Programma di attività del 2016 (versione 2)

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Programma di attività del 2016 (versione 2)
 Programma di attività di
SERVIZIO APPROVVIGIONAMENTI, PATRIMONIO E LOGISTICA
Versione: 2/2016 (16/09/2016)
Stato: Versione finale (consuntivo)
Responsabile: CESARI GRAZIA
Email: [email protected]
Tel. 051 527 3715 - 3705 - Fax. 051 5273347
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016 - 31/12/2016)
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PRINCIPALI FINALITÀ DEL PROGRAMMA
Tra gli obiettivi che la Giunta si pone, quello del
contrattuale, la dismissione di sedi non essenziali, la
riordino istituzionale ha carattere prioritario. La
razionalizzazione degli uffici, anche in sinergia con le
riforma che la Regione ha avviato con
Agenzie regionali: nell’arco di 3-4 anni è prevedibile
l’approvazione della LR 13/2015 – anche in
un risparmio dell’ordine del 40%
attuazione della L. 56/2014 - punta su una nuova
Nel corso dell'anno è prevista la conclusione delle
definizione di governance territoriale in grado di
procedure tecnico amministrative per l’affidamento
contemperare esigenze di razionalizzazione della
dei lavori (aggiudicazione gara di appalto) ed
spesa con la necessità di orientare i processi di
apertura dei cantieri del Tecnopolo di Bologna.
mobilità previsti dalla legge di stabilità del 2015,
Rispetto alla razionalizzazione della spesa pubblica,
“riavvicinando” il più possibile il personale alle
è necessaria anche un’attenzione alla spesa di
funzioni oggetto di riallocazione. Tale processo sarà
funzionamento interna all’Ente Regione ed in
proseguito con successivi provvedimenti per il
particolare anche alla componente legata
trasferimento dei beni e risorse connessi
all’acquisizione di beni e servizi, che se anche non
all’esercizio delle funzioni. L’intero processo,
rappresenta una percentuale elevata del bilancio
preceduto da momenti di confronto inter
regionale, in termini assoluti è comunque una
istituzionale che si svolgono nelle sedi di
grandezza rilevante.
concertazione a ciò preposte, è presidiato dalle
Parallelamente al maggior ricorso alle centrali di
Unità Tecniche di Missione a cui spettano la
acquisito (Consip e Intercenter) per i contratti sopra
ricognizione dei procedimenti amministrativi in
soglia comunitaria per godere dei vantaggi della
corso alla data di decorrenza dell’esercizio della
centralizzazione, occorre perseguire una maggiore
funzione da parte dell’ente subentrante, la
concentrazione anche delle procedure che
ricognizione dei beni e delle risorse finanziarie e
rimangono in capo alla Regione, ossia tutte quelle
strumentali, nonché il monitoraggio degli effetti
sottosoglia, che comunque rappresentano una
derivanti dal riordino delle funzioni amministrative.
quota rilevante degli acquisti regionali.
La presa in carico delle sedi territoriali derivanti dal
Infine,
l'applicazione
della
normativa
processo di riordino, comporta la necessità di
sull'armonizzazione
contabile
(D.Lgs.
118/2011),
individuare scenari strategici per la razionalizzazione
richiede una ricognizione straordinaria del
complessiva delle sedi regionali che integrino il
patrimonio dell'Ente per l'avvio della contabilità
Piano di Razionalizzazione già approvato nel 2014
economico-patrimoniale.
che prevedeva già la riduzione delle spese di affitto
attraverso la ridefinizione dei canoni alla scadenza
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SOMMARIO
Obiettivi di Servizio collegati con area integraz./direzione
●
Partecipazione al processo di riordino istituzionale a seguito della LR 30 luglio 2015, n.
13
pag. 4
●
Contributo al piano triennale di razionalizzazione dei costi ICT, delle dotazioni
strumentali, delle autovetture di servizio, dei beni immobili ad uso abitativo o di
servizio (dell'Art. 2 comma 594 Finanziaria 2008 e commi 512 e seguenti L. 208/2016)
pag. 7
●
Valorizzazione del patrimonio regionale
pag. 9
●
Partecipazione al processo di programmazione delle attività, controllo di gestione e
valutazione della performance.
pag. 13
●
Ricognizione straordinaria della situazione patrimoniale dell'Ente per l'avvio della
contabilità economico-patrimoniale
pag. 14
●
Revisione del processo degli acquisti di beni e servizi a seguito dell'entrata in vigore del
D.Lgs. n. 50/2016 (nuovo codice degli appalti).
