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LUOGHI
Nel romanzo "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" i luoghi hanno un ruolo fondamentale: essi infatti rispecchiano delle situazioni o delle circostanze in cui si trovano anche i protagonisti.
Anche i luoghi, in questa storia di "doppi", hanno spesso duplice funzione: possono riflettere lo
stato d'animo dei personaggi oppure possono determinare lo stato d'animo del lettore. . Stevenson
sceglie come "esterno" privilegiato la città di Londra in cui il romanzo è ambientato. Alcune immagini di Londra contribuiscono a rafforzare il senso generale di mistero: non dimentichiamo infatti
che le vicende si svolgono soprattutto di notte o nell'oscurità creata dalla nebbia o dal tramonto.
Alcuni ambienti sono determinanti per lo svolgimento del romanzo: lo è senza dubbio il nucleo costituito dall'abitazione di Jekyll e dall'annesso teatro anatomico e dal gabinetto medico. Se poi si considera la posizione delle dimore di Jekyll e Hyde, si può notare che i due alloggi sono comunicanti
attraverso il cortile, anche se lontani tra loro. Tale disposizione è un'evidente analogia: come i due
spazi sono lontani e distaccati, così le personalità dei due personaggi sono diverse, anche se unite
dall’elemento "individuo unico" , che, negli spazi, è rappresentato dal cortile. Ulteriori osservazioni si
possono fare sulla rappresentazione delle porte e delle soglie che sono uno dei motivi conduttori
del romanzo insieme alle lettere. Così il teatro anatomico suscita nel lettore un sentimento che si
può senza dubbio legare alle pratiche oscure a cui fu destinato. Un altro elemento fondamentale del
romanzo è sicuramente la porta che, trovandosi inizialmente chiusa, solo verso la fine del romanzo
si aprirà: essa sta ad indicare che, piano piano, anche i sentimenti e la parte interiore di Jekyll si sta
aprendo ad Utterson che, assieme ai lettori, riuscirà a capire finalmente le vere sensazioni del protagonista.
Sintetizzando:
In "Storia di una porta" (cap. I) l’ambiente di sfondo è un operoso quartiere londinese e più precisamente una strada che però sembra essere distaccata dal mondo esterno. Questa via è rappresentata, oltre che da numerose opere di abbellimento che comunicano una certa ricchezza delle
persone dimoranti, da una quiete decorosa, ma anche da un certo mistero, sottolineato dalla descrizione del buio della notte e dalle vie deserte. L’immagine del luogo descritto in un sfondo di nebbia e
di oscurità rende perfettamente l’idea del delle cose tremende che acadranno.
"Alla ricerca del signor Hyde" (cap.II) è anche ricco di luoghi misteriosi e bui: è presente, ad
esempio, la descrizione del tragitto che Utterson compie nel cercare Hyde, in cui l’elemento predominante è il buio che, oltre a determinare l'aspetto del luogo, rappresenta la condizione in cui vive la
mente dell’avvocato riguardo alle vicende dell’uomo. Questo buio impenetrabile è da ricercare anche
nella personalità di Hyde: questo individuo rappresenta un vero e proprio enigma.
E’ nel capitolo III che vengono descritte le dimore di Jekyll e di Hyde: mentre alla vie confinanti
con la prima si possono associare delle immagini di luce, di lusso e di tranquillità ("salone più
accogliente di Londra", "lussuosa integrità", "trama regolare di luci e di ombre"), alla seconda invece
buio ed il silenzio, aspetti che esprimono anche la personalità dell’uomo. E’ bene sottolineare
che la descrizione dei luoghi è portata avanti dall’esterno delle case verso l'interno, così come i protagonisti del romanzo dovranno indagare sulle vicende restando all’esterno.
Anche il IV capitolo si apre con un’atmosfera particolare in cui domina il mistero, la mancanza di
chiarezza nelle vicende che si rileva anche dai luoghi nebbiosi e dominati dall’ "ombra cupa della
sera". Il delitto Carew è stato compiuto in un luogo degradato ed orribile: qui dominano, infatti, solo
catapecchie e persone povere. Si ritorna poi ad una descrizione del quartiere di Soho in cui abita
Hyde: ancora una volta regna l’immagine di un quartiere tetro di una "metropoli d’incubo".
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Nell’ "incidente della lettera" viene ripresa la descrizione della casa di Jekyll internamente: vengono citati il laboratorio e la sala di anatomia che si presentano come ambienti spettrali che sottolineano da subito una sensazione di estraneità e di qualcosa di enigmatico. Ancora una volta c’è la
nebbia a fare da sfondo nel momento in cui si riprende la descrizione esterna: questa "soffocava il
flusso della vita urbana".
Nel capitolo VI i luoghi ricorrenti sono interni: prevale l’ambientazione nella casa di Utterson e, più
precisamente, l’elemento dominante è la scrivania dove l’avvocato è intento a riflettere sullo strano
caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.
L’ "incidente della finestra" (cap.VII) è ambientato nel chiostro in cui si accede mediante la misteriosa porta descritta nel primo capitolo. Si fa accenno anche alla "stradina" che si affaccia sulla
porta e che è il percorso della consueta passeggiata di Utterson e del signor Enfield. Ruolo importante
lo ricopre una delle tre finestre che si aprono sul muro di Jekyll da cui l’uomo si affaccia per parlare
con i due visitatori. Anche qui i luoghi sono descritti dall’esterno, come la visione del dottore da parte
dell’avvocato: non riesce ancora ad entrare nella sua anima, a comprendere i suoi sentimenti.
Nel capitolo successivo (cap. VIII) è presente ancora una volta quel clima losco e misterioso segnato da più elementi come l’accenno alle strade deserte e alla piazzetta ventosa, che è, in qualche
modo, un’anticipazione della "burrasca" ventosa che verrà a crearsi nel momento in cui Poole avverte
il signor Utterson della scomparsa del suo padrone. Tutto, in questa vicenda, è misterioso: la sala anatomica, la rampa di gradini per accedere al gabinetto, il gabinetto stesso. Il gabinetto, il cui accesso
si presenta difficoltoso per i due, viene descritto con sfumature inquietanti, anche se tutto appare ordinato. E’ quest’ordine così perfetto che aumenta la suspense nel lettore come se lo stampo misterioso dato ai luoghi dovesse tutto ad un tratto ricomparire per mostrarci elementi ancora più tremendi.
I ripostigli bui e i corridoi tortuosi che seguono sono un segno di qualcosa di tormentato che deve accadere. Nell’ultima parte si fa poi ancora una volta riferimento allo specchio che vede tutto ma non
può riferire: rappresenta senz’altro un enigma e una curiosità per questo, visto che è l’unico fino ad
allora a conoscere la verità.
I capitoli conclusivi vengono ambientati nel gabinetto dove Utterson scopre la lettera di Jekyll-Hyde
posta nel quarto cassetto dall’alto dentro la vetrina. Qui i luoghi risultano presentati con maggior chiarezza a conclusione della vicenda di cui si è trovata tutta la verità con la conseguente scoperta clamorosa di una doppia personalità del dottor Jekyll.
Come Doppia è forse anche l'Architettura Vittoriana !