Figini, Luisa, Porta di vento, 1993, argilla (grès fumé) su

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Figini, Luisa, Porta di vento, 1993, argilla (grès fumé) su
Figini, Luisa, Porta di vento, 1993,
argilla (grès fumé) su struttura di
rete metallica e acciaio, 68 x 154 x
36 cm, Museo Villa dei Cedri,
Bellinzona
Bearbeitungstiefe
Name
Figini, Luisa
Lebensdaten
* 14.9.1954 Mendrisio
Bürgerort
Vacallo-Dongio (TI)
Staatszugehörigkeit CH,
Vitazeile
Installazioni nello spazio, video e sonore, oggetti. Attiva in Ticino e a
Ginevra
Tätigkeitsbereiche
arte plastica, video art, oggetti, ceramica, installazione, performance
Lexikonartikel
Cresciuta nel Mendrisiotto, si forma all’Ecole des beaux-arts di Bourges,
in Francia, con Jacqueline Lerat (1981-83). Si perfeziona in seguito alla
Haute école d’art et design di Ginevra (1998-2002), dove lavora, fra gli
altri, con Carmen Perrin e dove le viene conferito, tra il 2004 e il 2007, un
mandato di artista invitata. Del 1989 è l’incontro con Rolando
Raggenbass: il dialogo profondo e di grande forza creativa che si
stabilisce fra i due artisti si rivelerà importante nell’evolversi di un
percorso artistico caratterizzato da un rapporto intimo con la materia e da
sperimentazioni con diversi media. Nel 1994 e nel 1998 compie
soggiorni di lavoro in Lituania, dove ottiene due riconoscimenti
nell’ambito del Panevezys International Art Symposium. Riceve premi
e
anche a Lugano (Premio RSI, 2002) e a Ginevra (Prix du jury, 17
Biennale de l’Association des céramistes suisses, Musée Ariana, 1993;
Fonds cantonal d'art contemporain, 2003). Dal 2002 insegna presso
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l’Alta scuola pedagogica a Locarno. Espone con regolarità in Svizzera e
all’estero a partire dal 1985: le personali più recenti risalgono al 2002
(Musée jurassien des arts di Moutier) e al 2004 (Museo cantonale d’arte
di Lugano).
Il lavoro di Luisa Figini si articola attorno a tre assiomi fondamentali:
l’oggetto, il corpo, la relazione. Le prime esperienze scultoree si
esplicitano in un legame passionale con la materia e con l’atto che la
plasma: le terre cotte, il filo metallico, le garze, la fibra di vetro danno
origine a forme concave, convesse o spaccate da fessure che lasciano
percepire un «dentro», un’intimità misteriosa ma protettiva, si caricano di
allusioni e scandiscono o accolgono lo spazio come presenze arcaiche
ed evocative (Racconti di un traghettatore, 1991, Lugano, Fondo
comunale Carlo Cotti; Porta di vento, 1992-93, Bellinzona, Museo Villa
dei Cedri). Dalla metà degli anni ’90 combinazioni di materiali organici e
inorganici (capelli, vesciche e intestini animali, cera, reti di fibra sintetica)
si sviluppano in installazioni di forte impatto sensoriale ma al tempo
stesso delicate: stimoli tattili, visivi, olfattivi si intrecciano fra rimandi a
una vita larvale, o in germinazione, e materia morta, inerte.
L’installazione e la performance Pour une peau presso il Monte Verità di
Ascona e l’Ancienne usine Kugler di Ginevra (1999), i cui protagonisti
agiscono avvolti in membrane di pelle animale, sintetizza il lavoro
precedente e nella tensione fra isolamento, asfissia, protezione e
possibilità osmotiche sancisce il passaggio dall’oggetto alla relazione. Il
corpo, fulcro in metamorfosi, si va «scorporando» e assume altre
valenze nell’utilizzo di nuovi media audio e video: da esperienza
metabolica espressa nella sua organicità diviene involucro
antropomorfo, allusivo, per trasformarsi poi in entità semantica. Voci
disincarnate di coppie raccontano il loro primo sguardo sull’altro (E in
quella fatidica ultima estate…, 2000), corpi «senza voce» invitano a
riflettere sul linguaggio dei segni utilizzato dai non-udenti (La bouche
dans la main, 2002-03), mentre il lavoro recente Sonar (2006-07), work in
progress realizzato nella piscina fisioterapica dell’ospedale psichiatrico
di Ginevra, mette in scena su schermi filtrati da un vetro corpi in ripresa
subacquea, acefali e privi di identità: membra che danzano in un
acquario ed evocano insieme leggerezza e limite, soffocamento e joie de
vivre. La ricerca attuale si traduce dunque in un discorso che non è
analisi di patologie, bensì esplorazione multimediale di universi
semiotici, anatomia della comunicazione nella sua essenza e
primordialità.