pag. 16
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Partecipazione al processo di riordino istituzionale a seguito della LR 30 luglio 2015, n. 13
Obiettivo di Servizio collegato con area integraz./direzione
Descrizione analitica:
La LEGGE 7 aprile 2014, n. 56 "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni
di comuni" (cd riforma Del Rio) detta disposizioni in materia di città metropolitane, province, unioni e
fusioni di comuni al fine di adeguare il loro ordinamento ai principi di sussidiarietà, differenziazione e
adeguatezza. Con l'approvazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 "Riforma del sistema di
governo regionale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e lo Unioni", La
Regione ha posto le premesse per realizzare un nuovo modello di governo territoriale. Da gennaio 2016
le funzioni individuate dalla legge regionale e precedentemente esercitate dalle Province passano in
capo alla Regione e quindi in tale contesto è necessario:
● svolgere le attività necessarie alla ricognizione delle sedi territoriali, in particolare attraverso incontri
con Città metropolitana e Province per la verifica delle Sedi attualmente occupate e dei contratti in
essere;
● analizzare i dati raccolti e collaborare alla predisposizione di una proposta di convenzione tra gli Enti
per la regolazione dei rapporti nella fase transitoria e cioè prima della presa in carico totale o
parziale degli immobili;
● effettuare la presa in carico dei beni mobili e immobili con relativo inserimento nell'inventario
regionale;
● attivare le procedure per le attività di approvvigionamento e di supporto operativo necessarie a
garantire la continuità delle attività trasferite e il funzionamento dell'Amministrazione.
Responsabilità:
LONGHI ROSSELLA, dal 01/05/2016 al 31/12/2016
Indicatori:
Descrizione
Target
Ultimo monitoraggio
presa in carico delle attività di approvvigionamento
Sì
Sì
eseguito il 30/04/2016 (CONSUNTIVO)
Individuazione degli ulteriori fabbisogni di
approvvigionamento
100%
Presa in carico della gestione del parco auto
100%
100%
eseguito il 31/12/2016 (CONSUNTIVO)
100%
eseguito il 31/12/2016 (CONSUNTIVO)
Individuazione delle principali sedi da prendere in
carico
100%
80%
eseguito il 31/12/2016 (CONSUNTIVO)
Macro attività:
Partecipazione alle Unità Tecniche di Missione
Per governare il processo di riordino sono state create con DGR. n. 1483 del 6/10/2015 le Unità Tecniche
di Missione (UTM) per la gestione della fase transitoria che si protrarrà fino al completamento del
processo di trasferimento delle funzioni e delle risorse umane, strumentali e finanziarie ad esso
connesse. Il Servizio Approvvigionamenti, Patrimonio e Logistica partecipa a tutte le UTM in quanto
svolge attività trasversali a tutte le funzioni trasferite.
Nell'ambito della UTM "trasversale", con determinazione n. 1086/2016 è stata costituita una
sottocommissione per il presidio degli aspetti tecnici logistico-patrimoniali connessi alla definizione delle
sedi territoriali con il compito di:
● individuare i beni mobili e immobili idonei all'esercizio delle funzioni riallocate nell'ambito del
riordino istituzionale;
● assicurare una adeguata collocazione delle nuove sedi;
● censire e aggiornare i relativi contratti in corso per consentire la piena funzionalizzazione degli uffici.
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Attività tecnico-logistica per la definizione degli immobili più consoni all'esercizio delle funzioni
trasferite
Ricognizione tecnico logistica dei beni immobili idonei all’esercizio delle funzioni amministrative
riallocate sul livello regionale come da L.R. 13 del 30 luglio 2015 e produzione di relazioni tecniche
tematiche dettagliate concernenti gli esiti dei sopralluoghi necessari alla definizione della consistenza
degli spazi occupati ed al completamento di tale ricognizione nonchè predisposizione della relazione
tecnica inerente l’inquadramento grafico-logistico della relazione, primo obiettivo della
sottocommissione dell’unità tecnica trasversale.
Predisposizione di un primo Piano di riordino e razionalizzazione logistica delle sedi territoriali a livello
provinciale e funzionale alla presa in carico delle sedi ed alla ricompattazione del personale
trasferito.Collaborazione con le amministrazioni provinciali e città metropolitana di Bologna nonché in
stretto rapporto con le Direzioni e le Agenzie Regionali coinvolte per competenza di funzioni.
Attività amministrativa contabile relativa ai contratti di locazione in corso.
A seguito della ricognizione d'uso delle sedi istituzionali di Città metropolitana e Province in cui vengono
svolte le funzioni oggetto di riordino, è necessario effettuare le valutazioni per il subentro in quelle in
locazione in base ai contratti in essere, ai fini della scelta delle situazioni più idonee a garantire il pieno
funzionamento degli uffici e la massima economicità così come previsto dalla normativa.
Individuazione della forma contrattuale più idonea per la Regione a garantire l'uso delle sedi di proprietà
di città metropolitana e Province e inserimento in “Gestione” dei contratti conseguenti.
Verifiche tecnico-estimative relative alle nuove sedi in ambito provinciale a seguito del riordino delle
province
Verifiche tecnico – economiche relative ai contratti passivi in essere o da stipulare per l’utilizzo di locali
già sede di servizi provinciali ora di competenza regionale in attuazione della L.R. n° 13/2015 .
