GIALLO ROSSO BLU

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GIALLO ROSSO BLU
L’esordio discografico di
ALESSANDRO CASTAGNERI
“GIALLO ROSSO BLU”
Una spietata fotografia di una società dormiente
Si chiama “Giallo rosso blu” (etichetta Vina Records) il primo lavoro discografico da solista di
Alessandro Castagneri, cantautore italo-greco che attualmente vive a Torino. Nove brani impregnati
di spiccate sonorità e ambientazioni mediterranee che rispecchiano le origini dell'autore, anche
grazie all'utilizzo di strumenti tradizionali quali il bouzouki, il baglamà, il banjolino fino alle più comuni
tromba e fisarmonica. In questo contesto musicale i testi si alternano tra descrizoni introspettive,
autobiografiche e sarcastiche elucubrazioni antipolitiche. Un disco “anti” ma anche “pro”. Un’analisi
lucida e attenta di una società che preferisce essere “camaleontica” piuttosto che “svegliarsi e
rendersi conto”. Gli arrangiamenti del disco sono frutto di un intenso lavoro di preproduzione e
produzione, supportato durante le sessioni di registrazione, dall'esperienza di musicisti che
appartengono alla scena italiana e internazionale:
Marco Piccioni (Will Hawkins, Jeremiah Adjel, Julia Biel, Starfish Radio): chitarre e bouzouki
Alessandro Maiorino (Manu Chao, Baustelle): contrabbasso
Enzo Zirilli (Gloria Gaynor, Rossana Casale, Dado Moroni): batteria e percussioni
Fulvio Chiara (Paolo Conte, Rossana Casale): tromba e fisarmonica
Il disco si apre con Vita Camaleontica (primo singolo in air play radiofonico), brano dal sapore
reggae con ritmiche scandite dai musicisti cubani Joel Soto Gonzales al basso e Caldero 'Calderin'
alla batteria e percussioni (entrambi nella line-up dei Tribà).
Un tappeto percussivo di cajon accompagna invece il 'ricercato' pop-folk di "Dolceamaro", mentre
la chitarra tex mex e la tromba a tratti mariachi di "Giallo Rosso Blu" ci guidano attraverso una musica
di frontiera ripresa più avanti dalla polverosa slide di chitarra e dalla malinconica fisarmonica di
"Preludio". Le sonorità balcaniche di "Resta qui" si contrappongono alle accennate vene pop-rock di
"Come si fa" e "Letargo Civile", mentre i decadenti archi di contrabbasso e la tromba intimista di
"Grazie e ciao" anticipano "Ninnananna", morbida ballata di chiusura.
Nel complesso, emerge uno stile personale frutto di diverse influenze musicali legate al panorama
artistico italiano degli anni 70, alla musica tzigana e tradizionale greca, a un folk border-line di centro
america e a un cantautorato contemporaneo; un 'crossover da salotto' le cui liriche alternano
taglienti temi di autocritica e denuncia sociale ad aspre e romantiche riflessioni sulla quotidianità
sentimentale.
Nel booklet ogni canzone è accompagnata da citazioni di Gesù Cristo (testo sacro gnostico Pistis
Sophia), a San Paolo, al Corano, passando per Leonardo Da Vinci, Ghandi, Nietzche, Federico il
Grande e Goldberg. Fino ad arrivare a un passo de “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard
Bach: “Hai idea di quante volte ci sarà toccato di vivere prima che ci passi per il cervello che c’è al
mondo qualcos’altro che conta, oltre al mangiare, al beccarci fra noi, oltre insomma alla legge dello
Stormo? (…)”.
