ACIREALE: NON SONO SOLO CHIACCHIERE

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ACIREALE: NON SONO SOLO CHIACCHIERE
A
301
Anno 12 - n° 5 - Distribuzione Gratuita
K
I
S
28 Maggio 2016
Con particolare piacere riscontriamo che
Pippo Marino, personaggio notissimo ad
Acireale per le sue qualità di imprenditore nel campo assicurativo e di particolare sensibilità umana, è entrato, ancora
una volta, nel “Zurich Top 30 2016”, l’appuntamento nel corso del quale Zurich in
Italia celebra le Agenzie “top performer”
del 2016, selezionate in base ad un’attenta analisi dei risultati ottenuti e alla
qualità del lavoro svolto nel corso del
2015. Camillo Candia, Country CEO
Zurich in Italia, comunica al nostro
amico acese la classifica dei Zurich
Top30 e lo invita a Villa Medicea “La
Ferdinanda” di Artiminio (Prato) a presenziare alla consegna del prestigioso
riconoscimento. A Pippo Marino giungano le felicitazioni di Akis, di AkiRegale e
di tutta la Città.
ACIREALE: NON SONO SOLO CHIACCHIERE...
I L
G I O R N A L E
D E L
T E R R I T O R I O
ATTUALITA’
KULTURA
INFORMAZIONE
SPORT & TURISMO
L’inettitudine,
la rozzeria, ma
anche il qualunquismo ed il
pressappochismo
sono
“doti” che qualche esimio ha
riconosciuto,
motu proprio, agli acesi tout court,
senza sviscerare dal contesto la
classe illuminata, l’“intellighenzia”
cittadina, la parte dedita allo zelo e
alla ragione. Comparto che, giocoforza, dalla data di queste esternazioni di cui nessuno, proprio nessuno, sentiva la necessità, viene a
trovarsi privata di quello stesso esimio che aveva riconosciuto nell’attuale sindaco (il buon Roberto non
la prenderà a male) “l’uomo della
comunicazione, l’uomo della provvidenza, la migliore soluzione per il
futuro di Acireale”. E le motivazioni
di questa naturale privazione non
sono poi così lontane da quelle che
hanno portato questo tale - perché
la mia dignità mi impone di non aver
cura di citarne nome e cognome,
tanto da buzzurri reputo il suo atteggiamento - ad incappare in questa
sfavillante cantonata. Che sa di
offesa, di astio, di veleno e di malcelato odio verso quella stessa
Acireale che, immeritatamente, gli
ha dato i natali e che ora, per bocca
sua, viene schernita con una prova
di fastidiosa ed urtante superiorità di
cui quest’ipocrita si sente depositario. Ma era poi lecito aspettarsi altro
da uno che, in clima di elezioni,
aveva riconosciuto come “uomo
della comunicazione” un seppur
bravo giovane che però, per sua
stessa ammissione, non ha mai
visto nel dono dell’oratoria il suo
punto di forza? Era forse lecito
aspettarsi prova più grande da uno
che, di fronte al gioco delle simpatie
politiche da mostrare verso l’uno o
l’altro candidato alla fascia tricolore,
con altrettanto urtante spocchia, da
dietro due lenti grigie più del fumo di
Londra - e non ci si riferisce di certo
a vezzi o mode estetiche - aveva
bollato come inutili e compassate le
discese in campo di altri rispettabilissimi uomini, ugualmente mossi da
senso civico e spirito di servizio alla
comunità? Gli acesi, i rozzi e gli
inetti, non tarderanno a porre rimedio a questi interrogativi, consci che
il vocabolario degli appellativi e
delle virtù da affibbiare ai suoi figli
per niente meritori di cotanto nobili
natali si arricchirà, nel caso di specie, di un neologismo (nemmeno
tanto neo) da conferire al morigerato con quadrupede al guinzaglio:
QUAQQUARAQQUA’.
IL GRILLO (S)PARLANTE
D E L L E
A C I
“Ridare slancio alla vita sociale ed economica della Città”,
questo certamente, in sintesi, il pensiero dominante che ha indotto
Mario Di Prima, Carlo Zimbone, Sergio Spina, Fabio Saglimbene e
Pino Giordano ha “creare” l’Associazione Costarelli” che coniuga attività culturali ed imprenditoriali con azioni concrete per sfruttare risorse utilizzandole per la crescita e lo sviluppo sociale della Città.
Inaugurazione partecipata da una grande folla di cittadini, soprattutto,
e da un insolito entusiasmo nella pigra vita degli acesi.
