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www.biliardoweb.com PAG 28 di Roberto Garofalo Figura 43 Figura 41 Punteggio: 9 punti Posizione iniziale: Biglia 1: 2 biglie dalla 1° losanga lunga Biglia 2: incrocio linee 1° los. corta e 2° los. Lunga. Biglia 3: angolo alto a sx Suggerimenti: Colpire la 1 con massimo retrò,prendendo la 2 ½ biglia,colpo allungato ma veloce; rischio di rimpallo sia al primo incrocio che sull’arrivo in angolo. FIGURA 44 Punteggio: 7 punti Posizione iniziale: Biglia 1: incrocio linee 1° losanga corta e 2° losanga lunga. Biglia 2: incrocio linea 47 con 1° losanga lunga. Biglia 3: angolo alto dx Suggerimenti: Prendere la 2 mezza biglia con colpo sotto e lento e penetrato; punto di mira per la 1 è la metà losanga della lunga a sinistra. FIGURA 43 Punteggio: 6 punti Posizione iniziale: Biglia 1: lungo la linea del 47 a 2.5 losanghe della lunga Biglia 2: 1 biglia dalla lunga, altezza 2° losangaBiglia 3: angolo basso sinistra Suggerimenti:Attacco della 1 al centro con colpo allungato e veloce; la 2 deve essere presa molto piena per farle prendere l’angolo a sinistra in alto. FIGURA 42 Punteggio: 5 punti Posizione iniziale: Biglia 1: 2 biglie dalla corta, sulla linea 47. Biglia 2: incrocio linea centrale con linea 1° losanga della lunga. Biglia 3: angolo basso a dx Suggerimenti: Attacco della 1 sopra il centro e senza effetto, prendere la 2 tre quarti a sinistra con colpo allungato FIGURA 41 Figure 41-44, gruppo 11: Retrò di una sponda Figura 44 Figura 42 Ottava parte del percorso di allenamento al gioco di serie: altre 4 figure fondamentali per il bagaglio tecnico di ogni carambolista, ma pur sempre utili a chiunque voglia perfezionare il controllo delle bilie sul tavolo. Prosegue il percorso di allenamento al gioco di serie LE 76 FIGURE DI WEINGARTNER - PT 8 BW Magazine A PAG. 12 - 13 - 14 si racconta alla nostra redazione!!! ** INTERVISTA ESCLUSIVA ** Crocefisso Maggio Tra le mille difficoltà dell'attività nazionale, i nostri giocatori riescono ad emergere in Europa De Bruijn bissa il titolo europeo e si conferma il Re di questa specialità SEGUE A PAG. 7 A Latina vince Sebastiano Ruocco di Roberto Garofalo PRIMA PROVA DI QUALIFICAZIONE SEGUE A PAG. 16 di Francesco Tomati di Roberto Garofalo SEGUE A PAG. 21 IL MOMENTO D’ORO DEL POOL AZZURRO CAMPIONATO MONDIALE DI UNA SPONDA Più volte, sulle pagine di BiliardoWeb Magazine, ci è toccato evidenziare come l’Italia del Pool sia nettamente indietro rispetto agli altri Paesi europei e mondiali. Abbiamo … POOL CARAMBOLA SEGUE A PAG. 19 Vince Salvatore Mannone di Paola Luzzi II EDIZIONE DEL MEMORIAL MASINI SEGUE A PAG. 22 Due giornate al termine, la Poule scudetto si avvicina di Fabrizio Satta SERIE A: SIAMO ALLA STRETTA FINALE STECCA SISTEMA MARGUTTI: Continuano le lezioni di tecnica di Fabio Margutti, in questo numero a pag. 24 trovate il sesto appuntamento. Nel nostro sito www.bilirdoweb.com potete scaricare tutte le lezioni precedenti!!! Il circolo Pam Pam Club di Modena concede il bis: a solo un mese di distanza dall'importante gara nazionale di cui vi abbiamo raccontato nel numero di aprile di BW Magazine, la città emiliana ospita anche la quinta prova B.T.P. 2006/2007e la quarta prova del campionato nazionale femminile… (di Enrico Galli) SEGUE A PAG. 3 Giunge all'epilogo la stagione agonistica dello snooker. Un epilogo che ha luogo, come da 30 anni a questa parte, al Crucible Theatre di Sheffield, arena di dimensioni piuttosto contenute (la sua capienza non supera i mille spettatori) ... SEGUE A PAG. 8 Lo scozzese si aggiudica il mondiale 2007 e torna al vertice della classifica di Enrico Galli IL SECONDO SIGILLO DI HIGGINS SNOOKER Rientro in grande stile per il fuoriclasse brindisino: primo classificato alla BTP di Modena IL RITORNO DI CROCEFISSO MAGGIO! ANNO I - NUMERO 10 - MAGGIO 2007 - MENSILE GRATUITO DI BILIARDO - www.biliardoweb.com www.biliardoweb.com PAG 2 Processo costruttivo di un puntale in fibra composita In principio fu… la canna da pesca! Lo scozzese si aggiudica il mondiale 2007 e torna al vertice della classifica Il secondo sigillo di Higgins Malgrado i molti problemi dell'attività nazionale, i nostri giocatori riescono a primeggiare in Europa Il momento d'oro del Pool azzurro Prosegue il percorso di allenamento alla carambola: figure 41 - 44 Le 76 figure di Weingartner - parte 8 Anche a 3 sponde la costruzione della serie è fondamentale: miglioriamola! 3 sponde - Position Play - parte 4 L'olandese De Bruijn bissa il titolo europeo e si conferma il Re di questa specialità Campionato Mondiale di 1 sponda Nutrita partecipazione dei nostri atleti nelle competizioni internazionali, e i risultati cominciano ad arrivare La carambola «made in Italy» va di moda in Europa Vince Sebastiano Ruocco Latina - Prima prova di qualificazione per S. Vincent Lezione n°6: Gli effetti (Parte seconda) Le Traiettorie del Biliardo - TECNICA Due giornate al termine, la Poule scudetto si avvicina Campionato a Squadre di Serie A: la «stretta» finale Vince Salvatore Mannone II edizione del Memorial Masini Intervista al numero 1 Maggio vs... 1 Fisso! Penultimo appuntamento con il biliardo femminile per la stagione agonistica 2006-2007 Modena, 4° prova nazionale femminile 5° Prova btp, vince Maggio su Triunfo A Modena ritorna il grande «Fisso» di Andrea Rondini di Enrico Galli di Francesco Tomati di Roberto Garofalo di Roberto Garofalo di Roberto Garofalo di Roberto Garofalo di Roberto Garofalo di Fabio Margutti di Fabrizio Satta di Paola Luzzi di Fabio Margutti di Paola Luzzi di Enrico Galli a pagina 18 a pagina 8 a pagina 16 a pagina 28 a pagina 27 a pagina 21 a pagina 15 a pagina 7 a pagina 24 a pagina 22 a pagina 19 a pagina 12 a pagina 5 a pagina 3 IN QUESTO NUMERO DI BW MAGAZINE: BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 27 FIGURA 8 FIGURA 9 E ora le figure 8 e 9, che lasciamo ai lettori come esercizio per il prossimo mese. Buon allenamento a tutti! di Roberto Garofalo Esecuzione: Colpo naturale allungato, al di sotto del centro con massimo effetto; il rimpallo si evita facilmente. Soluzione Figura6 www.biliardoweb.com 25 appuntamenti con la carambola a tre sponde, ogni mese nuove figure da eseguire e le soluzioni di quelle precedenti. Position Play Vi presenta la rubrica: Esecuzione: Altro tiro con colpo basso e massimo di effetto a dx; anche stavolta, data la quantità di 2, occorre dare un colpo sostenuto e veloce. Soluzione Figura7 Proseguono in parallelo le rubriche sui giochi di serie «puri» e sulla costruzione della serie nel gioco delle 3 sponde. Come abitudine iniziamo dalle soluzioni dei due «enigmi» lasciati lo scorso numero come esercizio, per poi presentare due nuove posizioni da studiare per il mese prossimo. Buon allenamento! Anche a 3 sponde la costruzione della serie è fondamentale: miglioriamola 3 SPONDE: POSITION PLAY: PT. 4 BW Magazine Mentre il B4 ed suoi i fratelli minori (gli altri effetti buoni) stabilizzano chi più chi meno un intervallo molto ampio di diagonali madri di partenza, il SenzaEffetto e la famiglia degli effetti contrari (effetti e mezzi-effetti di garuffa) richiedono particolari CentriMultipli che sono soggetti a minori variazioni di stabilità.Mentre nelle prime lezioni abbiamo criticato l’utilizzo del senza effetto verso il CentroMultiplo Speculare dell’Angolo perché privo di una valida correlazione (se non quella geometrica) possiamo ora individuare nei CentriMultipli quello che individua l’arrivo al birillo rosso del castello nel tiro di striscio senza effetto. Questa IL SENZA EFFETTO BW Magazine Completeremo la trattazione generica degli effetti introducendo quelli contrari attraverso i tiri di garuffa e di mezza-garuffa, tiri sempre molto delicati. Come sempre vi aspetto numerosi! Nelle prossime lezioni stabilità di correlazione, che non è assicurata da nessuna rotazione iniziale, si basa essenzialmente su una simile traiettoria convergente di partenza. Sono poche le diagonali madri per giocare uno striscio di battuta per cui la correlazione non risente parecchio delle loro minime variazioni. www.biliardoweb.com PAG 26 www.biliardoweb.com PAG 3 Claudio Bono premia Giovanni Triunfo, secondo classificato Il circolo Pam Pam Club di Modena concede il bis: a solo un mese di distanza dall'importante gara nazionale di cui vi abbiamo raccontato nel numero di aprile di BW Magazine, la città emiliana ospita anche la quinta prova B.T.P. 2006/2007, e la quarta prova del campionato nazionale femminile. Un encomio particolare va riservato al presidente Moreno Scarpellini, capace di organizzare un evento di questa portata avendo a disposizione un tempo ridottissimo, dopo Tra i quasi 400 «aspiranti» che si sono dati battaglia nelle prime cinque giornate di gara, spicca un nome in particolare: Crocefisso Maggio. Il supercampione pugliese ha dovuto scontare una pesante squalifica che lo ha inevitabilmente fatto uscire dai primi 24 della classifica, i quali come è noto accedono di diritto al girone finale di domenica. Buone notizie per i suoi numerosissimi tifosi dunque, che hanno la possibilità di ammirare il loro beniamino lungo tutto il suo percorso verso le finali di domenica, cui accederà senza particolari problemi. Gli altri sette giocatori che sono sopravvissuti ai due turni di qualificazione sono: Momentè, Triunfo, Putignano, Vecchione, Casarotto, Micucci e Albano. Una nota particolare per quest'ultimo, giocatore di casa a Modena, poco conosciuto ma dalle doti tecniche sopraffine e in grado di impensierire l'inopinato annullamento della gara nella sua sede originale (Somma Lombardo) poche settimane prima, per problemi di natura burocratica. Nonostante tutto, le iscrizioni sono giunte numerosissime, rendendo necessario l'impiego di una sala ausiliaria dove si sono disputate alcune batterie e la prima fase del torneo femminile. Da sinistra: Gustavo Zito(terzo class.), il direttore di gara Orfeo Sarto, Crocefisso Maggio(primo class.), l’organizzatore Moreno Scalpellini, Francesco Aultetta(terzo class.) 