Predisposizione, per i contratti di affitto passivi in scadenza di cui si valuta positivamente il rinnovo, delle
istruttorie tecnico-estimative da inoltrare all’Agenzia del Demanio per l’ottenimento del prescritto Nulla
– Osta al loro rinnovo.
Verifiche tecniche per la suddivisione delle spese di competenza della Regione nei casi in cui si utilizzino
sedi in condivisione con altri enti (Province,Unione dei Comuni,ecc..) ivi compresa l’eventuale
predisposizione di tabelle millesimali.
Analisi di fattibilità ed avvio dell'attività manutentiva degli immobili sedi di funzioni assunte dalla
Regione ai sensi della Legge 13/2015
L’attività prevede il censimento e la verifica delle esigenze manutentive derivanti dalle sedi di funzioni
assunte dalla Regione ai sensi della Legge 13/2015. La manutenzione degli immobili potrà essere gestita
mediante ampliamento della capienza contrattuale del nuovo contratto di Global Service (Variante
contrattuale), oppure attraverso l'adesione ad una convenzione di CONSIP.
● Predisposizione delle Schede Immobili ed impostazione del Piano di Manutenzione;
● Avvio dell’Esecuzione del Contratto;
● Messa a regime del contratto secondo le prescrizioni del capitolato.
Subentro/acquisizione di contratti di fornitura e servizi per le attività oggetto di riordino
Competenza specifica nell'ambito delle UTM e in particolare di quella trasversale del Servizio
Approvvigionamenti, Patrimonio e Logistica è quello di garantire il subentro nella gestione dei contratti o
l'avvio di nuovi contratti di approvvigionamento di beni e servizi nonché la gestione delle attrezzature
necessarie per l'esercizio delle funzioni trasferite a seguito del riordino. Fra le attività più urgenti rientra
il subentro nella gestione del parco auto, anche in considerazione degli aspetti assicurativi connessi.
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Inventariazione dei beni mobili da acquisire a seguito del riordino
Tra le attività di competenza del Servizio Approvvigionamenti c'è anche la ricognizione, la presa in carico
e l'inventariazione dei beni connessi alle attività oggetto di riordino. Attuazione e presidio dell'iter
procedurale per il trasferimento dei beni mobili individuato nell'art. 31 della convenzione con Province e
CM .
Predisposizione dei fascicoli dei fabbricati per le nuove sedi territoriali in ambito provinciale
La predisposizione del Fascicolo dei Fabbricati ai sensi dell’art. 20 della L.R. 25/11/2001, n° 31 costituisce
un’attività a carattere pluriennale ed ha rilevanza:
● per il potenziamento delle informazioni archiviate ai fini della sicurezza per il supporto all'APP nella
stesura ed aggiornamento dei DVR
● per il supporto alla predisposizione del DUVRI (art. 26 – D.Lgs.vo 81/08 e ss.mm.ii)
● per il supporto alle operazioni manutentive.
Obiettivo per l'anno in corso è la richiesta e raccolta delle certificazioni dalle singole amministrazioni
provinciali per la predisposizione del fascicolo le sedi territoriali in ambito provinciale, di cui si farà la
presa in carico, a seguito del riordino istituzionale previsto dalla L.R. 13/2015
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Contributo al piano triennale di razionalizzazione dei costi ICT, delle dotazioni strumentali, delle
autovetture di servizio, dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio (dell'Art. 2 comma 594
Finanziaria 2008 e commi 512 e seguenti L. 208/2016)
Obiettivo di Servizio collegato con area integraz./direzione
Descrizione analitica:
La Legge finanziaria 2008 prevede all’art. 2 comma 594 che ai fini del contenimento delle spese di
funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche adottino piani triennali per
l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo:
a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro
nell'automazione d'ufficio;
b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di
trasporto, anche cumulativo;
c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali.
Detti piani debbono essere resi pubblici con le modalità previste dall'articolo 11 del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165 (attraverso l’Ufficio relazione con il pubblico) e dall'articolo 54 del Codice
dell'Amministrazione Digitale (sui siti web istituzionali delle PA). (v. comma 598). Le Amministrazioni
trasmettono poi a consuntivo annuale, una relazione agli organi di controllo interno e alla sezione
regionale della Corte dei conti competente. (v. comma 597).
Con la delibera di Giunta n. 1362 del 30/09/2013, la Regione Emilia-Romagna ha approvato il “Piano
triennale 2013-2015 per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle
dotazioni strumentali, delle autovetture di servizio, dei beni immobili ”, con cui si prevedono una serie di
interventi da realizzare nel triennio.
Per questi fini l'Obiettivo 2016 del Servizio è predisporre la bozza di relazione annuale (terza annualità),
curando in particolare la parte di competenza relativa all'uso delle autovetture di servizio e dei beni
immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, e individuare le misure di
propria competenza da inserire nel Piano triennale 2016-2018 di prossima definizione.