Da sottolineare la presenza dei coniugi Ariosto che saranno una certezza per il ritorno delle mitiche specialità del “Costarelli” (fetta moka,
coccodè, pasta di mandorla,……) e non un ricordo da acquolina in
bocca. ph Nuccia Leotta
ph Fabio Consoli
Sabato 4 giugno alle ore 18,30,
nella Casa del Vendemmiatore
di via Trieste per “Raccontare
Santa Venerina” sarà presentato il libro del nostro direttore
responsabile preside Giovanni
Vecchio “Santa Venerina tra
storia e leggende” realizzato in
collaborazione con la scrittrice
acese Maria Bella Calabretta.
La relazione sarà tenuta dalla
prof.ssa Anna Castiglione
Garozzo, storica e letterata,
presidente della FIDAPA di
Giarre-Riposto. Interverranno
inoltre la corale polifonica “Don
Antonino Maugeri” diretta dal
m° Mario Licciardello e il gruppo vocale strumentale di
Gesuele Sciacca.
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AKIS
Sabato 28 Maggio 2016
IL FUTURO DI ACIREALE.
BUIO PESTO (A MENO CHE...)
Mi rendo conto che uno dei mestieri più difficili al mondo sia quello del sindaco: mettersi dinanzi alla propria città, con i suoi problemi, con gli abitanti (i giovani, la gente
matura, i vecchi; le famiglie), i servizi (la
pulizia, il traffico, le scuole ecc..), la gestione del presente e la prospettiva del futuro.
Non sono cosa
da nulla. Ed esigono
mente
lucida ed una
buona burocrazia. Quanto a
questa, ahimè,
Acireale è a
livelli da terzo
mondo. Resta
quindi la mente
lucida del sindaco e della giunta. Acireale è ormai dentro il
vortice della recessione. Ci vuole uno sforzo immane per uscirne fuori. E disperato.
Ma dobbiamo farcela. Occorre sapere cosa
fare di questa città. Come farla risorgere.
Come educare i suoi abitanti che, in genere, è gente rozza ed inetta. Come educare
le nuove generazioni. Come sviluppare l’economia. Occorre fare il punto della situazione. Cercare un respiro: anzi il respiro
della rinascita e del “cambiamento”. IO, a
dire il vero, sono alquanto scettico. Ma non
critico il Sindaco. Quando l’abbiamo eletto
era il “migliore”: e poi la giunta precedente
ha fatto tanto male alla città. Davvero male.
Ma non critico il Sindaco. Vorrei che in certe
cose avesse più coraggio, che sapesse
osare (nella giusta dimensione della parola). Che si mettesse in ascolto delle esigenze dei giovani e del loro futuro. Tra dieci
anni, senza un risveglio, Acireale sarà
morta. A meno che…
Alfonso Sciacca
Cittadini rozzi e inetti.
La consapevolezza last minute.
A meno che...
non si è rozzi ed inetti
Ho sempre avuto rispetto per mio padre sia
quando era in vita e sia ora che non è più
tra noi. Certo è un padre si dirà, un padre è
un padre si potrebbe frettolosamente dire o
pensare, e no non sempre è così ed io non
sono stato immune di questa eccezione,
anzi. Semmai c'è stato un momento che
avevo da ridire su tutto. Un po' come tutti?
Ma arrivati ad un certo punto del nostro percorso mi sono reso conto che crescendo
io,cresceva anche lui. L'inevitabile ingresso
in un'età dove tutto ci sembra sbagliato e si
inizia a brontolare su tutto. Anche lui era
così un po' come tutte le persone anziane.
L'anziano, una parola che raccoglie un
mondo vissuto, ognuno a proprio modo, con
le proprie esperienze maturate negli
ambienti in cui ci si è destreggiati da giovani. Certo l'amore che le famiglie portano nei
loro confronti è
grande ed è
naturale,
ma
anche un'intera
comunità
si
stringe a loro
specie se nel
loro
destreggiarsi da giovani, si è andati a
ricoprire ruoli
importanti all'interno di comunità. Li deve
uscire il mio/nostro rispetto per queste persone che nel passato hanno scritto pagine
importanti nel bene o nel male di intere
comunità. Bisogna riconoscere e bypassare
le eventuali defaillance che gli stessi (non
per colpa loro badiamo) possano avere in
un'età, c'è chi la chiama senile, chiamiamola come vogliamo, avanzata dico io. Leggo
di esternazioni (per me farneticanti) di persone che hanno fatto della loro testa una
forza, una forza riconosciuta ai tanti se non
proprio a tutti. Bene il rispetto di cui parlavo
prima deve uscire fuori soprattutto in questi
momenti, rincuorando loro che non succede
niente se a volte gli stessi dalla testa
sapiente, esternando un pensiero magari lo
stesso non viene accompagnato dalla
necessaria lucidità. Amiamo gli anziani,
rispettiamoli e perdoniamoli anche se può
succedere che senza il loro volere escono
un po' fuori dai binari. Soprattutto se gli
stessi amano gli animali, o si affacciano dai
loro balconi dorati. Auguro a tutti la fortuna
di diventare anziani, anche con le sciocchezze che inconsapevolmente si possono
dispensare...!!! A meno che.......non si è
rozzi ed inetti.