5° Prova BTP, vince Maggio su Triunfo Orfeo Sarto premia Francesco Auletta, terzo classificato Splendido il quarto di finale tra Sala e Maggio, vinto dal pugliese alla bella dopo una battaglia durissima; senza storia quello tra Auletta e un irriconoscibile Bombardi, che non riesce a ripetere quanto di buono aveva mostrato pochi minuti prima contro Lopez e soccombe per 3-0. Le semifinali riservano davvero grandi emozioni, in chiunque nella giornata giusta. Nelle finali si è trovato subito di fronte Gustavo Zito cedendo per 3-0, forse un po' tradito dalla tensione di una partita così importante. Due grosse sorprese caratterizzano i sedicesimi di finale: l'eliminazione di Salvatore Mannone per mano del vicentino Casarotto, e quella del n°1 della classifica Paolo Marcolin, a conferma di quanto sia difficile ripetersi dopo un grande successo; il 30enne di Sesto Calende cede il passo a un comunque ottimo Vecchione, che rimonta da 0-2 per vincere alla «bella». Ad approfittare del varco lasciato nella parte alta del tabellone dalla testa di serie n°1 è proprio Crocefisso Maggio, che si libera piuttosto in fretta di Gomez e di Rossetti (vincitore a Modena un mese fa), mostrando chiaramente le sue «bellicose» intenzioni. Dall'altra parte del tabellone avanza bene anche Giovanni Triunfo, che supera agevolmente Montereali, Cifalà e un ritrovato Borroni, approdando alla semifinale dove troverà Zito. A MODENA RITORNA IL GRANDE «FISSO» BW Magazine www.biliardoweb.com Moreno Scalpellini , organizzatore della manifestazione, premia Crocefisso Maggio, primo classificato (tra cui tre «5 sponde» consecutivi da cineteca), ma le biglie non gli rispondono più a dovere, e così il primo finalista di questa prova è proprio «Fisso» Maggio. Di superlativo livello tecnico anche l'altra semifinale, dove il talentuoso Triunfo stringe i denti (ha Maggio c’è! Rientra dopo la sospensione e vince la sofferto di febbre e prova di Modena influenza per tutta la settimana) e prevale alla quinta e decisiva partita su uno particolare quella tra Maggio e AuletZito che si conferma tra i giocatori ta: il brindisino sciorina un repertorio più in forma del circuito. E' suo il di tiri diretti davvero entusiasmante, primato in classifica al termine di ma il suo avversario è un osso duro e questa prova. non molla un colpo. Nel finale del terzo set c'è la svolta dell'incontro: Una finale dai curiosi risvolti: enentrambi i giocatori sono vicini al trambi i giocatori sono pugliesi, entraguardo, e Auletta ha un fisso a trambi provenienti dalle qualificaspingere. Inspiegabilmente cerca la zioni ed entrambi matematicamente misurissima, e resta corto... Maggio rientrati tra i primi 24 col risultato può battere un tiro diretto e non si di Modena: li rivedremo quindi a lascia sfuggire l'occasione, portanChianciano, ma questa volta direttadosi 2-1. Benchè Auletta riesca poi mente in finale. a vincere il quarto set portando il Il biliardo televisivo, installato in un match alla bella, da quel tiro in abellissimo locale a poca distanza vanti sembra che il risultato finale dalla sala, regala un'atmosfera partisia già scritto sul tabellone, e la dura colare a questo match, e i giocatori legge del biliardo fa sentire il suo non deluderanno le attese degli spetpeso ancora una volta: Auletta contatori: parte bene Triunfo che si agtinua a giocare bene, mettendo a giudica il primo set con dei colpi segno serie di colpi pregevolissimi BW Magazine di Enrico Galli magnifici, ma la risposta di Maggio non si fa attendere, e i successivi due set sono suoi, mentre il suo avversario sembra accusare sempre più la stanchezza. Sembrano esserci tutti i presupposti per un 3-1 finale, ma Triunfo non si dà per vinto e trova la forza per portare a casa il quarto set! La bella è una lotta di nervi prima ancora che di tecnica, ma è guardando negli occhi i due giocatori che si capisce chi sarà il vincitore: Maggio si abbassa sul biliardo come se le volesse mangiare quelle bilie, mentre Triunfo gioca un biliardo tecnicamente validissimo, ma sembra mancargli quella scintilla, quella fame di vittoria che fa superare qualsiasi ostacolo. Finisce la storia della partita, gli ultimi birilli cadono a favore di Maggio e il gesto del brindisino parla da sè: pollice destro alzato, «Sono tornato, e sono ancora il n°1». Maggio è uno di quei personaggi che spacca a metà il pubblico: c'è chi lo ama alla follia, chi lo giudica presuntuoso e arrogante, niente mezze misure. Una cosa però è certa: il suo carisma è un colpo in più, e non si può fare a meno di constatare una sorta di timore reverenziale nell'atteggiamento e nel gioco dei suoi avversari. Come direbbe un noto telecronista di motociclismo, «Maggio c'è!», e crediamo sia tornato per restare molto, molto a lungo. G. Triunfo, con il secondo posto entra di diritto tra i Professionisti PAG 4 Presenta: www.biliardoweb.com Scarica dal nostro sito tutte le lezioni!!! www.biliardoweb.com “L’angolo della tecnica di Fabio Margutti.” sponde con poco effetto, che spesso, a parte in determinate zone di arrivo, sono precari e richiedono una pratica laboriosa con compensazione varie. L’incertezza è accentuata appunto da quei fenomeni di scivolamento dovuti alla rotazione verticale. E’ per questo motivo che sarebbe preferibile utilizzare un effetto che stabilizzi maggiormente gli intervalli di arrivo anche per diagonali più larghe. E’ il caso appunto dell’effetto B4, il taglio principe del tiro del 3 sponde. L’effetto B4 oltre a stabilizzare la traiettoria, consolida anche la rotazione della biglia battente durante tutto il percorso. In giro si trovano purtroppo biliardi dove, per la precarietà del panno, la biglia perde l’effetto in maniera incontrollabile, alterando le relazioni. L’effetto B4 seppur di poco è quello che riesce a stabilizzarsi meglio. La non-stabilizzazione dell’effetto può essere notata nei tiri di misura a castello, quando la biglia a fine tragitto risponde alle diagonale del 2amòdi3 come ad un traversino senzaeffetto piuttosto che di leggero effetto naturale, come dovrebbe essere. A me piace dire che la biglia perde parte della propria anima, non tanto per l’effetto naturale che acquisisce, quanto per la perdita del taglio che noi avevamo impartito inizialmente; c’è quindi un graduale passaggio dal nostro comando a quello ricevuto pian piano dal tavolo verde. Filosoficamente si può anche pensare che il nostro comando è funzione di quello del tavolo (quindi... la si può pensare in tanti modi), fatto sta che la biglia cambia dinamicamente il suo stato di moto e di rotazione; quindi dobbiamo prevenire il tutto e stabilizzare con un effetto congruo: il B4. BW Magazine PAG 25 www.biliardoweb.com PAG 24 E’ apprezzabile notare che nella parte in basso di ogni figura sono stati raggruppati gli sviluppi del particolare effetto su sponda, in relazione all’ampiezza della diagonale madre di partenza. Questo criterio getta le basi per la costruzione del nostro futuro sistema In modo simile il B4 propone queste variazioni: (vedi tabella nella prossima pagina). Questi due effetti sono il D2 ed il B4 equivalenti a circa ѿ d’effetto e Ҁ d’effetto. In realtà molti giocatori utilizzano anche l’effettoA6 (un effetto quasi massimo), ma lo sconsiglio ai fini pratici perché la resa è troppo soggetta alle variazioni di forza e sbracciata, ma soprattutto risente molto della distanza e dell’angolazione della battente verso la sponda di mira. Graficamente, su un generico biliardo, l’effettoD2 si presenta così (vedi tabella a fianco). I 2 EFFETTI PRINCIPALI Proseguendo la trattazione degli effetti zonali evidenziamo la griglia principale delle due tipologie più in uso nel tiro del 3 sponde. Questa operazione ci permetterà di ottenere la griglia di ogni singolo tipo di effetto zonale. In questo passaggio ho preferito non mettere in evidenza che il tragitto dopo la prima sponda in realtà è una linea curva, che come visto nelle precedenti lezioni è dovuta principalmente alla componente verticale (rotazione in testa, naturale o trasmessa), accentuata più o meno dalla forza del tiro, dallo stato del panno, ecc… In effetti questa approssimazione è ancora lecita in una trattazione del tutto qualitativa più che quantitativa. di 3 sponde. E’ stupefacente osservare come da una semplice traslazione sia possibile constatare e dimostrare la precisione e l’eleganza del sistema. Poiché le variazioni tra gli arrivi in blu sono molto simili a quelli degli arrivi in porpora, potremmo dire che i Lezione n°6: gli effetti (seconda parte) sistemi sono paralleli. In realtà quando le diagonali madri di partenza cominciano ad aprirsi (più di quanto mostrato nelle figure) gli intervalli tra le biglie blu cominciano a slabbrarsi, non rispettando più la correlazione iniziale. Questo difetto determina un’incerta efficienza dei sistemi di 3 LE TRAIETTORIE DEL BILIARDO: PT 6 BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 5 Sabato 14 aprile quindi, hanno preso il via i gironi eliminatori formati da 3 giocatrici ciascuno; per chi non segue il biliardo femminile spieghiamo quali sono i meccanismi della gara: A Modena, in una splendida giornata di sole, si è svolta la 4° Prova del circuito nazionale femminile che, per questioni logistiche e organizzative, è stata disputata presso il Csb «Il Birillo» di Scandiano (RE) affollato per l’occasione da un pubblico numeroso e interessato all’evento mentre al Pam Pam Club di Modena si disputavano le finali della gara nazionale maschile. Cinzia Ianne, per la seconda volta, sul gradino più alto del podio Domenica ore 14.00 si disputano le semifinali: Delaude-Ianne, SpiritoMantovani. Nella prima Marilina Delaude riesce ad aggiudicarsi il primo set su Cinzia Ianne che però è determinata a confermare il titolo vinto nella prova precedente, vince quindi il secondo e anche il decisivo set che le da l’accesso alla finalissima. Dall’altra parte una Mantovani un po’ tesa non riesce ad esprimersi ai livelli del sabato che l’hanno vista protagonista di incontri giocati ai massimi livelli, soccombe ad una più precisa e sicura Laura Spirito, anche qui al terzo set.La finale è un po’ a senso unico, Cinzia domina sin dalla Delaude (su Giliberti) e Mantovani, che chiude la strada per le semifinali alla Uggè. Sabato quindi i gironi sorteggiati erano i seguenti: (vedi tabella infondo alla pagina) Purtroppo non passano lo scoglio del primo turno: Capitanio, Di Lorenzo, Bertoncelli, Quadrelli e Bettoni. Superano il primo scontro ad eliminazione diretta Paola Mantovani, Cinzia Ianne, Sara Sironi, Marilina Delaude, Angela Giliberti, Laura Spirito, Monica Lanza e Raffaella Uggè. Accedono alla fase finale della gara: Ianne e Spirito, vincitrici per 2 a zero rispettivamente su Sironi e Lanza. Le altre due atlete che si qualificano per la giornata di domenica sono: Corrado Zanasi premia Laura Spirito le atlete della categoria Nazionale femminile sono 24 e vengono suddivise, in base alla classifica precedente in 3 fasce: alla prima all’ottava (1° fascia), dalla nona alla sedicesima (2° fascia), dalla diciassettesima alla ventiquattresima (3° fascia). Vengono preparati 8 gironi all’italiana e vengono sorteggiate tre atlete, una per ogni fascia. Le prime due classificate di ogni girone accedono alla fase successiva che si svolge con il metodo dell’eliminazione diretta. Penultimo appuntamento con il biliardo femminile per la stagione agonistica 2006-2007 MODENA, 4° PROVA NAZIONALE FEMMINILE BW Magazine www.biliardoweb.com prima partita, facilitata anche dall’elevata tensione di Laura