Responsabilità:
CESARI GRAZIA, dal 01/05/2016 al 31/12/2016
Indicatori:
Descrizione
Target
Ultimo monitoraggio
Percentuale di realizzazione
100%
100%
eseguito il 31/12/2016 (CONSUNTIVO)
Macro attività:
Presidio della normativa di riferimento e monitoraggio della spesa per auto
La spesa per auto è una delle voci su cui maggiormente si è concentrata l'attenzione anche a livello
normativo. Negli ultimi anni molte sono le norme che hanno obbligato il contenimento e la
razionalizzazione di questa spesa (d.l 78/2010, spending review, legge di stabilità 2013). E' pertanto
necessario da una parte presidiare la produzione normativa per essere costantemente aggiornati sui
vincoli imposti a tale spesa, e dall'altro monitorare costantemente il rispetto di tali vincoli.
Rientrano in questa attività di presidio e monitoraggio anche gli adempimenti richiesti per rispondere al
"Censimento permanente sulle auto di servizio" svolto dal Formez, che richiede un aggiornamento
continuo
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Produzione di report relativi all'utilizzo e ai costi delle auto di rappresentanza
Produzione di report trimestrali relativi all'utilizzo delle auto blu da parte degli amministratori regionali
Produzione di analisi sui costi delle auto blu.
Predisposizioni di analisi e confronti tra costi del servizio interno e del servizio a noleggio con
conducente al fine dell'assunzione di decisioni circa la convenienza al mantenimento e al
dimensionamento del servizio interno
Produzione dei dati da pubblicare ai sensi del d.lgs 33/13
Analisi del parco auto regionale
L'aggiornamento del piano di razionalizzazione per la parte relativa alle auto richiede a monte
l'aggiornamento delle analisi sulla consistenza e sulle caratteristiche del parco auto e sulle spese ad esso
connesse.
Le attività richieste riguardano:
● l'eventuale revisione degli schemi di analisi;
● la raccolta dei dati realtivi sia alla consistenza del parco auto (n° autovetture, assegnazioni, KM
percorsi ecc), sia alle spese ad esso connesse (noleggi, carburante, manutenzioni, pedaggi,
assicurazioni ecc) per l'aggiornamento costante del quadro conoscitivo di riferimento;
● la redazione dei contributi da fornire nell'ambito del Piano di razionalizzazione.
Attuazione di misure di contenimento della spesa per locazioni passive
Le future politiche regionali di razionalizzazione e contenimento della spesa relativa agli immobili di
servizio dovranno necessariamente tenere conto delle importanti novità introdotte dalle recenti
normative sulla c.d. "spending review" nel settore specifico.
In particolare, tali norme sono state recepite dall'ordinamento regionale, portando a compimento
l'approvazione della Legge Regionale n. 1/2014.
Nell'anno 2016 si proseguirà l'attività volta alla revisione dei canoni di locazione in essere, con la
definizione dei conseguenti processi amministrativi per il rinnovo dei 10 contratti in scadenza.
Razionalizzazione degli immobili di servizio e ottimizzazione degli spazi ad uso ufficio
In recepimento delle normative nazionali in materia di contenimento della spesa pubblica è stata
approvata apposita legge regionale, cui si è data attuazione con la D.G.R. 593/2014 'Piano di
Razionalizzazione degli spazi' - ex art. 3 L.R. 01/2014.
Nell'anno 2016 proseguirà l'attività di attuazione di tale Piano mediante l'applicazione dei criteri di
indirizzo contenuti al fine di garantire un utilizzo ottimale degli spazi (nel rispetto delle condizioni di
funzionalità e di sicurezza dei luoghi di lavoro) con conseguente monitoraggio e contenimento delle
superfici occupate che concorrerà alla riduzione delle spese per le locazioni passive ed in genere delle
spese di gestione
Predisposizione relazione conclusiva del Piano 2013-2015 e predisposizione nuovo Piano 2016-2018
Obiettivo del 2016 è predisporre la relazione della terza annualità del piano 2013-2015 e coordinare le
attività per la predisposizione del nuovo piano triennale 2016-2018.
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Valorizzazione del patrimonio regionale
Obiettivo di Servizio collegato con area integraz./direzione
Descrizione analitica:
Nel corso dell'anno 2015 con delibera di Giunta Regionale n. 1655/2015 è stato approvato il "Piano di
alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione Emilia-Romagna", che ai sensi
dell'art. 58 del Decreto Legge n. 112 del 25/06/2008, recante "Disposizioni urgenti per lo sviluppo
economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la
perequazione tributaria" convertito con modificazioni con Legge n. 133 del 06/08/2008, è stato allegato
al Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2016. Nel corso dell'anno 2016, al fine di ottemperare
a quanto disposto dall'art. 58 DLgs. 112/2008, occorre provvedere all'aggiornamento del Piano
sopracitato stralciando gli immobili che hanno formato oggetto di alienazione o per i quali sia opportuno
riconsiderarne l'alienazione e inserendo eventuali ulteriori immobili non strategici per le finalità
istituzionali della Regione.