Franco Vasta
Salvatore Privitera, “maestro del lavoro”
Anni di lavoro, svolti con costanza, serietà e passione, anni di impegno morale talmente grande da lasciare una netta scia ed essere
insigniti di una stella particolare, la “Stella al merito del Lavoro” della
Repubblica Italiana. Salvatore Privitera, cittadino di Acireale, ha
visto riconosciuta la sua proficua attività lavorativa, che svolge da
quasi trentadue anni, alle dipendenze di Poste Italiane S.p.a., ricevendo la nomina a “Maestro del lavoro”. L’insigne riconoscimento,
inserito nell’ambito dell’iniziativa indetta dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, rivolta ai lavoratori di imprese pubbliche o private, gli è stato conferito proprio nel giorno “emblema” di tal tematica, ovvero il 1° maggio, a Palermo, nella sede del Rettorato
dell’Università. Alla presenza del Prefetto, Antonella De Miro, di una
commissione nominata dal Ministero del lavoro, Salvatore Privitera
ha ricevuto la stella bicroma giallo-verde e il relativo attestato firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In totale
I cittadini sono rozzi e
inetti è vero quindi la dirigenza politica e tutto il
personale politico eletto
non può che essere il
frutto avvelenato dono
dell’albero della rozzezza
e della inettitudine. E’
palese e logico. Il dato non è solo riferibile
alla stretta attualità ma è un’analisi che
poteva essere serenamente esposta sin
dagli anni ’70 quando, cioè, la democrazia
cristiana dettava legge, aveva consensi bulgari e decideva i destini della città e dei cittadini. Una tessera democristiana, un amico
degli amici apriva le porte per un misero
posto di lavoro, un finanziamento, un aiuto
qualsiasi. Gli anni ’70, ’80 e ’90 sono decenni in cui si distrugge completamente il senso
civico, la partecipazione collettiva viene trasformata in rapporto individuale, in una trattativa al chiuso delle segreterie politiche tra
i bisogni dei rozzi e degli inetti e le capacità
clientelari della diccì di quegli anni. Anni
pessimi che abbiamo vissuto come tragedia. Va detto però che anche in quegli anni
vi era una quota minoritaria di cittadini acesi
che hanno lottato contro quel sistema, che
si sono indignati per la morte dell’agrumicoltura, per il destino segnato dalla mala
gestione delle Terme di Acireale, che si
sono indignati per un partito/governo che
tutto decideva e che al posto di investire
intelligenze e risorse verso la valorizzazione
delle bellezze ambientali ha rivolto le energie nel megamondo del cemento, gestendo
i prg come se fossero caramelle al cianuro.
Ma è vero una cittadina di rozzi e inetti è
certamente figlia di una rara consapevolezza dei diritti, un’assente senso civico, poco
amore per il bene comune, disprezzo e sconoscenza degli indici di vivibilità che rendono la nostra città come modello da quarto
mondo. Sono quei cittadini elettori che
hanno votato per settemila volte alle europee il M5S e per le amministrative seimila di
loro hanno scelta la potenziale “rizzetta”.
Insomma cittadini elettori rozzi e inetti? Direi
di si ma con dei distinguo. Non tutti siamo
stati dietro alle necessità personali, ai bisogni elementari da andare ad elemosinare,
non tutti abbiamo assistito passivamente al
disastro che la democrazia cristiana produceva sul territorio. Un disastro immane sul
piano culturale, una voragine, un buco nero
che ha inghiottito ogni forma di partecipazione e di cittadinanza attiva e attenta. Oggi
non è cambiato molto. Sedicimila voti al sindaco Barbagallo non sono certamente voti
ideologici (ancora oggi non siamo in grado
di capire se abbiamo alla guida della città
un sindaco di destra, di centro o di sinistra),
sono voti giunti grazie ad una potente
segreteria organizzativa e grazie all’incapacità del centrosinistra e alla formula stantia
e pessima del centrodestra. Insomma una
vittoria annunciata ma una vittoria che ha
portato alla guida di Acireale un’armata confusa e convulsa che si dimena tra gelosie e
invidie che si confronta al suo interno con
personaggi della destra e con altri più progressisti. Insomma all’interno della maggioranza di governo (sia in giunta che al consiglio comunale) le posizioni sono così variegate da fare paura e costringere tutti alla
paralisi amministrativa. Quello a cui assistiamo oggi è, quindi, in perfetta continuità
con l’impianto sottoculturale di sempre perché Acireale non è una città di destra (come
alcuni si ostinano a pensare) ma è un luogo
di servi del potere; qualunque sia il potere.
