6 - Legaparco
Transcript
6 - Legaparco
www.gazzetta.it mercoledì 31 ottobre 2012 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno 116 Numero numero 258 Anno MERCATO STA PARTENDO LA TRATTATIVA CHE PORTEREBBE ANCHE IL TECNICO DA LEONARDO Clamoroso CR7 e Mou verso il Psg Ronaldo a Parigi è un colpo da 100 milioni e al Real arriverebbe Falcao 3 Cristiano Ronaldo, 27 anni e Josè Mourinho, 49, insieme al Real Madrid AFP LAUDISA A PAGINA 17 L’ANTICIPO INCONTRO DAI DUE VOLTI AL BARBERA: FINISCE 22 ORGOGLIO MILAN suGazzetta.it ChelseaManchester alle 20.45 Diretta della Capital One cup Da oggi vedete gli highlights di tutte le partite della Nba JUVE Pirlo è il re degli imbattibili OLIVERO, TOSI ALLE PAGINE 89 3 Andrea Pirlo, 33 anni PORTA MA BERLUSCONI S’ARRABBIA Il Palermo domina e va in vantaggio di 2 gol. Allegri rivoluziona la squadra e pareggia. Poi la telefonata furiosa del presidente INTER Cassano ecco la sfida del cuore DALLA VITE, GRIMALDI, TAIDELLI PAG. 1011 3 Antonio Cassano, 30 anni SPORTIMAGE Serie A / 10ª GIORNATA Napoli a Bergamo col gialloCavani BOCCI, CARUSO, CECERE, CENITI PASOTTO, VITALE DA PAG. 2 A 5 PARTITE Ieri PALERMOMILAN 22 Oggi (ore 20.45) ATALANTANAPOLI CAGLIARISIENA CHIEVOPESCARA INTERSAMPDORIA JUVENTUSBOLOGNA LAZIOTORINO PARMAROMA UDINESECATANIA Domani (ore 20.45) GENOAFIORENTINA CLASSIFICA JUVENTUS 25 NAPOLI 22 INTER 21 LAZIO 18 FIORENTINA 15 ROMA 14 PARMA 12 UDINESE 12 CATANIA 11 CAGLIARI 11 MILAN* 11 SAMPDORIA (1) 10 TORINO (1) 9 GENOA 9 ATALANTA (2) 9 PESCARA 8 PALERMO* 8 BOLOGNA 7 CHIEVO 7 SIENA (6) 3 Tra parentesi i punti di penalizzazione * Una partita in più SERIE B PAREGGI PER LIVORNO E PADOVA ilCommento Sassuolo passa a Terni Verona frena a Crotone NON È SOLO QUESTIONE DI TALENTO FRANCO ARTURI A PAGINA 19 3 Riccardo Montolivo, 27 anni, firma il primo gol rossonero LIVERANI DA PAGINA 20 A PAGINA 23 IL ROMPI PALLONE di GENE GNOCCHI 9 771120 506000 21 0 3 1> Nuovi sospetti su Maggiani: ieri su Facebook ha rifiutato l’amicizia ad Almiron. w F.1 IL FERRARISTA TRA AFORISMI E FRASI CELEBRI DOPING IL MARCIATORE INTERROGATO AL CONI INIZIATIVA GAZZETTA Alonso versione samurai Energia per battere Vettel Schwazer ammette tutto ma salva Carolina Kostner I MITICI CAVALIERI DELLO ZODIACO PERNA A PAGINA 25 PICCIONI A PAGINA 30 In edicola € 4.99 più il prezzo del quotidiano 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 # SERIE A L’ANTICIPO DELLA 10a GIORNATA il Film Miccoli e Brienza per il 2-0 Montolivo ed El Shaarawy rialzano il «nuovo» Milan 46’ primo tempo Miccoli dal dischetto, Palermo avanti Miccoli guadagna il rigore (mano di Abate) e lo trasforma piazzando il destro all’angolino: Amelia non ci arriva LAPRESSE 2’ secondo tempo Brienza sorprende Amelia Il Palermo raddoppia in avvio di ripresa: il diagonale mancino di Brienza sorprende Amelia GETTY IMAGES 9’ secondo tempo Fuori Pato e dentro Bojan: è la svolta Doppio cambio di Allegri: Pazzini per Yepes e soprattutto Bojan al posto dell’impalpabile Pato. È la svolta IMAGE SPORT All’inferno... ...e ritorno Buio Milan: 2-0 Palermo Allegri cambia e rimonta ma continua a tremare Rosanero avanti con Miccoli e Brienza: rossoneri allo sbando Nella ripresa il tecnico milanista ribalta la squadra e pareggia DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE PALERMO Il Diavolo schizza fuori dall’inferno della Favorita con la pelle miracolosamente rigenerata dopo un ricovero nel centro grandi ustionati. Il punto colto in rimonta sul Palermo dei bomber tascabili Miccoli-Brienza non può certo esaltare il grande popolo rossonero, eppure in quel secondo tempo all’arma bianca, sotto di due reti, la squadra ha avuto una reazione di grande impatto: cuore, muscoli, temperamento. E poi aggiungeteci la tecnica sopraffina di Bojan, calato nel match nel momento della disperazione, più il solito El Sharaawy, ieri salito al settimo cielo con il gol dell’aggancio (cross di Bojan, smanaccia Ujkani, lui raccoglie e tira rapido). Il ragazzo è nel classico periodo di grazia, come tocca il pallone lo spedisce alle spalle del portiere. Non ci meraviglieremmo se a Canale5 decidessero di sostituire il biscione con una piramide. Gli errori e i rimedi Allegri ha avuto il coraggio (della disperazione?) di rivoltare la formazione per due volte in sette minuti: mosse decisive, ma dopo la telefonata furibonda di Berlusconi a Galliani a fine partita, il tecnico continua a tremare. Preso lo 0-2 in modo a dir poco avvilente (Mexes e Amelia nel ruolo di fotografi sul diagonale di Brienza da fuori area) proprio a inizio di un secondo tempo che intendeva giocarsi col 3-4-3 (fuori il grigio Flamini, dentro il più creativo Emanuelson), ecco che l’allenatore mette dentro Bojan e Pazzini al posto di un difensore, Yepes, e dell’inespressivo Pato (il brasiliano non è pronto, va atteso) per un Milan d’assalto che si impossessa della sfida grazie a quattro giocatori offensivi e al pressing globale. Gasperini replica L’allenatore del Palermo, che stava già pregustando la rivincita su quel Milan che gli tolse la Supercoppa italiana quando guidava l’Inter, risponde chiudendo i suoi in un fortino: tutti giù per un 5-4-1 che dovrebbe reggere una trenti- Pato delude da titolare nel 3-5-2 iniziale: il brasiliano non è ancora pronto na di minuti. E invece proprio quando rinuncia alla sua vocazione manovriera (Giorgi non tiene un pallone, si rimpiange ben presto Brienza) la formazione rosanero comincia a traballare. El Shaarawy manca di un soffio, non si sa come visto che era a mezzo metro dalla linea bian- ca, un buon cross di Abate, ma poi è Bojan a innescare la rasoiata inesorabile di Montolivo. Svantaggio dimezzato, è salita in cattedra la tecnica. Ma a sbloccare la situazione di inferiorità è un ritrovato agonismo quasi del tutto assente in quel primo tempo compassato, giocato dal Milan senza slanci né convinzione e controllato agevolmente dal Palermo. Che lo chiude meritatamente in vantaggio grazie a un rigore accordato senza esitazioni da Rizzoli per un fallo di mani certamente involontario di Abate su cross ravvicinato di Miccoli. Abate non voleva toccare, è il pallone che gli sbatte addosso, però il difensore rossonero è arrivato al contrasto con il braccio destro largo. Abate se n’è dovuto fare una ragione. Uno a uno Un tempo per parte, quindi, il pareggio alla fine è un risultato equo. E come tale dev’essere accettato da entrambe le squadre. Certo, il Palermo non può che rammaricarsi per non essere riuscito a difendere un doppio vantaggio che sembrava in cassaforte. Mentre il Milan deve riflettere sui due gol presi in due minuti fra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo. Soprattutto lo 0-2 è inconcepibile: a Brienza viene lasciato il tempo di controllare, fare due passi in avanti, prendere la mira e calciare. La reattività di Mexes e di Amelia non è stata quella di gente concentrata. Superiorità Allegri ha presentato in avvio un Milan più prudente e per dare fiducia a Pato ha organizzato un centrocampo a cinque che in teoria avrebbe dovuto avere la meglio sui quattro avversari del corrispettivo reparto rosanero. Nella pratica però i giocatori del Palermo si sono mossi meglio, annullando con una fitta manovra di passaggi e spostamenti veloci l’inferiorità numerica e anzi costringendo Abate da una parte e Constant dall’altra a rimanersene spesso e volentieri sulla linea dei tre centrali difensivi. E così Gasperini, ordinando continui ripiegamenti a Brienza e Ilicic, si assicurava il predominio del settore nevralgico. Il ribaltamento tattico organizzato al volo da Allegri sullo 0-2 e forse una precoce sicurezza di un Palermo che si è bruciato subito un cambio (Donati, uscito dopo 6 minuti, stava male nel riscaldamento, perché rischiarlo?) hanno poi determinato un capovolgimento della situazione in quella ripresa divertente ed emozionante, dominata dal Milan. Ai rosanero non è più riuscito un solo contropiede. Giusto così, quindi. Ma Allegri deve aver visto le streghe, soprattutto nel dopo partita... © RIPRODUZIONE RISERVATA la Sfida FABRIZIO MICCOLI 33 ANNI ATTACCANTE BOJAN KRKIC 22 ANNI ATTACCANTE MINUTI GIOCATI 94 40 TIRI IN PORTA 3 2 TIRI FUORI 2 0 DRIBBLING 0 4 FALLI SUBITI 2 2 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 # numeri& STATISTICHE D ilpersonaggio 25’ secondo tempo Montolivo riapre la partita Montolivo raccoglie in area il cross di Bojan e infila di sinistro aiutato dalla deviazione di Munoz in scivolata ANSA PALERMO 35’ secondo tempo El Shaarawy ci mette ancora la firma Il Milan pareggia con El Shaarawy, che di prima intenzione infila di destro dopo la smanacciata di Ujkani IMAGE SPORT MILAN la Moviola 2 DI FRANCESCO CENITI 2 (3-4-3) (3-5-2) 1 Ujkani; 6 Munoz, 23 Donati (dal 6’ p.t. 25 Von Bergen), 2 Mantovani; 89 Morganella, 5 Barreto, 20 Rios, 29 Garcia (dal 22’ s.t. 4 Cetto); 27 Ilicic, 10 Miccoli, 21 Brienza (dal 12’ s.t. 17 Giorgi). PANCHINA 99 Benussi, 7 Viola, 9 Dybala, 14 Bertolo, 16 Zahavi, 18 Labrin, 19 Budan, 28 Kurtic, 31 Pisano. ALLENATORE Gasperini. CAMBI DI SISTEMA dal 13’ s.t. 5-4-1 ESPULSI nessuno. AMMONITI Garcia e Cetto per gioco scorretto. 1 Amelia; 5 Mexes, 25 Bonera, 76 Yepes (dal 9’ s.t. 22 Bojan); 20 Abate, 16 Flamini (dal 1’ s.t. 28 Emanuelson), 18 Montolivo, 8 Nocerino, 21 Constant; 9 Pato (dal 9’ s.t. 11 Pazzini), 92 El Shaarawy. PANCHINA 32 Abbiati, 59 Gabriel, 4 Muntari, 13 Acerbi, 17 Zapata, 23 Ambrosini, 34 De Jong. ALLENATORE Allegri. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3-4-3; dal 9’ s.t. 4-2-3-1. ESPULSI nessuno. AMMONITI Bonera, Flamini, Constant, Mexes per gioco scorretto. MARCATORI Miccoli (P) su rigore al 46’ p.t.; Brienza (P) al 2’, Montolivo (M) al 25’, El Shaarawy (M) al 35’ s.t. ARBITRO Rizzoli di Bologna. NOTE paganti 3.060, incasso di 92.140 euro; abbonati 9.286, quota di 219.527 euro. In fuorigioco 1-3. Angoli 1-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. POSSESSO PALLA PALERMO 45,9% PASSAGGI TOTALI MILAN 54,1% TIRI IN PORTA IIII MILAN 8 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-0 16’ Ilicic imbecca Miccoli che si allarga e spara: di un soffio a lato. 23’ Nocerino al volo dal limite, parato. 26’ Ancora Miccoli al tiro, stavolta smarcato da... Constant: alto di un niente. 43’ El Shaarawy di testa, vola Ujkani a sventare in angolo. GOL! 46’ Cross di Miccoli sulla mano larga di Abate: rigore trasformato dallo stesso capitano rosanero. BARICENTRO MOLTO BASSO 48 metri 417 I giorni trascorsi dall’ultimo 2-2 rossonero in rimonta dopo esser stato sotto 0-2: 9-9-2011, Milan-Lazio 2-2. Solo Ruoteclassiche € 5,20 MILAN 485 TIRI FUORI IIIIIIII IIIIIII PALERMO 4 Ruoteclassiche + Fiat 500 € 10,90 PALERMO 433 PALERMO 7 II MILAN 2 SECONDO TEMPO GOL! 2’ Brienza riceve sulla trequarti, fa due-tre passi indisturbato e piazza il diagonale sinistro sul palo lontano. 19’ Punizione di Emanuelson, Ujkani alza in angolo. 23’ Abate crossa radente sul palo lontano dove El Sharaawy cicca a due passi dalla porta. GOL! 25’ Traversone di Bojan, raccoglie Montolivo che tira forte e con l’aiuto di Munoz il pallone scavalca il portiere. GOL! 35’ Altro traversone da destra, Ujkani smanaccia, El Shaarawy raccoglie e infila di destro. BARICENTRO MEDIO 54 metri 0 Le vittorie di Allegri in casa di Gasperini: in 4 partite, due pareggi e due sconfitte per il tecnico rossonero. Abate ingenuo: il rigore ci sta Rischio Garcia STEPHAN EL SHAARAWY Faraone, 7 gol A 20 anni sale sul trono da solo o Capocannoniere del campionato, si è preso la squadra sulle spalle facendo... l’Ibrahimovic DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO PALERMO Partita veloce, specie nel secondo tempo. Nicola Rizzoli era un «sorvegliato speciale» dopo i fatti di Catania: l’arbitro non è stato perfetto (qualche sbavatura sui falli), ma nei momenti decisivi non ha sbagliato. Il Milan, ad esempio, si lamenta per il rigore concesso al Palermo sul finire del primo tempo, ma deve prendersela di più con Abate. Il difensore in modo ingenuo affronta Miccoli con le braccia tenute larghissime. Il designatore Braschi a inizio stagione era stato chiaro: «Gesti così saranno sempre puniti». La distanza tra i due giocatori è minima (un metro o poco più), ma Abate impedisce il cross finendo per pararlo: giusto concedere il penalty. Per il resto, la scelta meno convincente di Rizzoli è forse un possibile secondo giallo evitato a Garcia nella ripresa, dopo un’entrata a centrocampo (ma chirurgica per evitare guai peggiori) su Bojan. Corrette, invece, le valutazioni sui contatti in area rossonera tra Costant e Brienza (quasi spalla contro spalla, ma nulla che giustificasse un fischio) e la quasi ostruzione di El Shaarawy su Morganella (l’attaccante cade a terra e cerca di rallentare l’avversario che però prosegue senza protestare). Ok i gialli a Bonera, Constant, Flamini, Cetto e Mexes. © RIPRODUZIONE RISERVATA E ora il Piccolo Faraone guarda tutti dalla cima della piramide. Se sarà soltanto per una notte oppure anche per i prossimi giorni in fondo non ha molta importanza. Conta essere lassù, nei territori che una volta erano di Ibrahimovic. Le tacche incise sul calcio della pistola adesso in campionato sono 7. El Shaarawy guarda giù e attende gli altri. Ma intanto Klose e Cavani ora inseguono. Sul trono c’è lui, l’uomo simbolo del male e del bene di questo Milan. Sì, anche del male, perché a 20 anni appena compiuti è toccato a lui caricarsi la squadra sulle spalle. Una responsabilità immensa ed esagerata. Perché nessun altro è stato in grado di farlo. Il Milan dell’anno zero, o dell’anno uno come l’ha ribattezzato Galliani, ha eletto suo leader un ragazzino. Pieno zeppo di talento e di idee chiare, ma pur sempre un ragazzino. Ecco il male del Milan: l’incapacità di esprimere personaggi di carisma dopo le partenze di Ibra, Thiago e dei senatori. Aggrappati E allora viene da dire per fortuna c’è Stephan. Altrimenti il Milan sarebbe laggiù in fondo, non aggrappato al treno che in qualche modo sta provando a risalire la classifica. Anche ieri Stephan ha esibito repertorio completo. Chilometraggio da mezzofondista, scatti da velocista, spirito di sacrificio di ottimo esempio per qualche compagno di reparto indolente. Durante un ripiego fin dentro l’area ha rischiato persino di provocare un S Stephan El Shaarawy, 20 anni, ha segnato 8 gol in questa stagione: 7 in campionato e 1 in Champions League. E’ il miglior marcatore del Milan ANSA rigore, tanto è stata la foga del recupero. Il gol è sembrato facile, ma non lo era per nulla. Intanto perché pochi minuti prima se n’era divorato uno, e sono flash che a volte restano e tolgono sicurezza. Poi perché occorreva tenere basso quel pallone smanacciato da Ujkani, e tirare in fretta prima che la porta si «chiudesse». Stephan è stato bravissimo: corpo basso e destro chirurgico a filo d’erba. Che media gol Settima perla in campionato, l’ottava stagionale. È probabile che Ambrosini smetterà di provocarlo con le scommesse. Per il momento il Faraone ha le vacanze invernali pagate dal capitano in montagna, ma fra soli due gol vedrà i Caraibi. D’inverno al sole si sta meglio. Stephan si è prefissato almeno 10 reti in campionato e 15 lungo tutta la stagione. Viaggiando a questa media andrà oltre, anche se potrebbe non bastare ad Allegri. Fino ad ora i gol del Faraone stavano buttando acqua fredda sulla panchina dell’allenatore. Era già successo almeno un paio di volte e, prima della telefonata presidenziale di ieri sera, sembrava fosse così anche stavolta. A dispetto di un sistema di gioco che per Stephan non è l’ideale, come ci raccontava qualche giorno fa: «Più che da seconda punta mi trovo bene nel tridente perché posso partire largo come piace a me». Ieri, pur giocando in coppia con Pato, è riuscito a ritagliarsi spazi e posizione preferiti. È un momento di grazia, e si capisce da questo: Stephan sta riuscendo ad andare anche oltre la tattica. © RIPRODUZIONE RISERVATA 500 Fiat TUTTO QUELLO CHE QUATTRORUOTE HA DETTO DI LEI LA RACCOLTA DI ARTICOLI E PROVE DAL ‘57 AL ‘75 Dalle anticipazioni all’ultima serie Note, commenti e curiosità Prove su strada e valutazioni tecniche 160 pagine d’epoca IN EDICOLA SOLO CON RUOTECLASSICHE DI NOVEMBRE SO LO 7 , 5 € 0 in più LA GAZZETTA DELLO SPORT 4 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 SERIE A L’ANTICIPO DELLA 10a GIORNATA le Pagelle DI ALESSANDRA BOCCI PALERMO BARRETO SENZA PAUSE, ILICIC GRIGIO 5,5 7 h l’allenatore Gasperini il migliore Miccoli 6 Era luogo difficile per il Milan dei vip, figuriamoci adesso Squadra bilanciata e combattiva nel primo tempo, e per sua fortuna dotata di un attaccante che non invecchia mai. Nel secondo tempo però non riesce a gestire il vantaggio. Un tiro da fuori al 9’, una fuga al 16’, una punizione fuori di un soffio al 33’. Insomma, tiene in apprensione il Milan per tutto il primo tempo e sul finale coglie il vantaggio su rigore. MILAN CLASSE EMANUELSON, PATO SPETTATORE 5,5 7 h l’allenatore Allegri Il migliore Bojan 6 Troppe disattenzioni prima, bella reazione poi La formazione iniziale è un geroglifico indecifrabile per chi non sia un iniziato della panchina, e forse anche per chi lo è. Cambi intelligenti, ma sarebbe meglio evitare di partire a handicap. Entra per Pato e poco dopo costringe Ujkani a una parata impegnativa. Ha tecnica, velocità e voglia: con queste doti dare una scossa non è difficile. Allegri lo ha voluto per questo. 6 6 s.v. 6 6 6,5 5,5 5,5 6 6 6 5 Ujkani Munoz Donati Mantovani Morganella Barreto Amelia Mexes Bonera Yepes Abate Flamini C’è anche il suo timbro sul secondo tempo. Non ha nulla da fare o quasi per 45 minuti, poi arriva la necessità di parare spesso. Pesa però l’errore in uscita sul 2-2. Mantiene un certo ordine anche quando le zone intorno all’area si fanno caldissime, ma non può non subire la pressione del Milan che approfitta della paralisi di gioco del Palermo. La sua gara dura 6 minuti: il tempo di farsi fare un tunnel da Pato. Ma Von Bergen sembrava pronto subito, poi Donati ha deciso di giocare. Un cambio sprecato. Contro un Pato appesantito da una convalescenza non ancora finita, non c’è molto da fare, e anche El Shaarawy sembra più mansueto del solito. La rumba del secondo tempo lo coinvolge: nel primo si era avvantaggiato anche lui degli inspiegabili buchi di un centrocampo milanista folto eppure vuoto. Sempre in pressing su Montolivo, aggressivo e molto presente. Ma il Palermo gira per un tempo soltanto, anche se lui è uno dei meno colpevoli di una ripresa insufficiente. Incontra un’altra sua ex squadra in pochi giorni e stavolta le cose non vanno bene. Prova a bloccare Miccoli, ma non sempre la traversa aiuta come a Malaga. Ha colpe sul secondo gol. Lanci sbilenchi e molta sufficienza negli interventi, fino al lungo sguardo lanciato a Brienza, lasciato libero di tirare. Poi si riscatta, ma è troppo tardi. Subito ammonito per un fallo su Miccoli, gestisce con pazienza il giallo e soprattutto i buchi lasciati da compagni disattenti e da centrocampisti di incerta posizione. Irruenza, rabbia, personalità: il solito Mario che sta a galla anche quando compagni più fini annaspano. Pazzini 6 Partecipa alla rimonta mettendoci un po’ di fisico. Procura un rigore al Palermo quando il primo tempo ormai è finito. Fallo ingenuo che mette il Milan psicologicamente alle corde. Nella rimonta si sfianca e mette buoni cross. Non gioca titolare da una vita, e si vede la ruggine. Tenta il tiro verso la metà del primo tempo, ma rimedia solo un angolo. Ha bisogno di ritrovare le misure con i compagni. 5,5 5,5 5,5 6,5 6 5,5 6,5 6 5,5 4,5 6,5 6,5 Rios Garcia Ilicic Brienza Von Bergen Giorgi Montolivo Nocerino Constant Pato El Shaarawy Emanuelson Sta lì in mezzo, ci mette fisico e attenzione. Sembra che il Milan abbia scelto un sistema nuovo per addensarsi nel cuore del campo, ma per lungo tempo non si vede. Agisce bene nel primo tempo, ma come tutta la squadra resta sorpreso da un raddoppio arrivato troppo presto, e forse difficile da gestire. Cetto 5,5 Molto agitato nel finale. È uno dei migliori della squadra, e quando si è bravi tutti si aspettano qualcosa in più. Ma si fa notare poco, sia nel Palermo abbottonato sia nel Palermo galvanizzato. Il gol che schianta il Milan all’inizio del secondo tempo, poi fallisce il raddoppio. Sostituito con ovazione quando manca più di mezzora alla fine, e il Palermo vince 2-0. Sostituisce Donati poco dopo il fischio d’inizio, ma non è preso alla sprovvista. Nuota sereno nel primo tempo, poi dopo il raddoppio la pressione del Milan mette in ansia anche lui. Prende il posto di Brienza quando manca ancora parecchio alla fine e non riesce a essere preciso. Ha la sfortuna di giocare nel periodo peggiore, ma ci mette del suo. In una squadra così, non ha molte chance di fare il von Karajan. Con umiltà si mette al servizio degli altri. Poi coglie la perfetta occasione di Bojan, ed è uno dei capi della rimonta. Nel primo tempo un paio di tiri centrali e qualche tentativo di innescare El Shaarawy, ma non sembra avvantaggiarsi del nuovo sistema. Cresce nel secondo tempo. Serve Miccoli in un paio di occasioni, stenta a trovare i tempi giusti in uno schieramento nuovo. Bene nel secondo tempo, quando potenza e velocità lo aiutano. Comincia con un buono spunto e un tunnel a Donati, poi per larghi tratti guarda. Qualche lampo fa intravedere la promessa che era e l’attaccante che dovrebbe essere. Un guizzo nel finale del primo tempo, dopo tanta inutile corsa. Il modulo con il centrocampo più folto lo soffoca. Un liscio nella ripresa e un gol segnato, il più difficile. Salta sempre l’uomo ed è quello che serve al Milan. Alterna numeri di tecnica raffinati a cross orridi, ed è timido al tiro. Ma è lui con Bojan a lanciare la rimonta. GLI ARBITRI: RIZZOLI 6 Brivido iniziale, però Constant su Brienza non è rigore. Poi una direzione serena dopo il pandemonio di pochi giorni fa. Di Fiore 6, Giallatini 6; De Marco 6, Velotto 6 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 # SERIE A L’ANTICIPO DELLA 10a GIORNATA L’OCCASIONE SPRECATA DAI ROSANERO Gasp: «C’è venuto il braccino» E attacca ancora Moratti Il tecnico del Palermo: «Frasi fuori luogo del presidente, Inter scorretta con me». Miccoli: «Abbiamo troppa paura» FRANCESCO CARUSO FABRIZIO VITALE PALERMO attaccando concedendo molti spazi, siamo arretrati e abbiamo concesso troppo spazio a Bojan». Difficile ingoiare un boccone avvelenato come la grande occasione sciupata dal Palermo contro il Milan. E Gasperini porta stampata in volto la delusione di una serata balorda: «Nel secondo tempo ci siamo fermati, sul 2 a 1 invece di giocare ci siamo mesi al limite della nostra area ad aspettare l’avversario. Abbiamo gettato via una grande occasione. Invece di approfittare del fatto che il Milan stava Donati A proposito della scelta di far giocare Donati nonostante si fosse fermato nei minuti precedenti la gara, Gasperini ha spiegato: «Purtroppo è andata così, abbiamo regalato un cambio, Massimo aveva avuto un problemino a Siena, aveva proseguito per tutta la partita, in settimana era stato bene poi nel riscaldamento il guaio muscolare si è riacutizzato, pazienza». Al tecnico rosanero è piaciuto molto il suo capitano: «Miccoli se gioca con queste qualità diventa devastante. Purtroppo è il Palermo che ha bisogno di una diversa mentalità perché abbiamo sciupato troppe partite nei minuti finali. Non siamo stati abbastanza aggressivi in difesa e li abbiamo solo aspettati, questo non è un buon modo di difendere. E quando rinuncia a giocare e guardi l’orologio aspettando che il tempo passi, si può anche vincere ma non arrivi da nessuna parte». Ma, oltre alla partita, a Gasperini fa ancora male il passato nerazzurro: «Ora tutti elogiano la difesa a tre, ma quando la predicavo io tutti la Franco Brienza, 33 anni, festeggia la nascita del figlio Daniel GETTY IMAGES criticavano: non mi ha dato fastidio il fatto di essere allontanato per i risultati, quelli contano, anche se dopo il mio addio non è che siano cambiati. Piuttosto quando sono andato via c’è stato nei miei confronti un comportamento molto sgradevole e scorretto, delle frasi del 21 2 3 4 1 Massimiliano Allegri, 45 anni 2 Galliani e Braida ANSA 3 Allegri furibondo INFOPHOTO 4 La gioia dopo il pari LIVERANI FRANCESCO CARUSO PALERMO Il rocambolesco pareggio di Palermo poteva spegnere la fiamma sotto la graticola di Allegri ed invece il fuoco rimane ancora vivo e scoppiettante. A fine partita arriva infatti la telefonata che rinfocola i dubbi sul futuro di Allegri. Ecco come è andata: Galliani, tranquillo a fine gara per il pari strappato quando sembrava tutto finito, ha ricevuto una telefonata — si presume del presidente Berlusconi — dopo la quale l’a.d. rossonero ha mutato completamente umore. «Cambi di modulo inutili ed eccessivi» la sintesi estrema della chiamata del numero uno di via Turati. Berlusconi ha visto un primo tempo insufficiente e si è infuriato per la qualità del gioco. E Galliani si è fatto portavoce con Allegri del malumore del capo, anche se salendo sull’aereo che riportava la squadra a Milano, l’a.d. ha ripetuto: «Nei confronti di Allegri nessun provvedimento». La situazione però per il tecnico resta molto delicata. L’allenatore rossonero, partito male, è stato abile a correggere gli errori in corsa raddrizzando una partita che sembrava molto complicata. Il tecnico milanista è sotto esame ogni partita, anche se lui sostiene di aver «perso immeritatamente troppi punti all’inizio, non dico che dovevamo averne 8 in più, ma 3 o 4 sicuramente, sì». Passando poi ad analizzare la partita del Barbera: «Sono partito con «Cambi di modulo inutili ed eccessivi» avrebbe detto il patron quel sistema di gioco per far riposare Emanuelson e poi nella mia testa avevo già pensato ai tre cambi. Credevo di creare più pericoli inserendo Bojan ed Emanuelson a partita in corso. Se avessi cominciato come nella ripresa magari avremmo perso. E’ la prima volta che rimontiamo e questa è una buona cosa. La squadra ha creato molto e nel secondo tempo non abbiamo mai rischiato. Brutta partita nel primo tempo, però poi i ragazzi alla fine hanno fatto bene e ci sta stretto anche il pari». Pato deve crescere Sui ripetuti cambi di modulo il tecnico ha una sua idea: «L’allenatore cerca di leggere la partita nei 90 minuti, io l’ho letta all’inverso, credevo che i cambi potessero essere determinanti ma non credevo di poterci trovare in svantaggio di due gol dopo 50 minuti». Poi Allegri lancia una ciambella di salvataggio per Pa- to la serata con un gol molto importante, il 6˚ contro il Milan, 5 realizzati con la maglia del I NUMERI Il patron del Milan, irritato per i troppi cambi di modulo, chiama Galliani. E il tecnico ammette: «Gara letta all’inverso» DAL NOSTRO INVIATO Il capitano Miccoli ha incornicia- 4 Berlusconi telefona E’ furioso con Allegri 1 presidente Moratti completamente fuori luogo. Questo è stato l’aspetto che meno ho accettato della vicenda». to: «Ha bisogno di giocare e di trovare fiducia. Giocare per lui è una liberazione, quando ti fai male così spesso, psicologicamente non puoi essere sereno». E a proposito della difesa nell’anticipo di sabato col Chievo: «Dietro ho due squalificati per il Chievo: Bonera e Yepes, quindi vedremo». In realtà solo Bonera, diffidato, è stato ammonito e salterà la gara di sabato, Yepes invece ci sarà. La prima volta di Monto Riccar- do Montolivo, racconta il suo primo gol in campionato: «Sono contento e dedico questa rete a tutte le persone che mi sono state vicine nel momento difficile che ho passato: la mia ragazza, la mia famiglia, il mio manager e tutti i tifosi del Milan. Penso che l’arbitro sia stato molto fiscale nel primo tempo, anche se tutto sommato ha gestito bene la gara». © RIPRODUZIONE RISERVATA le reti realizzate in Serie A da Montolivo: questo è il primo centro in maglia rossonera ed è il quarto milanista a realizzare una rete in questo campionato dopo El Shaarawy, Pazzini e De Jong. È la seconda rete che segna al Palermo, anche la precedente al Barbera il 13 febbraio 2011 dove la Fiorentina si era imposta per 4-2. Curioso che le ultime tre partite nelle quali ha segnato siano terminate tutte sul 2-2 con la sua squadra impegnata in trasferta 99 le reti in Serie A di Fabrizio Miccoli che raggiunge Tommaso Rocchi al 74˚ posto della classifica dei bomber in A a girone unico 4 i pareggi consecutivi per il Palermo che prima di ieri sera era reduce dall’1-1 in casa del Genoa e dal doppio 0-0 con il Torino (in casa) e con il Siena (fuori) Palermo (e uno con quella del Perugia). Il Romario del Salentoprima ha procurato il rigore e poi lo ha trasformato. Questa trasformazione coincide con il gol numero 99 di Miccoli in Serie A (77 col Palermo) ormai prossimo a entrare nella lista dei centenari. Il capitano nel dopopartita ha commentato: «Abbiamo gettato via una partita che avevamo in mano. Ci siamo abbassati troppo e invece di provare a fare il terzo gol ci siamo fatti rimontare. Il tecnico nello spogliatoio ha fatto una sfuriata e ha ragione perché quando ci ricapita un’occasione simile. Questa è una mezza sconfitta, se la gara durava altri 5 minuti magari la perdevamo pure. Siamo calati un po’ fisicamente, ma avevamo fatto un’ora molto intensa». Sul contratto: «Sono contento di sentire Lo Monaco affermare che rimarrò a Palermo, ma io non ho fretta, bisogna essere in due». © RIPRODUZIONE RISERVATA ATTACCANTI Scende Pato, ora è Bojan l’uomo decisivo Lo spagnolo è stato vittima del turbinio delle punte, ma adesso chiede spazio DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO PALERMO Corsa e tiri in porta. Ma allora si può. Fortunatamente in attacco c’è qualcuno che bussa forte alla porta, oltre a El Shaarawy. L’ingresso in campo di Bojan, assieme a quello di Emanuelson, ha alzato immediatamente il voltaggio del Milan. L’ex Barça è riuscito in meno di un tempo a fare ciò che quasi tutti i suoi compagni non stanno riuscendo a fare dall’inizio dell’anno: puntare l’uomo in velocità, saltarlo e andare al tiro. Lui l’ha fatto più di una volta e lancia un chiaro messaggio ad Allegri: mai più così tante panchine consecutive. Bojan fino ad ora è rimasto un po’ vittima del turbinio tattico dell’allenatore. Ha trovato spazio nel 4-2-3-1 un paio di volte nelle vesti di «finto nove», e poi è tornato in naftalina. La prova di ieri dimostra che la voglia di tornare in campo va di pari passo con le idee chiare. Il classico ingresso da «spaccapartita», il suo, come succedeva al Milan dei tempi belli, quando i panchinari entravano e cambiavano il corso della gara. Finalmente è successo anche quest’anno: la rimonta è firmata nel tabellino da Montolivo ed El Shaarawy, ma porta ben impresso anche il nome di Bojan. In Italia e’ piu’ difficile «Ho cercato di fare il massimo — racconta lui a fine gara —. Abbiamo segnato un gol presto e questo ha aiutato la squadra a crederci. Abbiamo giocato molto la palla. Ho fatto tante partite bene l’anno scorso quando sono entrato nella ripresa ma anche quando ho giocato dall’inizio. L’anno scorso mi è mancata continuità». Per il momento sta mancando anche quest’anno, ma con prestazioni come quella di ieri la strada dovrebbe essere in discesa. «Come centravanti mi trovo meglio. Negli ultimi anni ho giocato sulla fascia, è diverso ma cerco di fare quello che chiede l’allenatore. Mi crea più difficoltà il calcio italiano di quello spagnolo, qui hai meno palloni e devi essere più preciso». Ale, che ti succede? La prova di Bojan ha eviden- ziato ancora di più il flop di Pato. Papero non pervenuto, a parte un paio di spunti che non hanno prodotto effetti. Quindici infortuni in quasi tre anni sono un’enormità e con il corpo deve guarire anche la testa, ma l’atteggiamento di ieri del brasiliano è stato molto negativo. Quasi rassegnato, molto spesso al piccolo trotto, facile preda della difesa rosanero. Pato ha bisogno di fiducia e di rimettere minuti nelle gambe, come dice lui e ripete anche Allegri, però occorre mostrare uno spirito migliore. Più costruttivo, più propositivo. Gli errori sono l’ultimo dei problemi, ma almeno bisogna provarci. © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 SERIE A IL CASO ARBITRI GLI EPISODI CONTESTATI DELL’ULTIMA GIORNATA CATANIA-JUVENTUS Il gol annullato a Bergessio Il caso della domenica: Bergessio non è in fuorigioco e segna, l’assistente Maggiani prima convalida poi fa annullare CATANIA-JUVENTUS Maggiani sbaglia anche su Bendtner La Juve vince a Catania grazie al gol di Vidal viziato da un fuorigioco di Bendtner: Maggiani non se ne accorge FIORENTINA-LAZIO Mauri: cancellato gol regolare Lazio penalizzata a Firenze: sull’uno a zero per i viola annullato il gol del pari a Mauri per un fuorigioco inesistente Petrucci: «Non esiste la moviola in campo» Il presidente Coni: «I club non alzino la voce sul tema. Idem sulla giustizia». Braschi: «Sul fuorigioco tecnologia inadatta» nione pubblica, invece, vorrebbe nel Terzo millennio una apertura alla moviola in campo. La Gazzetta ha ipotizzato di utilizzarla in tre situazioni: gol fantasma (esordio in Giappone nel Mondiale per club e poi altro test in Brasile con la Confederations Cup, ci sarà anche l’Italia), condotta violenta (tipo Zidane-Materazzi) e il fuorigioco per evitare altri casi Bergessio. Nel primo caso c’è già l’okay, nel secondo non è da escludere che se ne parli in futuro, sul terzo lo sbarramen- FRANCESCO CENITI MAURIZIO GALDI La moviola nel calcio può attendere. E forse, come Godot, non arriverà mai a dirimere questioni e polemiche. L’apertura dell’International Board alla tecnologia sul gol-non gol sembra al momento l’eccezione che conferma la regola. E la regola da anni è una: il fattore umano (gli arbitri per intenderci) fa parte del gioco, sbagli compresi. L’opi- Le proteste del Catania con l’assistente Maggiani dopo il gol annullato LOCMAN ® ITALY MILAN-GENOA Abate assist ma in fuorigioco Il Milan batte il Genoa con una rete di El Shaarawy: il cross è di Abate che però è partito in fuorigioco RICHIARDI to è totale: da Braschi a Petrucci, passando per Abete. Il no di Braschi Il designatore ha spiegato perché è inutile discutere sul fuorigioco, specie quando si parla di centimetri. Non solo, le argomentazioni portate sono un «no» indiretto anche alla moviola: «Per valutare il fuorigioco bisogna cogliere il momento esatto del passaggio. Chi ci assicura che il fotogramma tv immortala quell’istante? Basta uno in meno o in più e tutto cambia. Parliamo di centimetri. Quindi si dovrebbe mettere un sensore nel pallone che stabilisca senza dubbi l’attimo esatto. E mi sa che stiamo parlando di fantascienza... Quando un assistente è chiamato a decidere su distanze minime spesso lavora d’esperienza: fare le pulci è inutile. Bisogna capire che episodi come quello di Abate a San Siro o Bendtner a Catania non sono errori. Diverso è il caso di Bergessio: quella è una svista grave, di solito non le facciamo». del Coni, Gianni Petrucci, rincara: «La tecnologia non mi può piacere dal momento che non c’è. La moviola non è possibile, quando sarà permessa si studierà come applicarla perché pure allora ci saranno discussioni. Per il gol fantasma la Figc ha introdotto gli arbitri di porta. Cosa altro deve fare? Sta facendo il massimo con costi notevoli. Le società si mettano tranquille: devono rifare la governance e rieleggano i presidenti e non alzino la voce, non mettono paura a nessuno. Non solo, certi giudizi sulla giustizia sportiva formata da giudici da dopolavoro è meglio ritirarli. Ci sono seri professionisti: hanno agito ad alto livello avendo grandi responsabilità anche nella vita civile. Suggerirei un passo indietro ai presidenti: dovrebbero essere più umili. Il calcio non è l’Eden». Pensiero condiviso dal presidente della Figc, Giancarlo Abete. «La giustizia sportiva è di qualità: è in mano a professionisti. Dissenso legittimo purché ci sia il rispetto dei giudici». Petrucci e Abete Il presidente © RIPRODUZIONE RISERVATA Gazzetta.it IL DIBATTITO IL PRESIDENTE: «ARBITRI DA AIUTARE» Strama e Ferrara: «Inutile cambiare» Zamparini vota «sì» Gazza Tvf I tecnici di Inter e Samp contro le novità Il patron del Palermo: «Da stupidi dire no» Il fascino della moviola in campo. Colpisce soprattutto i presidenti. Lunedì era stato il patron laziale Lotito a tessere le lodi della tecnologia. Ieri è toccato a Maurizio Zamparini, poco prima della sfida tra Palermo e Milano. «L’unica proposta che si può fare, con un calcio così veloce, è l’utilizzo dei mezzi tecnologici — ha detto a Sky — Non capisco la stupidità e la pervicacia nel negare agli arbitri quell’aiuto che c’è, ad esempio, nel tennis, nel basket o nel football americano. E non va bene nemmeno agli arbitri che non siano aiutati nella maniera giusta». Ma il dibattito non è a senso unico. Anzi, se a parlare sono gli allenatori allora le cose cambiano. MONTECRISTO Il no di Strama e Ferrara Pren- Movimento meccanico automatico S.I.O. (Scuola Italiana di Orologeria) o cronografo al quarzo. Titanio e acciaio. Impermeabile fino a 10 atm. WWW.LOCMAN.IT L O C M A N S . P. A . - M A R I N A D I C A M P O - I S O L A D ’ E L B A BOUTIQUES LOCMAN: G MILANO: VIA M. GONZAGA, 5 G FIRENZE: VIA TORNABUONI, 76/R G BRESCIA: CORSO ZANARDELLI, 30 G MARINA DI CAMPO: PIAZZA G. DA VERRAZZANO, 7 G PORTOFERRAIO: CALATA MAZZINI, 17 G PORTO AZZURRO: VIA VITALIANI, 20 G PORTO CER VO: VICOLO DEL CER VO G CER VINIA: VIA CARREL E IN TUTTE LE MIGLIORI GIOIELLERIE diamo quello che dice Andrea Stramaccioni, tecnico dell’Inter: «Mettere la moviola in campo? Ho una visione più romantica del calcio: per me è bello anche perché è giudicato dal vivo. È una mia idea da non mettere in relazione agli errori di Catania che sono stati commessi in buona fede, si è trattato di un episodio: non ci siano elementi per parlare di favori pro Juve». Ha le idee chiare anche Ciro Ferrara, allenatore della Sampdoria: «La moviola sarebbe stata di grande aiuto in queste ultime giornate, però io non credo sia da inserire se non per episodi chiave come il gol-non gol. Così come il time-out: non credo sia giusto stravolgere troppo questo sport». Allarga il discorso Stefano Colantuono, trainer dell’Atalanta: «Si continua a parlare di sviste arbitrali, ma non di quelle che riguardano noi. Ci sono figli e figliastri nelle moviole? I due cartellini a Peluso (espulso contro il Pescara, ndr) secondo me non c'erano: siamo stati penalizzati, abbiamo giocato metà partita in dieci contro undici». E rimanendo in casa nerazzurra, ecco il parere del d.g. Pierpaolo Marino sulla sudditanza psicologica: «Come si fa a dire che non esiste? Quando ero dirigente all'Avellino siamo usciti tante volte sconfitti, per episodi a favore delle grandi squadre. Se un’ingiustizia subita coinvolge interessi editoriali o di classifica ha risonanza maggiore. Faccio un esempio: era più clamoroso il gol annullato a Denis in Roma-Atalanta e nessuno ha parlato di Roma favorita. A Catania la tv dimostrò che c'era stato un pugno di Bergessio in area a Lucchini, nemmeno sanzionato». cen © RIPRODUZIONE RISERVATA La gioia di Robin van Persie CHELSEA-UNITED: RIVINCITA IN DIRETTA SUL SITO DALLE 20.45 Appuntamento da non perdere questa sera sul sito. Alle 20.45 in diretta streaming c’è la rivincita di Chelsea-Manchester United, già di fronte domenica in Premier. Stavolta sono gli ottavi di Coppa di Lega. SU «GAZZEIFFEL»: CHI VOTEREBBE MESSI PER IL PALLONE D’ORO La nuova rubrica sul calcio francese, «Gazzeiffel» di Alessandro Grandesso, vi svela per chi voterebbe Leo Messi se potesse scegliere il prossimo Pallone d’oro. Con Xavi e Iniesta, il suo prescelto sarebbe il portiere del Real Madrid, Iker Casillas. MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 SERIE A IL CASO ARBITRI Replay: gli ostacoli di Blatter e Platini Ma è già stato usato Da Fifa e Uefa opposizioni tecniche e politiche alla moviola. Ma ricordate Zidane e la Confederations? FABIO LICARI Intanto una cosa: con Blatter e Platini ai vertici del calcio mondiale, per la moviola in campo non c’è speranza. Bene sapere che, al momento, trattasi di semplice teoria o discorso da bar. Bene ricordare che per una svolta servirebbe, prima, un cambio politico storico del quale ben pochi sembrano convinti (il presidente Fifa ha rivinto con il 92% dei voti, quello Uefa per acclamazione, le prossime elezioni sono nel 2015). E che l’unica concessione alla tecnologia sono gli strumenti (occhio di falco e goalref) per il gol fantasma. Almeno finché Blatter sarà il boss Fifa. Se Platini ne prenderà il posto — Blatter permettendo — potremmo aspettarci addirittura un passo indietro. Perché «no» alla tecnologia? I due leader sono d’accordo nel non infrangere la «sacralità» del calcio. Le loro obiezioni più frequenti? 