Spirito che non riesce ad ingranare soprattutto nel primo set. Nel secondo la Spi- rito riesce a dominare in parte l’emozione per la sua prima finale di quest’anno sportivo, e piazza delle ottime bilie nella fase iniziale della Il podio (da sinistra): Laura Spirito (2° class.), Cinzia Ianne (1° class.), Marilina Delaude e Paola Mantovani (3° class. a parimerito) BW Magazine Orfeo Sarto premia Paola Mantovani, terza classificata Angela Giliberto e Francesca Di Lorenzo di Paola Luzzi partita ma Cinzia reagisce subito, opponendosi al gioco della sua avversaria portando a casa anche il secondo set e aggiudicandosi la seconda vittoria stagionale. L’ultimo appuntamento per il biliardo femminile è quello di Chianciano Terme, il 12 e 13 maggio dove si decideranno le sorti di alcune delle 24 atlete della categoria nazionale femminile. Come ogni anno le prime 16 della classifica generale parteciperanno alla pule finale di Saint Vincent, a luglio, mentre le ultime 4 retrocederanno lasciando il posto a 4 nuove aspiranti. Per il momento, le retrocesse sicure della stagione sono Cetra e Ferrario, impossibilitate a partecipare al campionato, ma anche Vaggelli e Di Lorenzo sono a rischio con soli 70 punti guadagnati nella stagione. Non mi resta che darvi appuntamento a Chianciano, per l’ultima prova nazionale, che sancirà la chiusura della stagione sportiva femminile. PAG 6 Ma alla luce di questi risultati proviamo a fare qualche previsione per la Poule Scudetto del Campionato a Squadre che si terrà a S.Vincent i prossimi 14 e 15 Luglio, ricordando che passano le prime due di ogni girone. Nel girone B continua l'ottima stagione del Frosinone Biliard (14 punti fino a quel momento) che vince in trasferta infliggendo un netto 8 a 0 al CSB Milano (8 punti) e confermandosi così in testa alla classifica; l'avvicinamento a S.Vincent per la squadra capitanata da Arturo Albrito è agevolato dal CSINFO Pontedera che perdendo in casa con l'Europa Games per 6 a 2 si ritrova a tre lunghezze di distacco dal Frosinone con cui condivideva fino a quel momento la testa della classifica. Il terzo e ultimo incontro del girone è quello tra PB Group Barone Rosso e BRF Brescia, anche in questo caso è la squadra che gioca in trasferta a vincere l'incontro, per 8 a 0. In questo girone tre successi per le tre squadre che giocano fuori casa. nata in cui il CSB Roma giocherà «in casa» (sabato 26 Maggio, fra pochi giorni) appassionati e curiosi possano partecipare numerosi. Comunque potrete rivedere le partite dell'incontro su RaiSat Sport nei prossimi giorni, tenete d'occhio il palinsesto e godetevi questa insolita «cornice» per il biliardo. Gian Pietro Momentè, del Salotto di Como, attende il turno di gioco, sul tavolo Gianni Bombardi BW Magazine PAG 23 di Fabrizio Satta L'appuntamento è per i prossimi numeri e alla fine... vincano i migliori! Sicuramente i nostri campioni nelle prossime giornate di gioco (26 Maggio e 16 Giugno) ci regaleranno ancora altre emozioni in un campionato mai scontato e sempre ricco di sorprese. dera nello scontro al vertice dell'ultima giornata e strappare così il secondo posto in classifica ai diretti avversari. Andrea Berniga del Salotto di Como Gianni Bombardi del Roma Alkan Per quanto riguarda l'Europa Games invece, si prospettano due incontri in cui non potrà permettersi passi falsi per approfittare dell'eventuale sconfitta del Ponte- Anche nel girone B la lotta è quantomai aperta: in queste due ultime giornate di ritorno, delle prime 3 squadre in classifica, solo il Frosinone Biliard ed il CSINFO Pontedera si incontreranno in uno scontro diretto che potrebbe fare la differenza ai fini della classifica, e questo avverrà nell'ultimissima giornata di gioco. Nel girone A nella prossima e penultima giornata di campionato si prospetta un acceso scontro tra CSB Roma Alcam e All Green Bassa Marea, rispettivamente prima e seconda in classifica: la squadra che ne uscirà vincitrice sarà matematicamente certa di approdare a S.Vincent per giocarsi la possibilità di vincere il campionato; in caso di pareggio tutto sarebbe rimandato all'ultima giornata di gioco, anche in virtù del fatto che il Palabiliardo di Rho, attualmente terzo in classifica e sempre presente nella parte alta della classifica, nelle ultime due giornate potrà giocarsi il tutto per tutto incontrando le ultime due squadre in classifica in incontri, perlomeno sulla carta, abbastanza accessibili. www.biliardoweb.com www.biliardoweb.com PAG 7 Chiude il quadro degli incontri del Prima di quest'ultima giornata di gioco il girone A vedeva le prime 4 squadre in classifiche distanziate fra loro di un solo punto e l'incontro fra la prima (CSB Roma Alcam che era a 16 punti) e la quarta (Il Salotto di Como che era a 13 punti) ha visto vincitrice la squadra di Roma con un netto 7 a 1. Stesso discorso per l'incontro fra la seconda (All Green Bassa Marea che aveva 15 punti) e la terza in classifica (il Palabiliardo di Rho che ne aveva 14) con l'All Green Bassa Marea che riesce ad imporre il proprio gioco agli avversari vincendo l'incontro per 6 a 2 ed aggiudicarsi così i 3 punti in palio per la classifica generale. Con gli incontri della terza giornata di ritorno disputati nella giornata di sabato 5 maggio, il 4° Campionato a Squadre di serie A si avvia verso la conclusione e le classifiche cominciano ad emettere i primi verdetti. A dire il vero il pubblico, purtroppo, non è stato numeroso a causa del giorno in cui si gioca il campionato a squadre (il sabato), ma speriamo che per la prossima gior- Un momento del doppio all’italiana: in primo piano Giorgio Colombo e Gianpiero Rosanna, sullo sfondo Riccardo Belluta e Andrea Quarta girone l'incontro tra il Latte Sano di Guidonia, vicino Roma, ed il Biliard Club di Firenze: anche in questo caso la formazione ospitante fà pesare il fattore campo e rie- Il biliardo allestito all'interno della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Tor Vergata, a Roma. Il Comitato Regionale del Lazio continua nella strada già intrapresa con l'organizzazione di diverse manifestazioni, sia di 5 birilli che di carambola, all'interno del Centro Commerciale «Parco Leonardo» di Fiumicino e continua a portare il biliardo tra la gente, in questo caso all'interno della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Tor Vergata, a Roma. sce ad imporsi con un 7 a 1 che gli permette di incamerare i primi punti della stagione e raggiungere a parimerito in classifica gli avversari di giornata. Nel girone A tre successi per le tre squadre che giocano in casa. Di questo girone desta particolare interesse l'incontro tra il CSB Roma Alcam ed il Salotto di Como grazie all'insolita sede in cui vengono disputate le partite... l'Università! Il livello tecnico è stato soddisfacente, leggermente al di sotto di quello del 2006 per l’assenza di tre giocatori di spicco, due dei quali già qualificati essendo giunti all’assoluto nei primi quattro in classifica (Sciacca e Mancini); il terzo assente, Tonino D’Aniello, ha però spinto il suo ami- Ottimi i tavoli ed accoglienza cordiale da parte del CSB organizzatore; i proprietari, Anna e Pino, coadiuvati da giovani soci, hanno collaborato con grande dedizione per la riuscita della manifestazione. Ha diretto la gara il responsabile carambola per l’Italia peninsulare, Sig. Franco Careddu, che continua con successo a prodigarsi per la diffusione di questo sport, sacrificando la sua passione per il gioco a favore di impegni organizzativi. Il 5 e 6 Maggio si è svolta a Latina, nel CSB Las Vegas, la prima delle due prove previste per la qualificazione all’assoluto di S.Vincent del prossimo Luglio. Il numero di partecipanti è stato inferiore a quella dell’anno scorso, svoltasi a Roma; assenti i giocatori della zona nord, gli unici due partecipanti al di sopra di Roma sono stati il bolognese Galli ed il lucchese Miccoli. Nutrita invece la compagine romana (13) insieme ad un qualificato gruppo campano, due tarantini (Grande e Pellegrino), tre reatini e l’irriducibile pescarese, Ernesto Di Tizio, abilissimo anche nelle specialità 5 birilli e goriziana. Sebastiano Ruocco, il vincitore A Giugno la seconda ed ultima prova a Firenze e sarà determinante la partecipazione alla prova (con relativo piazzamento nei primi sedici) per aspirare ad uno dei 6 posti che spettano alla zona peninsulare. di Roberto Garofalo 0,833 0,577 0,531 0,571 0,574 0,491 0,488 0,527 0,488 0,368 0,466 0,450 0,392 0,370 0,368 0,253 0,317 0,371 0,331 0,302 0,075 0,250 0,294 0,222 0,333 16 14 12 10 8 8 8 6 6 6 4 4 4 4 4 3 4 2 2 2 2 1 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 S. Ruocco G. De Franceschi M. Rufini A. Vitiello R. Garofalo F. Caldarella R. Rasoli V. Pellegrino R. Grande O. Miotto E. Galli U. Bellini E. Mollo E. Di Tizio F. Carrieri G. Frabetti E. Ricci S. Coticelli D. Petroli E. De Bonis S. Fabrizi R. Capobianchi A. Pitoni F. Miccoli R. Basili P. Media g. N Giocatore LATINA - PRIMA PROVA De Franceschi, giocatore di 8/15 «prestato» con ottimi risultati alla carambola Una sola partita nel tabellone finale è finita in parità, tra Garofalo e Vitiello, e quest’ultimo ha avuto la meglio nel tie-break per un punto. Il secondo arrivato, De Franceschi, ha confermato quello che si era visto durante la settimana della carambola a Roma lo scorso Marzo: è un giocatore di biliardo a 360°, praticando con successo varie specialità, dal Pool allo Snooker e cimentandosi anche senza troppo allenamento nella carambola, ottenendo tra l’altro ottimi risultati. Negli ottavi di finale la sorte ha voluto che si scontrassero i due amici tarantini: ha prevalso Pellegrino che però si è arreso nella fase successiva a Mauro Rufini che ha confermato così di valere in pieno il posto alto in classifica di entrata. Sebastiano Ruocco, figlio d’arte, è stato nel recente passato protagonista del tre sponde; oggi è tornato, dopo un periodo di assenza, con una prestazione di alto livello: non ha mai perso, ha realizzato la migliore media generale ed una serie di ben 10 carambole. Solo la finale col romano De Franceshi è stata al di sotto delle aspettative per il gioco molto difensivo messo in atto da quest’ultimo e a cui ha dovuto naturalmente rispondere Ruocco; prima della finale Sebastiano aveva più di 0.900, media di assoluto valore nel panorama italiano. co e paesano Ruocco a partecipare e il titolo è andato proprio a lui. A Latina vince Sebastiano Ruocco BW Magazine Due giornate al termine, la Poule scudetto si avvicina PAG 22 CARAMBOLA: 1° PROVA DI QUALIFICAZIONE www.biliardoweb.com CAMPIONATO DI SERIE A: LA «STRETTA» FINALE BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 8 Non è facile abituarsi a questa situazione per i debuttanti al mondiale, e quasi tutti hanno incontrato difficoltà nelle passate