documento del 15 maggio
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Istituto Professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera “Angelo Berti” Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.P.R. 328/98 Art.5.2) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: Va A Enogastronomia Anno Scolastico 2015-2016 1 SOMMARIO Scheda informativa generale ........................................................................................... 3 Elenco candidati classe 5a AE ...................................................................................4 Presentazione profilo professionale ..........................................................................5 Alternanza scuola- lavoro ....................................................................................…..7 Metodi didattici utilizzati dal Consiglio di Classe .......................................................9 Storia della classe ...................................................................................................12 Simulazione Prima prova ........................................................................................16 SimulazioneSeconda prova ....................................................................................27 Metodologia seguita dal C di C per la preparazione della terza prova ....................30 Prove di simulazione delle materie coinvolte nella simulazione di terza prova .......32 Griglie di valutazione proposte per le prove d’Esame .............................................41 Schede Informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso .....57 Elenco dei docenti .................................................................................................58 Italiano ....................................................................................................................59 Storia .....................................................................................................................64 Matematica .............................................................................................................68 Lingua Inglese ........................................................................................................71 Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva .......................................75 Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Cucina ......................................78 Scienza e Cultura dell’Alimentazione .....................................................................82 Scienze Motorie ......................................................................................................86 Religione .. ..............................................................................................................88 Lingua Francese ………..........................................................................................90 Lingua Tedesco .......................................................................................................93 Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ...........................95 2 Presentazione e profilo didattico utilizzato 3 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE Indirizzo: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Articolazione : Enogastronomia Elenco dei Candidati classe 5a AE: 1 2 3 4 5 6 7 8 ADAMI MIRKO BIGATEL NICOLO' BOSCO LUCA BOTTINI YURI BRAHE LEANDRO CALABRESE GIADA CERPELLONI ELEONORA CINGARLINI NICOLA 14 15 16 17 18 19 20 21 9 10 11 12 13 DE MICHELE VALENTINA EFIMOV VADIM GASPARINI GIOELE GRIU EUGENIU KENDIC ZINAID 22 23 4 MANZARI PIETRO MONICELLI JACOPO MORANDO ANNA MORINA ISMET PRUNAS DANILO RALLI GIULIA SEYE SOKNE AMENTA STEFANOAIA THEODOR SERBAN TROVATO ENZA ZUCO DESY PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Nell’articolazione “Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Competenze specifiche : • • • • • • • • • Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. Predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. 5 Il Consiglio di Classe ha impostato la propria programmazione didattica tenendo presente l’esigenza di trasmettere agli alunni una buona preparazione culturale di base, frutto di interessi e atteggiamento critico, unita allo sviluppo delle competenze richieste dal profilo professionale. Gli elementi presi in esame in maniera generale e quindi validi per tutte le materie sono stati: obiettivi, metodi, mezzi e strumenti, verifiche e valutazione. OBIETTIVI GENERALI • Favorire l’acquisizione di alcune abilità ed atteggiamenti come: ◦ l’autonomia nell’affrontare i problemi; ◦ la competenza comunicativa parlata e scritta; ◦ l’accettazione di situazioni nuove e l’iniziativa personale; • fare acquisire consapevolezza dei percorsi e nuclei tematici di ciascuna disciplina; • far cogliere i rapporti concettuali tra i vari saperi; • stimolare la disponibilità ad esperienze di numerose e varie letture; • promuovere un comportamento improntato alla tolleranza, all’autocontrollo ed al senso della misura. OBIETTIVI SPECIFICI: a) sviluppare le capacità di analisi, sintesi e valutazione critica; b) promuovere e sviluppare le capacità di operare collegamenti nell’ambito di una disciplina o interdisciplinari; c) sviluppare la capacità di utilizzare i linguaggi, i procedimenti e gli strumenti fondamentali del settore per consentire un approccio operativo, sia analitico sia progettuale, alla soluzione dei problemi. 6 ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO L'Istituto valorizza la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro che mira a far maturare, in una realtà produttiva esterna, alcune competenze previste dai Profili educativi culturali e professionali dei corsi di studio. L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi produttivi presenti nel territorio, nella consapevolezza che la qualità della formazione degli studenti venga elevata da esperienze formative significative realizzate presso le imprese; pertanto tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un tirocinio formativo di 132 ore in Aziende del settore. La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale tramite la scheda di valutazione riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo ed è stata sintetizzata, come segue, dal docente di Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore cucina. Alunno Adami Mirko Bigatel Nicolò Bosco Luca Bottini Yuri Brahe Leandro Calabrese Giada Cerpelloni Eleonora Cingarlini Nicola De MicheleValentina Efimov Vadim Gasparini Gioele Griu Eugeniu Kendic Zinaid Manzari Pietro Monicelli Jacopo Morando Anna Morina Ismet Prunas Danilo Ralli Giulia Seye Sokne Amenta Stefanoaia Theodor Serban competenze relazionali buono buono buono buono buono discreto buono buono discreto buono buono buono buono discreto discreto discreto discreto buono buono buono buono 7 abilità professionali buono buono buono buono discreto buono buono buono buono buono buono buono buono buono discreto discreto buono buono buono discreto buono conoscenze di base eccellente buono buono eccellente discreto buono eccellente eccellente buono eccellente buono eccellente eccellente buono discreto discreto discreto buono buono discreto eccellente Trovato Enza Zuco Desy buono buono buono buono buono buono Per competenze relazionali si intendono: la capacità di interagire ed integrarsi con lo staff; la conoscenza ed il rispetto delle regole aziendali; la curiosità e l'interesse dimostrati. Per abilità professionali si intendono: la capacità di imparare dall'esperienza; la velocità dell'apprendimento e i progressi formativi verificati dopo l'attività di tirocinio. Per conoscenze di base si intendono: l'abilità manuale; le conoscenze organizzative, tecniche e normative; il lessico professionale; l'etica professionale. Le valutazioni sono espresse con giudizi: scarso (non sufficiente); sufficiente (sufficiente per le aspettative aziendali); discreto/buono (secondo le aspettative aziendali); eccellente (giudizio molto positivo in diversi ambiti) 8 METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE La programmazione concordata in sede di consiglio di classe è stata formulata per moduli. Nel percorso didattico si é privilegiato, ove possibile, l’approccio problematico a partire da esperienze personali e/o da situazioni concrete in modo da incoraggiare la fiducia dello studente nelle proprie possibilità e per rispettare la specificità individuale nel modo di operare. Inoltre si é osservata la massima trasparenza sui criteri di valutazione e sono stati stimolati gli studenti all’autovalutazione. I METODI DIDATTICI UTILIZZATI SONO STATI: lezione frontale; lettura di articoli di quotidiani, riviste, testi, ecc.; discussione guidata; lavori di gruppo; ricerche personali; videolezioni; supporto tra pari. L’ATTIVITÀ DI RECUPERO è stata svolta in itinere, anche lavorando su piccoli gruppi supportati dall'insegnante . MEZZI E STRUMENTI: Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti: libri di testo; fotocopie integrative secondo necessità; laboratorio linguistico; laboratorio professionale sussidi audiovisivi. 9 VERIFICHE E SIMULAZIONI FREQUENZA Almeno due prove scritte per quadrimestre Almeno due prove orali per quadrimestre TIPOLOGIA PROVE ORALI: colloquio tradizionale; simulazione della prova orale d'esame. PROVE SCRITTE: produzione di testi scritti di varia natura (vedi singole programmazioni); prove strutturate e semistrutturate; questionari; prove di comprensione e rielaborazione di testi in lingua; simulazione delle tre prove scritte d’esame. TIPOLOGIE DI PROVE Le prove somministrate agli allievi sono state di vario genere: testi espositivi argomentativi; saggio breve; articolo di giornale; analisi testuale; prove strutturate e semistrutturate; colloquio tradizionale. Nella votazione è stata usata tutta la scala numerica da uno a dieci. 10 VALUTAZIONE: Criteri generali di valutazione adottati dal Consiglio di Classe nel corso dell’anno. Nella valutazione si è tenuto conto del raggiungimento di: Conoscenze: contenuti specifici, classificazioni, categorie, criteri, metodologie; Competenze: acquisizione di strutture mentali, di strumenti logici che sviluppino le capacità critiche e di autonoma elaborazione di contenuti disciplinari; Capacità: qualità individuali da sviluppare e consolidare, che consentono d’acquisire competenze e conoscenze collegamento). . 11 (osservazione, analisi, sintesi, STORIA DELLA CLASSE Il gruppo classe è composto da 23 alunni di cui 8 femmine e 15 maschi, 6 Inglese/Francese, 17 Inglese/Tedesco. Nella prima parte dell'anno scolastico 2015/16 due alunni sono passati al corso serale. Nell'ultimo anno si sono inseriti: 1 alunno, in regolare corso, proveniente da un'altra regione; 1 alunno proveniente dalla classe quarta del corso serale di questo istituto; 1 alunno proveniente dalla 5Ae dell'A.S. 2014/15. 1 alunno ha un PEI per obiettivi minimi. 1 alunno ha un PDP per DSA. In 20 proseguono con regolarità dalla 4Ae, in cui si inserirono, lo scorso anno scolastico, due alunne provenienti dalla 3Aefp. Nel corso del secondo biennio la classe ha cambiato i docenti di: Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva, Tedesco, Scienza e Cultura dell’Alimentazione; nell'ultimo anno sono cambiati gli insegnanti di Scienza e Cultura dell’Alimentazione, Matematica, Lettere e Storia, Scienze Motorie, Tedesco. Vista l'elevata eterogeneità della classe durante il primo anno del secondo biennio il consiglio di classe è stato coinvolto in un progetto didattico transdisciplinare che ha favorito il superamento di atteggiamenti di intolleranza permettendo agli alunni di percepire le differenze come un'occasione di arricchimento culturale e professionale. Nel corso del quarto anno la classe è stata coinvolta in numerosi progetti, con finalità educativoprofessionali, sia organizzate dall'Istituto sia organizzate da enti esterni e coordinate da docenti dell'istituto. Nel percorso scolastico la classe si è caratterizzata per eterogeneità sia negli stili di apprendimento sia nella crescita personale: la partecipazione alle attività didattiche di classe è stata caratterizzata da incostanza nell'impegno e nella partecipazione, in particolare in alcune discipline. Le capacità di autoregolazione del comportamento sono state, e restano per alcuni, limitate. La frequenza di alcuni alunni è stata incostante durante il secondo biennio e nell'ultimo anno: in alcuni casi le assenze erano motivate da periodi di visita alle famiglie nei Paesi di origine e da periodi di malattia, per altri hanno avuto un carattere più opportunistico registrando una percentuale di ore di assenza vicino al limite massimo consentito. Non in tutti i casi la frequenza discontinua si è associata ad un profitto insufficiente. 