(mAd)
trentadue sono stati i siciliani insigniti “per singolari meriti” nelle loro
attività lavorative, profuse in diverse tipologie di aziende, di cui nove
appartenenti a Poste Italiane. Privitera, che ha iniziato la sua pro-
Il 2 maggio 2016 è venuto a mancare, all'età di novantadue anni, il
Dott. Guido Magnasco,
già Vice Direttore del Banco di
Sicilia, dove ha svolto tutta la sua
carriera lavorativa fino al 1988
con impegno, professionalità e
grande disponibilità umana.Dopo
il pensionamento si è completamente dedicato alla famiglia con
instancabile generosità e attivismo fino ai suoi ultimi giorni: il suo
amore e dedizione per la moglie
Giusy, per le figlie Enza Maria,
Patrizia e Danila con Stefano, per
i nipoti Andrea, Giulio, Adriana,
Carla, Daniele e Noriko con la
pronipotina Erika, rendono doloroso il distacco ed incolmabile il vuoto lasciato.
Alla famiglia piace ricordarlo con queste foto a tutte le persone
care, amici, colleghi e conoscenti del passato e del presente che ne
hanno apprezzato in vita le doti e le qualità umane e che, numerosissimi, le sono stati vicini per l'ultimo saluto. Turi Consoli a nome
personale e di tutta la redazione, porge sentite condoglianze.
Ciao Maria,
ti rivolgo quest’ultimo saluto cercando
di interpretare il pensiero di tuo marito, mio fratello, uomo riservato, schivo, quasi burbero ma dal cuore grande e tenero. Gli hai regalato 40 anni
della tua vita, condividendo sempre
con lui ogni attimo di felicità o di difficoltà. Gli hai regalato la ricchezza di
due splendidi figli di cui andare fiero.
Gli hai trasmesso la conoscenza ed il
possesso di una fede immensa nella
quale troverà conforto e la voglia di continuare a vivere. Alla luce di
tutto ciò sono certo che nel suo immenso dolore avrà la certezza di
essere stato un uomo fortunato. Voglio salutarti dedicandoti un mio
breve pensiero: “Si è molto generosi ad elargire il pianto ai defunti, ma molto parchi nel donare loro un sorriso quando sono in vita”.
Franco
Turi e Mariella Consoli assieme a tutti gli amici del Kiwanis
Absolute Terra dei Ciclopi e di AKISREGALE formulano le più sentite condoglianze alla famiglia Pulvirenti, ed in particolare a Santo,
per la grave perdita della cara Maria.
fessione nel Milanese, a Cinisello Balsamo, ha poi svolto con continuità l’attività in Sicilia, a Messina e, soprattutto, ad Acireale, dove
da anni, con estrema disponibilità e cortesia nei confronti dei tanti
collezionisti, è addetto allo sportello filatelico, presso l’Ufficio Postale
di Acireale centro. “Per me è stata una notizia inaspettata, non avrei
mai pensato ad un riconoscimento simile”, ha dichiarato Privitera,
“sono grato all’azienda che ha ritenuto di valorizzare il lavoro che io
svolgo con naturalezza e spontaneità quotidianamente, secondo ciò
che mi compete. Per me è stato come conseguire un titolo accademico, dopo trentadue anni di impegno, durante i quali ho messo in
pratica le mie conoscenze, ho speso la mia persona, con tutta la
buona volontà necessaria per una valida resa. È stato il risultato di
un lungo periodo in cui ho cercato di fare del mio meglio”.
Dunque, Salvatore Privitera è stato promosso a pieni voti e ha dimostrato che “il lavoro paga” davvero, dando un buon esempio a tutti i
lavoratori, giovani e meno giovani, dell’importanza di svolgere la
propria attività con etica e professionalità.Un plauso dalla comunità
acese al neo Maestro del Lavoro.
Dopo Il Peso della Verità, finalmente
è uscito il nuovo romanzo di Adriano
Di Gregorio, La Maga e il Talismano
(Algra editore). E’ stato presentato da
Maria Rita Pennisi ed alcuni brani
ssono stati dalla giovane attrice
Nastasia Tatì.
Con il romanzo “La maga e il talismano” (Algra editore), lo scrittore catanese, Adriano Di Gregorio, ha continuato la fortunata serie del commissario Battaglia e del suo fidato amico,
l’ispettore Spanò.