1) Il calcio non ha il tempo effettivo come il basket: come recuperare le in- ter non si sarebbe mai fatto coinvolgere nella storia della tecnologia sul gol fantasma. Poi la reazione violenta dell’opinione pubblica alla rete (non vista) dell’inglese Lampard, al Mondiale 2010, è stata come una folgorazione sulla via di Damasco. E infatti la tecnologia è stata approvata. AL MONDIALE PER CLUB La lotta al gol fantasma comincia il 6 dicembre Tutti i problemi I problemi, in re- altà, ci sono. E parecchi. 1) Chi giudica? L’arbitro chiamato al monitor o un giudice allo stadio in contatto audio con lui (come nel rugby)? 2) In che situazioni? Tutti i casi dubbi è impossibile: ci si dovrebbe limitare a falli da rigore, gol fantasma, fuorigioco, gioco violento. E se qualcuno dicesse: perché non la punizione dal limite? Il rugby giudica soltanto le mete dubbie; il basket il tiro (o il fallo) allo scadere, il canestro da 2/3 punti, se un giocatore è uscito dal campo, a chi tocca la rimessa. 3) Come si applica? C’è un dubbio in area, rigore o no? Si ferma il gioco? E se poi non è rigore che si fa, palla a due? 4) Chi produce le immagini? Un’agenzia indipendente, diversa dalle tv? 5) La tecnologia: sicuri — vedi il fuorigioco — che il «frame» tv dell’attimo della partenza del cross sia quello giusto? 6) E se l’immagine non chiarisse? Succede anche nelle varie moviole tv. (f.li.) Moviola no, tecnologia sul «gol fantasma» sì. E prestissimo. Occhio di falco e goalref debuttano il 6 dicembre in Giappone, al Mondiale per club. La prima partita è tra Auckland (Nuova Zelanda) e i campioni del Giappone. Nei due stadi del torneo, Toyota e Yokohama, saranno installate le due strutture — una per impianto — e il Mondiale sarà il primo test da quando la tecnologia è diventata regola. La Fifa non ha escluso l’eventuale uso anche degli arbitri di porta. L’appuntamento successivo sarà in Confederations Cup, 15-30 giugno 2013, ma l’obiettivo è il Mondiale: Brasile 2014. Comanda l’arbitro Occhio di falco e goalref sono le terruzioni necessarie per mettersi davanti al video? Il gol non gol è passato perché garantisce, almeno sulla carta, la risposta in meno di un secondo. 2) Il calcio è un flusso. Mettiamo il caso limite: palla che sbatte sulla traversa e non si capisce se sia entrata o no; l’azione prosegue e la squadra che si difendeva va poi in gol. Che cosa fare? Andare al video, annullare la seconda rete e convalidare la prima? Surreale. 3) Il video riduce l’autorità dell’arbitro, unico che può/deve decidere in campo. Moviola e potere Tra altre spie- gazioni sociologiche (neanche la società è perfetta), antropologiche (il calcio piace perché resta lo stesso) e romantiche (decide l’uomo), di sicuro ce n’è una politica: la moviola toglie potere. Fosse stato per lui, Blat- Sepp Blatter, 76 anni, presidente Fifa dal 1998, e Michel Platini, 57, presidente Uefa dal 2007 ANSA, EPA Moviola nascosta? Siamo since- ri: la moviola è già stata applicata, in silenzio. Al Mondiale 2006, per la testata di Zidane. E in Confederations 2009 quando Webb prima assegnò un angolo e poi rigore ed espulsione, per fallo di mano, in Egitto-Brasile dopo evidente imbeccata audio in 40". Il giorno dopo Blatter proibì il monitor in campo al quarto uomo. Tutto chiaro? © RIPRODUZIONE RISERVATA due tecnologie che hanno superato la selezione. Rispondono alle due esigenze Fifa: 1) risposta immediata (meno di un secondo); 2) comunicazione diretta con l’arbitro. Meno fiscale, la Fifa, sul terzo requisito: all’inizio era richiesta la perfezione, oggi ci si accontenta di un margine di errore di 3 cm (in più o in meno). Il costo medio di un impianto è 200mila euro. Importante: la comunicazione all’arbitro non sarà pubblica (niente countdown allo stadio o in tv, per intenderci). E, di più, l’arbitro potrà anche non seguirla se convinto del contrario. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 8 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 SERIE A 10a GIORNATA Pirlo re degli invincibili Da due anni non esce sconfitto in campionato L’ultimo suo k.o. risale al 30 ottobre 2010: Milan-Juventus 1-2 Poi 53 gare da imbattuto: nel mirino ci sono Maldini e Massaro Perché vedere JUVENTUS-BOLOGNA Bendtner gioca la prima partita da titolare allo Juventus Stadium. I rossoblù lottano per evitare la quarta sconfitta consecutiva. Juventus Stadium, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO TORINO Trenta ottobre 2010, due anni ieri. Un pezzo di vita per chiunque, un periodo significativo per un atleta. Settecentotrentadue giorni in cui sono accadute tante cose e molte altre, invece, sono rimaste ipotesi sen- za mai diventare realtà. Come ad esempio vedere Andrea Pirlo uscire dal campo sconfitto in campionato. Da quel giorno, dal 30 ottobre 2010, non è più successo. Pirlo giocava nel Milan e a San Siro arrivò la Juve di Delneri: i gol di Quagliarella e Del Piero regalarono la vittoria ai bianconeri, a nulla servì la rete di Ibrahimovic nel finale. Anche il 18 dicembre 2010 il Mi- lan perse in casa (1-0 con la Roma) e Pirlo aveva iniziato la partita, ma fu sostituito per infortunio sullo 0-0. A fine stagione Andrea passò alla Juve e in bianconero non è mai stato sconfitto in campionato. Le partite utili consecutive del raffinato regista sono 53 (36 vittorie e 17 pareggi), mentre la striscia della squadra di Conte è arrivata a 48 incontri. Stasera contro il Bolo- LA SINDROME ROSSOBLÙ UNICA SQUADRA AD AVER SEMPRE FATTO PUNTI CON LA JUVE DEI RECORD CATANIA Ma occhio al Bologna: bestia nera di Conte Ripreso mentre lancia fumogeni: tifoso arrestato Lo scorso anno due volte 1-1: Vucinic non bastò, reti di Di Vaio e Portanova La Digos di Catania ha arrestato Alfio Cocuzza, un 22enne ultrà rossoblù immortalato dalle videocamere dell’impianto Massimino mentre, nel corso della partita Catania-Juventus di domenica scorsa, scagliava fumogeni verso la pista di atletica rischiando di colpire i giornalisti presenti in quella zona dello stadio. Il giovane, a torso nudo e col viso coperto da un cappellino nel momento del reato, è stato posto agli arresti domiciliari. Nei suoi confronti è stato avviato il procedimento per l’applicazione del Daspo. DAL NOSTRO INVIATO VINOVO La bestia nera nella notte di Halloween può anche far paura. Così la Juve attende con comprensibile attenzione la partita di stasera. Quello del Bologna è l’ultimo scalpo che manca ai conquistatori bianconeri dopo che nelle prime giornate di questo campionato sono stati conquistati i fortini di Chievo e Genoa. Nella scorsa stagione, infatti, solo tre squadre erano rimaste imbattute contro i bianconeri: Bologna (1-1 e 1-1), Chievo (0-0 e 1-1) e Genoa (2-2 e 0-0). Alla terza giornata della Serie A 2012-13 la Juve va a Marassi e sembra un’altra partita storta: 1-0 di Immobile. Nella ripresa secca rimonta e un 3-1 psicologicamente importante. La settimana dopo allo Stadium arriva il Chievo e il primo tempo è senza sussulti bianconeri. Nella ripresa, però, si scatena Quagliarella che con una doppietta condanna i gialloblù alla sconfitta. sì nonostante una gran ripresa la Juve subì il pareggio di Portanova. Al ritorno a Bologna (7 marzo) stesso risultato ma sviluppo inverso: rete di Di Vaio nel primo tempo, gol di Vucinic dopo l’intervallo. La Juve era in piena pareggite, ma proprio nel secondo tempo della gara di Bologna all’improvviso si rivide la squadra convincente che aveva chiuso il girone d’andata in testa e si preparava a lanciare il clamoroso sprint finale che le avrebbe regalato lo scudetto. Fare 1-1 col Bologna porta bene, ma oggi Conte vuole lo scalpo rossoblù: alla sua collezione manca solo quello. Anche in Coppa Italia Stasera toc- ca al Bologna, che per la verità l’anno scorso giocò tre volte contro la Juve e anche la terza (cronologicamente la seconda: l’8 dicembre 2011 in Coppa Italia) si chiuse 1-1. Un pareggio strano perché maturato al 90’ (Giaccherini) e al 96’ (Raggi). Essendo un turno in gara secca si giocarono i supplementari e Marchisio segnò il gol decisivo. Quindi vittoria della Juve ma eccezione che conferma la regola perché per ben tre volte nella scorsa stagione i bianconeri contro il Bologna non sono andati oltre l’1-1. All’andata in campionato (21 settembre 2011) fece tutto Vucinic: gol ed espulsione nel primo tempo, co- gb.o. Daniele Portanova, 33 anni ANSA © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 In occasione della festa di Halloween i giocatori della Juve si sono travestiti da mostri per il sito del club LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 4 Quagliarella I NUMERI e Bendtner ok 2 Vucinic pensa già all’Inter gol di Quagliarella in questo campionato, cui si aggiunge anche la rete con il Chelsea in Champions League 6 Bendtner-Frankenstein, Marchisio-Saw, Lucio-Terminator. Fino al... Conte Dracula. Una Juve mostruosa, quindi, che con lo slogan scelto per quest’iniziativa (unica frase ufficiale di una vigilia completamente muta a parte i soliti tweet) lancia comunque un messaggio molto chiaro e si affida anche alla scaramanzia visto che l’anno scorso i travestimenti di Halloween avevano portato fortuna. Alex Del Piero, 37 anni, in versione Halloween ALESSANDRODELPIERO.COM gna Andrea potrebbe raggiungere a quota 54 Paolo Maldini e Massaro, protagonisti del Milan degli Invincibili (58 gare senza perdere). Più su ci sarebbero solo Costacurta (59: era assente contro il Bari nell’ultima sconfitta rossonera prima della lunga serie) e Donadoni (64). Con altri undici incontri positivi la Juve batterebbe il record del Milan e Andrea raggiungerebbe l’attuale allenatore del Parma in vetta alla classifica individuale. Halloween Intanto sul sito della Juve ieri Pirlo è stato rappresentato come Joker nel giochino dei travestimenti horror che il club ha riproposto per Halloween dopo il positivo esperimento dello scorso anno. Il titolo della sfilata fotografica è naturalmente ironico: «Continuiamo a fare paura». E alcune trasformazioni sono ben riuscite: Buffon-Freddy Krueger, Vidal-Hannibal Lecter, Asamoah-Blade, Pallone d’oro Il 2012 di Andrea «Joker» Pirlo è un inno al calcio: dalla cavalcata verso lo scudetto allo splendido Europeo fino a un autunno magari meno scintillante, ma sempre di primissimo livello e caratterizzato da tre punizioni intrise di classe e astuzia contro Parma, Roma e Siena. Proprio due anni fa iniziava l’ultimo atto dell’avventura di Andrea nel Milan: Allegri lo vedeva mezzala e poi non lo vide proprio per niente. Vai pure, gli disse. Alla Juve? Meglio. I tifosi rossoneri si consolarono pensando all’età di Pirlo (ora 33 anni e mezzo), ma la continuità del regista continua a sorprendere tutti. In questa stagione è stato in campo già 1.087 minuti (697’ in campionato, 270’ in Champions, 120’ in Supercoppa): nella Juve solo Bonucci ha giocato di più (1.110’). Qualità, ma anche quantità. E tanta voglia di chiudere bene un anno splendido, magari con un buon piazzamento nella classifica del Pallone d’oro. Pochi giocatori al mondo sono bravi come Andrea. Nessuno ha questa simpatica abitudine di non perdere mai. Dietro la notizia Tutti in silenzio nell’era Twitter Ma serve o no? (gb.o.) Silenzio. Che vuol dire concentrazione. Ma anche scudo contro le accuse dopo la discussa vittoria di Catania. La Juve si chiude in se stessa: nessuna conferenza e solo uno slogan («Continuiamo a fare paura») che prende spunto dal travestimento di Halloween ma in realtà è un messaggio a tutto il sistema calcio. Fuori dai cancelli di Vinovo ci sono alcuni tifosi: pochi rispetto al solito, come se anche loro risentissero del clima avvelenato. È vigilia di partita, ma il classico appuntamento con l’allenatore (o il suo vice, o il vice del suo vice) è stato cancellato. Conte non vuole parlare anche se nessun regolamento glielo vieta. Alessio, persona garbata dai toni concilianti, finirebbe stritolato dalle polemiche del post-Catania. Carrera probabilmente non si farebbe grandi problemi a rispondere a tono, ma il suo momento è passato. Così, mentre il presidente Agnelli vola a Roma insieme al Torino, le uniche voci bianconere che squarciano il silenzio sono i cinguettii di twitter: «Si va in ritiro!» azzarda Simone Pepe che sfrutta l’ambiguità della situazione («Non è un vero e proprio silenzio stampa» dicono in Corso Galileo Ferraris). Chissà cosa succederà stasera: può darsi che, per rispetto degli obblighi contrattuali, la Juve mandi qualcuno a parlare. Resta un dubbio: nell’era dei social network e della comunicazione globale, il silenzio stampa (vero o finto che sia) ha ancora senso? voto in pagella per Bendtner a Catania. È il primo rimediato in Serie A, visto che nell’unica altra partita giocata dal danese in campionato (con il Chievo) era entrato a 10 minuti dalla fine risultando s.v. 6,19 media voto di Vucinic in campionato. È la migliore tra gli attaccanti della Juventus 8 presenze per Giovinco in Serie A quest’anno. La Formica Atomica ha realizzato tre gol: due all’Udinese e uno alla Roma Duo inedito davanti, fuori pure Giovinco Turnover in difesa: Chiellini in panchina E Marchisio non è nemmeno convocato Fabio Quagliarella, 29 anni FORNASARI DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO VINOVO (Torino) Potremmo chiamarlo turnover, ma in realtà è un vero e proprio esame. La rosa è lunga, questo però non basta: Antonio Conte è come San Tommaso, vuole verificare la competitività delle riserve. E non ama concedere seconde o terze chance: chi spera di avere un po’ di spazio deve dimostrare di meritarlo alla prima occasione. Oggi l’allenatore della Juve concede una vetrina importante ad alcuni giocatori poco utilizzati finora e si aspetta una risposta convincente. Ecco perché non c’è dubbio sull’approccio alla sfida con il Bologna: la Juve si gioca tre punti, alcuni calciatori si giocano di più. Le novità Se le indicazioni del- l’ultimo allenamento saranno confermate (non sempre è così), ci sarà spazio per sei riserve: Caceres, Isla, Padoin, Pogba, Bendtner e Quagliarella. In difesa c’è l’esigenza di far riposare Chiellini: Caceres è in vantaggio su Lucio. A centrocampo era scontata la presenza di Pogba al posto dello squalificato Vidal. Marchisio non ha recuperato dall’infortunio alla caviglia: meglio per il Principino concentrarsi sulla sfida di sabato con l’Inter. Al suo posto, a sorpresa, Padoin sembra aver vinto il ballottaggio con Giaccherini: Simone non è tito- © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Nicklas Bendtner, 24 anni LIVERANI lare dal 13 maggio, ha giocato dall’inizio appena tre volte in campionato con la Juve e in questa stagione è stato in campo 46 minuti. Sulla fascia destra probabile turno di riposo per Lichtsteiner: tocca di nuovo a Isla, su cui Conte punta molto. Il cileno ha un bilancio attuale di 51’ in campionato, tre presenze complessive e una sola gara completa (a Copenaghen). Infine l’attacco: Bendtner dovrebbe essere confermato dopo la discreta prova di Catania e Quagliarella è stato provato a lungo accanto a lui. Verso l’Inter Naturalmente le scelte di Conte vanno lette considerando anche la sfida di sabato contro l’Inter. Al tecnico della Juve il turnover non piace, ma è evidente che va tutelata la condizione di alcuni giocatori. Quattro giorni dopo la partita con i nerazzurri, i bianconeri ospiteranno il Nordsjaelland e saranno costretti a vincere per non abbandonare in anticipo ogni speranza di qualificazione agli ottavi di Champions. Ribadito che solo dopo la rifinitura di stamattina Conte prenderà le decisioni definitive e che il rendimento di oggi può incidere sulle scelte di sabato, si può ipotizzare che contro l’Inter il tecnico schiererà sei giocatori riposati: Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Vucinic e Giovinco. Un bel vantaggio, ma solo se stasera la Juve batterà il Bologna. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TECNICO DEGLI EMILIANI NON DÀ PESO ALLE CRITICHE DOPO I 6 K.O. IN 9 INCONTRI GIOVANILI NEXTGEN SERIES Pioli a rischio? «Io sono tranquillo» La Juve in tv contro il City di Lombardo Inter in Norvegia con neve e Rosenborg A Torino mancherà capitan Diamanti: «Ma nel calcio non si sa mai che può succedere...» ANDREA TOSI BOLOGNA Stasera allo Juventus Stadium scende in campo il Bologna degli orfani, perché nessuno degli otto titolari fissi che un anno fa hanno rilanciato il club rossoblù nella parte sinistra della classifica è oggi al servizio di Stefano Pioli, sul quale montano le voci di una panchina non più saldissima. Tra cessioni (Gillet, Raggi, Mudingayi, Ramirez e Di Vaio), squalifiche (Portanova e da ultimo Diamanti) e infortuni (Perez), il Bologna dei 51 punti è svaporato fino a cadere al penultimo posto. Sono passati solo cinque mesi dall’ultima uscita di quel Bologna finito nono con l’Europa League nel mirino, eppure sembra un secolo vedendo giocare questa squadra che conta già sei k.o. in nove partite disputate. Sfida impari Pioli ha sempre evitato di fare paragoni, tanto meno può farli in questa occa- sione guidando una lunga fila di ex bianconeri (Sorensen, Motta, Pasquato, Pazienza e Gabbiadini) nella sfida alla capolista. «Sulla carta non esistono vittorie e sconfitte scontate perché il calcio ci ha abituato a risultati sorprendenti - ammonisce l’allenatore che medita di tornare alla difesa a tre, mentre davanti deve rinunciare allo squalificato Diamanti -. Conosciamo la forza della Juve, ma non andiamo a Torino solo per difenderci. Cambierò qualcuno, quello che ci serve adesso è trovare più continuità. Questa è una partita che dobbiamo interpretare come se ogni pallone fosse decisivo». Panchina che scotta Pioli non pensa alla sua posizione, peraltro ha ricevuto nelle ultime ore attestati di stima davvero importanti: «Ringrazio Montezemolo per le belle parole, ho ricevuto molti sms che mi incitano a tenere duro. Fa piacere, ma vi assicuro che non vivo nell’incertezza. Ho le idee chiare e mi sento lo stesso Pioli di un anno fa. Non ho ansia da prestazione, semmai sono consapevole come tutti i miei giocatori che stiamo attraversando un momento delicato. Ribadisco che il Bologna dei 51 punti è finito il 30 giugno. Questa è un’altra squadra». © RIPRODUZIONE RISERVATA (l.b.) La NextGen si fa interessante: oggi saranno in campo due italiane e JuventusManchester City sarà di alto livello (si gioca ad Alessandria alle 19, diretta su Eurosport). Il City è allenato da Attilio Lombardo, un ex, e punta al passaggio del turno come Juve e Psg. Le due squadre, almeno un po’, si conoscono perché si sono incontrate in un torneo nella scorsa stagione in Germania: finì 0-0. Il City, da allora, è un po’ cambiato: ha comprato parecchio e, tra gli altri, ha preso Jules Olivier Ntcham dal Le Havre, un piccolo Desailly del 1996 seguito anche dalla Juve e arrivato a un passo dalla firma con l’Inter. Ad Alessandria ci sarà anche lui, contro una Juve che si presenterà con qualche assenza e Padovan in attacco. Trasferta lunga invece per l’Inter, che alle 19 giocherà in Norvegia contro il Rosenborg (differita Inter Channel domani alle 14.30). Sarà una partita fisica, non facile: l’Inter avrà Mbaye ma non Bianchetti e Duncan. rimasti con la prima squadra. E a Trondheim, da ieri, già nevica. LE CLASSIFICHE Gruppo 2 dopo 3 turni Psg 6; Juventus*, City 4; Fenerbahce 2 (* una gara in meno, ** una gara in più) Gruppo 5 dopo 2 turni Inter 6; Rosenborg* 3; Liverpool*, Borussia Dortmund 0 (* una gara in meno) 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 SUPER CASSANO SERIE A 10a GIORNATA Inter primo amore Samp ex preferita Per Fantantonio è la sfida del cuore 1 3 2 Tre anni in blucerchiato: amicizie, scherzi, matrimonio, Garrone, il futuro da talent-scout E per stasera, una domanda: se fa gol, esulta? Perché vedere INTER-SAMPDORIA Nerazzurri obbligati a vincere per arrivare a Torino credendoci, ma la Samp è agguerrita dopo quattro sconfitte consecutive San Siro, ore 20.45 MATTEO DALLA VITE FILIPPO GRIMALDI Tifare per due squadre? Ma sì, volendo si può. Anzi, lui può. Perché se giochi nel club del quale avevi il poster in camera e in una sera di ottobre incontri la maglia che hai vestito con passione e che prima o poi rivestirai, bé, sì, si può. E lui, Antonio Cassano, è uno di quelli che possono. All’Inter ha trovato la squadra del cuore e riscoperto il divertimento. Della Samp conserva tutto, perché è tutto ciò che vorrà una volta che lascerà il nerazzurro. Futuro da talent-scout Genova (sponda-Samp) per lui? Sarebbe inutile girarci intorno: è quella di ieri, di oggi, e pure (probabilmente) di domani. Perché FantAntonio, dalla città della Lanterna, di fatto non se n’è mai più andato da quando vi mise piede per la prima volta cinque anni fa. Né lui né la sua famiglia. Era sbarcato nell’estate 2007, l’ex apartado del Real Madrid rinato con la maglia della Sampdoria. Che gli ha portato fortuna, nonostante tutto, perché neppure l’incidente diplomatico, con divorzio annesso, provocato dalla lite scoppiata 26 ottobre 2010 con il presidente Riccardo Garrone, ha rotto il legame che lo tiene unito a Samp e Genova. Ma il tempo ha curato le ferite: è arrivato il perdono del presidente Garrone. Antonio è ancora tifoso della Samp e resta legatissimo anche a questa città, dove con tutta probabilità tornerà a vivere a fine carriera. Anzi, se potesse tornerebbe anche prima, ma per ora è impensabile. In fondo è solo questione di tempo: per il vicepresidente vicario Edoardo Garrone, Cassano ha un posto assicurato nella Samp di domani come scopritore di talenti. Carolina e i lumini bianchi Avere la scheda S Antonio Cassano, 30 anni, non ha ancora segnato in Europa League con la maglia dell’Inter ANTONIO CASSANO 30 ANNI ATTACCANTE Nato a Bari il 12 luglio del 1982. Ha esordito in serie A l’11-12-1999, Lecce-Bari 1-0. Dal 19 giugno 2010 è sposato con Carolina Marcialis, pallanuotista davanti la Sampdoria, per FantAntonio è come rivedere un po’ di vita. Appena Stramaccioni dà liberta alla squadra, il numero 99 torna a Genova, un po’ di macchina e via. E qualcosa lì è cambiato: la casa, ad esempio. Soltanto mamma Giovanna e il cugino Nicola abitano ancora nel residence a due passi dal parco di Nervi dove lui ha abitato nel primo periodo genovese, lo stesso dove nel 1954, prima di ricevere il premio Nobel, soggiornò in vacanza Hemingway. Lì, a due passi, ha pure trovato l’amore, Carolina, che sta aspettando un altro... Cassanino dopo Antonio e il piccolo Christopher. Adesso la sua base genovese è qualche centinaio di metri più lontano: un elegante condominio con vista mare poco distante dalla chiesa di Sant’Erasmo, a Quinto, lo stesso palazzo sotto il quale la notte del 19 novembre 2010 i suoi vecchi tifosi erano andati in processione accendendo lumini bianchi sotto il portone per convincerlo a restare. Erano le dieci di sera: lui s’era affacciato da una finestra, salutando. Amici e scherzi Stasera Cassano rivedrà molti amici. Con uno di loro in particolare, Giorgio Sono 6 le squadre in cui Antonio Cassano ha giocato nella propria carriera: dopo il Bari, ecco la Roma, club col quale ha vissuto 5 stagioni. Nel gennaio 2006, ecco il Real Madrid: resta con i Blancos fino all’agosto del 2007 vincendo una Liga. Poi, ecco la Sampdoria: quattro anni di grandi soddisfazioni e di una qualificazione ai Preliminari di Champions, svanita poi contro il Werder Brema. 4 Gli intrecci fra Cassano, Samp e Inter. 1 FantAntonio blucerchiato contro Zanetti REUTERS 2 L’abbraccio con Riccardo Garrone ANSA 3 Una esultanza... baciata LAPRESSE 4 Antonio e Carolina ANSA 5 L’esordio di Cassano a Pescara LAPRESSE Dopo la Samp, il Milan: due stagioni, la prima con la conquista dello scudetto ma la seconda segnata da problemi cardiaci poi risolti. Con la maglia azzurra, Antonio Cassano ha fatto tutta la trafila, dall’Under 15 alla Nazionale maggiore in cui ha esordito (Trapattoni il c.t.) il 12 novembre 2003: FantAntonio ha disputato due Europei, quello del 2004 in Portogallo e l’ultimo del 2012 in Polonia-Ucraina. ANSA Ajazzone, storico team manager della Samp, che insieme alla moglie aveva praticamente adottato Antonio (ancora scapolo) appena arrivato a Genova. Regalandogli buona cucina e tanta simpatia. E ancora oggi quando Antonio torna a casa, incontra lo stesso Ajazzone e la famiglia di Alberto Marangon, responsabile della comunicazione sampdoriana. Se segna, esulta oppure no? Ma non è tutto: non è raro che, quando passa da Genova, lui faccia un blitz a Bogliasco durante l’allenamento della Samp. L’ultima volta è successo durante la recente sosta del campionato. Con sé porta buonumore e la solita dose di caos e battute per tutti, Ferrara compreso. Almeno, adesso, non spalma più di nascosto la cornetta del telefono fisso del «Mugnaini» con il grasso per lucidare gli scarpini, uno scherzo in cui spesso cascava proprio Ajazzone. La gente? Lo ama ancora, in fondo. I tifosi sampdoriani lo aspettano, un giorno o l’altro. Lo sanno bene pure alla Samp: mai dire mai, quando c’è di mezzo FantAntonio. Per tutto questo, una delle domande che anche i tifosi dell’Inter si pongono è: nel caso in cui dovesse segnare, esulterebbe oppure no? Sensazione: più no che sì. E la percentuale del no è molto più alta. Sempre titolare a San Siro Un eventuale gol con la maglia dell’Inter sarebbe il sesto in campionato dopo quelli realizzati a Roma, Torino, Chievo, Fiorentina e Catania: già, perché FantAntonio è il capocannoniere della squadra con 5 reti, mentre il suo sogno segreto (e quasi impossibile) è quello di poter arrivare a quota 100 reti a Natale, durissima ma restano nove partite in gioco da qui alla sosta. Nel frattempo, smaltito probabilmente il male al collo che gli ha fatto giocare solo uno spezzone di Bologna-Inter, Cassano cerca soprattutto la conferma delle statistiche: a San Siro — in campionato — FantAntonio è sempre partito titolare, compresa la... trasferta del derby. I primi minuti saranno di grande emozione, e probabilmente il «dietro le quinte» pre-gara sarà una gag dietro l’altra. E’ che il numero 99 tifa per chi gioca e per chi ha contro: del resto è Cassano, mica uno come tanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA NOVITÀ CENTRALE DIFFIDATO: SE STA FUORI, CAMBIASSO ARRETRATO O DIFESA A 4 GLI AVVERSARI QUATTRO K.O. DI FILA, MA PER IL CLUB IL TECNICO NON È A RISCHIO Dubbio Ranocchia Antonio con Milito Ferrara: «Non sono all’ultima spiaggia» DAL NOSTRO INVIATO APPIANO GENTILE (Como) Ranocchia in campo malgrado la diffida, Zanetti a riposo e tridente pesante. Questo ha detto la rifinitura. Ma l’undici anti-Sampdoria sarà diverso. Perché la pur blindata Pinetina è piena di spifferi e Stramaccioni non vuol dare alcun tipo di vantaggio all’avversario. I fantacalcisti dunque si rassegnino, azzeccare la formazione è un terno al lotto. Tanti dubbi Mai come oggi l’allenatore ha davvero tanti dubbi. Il primo riguarda la linea di- fensiva, visto che per la prima volta non avrà il terzetto della svolta perché Juan Jesus è squalificato. E con un giallo Ranocchia salterebbe la Juve. Se il ragazzo oggi gli garantisse che non giocherebbe condizionato, toccherà ancora a lui. Altrimenti ci sono due soluzioni: arretrare Cambiasso, che però è troppo importante come incursore, o tornare a quattro. Differenza in fondo sottile, visto che per frenare due attaccanti larghi come Eder ed Estigarribia «o "scivolano" i due esterni del centrocampo o deve uscire uno dei centrali», spiega Strama. Sabella e uno di troppo Ecco per- ché i due larghi provati ieri erano i velocissimi Nagatomo e Pereira. Ma Zanetti sarà in campo e probabilmente uno tra Cassano («Non ha più il torcicollo»), Milito e Palacio partirà dalla panchina, col Trenza maggiore indiziato, anche se a vederlo ci sarà il ct dell’Argentina Sabella. Se non partirà da destra, con il giapponese che trasloca a sinistra, il capitano farà l’interno al posto di Guarin (diffidato). Gargano e Cambiasso completerebbero la mediana. «Fredy è quello con i più ampi margini di miglioramento - spiega Strama -. Non essere sempre al top ci sta, ma non è mai andato sotto la sufficienza e la mia fiducia è immutata». DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO GRIMALDI BOGLIASCO (Genova) Dopo quattro sconfitte consecutive, e mille recriminazioni, l’amarezza è grande, e Ciro Ferrara non fa nulla per provare a nasconderla, in una sala-stampa del «Mugnaini» strapiena: «Quando vincevamo — butta lì con una battuta — non c’eravate tutti...». lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ciro Ferrara, 45 anni LAPRESSE Samp malata Corvi (finti) e nuvole nere (autentiche) su Bogliasco, ma (giova ricordarlo, prima di affrontare la corazzata di Stramaccioni) il tecnico sampdoriano rimane saldamente in sella, qualunque sia il risultato di stasera. «Non sono all’ultima spiaggia», ha sintetizzato il tecnico. Quanti problemi La malasorte tiene sotto tiro i blucerchiati, ancora una volta senza uomini importanti, Maresca e Obiang su tutti: «Abbiamo comunque la necessità di conquistare punti, dunque non partiamo alla volta di Milano così, tanto per andarci», ribadisce il tecnico. Piuttosto seccato da chi ha contestato il suo 4-3-3: «Sento parlare di 4-4-2, o 4-3-1-2, ma dovrebbero trovarmi degli esterni. L’unico con quelle caratteristiche, Juan Antonio, è rimasto fuori quattro mesi. Prima di sparare cavolate, che qualcuno rifletta». © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 d «La Juve aiutata? HA DETTO S su Sneijder «A prescindere da quello che speravo, con la Juve non ci sarà e devo aspettare che lo staff medico mi dia l’ok per rivederlo in gruppo» 5 S i gol in questo campionato con la maglia dell’Inter. In serie A sono 92 comprese Bari, Roma, Samp e Milan Stramaccioni: «A Catania errori in buona fede. Penso alla Samp, perché se andiamo a Torino a -7... Col Bologna, prova di maturità» DAL NOSTRO INVIATO su Alvarez «Cosa gli manca? Quella scintilla che gli permetta di liberare l’istinto del fuoriclasse che vedo in allenamento e di vincere la diffidenza di certi tifosi» 5 Non si può dire Vincere perché sia scontro diretto» LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como) «Io penso solo a Inter-Sampdoria e lo dimostrerò mettendo in campo la squadra migliore, senza fare calcoli in vista della sfida di sabato contro la Juve. Anche perché se non battiamo la Samp e andiamo là a -7, quello di Torino non sarà più uno scontro diretto». Lo Strama-pensiero non fa una piega, anche se tra campo e polemiche arbitrali l’ombra lunga dei bianconeri si allunga un po’ ovunque su Appiano Gentile. Mentalità vincente Perché se do- po non ci fosse la Juve, fare giocare il diffidato Ranocchia non sarebbe «un rischio che devo decidere se prendere - spiega il tecnico -. Lui sta bene come te- sta e rendimento. E’ tra i migliori difensori del campionato e già saremo senza lo squalificato Juan Jesus che va alla grande, anche se una vera squadra non può e deve dipendere da due o tre uomini». Perché se dopo non ci fosse la Juve «non ci sarebbe tutta questa curiosità di capire se siamo noi i loro antagonisti. Ma è un problema degli altri, visto che io - spiega Strama - ritengo sia troppo presto per queste cose. Anche perché la mentalità vincente non si crea in poco tempo. Noi tra l’altro dobbiamo ancora trovare una nostra identità, mentre Juve e Napoli hanno una struttura ben definita. Essere duttili può essere un vantaggio se i ragazzi sanno interpretare le cose in campo». La Juventus Perché la Juve si LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 porta dietro un carico di polemiche dopo il pasticciaccio di Catania. Tema che il tecnico romano affronta con grande equilibrio, quando gli chiedono della moviola in campo e se i fatti del Massimino sono più pericolosi per il calcio italiano o per chi affronta la Juve. «Nell’arco delle prime nove giornate, non ci sono gli elementi per pensare a una Juve avvantaggiata. Poi è chiaro che a Catania è stato commesso un doppio errore, ma in buona fede. Fino a domenica l’esperimento dei sei arbitri ha funzionato e credo che il calcio sia bello perché è giudicato a occhio nudo. In altri sport si fermano e guardano il replay, ma sono culture diverse». Difesa a nove La Strama cultura di un calcio sempre propositivo è sicuramente cambiata nella prima vera stagione su una panchina di A. Tanto che certe accuse di «provincialismo» ormai lo inorgogliscono: «A Bologna ci siamo difesi in otto? Sbagliato, eravamo in nove visto che aiutava anche uno dei due attaccanti. Sarei presuntuoso a vederla in un altro modo e ho la fortuna di avere ragazzi che sanno gestire i momenti positivi come questo, ma anche quelli di difficoltà. Domenica la squadra mi è piaciuta soprattutto per come ha gestito il match dopo aver subìto il gol». Sneijder e Ricky «Adesso abbiamo una dimensione con due o tre attaccanti. Siamo senza Coutinho e Sneijder, che spero torni a lavorare in campo da lunedì, ma servirà tempo perché lo staff medico mi dia l’okay per riaverlo in squadra. L’alternativa al tridente è Alvarez, che ha bisogno di una scintilla per liberare l’istinto del fuoriclasse che vedo in allenamento». Andrea Stramaccioni, 36 anni ANSA © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 SERIE A 10a GIORNATA La strana coppia Cavani, forfeit con giallo Riecco Insigne-Pandev Edi rinuncia dopo una sgambata ma per i medici del Napoli è ok Mazzarri rilancia i due che con il Chievo avevano fatto cilecca Perché vedere ATALANTA-NAPOLI Per scoprire se gli azzurri sono guariti dal mal di trasferta: tra campionato ed Europa League, 3 sconfitte nelle ultime 3 fuori casa Atleti Azzurri d’Italia, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Ce) L’illusione è durata giusto il tempo di una sgambatura, leggera, senza nemmeno forzare più di tanto. Poi, Edinson Cavani ha parlottato a lungo con Walter Mazzarri prima di rinunciare alla trasferta di Bergamo. Il dolore muscolare che gli ha impedito di giocare contro il Chievo si è trasformato in fastidio, ma non è scomparso. Così, poco prima del pranzo, l’attaccante uruguaiano è stato escluso dalla lista dei convocati per la sfida di questa sera contro l’Atalanta. Un forfait che ha qualcosa di strano, in ogni modo, perché nell’ambiente napoletano c’era la convinzione che il giocatore ce l’avrebbe fatta. Invece, dopo qualche scatto, Cavani si è fermato, intimorito forse dalla possibilità che il fastidio potesse trasformarsi in un infortunio più grave se avesse insistito. Contraddizioni La questione, comunque, convince soltanto in parte, perché poco prima che il club ne annunciasse l’esclusione dalla lista dei convocati e prima dell’ultimo tentativo di recupero, Alfonso De Nicola, il medico sociale, ne aveva confermato il recupero parlando all’emittente ufficiale. «Cavani non ha lesioni, ora il ragazzo si allenerà e insieme decideremo il da farsi. Il calciatore è tranquillo, non ha dolori particolari. In genere, nella rifinitura si spinge al cento per cento per capire se è tutto okay. Ora sta facendo terapie, si prepara all’allenamento decisivo e capirà se sarà il caso di rischiare domani sera (stasera, ndr). Se avvertirà qualche sintomo, non vogliamo correre il rischio di doverlo avere fuori per un periodo più lungo. Io lo vedo allegro, tranquillo, sta bene. Clinicamente è a posto, è chiaro che al minimo dolorino dovrà fermarsi», ha spiegato il responsabile dello staff sanitario che non ha ritenuto di doverlo fermare. Cosa che, invece, ha deciso l’interessato, nel momento in cui si è confrontato con Mazzarri, spiegandogli il perché del suo forfait. I friulani in casa sono tosti (non prendono gol dal 23 settembre), e i siciliani fuori casa non segnano dalla prima di campionato (2-2 a Roma) Friuli, ore 20.45 GIOVANNI FINOCCHIARO MASSIMO MEROI Francesco Guidolin si sente una sorta di papà per i suoi calciatori. Ama coccolarli, 9 tiri prodotti dalla coppia Pandev-Insigne contro il Chievo. Di questi solo 2 in porta, entrambi del secondo Atalanta serena Denis entra nel mese giusto L’anno scorso 6 gol in 5 gare Colantuono: «Tornerà super» 75 Ancora Insigne Gli saranno gi- rate le scatole, all’allenatore, che dovrà rinunciare per la seconda volta in tre giorni al suo giocatore migliore. In compenso, Lorenzo Insigne avrà la possibilità di giocare un’altra partita dal primo minuto dopo quella col Chievo. Anche lui, comunque, ha un piccolo problema fisico: la caviglia destra non è proprio a posto, ma il ragazzo stringerà i denti e sarà regolarmente al fianco di Pandev stasera contro l’Atalanta. I due si ritrovano insieme per la seconda volta in questo campionato. In palio, ci sono punti pesanti, che dovrebbero permettere al Napoli di restare nella scia della Juventus, impegnata nel suo stadio, contro il Bologna. E Mazzarri non vuole fallire. Stasera si aspetta una risposta diversa, dagli attaccanti, rispetto a quella avuta tre giorni fa: contro il Chievo, infatti, c’è voluta una prodezza di Marek Hamsik per evitare un inizio di settimana di tensioni e rimpianti. D’altra parte, questo Napoli, così com’è strutturato, non può permettersi di giocare senza Cavani, l’unico in questa squadra in grado di fare la differenza. L’EX AL VELENO minuti giocati insieme dai due domenica scorsa: a un quarto d’ora dalla fine, Mazzarri ha fatto entrare Vargas per Pandev gol in campionato per i due attaccanti messi insieme: 18 di Lorenzo Insigne (in serie B a Pescara) e 6 di Goran Pandev con il Napoli Lorenzo Insigne, 21 anni, abbraccia Goran Pandev, 29 IMAGE SPORT German Denis, 31 anni, l’anno scorso 16 gol in A FORTE GUIDO MACONI BERGAMO Attaccati al Tanque. Intoccabile per Colantuono, incoraggiato dai compagni, sostenuto dai tifosi, Denis chiede un gol alla sua ex squadra per tornare a essere il carro armato dello scorso campionato capace di segnare 12 gol nelle prime 16 giornate, 16 in 33 partite. Dopo nove giornate era a quota 5, mentre quest’anno è fermo a 2, a cui però vanno aggiunti un palo, una traversa e un gol buono ingiustamente annullato tanto per capire che nell’avvio ingolfato del Tanque c’è anche sfortuna. Zona Denis L’Atalanta lo aspetta, il Napoli lo te- S German Denis in maglia Napoli: per El Tanque in due stagioni 15 gol tra campionato e coppe CUOMO DISCIPLINARE NORME UEFA Per i tre azzurri udienza 6 dicembre L’assessore:«S.Paolo pronto il 6 novembre» È stata fissata per giovedì 6 dicembre la riunione della Disciplinare sui deferimenti per Sampdoria-Napoli e Portogruaro-Crotone. Non è ancora stata stabilita la sede: sono chiamati 11 tesserati e sei società tra cui il Napoli, l’ex terzo portiere Gianello, Cannavaro e Grava. «Contro il Dnipro al 90% si giocherà al San Paolo». Parole di Pina Tommasielli, assessore allo sport del Comune di Napoli, che ha chiarito la tempistica dei lavori all’impianto (il club ha coperto i costi). «I nostri ingegneri sono sul posto, e ci hanno garantito che per il 6 novembre dovrebbero terminare». me perché già due volte è stato infilzato dall’ex: la prima volta con l’Udinese nell’aprile del 2011 segnò il gol della vittoria al San Paolo (2-1) e poi quasi chiese scusa ai napoletani, la seconda a novembre dello scorso campionato, quando bucò De Sanctis nella gara d’andata a Bergamo per il momentaneo vantaggio (poi finì 1-1) e stavolta esultò un po’ di più. Al 62’ il primo gol, al 64’ il secondo, una sorta di zona-Denis contro il Napoli. Ora German ricerca quella brillantezza sotto porta per dare una sterzata alla sua stagione. Fiducia L’Atalanta ha fatto quadrato attorno al suo bomber. Sembra per certi versi di rivedere la storia del Milito post-triplete e l’Inter ha dimostrato che la ricetta migliore è quella della fiducia. Il Principe dopo un periodo sfortunato è tornato a segnare a raffica. Il Tanque farà lo stesso, ripetono da Zingonia. Colantuono ci mette la mano sul fuoco e finora non ci ha mai rinunciato: Denis è l’unico giocatore in rosa a non aver ancora perso nemmeno un minuto. «Dobbiamo solo lasciarlo in pace — ha detto il tecnico nerazzurro — perché in questo avvio è stato anche sfortunato: poteva essere a 4 gol e ora molti discorsi non si farebbero. Lasciamolo tranquillo e vedrete che Denis tornerà a fare quello che sa fare». Un anno fa dalla fine di ottobre nel giro di un mese segnò 6 gol in 5 partite, stasera arriva il Napoli. Periodo e avversario giusto ci sono, ora tocca al Tanque. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Guidolin, Roma è alle spalle: «Il Catania mi preoccupa» UDINESE-CATANIA I NUMERI 24 LA SFIDA DOPO L’IMPRESA DELL’OLIMPICO, L’UDINESE PREDICA UMILTÀ Perché vedere 4 ma siccome sono giovani, sa che deve tenerli sulla corda. L’impresa di Roma è già archiviata. «Ci avrà dato una bella iniezione di morale, ma dobbiamo dimenticarla. Ci aspetta un avversario tosto». Quel Catania «scippato» dalla Juve e che si era visto negare a San Siro con l’Inter un evidente rigore. Ma Guidolin è convinto che «le preoccupazioni ce le darà il Catania, non altro». Il turnover sarà limitato: «Totò gioca», annuncia il tecnico. Che poi applaude e stuzzica Maicosuel: «Sta facendo bene, ma può e deve migliorare soprattutto in continuità». Poi applaude Co- da: «Se continua a giocare così non sarà un’alternativa». Prima del via, Di Natale sarà premiato dal presidente Soldati per i 157 gol in A. Ieri sera, invece, il capitano ha incontrato 8 bambini vincitori del concorso «Incontra il tuo campione» istituito dal Hypo Alpe Adria Bank. Sempre oggi alle 19 Udinese-Catania sfida tra chef. È il campionato italiano del gusto: toc in braide contro pasta alla norma. Qui Catania Il 3-5-2 schierato contro la Juve è confermato. Maran, squalificati Legrottaglie e Marchese, non avrà nemmeno Barrientos: ha un dolore alla caviglia. Al suo posto Biagianti. Bellusci recupera in difesa, Capuano agirà da centrocampista aggiunto. Maran cerca di dimenticare i torti subiti: «Trasformiamo in energia positiva la rabbia che abbiamo». Francesco Guidolin, 57 anni LIVERANI © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIME CONDANNE PER GENOA-SIENA L’invasione dei distinti costerà oltre 320mila euro agli ultrà GENOVA (f.g.) Oltre 62 mila euro complessivi di sanzione sono stati comminati ieri dal gip genovese Nicoletta Bolelli, che ha firmato i primi 38 decreti penali (vere e proprie condanne, tutte da 1.650 euro ciascuna) a carico di altrettanti ultrà che facevano parte del gruppo reo di avere invaso il settore dei distinti del Ferraris in occasione di Genoa-Siena del 22 aprile scorso, provocando l’interruzione della gara. I destinatari dei provvedimenti hanno ora due settimane di tempo per opporsi. A breve sono annunciati altri 160 provvedimenti analoghi: di fatto l’interruzione di quella gara costerà dunque ai responsabili oltre 326 mila euro. E non è finita qui: il prossimo 5 dicembre avrà inizio il processo a carico dei principali responsabili di quei disordini. In aula potrebbero sfilare come testi molti tifosi oggetto di questi primi provvedimenti, oltre ad alcuni tesserati del Grifone che quel giorno erano in campo e furono vittime di quel vergognoso episodio, a tre mesi dall’irruzione ultrà a Pegli del 12 gennaio scorso. Sulla quale, peraltro, sono ancora in corso indagini da parte delle forze dell’ordine. Pesanti i capi d’imputazione: si parla di violenza e minacce nei confronti di alcuni steward travolti dagli invasori, invasione del settore dei distinti e violenza privata verso i giocatori rossoblù. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 SERIE A 10a GIORNATA Zeman non arretra «Roma, seguimi» «Credo alla Champions, la rosa è okay, vado avanti con le mie idee». E Totti si scalda: già 15 gol al Parma Perché vedere GLI AVVERSARI PARMA-ROMA Donadoni convinto «Parma intenso, tutto è possibile» Il Parma vuole confermare l’ottimo momento e il ritrovato Amauri. La Roma sa sempre sorprendere, e deve rifarsi dopo l’Udinese PARMA Dare continuità ai risultati sapendo che con la Roma serve «la prestazione»: il Parma attende il ritorno di Zeman al Tardini forte delle due vittorie con Samp e Torino, ma conscio della forza e imprevedibilità dei giallorossi. «Ci aspetta una gara tosta da interpretare con intensità» dice Donadoni. Che solo questa mattina darà i convocati. Gli emiliani sono di fronte al primo bivio. L’obiettivo primario è la salvezza, ma battere la Roma significherebbe candidarsi per un posto da protagonista. «Dipenderà da noi», chiude Donadoni. In formazione poco dovrebbe variare, con Rosi a destra e Lucarelli terzino sinistro. E Biabiany accanto ad Amauri e Belfodil in avanti. Tardini, ore 20.45 MASSIMO CECCHINI ROMA Il clima che si respira a Trigoria è sintetizzato da un particolare: l’unica domanda sul Parma arriva quando Zdenek Zeman si è già alzato per andare via. Il borbottio boemo a quel punto partorisce un: «Avversario pericoloso, gioca un calcio gradevole». Quanto basta, forse, per attivare la taumaturgia di Totti (assediato alla stazione Termini da una fan giapponese) che vede nella squadra emiliana la vittima preferita, avendola «punita» 15 volte in 29 partite di Serie A (più una volta in Coppa). Ma stavolta non è il Parma il soggetto dei quesiti, bensì Zeman e il suo calcio, che assomiglia un po’ alla definizione che Vitaliano Brancati dava del «dongiovannismo», ovvero che il piacere è sempre nel passato o nel futuro, mai nel presente. Idee & Difesa «La società non mi ha mai detto che vacillo — dice il boemo —. La crescita non si è azzerata. Le mie idee prevedibili? Contro l’Udinese dopo la prima mezz’ora potevamo stare 4-0 tanto sono prevedibili... Compromessi? Se mi arrivano richieste ragionevoli si può sempre parlare, ma io ho le mie convinzioni e finché non mi convince qualcuno che sono sbagliate continuo con le mie». E a chi sottolinea come, da Luis Enrique a lui, i risultati non siano cambiati, Zeman (il cui voto in pagella lunedì è stato viziato da un refuso: era 5 e non 6, ndr) replica così: «Purtroppo abbiamo buttato 6 punti contro Bologna e Udinese, con quei punti non si diceva così. Il problema è tattico: dovremmo giocare un calcio diverso da quello che i calciatori hanno giocato prima. I difensori ancora non hanno fatto un gruppo che collabora perché sono tutti Sandro Piovani Zdenek Zeman, 65 anni, è tornato alla Roma dopo aver portato in A il Pescara IMAGE nuovi. È normale che sia io il responsabile, ma sono più errori individuali che di squadra». Carta & Realtà Il boemo non accetta alibi. «Credo al terzo posto. Juve esclusa abbiamo dimostrato di giocarcela con tutti. La rosa mi soddisfa, tutti i giocatori sono adatti a me, ma devono fare ciò che dico io». Le gerarchie però sono cambiate: alcuni amarcord Zdenek Zeman, stagione 1987-88, alla guida del Parma. In carica per 7 partite, bilancio di una vittoria, 2 pari e 4 sconfitte titolari d’inizio stagione sono evaporati (Burdisso, Pjanic e Destro), mentre altri sono stati spostati (De Rossi): perché? «La prima Roma era stata fatta sulla carta, poi si deve fare sul campo. Io lavoro per la Roma, non contro la Roma, ma le gerarchie si possono cambiare». E infatti in assenza del pupillo Tachtsidis (la cui squalifica in qualche blog romanista è stata salutata con soddisfazione) il regista lo farà Bradley e non De Rossi («negli ultimi anni lo ha sempre fatto Pizarro, lui ha giocato da intermedio»). I saluti boemi sono per Sky, «rea» domenica di non aver fatto vedere lo sputo «giusto» di Armero a Tachtsidis. «Stranamente abbiamo visto a ripetizione il secondo sputo, per terra, che non c’entrava niente. Io ero a mezzo metro e quindi lo so e l’ho visto: lo sputo che hanno fatto vedere e ha scagionato Armero era il secondo e non contava niente, il primo invece era indirizzato a Tachtsidis». La (nuova) polemica è servita. Si attendono repliche. © RIPRODUZIONE RISERVATA d HA DETTO A FORMELLO SPUNTA UNA SECONDA AQUILA Rivoluzione Petkovic «Sarà un’altra Lazio» Perché vedere S Petkovic sui torti «Al Catania hanno chiesto scusa e a noi no? Fa niente, anche perché a noi avrebbero dovuto chiedere scusa non una, ma tante volte» S Petkovic su Zarate «Tornare importante dipende solo da lui. Ha grandi qualità che non riesce a esprimere, neanche io capisco perché» LAZIO-TORINO Perché la Lazio ha un gioco esaltante e vuole restare in scia al primo posto. Il Toro è furibondo con gli arbitri e in crisi di risultati. Lotterà. Olimpico, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO STEFANO CIERI FORMELLO (Roma) «Sarà una Lazio diversa». Vlado Petkovic lo dice col tono perentorio dei grandi annunci, ma in realtà la sua è una scelta obbligata. Al tecnico croato mancano quattro giocatori tra squalificati e infortunati ed è inevitabile per lui ridisegnare la Lazio. Anche perché tra gli assenti ci sono i due registi della squadra, quello basso (Ledesma) e quello alto (Hernanes). «Dovremo sopperire alle assenze con il collettivo — spiega il tecnico —. Essere compatti e pronti a sfruttare ogni possibilità. Cercherò di dare più peso all’attacco». In un primo momento sembrava scontato il passaggio ad un modulo a due punte. L’ipotesi resta valida, ma è più probabile che l’allenatore di Sarajevo opti per un 4-2-3-1 che, pur contemplando il solo Klose di punta, preveda la presenza di tre trequartisti molto vicini al totem tedesco: Candreva, Mauri e Lulic. Niente Zarate L’obiettivo, manco a dirlo, è tornare subito alla vittoria dopo il k.o. di Firenze che ha suscitato polemiche per la direzione arbitrale che ancora non si sono spente. «La rabbia c’è ancora — ammette Petko - ma dobbiamo cercare di trasformarla in energia positiva. Al Catania hanno chiesto scusa e a noi no? Fa niente, anche perché a noi avrebbero dovuto chiedere scusa non una, ma tante volte...». Lazio in emergenza, eppure ancora una volta (la terza nelle ultime quattro gare di campionato) non c’è posto per Zarate nella lista dei convocati. «Tornare importante dipende solo da lui. Ha grandissime qualità che non riesce a esprimere, neanch’io capisco il perché». Un’altra aquila La partita col Toro sarà preceduta dal consueto volo di Olympia. Che da qualche giorno non è più sola. A Formello soggiorna infatti un’altra aquila americana proveniente dall’Alaska. E’ maschio, mentre Olympia è femmina. All’orizzonte c’è dunque una nidiata di aquilotti. E intanto un fondo americano, il Sigma, ha acquistato lo 0,6 % del club. © RIPRODUZIONE RISERVATA QUI TORINO Ventura: «Spero si giochi alla pari» TORINO (f.t.) Il Toro è decimato. Il tecnico perde in un colpo Ogbonna, Masiello e Vives. «Ogbonna speriamo di averlo col Napoli — spiega Ventura —. Le assenze non mi rendono felice, ma guardiamo avanti». La Lazio è furibonda per gli errori arbitrali, come il Toro: «Col Parma siamo crollati dopo aver preso gol. Ma fino al rosso ingiusto di Sansone eravamo padroni del campo. Speriamo solo di giocarcela ad armi pari: 11 contro 11 e a parità di valutazioni». LEGA IERI RIUNIONE INFORMALE A BOLOGNA Soldi tv: club medio-piccoli uniti MILANO (m.b.) Ieri pomeriggio i club medio-piccoli della A si sono ritrovati a Bologna per parlare della ripartizione dei proventi televisivi. L’invito, esteso a 12 squadre, era rivolto alle società che sulla carta avrebbero diversi punti in comune tra di loro. Una sorta di riunione preliminare in vista del Consiglio e dell’Assemblea di Lega previsti per lunedì 5 novembre a Milano. La convergenza delle medio-piccole sembra situata su una nuova piattaforma distributiva che non stravolga i criteri della prima applicazione della legge Melandri (40% in parti uguali, 30% in base al bacino d’utenza e 30% secondo i risultati) e che assegni i ricavi incrementali (40-50 milioni all’anno) seguendo una logica meritocratica, cioè dando più peso alla classifica dell’ultimo campionato. L’obiettivo della riunione di ieri era quello di rafforzare il fronte per presentarsi lunedì con un piano comune. LA GAZZETTA DELLO SPORT 14 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 # SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA 10 ORE 20.45 ATALANTA (4-4-1-1)-NAPOLI (3-4-1-2) a 28 10 BRIVIO BONAVENTURA GIORNATA Classifica SQUADRE PT JUVENTUS NAPOLI INTER LAZIO FIORENTINA ROMA PARMA UDINESE CATANIA CAGLIARI MILAN SAMPDORIA (-1) TORINO (-1) GENOA ATALANTA (-2) PESCARA PALERMO BOLOGNA CHIEVO SIENA (-6) 25 22 21 18 15 14 12 12 11 11 11 10 9 9 9 8 8 7 7 3 RETI G V N P F S 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 10 9 9 9 9 9 10 9 9 9 8 7 7 6 4 4 3 3 3 3 3 3 2 2 3 2 1 2 2 2 1 1 0 0 3 2 3 3 2 2 2 2 4 3 2 2 5 1 1 3 0 1 2 3 2 3 3 3 4 4 5 4 3 4 4 5 4 6 6 4 20 15 16 15 11 20 11 11 9 6 12 10 10 10 7 6 8 10 7 9 4 5 7 10 7 16 12 13 14 11 12 11 8 13 12 15 13 14 16 10 44 19 19 88 DENIS PANDEV INLER 47 2 17 STENDARDO 11 24 CARMONA MORALEZ 85 20 7 13 EKDAL VALIANI NETO 1 28 CANNAVARO BEHRAMI INSIGNE 7 8 BELLINI SCHELOTTO DOSSENA 5 1 CONTI 15 ROSSETTINI 55 18 ASTORI AGAZZI GAMBERINI 6 13 DE SANCTIS 4 NENÉ 11 NAINGGOLAN 27 CALAIÒ SAU 21 DESSENA 14 8 VERGASSOLA 36 BOLZONI 57 ZÈ EDUARDO 3 PISANO NAPOLI p. 22 CAGLIARI p. 11 SIENA p. 3 PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini, 25 Matheu, 3 Lucchini, 77 Raimondi, 93 Gagliardini, 94 Palma, 91 De Luca, 23 Scozzarella, 9 Troisi, 89 Marilungo, 99 Parra. All. Colantuono. BALLOTTAGGI Carmona-Scozzarella 60-40%, Bellini-Raimondi 55-45%, Manfredini-Lucchini 60-40%. SQUAL. Cigarini e Peluso (1). DIFF. Cazzola. INDISP. Biondini (4 giorni), Capelli (40 giorni), Ferreira Pinto (20 giorni), Radovanovic (20 giorni), Ferri (10 giorni). PANCHINA 22 Rosati, 2 Grava, 21 Fernandez, 6 Aronica, 85 Britos, 16 Mesto, 20 Dzemaili, 4 Donadel, 13 El Kaddouri, 9 Vargas. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Inler-Dzemaili 60-40%, Gamberini-Aronica 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Inler, Cavani e Vargas. INDISPONIBILI Cavani (4 giorni), Zuniga (4 giorni). ALTRI Uvini, Rinaudo. PANCHINA 25 Avramov, 26 Anedda, 24 Perico, 32 Casarini, 7 Cossu, 19 Thiago Ribeiro, 9 Larrivey, 23 Ibarbo, 51 Pinilla. ALLENATORE Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Sau-Thiago Ribeiro 60-40%, Ekdal–Cossu 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Nainggolan, Conti, Pinilla. INDISPONIBILI Ariaudo (5 giorni). ALTRI Camilleri, Eriksson, Murru, Del Fabro, Piredda. PANCHINA 12 Farelli, 88 Marini, 22 Contini, 33 Rubin, 77 Sestu, 16 Verre, 10 D’Agostino, 5 Coppola, 91 Reginaldo, 70 Mannini, 92 Campos Toro, 81 Bogdani. ALL. Cosmi. BALLOTTAGGI Valiani-Reginaldo 60-40%, Angelo-Sestu 60-40%, Del Grosso-Rubin 60-40%. SQUAL. Larrondo (24/11/2012 ), Vitiello (9/09/2016), Terzi (9/02/2016), Belmonte (09/02/2013). DIFF. Neto, Calaiò, Felipe. INDISP. Rodriguez (10 gg), Martinez (7), Rosina (3). ALTRI Campagnolo, Dellafiore, Paolucci. QUOTE X 3,30 2 2 2,00 QUOTE le espulsioni in A per Pandev, l’ultima proprio con l’Atalanta lo scorso 11 aprile 22 11 ASAMOAH MOTTA 19 BONUCCI 1 18 6 1 1,90 X 3,40 2 4,00 9 le presenze in A per Neto, uno dei quattro senesi sempre presenti POGBA 21 15 BUFFON BARZAGLI QUAGLIARELLA CACERES PAZIENZA PIRLO TAIDER 17 33 ANTONSSON AGLIARDI KONE 10 BENDTNER PADOIN GILARDINO 3 33 25 5 6 20 4 43 30 SØRENSEN GABBIADINI 27 21 CHERUBIN MORLEO ISLA 4 ARBITRO ROMEO Assistenti Barbirati–Padovan IV Viazzi Add Celi (1) Russo (2) TV Sky Calcio 1 HD; Mediaset Premium Calcio 1 HD JUVENTUS p. 25 BOLOGNA p. 7 PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 2 Lucio, 3 Chiellini, 39 Marrone, 26 Lichtsteiner, 11 De Ceglie, 7 Pepe, 24 Giaccherini, 9 Vucinic, 12 Giovinco, 32 Matri. ALLENATORE Alessio (Conte squalificato) BALLOTTAGGI Padoin-Giaccherini 55-45%, Quagliarella-Giovinco 60-40%, Caceres-Lucio 60-40%. SQUALIFICATI Vidal (1), Conte (8-12-2012). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Marchisio (2 giorni). ALTRI Iaquinta, Branescu. PANCHINA 22 Lombardi, 32 Stojanovic, 45 Carvalho, 8 Garics, 20 Abero, 31 Radakovic, 13 Pulzetti, 17 Guarente, 4 Krhin, 28 Riverola, 77 Pasquato, 24 Paponi. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Motta-Garics 60-40%, Kone-Guarente 60-40%. SQUALIFICATI Diamanti (1), Portanova (10/12/2012). DIFFIDATI Taider. INDISPONIBILI Natali (120 giorni), Curci (7), Perez (3), Acquafresca (25), Gimenez (20). ALTRI Pisanu, Rodriguez. QUOTE 1 1,20 MARCATORI 7 RETI El Shaarawy (Milan) 6 RETI Klose (Lazio); Cavani (2) (Napoli) 5 RETI Gilardino (Bologna); Jovetic (Fiorentina); Cassano (Inter); Hernanes (Lazio); Lamela e Osvaldo (1) (Roma) 4 RETI Milito (Inter); Hamsik (Napoli); Miccoli (1) (Palermo); Bianchi (1) (Torino); Di Natale (2) (Udinese) 3 RETI Bergessio (Catania); Borriello (1) (Genoa); Giovinco, Pirlo e Vidal (2) (Juventus); Pazzini (1) (Milan); Amauri (2) (Parma); Maxi Lopez (Sampdoria); Calaiò (Siena) 2 RETI Cigarini e Denis (Atalanta); Diamanti (1) (Bologna); Gomez (Catania); Pellissier (1) e Thereau (Chievo); Toni (Fiorentina); Kucka, Immobile e Jankovic (Genoa); Quagliarella e Vucinic (1) (Juventus); Candreva (Lazio); Pandev (Napoli); Giorgi (Palermo); Rosi (Parma); Weiss (Pescara); Florenzi e Totti (Roma); Vergassola (Siena); Maicosuel (Udinese) 1 RETE 82 giocatori PROSSIMO TURNO 11a GIORNATA Sabato 3 novembre MILAN-CHIEVO ore 18 JUVENTUS-INTER ore 20.45 Domenica 4 novembre, ore 15 PESCARA-PARMA ore 12.30 BOLOGNA-UDINESE CATANIA-LAZIO FIORENTINA-CAGLIARI NAPOLI-TORINO SAMPDORIA-ATALANTA SIENA-GENOA ROMA-PALERMO ore 20.45 X 6,00 720 2 14,00 I NUMERI 11 le partite consecutive di campionato nelle quali è andata a rete la Roma. Ultimo digiuno il 1o maggio contro il Chievo (0-0) i minuti giocati da Bonucci e da Barzagli. I due bianconeri quest’anno sono i più utilizzati da Conte ORE 20.45 PARMA (3-5-2)-ROMA (4-3-3) 6 LUCARELLI 83 29 MIRANTE PALETTA 5 ZACCARDO 7 23 BIABIANY PIRIS 16 PAROLO 10 9 8 16 LAMELA DE ROSSI VALDES 3 MARQUINHOS BELFODIL 9 4 OSVALDO BRADLEY 11 77 AMAURI NINIS 10 48 TOTTI FLORENZI 24 5 CASTAN 87 27 DODÒ ARBITRO DAMATO Assistenti Niccolai–Paganessi IV De Pinto Add Tagliavento (1) Pinzani (2) TV Sky Calcio 4 HD; Mediaset Premium Calcio 4 PARMA p. 12 ROMA p. 14 PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 39 Fideleff, 28 Benalouane, 18 Gobbi, 4 Morrone, 19 Musacci, 20 Acquah, 32 Marchionni, 21 Sansone, 17 Palladino, 88 Pabon. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Parolo-Acquah 60-40%, Ninis-Acquah 55-45%, Ninis-Marchionni 55-45%, Belfodil-Pabon 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Biabiany, Galloppa, Rosi. INDISP. Galloppa (180 giorni), Santacroce (10). ALTRI Maceachen, Arteaga, Ferrari. PANCHINA 13 Goicoechea, 55 Svedkauskas, 46 Romagnoli, 29 Burdisso, 7 Marquinho, 15 Pjanic, 20 Perrotta, 17 Lopez, 22 Destro. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Dodò-Marquinho 80-20%, Florenzi-Pjanic 60-40%, Totti-Destro 80-20%. SQUALIFICATI Tachtsidis (1), Guberti (agosto 2015). DIFFIDATI Castan. INDISPONIBILI. Lobont (8 giorni), Balzaretti (4), Taddei (4). ALTRI Tallo, Lucca. QUOTE 1 2,85 X 3,60 2 2,25 15 le reti realizzate al Parma da Francesco Totti, bestia nera della formazione emiliana C’è il Siena Il Cagliari a caccia di Allegri L’ex tecnico l’ultimo a vincere 4 gare di fila. Cellino: «Senza stadio da un anno, caso unico» STEKELENBURG ROSI 25 PACI PEGOLO 18 FELIPE ARBITRO GUIDA Assistenti Iori–Vuoto IV La Rocca Add Gervasoni (1) Manganiello (2) TV Sky Calcio 6 HD ATALANTA p. 9 1 3,70 24 DEL GROSSO ORE 20.45 JUVENTUS (3-5-2)-BOLOGNA (3-4-1-2) 1 9 17 HAMSIK 14 CAMPAGNARO ARBITRO ORSATO Assistenti Galloni–Musolino IV Liberti Add Bergonzi (1) Ciampi (2) TV Sky Calcio 3 HD; Mediaset Premium Calcio 3 I NUMERI le gare utili consecutive per il Parma in casa: 7 vittorie e 2 pareggi. L’ultima battuta d’arresto contro il Milan (0-2) il 17 marzo scorso 6 ANGELO CAZZOLA ***Siena 6 punti; **Atalanta 2 punti; *Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati la partita in cui il Chievo non ha incassato reti in questa stagione, all'esordio contro il Bologna (2-0). Poi 16 reti incassate nelle successive 8 gare 8 AVELAR 5 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE 4 11 MAGGIO MANFREDINI CONSIGLI PARTITE ORE 20.45 CAGLIARI (4-3-1-2)-SIENA (3-4-2-1) MARIO FRONGIA ALESSANDRO LORENZINI Pulga e Lopez volano leggeri: il tris di successi consecutivi (in trasferta con Torino e Samp, in casa col Bologna) regala sorrisi: «Nove punti, un sogno che continua. Tre vittorie inaspettate e meritate da ragazzi eccezionali» dice Pulga. Le statistiche confermano il colpaccio: l’ultimo filotto positivo è del 2009. Con Allegri il Cagliari fa poker: il 25 ottobre batte 3-2 il Genoa, tre giorni dopo è 1-0 all’Olimpico con la Lazio, l’1 novembre finisce 3-0 al Sant’Elia con l'Atalanta e la domenica seguente, sempre in casa, c’è il 2-0 alla Samp. «I risultati danno forza, entusiasmo e ci si al- lena con lo spirito giusto. Il Siena? È uno scontro diretto, una partita difficile, serve pazienza e determinazione». Pulga rilancia: «Dobbiamo proseguire sulla strada del sacrificio. Il Siena difende bene, non lascia spazi e sa ripartire». Il tecnico — che ai toscani ruberebbe Calaiò, «punto di riferimento e terminale offensivo» — ha un rammarico: «Abbiamo il peggior attacco della A. Si deve fare meglio per soffrire meno». Intanto, Cossu e Pinilla ricompaiono tra i convocati: «Pinilla è al 70 per cento, Cossu un po’ più avanti». Dunque, mediana a tre con Nainggolan dietro le punte: Sau dal via con Nené. Dietro, Ariaudo (acciaccato) fa spazio a Rossettini. E Avelar? «Ha corsa e spinta, può crescere ancora molto». Intanto, Celli- LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 15 # ORE 20.45 CHIEVO (4-3-3)-PESCARA (4-3-2-1) ORE 20.45 INTER (3-5-2)-SAMPDORIA (4-3-3) 14 93 DRAMÈ 56 HETEMAJ PELLISSIER 2 54 NIELSEN 17 WEISS DAINELLI 16 77 L. RIGONI SORRENTINO 26 9 THÈRÈAU ABBRUSCATO 5 10 GUANA LUCIANO ANDREOLLI 21 77 PERIN 15 2 19 HANDANOVIC 1 25 MILITO GARGANO 11 MODESTO 22 10 12 LOPEZ TISSONE GUARIN SILVESTRE 4 35 23 16 EDER POLI 3 COSTA ZANETTI ARBITRO OSTINELLI Assistenti Rubino–Altomare IV Crispo Add Giacomelli (1) Pairetto (2) TV Sky Calcio 8 HD ARBITRO DOVERI Assistenti Bianchi–Meli IV Nicoletti Add Mazzoleni (1) Baracani (2) TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 2 HD; Mediaset Premium Calcio 2 CHIEVO p. 7 PESCARA p. 8 INTER p. 21 SAMPDORIA p. 10 PANCHINA 1 Puggioni, 23 Viotti, 13 Jokic, 33 Papp, 26 Farkas, 39 Stoian, 14 Cofie, 6 M. Rigoni, 8 Cruzado, 17 Di Michele, 9 Moscardelli, 11 Samassa. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Pellissier-Di Michele 70-30%, Hetemaj-M. Rigoni 80-20%. SQUALIFICATI Vacek (1). DIFFIDATI Sardo, L. Rigoni. INDISPONIBILI Paloschi (10 giorni), Squizzi (10 giorni), Sardo (5 giorni), Cesar (da valutare). ALTRI Dettori. PANCHINA 1 Pelizzoli, 2 Zanon, 5 Capuano, 23 Cosic, 8 Bjarnason, 99 Caprari, 10 Celik, 18 Colucci, 22 Vukusic, 80 Jonathas. ALL. Stroppa. BALLOTTAGGI Abbruscato-Vukusic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cascione, Colucci, Quintero. INDISPONIBILI Terlizzi (7 giorni), Crescenzi (7 giorni), Brugman (7 giorni), Savelloni (40 giorni). ALTRI Falso, Mobdj, Perrotta, Togni, Berardocco, Lulli, Soddimo, Chiaretti. PANCHINA 12 Castellazzi, 27 Belec, 31 Pereira, 42 Jonathan, 44 Bianchetti, 11 Alvarez, 16 Mudingayi, 41 Duncan, 8 Palacio, 88 Livaja. BALLOTTAGGI Ranocchia-Pereira 60-40%, Guarin-Palacio 60-40%, Gargano-Mudingayi 60-40%. SQUALIFICATI Juan Jesus (1). DIFFIDATI Guarin, Ranocchia. INDISPONIBILI Chivu (35 giorni), Sneijder (14), Mariga (40), Obi (3) Stankovic (40), Coutinho (30) PANCHINA 32 Berni, 95 Falcone, 7 Castellini, 19 De Silvestri, 8 Mustafi, 15 Poulsen, 21 Soriano, 5 Renan, 29 Juan Antonio, 98 Icardi, 93 Savic. ALLENATORE Ferrara. BALLOTTAGGI Poli-Renan 60-40%. SQUALIFICATI Da Costa (18/11/2012). DIFFIDATI Costa, Krsticic, Munari. INDISPONIBILI Maresca (5 giorni), Obiang (3), Pozzi (10), Krsticic (25). ALTRI Palombo. QUOTE 1 1,70 X 3,50 2 5,00 195 «Con la Roma ci aspetta una gara tosta. Hanno un potenziale offensivo importante». Nelle parole di Donadoni, tecnico del Parma, l’indicazione è chiara: contro i giallorossi gara da Over, a 1,40. ROMERO ROSSINI CASSANO 6 1,40 28 GASTALDELLO 99 14 DONADONI: «ROMA ULTRA OFFENSIVA» 11 ESTIGARRIBIA MUNARI 22 21 SAMUEL BOCCHETTI FREY 13 BERARDI RANOCCHIA CAMBIASSO ROMAGNOLI QUINTERO 4 CASCIONE 55 NAGATOMO 23 6 BLASI 93 3 BALZANO 20 31 Le quote QUOTE le reti subite da Stefano Sorrentino in Serie A su un totale di 164 presenze 1 1,50 X 4,00 45 2 6,50 PETKOVIC VUOLE IMPORRE IL SUO GIOCO 1,65 «Con il Torino dovremo essere compatti e sfruttare ogni possibilità: dovremo annullarli per vincere». La grinta di Petkovic fa da spunto per giocare l’«1» della Lazio contro i granata: vale 1,65. i giorni trascorsi dall’ultima rete realizzata da Maxi Lopez (contro il Pescara) 4 ORE 20.45 LAZIO (4-2-3-1)-TORINO (4-2-4) 39 11 36 CAVANDA CERCI DARMIAN 1 19 LULIC 3 15 DIAS GONZALEZ 6 20 27 BIAVA CANA Qui Siena E venne il giorno dei dubbi anche per Serse Cosmi. Il tecnico del Siena potrebbe infatti applicare il turnover contro il Cagliari, visti gli impegni ravvicinati. «Per la prima volta quest’anno — ha detto l’allenatore bianconero — ho parecchi dubbi di formazione, una cosa che mi è capitata poche volte in carriera». Di certo non ci sarà Rosina, che non ha smaltito l’affaticamento muscolare della scorsa settimana. Per il resto diversi ballottaggi, anche se il tecnico ripartirà dall’ossatura della squadra vista sabato con il Palermo: in difesa, ad esempio, non dovrebbero esserci cambi, visto il recupero di Felipe. Proprio dalla fase difensiva il Siena riparte. «Abbiamo dimostrato concretezza dietro — ha spiegato Cosmi — Speriamo di migliorare in attacco. Il Cagliari? Incontriamo sempre avversari rigenerati, questo Cagliari è molto solido e concreto. A vederlo ho mandato due fidi osservatori come Vitiello e Terzi (squalificati nella vicenda calcio scommesse, ndr), perché vogliamo coinvolgerli in tutto e mi hanno fornito una disamina di una squadra in grande salute». © RIPRODUZIONE RISERVATA Chievo-Pescara vietato sbagliare Biglietti al 50% gratis under 15 4 Dopo la sconfitta a Napoli, arriva il Pescara: partita che potrebbe dare una svolta alla stagione dei gialloblù, ma l’allenatore Eugenio Corini frena. «È una partita importante contro una diretta concorrente ma non dobbiamo farci prendere dall’ansia del risultato. A Napoli ho visto la squadra stare bene in campo: i tifosi ci sosterranno». La società ha fatto la sua parte: ingresso gratuito per gli Under 15, sconto del 50% in ogni settore dello stadio e ulteriori riduzioni per donne, anziani, giovani e studenti. Inoltre per tutti i bambini che si presenteranno mascherati al Bentegodi troveranno dei truccatori e riceveranno in regalo un mini snack Halloween, foto e un ulteriore omaggio. E intanto il tecnico avversario Stroppa, sempre in bilico, rilancia Blasi in mediana, uno dei senatori fino a oggi più deludenti, e davanti si gioca la carta dell’ex Abbruscato. I NUMERI 2 le vittorie consecutive dell’Udinese. È la prima volta che succede questa stagione per la squadra di Guidolin 10 14 2 SGRIGNA GAZZI RODRIGUEZ 87 KONKO SFIDA SALVEZZA 25 GLIK 11 CANDREVA 29 no parla alla Rai sul tema stadio: «È la prima volta che una squadra gioca per più di un anno senza tifosi e stadio di riferimento. Le responsabilità sono di tutti e nessuno. Ora, sbrogliamo la matassa» dice il patron. «Cagliari-Roma? Le partite vanno giocate. Sarò pure il presidente di una squadra piccola ma pensavo di confrontarmi con il presidente della Roma e non con un dirigente. Baldini — chiude Cellino — è un bravo ragazzo ma non può decidere come decido io». 33 BRIGHI MAURI KLOSE BIZZARRI Ivo Pulga, 48 anni, tecnico del Cagliari dal 2 ottobre scorso insieme all’ex capitano rossoblù Diego Lopez LAPRESSE 9 BIANCHI 19 3 STEVANOVIC D’AMBROSIO 1 LAZIO p. 18 TORINO p. 9 PANCHINA 84 Carrizo, 55 Guerrieri, 2 Ciani, 26 Radu, 5 Scaloni, 78 Zauri, 33 Stankevicius, 23 Onazi, 32 Brocchi, 9 Rocchi, 18 Kozak, 99 Floccari. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Cana-Brocchi 60-40%. SQUALIFICATI Hernanes (1), Ledesma (1), Sculli (fino al 9.11). DIFFIDATI Klose, Lulic. INDISPONIBILI Ederson (7 giorni), Marchetti (7). ALTRI Diakite, Foggia, Matuzalem, Rozzi, Zarate. PANCHINA 23 L. Gomis, 5 Di Cesare, 31 Agostini, 15 Caceres, 4 Basha, 7 Santana, 86 Birsa, 77 Verdi, 69 Meggiorini, 93 Diop. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Sgrigna-Meggiorini 55-45%. SQUALIFICATI Sansone (1). DIFFIDATI Meggiorini. INDISPONIBILI Masiello (4 giorni), Suciu (20 giorni), Vives (4 giorni). ALTRI A. Gomis, Migliorini, Ogbonna, Barbosa, De Feudis, Bakic, Gorobsov, Sansone. QUOTE 1 1,65 X 3,60 2 5,25 4 27 13 IZCO 11 21 10 DOMIZZI LAZZARI 10 9 DI NATALE BERGESSIO 3 DANILO GILLET ALLAN 7 16 BADU CODA 37 77 17 MAICOSUEL GOMEZ i minuti di astinenza dalla rete del Pescara. L’ultimo gol l’ha realizzato Weiss al 76' con il Cagliari in trasferta il 30 settembre scorso 0 le sconfitte in trasferta per il Torino che ha raccolto tre pareggi e vinto una volta, 5-1 a Bergamo lo scorso 30 settembre LODI Taccuino COPPA ITALIA Date e tv del 4˚ turno 14 BELLUSCI 4 ALMIRON 3 SPOLLI 21 ANDUJAR 27 BIAGIANTI 33 5 ROLIN CAPUANO PEREYRA 284 gli assist forniti ai compagni da Alessio Cerci, il migliore finora in campionato ARMERO 5 1 ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Petrella–Grilli IV Giordano Add Massa (1) Merchiori (2) TV Sky Calcio 5 HD; Mediaset Premium Calcio 5 ORE 20.45 UDINESE (3-5-1-1)-CATANIA (3-5-2) BRKIC I NUMERI Il 4˚ turno (gara unica) - 27 novembre: Palermo-Verona (20.45, RaiSport 1); 28: Atalanta-Cesena (15, RaiSport 1), Chievo-Reggina (15, RaiSport 2), Bologna-Livorno (17, RaiSport 1), Siena-Torino (19, RaiSport 1), Fiorentina-Juve Stabia (21, RaiSport 1); 4 dicembre: Catania-Cittadella (18.30, RaiSport 1); 5: Cagliari-Pescara (18.30, RaiSport 1). ARBITRO ROCCHI Assistenti Preti–Marzaloni IV Marrazzo Add Peruzzo (1) Abbattista (2) TV Sky Calcio 7 HD; Mediaset Premium Calcio 6 PRIMAVERA IL POSTICIPO UDINESE p. 12 CATANIA p. 11 Domani sera Genoa-Fiorentina PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 4 Angella, 75 Heurtaux, 8 Basta, 34 Gabriel Silva, 6 Faraoni, 88 Willians, 94 Zielinski, 31 Fabbrini, 9 Barreto, 13 Ranègie ALL. Guidolin. BALLOTTAGGI Badu-Basta 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pinzi, Domizzi, Danilo. INDISPONIBILI Muriel (25 giorni), Benatia (10 giorni), Pasquale (15 giorni), Pinzi (20 giorni). ALTRI nessuno. PANCHINA 1 Frison, 34 Messina, 2 Potenza, 22 Alvarez, 30 Salifu, 19 Castro, 24 Ricchiuti, 15 Morimoto, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Gomez-Castro 80-20%, Capuano-Alvarez 80-20%. SQUALIFICATI Legrottaglie, Marchese (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Barrientos (5 giorni) Sciacca (stagione finita), Terracciano (da definire), Augustin (20 giorni), Keko (5 giorni). ALTRI Cabalceta. Andata del 2˚ turno di Coppa Italia Primavera. Ieri: Napoli-Catania 2-0. Oggi (ore 14.30): Modena-Novara, Parma-Brescia (dir. SportItalia), Sampdoria-Grosseto, Siena-Empoli, Chievo-Cesena, Udinese-Padova, Bari-Pescara. g.t - o.d’a. © RIPRODUZIONE RISERVATA La decima giornata si chiuderà domani sera (ore 20.45) con il posticipo tra Genoa e Fiorentina al Ferraris. Approcci opposti, perché i rossoblù vengono dal k.o. a San Siro con il Milan di sabato, i viola dalla vittoria con la Lazio domenica. QUOTE 1 1,85 X 3,40 2 4,25 19 i centri in A per Domizzi in gol domenica all’Olimpico per la prima volta quest’anno Coppa, Napoli ok CHAMPIONS DONNE Torres con il Cluj (f.sal.) Andata degli ottavi di Champions. La Torres sfida l’Olimpia Cluj (ore 20 a Sassari). Verona in Svezia contro il Malmo (ore 19). 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 MONDO INGHILTERRA Chelsea e United, «remake» al veleno Oggi la sfida (diretta su gazzetta.it) dopo il caos di domenica: l’arbitro Clattenburg ancor più nel mirino schietto sarà Lee Mason, 41 anni, arbitro di Bolton, città a 50 chilometri da Manchester, protagonista pochi mesi fa di un episodio a favore dello United: l’espulsione contestata di un giocatore del QPR in una gara all’Old Trafford. Ferguson, che ha cercato il profilo basso alla vigilia della gara, gli ha augurato buona fortuna. Ne avrà bisogno. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA «Scimmia». Sarebbe questo l’insulto razzista che Mark Clattenburg, l’arbitro di Chelsea-Manchester United giocata domenica scorsa e vinta 3-2 dai Red Devils, avrebbe rivolto al nigeriano Obi Mikel. La gara, bellissima per 63 minuti, è finita nel caos totale, con i Blues ridotti in 9 per espulsioni del duo Ivanovic-Torres e il gol decisivo firmato in fuorigioco dal messicano Hernandez. Clattenburg avrebbe offeso anche lo spagnolo Mata e dopo la denuncia inoltrata dal Chelsea alla federazione, da ieri la pratica è nelle mani pure della polizia. Le inchieste Il sindacato dei giocatori neri, guidato dall’avvocato Peter Herbert, ha infatti presentato regolare denuncia alle forze dell’ordine. Si prospetta quindi un caso Terry-bis, con una coda nel tribunale civile. Trapelano intanto le prime indiscrezioni sull’inchiesta curata dalla federazione. I guardalinee Michael McDonough e Simon Long, con il quarto uomo Michael Jones, nelle prime dichiarazioni Assenti illustri Il remake di sta- Roberto Di Matteo, 42 anni, protesta durante l’ultima sfida con lo United. Alle sue spalle, seduto, Sir Alex Ferguson, 70 REUTERS rilasciate sulla vicenda avrebbero infatti raccontato di non aver sentito i presunti insulti razzisti. Il gruppo arbitrale è in contatto audio e per questo la testimonianza dei colleghi di Clattenburg nella gara dello Stamford è considerata fondamentale. Remake Tutto questo peserà non poco sul remake di stasera, sempre allo Stamford Bridge. Chelsea e Manchester United si ritrovano 72 ore dopo in una gara valida per il quarto turno di Coppa di Lega. Il fi- sera avrà molti attori nuovi. Nel Chelsea, mancheranno gli squalificati Terry, Torres e Ivanovic, oltre all’infortunato Lampard. Di Matteo potrebbe far riposare anche Mata e Hazard. Largo ai giovani: in campo Saville e Ake. Molti cambiamenti anche nello United: a riposo Van Persie, Rooney, Ferdinand, Evra, dentro i ventenni Keane, Vermijl, Wootton e Buttner. In porta, potrebbe rivedersi Lindegaard. Il Chelsea, per evitare di scaldare ulteriormente l’ambiente e di dover rispondere a domande scomode, ha annullato la canonica conferenza stampa della vigilia. I Blues sono blindatissimi. Ferguson è stato generico: «Tra Chelsea e Manchester United è sempre una grande sfida». Vero. Basta che non ci sia un arbitro a rovinarla. 4 TUTTI I RISULTATI Coppa di Lega Ieri: SunderlandMiddlesbrough 0-1; SwindonAston Villa 2-3; WiganBradford 2-4 d.c.r.; LeedsSouthampton 3-0; ReadingArsenal 5-7. Oggi: NorwichTottenham (alle 20.45); ChelseaMan. United (20.45); LiverpoolSwansea (21). © RIPRODUZIONE RISERVATA COPPA DI LEGA I GUNNERS RIMONTANO DALLO 0-4 Di Canio, l’impresa sfuma di un soffio E l’Arsenal fa 7-5 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA Follie e sogni infranti: un’altra puntata di quello splendido romanzo che è il calcio inglese. Il palcoscenico è la Coppa di Lega, i protagonisti sono l’Arsenal di Wenger che passa dallo 0-4 al 7-5 a Reading e lo Swindon di Di Canio, che sfiora il miracolo di eliminare un club di Premier. I sogni del tecnico italiano muoiono al tramonto: il gol al 90’ di Benteké, secondo personale, abbatte lo Swindon e lancia l’Aston Villa di Farina al quinto turno di Coppa di Lega. Lo Swindon esce a testa alta: sotto di due reti (Benteké al 30’ e Agbonlahor al 39’), trova il 2-2 nel giro di tre minuti con una doppietta di Storey (79’ e 81’). L’ingresso di Bent carica però l’Aston Villa e al 90’ addio Swindon: 3-2, avanti la squadra di Lambert. Di Canio e i suoi giocatori escono dallo stadio tra gli applausi: un club di League One ha messo paura a uno di Premier. Alla vigilia, l’allenatore italiano aveva caricato l’ambiente, ricordando che un gol segnato al Manchester United nel 2001 in Coppa d’Inghilterra era stato più eccitante «di una notte di sesso con Madonna» e si augurava di rivivere le stesse sensazioni. A ognuno i suoi gusti. Paolo Di Canio, 44 anni REUTERS Arsenal folle Sicuramente ecci- tante, ma in senso calcistico, è stato Reading-Arsenal. Una follia vera. Il Reading ha chiuso il primo tempo sul 4-0: poker con Roberts (12’), l’autogol di Koscielny (18’), Leigertwood (20’) e Hunt (37’). L’inserimento del francese Giroud ha però trasformato i Gunners. Walcott ha suonato la carica al 45’. Giroud ha fatto centro al 64’. Koscielny ha riscattato l’autorete all’89’ e con il Reading allo sbando, di nuovo Walcott al 90’ per il 4-4. Ai supplementari, Chamakh ha trovato il 5-4 dell’Arsenal. Sembra finita, ma al 116’ Pogrebnyak fa 5-5. L’ombra dei rigori, ma ecco la follia nella follia: Walcott trova la tripletta e Chamakh timbra il 5-7. Incredibile. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA Gruppo Euromobil, i nostri traguardi 1972-2012 1982-2012 40 anni di design 1982-2012 anni di arte e cultura 30 30 anni di sport GLOW-IN DIVANO E TAVOLINI. DESIGN MARC SADLER HOMESOFTHOME 100% MADE IN ITALY www.desireedivani.com Seguici su: Désirée è main sponsor della mostra: Raffaello verso Picasso. Dal 06/10/2012 al 20/01/2013. Vicenza, Basilica Palladiana. LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 17 MONDO CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO Parigi sempre più capitale d’Europa. Cristiano Ronaldo e José Mourinho sotto la Torre Eiffel al fianco di Zlatan Ibrahimovic. I contatti sono stati presi in questi giorni e per giugno si profila un cambio epocale per il Real Madrid, da mesi alle prese con un faticoso rinnovo di contratto della stella portoghese. Lo strappo Ricordate lo sfogo di CR7 ai primi di settembre? Dopo la doppietta al Granada, non esulta in campo e poi in tv espri- Ronaldo a Parigi colpo da 100 milioni E al Real? Falcao... Il procuratore Mendes tesse la tela, Al Thani prepara l’offerta per convincere Florentino Perez to 100 milioni di euro per il cartellino. Insomma, un investimento economico che al lordo comporta un investimento su base quinquennale da 300 milioni e passa. Un’enormità, la riprova che il Psg vuol arrivare in fretta in cima al mondo senza badare a spese. L’asso Falcao Ma la trama non finisce certo qui. Per ingolosire Florentino Perez il potente Mendes ha un altro argomento importante a suo favore: la procura di Radomel Falcao, l’attaccante colombiano dell’Atletico Madrid per cui sono in fila tutte le big europee. In contemporanea i vertici dei colchoneros stanno trattando Il portoghese chiede 18 milioni per il rinnovo, ma il club di Madrid pensa al fair-play La prospettiva di avere l’attaccante colombiano può convincere il club Blanco il rinnovo del colombiano per pattuire una clausola di rescissione intorno ai 70 milioni. E’ il presupposto per pilotare con sapienza il delicato cambio di maglia nella capitale madrilena. E mettere tutti nelle condizioni migliori. me tutto il suo malessere. Il clamore è immediato, si sprecano le teorie. Poi, cade il silenzio sulla vicenda, in assenza di novità apparenti. Lui continua a segnare da superstar, ma è ormai chiara la ragione della sua depressione: il contratto da 10 milioni netti a stagione non lo soddisfa più, anche perché in contemporanea a Barcellona il suo rivale Leo Messi sta ricontrattando il suo vincolo su cifre intorno ai 15 milioni e passa. Chiamiamola questione d’orgoglio... Il tentativo In gran segreto Florentino Perez ha provato a trovare una soluzione. Il club madridista è arrivato a offrirgli 14 milioni di euro netti per rinnovare in tempi stretti e chiudere la vicenda. Ma s’è trovato di fronte a un muro: la richiesta di 18 milioni annui netti del portoghese. Una cifra enorme anche per il club più ricco al mondo, visto che il Real non può non risentire della crisi economica spagnola. E tenendo conto del fair play finanziario deve provare a contenere il budget del monte-stipendi. José Mourinho, 49 anni, stringe Cristiano Ronaldo, 27, durante la festa per la vittoria nella Liga 2011-12 AFP Il mediatore A gestire questa vi- cenda è Jorge Mendes, agente del calciatore, ma anche del tecnico Mourinho. E in queste settimane non è rimasto con le mani in mano. Ha preso contatti con il Psg, da tempo in attesa, per avviare il dialogo tra club. Per quanto riguarda il contratto dell’attaccante di Funchal non ci sono problemi, lo sceicco Al Thani ha già dato mandato di soddisfare le sue aspettative. Va, invece, trovato l’assenso del Real Madrid e non è facile. Florentino Perez s’è presentato proprio con CR7 e non può rinunciare al suo prezioso rendimento a cuor leggero. Così il club francese ha espresso la sua disponibilità a mettere sul piat- Il rimpiazzo Di sicuro il Real si consolerebbe con un attaccante di primissimo ordine. E ciò spiega perché tutto sta procedendo nella massima discrezione. E’ presto per avere conferme ufficiali. Anche perché la squadra di Carlo Ancelotti è partita bene in Champions League. E’ altrettanto chiaro, però, il bivio per i magnati del Qatar, considerando che Cristiano Ronaldo porta in dote Mourinho. Un’opportunità unica, forse irripetibile. Così l’allenatore di Reggiolo rischia di trovarsi in un tunnel a sua insaputa. E le fortune della sua squadra in questa stagione rischiano di essere ininfluenti. Dipende tutto dalla clamorosa separazione all’orizzonte in casa Real. E’ un dato di fatto. SPAGNA COPPA DEL RE VINCE PURE IL VALENCIA FRANCIA COPPA DI LEGA Taccuino Il Barcellona non si ferma mai Tre gol anche all’Alaves C’è Psg-Marsiglia ma Ibra rifiata Ranieri eliminato RUSSIA A segno Villa, Iniesta e Fabregas Oggi tocca al Real sul campo dell’Alcoyano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID Serio e determinato, il Barça comincia la difesa della Copa del Rey con un 3-0 a Vitoria contro l’Alaves, sedicesimi di finale. Vilanova fa riposare Messi e Xavi ma schiera una formazione piena di nomi illustri, anche perché l’abituale serbatoio di coppa, il Barça B, è inutilizzabile: la seconda squadra blaugrana deve recuperare una gara di Segunda e non può offrire giocatori. E allora Fabregas alla Messi, con Villa e San- identiKit & CARRIERA identiKit & CARRIERA v Mou+CR7 per il Psg v chez insieme. Gli avversari puntano sullo straripante entusiasmo cittadino e una discreta forma: sono primi nel loro girone di Segunda B (terza serie) e prima di ieri avevano vinto 11 partite su 13. Il Barça fa sul serio e controlla la gara senza problemi né pause, Villa continua a sfruttare al meglio i (pochi) minuti che gli danno: al 40’ segna il quinto gol stagionale su assist di Iniesta, che ha festeggiato i 10 anni di Barça (debutto il 29 ottobre 2002) con la fascia di capitano e con un golazo all’inizio della ripresa: destro morbido e geometrico all’incrocio dal limite dell’area. A Sanchez annullano un gol regolare, l’Alaves gioca col cuore ma combina poco ed è fortunato ad evitare guai peggiori. Ritorno tra un mese. Polemica a Madrid Il Real gioca stasera in trasferta con l’Alcoyano, altra squadra di Segunda B, dopo una vigilia animata da un foglietto di Mou, che in conferenza stampa dopo essersi definito «Il campione dei canterani» per difendersi dall’accusa di trascurare il vivaio del Madrid ha presentato una lista dei ragazzi che hanno esordito in prima squadra negli ultimi anni con i vari tecnici che lo hanno preceduto. Non c’è pace al Real. © RIPRODUZIONE RISERVATA ALAVES-BARCELLONA 0-3 MARCATORI Villa (B) al 40’ p.t.; Iniesta (B) al 5’, Fabregas (B) al 45’ s.t. ALAVES (4-2-3-1) Urtzi; Rubio, Agustin, Hernandez, Manu Garcia; Beobide, Delgado; Guzman, Garcia (dal 26’ s.t. Sendoa), Asier (dal 26’ s.t. Luismi); Viguera (dal 35’ s.t. Llamas). All. Gonzalez. BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Montoya; Sergi Roberto, Busquets (dal 10‘ s.t. Song), Iniesta (dal 30’ s.t. Dos Santos); Sanchez, Fabregas, Villa (dal 24’ s.t. Tello). All. Vilanova. ARBITRO J.A. Teixeira Vitienes NOTE Ammoniti Guzman (A), Luismi (A), Fabregas (B) PARIGI (a.g.) C’è il Marsiglia, ma il Psg gioca senza Verratti e Sirigu. Carlo Ancelotti concede un po’ di riposo al giovane centrocampista e una partita premio a Douchez, vice dell’azzurro. In forse anche Ibra, convocato, ma magari impiegato part-time, in caso di guai. Lo svedese avrà il voto di Ancelotti per il Pallone d’oro anche se, dice il tecnico, alla fine i favoriti restano Messi e Ronaldo. A Nizza, invece, il Lione potrebbe schierare Gourcuff, al rientro dopo due mesi di stop. Giocate ieri: Sochaux-St Etienne 0-3 Rennes-Arles 1-0 Monaco-Troyes 1-2 Lilla-Tolosa 1-0 Oggi: Nizza-Lione (alle 17); Montpellier-Bordeaux (18.45); Bastia-Auxerre (20); Psg-Marsiglia (20.55). © RIPRODUZIONE RISERVATA SVIZZERA Zenit bene in Coppa Eurogol di Criscito Sion, via Decastel c’è Schurmann Due a zero sul campo del Saransk e qualificazione ai quarti della Coppa di Russia. Lo Zenit passa al 20’ della ripresa con Semak e chiude con un eurogol di Criscito al 90’: pallonetto sotto l’incrocio. «Ho appena caricato il mio gol e neanch’io volevo crederci» il suo commento su Twitter. Non c’è pace al Sion. Per la seconda volta in questa stagione, la squadra di Gattuso cambia allenatore. Al posto di Michel Decastel arriva Pierre-André Schuermann. BRASILE Kakà, ancora Seleçao Ignorato lo Shakhtar Menezes conferma Kakà e continua a ignorare i brasiliani dello Shakhtar Donetsk. Questi i convocati: Portieri: D. Alves (Valencia/Spa), Jefferson (Botafogo). Difensori: Adriano e D. Alves (Barcellona/Spa), F. Santos (Corinthians), D. Luiz (Chelsea/Ing), Castan (Roma/Ita), Rever (A. Mineiro), Thiago Silva (Psg/Fra). Centrocampisti: Arouca (Santos), Paulinho (Corinthians), Oscar e Ramires (Chelsea/Ing), Sandro (Tottenham/Ing), Giuliano (Dnipro/Ucr), Kakà (Real Madrid), Lucas (San Paolo), Thiago Neves (Fluminense). Attaccanti: Hulk (Zenit/Rus), Leandro Damiao (Internacional), Neymar (Santos). ROMANIA Cluj, giallo risolto Tocca a Paulo Sergio Fine della telenovela. Il presidente del Cluj ha trovato il nuovo tecnico, il portoghese Paulo Sergio, ultimo anno in Scozia, dove ha vinto la Coppa con gli Hearts. Rimpiazza Ioan Andone, che si è dimesso dopo la gara col Galatasaray. GERMANIA Coppa: Borussia e Schalke agli ottavi Schalke e Borussia Dortmund approdano agli ottavi di finale della Coppa di Germania. Lo Schalke ha battuto 3-0 il Sandhausen, mentre il Borussia Dortmund ha battuto a domiclio il Vdr Aalen per 1-4. Agli ottavi anche Monaco 1860, Friburgo, Augsburg, Colonia, Bochum e Mainz. 