
BenQ
RL2240 H
22”
1920x1080
16:9
TN
LED
BenQ
EW2730V
27”
1920x1080
16:9
VA
LED
Eizo
FS2332
23”
1920x1080
16:9
IPS
LED
Eizo
EV2333W
23”
1920x1080
16:9
PVA
CCFL
Eizo
SX2262W
22”
1920x1200
16:10
PVA
CCFL
Eizo
SX2762
27”
1920x1200
16:10
IPS
CCFL
Eizo
CG223W
22”
1920x1200
16:10
PVA
CCFL
Eizo
CG245W
24”
1920x1200
16:10
IPS
CCFL
HP
LA2006x
20”
1600x900
16:9
TN
LED
HP
x2301
23”
1920x1080
16:9
TN
LED
HP
ZR2740w
27”
2560x1440
16:9
IPS
LED
HP
ZR30w
30”
2560x1600
16:10
IPS
CCFL
HP
LP2480zx
24”
1920x1200
16:10
IPS
LED
LG
IPS231P
23”
1920x1080
16:9
IPS
LED
LG
IPS225V
22”
1920x1080
16:9
IPS
LED
LG
E2281 VR
22”
1920x1080
16:9
TN
LED
LG
E2290V
22”
1920x1080
16:9
TN
LED
NEC
P221W
22”
1680x1050
16:10
PVA
CCFL
NEC
P241W
24”
1920x1200
16:10
IPS
CCFL
NEC
LCD2490WUXi
24”
1920x1200
16:10
IPS
CCFL
NEC
PA241W
24”
1920x1200
16:10
IPS
LED
NEC
SpectraView 231
23”
1920x1080
16:9
IPS
LED
NEC
SpectraView Reference 241
24”
1920x1200
16:10
IPS
LED
Samsung
S19A100N
19”
1366x768
16:9
TN
LED
Samsung
S22A100N
22”
1920x1080
16:9
TN
LED
Samsung
C23A750X
23”
1920x1080
16:9
TN
LED
Samsung
S24A350H**
* Contrasto dinamico
** Wifi
24”
1920x1080
16:9
TN
LED
zioni VA possono offrire un’ottima qualità
d’immagine e che la retroilluminazione a
LED RGB è la soluzione che soppianterà le
vecchie lampade fluorescenti.
lamente definire anonimi, con linee squadrate e colorazioni solitamente tendenti al
nero o all’antracite che poco si sposano
con la creatività dei designer.
La progettazione per l’impiego in ambito
professionale si ripercuote anche sulle dimensioni del pannello, che verosimilmente
deve sopportare una maggiore usura in
quelle che sono le parti mobili come il piedistallo, quasi sempre regolabile in altezza,
o l’articolazione sulla quale c’è la rotazione
del display sull’asse verticale e orizzontale,
oltre a permetterne l’orientamento in posi-
Un bel vestito
Un bel vestito spesso non basta a valutare
una persona. Allo stesso modo, i monitor LCD offrono innumerevoli soluzioni di
design, ma non è detto che il più bello sia
anche quello dalla tecnologia più evoluta.
Anzi, i monitor professionali in genere si
ispirano a design che potremmo tranquil46 TUTTI FOTOGRAFI
zione ritratto (funzione “pivot”), che spesso
distingue le soluzioni professionali da quelle entry level. Diverso il caso dei pannelli
entry-level, pensati anche per essere complementi d’arredo e che, pur disponendo di
pannelli VA o IPS, non offrono che limitate
possibilità di regolazione come l’inclinazione sull’asse orizzontale, per adattarsi all’altezza del fotografo, e poco altro.