edizioni. Immancabilmente, anche quest'anno le «matricole» hanno pagato dazio, e tra di loro due in particolare meritano una segnalazione: la prima è Ding Junhui, che certo non ha avuto fortuna nel «pescare» Ronnie O'Sullivan al primo incontro del suo esordio John Higgins vince il suo secondo mondiale mondiale, ma cedendo di schianto per 10-2 (con percentuali di imbucate inaccettabili per le doti che tutti avversario: tiene testa all'ex campione gli riconoscono) non fa che confermare del mondo fino al 6-6, poi Murphy il periodo di crisi in cui è piombato prende le redini del gioco e fa valere i dopo la finale del Masters perduta daldiritti della classe e dell'esperienza, lo stesso O'Sullivan. portando a casa i 4 frame conclusivi. Trump ha comunque messo in mostra La seconda è il teenager Judd Trump, un talento purissimo e un gioco scintildominatore tra gli juniores e da tutti lante: ci sono tutti i presupposti affinpronosticato come una stella del futuché possa far divertire non poco gli ro; il 17enne di Bristol trova Murphy appassionati negli anni a venire. Per il al primo turno, e lo sfida con la sfronmomento si deve accontentare di essetatezza tipica di un giovane della sua re entrato tra i top 64 della classifica: età: attacca il biliardo a tutto campo, l'anno prossimo i tabelloni principali se alterna serie entusiasmanti a errori li dovrà ancora sudare! inspiegabili, ma manda fuori giri il suo Caso forse unico nella storia, ai nastri di partenza erano ben nove i giocatori ancora in lizza per il primo posto nella classifica al termine della stagione, a conferma dell'assenza di un dominatore assoluto e del grande equilibrio e alternanza di vincitori cui si è assistito nelle ultime due stagioni. Di questi nove, il favorito n°1 era Graeme Dott, che partiva dalla pole position della classifica provvisoria ed era reduce da un convincente successo al China Open. Queste considerazioni non facevaJudd Trump, da tutti pronosticato no tuttavia i conti con la «maledizione come un futuro campione di Sheffield»: nessun neo-vincitore Giunge all'epilogo la stagione agonistica dello snooker. Un epilogo che ha luogo, come da 30 anni a questa parte, al Crucible Theatre di Sheffield, arena di dimensioni piuttosto contenute (la sua capienza non supera i mille spettatori) ma perfetta per ospitare il biliardo, e unica nel suo genere per la partecipazione del pubblico, vicinissimo ai tavoli e quindi più «presente» accanto ai giocatori. Hendry crolla dal 1° all'8° posto in classifica: mai così giù dal 1997 Molto scarse, invece, appaiono le chance del numero uno attuale, Stephen Hendry. Il supercampione scozzese, detentore del record di vittorie a Sheffield (ben 7, tutte negli anni '90), ha stentato per tutta la stagione e parte svantaggiato in classifica. Per giunta, a poche settimane dal mondiale ha cambiato stecca, scelta che si è dimostrata davvero infelice: nei momenti di difficoltà, la sua mancanza di feeling con l'attrezzo è stata evidente. Sopravvive soffrendo a un primo turno che non doveva presentare alcun problema contro il carneade Gilbert (ottimo giovane talento comunque, tradito solo dall'inesperienza), ma nulla può agli ottavi di finale contro un Ali (compresi i plurititolati Davis e Hendry) è mai riuscito a ripetersi l'anno successivo al primo trionfo; neppure Dott è sfuggito a questa dura legge, perdendo addirittura al primo incontro per mano di Ian McCulloch. Lo stesso Junhui, come già detto, è uscito ben presto dalla corsa al primato, mentre cominciano a salire le quotazioni di Higgins, Murphy ed Ebdon; anche Robertson e O'Sullivan, a patto di vincere il torneo, saranno matematicamente certi di ricevere in premio anche il ruolo di n°1 per tutta la prossima stagione. Non dovrà passare molto tempo,comunque, prima che uno di questi due nomi debba essere depennato dalla lista dei pretendenti al trono: Robertson-O'Sullivan è infatti uno degli accoppiamenti di ottavo di finale... Lo scozzese si aggiudica il mondiale 2007 e torna al vertice della classifica IL SECONDO SIGILLO DI HIGGINS BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 21 L’olandese Jean-Paul De Bruijn è uno specialista della sponda, ma anche nel 3 sponde ha raggiunto risultati di rilievo. Nel 2005 è giunto secondo al mondiale di 3 sponde dietro lo spagnolo Sanchez (media di 1,566) ed anche l’anno dopo a Hurghada, in una delle prove di coppa del mondo, è arrivato terzo, sempre dietro Sanchez e De Backer, con una media di 1.475. Ha vinto nel 2001, 2002, 2003, 2005, 2006 e 2007 il titolo europeo ad 1 sponda; nel 2006 ha realizzato una media incredibile, 25,86 (5 Nel 2007 la Spagna si ripropone come una delle nazioni più impegnate ad organizzare i campionati più prestigiosi di carambola; tra l’altro, negli ultimi due mesi, si sono svolti lì sia l’europeo che il mondiale ad 1 sponda. Grandi sostenitori dei giochi di serie, gli spagnoli vantano degli ottimi giocatori nelle varie specialità: nel 3 sponde il nome più conosciuto è senza dubbio quello di Daniel Sanchez. Ma anche ad 1 sponda si distinguono per media e risultati Mata e Garcia, ad esempio, entrambi con medie molto vicine al 10, considerata la soglia d’eccellenza in questa specialità. Jean Paul De Bruijn, vincitore presentati con la stessa media di 16,66, fatta nelle sei precedenti partite vinte da entrambi. Le condizioni climatiche, a detta di tutti i giocatori, non erano ottimali: molta umidità che favoriva i buttages (deviazioni della biglia 1 al contatto con la 2) ed anche i tavoli che risentivano del freddo che vi era nei locali della manifestazione (intorno ai 17°). La finale è stata molto nervosa, con errori non degni di campioni di tal calibro; Caudron inizia sbagliando l’acchito ed anche nella seconda ripresa è sfortunato, trovando un minimo spazio per fallire il colpo. Anche De Bruijn ha fatto Caudron, secondo classificato partite ai 150 punti vinte in solo 29 riprese). Nell’europeo dello scorso marzo ha bissato l’eccezionale performance con 21,43 di media generale. In questo mondiale si è ripetuto il duello con l’altro grande della sponda, il belga Caudron, accreditato di una media di oltre 28, realizzata nel campionato belga del 2007. A Marzo, nell’europeo, si erano incontrati in semifinale e l’olandese aveva avuto la meglio; lo stesso, in finale, è accaduto nel mondiale. All’ultimo match si sono De Bruijn, 6 titoli europei in questa specialità di Roberto Garofalo degli sbagli ma ha saputo approfittare dell’ultimo sbandamento del belga (erano sui 105 pari) per riuscire a terminare la partita con due belle serie. Le medie finali sono tuttavia eccellenti: poco più di 15 per Caudron e 16,406 per De Bruijn, che così batte il record dei campionati del mondo, che apparteneva al mitico Ludo Diesis (16,16 nel lontano 1974). Terzo, a pari merito con l’olandese Bongers, il belga Leppens, unico giocatore, oltre ai due finalisti, a raggiungere e superare il 10 di media generale. E’ un peccato che in Italia si sia trascurata da molti anni questa specialità che, come si vede, è ancora praticata dai più forti trespondisti del mondo: Dick Jaspers nell’europeo del 2005 è arrivato secondo con una media di circa 15 e un mese prima aveva vinto la prima prova della coppa di 3 sponde battendo in finale Blomdahl. Non sono proprio inconciliabili le due specialità, anzi in molti le ritengono complementari ed altamente formative. L'olandese De Bruijn bissa il titolo europeo e si conferma il Re di questa specialità CAMPIONATO MONDIALE DI 1 SPONDA BW Magazine www.biliardoweb.com Siamo agli sgoccioli, le semifinali vedono Mannone contro Girardi e Campostrini contro Borroni. Due incontri bellissimi: netta la vittoria di Campostrini su Borroni con un secco 3 a zero, un po’ più combattuta quella di Mannone che concede 1 set al suo avversario chiudendo poi l’incontro per 3 a 1. Ed eccoci arrivati alla finalissima: si è fatto davvero molto tardi ma il pubblico non cede, vuole vedere quest’ultimo incontro che celebrerà il vincitore del secondo Memorial Masini, vinto l’anno prima da Crocefisso Maggio. I due contendenti sono davvero molto Ennio Campostrini e Salvatore Mannone provati dalla lunga prima della finale giornata di gara ma numerosissimi spettatori che rimangono incollati alle loro sedie, nonostante l’ora tarda, per seguire gli ultimi avvenimenti di questa importante gara di biliardo: Ennio Campostrini incontra Marco Sala che non riesce a bissare la sua bella prestazione con Belluta cedendo al 4 set al giocatore torinese. Crocefisso Maggio termina la sua corsa verso al vittoria nella partita con un Fabrizio Borroni più che mai determinato; Girardi incontra Rocco Summa e riesce a passare il turno al 5° e decisivo set. Salvatore Mannone supera agevolmente il turno con Silvano Cicuti dando dimostrazione di essere in gran forma e di avere ottime chance di mettere le mani sul trofeo. Sul podio ai mondiali di Legnano nel 2003 26° Campionato goriziana di Saint Vincent nel 2001 Campione italiano a squadre 1999/2000 Campione italiano a squadre 2002/2003 Squadra Milano1 : Masini, Sala, Bellocchio, Colombo, Di Santo, Titonel, Soresini Campione europeo juniores 1990/1991 a Sorrento Campione europeo juniores 1994/1995 a Padova Campione europeo juniores 1995/1996 in Germania Riccardo Masini Sala, noto anche ai meno conoscitori del biliardo come l’antagonista di Tricalà nella sit in onda a Quelli che il Calcio la domenica pomeriggio, avanza nel tabellone finale battendo prima Berniga e poi un altro favorito: Riccardo Belluta. Un’altra bella realtà approda tra i nomi dei papabili vincitori: Antonio Girardi, nazionale di Como che ha la meglio su Della Torre (Varese) e Gallotta (Milano), e nelle partita successiva incontrerà Rocco Summa, forte nazionale di Brescia, anche lui nei quarti dopo aver eliminato Pannella (MI) e Nuovo (BG). Anche Silvano Cicuti avanza nel tabellone dopo aver sconfitto Colombo di Como e Placido (TO); l’ultimo posto disponibile negli 8 finalisti se lo aggiudica Salvatore Mannone eliminando la forte prima categoria di Varese Della Peruta e, nella partita successiva, Ambrella di Milano. La manifestazione prosegue con i quarti di finale, fase attesa e seguita dai BW Magazine di Luzzi Paola che lo hanno sempre contraddistinto. La manifestazione si conclude qui in un tripudio di emozioni e stati d’animo: gli applausi del pubblico, la stanchezza, la gioia dei vincitori e qualche momento di commozione durante le premiazioni alla presenza della mamma di Riccardo, e del cuginetto che, emozionato, consegna la coppa al vincitore della gara. Un sentito ringraziamento a chi ha voluto con tenacia questa manifestazione, il Sig. Gerli e il Sig. Monno, al sig. Giovinazzo che ha aggiornato con costanza e dedizione il nostro sito con i risultati delle batterie, agli arbitri