Dal primo dicembre in airplay radiofonico il primo singolo: Vita Camaleontica
“La vita cambia colori, forme, profumi, melodie...ci cambia, fuori e dentro, nella mente e nel
cuore…e vogliamo o dobbiamo adeguarci, vogliamo o dobbiamo scontrarci…per imparare, per
impararla...ma Dio è sempre”. (A. Castagneri)
“Giallo rosso blu” è disponibile su iTunes e su altri principali web music store (AmazonMP3, Napster,
Emusic, Rhapsody, ShockHound, Lala, Amie St.).
UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE Top1 Communication di D. Esposito e S. Schintu
Daniela Esposito – cell. 338 / 8782983 – [email protected]
Stefania Schintu - cell. 347/0082416 – [email protected]
GIALLO ROSSO BLU
(Tracklist)
1 - Vita camaleontica (4' 32'')
La vita cambia colori, forme, profumi, melodie...ci cambia, fuori e dentro, nella mente e nel cuore…e
vogliamo o dobbiamo adeguarci, vogliamo o dobbiamo scontrarci…per imparare, per
impararla...ma Dio è sempre.
2 - Dolceamaro (3' 53'')
La cena del cuore…la cena nel cuore. La metamorfosi dei sentimenti nei sapori del palato. E alla
fine, tutti i sensi si confondono come le note tra le “sue” parole lasciando un retrogusto persistente.
Come un buon vino. Come il caffè e la mandorla. Gusti intensi e delicati come la pelle. Vellutati e
morbidi come le cosce di una donna.
“Assaggia ancora, tanto non capirai che dolceamaro siamo noi” e ancora “E spero per te, che un
bel giorno tu ti bruci come io ho fatto con te!”
Nel gioco delle parti in questa occasione è la donna che fa soffrire.
3 - Giallo, rosso, blu (5' 52'')
La weltanschauung dell`artista, la visione del mondo, si districa tra colori, percezioni, invettive e
proiezioni. Alessandro esorta a guardare il mondo in qualunque modo possibile e a viverlo
consapevolmente senza piangersi addosso. “Che vivi a fare se non c’hai provato e ti fai trascinare”.
4 - Resta qui (4' 32'')
Il fascino della passione stregata che strega come un fiore velenoso, come una droga. La
consapevolezza di non poterne più vivere senza e che nulla sarà più come prima. Ogni parola è
pregna di odio e di amore enfatizzando l'invisibile confine tra i due sentimenti contrastanti, comuni a
tutti, che fanno girare il mondo. L'urlo disperato nel disperato tentativo di trattenere un amore. Sopra
tutto, contro tutti, nonostante tutto.
5 - Come si fa (4' 41'')
Come si fa a non capire che basta un semplice sorriso...un fiore...?
6 - Preludio (4' 37'')
Chi ben incomincia è già a metà dell’Opera..(proverbio pop…ulista)
Alessandro canta l’insoddisfazione della società attuale, l’emarginazione, l’immigrazione… la vita di
noi “immacolati, bianchi, liberali” fatta di una “normalità” che necessita di “aver firmate le
mutande”. Riducendo tutto ad una grande messa in scena.
7 - Grazie e ciao! (5' 09'')
Più chiaro di così...!
“La mamma mi ha insegnato che quando una persona a cui voglio bene parte devo ringraziarla e
salutarla sempre con cortesia…”. Il rimpianto di un addio. L'offesa di chi sente bruciare la delusione
della fine. Una difesa in nome di tutti gli amori tenuti in vita da ciechi e sordi. Amori già finiti. Amori
mai iniziati. E il sarcasmo del saluto forzato.
8 - Letargo civile (5' 25'')
Drrriiiiiiiiiiiiiiiiiiinnn!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Svegliamoci, guardiamoci attorno, cerchiamo di essere obiettivi rispetto ai problemi della società:
immondizia, pensioni, globalizzazione, tasse da una parte e dall’altra il mondo dell’”apparire” che
pur di andare in vacanza ricorre all’indebitamento e vede come punto d’arrivo il Grande Fratello.