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 inContropiede di DAN PETERSON a stagione scorsa dell’Nba per via della serrata, ha avuto: (a) pre-stagione di due settiL mane anziché quattro; (b) due amichevoli anziché otto; (c) calendario della stagione regolare compresso, di 66 partite in 122 giorni. Il che rendeva tutto difficile da «leggere». Quest’anno sarà ugualmente difficile da decifrare per i cambiamenti numerosi e tremendi in quasi tutte le squadre della lega. Ormai, i gm sono come giocatori di poker: rimescolano le carte, si fa una mano nuova ogni turno, si gestiscono i soldi, e si vive di certezze e sicurezze quanto bluff e rischi. Chicago è in difficoltà perché Derrick Rose non rientra quest’anno; se fa un miracolo e gioca, rivediamo questo pronostico. New l’Anticipo di FRANCO ARTURI l Milan strappa con i denti il pareggio in una delle tante sfide salvezza che dovrà affrontare Iin campionato. E chi crede che questa sia una battuta cattiva vuole del male ad una squadra che ha scritto l’ultimo quarto di secolo di storia del calcio, fornendole obbiettivi fuori dalla realtà. Anche questa limitata missione, commisurata all’organico, può in qualche misura entusiasmare, se non appagare, in un’annata di transizione e di abbagli. A patto che si butti in un cassonetto la sequela di orrori del primo tempo di Palermo: una difesa a 5 avvilente, un’incapacità di pressare di squadra improponibile, una paurosa mancanza di reattività, di idee, di slancio. Il buon Palermo dei primi 45 minuti ringraziava e raccoglieva. I saggi di un tempo andato, ma sempre attualissimo, sostenevano che tre quarti di squadra sono Il tecnico del Milan Massimiliano Allegri, 45 anni fatti con un grande portiere e un eccellente centravanti: l’ombra di Pato e la paralisi di Amelia contribuivano in modo determinante a scaraventare tutto il Milan dalla finestra di un piano alto. Sotto, arrivava a stendere miracolosamente un tappeto salvavita Montolivo, travestito da eroico pompiere, con un gol-ossigeno. Allegri era stato felicemente costretto a stravolgere il piano (di resa) iniziale: fuori l’immobile Pato, dentro Bojan, un ragazzo che non è mai stato un fenomeno, ma certamente un buon attaccante. E vivo, soprattutto. Per dimostrarlo, dovrebbe giocare 5-6 partite consecutivamente, come sarebbe stato opportuno per El Shaarawy l’anno scorso. Dentro anche Emanuelson per un Flamini certamente più scarso di lui. Dentro anche Pazzini, in cambio di un inutile difensore. E poi corsa, difesa alta, quantomeno voglia di esistere. Il pareggio non era egualmente scontato, ma è parso credibile ad ogni minuto che passava. Che l’abbia raggiunto ancora El Shaarawy, al settimo centro stagionale, rivelazione assoluta della stagione, è un atto di giustizia. Ma il Milan resta penultimo in serie A per il numero di giocatori mandati in gol: solo quattro. L’intero meccanismo funziona poco e male. A 70 giorni di stagione, è assurdo parlare ancora di un Milan alla ricerca di un’identità dopo la smobilitazione estiva. Nessuna formazione degna di questo nome può presentarsi in campo senza un’idea sparata di come si va alla caccia del pallone, a prescindere dal talento dei singoli. Con questa squadra (peraltro da un centinaio di milioni complessivo di ingaggio, molte volte più degli avversari di ieri sera) un tecnico deve proporre molto di più. Gasperini e il Palermo perdono così un’occasione importante: ma avrebbero dovuto spendersi di più quando in campo c’era da soffrire. Il calcio è questo, in fondo alla classifica. S icuramente Josè Mourinho non si sarebbe fatto sfuggire l’assist del Cibali. Ci avrebbe inzuppato la conferenza stampa per arroventare ulteriormente la vigilia lunga di Juve-Inter e guidare a Torino una truppa elettrica, come piace a lui. Andrea Stramaccioni no. Invece del cerino, ha tirato una secchiata di acqua sul fuoco: «Finora non ho ravvisato una tendenza pro Juve». Uno smarcamento non banale dallo Speciale, cui tentano ossessivamente di sovrapporlo. Sarebbe stato più comodo e popolare accarezzare il pelo della polemica eterna con i rivali di Calciopoli. Anche questo è un segnale di personalità. Non sarebbe male se anche Antonio Conte nei prossimi giorni dimostrasse un «coraggio» del genere e, invece del discutibile silenzio di ieri o di mandare i soliti portavoce, prendesse finalmente la parola a Vinovo per parlare di tutti gli aspetti tecnici della partitissima di sabato, normalizzandola con senso di responsabilità. Lo vedete? Volevamo presentare le partite di oggi e invece abbiamo ragionato solo su Juve e Inter. Questo è il rischio che corrono anche bianconeri e nerazzurri: alzare lo sguardo verso l’orizzonte della partitissima e trascurare gli ostacoli di stasera che possono diventare trappole. E’ vero che la Samp arriva da 4 sconfitte consecutive, ma è anche vero che è già venuta a vincere a San Siro. E’ vero che il Bologna è stato appena sculacciato dell’Inter, ma è anche vero che nel campionato scorso ha imposto due pareggi alla Juve. Anche la Juve è mutilata nel suo reparto migliore: il centrocampo. Solo una volta in questo torneo, Conte ha iniziato senza due dei tre mediani d’oro: col Chievo (in campo Marchisio). Il gol arrivò nella ripresa solo dopo l’ingresso di Vidal. Stavolta Vidal (squalificato) e Marchisio (a riposo) saranno fuori gioco. Nonostante l’emergenza in sala regia Conte sembra voler forzare il turnover e tenere 6 uomini freschi per sabato. Come vedete, entrambi gli allenatori hanno ampie opzioni e quindi ampio margine di errore. L’impressione è che, a questo giro, i due allenatori incideranno con le loro scelte più della media. Un bel duello a distanza. Come quello tra Doveri e Romeo, a Milano e Torino. L’augurio è che i due arbitri (con i loro collaboratori) siano i migliori in campo per poter poi avvicinarci a Juve-Inter ragionando solo di pallone. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA laRovesciata di ROBERTO BECCANTINI http://www.beckisback.it/ Moviola? No grazie siamo in Italia conosco i miei polli Molti la promuovono, io sono contro la tecnologia. Tranne che per i gol fantasma TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO SERENA WILLIAMS Fuoriclasse di tennis Prego per le vittime dell’uragano Sandy... Vattene via Sandy! Vattene via! @serenawilliams USAIN BOLT L’uomo più veloce del mondo Gervasoni circondato dai giocatori del Catania dopo l’annullamento ANSA iriamole pure a fine stagioT ne, le somme. In attesa del verdetto, cerco di rispondere al- @usainbolt Sia Stramaccioni che Conte pagano assenze significative. Da quando ha riadattato la difesa a 3, col Chievo, innescando la sgasata delle 5 vittorie, è la prima volta che Strama non può calare il tris Ranocchia-Samuel-Juan Jesus. Il brasiliano è squalificato, ma anche la diffida dell’azzurro fa problema, perché la prospettiva di perdere per Torino il difensore più in forma inquieta. Rischiare e cambiare il minimo con il solo inserimento di Silvestre? Oppure tener fermo Ranocchia, magari con l’arretramento di Cambiasso? Oppure tornare alla difesa a 4, visto anche che la Samp allarga il campo con due esterni offensivi? O neutralizzare Estigarribia ed Eder con gli esterni di centrocampo (3-5-2)? l’Ovest. Oklahoma City sarà sempre la squadra da battere a Ovest e non sentirà così tanto la perdita di James Harden. Sacramento — udite, udite — può essere la squadra sorpresa nell’Ovest: giovane, atletica, profonda, ben allenata. Los Angeles: Lakers vs. Clippers per vedere chi contende per il titolo; io scommetto sui Clippers, più versatili. I tre Italiani? E’ adesso o mai per Marco Belinelli coi Chicago Bulls. Andrea Bargnani dovrà trovare grande costanza a Toronto se vuole sognare l’All-Star Game. Danilo Gallinari (foto Getty Images), dopo un’estate brillante con l’Italia, se non ha problemi fisici è pronto per il più grande salto di qualità della sua carriera; anche l’All-Star Game, perché non c’è niente che lui non sappia fare bene. di VALERIO MARINI Correre è la mia vita. Nessun dubbio: correre veloce è la mia vita! STRAMA E CONTE CORRONO IL RISCHIO DI TRASCURARE LE PARTITE DI STASERA di LUIGI GARLANDO York ha troppo problemi: l’egoista Carmelo Anthony; la squadra più anziana nella storia Nba; atletismo così così. Brooklyn è molto pubblicizzata (nuova città, nuovo impianto, nuova squadra) ma non credo in coach Avery Johnson per nulla. Boston è solida, ben allenata da Doc Rivers ma vecchia, fragile, e sempre un infortunio distante da un mega-disastro. Miami vincerà l’Est senza dover sudare; con Ray Allen e altri, sono ancora più forti (e più sicuri) dell’anno scorso. San Antonio, coi loro anziani «Big 3», ha una stagione ancora ad alto livello, prima di dover cambiare 9/12 della rosa. Denver, se tutti rimangono in buona salute e ok per contratti, è il «cavallo scuro» (Americano per outsider) nel- © RIPRODUZIONE RISERVATA ilCampionato 19 NBA: GALLO PRONTO AL GRANDE SALTO laVignetta NON E’ SOLO QUESTIONE DI TALENTO IL MILAN E ALLEGRI DEVONO CAPIRLO LA GAZZETTA DELLO SPORT DANIELE MOLMENTI Olimpionico di kayak Signore e signori, l'ufficio «Daniele Molmenti SPA» chiude per ferie fino domenica. Per urgenze chiamate il 118!!! @DanieleMolmenti RAFAEL NADAL Fuoriclasse di tennis Orgoglioso di avere 7 spagnoli nella lista finale del Pallone d’Oro. E’ una generazione leggendaria. Congratulazioni a tutti! @rafanadal FERNANDO ALONSO Pilota Ferrari 4 giri del circuito correndo. 22km...! E’ stato un buon allenamento, però alla fine che sete.... #abudabhiAlo @alo_oficial la madre di tutte le domande. Cosa si può fare per evitare gli orrori di Catania-Juventus o Chelsea-Manchester United? La risposta è secca: niente. Al Cibali c’erano un arbitro, due assistenti, due arbitri addizionali più il quarto uomo: totale, sei giudici. A Stamford Bridge c’erano un arbitro, due assistenti più il quarto uomo: totale, quattro giudici. Non si può far niente, ripeto. A meno di non introdurre la moviola in campo, scenario che molti promuovono. Solo a parole, però: con la tv che traduce subito gli episodi sospetti, i teatrini fondati sulle zuffe verrebbero demoliti e così non pochi giornalisti si ritroverebbero in mezzo a una strada. Il tasso polemico precipiterebbe ai minimi storici: una noia pazzesca. Sono contro la tecnologia, eccezion fatta per i gol fantasma. In questo caso, alla frenata di Michel Platini (evviva l’occhio umano) preferisco l’accelerata di Joseph Blatter (evviva l’occhio di falco). Solo per i gol fantasma. Punto. Siamo in Italia, mai dimenticarlo: chi riprende chi? e il regista di che partito è? e la parallasse? e i filmatini del giorno dopo che ogni società porterebbe a carico o discarico? Conosco i miei polli. Certo, resta singolare la riunione di condominio che gli sceriffi di Catania hanno tenuto dopo la rete di Bergessio. Quarantaquattro secondi. Più o meno il tempo che fu necessario ai quarti e quinti uomini della finale mondiale tra Italia e Francia per riesumare da un televisore clandestino la testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi e comunicarla al direttore di gara, Horacio Elizondo. Mi sovviene il gol di Maurizio Ganz in Inter-Juventus del 9 marzo 1997, arbitro Pierluigi Collina. Convalidato, «protestato» (da Ciro Ferrara, soprattutto), annullato: Ganz era in fuorigioco. E poi il braccio-rete di Miroslav Klose nell’ultimo Napoli-Lazio. Luca Banti aveva indicato il centrocampo. Furono gli schiamazzi dei giocatori partenopei, alla Pepe, a «convincere» il tedesco. La differenza, rispetto al pasticcio di domenica, è che in tutti gli episodi citati — Ganz, Zidane, Klose — le correzioni non provocarono una topica: la evitarono. Come non basta cambiare Stefano Palazzi per cambiare la giustizia sportiva (io, comunque, l’avrei già cambiato), così non basta moltiplicare gli arbitri per migliorare l’arbitraggio. Studiando la postura dei giudici di linea — gambe divaricate in posizione ovarola, busto piegato in avanti — un grande giornalista amico mio li ha definiti «arbitri coccodè». Ogni tanto ci azzeccano, ogni tanto no. Costano. L’esperimento del doppio arbitro, caro a Giampiero Boniperti, non ebbe seguito. Vediamo, adesso, come va a finire con gli «addizionali». Non vorrei che, nelle decisioni, l’equipaggio sfrattasse il comandante. E la quantità scalzasse la personalità: a proposito di requisiti cruciali, eccone uno. Fuor di ipocrisia: per una scelta esatta, saremmo disposti ad attendere anche un minuto, e persino la soffiata di un video rubacchiato, come a Berlino. In caso contrario, o si rigioca (alla Pulvirenti) o si convive con l’errore (all’inglese). E già che ci siamo, perché non (ri)giocare anche Cagliari-Roma? Questa sì sarebbe un’idea. © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 SERIE BWIN 12a GIORNATA d l’Analisi HANNO DETTO di NICOLA BINDA twitter@Nickbinda Macchè gelo E’ una notte da 30 e lode le Pagelle 1 3 di RO.PE. PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Valeri (S) al 18’, Pavoletti (S) al 20’, Brosco (T) al 39’, Magnanelli (S) al 48’ s.t. MISSIROLI DI QUALITÀ NOLÈ IN CHIAROSCURO POMINI È UNA GARANZIA TERNANA (3-4-3) Ambrosi; Ferraro S Sì, è vero, fa freddo. La temperatura è scesa, i turni infrasettimanali in notturna cominciano a far soffrire. La tentazione fantozziana — vestaglia di flanella, frittatona di cipolle, birra e rutto libero — per godersi la serata in tv è stata forte. Serviva una risposta decisa dai campi per ricompensare chi ha sfidato il gelo rinunciando alla poltrona. E questa è arrivata, con il solo stadio di Modena che non è riuscito a partecipare: 30 gol, risultati altalenanti, gare decise sul filo di lana e colpi di scena su tutti i fronti. Una serata che a pochi istanti dalla fine faceva registrare lo scatto del trio di testa a +7 sulla quarta, un segnale di forza al cospetto di inseguitori poco costanti e balbettanti. Invece i guizzi di Crotone e Lanciano hanno bloccato Verona e Livorno, facendo anche un favore alla capolista Sassuolo, vero trionfatore nella notte delle stelle e pronto lunedì a scendere in campo al Bentegodi per un’altra serata da vivere live, sugli spalti. Questa giornata era anche attesa sul fronte arbitrale dopo lo scempio dell’ultimo weekend della Serie A. La serata, tutto sommato, è filata via con i soliti alti e bassi e ben 8 rigori. Finora in questa stagione ci sono stati forse più bassi che alti, perché l’organico dei direttori di gara è stato rimodellato in estate lasciando molti dubbi tra promozioni (dal basso e verso l’alto) e dismissioni, e la gestione di queste prime giornate ha fatto discutere, assegnando ai più esperti tutti i big match negando ai giovani la possibilità di crescere. Nelle 12 giornate non ci sono stati svarioni clamorosi, ma spesso è stata la gestione complessiva delle gare a non convincere, forse legata alle motivazioni con cui scendono in campo i ragazzi di Messina. Ma coraggio, si può migliorare. E poi basta guardare al piano di sopra e consolarsi... Toscano (allenatore della Ternana) Nel primo tempo siamo stati troppo bassi e li abbiamo facilitati. Peccato aver preso gol nel nostro momento migliore (dal 21’ s.t. Brosco), Fazio, Lauro; Dianda, Carcuro, Miglietta, Vitale; Nolè (dal 32’ s.t. Alfageme), Maniero (dal 9’ s.t. Litteri), Ragusa. PANCHINA Brignoli, Botta, Dimitru, Sinigaglia. ALLENATORE Toscano. TERNANA 5,5 SASSUOLO (4-3-3) Pomini; Laverone, Marzorati, Terranova, Longhi; Valeri, Magnanelli, Troiano (dal 40’ s.t. Bianchi); Berardi (dal 25’ s.t. Masucci), Pavoletti (dal 33’ s.t. Boakye), Missiroli. PANCHINA Pigliacelli, Frascatore, Bianco, Catellani. ALLENATORE Di Francesco. ARBITRO Cervellera di Taranto. AMMONITI Nolè (T) per proteste; Carcuro (T) e Valeri (S) per proteste; Troiano (S) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 4.183, incasso di 39.191,50 euro; abbonati 2.481, quota di 15.620,41 euro. Tiri in porta 4 (con una traversa)-6 (con una traversa). Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 3-1. Angoli 7-5. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’. AMBROSI 6 Non ha particolari colpe sui gol. FERRARO 6 Tiene bene fino all’infortunio, sfortunato. BROSCO 6,5 Toscano non si fida di lui all’inizio. Entra e segna. FAZIO 6 Inventato centrale, se la cava. Rischia un rigore: tiene il braccio troppo largo. LAURO 6 Attento contro Berardi, ma lo perde sul primo gol. DIANDA 6 Uomo di sostanza, Pomini gli nega il gol. Leonardo Pavoletti, 23 anni, festeggiato da Berardi dopo il gol PIERANUNZI S Di Francesco (allenatore del Sassuolo) Nei primi 45’ avremmo dovuto essere più cattivi sotto porta. Sono soddisfatto, ho cambiato tanto e avuto le risposte che cercavo Sassuolo domina Secondo tempo che merita la A Valeri, Pavoletti e Magnanelli: un grande tris Ternana travolta, due rigori falliti nel finale S Pavoletti (attaccante del Sassuolo) Il gol cominciava a mancarmi. Siamo stati bravissimi, le grandi squadre colpiscono sempre nel momento giusto DAL NOSTRO INVIATO ROBERTO PELUCCHI TERNI Cambiano gli interpreti, si moltiplicano le fatiche, ma il Sassuolo continua a essere cannibale e lascia agli altri soltanto le briciole. La Ternana, imbattuta da 8 partite durante le quali aveva preso appena 4 gol, poteva fare paura. La squadra di Di Francesco se l’è cucinata alla grande: nel primo tempo non l’ha mai fatta arrivare nelle vicinanze di Pomini, nella ripresa l’ha colpita e affondata in meno di tre giri di orologio. Il vantaggio su Verona adesso è di 6 punti, quello sul Livorno (terzo) di 8. E lunedì sera la capolista va al Bentegodi: un match che promette spettacolo. un’eccessiva libertà, che gli ha permesso di far girare la squadra a proprio piacimento (e godimento), anche se lo smisurato possesso palla e la facilità nell’arrivare nelle vicinanze dell’area avversaria dovevano essere sfruttate meglio. Pavoletti si è sbattuto, ma per un’ora è rimasto in gabbia e anche Berardi è stato ai confini. Più propositivo Missiroli, che magari dà meno profondità degli altri attaccanti, ma aumenta di molto il tasso di qualità. È stato lui a sfiorare per primo il vantaggio, mentre Troiano ha buttato al vento un’occasione d’oro. Di Francesco, in ossequio al turnover, ha cambiato alcuni giocatori, ma il Sassuolo è stato ottimo e abbondante anche coi rincalzi. E la Ternana? Tanta buona volontà, non molto di più. La chiave è Magnanelli Toscano aveva intuito che per provare a creare problemi al Sassuolo avrebbe dovuto alzare i ritmi e soffocare le fonti di gioco. Invece, in avvio è successo l’opposto. Magnanelli ha goduto di Arbitro no Quello che Toscano cercava, l’ha visto nel primo quarto d’ora della ripresa, durante il quale Carcuro (traversa) e Ragusa hanno sfiorato l’1-0. Ma, sporgendosi dal da- CLASSIFICA RISULTATI ASCOLI-NOVARA 2-0 BARI-EMPOLI 2-3 CESENA-GROSSETO 3-2 1-1 CROTONE-VERONA 3-3 JUVE STABIA-REGGINA 1-0 SQUADRE PUNTI V IN CASA N P V FUORI N P G TOTALE V N P IN CASA F S FUORI F S TOTALI F S Diff. Reti SASSUOLO 31 5 1 0 5 0 1 12 10 1 1 10 2 13 3 23 5 18 VERONA 25 4 2 0 3 2 1 12 7 4 1 9 2 13 8 22 10 12 LIVORNO 23 3 1 2 4 1 1 12 7 2 3 11 13 11 6 22 19 3 5 PADOVA (-2) 18 3 3 0 2 2 2 12 5 5 2 10 6 6 5 16 11 JUVE STABIA 18 3 1 2 2 2 2 12 5 3 4 7 7 11 9 18 16 2 PRO VERCELLI-SPEZIA 1-0 CITTADELLA 17 4 1 1 1 1 4 12 5 2 5 8 5 8 11 16 16 0 TERNANA-SASSUOLO 1-3 TERNANA 16 2 2 2 2 2 2 12 4 4 4 5 5 6 6 11 11 0 VARESE-VICENZA 1-1 VARESE (-1) 16 1 4 1 3 1 2 12 4 5 3 7 8 7 10 14 18 -4 MODENA (-2) 15 2 3 1 2 2 2 12 4 5 3 7 3 10 9 17 12 5 PROSSIMO TURNO BRESCIA 15 3 2 0 0 4 3 12 3 6 3 7 2 8 13 15 15 0 ASCOLI (-1) 15 4 0 2 1 1 4 12 5 1 6 10 7 5 9 15 16 -1 13ª giornata Sabato 3 novembre, ore 15 BRESCIA-TERNANA EMPOLI-PRO VERCELLI GROSSETO-ASCOLI LIVORNO-BARI NOVARA-CITTADELLA PADOVA-CESENA REGGINA-VARESE SPEZIA-CROTONE VICENZA-LANCIANO Lunedì 5 novembre, ore 19 MODENA-JUVE STABIA ore 21 VERONA-SASSUOLO SPEZIA 15 3 1 2 1 2 3 12 4 3 5 7 8 6 6 13 14 -1 BARI (-7) 12 4 1 1 1 3 2 12 5 4 3 10 6 7 7 17 13 4 VICENZA 12 2 2 2 0 4 2 12 2 6 4 9 9 3 5 12 14 -2 18 24 -6 MODENA-PADOVA 1-1 vanzale, la Ternana ha fatto il gioco del Sassuolo. Al 18’ cross di Berardi, sponda di testa di Pavoletti e inserimento di Valeri per l’1-0. Al 20’ angolo ancora di Berardi e capocciata vincente del centravanti, con la Ternana momentaneamente in 10 per l’infortunio di Ferraro. L’uno-due non ha ucciso gli umbri, ma a questo punto è diventato protagonista in negativo l’arbitro Cervellera. Non ha punito con il rigore un intervento a braccio largo di Fazio, e ne ha concessi due molto dubbi. Il primo alla Ternana per tocco di mano di Troiano in mischia (Pomini ha deviato il tiro di Litteri in angolo, da cui è nato il gol di testa di Brosco), il secondo al Sassuolo per un presunto fallo di Fazio su Missiroli. Il tiro di Terranova ha colpito la traversa e ha superato la linea, ma Cervellera ha fatto giocare quei (pochi) secondi necessari a Magnanelli per ottenere il 3-1. Così i giocatori andati in gol per il Sassuolo diventano 12. EMPOLI (-1) 12 1 2 3 2 2 2 12 3 4 5 6 12 12 12 CESENA 12 3 2 2 0 1 4 12 3 3 6 8 10 1 9 9 19 -10 CROTONE (-2) 11 3 2 1 0 2 4 12 3 4 5 10 7 1 6 11 13 -2 PRO VERCELLI 11 3 0 3 0 2 4 12 3 2 7 8 9 4 10 12 19 -7 NOVARA (-4) 10 2 3 1 1 2 3 12 3 5 4 10 8 7 8 17 16 1 REGGINA (-3) 9 3 1 2 0 2 4 12 3 3 6 7 6 4 9 11 15 -4 LANCIANO 9 0 5 2 1 1 3 12 1 6 5 6 10 2 6 8 16 -8 GROSSETO (-6) 3 1 3 1 0 3 4 12 1 6 5 6 6 6 11 12 17 -5 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE MIGLIETTA 5 Troppa sofferenza lì in mezzo, il suo contributo non è sufficiente. VITALE 5,5 Fatica a contenere Valeri, non è di aiuto a Ragusa. NOLÈ 5,5 Parte benino e poi si ammoscia. (Alfageme s.v.) MANIERO 5,5 Era la prima partita da titolare, deve crescere. LITTERI 5 Si fa parare il rigore da Pomini. RAGUSA 5 Soltanto un’occasione in tutta la partita. All. TOSCANO 6 La squadra è molto organizzata, ma aveva troppi assenti. Deve essere contento della reazione dopo il 2-0. SASSUOLO 7 POMINI 7 Un bell’intervento su tiro di Dianda, para il rigore di Litteri. LAVERONE 6,5 Grande spinta, anche nel moscio primo tempo. MARZORATI 6,5 Buone chiusure, non va in difficoltà. TERRANOVA 6,5 Il rigore lui l’aveva segnato, il guardalinee Longo non l’ha visto. LONGHI 6,5 Nolè è tanto fumo. Difende e attacca con disinvoltura. VALERI 7 Tanta sostanza e il gol che «spacca» la partita. IL MIGLIORE h 7,5 MAGNANELLI Gode di grande libertà, è la sorgente del gioco del Sassuolo. Segna il 3-1. TROIANO 5,5 Un gol mangiato nel primo tempo e il fallo da rigore. (Bianchi s.v.) BERARDI 6 Primo tempo anonimo, ma mette lo zampino in entrambi i gol. MASUCCI 6 Contribuisce a tenere alta la squadra. PAVOLETTI 7 Per un’ora soltanto generoso. Poi l’assist per Valeri e il gol che chiude la partita. (Boakye s.v.) MISSIROLI 7 Sua l’occasione più ghiotta del primo tempo del Sassuolo. Porta qualità anche in attacco, è astuto sul rigore. All. DI FRANCESCO 7 Cambia interpreti, ma la sua squadra non lo delude. TERNA ARBITRALE CERVELLERA 4,5 I due rigori sono dubbi, più evidente quello che non dà al Sassuolo. Longo 5 - Raparelli 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA MARCATORI RETI PARTITE 0-0 LANCIANO-LIVORNO IL MIGLIORE h 6,5 CARCURO Sembra il più pimpante, colpisce la traversa. © RIPRODUZIONE RISERVATA CITTADELLA-BRESCIA TERNANA SASSUOLO 9 RETI Cacia (1, Verona). 7 RETI Ardemagni (1, Modena). 6 RETI Di Roberto (3, Cittadella); Siligardi (Livorno); Gonzalez (Novara); Pavoletti (Sassuolo); Sansovini (Spezia); Ebagua (2, Varese). 5 RETI Zaza (Ascoli); And. Caracciolo (1, Brescia); Gabionetta (2, Crotone); Saponara (Empoli); Sforzini (2, Grosseto); Mehmeti (Novara); Malonga (Vicenza). 4 RETI Bellomo e Caputo (Bari); Di Carmine (Cittadella); Dionisi (1) e Paulinho (2, Livorno); Farias (Padova); Di Gennaro (4, Spezia); Gomez (3, Verona). 3 RETI Soncin (Ascoli); Graffiedi (2, Cesena); Maccarone (Empoli); Danilevicius e Mbakogu (Juve Stabia); Mammarella (Lanciano); Signori e Stanco (Modena); Cutolo (Padova); Ceravolo (Reggina); Boakye e Terranova (3, Sassuolo); Nolè (Ternana); Kone (Varese); Martinho (Verona). 3 domande a... FABIO GALANTE CALCIATORE «Che serata divertente Spezia, ora sono guai» Fabio Galante, calciatore il attesa del titolo da d.s., commenta il campionato. Galante, che partita ha seguito? «Alla tv, mi sono goduto una serata molto divertente grazie a diretta-gol, con Livorno e Verona raggiunti nel finale: hanno perso entrambe una grossa occasione per staccare le quarte, e hanno perso ancora terreno dal Sassuolo». C’è stato un gol o un gesto che l’ha colpita? «Uno importante, quello della Pro Vercelli che ha fatto una vittoria fondamentale e ha inguaiato lo Spezia, che per la squadra che ha fatto dovrebbe essere più in alto». Cosa ha detto questa giornata? «Che la B è sempre più imprevedibile. Guardate i ribaltoni dell’Empoli e del Cesena... Partite facili non ce ne sono mai, sono stato incollato davanti alla tv fino all’ultimo: bellissimo». MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 # SERIE BWIN 12a GIORNATA Verona, fuochi d’artificio a Crotone La squadra di Mandorlini tre volte in vantaggio, quella di Drago risponde sempre: che pari CROTONE VERONA 3 3 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Martinho (V) al 18’, Gabionetta (C) su rigore al 22’, Cocco (V) al 40’ p.t.; Pettinari (C) al 34’, Gomez (V) al 46’, Maiello (C) al 48’ s.t. CROTONE (4-2-3-1) Caglioni 5,5; Matute 5, Vinetot 5, Abruzzese 5,5, Mazzotta 6; Eramo 5, Galardo 5,5; Ciano 6 (dal 33’ s.t. Caetano 6), Maiello 7, De Giorgio 6,5 (dal 24’ s.t. Torromino 6,5); Gabionetta 6,5 (dal 12’ s.t. Pettinari 7). PANCHINA Concetti, Migliore, Checcucci, Addae. ALLENATORE Drago 6. VERONA (4-3-3) Nicolas 6; Abbate 5, Moras 6 (dal 16’ s.t. Ceccarelli 5), Maietta 5,5, Cacciatore 6; Jorginho 6, Bacinovic 6 (dal 24’ s.t. Laner 6), Hallfredsson 7; Gomez 5,5, Cocco 7 (dal 33’ s.t. Cacia s.v.), Martinho 7. PANCHINA Berardi, Grossi, Rivas, Bojinov. ALLENATORE Mandorlini 6,5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 5,5. GUARDALINEE Melloni 6 - Argiento 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Hallfredsson (V) e Martinho (V) per comportamento non regolamentare; Bacinovic (V) e Abbate (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.136, incasso di 13.895 euro; abbonati 2.552, quota di 13.734 euro. Tiri in porta 6-7. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 0-2. Angoli 3-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’. DAL NOSTRO INVIATO GAETANO IMPARATO CROTONE 7 h il migliore Sei gol, un inseguirsi e riagguantarsi continuo, persino nei 4’ di recupero. Ritmi intensi per 90’, nemmeno il tempo per uno sbadiglio. Il Verona le tenta tutte, ma la quarta vittoria di fila la sfiora soltanto. Tre volte in vantaggio, tre volte riagguantato: l’ultima grazie ad una prodezza di Maiello che stoppa (al volo) un cross perfetto di Eramo, spedendo in rete il 3-3 finale con un rasoterra ravvicinato. Un gol d’altra categoria. Il calcio proletario, tutto cuore e battaglia, blocca gli ingranaggi di chi ha dimostrato, anche in Calabria, di essere predestinato al salto in A. Verona sempre in gol dall’inizio torneo e attacco che segna, randella, anche schierando i «subalterni». Cocco, e lo stesso Martinho (in versione attaccante laterale), hanno scelto la gara migliore per la prima rete di stagione. Il pari finale ha l’acre sapore HALLFREDSSON (Verona) Causa il rigore, ma inventa il raddoppio ed è l’unico a non avere cali per 90’ FINALE CALDO REGGINA K.O.: ALTRO ROSSO A DIONIGI della beffa per i veneti, ma il Crotone non molla mai: è nel suo Dna. La chiave Tridente nuovo di zec- il pallone rimpallato dal braccio di Hallfredsson procura il rigore di Gabionetta. Ma, prima del riposo, è proprio lo scandinavo a servire per Cocco un assist in verticale che sega la difesa e mette il compagno in condizione di piazzare un piattone vincente. Finiti i giochi? No, il Verona graffia anche dopo il riposo, ma si siede un po’ e Pettinari lo castiga: un rimpallo in area gli crea un «rigore in movimento» che non sbaglia. Martinho, 24 anni (al centro), esulta dopo lo 0-1: è il secondo gol LAPRESSE ca: Mandorlini avanza Martinho dalla linea di difesa (come schierato col Lanciano, sabato) al lato di Cocco (centrale) e Gomez (meno brillante dei tre). La mossa è da scacco al Re. Perché proprio dal lato sinistro il Verona costruisce il vantaggio, la supremazia nei primi 45’ (ben 5 palle gol). Matute non mette argini, Ciano è leggerino, Eramo rincorre e combina il pastrocchio (retropassaggio sul quale s’inserisce Martinho, bruciando Vinetot e piazzando la botta che Caglioni non respinge come 3’ prima). Dura poco: L’UNICO 0-0 NESSUNA VERA OCCASIONE DA GOL EQUILIBRIO CORDAZ E ARCARI DECISIVI La svolta Ci sarebbe da aspetta- re la fine, invece no. Attentati alle coronarie anche nel recupero: un ponte aereo di Cacia manda Gomez alla botta a fil di palo del 3-2; la combinazione Galardo-Eramo e cross per Maiello fa esplodere la città dove hanno «inventato» le tabelline. Nella terra di Pitagora Mandorlini esce dal campo facendosi i conti: è finita 3-3 e il Sassuolo è a +6. Lunedì gli arriva in casa e altre distrazioni fatali, al Bentegodi, non saranno ammesse. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ancora Caserta Modena-Padova Gol e tanti errori La Juve Stabia zero emozioni Il Cittadella va riprende il volo e fischi dei tifosi ma il Brescia c’è JUVE STABIA REGGINA 1 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Caserta al 39’ s.t. JUVE STABIA (3-4-3) Nocchi 6; Mau- h 7 il migliore CASERTA (Juve Stabia) Faro in mediana e uomo partita con un gol condito di tenacia e lucidità ry 6, Figliomeni 6, Scognamiglio 6; Acosty 6,5 (dal 44’ s.t. Murolo s.v.), Genevier 6,5, Caserta 7, Gorzegno 6,5; Erpen 6 (dal 21’ s.t. Mezavilla 6,5), Mbakogu 6 (dal 32’ s.t. Improta 6), Cellini 6,5. PANCHINA Seculin, Doninelli, Jidayi, Gargiulo. ALLENATORE Braglia 7. ARBITRO Tommasi di Bassano 6. GUARDALINEE Cucchiarini 6 - Marinelli 6. ESPULSI il tecnico Dionigi (R) per proteste al 44’ p.t. AMMONITI Gorzegno (JS), Hetemaj (R), Erpen (JS), Comi (R), Lucioni (R), Figliomeni (JS) e Barillà (R) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.012, incasso di 15.286 euro; abbonati 1.405, quota di 15.989 euro. Tiri in porta 4 (con una traversa)-2. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 4-4. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’. DAL NOSTRO INVIATO NICOLA BERARDINO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) Una vittoria per respirare aria di playoff. La Juve Stabia liquida la Reggina nel finale di una gara equilibrata. Il gol di Caserta arriva al 39’ della ripresa e dà il senso di una strategia portata a termine. Sconfitta al sapore di beffa per i calabresi, protagonisti di una prova concreta, tradita però dall’azione decisiva che ha sbaragliato la retroguardia di Dionigi. La chiave Squalificati gli esterni Baldanzeddu e Dicuonzo, Braglia smonta la difesa a quattro e imposta la Juve Stabia col 3-4-3. Entra Maury nella retroguardia. Acosty e Gorzegno presidiano le fasce. In avanti torna Cellini. Nella Reggina partono dalla panchina Sarno e Ceravolo, i due goleador con- 0 0 MODENA (3-4-3) Colombi 6,5; Gozzi 6, Zoboli 6, Perna 6; Pagano 5 (dal 32’ s.t. Osuji 5), Moretti 5 (dal 18’ s.t. Stanco 5), Dalla Bona 5, Gulan 5; Lazarevic 5,5, Ardemagni 6, Signori 5. PANCHINA Manfredini, Andelkovic, Nardini, Surraco, Greco. ALLENATORE Marcolin 5,5. PADOVA (3-5-2) Anania 6; Cionek 6, Piccioni 6, Trevisan 5,5; Legati 5,5, De Vitis 5 (dal 18’ s.t. Galli 6), Nwankwo 5,5 (dal 27’ s.t. Viviani 5), Ze Eduardo 6, Renzetti 6; Granoche 5 (dal 42’ s.t. Farias s.v.), Cutolo 6. PANCHINA Silvestri, Rispoli, Feltscher, Raimondi. ALLENATORE Pea 5,5. REGGINA (3-5-2) Baiocco 6; Adejo 6, Ely 6, Lucioni 5,5; Melara 6, Armellino 6,5, Hetemaj 5,5 (dal 42’ s.t. Bombagi s.v.), Barillà 6, Di Bari 5,5; Comi 5 (dal 30’ s.t. Ceravolo 5), Fischnaller 5,5 (dal 19’ s.t. Sarno 6). PANCHINA Facchin, Bergamelli, Castiglia, D’Alessandro. ALLENATORE Dionigi 5,5. MODENA PADOVA tro l’Ascoli. In difesa spazio a Lucioni. Dionigi infoltisce il centrocampo. Gli esterni Melara e Di Bari arretrano spesso a rinserrare la linea difensiva. In attacco fiducia a Fischnaller. Nella fase iniziale, più disinvolta la Reggina. La Juve Stabia appare compassata. Col passare dei minuti i campani guadagnano metri, trovando però la rigida copertura degli spazi da parte dei calabresi. Juve Stabia insidiosa con Caserta e Gorzegno. La Reggina ci prova con Melara e reclama per un dubbio fuorigioco di Armellino nel finale di tempo (espulso Dionigi). Le mosse Dopo l’intervallo, la Reggina sbuca al tiro con Armellino per due volte. La Juve Stabia rilancia: al 17’ traversa con Erpen dai 20 metri.Tra i calabresi, Sarno avvicenda Fischnaller. La Juve Stabia passa al 4-4-2 con l’ingresso di Mezavilla per Erpen. I campani alzano il ritmo e inseguono il colpo con Mezavilla e Cellini. Prove di gol che arriva al 39’. Incursione di Cellini, palla a Caserta che calcia a rete e si catapulta sulla ribattuta del portiere per segnare il gol-partita. La Reggina tenta di rialzarsi con un tiro di Bombagi (a lato), ma la Juve Stabia vigila sui tre punti. © RIPRODUZIONE RISERVATA ARBITRO Nasca di Bari 6. GUARDALINEE Bagnoli 6 - Valeriani 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Trevisan (P) per proteste; Osuji (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.960, incasso di 11.883 euro; abbonati 2.448, quota di 22.742 euro. Tiri in porta 2-6. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 2-3. Angoli 2-9. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’. DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI MODENA Il Padova si sveglia dopo 70’ di torpore generale portando un paio di pericoli verso la porta di Colombi che sventa le puntate di Galli e Ze Eduardo con bravura. Ma è troppo tardi per accendere una partita a tratti irritante per la pochezza del contenuto tecnico offerto dalle squadre. Il Modena produce due tiri senza pretese con Ardemagni, lo score degli ospiti è più consistente ma nessuno si guadagna l’occasione per schiodare lo zero a zero. Alla pausa sulle tribune molti s’interrogano sulla qualità della gara subito stroncata come una delle più brutte viste al Braglia da tanti anni a questa parte. Infatti l’imprecisione delle giocate spesso fa cadere le braccia per i tanti errori, anche gratuiti, commes- si da entrambe le squadre nella fase dell’impostazione della manovra che viene abortita sul nascere da passaggi sballati e rilanci a casaccio. Per alcuni giocatori la palla sembra un attrezzo ingestibile, tanto che il pubblico si spazientisce rumoreggiando. Nel primo tempo solo Cutolo prova a scaldare i guanti del portiere avversario. Modena spuntato Il tridente di Marcolin è solo un esercizio tattico perché nel primo tempo i suoi attaccanti non vedono mai la luce della porta. Nella ripresa ci prova Ardemagni e poi con l’innesto di Stanco la squadra emiliana arrangia un 4-2-4 più velleitario che coraggioso. Alla fine il punto raccolto è l’unica nota positiva. Padova allungato Pea rinuncia al fantasista Farias per un regista basso come Nwankwo, ma gli equilibri non tornano perché le distanze tra mediana e il reparto offensivo sono troppo lunghe. Così Granoche finisce fuori giri mentre Cutolo deve inventarsi qualche soluzione personale per uscire dall’anonimato. Nell’ultimo quarto di gara il neoentrato Galli si fa vedere con un paio di fiondate, gli assalti finali producono solo mischie e confusione. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 6,5 il migliore COLOMBI (Modena) Tre belle parate, non sono paratissime ma almeno supera il minimo sindacale CITTADELLA BRESCIA 1 1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Di Roberto (C) su rigore al 27’ p.t.; Salamon (B) al 36’ s.t. h7 il migliore ARCARI (Brescia) Inverventi decisivi nel finale, grande la respinta sul colpo di testa di Maah CITTADELLA (4-3-3) Cordaz 6,5; Sosa 6, Gasparetto 6, Pellizzer 6, Biraghi 5,5; Vitofrancesco 6, Baselli 6,5 (dal 13’ s.t. Paolucci 6), Busellato 6 (dal 26’ s.t. Schiavon s.v.); Di Roberto 6,5, Di Carmine 6,5, Giannetti 6 (dal 31’ s.t. Maah s.v.). PANCHINA Pierobon, De Vito, Martinelli, Ciancio. ALLENATORE Foscarini 6. BRESCIA (3-5-1-1) Arcari 7; De Maio 6, Salamon 6,5, Ant. Caracciolo 5; Zambelli 6,5, Lasik 6, Budel 6,5, Rossi 6, Daprelà 5; Saba 5,5 (dal 18’ s.t. Picci 6,5); Corvia 5 (dal 36’ s.t. Mitrovic s.v.). PANCHINA Cragno, Scaglia, Martina Rini, Bouy, Stovini. ALLENATORE Calori 6. ARBITRO La Penna di Roma 6. GUARDALINEE Citro 6 - Peretti 6. ESPULSI Daprelà (B) al 41’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Ant. Caracciolo (B) e Pellizzer (C) per gioco scorretto; Biraghi (C) per c.n.r.; Vitofrancesco (C) per proteste. NOTE paganti 671, incasso di 4.584 euro; abbonati 1.764, quota di 8.061 euro. Tiri in porta 7-3. Tiri fuori 1-3. In fuorigioco 0-2. Angoli 8-5. Recuperi: p.t. 2', s.t. 4'. SIMONE PRAI CITTADELLA (Pd) Il Cittadella si vede soffiare di mano il terzo successo consecutivo e si deve accontentare di un pareggio che il Brescia riesce ad agguantare solo negli ultimi 10 minuti. Foscarini schiera Busellato dal primo minuto al posto di Schiavon, in difesa rientra Pellizzer che ha scontato il turno di squalifica. Nel Brescia invece si fa sentire la pesante assenza di Andrea Caracciolo, forse il più in forma della squadra. Il Cittadella gioca meglio nel primo tempo, e passa in vantaggio al 27’: Antonio Caracciolo con una vigorosa spallata affonda Di Carmine in area, per l’arbitro è rigore, Di Roberto non sbaglia. Il Brescia affida la replica al destro velenoso di Corvia, respinge a terra Cordaz, troppo poco per sperare nel pareggio. Anzi è il Cittadella, con Di Carmine al 37’, ad avere tra i piedi il pallone del raddoppio: saltato Caracciolo che da terra sporca, ne esce un destro debole facile preda del portiere. Occasione mancata Allo scade- re del primo tempo rigore anche al Brescia, per un ingenuo fallo di mano di Biraghi, ma Corvia spreca calciando oltre la traversa. Cittadella in evidenza al 9' della ripresa: gran destro di Busellato dal limite, respinge Arcari proprio dalle parti di Di Roberto che non riesce nel tap-in. I padroni di casa lasciano troppa iniziativa al Brescia che va ancora vicino al pareggio al 29’: mischia furibonda nell’area del Cittadella, Corvia ci prova due volte, respinge Cordaz che poi subisce anche fallo. Il Brescia però alla fine riesce a trovare l’1-1: al 36’ punizione di Budel per Salamon, il polacco scivola ma riesce comunque a calciare e indovina l’angolino. Il Cittadella si riversa nell'area del Brescia e sfiora il nuovo vantaggio: al 38' testa di Maah e grande intervento a terra di Arcari che devìa in angolo, dal corner tiro dalla distanza di Schiavon, deviazione, e il portiere del Brescia si supera ancora. © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 SERIE BWIN 12a GIORNATA Il Livorno va veloce Ma Volpe lo riprende Primo gol di Belingheri: la vittoria sembra in tasca Nel finale il grande cuore del Lanciano porta al pari LANCIANO LIVORNO 1 1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Belingheri (Li) al 38’ p.t.; Volpe (La) al 46’ s.t. LANCIANO (4-3-3) Casadei 6,5; Aquilanti 5,5, Rosania 6, Scrosta 6, Mammarella 5,5; Di Cecco 6 (dal 20’ s.t. Vastola 6), Paghera 6,5, Volpe 7; Falcinelli 5,5 (dal 32’ s.t. Falcone 6,5), Testardi 5,5, Fofana 5 (dal 12’ s.t. Turchi 6). PANCHINA Amabile, Bacchetti, Hottor, Pepe. ALLENATORE Gautieri 6,5. LIVORNO (4-3-3) Fiorillo 6; Ceccherini 6 (dal 41’ s.t. Salviato s.v.), Bernardini 5,5, Lambrughi 5,5, Gemiti 6; Belingheri 6,5, Gentsoglou 6,5 (dal 38’ s.t. Prutsch s.v.), Luci 6; Schiattarella 6, Paulinho 7, Dionisi 6 (dal 32’ s.t. Piccolo 5,5). PANCHINA Ricciarelli, Meola, Bigazzi, Dell’Agnello. ALLENATORE Nicola 6. ARBITRO Borriello di Mantova 5,5. GUARDALINEE Ranghetti 6 - Ceccarelli 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Schiattarella (Li), Paghera (La), Lambrughi (Li), Gentsoglou (Li), Belingheri (Li) e Ceccherini (Li) per gioco scorretto; Dionisi (Li) e Vastola (La) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 834, incasso di 12.305 euro; abbonati 1.332, quota di 8.288,18 euro. Tiri in porta 6 (con una traversa)-5 (con una traversa). Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 3-4. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. DAL NOSTRO INVIATO GENNARO BOZZA LANCIANO (Chieti) Una squadra nettamente più forte dell’altra, che però non ha paura e gioca a viso aperto. Di solito finisce con i complimenti ai più deboli, sconfitti, e si dice che il coraggio non basta. Stavolta è bastato. Così il Lanciano ferma la marcia del Livorno, convinto di aver agguantato il Verona con la quinta vittoria in trasferta, ma senza considerare di avere di fronte una squadra indomita, che mostra ingenuità e inesperienza, ma che inventa un secondo tempo e soprattutto gli ultimi minuti a passo di carica. E il Livorno, dopo aver con- trollato la gara, si vede raggiungere nel recupero e si mangia le mani per aver sciupato più di una occasione per il raddoppio. 8 VOLPE (Lanciano) Si sfianca per 90’, poi fa due ruggiti da vero leone: prima la traversa, poi il gol 1 Alessandro Volpe, 29 anni: la scorsa stagione ha segnato 9 gol in Prima divisione, quello al Livorno è il primo in questo torneo LAPRESSE raviglioso, a giro, fuori di poco. Dionisi e Piccolo si presentano soli in area, ma Casadei, che sostituisce lo squalificato Leali, è bravissimo in uscita. Il Lanciano si rende conto che deve uscire dalla ragnatela in cui è invischiato e può farlo solo accelerando. I nuovi entrati sono decisivi. Vastola imperversa a destra, Falcone crea voragini a sinistra e fa due cross su cui interviene Volpe: sul primo, al 45’, colpisce la traversa; sul secondo, al 46’ abbassa la mira e segna. Il Livorno tenta un ultimo assalto, ma il cuore del Lanciano è una barriera impenetrabile. Per la squadra di Nicola restano i rimpianti, per quella di Gautieri una ritrovata fiducia. Riscossa Il Lanciano mostra bel gioco, i centrocampisti reggono l’urto e creano opportunità in avanti, ma gli attaccanti si perdono. I tiri, più che «telefonati», sembrano portati dai corrieri a cavallo. Il Livorno non soffre e nella ripresa può anche colpire, soprattutto con Paulinho che al 15’ sfiora un gol me- 2 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Zaza al 8’, Fossati al 25’ s.t. ASCOLI (3-5-2) Guarna 6; Prestia 6,5, Peccarisi 6 (dal 41’ p.t. Faisca 6), Ricci 6,5; Conocchioli 6 (dal 38’ s.t. Scalise s.v.), Russo 6, Di Donato 6, Fossati 6, Pasqualini 6; Feczesin 6,5, Zaza 7,5 (dal 27’ s.t. Drame 6). PANCHINA Maurantonio, Gragnoli, Colomba, Capece. ALLENATORE Silva 6,5. NOVARA (4-3-1-2) Bardi 5,5; Ghiringhelli 5, Perticone 5, Bastrini 5,5, Alhassan 6; Buzzegoli 5,5, Barusso 6 (dal 29’ p.t. Marianini 5,5), Faragò 5,5 (dal 23’ s.t. Lepiller 5); Lazzari 5 (dal 9’ s.t. Rubino 5,5); Gonzalez 5, Mehmeti 5. PANCHINA Kosicky, Motta, Alborno, Baclet. ALLENATORE Tesser 5. ARBITRO Irrati di Pistoia 6. GUARDALINEE Del Giovane 6 – Alassio 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Ghiringhelli (N), Zaza (A), Perticone (N), Fossati (A) e Buzzegoli (N) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.032, incasso di 9.072 euro; abbonati 1.275, quota di 13.821 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 0-1. Angoli 8-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. PEPPE ERCOLI ASCOLI PICENO Torna alla vittoria l’Ascoli dopo due sconfitte consecutive. Il Novara, piuttosto spento, invece paga la voglia di riscatto degli uomini di Silva in gol con Zaza e Fossati. A movimentare un primo tempo povero di emozioni c’è stato un guasto all’impianto di illuminazione del Del Duca, che al 40’ ha costretto l’arbitro Irrati a sospendere il match per 5 minuti. Prima non era successo veramente nulla di rilevante. Poi l’Ascoli ha dato un’accelerata alla partita con il suo uomo più pericoloso, Zaza. L’attaccante al 42’ si è girato bene in area e di sinistro ha messo poco alto. Al 46’ destro da fondo campo e stavolta è Bardi a deviare in angolo. Il Novara, già largamente rimaneggiato fra infortuni, squalifiche e assenze per scelta tecnica come quella di Parravicini, ha perso subito anche Barruso, infortunatosi al 29’: al suo posto la partita terminata senza reti: per la quarta giornata consecutiva almeno un incontro termina 0-0 30 le reti di ieri sera, il totale sale a 329: rispetto alla scorsa stagione sono 18 di meno BARI EMPOLI 2 3 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Dos Santos (B) al 3’, Bellomo (B) al 22’ p.t.; Tavano (E) al 12’, Pratali (E) al 28’, Tonelli (E) al 42’ s.t. BARI (4-3-1-2) Lamanna 7; Ristovski 5,5, Dos Santos 6, Ceppitelli 5,5, Polenta 5,5; Filkor 5,5 (dal 15’ s.t. Defendi 5,5), Romizi 6 (dal 36’ s.t. Sabelli s.v.), Sciaudone 6,5; Bellomo 5,5; Albadoro s.v. (dal 9’ p.t. Galano 5,5), Iunco 5,5. PANCHINA Pena, Borghese, Altobello, Grandolfo. ALLENATORE Torrente 5,5. EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 5; Tonelli 6,5, Pratali 6,5, Regini 6, Hysaj 6; Signorelli 6 (dal 42’ s.t. Camillucci s.v.), Moro 6, Croce 5,5 (dal 5’ s.t. Valdifiori 6,5); Saponara 6,5; Maccarone 6, Tavano 7 (dal 30’ s.t. Mchedlidze s.v.). PANCHINA Pelagotti, Pecorini, Pucciarelli, Romeo. ALLENATORE Sarri 7. ARBITRO Palazzino di Ciampino 5,5. GUARDALINEE Manzini 6 - Di Vuolo 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Sciaudone (B) per comportamento non regolamentare; Moro (E), Valdifiori (E) e Romizi (B) per gioco scorretto; Galano (B) per proteste. NOTE paganti 693, incasso di 8.693 euro; abbonati 5.837, quota di 15.595 euro. Tiri in porta 5-11 (con un palo). Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 6-3. Angoli 2-12. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI BARI Si mette a fare la... Roma e ci lascia le penne. Per una serata, il Bari imita la pazza squadra di Zeman e, in vantaggio di due gol dopo 22 minuti, si fa ribaltare in modo clamoroso dall’Empoli, al primo successo al San Nicola (in 7 incontri). Da balbettante e insicura la formazione toscana si è trasformata negli ultimi 10 giorni in una travolgente onda di gioco e gol: 3 vittorie consecutive (su 12 punti complessivi, al netto della penalizzazione di un punto) contro Lanciano, Modena e, appunto, in Puglia, e 10 reti realizzate (su 18 totali). Bari partenza sprint Al primo an- golo della «strada», il Bari si ritrova subito in discesa. Dopo © RIPRODUZIONE RISERVATA BLACK OUT VA VIA LA LUCE: NELLA RIPRESA IL NOVARA CROLLA ASCOLI NOVARA i pareggi della giornata come nelle ultime due e al quarto turno: è massimo stagionale eguagliato i rigori assegnati: è il massimo stagionale. Quelli segnati sono stati 5 e quelli sbagliati 3: sono altri due primati (il primo eguagliato) h 7 il migliore L’Ascoli al buio? Zaza lo accende Suicidio del Bari 5 dal 2-0 al 2-3 L’Empoli fa festa le reti nei secondi tempi, uno dei bottini più alti di quest'anno superato solo dalle 21 reti dell'ottava è giusto, anche se il divario tecnico fra le due squadre si nota. Entrambe giocano col 4-3-3, ma la differenza la fanno gli uomini. E quelli del Livorno sono più forti. Così bastano un paio di zampate toscane ed ecco che il Lanciano, a dispetto della maggiore pressione che mostra, si ritrova senza protezione. Le azioni livornesi più pericolose, in effetti, non nascono da una manovra complessa, ma solo da alcune accelerazioni micidiali. Così, al 9’, cross da destra e testa di Paulinho che co- LA SORPRESA PER SARRI TERZA VITTORIA DI FILA I NUMERI DELLA B 20 La chiave Il risultato comunque stringe Casadei alla deviazione in angolo. Al 13’, incursione di Dionisi a sinistra, il tiro finisce sulla traversa. E al 38’ fuga di Paulinho a sinistra, rasoterra verso destra dove arriva di corsa Belingheri (da un po’ avanzato a destra con Schiattarella dietro) che segna con un tiro a volo sul primo palo: primo gol in campionato per lui. 4 meno di 3 minuti, il portiere Bassi non trattiene un’incornata di Albadoro e, in mischia, Dos Santos firma il vantaggio. La squadra di Sarri, che protesta per un colpo di Filkor a Croce, si affida alle ripartenze, con Signorelli e Saponara che riforniscono Maccarone e Tavano. Senza Albadoro (all’8’ esce per una distorsione al ginocchio destro), Torrente mette dentro Galano al fianco di Iunco e alterna Sciaudone, a tratti spettacolare, e Bellomo nel ruolo di trequartista. Proprio il ragazzo di Bari vecchia inventa il raddoppio al 22’: su punizione, Bellomo fa centro, con «velo» di Ceppitelli, forse in fuorigioco (quindi attivo) davanti a Bassi. Empoli bel cigno L’Empoli accu- sa il colpo, si rende pericoloso con Tavano e Maccarone, fermato nel recupero del primo tempo da una strepitosa parata di Lamanna. Nella ripresa non c’è storia («ma anche prima, eravamo stati sempre in difficoltà», ammetterà Torrente), perché Moro e compagni dominano gli avversari. Lamanna fa il fenomeno, opponendosi a Maccarone, Tavano e Saponara. Poi Tavano dà inizio alla rimonta, sfruttando uno scambio con Saponara, e ispira il pareggio, realizzato da Pratali. Sostituito, «Ciccio gol» sfoga la sua rabbia in panchina. Nel finale la festa per i toscani, con il colpo di testa di Tonelli, su angolo di Signorelli. Al Bari resta solo la forza per invocare il rigore per un tocco di mano di Tonelli su tiro di Galano. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore LAMANNA (Bari) Nega il gol a Maccarone (due volte), Tavano, Saponara e Moro BOTTA E RISPOSTA CASTORI TREMA: PRONTI BERGODI O DAL CANTO Marianini. Stessa sorte per il bianconero Peccarisi che al 41’ ha lasciato il posto a Faisca. Manovra ascolana inizialmente lenta, con poco raccordo fra centrocampo (dove ha pesato l’assenza dello squalificato Loviso) e attacco. Novara più propositivo, ma mai concreto. Altra musica Ascoli più brillan- te in avvio di ripresa e subito al tiro con Russo, palla in angolo. Da manuale l’azione che all’8’ porta al vantaggio bianconero. Da Conocchioli a Zaza sulla trequarti, palla in area per Feczesin che invece di tirare su Bardi in uscita la restituisce a Zaza pronto a insaccare l’1-0. Tesser prova a reagire buttando nella mischia Rubino e Lepillier. Al 21’ proprio Rubino manca il colpo di testa vincente sotto porta, e l’Ascoli punisce l’errore. Al 25’ Zaza si trasforma in rifinitore per Fossati che, liberato davanti a Bardi, insacca il 2-0 che chiude la gara. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7,5 il migliore ZAZA (Ascoli) Lotta, va più volte al tiro, segna il gol del vantaggio e fa l’assist per il raddoppio Il Vicenza ferma un brutto Varese VARESE VICENZA 1 1 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Ebagua (Va) al 13’, Plasmati (Vi) al 26’ p.t. VARESE (4-4-2) Bastianoni 6; Pucino 5,5, Troest 5,5, Rea 6, Lazaar 5 (dal 39’ s.t. Grillo s.v.); Kink 5 (dall’11’ s.t. Nadarevic 6), Kone 5, Corti 6, Zecchin 6,5; Eusepi 6 (dal 18’ s.t. Momenté 5,5), Ebagua 6. PANCHINA Milan, Fiamozzi, Filipe, Tripoli. ALLENATORE Castori 5. VICENZA (4-3-3) Pinsoglio 7; Brighenti 6,5, Gentili 6,5 (dal 49’ s.t. Pisano s.v.), Camisa 6,5, Di Matteo 6,5; Padalino 6,5 (dal 34’ s.t. Maiorino s.v.), Castiglia 6, Gavazzi 6,5; Malonga 6,5, Plasmati 7, Giacomelli 6 (dal 21’ s.t. Mustacchio 6). PANCHINA Coser, Giandonato, Giani, Danti. ALLENATORE Breda 6,5. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. GUARDALINEE Di Francesco 6 – Bolano 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Kink (Va), Castiglia (Vi), Di Matteo (Vi), Padalino (Vi), Nadarevic (Va) e Corti (Va) per gioco scorretto; Ebagua (Va) per proteste. NOTE paganti 891, incasso di 3.787,50 euro; abbonati 2.597, quota di 16.256,32 euro. Tiri in porta 5-4 (con una traversa e un palo). Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 4-4. Angoli 8-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’. FILIPPO BRUSA VARESE Quando tutto va storto anche le tradizioni più consolidate rischiano di crollare. E così il Vicenza sfrutta il momento peggiore del Varese dal ritorno in B (quattro punti in sette partite) per sfatare il tabù della porta lombarda, stregata da 31 anni. La rete confezionata dall’ex Plasmati è storica perché interrompe l’impressionante serie di successi del Varese che, dopo l’1-1 del 17 maggio 1981, aveva sempre battuto i veneti senza subire gol. Ma è pure un segnale incoraggiante per gli ospiti che non segnavano dalla vittoria con il Grosseto del 29 settembre (2-1). Il terzo pareggio consecutivo rende merito a Breda che, nonostante qualche assenza pesante (Semioli, Martinelli e Pinardi), è riuscito a mettere in difficoltà i biancorossi, salvati due volte dal palo, preso da Gavazzi prima e Mustacchio quassi allo scadere. Castori ai saluti? I tre punti non sarebbero stati immeritati per il Vicenza che ha approfittato dell’ennesima giornata no di un Varese impreciso nel secondo tempo e spento per tutta la frazione iniziale, illuminata solo dal sesto gol di Ebagua (pregevole sinistro al volo su assist, di Eusepi). E pensare che, alla vigilia, Castori aveva parlato della vittoria come di un «imperativo». L’allenatore è sempre più a rischio anche se le parole del presidente Antonio Rosati arrivate dopo il novantesimo sembrano rinnovare la fiducia: «Non mi piace come sta giocando la squadra ma non mi sento di addossare tutte le colpe a Castori, almeno non al cento per cento. Rispetto agli altri anni stiamo facendo fatica a trovare l’affiatamento ma per ora Castori continua a essere il nostro tecnico». Circolano comunque già i nomi dei possibili sostituti: da Bergodi a Dal Canto, ieri in tribuna a Masnago. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore PLASMATI (Vicenza) L’ex firma il pari e poi non smette di ispirare gli attacchi del Vicenza MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 SERIE BWIN 12a GIORNATA Pro Vercelli è la svolta Notte fonda per lo Spezia Scaglia gol: prima gioia al Piola E’ contestazione per i liguri Volpi: «Non è colpa di Serena» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO BRAMARDO VERCELLI Il malato non sarà ancora guarito ma almeno è uscito dal coma. La cura Camolese alla Pro fa bene. Prima vittoria, tre punti pesanti ottenuti con una gara di grande sofferenza. La strada verso la salvezza è in salita ma almeno questa volta si intravvede la luce, un gruppo di giocatori che inizia a credere nel progetto. Il contrario di quanto sta avvenendo sull’altra sponda, uno Spezia che rispetto al tonfo casalingo con il Cittadella ha raccolto meno di quanto seminato, forse più giusto il pari dopo una gara persa ai punti come un match di boxe. Per una società con ambizioni di alta classifica è il momento di meditare su errori di mercato ed obiettivi. Il patron Gabriele Volpi al momento non sembra addossare colpe all’allenatore, anche se la posizione di Michele Serena non può essere tranquilla. Come i giocatori, contestati a fine partita dai tifosi in trasferta, nonostante Iacobucci e Sansovini ci mettano la faccia. Riscatto Nella notturna che inaugura ufficialmente il Piola tirato a lucido, davanti al presi- 3 vittorie in campionato La Pro Vercelli ha vinto in casa due volte quando giocava a Piacenza e una al Piola dente Andrea Abodi della Lega di B, la Pro di Camolese puntella il centrocampo con Cancellotti che in fase di non possesso ripiega sulla linea di difesa. Fiducia a Scavone rientrato a Padova dopo lungo infortunio, Zigoni-Tiribocchi il tandem d’attacco. Spezia col tridente Antenucci-Sansovini-Pichlmann nel tentativo di dare forza al reparto apparso spuntato negli ultimi tempi. Parte a testa bassa la Pro che per mezz’ora mette pressione allo Spezia subiscono la pressione dei padroni di casa. L’undici di Camolese prova a sfruttare le corsie con Cancellotti e Scaglia ma i maggiori pericoli arrivano da un paio di conclusioni centrali su palloni sporchi respinti della difesa. L’occasione più clamorosa dopo nove muniti: palla respinta da Iacobucci, rasoterra di Espinal dal limite con pallone che si stampa sul palo. Al 15’ lo Spezia ci prova ma la conclusione al volo SFIDA SALVEZZA GROSSETO DUE VOLTE AVANTI, POI K.O. Cesena, folle colpo Somma: «Un furto» ALESSANDRO BURIOLI CESENA Massimiliano Scaglia, 35 anni, ex Verona, prima stagione a Vercelli TASSONE di Sansovini trova piazzato Valentini. Lo Spezia mette fuori la testa verso la mezz’ora, Sansovini è il più pericoloso del pacchetto d’attacco, Antenucci pasticcia troppo. Serena al 38’ perde Bovo per una distorsione alla caviglia, sostituito da Mandorlini. Pichlmann al 43’ difende con il corpo un buon pallone ma la conclusione viene smorzata davanti a Valentini. Emozioni La partita si vivacizza nella ripresa, quando le squadre trovano più spazio per le ripartenze. In pochi minuti due occasioni per parte ma ancora una volta sono i portieri a fare la differenza. Al 13’ Piccini da fondo campo non trova Sansovini pronto alla deviazione, su angolo il colpo di testa di Goian è respinto da Valentini. Al 16’ è la Pro ad impegnare Iacobucci, prima Espinal poi Masi in sforbiciata trovano la porta chiusa. Al 23’ dopo due salvataggi consecutivi anche Iacobucci crolla: dopo due respinte ravvicinate su Tiribocchi e Zigoni, Scaglia trova il rimpallo vincente sotto porta. Nel finale ancora un miracolo di Iacobucci su un missile di Tiribocchi su punizione. Ultimo brivido nel terzo di recupero: Izzillo trova il pari, ma la posizione è di fuorigioco. PRO VERCELLI SPEZIA 1 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Scaglia al 23’ s.t. PRO VERCELLI (3-5-2) Valentini 7; Masi 6,5, Cosenza 6, Sini 6; Cancellotti 6 (dal 35’ s.t. Modolo s.v.), Espinal 6,5, Appelt 6 (dal 45’ s.t. Casoli s.v.), Scavone 6, Scaglia 6,5; Zigoni 6,5, Tiribocchi 6,5 (dal 40’ s.t. Iemmello s.v.). PANCHINA Miranda, Ranellucci, Caridi, Fabiano. ALLENATORE Camolese 6,5. SPEZIA (4-3-3) Iacobucci 7; Piccini 6, Goian 5,5, Benedetti 6, Garofalo 6; Bovo 6 (dal 39’ p.t. Mandorlini 6), Crisetig 5,5 (dal 40’ s.t. Izzillo s.v.), Porcari 5; Sansovini 6,5, Pichlmann 5,5 (dal 20’ s.t. Okaka 5,5), Antenucci 5. PANCHINA Russo, Pasini, Sammarco, Bonelli. ALLENATORE Serena 5. ARBITRO Giancola di Vasto 6. GUARDALINEE Vicinanza 5,5 - Colella 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cosenza (PV) e Goian (S) per gioco scorretto; Tiribocchi (PV) per proteste. NOTE paganti 1.522, incasso di 19.800 euro; abbonati 950, quota di 6.171 euro. Tiri in porta 9-3. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 4-6. Angoli 4-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’. h 7 il migliore IACOBUCCI (Spezia) Le prende tutte, non gli riesce solo il miracolo su Scaglia e limita il passivo Partita folle al Manuzzi e vittoria in rimonta del Cesena firmata da Alex Rodriguez, al debutto in B, convocato per la prima volta da Bisoli e spedito in campo a 7 minuti dalla fine. E 2’ dal termine Rodriguez devia di testa cross di Tabanelli per il 3-2 finale. Partita folle anche a causa dell’arbitro Di Paolo, che nel primo tempo fischia il primo fallo contro il Grosseto al 47’, mentre nella ripresa non perdona nulla ai toscani: 2 rigo- h 7,5 il migliore D’ALESSANDRO (Cesena) Una ripresa straordinaria a sinistra: sforna assist e conquista il rigore del 2-2 ri contro (dubbio il primo, netto il secondo) e 6 gialli. Il Grosseto, che per un tempo fa pesare la sua superiore fisicità, fallisce il vantaggio al 3’ con Lanzafame e lo trova al 41’ su rigore trasformato da Sforzini e assegnato per fallo di Morero su Lanzafame (azione però viziata da un mani di Delvecchio). A inizio ripresa Di Paolo punisce con il rigore un contatto assai dubbio tra Lanni e Lapadula: Succi pareggia. Grosseto di nuovo avanti con Lanzafame: contropiede e destro deviato da Comotto alle spalle di Belardi. Graffiedi al 22’ si divora il 2-2 su assist di D’Alessandro, ma 2’ dopo si riscatta, trasformando un rigore assegnato per un fallo di Rigione su D’Alessandro. Il Cesena ci crede e alla fine viene premiato, facendo infuriare Somma, che dirà: «Furto, rapina, atto delinquenziale dell’arbitro che si è fatto condizionare e ci è mancato di rispetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA CESENA GROSSETO 3 2 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Sforzini (G) su rigore al 41’ p.t.; Succi (C) su rigore al 3’, Lanzafame (G) al 17’, Graffiedi (C) su rigore al 22’, Rodriguez (C) al 43’ s.t. CESENA (4-2-3-1) Belardi 6; Ceccarelli 6, Morero 5, Comotto 6, Caldirola 6; Parfait 7 (dal 16’ s.t. Tabanelli 6), Meza Colli 6; D’Alessandro 7,5, Lapadula 6,5, Defrel 5 (dal 38’ s.t. Rodriguez 7); Succi 5,5 (dal 13’ s.t. Graffiedi 6). PANCHINA Ravaglia, Tonucci, Martinelli, Forte. ALLENATORE Bisoli 6. GROSSETO (3-5-2) Lanni 4,5; Padella 6,5 (dal 33’ p.t. Rigione 5), Iorio 6 (dal 44’ s.t. Lupoli s.v.), Barba 5,5; Donati 5,5 (dal 30’ s.t. Antonazzo 5,5), Delvecchio 6,5, Obodo 6,5, Bonanni 6,5, Calderoni 6; Lanzafame 6, Sforzini 6,5. PANCHINA Franza, Jadid, Quadrini, Foglio. ALLENATORE Somma 5,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 4,5. GUARDALINEE Segna 6-Di Meo 5,5. AMMONITI Lanni (G), Donati (G), Rigione (G), Calderoni (G), Barba (G) e Bonanni (G) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.434, incasso di 5.475 euro; abbonati 7.580, quota di 35.054,30 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 10-6. In fuorigioco 2-3. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’. IL CASO LUNEDI’ Fuori dallo stadio i quattro giocatori dopo l’incidente GROSSETO Vigilia agitata per il Grosseto. I 4 giocatori coinvolti nell’incidente stradale sabato all’alba (Asante, Crimi, Curiale e Formiconi) stanno vivendo un braccio di ferro con la società del presidente Camilli. Lunedì sono andati allo stadio per farsi curare dai medici, mentre la squadra faceva la rifinitura prima di partire per Cesena, e la società li ha fatti uscire sin fuori dai cancelli dicendo che non possono avvicinarsi e «frequentare gli spazi riservati agli atleti del Grosseto», avendo un certificato medico che non li rende disponibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMA DIVISIONE LA CURIOSITA’ Tacchini e Cioffi: il Carpi vola guidato da una strana coppia DAVIDE SETTI CARPI (Modena) Quando prima della gara di San Marino, poi vinta 3-0, il Carpi si è ritrovato senza difensori centrali, a qualcuno è venuta un’idea, nemmeno troppo bizzarra: «Ma perché Cioffi non si rimette le scarpette?». Niente da fare, la nuova vita dell’ex difensore di Torino e Mantova è la panchina, da vice allenatore al fianco di Daniele Tacchini. Con questo assetto i biancorossi stanno ripetendo la cavalcata del campionato scorso, sfumata nella finale playoff, e il colpo di San Marino, piazzato prima del turno di riposo, è valso il secondo posto con un filotto di 4 gare utili (3 vittorie e un pari) e un gol subito. Se non ci fosse il Lecce dei marziani, a Carpi si potrebbe sognare con i due esordienti Tacchini e Cioffi, una coppia scelta dal d.s. Cristiano Giuntoli. «Tacchini non ha mai allenato fra i professionisti – spiega Giuntoli – ma ha grande esperienza nel settore giovanile. L’ho conosciuto tanti anni fa nei camp estivi del Parma, poi l’ho seguito ai tempi degli Allievi Nazionali a Lecco e conoscevo bene le sue qualità. Cioffi rappresenta la continuità per noi, dopo gli ultimi due anni da capitano. In pratica gli ho appeGabriele Cioffi (a sinistra) e Daniele Tacchini FIOCCHI so io le scarpette al chiodo: in estate ci ho messo tre minuti a convincerlo, questa è la sua strada e un anno da vice gli farà bene, soprattutto accanto a Tacchini. Credo che uno completi bene l’altro». Che gruppo Il lavoro di equipe è uno dei segreti del Carpi, che oltre ad avere confermato il preparatore dei portieri Roberto Perrone, ha puntato forte su altri due personaggi che il grande calcio lo hanno vissuto. Accanto a Tacchini e Cioffi è rimasto il collaboratore tecnico Gian Domenico Costi, difensore da serie A e B negli anni ’80, che a Carpi è il veterano perché arrivato ai tempi della D. E poi c’è Andrea Nuti, il nuovo preparatore atletico (assieme a Palazzi), arrivato dall’Inter e dagli anni con Mourinho, l’apice della sua nuova carriera dopo aver chiuso con l’atletica dove oltre a nove titoli italiani dei 400 metri, ha difeso la maglia azzurra alle Olimpiadi di Barcellona e di Atlanta. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL GIUDICE SPORTIVO LA SITUAZIONE Andria, dirigenti puniti Un giallo al Sorrento Pro Patria, cori razzisti Il Lecce gioca venerdì Lunedì gran posticipo tra il Latina e il Perugia FIRENZE Il giudice sportivo ha squalificato 33 giocatori (14 di Prima divisione, 19 di Seconda). Lunghe inibizioni a due dirigenti dell'Andria, grossa ammenda alla Pro Patria per cori razzisti e un giallo a Sorrento per la squalifica del difensore Nocentini per recidività in ammonizioni: l’arbitro ha ammonito Di Nunzio, che però si era inavvertitamente scambiato la maglia con il compagno rispetto alla distinta senza che nessuno se ne accorgesse. Ecco il dettaglio. PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi: due giornate a Benvenga (Como); una a Moi (Cremonese), Mazzarani (Barletta), Sirignano (Catanzaro) e Rosaia (Treviso). Non espulsi: una giornata a Bianco (Carpi), Benedetti (Catanzaro), Buchel (Cremonese), Fiale (Viareggio), Burrai (Latina), Disabato (Prato), Nocentini (Sorrento), Fortunato (Treviso) e Zampano (Entella). Dirigenti: inibito fino al 31 marzo Torma (Andria) perché in occasione di un fallo subìto da un proprio calciatore entrava in campo e scagliava il pallone contro l'autore provocando una rissa; al termine applaudiva l'arbitro, lo offendeva e lo minacciava: sanzione aggravata per la qualifica di dirigente addetto all'arbitro; fino al 31 dicembre Vallarella (Andria) per indebita introduzione in campo e offese alla terna. Ammende: 2.500 euro Frosinone, 1.500 Reggiana, 1.000 Andria. SECONDA DIVISIONE Giocatori espulsi: due giornate a Caddeo (Giacomense); una a Greco (Pro Patria), Cerone (Mantova), Benci (Melfi) e Gasbarroni (Monza). Non espulsi: due giornate ad Amaranti e Piccoli (Fano); una a Fanucchi (Alessandria), Calzi (Pro Patria), Gaeta (Foligno), Capellupo (Giacomense), Franceschini (Hinterreggio), Mattielig (Mantova), Scuffia (Melfi), Rais (Campobasso), Pera (Poggibonsi), Quintavalla (Savona), Lauria e Taddei (Venezia). Ammende: 5.000 euro Pro Patria (ripetute frasi dei propri sostenitori inneggianti alla discriminazione razziale verso due giocatori del Valle d'Aosta), 1.500 Fano. Questa la situazione in Prima divisione: GIRONE A Lecce p. 22; Carpi 17; Entella 15; Portogruaro* e Alto Adige* 14; Pavia 13; Como* (-1) 12; Trapani* e Cremonese (-1) 11; Lumezzane e Feralpi Salò* 10; Reggiana* 8; San Marino* 7; Cuneo 6; Tritium* 4; Treviso (-1) 1; AlbinoLeffe* (-10) -1. (*ha già riposato; Lumezzane-Lecce da recuperare). Così domenica la 10ª (ore 14.30): AlbinoLeffe-Feralpi Salò; Como-Cremonese; Cuneo-Pavia; Entella-Lumezzane; Lecce-Portogruaro (ven. 20.30); Reggiana-Alto Adige; Trapani-Tritium; Treviso-San Marino; riposa Carpi. GIRONE B Frosinone (-1) e Latina (-1) p. 16; Pisa 15; Gubbio 14; Avellino, Viareggio e Perugia (-1) 13; Paganese 12; Nocerina e Benevento 10; Andria (-1) e Prato 9; Sorrento 6; Catanzaro 5; Barletta e Carrarese 3. Così domenica la 9ª giornata (ore 14.30): AvellinoSorrento; Barletta-Andria; Benevento-Prato; Catanzaro- Frosinone; Gubbio-Viareggio; Latina-Perugia (lun., ore 20.45); Paganese-Carrarese; Pisa-Nocerina. SERIE D Arezzo, è finita l’avventura di Balbo L'Arezzo (girone E) ha esonerato il tecnico Abel Balbo: la squadra toscana, partita per tentare il ritorno nei professionisti, ora è nelle zona di bassa classifica. Risolto il rapporto anche con il d.g. Walter Martucci. ANTICIPO Domani alle 14.30 seconda giornata infrasettimanale (11ª in tutto) nei due gironi a 20 con un anticipo stasera nel girone B (ore 20.30). Si gioca Pergolettese-Alzano Cene: arbitra Scarpini di Arezzo. Classifica: Caronnese p. 28; Pontisola e Pergolettese 23; Olginatese 22; Voghera 19; Pro Sesto 15; Mapellobonate e Atletico Montichiari 13; Lecco (-3), Seriate, Caravaggio, Seregno e Mezzocorona 12; Alzano Cene 10; Darfo (-1) e Castellana 9; San Giorgio e Fersina Perginese 8; Sant'Angelo 6; Trento 4. 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 FORMULA 1 VERSO ABU DHABI Alonso animo samurai Sfida Vettel con la filosofia orientale Fernando si scatena su Twitter con aforismi e frasi celebri, trovando nuova forza per il titolo DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA ABU DHABI (Emirati Arabi) La spada, le mani, le spalle, i denti. È pronto a combattere con qualsiasi mezzo e fino all’ultimo respiro. Fernando Alonso interpreta le corse e la vita come una sfida. La battaglia contro Sebastian Vettel come un duello tra samurai. Basta leggere i messaggi che manda su Twitter nei momenti più importanti, dopo una grande vittoria o una cocente sconfitta, quando l’anima ha bisogno di ispirazione o di conforto. Si parla del guerriero e dei suoi valori, un’immagine che riassume la filosofia di Alonso, affascinato dalla cultura giapponese del diciassettesimo secolo e abituato a essere un lottatore che non si dà mai per vinto in pista e fuori. E-book Somiglia a Jack Affascinato dal Giappone del 17o secolo, divora e-book e poi rielabora i detti Fletcher, il giovane samurai protagonista del bestseller di Chris Bradford intitolato «La via del guerriero», primo capitolo di una trilogia d’avventura finita nell’orbita della Disney. E chissà che Alonso non abbia preso proprio da lì (o da altri classici del genere come «Il guerriero di pace» di Dan Millman) lo spunto per le frasi che mette in rete. Già, perché Fernando è uno che legge molto e ha una memoria di ferro. Attinge da internet e dagli e-book, meno ingombranti da portarsi in viaggio rispetto ai libri tradizionali. Poi rielabora tutto, lo personalizza e lo condivide con i tifosi, per spiegare sensazioni e stati d’animo. Come dopo l’incidente di Spa, la sconfitta di Singapore o la fantastica rimonta di domenica in India, per cui ha ricevuto i complimenti di Flavio Briatore e Mario Andretti. Sembra che questa passione per aforismi e frasi celebri ce l’abbia avuta fin dai tempi della Renault, solo che allora ne faceva partecipi pochi intimi. Tatoo Il legame di Alonso con il TwitTwit LE FOTO SU TWITTER I MESSAGGI PIÙ RECENTI E sulla schiena ha un guerriero tatuato a fine 2011 2 settembre Non c’è vittoria senza qualche ferita di guerra, non c’è arcobaleno senza la pioggia! Ci vediamo a Monza. 25 settembre Solo un guerriero può affrontare il cammino per diventare imbattibile. La sua vita è una sfida e le sfide non sono buone o cattive, sono semplicemente sfide. 5 ottobre Arrivano 5 gare esaltanti. Se il nemico ti pensa sulle montagne, attacca dal mare; se pensano che (sei) in mare, attacca dalla montagna. 14 ottobre Non sono mai stato in grado di vincere dal principio alla fine, ho solo imparato a non lasciarmi andare in alcuna situazione. Se un samurai si confondesse, sarebbe imbarazzante... reagiremo. 28 ottobre Se ti rompono la spada, combatti con le mani, se ti tagliano le mani, aggredisci il tuo nemico con le spalle, anche con i denti. Un samurai appoggiato alla sua katana, che sorregge un vessillo inciso con caratteri giapponesi. Il disegno che Alonso si è fatto tatuare a fine 2011 dal collo al centro della schiena (e che ha postato su Twitter) dice molto del suo attaccamento alla cultura del Sol Levante e alla storia dei guerrieri orientali. Dietro al simbolo, però, è racchiusa anche la filosofia dello spagnolo. «Significa forza interiore, combattività, fiducia nei propri valori e nella famiglia», ha spiegato Alonso, che ha anche un altro tatuaggio tribale sul bicipite sinistro. FERNANDO ALONSO 1.999.975 FOLLOWERS @alo_oficial La foto La rossa di Schumi vale 647 mila e Una Ferrari da 647 mila euro: è il prezzo stimato di vendita di questa monoposto messa ieri all’asta a Londra . Si tratta della F300, la F.1 con la quale Michael Schumacher corse il Mondiale 1998, centrando sei successi e il secondo posto iridato dietro a Mika Hakkinen (McLaren) REUTERS Giappone e le sue tradizioni, compresa quella degli antichi guerrieri, è lontano e profondo. Non riguarda solo la spiritualità orientale, ma anche il modo di vivere della gente di quel Paese, a cui il campione di Oviedo è molto affezionato. Tanto che, alla fine dell’anno scorso, nel momento di maggior crisi personale, ha voluto tatuarsi sulla schiena l’immagine del samurai, simbolo di forza, disciplina e valori. «Attraversavo un periodo difficile, dopo la separazione da Raquel (Del Rosario, cantante spagnola; n.d.r.) e mi è sembrato il momento giusto per farlo», ha spiegato Alonso. Per usare una sua frase: «La vita ti colpisce, però ti insegna a resistere...». Frasi Non c’è da meravigliarsi allora che il Mondiale del ferrarista sia stato accompagnato dalle sue massime. A Montecarlo: «Il miglior guerriero non è quello che trionfa sempre, ma quello che torna a combattere senza paura». Prima del Canada: «Un samurai non tiene forza solo nei muscoli. Intelligenza e forza di volontà sono quelle da cui ricavi l’energia per realizzare tutto». Fedele a questo spirito, Alonso ha anche una sua strategia, che da un lato punta a tenere alta la tensione in squadra e dall’altro a destabilizzare il nemico. Proprio come nei manuali militari. Ricordate il grande Muhammad Ali quando «sfotteva» George Foreman? Ora Alonso lo fa con Vettel: «Non lotto contro di lui, ma contro Newey e la sua macchina», ha detto in India. E ancora: «Ha vinto una gara tutto l’anno e ora quattro di fila. Chiunque guidi la Red Bull è lo stesso». Magari non funzionerà, ma Fernando combatte con tutte le armi. E con un comandamento scolpito in testa: «Può essere un eroe lo stesso chi trionfa e chi soccombe, però mai chi abbandona il combattimento». © RIPRODUZIONE RISERVATA MOTOGP LE PROSPETTIVE DEI DUE ITALIANI PER IL 2013 Rossi: «In Yamaha farò il numero 2» «Se batto Lorenzo, è una sorpresa» Dovizioso: «Porterò stimoli alla Ducati» GIOVANNI ZAMAGNI L’unica soddisfazione in Australia è stata quella di aver vinto la sfida con i piloti che lottavano con loro — Alvaro Bautista, Stefan Bradl e Nicky Hayden — per il resto Andrea Dovizioso e Valentino Rossi sono ormai proiettati alle rispettive nuove avventure con Ducati e Yamaha. Con Dovi che pensa positivo malgrado le difficoltà di Rossi. «Da fuori non conosci le problematiche. E’ chiaro però che quando investi tanto in un nuovo progetto, con tante aspettative, se i risultati non arrivano gli stimoli calano. Non voglio dire che la colpa della situazione Ducati sia di Vale, ma anche lui è umano: è caduto tante volte, ci sta che sia demotivato. Io sono tranquillo, ho voglia di provare la moto. È chiaro che qualsiasi pilota che arriva in un team porta nuovi stimoli e il nostro è un progetto di due anni». Curioso Anche Rossi è curioso di vedere cosa farà il collega sulla GP12. «Dovi — è l’analisi di Valentino — è un pilota for- te e di esperienza, ma ha sempre guidato Honda e Yamaha: sotto questo aspetto, potrebbe essere avvantaggiato Iannone, che non ha mai provato una MotoGP giapponese». Per il suo ritorno sulla M1 Rossi predica prudenza. «Lorenzo sta andando fortissimo e io sarà come Marquez con Pedrosa, il numero 2 e questo può essere un vantaggio nel senso che ho nulla da perdere: se arriverò davanti a Jorge, sarà quasi una sorpresa. La Ducati? Sono stato benissimo, ho incontrato persone eccezionali: sono solo mancati i risultati». © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino IL 9 A VALLELUNGA Tre giovani sulla F10 I piloti di F.3 Riccardo Agostini, Eddie Cheever e Daniel Juncadella proveranno la Ferrari F10 il 9 novembre a Vallelunga (Roma). POLI ELETTO A.D. Nuovo cda al Mugello Valentino Rossi, 33 anni; sotto Andrea Dovizioso, 26 ANSA CANONIERO Stefano Domenicali, Roberto Benelli e Paolo Poli costituiscono il nuovo cda del Mugello. Poli sarà amministratore delegato e direttore generale, Benelli presidente. 