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Opere: Bellinzona, Collezione Credit Suisse; Bellinzona, Collezione
Repubblica e Cantone Ticino; Bellinzona, Museo Villa dei Cedri;
Chiasso, Collezione Credit Suisse; Lugano, Fondo comunale Carlo
Cotti; Lugano, Museo cantonale d’arte; Lugano, Radio svizzera di lingua
italiana.
Paola Tedeschi-Pellanda, 2007
Literaturauswahl
- Luisa Figini 2005-1985. Chiasso: Progetto Stampa, 2005 [Libro
documento con due CD-ROM e un DVD: E in questa fatidica ultima
estate..., 2000; Ces murs, il faut qu'ils parlent..., 2001; Luisa Figini, 2005.
Documentation, travaux récents, 2005.]
- Cristina Foglia: «Paradossi dell'amicizia, rumori e silenzi»: una mostra
collettiva al Centro culturale svizzero di Milano. Con Paolo Bianchi [et al.].
Lugano: Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, Rete 2, Schegge,
13.5.2005
- Dubravko Pušek: Conferenza sul tema della lingua dei segni in
occasione della mostra di Luisa Figini al Museo cantonale d'arte. Con
Luisa Figini, Rossella Ottorini e Bettina Della Casa. Lugano:
Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, Rete 2, Inserto, 25.6.2004,
8.11 minuti
- Mirella De Paris: Parlare con chi non può sentire. Con Michaela
Conigliaro [et al.]. Lugano: Radiotelevisione svizzera di lingua italiana,
Rete 1, Millevoci Tipi, 29.2.2004, 45.25 minuti
- Luisa Figini. ESBA Ecole supérieure des beaux-arts, Haute école d'art
visuel HES, Genève, Atelier Carmen Perrin. Genève, Musée de l'Athenée,
Salle Crosnier, 2003. Genève, Société des Arts, 2003 (Les cahiers de la
classe des beaux-arts 147)
- Luisa Figini: La bouche dans la main. Installation. [s.l.]: Luisa Figini,
2003
- E in questa fatidica ultima estate. Lugano: Radiotelevisione svizzera di
lingua italiana, Rete 2, 3.3.2002, 8.48 minuti [Premio RSI]
- Bettina della Casa: «Luisa Figini. A fior di pelle». In: Monte Verità.
Landschaft, Kunst, Geschichte. Hrsg. von Hans-Caspar Bodmer, Ottmar
Holdenrieder und Klaus Seeland. Frauenfeld, Stuttgart, Wien: Huber,
2000, pp. 51-62
- Luisa Figini. Ascona, Museo Epper, 1997. [Testi:] Magda SohnsPetraglio, Edmond Charrière e Guglielmo Volonterio. [Castel San Pietro]:
[L. Figini], [1997]
Nachschlagewerke
- Biografisches Lexikon der Schweizer Kunst. Dictionnaire biographique
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de l'art suisse. Dizionario biografico dell'arte svizzera. Hrsg.:
Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne;
Leitung: Karl Jost. Zürich: Neue Zürcher Zeitung, 1998, 2 Bde.
Website
www.luisafigini.net
Direktlink
http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4020479&lng=de
Normdaten
GND 121174301 | Deutsche Biographie
Letzte Änderung
05.08.2015
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Empfohlene Zitierweise
AutorIn: Titel [Datum der Publikation], Quellenangabe, <URL>, Datum
des Zugriffs. Beispiel: Oskar Bätschmann: Hodler, Ferdinand [2008,
2011], in: SIKART Lexikon zur Kunst in der Schweiz,
http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4000055, Zugriff vom
13.9.2012.
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