12 Già durante il quarto anno sono emerse differenze di profitto fra gli alunni: una parte degli alunni ha seguito e si è impegnato in un costante percorso di crescita; altri hanno dimostrato un interesse più superficiale e seguito con discontinuità, pur mantenendo risultati di profitto sufficienti. Fra gli studenti non italiani sono emerse lacune gravi nella comprensione e scrittura della lingua italiana; i percorsi di supporto messi a disposizione dall'istituto hanno migliorato la competenza del linguaggio senza, però, riuscire a colmare completamente le lacune linguistiche. Il Consiglio di Classe ha investito molto sugli obiettivi di carattere educativo adottando opportune strategie sia per costruire relazioni comunicative costruttive, al fine di ristabilire di volta in volta un clima adatto al conseguimento degli obiettivi didattici, sia per stimolare nei ragazzi una maggiore responsabilità, un’attenzione più costante ed una concentrazione prolungata. Questi interventi hanno determinato un miglioramento della situazione iniziale ma la difficoltà di autoregolazione nel comportamento è rimasta una caratteristica del gruppo classe. Nonostante ciò, ad eccezione di alcuni esiti negativi, la classe nel complesso è riuscita con un maggiore impegno nello studio a raggiungere gran parte degli obiettivi prefissati. Per alcuni alunni non sono però mancate le difficoltà che i docenti hanno curato con interventi mirati. Nel corso dell'ultimo anno la classe si è mostrata disomogenea per qualità e costanza nel lavoro scolastico. Un gruppo di studenti ha partecipato con interesse alle attività svolte dimostrando un costante impegno nello studio che, unito alle capacità individuali, ha permesso il raggiungimento di una preparazione globale soddisfacente con buoni risultati finali. Un altro gruppo ha investito meno costantemente e con meno impegno, dando prova di poca consapevolezza sia della prova di esame da affrontare a conclusione del ciclo scolastico sia del conseguente impegno richiesto. Nonostante si siano attivati momenti di approfondimento disciplinare e attività per favorire il recupero delle lacune, è mancata, in taluni casi, la volontà e la determinazione a consolidare e ad accrescere la propria preparazione di base. Di conseguenza, la padronanza dei diversi argomenti nelle singole discipline, si è attestata in alcuni casi su un livello di sola sufficienza. 13 Per alcuni alunni, la cui frequenza è stata irregolare, nonostante i recuperi in itinere effettuati dagli insegnanti, permangono incertezze o carenze in talune materie. Per alcuni alunni di origine non italiana le lacune di base del linguaggio, sia scritto sia parlato, permangono, pur senza compromettere la comprensibilità degli argomenti trattati. Qualche alunno ha incontrato momenti di difficoltà anche a causa di lacune pregresse non completamente recuperate ed ha evidenziato una notevole fatica, soprattutto nella parte finale dell’anno, nella gestione di un programma più vasto e nel far fronte al ritmo crescente degli impegni che caratterizza la fase conclusiva del percorso di studio. I risultati nell’area enogastronomica sono apparsi apprezzabili: i ragazzi hanno prestato attenzione al mondo del lavoro per cui hanno colto le opportunità offerte dall’Istituto per partecipare a manifestazioni legate al settore di loro competenza. L'attività relativa all'alternanza scuola-lavoro si è rivelata nel complesso positiva sia per le aziende ospitanti sia per gli alunni che hanno potuto arricchire tutte quelle abilità di carattere pratico-manuale e organizzativo maturate durante il percorso scolastico; inoltre ciò ha consentito ai ragazzi di raggiungere una maggior consapevolezza e una più attenta gestione delle risorse personali, dando spunti di progettazione professionale proiettata nel futuro. L’esperienza in azienda li ha arricchiti in conoscenze sia per quanto riguarda i vari stili gastronomici legati all’evoluzione culturale e sociale dei territori (cucina creativa, rivisitata, destrutturata, etnica, fusion) sia per quanto riguarda la consapevolezza del valore del prodotto tipico e dei marchi di certificazione. Per quanto riguarda le attività culturali, la classe ha partecipato ai seguenti progetti, organizzati all’interno della scuola: Progetto ASL con docenti della classe: conoscenza del regolamento UE 1169/2011, relativo alla fornitura sugli alimenti ai consumatori, e conseguente progettazione ed esecuzione di ricette che rispondessero ad esigenze dietetiche particolari e in conformità con il suddetto regolamento. Sono stati realizzati filmati, foto e interviste per le applicazioni multimediali dell'ASL. 14 Percorso di ricerca in gruppo o a coppie sui temi etici inerenti alla manifestazione EXPO, seguito da docenti della classe, con produzione di documenti con slides e filmati pubblicati sul sito d'istituto. Progetto "così in pari", coordinato da docenti dell'istituto e supportato da esperti esterni, a cui hanno partecipato alcuni alunni per sostenere i ragazzi delle classi prime: gli alunni hanno ricevuto un intervento formativo per essere abilitati a supportare efficacemente i compagni delle classi prime e aiutarli a recuperare le lacune. Progetto "Facciamo un'impresa", coordinato da docenti d'istituto e con relatori esterni, a cui hanno partecipato alcuni alunni seguendo un percorso formativo per la progettazione e realizzazione di un documento video che promuovesse un'impresa ristorativa progettata dagli alunni. Incontro con il Dietologo Dott. Nicola Bottari. Visita all’EXPO 2015 di Milano sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Incontro formativo con lo chef e ricercatore Paolo Forgia: tecniche e tecnologie per l'innovazione in cucina. Per il gruppo di Francese, la rappresentazione teatrale in lingua francese "6rano" della compagnia France Thèatre il 4 dicembre 2015. Incontro con il Tenente Colonnello Di Stefano Alessandro sul tema della legalità economica Incontro con Avv. Bissoli e Bonafini in rappresentanza del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Verona sul tema della tutela giurisdizionale dei diritti umani e il ruolo della Corte di Giustizia Europea Visita didattica di quattro giorni alla città di Roma 15 SIMULAZIONE PRIMA PROVA Effettuata il 18 Aprile 2016 Durata della prova: 6 ore ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare 16 qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961. 1- Comprensione del testo Riassumi gli argomenti principali del testo 2- Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo” 2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”? 2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza 3- Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il dono. «La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: 17 collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla fine stra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commen sali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volon tà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli dis se l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella came retta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012 «Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzial18 mente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena prova re emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e in fonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per di19 stinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 20 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di gio vani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiac candone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavo ratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per la vorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la forma zione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione del21 le competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli inte ressavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dog mi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vo stro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.» Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uo mini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., RomaBari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della 22 lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» 23 Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la no stra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permet tere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere pro babilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 24 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifi che sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e ani mali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ri cerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO «Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che que sti trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri pre sentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad 25 esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai tro vato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compa gnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddi sfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 26 SIMULAZIONE SECONDA PROVA Effettuata il 19 Aprile 2016 Durata della prova: 6 ore Scienza e cultura dell’Alimentazione COGNOME E NOME ____________________________________ CLASSE ____________________________________ DATA ____________________________________ TEMPO CONCESSO ____________________________________ ORA DI CONSEGNA ____________________________________ NOTE ____________________________________ _____________________________________ Disciplina Scienza e cultura dell’Alimentazione TOTALE 27 Punteggio in 15esimi Prima parte Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Per ogni quesito si hanno a disposizione ........ righe La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche propone, tranne che in particolari situazioni, di seguire una dieta equilibrata. Il candidato, dopo aver spiegato in modo esaustivo il concetto dieta e di dieta equilibrata, illustri gli strumenti che possono aiutare nella scelta degli alimenti per stendere un menu, con una definizione standard di calorie. Si soffermi inoltre sulla Piramide Alimentare del Ministero della Salute del 2005 e spieghi, motivando, la ripartizione degli alimenti nei diversi piani. Successivamente proponga una propria ripartizione degli alimenti stabilendo la struttura grafica con cui comunicare al meglio i principi di una corretta alimentazione. Si accetta qualsiasi forma di comunicazione: dalla rielaborazione della piramide alla proposta di una nuova soluzione grafica. Seconda parte 1. Una delle linee guida per una sana alimentazione riporta: “varia spesso le tue scelte a tavola” Il candidato, alla luce delle competenze acquisite nel percorso scolastico, spieghi il motivo di questo suggerimento valutando l’aspetto nutrizionale e qualitativo di un alimento 2. La dieta equilibrata viene calcolata su parametri specifici della singola persona. Spieghi il candidato il significato del metabolismo basale e del Fabbisogno Energetico. Illustri inoltre i parametri che determinano il valore del F. E. 3. La conservazione degli alimenti è uno dei problemi che da maggior tempo interessano l’uomo. Il candidato riporti le diverse cause di alterazione di un alimento, spiegando i motivati, che incidono sulla possibile alterazione di un cibo. 4. I virus sono una categoria di agenti infettanti patogeni, responsabili di alcune patologie legate al consumo di alimenti. Da molti scienziati non vengono considerati forma di vita. Il candidato descriva le caratteristiche strutturali e metaboliche di questi agenti patogeni e spieghi l’infezione alimentare più importante da questi veicolata. 28 TERZA PROVA 29 METODOLOGIA SEGUITA DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA Nell’intento di aiutare gli studenti a sviluppare le capacità indispensabili per affrontare efficacemente lo svolgimento della terza prova dell’Esame di Stato, i docenti del Consiglio di Classe della V A enogastronomia presentano qualche esempio di prova relativa alle materie dell’ultimo anno di corso svolte come attività di simulazione. Ogni prova è incentrata su un tema scelto tra quelli più importanti o qualificanti dei programmi dell’indirizzo di studi frequentato. Le prove sono state preparate secondo la tipologia B: domande a risposta specifica max 10 righe. Prima dello svolgimento della prova abbiamo fornito agli studenti alcuni consigli quali: Leggere attentamente le domande o le richieste proposte. Nella formulazione della risposta attenersi scrupolosamente ai limiti indicati nelle singole richieste. Prima di consegnare la prova controllare che la produzione sia coerente alle richieste. La prestazione degli alunni è stata valutata in base ai seguenti indicatori (si veda tabella valutazione) : Conoscenza corretta, completa ed approfondita dell’argomento proposto, riferita a tutte le materie coinvolte. Competenza nell’utilizzo del linguaggio corretto (tecnico) Capacità di effettuare collegamenti pluridisciplinari. Capacità di sintesi. 30 Materie coinvolte nella simulazione di terza prova: Inglese Matematica Laboratorio di Servizi Enogastronomici – settore cucina Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Durata della prova: 3 ore Quello che segue è il testo della prova che è stata somministrata agli alunni come simulazione in data 22 Aprile 2016. 31 DISCIPLINA: INGLESE DOCENTE: Prof.ssa ANDREINA BARONI CLASSE 5AE Punteggio: ……/15 Data: 22.04.2016 CANDIDATO: ____________________________________________________ TIPOLOGIA B Explain what High Pressure Processing is and how this technology benefits consumers: --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------What are the main differences between food allergies and intolerances? --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------32 Describe the main features of the Mediterranean diet and the way it can affect our health: --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- E’ consentito l’uso del Dizionario bilingue (Italiano-Inglese) 33 DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: Prof.ssa MADDALENA BONANI CLASSE 5AE Punteggio: ……/15 Data: 22.04.2016 CANDIDATO………………………………………………………………………………………. Quesito 1 funzione Determinare gli eventuali punti di massimo e minimo relativo della y= 4 x 2 −5 x+2 x−1 ……………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… Quesito 2 Determinare gli asintoti della curva rappresentata dall’equazione y= x 2 −4 x+1 ……………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… 34 ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 35 Quesito 3 Dal grafico della funzione dedurre: Dominio ………………………………………………………………………………. Codominio ………………………………………………………………………….. Intervalli di crescenza ………………………………………………………… Intervalli di decrescenza ……………………………………………………. Intervalli di positività …………………………………………………………… Intervalli di negatività …………………………………………………………. Equazione degli asintoti verticali …………………………………………. Equazione dell’asintoto orizzontale …………………………………….. 