documento del 15 maggio

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documento del 15 maggio
Istituto Professionale di Stato per
l'Enogastronomia e l'Ospitalità
Alberghiera
“Angelo Berti”
Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi
(Legge 452/97 – D.P.R. 328/98 Art.5.2)
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Classe: Va A Enogastronomia
Anno Scolastico 2015-2016
1
SOMMARIO
Scheda informativa generale ........................................................................................... 3
Elenco candidati classe 5a AE ...................................................................................4
Presentazione profilo professionale ..........................................................................5
Alternanza scuola- lavoro ....................................................................................…..7
Metodi didattici utilizzati dal Consiglio di Classe .......................................................9
Storia della classe ...................................................................................................12
Simulazione Prima prova ........................................................................................16
SimulazioneSeconda prova ....................................................................................27
Metodologia seguita dal C di C per la preparazione della terza prova ....................30
Prove di simulazione delle materie coinvolte nella simulazione di terza prova .......32
Griglie di valutazione proposte per le prove d’Esame .............................................41
Schede Informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso .....57
Elenco dei docenti .................................................................................................58
Italiano ....................................................................................................................59
Storia .....................................................................................................................64
Matematica .............................................................................................................68
Lingua Inglese ........................................................................................................71
Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva .......................................75
Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Cucina ......................................78
Scienza e Cultura dell’Alimentazione .....................................................................82
Scienze Motorie ......................................................................................................86
Religione .. ..............................................................................................................88
Lingua Francese ………..........................................................................................90
Lingua Tedesco .......................................................................................................93
Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ...........................95
2
Presentazione
e
profilo didattico
utilizzato
3
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
Indirizzo: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Articolazione : Enogastronomia
Elenco dei Candidati classe 5a AE:
1
2
3
4
5
6
7
8
ADAMI MIRKO
BIGATEL NICOLO'
BOSCO LUCA
BOTTINI YURI
BRAHE LEANDRO
CALABRESE GIADA
CERPELLONI ELEONORA
CINGARLINI NICOLA
14
15
16
17
18
19
20
21
9
10
11
12
13
DE MICHELE VALENTINA
EFIMOV VADIM
GASPARINI GIOELE
GRIU EUGENIU
KENDIC ZINAID
22
23
4
MANZARI PIETRO
MONICELLI JACOPO
MORANDO ANNA
MORINA ISMET
PRUNAS DANILO
RALLI GIULIA
SEYE SOKNE AMENTA
STEFANOAIA THEODOR
SERBAN
TROVATO ENZA
ZUCO DESY
PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative
nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in
tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Nell’articolazione “Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali
e internazionali, individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Competenze specifiche :
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del
servizio e il coordinamento con i colleghi.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando
le nuove tendenze di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
Predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.
5
Il Consiglio di Classe ha impostato la propria programmazione didattica tenendo presente
l’esigenza di trasmettere agli alunni una buona preparazione culturale di base, frutto di
interessi e atteggiamento critico, unita allo sviluppo delle competenze richieste dal profilo
professionale.
Gli elementi presi in esame in maniera generale e quindi validi per tutte le materie sono
stati: obiettivi, metodi, mezzi e strumenti, verifiche e valutazione.
OBIETTIVI GENERALI
•
Favorire l’acquisizione di alcune abilità ed atteggiamenti come:
◦ l’autonomia nell’affrontare i problemi;
◦ la competenza comunicativa parlata e scritta;
◦ l’accettazione di situazioni nuove e l’iniziativa personale;
•
fare acquisire consapevolezza dei percorsi e nuclei tematici di ciascuna disciplina;
•
far cogliere i rapporti concettuali tra i vari saperi;
•
stimolare la disponibilità ad esperienze di numerose e varie letture;
•
promuovere un comportamento improntato alla tolleranza, all’autocontrollo ed al
senso della misura.
OBIETTIVI SPECIFICI:
a) sviluppare le capacità di analisi, sintesi e valutazione critica;
b) promuovere e sviluppare le capacità di operare collegamenti nell’ambito di una
disciplina o interdisciplinari;
c) sviluppare la capacità di utilizzare i linguaggi, i procedimenti e gli strumenti
fondamentali del settore per consentire un approccio operativo, sia analitico sia
progettuale, alla soluzione dei problemi.
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ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO
L'Istituto valorizza la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro che mira a far maturare, in
una realtà produttiva esterna, alcune competenze previste dai Profili educativi culturali e
professionali dei corsi di studio. L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi
produttivi presenti nel territorio, nella consapevolezza che la qualità della formazione degli
studenti venga elevata da esperienze formative significative realizzate presso le imprese;
pertanto tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un tirocinio formativo di 132
ore in Aziende del settore.
La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale tramite la scheda di valutazione
riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo ed è stata sintetizzata, come segue, dal
docente di Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore cucina.
Alunno
Adami Mirko
Bigatel Nicolò
Bosco Luca
Bottini Yuri
Brahe Leandro
Calabrese Giada
Cerpelloni Eleonora
Cingarlini Nicola
De MicheleValentina
Efimov Vadim
Gasparini Gioele
Griu Eugeniu
Kendic Zinaid
Manzari Pietro
Monicelli Jacopo
Morando Anna
Morina Ismet
Prunas Danilo
Ralli Giulia
Seye Sokne Amenta
Stefanoaia Theodor Serban
competenze
relazionali
buono
buono
buono
buono
buono
discreto
buono
buono
discreto
buono
buono
buono
buono
discreto
discreto
discreto
discreto
buono
buono
buono
buono
7
abilità
professionali
buono
buono
buono
buono
discreto
buono
buono
buono
buono
buono
buono
buono
buono
buono
discreto
discreto
buono
buono
buono
discreto
buono
conoscenze di base
eccellente
buono
buono
eccellente
discreto
buono
eccellente
eccellente
buono
eccellente
buono
eccellente
eccellente
buono
discreto
discreto
discreto
buono
buono
discreto
eccellente
Trovato Enza
Zuco Desy
buono
buono
buono
buono
buono
buono
Per competenze relazionali si intendono: la capacità di interagire ed integrarsi con lo staff;
la conoscenza ed il rispetto delle regole aziendali; la curiosità e l'interesse dimostrati.
Per abilità professionali si intendono: la capacità di imparare dall'esperienza; la velocità
dell'apprendimento e i progressi formativi verificati dopo l'attività di tirocinio.
Per conoscenze di base si intendono: l'abilità manuale; le conoscenze organizzative,
tecniche e normative; il lessico professionale; l'etica professionale.
Le valutazioni sono espresse con giudizi: scarso (non sufficiente); sufficiente (sufficiente
per le aspettative aziendali); discreto/buono (secondo le aspettative aziendali); eccellente
(giudizio molto positivo in diversi ambiti)
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METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
La programmazione concordata in sede di consiglio di classe è stata formulata per moduli.
Nel percorso didattico si é privilegiato, ove possibile, l’approccio problematico a partire da
esperienze personali e/o da situazioni concrete in modo da incoraggiare la fiducia dello
studente nelle proprie possibilità e per rispettare la specificità individuale nel modo di
operare. Inoltre si é osservata la massima trasparenza sui criteri di valutazione e sono
stati stimolati gli studenti all’autovalutazione.
I METODI DIDATTICI UTILIZZATI SONO STATI:
 lezione frontale;
 lettura di articoli di quotidiani, riviste, testi, ecc.;
 discussione guidata;
 lavori di gruppo;
 ricerche personali;
 videolezioni;
 supporto tra pari.
L’ATTIVITÀ DI RECUPERO è stata svolta in itinere, anche lavorando su piccoli gruppi supportati
dall'insegnante .
MEZZI E STRUMENTI:
Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:
 libri di testo;
 fotocopie integrative secondo necessità;
 laboratorio linguistico; laboratorio professionale
 sussidi audiovisivi.
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VERIFICHE E SIMULAZIONI
FREQUENZA
 Almeno due prove scritte per quadrimestre
 Almeno due prove orali per quadrimestre
TIPOLOGIA
PROVE ORALI:

colloquio tradizionale;

simulazione della prova orale d'esame.
PROVE SCRITTE:
 produzione di testi scritti di varia natura (vedi singole programmazioni);
 prove strutturate e semistrutturate;
 questionari;
 prove di comprensione e rielaborazione di testi in lingua;
 simulazione delle tre prove scritte d’esame.
TIPOLOGIE DI PROVE
Le prove somministrate agli allievi sono state di vario genere:
 testi espositivi argomentativi;
 saggio breve;
 articolo di giornale;
 analisi testuale;
 prove strutturate e semistrutturate;
 colloquio tradizionale.
Nella votazione è stata usata tutta la scala numerica da uno a dieci.
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VALUTAZIONE:
Criteri generali di valutazione adottati dal Consiglio di Classe nel corso
dell’anno. Nella valutazione si è tenuto conto del raggiungimento di:

Conoscenze: contenuti specifici, classificazioni, categorie, criteri, metodologie;

Competenze: acquisizione di strutture mentali, di strumenti logici che sviluppino
le capacità critiche e di autonoma elaborazione di contenuti disciplinari;

Capacità: qualità individuali da sviluppare e consolidare, che consentono
d’acquisire
competenze
e
conoscenze
collegamento).
.
11
(osservazione,
analisi,
sintesi,
STORIA DELLA CLASSE
Il gruppo classe è composto da 23 alunni di cui 8 femmine e 15 maschi, 6
Inglese/Francese, 17 Inglese/Tedesco. Nella prima parte dell'anno scolastico 2015/16 due
alunni sono passati al corso serale. Nell'ultimo anno si sono inseriti: 1 alunno, in regolare
corso, proveniente da un'altra regione; 1 alunno proveniente dalla classe quarta del corso
serale di questo istituto; 1 alunno proveniente dalla 5Ae dell'A.S. 2014/15. 1 alunno ha un
PEI per obiettivi minimi. 1 alunno ha un PDP per DSA. In 20 proseguono con regolarità
dalla 4Ae, in cui si inserirono, lo scorso anno scolastico, due alunne provenienti dalla
3Aefp.
Nel corso del secondo biennio la classe ha cambiato i docenti di: Diritto e Tecniche
Amministrative della struttura ricettiva, Tedesco, Scienza e Cultura dell’Alimentazione;
nell'ultimo anno sono cambiati gli insegnanti di Scienza e Cultura dell’Alimentazione,
Matematica, Lettere e Storia, Scienze Motorie, Tedesco.
Vista l'elevata eterogeneità della classe durante il primo anno del secondo biennio il
consiglio di classe è stato coinvolto in un progetto didattico transdisciplinare che ha
favorito il superamento di atteggiamenti di intolleranza permettendo agli alunni di percepire
le differenze come un'occasione di arricchimento culturale e professionale. Nel corso del
quarto anno la classe è stata coinvolta in numerosi progetti, con finalità educativoprofessionali, sia organizzate dall'Istituto sia organizzate da enti esterni e coordinate da
docenti dell'istituto.
Nel percorso scolastico la classe si è caratterizzata per eterogeneità sia negli stili di
apprendimento sia nella crescita personale: la partecipazione alle attività didattiche di
classe è stata caratterizzata da incostanza nell'impegno e nella partecipazione, in
particolare in alcune discipline. Le capacità di autoregolazione del comportamento sono
state, e restano per alcuni, limitate. La frequenza di alcuni alunni è stata incostante
durante il secondo biennio e nell'ultimo anno: in alcuni casi le assenze erano motivate da
periodi di visita alle famiglie nei Paesi di origine e da periodi di malattia, per altri hanno
avuto un carattere più opportunistico registrando una percentuale di ore di assenza vicino
al limite massimo consentito. Non in tutti i casi la frequenza discontinua si è associata ad
un profitto insufficiente.
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Già durante il quarto anno sono emerse differenze di profitto fra gli alunni: una parte degli
alunni ha seguito e si è impegnato in un costante percorso di crescita; altri hanno
dimostrato un interesse più superficiale e seguito con discontinuità, pur mantenendo
risultati di profitto sufficienti. Fra gli studenti non italiani sono emerse lacune gravi nella
comprensione e scrittura della lingua italiana; i percorsi di supporto messi a disposizione
dall'istituto hanno migliorato la competenza del linguaggio senza, però, riuscire a colmare
completamente le lacune linguistiche.
Il Consiglio di Classe ha investito molto sugli obiettivi di carattere educativo adottando
opportune strategie sia per costruire relazioni comunicative costruttive, al fine di ristabilire
di volta in volta un clima adatto al conseguimento degli obiettivi didattici, sia per stimolare
nei
ragazzi
una
maggiore
responsabilità,
un’attenzione
più
costante
ed
una
concentrazione prolungata. Questi interventi hanno determinato un miglioramento della
situazione iniziale ma la difficoltà di autoregolazione nel comportamento è rimasta una
caratteristica del gruppo classe. Nonostante ciò, ad eccezione di alcuni esiti negativi, la
classe nel complesso è riuscita con un maggiore impegno nello studio a raggiungere gran
parte degli obiettivi prefissati. Per alcuni alunni non sono però mancate le difficoltà che i
docenti hanno curato con interventi mirati.
Nel corso dell'ultimo anno la classe si è mostrata disomogenea per qualità e costanza nel
lavoro scolastico.
Un gruppo di studenti ha partecipato con interesse alle attività svolte dimostrando un
costante impegno nello studio che, unito alle capacità individuali, ha permesso il
raggiungimento di una preparazione globale soddisfacente con buoni risultati finali.
Un altro gruppo ha investito meno costantemente e con meno impegno, dando prova di
poca consapevolezza sia della prova di esame da affrontare a conclusione del ciclo
scolastico sia del conseguente impegno richiesto. Nonostante si siano attivati momenti di
approfondimento disciplinare e attività per favorire il recupero delle lacune, è mancata, in
taluni casi, la volontà e la determinazione a consolidare e ad accrescere la propria
preparazione di base. Di conseguenza, la padronanza dei diversi argomenti nelle singole
discipline, si è attestata in alcuni casi su un livello di sola sufficienza.