Entrambe questi tipi di apparecchi raggruppano le connessioni sul retro, dove
troviamo quasi sempre una porta VGA, per
la connessione a schede video vecchie o
Luminosità
Contrasto
VGA
DVI
HDMI
DisplayPort
Wide Gamut
Bit
Lut
Prezzo Listino
250 cd/m2
50.000.000:1*
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 208
250 cd/m2
50.000:1*
Sì
No
Sì
No
No
8
No
€ 299
400 cd/m2
50.000:1*
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
10
Sì
€ 549
300 cd/m2
10.000.000:1*
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 379
300 cd/m2
50.000.000:1*
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 219
250 cd/m2
3000:1
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 259
300 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
No
No
8
No
€ 130
250 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 189
300 cd/m2
3000:1
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 549
250 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
Sì
No
No
8
Sì
€ 424
300 cd/m2
3000:1
Sì
Sì
No
Sì
No
8
No
€ 484
250 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
Sì
Sì
10
Sì
€ 771
270 cd/m2
850:1
No
Sì
No
Sì
Sì
10
Sì
€ 1.647
270 cd/m2
950:1
No
Sì
No
Sì
Sì
10
Sì
€ 1.125
270 cd/m2
850:1
No
Sì
No
Sì
Sì
10
Sì
€ 2.450
250 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
Sì
No
8
No
€ 156
250 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 200
380 cd/m2
1000:1
No
Sì
Sì
No
No
10
No
€ 774
370 cd/m2
1000:1
No
Sì
No
Sì
Sì
10
No
€ 1.511
250 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
10
Sì
€ 2419
250 cd/m2
5.000.000*
Sì
Sì
No
No
No
8
No
€ 201
250 cd/m2
5.000.000*
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 199
250 cd/m2
10.000.000*
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 212
250 cd/m2
10.000.000*
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 301
300 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
No
No
8
Sì
€ 539
360 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
Sì
No
8
Sì
€ 925
320 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
No
No
8
No
360 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
Sì
Sì
10
Sì
€ 1.267
€ 945
270 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
Sì
No
8
Sì
€ 1.241
€ 2.199
360 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
No
Sì
Sì
10
Sì
250 cd/m2
1000:1
Sì
No
No
No
No
8
No
€ 110
250 cd/m2
1000:1
Sì
Sì
Sì
No
No
8
No
€ 140
250 cd/m2
ND
Sì
No
Sì
No
No
8
No
€ 241
250 cd/m2
1000:1
No
No
Sì
Sì
No
8
No
€ 402
economiche, e una DVI nelle varie declinazioni DVI-D e DVI-I, che essendo una connessione di tipo totalmente digitale assicura una più fedele trasmissione del segnale
video. A queste si stanno affiancando sempre più spesso la DisplayPort, sui monitor
professionali, e la HDMI per i monitor più
economici che possono essere impiegati
anche come schermi per videogiochi o per
riproduttori di dischi ottici.
Il consiglio, qui, può limitarsi solo alle
connessioni: evitate la VGA, ma non perdete tempo a cercare monitor con HDMI o
DisplayPort; infatti la DVI è più che sufficiente negli impieghi comuni di noi fotografi, a meno che non vogliate sfruttare
profondità colore a 10 bit e più per le quali
si rende necessaria una connessione più
moderna. Per quanto riguarda il design la
scelta è una questione di gusto personale,
ma personalmente non rinuncio a flessibilità e ergonomia per un design accattivante.
Conclusioni
La scelta del monitor, l’avrete capito, è importante per la qualità finale delle vostre
immagini tanto quanto quella della stampante e della stessa fotocamera; infatti un
errore nella scelta di uno qualsiasi di questi
componenti comporta il rischio di non riuscire a realizzare ottime immagini.
A corredo di questo articolo pubblichiamo
i test di una selezione dei migliori pannelli
provati sulle pagine della nostra rivista, in
modo da mettere a confronto le diverse
prestazioni degli apparecchi della fascia
bassa e di quella alta e professionale, mantenendoci comunque nell’ambito di monitor dalle buone caratteristiche tecniche.
TUTTI FOTOGRAFI 47