instancabili, ai giocatori, tutti, che hanno voluto essere testimoni di questo grande avvenimento e… a Riccardo, per il ricordo di un biliardo sportivo e pulito che ha lasciato in tutti noi. Il sig. Gerli, titolare della sala, premia Fabrizio Borroni, terzo classificato sanno di non poter deludere un pubblico così tenace e mettono tutte le loro energie in un incontro appassionante e giocato ai massimi livelli: Campostrini si aggiudica il primo set dell’incontro, i due successivi invece vanno a favore di Mannone. Nel quarto e decisivo set i due giocatori lottano in un susseguirsi di tiri spettacolari con Campostrini che, oltre a giocare bene, dà dimostrazione di grande sportività e correttezza agonistica tra gli applausi del pubblico per un episodio incerto auto-chiamandosi un fallo che nessuno aveva visto. Ma non c’è nulla da fare: Salvatore Mannone sfodera tutte le sue qualità di professionista concedendo molto poco al suo avversario e va a vincere questa seconda edizione del Memorial Masini. Grande entusiasmo tra il pubblico che segue il biliardo e riconosce a Mannone le qualità, il carattere e la correttezza PAG 20 Si è già anticipato dell'ottavo di finale più atteso, che vede di fronte due dei giocatori più in forma, spettacolari e amati dal pubblico (anche femminile!) del momento: O'Sullivan e Robertson. «The Rocket» parte fortissimo, e sembra intenzionato a ripetere la prestazione che l'ha visto dominare Junhui: la prima sessione si chiude per 62 in suo favore, con l'australiano che sembra non esserci. Ma la pausa deve avergli fatto bene (che ricorra anche lui al «Piano B» congegnato da Paul Hunter?), poiché alla ripresa del gioco lo si vede trasformato, pieno di grinta: trova il suo ritmo migliore e mette alle corde O'Sullivan: stavolta è l'inglese a tirare un sospiro di sollievo Carter in grande spolvero, che lo seppellisce per 13-6. L'Hendry che si è visto a Sheffield è un giocatore rapidamente incamminato sul viale del tramonto; i frangenti in cui riaffiora lo schiacciasassi degli anni '90 sono sempre più rari e brevi, intervallati da sequenze negative in cui è fin troppo chiaro che la fiducia nei suoi mezzi non è più quella di un tempo, e sul suo volto si legge un qualcosa di sconosciuto fino a pochi anni fa: l'ineluttabilità della sconfitta. I suoi tifosi possono tranquillizzarsi: ci vorranno ancora parecchi anni prima che lo scozzese si trasferisca, magari, in uno studio televisivo a tenere compagnia a Davis e Parrot; tuttavia sarà bene che si accontentino di qualche sprazzo di classe qua e là durante la stagione agonistica, poiché l'Hendry dei tempi d'oro, penso si possa dire con assoluta certezza, non lo rivedremo più. Mark Selby, rivelazione del torneo BW Magazine Un altro nome, che puntualmente ritorna in auge al mondiale (favorito dalle lunghe distanze a lui predilette), è quello di Matthew Stevens. Al gallese, due volte finalista sconfitto a Sheffield, nessuno ha mai negato il riconoscimento di un grande talento e una classe da campione; quello che gli è sempre mancato sinora è il cosiddetto «killer instinct», quella cattiveria agonistica che ti fa tagliare il traguardo un istante prima del tuo avversario. Dopo due convincenti vittorie su Delaney e Allen (altro giovane da tener d'occhio) si trova a dover affrontare Shaun Murphy nei quarti: occasione maro: a partita ormai compromessa, gioca sciolto e si trova 80-0 con 10 rosse e 10 nere imbucate, le 5 rosse rimanenti ottimamente distribuite e i colori sui loro spot. La tensione diventa sempre più evidente (ricordiamo che un 147 al Crucible vale ben 147.000 sterline, più le 10.000 per la miglior serie del torneo!!!) e la sua corsa si ferma a 97. Peccato! Ronnie O’Sullivan, sconfitto da Higgins nei quarti di finale Nulla di fatto anche per Peter Ebdon, il quale si fa travolgere dal giovane Mark Selby che sembra trovarsi molto a suo agio a Sheffield, dopo la splendida prestazione dell'anno scorso quando eliminò il favorito Higgins al primo turno e l'esordio di quest'anno, in cui supera uno Stephen Lee che non sbagliava mai e si era portato avanti per 5-0. Ebdon, oltre ad abbandonare le speranze di primato in classifica, torna a casa con un altro boccone a- per il «gong» di fine sessione: siamo 8-8! La sessione conclusiva sembra iniziare ancora sotto il segno di Robertson, ma Ronnie tiene duro fino al 10-10 e poi lancia lo sprint finale: l'australiano non è in grado di reagire, e deve cedere il passo al più esperto rivale per 13-10... delusione per lui, ma dalla sua ha sia il tempo che i «numeri» per rifarsi nei prossimi anni. www.biliardoweb.com Lo scozzese Maguire rimpiangerà a lungo l'occasione persa con Higgins Dall'altra parte del tabellone, continua il cammino «da incubo» per O'Sullivan: dopo Junhui e Robertson ora gli tocca Higgins, che sembra aver trovato la forma migliore proprio al mon- perfetta di prendersi una rivincita dopo la drammatica finale del mondiale 2005! Stevens è in condizioni eccezionali, gioca il suo miglior biliardo e per una volta lascia da parte la leziosità che tante partite gli è costata nella sua carriera. Chiude la seconda sessione addirittura 11-5, sembra finita. Alla ripresa, dopo due frame si va sul 12-6, e già si dipingono i nuovi possibili scenari di classifica dopo la sconfitta di Murphy, ma qui le cose iniziano a complicarsi: l'inglese gioca ormai rilassato senza nulla da perdere, mentre Stevens va sempre più in sofferenza e comincia a sbagliare biglie decisive, spesso tutt'altro che impossibili. 12-8, 12-10, 12-12... il gallese non esiste più, ormai schiacciato dal peso di tutte le occasioni mancate, e Murphy non si lascia scappare l'occasione di siglare la più clamorosa rimonta nella storia di Sheffield: mai un giocatore era riuscito a risalire da 5-11 per vincere un match al meglio dei 25 frame. Sconfitta devastante per Stevens, che per di più deve incassare il duro colpo dell'uscita dai top 16, che lo costringerà a giocare le qualificazioni l'anno prossimo. Un'occasione d'oro perduta, speriamo che non sia l'ultima per il più forte giocatore (forse dopo Jimmy White) a non aver mai vinto un titolo mondiale. PAG 9 www.biliardoweb.com Il suo avversario in semifinale è un altro campione ritrovato: Stephen Maguire. Lo scozzese, che tre anni fa era sembrato il nuovo «messia» dello snooker, si era poi perso per strada, smarrendo le doti che ne avevano contraddistinto l'inizio di carriera, specie nel gioco a distanza. Nei primi turni di questo mondiale, approfittando anche di un varco nel tabellone lasciato da Dott, mette in mostra un ottimo gioco e sigla serie di grande qualità tra cui un bellissimo 143 (contro Hamilton, nei quarti), e si presenta decisamente «in fiducia» all'appuntamento con il connazionale. Ne esce la miglior partita di tutto il torneo, condotta per due sessioni sul filo dell'equilibrio più assoluto con un Maguire che costringe Higgins a sfo- diale, al termine di una stagione incolore. La prima sessione annuncia scintille, con serie fantastiche da ambo le parti a determinare una perfetta parità: 4-4. Ma nella seconda sessione c'è un solo giocatore in campo, ed è proprio lo scozzese: Ronnie gioca male, non riesce ad arginare il suo decisissimo avversario e si va al riposo sull'11-5 Higgins... col traguardo fissato a 13, era per lui solo una questione di mantenere i nervi saldi di fronte a un probabile colpo di coda di Ronnie, che in effetti c'è stato: l'inglese riesce a portarsi fino al 9-12, ma un ultima rossa mancata spiana la strada delle semifinali a Higgins. Higgins primo finalista quindi, con la prospettiva di uno scenario particolare e suggestivo: se sarà Murphy a raggiungerlo, i due non solo si disputeranno il titolo (sarebbe il secondo per entrambi), ma anche il primo posto in classifica mondiale. Tutto questo, ovviamente, se l'avversario di Murphy è d'accordo! E Selby (che dopo Lee ed Ebdon aveva siglato un'altra bella vittoria al «photo-finish» su Carter) non lo è stato affatto, d'accordo... match nervoso, altalenante: 7 centoni alla fine, ma anche tanti errori. Quello di derare il meglio del suo repertorio per restare in scia: nonostante ciò, con un guizzo eccezionale Maguire riesce a portarsi 14-10 dopo la terza sessione, e sembra davvero poter sferrare il colpo del K.O. Ma il «Mago di Wishaw» non si arrende, vuole fortissimamente il secondo titolo mondiale che lo consacrerebbe definitivamente tra i «grandi» della specialità, e combatte come un leone. La svolta al 30° frame: avanti 15-14, Maguire è in serie, ma fallisce la rosa decisiva al centro. Higgins sale al tavolo e ripulisce, lanciandosi per la volata finale. La sconfitta lascia stordito il povero Maguire, che commenta amaramente: «sono devastato, forse non mi capiterà mai più un'occasione simile di vincere il mondiale». Da parte nostra non possiamo che augurargli il contrario, e sperare che il suo ritorno ai massimi livelli possa essere confermato nelle prossime stagioni. John Higgins al tiro. La semifinale con Stephen Maguire è stata il miglior incontro di tutto il torneo BW Magazine Ali Carter, grande talento ma poca «cattiveria», perde alla bella nei quarti Ma quando gioca a biliardo fa decisamente sul serio... stavolta parte male Di fronte dunque l'esperto Higgins, che vuole a tutti i costi il secondo titolo mondiale che lo porterebbe alla pari con i suoi due «gemelli» O'Sullivan e Williams (sono tutti e tre del 1975), e il giovane qualificato Selby, la cui «favola» a Sheffield assomiglia molto a quella che solo due anni fa portò l'allora semisconosciuto Murphy a sollevare il trofeo più ambito di questo sport. Davvero un bel tipo questo Selby, e più di tutto ha stupito la sua simpatia e la sua spontaneità anche nella spasmodica tensione di una finale mondiale: quando un buontempone tra il pubblico tossisce apposta durante il suo brandeggio, si volta, gli fa un bonario sorriso e alza amichevolmente il pollice... Poi si rimette sul tiro e inchioda una delle tante imbucate spettacolari che ha messo a segno nel torneo; lo si è visto persino firmare autografi mentre l'arbitro sistemava le bilie tra un frame e l'altro! Selby sulla blu al 30° frame, che regala a Murphy un vantaggio di 16-14, sembra mettere la parola fine all'incontro. Ma il ragazzo di Leicester resta calmo, non demorde e mette a segno una serie da 68 per ridurre il gap, pareggia con un frame nervosissimo e chiude in bellezza con un 64 sotto pressione degno di un veterano. E' 1716 per lui, e adesso... adesso c'è una finale di Campionato del Mondo da giocare! PAG 10 www.biliardoweb.com PAG 19 Antonio Girardi, di Como, terzo classficiato a parimerito con Borroni Le selezioni hanno visto batterie durissime degne di una prova del campiona- Per il secondo anno consecutivo si è tenuto presso il CSB 4 GIUGNO di Magenta (MI) il Memorial Riccardo Masini. Come l’anno precedente numerosi giocatori di tutta Italia, bravi e meno bravi, sono giunti in quel di Magenta per partecipare ad una bellissima gara nazionale magistralmente organizzata dal Sig. Gerli Angelo, titolare del csb che ospita la manifestazione e Monno Bruno in collaborazione con il direttore di gara Sig Maragni, per onorare, con la loro presenza, la memoria di un ragazzo che al biliardo ha dato tanto. Per chi non lo avesse conosciuto Riccardo Masini è stato una delle più grandi promesse del biliardo, scomparso prematuramente a 27 anni, aveva ottenuto ottimi riscontri nell’ambito del biliardo nazionale e non solo, sia per le sue grandi doti di giocatore, sia come persona con quella sua timidezza impacciata e quel sorriso dolce dipinto sul viso. Il Sig. Gerli ha quindi pensato di organizzare questa manifestazione per poter tenere sempre vivo il ricordo di questo piccolo-grande campione negli anni e molti giocatori e appassionati del biliardo hanno accolto questa iniziativa, ben 584 giocatori quest’anno hanno partecipato alla gara che si è svolta al csb 4 GIUGNO dal 24 Aprile al 1 Maggio. Vince Salvatore Mannone Negli incontri successivi il pubblico può assistere a uno spettacolo biliardistico di tutto rispetto con Fabrizio Borroni che elimina prima Betti e poi, con to italiano, ben 73 finalisti a questa gara tra i quali grossi nomi del biliardo attuale: R. Belluta, S. Mannone, F.Borroni, J.Fillia, A.Bellocchio, M. Aniello, C. Maggio, e tanti tanti altri. Il giorno delle finali arbitri, organizzatori e giocatori sono stati impegnati in un tour de force iniziato alle 9 del mattino e terminato oltre la mezzanotte. Già le prime partite hanno visto l’eliminazione di molti nomi importanti, incontri per altro seguiti da un affollatissimo pubblico che ha riempito la sala per tutte le ore della giornata: Martinelli perde con Betti di Torino, Porati vince su Lopez e perde poi con Mannone per entrare nei 32 finalisti, Arduini di Modena ha la meglio sul campione argentino Torregiani, Bellocchio elimina uno dei favoriti, Albrito, il campione del Mondo Aniello perde per mano di Lupini di Milano. Proseguono invece la corsa per entrare nella rosa dei 32 giocatori, tra gli altri: Quarta, Sala, Belluta, Campostrini, Summa, Della Torre, Placido, Maggio, Di Santo, Borroni, Mannone. «Marco Sala» Con il suo impegno e la sua serietà, era la persona che avrebbe potuto dare quell’immagine nuova e pulita di cui il biliardo ha ancora bisogno» Aveva tutte le carte in regola per diventare il numero uno, cosa che non sono riuscito a vedere in nessun altro suo coetaneo che si avvicinava a questo sport. «Il mio ricordo è di un piccolo Peter Pan nella vita e di un giocatore maturo e determinato nel biliardo, nonostante la giovane età. una chiusura spettacolare, il giovane Juan Fillia; Crocefisso Maggio, tornato a vincere a Modena dopo la squalifica che lo ha visto assente per un lungo periodo, dà dimostrazione del suo grande talento vincendo su Ortolani di Firenze e Nicolas Fillia con delle esecuzioni davvero impeccabili accolte da grandi applausi del pubblico attento e partecipe. Ennio Campostrini raggiunge i quarti di finale con un ottima prestazione su Quarta e Donati; Marco Salvatore Mannone riceve il premio in ricordo di Riccardo Masini dal cuginetto (a destra), a sinistra il figlio Davide, sullo sfondo la mamma di Riccardo II EDIZIONE DEL MEMORIAL MASINI BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 18 Come avviene il processo costruttivo? Come dicevamo, la tecnologia di costruzione è mutuata dal settore delle canne da pesca. Una delle tecnologie utilizzate è chiamata filament winding, che consiste nell’ avvolgimento di un filo, oppure un nastro di fibra di carbonio, attorno ad un mandrino, nel nostro caso troncoconico, che viene fatto passare attraverso un contenitore di resina per l’impregnazione. Oggi il processo produttivo avviene in maniera differente soprattutto per quanto riguarda l’impregnazione del No, non avete sbagliato rivista, è sempre BW Magazine, ed il soggetto è il puntale della «vostra» stecca, e a meno che non giochiate con una stecca completamente in legno, è sicuramente di materiale «composito». Vogliamo infatti parlare di quell’oggetto conico che, insieme al cuoietto, è forse la parte più importante dell’ attrezzo usato dai giocatori di biliardo. I primi puntali in materiale composito giunsero sul mercato agli inizi degli anni ‘90 soppiantando abbastanza velocemente tutti gli altri tipi di puntali per le stecche, sia metallici che non, ed erano in fibra di vetro (vetroresina) dopodiché comparve il carbonio ed infine il Kevlar®. La tecnologia costruttiva derivava da quella delle canne da pesca, che adottava tali materiali già da qualche anno. Ma di quali materiali è fatto, e come vi e ne c o s tr ui t o u n p u nt al e ? Alla base di tutto c’è sempre la fibra di vetro e la resina epossidica, poi la fibra di carbonio (carbon fiber o anche meno propriamente «graphite») e la fibra aramidica chiamata Kevlar®. In pratica alla resina viene aggregata una fibra di rinforzo, che può essere una di quelle sopra citate, o , come avviene più generalmente , tutte e tre. Ultimamente vengono utilizzati anche altri elementi come la fibra di alluminio e di rame, ed altri se ne aggiungeranno prevedibilmente in un prossimo futuro. La presenza della fibra di carbonio è praticamente costante in tutti i tipi di puntale, perché dà al puntale stesso la giusta rigidezza torsionale. Dopo questa fase il puntale viene «rullato» con un macchinario apposito per eliminare le eventuali bolle d’aria che si possono formare durante la fase di stratificazione stessa, dopodiché si avvolge in un foglio di polietilene forato per la degassificazione e messo a «cuocere» in «autoclave», ovvero in forno a pressione, ad una temperatura di 120 ÷130° per 90 minuti. Ultimamente sul mercato sono apparsi dei puntali che hanno l’ apparenza materiale. Infatti si è passati all’ utilizzo di un materiale già impregnato di resina chiamato «prepreg», che consente un controllo più approfondito della quantità di resina utilizzata, ed un miglior controllo del processo produttivo. In pratica attorno al mandrino viene avvolto ora non più un filamento o un nastro, ma un intero foglio di tessuto, già impregnato con la resina, e che può essere di fibra di vetro, di carbonio, di Kevlar® o di altro materiale. In generale l’ ordine di stratificazione, questo è il nome con cui viene chiamato l’ intero procedimento, avviene avvolgendo un primo strato di fibra di vetro, poi uno di fibra di carbonio e poi eventualmente uno strato di Kevlar®, ma non necessariamente in questo ordine, anche se fino ad oggi è stato il processo più utilizzato. Processo costruttivo di un puntale in fibra composita di Andrea Rondini Finita la «cottura» il puntale è pronto per essere finito, ovvero per essere tagliato a dimensione riempito con del leggerissimo materiale fonoassorbente e per l’ incollaggio della ghiera, generalmente in PVC, e dell’ attacco al calcio della stecca, operazioni che però vengono svolte dal costruttore delle stecche, e non dal costruttore del puntale. Quello qui illustrato vuol essere solo l’ esemplificazione del sistema di costruzione di un puntale in materiale composito. Si è scelto volutamente di non entrare nello specifico con dati e tabelle sui materiali utilizzati, ne sulla differenze che intercorrono fra un puntale ed un altro dal punto di vista del comportamento durante il gioco, perché nulla avrebbe aggiunto alla comprensione del processo costruttivo. In fondo è solo... una canna da pesca! esteriore del legno, ma che con il legno non sono neanche parenti: infatti si tratta solo di un foglio «decorativo» (sublimato) avente l’ apparenza del legno o di altri materiali, ma che non contribuisce in alcun modo alle caratteristiche fisicomeccaniche del puntale stesso (Potrebbero pure mettere un foglio con disegnata una casetta ed un alberello!!). E non bisogna farsi ingannare dai nomi che le aziende danno a questi prodotti: lo scopo è prettamente commerciale. IN PRINCIPIO FU… LA CANNA DA PESCA! BW Magazine però: forse ha dormito poco per l'eccitazione, forse patisce la stanchezza dei 96 frame giocati fino alla semifinale; fatto sta che nelle prime due sessioni dapprima arranca, poi gradualmente sparisce dal campo; si va al riposo sul 12-4 Higgins e già si discute se avremo una sessione serale conclusiva, o se allo scozzese basterà quella pomeridiana per chiudere il conto… Non ha dubbi in proposito Selby, che vuole dimostrare di non essere lì per caso: inizia la sessione pomeridiana di lunedì con ritrovata freschezza, e la tranquillità di chi non ha nulla da perdere: tra lo stupore generale, inanella sei frame consecutivi mentre Higgins non può che stare a guardare! Ne man- Shaun Murphy ha ceduto in semifinale all’amico Selby BW Magazine Non ci resta che una parola conclusi- cherebbero ancora due prima dell'intervallo, ma il ritmo piuttosto lento imposto dai giocatori convince l'organizzazione a una chiusura anticipata, per dare ai giocatori un giusto riposo prima della sessione conclusiva. Buon per lo scozzese, che quasi certamente in quelle condizioni avrebbe perso anche quei due frame, vanificando tutto il vantaggio costruito la domenica. Al rientro in campo, si vede già un altro Higgins: più preciso e determinato, riporta il match su un piano di parità e non si fa irretire dall'evidente tentativo di Selby di rallentare il ritmo. Quasi incredibile la nonchalance con cui il giovanotto resta anche 2 minuti a riflettere sul tiro, senza apparentemente avvertire alcun disagio nei confronti di un pubblico che inizia a spazientirsi un po'. La tattica comunque dà qualche buon frutto, e Selby riesce a ridurre a 1 solo frame il suo distacco: 13-14. Higgins si aggiudica l'importantissimo 28° parziale, e l'ancor più decisivo 29°, dopo che Selby ha gettato via un'ottima occasione di riportarsi sotto, fallendo una comoda imbucata al centro. Higgins non si volta più indietro, e piega definitivamente la resistenza del tenace avversario con uno splendido 129 e un 78 conclusivo che suggellano il 18-13 finale. www.biliardoweb.com va, andando a ripescare i pronostici fatti in agosto, in fase di presentazione della nuova stagione. Direi che possiamo essere più che soddisfatti: il nostro favorito Higgins non ci ha delusi, riscattando una stagione tutto sommato deludente con un trionfo mondiale che lo riporta al vertice della classifica; tra i giovani, Junhui, Murphy e Robertson hanno certamente mantenuto le promesse, vincendo tutti almeno un torneo e guadagnando moltissime posizioni in classifica; e persino la puntata «azzardata» su Mark Selby si è rivelata vincente: una finale mondiale e un undicesimo