E' necessario proseguire l'attività di valorizzazione del patrimonio regionale, avviata sin dal 2004 e che è
giunta ormai ad un elevato grado di perfezionamento, tale attività consiste nell'assicurare e garantire
trasferimento in gestione, in attuazione della normativa vigente, ad enti locali, soggetti pubblici, società
a prevalente capitale pubblico dei beni immobili funzionali e strumentali al proseguimento di finalità di
interesse collettivo e a sostegno di politiche e strategie di interesse regionale, dall'altro presidiare le
relative attività giuridico-amministrative e tecniche.
Nell'anno in corso l'attività si concentrerà nell'individuazione di nuovi possibili percorsi di dismissione
anche in rapporto all'attività già posta in essere dal Ministero dell'economia e Finanze e dall'Agenzia del
Demanio nell'ambito dell'operazione denominata “Proposta Immobili 2015” cui la Regione
Emilia-Romagna ha aderito con sette complessi immobiliari.
Si procederà inoltre alla modifica della Legge Regionale 25 febbraio 2000 n.10 recante “Disciplina dei
beni regionali- Abrogazione della Legge Rgionale 10 aprile 1989 n.11”.
Responsabilità:
CESARI GRAZIA, dal 01/05/2016 al 31/12/2016
Indicatori:
Descrizione
Target
Ultimo monitoraggio
Aggiornamento ed attuazione del Piano di alienazione e
valorizzazione del patrimonio non strategico
100%
100%
Percentuale di Realizzazione delle attività
100%
eseguito il 31/12/2016
(CONSUNTIVO)
98%
eseguito il 31/12/2016
(CONSUNTIVO)
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Macro attività:
Modifica della legge regionale sul patrimonio
La legge regionale n. 10 del 25/2/2000 recante "Disciplina dei beni regionali - Abrogazione della Legge
Regionale 10 aprile 1989 n.11" ha definito la disciplina dei beni regionali,nella struttura e nei contenuti
essenziali mantiene attuale la sua validità.
Pur non essendo necessario proporre una nuova disciplina organica della materia, si reputa opportuno
introdurre nella disciplina vigente quegli adeguamenti che sono suggeriti dalle modificazioni e
innovazioni sopravvenute negli scenari normativi nazionali. In particolare, tale quadro risulta modificato
in maniera molto marcata per ciò che riguarda dalla disciplina delle alienazioni e acquisizioni di dei beni
immobili ,in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico ,nonché in
materia di ordinamento contabile.
Si ritiene pertanto opportuno prevedere la possibilità di disciplinare alcuni istituti che è necessario
normare in quanto attualmente non contemplati nella disciplina regionale vigente e sopra richiamata..
Aggiornamento del piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione
Emilia-Romagna e predisposizione atto deliberativo di approvazione del piano.
Analisi tecnico-giuridica dei beni da inserire nel Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non
strategico della Regione Emilia-Romagna o per i quali è necessario riconsiderare l'alienazione e stralcio
degli immobili già alienati. Predisposizione atto deliberativo di approvazione del Piano di alienazione e
valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione Emilia-Romagna da allegare al Bilancio di
previsione per l'esercizio finanziario 2017.
Acquisto degli immobili Palazzo Ratta-Pizzardi e Villa Mazzacurati
Da tempo sono stati avviati contatti tra la Regione Emilia-Romagna e la Ausl di Bologna al fine di
acquisire in proprietà gli immobili “Palazzo Ratta-Pizzardi” e “Villa Aldrovandi-Mazzacorati” con annessi
arredi pertinenziali a corredo: nel corso del 2016 si completerà l'iter di acquisizione in proprietà da parte
della Regione Emilia –Romagna.
Con l’acquisizione alla proprietà regionale dei complessi immobiliari di elevatissimo pregio sopra
descritti si otterrà un significativo incremento del valore e del prestigio del patrimonio immobiliare
regionale.
Proposta Immobili 2016
Adesione, su invito del M.E.F., all’operazione di Valorizzazione e Alienazione di immobili pubblici
denominata “Proposta Immobili 2016” e prosecuzione delle attività inerenti quella dello scorso anno
2015 con particolare riguardo al complesso “EX – Colonia VARESE” , selezionato da INVIMIT sgr per un
eventuale apporto ad un fondo immobiliare di prossima costituzione, mentre, per i restanti 6 immobili, è
pervenuta una formale comunicazione da parte della Direzione Regionale Emilia – Romagna dell’ Agenzia
del Demanio la propria disponibilità a valutare ed individuare congiuntamente il miglior percorso per una
valorizzazione dei beni stessi. Le attività di cui sopra comportano la raccolta, verifica ed analisi della
documentazione necessaria alla redazione della "Due-Diligence" di ciascun immobile oltre alle eventuali
e conseguenti operazioni di regolarizzazione e di stima secondo quanto previsto dalle normative
regionali.