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Per alcuni alunni, la cui frequenza è stata irregolare, nonostante i recuperi in itinere
effettuati dagli insegnanti, permangono incertezze o carenze in talune materie. Per alcuni
alunni di origine non italiana le lacune di base del linguaggio, sia scritto sia parlato,
permangono, pur senza compromettere la comprensibilità degli argomenti trattati.
Qualche alunno ha incontrato momenti di difficoltà anche a causa di lacune pregresse non
completamente recuperate ed ha evidenziato una notevole fatica, soprattutto nella parte
finale dell’anno, nella gestione di un programma più vasto e nel far fronte al ritmo
crescente degli impegni che caratterizza la fase conclusiva del percorso di studio.
I risultati nell’area enogastronomica sono apparsi apprezzabili: i ragazzi hanno prestato
attenzione al mondo del lavoro per cui hanno colto le opportunità offerte dall’Istituto per
partecipare a manifestazioni legate al settore di loro competenza.
L'attività relativa all'alternanza scuola-lavoro si è rivelata nel complesso positiva sia per le
aziende ospitanti sia per gli alunni che hanno potuto arricchire tutte quelle abilità di
carattere pratico-manuale e organizzativo maturate durante il percorso scolastico; inoltre
ciò ha consentito ai ragazzi di raggiungere una maggior consapevolezza e una più attenta
gestione delle risorse personali, dando spunti di progettazione professionale proiettata nel
futuro. L’esperienza in azienda li ha arricchiti in conoscenze sia per quanto riguarda i vari
stili gastronomici legati all’evoluzione culturale e sociale dei territori (cucina creativa,
rivisitata, destrutturata, etnica, fusion) sia per quanto riguarda la consapevolezza del
valore del prodotto tipico e dei marchi di certificazione.
Per quanto riguarda le attività culturali, la classe ha partecipato ai seguenti progetti,
organizzati all’interno della scuola:
 Progetto ASL con docenti della classe: conoscenza del regolamento UE 1169/2011,
relativo alla fornitura sugli alimenti ai consumatori, e conseguente progettazione ed
esecuzione di ricette che rispondessero ad esigenze dietetiche particolari e in
conformità con il suddetto regolamento. Sono stati realizzati filmati, foto e interviste
per le applicazioni multimediali dell'ASL.
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 Percorso di ricerca in gruppo o a coppie sui temi etici inerenti alla manifestazione
EXPO, seguito da docenti della classe, con produzione di documenti con slides e
filmati pubblicati sul sito d'istituto.
 Progetto "così in pari", coordinato da docenti dell'istituto e supportato da esperti
esterni, a cui hanno partecipato alcuni alunni per sostenere i ragazzi delle classi
prime: gli alunni hanno ricevuto un intervento formativo per essere abilitati a
supportare efficacemente i compagni delle classi prime e aiutarli a recuperare le
lacune.
 Progetto "Facciamo un'impresa", coordinato da docenti d'istituto e con relatori
esterni, a cui hanno partecipato alcuni alunni seguendo un percorso formativo per
la progettazione e realizzazione di un documento video che promuovesse
un'impresa ristorativa progettata dagli alunni.
 Incontro con il Dietologo Dott. Nicola Bottari.
 Visita all’EXPO 2015 di Milano sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
 Incontro formativo con lo chef e ricercatore Paolo Forgia: tecniche e tecnologie per
l'innovazione in cucina.
 Per il gruppo di Francese, la rappresentazione teatrale in lingua francese "6rano"
della compagnia France Thèatre il 4 dicembre 2015.
 Incontro con il Tenente Colonnello Di Stefano Alessandro sul tema della legalità
economica
 Incontro con Avv. Bissoli e Bonafini in rappresentanza del Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati di Verona sul tema della tutela giurisdizionale dei diritti umani e il
ruolo della Corte di Giustizia Europea
 Visita didattica di quattro giorni alla città di Roma
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Effettuata il 18 Aprile 2016
Durata della prova: 6 ore
ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il
Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri
di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col
futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà
del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione,
sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare
ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà
industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni
assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di
conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il
progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e
di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano.
Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa
dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta
all’uomo d’oggi e di domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi
che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per
dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che
allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di
disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore
libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e
soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più
facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili,
si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo”
dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago,
ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo
non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli
uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare
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qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione
che quel vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita
però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di
Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in
precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato
originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1- Comprensione del testo
Riassumi gli argomenti principali del testo
2- Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il
tempo”
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro
inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza
3- Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e
approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale.
Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di
Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando
e confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto
di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere:
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collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia, perché i cani randagi non
li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla fine stra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva
una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commen sali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse
fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volon tà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che
mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse
ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa:
dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi
ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa.
Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli dis se l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella came retta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un
canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel
bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane
suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà
intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.»
Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella
violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il
donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone.
In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona
programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso
umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta
all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato
viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione
sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala
voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità
del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere,
impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario
della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno
regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza
del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono
già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di
farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo
giorno.»
Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi,
Torino 1994 (ed. originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzial18
mente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità,
si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole
mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che
non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile,
un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia
meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato.
Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di
doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di
luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo
rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la
madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt
Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una
persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»
Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa
donare?, Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il
dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono
è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del
dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino
usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a
quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena prova re emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono
può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il dono può
essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è
azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può
diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno
come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato
come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e in fonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte
che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con
l’altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di
dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione
profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle
mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per di19
stinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel
donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per
amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il
destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi
che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare
dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012
20
2.
AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di gio vani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il
conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiac candone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è
scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati
dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari
a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani
donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di
quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è
pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la
percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i
25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta
progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella
dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in
proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti
che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con
meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con
45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei
principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavo ratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3%
degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa
2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al
percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per la vorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra
quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano
di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre
tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la forma zione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei
laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione del21
le competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal
58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano
di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né
sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne
partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli inte ressavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in
ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al
look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro
tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel
2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dog mi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore
delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vo stro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero
diventare. Tutto il resto è secondario”.»
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3.
AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva
dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò
una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non
erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi
come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del
processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uo mini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918,
nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona
parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e
dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra
non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto
mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la
prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., RomaBari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e
possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora
permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della
22
lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza.
Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un
non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come
violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione
del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava
a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la
società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […]
Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per
nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società
sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto
grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che
lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo
strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia
presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che
l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più
gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui
i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività
della società nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx,
credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non
violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La
non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito
resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La
dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella
sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire
sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla
volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo
individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la
religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione.
E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che
pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […]
La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non
violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi.
Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il
mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia
strada.»
23
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento
in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del
gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il
momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando
ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a
scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la no stra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre
condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permet tere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente
elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4.
AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza
di un’autentica vita umana sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino
1990 (ed. originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si
insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti.
Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo
sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere pro babilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è
concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli
entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un
cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
24
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene
la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni
dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè
parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è
forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e
Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali
– sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifi che sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il
nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è
quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al
mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del
Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della
conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della
scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i
valori dello sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio
2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se
ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato
collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e ani mali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve
accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ri cerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale
portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò
avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che que sti trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri pre sentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le
idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,”
ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad
25
esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora,
un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in
famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai tro vato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran
lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da
poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compa gnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e
bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddi sfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del
male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della
vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove
generazioni.
____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
26
SIMULAZIONE SECONDA PROVA
Effettuata il 19 Aprile 2016
Durata della prova: 6 ore
Scienza e cultura dell’Alimentazione
COGNOME E NOME ____________________________________
CLASSE
____________________________________
DATA
____________________________________
TEMPO CONCESSO ____________________________________
ORA DI CONSEGNA ____________________________________
NOTE
____________________________________
_____________________________________
Disciplina
Scienza e cultura dell’Alimentazione
TOTALE
27
Punteggio in
15esimi
Prima parte
Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E
CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella
seconda parte. Per ogni quesito si hanno a disposizione ........ righe
La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche propone, tranne che in particolari situazioni, di
seguire una dieta equilibrata.
Il candidato, dopo aver spiegato in modo esaustivo il concetto dieta e di dieta equilibrata, illustri gli
strumenti che possono aiutare nella scelta degli alimenti per stendere un menu, con una definizione
standard di calorie. Si soffermi inoltre sulla Piramide Alimentare del Ministero della Salute del
2005 e spieghi, motivando, la ripartizione degli alimenti nei diversi piani. Successivamente
proponga una propria ripartizione degli alimenti stabilendo la struttura grafica con cui comunicare
al meglio i principi di una corretta alimentazione. Si accetta qualsiasi forma di comunicazione: dalla
rielaborazione della piramide alla proposta di una nuova soluzione grafica.
Seconda parte
1. Una delle linee guida per una sana alimentazione riporta: “varia spesso le tue scelte a
tavola” Il candidato, alla luce delle competenze acquisite nel percorso scolastico, spieghi il
motivo di questo suggerimento valutando l’aspetto nutrizionale e qualitativo di un alimento
2. La dieta equilibrata viene calcolata su parametri specifici della singola persona.
Spieghi il candidato il significato del metabolismo basale e del Fabbisogno Energetico.
Illustri inoltre i parametri che determinano il valore del F. E.
3. La conservazione degli alimenti è uno dei problemi che da maggior tempo interessano
l’uomo.
Il candidato riporti le diverse cause di alterazione di un alimento, spiegando i motivati, che
incidono sulla possibile alterazione di un cibo.
4. I virus sono una categoria di agenti infettanti patogeni, responsabili di alcune patologie
legate al consumo di alimenti. Da molti scienziati non vengono considerati forma di vita. Il
candidato descriva le caratteristiche strutturali e metaboliche di questi agenti patogeni e
spieghi l’infezione alimentare più importante da questi veicolata.
28
TERZA
PROVA
29
METODOLOGIA SEGUITA DAL CONSIGLIO DI CLASSE
PER LA PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA
Nell’intento di aiutare gli studenti a sviluppare le capacità indispensabili per affrontare
efficacemente lo svolgimento della terza prova dell’Esame di Stato, i docenti del Consiglio
di Classe della V A enogastronomia presentano qualche esempio di prova relativa alle
materie dell’ultimo anno di corso svolte come attività di simulazione.
Ogni prova è incentrata su un tema scelto tra quelli più importanti o qualificanti dei
programmi dell’indirizzo di studi frequentato.
Le prove sono state preparate secondo la tipologia B: domande a risposta specifica max
10 righe.
Prima dello svolgimento della prova abbiamo fornito agli studenti alcuni consigli quali:
 Leggere attentamente le domande o le richieste proposte.
 Nella formulazione della risposta attenersi scrupolosamente ai limiti indicati nelle
singole richieste.
 Prima di consegnare la prova controllare che la produzione sia coerente alle
richieste.
La prestazione degli alunni è stata valutata in base ai seguenti indicatori (si veda tabella
valutazione) :
 Conoscenza corretta, completa ed approfondita dell’argomento proposto, riferita
a tutte le materie coinvolte.
 Competenza nell’utilizzo del linguaggio corretto (tecnico)
 Capacità di effettuare collegamenti pluridisciplinari.
 Capacità di sintesi.
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Materie coinvolte nella simulazione di terza prova:
 Inglese
 Matematica
 Laboratorio di Servizi Enogastronomici – settore cucina
 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Durata della prova: 3 ore
Quello che segue è il testo della prova che è stata somministrata agli alunni come
simulazione in data 22 Aprile 2016.
31
DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE: Prof.ssa ANDREINA BARONI
CLASSE 5AE
Punteggio: ……/15
Data: 22.04.2016
CANDIDATO: ____________________________________________________
TIPOLOGIA B
Explain what High Pressure Processing is and how this technology benefits consumers:
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------What are the main differences between food allergies and intolerances?
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------32
Describe the main features of the Mediterranean diet and the way it can affect our health:
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
E’ consentito l’uso del Dizionario bilingue (Italiano-Inglese)
33
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: Prof.ssa MADDALENA BONANI
CLASSE 5AE
Punteggio: ……/15
Data: 22.04.2016
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
Quesito 1
funzione
Determinare gli eventuali punti di massimo e minimo relativo della
y=
4 x 2 −5 x+2
x−1
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
…………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
Quesito 2
Determinare gli asintoti della curva rappresentata dall’equazione
y=
x 2 −4
x+1
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
34
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
………………………………………………………………………………………………………………………………………..…
…………………………………………………………………………………………………………………………………………..
35
Quesito 3
Dal grafico della funzione dedurre:
Dominio ……………………………………………………………………………….
Codominio …………………………………………………………………………..
Intervalli di crescenza …………………………………………………………
Intervalli di decrescenza …………………………………………………….
Intervalli di positività ……………………………………………………………
Intervalli di negatività ………………………………………………………….
Equazione degli asintoti verticali ………………………………………….
Equazione dell’asintoto orizzontale ……………………………………..
