la porcellana cinese nel xxi secolo

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la porcellana cinese nel xxi secolo
LA PORCELLANA CINESE NEL XXI SECOLO
Come la cultura Ming incontra l’Espresso Italiano
Designed in Italy
Made in P.R.C.
Prima di esporVi quelle che sono le nuove tendenze nel settore della tazza da bar, gradiremmo dedicare alcuni minuti a ripercorrere quella
che è stata la storia della porcellana, e più nel dettaglio come Club House ha saputo riportare alla luce una conoscenza vecchia di oltre
mille anni.
La nostra volontà è stata sin dalle origini quella di differenziarci offrendo un prodotto ottimo per qualità e servizio, previlegiando l’eccellenza ai volumi, ma va da se che il fatto di offrire un prodotto di origine Cinese, ha rappresentato in passato, e devo ammettere rappresenta
ancora oggi, una bariera non da poco per la promozione del nostro prodotto.
Non si può certo negare che gran parte dei dubbi e della diffidenza nei confronti del prodotto cinese, siano in gran parte fondate e giustificabili; nella maggior parte dei casi la Cina viene scelta come fabbrica previlegiata solo ed esclusivamente per il minor costo della
manodopera, e non anche per una predisposizione alla produzione di un particolare prodotto. Lo scopo in questo caso è esclusivamente
quello di abbattare i costi, e non Vi è dubbio che l’unico risultato ottenibile possa essere un prodotto di bassissima qualità.
La storia della porcellana però, non ha nulla a che vedere con il banale prodotto cinese. Il recente passato Cinese è avaro di periodi illuminati, ma nella storia questo immenso impero è stato la culla di alcune grandi invenzioni, quali la bussola, la polvere da sparo, la carta,
la stampa e, naturalmente, la porcellana.
Per quanto alcune forme rudimentali di ceramiche fossero in uso in Cina già dai primi secoli dopo Cristo, è solamente sul finire del primo
millenio che nasce la porcellana come oggi noi la conosciamo, prodotta con la fusione di caolino e feldspati, con le caratteristiche tipiche
di brillantezza, candore e resistenza che la contraddistinguono.
Fino ad allora, solo oro ed argento erano ritenuti adatti ad adornare le tavole reali di tutto il mondo; vedendo però il livello di qualità e
lo splendore di alcuni di questi prodotti, non è difficile comprendere come in breve tempo la porcellana cinese abbia ottenuto grande
diffusione dapprima fra gli imperatori cinesi, e successivamente anche nelle corti reali di tutta Europa.
Il culmine dello sviluppo si ha grazie alle Dinastie Ming e Qing, nel corso delle quali la porcellana diviene un vero e proprio oggetto di culto,
al punto che il termine “China” viene ad essere utilizzato in Europa come sinonimo del termine porcellana.
I primi prodotti giungono nel nostro continente per lo più come regalie e donazioni a reali e notabili durante le visite di stato, ma ben presto
la richiesta di porcellana, e la contemporanea incapacità di ottenere prodotti analoghi in Europa, da luogo ad un fervente commercio di
esportazione verso il nostro continente. Le più importanti casate reali e nobiliari d’Europa ordinano su commessa interi lotti. Ma nonostante queste produzioni riportino spesso su ogni singolo pezzo l’effige della nobile committente, le decorazioni restano prettamente di
tipo orientale, al punto che i visi stessi rappresentati nelle decorazioni mantengono i tipici tratti somatici asiatici, a causa dell’incapacità
dei decoratori orientali di riprodurre i lineamenti e paesaggi europei.
A partire dal 1500, la ricerca della formula della porcellana diviene una vera e propria ossessione per i maggiori regnanti d’Europa, ma
nonostante i numerosi sforzi anche economici, bisogna attendere il 1709, quasi 8 secoli dopo la scoperta cinese, prima che un alchimista
tedesco, ampiamento finanziato da Augusto di Sassonia, dia vita alla prima produzione Europea fondando la Manifattura di Meissen.
Da qui la diffusione della porcellana in Europa prosegue impetuosa tanto che già a metà del ‘700 si possono individure rilevanti siti produttivi in quasi tutti i maggiori paesi del continente.