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 CICLISMO LE CLASSIFICHE DELL’UCI Caso Contador Non ha più diritti ora va invitato Per la squalifica non dà punti alla Saxo-Tinkoff, 20a e quasi fuori dal World Tour: che corse farà? CLAUDIO GHISALBERTI La classifica di merito sportivo stilata lunedì dall’Uci per l’attribuzione delle licenze ProTeam ha portato alla luce un caso clamoroso: la Saxo-Tinkoff, nonostante una campagna acquisti di prim’ordine con gli ingaggi di otto elementi tra i quali Daniele Bennati, Roman Kreuziger, Nicolas Roche, Matti Breschel e Oliver Zaugg, è in 20ª posizione. Corre quindi il serio rischio di essere fuori dalle squadre 18 che hanno il diritto di partecipazione a tutte le grandi corse del calendario mondiale. I team Professional hanno infatti bisogno dell’invito degli organizzatori. E la Saxo-Tinkoff non è una squadra qualsiasi, bensì quella di Alberto Contador, il numero 1 al mondo delle corse a tappe. La graduatoria è stata stilata in base ai punteggi dei migliori 12 corridori sotto contratto. Il fuoriclasse spagnolo però, a causa della squalifica doping legata alla positività al Tour 2010, per regolamento non apporta nes- Alberto Contador, 29 anni, alla presentazione del Tour con Brad Wiggins AP sun valore nei due anni successivi al ritorno alle competizioni. Calcolo segreto Il calcolo dei punti, tra l’altro, è segreto. Solo il corridore può sapere quanti ne ha, ma per farlo deve inviare una mail all’Uci in cui fa richiesta di sapere la sua posizione. Anche le squadre, a metà stagione, ricevono una situazione. Ma ogni team viene informato solo dei dati dei propri corridori. Per esempio: la Liquigas conosce i IL SISTEMA FERRARI DOPING, RICICLAGGIO, FONDI NERI Inchiesta di Padova La Corte di Cassazione dà ragione al pm Roberti Respinto il ricorso per spostare l’indagine in Svizzera ROMA La Corte di Cassazione conferma la solidità dell’inchiesta su doping, riciclaggio ed evasione fiscale condotta dal p.m. Benedetto Roberti della Procura di Padova nei confronti del medico Michele Ferrari, del procuratore sportivo Raimondo Scimone e di altre quattro persone. Con la sentenza numero 42120, relativa all’udienza del 9 ottobre, la Suprema Corte ha confermato tutte le ipotesi di reato configurate dal p.m. Roberti e ha respinto il ricorso con il quale il difensore di Scimone, l’avvocato Alessandro Sivelli, aveva chiesto lo spostamento dell’inchiesta dall’Italia alla Svizzera, dal momento che la maggior parte dei reati ipotizzati era avvenuta nella Confederazione. Contratti falsi Al procuratore sportivo Scimone, il p.m. Roberti contesta di aver costruito contratti appositamente finalizzati all’evasione fiscale dei suoi clienti, con provvedimento confermato dal Tribunale della libertà il 17 febbraio e ora convalidato dalla Cassazione. Il Gip di Padova ha firmato il sequestro a Scimone di quasi 26mila euro; altre somme, sui rispetti- numeri di Basso, ma non Cancellara. Eppoi la stagione non è conclusa. Il medico Michele Ferrari, 59 anni vi conti correnti, erano state sequestrate a Michele Scarponi, Vladimir Gusev, Denis Menchov e Vladimir Karpets. Per la Suprema Corte, la misura del sequestro è legittima «tanto più considerando la tecnica dei falsi contratti di immagine specificamente indicata» dai giudici del riesame «come precipuo strumento di evasione fiscale». Destituite di fondamento le tesi difensive di Scimone che sosteneva di non aver mai avuto la disponibilità materiale dei soldi dei ciclisti. «L'attività di intermediazione nella collocazione di denaro o altri valori per conto terzi, in modi atti ad occultarne l’illecita provenienza, comporta la "formale" disponibilità dei beni da parte del riciclatore, come conseguenza dell'incarico affidatogli dall'interessato, non essendo affatto richiesta una precedente disponibilità materiale dei valori». Per Scarponi e Gusev le imposte evase, nel 2006 per il primo e nel 2009 per il secondo, sarebbero pari — rende noto la Cassazione — a 240mila euro. Commissione licenze Ora tutte le formazioni dovranno passare al vaglio delle Commissione Licenze che valuterà altri tre aspetti: etico, economico e amministrativo. Se le prime 15 squadre verranno approvate, avranno automaticamente la licenza. Poi restano altre 3 piazze per 5 squadre. Lotto e Fdj so- no finite ai ripescaggi, ma hanno già una licenza valida: difficile che la Commissione le bocci. Resta quindi solo un posto libero per le restanti tre. Con la Europcar fuori dai giochi, questo posto se lo giocano Argos e appunto Saxo. La Argos è 16ª, la Saxo 20ª, ma questo non vuol dire che la prima, se passerà gli altri tre controlli, avrà automaticamente la licenza, perché l’Uci si riserva una valutazione soggettiva. In pratica, senza regole. La licenza, ad Aigle, la danno a chi vogliono. Gli olandesi hanno soldi ed eticamente, almeno per ora, sono inattaccabili. Sulla Saxo potrebbero pesare l’affaire Contador, l’ammissione postuma di doping del team manager Riis, la presunta frequentazione di Kreuziger con il dottor Ferrari e la squalifica per 15 mesi di Rory Sutherland. Giro necessario I corridori, per contratto, avrebbero entro fine anno la possibilità di liberarsi di un contratto con una squadra non registrata tra le ProTeam. Ma Contador non se ne avvarrà comunque e resterà con Riis. Però si creerebbe il grande dubbio legato alla partecipazione del Tour. Gli organizzatori devono diramare la lista delle squadre partecipanti entro 60 giorni dalla partenza della gara (fine aprile per la Grande Boucle). E se poi i francesi non invitano la Saxo? Ecco quindi che Contador per evitare brutte sorprese potrebbe chiedere fortemente di partecipare al Giro. A vantaggio della corsa rosa altri tre punti: Alberto ama il Giro, gli piace il percorso 2013 (ha espresso perplessità sul quello del Tour) e gli piace moltissimo correre in Italia. E contro Wiggins sarebbe un duello fantastico, con Nibali pronto a guastare la festa. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 l’Impresa COSÌ I TEAM Le migliori 15 squadre per valore sportivo (in ordine alfabetico) che hanno diritto al World Tour 2013: Ag2R, Astana, Bmc, Cannondale, Euskaltel, Rabobank, Garmin, Katusha, LampreMerida, Movistar, Omega-Quick Step, Orica GreenEdge, Radioshack, Sky, Vacansoleil. S Ballottaggio Cinque squadre si contendono i restanti 3 posti (le altre 2 finiscono tra le Professional): 16. Argos 17. Lotto 18. Fdj 19. Europcar 20. Saxo. S Regole Tutti i team verranno esaminati dall’Uci su 3 punti: etico, economico, amministrativo. Decisione entro il 26 novembre Brumotti da Guinness in bici su per il Burj Khalifa: 3700 scalini in 2 ore e 20’ Vittorio Brumotti ce l’ha fatta. Già detentore di 7 Guinness World Record, il biker noto al grande pubblico per essere inviato di Striscia La Notizia - ha aggiunto un altro primato alla sua infinita collezione «scalando» a Dubai, negli Emirati Arabi, il Burj Khalifa, la torre più alta del mondo (828 metri). In sella alla sua BianchiBrumotti, il 32enne ligure, già campione del mondo di bike trial, ha superato i 160 piani, pari a 3700 scalini, in 2 ore e 20 minuti. Il precedente limite lo avevano realizzato tre biker nel 2007 in Cina superando 2008 scalini distribuiti su 88 piani. 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 BASKET NOVITA’ IN SERIE A MENTRE SONO PARTITI I PRO’ AMERICANI VARESE E SASSARI Quale sorpresa? Giocano meglio Chi si sorprende che, dopo 5 giornate di campionato, Varese e Sassari siano in testa alla classifica imbattute, deve dare LUCA CHIABOTTI Achille Polonara compirà 21 anni a fine novembre, ma fa cose da giocatore maturo nei momenti decisivi, non necessariamente canestro. Come la palla recuperata su Jeff Brooks che ha fermato a -2 la rimonta di Cantù lunedì a Varese, lanciando un 4-0 decisivo. Oppure stoppare Jerry Smith e poi andare a prendersi un rimbalzo offensivo per difendere il +4 nella volata finale che ha mantenuto la Cimberio in testa alla classifica, imbattuta, dopo aver affrontato Siena, Bologna e Cantù. Due anni fa, dopo lo splendido argento europeo della Under del quale Polonara fu uno dei protagonisti, ci interrogavamo sul futuro di un’ala forte di 204 centimetri e solo 92 chili (oggi) nel mondo dei grandi. Doveva cambiare ruolo, inventarsi tiro, partenze in palleggio da guardia per sopravvivere? La risposta del suo allenatore, Pino Sacripanti, fu illuminante: no. Le qualità atletiche e agonistiche di Achille, pur in un ovvio processo di maturazione e completamento di un ragazzo di allora 19 anni, gli avrebbero permesso di essere un giocatore di alto livello anche senza snaturarsi in un ruolo diverso e senza mettere su chili. Aveva ragione. «Non mi vedo più pesante, anche se sotto canestro qualche volta faccio fatica contro la stazza degli avversari — dice Polonara —: perderei la reattività, la brillantezza che sono le mie caratteristiche principali. Meglio restare così». un’occhiata alle cifre: fino a oggi le squadre di Frank Vitucci e Meo Sacchetti hanno prodotto la pallacanestro migliore e più divertente da vedere. Inoltre Varese è leader anche in due statistiche difensive come recuperi e stoppate. 88.8 84.4 Punti di media realizzati da Varese nelle prime 5 giornate: è la squadra che segna di più Palle recuperate da Varese, la migliore in serie A anche nelle stoppate date: 4.2 15.6 Assist di media di Sassari, la n.1 in serie A: Travis Diener è il leader individuale Polonara: «Varese in testa? Possiamo farcela a resistere» Gioca in area, pesa solo 92 chili: «Non voglio aumentare, perderei velocità e rapidità, le mie caratteristiche. Che sono quelle della Cimberio capolista» Resisterete? «Secondo me ce la possiamo fare, rispettando tutti senza paura per nessuno. Abbiamo battuto avversarie di Eurolega e deve ancora rientrare Cerella, che è un ottimo giocatore e darà più profondità alla panchina». CLASSIFICA Come trova spazio un giovane italiano in un campionato di stranieri? Da dieci anni, dopo 5 giornate, non c’erano due squadre imbattute come Sassari e Varese: nel 2002 toccò a Treviso e Siena. Varese, dopo 5 gare, non era in testa dal 1990, allora in coabitazione con Pesaro: fu la finale scudetto. CLASSIFICA Banco di Sardegna Sassari, Cimberio Varese 10; Montepaschi Siena 8; Saie3 Bologna, chebolletta Cantù, Acea Roma 6; Scavolini Banca Marche Pesaro, Juve Caserta, Emporio Armani Milano, Umana Venezia, Trenkwalder Reggio Emilia, Sidigas Avellino, Vanoli Cremona 4; Angelico Biella, Enel Brindisi, Montegranaro 2. PROSSIMO TURNO (4/11, ore 18.15): Cantù-Avellino, VeneziaMontegranaro, CasertaVarese, Bologna-Biella, Cremona-Roma, Sassari-Brindisi, Reggio Emilia-Pesaro (20.30, La7d), Siena-Milano (5/11, 20.30, RaiSport2). «Il momento è difficile, le nuove regole ci penalizzano ancora di più ma sono convinto che se uno ha talento e lavora prima o poi ce la fa. Nel mio caso sono stato fortunato: ho avuto allenatori che hanno creduto in me, che, come Ramagli, in situazioni difficili, a Teramo ha preferito rinunciare a uno straniero per darmi più spazio: pochi l’avrebbero fatto. Anche a Varese sento la fiducia ma anche la responsabilità di non essere più un giovane al quale si perdonano i passaggi a vuoto ma un giocatore che deve rendere sempre». Achille Polonara (20), 10 punti, 5.7 rimbalzi in 21’ in campo: è cresciuto a Teramo CIAM-CAST Polonara, Melli, Gentile, Moraschini, De Nicolao, Traini, Cervi: siete la generazione che salverà il basket degli italiani? Il segreto di Varese? «Che pur essendo rimasto solo Talts della squadra dell’anno passato, siamo già un gruppo unito in campo e fuori. Io, poi, mi trovo benissimo nel gioco veloce, di corsa, consapevole che, come dice Vitucci, che mi chiede energia uscendo dalla panchina più che punti, questa pos- 13.4 Punti di media di Sassari, seconda dietro Varese: sono le due capolista in serie A sibilità parte dall’applicazione in difesa che fa nascere canestri facili in contropiede e il gioco divertente». Le gerarchie come funzionano? «Ere è il capitano, il giocatore più anzianotto ed esperto con Green che ha qualche stagione italiana alle spalle. Sono loro i fratelli maggiori, che spiegano agli altri americani alla prime esperienza come funziona il nostro campionato e aiutano noi giovani a stare in campo» « Siamo tutti nuovi ma un gruppo già unito: Ere e Green sono i fratelli maggiori «Stiamo dimostrando di essere competitivi, l’argento non è arrivato per caso al campetto ma contro giocatori poi scelti dalla Nba. Ma al momento ci sono altri migliori: in Nazionale, c’è posto per due o tre di noi». Due squadre imbattute: mai dal 2002 © RIPRODUZIONE RISERVATA Bravi&cattivi Taccuino di CHIABO SERIE A 35 anni, 32 punti Bootsy non invecchia h9 8 7.5 Cremona Cook Da quanti anni un giocatore italiano non era il giocatore più produttivo della serie A? Gigi è primo in valutazione, basta sottovalutarlo Un roster di Legadue che sta galleggiando più che bene in serie A. Harris è il capocannoniere? A rimbalzo la Vanoli li fa tutti Kotti (nella foto) Strana sindrome: a Milano i playmaker falliscono uno dopo l’altro. Saranno gli spiriti di D’Antoni e Djordjevic? Cook più che il cuoco è cotto. Datome Thornton (Sassari) Quando Sassari ha acquistato Bootsy Thornton nessuno ha avuto dubbi che fosse un buon acquisto. Il Banco aveva bisogno di un giocatore solido, esperto, di rendimento continuo nelle cose che cementano una stagione, difesa, aggressività, mentalità. «Non aspettatevi che segni molto» era il consiglio dato ai sassaresi, come per avvertirli che con il Bootsy di oggi, passato attraverso Siena e tanta Eurolega, si dovesse guardare più alla sostanza che allo spettacolo. A quello, ci pensano i cugini Diener. Appunto. Thornton è stato il miglior realizzatore della giornata, 32 punti in trasferta a Pesaro, 4 in meno del suo high in serie A di 36, nove anni fa. Da record in carriera sono stati le palle recuperate (8: è il migliore della serie A), il 6/10 da tre. Traini fuori 6 mesi Sedici punti di media lo riportano alle stagioni di Cantù. Non è una combinazione: «Sassari mi ricorda i tempi della mia prima esperienza in Italia — ha detto Thornton ieri — quando debuttai con Cantù. Il tempo si è fermato? No, non è purtroppo così. Non faccio nulla di particolare per mantenermi in condizione, da giovane ho guardato Gay, Fucka, Riva e Myers, li ho osservati per capire come facevano a restare in forma anche con l’avanzare dell’età. Io non gioco a basket per i soldi, faccio un lavoro che mi piace. Sono venuto a Sassari per giocare, per vincere e vincere soprattutto fuori casa. Ho giocato contro i migliori d’Europa, non ho paura di nessuno». Infatti: è lui che fa paura. 4 ( cam.ca) Andrea Traini si è procurato la lesione del legamento crociato anteriore e del collaterale mediale. Resterà fuori cinque-sei mesi e si opererà nella seconda metà di novembre. Ora Pesaro cerca un altro play, italiano (Maestranzi?) o straniero. NAZIONALI Blatt lascia la Russia David Blatt, coach del Maccabi, lascia dopo 7 anni, e tre medaglie tra le quali l’oro all’Europeo del 2007, la panchina della Russia. E’ possibile che il primo candidato alla successione sia Ettore Messina (che sta tagliando dal Cska MoscaDrew Nicholas e dovrebbe ingaggiare Dionte Christmas, visto in Europa con i Celtics). LEGADUE Oggi quarti di coppa 7.5 8 Biancoblù Giustizia Fip Cosa fa Milano alle Donnel... Con Taylor da 24 punti di media, Reggio Emilia è 2-0, con quello da 9 è 0-3. La matematica non è un’opinione Non entriamo nel cuore e nelle disquisizioni dei tifosi. Ma dopo Seragnoli, Romagnoli è il solo che sta dando a Bologna una Fortitudo Dopo 4 mesi la Fip non riesce a decidere se Scariolo e Proli (foto) hanno detto parole lesive su altri tesserati. Figuratevi le inchieste... Taylor 4 La coppa di Legadue torna in campo stasera con l’andata dei quartitra FMC Ferentino-Giorgio Tesi Group Pistoia e Trento-Sigma Barcellona. Sono invece state rinviate Acegas Trieste-Novipiù Casale e Fileni BPA Jesi-Givova Scafati (in attesa di conoscere l'esito del ricorso al Tnas di Napoli che aveva eliminato Scafati). MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 CONI IL CONSIGLIO NAZIONALE 4 LA NUOVA STAGIONE USA 1 2 4 Il Governo I NUMERI aumenta 17 il contributo di 3 milioni: 411 Titoli vinti dai Boston Celtics, primato per la Nba, uno in più dei Los Angeles Lakers 3 2 Titoli vinti dai Miami Heat campione in carica: il primo nel 2006. 1. Chris Paul, 27 anni, dei Clippers è considerato il più grande leader nella Nba. 2. Steve Nash, 38, dei Lakers: la mossa di mercato più sorprendente. 3. Popovich, coach degli Spurs: il migliore coach. 4. Anthony Davis, 19: matricola dell’anno Vincono gli Heat LeBron il migliore Rivelazione Nets 3 Titoli di Mvp, miglior giocatore, conquistati da LeBron James nelle ultime 4 stagioni. Se vince quest’anno raggiunge a 4 Wilt Chamberlain I 30 g.m. della Nba hanno risposto ai grandi quesiti della stagione partita ieri notte. Senza sorprese Ieri notte è partito il campionato Nba e, come ogni anno, alla vigilia, la Lega ha intervistato anonimamente i general manager delle 30 squadre per pronostici e previsioni di rito. Ecco le risposte ai quesiti più interessanti: non era permesso votare per i giocatori della propria squadra né indicarla come favorita. Solo per questo, in alcuni casi, non è stata raggiunta l’unanimità. il titolo di matricola dell’anno, 76% per Anthony Davis di New Orleans, numero uno assoluto delle ultime scelte, anche se il 20% indica Damian Lillard, che a Portland ha giocato tutto il precampionato da regista titolare. Sugli atleti «internazionali», come chiamano negli Usa gli stranieri, il più votato è il pivot lituano Jonas Valanciunas, che affiancherà Andrea Bargnani a Toronto. 1. I pronostici Per il 70% dei g.m. i Miami 3. Le squadre Heat si confermeranno cam- I Brooklyn Nets hanno sbancapioni Nba. I Los Angeles Lakers con Nash e Howard raccolgono solo il 23.3% con Oklahoma City, unica altra squadra considerata in corsa per il successo. Miami, per tutti meno che per Pat Riley che non ha potuto votarsi e ha scelto Boston, vincerà l’Est, i Lakers battono 60-36 percento i Thunder all’Ovest dove anche Denver riceve un voto. Boston, Indiana, Miami a Est, San Antonio, Oklahoma City e Lakers a Ovest sono indicati a larga maggioranza come vincitori delle sei division. 2. I giocatori Lebron James raccoglie il 67% delle preferenze come miglior giocatore della stagione con Kevin Durant unico vero avversario. Poche idee, confuse, su quale sarà la possibile rivelazione dell’anno: 30 g.m. indicano 19 giocatori differenti sui quali ha un piccolo vantaggio Klay Thompson di Golden State, la guardia che l’anno passato, da rookie, ha prodotto per i Warriors 12 punti di media col 41% da tre. Per ruoli, i più votati come migliori sono Chris Paul, guardia dei Clippers, Kobe Bryant guardia dei Lakers, LeBron James ala degli Heat, Kevin Love ala grande di Minnesota e Dwight Howard centro dei Lakers. Ovviamente, mettere James tra le ali non ha molto senso visto il suo gioco... Per to come squadra che è migliorata di più rispetto alla scorsa stagione, probabilmente per l’arrivo di un All Star da Atlanta come Joe Johnson (e per la conferma di Deron Williams che senza il trasloco a Brooklyn non sarebbe mai rimasto ai Nets). Se Dwight Howard è considerato il movimento di mercato che avrà il maggiore impatto sulla stagione, è interessante che Andre Iguodala, nuovo compagno di Gallinari a Denver, preso da Philadelphia, sia considerato l’acqui- Gazzetta.it OGGI SUL NOSTRO SITO SINTESI DI MIAMI-BOSTON E DI LAKERS-DALLAS E’ cominciata la Nba e da oggi parte la copertura senza precedenti che Gazzetta dedica alla lega più famosa del mondo. Nella home di Gazzetta troverete il tempo reale della partite e la mattina la cronaca delle gare, la sintesi di due gare principali e le nuove rubriche video col riepilogo in 2’ delle gare della notte, e le giocate più spettacolari. Oggi trovate le sintesi di Miami-Boston e Lakers-Dallas. S LeBron James, 28 anni, indicato dai manager americani come miglior giocatore della stagione AFP-REUTERS sto più sottovalutato dell’ultimo mercato, con una incollatura sulla coppia dei Celtis Jason Terry-Courtney Lee. 4. Gli allenatori Greg Popovich, alla 17 stagioa ne alla guida dei San Antonio Spurs, vince a mani basse il titolo di miglior allenatore della Nba con l’80% dei voti: Doc Rivers, di Boston, secondo, si ferma al 13%. In contumacia di Mike D’Antoni, che si è preso un anno sabbatico dopo la difficile esperienza ai Knicks, è George Karl, coach di Gallo a Denver, quello che viene accreditato come miglior mente offensiva, di misura davanti a Rick Adelman di Minnesota e Popovich. Per il re della difesa, è quasi un plebiscito per Tom Thibodeau, che allena i Chicago Bulls di Belinelli. Spicca l’assenza, in tutte le voci, del tecnico campione Nba, Erik Spoelstra. 5. I migliori Oklahoma City è stata votata come squadra più divertente da vedere, anche se questo poll ha anticipato lo scambio Harden-Martin con Houston. I Thunder sono di gran lunga la formazione col fattore campo più determinante. Parlando di giocatori, quello con la leadership più spiccata è Chris Paul dei Clippers, graduatoria che ignora Kobe Bryant considerato il più tosto e duro, anche davanti a Metta World Peace. E se c’è un tiro che vale la vita o la morte, il 46.7% darebbe la palla a Kevin Durant, il 40% a Kobe Bryant, il n.1 nella passata stagione. Ma il tempo passa anche per le grandi stelle. r.b.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI L’OPINIONE DI DAN PETERSON a pagina 19 9 Squadre che hanno vinto il titolo Nba negli ultimi 30 anni a 3 Giocatori non americani che hanno vinto il titolo di Mvp dall’inizio della Nba nel 1947: Olajuwon (Nigeria), Nash (Canada, 2 volte), Nowitzki (Germania). 3 Titoli di capocannoniere (consecutivi) vinti da Kevin Durant nelle ultime tre stagioni. L’ultimo a fare una tripletta è stato Michael Jordan Petrucci presenta il budget del 2013: i soldi in più destinati all’alfabetizzazione motoria MAURIZIO GALDI ROMA «Non posso che ripetere il mio appello, divenuto ormai quasi rituale, a contenere al massimo le spese e a ridurre i costi non essenziali, destinando le risorse disponibili agli obiettivi specifici previsti»: così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al suo ultimo Consiglio Nazionale in questa veste, ha illustrato il budget per il 2013. Per il prossimo anno il Governo avrebbe confermato — nonostante la crisi — lo stesso contributo, anzi qualche «spic- Nuovo appello alle Federazioni: «Contenere al massimo i costi e risparmiare» Gianni Petrucci, presidente del Coni ciolo» in più: 411 milioni a fronte dei 408 e rotti di quest’anno. Immediatamente, però il Coni ha deciso di «investire» i soldi in più ricevuti nell’alfabetizzazione motoria, il progetto che con il ministero dell’Istruzione porta avanti da qualche anno. Quest’anno il contributo sarà di 7,5 milioni contro i 5 ogni anno finora stanziati (a questi si aggiungono i 2,5 del Miur e i 2 del ministero per lo sport e lo 0,8 del Friuli). Contributi alla federazioni Il se- gretario generale Lello Pagnozzi, al termine della Giunta che ha chiuso i lavori della giornata, ha sottolineato come «anche alla luce delle istanze di alcune federazioni, sia stato deciso di rivedere ed eventualmente modifica i parametri di distribuzione dei contributi». Per questo la Giunta ha deliberato che l’85 per cento della somma spettante (uguale a quella dello scorso anno) verrà subito messa a disposizione delle federazioni, il restante 15 per cento arriverà solo in primavera dopo che la «nuova» Giunta avrà messo a punto i nuovi criteri. Resta fuori da questa modifica la Federcalcio che — come lo scorso anno — avrà alla fine 62 milioni circa di euro, anche se subito a via Allegri ne arriveranno solo 53,1 (l’85 per cento appunto). I parametri dei contributi alla Figc sono diversi: il 18 per cento del finanziamento da parte del Governo anche se con la crisi, lo scorso anno ci fu un taglio (confermato per il 2013) del 20 per cento. Giustizia sportiva Ieri la Giunta ha anche prorogato tutti gli organismi di giustizia sportiva, ma in Consiglio Nazionale è stata modificata la «norma etica». Petrucci ha ricordato come la Giunta avesse il 4 settembre «sospeso» la norma perché «mancava la durata massima» e ieri ha proposto di fissare tale termine in 18 mesi, in analogia a quanto previsto dall’ordinamento degli enti locali. La norma, comunque entrerà in vigore solo dopo le elezioni in tutte le federazioni e dopo che in ogni singola federazione sia stato definito l’organo che deve farla applicare. © RIPRODUZIONE RISERVATA I CONTRIBUTI 2013 ALLE FEDERAZIONI PER L’ATTIVITA’ FEDERAZIONE CONTRIBUTO Ciclismo 3.377.563,92 Ginnastica 2.999.090,17 Bocce 885.560,64 Badminton 987.453,08 Baseball softball 1.656.530,62 Canottaggio 2.634.040,72 Canoa - kayak 2.084.742,72 Atletica 4.356.310,31 Caccia 414.371,39 Danza sportiva 587.356,09 Golf 889.087,62 Pallamano 977.722,03 Squash 504.966,13 Hockey prato 1.193.658,16 Hockey pattinaggio (rotelle) 1.252.847,65 Judo-lotta-karate-arti marz. 3.052.408,66 Motonautica 993.120,63 Nuoto 4.012.243,01 Pallacanestro 2.570.840,96 Pallavolo 2.631.210,01 Pesistica 1.330.291,48 Pentathlon 1.046.380,57 FEDERAZIONE Pesca Rugby Scherma Sport Equestri Ghiaccio Sport invernali Sci nautico Tennis Taekwondo Tiro con l'arco Tiro a volo Tennistavolo Triathlon Vela Motociclismo Pugilato Tiro a segno Cronometristi Medico sportiva Aereo club Automobil club Comitato paralimpico Calcio TOTALE CONTRIBUTO 868.510,84 1.871.798,50 3.244.273,72 1.673.094,46 2.200.437,52 3.706.742,39 910.941,71 2.347.703,52 1.323.241,88 1.342.347,99 2.169.789,69 1.025.767,80 980.584,50 2.152.099,89 1.344.335,71 2.242.888,82 1.473.015,91 751.750,00 301.670,00 1.115.713,40 954.919,41 970.000,00 53.160.462,00 128.569.886,20 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 ATLETICA DAVANTI ALLA PROCURA ANTIDOPING DI ROMA Schwazer al Coni «Sono stato io l’unico colpevole Basta domande» «Carolina non c’entra e ho chiarito tutto» Ma i dubbi restano. Sentenza a inizio 2013 VALERIO PICCIONI ROMA Le parole sono le stesse di quel giorno a Bolzano. Il doping all’epo è una storia tutta mia, solo mia, nient’altro che mia. Fu la confessione piena di lacrime della conferenza stampa di allora ed è pure il riassunto di quanto Alex Schwazer ha detto anche ieri alla procura antidoping del Coni, rappresentata dal suo capo Ettore Torri e da Anita Greco. Certo adesso non ci sono più le lacrime, ma il fastidio verso chi continua a fargli domande. «Sono deluso dalla vostra presenza qui, quando ho vinto l’oro eravate un quinto di ora, questo dice tutto sullo sport italiano». Non è vero, ma dopo tre ore e mezzo di interrogatorio ci può pure stare questo sfogo anti giornalisti. Più tardi, Schwazer insiste rispondendo all’Adnkronos: «Sono tranquil- lo e triste allo stesso tempo, perché così tutto questo diventa più importante delle vittorie sportive». Ora è lui a farci una domanda: è più importante una medaglia d’oro o l’aver usato doping per provare a difenderla? Alex Schwazer mentre entra nella sede del Coni per essere sentito dalla procura antidoping LAPRESSE sul camper del primo incontro con il dottor Michele Ferrari, il medico di Armstrong, «inibito» sportivamente in Italia e a vita anche negli Usa. «C’è stata un po’ di storia di fantasia che ha tirato in ballo altre persone, come la mia fidanzata, che non c’entrano nulla». Il quadro di Carolina La giornata è lunga, al Coni. Il marciatore olimpionico a Pechino passa per il grande atrio del palazzo «H», dove lo schermo manda alcune immagini e fra queste c’è pure la sua, sorridente, di prima della tempesta. Non ha tempo per farci caso. Fa caso invece a un quadro nella stanza dell’interrogatorio: è un disegno, una pattinatrice e i cinque cerchi. Sembra proprio Carolina Kostner e così Alex si fa fare una fotografia davanti al ritratto. C’è spazio anche per la tenerezza. Che si mischia però alla rabbia quando è chiamato a rispondere sulla presenza di Carolina «Chiarito tutto»? Per il resto la Carolina Kostner nella conferenza stampa del 20 agosto ANSA versione di Schwazer è sempre la stessa, con i tanti dubbi che la circondano. Ieri, per esempio, il suo legale, l’avvocato Gerard Brandstaetter, a domanda sulle modalità d’acquisto dell’eritropoietina in Turchia e sulla consegna dello scontrino della farmacia, ha detto che «è stato chiarito tutto». Un «chiarito tutto» che sembra però fatto solo di racconto verbale e non di documenti. E la conservazione dell’epo nel viaggio in aereo? E la gestione dei rapporti fra il preparatore (Ferrari) che gli faceva le tabelle e l’allenatore uffi- Nello studio dell’interrogatorio si fa fotografare davanti al quadro di una pattinatrice E alla procura di Bolzano arriva un’intercettazione con Ferrari spedita da Padova ciale (Didoni) all’oscuro di tutto? Poi c’è l’aspetto del test effettuato a Ferrara dal professor Conconi, il maestro di Ferrari. «È un elemento che non c’entra niente», ha risposto ancora il legale del marciatore. L’intercettazione La sensazione è che Schwazer sia oggi lontano dallo sport, un mondo che LO SCANDALO SCOPPIÒ IL 6 AGOSTO Dalla rinuncia agli interrogatori Tre mesi difficili 28 LUGLIO Schwazer comunica la rinuncia alla 20 km dell’Olimpiade di Londra, in programma il 4 agosto. 30 LUGLIO È sottoposto a un controllo antidoping della Wada. 6 AGOSTO Il Coni rende noto che un atleta italiano è risultato positivo all’antidoping: è Alex Schwazer. 8 AGOSTO Schwazer racconta di essersi procurato e iniettato l’Epo da solo. La procura di Bolzano apre un fascicolo d’inchiesta. 9 AGOSTO A Bologna, Schwazer restituisce arma e distintivo dei Carabinieri. Viene sospeso, a paga dimezzata. 10 AGOSTO I Nas di Trento perquisiscono la casa di Schwazer a Racines. Vengono sequestrati tre computer, alcune chiavette e documenti. 18 AGOSTO Primo interrogatorio di Schwazer in procura a Bolzano. 23 AGOSTO In un’intervista a Panorama, il medico Michele Ferrari rivela: «Il primo maggio 2010 ho incontrato Schwazer all’uscita del casello di Verona Nord, c’era anche Carolina Kostner». 22 SETTEMBRE Alex Schwazer annuncia di volersi iscrivere all’Università: studierà Management del Turismo a Innsbruck. 27 SETTEMBRE La Procura di Roma apre un fascicolo a carico di Schwazer in cui si ipotizza il reato di «frode sportiva». 4 L’ORO E LA CRISI Alex Schwazer È nato a Vipiteno (Bz) il 26/12/1984. Si avvicina alla marcia a 18 anni e a 19 è in Nazionale Successi Nel 2005 è bronzo ai Mondiali di Helsinki nella 50 km. Si ripete due anni dopo a Osaka. A Pechino 2008 è oro nella 50 km. Argento nella 20 km agli Europei di Barcellona 2010 I problemi Nel 2009 si ritira dalla 50 km ai Mondiali di Berlino. A Daegu 2011 è nono nella 20 km non sente più suo. Non si può escludere nulla, in teoria Schwazer potrebbe pure decidere di non presentarsi al Tribunale Nazionale Antidoping, che non lo giudicherà prima del 2013. E che probabilmente sentirà altre voci sul suo caso, quella di Carolina Kostner o anche del suo ormai ex tecnico Michele Didoni. Torri, però, vuole procedere con cautela. Sperando che prima o poi arrivino anche le carte delle procure. Con quella di Padova, che ha in mano un po’ la madre di tutte le inchieste, la collaborazione è vicino allo zero. Ma c’è anche il fascicolo aperto a Bolzano. Dove sarebbero già arrivate delle carte da Padova, in particolare una delle intercettazioni Schwazer-Ferrari. Un documento che il Coni non ha, ma che potrebbe pesare comunque nel seguito dell’inchiesta sportiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 # TENNIS LA REGINA DEL MASTERS VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci Il suo Mou è Patrick Mouratoglou. Con lui come allenatore, Serena Williams vola più dell’Inter 2008-2010 con Mourinho. Ma qual è il segreto dello special One del tennis dagli occhi verdi? «Mou», è vero che oggi nel tennis c’è solo Serena? «Sì e no. Sì, guardando i risultati degli ultimi mesi: ha vinto i due ultimi Slam, più Olimpiade e Masters, ha battuto 5 volte su 5 la numero 1 (Azarenka) e 3 su 3 la numero 2 (Sharapova). Ma il livello delle prime 10 è compatto, si è visto dall’alta qualità del Masters. Vika ha fatto enormi progressi, Sharapova è motivata e continua a migliorare il suo gioco, Kvitova non s’è confermato, ma con quel talento può farlo l’anno prossimo, Radwanska crescerà anche lei». SENZA MOU.... ...E CON Fino a Parigi ha vinto 2 tornei Sbanca 2 Wimbledon Domina le prime 2 US Open e Masters ma chiude da n. 3 Dall’inizio dell’anno fino al Roland Garros, Serena ha giocato 7 tornei vincendo a Charleston e a Madrid. Aveva iniziato la stagione da n˚ 12 del mondo e quando ha perso al primo turno del Roland Garros contro Virginie Razzano è n˚ 6 con un bilancio di 27 partite vinte e 3 perdute. Nella seconda parte dell’anno, Serena ha partecipato a 6 tornei vincendo i più importanti: 2 Wimbledon (torneo e Giochi), Stanford, Flushing Meadows e il Masters di Istanbul. Il fantastico bilancio è di 31 partite vinte e una sola persa (Kerber a Cincinnati). Così, nella classifica mondiale, è risalita fino al n˚ 3. Serena ha trovato il suo magico Mou Coach Mouratoglou: «E’ motivata, con servizio e risposta può vincere quanti Slam vuole. Noi innamorati? Non lo so» CHE SUPERIORITA’ A GRAZIE COACH S Andre Agassi, con coach Brad Gilbert ha vinto 6 degli 8 Slam S Fernando Gonzalez con Larry Stefanki: n. 5 del mondo S «A Parigi, colpiva sempre fuori equilibrio. Ora è tranquilla. Andiamo a Mauritius...» Andy Murray con Ivan Lendl ha vinto il 1˚ Slam agli US Open Patrick Mouratoglou, nella foto, guida un’Accademia a Parigi e allena Serena Williams dal Roland Garros BOUYER/TENNIS MAGAZINE «Se Serena usa così le sue armi migliori, è molto difficile batterla: non ci sono scambi. Se non fa mai giocare i colpi nelle condizioni migliori, come le fai il punto?». Va anche più spesso e più veloce a rete. E fa le smorzate... «Servizio, potenza e risposta sono sopra la media. Deve accorciare sempre più gli scambi: da vero attaccante, deve trovare soluzioni, andare più spesso a rete, ed aggiungere colpi per mettere sempre più incertezza nell’avversaria». MASTERS B A SOFIA La Vinci travolge la Hantuchova Esordio con vittoria per Roberta Vinci al Masters B di Sofia, che ha la stessa formula a gironi del Masters appena conclusosi a Istanbul: la brindisina ha battuto in due set la slovacca Hantuchova. Non c’è stata partita con Roberta che è partita fortissimo salendo sul 5-0 per poi chiudere il primo set in meno di mezz’ora. Stessa storia nel secondo con l’azzurra sempre a comandare gli scambi: successo in poco più di un’ora. Ieri. Gruppo Serdika: Wozniacki (Dan) b. Hsieh Su-Wei (Taiw) 6-2 6-2; VINCI b. Hantuchova (Slk) 6-1 6-2. Gruppo Sredets: Pironkova (Bul) b. Zheng Jie (Cina) 2-6 6-4 7-6 (4). Oggi (dalle 14.50 SuperTennis): Petrova c. Jie Zheng; Kirilenko (Rus) c. Pironkova; Wozniacki c. VINCI. Presentata a Rimini «Il servizio è il colpo più naturale e fluido del suo gioco. Col polso, cambia all’ultimo mo- Servizio e risposta hanno schiacciato la Sharapova. Taccuino FED CUP Serena serve come un uomo. mento direzione ed effetto, perciò è molto difficile da leggere. Comunque lo alleniamo continuamente». Il dominio di Serena Williams contro le altre giocatrici più forti del mondo è davvero impressionante: l’ultima sconfitta contro un top 5 risale a Eastbourne 2011 con Vera Zvonareva. Da allora, 18 incontri e 18 vittorie: fanno scalpore il 7-0 con Azarenka, n. 1 del mondo, e il 4-0 con Sharapova, 2 (lu.mar.) Questa è la Serena più forte? «Lo dicono tutti, io l’ho pensato all’Olimpiade. Senza Serena, forse Azarenka avrebbe vinto tutti gli Slam dell’anno. Perciò, deve continuare a lavorare, per essere la più forte». Tecnicamente e tatticamente, che cosa ha dato a Serena? «Un tennista è un insieme di parametri, come un’auto di Formula 1: tecnica, tattica, preparazione, l’evoluzione del gioco e della persona sono ugualmente importanti. E tutto deve procedere insieme». Qual è la parola-chiave della nuova Serena? «L’equilibrio. Quando ha perso al primo turno al Roland Garros mi ha chiesto che cosa pensassi del match contro Razzano e ho risposto: "Non hai colpito una palla in equilibrio". Parlo di equilibrio posturale. Ma il tennis è il riflesso della vita. Non è completamente regolata, ma è molto migliorata a tutti i livelli. Essere tranquilli significa non esitare troppo, non essere troppo nervosi e non avere troppa voglia». E’ tranquilla perché è innamorata, magari dell’allenatore? «Io sono d’accordo solo sul fatto che è tranquilla, non so rispetto a prima: ci lavoro da Parigi. Serena ha molta esperienza e capacità di giudizio, la sua carriera è già fatta, tutto quello che vince è un bonus, può segnare la storia, ma senza assilli perché ha 15 Slam, ma le prime di sempre sono lontane. Ha ancora begli anni davanti e la tranquillità dell’età. Che Azarenka non ha». 4 I NUMERI 93.5 La sua percentuale vittorie 2012: 58 successi e 4 sconfitte (Makarova agli Australian Open, Wozniacki a Miami, Razzano a Parigi e Kerber a Cincinnati). Che cosa c’è nel futuro prossimo di Serena? «Il viaggio in Africa e poi lavoro a Mauritius, a metà strada con l’Australia e in condizioni simili. Quindi Melbourne, per vincere gli Slam che sono il suo obiettivo. Tornare n. 1 è la ciliegia sulla torta». S Francesca Schiavone con Barazzutti urrah Roland Garros Quanti Slam può ancora vincere a 31 anni? «Quanti vuole lei, se continua a lavorare per migliorarsi. E oggi è molto motivata, esattamente come Federer». Sempre che continui l’amore. Ma davvero fra Serena e Patrick c’è solo tennis? «Non lo so. Se qualcuno dice che c’è di più gli chiederò quali sono le sue fonti». © RIPRODUZIONE RISERVATA S Sara Errani con Pablo Lozano è salita al numero 6 del mondo RIMINI (g.b.) Presentato ufficialmente a Rimini il primo turno di Fed Cup che il 9 e 10 febbraio vedrà sfidarsi l’Italia e gli Stati Uniti al 105 Stadium. Una vera festa «in casa» per la romagnola Sara Errani, salita al 6˚ posto del ranking e numero uno mondiale nel doppio insieme a Roberta Vinci. Aspettando di sapere se ci saranno le sorelle Williams, riflettori puntati su una nazionale azzurra che punta al quarto successo dopo quelli del 2006, 2009 e 2010. Al 105 Stadium verranno portate 85 tonnellate di terra battuta. L’evento, di cui la Gazzetta dello Sport è media partner, sarà arricchito da manifestazioni collaterali per tutta la settimana. PARIGI BERCY Seppi eliminato A Parigi Bercy (2.430.000 e, indoor), ultimo Masters 1000 di stagione, perde Andreas Seppi contro Berdych. Primo turno: Dimitrov (Bul) b. Melzer (Aut) 7-6 (2) 6-2; Chardy (Fra) b. Garcia-Lopez (Spa) 6-0 6-3; Mathieu (Fra) b. Bautista-Agut (Spa) 6-4 7-5; Sijsling (Ola) b. Dolgopolov Jr. (Ucr) 6-4 6-2; Querrey (Usa) b. Verdasco (Spa) 6-1 1-1 rit.; Llodra (Fra) b. Gimeno (Spa) 7-5 6-3; 2˚ turno: Nishikori (Giap) b. Paire (Fra) 7-6 (2) 6-2; Janowicz (Pol) b. Cilic (Cro) 7-6 (6) 6-2; Tsonga (Fra) b. Benneteau (Fra) 6-2 4-6 7-6 (2); Wawrinka (Svi) b. Berlocq (Arg) 6-3 6-2; Berdych (Cec) b. SEPPI 7-6 (8) 6-2. LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA SCUOLA oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 22 SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03. tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). CONTABILE esperienza maturata in studi professionali cerca impiego part / full-time. Tel. 333.31.45.596. DISEGNATORE autocad, perito meccanico, impiantistica, carpenterie, macchine, piping, autonomo offresi. Tel. 320.19.70.734 RETI VENDITA - Esperto creazione, sviluppo, gestione reti commerciali per PMI (qualsiasi mercato) desidera contattare aziende che devono rafforzare le vendite. 338.37.66.816 CUSTODE milanese, esperto nel risolvere problemi condominiali, offresi con alloggio garantendo: efficienza, precisione, cortesia. Cell. 333.38.91.465. 41ENNE italiana, automunita si offre part-time per lavori domestici e supporto assistenza anziani. 339.53.12.244 LIFE-COACH esperto per piloti, sportivi e calciatori. Per informazioni : [email protected] DISTINTO , serio, con esperienza offresi come badante libero trasferimento. 339.17.47.910. ADDETTI clienti full-time. Società impiega 3 ambosessi per preventivi, controllo pratiche e assistenza. 02.24.00.177 L EGNANO edificio rinnovato, appartamenti varie tipologie, giardino, terrazzi. Da 1.100,00 euro/mq CE: da F a G - IPE: da 152 a 314,6 kWh/mq/a. Tel. 0331.59.88.90. RESPONSABILE amministrativo cinquantenne contratto consulente esamina proposte Milano. Cell. 392.70.86.965 BONAPARTE adiacenze, prestigioso palazzo epoca, finemente restaurato, varie soluzioni, pronta consegna. www.filcasaservice.it CE: da C - IPE: 65,85 kWh/mqa. 02.89.09.36.75. CERTOSA /Gallarate, abitazione completamente ristrutturata, bilivello, climatizzata, posto auto. 02.88.08.31 CE: F - IPE: 59,73 kWh/mqa. DIOCLEZIANO adiacenze, nuova costruzione, attico, finiture pregiate, ampio terrazzo. Box. CE: B - IPE: 44,0 kWh/mqa. Tel. 02.34.93.39.47. MM AFFORI nord settecentesca corte recentemente ristrutturata, nuovo bilocale, giardino ogni comfort euro 191.500. CE: D - IPE: 111,1 kWh/mqa 02.66.20.76.46. MM CAIROLI immobile esclusivo, trilocale bilivello, pluriservizi, giardino. www.filcasaservice.it Valore da Progetto CE: D - IPE: 104,5 kWh/mqa 02.89.09.31.72 - 02.88.08.31. MM MACIACHINI eccezionale occasione, ottavo piano, nuova costruzione, trilocale, cucina abitabile, doppia esposizione, terrazzo. CE: C - IPE: 74,9 kWh/mqa 02.69.90.15.65. MM PORTA ROMANA open space 285 mq. Ideale studio/show-room. Euro 313.000,00. CE: F - IPE: 59,03 kWh/ mqa 02.88.08.31. VIA BUSSETO immobile completamente ristrutturato, bilocale mansardato, terrazzo. Disponibilità immediata. 