36
DISCIPLINA: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE CUCINA
DOCENTE: Prof.ssa NICOLETTA BARAZZUTTI
Punteggio: ……/15
CLASSE 5AE
Data: 22.04.2016
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE:
Spiega cosa significa "percorso in avanti dei cibi" secondo la normativa HACCP, quale
esigenza igienica soddisfa e come può impedire la contaminazione.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Quali vantaggi hanno i prodotti di terza gamma per la ristorazione? Come devono essere
trattati per evitare le possibili alterazioni?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
37
Quali sono i marchi di qualità europei? Elencali e descrivili brevemente. Cosa garantisce la
dicitura di "prodotto biologico"?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
38
DISCIPLINA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
DOCENTE: Prof. ALESSANDRO GIRELLI
Punteggio: ……/15
CLASSE 5AE
Data: 22.04.2016
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
1) Dopo aver indicato le sei fasi del processo di marketing, descrivere le funzioni aziendali
coinvolte specificandone i compiti
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
2) Dopo aver definito la domanda inesistente, latente, irregolare ed eccessiva, specificare i
corrispondenti interventi della funzione di marketing
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
39
3) Dopo aver analizzato i diversi metodi per determinare gli investimenti destinati agli
strumenti della comunicazione, descrivere brevemente le diverse tipologie di pubblicità
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
40
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROPOSTE PER LE PROVE D’ESAME
Vengono proposte griglie di valutazione per le prove d’esame elaborate dai docenti
dell’Istituto. Alcune di queste griglie sono state utilizzate nelle simulazioni effettuate nel
corso dell’anno scolastico.
PRIMA PROVA: «ITALIANO»
Analisi del testo
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
grav. insuff Insuff. Suff. discreto buono ottimo
1-5
6-9
10
11-12 13-14 15
Comprensione del testo
Competenza negli strumenti di
analisi
Correttezza e proprietà
linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
41
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
ANALISI DEL TESTO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /
Descrittori grav. insuff
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
discreto
11-12
buono
13-14
ottimo
15
Gravi errori
Comprension nella
Parziale e
Essenziale
e del testo
comprensione e approssimativa ma corretta
interpretazione.
Essenziale e Completa e
completa
sicura
Competenza
Gravi difficoltà
Uso corretto
negli
Uso improprio
nell’uso degli
di alcuni
strumenti di
degli strumenti
strumenti di
strumenti di
analisi
di analisi
analisi
analisi.
Uso corretto
degli
strumenti di
analisi
padronanza
sicura degli
strumenti di
analisi
Stesura
corretta pur
con qualche
improprietà
linguistica.
Esposizione
corretta,
approfondita e
fluida
Esposizione
appropriata,
fluida e
originale.
Precisa ed
efficace
Articolata,
precisa e
originale.
Accettabile
pur con
qualche
incertezza
morfosintattic
a e lessicale.
Gravi e diffusi
errori
Correttezza e
morfosintattici,
proprietà
ortografici e
linguistica
lessicali.
presenza di
errori
morfosintattici,
ortografici e
lessicali.
Assente o
Contestualizz
arbitraria
azione
Parziale e
Parziale, ma Completa e
approssimativa. pertinente
pertinente
Totale
Punteggio = totale / 4
42
Approfondita,
esauriente e
con apporti
personali.
Padronanza
efficace e
significativa
degli
strumenti di
analisi.
Saggio breve /articolo di giornale
CANDIDATO:________________________________
Indicatori / Descrittori
Grav.insuff Insuff. Suff.
1-5
6-9
10
Aderenza e sviluppo della
tematica proposta
Comprensione dei documenti dati
Coerenza e coesione dello
sviluppo argomentativo
Correttezza e proprietà linguistica
Consegne: destinatario, titolo,
attualizzazione
Totale Punteggio = totale / 5
43
discreto buono Ottimo
11-12
13-14 15
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
Grav.insuff
1-5
Aderenza e sviluppo Esclude la
della tematica
tematica
proposta
proposta
Insuff.
6-9
Suff.
10
Affronta
Si attiene alla
marginalment
tematica
e la tematica
proposta.
proposta.
discreto
11-12
Si attiene alla
tematica
proposta e la
sviluppa con
una certa
articolazione.
buono
13-14
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo
rigoroso ed
originale.
Gravi errori comprensione
Gravi errori
nella
globale dei
nella
Comprension Comprension
comprensionedocumenti pur
Approfondita
Comprensione dei
comprensione e
e complessivae precisa e
e
con qualche
e completa.
documenti dati
nell’interpretazi
e corretta.
puntuale.
nell’interpreta incomprensione
one
zione.
.
Argomentazion
Frammentaria
Frammentaria e
e coerente
Coerenza e coesione
e con
Argomentazio Argomentazio Argomentazi
con evidenti
anche se poco
dello sviluppo
evidente
ne coerente e ne autonoma one, chiara
incongruenze
autonoma
argomentativo
incongruenze
autonoma.
e chiara,
e stringente
logiche.
rispetto ai
logiche,
documenti dati.
Gravi e diffusi Gravi e diffusi Accettabile pur Stesura
Esposizione
errori
errori
con qualche
corretta pur Esposizione fluida e con
Correttezza e
morfosintattici, morfosintattici incertezza
con qualche corretta e
appropriato
proprietà linguistica
ortografici e
ortografici e morfosintattica improprietà fluida
registro
lessicali.
lessicali.
e lessicale.
linguistica.
stilistico.
Rispetto delle
Rispetto
Assenza o gravi
Rispetto delle
Rispetto
Consegne:
Parziali
consegne con
delle
errori nel
consegne pur
pieno e
destinatario, titolo,
rispetto delle
una corretta
consegne
rispetto delle
con qualche
corretta delle
attualizzazione
consegne.
formalizzazio
congruo e
consegne.
incongruità.
consegne.
ne.
originale
Totale
Punteggio = totale / 5
44
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA STORICO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /Descrittori
Grav.insuff Insuff. suff.
1-5
6-9
10
Aderenza e sviluppo della tematica
proposta
Conoscenza dei contenuti
Correttezza e proprietà linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
45
discreto buono ottimo
11-12 13-14 15
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA STORICO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori
/Descrittori
Aderenza e
sviluppo della
tematica
proposta
Grav.insuff Insuff.
1-5
6-9
Esclude la
tematica
proposta
suff.
10
discreto
11-12
Si attiene alla
Affronta
tematica
Si attiene alla
marginalmente
proposta e la
tematica
la tematica
sviluppa con
proposta.
proposta.
una certa
articolazione.
buono
13-14
ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo
rigoroso e con
riflessioni
critiche.
Gravi e diffuse Parziale e
Essenziale e Essenziale e Completa e
approssimativa. corretta
completa.
sicura
Conoscenza dei lacune
contenuti
Correttezza e
proprietà
linguistica
Gravi e diffusi Presenza di
errori
errori
morfosintattici, morfosintattici,
ortografici e ortografici e
lessicali.
lessicali.
Assente o
Contestualizzazi arbitraria.
one
Totale Punteggio
= totale / 4
Accettabile
pur con
qualche
incertezza
morfosintattic
a e lessicale.
Stesura
Esposizione
corretta pur Esposizione fluida e con
con qualche corretta e
appropriata
improprietà fluida
terminologia
linguistica.
specifica.
Parziale e
Parziale, ma Completa e
approssimativa. pertinente.
pertinente.
46
Approfondita
esauriente.
Precisa ed
efficace
Articolata,
precisa e
critica.
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
grav.insuff Insuff. suff. discreto buono ottimo
1-5
6-9
10
11-12 13-14 15
Aderenza e sviluppo della
tematica proposta
Informazione sui contenuti
Coerenza e coesione
Correttezza e proprietà
linguistica
Totale punteggio = totale / 4
47
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /
Descrittori
grav.insuff
1-5
Esclude la
Aderenza e tematica
sviluppo della proposta.
tematica
proposta
Insuff.
6-9
Affronta
marginalmente
la tematica
proposta.
suff.
discreto
10
11-12
Si attiene alla Si attiene alla
tematica
tematica
proposta pur
proposta e la
sviluppandola in sviluppa con
modo generico. una certa
articolazione.
Scarsa
Informazione
sui contenuti
Parziale e
Essenziale
approssimativa. anche se non
ricca.
Frammentaria e Frammentaria e Stesura
con evidenti
con qualche
sostanzialment
incongruenze incongruenza e coerente.
logiche
logica.
Essenziale e
completa.
buono
13-14
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Sicura ed
esauriente
ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo
rigoroso e
con riflessioni
personali.
Approfondita
e
documentata.
Stesura
lineare chiara
e stringente.
Stesura
Stesura
coerente e con coerente ed
un apppropriato equilibrata
uso dei
nelle parti.
connettivi.
Gravi e diffusi Presenza di
Accettabile pur Stesura corretta Esposizione Esposizione
Correttezza e errori
errori
con qualche
pur con qualche corretta e
fluida e ricca
proprietà
morfosintattici, morfosintattici, incertezza
improprietà
fluida.
nel lessico.
linguistica
ortografici e
ortografici e
morfosintattica linguistica
lessicali.
lessicali.
e lessicale.
Coerenza e
coesione
Totale
punteggio =
totale / 4
48
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA
Materia:
Candidato ...………………………………………………. Classe 5°…… Data………………
PUNTEGGIO I PARTE
Indicatori
max 9 punti su 15
Descrittori
1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in
minima
parte
Conoscenza e
completezza dei
contenuti
2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li
richiesti
sviluppa adeguatamente solo in parte.
Punteggio
1
2
3
3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in
modo rigoroso rispettando le consegne .
PertInenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o
fuori tema.
1
2
2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le
consegne.
3
3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso
Esposizione e
utilizzo della
terminologia
specifica
1.
Espone in modo poco organico e poco corretto non
1
usa la terminologia specifica
2.
Espone in modo semplice, con qualche imperfezione
2
sul linguaggio specifico
3
3.
Espone in modo fluido, appropriato e corretto
Voto Finale della Prova
49
…./15
Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15.
II Parte
max 6 su 15
La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti . I quesiti sono numerati in
modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con
il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente . Il punteggio totale dei due quesiti
potrà essere max di 18 punti ,che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della
somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva .
GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE
INDICATORI
DESCRITTORI
1° quesito
2° quesito
3° quesito
4° quesito
conoscenza e
completezza
degli argomenti
1. non sviluppa i contenuti
richiesti o li sviluppa in minima
parte.
2. sviluppa i contenuti richiesti
solo superficialmente o li
sviluppa adeguatamente in
minima parte
1
1
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
1
1
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
1.gravi errori nell’esposizione e
nella terminologia
1
1
1
1
2.qualche errore di esposizione
e nella terminologia
2
2
2
2
3.esposizione tecnica e corretta
3
3
3
3
3. sviluppa e rielabora i
contentui e le riflessioni
proposte.
1.risponde in modo incoerente
confuso o fuori tema.
Pertinenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
2.risponde in modo semplice ed
aderente ai contenuti
proposti,qualche difficoltà nella
sintesi .
3. risponde correttamente ed in
modo adeguato con buona
capacità di sintesi
correttezza
formale
PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI
50
TABELLA PER
CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15
PUNTEGGIO TOTALE
PER i 2 QUESITI
3-4
5-7
8-10
11-13
14-16
17-18
1
2
3
4
5
6
Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto
nella seconda parte.
PUNTEGGIO I PARTE
................................../15
PUNTEGGIO II PARTE
................................../15
PUNTEGGIO TOTALE II PROVA .…....................../15
IL PRESIDENTE
Prof.
.......................................................
I COMMISSARI
Prof.
........................................................
Prof.
…………………………………..........
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
.
51
IPSEOA “ANGELO BERTI”
COMMISSIONE:
ESAMI DI STATO 2015/2016 – TERZA PROVA
CLASSE: V^ Ae
MATERIA: ______________________
CANDIDATO/A: _______________________________________
Quesito
Conoscenza dei
contenuti
Voto
Aderenza alla
traccia
1
Quesito
1-8
Conoscenza dei
contenuti
Voto
0-4
Aderenza alla
traccia
Voto
2
Quesito
1-8
Conoscenza dei
contenuti
Voto
0-4
Aderenza alla
traccia
Voto
3
1-8
TOTALE 3 QUESITI
RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3 )
Voto
0-4
Correttezza e uso del
lessico specifico e/o
della grammatica
0-3
Correttezza e uso del
lessico specifico e/o
della grammatica
0-3
Correttezza e uso del
lessico specifico e/o
della grammatica
0-3
Voto
Totale
Voto
Totale
Voto
Totale
/15
/15
……. :3
Indicatori
1
2
3
4
5
6
7
8
Conoscenza dei contenuti
Non conosce l’argomento
Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato
Conoscenze parziali , linguaggio improprio
Conosce i dati essenziali degli argomenti
Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale
Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi
Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali
Indicatori
0
1
2
3
4
Aderenza alla traccia
L’alunno non risponde
La risposta non è attinente alla traccia
Ha risposto in maniera comprensibile
Ha risposto in maniera discreta
Ha risposto in modo approfondito ed appropriato
Indicatori
0
1
2
3
Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
L’alunno non risponde
La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali
Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali
Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali
52
/15
/45
/15
IPSEOA “ANGELO BERTI”
ESAMI DI STATO 20….../20…... – TERZA PROVA
COMMISSIONE:
CLASSE: V …..
VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA
MATERIE
Totale
1)
/ 15
2)
/ 15
3)
/ 15
4)
/ 15
TOTALE 4 MATERIE
RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 4 MATERIE:4 ) : ............... : 4
/ 60
/ 15
IL PRESIDENTE
Prof.
................................................
I COMMISSARI
Prof.
.......................................................
Prof.
.
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
........................................................
Prof.
........................................................
…………………………………………
53
COLLOQUIO
Candidato:
Argomento presentato dallo studente
Indicatori/Descrittori
Grav. Insuf. Insuff. Suff.
1-9
10-19
20
Discreto: Buono: Ottimo
Eccellente
21-24
25-27 28-30
Abilità nell’esporre e mettere in
luce i punti nodali.
Capacità di utilizzare conoscenze
pluridisciplinari e individuare
problematiche.
Eventuale uso di strumenti
multimediali.
Quesiti proposti dalla Commissione
Indicatori/Descrittori
Grav. Insuf. Insuff. Suff.
1-9
10-19
Conoscenza delle discipline e dei
linguaggi specifici
Capacità di orientarsi all’interno
delle discipline e di cogliere i
collegamenti tra esse.
Capacità di argomentare ed
approfondire criticamente gli
argomenti proposti.