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Elaborazione di scenari strategici per la razionalizzazione degli immobili ad uso uffici
Visto l'avvio di una profonda revisione della struttura organizzativa e istituzionale della Regione che
porterà, in una prospettiva di nedio-lungo periodo, ad una notevole modifica della organizzazione
regionale sia in termini numerici dei collaboratori che di modalità di svolgimento dell'attività lavorativa,
al fine di raggiungere una maggiore funzionalità e razionalità nella distribuzione delle strutture regionali
con conseguente contenimento della spesa per locazioni passive ad uso ufficio e/o strumentale, nonché
di razionalizzare e valorizzare il patrimonio di proprietà, la Regione Emilia-Romagna ritiene opportuno
acquisire uno studio che, prendendo a riferimento sia il patrimonio in proprietà dell'Ente adibito a sede
istituzionale e quello inserito nei Piani di dismissione nonché quello assunto in locazione per fini
istituzionali, individui possibili scenari di analisi e analizzi i possibili impatti, tenendo a rifermento uno
scenario che prevede:
risorse calanti e riduzione delle spese di gestione e di funzionamento dell'Ente;
riduzione del numero di dipendenti rispetto al consolidato dopo la presa in carico dei dipendenti ex
provinciali;
necessità di ridurre il numero di sedi occupate e concentrare in sedi accorpate i dipendenti affinché
anche l'organizzazione del lavoro ne possa beneficiare facilitando il social working e il passaggio di
conoscenza.
Acquisto dell'immobile denominato "Vivaio Castellaro"
Acquisizione in proprietà da parte della Regione Emilia –Romagna di di un complesso immobiliare
denominato" Vivaio Castellaro" sito in Comune di Galeata .Da tempo sono stati avviati contatti tra la
Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Forlì Cesena al fine di acquisire in proprietà gli immobili
sopracitati, l’acquisizione alla proprietà regionale del complesso immobiliare sopra descritto costituisce
un negozio conveniente per la Regione in quanto la strategicità dello stesso per le politiche regionali fa si
che attraverso la sua gestione vengano perseguiti obiettivi molto importanti in quanto nello stesso sono
prodotte piante di specie forestali autoctone che vengono concesse agli Enti per interventi di
forestazione, arredo urbano e per qualsiasi altro intervento volto allo sviluppo,promozione e alla
diffusione del verde, nonché per la promozione dell’ambiente naturale e della biodiversità,per scopi
didattici e divulgativi. Inoltre le piante prodotte nel Vivaio Castellaro vengono concesse ai Comuni per
dare attuazione a quanto previsto dalla L.133/1992 recante “Un albero per ogni neonato".
Alla fine dello scorso anno è stato approvato il programma di acquisto dei beni in argomento
nell'esercizio 2016 occorre perfezionare l'operazione immobiliare.
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Convenzione temporanea con le Unioni dei Comuni per la gestione del patrimonio forestale regionale
in provincia di Forlì-Cesena
L'art. 2 comma 1,della L.R.17/1993 nella sua formulazione attuale, attribuisce le funzioni tecnico
amministrative e di tutela dei beni silvo-pastorali appartenenti al patrimonio indisponibile della Regione,
già esercitate dalla soppressa A.R.F., agli Enti di gestione per i Parchi e la biodiversità di cui alla legge
regionale 23 dicembre 2011, n. 24 (Riorganizzazione del sistema regionale delle aree protette e dei siti
della Rete natura 2000 e istituzioni del Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano), alle Unioni di
Comuni montani di cui agli articoli 8 e 9 della legge 21 dicembre 2012, n. 21 (Misure per assicurare il
governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed
adeguatezza) e alle Province. Per i beni appartenenti al patrimonio indisponibile regionale ricadenti
all'interno dei parchi nazionali istituiti ai sensi della legge 6 dicembre 1991, n. 394 (Legge quadro sulle
aree protette), dette funzioni possono essere affidate ai relativi enti di gestione.
Il 30 giugno 2016 scadrà la convenzione stipulata a suo tempo con la Provincia di Forlì-Cesena per la
gestione del patrimonio forestale regionale sito ne medesimo territorio ,che ,a seguito del riordino
istituzionale in atto, tale convenzione non potrà essere rinnovata in capo all'ente in parola,e le 'Unione
dei Comuni Valle del Savio e la Unione dei Comuni della Romagna Forlivese hanno espresso la propria
disponibilità ad essere parte attiva del nuovo assetto organizzativo,allo scopo di garantire una gestione e
valorizzazione adeguata del partimonio regionale più volte citato , pertanto è necessario approfondire la
che a fronte della disponibilità dimostrata delle Unioni sopra citate si reputa necessario effettuare
specifici ulteriori approfondimenti in ordine alla struttura del sistema organizzativo e gestionale e
dell'assetto dei rapporti tra le Unioni e i Comuni che partecipano alle stesse onde individuare una
Unione capofila che sarà l'unico interlocutore nei rapporti con La Regione per tutte le questioni afferenti
la gestione del patrimonio fiorestale regionale ,nonchè individuare le risorse necessarie alla gestione.