02.88.08.31 CE: D - IPE: 91,45 kWh/mqa. VIA CAPPELLINI stabile signorile, ampio bilocale, biesposto. CE: G - IPE: 187,5 kWh/mqa. 02.67.07.53.08. ZONA Fiera/Sempione, edificio nuova costruzione, splendido attico di tre locali e doppi servizi più terrazzo sovrastante di 70 mq, vista Duomo, personalizzabile come da capitolato, possibilità box. Euro/mq 6.900. CE: A - IPE: 28,5 kWh/mqa. Tel. 02.34.93.16.65. www.filcasaservice.it LOANO nuova costruzione centralissima, vendiamo bilocali in classe A + con consegna giugno 2013. Tel. 019.67.76.99 - 339.18.95.414 MONTECARLO confine. Esclusiva. Introvabile! Lussuosi appartamenti nuovi, terrazze, piscina, climatizzazione. Da Euro 179.000 ! italgestgroup.com 0184.05.55.50 PORTO ROTONDO Marinella, sulla spiaggia prestigioso appartamento con veranda e giardino. CE: G. www.euroinvest-immobiliare.com 0789.66.575 VARAZZE irripetibile, centralissimo trilocale, balconata sul mare. Senza condominio. Vendo urgentemente! 019.95.713 - 348.49.62.857. ACCURSIO /Gallaratese laboratorio con magazzino, 145 mq totali, passo carraio, possibilità box. 02.88.08.31 CE: F - IPE: 59,73 kWh/mca. CORSO ITALIA vendesi/affittasi prestigiosi 100 mq, uso ufficio. Possibilità box. 02.88.08.31 CE: G - IPE: 69,00 kWh/mca. S ARPI signorile palazzo epoca completamente ristrutturato, residenze/loft trilocale, servizi. CE: B IPE: 36,8 kWh/mca 02.34.93.07.53. TERMOPILI / MM Pasteur palazzina indipendente Mq. 600 Magazzino uffici, Vendo affitto 02.33.90.144. CE: G - IPE: 175 Kwh/ Mqa. VIA VALTELLINA negozio sette luci, annesso sottonegozio, box triplo, biesposto, doppi ingressi. 02.88.08.31 CE: F - IPE: 147,22 kWh/mca. ACQUISTIAMO Argento, Oro, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI: •ORO USATO: Euro 28,40/gr. •ARGENTO USATO : Euro 435,00/kg. •GIOIELLERIA CURTINI DITTA edile artigiana ristrutturazioni appartamenti, bagni, facciate, compreso il ponteggio posa piastrelle, risanamento balconi, compreso imbiancatura. Preventivo gratuito. Tel. 339.31.56.171 PUNTO D'ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. Sabotino 14 Milano. 02.58.30.40.26. ATTIVITÀ da cedere/acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services 02.29.51.80.14 RIVENDITA monopoli lotterie giochi in e/commerciale importante volume di lavoro cercasi socio collaboratore non perditempo. 02.84.63.033 Temporary Shop Outlet Locali Ristoranti per promuovere tutto ciò che ti rende Speciale! [email protected] [email protected] BIRICHINA incantevole 899.11.14.84. Autoritaria 899.89.79.72. Euro 1,80 min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 - Arezzo. CERCHI nuove donne da incontrare? Scopri il piacere di parlare con una sconosciuta. Chiama 899.996.101 da 32 cent/minuto. VM18 MCI. PADRONA autorevole 899.842.411. Creditcard 051.68.08.139. Euro 1,80min/ivato. VM18. Futura Madama31 Torino. TROVA nuove ragazze intriganti! Se hai voglia di qualcosa di nuovo chiama 899.996.101 e troverai la donna giusta! Da 32 cent/min. VM18 MCI. SIAE SRL •ABBIAMO GRUPPI acquirenti interessati ad investire in aziende anche in difficoltà. Telefono 02.89.28.06.00. ACQUISTIAMO automobili e fuoristrada, qualsiasi cilindrata, pagamento contanti. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 02.89511114. OCCASIONI Toyota IQ 1.3 executive automatica navigatore 2010 euro 11.200. Fiat 500 1.2 sport 2011 euro 9.400. Renault New Twingo 1.2 live 2012 km zero euro 9.400. Toyota Yaris 1.3 automatica luna 2007 euro 5.900. Autogiolli Milano 02.89.50.41.33. 348.08.2 8.350 Saldi Eventi IDRORELAX centro climatizzato, ambiente elegante, raffinato, massaggi olistici, rilassanti. Zona fiera. 02.33.49.79.25. MANZONI elegantissimo centro benessere italiano, massaggi olistici, rilassanti. Ambiente confortevole, raffinato. 02.39.68.00.71. MASSAGGI rilassanti su futon euro 60 in ambiente raffinato. Sauna, bagno turco e idromassaggio. 02.66.98.13.15. MISSORI bellissimo centro italiano, raffinato, elegante, body massage, bagno turco, sauna. 320.46.43.781. via Unione 6 - 02.72.02.27.36 335.64.82.765 MM Duomo-Missori ACQUISTIAMO brillanti, gioielli firmati, orologi marche prestigiose, monete, argenteria. Il Cordusio 02.86.46.37.85. Una nuova vetrina: prima di tutto… prima di tutti! Corsi Mostre www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] Paritaria Vittorio Montiglio di Santiago del Cile cerca docenti per scuola nido, infanzia, primaria, educazione fisica e musica. Inviare curriculum a: [email protected] Spettacoli Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: MONTENAPOLEONE ufficio/showroom prestigioso. Alta rappresentanza. 150 mq. Affittasi. CE: E - IPE: 49,9 kWh/mca 02.88.08.31. Viaggi 32 TEMPO GRA RARY SHOP Milano NDI OFF ERTE Affari! Dal 9 lug abbigliamlio al 10 settem abiti, jea ento uomo / bre do a prezzi nseria e access nna ori scontatiss Vieni a trovarci imi! . in via Fra Tel . 02.11 nico, 6 .12 .27.36 RISTO GIAP RANTE A AABAA Naturalmente relax. Lasciatevi coccolare dai piacevoli trattamenti. www.tantrabodymassage.it 02.29.40.17.01 - 366.33.93.110. ABBANDONATI ai massaggi ayurvedici. Euro 40. Info 02.91.43.76.86 www.body-spring.it ACCOGLIENTE e prestigioso centro benessere italiano massaggi olistici. Ambiente elegante. Milano 02.39.40.00.18. AMBIENTE elegante: massaggi rilassanti thai in promozione. Regalati una coccola. Tel. 02.29.53.13.50. Gli annunci si ricevono tutti i giorni feriali anche nella tua città: BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126 BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028 BRESCIA : Sale’s Solutions tel. 030/3758435, fax 030/3758444 COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26 CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610 FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34 GENOVA : tel. 010/218783 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55 NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712 OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084 PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63 PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72 RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.r.l. tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003 ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 TORINO : tel. 011/50.21.16, fax 011/50.36.09 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 PALLAVOLO LA STORIA 4 GIAN LUCA PASINI twitter@GianLucaPasini I NUMERI Anche Andrea è nato il 30, di mattina, lo stesso giorno del papà. Il 30 ottobre lui, il 30 maggio il padre Vigor. Vigor oggi non è più sulla terra, ha delegato a molti "zii" e "zie" di essere al fianco dell’ultimo pupillo della sua grande famiglia. A Roma Il parto cesareo è stato eseguito alla clinica Villa Margherita della capitale, dove il quintogenito (dopo Alessandro, Arianna e le gemelle Aurora e Angelica) di Federica Lisi e dello scomparso Vigor è nato appunto ieri mattina. Parto senza alcun problema per mamma e il neonato, che pesava 3,180 chilogrammi, nel momento in cui è sbarcato nel mondo. Dopo mesi di passione: la stanza dell’ospedale e il telefonino di Federica sono stati frequentati come l’ingresso di un saloon nel giorno della fiera. Tanti amici, tante persone che volevano salutare, tante quelle che si sono fatte sentire soltanto per un in bocca al lupo. Un abbraccio alla mamma che da quel giorno di fine marzo si è caricata sulle spalle (larghe, molto larghe, ma non ancora bioniche...) il peso di tutta una famiglia, fatta adesso di 6 persone, dopo che il marito, Vigor si era spento su un campo di volley (a Macerata) andando in battuta. In un gesto abitudinario, ripetuto migliaia e migliaia di volte nella sua carriera. Doveva essere un anno tranquillo in campo, a imparare un altro mestiere dopo quello delle schiacciate, in quella Romagna che era diventata la casa della famiglia di Federica e Vigor, quando avevano deciso di costruirne una. Si dimenticheranno... «Nessuno si ricorderà di me...», si sfogava Vigor con Federica, «adesso che sono sceso in serie B-2, a Forlì. Chi vuoi che pensi a me». Quel ragazzo che l’Italia aveva imparato a conoscere nell’estate del 1996 quando aveva giocato - con una maschera protettiva al naso fratturato - la finale olimpica di Atlanta. Purtroppo si sbagliava Vigor: il volley italiano non si è dimenticato di lui, né si vuole dimenticare. Federica - con la numerosa fami- 37 anni e 10 mesi aveva Vigor il 24 marzo. Era nato a Contarina (Ro) il 30 maggio 1974 208 presenze in Nazionale, esordio a L’Avana il 2 maggio 1995. L’Ultima gara 26 novembre 2008 All Star Games 2-3 Vigor Bovolenta la moglie Federica e i 4 fratellini dell’ultimo arrivato Andrea, tutti col nome che inizia con la lettera A Un altro Bovolenta 0 Il 5 figlio di Vigor Ieri mattina a Roma è nato Andrea, erede dell’azzurro di Taglio di Po scomparso tragicamente a marzo glia - ora si è trasferita a Roma, la città natale. Ha la forza di un locomotore, ma da sola è dura. Meno male che in tanti si sono attivati per dare una mano, per cercare di assicurare un futuro a questa famiglia della pallavolo. Carlo Magri, il presidente federale, ha già promesso e sottoscritto un contratto in federazione per lei. Gli amici hanno voluto ricordare (giocando) Vigor che deve il suo nome a un clown russo: ci ha lasciati troppo presto. Ma sono già tanti i volontari pronti a raccontare ad Andrea e agli altri piccoli Bovolenta, le favole meravigliose che ha scritto il loro papà in campo... Chi inizia con la prima? Vigor Bovolenta ha vinto l’argento olimpico nel 1996 9 clic UNA MORTE IN CAMPO CHE ASPETTA ANCORA DELLE RISPOSTE Vigor Bovolenta si è spento a Macerata nella notte fra il 24 e il 25 marzo 2012. Mentre giocava una partita di B-2 con la maglia della sua ultima società, Forlì. Si attendono ancora le risultanze definitive da parte della magistratura per accertare se ci sono state delle responsabilità nella vicenda. © RIPRODUZIONE RISERVATA 11 medaglie in azzurro. Argento olimpico 1996; oro e bronzo in Coppa del Mondo; oro, argento e bronzo Europeo; oro al Super Six; 3 ori e una argento alle World League titoli coi club. Scudetto a Modena (2002), Coppa Italia a Ravenna (1991), 2 Champions a Ravenna (’93 e ’94), Coppa Cev a Ravenna (’97), Top Team Cup a Piacenza (2006), 2 Euro Supercoppe con Ravenna (’92 e ’93), Challanger Cup a Perugia (2010) di a.a. Taccuino CHAMPIONS LEAGUE Cuneo col Sete Urbino in Russia (a.a.) UOMINI GIRONE B Ceske Budejovice (R.Ceca)-Budva (M.Negro) 3-0 (27-25, 25-18, 25-22) Oggi: Novosibirsk (Rus)-Berlino (Ger). Classifica: Novosibirsk, Berlino, Ceske 3; Budva 0. GIRONE C Belgrado (Ser)-Kedzierzyn (Pol) 0-3 (18-25, 15-25, 19-25). Domani: (19 dir. SportItalia24) Tours (Fra)-Diatec Trentino. Classifica: Kedzierzyn 6; Trento 3; Tours, Belgrado 0. GIRONE D Oggi: Unterhaching (Ger)Lennik (Bel). Domani: (18) Lube Macerata- Lubiana (Slo). Classifica: Macerata 3; Unterhaching 2; Lubiana 1, Lennik 0. GIRONE G Oggi: 20.30 (dir. SportItalia2) Cuneo-Sete (Fra), Rzeszow (Pol)-Zalau (Rom). Classifica: Cuneo, Rzeszow 3; Sete, Zalau 0 DONNE - GIRONE B Ieri: Sopot (Pol)-Prostejov (R.Ceca) 3-0 (26-24, 25-17, 25-16). Domani: (16) Rabita Baku (Aze)- Asystel Carnaghi Villa Cortese. Classifica: Baku, Villa, Sopot 3; Prostejov 0. GIRONE C Ieri: Mulhouse (Fra)-Bucarest (Rom) 3-1 (25-23, 25-12, 23-25, 25-15). Domani: 20.30 Busto Arsizio-Galatasaray (Tur). Classifica: Istanbul, Busto Arsizio 3, Mulhouse 3, Bucarest 0. GIRONE E Ieri: Costanza (Rom)-Schweriner (Ger) 3-2 (25-11, 29-27, 16-25, 21-25, 17-15). Oggi: 17 Kazan (Rus)-Chateau d’Ax Urbino. Classifica: Costanza 5; Schweriner 3; Kazan 1; Urbino 0. Scuse a Kaziyski Krasimir Iliev, presidente dimissionario della Lega bulgara, ieri ha chiesto pubblicamente scusa a Matey Kaziyski. Anche la sua firma figurava nel documento con il quale la federazione ha deciso che i diritti per il suo cartellino tornano allo Slavia Sofìa. Iliev ha spiegato che la firma gli era stata chiesta su un documento in bianco. EMIGRANTI (a.a.) In Francia il Narbonne di Medei batte 3-1 lo Chaumont. Nel femminile vittoria per il Cannes di Arcangeli (L) e Centoni (7) 3-0 al Beziers. Sconfitta del Le Cannet di Marchesi e Lunghi (L) a Mulhouse 0-3. In Turchia sconfitta per il Fenerbahce di Daniele Bagnoli e Cernic (non a referto) 1-3 dal Galatasaray. DRAGANOV VIA (f.t.) Giorgio Draganov non è più l'allenatore del Matera di (A-2 uomini). Al suo posto il vice Rosario Braia. PALLANUOTO WORLD LEAGUE A SAVONA E IN TV Campagna di Russia e di futuro «Settebello alla prova giovani» FRANCO CARRELLA Il futuro comincia oggi. Dopo la serata di gala al Foro Italico, allestita per festeggiare l’argento olimpico, c’è il test di World League. «La prima tappa del lungo cammino verso i Giochi di Rio» dice Sandro Campagna, fresco di rinnovo del contratto. Venerdì, il Consiglio federale ha ufficialmente sventato la minaccia statunitense, prolungando l’accordo col c.t. fino al 2016. A Savona, nella notte di Halloween, la Russia testerà un Settebello che schiera alcuni giovani di belle speranze. A Londra, l’età media degli azzurri era di 29,6 anni. «È quella che vorrei anche per Rio. Vuol dire che troverebbero posto due o tre ventenni di oggi. Ma sia chiaro: per me non conta l’anagrafe, se uno è bravo. Faccio l’esempio di Rizzo, che ha 28 anni e qui non c’è: se continua a giocare come sta facendo, si guadagnerà la convocazione». Tre qualità che le piacerebbe vedere nella squadra. «Velocità, forza mentale, maggiore qualità in attacco». Parliamo di questi innesti. Cominciamo dal portiere Del Lungo. «Nella scorsa stagione, ha avuto un rendimento straordinario nella prima parte, poi è calato. Mi aspetto che torni protagonista come allora». Francesco Di Fulvio. «Gran talento. È maturato tatticamente, ma vorrei che crescesse sul piano caratteriale e che fosse meno lezioso. A volte, lo limita un’indole un po’ pigra». Vergano. «È un ottimo difensore a livello giovanile, ha bisogno di fare esperienza per competere pure tra i senior». Nicholas Presciutti. «Come il fratello Christian, ha doti natatorie non comuni. Deve migliorare mentalmente, ma è normale: è il più piccolo di tutti, non ha ancora compiuto 19 anni». Damonte. «Tra tutti i giovani, è quello che ha fatto il salto di qualità più vistoso. Ha messo su un po’ di muscoli, quest’estate ha lavorato sodo. Può diventare l’alternativa a Gallo, o affiancarlo se decidiamo di giocare col doppio mancino». Un discorso a parte per i centroboa. Aicardi punto fermo, poi c’è Baraldi, quindi Sadovyy che a Savona subentra all’indisponibile Federico Lapenna. «È un ruolo delicato. Baraldi ha grandi mezzi, ma non deve accontentarsi di essere un buon giocatore e deve perdere qualche chilo. Sadovyy a 26 anni è nel pieno della maturità, sa che si gioca carte importanti. Tengo la guida Nel nostro girone c’è pure l’Ungheria La finale è a otto d’occhio anche Bianco, classe ’92, del Savona». Si è ricreato entusiasmo intorno al Settebello. «Sì, e ne siamo orgogliosi. Ormai facciamo il pieno in ogni piscina e sarà così pure nell’esordio in World League. Stiamo facendo uno sforzo notevole per creare un vero circolo virtuoso, il nostro marchio "tira". Dobbiamo essere positivi e propositivi, come testimoniano le ultime iniziative». Negli ultimi giorni, siete passati dalla visita alla Roma di Zeman alla Ferrari a Maranello. «Li chiamo scambi culturali, e sono fondamentali. Ora sto pensando alla partecipazione di altri c.t. alle nostre riunioni, e viceversa». Due parole sulla Russia. «Un anno fa, a Civitavecchia, finì 16-5. Stavolta sarà meno agevole». © RIPRODUZIONE RISERVATA Sandro Campagna, 49 anni, è il c.t. campione del mondo e vicecampione olimpico ANSA La World League è l’unico trofeo che manca al Settebello, 3˚ nella scorsa edizione. Gli azzurri sono nel girone C e debuttano alle 20 contro la Russia (diretta RaiSport 1), l’altra sfida è Romania-Ungheria. In Europa ci sono altri due gruppi: con Croazia, Turchia, Grecia e Montenegro (A); Spagna, Germania, Serbia e Macedonia (B). Accederanno alla Final Eight dell’11-16 giugno le prime classificate, la Nazionale ospitante (sede da definire) e quattro rappresentanti dei concentramenti America e Asia-Oceania. Alla vincitrice andranno 100.000 dollari. Il calendario Così dopo l’esordio con la Russia: Ungheria-Italia (sabato), Italia-Romania (30/1), Russia-Italia (2/2), Italia-Ungheria (27/3), Romania-Italia (30/3). Gli azzurri Campagna ha convocato 18 giocatori: Tempesti, Del Lungo (portieri), Sadovyy, C.Presciutti, Baraldi, Gallo, Aicardi, Figari, Felugo, Figlioli, D.Fiorentini, S.Luongo, N.Gitto, Giorgetti, Vergano, F.Di Fulvio, Damonte e N.Presciutti. Questi ultimi due, presenti solo a Savona. Rispetto ai Giochi di Londra, mancano Pastorino, Perez, Giacoppo e Premus. BUFERA SERBA Dopo la plateale presa di posizione di otto giocatori, che avevano inviato una lettera alla Federazione, si è dimesso il c.t. serbo Dejan Udovicic. In sei anni ha vinto tra l’altro un Mondiale e due Europei. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Paralimpiadi INTERVISTA GQ Boxe DIKTAT ALLE FEDERAZIONI Zanardi prenota Rio Pro’ solo con l’Aiba «Non per la spiaggia» o niente Olimpiadi RICCARDO CRIVELLI Antonio Del Greco, vicepresidente della Federazione pugilistica italiana e candidato presidente alle elezioni del 19 gennaio, ieri ha pubblicato sul profilo Facebook la lettera che l’Aiba, la federazione internazionale, ha inviato alle singole federazioni il 5 ottobre. E il fuoco che covava sotto la cenere si è attizzato, con la richiesta di Del Greco di un consiglio federale straordinario. Alex Zanardi, 46 anni, campione paralimpico di handbike a Londra EPA Rinascere Da quel giorno, dopo un ricovero durato sei settimane e quindici interventi chirurgici, per Zanardi è iniziata Golf DOMANI FRANCESCO IN CAMPO una seconda vita: «Non sono Superman e nemmeno Padre Pio. Ho patito l’inferno nei centri di riabilitazione, ho visto molti altri patirlo. Persone che si arrendono sfinite dal dolore. Ma le cose possono essere fatte. L’importante è desiderare. E io ho desiderato tanto. Sono drogato di sport, di sfide. Anche se c’è da aprire un barattolo che non si apre: per me diventa subito un braccio di ferro col coperchio».Rispetto alla prima vita, è cambiato il mondo: «Quando correvo sulle piste di tutto il mondo, ero io da solo — conclude Zanardi —. Adesso, su quell' handbike, c'è mezza Italia che spinge con me. Sento che la gente mi vuole bene. Ma, in fondo, non ho fatto niente di speciale. Ho preso la bicicletta. E ho pedalato». © RIPRODUZIONE RISERVATA Nuoto MICHAEL IN VISITA A RIO Ippica DA OGGI E PER 4 MESI stiche esistenti (Wbc, Wba, Ibf, Wbo e tutte le altre) e non potranno nominare giudici, arbitri, medici, commissari di riunione che abbiano avuto contatti con tali sigle. L’obiettivo è ambiziosissimo: diventare l’unico ente che controlla la boxe. Per le federazioni che non si adeguano, la sanzione è pesantissima: niente Olimpiadi. Infatti, solo i pugili dell’Apb potranno disputare i Giochi. E gli altri? A parte l’ingerenza nella vita delle singole federazioni (tra l’altro, sarà l’Aiba a gestire tutti i diritti tv e di immagine), cosa accadrà ai pugili dilettanti ma non olimpici Aiba? E a quelli che sono affiliati alle sigle professionistiche ora esistenti? Si voleva combattere il caos: per adesso, lo si moltiplica. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tuffi I PIANI DELLA CAGNOTTO Molinari in Cina Phelps ai Giochi Meeting a Parigi Tania riparte McIlroy verso Nike «Forse a golf...» In palio 42 milioni da Torino Francesco Molinari torna in campo domani nell’Hsbc Champions quarto e ultimo torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale che coinvolge tutti i maggiori tour. Molinari ha vinto questo torneo nel 2010 Si gioca al Mission Hills GC a Guangdong in Cina, dove si affronteranno alcuni tra i più forti giocatori del momento tra i quali gli statunitensi Phil Mickelson, Keegan Bradley, Brandt Snedeker, Bubba Watson e Dustin Johnson, gli inglesi Luke Donald, Justin Rose, Lee Westwood e Ian Poulter e l'australiano Adam Scott. Assenti invece il numero uno e il due al mondo, Rory McIlroy e Tiger Woods. Il nordirlandese, che non ha rinnovato la sponsorizzazione con la Titleist ed è sempre più vicino all’annuncio del sodalizio con Nike (20 milioni l’anno per 10 anni), tornerà in gara a Singapore. «Essere il numero 1 comporta molti impegni e molta responsabilità. Tutti si aspettano da me grandi cose, cercherò di non deludere». Francesco Molinari, 29 anni AFP Michael Phelps si tuffa con i bambini «Parteciperò all’Olimpiade di Rio 2016. Ma solo se riesco a diventare un golfista professionista». Michael Phelps ha illuso per un attimo i media brasiliani in una visita a Rio de Janeiro. L’ormai ex nuotatore statunitense, che a Londra, ha chiuso a quota 22 medaglie (18 ori), ha visitato la favela di Alemao, fino a 2 anni fa una delle zone più violente della metropoli carioca. In vista dei Giochi, è stato varato un progetto di riqualificazione. Phelps, 27 anni, è arrivato nella favela alle 10 di mattina e atteso le autorità 45’ prima della visita e la consegna delle corsie. Phelps ha incontrato i ragazzi che frequentano la piscina locale e ha risposto alle domande dei giovani fans. «Quando ho cominciato a nuotare, andavo in una piscina a 4 corsie dove c’erano altri 25 bambini, dovevo fare lo slalom per andare più veloce: tutto è possibile». E sul golf: «Voglio migliorare, sono molto competitivo. Ho un ottimo maestro, spero di riuscire a battere i miei amici nel giro di un anno». Oggi a Parigi scatta l’attesissimo meeting d’hiver che si concluderà sabato 2 marzo. Poco più di 4 mesi di corse che non hanno equivalenti al mondo per montepremi e qualità degli attori impegnati nelle due discipline del trotto: sulky e montato. In totale sono 88 riunioni (77 in diurna, 11 in notturna) per 724 corse. In palio oltre 42 milioni di euro. Gli appuntamenti cardine sono due: il Prix d’Amérique (domenica 27 gennaio 2013), la corsa più importante d’Europa che mette in palio 1 milione di euro e il Prix de Cornulier al montato (domenica 20 gennaio 2013), autentico campionato del mondo della specialità con un montepremi di 700.000 euro. Da segnalare anche il France (10 febbraio) e il Paris (24 febbraio). Ma in pratica ogni giorno ci sono corse importanti. Oggi ad esempio si parte con il Prix des Cevennes (ore 15.55, m 2700) in cui c’è l’italiana Marielles (Martens), sfidata da Rodrigo Jet e Royal Dream. Nella corsa successiva in pista Rapide Lebel. Ready vince l’Amérique 2012 GRASSO CT BRITANNICO (si.g.) Peter Eriksson, 59enne svedese, è il nuovo commissario tecnico dell’atletica britannica. Viene dal settore paraolimpico inglese, che ha guidato negli ultimi 3 anni portandolo a grandi risultati nell’ultima Olimpiade. Sposato, 4 figlie, in gioventù è stato un discreto pattinatore di velocità. Baseball Giochi: è fusione con il softball Clemente Russo, 30 anni ANSA la lettera contiene un germe potenzialmente pericolosissimo, quello di un monopolio che si scontrerebbe contro la scelta del lavoratore (in questo caso il pugile) di decidere da chi farsi gestire la carriera e si prefigura come un vulnus all’autonomia delle federazioni nazionali, oltre a sancire la fine del pugilato dilettantistico così come lo conosciamo da cento anni. L’Aiba chiede infatti che le federazioni cambino statuto e regolamenti per gestire sia il pugilato olimpico (scompare la definizione «amatoriale») sia soprattutto l’Apb, la nuova sigla professionistica dell’ente che partirà a fine 2013 e a cui si sono legati, ad esempio, i nostri Russo e Valentino. Soprattutto, le federazioni nazionali non potranno avere alcun legame con le sigle professioni- NUOVO RUBINO Dopo due deludenti stagioni Giorgio Rubino, in accordo con Sandro Damilano che comunque continuerà a prepararne i programmi, ha deciso di lasciare il centro federale della marcia di Saluzzo (Cn). Dal 12 novembre si trasferirà a Siracusa per allenarsi sotto la guida dell’ex marciatore Dario Privitera, insieme a Paris e Dolci. LUTTO BIELORUSSO (si.g.) È morto prematuramente Vitaliy Alisevich, 45 anni, uno dei migliori martellisti bielorussi della storia. Campione iridato junior nel 1986 ad Atene, miglior lancio della carriera (82.16) nell’88 a Parnu. Monopolio pericoloso Perché «Io, a Rio, ci sarò. Sì, certo, me lo dovrò guadagnare, ma ci sarò. E se ci vado, non è per vedere la spiaggia». In un’intervista al mensile GQ, Alex Zanardi prenota un posto alla Paralimpiade di Rio 2016, dopo gli ori di Londra nell’handbike: «Io tiro come una bestia», assicura il 46enne bolognese che nell’intervista di Carlo Verdelli ripercorre anche i momenti drammatici sulla pista di Lausitz, in Germania, dove per un incidente perse entrambe le gambe: «Devo aver realizzato qualcosa solo quando ho guardato davanti — racconta —. Non c’era più la macchina e nemmeno le mie gambe». Atletica Decisione storica ieri a Houston: col 71% dei sì nel congresso straordinario della Isf (la federazione internazionale di softball guidata dall’americano Don Porter) è stata votata la fusione con la Ibaf, la federazione mondiale del baseball. Obiettivo: presentare al Cio un’unica candidatura per il rientro olimpico dai Giochi 2020. Una vittoria politica del capo del baseball mondiale, l’italiano Riccardo Fraccari, che ha convinto il mondo femminile alla riunificazione ed ora porterà sul tavolo del Cio anche il sostegno della Mlb americana. A maggio 2013 il voto dell’esecutivo per la scelta delle discipline, a settembre 2013 la ratifica della sessione Cio a Buenos Aires. Boxe Primo match pro’ in Afghanistan KABUL (Afg) Primo storico match professionistico di boxe in Afghanistan: il locale Hamid Rahimi (21-1), 29 anni, che si allena ad Amburgo, ha conquistato la vacante corona Wbo dei medi battendo il tanzaniano Mbelwa (19-9-4) per kot 7. Il successo è stato accolto dai festeggiamenti dei 1500 presenti, che hanno pagato fino a 100 dollari (ben più di uno stipendio mensile medio) per assistere all’evento. Se il professionismo è una novità, la boxe amatoriale è molto seguito in Afghanistan e ai Giochi di Londra per la prima volta aveva partecipato un pugile del paese asiatico, il mosca Ajmal Faisal. PRIMO CINESE? (r.g.) Il 24 novembre a Kunming (Cina), il locale Xiong Zhao Zhong (19-4-1) tenta per la seconda volta di conquistare una cintura iridata contro Javier Martinez Resendiz (Mes, 23-3-2) per il vacante Wbc paglia. Nel 2009 a Tokyo (Giap) venne sconfitto da Daisuke Naito per i mosca ai punti. Zhong ha 30 anni e in caso di vittoria, sarebbe il primo cinese a detenere un Mondiale professionisti. Hockey ghiaccio A terra svenuto L’ambulanza non c’è (m.l.) Paura scampata domenica in Appiano-Gardena di A-2. A metà del secondo periodo, il 18enne attaccante ospite Oliver Schenk dopo uno scontro in balaustra finisce senza sensi sul ghiaccio. Dopo il primo soccorso il giovane viene trasportato in ospedale e gli esami diagnosticano una commozione cerebrale. Intanto, la partita viene interrotta perché i giocatori del Gardena non vogliono tornare in pista. Motivo: il regolamento sia in A-1 che in A-2 impone l’ambulanza, che ad Appiano non c’era. L’incontro dopo 50’ è ripreso regolarmente. Tania Cagnotto, 27 anni, bolzanina (al.f.) Manca poco più di un mese al debutto agonistica Tania Cagnotto nella stagione che culminerà con i Mondiali di Barcellona (20-28/7), dove punterà a conquistare il podio per la sesta volta consecutiva in sei edizioni iridate. La bolzanina, che ha appena rinnovato per un altro anno con Herbalife e d è reduce da due quarti posti a Londra, debutterà a Torino dal 7 al 9 dicembre in occasione del 4 Nazioni mentre la settimana successiva ci sarà il classico trofeo di Natale a Bolzano. La World Series, che l’anno scorso ha visto protagoniste Tania e la sua compagna di sincro Francesca Dallapè, partirà da Pechino (15-17/3), per proseguire a Dubai (21-23/3), Edimburgo (19-21/4), Mosca (26-28/4), e concludersi in Messico (17-19/4 o weekend successivo, sede da definire). Tricolori assoluti indoor programmati a Torino (12-14/4) mentre quelli estivi si disputeranno a Trieste (7-9/6). I titoli europei si assegneranno a Rostock dal 18 al 23 giugno. Ippica Foggia: 2-7-13-16-11 8ª corsa - m 1600: 1 Morrison (G. Di Nardo) 1.14.9; 2 Nasdaq; 3 Nobile Gifar; 4 Nando Fly Ic; 5 New York Times; Tot.: 12,96; 3,89, 2,66, 4,48 (46,41). Quinté: e 15.778,37. Quarté: e 1.029,29. Tris: e 262,81. OGGI QUINTÉ A KEMPTON Scegliamo Tenessee (3), Frognal (7), Evergreen Forest (1), Landesherr (5), Highlife Dancer (9) e Educated Son (6). SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.30) e Aversa (14.45). Galoppo: Milano (15) e Grosseto (13.25). PER NAPOLI Ingresso di nuovi soci, scelti dalla Ippodromi Agnano SpA, per portare ossigeno nelle casse dell’ippodromo consentendo così il pagamento degli stipendi e la ripresa delle attività. Oppure la scelta di una gestione provvisoria di una nuova società individuata dalla Ippodromi Agnano, alla quale l’Assi dovrà versare i corrispettivi bloccati alla Agnano Spa per debiti esattoriali. Sono le possibili soluzioni per lo sblocco dell’ippodromo napoletano ormai chiuso, secondo Gaetano Papalia che ieri ha parlato in conferenza stampa per conto di Agnano Spa. Nuoto Scandali americani Russel torna nel 2014 (al.f.) Il coach canadese Cecil Russel, che aveva ricevuto due radiazioni a vita per traffico di steroidi nel 1997 ed ha scontato una pena per concorso in omicidio, potrà tornare ad allenare: il centro per l'etica dello sport canadese ha ridotto la squalifica a 18 anni dunque potrà rientrare a bordo vasca nel 2014. Intanto Rick Curl, squalificato a vita dalla federazione Usa per aver avuto rapporti sessuali con la 13enne Kelly Currin negli anni '80, affronterà l'udienza preliminare per l'accusa di abusi sessuali il 16 novembre; l'ex allenatore ora 63enne è uscito dal carcere pagando 50.000 dollari di cauzione. LOCHTE E FRANKLIN (al.f.) Dal 9 all'11 novembre, riparte il Gran Prix americano a Minneapolis. Al via i medagliati olimpici Ryan Lochte e Missy Franklin oltre a Feigen, Plummer, Weber-Gale, Weltz, Knutson, Sutton. Rugby AZZURRI DI RITORNO Il pilone Alberto De Marchi, il trequarti Luca Morisi e il terza linea Manoa Vosawai, convocati in azzurro per i test di novembre, tornano a disposizione di Treviso per la partita di sabato a Galway contro il Connacht, ottavo turno di Celtic. Treviso ha anche ottenuto il prestito dei trequarti Andy Vilk (Calvisano) ed Ezio Galon (Mogliano) e del terza linea del Petrarca Enrico Targa. O’DRISCOLL OUT Brian O’Driscoll salterà i test di novembre: il centro di Leinster e Irlanda ha subito la distorsione a una caviglia sabato contro Cardiff in Celtic League e dovrà essere operato. Previsti tre mesi di stop. Fuori anche il tallonatore dell’Ulster Rory Best (naso, 6 settimane). RIFORMA COPPE Nella riunione di ieri a Dublino, la terza dall’inizio delle trattative, Italia, Scozia, Galles e Irlanda la creazione di una Heineken Cup a 32 squadre. L’attuale formula, a 24, scadrà a fine 2014. Inghilterra e Francia spingono per un passaggio a 20, con redistribuzione dei proventi (33% da dividere tra campionato inglese, francese e Celtic League; oggi 25% per Francia e Inghilterra, 12,5 a testa per le altre 4) e riduzione delle squadre di Celtic. Scacchi TRICOLORI AL VIA Sono iniziati ieri a Torino i 72esimi Tricolori assoluti. Al via i 12 migliori italiani ad esclusione di Fabiano Caruana, il n. 8 al mondo reduce dal secondo posto al Final Masters e pronto all’esordio nel Grand Prix di Tashkent, valido per la qualificazione al campionato del Mondo. Presenti quattro Grandi Maestri: Michele Godena, Sabino Brunello, Alberto David e Carlo Garcia-Palermo. 1˚ turno: Bellini-Dvirnyy patta; Caprio-Brunello 1-0; Godena-David patta; Genocchio-Altini 0-1; Garcia Palermo-D. Rombaldoni 1-0; A. Rombaldoni-De Filomeno 1-0. Vela COPPA AMERICA (r.ra.) Ultimati i test di carico, oggi l’Ac72 Luna Rossa, il catamarano con il quale il team Prada parteciperà alla 34ª America’s Cup, dovrebbe navigare per la prima volta. L’uscita è prevista ad Auckland dove il multiscafo è stato varato. A metà novembre per il sindacato italiano una serie di regate contro Team New Zealand. IN TRENTINO Taekwondo ALL’INTER Bellutti, un ruolo nell’Universiade Molfetta-Zanetti scambio «maglie» L’olimpionica Antonella Bellutti guiderà la carica dei 1500 volontari dell’Universiade in Trentino dall’11 al 21 dicembre 2013. L’ex ciclista nonché bobista a Torino 2006 ora è anima del progetto Unisport: «Conosco l’emozione della vittoria olimpica e voglio aiutare gli altri ad assaporare questa gioia». Carlo Molfetta, campione olimpico della +80kg, ieri è stato in visita all’Inter ad Appiano Gentile. Tifosisissimo fin da bambino, Molfetta ha regalato un dobok a Javier Zanetti e ha ricevuto una maglia nerazzurra. Nella foto di Inter.it anche con Andrea Stramaccioni. MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 IL PERSONAGGIO GazzaFocus Il nuovo lavoro inglese del giocatore che denunciò il tentativo di combine Allena i giovani dell’Aston Villa e dice: «Rivoglio la mia vita» DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI BIRMINGHAM (Inghilterra) Maestro Oggi Simone, come lo chiamano tutti a Birmingham, compresa la receptionist dello stadio, è il «community coach» dell’Aston Villa. E’ un maestro per i giovani, lui che ha appena 30 anni e potrebbe ancora giocare. In Italia qualche club (il Perugia) gli aveva offerto la possibilità di continuare ad esercitare il mestiere di corridore della fascia, ma Simone, biondo come Re Cecconi, figura leggendaria di quella Lazio per cui ha sempre tifato, ha preferito il trasferimento in Inghilterra, lontano da riflettori e mala. Ha portato con sé la moglie Scilla e i figli Francesco e Mia Sole. Lavora in una struttura intitolata a Gordon Cowans, gio- VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Stefano Farina mentre dirige un allenamento con i ragazzini dell’Aston Villa WWW. AVFC.CO.UK la scheda SIMONE FARINA 30 ANNI ALLENATORE Simone Farina è nato a Roma il 18 aprile 1982. Comincia nelle giovanili della Roma. Nel 2002 va in prestito al Catania, in C1. Poi gioca con Cittadella, Gualdo, Celano e infine Gubbio (2007-2012) dove assaggia anche la B. 2012 Come premio per aver denunciato una combine, viene convocato in azzurro. Ora allena le giovanili dell’Aston Villa. Simone Farina, 30 anni, al Villa Park di Birmingham WWW. AVFC.CO.UK catore del Bari dal 1985 al 1988. Sabato ha seguito allo stadio Aston Villa-Norwich. Farina si allontana, appena vede l’ombra di un giornalista. «Rivoglio la mia vita» Non vuole parlare, neppure di come stiano scorrendo i suoi primi giorni inglesi. Fa rimbalzare tutte le richieste all’Aston Villa, che neutralizza ogni tentativo di avvicinamento. Ma qualcosa trapela. Ad amici fidati, Farina ha detto: «Sono venuto a Birmingham per recuperare la mia vita. Sono sempre stato una persona normale e non mi va di condurre un’esistenza da simbolo. Non mi piace la notorietà, quello che ho fatto è assolutamente normale. La vera PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012 PortoFranco A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: [email protected] Twitter: @arturifra Anticalcio: quei discorsi che creano dipendenza Presto mi dedicherò ad altro. Sono stufo di vedere dopo 10 secondi che l’arbitro ha sbagliato. Il risultato del campionato scorso è stato falsato, e ora siamo daccapo. Tre arbitri 5 o 55 non cambia nulla. Il rifiuto della tecnologia è solo un modo per poter continuare a manipolare i risultati a man salva. Gersam Turri (Skødstrup, Dk) No, il problema non è questo, ma una mentalità malata, purtroppo molto diffusa in Italia. Lei scrive dalla Danimarca: può essere certo che in quel bel Paese non si verifichino errori grossolani durante le partite? Naturalmente no. E nessuno si sogna di tirar fuori nel discorso l’espressione fatta di «campionato falsato», che calzerebbe a pennello anche per ogni errore di tecnico o di giocatore. O anche di una sola rimessa laterale data al contrario. E’ semplicemente un non senso. Una via per accostarsi in modo distruttivo ad uno sport-spettacolo: una larga fetta dell’opinione pubblica smette per giorni e giorni di parlare di calcio, quello vero, e preferisce imbottirsi la testa di questi discorsi che procurano dipendenza come le benzodiazepine. La moviola? Può servire, come abbiamo sostenuto, solo in quei pochi casi dove non esiste la discrezionalità umana, più che mai insostituibile. E fallace. Posso uscire? No, tu no CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] 35 LETTERE Farina, simbolo in fuga da notorietà e minacce Una vita tranquilla. E’ quello che rincorre Simone Farina, come il personaggio interpretato da Toni Servillo nel film dallo stesso titolo. Ma se in quel caso il protagonista è un ex camorrista scappato in Germania per rifarsi l’esistenza, la fuga di Farina a Birmingham, la seconda città d’Inghilterra, è la ricerca di una dimensione normale dopo un anno in vetrina come simbolo dell’onestà e della lealtà. Valori, questi, che dovrebbero essere la prassi quotidiana, ma che nell’Italia degli scandali e della corruzione, diventano un evento assolutamente straordinario. Farina nel 2011 rifiutò di lasciarsi corrompere da Alessandro Zamperini, ex collega dei tempi della Roma, per alterare il risultato della gara di Coppa Italia tra il Cesena e il suo Gubbio, dove ha giocato dal 2007 al 2012. Il suo rifiuto, che ha portato all’arresto di 17 persone nell’ambito dell’inchiesta sull’ennesimo scandalo scommesse italiano, è assurto a simbolo, stravolgendo la vita di Farina: la convocazione di Prandelli a Coverciano, il premio ricevuto da Blatter alla cerimonia del Pallone d’Oro 2011, l’esposizione mediatica, le minacce della malavita, le paure della famiglia, fino alla conclusione del rapporto col Gubbio e al desiderio di cambiare Paese per recuperare la cosiddetta normalità. LA GAZZETTA DELLO SPORT DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi stranezza è essere considerato un personaggio straordinario per il solo fatto di essere onesto. Mi mancherà il calcio giocato, anche perché staccare la spina a 30 anni non è facile. Ma supererò anche questo». Le prime parole filtrate attraverso il sito dell’Aston Villa sono state un omaggio al club: «Sono contento di essere qui, a raccontare ai giovani la mia esperienza e ad aiutare i ragazzi a crescere nel rispetto dei valori giusti. Un anno fa non avrei pensato che la mia vita sarebbe stata così stravolta». Esempio Dietro al trasferimento all’Aston Villa, ci sarebbe la lunga mano di Blatter. Farina conduce una vita tutta casa e RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 campo. Le parole più belle sul suo conto le ha spese Ron Noble, segretario generale dell’Interpol: «Farina è un grande difensore, dentro e fuori dal campo. Ha mostrato integrità e coraggio. Il suo esempio può essere più importante per i giovani di modelli come Messi e Ronaldo». A Birmingham, per ora, la straordinarietà di Farina resiste: un italiano onesto, quassù, è considerato una rarità. In Inghilterra, hanno aperto persino locali intitolati al Bunga Bunga di berlusconiana memoria. Farina riuscirà nell’impresa di ripulire la nostra immagine, alquanto compromessa da queste parti? Sarebbe il suo secondo grande gesto. Sono un abbonato della gradinata sud della Sampdoria. Domenica scorsa, in occasione della partita col Cagliari intorno alle 14 mi reco allo stadio, oltrepasso il tornello e subisco la perquisizione di rito degli steward. Appena all'interno, mi rendo conto, ahimè, di essermi dimenticato il telefono cellulare in macchina, e decido di andare a recuperarlo. Arrivo al tornello e chiedo allo steward di turno come fare per uscire e rientrare nello stadio, il ragazzo mi risponde che una volta fuori non posso più rientrare. Provo ad insistere, mi dicono di parlare con il responsabile: si avvicina uno steward con pettorina arancione, gli mostro la mia tessera del tifoso, gli chiedo di qualificarsi, cosa che maleducatamente non fa. Gli enuncio il mio problema e lui mi risponde che la norma non prevede l'uscita e il successivo ingresso nello stadio. Propongo di lasciare a lui in «cauzione» la mia tessera del tifoso o il mio documento d'identità, ma niente da fare. Decido allora di chiedere alle forze dell'ordine le quali gentilmente provano a mediare. Ancora nulla da fare, il ferreo steward sostiene fiero di applicare la norma vigente: non si può uscire dallo stadio e rientrare. Così mi dice testualmente: «Se per te è più importante recuperare il cellulare che vedere la partita esci ma non rientri, devi fare una scelta». Ora io dico: mi avete fatto fare la tessera del tifoso con fo- to tessera e segnalazione in questura, ci sottoponente a code ai tornelli, perquisizioni ecc, ma com'è possibile che una persona non sia libera di entrare e uscire dallo stadio come e quando vuole come avviene in teatro o cinema semplicemente conservando il suo biglietto? In fondo io uscivo, rientravo con la mia bella tessera del tifoso, venivo sottoposto a nuova perquisizione e basta. Dov'è il problema? Nessun'altro può entrare al mio posto con il mio documento, giusto? L’ennesima dimostrazione di come si faccia di tutto per allontanare le persone per bene dagli stadi. Ivano Guerra (Genova) Temo che la sua conclusione sia esatta. L’America è lontana Purtroppo siamo ancora distanti anni luce dal concetto di sport rispetto agli Usa. Per l'addio di Chipper Jones, campione di baseball degli Atlanta Braves, ogni squadra avversaria ha organizzato una cerimonia come già avvenne per esempio con Kareem Abdul Jabbar nel basket. In Italia, con una piccola eccezione per Pozzecco, viene addirittura fischiato l'idolo di casa... Arturo Presotto (Spilimbergo) E con la sua lettera abbiamo purtroppo completato una rubrica-rassegna delle tante cose che mancano per poterci dire sportivi. E’ avvilente, mi rendo conto, ma solo una buona diagnosi può avviare la guarigione. © RIPRODUZIONE RISERVATA EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011 La tiratura di martedì 30 ottobre è stata di 323.008 copie COLLATERALI *con Holly e Benji N. 35 e 11,19 - con War Movies N. 33 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 44 e 11,19 con Aerei Collection N. 29 e 14,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 26 e 6,19 con la Grande Storia del Giro N. 24 e 8,19 - con Lupin N. 25 e 11,19 - con Le Stelle della NBA N. 20 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 39 e 14,19 - con Adesso Fai da te N. 17 e 6,19 - con Spider-Man N. 17 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 11 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 10 e 11,19 - con Cucina Italiana N. 10 e 11,19 - con Hall of Fame N. 6 e 11,19 - con Cavalieri dello zodiaco N. 1 e 6,19 con Max e 3,50 - con Sportweek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 8,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 ALTRI MONDI d _la clamorosa elezione DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Crocetta ha la maggioranza per governare la Sicilia? Il candidato Pd vince ma è senza i voti per formare la Giunta. Parte così la caccia alle alleanze. I grillini: «Noi decidiamo sulle proposte» La situazione in Sicilia è per ora questa: ha vinto il candidato del centrosinistra Rosario Crocetta, 62 anni, già sindaco di Gela, omosessuale dichiarato e cattolico militante, nemico della mafia ed eurodeputato del Pd. Un bel personaggio, che però non ha i voti per governare. Di suo, nonostante l’appoggio dell’Udc, ha preso trenta seggi. La legge elettorale siciliana gli dà un premio di altri otto seggi, il cosiddetto listino. Per governare però ci vogliono 46 voti, dato che l’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) è composta da 90 eletti. 