Discussione delle prove
Capacità di approfondimento e/o
integrazione di temi e/o
argomenti non sufficientemente
sviluppati nelle prove scritte
Totale
54
20
Discreto: Buono: Ottimo
Eccellente
21-24
25-27 28-30
INDICATORI E DESCRITTORI
Argomento presentato dallo studente
Indicatori/Descrittori
Grav. Insuf. Insuff.
1-9
10-19
Abilità nell’esporre e
mettere in luce i punti Non si
nodali.
orienta
Capacità di utilizzare
conoscenze
pluridisciplinari e
individuare
problematiche.
Suff.
20
Discreto:
21-24
Si orienta E’ corretto, Fa un’analisi
se
ma
completa e
guidato essenziale coerente
Non fa,
Sa fare
anche se
Sa fare i
semplici
guidato,
collegame
collegame
semplici
nti
nti se
collegamen
essenziali
guidato
ti
Si orienta
autonomamente
sugli argomenti
proposti
Eventuale uso di
strumenti multimediali.
55
Buono:
25-27
Coglie le
implicazioni
Ottimo Eccellente:
28-30
Compie
correlazioni esatte
ed analisi
approfondite
Compie
Rielabora e
correlazioni
approfondi-sce in
esatte e rielabora
maniera autonoma
in maniera
e critica situazioni
corretta e
complesse
autonoma
Quesiti proposti dalla Commissione
Grav. Insuf.
Indicatori/Descrittori 1-9
Conoscenza delle
discipline e dei
linguaggi specifici
Insuff.
10-19
Conosce in
modo
Dimostra
frammentario e conoscenze
gravemente
minime
lacunoso
Capacità di orientarsi
all’interno delle
discipline e di
Non si orienta
cogliere i
collegamenti tra
esse.
Suff.
20
Discreto:
21-24
Dimostra
conoscenze
non complete
linguaggio
adeguato
Dimostra
conoscenze
complete ed
usa un
linguaggio
specifico
Buono:
25-27
Dimostra
conoscenze
ampie ed
articolate e
padronanza
linguistica
Si orienta in
Si orienta in
Si orienta in
modo sicuro e
Si orienta con
modo preciso e
maniera
autonomo ed
qualche
coglie
adeguata e
instaura
difficoltà se
collegamenti
coglie semplici
collegamenti
guidato
non solo in casi
collegamenti
anche
semplici
complessi
Argomenta in
modo
Argomenta in Argomenta in
Argomenta in equilibrato e
Capacità di
modo molto
modo
Argomenta in modo coerente sviluppa gli
argomentare ed
frammentario e frammentario modo coerente e sviluppa gli argomenti con
approfondire
non sa
sviluppando gli e sviluppa gli argomenti in
correlazioni
criticamente gli
sviluppare gli argomenti con argomenti in
modo
esatte
argomenti proposti. argomenti
qualche
modo semplice abbastanza
rielaborandole
proposti
difficoltà
articolato
in maniera
corretta e
autonoma
Ottimo
Eccellente:
28-30
Conosce in
maniera
completa ed
approfondita,
utilizzando un
lessico ricco e
appropriato
Si orienta in
modo sicuro
ed autonomo
riuscendo a
operare
collegamenti
ti in modo
critico
Argomenta in
modo rigoroso
e preciso
approfondendo
gli argomenti
anche con
apporti
personali e
critici
Discussione delle prove
Capacità di
approfondimento e/o
integrazione di temi
e/o argomenti non
sufficientemente
sviluppati nelle prove
scritte
Individua
Riesce ad
Individua
errori e/o
approfondir
Riesce ad
errori e/o
lacune;
e
Non riesce a
integrare
Individua errori lacune
riesce a fare
autonomam
individuare errori
autonomame
e/o lacune solo riuscendo a correzioni
ente e
e/o lacune presenti
nte gli
se guidato
fare semplici e/o
criticament
nelle prove
argomenti
correzioni e/o integrazioni
e gli
trattati
integrazioni in modo
argomenti
autonomo
trattati
Totale
56
SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE
ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO
ANNO DI CORSO
-
Elenco dei docenti .................................................................................................58
Italiano ....................................................................................................................59
Storia .....................................................................................................................64
Matematica .............................................................................................................68
Lingua Inglese ........................................................................................................71
Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva .......................................75
Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Cucina ......................................78
Scienza e Cultura dell’Alimentazione .....................................................................82
Scienze Motorie ......................................................................................................86
Religione .. ..............................................................................................................88
Lingua Francese ………...........................................................................................90
Lingua Tedesco........................................................................................................93
Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ...........................95
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ELENCO DEI DOCENTI
DISCIPLINA
DOCENTE
Italiano e Storia
Marinella Kinzer
Matematica
Maddalena Bonani
Lingua Inglese
Andreina Baroni
Diritto e tecniche amministrative della struttura
Alessandro Girelli
ricettiva
Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore cucina Nicoletta Barazzutti
Scienza e cultura dell’Alimentazione
Francesca Bonini
Scienze motorie
Egizia Franceschini
Religione
Maurizio Malvestio
Lingua Francese
Roswitha Schatzer
Lingua Tedesco
Rita Paganelli
Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore sala e
Paolo Massagrande
vendita
Sostegno
Nicoletta Adami
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Italiano
prof.ssa Kinzer Marinella
TESTO: Magri-Vittorini, Dal testo al mondo, Ed. Paravia, vol. 3
PROGRAMMA SVOLTO
L'ETA' DEL POSITIVISMO E DEL REALISMO
Caratteristiche generali del Positivismo
Lettura: “Lo stato positivo” (da “Discorso sullo spirito positivo” di A. Compte) (Passi scelti)
Il Naturalismo e il Verismo: analogie e differenze
Il dramma borghese e le tensioni sociali e culturali: Henrik Ibsen
Il dramma naturalista: "Casa di bambola"
Lettura: L' "uscita di scena" di Nora (da "Casa di bambola"- atto III) (Passi scelti)
G. Verga: il pensiero, il passaggio al Verismo, il Ciclo dei vinti, le novelle e la tecnica della
regressione.
Lettura: “Fantasticheria” (da “Vita dei campi” di G. Verga) (Passi scelti)
LA POESIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
La nascita della poesia moderna: Baudelaire (1821-1867) e il Simbolismo (1885)
Un linguaggio destinato a pochi e l’isolamento del poeta
Il pessimismo e il ruolo del poeta
L’impossibilità di eliminare i peccati dell’uomo e i pentimenti ipocriti
Il peggiore dei vizi: la Noia
Il lato oscuro dell’animo umano
L’importanza de "I fiori del male", 1857 e suo significato
Lettura: "L’albatro" (da Spleen e ideale, II di Charles Baudelaire)
Il conflitto tra intellettuale e mondo borghese
L’albatro-poeta e i marinai-borghesia
Lettura: "Corrispondenze" (da Spleen e ideale, IV di Charles Baudelaire, strofe scelte)
Il Manifesto del Simbolismo
Tra le cose e il poeta non c’è separazione
Nessuna parte dell’Universo è estranea l’una all’altra
Esistono segreti richiami che sono la corrispondenza simbolica
LE CARATTERISTICHE DEL SIMBOLISMO
La protesta contro la società borghese
La ricerca di un senso nascosto della vita
Il rifiuto della conoscenza razionale
Il ruolo dell’intuizione
Il poeta-veggente
La poesia: forma suprema di conoscenza
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Emily Dickinson (1830-1886)
Temi e immagini di impronta simbolista: reclusione, silenzio e solitudine
La poesia prende avvio da un'immagine quotidiana, che non ha nulla di insolito
Lettura: Poesie n°189, 288, 594,1223, 1445, 1695
IL DECADENTISMO EUROPEO (1890-1905)
Le caratteristiche del Decadentismo europeo:
L’esaltazione della libertà individuale
Il culto della bellezza e dell’arte: l’estetismo
La bellezza non ha morale né verità, ma è ricerca dell’insolito, del nuovo, dell’eccezionale
La vita deve essere come un’opera d’arte
L’irrazionalismo
L’esplorazione dell’inconscio
L’idea della morte
La concezione della donna: donna vampiro e donna da idolatrare
LA NARRATIVA NEL DECADENTISMO:
Lo specchio della crisi dell'uomo: l'età dell'ansia
Joris-Karl Huysmans (1848-1907): “A rebours” (1884) e l’esempio di un esteta che elude la
grettezza della realtà comune (una realtà artificiale)
Oscar Wilde (1854-1900): “Il ritratto di Dorian Gray” (1881) e l’estetismo come guida
dell’esistenza.
Gabriele D’Annunzio (1863-1938): “Il piacere” (1889)
Lettura: G. D’Annunzio: "La filosofia del dandy" (da "Il piacere")
Il rfiuto della democrazia
Eleganza, studi insoliti, curiosità, galanteria raffinata
Educazione viva e pratica
Fare della vita un’opera d’arte
Possedere e non essere posseduti
Non avere rimpianti
Lettura: la prosa de “Il fanciullino” di G. Pascoli (passi scelti)
FRIEDRICH NIETZSCHE (1844-1900)
L’analisi dell’Occidente
La “morte di Dio”
La teoria del Superuomo (cammello, leone, bambino)
SIGMUND FREUD (1856-1939) E LA SCOPERTA DELLA PSICANALISI
La complessità della psiche umana: Es, Io, Super Io
Rimozione e Sublimazione
Il sogno: luogo degli indizi psichici
Il cammino della sessualità umana:
La fase orale
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La fase anale
La fase fallica: il complesso di Edipo e il complesso di Elettra
La fase di latenza
La fase genitale
LE AVANGUARDIE STORICHE
Il Futurismo (1909) di Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944)
Il Manifesto della Cucina Futurista
Lettura: il "Manifesto del Futurismo" di F. T. Marinetti (Passi scelti)
Il Dadaismo (1916)
Lettura: “Per fare una poesia dadaista” di Tristan Tzara
LUIGI PIRANDELLO
La vita
La visione del mondo
Il contrasto vita/forma
La reazione passiva
La reazione ironico-umoristica
La reazione drammatica
"Il fu Mattia Pascal"
"La patente"
LA NARRATIVA NEL NOVECENTO: l’opera memorialistica
Primo Levi e la drammatica cronaca di un'esperienza autobiografica
Lettura: "Nell'inferno di Auschwitz" (da "Se questo è un uomo") (Passi scelti)
LA POESIA NEL NOVECENTO
La poesia militante in Germania: Bertolt Brecht
Lettura: "La bestia"
Lettura: "A coloro che verranno" (Strofe scelte)
La poesia in Italia: S. Quasimodo (1901-1968)
Lettura: "Uomo del mio tempo" (da "Giorno dopo giorno)
Lettura: “Ed è subito sera” (da “Acque e terre”)
La poesia in Italia: G. Ungaretti (1888-1970)
Lettura: "Allegria di naufragi" (da "L'allegria. Naufragi")
Lettura: "San Martino del Carso" (da "L'allegria. Il porto sepolto")
Lettura: "Soldati" (da "L'allegria. Girovago)
La poesia in Italia: E. Montale (1896-1981)
Lettura: "Spesso il male di vivere ho incontrato" (da "Ossi di seppia")
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METODI DI INSEGNAMENTO
L’insegnamento è stato finalizzato all’organizzazione delle conoscenze in modo da
formare negli studenti le competenze alla problematizzazione e alla spiegazione dei testi
antologici presi in esame.
Si è cercato inoltre di costruire una familiarità tra i testi affrontati e le esperienze personali
di ogni singolo alunno e si è offerta alla classe la possibilità di aprire confronti e
approfondimenti sugli argomenti trattati. Adeguato spazio è stato dedicato all’elaborazione
scritta, per cercare di colmare le difficoltà che, per alcuni ragazzi, soprattutto stranieri,
continuano ad esistere.
Sono stati utilizzati: lezioni frontali, esercitazioni individuali e a piccoli gruppi, testi diversi
da quelli in adozione, momenti di confronto diretto, videolezioni.
CRITERI DI VALUTAZIONE
L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati
verificati in itinere, dopo un ciclo di lezioni o al termine di un argomento, attraverso
interrogazioni orali, questionari strutturati o semistrutturati e approfondimenti secondo gli
obiettivi proposti.
Nei colloqui si è valorizzato ciò che l’alunno conosceva e, alla fine, è stato sempre
richiesto un giudizio motivato.
La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto conto
anche del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno, della costanza
nell’adempimento scolastico e della disponibilità personale.
In base alla situazione di partenza, si sono valutati i differenti livelli di sviluppo:
METODOLOGICO (acquisizione ed uso di strumenti, competenze, abilità disciplinari,
competenze operative)
CONCETTUALE (interiorizzazione di concetti e conoscenze)
FORMATIVO (maturazione di atteggiamenti e consapevolezze)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nel complesso, la classe:
Conosce gli argomenti trattati
Sa collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali
Sa individuare i temi fondamentali di un testo
Sa analizzare e redigere in modo sufficientemente corretto la tipologia dei testi d’esame
quale il saggio breve, l’articolo di giornale, l’analisi del testo, oltre al tema argomentativo.