Poichè tali approfondimenti non si esauriranno entro la data del 30 giugno 2016 per cui al fine di non
creare vuoti gestionali si rende opportuno affidare temporaneamente e sino alla data 31 dicembre 2016
la gestione del patrimonio regionale alle Unioni sopracitate e contemporaneamente avviare tavoli
tecnico / istituzionale di approfondimento .
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Partecipazione al processo di programmazione delle attività, controllo di gestione e valutazione
della performance.
Obiettivo di Servizio collegato con area integraz./direzione
Descrizione analitica:
Il nuovo ordinamento in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio,
entrato in vigore con il D.Lgs. n. 118/2011 (modificato e integrato dal D.Lgs. n. 126/2014) ha previsto, per
le Regioni, l'obbligo di adottare un sistema contabile integrato, che garantisca la rilevazione unitaria nei
loro profili finanziario ed economico-patrimoniale: le registrazioni finanziarie e quelle
economico-patrimoniali, riconducibili ad uno stesso evento, devono essere fra loro collegate.
La normativa prevede un piano dei conti finanziario predefinito ed integrato con il piano dei conti della
contabilità economico-patrimoniale, che le Regioni devono adottare a partire dal 2016.
L'introduzione della contabilità economico-patrimoniale rende più diretta, rispetto alla contabilità
finanziaria, l'integrazione e la riconciliazione con la contabilità analitica, strumento all’esercizio del
controllo interno di gestione, di cui ogni amministrazione deve dotarsi e sviluppare.
Occorre presidiare le attività di analisi dei costi sia per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, sia per
quanto riguarda gli approvvigionamenti, finalizzati al controllo di gestione, in raccordo con la struttura
competente in materia.
Occorre sviluppare ed aggiornare i dati di contabilità analitica a supporto delle politiche degli acquisti e
approvvigionamenti.
Responsabilità:
MUSCONI VIRGINIA, dal 01/05/2016 al 31/12/2016
Indicatori:
Descrizione
Target
Ultimo monitoraggio
Percentuale di realizzazione
100%
100%
eseguito il 31/12/2016 (CONSUNTIVO)
Macro attività:
Partecipazione al Controllo di Gestione relativamente ai costi del patrimonio immobiliare utilizzato per
sedi regionali
Realizzazione, ad integrazione di quanto già realizzato nell'ambito del piano di razionalizzazione delle
sedi destinate ad uffici regionali, di un sistema di controllo di gestione sul costo dei diversi immobili
comprensivo di: costi per locazioni e spese condominiali, costi per manutenzione ordinaria e
straordinaria, utenze e consumi, oneri fiscali, spese per servizi generali.
Contributo per gli aspetti di competenza sopra descritti all'attività di "controllo di gestione" curata dal
Servizio Pianificazione finanziaria e controlli.
Partecipazione al processo di implementazione del controllo di gestione relativamente ai flussi degli
approvvigionamenti
Occorre presidiare le attività di analisi dei costi legati ai flussi degli approvvigionamenti, finalizzati al
controllo di gestione, in raccordo con la struttura competente in materia, sviluppare ed aggiornare i dati
di contabilità analitica a supporto delle politiche degli acquisti e approvvigionamenti, in coerenza con le
indicazioni fornite dalla struttura competente.
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Ricognizione straordinaria della situazione patrimoniale dell'Ente per l'avvio della contabilità
economico-patrimoniale
Obiettivo di Servizio collegato con area integraz./direzione
Descrizione analitica:
L’inventario è il documento che rappresenta il patrimonio dell’Ente; deve quindi essere tenuto
aggiornato in base alle diverse variazioni che avvengono nell’anno. L’applicazione della normativa
sull’armonizzazione contabile (D.Lgs. n. 118/2011) richiede una puntuale e generale verifica dei dati
contenuti sia dal punto di vista catastale, descrittivo e contabile. Prosegue la trasmissione dei dati relativi
all'inventario dei beni immobili e delle concessioni al Ministero dell’Economia e Finanze.
Responsabilità:
CESARI GRAZIA, dal 01/05/2016
Indicatori:
Descrizione
Target
Ultimo monitoraggio
Percentuale di realizzazione
100%
100%
eseguito il 31/12/2016 (CONSUNTIVO)
Macro attività:
Adeguamento dati contenuti nell'inventario dei beni immobili in applicazione della normativa sulla
armonizzazione contabile D.Lgs. 118/2011.
In attuazione del D.Lgs n. 118/2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili ed in base a
quanto previsto dal punto 9.3 dall'allegato 4/3, si rende necessario iniziare ad adeguare i valori di
inventario del patrimonio immobiliare riferito a fabbricati e terreni presenti nel sistema
informativo-informatico SAP-Patrimonio.
Si procede inoltre ad iniziare l'analisi dello stato di fatto dei terreni dal punto di vista della qualità
colturale confrontandoli poi con i dati previsti in SAP Patrimonio per le eventuali conseguenti
regolarizzazioni.