Un Comitato
composto da Silvio
Cavallaro, Gioacchino Ferlito e Nando
Gambino si è fatto promotore di una raccolta firme e di un incontro pubblico al
fine di proporre l’intestazione di una strada, piazza o luogo al Sen. Cristoforo
Filetti. L’incontro, che ha avuto un particolare riscontro in termini di presenze,
ha registrato anche la partecipazione del
primo cittadino, Barbagallo e degli on.le
Catanoso e D’Agostino oltre ad alcune
centinaia di cittadini. La proposta è stata benevolmente accettata
anche da coloro che avrebbero potuto dichiarare un certo dissenso sulla figura dell’indimenticato ex primo cittadino. Speriamo
che l’iter non si fermi ….Ogni tanto una convergenza sulle “cose
“ cittadine fa bene anche al cuore !
"Giovani Talenti 2016"
Si è conclusa nella sala "C. Cosentini" dell'Accademia Zelantea di
Acireale, messa gentilmente a disposizione dal Presidente dott.
Giuseppe Contarino, la serata finale di premiazione con il concerto
dei finalisti del 3° Concorso Musicale "Giovani Talenti 2016" riservato agli alunni delle scuole medie e superiori delle scuole siciliane
(le prove eliminatorie si erano svolte nel salone della parrocchia S.
Paolo, concesso benevolmente da Mons. Sebastiano Raciti).
Il Concorso è stato organizzato dalle sezioni Fidapa di: Acireale e
Riviera dei Ciclopi presiedute, rispettivamente, dalle prof.sse
Elena Strano e Antonella Piccin e quest’anno ha avuto anche il
patrocinio dell’I.S.A. international societs arts, presidente la
dott.ssa Cynthia Torrisi.
Dopo i saluti delle due presidenti e della rappresentante dell’ISA (la
presidente era impossibilitata), la manifestazione è stata aperta dal
dott. Contarino, che, dopo il saluto, ha avuto parole di apprezzamento per il significato educativo della manifestazione il cui scopo,
ricordiamo, è quello di valorizzare quegli studenti, in grado di
seguire contemporaneamente - con profitto e con ottimi risultati sia un corso ordinario di studi sia lo studio di uno strumento musicale. Subito dopo, la Presidente dell’Accademia d’Arte Etrusca,
Carmen Arena, artista poliedrica, organizzatrice di premi nazionali
ed internazionali, ha donato al dott. Contarino un quadro rappresentante il mare che tanto è stato apprezzato, per la vivacità dei
colori, dal presidente dell’Accademia. Successivamente, il Direttore
Artistico del concorso M° Vera Pulvirenti ha precisato che il
Concorso vuole conoscere e valorizzare quei ragazzi che impiegano e suddividono il proprio tempo "libero", dedicandolo ad un percorso formativo e di crescita spirituale e culturale: ragazzi che non
perdono il loro tempo, dopo lo studio scolastico, nei crocicchi delle
strade o delle piazze, ma che ricambiano i sacrifici dei genitori,
applicandosi giornalmente con passione e dedizione, e anche con
costanza ed assiduità, perché così richiede l’apprendimento di un
qualsiasi strumento musicale, con uno studio fatto con serio impegno. La commissione giudicatrice, formata dalle due presidenti
Fidapa, da Vera Pulvirenti Direttore Artistico, Vera Gentile pianista,
Rosanna Leonti cantante lirica, Gaetano Spartà pianista jazz, dal
giornalista e conduttore tv Salvo Fichera si è così espressa proclamando vincitori del 1° premio: Gianpaolo Rosario Pavone, Valeria
Strano, Antonino Scandura, Antonio D’Amore, Priscilla Pia Papa,
Antonio Vasta, Arianna Scaravilli, Ivana Salanitri, Chiara Cantore,
Giovanna Di Stefano, Antonio Currenti, Giuseppe Russo, Damiano
Zappalà; del 1° premio assoluto con voto 98 Michela Lizio e
Guglielmo Tamburino ed infine, vincitori assoluti con voti 100/100:
Lucilla Scalia arpa, Arlindi Dimo chitarra, il quartetto di chitarre:
Giulia Sabino, Federico Petraliti, Federica Longo, Chiara Cantore e
il pianista Luciano Scarpaci, che ha ricevuto una vera standing ovation. I premiati, oltre alla borsa di studio hanno ricevuto l’attestato e
dei gadget donati dagli sponsor: “Flora Cafè” e “Ayurveda” erboristeria e una bellissima stampa donata dall’artista, Carmen Arena,
presente in sala. Tutti i partecipanti hanno ricevuto
l’attestato,COME i gadget, e un quadretto o una piccola stampa di
Carmen Arena, così anche la giuria ha ricevuto una stampa e una
piantina di rose offerte dalla ditta “Faro piante”, presente la sig.
Carmela Faro che, ricordiamo è stata “Premio Donna Fidap
Sabato 28 Maggio 2016
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L’autore di “Era Destino”, Salvo Cavallaro, che sarà ospite
di AKISREGALE- “Cenacolo del Galatea” (vedi invito sotto),
ha recentemente presentato il libro presso “l’Associazione
Costarelli” in una manifestazione curata da “L’Impulso”.