Sa riferire con parole proprie gli elementi essenziali di quanto letto o ascoltato
Sa riflettere sui testi prodotti
Sa autocorreggere i propri testi
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere gli argomenti trattati, sapendosi orientare
Collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali
Individuare i temi fondamentali di un testo
Rilevare semplici analogie e differenze tra correnti
Rielaborare in modo personale i contenuti di un testo
Produrre testi semplici, ma chiari e corretti
Redigere la tipologia dei testi d’esame
Cogliere semplici nessi di causalità all’interno di un brano
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Riferire con parole proprie gli elementi essenziali di quanto letto o ascoltato
Riflettere sui testi prodotti
Autocorreggere i propri testi
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Storia
Prof.ssa Kinzer Marinella
TESTO: P. Di Sacco, Passato Futuro, Ed. Sei, Vol. 3
PROGRAMMA SVOLTO
L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO
Le cause dell'imperialismo
Il nazionalismo
Il razzismo
LA SOCIETA’ DI MASSA
La seconda rivoluzione industriale: i cambiamenti nel modo di produrre
Il conformismo e la partecipazione
LE ILLUSIONI DELLA BELLE EPOQUE
L’esaltazione della borghesia
Le numerose invenzioni e scoperte
Le contraddizioni nella Belle Epoque
LE SUFFRAGETTE E LA LOTTA DELLE DONNE PER IL DIRITTO DI VOTO
E. Davison ed E. Pankhurst
LA TEORIA DI C. LOMBROSO
La nascita dell’“Antropologia criminale”
Le caratteristiche fisiche come indici per individuare la propensione a delinquere
I delinquenti abituali e i delinquenti occasionali
Lombroso, fautore della moderna teoria riabilitativa
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
La Triplice Alleanza(1882), la Triplice Intesa (1907) e le loro contraddizioni
Le cause della prima guerra mondiale: politiche, economiche, militari, socio-culturali
Interventisti e neutralisti in Italia
L’inferno delle trincee
Il 1917: l’anno della svolta
Le cause dell’intervento USA
IL PRIMO DOPOGUERRA IN ITALIA E IN EUROPA
Il crollo dei quattro imperi e la situazione geopolitica nel dopoguerra
La Società delle Nazioni (1919)
Il Trattato di Versailles
La crisi della classe dirigente liberale italiana
La nascita del Partito Popolare (1919)
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Nascita dei Fasci Italiani di Combattimento (1919)
Il Biennio Rosso (1919-1920) e la nascita del Partito Comunista Italiano (1921)
LO STATO TOTALITARIO
Caratteristiche dello stato totalitario
Aspetti psicologici delle folle: il contagio emotivo
Approfondimento dei seguenti termini: dittatura, totalitarismo, regime autoritario, pluralismo
LO STALINISMO
Da Lenin a Stalin
La politica economica di Stalin
Le “Grandi purghe” (1934-1939)
I Gulag
IL FASCISMO
I fasci di combattimento (1919)
Nascita del PNF (1921)
Nasce il Gran Consiglio del Fascismo (1922)
La Marcia su Roma (1922)
Il delitto Matteotti (1924)
Le leggi fascistissime (1925-1926)
Le Corporazioni
La politica economica: il protezionismo (1925-1929) e l’autarchia (1935)
I Patti Lateranensi (1929) con Pio XI: il Concordato e la compromissione della laicità dello
Stato
L’impresa Etiopica (1935) e sue conseguenze
Le leggi razziali (1938)
L’Asse Roma-Berlino (1936); il Patto d’Acciaio (1939)
IL NAZISMO
Le idee di Hitler nel “Mein Kampf”
L'incendio del Parlamento tedesco (1933)
La creazione della Gestapo e delle SS
La notte dei lunghi coltelli (1934)
Il terrore poliziesco nazista e le Leggi di Norimberga (1935)
La Notte dei cristalli (1938)
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Le cause della guerra
Il patto di non aggressione tra la Germania e l’Unione Sovietica (1939)
1 Settembre 1939: l’invasione della Polonia
La non belligeranza dell’Italia
La Francia divisa e la battaglia d’Inghilterra (1940)
L’invasione dell’Urss (1941) e la resa di Stalingrado (1943)
7 Dicembre 1941: l’attacco a Pearl Harbor (isole Hawaii)
1942: il Giappone si impadronisce di buona parte del Pacifico
10 Luglio 1943: lo sbarco in Sicilia
25 Luglio 1943: Mussolini è costretto a dimettersi
Pietro Badoglio tratta la resa dell’Italia: l’8 Settembre 1943
65
Vittorio Emanuele III fugge a Brindisi
I tedeschi occupano la parte centro-settentrionale dell’Italia e il 12 Settembre 1943
liberano Mussolini
La linea gotica
La Resistenza e il Comitato di Liberazione Nazionale
6 Giugno 1944: lo sbarco in Normandia
Ad Est, l’Armata rossa si ricongiunge con le truppe partigiane di Tito (1892-1980) ed entra
in Germania
6 Agosto 1945: la bomba atomica su Hiroshima
9 Agosto 1945: la bomba atomica su Nagasaki
La Shoah
Il problema ebraico in Italia
IL SECONDO DOPOGUERRA
Il Processo di Norimberga
L'ONU e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
La fine della centralità europea
Le aree di influenza
Il nuovo assetto della Germania (1949)
Il Piano Marshall (1948), i suoi scopi e la ricostruzione materiale
La “guerra fredda” e l'equilibrio del terrore
Il muro di Berlino (1961)
Il lento cammino della distensione: Kruscev e la Destalinizzazione
IL MOVIMENTO DEL SESSANTOTTO
L’anno simbolo della rivolta giovanile
La critica all’autoritarismo, l’egualitarismo, l’anticonformismo, l’opposizione alle guerre
Argomenti da svolgere dopo il 15 Maggio:
L’Italia Repubblicana
METODI DI INSEGNAMENTO
Durante l’anno scolastico è stato privilegiato l’aspetto problematico per rendere più attiva
la partecipazione e la ricostruzione del cammino storico; inoltre si è lavorato per istituire
collegamenti e confronti con la realtà attuale, intesa come termine di riferimento per una
spinta motivante più efficace.
Durante il percorso, gli argomenti sono stati continuamente ripresi e ripassati, quindi vi è
stato un costante recupero effettuato in itinere. Gli alunni più in difficoltà sono stati aiutati
con micro-interrogazioni dal posto e compiti più frequenti; l’approfondimento è stato
raggiunto con le discussioni di classe, in relazione alle esigenze dei ragazzi.
L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati
verificati in itinere, dopo un ciclo di lezioni o al termine di un argomento, attraverso
interrogazioni orali, questionari strutturati o semistrutturati e approfondimenti secondo gli
obiettivi proposti.
Sono stati utilizzati testi diversi da quelli in adozione, lezioni frontali, esercitazioni
individuali e a piccoli gruppi, momenti di confronto diretto, videolezioni.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
Nei colloqui si è valorizzato ciò che l’alunno conosceva e, alla fine, si è richiesto un
giudizio motivato.
La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto conto
anche del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno, della costanza
nell’adempimento scolastico e della disponibilità personale.
In base alla situazione di partenza, si sono valutati i differenti livelli di sviluppo:
METODOLOGICO (acquisizione ed uso di strumenti, competenze, abilità disciplinari,
competenze operative)
CONCETTUALE (interiorizzazione di concetti e conoscenze)
FORMATIVO (maturazione di atteggiamenti e consapevolezze)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, in generale:
Conosce gli argomenti trattati
Sa ordinare le informazioni
Sa collocare in spazi geografici opportuni i fenomeni rilevanti
Sa individuare somiglianze tra singoli eventi
Sa individuare relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere e riferisce gli argomenti trattati, sapendosi orientare
Ordinare le informazioni fondamentali in ordine cronologico
Individuare semplici somiglianze tra singoli eventi
Individuare le fondamentali relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto
Comprendere e usare sufficientemente il linguaggio storiografico
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Matematica
Prof.ssa Maddalena Bonani
TESTO: Nuova matematica a colori ” edizione gialla – volumi 4 e 5 - L. Sasso
PROGRAMMA SVOLTO
Funzioni reali di variabile reale:
funzioni algebriche razionali e irrazionali, intere e fratte;
definizioni, rappresentazione grafica, funzioni pari o dispari, funzioni monotone,
determinazione dell’insieme di esistenza in forma intervallare, individuazione dei punti di
intersezione con gli assi cartesiani, studio del segno e delimitazione del grafico;
funzioni trascendenti esponenziale e logaritmica: dominio e codominio.
Limiti delle funzioni di una variabile:
limite finito ed infinito, limite destro e limite sinistro;
i limiti delle funzioni elementari, l’algebra dei limiti, forme di indecisione di funzioni
algebriche.
Funzioni continue:
continuità in un punto, funzioni continue, punti di discontinuità e loro classificazione,
asintoti e grafico probabile di una funzione.
Derivate delle funzioni di una variabile:
definizione e calcolo della derivata di una funzione razionale in un punto, significato
geometrico della derivata, continuità e derivabilità, derivata destra e derivata sinistra;
derivata delle funzioni: costante, identica, potenza, prodotto di una costante per una
funzione; derivata della funzione somma, della funzione prodotto e della funzione
quoziente;
classificazione dei punti in cui una funzione non è derivabile;
retta tangente ad una curva;
Studio di funzione:
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funzioni crescenti e decrescenti, studio dei massimi e dei minimi relativi con la derivata
prima, flessi;
studio di una funzione algebrica razionale intera o fratta con il disegno del grafico;
individuazione delle caratteristiche di una funzione da un grafico.
Integrale indefinito:
primitive e integrale indefinito, integrali immediati di funzioni algebriche e integrazione per
scomposizione.
Integrale definito:
area come limite di una somma, calcolo dell’integrale definito, applicazione geometrica al
calcolo dell’ area della regione di piano limitata dal grafico di una funzione algebrica
razionale intera e dall’asse x.
PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
Dopo il 15 maggio sono previste lezioni di ripasso, di recupero ed esercitazioni in funzione all’esame
di Stato.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Le lezioni svolte in classe dall’insegnante sono state in sintonia con quelle proposte dal
libro di testo adottato, con lo scopo di orientare gli alunni nel momento dello studio e
dell’esercitazione personale.
Le spiegazioni della teoria sono sempre state accompagnate da esempi ed esercizi risolti
alla lavagna sia dall’insegnante
sia dagli alunni.
Sono stati assegnati con regolarità
anche compiti per casa, per favorire il lavoro personale responsabile ed organizzato.
A tutti è stata data la possibilità di esprimere i propri dubbi e le difficoltà incontrate, che
spesso sono state il punto di partenza di una nuova lezione utile per tutta la classe.
SPAZI E TEMPI
Nominata su questa cattedra in ottobre, l’insegnante di matematica si è inserita, non senza
difficoltà, in una classe quarta disomogenea per composizione, interesse e preparazione
69
ed ha così impiegato le prime settimane nel ripasso di concetti essenziali per lo sviluppo
del programma.
Le lezioni si sono sempre svolte in aula nelle tre ore settimanali dell’orario previsto.
Dopo gli esiti del primo quadrimestre, sono state dedicate cinque ore al recupero degli
alunni con l’insufficienza e al ripasso per tutta la classe attraverso esercizi svolti in gruppo
e proposti a casa.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
In tutte le verifiche scritte (almeno due per quadrimestre) sono stati precisati
preventivamente i contenuti e successivamente portati a conoscenza degli alunni i
punteggi relativi agli esercizi e la valutazione complessiva. La comunicazione della
valutazione delle verifiche orali (almeno due per quadrimestre) è stata
riportata sul
libretto personale ; questa valutazione ha tenuto conto non solo della preparazione sugli
argomenti richiesti ma anche dell’interesse e della partecipazione in classe. Sono state
proposte due prove scritte valide per l’orale, una per quadrimestre.
Per le valutazioni si è utilizzata la gamma di voti dal due al dieci.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Lo studio della matematica, con il suo metodo rigoroso, ha contribuito, negli alunni più
partecipi, a stimolare l’intuizione e la capacità di analisi e di sintesi che saranno importanti
strumenti nella valutazione di varie situazioni di vita.
Una parte della classe ha raggiunto gli obiettivi minimi di conoscenza e abilità del
programma, alcuni hanno evidenziato delle difficoltà
anche a causa di lacune ormai
consolidate, mentre un gruppo di alunni non ha lavorato in modo adeguato né in aula né
a casa ottenendo ben pochi risultati.
70
SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Lingua Inglese
Prof.ssa Andreina Baroni
TESTO: O. Cibelli, D. d’Avino Cook Book Club, Clitt
O. Cibelli, D. d’Avino Cook Book Club Up, Clitt
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
MODULO CINQUE: dal testo: Cook Book Club, Clitt
Unità due:
Nutrition & Food science p.313
The nutrients in food:
function of nutrients p.314/317
Healthy eating p.318
The Healthy Eating Pyramid p.319
The Mediterranean diet (photocopy)
Biological extra virgin olive oil p.321
settembre/
ottobre
Lifelong nutrition: p.323
vegetarians’ diet (photocopy)
MODULO TRE: dal testo: Cook Book Club up, Clitt
Unità uno:
Food allergies; Food intolerances p.124
The Coeliac disease p.124/125
New EU law on food information p126/127
Allergen labelling p.128
Welcoming guests with
special requirements p.129/130
Caterer’s guidelines p.129;
Special cooking for special needs p.140
Recipes: Lemon chicken rice with herbs
Curried cickpea burgers p.141
MODULO DUE:
Unità due
Food Safety and Hygiene p.80/81
Benefits of Food Hygiene
Costs of Poor Food Hygiene
HACCP in the Global world p.82
HACCP guarantees food hygiene and
safety in catering p.83/85
The seven HACCP principles p.87
71
Novembre/
dicembre
gennaio/
febbraio
Cleaning and Disinfection p.88
MODULO DUE:
Unità tre
WHO:Emerging scenarios p.92
Bacteria, viruses,
Food Poisoning p.95, 96
Food Contamination:
The invisible challenge p. 97
Preventing food borne illnesses p.100
Personal Hygiene p.101
Four basic food safety principles by
U.S.D.A.: clean, separate, cook, chill
(video + photocopies)
Food borne disease outbreaks p.102
marzo
MODULO DUE:
Unità quattro: Food preservation
A step towards sustainability p.104/105
High Pressure Processing p.109
Refrigerated Storage Systems p.111
Cook-chill and cook-freeze p.112
Vacuum-cooking p.114
Temperature control p.115
MODULO UNO: dal testo: Cook Book Club
Unità quattro
Job Opportunities p.88
The Application Letter p.97/98
European Curriculum Vitae Format p.103
Writing a Curriculum Vitae (photocopy)
aprile
maggio
ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
Questo modulo sarà svolto presumibilmente dopo tale data:
MODULO 4: dal testo: Cook Book Club up
Catering for special events & event types p.168
The Coffee Break p.170
The Business Lunch p.174
Le ore di lezione rimanenti saranno dedicate a interrogazioni, ripasso del programma
svolto, dialoghi, conversazioni. Gli strumenti utilizzati per verificare il progressivo sviluppo
nell’apprendimento degli allievi sono state la correzione dei compiti per casa, le
interrogazioni, le verifiche scritte. Mediamente sono state ritenute necessarie tre
valutazioni scritte per quadrimestre e due orali. Le prove sono state sia di tipo oggettivo
che
soggettivo
con
diverse
tipologie
(vero/falso,
72
abbinamento,
completamento,
trasformazione, traduzione, domande aperte, comprensioni). Nel regolare svolgimento
delle lezioni si è fatto uso del libro di testo, di materiale in fotocopia fornito dall'insegnante,
di schemi alla lavagna, del lettore CD e video.