Verrà effettuata pertanto:
● analisi funzionale sulle modifiche da apportare al sistema informativo-informatico SAP Patrimonio
per l’adeguamento ai nuovi criteri di valorizzazione del Patrimonio Immobiliare relativo ai Fabbricati
e ai Terreni;
● valorizzazione con i nuovi criteri dei valori di inventario e dei cespiti riferiti a n.1043 Fabbricati;
● valorizzazione con i nuovi criteri dei valori di inventario e dei cespiti riferiti a n.23299 Terreni;
● aggiornamento/modifica dei dati a sistema.
Contributo per la definizione di nuove regole e procedure di inventariazione dei beni mobili per l'avvio
della contabilità economico-patrimoniale in applicazione al D.Lgs. 118/2011 (e ss.mm.)
L'obiettivo consiste nel fornire un contributo di carattere operativo-procedurale nella definizione del
processo di inventariazione legato all'adozione di un sistema contabile integrato che garantisca la
rilevazione unitaria dei fatti gestionali nei loro profili finanziario ed economico-patrimoniale come
previsto dal D.Lg. 118/2011 (modificato con D.Lgs. 214)
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Ricognizione e inventariazione dei beni mobili soggetti a inventario
L'attività consiste nella corretta tenuta degli inventari di tutti beni mobili della Regione attraverso le
procedure SAP e l'inventariazione dei beni mobili, ai sensi dell'attuale normativa, al momento
dell'acquisto da parte delle Direzioni Generali, delle Agenzie e dei Servizi Regionali
L'obiettivo di carattere generale è quello di costruire un unico registro di tutti i beni mobili della Regione,
superando la frammentarietà dovuta alla coesistenza di diversi registri inventariali.
Si andrà a verificare un aumento notevole di attività attualmente non stimabile una volta definito il piano
di riordino territoriale relativo alla necessità di acquisire in inventario beni mobili provenienti dalle
Province.
E' necessario fare una ricognizione e inventariazione dei beni mobili acquisiti dalle varie strutture
regionali e Agenzie, mantenere aggiornati i dati inventariali dei beni stessi e garantire le corrette
procedure legate alla loro dismissione.
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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Revisione del processo degli acquisti di beni e servizi a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs.
n. 50/2016 (nuovo codice degli appalti).
Obiettivo di Servizio collegato con area integraz./direzione
Descrizione analitica:
Il 19/4/2016 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 50/2016 (nuovo codice degli appalti) che comporta un
ripensamento complessivo del sistema degli appalti pubblici e impegna la Regione a rivedere ed
adeguare la regolamentazione interna; al decreto segue l'adozione, tuttora in corso, dei provvedimenti
attuativi costituiti da decreti ministeriali e linee guida ANAC.
Responsabilità:
CESARI GRAZIA, dal 01/05/2016 al 31/12/2016
Indicatori:
Descrizione
Target
Ultimo monitoraggio
Percentuale di realizzazione
100%
80%
eseguito il 31/12/2016 (CONSUNTIVO)
Macro attività:
Standardizzazione delle procedure e dei format per l'acquisizione di beni e servizi inclusi nei
programmi di approvvigionamento della Regione Emilia-Romagna.
A seguito della entrata in vigore del D.Lgs. n. 50/2016 è necessario aggiornare e standardizzare le
procedure per l'acquisizione di beni e servizi dell'Ente e supportare le Direzioni generali nella loro
applicazione dal punto di vista tecnico e normativo.
Il Servizio procede inoltre all'aggiornamento dei format che devono essere utilizzati nel ciclo degli
acquisti di beni e servizi dalle strutture richiedenti.
Proposta di regolamento per acquisti beni e servizi
Nel 2016 si formulerà una proposta di regolamento per disciplinare le modalità e le procedure di
acquisizione di beni e servizi nelle quattro fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed
esecuzione.
Analisi dell'impatto sulla programmazione di acquisti beni e servizi
Nel corso del 2016, a seguito dell'entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti, è necessario valutare
l'impatto sul processo di programmazione della spesa attualmente in essere nell' Amministrazione e
individuare le eventuali modifiche da apportare all'attuale programmazione allo scopo di descrivere il
processo nel nuovo regolamento di acquisti beni e servizi che si intende adottare.
Analisi dell'impatto sulla programmazione dei lavori
Analisi di fattibilità per la costruzione del fascicolo digitale dei contratti
Nell'ambito del processo di digitalizzazione e dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, è
necessario effettuare un'analisi di fattibilità per la costruzione del fascicolo digitale dei contratti, che
prevede la digitalizzazione dell'intero procedimento che si conclude con la stipula del contratto digitale e
con la sua successiva archiviazione,
Tale operazione permetterebbe una maggiore efficienza ed economicità nella gestione determinando un
consistente alleggerimento degli archivi cartacei e la riduzione della riproduzione cartacea dei
documenti.
PdA (Unità Funzionale 00000434) v.2/2016 (01/05/2016)
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