9 - Ninnananna (5' 36'')
Carillon di ricordi confusi e sensazioni intime. Profumi infantili di un giorno di neve. Di una passeggiata
nel bosco. Una locomotiva,il seno materno,una favola e un grande amore non finito,non vissuto,mai
scordato... Una ninnananna dedicata, come a un figlio.
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Daniela Esposito – cell. 338 / 8782983 – [email protected]
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Alessandro Castagneri
(Biografia)
Alessandro Castagneri nasce a Torino, la sua passione per la musica si manifesta precocemente
quando all`età di quattro anni, da solo, comincia a suonare il vecchio pianoforte di casa. Per gestire
e perfezionare la dote naturale, inizia subito a studiare pianoforte e canto con ottimi risultati ma con
scarso feeling con i suoi maestri. Dopo alcuni anni, abbandona "la gabbia accademica", ascolta e
suona differenti generi musicali, dai classici al rock passando per il jazz e i ritmi latini.
La ricerca musicale e il desiderio di continuo cambiamento lo spingono a confrontarsi con altri
strumenti e a diciotto anni prende in mano la sua prima chitarra, che diventerà il principale
strumento per comporre e accompagnare la voce e i testi. Si cimenta anche col basso elettrico di
impronta rock e la batteria con diversi gruppi jazz della scena torinese. Non dimenticandosi mai del
suo primo amore, il pianoforte, torna a suonarlo, arricchito dalle tante e tanto differenti esperienze.
Lavora come dj in vari locali torinesi (tra cui il Rock City e il Jammin`) e greci (Super Paradise,
Mykonos). Nel frattempo si laurea in architettura a pieni voti al Politecnico di Torino e tuttora esercita
la professione.
Le parole si fanno spazio nella sua musica e i testi si alternano tra descrizioni introspettive,
autobiografiche e sarcastiche elucubrazioni antipolitiche.
Collabora con artisti come Alessandro Maiorino (Manu Chao, Baustelle), Marco Piccioni (Will Hawkins,
Starfish Radio, Julia Biel), Enzo Zirilli (Gloria Gaynor, Rossana Casale, Dado Moroni), Fulvio Chiara
(Paolo Conte), Vito Miccolis (Tribà), Amik Guerra, Daniele Segre, Lorenzo Bianchi, Enrico Ascoli, Yoel
Soto Gonzales (Tribà), Calderin (Tribà), Fabio Cinti, Carlo Pestelli, Dj Graf, Dj Ciaffo, Enrico Messina e
suona con i Tribà, Sunpower, Mamadrama.
Si esibisce sui palchi più importanti e nelle rassegne più prestigiose di Torino quali Hiroshima, Folk club,
Chicobum festival, Barrumba, Magazzino di Gilgamesh, Caffe` Basaglia, Supermarket, Zoobar e di
Atene come Half Note e Guru, Caminito.
Viene trasmesso da Radio Flash di Torino, Radio Città Futura di Roma e dall`Emittente Nazionale
Greca Radio Kosmos ed E.R.T.-E.R.A. Patras.
Ha collaborato in qualità di consulente musicale e musicista con la scuola Artecomunicazione di
Maria Grazia Pilato a Torino, e con l`attrice-regista Barbara Altissimo alla realizzazione e
all`esecuzione della rappresentazione teatrale Glamour Express in cartellone 2005/2006 al Teatro
Stabile di Torino.
Nel 2005 a Roma, come cantautore partecipa e vince, con votazioni in Web, una gara canora al
programma La fabbrica della musica prodotto da Raitrade e trasmesso in diretta satellitare su
RaiFutura.
Tra il 2007 e il 2008 inizia la registrazione del suo primo disco intitolato “GIALLO ROSSO BLU” pubblicato
da Vina Records a settembre 2008.
Giallo rosso blu è prodotto da Vina Records, un'etichetta discografica indipendente fondata nel
2007. L’album è stato registrato e mixato negli studi FIFTYbOX di Torino.
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