posto in classifica, davvero niente male! Vogliamo comunque tranquillizzare i tanti appassionati di questo splendido gioco, che non rimarranno a bocca asciutta nei prossimi mesi: abbiamo tutta un'annata alle spalle da riassumere, e per i mesi estivi sono in programma alcuni interessanti articoli di approfondimento, aspettando la ripresa delle ostilità in agosto col Northern Ireland Trophy! E' stata una grande stagione per lo snooker, ma siamo certi che la prossima lo sarà ancora di più: il fascino di questa specialità sta definitivamente conquistando anche l'Italia, e i nuovi tavoli che vengono installati mese dopo mese non fanno che confermarlo... A risentirci presto dunque, buon snooker a tutti! di Enrico Galli PAG 11 www.biliardoweb.com «Sì, è vero. Mio padre, che è un grande appassionato di questo sport, mi portò nel bar del paese per la prima volta all’età di 9 anni. E lì chiaramente la specialità più in voga era la bazzica. BW: Una volta mi raccontasti che le prime volte hai cominciato giocando alla specialità della bazzica. Ma in che modo ti sei avvicinato al biliardo e soprattutto a quale età? «Crocefisso è un nome molto diffuso nel mio paese. Nella nostra famiglia è anche una tradizione, difatti è anche il nome di mio nonno.» BW: Perché ti hanno chiamato Crocefisso, un nome molto particolare? Piacere, Maggio. Nome: Crocefisso. Luogo di Nascita: Torchiarolo (Brindisi) Data di Nascita: 02-05-1962, Età 45 anni. Figli: Alessandra (8), Roselenia (12). Compagna: Marzena. Chi è il più forte?! Chi sta fuori per quasi tutta una stagione, torna e vince, vince… e vince fino a quando di partite non ce ne sono più? Uno solo! Ce n’è solo uno che non molla mai. E al di là del nome mariano, primaverile, solare, è un giocatore che lo puoi solo amare o odiare. D’accordo il campione è così, ma l’uomo? Europei a squadre nel 2005 Intervista al numero 1! PAG 12 «Cose spiacevoli da raccontare non ne ho. Di divertente... sicuramente il 7 sponde di calcio che tirai durante la fase eliminatoria di un europeo, contro un Danese. Con quel tiro realizzai 8 punti di castello più 3 di pallino, e lasciai le biglie diagonalizzate in bucabuca. Lui che non sapeva come replicare mi guardò incredulo e disorientato… Ed io gli feci segno di pagare 2 e biglia BW: Un aneddoto divertente nel biliardo ed uno che invece preferisci non ricordare? «Nel 1985, quando nella sfida con Carlo Cifalà uscii vincitore. Da lì poi cominciò il nostro eterno confronto, sempre nel rispetto della persona, con stima ed amicizia.» BW: Quando hai capito di essere forte? …ed imbattibile? «Una finale di batteria nel torneo nazionale di Ortona (Ch). Eravamo andati alla bella ed il mio avversario, Gianluca Berdini, conduceva la goriziana (al 400) per 398 a 120. Chiaramente la ricordo perché alla fine riuscii a vincerla io.» particolarmente, e perchè? All’ultima prova BTP di Modena, che lo ha visto vincitore BW: Qual è la partita che ricordi «A 17 anni. Era una gara regionale all’italiana. Ricordo che giocai la finale contro Antonio Crisci.» BW: Quando hai vinto il tuo primo torneo? «Non un giocatore di biliardo, ma un insegnante di educazione fisica. Lui pur non giocando a biliardo mi trasmise delle nozioni che molto spesso vengono sottovalutate anche dai giocatori più bravi. Erano trucchi ed esercizi sulla coordinazione, sull’allineamento, e sull’impostazione del corpo, essenziali per poter giocare bene.» BW: Ci sono persone a cui sei particolarmente legato che hanno segnato il tuo percorso? Quindi il mio è stato un approccio di biliardo a 360°, imparando da subito il controllo e la distribuzione delle forze su entrambe le biglie.» MAGGIO VS… 1 FISSO! BW Magazine L’apprezzamento nei nostri riguardi sta crescendo esponenzialmente an- A fine mese si svolgerà il campionato del Mondo di Palla 10, sempre negli Stati Uniti, e ben tre azzurri (l’onnipresente Fabio, Alessandro Torrenti e Moreno Kraljevic) sono stati inseriti nel tabellone principale. Gli eccellenti risultati agonistici degli ultimi tempi sono solo una parte dei successi ottenuti dal nostro Paese in termini di riconoscimento ed immagine a livello internazionale. Il momento magico degli azzurri all’estero, inoltre, non si limita alla sola Europa. Nel circuito professionistico americano, l’UPA, i nostri portacolori si stanno facendo valere e conoscere sempre di più. Abbiamo già illustrato i buoni risultati della tappa di Valley Forge, e nel torneo successivo in California, vinto da Bustamante, altri ottimi piazzamenti (Petroni 9°, Torrenti 13°) ci regalano un sempre maggiore ottimismo. svoltisi il mese scorso in Repubblica Ceca da parte del napoletano Vittorio de Falco (peccato per lo sfortunato quarto di finale col polacco Babica, che avrebbe consegnato al nostro Totò una meritata medaglia), consentirà all’Italia di piazzare nel tabellone principale del prossimo Campionato del Mondo di Palla 9 ben tre rappresentanti: Petroni, Muratore e il “quasi medagliato” partenopeo. Alessandro Torrenti, a fine mese sarà negli USA per i Mondiali di palla 10 BW Magazine Per una volta, il naturale (e un po’ italiano) pessimismo nei riguardi del prossimo futuro abbandona il campo per lasciare spazio alla speranza, suffragata dalle recenti soddisfazioni, di Questa è senza dubbio la strada giusta per offrire all’Europa del pool, negli anni passati non molto ben disposta verso i nostri rappresentanti, l’immagine che l’Italia merita. Se la Federbiliardo ha dato bella mostra di sé e delle sue potenzialità in occasione dell’Eurotour campano, l’IPF non vuole essere da meno (a volte un po’ di sana concorrenza può anche essere positiva) e per i primi tre giorni di giugno è in programma a Parma un torneo internazionale che si annuncia ricco di grandi nomi e di aspettative interessanti. Se poi dovessero essere vere le voci, sempre più insistenti, di un imminente ritorno del pool sugli schermi della Rai, con queste premesse non potremo che aspettarci una crescita esponenziale della specialità, sul territorio nazionale, anche dal punto di vista delle numeriche oltre che dal già soddisfacente bilancio dei risultati agonistici. che grazie agli sforzi degli organi dirigenziali delle nostre federazioni, che, anche se la situazione “politicobiliardistica” interna non è delle più rosee, si stanno prodigando per far crescere il nostro pool anche agli occhi degli altri. Un esempio lampante di questo è l’eccellente organizzazione della tappa italiana dell’Eurotour, da parte dello staff della Federbiliardo, svoltasi il mese scorso a Castelvolturno (CE). La lussuosa cornice dell’hotel Holiday Inn ha ospitato i 256 giocatori provenienti da tutta Europa nel migliore dei modi, raccogliendo consensi da parte di tutti e complimenti dalla Federazione Europea, che, affidando una delle sette tappe annuali all’Italia, ha avuto conferma di aver fatto la cosa giusta. Il torneo, che avrà visibilità sul canale satellitare Eurosport, è stato vinto dal tedesco Christian Reimering in finale col russo Stepanov (alla seconda finale persa consecutivamente), ed è stato arricchito dalla presenza dei giocatori del Napoli Calcio, molto simpatici ed interessati al gioco (hanno addirittura acquistato due tavoli per il loro ritiro), che hanno premiato i vincitori. www.biliardoweb.com Gabriele Cimmino, ottime prestazioni per lui nel 2007 di Francesco Tomati una dignità finalmente equiparabile a quella che il pool ottiene già da anni negli altri Paesi del Mondo. E se mai dovesse arrivare il tanto agognato inserimento del biliardo tra gli sport olimpici, mai come oggi possiamo permetterci di pensare che siamo sulla buona strada per presentarci preparati all’appuntamento. PAG 17 www.biliardoweb.com PAG 16 Fabio Petroni, attualmente in testa alla Come se non bastasse, a riclassifica EPBF, affiancato dall’olandese Feijen dosso dei «top ten» (tredicesima piazza) c’è un Bruno Muratore sempre più cotale: ben nove nostri atleti, quasi tutti stante nel rendimento, anche grazie in ascesa, fanno parte dei primi cento alla ritrovata forma fisica, che nella (Torrenti 34°, Cimmino 49°, Kraljeprossima tappa potrà mettersi alle vic 57°, De Falco 63°, Tomati 67°, spalle il peggior piazzamento degli Margola 73°, Pascasi 90° oltre a Peultimi dodici mesi, sessantacinquesitroni e Muratore), con almeno un mo, provando a portare all’Italia un altro paio, Michelotto e Monaco, in altro risultato senza precedenti: due procinto di unirsi alla compagnia in azzurri nei primi dieci. virtù della loro assenza alla prova dello scorso anno. Ma non sono solo loro, Fabio e Bruno, che danno lustro all’immagine Un altro risultato eccezionale, il dello Stivale nel panorama continenquinto posto ai Campionati Europei chi è l’attuale numero uno d’Europa, seppure in coabitazione con il fortissimo olandese Niels Fejien? Ebbene si, ce l’abbiamo fatta: Fabio Petroni. Il nostro miglior portacolori ha raggiunto la vetta del ranking EPBF in occasione dell’Eurotour di Sindelfingen, in Germania (vinto dall’inglese Daryl Peach in finale contro lo svizzero Dimitri Jungo), con un nono posto che gli ha consentito finalmente di risalire quel paio di posizioni che lo separavano dal fatidico numero uno. La prospettiva diventa ancora più rosea se si pensa che Fejien, il mese prossimo in Austria, dovrà difendere il terzo posto dell’anno passato, contro una migliorabilissima nona posizione del giocatore romano. Bruno Muratore, 13° posto nella classifica dell’EPBF Maggio 2007, dicevamo. È una data storica, senza dubbio. Volete sapere Il Pool italiano è ancora piccolo, ma sta bene, è in salute, e sta vivendo uno stato di grazia assolutamente inedito e beneaugurante in prospettiva futura. Grazie alla passione e all’impegno di pochi, giocatori e dirigenti, finalmente l’Italia può essere annoverata di diritto tra coloro che a questa specialità stanno dando tanto, e ricevono le giuste soddisfazioni. Più volte, sulle pagine di BiliardoWeb Magazine, ci è toccato evidenziare come l’Italia del Pool sia nettamente indietro rispetto agli altri Paesi europei e mondiali. Abbiamo constatato che il nostro migliaio, su per giù, di tesserati, per di più tristemente divisi in due Federazioni, è un granello di sabbia rispetto ai milioni di praticanti ed agonisti sparsi per tutto il globo. La carenza di Centri Sportivi adeguati e di una cultura del gioco con le buche, dovuta anche alla maggiore diffusione della specialità nazionale, i birilli, ha fatto sì che un Paese come il nostro, che in quasi tutti gli sport appartiene all’elite mondiale, fino ad oggi sia stato considerato ben poco competitivo e assolutamente lontano dal “giro” delle Nazioni che contano nel panorama del pool internazionale. Ma oggi, maggio 2007, siamo lieti, anzi estasiati, nel constatare che, parafrasando la celebre massima di Brandon