METODO DI INSEGNAMENTO
Si è utilizzata la seguente metodologia di lavoro:
L’insegnamento/apprendimento di L2 ha seguito l’approccio funzionale-comunicativo, di
conseguenza obiettivo primario è stato il graduale sviluppo delle quattro abilità
fondamentali (listening, speaking, reading and writing) accompagnato dal momento di
riflessione sugli aspetti della lingua, per il raggiungimento dell’efficacia comunicativa.
SPAZI E TEMPI
Sia nel primo che nel secondo quadrimestre il programma è stato svolto nei tempi
preventivati.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La tipologia delle prove è stata coincidente con gli esercizi utilizzati e corretti in classe. Gli
ambiti che si sono valutati riguardano le quattro abilità fondamentali. Si sono effettuate
prove soggettive e oggettive, in quanto le prime mettono in condizione di agire in modo
autentico e spontaneo, mentre le seconde permettono di accertare, ad esempio, le
conoscenze morfo-sintattiche fonologiche o il possesso del lessico. Per le verifiche orali si
è tenuto conto della conoscenza degli argomenti di micro lingua trattati, della capacità di
discutere i diversi argomenti, della capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e della
padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare.
La valutazione quadrimestrale e finale non si è limitata alla misurazione dei dati forniti
dalle varie verifiche (scritte e orali), ma ha incluso un esame di tutto il processo educativo
didattico nel suo punto di partenza, in itinere e al termine.
Si è tenuto conto anche dei seguenti elementi:
- cammino intrapreso dal singolo discente in relazione alle sue reali possibilità
- attenzione, partecipazione, interesse
- impegno a casa e in classe
73
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha tenuto un atteggiamento alterno nei confronti della disciplina, lo studio di
alcuni studenti è stato discontinuo e concentrato in occasione delle verifiche e il lavoro
domestico non sempre è stato svolto con regolarità.
Il profitto è molto eterogeneo in quanto nella classe ci sono diversità nel livello di
preparazione e competenze: la maggior parte degli allievi ha raggiunto un rendimento
sufficiente anche se permangono difficoltà nel rielaborare le conoscenze, alcuni studenti, a
causa di lacune pregresse e scarsa applicazione, non hanno raggiunto risultati
pienamente sufficienti e presentano lacune a livello grammaticale nella produzione scritta
e, talvolta anche nell’esposizione orale. Pochi alunni, più motivati e costantemente
impegnati, hanno ottenuto un livello di preparazione discreto mostrando maggiore
sicurezza e padronanza nell’esposizione in lingua straniera.
74
SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva
Prof. Alessandro Girelli
TESTO: Imprese ricettive & ristorative oggi – Tramontana – Grazia Batarra, Monica
Mainardi per il quinto anno
Diritto delle imprese ristorative - Scuola e azienda - Giuseppe Bacelli , Maria Micelli
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
I contratti in generale (Diritto delle imprese ristorative - Scuola e azienda - Giuseppe
Bacelli , Maria Micelli pg. 178/188 )
1. Il contratto ( definizione, l’autonomia contrattuale ); 1.1 gli elementi essenziali del
contratto ( l’accordo delle parti, la causa, l’oggetto, la forma ); 1.2 Le classificazioni dei
contratti; 1.3 L’invalidità e la rescissione dei contratti ( i vizi originari: le cause di nullità, le
cause di annullabilità, le cause di rescissione; i vizi sopravvenuti : la risoluzione del
contratto per inadempimento, per eccessiva onerosità sopravvenuta, per impossibilità
sopravvenuta );
I contratti delle imprese ristorative (Diritto delle imprese ristorative - Scuola e azienda Giuseppe Bacelli , Maria Micelli + Imprese ricettive & ristorative oggi – Tramontana –
Grazia Batarra, Monica Mainardi 4 ° anno ):
2.1 La vendita ( gli obblighi del venditore e del compratore, la vendita con patto di riscatto,
la vendita a rate con riserva di proprietà ) ; 3 La somministrazione, il contratto di catering e
di banqueting; 4 Il contratto di deposito ( gli obblighi delle parti, il deposito irregolare, il
deposito in albergo ); 5 Il franchising ( pg 181, vol. 4° anno ) ; 6 Il leasing; 7 La locazione
( pag. 173, 4° vol.) ; 8 l’affitto d’azienda ( pag. 174, 4° vol.) ; 8 Il contratto ristorativo ( Pag.
195 4° vol. )
Il mercato turistico internazionale ( mod 1 – Unità 1, Vol 5° anno )
Il turismo internazionale e gli enti statistici
1.1 Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico; 1.2 il sistema dei cambi; 1.3 cenni sulla
bilancia dei pagamenti, 1.4 La bilancia turistica; 1.5 Cenni sugli enti di statistica nel
turismo.
Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale ( Mod 1 Unità 2, 5° anno )
2.1 Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economici; 2.2 I flussi turistici internazionale verso
l’Italia : prospettive
Marketing dei prodotti turistici
Il marketing ( Mod. 3 unità 1, 5° vol. )
1.1 Il marketing turistico; 1.2 la segmentazione del mercato della domanda; 1.3 Gli
strumenti del miicro marketing: il marketing mix: il prodotto, il prezzo, la comunicazione,
la distribuzione, il personale; 1.5 la reputazione della destinazione turistica; 1.10 il
marketing esperienzale; 1.11 il marketing dei prodotti turistici
Le strategie di marketing e il marketing plan Mod. 3 Unità 2, 5° vol )
75
2.1 le strategie di marketing in funzione del mercato obiettivo; 2.2 le strategie di marketing
in funzione del CvP
2.6 il web marketing; 2.4 il marketing plan
Business plan nelle imprese ricettive e ristorative
La pianificazione, la programma aziendale e il controllo di gestione ( mod. 2 Unita 1, 5°
vol )
1.1 la pianificazione e la programmazione aziendale; 1.2 l’analisi ambientale e revisionale;
1.3 L’analisi aziendale; 1.4 La definizione degli obiettivi, delle strategie e la redazione
dei piani 1.5 la programmazione di esercizio e il budget; La struttura del budget; 1.7 i
costi standard; 1.8 le fasi di definizione del budget; 1.9 il controllo budgetario; 1.10 i
vantaggi e i limiti del budget
Argomenti da svolgere dopo il 15 maggio
La redazione del business plan ( mod 2 Unità 2, 5° vol )
2.1 La redazione del business plan:
2.1 la definizione degli indirizzi; 2.2 la scelta dell’impianto; 2.3 il business plan; 2.4 il piano
aziendale; 2.5 l’esecuzione dell’impianto e l’avviamento della gestione
Normativa del settore turistico
Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti ( mod. 3 unità 3, 5° vol. )
3.1 la tutela dei consumatori; 3.2 la normativa UE sui prodotti alimentari; 3.3 le
informazioni sugli alimenti; 3.4 la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti; 3.5I prodotti a
Km 0; 3.6 i marchi di qualità dei prodotti agroalimentari
METODI E STRUMENTI
Lezioni frontali da parte del docente, lettura in classe del testo, studio individuale e di
gruppo in classe coadiuvato dal docente, elaborazioni di schemi in classe, presentazioni
da parte degli studenti di lavori di gruppo, spiegazioni ulteriori all’inizio di ogni lezione,
ripasso in classe degli argomenti trattati in vista della verifica.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Alla fine di ogni unità didattica è stato somministrato un test a risposta multipla o in
alternativa una serie di domande a risposta breve aperte,con eventuale prova di recupero
oltre a prove orali. Ai fini della media è stato tenuto in considerazione solamente il voto più
elevato.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha dimostrato, nel complesso, una sufficiente partecipazione alle lezioni,
dimostrando interesse per le tematiche di volta in volta affrontate .
76
Corretto il comportamento.
Per quel che riguarda il profitto gli alunni/e dimostrano, innanzitutto maggiore difficoltà
nell’utilizzo del linguaggio tecnico durante il colloquio rispetto alla produzione scritta; alcuni
alunni/e hanno raggiunto un buon livello di conoscenze e sono in grado di inquadrare, ove
possibile, gli argomenti specifici nelle tematiche generali della materia , dimostrando una
certa sicurezza nell’affrontare anche gli argomenti per aree disciplinari; un secondo gruppo
ha raggiunto un livello di conoscenze più che sufficiente ed è in grado di cogliere gli aspetti
più importanti degli argomenti trattati mostrando una sufficiente precisione nell’uso del
linguaggio specifico; qualcuno fatica a raggiungere livelli sufficienti di conoscenze e
padronanza del linguaggio.
77
SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
TESTO:
Laboratorio dei Servizi Enogastronomici Settore Cucina
Prof.ssa Nicoletta Barazzutti
Cucina Gourmet Plus, P. Gentili, Ed. Calderini
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Il gruppo classe è composto da 23 alunni di cui 8 femmine e 15 maschi. In 20 proseguono
con regolarità dalla 4Ae; 1 alunno, in regolare corso, proviene da un'altra regione; 1
alunno proviene dal corso serale; 1 alunno ripete la quinta. 1 alunno ha un PEI per obiettivi
minimi. 1 alunno ha un PDP per DSA. Fra gli 8 alunni di origine extracomunitaria, alcuni
mantengono una conoscenza particolarmente lacunosa della lingua italiana e la
conseguente difficoltà nell'acquisire i contenuti teorici disciplinari.
Una parte degli alunni frequenta con discontinuità: molti i ritardi e numerose le assenze.
Non per tutti la frequenza incostante si associa a lacune nel profitto. Una parte degli alunni
ha seguito con costanza e impegno raggiungendo una preparazione globale
soddisfacente; fra gli alunni la cui frequenza è stata discontinua la preparazione presenta
qualche lacuna ma nel complesso è sufficiente.
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
ARGOMENTI SVOLTI NEL PRIMO QUADRIMESTRE
Normativa HACCP:
Acronimo; definizione di rischio; definizione dei “parametri” e sistema di monitoraggio per
le procedure a rischio; zona di stoccaggio, di preparazione, di lavorazione, di cottura, di
distribuzione; temperature a rischio di proliferazione batterica; concetto di contaminazione
crociata e proliferazione batterica; analisi dei rischi e vettori di contaminazione fisici
chimici e biologici; il manuale di autocontrollo, i responsabili, formazione e informazione
degli addetti alla manipolazione degli alimenti.
Il mondo dell'enogastronomia:
grandi gastronomi del passato
riformatori dell'800
innovatori degli anni '70
i grandi di oggi
Gastronomia e società:
motivazioni delle scelte gastronomiche
consumo dei pasti fuori casa
le guide gastronomiche
Il mercato enogastronomico:
tipologie degli esercizi
catering industriale
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ristorazione commerciale
prospettive del mercato enogastronomico
II prodotti e l'approvvigionamento:
i prodotti e le gamme
prima gamma: criteri di qualità
marchi di qualità e tutela dei prodotti tipici
degustazione dei prodotti
terza gamma: congelati e surgelati
Durante le lezioni di laboratorio gli allievi hanno progettato dei menù coerenti con
l'argomento studiato, cercando materiale anche presso la biblioteca d'istituto. Alcune
ricette sono state codificate dagli allievi.
Nel mese di Dicembre la classe è stata coinvolta nella preparazione di un buffet dolce e
salato a "Finger Food", durante l'attività di scuola aperta. In questa occasione alcuni alunni
hanno presentato la loro esperienza scolastica ai visitatori e risposto alle loro domande.
ARGOMENTI SVOLTI NEL SECONDO QUADRIMESTRE
Cottura degli alimenti:
il sottovuoto come tecnica di conservazione e cottura
cotture in un grasso, in umido, in un liquido, a calore secco, al cartoccio e in crosta, a
microonde
cotture per concentrazione, per dispersione e miste
Il menù:
le funzioni del menù e la grafica
la pianificazione e la descrizione del menù e dei piatti
i costi di cucina
Il banqueting e i servizi esterni
definizione del servizio
l'organizzazione gestionale e operativa
Le lezioni di laboratorio sono state coerenti con gli argomenti studiati in teoria.
DAL 15 MAGGIO E FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI:
Ripasso generale in preparazione all'esame di stato; approfondimento di argomenti di
rilevante interesse per l'elaborazione delle tesine.
METODI DI INSEGNAMENTO
L'attività scolastica si è svolta sia in laboratorio di cucina sia in classe. In laboratorio gli
alunni hanno potuto confrontarsi con l'aspetto pratico professionale: attraverso la
manipolazione e trasformazione dei materiali è stato sostenuto l'apprendimento attivo della
disciplina, stimolando gli alunni alla progettazione delle ricette e dei menù eseguiti durante
79
le lezioni, per far emergere le conoscenze e le abilità acquisite precedentemente,
implementando competenze sia organizzative individuali e di gruppo sia di cooperazione e
collaborazione. L'apprendimento teorico si è svolto in classe con lezioni frontali in cui gli
argomenti trattati erano il presupposto base per lo svolgimento delle lezioni pratiche.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Le verifiche scritte sono state fatte utilizzando la tipologia B: tre domande a risposta aperta
(max 15 righe), con valutazione in centesimi tradotta in decimi. Almeno 2 a quadrimestre.