La popolarità della porcellana Cinese in Europa però, è tale che per alcuni decenni le nuove fabbriche tedesche, francesi ed inglesi si
limano a produrre, o meglio riprodurre, copie di forme e decori di origine orientale. E’ solo a partire dal 1740-50 circa, che si diffonde in
Germania e Francia l’idea di realizzare un prodotto originale, che segua stili più tipicamente europei.
Pittori e scultori del tempo vengono coinvolti nello sviluppo di nuovi decori e forme, tanto da poter essere considerati come gli antesignani
degli odirni “designer”.
Da questo punto, le strade della porcellana Cinese ed Europea si dividono; mentre in Europa le idee della rivoluzione industriale vengono
rapidamente estese anche alla porcellana, facendone progressivamente un prodotto di massa accessibile ai più, in Cina la produzione
resta legata all’artigianato destinato alle elite, scelta che ne causerà il declino dopo l’ascesa al potere di Mao.
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E’ nei primi anni ’80 che ha inizio una prima lenta riscoperta dell’impresa e dell’iniziativa privata in Cina, ed è da qui che ha inizio la nostra
storia. In questa immagine potete vedere la struttura della nostra fabbrica, nell’anno della sua fondazione nel 1983.
I nostri primi contatti con la Cina risalgono invece a qualche anno più tardi, nel 1990. Devo dire che le condizioni non erano poi così
cambiate durante questi 7 anni, tanto che la nostra prima visita alla fiera di Canton, durata 10 giorni, non ci permette di individuare alcun
prodotto adatto alla commercializzazione in Europa. Ciò però che ci è chiaro fin da subito, è l’incredibile disponibilità e voglia di fare, di
arrivare, che caratterizza alcuni di questi piccoli imprenditori cinesi, a differenza dei nostri precedenti partner europei e tailandesi.
E’ nei primi anni ‘90 che inizia la nostra strada nel mondo del caffè. Non Vi nascondo, come alcuni dei presenti potranno testimoniare, che
alcune delle prime esperienze furono tuttaltro che soddisfacienti, non soltanto per l’inadeguatezza della qualità del prodotto, ma anche e
forse soprattutto per la nostra completa estraneità al mondo del caffè.
La nostra conoscenza nella porcellana era legata più che altro al prodotto di normale uso domestico, e ci sono voluti almeno un paio
d’anni prima di acquisire una conoscenza specifica dell’esigenze primarie del settore, quali la resistenza, la perfezione del marchio, la
stabilità della qualità.
Inoltre, per quanto volenterosi e ben motivati potessero essere i fabbricanti cinesi, solo dopo le prime esperienze ci è stato chiaro che il
raggiungimento di un prodotto eccellente, dovesse gioco forza passare attraverso la selezione di uno ed uno soltanto, produttore eccellente. Fra le oltre 20 fabbriche con cui abbiamo collaborato nel tempo, attraverso un processo di selezione durato alcuni anni, abbiamo
scelto quella che più di ogni altra aveva dimostrato di condividere la nostra stessa visione ed aspirazione. Una fabbrica esclusivamente
orientata alla produzione di barattoli ed accessori da bagno, viene riconvertita pressoché interamente alla produzione di porcellana per
torrefazione, tanto da avere oggi una capacità produttiva di 20 milioni di tazze, 7 delle quali distribuite sul territorio italiano.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare i più temerari e fiduciosi fra Voi, che nonostante le prime imperfette forniture, hanno voluto rinnovarci la Loro fiducia consentendo così tanto a noi quanto alla produzione di acquisire le necessarie conoscenze e raggiungere il livello di
eccellenza a cui ambivamo e che oggi ci viene da più parti riconosciuto.
Un recente sondaggio ha rilevato come all’interno del bar, la tazzina sia l’accessorio previlegiato da Voi torrefattori per pubblicizzare il
Vostro marchio. Mentre meno del 50% dei locali riporta infatti il marchio del caffè su insegne, tovaglioli e bustine di zucchero, ben il 60%
riporta il marchio sulle tazzine.
Così come gli antichi artigiani Cinesi si potevano fregiare dell’onore di realizzare le migliori porcellane per Imperatori e reali di tutto il
mondo, è con immenso piacere che accogliamo l’ONORE di rappresentare in Italia ed all’Estero l’Espresso Italiano.
