Le carte nautiche - Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Bergamo
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Per conoscere il mondo Le carte nautiche della Francia del 700 Ateneo di Scienze Lettere Arti di Bergamo Giornate europee del patrimonio 2007, Le grandi strade della cultura, un valore per l’Europa 1 2 La Francia durante il regno di Re Sole aspirava ad ottenere il controllo del Mediterraneo - dove le flotte inglesi e olandesi facevano avvertire la propria ingombrante presenza - in un'epoca di belligeranza latente con la Spagna. La Marina ricevette pertanto il compito di redigere una carta generale del Mediterraneo sulla base di rilievi costieri accurati e sistematici, tali da restituire l'esatta morfologia di città, porti, approdi, difese costiere, fortificazioni e tutto quello che potesse rivestire importanza strategica per l'attacco dal mare oppure offrire postazioni difensive al nemico da terra. L'incarico venne affidato agli "ingegneri del Re", un corpo creato da Jean Baptiste Colbert nel 1666, cui furono assegnati il rilevamento costiero e la difesa dal mare, che già aveva provveduto al rilievo delle coste atlantiche. Tale carta generale, ad opera di Charles Pène e Jacques Petré, iniziata nel 1679 e completata nel 1685, constava di quasi 130 tra carte generali e particolari, e vedute di costa da Gibilterra fino allo Stretto dei Dardanelli. Questo corpus di manoscritti e documenti è oggi conservato presso gli archivi del Service Historique de la Marine a Vincennes, e affianca il Neptune François, ovvero l'idrografia completa delle coste atlantiche da Gibilterra alla Norvegia, eseguito anch'esso per volere del ministro Colbert, in ventiquattro carte alle quali collaborarono Charles Pène, Joseph Sauveur, Jean Dominique Cassini pubblicate in forma di atlante da Hubert Jaillot nel 1693, e riedite fino alla metà del secolo successivo. Sebbene la cartografia fosse commissionata dai governi per necessità militari e amministrative, fino alla fondazione degli enti cartografici di Stato essa rimase un'attività privata, i cui prodotti - realizzati a totale carico degli autori - restavano di loro proprietà. Fu il caso anche del Neptune François, rimasto nelle mani degli eredi di Pène, che fu acquistato dalla Marina e andò a costituire il nucleo iniziale del Dépôt des cartes et plans, journeaux et mémoires concernant la navigation, istituito 3 a Parigi nel 1720, sotto la direzione del capitano di vascello de Luynes al quale, l'anno dopo, succedette il generale Jacques Nicolas Bellin, fondatore dell'idrografia francese. Questi, rielaborando il Neptune François, ne ottenne - e pubblicò in diverse edizioni - l' Hydrographie Française, receuil des cartes dressées au Dépôt des plans de la Marine, pour le service des vaisseaux du Roy, in due volumi di 52 carte prodotte tra il 1749 e il 1772, che complessivamente coprono il mondo conosciuto, e sono corredate di istruzioni per il navigante e di informazioni a carattere storico e geografico. Il Dépôt des cartes era diretto da un ufficiale generale coadiuvato da un ingegnere - che, dal 1741, ebbe il titolo di "idrografo" - mentre il corpo tecnico era composto da un certo numero di ingegneri subalterni. A loro spettava la compilazione delle carte nautiche sulla scorta dei rilievi eseguiti dal personale di mare, mentre alcuni astronomi provvedevano alle operazioni di triangolazione, cosicché le prime carte prodotte dall'Ente furono pubblicate nel 1737. All'attività cartografica si affiancava la costruzione di strumenti nautici e pertanto - alla fine degli anni Settanta - il Dépôt era in grado di soddisfare pienamente la richiesta di documenti nautici e strumentazione per l'uso di bordo Jacques Nicolas Bellin ( Parigi 1702- Versailles 1772) fu incaricato dal Dépôt de la Marine di cui fu l’idrografo ufficiale per più di cinquanta anni, di compilare le carte di tutti i mari conosciuti. Il Dépôt de la Marine (deposito generale delle carte Piani e Giornali di Marina) creato nel 1720 era il successore del Dépôt des carte set plans du Roy, 4 fondato nel 1680, e l’antenato del futuro “Service Hydrographique de la Marine”, che sarà fondato nel 1886. Entrato nel 1721 al Dépôt de la marine, Bellin fu nominato ingegnere idrografo nel 1741. Divenne membro della Società reale di Londra e redasse, tra gli altri, un libro intitolato “Nuovo metodo per apprendere la geografia” che comparve nel 1769. Bellin lavorava soprattutto “en bureau” sui documenti, sui racconti e sui disegni che gli fornivano navigatori ed esploratori. Non effettuò alcun viaggio d’esplorazione e non sembra aver partecipato a campagne di rilievo topografico sul terreno. Durante la sua carriera compilò l’insieme delle conoscenze idrografiche e geografiche della sua epoca. Per conto del Dépôt a partire dal 1753 realizzò le "Cartes réduites des parties connues du globe terrestre”, Che venivano vendute a unità o al foglio. La più parte sono derivate dal Neptune, sono di grandi dimensioni e con una buona precisione topografica. Il termine “Réduites” indica che le carte utilizzano la proiezione di Mercatore, proiezione conforme che conserva gli angoli. E’ autore del Petit atlas maritime de cartes et plans des quatres parties du Monde (prima edizione 1764), particolarmente interessante per i suoi piani dettagliati di città marittime e porti,.la cui pubblicazione fu in larga parte sovvenzionata dal duca di Choiseul, al quale l'opera era dedicata . Etienne Francois Choiseul (1719-1785), protetto di madame Pompadour, fece una strepitosa carriera politica come segretario degli affari esteri e come ministro della guerra. Per incrementare il potenziale francese promosse una poderosa marina e rinforzò l’esercito. Durante il suo mandato (1758-1770) possiamo marcare tre tappe, quella della Guerra dei Sette anni, che ispirò una 5 riforma militare e della finanza; la seconda caratterizzata dai conflitti interni, dalle crisi diplomatiche e dalla dissoluzione della Compagnia di Gesù; la terza concentrata nel cercare allenaze con Polonia, Turchia, Svezia e Prussica. La riforma militare, urgentissima, vide il ristabilimento della disciplina, la cura della preparazione tecnica degli ufficiali, un nuovo sistema di reclutamento, la creazione di scuole militari come accademie. Come complemento, Choiseul creò nuovi arsenali per la costruzione di imbarcazioni e migliorò le infrastrutture portuarie Alcune delle carte che vengono esposte, di proprietà dell’Ateneo, appartengono alla riedizione del Neptune, altre sono state redatte su ordine del duca di Choiseul che viene definito “colonnello generale degli svizzeri e dei grigioni e ministro della guerra e della marina”. (a cura di Maria Mencaroni Zoppetti) 6