Per la simulazione di terza prova è stata utilizzata la stessa tipologia: 3 domande a
risposta aperta (max 10 righe).
Le valutazioni pratiche hanno tenuto conto dei progressi emersi durante l'attività di
laboratorio, l'autonomia raggiunta e il livello di conoscenza dimostrato.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi raggiunti in seguito al percorso formativo ed educativo di questi cinque anni
sono:
in termini di competenze gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in grado di
valorizzare e promuovere nuove tecniche di lavorazione, le tradizioni locali e internazionali
individuando le nuove tendenze di filiera; applicare le normative vigenti, nazionali e
internazionali in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti; predisporre
menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche
necessità dietologiche; valorizzare i prodotti tipici.
In termini di abilità gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in gradi di:
individuare i fattori che determinano l’elaborazione di un menu, nel rispetto della
stagionalità, tipicità e target dei clienti; conoscere le caratteristiche dei vari stili di cucina:
classica, rivisitata, territoriale, etnica; simulare l’organizzazione della brigata di cucina;
applicare le tecniche base di cottura e conservazione ai prodotti enogastronomici; produrre
impasti base di creme, farce, torte e dolci al cucchiaio; produrre impasti lievitati come
focacce e pane; adottare i comportamenti corretti in rispetto della normativa sulla
prevenzione igienica e degli infortuni; apportare alle ricette originali di un piatto variazioni
personali, fornire spiegazioni tecniche con attenzione all'evoluzione del gusto e della
80
cucina; saper scegliere gli alimenti idonei per regimi dietetici specifici (celiachia, diabete,
vegetariano, intolleranza al lattosio) e comporre pietanze dagli aspetti organolettici
armonici.
In termini di conoscenze gli alunni, anche con il supporto del docente, conoscono:
tecniche di cottura e presentazione del piatto; tipologie di ristorazione; sicurezza e tutela
della salute nell’ambiente e nel luogo di lavoro; lessico e fraseologia di settore; prodotti
enogastronomici e tutela del marchio di qualità; prodotti tipici della regione di
appartenenza; criteri di elaborazione di menu e ‘carte’; organizzazione della cucina e della
produttività; stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva.
81
SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Scienza e Cultura dell’ Alimentazione
Prof.ssa Francesca Bonini
Testi utilizzati : A. MACHADO Scienza e Cultura dell’alimentazione
enogastronomia sala e vendita volume 5. Ed. Poseidonia
A. MACHADO Scienza e Cultura dell’alimentazione
enogastronomia sala e vendita volume 4. Ed. Poseidonia
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
MODULO
MODULO 1
LA SICUREZZA
ALIMENTARE
CONTAMINAZIONE
FISICO CHIMICA DEGLI
ALIMENTI
MODULO 1a
LA SICUREZZA
ALIMENTARE
CONTAMINAZIONE
BIOLOGICA DEGLI
ALIMENTI
CONTENUTI
TEMPI
I vari tipi di contaminazioni e la filiera
alimentare.
Fattori tossici naturali : le principali
micotossine aflatossine, ocratossine ,
zearalenone.
I Fitofarmaci e gli zoofarmaci.
Sostanze cedute da contenitori o da
imballaggi.
Materiali dei contenitori : vetro, carta e
cartoni, materie plastiche, alluminio, la
ceramica.
Contaminazione da metalli pesanti :
piombo, mercurio ,.
Settembreottobre
Agenti biologici e modalità di trasmissione.
Contaminazioni primarie e secondarie e
contaminazione crociata.
I prioni e l’encefalopatia spongiforme bovina,
la malattia di Creutzfeldt-Jacob.
I virus : epatite A,B.
I batteri e i fattori ambientali che ne
influenzano la crescita.
Le tossinfezioni alimentari :rischio e
prevenzione delle tossinfezioni.
Le Salmonellosi, lo stafilococco.
La listeriosi, tossinfezione da Clostridium
botulinum.
Le Parassitosi : Anisakis simplex
Ottobrenovembre
82
MODULO 1b
CONTROLLO DI
QUALITA^ e
SICUREZZA
ALIMENTARE
MODULO 2
ADDITIVI ALIMENTARI
Igiene ,sicurezza Alimentare . Requisiti
generali in materia di igiene.
La legge 81/08.
I manuali di buona prassi Igienica
L’autocontrollo e il sistema HACCP
Il controllo ufficiale degli alimenti
Novembre-
Aspetti generali degli additivi e
problematiche
Cenni su:
I Conservanti antimicrobici :
Gli antiossidanti
Gli addensanti , gelificanti, stabilizzanti
Gli emulsionanti
I coloranti
Gli aromatizzanti
Gli edulcoranti
Novembre
Dicembre
MODULO 3
LA CONSERVAZIONE
DEGLI ALIMENTI
MODULO 4
MODULO 5
Alterazione degli alimenti : cause biologiche ,
cause fisico-chimiche.
Conservazione con basse temperature :
refrigerazione, congelazione , surgelazione.
Conservazione con le alte temperature :
pastorizzazione , sterilizzazione ,
sterilizzazione classica e sistema UHT.
Liofilizzazione.
Conservazione in ambienti modificati :
atmosfera controllata e modificata,
sottovuoto,
Metodi chimici di conservazione : sale,
zucchero , olio , aceto.
Alcol etilico.
Le fermentazioni.
Ripasso MB e LAF . Ripasso IMC..
La corretta suddivisione dei pasti giornaliera .
La corretta suddivisione dei principi nutritivi
secondo le indicazioni LARN.
Ripasso delle principali funzioni dei principi
nutritivi.
Ripasso piramide alimentare .
La sindrome metabolica.
Il diabete Mellito , tipi di diabete mellito,
83
Gennaio
Febbraio
Marzo
DIETETICA :
LA DIETA NELLE
MALATTIE DEL
METABOLISMO
MODULO 6
DIETETICA :
LA DIETA NELLE
PRINCIPALI PATOLOGIE
VASCOLARI
MODULO 7
DIETETICA :
ALLERGIE E
INTOLLERANZE
ALIMENTARI
MODULO 8
DIETETICA
ALIMENTAZIONE e
TUMORI e DISTURBI
ALIMENTARI
COMPORTAMENTALI
indice glicemico . Indicazioni dietetiche per il
diabete. Il diabete gestazionale
I vari tipi di obesità ,malattie correlate con
l’obesità,
Indicazioni dietetiche .
I fattori di rischio modificabili e non nelle
MCV.
Ripasso acidi grassi saturi , insaturi e trans.
Le malattie cardiovascolari: l’ipertensione,
iperlipidemie , aterosclerosi,
indicazioni dietetiche.
Aprile
Le Allergie Alimentari : generalità, sintomi e
complicanze . la diagnosi delle allergie e
delle
intolleranze.
. Le intolleranze al lattosio..
La celiachia e la dieta nel celiaco.
Maggio
I tumori, stile di vita e rischio tumorale .
Sostanze cancerogene presenti negli
alimenti:
micotossine , nitrosammine, IPA, e Ammine
eterocicliche aromatiche.
Sostanze protettive presenti negli alimenti.
I Disturbi alimentari : generalità.
Dopo il 15
maggio
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Il metodo di insegnamento è stato sia di tipo frontale che interattivo , cercando di favorire
una partecipazione attiva della classe e un collegamento pluridisciplinare fra gli argomenti
trattati. Gli argomenti sono stati per la maggior parte schematizzati dalla docente,
utilizzando anche approfondimenti da testi diversi da quello in uso. I discenti sono stati
84
anche coinvolti in ricerche di approfondimento di alcuni argomenti, riportati in lavori
personali.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione della classe si è basata su diversi fattori. Importanti elementi valutativi sono
stati l’impegno, la partecipazione, la puntualità nella consegna degli elaborati per casa, la
presenza in classe durante le lezioni, che spesso nel primo quadrimestre, per alcuni
alunni, è stata saltuaria.
Sono state inoltre effettuate delle prove scritte sia sotto forma di domande a risposta
aperta con un numero di righe prefissate, sia sotto forma di tema.
Le interrogazioni orali nel primo quadrimestre non sono state programmate. Nel secondo
quadrimestre, invece, sono stati scelti degli specifici alunni. L’interrogazione consisteva nel
preparare un argomento da esporre, senza interruzioni, per 4 minuti. Al termine
dell’esposizione venivano condotta l’interrogazione con domande multidisciplinari, in modo
da abituare i discenti all’esame orale.
Sono stati valutati anche i lavori assegnati per casa, volti ad acquisire una maggior
padronanza della disciplina dal punto di vista dello scritto.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il programma è stato svolto con molta fatica sia per la vivacità della classe poco abituata
allo studio metodico e all’attenzione in classe, sia (nel secondo quadrimestre) per assenze
della docente che hanno ridotto il numero di ore settimanali a 2 anziché 3.
La classe, conosciuta quest’anno, è stata molto difficile da gestire nel primo quadrimestre.
Tuttavia già dopo i primi mesi, si è avuta una frequenza più regolare e un impegno più
costante da parte di quasi la totalità dei discenti.
Sono migliorate, con l’esercizio continuo, le capacità di esposizione orale e di produzione
scritta per la maggior parte di loro. Permane tuttavia un gruppo esiguo di persone, spesso
latitante, impreparato e che non rispetta le consegne.
Nel complesso la preparazione raggiunta dalla classe è sufficiente, con qualche discente
che ha raggiunto voti buoni.
85
SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
Scienze Motorie
Prof.ssa Egizia Franceschini
“Corpo Libero” Fiorini-Coretti-Bocchi, edizioni Marietti scuola - edizione
aggiornata manuale di educazione fisica per la scuola secondaria Marietti editore.
TESTO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5 AE composta da 25 alunni di cui 9 ragazze (2 esonerate dall’attività pratica) è
una nuova classe con la quale lavoro quest’anno per la prima volta. Dai tests d’ingresso
sono risultati dal punto di vista motorio dotati mediamente di buone capacità motorie e in
alcuni casi di ottime capacità. Alcuni ragazzi particolarmente interessati e motivati
contribuiscono a rendere proficuo il clima di lavoro, mostrando maturità, autonomia,
capacità di rielaborazione. Aperti e disponibili al dialogo educativo hanno tenuto un
comportamento corretto e la frequenza è risultata regolare per tutti. I risultati conseguiti
sono mediamente più che buoni e in alcuni casi eccellenti. Più difficile il lavoro in classe
per quanto riguarda la parti di teoria.
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Conoscere il movimento-Capacità Condizionali, Modificazioni fisiologiche:
Tests d’ingresso di attitudine motoria;
Miglioramento soglia aerobica, esercizi di stretching;
Miglioramento della soglia aerobica e delle capacità motorie in generale, 1000m e
preparazione alla campestre fase di Istituto;
Esercizi a corpo libero per il miglioramento della tonicità e della mobilità
GIOCO e SPORT
Pallavolo:
fondamentali di squadra: ricezione a 4, pratica di gioco;
fondamentali di squadra: la copertura all’attacco dalla zona 2 e 4;
Pratica di gioco e arbitraggio
Calcetto:
fondamentali di squadra: difesa a uomo e a zona, pratica di gioco e arbitraggio;
Basket:
fondamentali di squadra:la difesa a zona e a uomo
fasi di gioco e di arbitraggio
Cenni di storia dello sport: dall’antica Grecia ai nostri giorni;
Da svolgere dopo:
86
Sport e politica: lo sport nei regimi totalitari;
Visione del film “Olimpia” di L. Riefensthal 1936;
Sport e politica: conflitto arabo Israeliano: visione del film “Munchen 72” di Spilberg;
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Metodologie globali saranno alternate ad interventi analitici e correttivi
spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche alle quali seguiranno azioni di
controllo/ripetizione/correzione anche in forma individualizzata
utilizzo di supporti digitali e cartacei
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Tests d’ingresso motori e scritti volti ad indagare le reali possibilità e i livelli di
strutturazione motoria
Osservazione di ogni singolo processo di apprendimento al fine di valutare i reali progressi
e le reali attitudini degli studenti
Impegno e partecipazione mostrato dallo studente nel corso dell’intero anno scolastico
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Obiettivi didattici
tollerare un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato
Conoscere e praticare almeno uno sport di squadra
Saper trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate
Saper realizzare progetti motori autonomi
Acquisire la coscienza dei processi che avvengono nel nostro corpo
Obiettivi educativi
Acquisire una cultura dell’attività motoria e un metodo di lavoro che permetta di
riorganizzare le proprie esperienze in maniera autonoma
Far proprio il valore sociale e culturale di un sano e sostenibile stile di vita
Favorire il consolidamento di un’ educazione sociale e civica basata sul rispetto di se, degli
altri, dell’ambiente e delle strutture
Conoscere le norme più comuni di primo intervento e di pronto soccorso
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
TESTO
Religione
Prof. Maurizio Malvestio
: Massimo Salani, Il maestro di tavola,EDB
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATVO
MODULO 1: Argomenti di etica/morale: I valori fondamentali della vita; l’uomo e le sue
fragilità e superficialità. La vita e i suoi molteplici e complessi aspetti; le disuguaglianze
sociali e la violenza, le radici del terrorismo. Expo e etica dell'ambiente: cibo e
sostenibilità.
Morale familiare: divorzio, fidanzamento, matrimonio, rapporti prematrimoniali, adozioni.
Le unioni civili e i diritti della famiglia.