Ma allo stesso tempo è nostro impegno primario fronteggiare con responsabilità e competenza anche l’ONERE che da questo ne deriva,
essendo ben consci che anche il minimo difetto possa causare un’immediata ricaduta sull’immagine delle Vostre aziende.
Fra gli altri, anche per questo sono state recepite con piena efficacia le recenti norme riguardanti i beni destinati a contatto con alimenti,
e più nel particolare quelli riguardanti il contatto con gli alimenti. Recentemente ci siamo dotati all’interno di un laboratorio dove viene
eseguito lo sviluppo di nuove campionature, delle tecnologie necessarie per testare, ancor prima della produzine, la cessione di piombo
e cadmio di nuovi smalti e decori. Test a campione effettuati prima di ogni singolo imbarco, nonchè i periodici test che vengono effettuati
con cadenza mensile grazie all’insostituibile supporto del Centro Ceramico di Bologna, garantiscono il pieno rispetto dei limiti di legge.
Per quanto l’industria della porcellana non sia certamente restata insensbilie all’avvento della tecnologia quali macchinari e nuovi smalti,
si può affermare che nel corso degli ultimi 30 anni, la produzione della stessa non ha subito rilevanti modifiche; la pulizia degli ambienti,
l’utilizzo dei moderni forni a gas, e l’utilizzo di alcuni più o meno rudimentali macchinari hanno senza dubbio migliorato il livello qualitativo, ma per quanto tutto questo possa aiutare, resta fondamentale per l’ottenimento di un prodotto impeccabile, l’intervento dell’occhio
umano, l’unico in grado di riconoscere anche un impercettibile difetto, che se non rilevato prima della cottura, diventa poi irreparabile e
causa di pessima qualità del prodotto.
Questo processo di attenta selezione viene fatto prima e dopo ciascuna delle 3 cotture, rendendo di fatto fondamentale la specializzazione
della manodopera, in questo tipo di produzione che conserva ancora oggi molte caratteristiche dell’artigianato.
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Quella che a nostro parere rappresenta la maggior rivoluzione avvenuta in particolare nel settore della porcellana da bar, è conseguenza
diretta dell’evoluzione e dello sviluppo del marketing avvenuta negli ultimi anni.
L’obsoleta concezione della tazzina da bar, intesa come mero contenitore per gustare il caffè, sul quale occasionalmente apporre il proprio
brand, si è evoluta, fino a fare della tazzina stessa l’estensione dell’immagine delle Vostre aziende. Tutto questo ha richiesto da parte di
noi produttori una completa rivoluzione, passando dalla gestione di pochi modelli prodotti in massa e poi offerti al torrefattore, ad una
produzione su misura ed in esclusiva, proprio come accadeva per gli antichi artigiani orientali.
A differenza di alcuni fabbricanti europei, che anche a causa del tipo di produzione più meccanizzata, hanno incontrato non pochi problemi
ad accrescere la flessibilità della loro offerta, è con grande entusiasmo che abbiamo accettato questa nuova sfida, rispolverando quella
passione e quello spirito d’innovazione che muoveva i mastri artigiani.
Forti dell’ormai consolidato know-how acquisito in oltre quindici anni di presenza nel settore, siamo oggi in grado di supportare il cliente,
o il suo designer, anche nella fase di sviluppo e progettazione di nuovi modelli e decori, fornendo gratuitamente una consulenza mirata
anche sulla valutazione di costi, fattibilità e praticità d’uso.
Per rendere ancor più completo e credibile il nostro impegno nel settore, da 4 anni abbiamo affidato le relazioni con la clientela alla Sig.
Carla Beraldi, dai più di Voi conosciuta per i suoi trascorsi nella vendita di caffè crudo, che ha per nostra fortuna deciso di condividere con
noi la sua esperienza in questa per Lei nuova avventura.
Infine, da pochi mesi stiamo implementando all’interno della nostra struttura, le più moderne tecniche di progettazione e visualizzazione
3D, che consentiranno a breve di realizzare in tempi rapidi e senza nessun impegno efficaci rendering visuali che permettano immediate
valutazioni dei nuovi progetti, e che speriamo possa costituire per quelli di voi che ancora non ci conoscono, un motivo in più per valutare
una possibile futura collaborazione.
Grazie per l’attenzione e la pazienza!
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