Scarica il PDF

Transcript

Scarica il PDF
BREVI
10 | ECONOMIA
Martedì 7 febbraio 2012 il Giornale del Piemonte
Ascom: due camper per gli ambulanti
Novara: un seminario sulla privacy
Terziarizzazione dei servizi, ultima data
Due camper come sportelli mobili che per sei giorni gireranno e
si piazzeranno – con personale specializzato a bordo – in 12 fra
i più importanti mercati della città. OCosì Ascom Torino vuole
aiutare gli ambulanti per compilare la cosiddetta Vara, Verifica
Annuale della Regolarità Amministrativa, da consegnare entro
il 28 febbraio. Si inizia oggi a Porta Palazzo: 8,30-13.
Privacy dei contribuenti garantita dalle misure di sicurezza: è
l’argomento del eminario destinato agli intermediari organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dalla Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate. Appuntamento domani all’Associazione Irrigazione
Est Sesia (via Negroni 7), a partire dalle ore 9,30.
Mercoledì 15 febbraio alle 16.30 presso la sede di Confindustria
a Cuneo (corso Dante, 51), si svolgerà l’ultimo appuntamento su
«La terziarizzazione dei servizi», ciclo di seminari sugli aspetti
principali del contratto promosso dalla Sezione Terziario e Servizi. il terzo incontro avrà come titolo «Le misure di prevenzione
nei contratti di servizio».
CREDITO AL CONSUMO
La «stretta» è figlia
del calo di domanda
A Torino nel 2011 meno erogazioni,
ma soprattutto meno richieste
MASSIMILIANO SCIULLO
La stretta al credito? Non è soltanto
legata alla maggiore prudenza da
parte degli istituti bancari, ma anche da un calo sensibile della domanda di prestiti da parte delle famiglie. Lo dicono i dati elaborati dal
Crif - società che gestisce un importante sistema di informazioni
creditizie - per quanto riguarda il
PRESTITI
Più che la prudenza degli istituti
ha potuto la continua incertezza
sul mercato del lavoro
territorio piemontese e la provincia
di Torino.
Dalle statistiche risulta infatti che
nel corso degli ultimi dodici mesi, a
fronte di una maggiore severità nella concessione di finanziamenti per
il credito al consumo da parte delle
banche, un dato superiore riguarda
la diminuzione di chi si è rivolto a
uno sportello per richiedere soldi.
Si tratta, in buona sostanza, di un 2,7% di prestiti accordati in Torino e
provincia, a fronte però di un -4,3%
di domande. un trend che si conferma anche a livello regionale (-
3,6% per le concessioni, ma -5,3%
per le richieste) e anche a livello nazionale (-2% nel caso dei «no» comunicati dalla banche e -3,7% per
le domande di credito). È sostanzialmente la conferma, insomma,
che la stretta al credito esiste, ma ha
paternità plurime.
Come è facile intuire, a frenare i desideri di soldi in prestito da parte
delle famiglie (e quindi la relativa
contrazione dei consumi, specialmente quelli non necessari) è soprattutto il sentimento di incertezza che si respira intorno a noi. A livello generale, ma soprattutto dal
punto di vista del mercato del lavoro, che al momento sembra garantire sempre di meno una stabilità
di medio-lungo termine. A conferma di questa tesi, il dato raccolto
ancora nel Torinese, dove il calo
della domanda ha colpito maggiormente il comparto dei prestiti finalizzati, ossia i finanziamenti destinati all’acquisto di beni e di servizi
da sempre trainata dall’acquisto di
auto e moto (-7.3%). La componente della domanda di prestiti
personali, invece, fa segnare una
contrazione più contenuta, -1% in
relazione al numero di prestiti richiesti.
L’alleata ideale per chi invece il credito lo vorrebbe pure chiedere, ma
gli viene risposto di «no», è quella
che gli esperti definiscono «referenza creditizia». Solo con un buon
curriculum che parla per noi, ci si
può accostare a uno sportello bancario con ragionevoli possibilità di
successo. «Alla luce di queste evidenze appare oltremodo fondamentale che i consumatori abbiano
una chiara consapevolezza del ruo-
LA CRISI INSEGNA
I nostri concittadini hanno
preferito rinunciare ad acquisti
non necessari, come auto e moto
lo che la propria referenza creditizia
e il livello di sostenibilità finanziaria
hanno nella valutazione da parte di
banche e società finanziarie ai fini
dell’erogazione del credito», commenta Beatrice Rubini, personal solution & services di Crif.