MODULO 2: Argomenti di cultura teologica: angelo, demonio, magia, morte, new age e
nuovi movimenti religiosi, peccato, pena di morte, reincarnazione e resurrezione,
spiritismo, il dopo morte? Filosofia della religione.
MODULO 3: Argomenti legati alla professione: Il lavoro, l'economia e la politica nella
prospettiva della dottrina sociale cristiana.
MODULO 4: Argomenti di attualità: lettura dei quotidiani e confronto critico. Educazione
alla legalità.
CONOSCENZE
Il significato dell’amore e della sessualità in una prospettiva personalistico-cristiana
allargata al confronto con la cultura contemporanea; le ragioni antropologiche e teologiche
del valore della vita umana attraverso argomenti di morale.
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO
Approfondimenti del programma svolto.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Lezione espositiva impostata in forma dialogica; utilizzo di film o spezzoni; lettura di testi o
articoli con analisi e riflessioni comuni; lavoro di gruppo; ricerca guidata.
88
SPAZI E TEMPI
Si è usufruito essenzialmente dell'aula proponendo nuove modalità di dialogo e
interazione reciproca attraverso soluzioni partecipate come il formare un cerchio con le
sedie o la partecipazione ravvicinata alla cattedra, grazie anche al numero di studenti non
superiore a 15.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione degli allievi ha tenuto conto del loro atteggiamento, della partecipazione e
dell'interesse nei confronti della materia, della qualità dell’impegno, dell’approfondimento e
della personalizzazione delle tematiche emerse attraverso la partecipazione alle lezioni, il
lavoro di ricerca personale, la compilazione di schede e test opportunamente proposti. Il
valore ponderato della valutazione permette poi la determinazione del giudizio secondo
questa griglia:
non sufficiente
I
sufficiente
S
discreto
D
buono
B
ottimo
O
eccellente
E
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli allievi che si avvalgono dell’IRC nel corso dell’anno scolastico sono stati interessati e
disponibili al dialogo educativo e hanno dimostrato una discreta conoscenza e apertura al
contesto religioso.
Hanno partecipato con un buon interesse alle lezioni e hanno manifestato maggior
impegno nello svolgimento di alcuni argomenti rispetto ad altri perché più vicini alla loro
realtà quotidiana.
Il rapporto educativo è stato corretto e caratterizzato da reciproca disponibilità.
Ritengo che le competenze e le capacità, rispettivamente di ciascun alunno, siano state
raggiunte su livelli quasi buoni.
89
SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
LINGUA FRANCESE
Prof.ssa Roswitha Schatzer
Testi utilizzati : A.De Carlo, Le Nouveau Français en Cuisine, Hoepli, Milano, 2012
Documenti autentici presi da Internet
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
MODULO 1: Presentare un ristorante
Il ristorante “Bocca Rossa” a Parigi – Visione di un breve video con successivo esercizio di
racconto orale rispondendo alle domande Qui? Où? Quand? Quoi?
Il ristorante “Le Mesturet” – Visione di un breve video con successivo esercizio di
comprensione orale e di riformulazione scritta della presentazione. Presentazione
semplificata del ristorante secondo uno schema predefinito
Il ristorante Vittorio Emanuele di Verona – le informazioni essenziali prese dal sito Internet
– descrizione orale e scritta seguendo lo schema già utilizzato per “Le Mesturet”
MODULO 2: La rappresentazione teatrale di “6rano” della compagnia France Théâtre
In preparazione allo spettacolo sono state ascoltate le diverse canzoni proposte dalla
compagnia. A partire dai video e dai testi sono stati proposti esercizi sul lessico, esercizi di
grammatica, esercizi di ascolto, esercizi di produzione orale e scritta come individuare il
tema principali, descrivere il video, raccontare ciò che dice il testo, esprimere la propria
opinione sul video, il testo e la musica.
Stromae, Quand c’est
Stromae, Sommeil
Louane, En chantant
Louane, Jeune (J’ai envie)
Louane, Tourne
Vianney, Pas là
Soprano, Clown
Willy William, On s’endort
Gli argomenti di grammatica trattati in questo modulo sono i seguenti: il presente
dell’indicativo, il passé composé, gli aggettivi dimostrativi, il gerundio, la frase ipotetica, la
domanda con l’inversione, il comparativo e il superlativo.
Racconto orale della trama
Racconto orale della visita al Teatro filarmonico di Verona
MODULO 3: La ristorazione in Francia e in Italia
Le principali caratteristiche di Bistrot – Brasserie – Café – Crêperie
Breve ricerca sulle Brasserie parigine Bofinger, Flo e La Coupole con successiva
presentazione. La ricerca ha dato luogo ad una breve presentazione dei più importanti
monumenti di Parigi.
I principali tipi di ristoranti a Verona: le caratteristiche di locande, trattorie, osterie,
ristoranti, pizzerie.
MODULO 4: La cucina regionale
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La cucina regionale francese – comprensione scritta e realizzazione di una semplice
cartina tematica sulla LIM
La cucina regionale italiana – le maggiori caratteristiche
Il Couscous, uno dei piatti preferiti dei Francesi – Visione del video Karambolage con
successivo esercizio di comprensione orale.
Le Paris-Brest – ricetta di un dolce tipico
MODULO 5: Le diete
Le végétarisme et le végétalisme
Le régime macrobiotique
Les régimes religieux
Esercizi di comprensione scritta e produzione orale
Durante tutto l’anno scolastico, ma in particolare nel primo quadrimestre e alla fine
dell’anno, è stato utilizzato il telegiornale di TV5 per parlare di attualità, per ampliare il
lessico e migliorare l’espressione orale in generale.
E’ stato visionato il film “La Rafle” di Roselyne Bosch
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO
Redazione del CV Europass in francese
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
L’obiettivo principale è stato lo sviluppo della competenza orale. Per questo motivo, sono
spesso stati utilizzati documenti audiovisivi presi da Internet per introdurre l’argomento da
trattare. La visione è stata seguita da esercizi di comprensione prima globale poi
dettagliata, di ampliamento del lessico e di produzione guidata e libera. Anche i video delle
numerose canzoni trattate e il telegiornale di TV5 sono servite principalmente a rafforzare
l’espressione orale. I documenti utilizzati sono serviti anche per introdurre alcuni argomenti
di grammatica importanti per una corretta espressione.
SPAZI E TEMPI
I primi due moduli e parte del terzo hanno occupato il primo quadrimestre, i moduli quattro
e cinque il secondo.
Per la dislocazione della classe nella sede distaccata di Cà di Cozzi, non è stato possibile
utilizzare l’aula multimediale o il laboratorio linguistico per fare delle ricerche. Comunque, il
gruppo classe ha quasi sempre seguito le lezioni in un’aula con una LIM.
91
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le abilità orali sono state rapportate al grado di correttezza fonetica e di intonazione, di
correttezza lessicale e sintattica. Le abilità scritte, invece, sono state rapportate al grado di
correttezza ortografica, lessicale e di completezza del testo.
I giudizi quadrimestrali e finali comprendono anche l’interesse dimostrato dagli alunni,
della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle
conoscenze e dell’applicazione nello studio personale.
Per la corrispondenza dei voti si è fatto riferimento alla griglia approvata dal Collegio
Docenti.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il gruppo è in grado di esprimere in modo semplice una propria opinione su argomenti
generali, di studio o di lavoro; di utilizzare il lessico specifico della propria specializzazione
professionale; di comprendere testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti
d’attualità, di studio e lavoro, cogliendone le idee principali e qualche elemento di
dettaglio; di comprendere globalmente messaggi radio-televisivi e brevi filmati divulgativi
tecnico-scientifici di settore; di comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi
scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro; di
trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in lingua francese relativi all’ambito di studio e
di lavoro.
Mentre nell’orale anche gli alunni più deboli riescono ad esprimersi in modo semplice ma
comprensibile e singoli allievi riescono a parlare spontaneamente di argomenti affrontati in
altre materie, nello scritto permangono delle grosse difficoltà dal punto di vista della
correttezza formale particolarmente difficile in francese. Sono tuttavia in grado di redigere
o tradurre correttamente una ricetta in francese.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
LINGUA TEDESCO
Prof.ssa Rita Paganelli
TESTO: C. BRIGLIANO, F. DONI, G. VENTURINI PAPRIKA HOEPLI 2004
PROGRAMMA SVOLTO
SETTEMBRE
Kochtrends: Molekular Küche
OTTOBRE
haccp
einrichtungs-und Gebrauchsgegenstände
Reinigung und Schmutzentfernung
die persönliche Hygiene
(DA AAVV TREFFPUNKT GASTGEWERBE MODERN LANGUAGES)
NOVEMBRE
das Bier: das Reinheitsgebot
die Ernährung – die neue Ernährungspyramide
DICEMBRE
die Mittelmeerdiät
GENNAIO
die Kreta Diät – Ancel keys und die Mittelmmerdiät
FEBBRAIO – MARZO – APRILE
Bericht über mein Koch –Praktikum - Mein Beruf als Koch –
Eigenschaften eines Koches – Aufgaben und Tätigkeiten eines Koches
MAGGIO
Catering auf Transportmittel ( Eisenbahn – Schiffe – Flugzeug)
(DA AAVV TREFFPUNKT GASTGEWERBE MODERN LANGUAGES)
dal 15 maggio in poi intendo completare l’argomento relativo al Catering oltre a proporre
un ripasso generale degli argomenti svolti .
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METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO USATI
Per lo sviluppo delle quattro abilità (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) si e’ partiti
sempre da un approccio globale, privilegiando, nell’ambito del metodo comunicativo, la
lettura integrale del testo seguita da esercizi orali di comprensione con domande poste
dall’insegnante al fine di facilitare l’acquisizione della lingua attraverso l’uso. si e’ passati
poi all’individuazione di segmenti di testo utili per affrontare determinate situazioni
comunicative attraverso il recupero di conoscenze già acquisite dagli allievi, scoperta
guidata, frasi da riordinare, esercizi di traduzione ed esercizi strutturali per il rinforzo
grammaticale e per favorire l’utilizzo più accurato e consapevole della lingua scritta. i
contenuti linguistici si sono articolati nell’ambito di semplici
e funzionali categorie
grammaticali quali: frasi principali, tempi verbali al presente e passato prossimo, frasi
infinitive e verbi reggenti preposizioni.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI
Strumenti per le verifiche formative sono stati: lettura, interrogazione breve, esercizi di
comprensione e strutturali, brevi traduzioni.
per le verifiche sommative: interrogazione breve e lunga, brevi esposizioni. per lo
scritto:test di comprensione , brevi traduzioni, questionari a risposta aperta.
per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati si è tenuto conto dei livelli di
partenza, dell’attenzione e partecipazione in classe, dell’impegno nei lavori a casa e della
capacità di rielaborazione e approfondimento. Nella valutazione orale si sono privilegiati la
scorrevolezza, la velocità e l’efficacia comunicativa rispetto all’accuratezza formale.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli allievi sono in grado di individuare l’argomento centrale di un testo in lingua di carattere
specifico all’indirizzo e rispondere con frasi semplici a domande riguardanti gli argomenti
svolti in classe. l’espressione orale e scritta risulta sciolta solo per quattro allievi mentre
per gli altri i risultati sono meno brillanti in termini di competenze e capacità. l’esposizione
orale è per la maggior parte lenta ed esitante, più sciolta e sicura quando affidata a
risposte di tipo mnemonico. i risultati sono mediamente sufficienti tenendo conto della
partecipazione e dell’impegno crescente profuso da buona parte della classe soprattutto in
prossimità delle valutazioni di fine quadrimestre.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA:
DOCENTE:
LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE SALA E VENDITA
Prof. Paolo Massagrande
TESTO: Sala e Vendita settore cucina di Gentili, Montefiori, Aniballi, Tacconelli. Edizioni
Calderini
PROGRAMMA SVOLTO
I vini frizzanti, passiti, liquorosi
L’invecchiamento del vino
L’imbottigliamento
La conservazione del vino in cantina
La carta dei vini
Lo studio preliminare
L’impostazione della carta
Il costo del vino
La gestione degli acquisti
Caratteri generali delle principali regioni vitivinicole italiane
Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Toscana
La tecnica di degustazione
I principi di base
Le regole per una corretta degustazione
L’esame visivo, olfattivo e gustativo
L’abbinamento cibo-vino
I criteri di abbinamento cibo-vino
L’analisi del piatto e l’abbinamento
La valutazione del vino
L’abbinamento per contrapposizione
L’abbinamento per similitudine
Gli abbinamenti ufficiali
La successione dei vini in un menu.
La birra
Gli ingredienti principali
Le fasi di produzione
Classificazione della birra
I distillati
Caratteri generali sulle tecniche di distillazione
I principali distillati: Cognac, Brandy, Armagnac,Grappa, Vodka, Whisky
I liquori, i bitter, gli amari
Quantità e modalità di servizio
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DAL 15 MAGGIO E FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI:
Dopo il 15 maggio intendo terminare gli ultimi argomenti del programma, approfondire o
ripetere eventuali punti che interessino particolarmente gli alunni.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
La metodologia didattica consiste nella rilevazione delle competenze delle abilità e delle
conoscenze dell’alunno, con tutte le sue particolarità e specificità, per giungere ad una
valutazione che tenga conto dell'unicità dell'apprendimento del singolo allievo.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Il criterio di valutazione si è basato su test di verifica scritti ed orali (due per quadrimestre)
con una serie di domande a risposta aperta e risposta multipla. La valutazione è da zero a
cento con la sufficienza fissata a sessanta centesimi.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi raggiunti sono la conoscenza della classificazione dei vini, dei principi di
enologia e le modalità di produzione dei vini, dei costi del vino e del ricarico sulle bevande,
le caratteristiche dell'enografia nazionale,la classificazione, la produzione e l'utilizzo delle
birre, la produzione, la classificazione ed il servizio delle bevande alcoliche.
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