1Chi glieli darà? Ma in definitiva non è una questione tutta locale? No, perché dall’atteggiamento dei grillini potremo capire quale sarà nella prossima legislatura il comportamento del Movimento 5 Stelle. Opposizione a chiunque senza se e senza ma, o c’è la possibilità di qualche voto utile? Di una qualche assunzione di responsabilità? Ecco quello che ha detto Crocetta ieri: «Avrò una maggioranza bulgara. Statene certi. La mia sfida si basa sull’onestà e la competenza. Troverò all’Assemblea regionale tanti uomini di buona volontà». Formerà una Giunta al 50% femminile (che a parer nostro, tuttavia, in sé non è affatto garanzia di qualità), adotterà la parola d’ordine «rigore senza macelleria sociale», quindi «revocherò le consulenze esterne, sulla base dello spoil system, andranno via dirigenti e direttori generali che sono qui da vent’anni. Il primo ad essere i nuovi piani del Lingotto STEFANIA ANGELINI «Se chiudessi un impianto in Europa dovrei riaprirlo altrove e questo non avrebbe senso». L’a.d. della Fiat, Sergio Marchionne, ha chiarito una volta per tutte di non volere fermare gli stabilimenti in Italia. Illustrando i conti del terzo trimestre agli analisti finanziari, Marchionne ha spiegato che il Lingotto tenterà la strada del rilancio puntando sui marchi di prestigio, come Alfa Romeo e Maserati. È di due o tre anni, invece, il tempo stimato per rilanciare gli impianti italiani. Rivisti al ribasso, inoltre, i target sui volu- Il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, 62 anni, al mercato di Ballarò, a Palermo ANSA 4 I NUMERI 46 I seggi per governare Il parlamento siciliano è formato da 90 seggi e quindi, per poter governare, ne occorrono 46. Crocetta ne ha conquistati 30: 14 deputati eletti per il Pd, 11 per l’Udc e 5 per la Lista Crocetta, che lo hanno sostenuto. Vanno poi aggiunti gli 8 seggi previsti come premio di maggioranza per un totale di 38 deputati cacciato sarà il dirigente della formazione, Albert (cioè Ludovico Albert)». E però, nonostante questi proclami e la certezza di una maggioranza bulgara, per ora, come ho detto, i voti se li deve cercare. Potrebbero darglieli i grillini? «Sono deputati come tutti gli altri, vogliono contribuire o pensano di urlare anche lì?». re Crocetta non lo vuole), si profila dunque la possibilità di un governo di minoranza, una giunta cioè che andrà a cercarsi i voti oggi qui, domani là, senza erigere steccati all’interno degli schieramenti. È un’ipotesi che si può praticare a livello regionale – dove non serve il voto di fiducia iniziale – ma che sarebbe difficile, per esempio, replicare alla Camera e al Senato. 2 Che cosa rispondono i grillini? 3 Il candidato governatore Gian- Ieri qualcuno, a proposito dei carlo Cancelleri, geometra, 37 anni, prima magazziniere e poi promosso all’ufficio tecnico di una ditta di Caltanissetta, ha risposto così: «Non abbiamo nessuna intenzione di spartirci poltrone di sotto governo perché non ci interessano. Faremo semplicemente un’alleanza sulle proposte. Se saranno buone non avremo problemi a votarle. Crocetta parla di un’alleanza volta per volta, noi siamo convinti che si può portare avanti un governo del genere. Devono avere loro la grande capacità di sedurci con le proposte, altrimenti non li votiamo». Anche se Miccichè è pronto a offrire il suo appoggio (ma a quanto pa- grillini, ha detto: «Li voglio vedere quando si metteranno in tasca il primo stipendio da 15 mila euro…». Grillo ha stabilito che non si possano prendere più di cinquemila euro lordi al mese e che la parte restante deve essere restituita allo Stato. Cancelleri ha spiegato che loro si accontenteranno di 2.500, restituendo tutto quello che avanza. 4 Che lezione ricaviamo, a livello nazionale, da questo voto? Non c’è mai stata in passato un’elezione regionale con un numero di partecipanti tanto basso (il 47,4%). In nessuna elezione italiana del dopoguerra è mai capitato che il partito più votato restasse sotto il 15%. Cioè ci troviamo di fronte a qualcosa di mai visto prima, frantumazione e distanza dagli elettori. Quando si voterà in Lombardia, in Molise, nel Lazio e poi per le politiche capiterà qualcosa di simile? Anche se la Sicilia è sempre un caso a sé, è ragionevole rispondere di sì. Chiunque parli un po’ in giro con la cosiddetta "gente", sente che per liberarsi dell’attuale classe politica gli italiani sono quasi disposti a tutto, anche a votare per qualcuno che magari non credono capace di governare ma che sono certi gli toglierà di mezzo gli attuali occupanti del Palazzo. Questa verità, che appare piuttosto evidente a chi si occupa di queste cose da una posizione terza, sembra del tutto ignota a partiti e uomini politici. Casini crede che basterà formare un’asse Pd-Udc per aver ragione dell’indignazione generale (non si tratta di «malcontento», la parola giusta è proprio «indignazione»). I berlusconiani sostengono che il voto siciliano è il risultato della rabbia contro Monti e non s’accorgono che il voto siciliano ha fatto sparire dalla circolazione due partiti antimontiani come l’Idv e Sel. Bersani, che ha perso voti rispetto alla volta scorsa e governa con una percentuale di consenso – sulla totalità degli elettori – che sta intorno al 6%, grida al trionfo. È evidente che di qui ad aprile, se si voterà ad aprile, la febbre che ci ha segnalato il termometro siciliano non potrà che aumentare. Angelino Alfano, segretario del Pdl I PARTITI TORNINO AL LORO RUOLO «Dai partiti ci deve essere un’ampia e operosa assunzione di responsabilità fino al termine della legislatura. La scadenza è sufficientemente vicina per consentire alle forze politiche di prepararsi a riassumere pienamente il loro ruolo nella vita istituzionale (...) E nel 2013 è necessario che tutti i partiti si sottopongano al corpo elettorale sulla base di nuove regole» GIORGIO NAPOLITANO CAPO DELLO STATO 5 Da chi ha preso i voti il Movimento 5 Stelle? Secondo i primi calcoli di D’Alimonte, Grillo avrebbe tolto consensi in misura uguale sia al Pd che al Pdl. L’Istituto Cattaneo, che ha avuto qualche ora in più per i suoi conteggi, dice che a essere colpita è stata soprattutto l’area di sinistra e di centrosinistra. © RIPRODUZIONE RISERVATA Marchionne: «Fiat in ltalia non chiude Ma la Lancia ha perso tutto l’appeal» 2011. A tenere su i profitti del gruppo, però, sono soprattutto la Chrysler e il positivo andamento sul mercato americano dove è stata venduta più della metà delle auto consegnate dal gruppo. Male, invece, l’Europa dove le perdite sono maggiori delle previsioni con un risultato della gestione ordinaria negativo per 238 milioni di euro: le vendite sono state un quinto del totale, con un calo di circa il 15 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. mi auto da produrre nel 2014: dai 6 milioni finora indicati a 4,6-4,8 milioni. Fiat ha quindi comunicato i conti dell’ultimo trimestre da cui emerge che il gruppo torinese ha venduto complessivamente oltre un milione di veicoli e ha chiuso con un utile netto di 286 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 17 i nuovi modelli Sono 17 i nuovi modelli che la Fiat produrrà entro il 2016, di cui 3 già a partire dal 2013 Crollo in Borsa Dopo la diffusio- Sergio Marchionne, 60 anni, a.d. della Fiat dal febbraio 2010 ANSA ne dei conti il titolo del gruppo è subito andato giù in Borsa ed è arrivato, a fine giornata, a perdere quasi il 5%. Tra gli an- SFIDA NEL CENTRODESTRA lafrase DEL GIORNO Il fatto del giorno nunci di ieri, importante anche quello che riguarda le nuove auto: Fiat si prepara infatti a produrre 17 nuovi modelli in Italia tra il 2013 e il 2016, di cui tre nel 2013, sei nel 2014, cinque nel 2015 e tre nel 2016. Tra i modelli previsti nel 2013 ci sono l’Alfa 4C (che verrà prodotta a Modena) e le due vetture Maserati a Grugliasco. Ma ieri Marchionne ha parlato anche del futuro di Lancia che «non tornerà quella che era una volta». Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti derivati dalla Chrysler concepiti a Detroit, almeno «fino a quando ci sarà un ritorno economico». © RIPRODUZIONE RISERVATA Primarie Pdl Ecco le regole: 10 mila firme a candidato Stabilita la data (il 16 dicembre, come suggerito da Berlusconi) ecco le prime regole per le primarie del centrodestra, decise ieri dai vertici del Pdl. «Devono essere un’occasione di crescita del partito», ha spiegato il segretario del Pdl, Angelino Alfano aprendo i lavori del «tavolo sulle regole». Saranno di partito, non di coalizione, come ha spiegato su Twitter il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Per essere candidati, inoltre, bisognerà presentare un minimo di 10 mila firme: ogni candidato dovrà ottenere almeno due mila firme in ogni regione e le regioni devono essere cinque. «Si sta andando verso elezioni aperte ma con alcune garanzie — ha continuato il governatore della Lombardia —: chi vota deve sottoscrivere un documento di valori e versare un contributo, probabilmente di 2 euro». Secondo Formigoni, inoltre, la soglia potrebbe essere tra il 30 e il 40 per cento. Altrimenti si andrà al secondo turno. Ma la riunione di ieri è servita anche a stabilire che le primarie saranno «per la scelta del candidato premier». Consapevole del fatto che il momento politico è piuttosto delicato, Alfano ha poi sollecitato un impegno forte a parlare agli elettori: «Il modello resta sempre quello di un Partito popolare italiano». Al momento hanno confermato l’intenzione di partecipare alle primarie il segretario Alfano, la «pasionaria» del centrodestra, Daniela Santanchè e l’ex ministro Giancarlo Galan, che si erano espressi immediatamente dopo l’annuncio di Silvio Berlusconi. Non si candiderà invece il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che saluta però con grande soddisfazione l’esito del confronto avviato all’interno del partito. A FINE GENNAIO La Polverini apre «In Lazio si voti con la Lombardia» Votare per il rinnovo del consiglio regionale del Lazio entro gennaio 2013, ma lo stesso giorno della Lombardia. È il proposito annunciato dalla governatrice dimissionaria, Renata Polverini, che ha aggiunto: «Non si può che andare a votare per 50 consiglieri regionali» e non i 70 attuali. La Polverini ha quindi auspicato la convocazione del Consiglio regionale per effettuare le modifiche. Tra i partiti, Pd e Udc hanno già manifestato una sostanziale apertura. La data più probabile per l’election day delle due regioni sarebbe domenica 27 gennaio. MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 ALTRI MONDI CONDANNATA PER TRUFFA La Marchi è libera: «Curerò mia figlia» Vanna Marchi ritorna in libertà. Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha concesso la sospensione della pena alla 69enne ex teleimbonitrice (nella foto Ansa), che era stata condannata a 7 anni per truffa e godeva della semilibertà da un anno. «Ringrazio il giudice — ha detto —, che ha capito e ha grande sensibilità. Finalmente potrò stare insieme a mia figlia Stefania. Rientra in ospedale e avrà bisogno di me». MONTI OTTIENE LA FIDUCIA Ddl anticorruzione Sì pure alla Camera Le minacce di Silvio Berlusconi al governo non si sono tradotte in realtà nel primo test sulla fiducia a Mario Monti, ieri in La furia di Sandy A LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 Aula alla Camera. Anzi. I sì alla fiducia posta sul disegno di legge anticorruzione sono stati 460, con 76 contrari e 13 astenuti. Nelle file del Pdl erano assenti in 32. I deputati sono ora convocati per oggi alle 9.30 per il voto finale sul provvedimento, già approvato dal Senato. IL RAPPORTO CARITAS ALLERTA METEO DA OGGI S I grattacieli di Lower Manhattan al buio visti da Brooklyn LAPRESSE New York è a pezzi In milioni senza luce Crolli e inondazioni nella metropoli: 18 morti, anche la maratona a rischio. E adesso il ciclone va verso Chicago 1 MASSIMO LOPES PEGNA DANIELE VAIRA New York, ieri, dopo il passaggio dell’uragano Sandy, uno dei più potenti della storia del Nord-Est americano, sembrava divisa in due. Sotto la 26esima strada mancava la corrente elettrica, dopo che era saltata una centrale sulla 16esima. Negozi chiusi, semafori fuori uso, così come telefoni e internet, nessuno in strada. Sopra la 26esima, andava un po’ meglio e c’era la voglia di ricominciare. I pochi negozietti aperti sono stati presi d’assalto, con ore di fila. La normalità era ancora lontana. Come, d’altronde, in gran parte degli stati colpiti dalla forza dell’uragano. Più di 60 vittime, almeno un milione di persone evacuate, otto milioni di cittadini senza luce, 50 miliardi di dollari di danni: il bilancio complessivo è ancora parziale. Il passaggio dell’uragano ha lasciato il segno in 18 Stati degli Usa. Tra i più colpiti New York, New Jersey, West Virginia, Connecticut, Pennsylvania, Maryland, 2 vaso da oltre 4 metri d’acqua. L’entrata a Central Park è stata sbarrata. E sono stati allestiti 76 rifugi per far fronte alla situazione di emergenza. Ci vorranno giorni per riprendersi e anche lo sport sembra prenderne atto. La maratona, in programma il 4 novembre, è in forse così come la partita Nba di domani Nets-Knicks. Il presidente americano Barack Obama, che ha dichiarato lo «stato di catastrofe» per New York, è stato informato in una teleconferenza dei danni provocati dall’uragano. Risvolti sul voto Negli altri Stati 3 oltre al Canada. Solo nella Grande Mela ci sono stati 18 morti, secondo quanto annunciato dal sindaco Michael Bloomberg ma il conteggio potrebbe crescere. A New York sono state un’ottantina le case distrutte dagli incendi che si sono verificati nel Queens. Centi- 4 naia gli evacuati da case e ospedali. Gli aeroporti e le scuole sono rimasti chiusi, così come la metropolitana che sarà fuori uso per almeno 5 giorni a causa dei gravi allagamenti provocati dall’uragano. Ieri ha abbassato le serrande anche Wall Street. Battery Park è stato in- 1 Case nel quartiere Chelsea a N.Y. 2 Tronchi caduti a Central Park 3 Taxi sott’acqua 4 Linee elettriche k.o. EPA/AFP/AP Sandy ha ucciso almeno 40 persone, la maggior parte delle quali sono morte perché colpite da alberi sradicati dal vento. In ginocchio, in particolare, il New Jersey. Intere aree sono state sommerse dalle acque. Sandy non ha risparmiato nemmeno i siti internet, bloccandone decine di migliaia. La sua furia ha danneggiato, infatti, circa 150 sedi di provider della East Coast. Con l’avanzamento nell’entroterra degli Stati Uniti orientali, Sandy (nel frattempo declassata a tempesta) ha perso potenza, ma l’allerta resta alta e ora trema Chicago. Secondo le stime l’uragano potrebbe aver provocato fino a 20 miliardi di dollari di perdite per l’economia americana. L’impatto si farà sentire anche sul voto presidenziale del 6 novembre: i candidati hanno dovuto cancellare comizi in Stati cruciali per la corsa alla Casa Bianca e il passaggio di Sandy ha impedito anche il normale svolgimento delle procedure di voto anticipato. Arrivano forti piogge e vento Pioggia battente e venti forti: l’Italia, dalle prime ore di oggi, finirà dentro una perturbazione pesante, che interesserà tutto il Paese, con fenomeni molto intensi sulle aree tirreniche, ioniche e adriatiche. Ci saranno anche mareggiate, con onde alte fino a 4 metri. La Protezione civile ha diramato l’allerta che durerà fino a tutto domani: tante le regioni a rischio nubifragi; attenzione in Liguria (dove c’è paura per le possibili frane), Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, ma anche Puglia, Umbria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. A Venezia è prevista una «super marea» che porterà l’acqua a un metro e 40 centimetri, e sulle Alpi torna la neve Un immigrato durante una manifestazione OMNIMILANO Immigrati in Italia: superati i 5 milioni Gli stranieri regolari in Italia sono 5 milioni e 11 mila (l’8,2% della popolazione), 43 mila in più rispetto al 2010: metà di loro arrivano da Paesi europei, poi dall’Africa (22,1%) o dall’Asia (18,8%). E risentono duramente della crisi: sono 2,5 milioni gli immigrati che lavorano, ma nel 2011, tra di loro, il tasso di disoccupazione è cresciuto del 12,1%, il 4% in più della media degli italiani. È la fotografia scattata dal XXII Dossier Immigrazione 2012, realizzato da Caritas e Migrantes su dati di fine 2011. La comunità più numerosa è quella romena, poi marocchini, albanesi e ucraini. Ben il 23,5% degli immigrati risiede in Lombardia, più che in tutto il Sud (12,8%). Crescono i permessi di soggiorno di lungo periodo e i titolari d’azienda (249 mila, +21 mila in un anno). Da notare, però, che gli introiti assicurati dagli immigrati allo Stato sono più alti di quanto si spenda per loro: il bilancio tra costi e benefici derivanti dal lavoro degli immigrati è infatti positivo per 1,7 miliardi. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA 271 i calciatori stranieri L’anno scorso su 554 calciatori di Serie A gli stranieri erano 271 (48,9%) © RIPRODUZIONE RISERVATA notizie Tascabili Protezione civile nei guai Indaga la Procura di Taranto «Usò sale nocivo contro la neve» Indagine a Roma Nella notte di lunedì: nessun danno Il responsabile della Protezione civile di Roma, Tommaso Profeta, è indagato, insieme a due collaboratori, in relazione all’uso di sale sulle strade utilizzato per l’emergenza neve che paralizzò la Capitale, nel febbraio scorso. Secondo l’accusa, il sale usato conteneva cloruro di calcio, una sostanza che avrebbe messo in pericolo la salute degli operatori. Il sindacato di base Usb ha denunciato, in particolare, «una serie irritazioni alla pelle dei lavoratori e, in alcuni casi, anche la corrosione dei guanti in dotazione». La Protezione civile, però, si difende: «Usati dei prodotti a norma di legge». Tutto nero all’Ilva: locomotore schiaccia e uccide un operaio L’Aquila, altra scossa magnitudo 3,6 gradi Torna la paura in città Una scossa di 3,6 gradi di magnitudo ha scosso la provincia dell’Aquila alle 2.52 della notte fra lunedì e martedì: l’epicentro è stato localizzato nella zona fra le località di Scoppito, Barete e Pizzoli. Non ci sono stati danni a persone o cose. Anche per la sua profondità (13 km). i sismologi considerano la scossa un’ulteriore replica del terremoto che ha colpito l’Aquila il 6 aprile 2009. E fra la gente tornano rabbia e paura. «La città è impreparata e continua a vivere nella paura: non si sta operando in termini di prevenzione, non si è imparato nulla», accusa Vincenzo Vittorini, consigliere comunale che nel terremoto del 2009 ha perso la moglie e una figlia. Un momento degli scontri ieri a Torino tra autonomi e Polizia ANSA Dopo uno sgombero Torino, tensione Digos-autonomi Blocchi e scontri Giornata di tensione a Torino dopo che la Digos ha sgomberato la residenza universitaria di via Verdi 15, occupata da 87 autonomi da un anno per protesta contro i tagli all’Edisu, l’ente regionale per il diritto allo studio. Dopo l’intervento degli agenti, che hanno denunciato un centinaio di persone, 300 autonomi hanno dato vita a un corteo spontaneo verso piazza Castello, dove è stato caricato dalla polizia. In serata, un altro corteo, composto da circa 100 manifestanti, ha occupato per un quarto d’ora i binari della stazione ferroviaria di Porta Nuova e si è poi mosso verso il centro storico della città, lanciando uova e accendendo fumogeni. Si contano 11 feriti fra agenti e manifestanti. Una nuova pagina nera all’Ilva di Taranto: ieri è morto Claudio Marsella, operaio di 29 anni. Il giovane stava lavorando nel reparto Mof (Movimento ferroviario) ed è rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio della motrice ai vagoni, riportando lesioni al torace e la frattura del femore. Le sue condizioni erano già molto gravi all’arrivo dell’ambulanza del 118, che ha trasportato l’operaio in ospedale. Marsella è deceduto poco dopo il ricovero. La tragedia, che porta a 45, in meno di 20 anni, il numero delle morti bianche al siderurgico tarantino, arriva in una fase drammatica per lo stabilimento che rischia la chiusura per l’inchiesta giudiziaria sull’inquinamento ambientale. Immediata la reazione dei sindacati che, non appena si è diffusa la notizia dell’incidente, hanno proclamato uno sciopero che si protrarrà sino alle 7 di questa mattina. La Procura di Taranto ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla tragedia. 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 ALTRI MONDI L’ULTIMO 007 OGGI IN SALA Anche il Vaticano promuove «Skyfall» Anche «L’Osservatore romano» promuove «Skyfall», il 23˚ film di 007 che esce in Italia oggi. Il quotidiano della Santa Sede lo descrive come «uno dei più riusciti capitoli della saga», perché Bond appare «meno attratto dai piaceri della vita, meno invulnerabile e più umano». In un’intervista allo stesso giornale l’attore Daniel Craig (nella foto Lapresse) ha definito il suo terzo 007 «molto fedele alla filosofia di Bond». Che rivoluzione Dite ciao al portafoglio Pagheremo col cellulare Si chiama Nfc, è una nuova tecnologia che trasforma lo smartphone in carta di credito. E tutte le compagnie puntano sul suo successo A I PRIMI PASSI S La prova a Milano Dal 22 al 25 ottobre Tim ha fornito di cellulari Nfc mille «sperimentatori» milanesi per una prova durante la quale hanno, tra l’altro, fatto piccoli acquisti e preso i mezzi pubblici S L’ultimo accordo Non solo Nfc, PosteMobile sperimenta l’uso del cellulare per pagare anche in altre forme: i biglietti per concerti e spettacoli vari si possono acquistare tramite la sim, grazie all’intesa con Lottomatica MASSIMO ARCIDIACONO Un consiglio: memorizzate l’acronimo Nfc. In inglese sta per Near Field Communication. La traduzione letterale è pessima (comunicazione di prossimità), ma gli effetti pratici potrebbero presto cambiarci la vita. All’interno del cellulare avremo una sim che lo trasformerà in un portafoglio elettronico col quale fare la spesa, ma anche in un biglietto del metrò, in un badge aziendale, in una carta d’imbarco, nella guida di un museo o, perché no, nella chiave dell’auto. Basterà avvicinare il telefonino a 4 centimetri da uno speciale pos (un lettore di card) e il gioco sarà fatto. C’è chi già immagina la fine del contante o del bancomat, soppiantati dagli smartphone, grazie all’impressionante diffusione: quelli con tecnologia Nfc saranno 300 milioni nel mondo entro il 2014. Ci vorrà del tempo, certo, ma neppure tanto e le compagnie telefoniche si stanno attrezzando. Vodafone stima che nel 2013 l’80% degli smartphone venduti nei suoi store, al netto degli iPhone (Apple sviluppa una propria tecnologia), saranno abilitati. Telecom rilancia e parla del 40% di cellulari (e di 14 modelli predisposti) da qui a Natale. Al momento, a "montare" la sim Nfc sono solo alcuni modelli Android (il Samsung Galaxy SIII o il Galaxy Mini), ma i colossi della telefonia hanno già cominciato la sperimentazione. Chi ha fatto da «cavia» a Milano e sui pos abilitati nei negozi di alcune grandi catene (come McDonald’s, Esselunga, Zara) non ha avuto problemi: facilissimo pagare anche per piccole somme, utilissimo fare a meno della moneta. Vodafone è la più avanti: ha avviato un progetto-pilota con Mastercard e CartaSi esteso a 10 mila pos in Italia e basato su una vera carta di credito (seppure virtuale). Telecom, in LUI HA 65 ANNI, LEI 34 Gli Stones a nozze Terzo matrimonio per Ronnie Wood I Rolling Stones di nuovo a nozze. Il chitarrista della band inglese, il 65enne Ronnie Wood, avrebbe infatti deciso di sposare la fidanzata Sally Humphries, una produttrice teatrale di 34 anni, con cui fa coppia fissa da sei mesi. Gli «appena» 31 anni di differenza non sono niente per Ronnie: dopo aver lasciato la seconda moglie Jo nel 2008, infatti, il rocker ha avuto anche una fidanzata appena 18enne. Un pagamento effettuato in un bar di Milano, con uno dei primi telefoni cellulari abilitati IL MERCATO COSA SUCCEDE IN ITALIA le Foto Albanese «lancia» le sue primarie per il film di Natale Anche il cinema ha le sue primarie: è Antonio Albanese a lanciarle, in vista dell’uscita (il 13 dicembre) del nuovo film, «Tutto tutto niente niente» I candidati? Tre personaggi del comico, cioè Cetto, Frengo e Olfo (nella foto due locandine del film), che si possono votare da sabato andando sul sito www.levereprimarie.it occasione della Nfc&Mobile Money Summit svoltosi a Milano, ha testato il suo Tim Wallet insieme a Intesa San Paolo. Tutti insieme Ma si muove an- che Poste Mobile che offrirà a ogni cliente una sim Nfc, mentre tutti gli operatori — compresi Wind e 3 Italia — hanno firmato l’accordo per lo sviluppo di una piattaforma unica. «Questa modalità di acquisto potrà prendere il posto della carta di credito, specialmente per quanto riguarda i pagamenti di piccola entità», dice Stefano Gastaut di Vodafone Italia. Resta il tradizionale attaccamento degli italiani al contante. «Eppure, le statistiche ci dicono che impieghiamo 2 ore per accorgerci della mancanza del portafoglio — dice Alfonso Mariconda di Telecom —. Soltanto 16 minuti per quella del cellulare». E, in questo caso, basterà una telefonata: la sim sarà bloccata e con essa, tutto ciò che presto finirà per contenere. ISPO/BCE/VODAFONE/TELECOM/MASTERCARD © RIPRODUZIONE RISERVATA STASERA C’È HALLOWEEN L’eterno «Psycho» è il film più pauroso Se questa notte, per festeggiare Halloween, avete voglia di vedere uno dei film più spaventosi della storia del cinema, ecco A SI CAMBIA DA APPLE la classifica che fa per voi. L’ha stilata il mensile «Ciak», che ha messo al primo posto un classicone, ovvero «Psycho» (1960) di Alfred Hitchcock, Secondo si piazza «Shining» (1980) di Stanley Kubrick, mentre in terza fila c’è «Rosemary’s Baby» (1968), di Roman Polanski. STORICO SUL PODIO PER BENEFICENZA Abbado alla Scala Dopo 26 anni ritorno e trionfo S Dimissioni per colpa delle mappe Apple cambia i vertici per colpa delle mappe sbagliate. Il responsabile per lo sviluppo software, Scott Forstall, è stato «dimissionato» dall’a.d. Tim Cook (nella foto) dopo che si è rifiutato di firmare una lettera di scuse per i difetti dell’applicazione «Mappe», che ha sostituito l’app di Google con l’arrivo di iOS 6 sui dispositivi di Cupertino, e di cui lui guidava il progetto. Con Forstall lascia anche John Browett, responsabile della divisione commerciale Da sinistra Claudio Abbado e Daniel Barenboim ANSA «Bentornato Claudio». Con questa scritta comparsa sull’homepage del sito della Scala, l’orchestra Filarmonica ha salutato ieri il ritorno a Milano del suo fondatore Claudio Abbado. Accolto da una standing ovation, il maestro è salito ieri sera sul podio del teatro milanese dopo 26 anni di assenza. Il concerto (biglietti esauriti da tempo) era attesissimo e ha riunito i 150 orchestrali della Filarmonica e dell’orchestra Mozart per un programma che prevedeva la sinfonia n. 6 di Mahler e il concerto n. 1 in mi minore di Chopin, con Daniel Berenboim al pianoforte. Dedicata a Vidas, l’associazione di volontariato che assiste i malati terminali, la serata è stata l’occasione per festeggiare i 30 anni della Filarmonica e i 70 anni dell’argentino-israeliano Barenboim, direttore musicale della Scala, nato il 15 novembre 1942. Nel pubblico, oltre al sindaco di Milano Pisapia e a personaggi del mondo della tv come Fabio Fazio, anche un altro grande direttore d’orchestra, Riccardo Chailly e Carla Fracci. Ma l’abbraccio più caloroso è stato quello degli «abbadiani», i cultori del direttore d’orchestra, che hanno addirittura organizzato un tram celebrativo. L’INIZIATIVA AIRC DAL 5 NOVEMBRE La tv e i campioni per la ricerca contro il cancro TIZIANA BOTTAZZO ROMA Scende in campo anche Alessandro Del Piero per «mettere il cancro all’angolo». Con un videomessaggio inviato dall’Australia, l’ex juventino parteciperà alla settimana Rai dedicata all’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, sollecitando donazioni al 45505 (2 euro con sms, 5 o 10 euro da telefono fisso). Una settimana intensa, da lunedì 5 a domenica 11 novembre, con trasmissioni a tema che daranno spazio pure a chi, gra- Tre volti dell’iniziativa: zie alla ricerca, ha dall’alto, Javier Zanetti, sconfitto il tumore. Pato e Claudio Marchisio Domenica a Elisir interverrà Alisa Kleybanova, la tennista russa guarita da un linfoma e tornata in campo, mentre Claudio Marchisio, Pato e Javier Zanetti sono protagonisti di uno spot. Simpatico pure l’impegno di Antonella Clerici che, per tutta la settimana, proporrà menù «anti-cancro» e il sabato metterà a confronto ai fornelli marito e moglie: Lorenzo, guarito dal cancro, e Ilaria, oncologa. In una puntata della Vita in diretta rivedremo infine Pippo Baudo, che racconterà del suo tumore alla tiroide. Sconfitto grazie alla ricerca. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 6,5 Toro 7- Gemelli 6,5 Cancro 7+ Leone 5,5 Vergine 8 DI ANTONIO CAPITANI C’è stress finanziario: cautelatevi. Se però i soldi escono, rientreranno presto, tranqui. Il cuore appare scontento, l’ormon gioioso. Ora giovali, ora Yeti mannari: così vi dipinge la Luna. State su e ottimizzate il vostro tempo, trattate con furbizia. Sudombelico beato. Talento e fortuna vi consentono perfomance super. Ma la stanchezza cresce e i rivali tramano. Occhio! Sfigoappannamenti fornicatori. La cooperazione nel lavoro si traduce in successi e compiacimento. Amici e clienti diventano più fedeli, affettuosi, un po’ anche suini. Ogni nanointralcio vi sembrerà una gigacatastrofe. Siate più obiettivi. L’amore è una mezza palla, il sex tonifica e ringiovanisce. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 IL MIGLIORE Arrivano conferme, stabilità, soluzione ai problemi. Oltre che tanta creatività. E nel lavoro e nella fornicazione emergete. Più nella seconda, però. Bilancia 6- Scorpione 5,5 Sagittario 6,5 Capricorno 7,5 Acquario 5,5 Pesci 7 Le stelle vi agevolano a tutto tondo. Ma ci son rogne di soldi, oggi, o speserrime: occhio. Giungono comunque relax suini, muy gustosi. Certi fetentucoli vi osservano come fossero squali e voi surfisti. Ma siglerete accordi e patti vantaggiosi. Fornicazion ingordina. Lavoro e casa impegnano. Ma premiano. Ergo: non mangiate gli altri senza manco sputarne gli ossi: non serve. Il sudombelico fa pressing. Il lavoro vi riempie di soddisfazione. E vi fa reperire dati e contatti utili. L’amore e il ponte portano ristori, pure suini, muy fantasiosi. Pesantezze lavorative e familiari abbattono il vostro umore. E un po’ la forma fisica. L’amor suino vi solleva. Poco, però. Ussignùr. La spigliatezza è il vostro plus. Un colloquio va bene, ma il suino inside you non riceve dolcetti, bensì scherzetti (da prete). State su. PATO L’attaccante del Milan e del Brasile è nato a Pato Branco il 2 settembre 1989. Ha cominciato la carriera nell’Internacional Gazzetta.it Televisioni in chiaro LA 7 HUNTER CARABINIERI RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... TG4 FORUM HAMBURG MY LIFE INVIATI MOLTO... TG4 TEMPESTA D'AMORE DON CAMILLO MONSIGNORE... 23.45 CHIUSURA 'DON CAMILLLO, MONSIGNORE MA NON TROPPO ' 23.50 I BELLISSIMI DI R4 9.55 COFFEE BREAK 11.00 LÍARIA CHE TIRA 12.20 TI CI PORTO IOÖ IN CUCINA CON VISSANI 12.30 I MENÙ DI BENEDETTA 13.30 TG LA7 14.05 CRISTINA PARODI 15.55 IL COMMISSARIO... 17.45 CRISTINA PARODI 18.20 I MENÙ DI BENEDETTA 19.15 G’ DAY 20.00 TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO 21.10 ATLANTIDE Documenti 23.20 LA7 DOC: TERREMOTI: CONVIVERE CON IL NEMICO 0.25 OMNIBUS NOTTE 1.30 TG LA7 SPORT RAIDUE RAITRE CANALE 5 ITALIA 1 8.00 9.35 10.00 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 17.00 17.10 18.50 20.00 20.30 21.10 TG1 LINEA VERDE UNOMATTINA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA RAI PARLAMENTO TG1 CHE TEMPO FA L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI SPOSAMI Fiction Tv 23.10 PORTA A PORTA 0.45 TG1 - NOTTE 1.15 CHE TEMPO FA 1.20 SOTTOVOCE 2.30 MILLE E UNA NOTTE 6.40 10.00 11.00 13.00 14.00 14.45 15.30 16.15 17.00 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05 CARTONI TG2 INSIEME I FATTI VOSTRI TG2 SELTZ SENZA TRACCIA COLD CASE NUMB3RS LAS VEGAS TG2 SQUADRA SPECIALE IL COMMISSARIO REX TG2 CRIMINAL MINDS Telefilm 23.10 90° MINUTO SERIE A 0.50 TG2 1.10 RAI PARLAMENTO TELEGIORNALE 1.20 METEO 2 8.00 10.10 11.00 11.25 11.30 12.00 13.10 14.00 15.00 16.20 18.10 19.00 20.35 21.05 AGORÀ LA STORIA SIAMO NOI CODICE A BARRE TG3 MINUTI BUONGIORNO ELISIR TG3 LA STRADA PER... TGR - TG3 QUESTION TIME GEO & GEO METEO 3 TG3 - TGR - BLOB UN POSTO AL SOLE CHI L'HA VISTO Attualità 23.15 VOLO IN DIRETTA 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.00 METEO 3 1.05 RAI EDUCATIONAL 8.50 10.00 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.20 18.00 18.05 18.50 20.00 20.40 21.10 MATTINO CINQUE TG5 '12 - ORE 10 FORUM TG5 BEAUTIFUL CENTOVETRINE UOMINI E DONNE POMERIGGIO CINQUE TG5 '12 - 5 MINUTI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO! TG5 STRISCIA LA NOTIZIA R.I.S. ROMA 3 DELITTI IMPERFETTI 23.30 IL CAPO DEI CAPI 1.30 TG5 - NOTTE 2.00 STRISCIA LA NOTIZIA 2.50 UOMINI E DONNE 4.15 SQUADRA... 6.40 8.45 10.30 12.10 12.25 13.00 13.40 13.50 15.00 15.45 16.30 18.30 19.20 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 14.10 BACIATO DALLA FORTUNA PREMIUM CINEMA 15.50 MATRIMONIO A PARIGI PREMIUM CINEMA 17.10 TI VA DI BALLARE? MYA 17.35 PIACERE, SONO UN PO' INCINTA PREMIUM CINEMA 19.35 I SOLITI IDIOTI PREMIUM CINEMA 21.15 APPUNTAMENTO A SAN VALENTINO MYA 21.15 CAPPUCCETTO ROSSO SANGUE PREMIUM CINEMA 23.25 OUTLANDER L'ULTIMO VICHINGO PREMIUM CINEMA CALCIO 20.45 LAZIO - TORINO Champions League femminile Eurosport 2 Next Generation Series Eurosport 20.45 ATALANTA - NAPOLI Serie A Sky Calcio 3, MP Calcio 3 Serie A Sky Calcio 8 20.45 CAGLIARI - SIENA Serie A Sky Calcio 6 8.30 Serie A Sky Calcio 1, MP Calcio 1, MP Calcio HD Champions League femminile SportItalia 2 10.45 CALCIO: PALERMO MILAN 20.30 BRE BANCA LANNUTTI CUNEO ARAGO DE SETE Serie A 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS Champions League maschile SportItalia 2 SKY SPORT 1 CALCIO: BOLOGNA INTER 9.30 World League Rai Sport 1 Ieri ALGHERO 7 18 ANCONA 6 13 min max AOSTA 1 8 BARI 9 16 BOLOGNA 2 13 CIELO VENTI CAGLIARI 5 18 Sole Deboli CAMPOBASSO 1 11 Moderati CATANIA 8 20 FIRENZE 0 13 Serie A. Highlights Trento 6 12 Aosta 4 Milano 6 8 Torino 6 7 Venezia 11 9 9 7 12 Perugia 4 8 14 -1 10 MILANO 3 11 ROMA NAPOLI 5 17 10 15 20 Neve Mossi PERUGIA 0 10 Nebbia Agitati 2 11 15 20 ROMA 4 15 TORINO 1 9 -2 11 REGGIO CALABRIA Il sole oggi MILANO ROMA TRENTO Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 7:00 17:12 6:40 17:05 5 11 VENEZIA 3 11 IL BLOG Salto Un libro per Pizzul E nelle parole si sente la sua voce RAI SPORT 1 23.00 CALCIO: INTER SAMPDORIA 16.00 SCI ALPINO: MONDIALI Nel blog «Pane e Gazzetta» una recensione di Marco Pastonesi per il libro dedicato al telecronista «voce Nazionale» Gigante maschile. Dall'Austria www.gazzetta.it 13.05 VOLLEY: MOLFETTA LORETO Serie A2 maschile Serie A Domani Dopodomani Tempo ancora instabile sul Triveneto, su parte delle Alpi e lungo il versante tirrenico. Previste piogge sparse e rovesci di moderata intensità, più probabili in prossimità dei rilievi. Meglio altrove con ampie schiarite e clima più mite. Ulteriore miglioramento del tempo su tutto il Paese con qualche precipitazione ancora sull'arco alpino, specie orientale e sul basso versante tirrenico. Per il resto tanto sole con nubi stratificate di passaggio ma innocue. Clima mite. 14 Ancona Firenze L'AQUILA 14 Dalla Cina 21.35 EQUITAZIONE: FEI WORLD CUP 5 13 11 GENOVA PALERMO 11.30 BILIARDO: SNOOKER CAMPIONATO INTERNAZIONALE AVIVA Premiership SKY SPORT 3 News dal Brasile Lucas va a segno Seedorf s’infortuna Bologna Genova Molto forti Calmi RUGBY: LONDON IRISH HARLEQUINS I VIDEO 6 13 Coperto Temporali 1.30 Per il 79% dei lettori la moviola in campo e l’instant replay sono utili per fuorigioco, gol fantasma e condotta violenta Guardate la tripletta di Lucas (nella foto), il talentino del San Paolo, ormai del Psg. E Seedorf segna e s’infortuna NBA Una forte perturbazione atlantica interesserà tutta l'Italia accompagnata da forti venti in prevalenza meridionali. Piogge abbondanti e temporali su tutto il Nordovest e le regioni tirreniche in evoluzione verso Est. Temperature in calo. Trieste Forti MARI TENNIS: MASTERS 1000 PARIGI 23.30 BASKET: MIAMI HEAT BOSTON CELTICS Oggi Rovesci Pioggia SKY SPORT 2 Gli errori arbitrali Moviola in campo? Il rimedio preferito TENNIS: MASTERS 1000 PARIGI EUROSPORT Coppa sudamericana 8.00 Serie A. Highlights PALLANUOTO A CURA DI POTENZA 10.30 CALCIO: ROMA UDINESE 16.00 DINAMO KAZAN ROBUR TIBONI URBINO 20.00 ITALIA - RUSSIA 1.00 Serie A. Highlights VOLLEY Dalla Cina Eurosport ed Eurosport 2 GazzaMeteo Nuvolo Sky Sport 2 12.30 SNOOKER: CAMPIONATO INTERNAZIONALE Serie A Sky Sport 1, Sky Calcio 2 10.10 CALCIO: NAPOLI CHIEVO 19.30 MASTERS 1000 PARIGI SNOOKER: CAMPIONATO INTERNAZIONALE CALCIO: UNIVERSIDAD DE CHILE SAN PAOLO Serie A. Highlights SuperTennis Dalla Cina Eurosport 20.45 INTER - SAMPDORIA 20.45 JUVENTUS BOLOGNA 15.00 MASTERS B BILIARDO 1.00 10.00 CALCIO: FIORENTINA LAZIO Sky Sport 3 Serie A Sky Calcio 7, MP Calcio 6 8.40 9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 16.35 16.45 18.55 19.35 21.10 Serie A. Highlights 11.00 MASTERS 1000 PARIGI 20.45 UDINESE - CATANIA 20.45 CHIEVO - PESCARA Legenda Sky Sport 2 Serie A Sky Calcio 4, MP Calcio 4 19.00 JUVENTUS MANCHESER CITY 09.45 CALCIO: SAMPDORIA CAGLIARI 10.30 MASTERS 1000 PARIGI 20.45 PARMA - ROMA 18.00 STABAEK - JUVISY 21.10 LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA 23.50 BAD BOYS 2 2.25 RESCUE ME 3.05 STUDIO APERTO LA GIORNATA 3.35 ILONA ARRIVA... TENNIS Serie A Sky Calcio 5, MP Calcio 5 CARTONI ER GREY'S ANATOMY COTTO E MANGIATO STUDIO APERTO SPORT MEDIASET CAMERA CAFÈ CARTONI FRINGE SMALLVILLE MERLIN STUDIO APERTO C.S.I. IL SONDAGGIO RETE 4 RAIUNO 9 15 9 L’Aquila 4 10 Campobasso Bari 5 10 Napoli 11 20 Potenza 12 17 5 Cagliari 11 Catanzaro 18 19 12 16 Palermo Reggio Calabria 16 20 17 20 Catania 17 20 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7:01 17:10 6:41 17:04 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 15 ott. 23 ott. 30 ott. 6 nov. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012