MEMORIAL ROSARIO LIVATINO 2016
Presso il Museo Diocesano di Catania si è celebrata la <XXII
Edizione del Memorial Rosario Livatino, Antonino Saetta, Gaetano
Costa>. In presenza di numerose autorità istituzionali il presidente del Comitato spontaneo antimafie di Riposto, prof. Attilio
Cavallaro, unitamente all’avv. Corrado Labisi, presidente onorario,
ha assegnato il Premio internazionale all’impegno sociale 2016 e il
Premio speciale in memoria della N.D. prof.ssa Antonietta Labisi.
La consegna dei premi accompagnata dalla relativa motivazione,
da un essenziale profilo e da un breve intervento celebrativo è
stata particolarmente toccante, esemplare, significativa. In una
sala gremita e in una atmosfera di composta, intensa e solenne
commozione sono stati quindi ricordati i Giudici Saetta, Terranova,
Costa, Livatino assurto agli onori degli altari quale Servo di Dio,
Falcone, Borsellino, gli Ispettori Lizzio, Bodenza, il Sovrintendente
Capo P.S. Autuori, il Generale Dalla Chiesa, il Maresciallo Agosta,
il Carabiniere Salvatore Raiti e numerosi altri caduti nel compimento dei propri doveri. Tra le numerose personalità, distinte per
l’impegno costante volto all’affermazione della legalità, sono stati
insigniti del Premio anche il segretario generale del Comune di
Acireale, avv. Giovanni Spinella e S.E. Mons. Antonino Raspanti,
vescovo della Diocesi di Acireale, assente per inderogabili <incombenze da assolvere>, il cui Premio è stato ritirato dal dott. Carmelo
Strano (a sx nella foto con l’avv. Attilio Cavallaro), presidente
dell’Associazione Culturale F. Brunelleschi.
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AKIS
Sabato 28 Maggio 2016
L’incontro di primavera degli ex-allievi del “San Michele” di Acireale
Le cronache riferiscono che domenica 15 maggio c’era il sole e la
primavera era finalmente trionfante. Così ha avuto una degna cornice l’annuale, festoso incontro degli ex-allievi del “San Michele”.
Tanto per sfoggiare formule d’uso, c’erano diversi studenti “in servizio” dell’ultima generazione. E c’erano soprattutto tanti dei “vecchi”,
che volevano incontrare nuovamente i compagni di classe mai
dimenticati, ripercorrere storie in un fiume di parole e di sentimenti,
far rivivere ricordi. Vecchie mura, ideali anticamente espressi che
sempre si rinnovano. Nel momento in cui la scuola “non statale”
perde uno dopo l’altro i suoi petali, l’istituzione filippina tiene duro.
Lavora “in perdita”, perché un’attività educativa “seria” non porta attivi di bilancio: ma non può mancare alla sua missione, al carisma del
fondatore Filippo Neri; non è una “perdita”, se si porta un messaggio
di vita, se i giovani che frequentano crescono nella “sapienza degli
uomini” e insieme maturano la loro personalità esaltando le doti di
ciascuno in un ambiente sano e ricco di ideali. Non si chiude, sia
chiaro; e non “per tigna”, secondo un detto popolare, ma perché c’è,
nel dna dell’istituzione, una missione da compiere “saltando con il
cuore oltre l’ostacolo”.
Anno dopo anno, ogni incontro mi stimola a divagare con il pensiero. Penso alla scuola, a questa mia scuola, che è stata sempre fucina di libertà, via aperta allo sviluppo dell’uomo in tutte le articolazioni del suo essere. Mi sembrano sempre più valide le considerazioni
che ho avuto occasione di manifestare, recentemente, nel corso di
un convegno sull’umanesimo alla luce della “Laudato sì”. Vedendo
la scuola come un mondo attento alla società in trasformazione e in
sofferenza, quasi presa dalle “doglie del parto”. Dicevo, collegando
le mie parole a quelle di Francesco, che occorre considerare il primato della relazione, il recupero del ruolo fondamentale della
coscienza e dell’interiorità nella costruzione dell’identità della persona umana, la necessità di ripensare i percorsi pedagogici come pure
la formazione degli adulti: formule di vita che divengono oggi priorità
ineludibili. È vero che le tradizionali agenzie educative (famiglia e
scuola), si sentono indebolite e in profonda trasformazione. Ma è
anche vero che esse non sono solo un problema ma una risorsa, e
che già si vedono iniziative capaci di realizzare nuove alleanze educative: famiglie che sostengono famiglie più fragili, famiglie che attivamente sostengono la scuola offrendo tempo ed energie a sostegno degli insegnanti per trasformare la scuola in un luogo di incontro. Il nuovo scenario chiede la ricostruzione delle grammatiche educative, ma anche la capacità di immaginare nuove ‘sintassi’, nuove
forme di alleanza che superino una frammentazione ormai insostenibile e consentano di unire le forze, per educare all’unità della persona e della famiglia umana.