36 DISCIPLINA: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE CUCINA DOCENTE: Prof.ssa NICOLETTA BARAZZUTTI Punteggio: ……/15 CLASSE 5AE Data: 22.04.2016 CANDIDATO………………………………………………………………………………………. RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE: Spiega cosa significa "percorso in avanti dei cibi" secondo la normativa HACCP, quale esigenza igienica soddisfa e come può impedire la contaminazione. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Quali vantaggi hanno i prodotti di terza gamma per la ristorazione? Come devono essere trattati per evitare le possibili alterazioni? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 37 Quali sono i marchi di qualità europei? Elencali e descrivili brevemente. Cosa garantisce la dicitura di "prodotto biologico"? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 38 DISCIPLINA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA DOCENTE: Prof. ALESSANDRO GIRELLI Punteggio: ……/15 CLASSE 5AE Data: 22.04.2016 CANDIDATO………………………………………………………………………………………. 1) Dopo aver indicato le sei fasi del processo di marketing, descrivere le funzioni aziendali coinvolte specificandone i compiti ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ 2) Dopo aver definito la domanda inesistente, latente, irregolare ed eccessiva, specificare i corrispondenti interventi della funzione di marketing ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ 39 3) Dopo aver analizzato i diversi metodi per determinare gli investimenti destinati agli strumenti della comunicazione, descrivere brevemente le diverse tipologie di pubblicità ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ 40 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROPOSTE PER LE PROVE D’ESAME Vengono proposte griglie di valutazione per le prove d’esame elaborate dai docenti dell’Istituto. Alcune di queste griglie sono state utilizzate nelle simulazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico. PRIMA PROVA: «ITALIANO» Analisi del testo CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori grav. insuff Insuff. Suff. discreto buono ottimo 1-5 6-9 10 11-12 13-14 15 Comprensione del testo Competenza negli strumenti di analisi Correttezza e proprietà linguistica Contestualizzazione Totale Punteggio = totale / 4 41 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE ANALISI DEL TESTO CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori grav. insuff 1-5 Insuff. 6-9 Suff. 10 discreto 11-12 buono 13-14 ottimo 15 Gravi errori Comprension nella Parziale e Essenziale e del testo comprensione e approssimativa ma corretta interpretazione. Essenziale e Completa e completa sicura Competenza Gravi difficoltà Uso corretto negli Uso improprio nell’uso degli di alcuni strumenti di degli strumenti strumenti di strumenti di analisi di analisi analisi analisi. Uso corretto degli strumenti di analisi padronanza sicura degli strumenti di analisi Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica. Esposizione corretta, approfondita e fluida Esposizione appropriata, fluida e originale. Precisa ed efficace Articolata, precisa e originale. Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattic a e lessicale. Gravi e diffusi errori Correttezza e morfosintattici, proprietà ortografici e linguistica lessicali. presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali. Assente o Contestualizz arbitraria azione Parziale e Parziale, ma Completa e approssimativa. pertinente pertinente Totale Punteggio = totale / 4 42 Approfondita, esauriente e con apporti personali. Padronanza efficace e significativa degli strumenti di analisi. Saggio breve /articolo di giornale CANDIDATO:________________________________ Indicatori / Descrittori Grav.insuff Insuff. Suff. 1-5 6-9 10 Aderenza e sviluppo della tematica proposta Comprensione dei documenti dati Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo Correttezza e proprietà linguistica Consegne: destinatario, titolo, attualizzazione Totale Punteggio = totale / 5 43 discreto buono Ottimo 11-12 13-14 15 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori Grav.insuff 1-5 Aderenza e sviluppo Esclude la della tematica tematica proposta proposta Insuff. 6-9 Suff. 10 Affronta Si attiene alla marginalment tematica e la tematica proposta. proposta. discreto 11-12 Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione. buono 13-14 Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali. Ottimo 15 Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso ed originale. Gravi errori comprensione Gravi errori nella globale dei nella Comprension Comprension comprensionedocumenti pur Approfondita Comprensione dei comprensione e e complessivae precisa e e con qualche e completa. documenti dati nell’interpretazi e corretta. puntuale. nell’interpreta incomprensione one zione. . Argomentazion Frammentaria Frammentaria e e coerente Coerenza e coesione e con Argomentazio Argomentazio Argomentazi con evidenti anche se poco dello sviluppo evidente ne coerente e ne autonoma one, chiara incongruenze autonoma argomentativo incongruenze autonoma. e chiara, e stringente logiche. rispetto ai logiche, documenti dati. Gravi e diffusi Gravi e diffusi Accettabile pur Stesura Esposizione errori errori con qualche corretta pur Esposizione fluida e con Correttezza e morfosintattici, morfosintattici incertezza con qualche corretta e appropriato proprietà linguistica ortografici e ortografici e morfosintattica improprietà fluida registro lessicali. lessicali. e lessicale. linguistica. stilistico. Rispetto delle Rispetto Assenza o gravi Rispetto delle Rispetto Consegne: Parziali consegne con delle errori nel consegne pur pieno e destinatario, titolo, rispetto delle una corretta consegne rispetto delle con qualche corretta delle attualizzazione consegne. formalizzazio congruo e consegne. incongruità. consegne. ne. originale Totale Punteggio = totale / 5 44 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO CANDIDATO:_________________________________ Indicatori /Descrittori Grav.insuff Insuff. suff. 1-5 6-9 10 Aderenza e sviluppo della tematica proposta Conoscenza dei contenuti Correttezza e proprietà linguistica Contestualizzazione Totale Punteggio = totale / 4 45 discreto buono ottimo 11-12 13-14 15 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO CANDIDATO:_________________________________ Indicatori /Descrittori Aderenza e sviluppo della tematica proposta Grav.insuff Insuff. 1-5 6-9 Esclude la tematica proposta suff. 10 discreto 11-12 Si attiene alla Affronta tematica Si attiene alla marginalmente proposta e la tematica la tematica sviluppa con proposta. proposta. una certa articolazione. buono 13-14 ottimo 15 Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali. Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni critiche. Gravi e diffuse Parziale e Essenziale e Essenziale e Completa e approssimativa. corretta completa. sicura Conoscenza dei lacune contenuti Correttezza e proprietà linguistica Gravi e diffusi Presenza di errori errori morfosintattici, morfosintattici, ortografici e ortografici e lessicali. lessicali. Assente o Contestualizzazi arbitraria. one Totale Punteggio = totale / 4 Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattic a e lessicale. Stesura Esposizione corretta pur Esposizione fluida e con con qualche corretta e appropriata improprietà fluida terminologia linguistica. specifica. Parziale e Parziale, ma Completa e approssimativa. pertinente. pertinente. 46 Approfondita esauriente. Precisa ed efficace Articolata, precisa e critica. TEMA DI ATTUALITÀ: CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori grav.insuff Insuff. suff. discreto buono ottimo 1-5 6-9 10 11-12 13-14 15 Aderenza e sviluppo della tematica proposta Informazione sui contenuti Coerenza e coesione Correttezza e proprietà linguistica Totale punteggio = totale / 4 47 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA DI ATTUALITÀ: CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori grav.insuff 1-5 Esclude la Aderenza e tematica sviluppo della proposta. tematica proposta Insuff. 6-9 Affronta marginalmente la tematica proposta. suff. discreto 10 11-12 Si attiene alla Si attiene alla tematica tematica proposta pur proposta e la sviluppandola in sviluppa con modo generico. una certa articolazione. Scarsa Informazione sui contenuti Parziale e Essenziale approssimativa. anche se non ricca. Frammentaria e Frammentaria e Stesura con evidenti con qualche sostanzialment incongruenze incongruenza e coerente. logiche logica. Essenziale e completa. buono 13-14 Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali. Sicura ed esauriente ottimo 15 Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni personali. Approfondita e documentata. Stesura lineare chiara e stringente. Stesura Stesura coerente e con coerente ed un apppropriato equilibrata uso dei nelle parti. connettivi. Gravi e diffusi Presenza di Accettabile pur Stesura corretta Esposizione Esposizione Correttezza e errori errori con qualche pur con qualche corretta e fluida e ricca proprietà morfosintattici, morfosintattici, incertezza improprietà fluida. nel lessico. linguistica ortografici e ortografici e morfosintattica linguistica lessicali. lessicali. e lessicale. Coerenza e coesione Totale punteggio = totale / 4 48 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Materia: Candidato ...………………………………………………. Classe 5°…… Data……………… PUNTEGGIO I PARTE Indicatori max 9 punti su 15 Descrittori 1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minima parte Conoscenza e completezza dei contenuti 2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li richiesti sviluppa adeguatamente solo in parte. Punteggio 1 2 3 3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo rigoroso rispettando le consegne . PertInenza dei contenuti in relazione alla richiesta 1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o fuori tema. 1 2 2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne. 3 3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso Esposizione e utilizzo della terminologia specifica 1. Espone in modo poco organico e poco corretto non 1 usa la terminologia specifica 2. Espone in modo semplice, con qualche imperfezione 2 sul linguaggio specifico 3 3. Espone in modo fluido, appropriato e corretto Voto Finale della Prova 49 …./15 Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15. II Parte max 6 su 15 La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti . I quesiti sono numerati in modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente . Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18 punti ,che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva . GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE INDICATORI DESCRITTORI 1° quesito 2° quesito 3° quesito 4° quesito conoscenza e completezza degli argomenti 1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa in minima parte. 2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente in minima parte 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3 3 3 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3 3 3 1.gravi errori nell’esposizione e nella terminologia 1 1 1 1 2.qualche errore di esposizione e nella terminologia 2 2 2 2 3.esposizione tecnica e corretta 3 3 3 3 3. sviluppa e rielabora i contentui e le riflessioni proposte. 1.risponde in modo incoerente confuso o fuori tema. Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta 2.risponde in modo semplice ed aderente ai contenuti proposti,qualche difficoltà nella sintesi . 3. risponde correttamente ed in modo adeguato con buona capacità di sintesi correttezza formale PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI 50 TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15 PUNTEGGIO TOTALE PER i 2 QUESITI 3-4 5-7 8-10 11-13 14-16 17-18 1 2 3 4 5 6 Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda parte. PUNTEGGIO I PARTE ................................../15 PUNTEGGIO II PARTE ................................../15 PUNTEGGIO TOTALE II PROVA .…....................../15 IL PRESIDENTE Prof. ....................................................... I COMMISSARI Prof. ........................................................ Prof. ………………………………….......... Prof. ………………………………………… Prof. ………………………………………… Prof. ………………………………………… Prof. ………………………………………… . 51 IPSEOA “ANGELO BERTI” COMMISSIONE: ESAMI DI STATO 2015/2016 – TERZA PROVA CLASSE: V^ Ae MATERIA: ______________________ CANDIDATO/A: _______________________________________ Quesito Conoscenza dei contenuti Voto Aderenza alla traccia 1 Quesito 1-8 Conoscenza dei contenuti Voto 0-4 Aderenza alla traccia Voto 2 Quesito 1-8 Conoscenza dei contenuti Voto 0-4 Aderenza alla traccia Voto 3 1-8 TOTALE 3 QUESITI RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3 ) Voto 0-4 Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica 0-3 Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica 0-3 Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica 0-3 Voto Totale Voto Totale Voto Totale /15 /15 ……. :3 Indicatori 1 2 3 4 5 6 7 8 Conoscenza dei contenuti Non conosce l’argomento Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato Conoscenze parziali , linguaggio improprio Conosce i dati essenziali degli argomenti Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali Indicatori 0 1 2 3 4 Aderenza alla traccia L’alunno non risponde La risposta non è attinente alla traccia Ha risposto in maniera comprensibile Ha risposto in maniera discreta Ha risposto in modo approfondito ed appropriato Indicatori 0 1 2 3 Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica L’alunno non risponde La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali 52 /15 /45 /15 IPSEOA “ANGELO BERTI” ESAMI DI STATO 20….../20…... – TERZA PROVA COMMISSIONE: CLASSE: V ….. VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA MATERIE Totale 1) / 15 2) / 15 3) / 15 4) / 15 TOTALE 4 MATERIE RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 4 MATERIE:4 ) : ............... : 4 / 60 / 15 IL PRESIDENTE Prof. ................................................ I COMMISSARI Prof. ....................................................... Prof. . Prof. ………………………………………… Prof. ………………………………………… Prof. ........................................................ Prof. ........................................................ ………………………………………… 53 COLLOQUIO Candidato: Argomento presentato dallo studente Indicatori/Descrittori Grav. Insuf. Insuff. Suff. 1-9 10-19 20 Discreto: Buono: Ottimo Eccellente 21-24 25-27 28-30 Abilità nell’esporre e mettere in luce i punti nodali. Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali. Quesiti proposti dalla Commissione Indicatori/Descrittori Grav. Insuf. Insuff. Suff. 1-9 10-19 Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici Capacità di orientarsi all’interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra esse. Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti. Discussione delle prove Capacità di approfondimento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente sviluppati nelle prove scritte Totale 54 20 Discreto: Buono: Ottimo Eccellente 21-24 25-27 28-30 INDICATORI E DESCRITTORI Argomento presentato dallo studente Indicatori/Descrittori Grav. Insuf. Insuff. 1-9 10-19 Abilità nell’esporre e mettere in luce i punti Non si nodali. orienta Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Suff. 20 Discreto: 21-24 Si orienta E’ corretto, Fa un’analisi se ma completa e guidato essenziale coerente Non fa, Sa fare anche se Sa fare i semplici guidato, collegame collegame semplici nti nti se collegamen essenziali guidato ti Si orienta autonomamente sugli argomenti proposti Eventuale uso di strumenti multimediali. 55 Buono: 25-27 Coglie le implicazioni Ottimo Eccellente: 28-30 Compie correlazioni esatte ed analisi approfondite Compie Rielabora e correlazioni approfondi-sce in esatte e rielabora maniera autonoma in maniera e critica situazioni corretta e complesse autonoma Quesiti proposti dalla Commissione Grav. Insuf. Indicatori/Descrittori 1-9 Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici Insuff. 10-19 Conosce in modo Dimostra frammentario e conoscenze gravemente minime lacunoso Capacità di orientarsi all’interno delle discipline e di Non si orienta cogliere i collegamenti tra esse. Suff. 20 Discreto: 21-24 Dimostra conoscenze non complete linguaggio adeguato Dimostra conoscenze complete ed usa un linguaggio specifico Buono: 25-27 Dimostra conoscenze ampie ed articolate e padronanza linguistica Si orienta in Si orienta in Si orienta in modo sicuro e Si orienta con modo preciso e maniera autonomo ed qualche coglie adeguata e instaura difficoltà se collegamenti coglie semplici collegamenti guidato non solo in casi collegamenti anche semplici complessi Argomenta in modo Argomenta in Argomenta in Argomenta in equilibrato e Capacità di modo molto modo Argomenta in modo coerente sviluppa gli argomentare ed frammentario e frammentario modo coerente e sviluppa gli argomenti con approfondire non sa sviluppando gli e sviluppa gli argomenti in correlazioni criticamente gli sviluppare gli argomenti con argomenti in modo esatte argomenti proposti. argomenti qualche modo semplice abbastanza rielaborandole proposti difficoltà articolato in maniera corretta e autonoma Ottimo Eccellente: 28-30 Conosce in maniera completa ed approfondita, utilizzando un lessico ricco e appropriato Si orienta in modo sicuro ed autonomo riuscendo a operare collegamenti ti in modo critico Argomenta in modo rigoroso e preciso approfondendo gli argomenti anche con apporti personali e critici Discussione delle prove Capacità di approfondimento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente sviluppati nelle prove scritte Individua Riesce ad Individua errori e/o approfondir Riesce ad errori e/o lacune; e Non riesce a integrare Individua errori lacune riesce a fare autonomam individuare errori autonomame e/o lacune solo riuscendo a correzioni ente e e/o lacune presenti nte gli se guidato fare semplici e/o criticament nelle prove argomenti correzioni e/o integrazioni e gli trattati integrazioni in modo argomenti autonomo trattati Totale 56 SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO - Elenco dei docenti .................................................................................................58 Italiano ....................................................................................................................59 Storia .....................................................................................................................64 Matematica .............................................................................................................68 Lingua Inglese ........................................................................................................71 Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva .......................................75 Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Cucina ......................................78 Scienza e Cultura dell’Alimentazione .....................................................................82 Scienze Motorie ......................................................................................................86 Religione .. ..............................................................................................................88 Lingua Francese ………...........................................................................................90 Lingua Tedesco........................................................................................................93 Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ...........................95 57 ELENCO DEI DOCENTI DISCIPLINA DOCENTE Italiano e Storia Marinella Kinzer Matematica Maddalena Bonani Lingua Inglese Andreina Baroni Diritto e tecniche amministrative della struttura Alessandro Girelli ricettiva Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore cucina Nicoletta Barazzutti Scienza e cultura dell’Alimentazione Francesca Bonini Scienze motorie Egizia Franceschini Religione Maurizio Malvestio Lingua Francese Roswitha Schatzer Lingua Tedesco Rita Paganelli Laboratorio di Servizi Enogastronomici - settore sala e Paolo Massagrande vendita Sostegno Nicoletta Adami 58 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: Italiano prof.ssa Kinzer Marinella TESTO: Magri-Vittorini, Dal testo al mondo, Ed. Paravia, vol. 3 PROGRAMMA SVOLTO L'ETA' DEL POSITIVISMO E DEL REALISMO Caratteristiche generali del Positivismo Lettura: “Lo stato positivo” (da “Discorso sullo spirito positivo” di A. Compte) (Passi scelti) Il Naturalismo e il Verismo: analogie e differenze Il dramma borghese e le tensioni sociali e culturali: Henrik Ibsen Il dramma naturalista: "Casa di bambola" Lettura: L' "uscita di scena" di Nora (da "Casa di bambola"- atto III) (Passi scelti) G. Verga: il pensiero, il passaggio al Verismo, il Ciclo dei vinti, le novelle e la tecnica della regressione. Lettura: “Fantasticheria” (da “Vita dei campi” di G. Verga) (Passi scelti) LA POESIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO La nascita della poesia moderna: Baudelaire (1821-1867) e il Simbolismo (1885) Un linguaggio destinato a pochi e l’isolamento del poeta Il pessimismo e il ruolo del poeta L’impossibilità di eliminare i peccati dell’uomo e i pentimenti ipocriti Il peggiore dei vizi: la Noia Il lato oscuro dell’animo umano L’importanza de "I fiori del male", 1857 e suo significato Lettura: "L’albatro" (da Spleen e ideale, II di Charles Baudelaire) Il conflitto tra intellettuale e mondo borghese L’albatro-poeta e i marinai-borghesia Lettura: "Corrispondenze" (da Spleen e ideale, IV di Charles Baudelaire, strofe scelte) Il Manifesto del Simbolismo Tra le cose e il poeta non c’è separazione Nessuna parte dell’Universo è estranea l’una all’altra Esistono segreti richiami che sono la corrispondenza simbolica LE CARATTERISTICHE DEL SIMBOLISMO La protesta contro la società borghese La ricerca di un senso nascosto della vita Il rifiuto della conoscenza razionale Il ruolo dell’intuizione Il poeta-veggente La poesia: forma suprema di conoscenza 59 Emily Dickinson (1830-1886) Temi e immagini di impronta simbolista: reclusione, silenzio e solitudine La poesia prende avvio da un'immagine quotidiana, che non ha nulla di insolito Lettura: Poesie n°189, 288, 594,1223, 1445, 1695 IL DECADENTISMO EUROPEO (1890-1905) Le caratteristiche del Decadentismo europeo: L’esaltazione della libertà individuale Il culto della bellezza e dell’arte: l’estetismo La bellezza non ha morale né verità, ma è ricerca dell’insolito, del nuovo, dell’eccezionale La vita deve essere come un’opera d’arte L’irrazionalismo L’esplorazione dell’inconscio L’idea della morte La concezione della donna: donna vampiro e donna da idolatrare LA NARRATIVA NEL DECADENTISMO: Lo specchio della crisi dell'uomo: l'età dell'ansia Joris-Karl Huysmans (1848-1907): “A rebours” (1884) e l’esempio di un esteta che elude la grettezza della realtà comune (una realtà artificiale) Oscar Wilde (1854-1900): “Il ritratto di Dorian Gray” (1881) e l’estetismo come guida dell’esistenza. Gabriele D’Annunzio (1863-1938): “Il piacere” (1889) Lettura: G. D’Annunzio: "La filosofia del dandy" (da "Il piacere") Il rfiuto della democrazia Eleganza, studi insoliti, curiosità, galanteria raffinata Educazione viva e pratica Fare della vita un’opera d’arte Possedere e non essere posseduti Non avere rimpianti Lettura: la prosa de “Il fanciullino” di G. Pascoli (passi scelti) FRIEDRICH NIETZSCHE (1844-1900) L’analisi dell’Occidente La “morte di Dio” La teoria del Superuomo (cammello, leone, bambino) SIGMUND FREUD (1856-1939) E LA SCOPERTA DELLA PSICANALISI La complessità della psiche umana: Es, Io, Super Io Rimozione e Sublimazione Il sogno: luogo degli indizi psichici Il cammino della sessualità umana: La fase orale 60 La fase anale La fase fallica: il complesso di Edipo e il complesso di Elettra La fase di latenza La fase genitale LE AVANGUARDIE STORICHE Il Futurismo (1909) di Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) Il Manifesto della Cucina Futurista Lettura: il "Manifesto del Futurismo" di F. T. Marinetti (Passi scelti) Il Dadaismo (1916) Lettura: “Per fare una poesia dadaista” di Tristan Tzara LUIGI PIRANDELLO La vita La visione del mondo Il contrasto vita/forma La reazione passiva La reazione ironico-umoristica La reazione drammatica "Il fu Mattia Pascal" "La patente" LA NARRATIVA NEL NOVECENTO: l’opera memorialistica Primo Levi e la drammatica cronaca di un'esperienza autobiografica Lettura: "Nell'inferno di Auschwitz" (da "Se questo è un uomo") (Passi scelti) LA POESIA NEL NOVECENTO La poesia militante in Germania: Bertolt Brecht Lettura: "La bestia" Lettura: "A coloro che verranno" (Strofe scelte) La poesia in Italia: S. Quasimodo (1901-1968) Lettura: "Uomo del mio tempo" (da "Giorno dopo giorno) Lettura: “Ed è subito sera” (da “Acque e terre”) La poesia in Italia: G. Ungaretti (1888-1970) Lettura: "Allegria di naufragi" (da "L'allegria. Naufragi") Lettura: "San Martino del Carso" (da "L'allegria. Il porto sepolto") Lettura: "Soldati" (da "L'allegria. Girovago) La poesia in Italia: E. Montale (1896-1981) Lettura: "Spesso il male di vivere ho incontrato" (da "Ossi di seppia") 61 METODI DI INSEGNAMENTO L’insegnamento è stato finalizzato all’organizzazione delle conoscenze in modo da formare negli studenti le competenze alla problematizzazione e alla spiegazione dei testi antologici presi in esame. Si è cercato inoltre di costruire una familiarità tra i testi affrontati e le esperienze personali di ogni singolo alunno e si è offerta alla classe la possibilità di aprire confronti e approfondimenti sugli argomenti trattati. Adeguato spazio è stato dedicato all’elaborazione scritta, per cercare di colmare le difficoltà che, per alcuni ragazzi, soprattutto stranieri, continuano ad esistere. Sono stati utilizzati: lezioni frontali, esercitazioni individuali e a piccoli gruppi, testi diversi da quelli in adozione, momenti di confronto diretto, videolezioni. CRITERI DI VALUTAZIONE L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati verificati in itinere, dopo un ciclo di lezioni o al termine di un argomento, attraverso interrogazioni orali, questionari strutturati o semistrutturati e approfondimenti secondo gli obiettivi proposti. Nei colloqui si è valorizzato ciò che l’alunno conosceva e, alla fine, è stato sempre richiesto un giudizio motivato. La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto conto anche del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno, della costanza nell’adempimento scolastico e della disponibilità personale. In base alla situazione di partenza, si sono valutati i differenti livelli di sviluppo: METODOLOGICO (acquisizione ed uso di strumenti, competenze, abilità disciplinari, competenze operative) CONCETTUALE (interiorizzazione di concetti e conoscenze) FORMATIVO (maturazione di atteggiamenti e consapevolezze) OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel complesso, la classe: Conosce gli argomenti trattati Sa collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali Sa individuare i temi fondamentali di un testo Sa analizzare e redigere in modo sufficientemente corretto la tipologia dei testi d’esame quale il saggio breve, l’articolo di giornale, l’analisi del testo, oltre al tema argomentativo. Sa riferire con parole proprie gli elementi essenziali di quanto letto o ascoltato Sa riflettere sui testi prodotti Sa autocorreggere i propri testi OBIETTIVI MINIMI Conoscere gli argomenti trattati, sapendosi orientare Collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali Individuare i temi fondamentali di un testo Rilevare semplici analogie e differenze tra correnti Rielaborare in modo personale i contenuti di un testo Produrre testi semplici, ma chiari e corretti Redigere la tipologia dei testi d’esame Cogliere semplici nessi di causalità all’interno di un brano 62 Riferire con parole proprie gli elementi essenziali di quanto letto o ascoltato Riflettere sui testi prodotti Autocorreggere i propri testi 63 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: Storia Prof.ssa Kinzer Marinella TESTO: P. Di Sacco, Passato Futuro, Ed. Sei, Vol. 3 PROGRAMMA SVOLTO L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO Le cause dell'imperialismo Il nazionalismo Il razzismo LA SOCIETA’ DI MASSA La seconda rivoluzione industriale: i cambiamenti nel modo di produrre Il conformismo e la partecipazione LE ILLUSIONI DELLA BELLE EPOQUE L’esaltazione della borghesia Le numerose invenzioni e scoperte Le contraddizioni nella Belle Epoque LE SUFFRAGETTE E LA LOTTA DELLE DONNE PER IL DIRITTO DI VOTO E. Davison ed E. Pankhurst LA TEORIA DI C. LOMBROSO La nascita dell’“Antropologia criminale” Le caratteristiche fisiche come indici per individuare la propensione a delinquere I delinquenti abituali e i delinquenti occasionali Lombroso, fautore della moderna teoria riabilitativa LA PRIMA GUERRA MONDIALE La Triplice Alleanza(1882), la Triplice Intesa (1907) e le loro contraddizioni Le cause della prima guerra mondiale: politiche, economiche, militari, socio-culturali Interventisti e neutralisti in Italia L’inferno delle trincee Il 1917: l’anno della svolta Le cause dell’intervento USA IL PRIMO DOPOGUERRA IN ITALIA E IN EUROPA Il crollo dei quattro imperi e la situazione geopolitica nel dopoguerra La Società delle Nazioni (1919) Il Trattato di Versailles La crisi della classe dirigente liberale italiana La nascita del Partito Popolare (1919) 64 Nascita dei Fasci Italiani di Combattimento (1919) Il Biennio Rosso (1919-1920) e la nascita del Partito Comunista Italiano (1921) LO STATO TOTALITARIO Caratteristiche dello stato totalitario Aspetti psicologici delle folle: il contagio emotivo Approfondimento dei seguenti termini: dittatura, totalitarismo, regime autoritario, pluralismo LO STALINISMO Da Lenin a Stalin La politica economica di Stalin Le “Grandi purghe” (1934-1939) I Gulag IL FASCISMO I fasci di combattimento (1919) Nascita del PNF (1921) Nasce il Gran Consiglio del Fascismo (1922) La Marcia su Roma (1922) Il delitto Matteotti (1924) Le leggi fascistissime (1925-1926) Le Corporazioni La politica economica: il protezionismo (1925-1929) e l’autarchia (1935) I Patti Lateranensi (1929) con Pio XI: il Concordato e la compromissione della laicità dello Stato L’impresa Etiopica (1935) e sue conseguenze Le leggi razziali (1938) L’Asse Roma-Berlino (1936); il Patto d’Acciaio (1939) IL NAZISMO Le idee di Hitler nel “Mein Kampf” L'incendio del Parlamento tedesco (1933) La creazione della Gestapo e delle SS La notte dei lunghi coltelli (1934) Il terrore poliziesco nazista e le Leggi di Norimberga (1935) La Notte dei cristalli (1938) LA SECONDA GUERRA MONDIALE Le cause della guerra Il patto di non aggressione tra la Germania e l’Unione Sovietica (1939) 1 Settembre 1939: l’invasione della Polonia La non belligeranza dell’Italia La Francia divisa e la battaglia d’Inghilterra (1940) L’invasione dell’Urss (1941) e la resa di Stalingrado (1943) 7 Dicembre 1941: l’attacco a Pearl Harbor (isole Hawaii) 1942: il Giappone si impadronisce di buona parte del Pacifico 10 Luglio 1943: lo sbarco in Sicilia 25 Luglio 1943: Mussolini è costretto a dimettersi Pietro Badoglio tratta la resa dell’Italia: l’8 Settembre 1943 65 Vittorio Emanuele III fugge a Brindisi I tedeschi occupano la parte centro-settentrionale dell’Italia e il 12 Settembre 1943 liberano Mussolini La linea gotica La Resistenza e il Comitato di Liberazione Nazionale 6 Giugno 1944: lo sbarco in Normandia Ad Est, l’Armata rossa si ricongiunge con le truppe partigiane di Tito (1892-1980) ed entra in Germania 6 Agosto 1945: la bomba atomica su Hiroshima 9 Agosto 1945: la bomba atomica su Nagasaki La Shoah Il problema ebraico in Italia IL SECONDO DOPOGUERRA Il Processo di Norimberga L'ONU e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo La fine della centralità europea Le aree di influenza Il nuovo assetto della Germania (1949) Il Piano Marshall (1948), i suoi scopi e la ricostruzione materiale La “guerra fredda” e l'equilibrio del terrore Il muro di Berlino (1961) Il lento cammino della distensione: Kruscev e la Destalinizzazione IL MOVIMENTO DEL SESSANTOTTO L’anno simbolo della rivolta giovanile La critica all’autoritarismo, l’egualitarismo, l’anticonformismo, l’opposizione alle guerre Argomenti da svolgere dopo il 15 Maggio: L’Italia Repubblicana METODI DI INSEGNAMENTO Durante l’anno scolastico è stato privilegiato l’aspetto problematico per rendere più attiva la partecipazione e la ricostruzione del cammino storico; inoltre si è lavorato per istituire collegamenti e confronti con la realtà attuale, intesa come termine di riferimento per una spinta motivante più efficace. Durante il percorso, gli argomenti sono stati continuamente ripresi e ripassati, quindi vi è stato un costante recupero effettuato in itinere. Gli alunni più in difficoltà sono stati aiutati con micro-interrogazioni dal posto e compiti più frequenti; l’approfondimento è stato raggiunto con le discussioni di classe, in relazione alle esigenze dei ragazzi. L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati verificati in itinere, dopo un ciclo di lezioni o al termine di un argomento, attraverso interrogazioni orali, questionari strutturati o semistrutturati e approfondimenti secondo gli obiettivi proposti. Sono stati utilizzati testi diversi da quelli in adozione, lezioni frontali, esercitazioni individuali e a piccoli gruppi, momenti di confronto diretto, videolezioni. 66 CRITERI DI VALUTAZIONE Nei colloqui si è valorizzato ciò che l’alunno conosceva e, alla fine, si è richiesto un giudizio motivato. La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ha tenuto conto anche del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno, della costanza nell’adempimento scolastico e della disponibilità personale. In base alla situazione di partenza, si sono valutati i differenti livelli di sviluppo: METODOLOGICO (acquisizione ed uso di strumenti, competenze, abilità disciplinari, competenze operative) CONCETTUALE (interiorizzazione di concetti e conoscenze) FORMATIVO (maturazione di atteggiamenti e consapevolezze) OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe, in generale: Conosce gli argomenti trattati Sa ordinare le informazioni Sa collocare in spazi geografici opportuni i fenomeni rilevanti Sa individuare somiglianze tra singoli eventi Sa individuare relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto OBIETTIVI MINIMI Conoscere e riferisce gli argomenti trattati, sapendosi orientare Ordinare le informazioni fondamentali in ordine cronologico Individuare semplici somiglianze tra singoli eventi Individuare le fondamentali relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto Comprendere e usare sufficientemente il linguaggio storiografico 67 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: Matematica Prof.ssa Maddalena Bonani TESTO: Nuova matematica a colori ” edizione gialla – volumi 4 e 5 - L. Sasso PROGRAMMA SVOLTO Funzioni reali di variabile reale: funzioni algebriche razionali e irrazionali, intere e fratte; definizioni, rappresentazione grafica, funzioni pari o dispari, funzioni monotone, determinazione dell’insieme di esistenza in forma intervallare, individuazione dei punti di intersezione con gli assi cartesiani, studio del segno e delimitazione del grafico; funzioni trascendenti esponenziale e logaritmica: dominio e codominio. Limiti delle funzioni di una variabile: limite finito ed infinito, limite destro e limite sinistro; i limiti delle funzioni elementari, l’algebra dei limiti, forme di indecisione di funzioni algebriche. Funzioni continue: continuità in un punto, funzioni continue, punti di discontinuità e loro classificazione, asintoti e grafico probabile di una funzione. Derivate delle funzioni di una variabile: definizione e calcolo della derivata di una funzione razionale in un punto, significato geometrico della derivata, continuità e derivabilità, derivata destra e derivata sinistra; derivata delle funzioni: costante, identica, potenza, prodotto di una costante per una funzione; derivata della funzione somma, della funzione prodotto e della funzione quoziente; classificazione dei punti in cui una funzione non è derivabile; retta tangente ad una curva; Studio di funzione: 68 funzioni crescenti e decrescenti, studio dei massimi e dei minimi relativi con la derivata prima, flessi; studio di una funzione algebrica razionale intera o fratta con il disegno del grafico; individuazione delle caratteristiche di una funzione da un grafico. Integrale indefinito: primitive e integrale indefinito, integrali immediati di funzioni algebriche e integrazione per scomposizione. Integrale definito: area come limite di una somma, calcolo dell’integrale definito, applicazione geometrica al calcolo dell’ area della regione di piano limitata dal grafico di una funzione algebrica razionale intera e dall’asse x. PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO Dopo il 15 maggio sono previste lezioni di ripasso, di recupero ed esercitazioni in funzione all’esame di Stato. METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO Le lezioni svolte in classe dall’insegnante sono state in sintonia con quelle proposte dal libro di testo adottato, con lo scopo di orientare gli alunni nel momento dello studio e dell’esercitazione personale. Le spiegazioni della teoria sono sempre state accompagnate da esempi ed esercizi risolti alla lavagna sia dall’insegnante sia dagli alunni. Sono stati assegnati con regolarità anche compiti per casa, per favorire il lavoro personale responsabile ed organizzato. A tutti è stata data la possibilità di esprimere i propri dubbi e le difficoltà incontrate, che spesso sono state il punto di partenza di una nuova lezione utile per tutta la classe. SPAZI E TEMPI Nominata su questa cattedra in ottobre, l’insegnante di matematica si è inserita, non senza difficoltà, in una classe quarta disomogenea per composizione, interesse e preparazione 69 ed ha così impiegato le prime settimane nel ripasso di concetti essenziali per lo sviluppo del programma. Le lezioni si sono sempre svolte in aula nelle tre ore settimanali dell’orario previsto. Dopo gli esiti del primo quadrimestre, sono state dedicate cinque ore al recupero degli alunni con l’insufficienza e al ripasso per tutta la classe attraverso esercizi svolti in gruppo e proposti a casa. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE In tutte le verifiche scritte (almeno due per quadrimestre) sono stati precisati preventivamente i contenuti e successivamente portati a conoscenza degli alunni i punteggi relativi agli esercizi e la valutazione complessiva. La comunicazione della valutazione delle verifiche orali (almeno due per quadrimestre) è stata riportata sul libretto personale ; questa valutazione ha tenuto conto non solo della preparazione sugli argomenti richiesti ma anche dell’interesse e della partecipazione in classe. Sono state proposte due prove scritte valide per l’orale, una per quadrimestre. Per le valutazioni si è utilizzata la gamma di voti dal due al dieci. OBIETTIVI RAGGIUNTI Lo studio della matematica, con il suo metodo rigoroso, ha contribuito, negli alunni più partecipi, a stimolare l’intuizione e la capacità di analisi e di sintesi che saranno importanti strumenti nella valutazione di varie situazioni di vita. Una parte della classe ha raggiunto gli obiettivi minimi di conoscenza e abilità del programma, alcuni hanno evidenziato delle difficoltà anche a causa di lacune ormai consolidate, mentre un gruppo di alunni non ha lavorato in modo adeguato né in aula né a casa ottenendo ben pochi risultati. 