Lee ne «Il Corvo», «Non può piovere per sempre». Tra le mille difficoltà dell'attività nazionale, i nostri giocatori riescono ad emergere in Europa IL MOMENTO D’ORO DEL POOL AZZURRO BW Magazine a) Abilità, precisione e misura: Io: 9. Cavazzana: 10. b) Professionalità (inteso come impegno, allenamento): Io: 1. Tutti: media dell’8. c) Forza mentale: Io: 10. Nessuno. d) Tattica di gioco (Ita/TuttiDoppi/ Goriziana): Io: 10/10/6 = media 8 e mezzo. All’Italiana nessuno; a TuttiDoppi e Gorizia Albrito: 9. e) Gioco di prima: Io: 10. Nessuno, perché sono tutti degli spingi-biglia. f) Gioco di sponda: Io: 6. Albrito: 9. g) Positività (nel gioco): Io: 0. Nessuno perché hanno tutti un BW: Per ognuna di queste caratteristiche che voto (da 1 a 10) ti dai tu, e quale tuo collega apprezzi maggiormente? «Difetti tanti. Pregio uno solo: essere il più forte di tutti.» BW: Un tuo pregio ed un tuo difetto… «Carlo Cifalà. Perché nonostante i suoi problemi si è sempre distinto dagli altri, comportandosi da numero 1.» BW: Quale Professionista stimi maggiormente, e perchè? libera.» Saint Vincent 2005,Campionati Italiani di categoria BW Magazine «No, non uso nessuna tecnica particolare. Bisogna saper accettare le situazioni e soprattutto imparare a soffrire. Se vuoi essere un vincente non devi mai lasciarti andare e credere in te stesso. Francamente non mi capita spesso di trovarmi in questa condizione di disagio, perché ho piena fiducia nei miei mezzi. Quindi gioco senza paura, e mi carico soprattutto «Sì, è vero. Sono un istintivo puro. Per quanto riguarda l’approccio, sono automatismi di anni di gioco che sono difficili anche da descrivere. Vado sul tiro e sento che io ed il biliardo siamo un tutt’uno. E’ un feeling inscindibile. Quando eseguo il tiro non guardo mai la direzione della stecca, perché già so con BW: Nel gioco tutti dicono che sei un istintivo. E’ vero? Ci racconti il tuo approccio al tiro? «Niente moto, a parte la mia Kawasaki Ninja da 150 cavalli.» BW: Fai attività fisica: bicicletta, corsa, palestra? con le biglie decisive.» La sua Kawasaki Ninja da 150 cavalli PAG 13 Primo classificato ai Campionati Italiani di Saint Vincent nel 2005, categoria Professionisti BW: Quando arriva il momentaccio come ne esci? Usi tecniche mentali, di concentrazione? BW: Fai scuola di biliardo? In passato hai mai preso lezioni? «No, non faccio scuola di biliardo e non ho neppure mai preso lezioni. Sono un autodidatta.» «Non ho fiducia nei giovani di oggi. Andando in giro per l’Italia, prendo sempre più coscienza che manca in loro il dovuto rispetto e l’umiltà per vincere e diventare dei campioni. Oltretutto ci sono molte cose che anche a livello gestionale, amministrativo ed organizzativo andrebbero cambiate. Se si pensa di voler vivere di biliardo oggi è difficilissimo. Sinceramente se dovessi dare un valido consiglio ad un giovane questo sarebbe di aprire gli occhi e cambiare sport.» BW: Credi nei giovani per il futuro del biliardo? Cosa consiglieresti ad un ragazzo per un buon approccio? Quale caratteristica non deve mai mancare? «Nessuna rinuncia, semmai tanti sacrifici. Sono stato ripagato per più di quello che avrei meritato.» BW: Qual è la rinuncia più grande che hai fatto per il biliardo? Ti ha ripagato? 50% di mala e 50% di buona sorte. h) Correttezza e lealtà: Io: 10. Cifalà: 9. www.biliardoweb.com www.biliardoweb.com BW: Hai praticamente vinto tutto quello che c’era da vincere: Campio- «Il mio occhio dominante è quello interno. Solitamente uso un ponticello aperto, tranne in alcuni particolari tiri smorzati, in gergo di mezzo colpo, dove mi trovo meglio con l’occhiello. L’impugnatura avanti, sempre a mano chiusa, incollata sulla stecca, anche nei tiri di esibizione, di massè. Cambio velocità e penetrazione di steccata in base al tiro che voglio eseguire.» BW: Occhio dominante, ponticello preferito, impugnatura? «Peso: 630 gr. Bilanciamento: a 41cm. Materiale manico: Acero. Materiale puntale: Kevlar (da 114gr e 72cm)» BW: Ci parli della tua stecca? quali caratteristiche deve avere? «Come detto in precedenza sono istintivo e gioco sul colpo d’occhio, la mia esperienza e la mia sensibilità.» BW: …e di prima? BW: Hai voglia di parlare della tua «Non li ho mai provati, ma se come dicono favorissero i giocatori più tecnici io mi troverei ulteriormente avvantaggiato. Comunque non sono per il cambio dei biliardi; sono altre le cose che dovrebbero cambiare.» BW: Cosa pensi dei futuri biliardi con le buche? Dicono che arginino il fenomeno degli sparatori, favorendo un gioco più tecnico. «Perché Saint Vincent è una gara per gorizianisti, quindi non per le mie caratteristiche.» BW: Di sponda usi sistemi particolari? «Non uso conteggi. Preferisco sfruttare delle semplici diagonali di riferimento. Di sistemi numerici ne conosco tanti ma evito di usarli perché mi portano a deconcentrarmi e ad essere meno preciso.» nato Italiano, Europeo e Mondiale, sia individuali che a squadre. Come mai non hai ancora vinto il Gran Prix di Saint-Vincent? la posizione del corpo dove mira e che va dritta. Quindi mi concentro essenzialmente sulla direttrice che congiunge battente e punto di palla.» Con la squadra Italiana agli Europei di Sotteville (Francia) nel 2005 BW Magazine di Fabio Margutti Qui termina l'intervista con un grande del nostro tempo. Un giocatore che ha vinto e continuerà a vincere tutto. Un uomo che ancora una volta ha dato prova di essere il protagonista. Personalmente, vorrei aggiungere che sotto il profilo umano ricorderò a lungo la sua stretta di mano sincera. In bocca al lupo, Tigre! «Tutti mi chiamano: la tigre. E mi piace molto.» BW: Che soprannome ti daresti? «La forza me l’ha data il nome che porto, e sono fiero di portare. Sicuramente ha contribuito anche la fragilità del circuito professionistico. Al di là di questo tutte le partite che ho affrontato, dalla prima nelle selezioni fino alla finale perché ero stato servito ai giocatori su un piatto d’argento. Ma nonostante tutte le difficoltà ed avversità penso di aver dimostrato ancora una volta di essere sempre il numero 1.» BW: Cosa ti ha dato la forza dopo il periodo di stop per riuscire a vincere il BTP di Modena? E’ stata una tua impresa o è fragilità del circuito professionistico? Ci racconti la fase dove hai sofferto maggiormente? «Siviglia 2006 – Mondiale 5 birilli. Lì ho ricevuto le scorrettezze più grandi della mia carriera da professionista. Preferirei evitare di parlarne.» squalifica? Ti è dispiaciuto? PAG 14 www.biliardoweb.com PAG 15 Non è finita qui: ad Aprile in Grecia si è anche svolto un incontro amichevole tra due squadre greche (A e B), una egiziana ed una italiana, formata da Marco Zanetti, Antonio Oddo, Salvo Papa e Mimmo Mingiardi. Danimarca e Francia. L’altro team è il Jonia Amatori Biliardo di Giarre (CT), composto da Brillante, Cimino, Bitetti e Smajlovic; hanno giocato in Turchia, ad Istanbul, contro Germania, Grecia, Turchia e Francia. Purtroppo entrambe le squadre non sono riuscite a qualificarsi per le finalissime, ma naturalmente avevano di fronte avversari di alto rango: in uno dei due team olandesi che partecipavano c’erano Blomdahl e Sanchez insieme: pensate anche al livello delle altre squadre, quindi niente di strano che le nazioni più deboli abbiano almeno un certo timore reverenziale nei confronti dei blasonati colleghi. Quindi solo parole di stima ed incoraggiamento per le nostre due compagini e speriamo che si possa continuare su questa strada anche con il sostegno morale ed economico della nostra federazione. La squadra italiana che ha vinto il quadrangolare in Grecia, da sinistra a destra: Salvatore Papa, Pietro Croci, Domenico Mingiardi, Antonio Oddo e Marco Zanetti Oltre alla prova suddetta, l’Italia è stata presente dal 27 al 29 Aprile nelle qualificazioni per le finali del campionato europeo 3 sponde per squadre; un team, Palestra Hartes, impegnato in Spagna (Alicante) e formato da Notarrigo, Cortese, Picciano e La Rosa; ha combattuto con le squadre di Spagna, Portogallo, Questa prova si svolgerà dall’11 al 17 Giugno ed auguriamo a tutti i nostri amici una buona prestazione. Ormai eravamo abituati a vedere nelle classifiche estere di carambola i soliti nomi: Zanetti e, sporadicamente, qualche altro italiano messosi in luce ai vertici dei campionati italiani; naturalmente Antonio Oddo, Sciacca, Mancini, solo per citarne qualcuno. Ma quest’anno la presenza è notevolmente più consistente: nella prova open della Coppa del mondo a tre sponde si sono iscritti Zanetti, Niceforo, Mancini, De Biasi, Grande, Mingiardi, Sciacca e Pellegrino, quindi ben otto italiani in terra ellenica, a Corfù, per fare esperienza e consentire quella crescita che tutti auspichiamo da anni. Nutrita partecipazione dei nostri atleti nelle competizioni internazionali di Roberto Garofalo Insomma, qualcosa si muove nel panorama internazionale: il piacere di misurarsi fuori casa con giocatori stranieri, la voglia di imitare e quindi crescere, sono tutti elementi che ci lasciano ben sperare, al di là dei risultati che i singoli possono ottenere in questo momento. Forse sarebbe ora che la federazione iniziasse degli stage addestrativi in giro per l'Italia, approfittando del momento favorevole; le idee non mancano, la voglia c’è, basta solo iniziare, coraggio! Ebbene, la squadra italiana ha vinto con grande soddisfazione generale. Tutti hanno dato il loro valido contributo vincendo almeno un set e quindi accumulando preziosi punti per la nostra squadra. Nel primo incontro l’Italia vinceva 3-1 con la Grecia B; stesso risultato con l’Egitto, perdeva poi con la Grecia A e quindi si arrivava alla finale tra le due squadre con più punti: Italia e Grecia A; Zanetti e Oddo vincevano sui greci (2-0 e 2-1 rispettivamente); Papa perdeva con Papakonstantinou e la partita tra Mingiardi e Kasidokostas veniva interrotta mentre era in vantaggio il catanese perché ormai ininfluente per il risultato ormai acquisito dall’Italia. Le medie non sono state altissime per problemi di materiali di gioco, sicuramente l’umidità del sito ha reso i tavoli non perfetti per la corretta risposta alle traiettorie; anche alcuni problemi all’impianto elettrico hanno costretto gli atleti a giocare quasi con luce ambientale. Zanetti ha però vinto con l’egiziano El Araby i suoi 2 set in 10 riprese, quindi con media di 3.000. La migliore partita di Oddo è stata con il greco Sakkas, 2-0 in 27 riprese (1.111 di media), quella di Mingiardi con l’egiziano Yacoub, 2 set vinti in 32 riprese (0.938 di media); Papa non è riuscito a vincere con nessuno dei suoi avversari ma ha comunque raccolto a suo favore un paio set che, come detto in precedenza, sono stati determinanti per l’economia dei risultati finali. LA CARAMBOLA «MADE IN ITALY»VA DI MODA IN EUROPA BW Magazine