In questo senso l’educazione occupa uno spazio centrale nella
nostra riflessione sull’umano e sul nuovo umanesimo. Dobbiamo
impegnarci non soltanto nella comprensione attenta delle ricadute di
queste trasformazioni sulla nostra identità personale (la nozione di
vita umana, la configurazione della famiglia e il senso del generare,
il rapporto tra le generazioni e il senso della tradizione, il rapporto
con l’ambiente e l’utilizzo delle risorse d’ogni tipo, il bene comune,
l’economia e la finanza, il lavoro e la produzione, la politica e il diritto), ma anche sulle loro interconnessioni. C’era una volta il vicino di
casa, con cui si scambiavano quattro chiacchiere. E c’era il giornale
radio, poi il tg della sera. Ora tutto è rete: youtube, twitter, facebook;
per l’amico c’è whatsapp, persino l’e-mail sa di stantio. Con un
“dramma” che ci avviene di scorgere: un tempo, gruppi di giovani sui
gradini di un monumento o di una chiesa discutevano animatamente; adesso questi gruppi ci sono ancora, ma spesso ciascuno dei
giovani dialoga con il suo telefonino, pigia forsennatamente sui tasti,
dimentico degli altri che sono accanto a lui: un gruppo-non gruppo,
un arcipelago di minuscole isole nella corrente. Come si fa a riportare a “comunità” questi frammenti dispersi? Chi, se non la scuolacomunità? C’è dell’altro. Rispetto al passato siamo persone più
informate. Ognuno può sapere che cosa sta succedendo in questo
momento, semplicemente collegandosi ad un sito internet con il suo
cellulare. Questo una volta non accadeva, bisognava aspettare il
telegiornale della sera. E tuttavia pur sapendo molto siamo meno
dotati di senso critico, meno consapevoli, meno capaci di discernimento e tutto ciò ha un notevole impatto sulla formazione delle opinioni. Spesso interpretiamo in maniera più emotiva che razionale;
tutto ciò incide sulla volatilità delle opinioni e sulla fiducia: negli altri,
nel futuro, su tutto ciò che ci circonda. La fiducia è un indicatore che
fa da ponte fra passato e futuro.. Dove nasce la fiducia? La capacità
di vedere, leggere, assimilare, rielaborare.. cultura? (Ricordo
Dupanloup: “la cultura è ciò che rimane quando si è dimenticato
tutto..”; e de seme citato nella parabola famosa nulla resta, ma il germoglio vive). Partiamo dalla famiglia. Quale. E dai ragazzi. Ecco, c’è
da porsi il problema della genitorialità, della generatività.
Ovviamente, in qualsiasi società umana, la prima più immediata
forma di generatività è quella biologica.. Generare non è comunque
solo “fare figli”. Se fosse solo una questione biologica, tutti coloro
che per scelta o per necessità non hanno figli sarebbero esclusi.
Mentre al contrario chi è genitore sarebbe generativo tout court.
Essere generativi non dipende da condizioni esterne, da un ruolo
legato alle nostre posizioni o scelte sociali. E’ un modo di porsi che
può essere (o non essere) fatto proprio. Generativi, dunque, si
diventa. Ci sono genitori biologici che non riescono a “mettere al
mondo” i loro figli perché li incatenano al nucleo chiuso, e per questo mefitico e soffocante, della famiglia-bozzolo; ovvero perché li
lasciano, per così dire, allo stato brado, senza una guida. Così come
ci sono uomini e donne senza figli che continuamente danno vita alle
persone e alle situazioni che incontrano. E’ generativo il professore
che non si lamenta dei propri allievi, ma cerca di ascoltarli e di rivedere il proprio sapere alla luce delle loro domande spesso inespresse, consapevole che ciò che ha raggiunto può sopravvivere solo nel
lavoro altrui (“Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama,
spera. Il ragazzo crescendo vi aggiunge qualcosa e così l’umanità
va avanti”, scriveva don Milani in “Lettera ad una professoressa”).
Rimettere al mondo: l’educatore è in un certo senso un ostetrico,
che fa nascere la nostra umanità più piena: con l’esempio prima di
tutto, risvegliando la scintilla di infinito che è in ciascuno. Ho pronte
tre citazioni, significative: “Il fanciullo non è un vaso da riempire ma
una fiamma da suscitare” (Plutarco), “Ogni ragazzo è una parola di
Dio che non si ripete mai” (Richter), “La scienza che si genera nel
fanciullo non è la stessa che è nel maestro” (Agostino). Come si
vede, non sono pensieri recenti: ma non sono stati sempre applicati. Fatene l’uso che volete. Oh, date un’occhiata anche a Dewey,
magari. E poi, per favore, tornate a Filippo Neri. Non è facile essere
docente, ma c’è chi ci prova e ci riesce, anche bene: con umiltà e
studio.