70 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: Lingua Inglese Prof.ssa Andreina Baroni TESTO: O. Cibelli, D. d’Avino Cook Book Club, Clitt O. Cibelli, D. d’Avino Cook Book Club Up, Clitt PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO MODULO CINQUE: dal testo: Cook Book Club, Clitt Unità due: Nutrition & Food science p.313 The nutrients in food: function of nutrients p.314/317 Healthy eating p.318 The Healthy Eating Pyramid p.319 The Mediterranean diet (photocopy) Biological extra virgin olive oil p.321 settembre/ ottobre Lifelong nutrition: p.323 vegetarians’ diet (photocopy) MODULO TRE: dal testo: Cook Book Club up, Clitt Unità uno: Food allergies; Food intolerances p.124 The Coeliac disease p.124/125 New EU law on food information p126/127 Allergen labelling p.128 Welcoming guests with special requirements p.129/130 Caterer’s guidelines p.129; Special cooking for special needs p.140 Recipes: Lemon chicken rice with herbs Curried cickpea burgers p.141 MODULO DUE: Unità due Food Safety and Hygiene p.80/81 Benefits of Food Hygiene Costs of Poor Food Hygiene HACCP in the Global world p.82 HACCP guarantees food hygiene and safety in catering p.83/85 The seven HACCP principles p.87 71 Novembre/ dicembre gennaio/ febbraio Cleaning and Disinfection p.88 MODULO DUE: Unità tre WHO:Emerging scenarios p.92 Bacteria, viruses, Food Poisoning p.95, 96 Food Contamination: The invisible challenge p. 97 Preventing food borne illnesses p.100 Personal Hygiene p.101 Four basic food safety principles by U.S.D.A.: clean, separate, cook, chill (video + photocopies) Food borne disease outbreaks p.102 marzo MODULO DUE: Unità quattro: Food preservation A step towards sustainability p.104/105 High Pressure Processing p.109 Refrigerated Storage Systems p.111 Cook-chill and cook-freeze p.112 Vacuum-cooking p.114 Temperature control p.115 MODULO UNO: dal testo: Cook Book Club Unità quattro Job Opportunities p.88 The Application Letter p.97/98 European Curriculum Vitae Format p.103 Writing a Curriculum Vitae (photocopy) aprile maggio ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO Questo modulo sarà svolto presumibilmente dopo tale data: MODULO 4: dal testo: Cook Book Club up Catering for special events & event types p.168 The Coffee Break p.170 The Business Lunch p.174 Le ore di lezione rimanenti saranno dedicate a interrogazioni, ripasso del programma svolto, dialoghi, conversazioni. Gli strumenti utilizzati per verificare il progressivo sviluppo nell’apprendimento degli allievi sono state la correzione dei compiti per casa, le interrogazioni, le verifiche scritte. Mediamente sono state ritenute necessarie tre valutazioni scritte per quadrimestre e due orali. Le prove sono state sia di tipo oggettivo che soggettivo con diverse tipologie (vero/falso, 72 abbinamento, completamento, trasformazione, traduzione, domande aperte, comprensioni). Nel regolare svolgimento delle lezioni si è fatto uso del libro di testo, di materiale in fotocopia fornito dall'insegnante, di schemi alla lavagna, del lettore CD e video. METODO DI INSEGNAMENTO Si è utilizzata la seguente metodologia di lavoro: L’insegnamento/apprendimento di L2 ha seguito l’approccio funzionale-comunicativo, di conseguenza obiettivo primario è stato il graduale sviluppo delle quattro abilità fondamentali (listening, speaking, reading and writing) accompagnato dal momento di riflessione sugli aspetti della lingua, per il raggiungimento dell’efficacia comunicativa. SPAZI E TEMPI Sia nel primo che nel secondo quadrimestre il programma è stato svolto nei tempi preventivati. CRITERI DI VALUTAZIONE La tipologia delle prove è stata coincidente con gli esercizi utilizzati e corretti in classe. Gli ambiti che si sono valutati riguardano le quattro abilità fondamentali. Si sono effettuate prove soggettive e oggettive, in quanto le prime mettono in condizione di agire in modo autentico e spontaneo, mentre le seconde permettono di accertare, ad esempio, le conoscenze morfo-sintattiche fonologiche o il possesso del lessico. Per le verifiche orali si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti di micro lingua trattati, della capacità di discutere i diversi argomenti, della capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e della padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare. La valutazione quadrimestrale e finale non si è limitata alla misurazione dei dati forniti dalle varie verifiche (scritte e orali), ma ha incluso un esame di tutto il processo educativo didattico nel suo punto di partenza, in itinere e al termine. Si è tenuto conto anche dei seguenti elementi: - cammino intrapreso dal singolo discente in relazione alle sue reali possibilità - attenzione, partecipazione, interesse - impegno a casa e in classe 73 OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha tenuto un atteggiamento alterno nei confronti della disciplina, lo studio di alcuni studenti è stato discontinuo e concentrato in occasione delle verifiche e il lavoro domestico non sempre è stato svolto con regolarità. Il profitto è molto eterogeneo in quanto nella classe ci sono diversità nel livello di preparazione e competenze: la maggior parte degli allievi ha raggiunto un rendimento sufficiente anche se permangono difficoltà nel rielaborare le conoscenze, alcuni studenti, a causa di lacune pregresse e scarsa applicazione, non hanno raggiunto risultati pienamente sufficienti e presentano lacune a livello grammaticale nella produzione scritta e, talvolta anche nell’esposizione orale. Pochi alunni, più motivati e costantemente impegnati, hanno ottenuto un livello di preparazione discreto mostrando maggiore sicurezza e padronanza nell’esposizione in lingua straniera. 74 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva Prof. Alessandro Girelli TESTO: Imprese ricettive & ristorative oggi – Tramontana – Grazia Batarra, Monica Mainardi per il quinto anno Diritto delle imprese ristorative - Scuola e azienda - Giuseppe Bacelli , Maria Micelli PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO I contratti in generale (Diritto delle imprese ristorative - Scuola e azienda - Giuseppe Bacelli , Maria Micelli pg. 178/188 ) 1. Il contratto ( definizione, l’autonomia contrattuale ); 1.1 gli elementi essenziali del contratto ( l’accordo delle parti, la causa, l’oggetto, la forma ); 1.2 Le classificazioni dei contratti; 1.3 L’invalidità e la rescissione dei contratti ( i vizi originari: le cause di nullità, le cause di annullabilità, le cause di rescissione; i vizi sopravvenuti : la risoluzione del contratto per inadempimento, per eccessiva onerosità sopravvenuta, per impossibilità sopravvenuta ); I contratti delle imprese ristorative (Diritto delle imprese ristorative - Scuola e azienda Giuseppe Bacelli , Maria Micelli + Imprese ricettive & ristorative oggi – Tramontana – Grazia Batarra, Monica Mainardi 4 ° anno ): 2.1 La vendita ( gli obblighi del venditore e del compratore, la vendita con patto di riscatto, la vendita a rate con riserva di proprietà ) ; 3 La somministrazione, il contratto di catering e di banqueting; 4 Il contratto di deposito ( gli obblighi delle parti, il deposito irregolare, il deposito in albergo ); 5 Il franchising ( pg 181, vol. 4° anno ) ; 6 Il leasing; 7 La locazione ( pag. 173, 4° vol.) ; 8 l’affitto d’azienda ( pag. 174, 4° vol.) ; 8 Il contratto ristorativo ( Pag. 195 4° vol. ) Il mercato turistico internazionale ( mod 1 – Unità 1, Vol 5° anno ) Il turismo internazionale e gli enti statistici 1.1 Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico; 1.2 il sistema dei cambi; 1.3 cenni sulla bilancia dei pagamenti, 1.4 La bilancia turistica; 1.5 Cenni sugli enti di statistica nel turismo. Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale ( Mod 1 Unità 2, 5° anno ) 2.1 Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economici; 2.2 I flussi turistici internazionale verso l’Italia : prospettive Marketing dei prodotti turistici Il marketing ( Mod. 3 unità 1, 5° vol. ) 1.1 Il marketing turistico; 1.2 la segmentazione del mercato della domanda; 1.3 Gli strumenti del miicro marketing: il marketing mix: il prodotto, il prezzo, la comunicazione, la distribuzione, il personale; 1.5 la reputazione della destinazione turistica; 1.10 il marketing esperienzale; 1.11 il marketing dei prodotti turistici Le strategie di marketing e il marketing plan Mod. 3 Unità 2, 5° vol ) 75 2.1 le strategie di marketing in funzione del mercato obiettivo; 2.2 le strategie di marketing in funzione del CvP 2.6 il web marketing; 2.4 il marketing plan Business plan nelle imprese ricettive e ristorative La pianificazione, la programma aziendale e il controllo di gestione ( mod. 2 Unita 1, 5° vol ) 1.1 la pianificazione e la programmazione aziendale; 1.2 l’analisi ambientale e revisionale; 1.3 L’analisi aziendale; 1.4 La definizione degli obiettivi, delle strategie e la redazione dei piani 1.5 la programmazione di esercizio e il budget; La struttura del budget; 1.7 i costi standard; 1.8 le fasi di definizione del budget; 1.9 il controllo budgetario; 1.10 i vantaggi e i limiti del budget Argomenti da svolgere dopo il 15 maggio La redazione del business plan ( mod 2 Unità 2, 5° vol ) 2.1 La redazione del business plan: 2.1 la definizione degli indirizzi; 2.2 la scelta dell’impianto; 2.3 il business plan; 2.4 il piano aziendale; 2.5 l’esecuzione dell’impianto e l’avviamento della gestione Normativa del settore turistico Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti ( mod. 3 unità 3, 5° vol. ) 3.1 la tutela dei consumatori; 3.2 la normativa UE sui prodotti alimentari; 3.3 le informazioni sugli alimenti; 3.4 la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti; 3.5I prodotti a Km 0; 3.6 i marchi di qualità dei prodotti agroalimentari METODI E STRUMENTI Lezioni frontali da parte del docente, lettura in classe del testo, studio individuale e di gruppo in classe coadiuvato dal docente, elaborazioni di schemi in classe, presentazioni da parte degli studenti di lavori di gruppo, spiegazioni ulteriori all’inizio di ogni lezione, ripasso in classe degli argomenti trattati in vista della verifica. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Alla fine di ogni unità didattica è stato somministrato un test a risposta multipla o in alternativa una serie di domande a risposta breve aperte,con eventuale prova di recupero oltre a prove orali. Ai fini della media è stato tenuto in considerazione solamente il voto più elevato. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha dimostrato, nel complesso, una sufficiente partecipazione alle lezioni, dimostrando interesse per le tematiche di volta in volta affrontate . 76 Corretto il comportamento. Per quel che riguarda il profitto gli alunni/e dimostrano, innanzitutto maggiore difficoltà nell’utilizzo del linguaggio tecnico durante il colloquio rispetto alla produzione scritta; alcuni alunni/e hanno raggiunto un buon livello di conoscenze e sono in grado di inquadrare, ove possibile, gli argomenti specifici nelle tematiche generali della materia , dimostrando una certa sicurezza nell’affrontare anche gli argomenti per aree disciplinari; un secondo gruppo ha raggiunto un livello di conoscenze più che sufficiente ed è in grado di cogliere gli aspetti più importanti degli argomenti trattati mostrando una sufficiente precisione nell’uso del linguaggio specifico; qualcuno fatica a raggiungere livelli sufficienti di conoscenze e padronanza del linguaggio. 77 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: TESTO: Laboratorio dei Servizi Enogastronomici Settore Cucina Prof.ssa Nicoletta Barazzutti Cucina Gourmet Plus, P. Gentili, Ed. Calderini PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Il gruppo classe è composto da 23 alunni di cui 8 femmine e 15 maschi. In 20 proseguono con regolarità dalla 4Ae; 1 alunno, in regolare corso, proviene da un'altra regione; 1 alunno proviene dal corso serale; 1 alunno ripete la quinta. 1 alunno ha un PEI per obiettivi minimi. 1 alunno ha un PDP per DSA. Fra gli 8 alunni di origine extracomunitaria, alcuni mantengono una conoscenza particolarmente lacunosa della lingua italiana e la conseguente difficoltà nell'acquisire i contenuti teorici disciplinari. Una parte degli alunni frequenta con discontinuità: molti i ritardi e numerose le assenze. Non per tutti la frequenza incostante si associa a lacune nel profitto. Una parte degli alunni ha seguito con costanza e impegno raggiungendo una preparazione globale soddisfacente; fra gli alunni la cui frequenza è stata discontinua la preparazione presenta qualche lacuna ma nel complesso è sufficiente. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO ARGOMENTI SVOLTI NEL PRIMO QUADRIMESTRE Normativa HACCP: Acronimo; definizione di rischio; definizione dei “parametri” e sistema di monitoraggio per le procedure a rischio; zona di stoccaggio, di preparazione, di lavorazione, di cottura, di distribuzione; temperature a rischio di proliferazione batterica; concetto di contaminazione crociata e proliferazione batterica; analisi dei rischi e vettori di contaminazione fisici chimici e biologici; il manuale di autocontrollo, i responsabili, formazione e informazione degli addetti alla manipolazione degli alimenti. Il mondo dell'enogastronomia: grandi gastronomi del passato riformatori dell'800 innovatori degli anni '70 i grandi di oggi Gastronomia e società: motivazioni delle scelte gastronomiche consumo dei pasti fuori casa le guide gastronomiche Il mercato enogastronomico: tipologie degli esercizi catering industriale 78 ristorazione commerciale prospettive del mercato enogastronomico II prodotti e l'approvvigionamento: i prodotti e le gamme prima gamma: criteri di qualità marchi di qualità e tutela dei prodotti tipici degustazione dei prodotti terza gamma: congelati e surgelati Durante le lezioni di laboratorio gli allievi hanno progettato dei menù coerenti con l'argomento studiato, cercando materiale anche presso la biblioteca d'istituto. Alcune ricette sono state codificate dagli allievi. Nel mese di Dicembre la classe è stata coinvolta nella preparazione di un buffet dolce e salato a "Finger Food", durante l'attività di scuola aperta. In questa occasione alcuni alunni hanno presentato la loro esperienza scolastica ai visitatori e risposto alle loro domande. ARGOMENTI SVOLTI NEL SECONDO QUADRIMESTRE Cottura degli alimenti: il sottovuoto come tecnica di conservazione e cottura cotture in un grasso, in umido, in un liquido, a calore secco, al cartoccio e in crosta, a microonde cotture per concentrazione, per dispersione e miste Il menù: le funzioni del menù e la grafica la pianificazione e la descrizione del menù e dei piatti i costi di cucina Il banqueting e i servizi esterni definizione del servizio l'organizzazione gestionale e operativa Le lezioni di laboratorio sono state coerenti con gli argomenti studiati in teoria. DAL 15 MAGGIO E FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI: Ripasso generale in preparazione all'esame di stato; approfondimento di argomenti di rilevante interesse per l'elaborazione delle tesine. METODI DI INSEGNAMENTO L'attività scolastica si è svolta sia in laboratorio di cucina sia in classe. In laboratorio gli alunni hanno potuto confrontarsi con l'aspetto pratico professionale: attraverso la manipolazione e trasformazione dei materiali è stato sostenuto l'apprendimento attivo della disciplina, stimolando gli alunni alla progettazione delle ricette e dei menù eseguiti durante 79 le lezioni, per far emergere le conoscenze e le abilità acquisite precedentemente, implementando competenze sia organizzative individuali e di gruppo sia di cooperazione e collaborazione. L'apprendimento teorico si è svolto in classe con lezioni frontali in cui gli argomenti trattati erano il presupposto base per lo svolgimento delle lezioni pratiche. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Le verifiche scritte sono state fatte utilizzando la tipologia B: tre domande a risposta aperta (max 15 righe), con valutazione in centesimi tradotta in decimi. Almeno 2 a quadrimestre. Per la simulazione di terza prova è stata utilizzata la stessa tipologia: 3 domande a risposta aperta (max 10 righe). Le valutazioni pratiche hanno tenuto conto dei progressi emersi durante l'attività di laboratorio, l'autonomia raggiunta e il livello di conoscenza dimostrato. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi raggiunti in seguito al percorso formativo ed educativo di questi cinque anni sono: in termini di competenze gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in grado di valorizzare e promuovere nuove tecniche di lavorazione, le tradizioni locali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera; applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti; predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche; valorizzare i prodotti tipici. In termini di abilità gli alunni, anche con il supporto del docente, sono in gradi di: individuare i fattori che determinano l’elaborazione di un menu, nel rispetto della stagionalità, tipicità e target dei clienti; conoscere le caratteristiche dei vari stili di cucina: classica, rivisitata, territoriale, etnica; simulare l’organizzazione della brigata di cucina; applicare le tecniche base di cottura e conservazione ai prodotti enogastronomici; produrre impasti base di creme, farce, torte e dolci al cucchiaio; produrre impasti lievitati come focacce e pane; adottare i comportamenti corretti in rispetto della normativa sulla prevenzione igienica e degli infortuni; apportare alle ricette originali di un piatto variazioni personali, fornire spiegazioni tecniche con attenzione all'evoluzione del gusto e della 80 cucina; saper scegliere gli alimenti idonei per regimi dietetici specifici (celiachia, diabete, vegetariano, intolleranza al lattosio) e comporre pietanze dagli aspetti organolettici armonici. In termini di conoscenze gli alunni, anche con il supporto del docente, conoscono: tecniche di cottura e presentazione del piatto; tipologie di ristorazione; sicurezza e tutela della salute nell’ambiente e nel luogo di lavoro; lessico e fraseologia di settore; prodotti enogastronomici e tutela del marchio di qualità; prodotti tipici della regione di appartenenza; criteri di elaborazione di menu e ‘carte’; organizzazione della cucina e della produttività; stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva. 81 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: Scienza e Cultura dell’ Alimentazione Prof.ssa Francesca Bonini Testi utilizzati : A. MACHADO Scienza e Cultura dell’alimentazione enogastronomia sala e vendita volume 5. Ed. Poseidonia A. MACHADO Scienza e Cultura dell’alimentazione enogastronomia sala e vendita volume 4. Ed. Poseidonia PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO MODULO MODULO 1 LA SICUREZZA ALIMENTARE CONTAMINAZIONE FISICO CHIMICA DEGLI ALIMENTI MODULO 1a LA SICUREZZA ALIMENTARE CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI CONTENUTI TEMPI I vari tipi di contaminazioni e la filiera alimentare. Fattori tossici naturali : le principali micotossine aflatossine, ocratossine , zearalenone. I Fitofarmaci e gli zoofarmaci. Sostanze cedute da contenitori o da imballaggi. Materiali dei contenitori : vetro, carta e cartoni, materie plastiche, alluminio, la ceramica. Contaminazione da metalli pesanti : piombo, mercurio ,. Settembreottobre Agenti biologici e modalità di trasmissione. Contaminazioni primarie e secondarie e contaminazione crociata. I prioni e l’encefalopatia spongiforme bovina, la malattia di Creutzfeldt-Jacob. I virus : epatite A,B. I batteri e i fattori ambientali che ne influenzano la crescita. Le tossinfezioni alimentari :rischio e prevenzione delle tossinfezioni. Le Salmonellosi, lo stafilococco. La listeriosi, tossinfezione da Clostridium botulinum. Le Parassitosi : Anisakis simplex Ottobrenovembre 82 MODULO 1b CONTROLLO DI QUALITA^ e SICUREZZA ALIMENTARE MODULO 2 ADDITIVI ALIMENTARI Igiene ,sicurezza Alimentare . Requisiti generali in materia di igiene. La legge 81/08. I manuali di buona prassi Igienica L’autocontrollo e il sistema HACCP Il controllo ufficiale degli alimenti Novembre- Aspetti generali degli additivi e problematiche Cenni su: I Conservanti antimicrobici : Gli antiossidanti Gli addensanti , gelificanti, stabilizzanti Gli emulsionanti I coloranti Gli aromatizzanti Gli edulcoranti Novembre Dicembre MODULO 3 LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI MODULO 4 MODULO 5 Alterazione degli alimenti : cause biologiche , cause fisico-chimiche. Conservazione con basse temperature : refrigerazione, congelazione , surgelazione. Conservazione con le alte temperature : pastorizzazione , sterilizzazione , sterilizzazione classica e sistema UHT. Liofilizzazione. Conservazione in ambienti modificati : atmosfera controllata e modificata, sottovuoto, Metodi chimici di conservazione : sale, zucchero , olio , aceto. Alcol etilico. Le fermentazioni. Ripasso MB e LAF . Ripasso IMC.. La corretta suddivisione dei pasti giornaliera . La corretta suddivisione dei principi nutritivi secondo le indicazioni LARN. Ripasso delle principali funzioni dei principi nutritivi. Ripasso piramide alimentare . La sindrome metabolica. Il diabete Mellito , tipi di diabete mellito, 83 Gennaio Febbraio Marzo DIETETICA : LA DIETA NELLE MALATTIE DEL METABOLISMO MODULO 6 DIETETICA : LA DIETA NELLE PRINCIPALI PATOLOGIE VASCOLARI MODULO 7 DIETETICA : ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI MODULO 8 DIETETICA ALIMENTAZIONE e TUMORI e DISTURBI ALIMENTARI COMPORTAMENTALI indice glicemico . Indicazioni dietetiche per il diabete. Il diabete gestazionale I vari tipi di obesità ,malattie correlate con l’obesità, Indicazioni dietetiche . I fattori di rischio modificabili e non nelle MCV. Ripasso acidi grassi saturi , insaturi e trans. Le malattie cardiovascolari: l’ipertensione, iperlipidemie , aterosclerosi, indicazioni dietetiche. Aprile Le Allergie Alimentari : generalità, sintomi e complicanze . la diagnosi delle allergie e delle intolleranze. . Le intolleranze al lattosio.. La celiachia e la dieta nel celiaco. Maggio I tumori, stile di vita e rischio tumorale . Sostanze cancerogene presenti negli alimenti: micotossine , nitrosammine, IPA, e Ammine eterocicliche aromatiche. Sostanze protettive presenti negli alimenti. I Disturbi alimentari : generalità. Dopo il 15 maggio METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO Il metodo di insegnamento è stato sia di tipo frontale che interattivo , cercando di favorire una partecipazione attiva della classe e un collegamento pluridisciplinare fra gli argomenti trattati. Gli argomenti sono stati per la maggior parte schematizzati dalla docente, utilizzando anche approfondimenti da testi diversi da quello in uso. I discenti sono stati 84 anche coinvolti in ricerche di approfondimento di alcuni argomenti, riportati in lavori personali. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione della classe si è basata su diversi fattori. Importanti elementi valutativi sono stati l’impegno, la partecipazione, la puntualità nella consegna degli elaborati per casa, la presenza in classe durante le lezioni, che spesso nel primo quadrimestre, per alcuni alunni, è stata saltuaria. Sono state inoltre effettuate delle prove scritte sia sotto forma di domande a risposta aperta con un numero di righe prefissate, sia sotto forma di tema. Le interrogazioni orali nel primo quadrimestre non sono state programmate. Nel secondo quadrimestre, invece, sono stati scelti degli specifici alunni. L’interrogazione consisteva nel preparare un argomento da esporre, senza interruzioni, per 4 minuti. Al termine dell’esposizione venivano condotta l’interrogazione con domande multidisciplinari, in modo da abituare i discenti all’esame orale. Sono stati valutati anche i lavori assegnati per casa, volti ad acquisire una maggior padronanza della disciplina dal punto di vista dello scritto. OBIETTIVI RAGGIUNTI Il programma è stato svolto con molta fatica sia per la vivacità della classe poco abituata allo studio metodico e all’attenzione in classe, sia (nel secondo quadrimestre) per assenze della docente che hanno ridotto il numero di ore settimanali a 2 anziché 3. La classe, conosciuta quest’anno, è stata molto difficile da gestire nel primo quadrimestre. Tuttavia già dopo i primi mesi, si è avuta una frequenza più regolare e un impegno più costante da parte di quasi la totalità dei discenti. Sono migliorate, con l’esercizio continuo, le capacità di esposizione orale e di produzione scritta per la maggior parte di loro. Permane tuttavia un gruppo esiguo di persone, spesso latitante, impreparato e che non rispetta le consegne. Nel complesso la preparazione raggiunta dalla classe è sufficiente, con qualche discente che ha raggiunto voti buoni. 85 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: Scienze Motorie Prof.ssa Egizia Franceschini “Corpo Libero” Fiorini-Coretti-Bocchi, edizioni Marietti scuola - edizione aggiornata manuale di educazione fisica per la scuola secondaria Marietti editore. TESTO PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 AE composta da 25 alunni di cui 9 ragazze (2 esonerate dall’attività pratica) è una nuova classe con la quale lavoro quest’anno per la prima volta. Dai tests d’ingresso sono risultati dal punto di vista motorio dotati mediamente di buone capacità motorie e in alcuni casi di ottime capacità. Alcuni ragazzi particolarmente interessati e motivati contribuiscono a rendere proficuo il clima di lavoro, mostrando maturità, autonomia, capacità di rielaborazione. Aperti e disponibili al dialogo educativo hanno tenuto un comportamento corretto e la frequenza è risultata regolare per tutti. I risultati conseguiti sono mediamente più che buoni e in alcuni casi eccellenti. Più difficile il lavoro in classe per quanto riguarda la parti di teoria. PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Conoscere il movimento-Capacità Condizionali, Modificazioni fisiologiche: Tests d’ingresso di attitudine motoria; Miglioramento soglia aerobica, esercizi di stretching; Miglioramento della soglia aerobica e delle capacità motorie in generale, 1000m e preparazione alla campestre fase di Istituto; Esercizi a corpo libero per il miglioramento della tonicità e della mobilità GIOCO e SPORT Pallavolo: fondamentali di squadra: ricezione a 4, pratica di gioco; fondamentali di squadra: la copertura all’attacco dalla zona 2 e 4; Pratica di gioco e arbitraggio Calcetto: fondamentali di squadra: difesa a uomo e a zona, pratica di gioco e arbitraggio; Basket: fondamentali di squadra:la difesa a zona e a uomo fasi di gioco e di arbitraggio Cenni di storia dello sport: dall’antica Grecia ai nostri giorni; Da svolgere dopo: 86 Sport e politica: lo sport nei regimi totalitari; Visione del film “Olimpia” di L. Riefensthal 1936; Sport e politica: conflitto arabo Israeliano: visione del film “Munchen 72” di Spilberg; METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO Metodologie globali saranno alternate ad interventi analitici e correttivi spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche alle quali seguiranno azioni di controllo/ripetizione/correzione anche in forma individualizzata utilizzo di supporti digitali e cartacei CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Tests d’ingresso motori e scritti volti ad indagare le reali possibilità e i livelli di strutturazione motoria Osservazione di ogni singolo processo di apprendimento al fine di valutare i reali progressi e le reali attitudini degli studenti Impegno e partecipazione mostrato dallo studente nel corso dell’intero anno scolastico OBIETTIVI RAGGIUNTI Obiettivi didattici tollerare un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato Conoscere e praticare almeno uno sport di squadra Saper trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate Saper realizzare progetti motori autonomi Acquisire la coscienza dei processi che avvengono nel nostro corpo Obiettivi educativi Acquisire una cultura dell’attività motoria e un metodo di lavoro che permetta di riorganizzare le proprie esperienze in maniera autonoma Far proprio il valore sociale e culturale di un sano e sostenibile stile di vita Favorire il consolidamento di un’ educazione sociale e civica basata sul rispetto di se, degli altri, dell’ambiente e delle strutture Conoscere le norme più comuni di primo intervento e di pronto soccorso 87 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: TESTO Religione Prof. Maurizio Malvestio : Massimo Salani, Il maestro di tavola,EDB PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATVO MODULO 1: Argomenti di etica/morale: I valori fondamentali della vita; l’uomo e le sue fragilità e superficialità. La vita e i suoi molteplici e complessi aspetti; le disuguaglianze sociali e la violenza, le radici del terrorismo. Expo e etica dell'ambiente: cibo e sostenibilità. Morale familiare: divorzio, fidanzamento, matrimonio, rapporti prematrimoniali, adozioni. Le unioni civili e i diritti della famiglia. MODULO 2: Argomenti di cultura teologica: angelo, demonio, magia, morte, new age e nuovi movimenti religiosi, peccato, pena di morte, reincarnazione e resurrezione, spiritismo, il dopo morte? Filosofia della religione. MODULO 3: Argomenti legati alla professione: Il lavoro, l'economia e la politica nella prospettiva della dottrina sociale cristiana. MODULO 4: Argomenti di attualità: lettura dei quotidiani e confronto critico. Educazione alla legalità. CONOSCENZE Il significato dell’amore e della sessualità in una prospettiva personalistico-cristiana allargata al confronto con la cultura contemporanea; le ragioni antropologiche e teologiche del valore della vita umana attraverso argomenti di morale. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Approfondimenti del programma svolto. METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO Lezione espositiva impostata in forma dialogica; utilizzo di film o spezzoni; lettura di testi o articoli con analisi e riflessioni comuni; lavoro di gruppo; ricerca guidata. 88 SPAZI E TEMPI Si è usufruito essenzialmente dell'aula proponendo nuove modalità di dialogo e interazione reciproca attraverso soluzioni partecipate come il formare un cerchio con le sedie o la partecipazione ravvicinata alla cattedra, grazie anche al numero di studenti non superiore a 15. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione degli allievi ha tenuto conto del loro atteggiamento, della partecipazione e dell'interesse nei confronti della materia, della qualità dell’impegno, dell’approfondimento e della personalizzazione delle tematiche emerse attraverso la partecipazione alle lezioni, il lavoro di ricerca personale, la compilazione di schede e test opportunamente proposti. Il valore ponderato della valutazione permette poi la determinazione del giudizio secondo questa griglia: non sufficiente I sufficiente S discreto D buono B ottimo O eccellente E OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli allievi che si avvalgono dell’IRC nel corso dell’anno scolastico sono stati interessati e disponibili al dialogo educativo e hanno dimostrato una discreta conoscenza e apertura al contesto religioso. Hanno partecipato con un buon interesse alle lezioni e hanno manifestato maggior impegno nello svolgimento di alcuni argomenti rispetto ad altri perché più vicini alla loro realtà quotidiana. Il rapporto educativo è stato corretto e caratterizzato da reciproca disponibilità. Ritengo che le competenze e le capacità, rispettivamente di ciascun alunno, siano state raggiunte su livelli quasi buoni. 89 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: LINGUA FRANCESE Prof.ssa Roswitha Schatzer Testi utilizzati : A.De Carlo, Le Nouveau Français en Cuisine, Hoepli, Milano, 2012 Documenti autentici presi da Internet PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO MODULO 1: Presentare un ristorante Il ristorante “Bocca Rossa” a Parigi – Visione di un breve video con successivo esercizio di racconto orale rispondendo alle domande Qui? Où? Quand? Quoi? Il ristorante “Le Mesturet” – Visione di un breve video con successivo esercizio di comprensione orale e di riformulazione scritta della presentazione. Presentazione semplificata del ristorante secondo uno schema predefinito Il ristorante Vittorio Emanuele di Verona – le informazioni essenziali prese dal sito Internet – descrizione orale e scritta seguendo lo schema già utilizzato per “Le Mesturet” MODULO 2: La rappresentazione teatrale di “6rano” della compagnia France Théâtre In preparazione allo spettacolo sono state ascoltate le diverse canzoni proposte dalla compagnia. A partire dai video e dai testi sono stati proposti esercizi sul lessico, esercizi di grammatica, esercizi di ascolto, esercizi di produzione orale e scritta come individuare il tema principali, descrivere il video, raccontare ciò che dice il testo, esprimere la propria opinione sul video, il testo e la musica. Stromae, Quand c’est Stromae, Sommeil Louane, En chantant Louane, Jeune (J’ai envie) Louane, Tourne Vianney, Pas là Soprano, Clown Willy William, On s’endort Gli argomenti di grammatica trattati in questo modulo sono i seguenti: il presente dell’indicativo, il passé composé, gli aggettivi dimostrativi, il gerundio, la frase ipotetica, la domanda con l’inversione, il comparativo e il superlativo. Racconto orale della trama Racconto orale della visita al Teatro filarmonico di Verona MODULO 3: La ristorazione in Francia e in Italia Le principali caratteristiche di Bistrot – Brasserie – Café – Crêperie Breve ricerca sulle Brasserie parigine Bofinger, Flo e La Coupole con successiva presentazione. La ricerca ha dato luogo ad una breve presentazione dei più importanti monumenti di Parigi. I principali tipi di ristoranti a Verona: le caratteristiche di locande, trattorie, osterie, ristoranti, pizzerie. MODULO 4: La cucina regionale 90 La cucina regionale francese – comprensione scritta e realizzazione di una semplice cartina tematica sulla LIM La cucina regionale italiana – le maggiori caratteristiche Il Couscous, uno dei piatti preferiti dei Francesi – Visione del video Karambolage con successivo esercizio di comprensione orale. Le Paris-Brest – ricetta di un dolce tipico MODULO 5: Le diete Le végétarisme et le végétalisme Le régime macrobiotique Les régimes religieux Esercizi di comprensione scritta e produzione orale Durante tutto l’anno scolastico, ma in particolare nel primo quadrimestre e alla fine dell’anno, è stato utilizzato il telegiornale di TV5 per parlare di attualità, per ampliare il lessico e migliorare l’espressione orale in generale. E’ stato visionato il film “La Rafle” di Roselyne Bosch EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Redazione del CV Europass in francese METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO L’obiettivo principale è stato lo sviluppo della competenza orale. Per questo motivo, sono spesso stati utilizzati documenti audiovisivi presi da Internet per introdurre l’argomento da trattare. La visione è stata seguita da esercizi di comprensione prima globale poi dettagliata, di ampliamento del lessico e di produzione guidata e libera. Anche i video delle numerose canzoni trattate e il telegiornale di TV5 sono servite principalmente a rafforzare l’espressione orale. I documenti utilizzati sono serviti anche per introdurre alcuni argomenti di grammatica importanti per una corretta espressione. SPAZI E TEMPI I primi due moduli e parte del terzo hanno occupato il primo quadrimestre, i moduli quattro e cinque il secondo. Per la dislocazione della classe nella sede distaccata di Cà di Cozzi, non è stato possibile utilizzare l’aula multimediale o il laboratorio linguistico per fare delle ricerche. Comunque, il gruppo classe ha quasi sempre seguito le lezioni in un’aula con una LIM. 91 CRITERI DI VALUTAZIONE Le abilità orali sono state rapportate al grado di correttezza fonetica e di intonazione, di correttezza lessicale e sintattica. Le abilità scritte, invece, sono state rapportate al grado di correttezza ortografica, lessicale e di completezza del testo. I giudizi quadrimestrali e finali comprendono anche l’interesse dimostrato dagli alunni, della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale. Per la corrispondenza dei voti si è fatto riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti. OBIETTIVI RAGGIUNTI Il gruppo è in grado di esprimere in modo semplice una propria opinione su argomenti generali, di studio o di lavoro; di utilizzare il lessico specifico della propria specializzazione professionale; di comprendere testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e lavoro, cogliendone le idee principali e qualche elemento di dettaglio; di comprendere globalmente messaggi radio-televisivi e brevi filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore; di comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro; di trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in lingua francese relativi all’ambito di studio e di lavoro. Mentre nell’orale anche gli alunni più deboli riescono ad esprimersi in modo semplice ma comprensibile e singoli allievi riescono a parlare spontaneamente di argomenti affrontati in altre materie, nello scritto permangono delle grosse difficoltà dal punto di vista della correttezza formale particolarmente difficile in francese. Sono tuttavia in grado di redigere o tradurre correttamente una ricetta in francese. 92 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: LINGUA TEDESCO Prof.ssa Rita Paganelli TESTO: C. BRIGLIANO, F. DONI, G. VENTURINI PAPRIKA HOEPLI 2004 PROGRAMMA SVOLTO SETTEMBRE Kochtrends: Molekular Küche OTTOBRE haccp einrichtungs-und Gebrauchsgegenstände Reinigung und Schmutzentfernung die persönliche Hygiene (DA AAVV TREFFPUNKT GASTGEWERBE MODERN LANGUAGES) NOVEMBRE das Bier: das Reinheitsgebot die Ernährung – die neue Ernährungspyramide DICEMBRE die Mittelmeerdiät GENNAIO die Kreta Diät – Ancel keys und die Mittelmmerdiät FEBBRAIO – MARZO – APRILE Bericht über mein Koch –Praktikum - Mein Beruf als Koch – Eigenschaften eines Koches – Aufgaben und Tätigkeiten eines Koches MAGGIO Catering auf Transportmittel ( Eisenbahn – Schiffe – Flugzeug) (DA AAVV TREFFPUNKT GASTGEWERBE MODERN LANGUAGES) dal 15 maggio in poi intendo completare l’argomento relativo al Catering oltre a proporre un ripasso generale degli argomenti svolti . 93 METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO USATI Per lo sviluppo delle quattro abilità (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) si e’ partiti sempre da un approccio globale, privilegiando, nell’ambito del metodo comunicativo, la lettura integrale del testo seguita da esercizi orali di comprensione con domande poste dall’insegnante al fine di facilitare l’acquisizione della lingua attraverso l’uso. si e’ passati poi all’individuazione di segmenti di testo utili per affrontare determinate situazioni comunicative attraverso il recupero di conoscenze già acquisite dagli allievi, scoperta guidata, frasi da riordinare, esercizi di traduzione ed esercizi strutturali per il rinforzo grammaticale e per favorire l’utilizzo più accurato e consapevole della lingua scritta. i contenuti linguistici si sono articolati nell’ambito di semplici e funzionali categorie grammaticali quali: frasi principali, tempi verbali al presente e passato prossimo, frasi infinitive e verbi reggenti preposizioni. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI Strumenti per le verifiche formative sono stati: lettura, interrogazione breve, esercizi di comprensione e strutturali, brevi traduzioni. per le verifiche sommative: interrogazione breve e lunga, brevi esposizioni. per lo scritto:test di comprensione , brevi traduzioni, questionari a risposta aperta. per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati si è tenuto conto dei livelli di partenza, dell’attenzione e partecipazione in classe, dell’impegno nei lavori a casa e della capacità di rielaborazione e approfondimento. Nella valutazione orale si sono privilegiati la scorrevolezza, la velocità e l’efficacia comunicativa rispetto all’accuratezza formale. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli allievi sono in grado di individuare l’argomento centrale di un testo in lingua di carattere specifico all’indirizzo e rispondere con frasi semplici a domande riguardanti gli argomenti svolti in classe. l’espressione orale e scritta risulta sciolta solo per quattro allievi mentre per gli altri i risultati sono meno brillanti in termini di competenze e capacità. l’esposizione orale è per la maggior parte lenta ed esitante, più sciolta e sicura quando affidata a risposte di tipo mnemonico. i risultati sono mediamente sufficienti tenendo conto della partecipazione e dell’impegno crescente profuso da buona parte della classe soprattutto in prossimità delle valutazioni di fine quadrimestre. 94 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: DOCENTE: LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE SALA E VENDITA Prof. Paolo Massagrande TESTO: Sala e Vendita settore cucina di Gentili, Montefiori, Aniballi, Tacconelli. Edizioni Calderini PROGRAMMA SVOLTO I vini frizzanti, passiti, liquorosi L’invecchiamento del vino L’imbottigliamento La conservazione del vino in cantina La carta dei vini Lo studio preliminare L’impostazione della carta Il costo del vino La gestione degli acquisti Caratteri generali delle principali regioni vitivinicole italiane Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Toscana La tecnica di degustazione I principi di base Le regole per una corretta degustazione L’esame visivo, olfattivo e gustativo L’abbinamento cibo-vino I criteri di abbinamento cibo-vino L’analisi del piatto e l’abbinamento La valutazione del vino L’abbinamento per contrapposizione L’abbinamento per similitudine Gli abbinamenti ufficiali La successione dei vini in un menu. La birra Gli ingredienti principali Le fasi di produzione Classificazione della birra I distillati Caratteri generali sulle tecniche di distillazione I principali distillati: Cognac, Brandy, Armagnac,Grappa, Vodka, Whisky I liquori, i bitter, gli amari Quantità e modalità di servizio 95 DAL 15 MAGGIO E FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI: Dopo il 15 maggio intendo terminare gli ultimi argomenti del programma, approfondire o ripetere eventuali punti che interessino particolarmente gli alunni. METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO La metodologia didattica consiste nella rilevazione delle competenze delle abilità e delle conoscenze dell’alunno, con tutte le sue particolarità e specificità, per giungere ad una valutazione che tenga conto dell'unicità dell'apprendimento del singolo allievo. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Il criterio di valutazione si è basato su test di verifica scritti ed orali (due per quadrimestre) con una serie di domande a risposta aperta e risposta multipla. La valutazione è da zero a cento con la sufficienza fissata a sessanta centesimi. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi raggiunti sono la conoscenza della classificazione dei vini, dei principi di enologia e le modalità di produzione dei vini, dei costi del vino e del ricarico sulle bevande, le caratteristiche dell'enografia nazionale,la classificazione, la produzione e l'utilizzo delle birre, la produzione, la classificazione ed il servizio delle bevande alcoliche. 96