IL BORSINO DEL PIEMONTE
Società
Acque potabili
Autostrada Torino-Milano
Banca Intermobiliare
Basicnet
Borgosesia
Buzzi Unicem
Centrale del latte di Torino
Exor
Fiat Industrial
Fiat Spa
Fidia
Fondiaria Sai
Intesa - Sanpaolo
Iren
Juventus Football Club
Prima Industrie
Reply
Seat Pagine Gialle
Sias
Valore
azione
Tendenza
%
0,80
7,40
2,70
1,94
0,93
8,40
1,93
18,50
7,76
4,56
2,99
1,32
1,52
0,77
0,23
7,86
17,53
0,04
5,80
+2,56
+0,07
-3,57
-0,97
+1,58
-5,14
-0,36
-1,33
-2,82
-2,06
+0,88
+31,32
-2,37
+2,71
+26,76
-1,44
+3,24
+1,97
-0,09
CICLO DI INCONTRI
Cinque esperti del mondo
economico di fronte a una
platea di ragazzi che, proprio
nell’economia, vogliono collocare il proprio futuro professionale. Comincia oggi alle 21, con un seminario dedicato ai mercati emergenti,
il ciclo di incontri «Un futuro
davanti a noi», organizzato
dall’associazione Jet - Escp
Europe Business School, la
junior enterprise del campus
di Torino della business
school: l’associazione composta e gestita da studenti
del Master in Management
MiM.
Negli spazi del Circolo dei
lettori i primi relatori chiamati a confrontarsi con i
manager di domani sono
Davide Canavesio, presidente dei Giovani imprenditori
dell’Unione industriale di
Torino e amministratore delegato di Seat Group, Giorgio
Pelliccelli, docente di Economia all’Università di Torino e
Alberto Peyrani, presidente e
amministratore delegato del
Gruppo Olsa. «Si tratta di
un’operazione culturale a
mio avviso assai intelligente
- dice Davide Canavesio che consente di fare una sana controinformazione: raccontare di imprese che ce
Escp, i ragazzi della business school
incontrano i personaggi dell’economia
l’hanno fatta, pur con le loro
difficoltà, contribuisce a ridimensionare l’immagine dell’impresa vista solo come
macchina da profitto o fonte
di problemi, a cominciare
dalla disoccupazione».
Il secondo appuntamento si
tiene invece il giorno di San
Valentino, sempre alle 21, sul
tema «Investire sul Glocal».
CIRCOLO DEI LETTORI
«Un futuro davanti a
noi» conta su cinque
appuntamenti
Parteciperanno in quel caso
Aldo Bonomi, fondatore e direttore dell’Istituto di ricerca
Aaster (Associazione Agenti
di Sviluppo del Territorio),
Edoardo Fassino, amministratore delegato e direttore
creativo di PT01 (l’azienda
produttrice dei pantaloni
che oggi indossano il presidente Usa, Barack Obama e
il numero uno Fiat, Sergio
Marchionne), Guido Gobino,
presidente dell’omonima
cioccolateria artigianale e
Guido Martinetti, cofondatore della catena di gelaterie
d’eccellenza Grom.
Il terzo appuntamento (28
febbraio) è invece dedicato
alle idee di business che si
fanno le ossa per trasformarsi in vera e propria attività
imprenditoriale: «Start Up,
ovvero le imprese giovani in
Italia». Relatori saranno
Giuliano Barbaro, fondatore e amministratore delegato di Centervue Spa, Marco
Cantamessa, amministratore delegato di I3P (l’incubatore del Politecnico di Torino) e docente di Gestione
dell’innovazione e dello sviluppo del prodotto proprio
al Politecnico, quindi Ruggero Frezza, presidente M31
Italia.
«Socialnomics» è il titolo dell’incontro in programma per
martedì 13 marzo. Sotto i riflettori, questa volta, i cosiddetti «social media» - da
Twitter a Facebook e così via
- come nuovi strumenti di
marketing, che risultano più
efficaci di miliardarie campagne sui mezzi di comunicazione tradizionali. Ne parlano Andrea Duilio, responsabile marketing Mobile
Consumer Vodafone Italia,
Antonio Ghini, ex direttore
comunicazione e brand image di Ferrari e Laura Marchi-
TEMATICHE
Si va dai nuovi mercati
al «Glocal», fino a start
up e social media
ni, communication manager
di Carlsberg Italia. Insieme a
loro la pubblicitaria Annamaria Testa.
Appuntamento di chiusura il 12 aprile - con la lectio magistralis «Un futuro davanti a
noi. Prospettive future dell’economia contemporanea»
tenuta dall’economista Loretta Napoleoni.
[MSci]
RAPPORTI COMMERCIALI
Le nostre aziende
puntano sul Canada
Quasi 1,6 miliardi di dollari di Pil (+3,2% rispetto al 2009):
ecco perché il Canada può dire di aver imboccato la strada
della ripresa economica, mettendo in salvo la sua tripla A
nelle famigerate valutazioni delle agenzie di rating. Ed ecco
perché, domani presso Torino Incontra, 33 imprese piemontesi incontrano 23 «colleghe» della regione dell’Ontario; l’obiettivo è gettare le basi per collaborazioni e opportunità di business, sull’onda di un legame sempre più stretto per quanto riguarda i settori di automotive (Fiat Chrysler,
ma non solo) e innovazione. Non fosse altro che per il fatto
che solo in Ontario si producono 2,6 milioni di vetture (più
che nella città automobilistica per antonomasia, Detroit) e
per il fatto che l’80% dell’innovazione di un’auto è legata alla componente Ict. Solo nel 2010 il Piemonte ha importato
merci canadesi per 156 milioni di euro (+62%) e ha fatto registrare un export di 200 milioni (+16%).