Quel che conta veramente, è riuscire a trasmettere un patrimonio di
cultura e di modi d’essere. Perché, come sosteneva il vecchio
Seneca, non scholae sed vitae discimus. Quel che conta non è lo
strumento, ma l’uomo che ne fa uso: riforma o no, la scuola c’è. La
responsabilità più grave pesa certamente sui docenti, che hanno il
compito di legare il “leggere, scrivere e far di conto” ad un’opera di
formazione non sempre agevole, veritatem facientes in caritate. Ma
non c’è una “delega senza condizioni”. Il “che cosa fare” coinvolge,
appunto, tutta la comunità; e soprattutto chi ha avuto, nelle scuola
d’ispirazione cattolica, la sua formazione: le famiglie, imparando a
“sentirsi responsabili della scuola”, cercando l'intervento negli organi collegiali favorendo attività formative; proponendosi ciascuno di
“non sentirsi fuori del gioco”, evitando un qualunquismo di comodo.
E su tutto, la disperata ricerca della verità. Possederla e trasmetterla, rispettando la dignità degli altri, ma senza perdere la nostra.
Anche nei segni: il Crocifisso resti nelle aule, la religione sia una
materia di studio vera, la materia alternativa sia studio delle altre religioni, si curi la partecipazione alle attività d'area (le attività imperniate sui gruppi cattolici della zona, parrocchia o altro), si intervenga
nei gruppi, di genitori, studenti o misti, attivi nell’indicazione di pro-
grammi integrativi e significativi. E mi domando: mi inganno, ma
queste attenzioni sono state sempre presenti, da centinaia di anni,
nel “modo” filippino di fare scuola? E soprattutto nella “mia” scuola,
da cui sono uscito, “maturo”, sessantatre anni fa? Non posso che
rispondere affermativamente.
Qui la mia divagazione finisce e ricomincia la cronaca. Nell’istituto,
fiero dei suoi centoquarantadue anni di vita, le antiche mura hanno
accolto i convegnisti nelle prime ore del mattino. La s. Messa ha
aperto ufficialmente la giornata. L’omelia del direttore dell’Istituto, p.
Alfio Cantarella d. O., ha offerto parole di benvenuto e di richiamo
agli ideali e ai modelli di vita che l’invito di san Filippo Neri propone,
con puntuale riferimento alle letture sacre del giorno e alla festa
della Pentecoste, dello Spirito di Verità e di Amore. Si sono rianimati
i grandi corridoi. Nell’angolo destinato a segreteria si poteva ritirare
una copia fresca di stampa di IN AEVUM, la rinnovata rivista del
“San Michele”, che nella nuova serie è giunta al numero 30.
Commozione, quando il preside del liceo scientifico, prof. Alfonso
Sciacca, ha incontrato, ex-allievi che festeggiavano i cinquant’anni
dalla maturità, i “suoi” studenti, quelli cui aveva insegnato latino e
greco nell’indirizzo “classico”, negli anni ’60 del secolo scorso.
L’assemblea, particolarmente affollata, ha avuto luogo nel salone
accademico, a metà mattinata. Si è iniziato con i saluti di rito. Il presidente (che poi è chi qui scrive…), ha ricordato le ragioni di vita dell’associazione; ha sottolineato, sulla scorta delle proprie esperienze
di dirigente (ormai “emerito”) del MIUR e in paragone con le tante
istituzioni scolastiche conosciute, la particolare ricchezza della programmazione didattica e delle esperienze formative dell’Istituto, che
non ha nulla da invidiare ad altre scuole superiori (qui sarebbe stato
opportuno riportare almeno in parte quel discorso divagante di cui
sopra: ma il tempo è tiranno…). L’assemblea ha proceduto al rinnovo delle cariche istituzionali dell’associazione: il consiglio direttivo e
il collegio dei revisori dei conti. Particolarmente significativo è stato
il momento “culturale” dell’assemblea: un ospite illustre, il cardinale
Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, ha intrattenuto i presenti sull’invito di papa Francesco ad essere “misericordiosi come il
Padre”, ponendo le basi per una ricerca interiore che significhi conversione vera e attenzione alle “miserie” del prossimo, evitando che
ogni uomo si consideri un’isola, refrattario ad ogni intervento che
possa portare aiuto a risolvere i problemi del prossimo. Le parole
dell’Uomo di chiesa non si sono riferite ad una semplice ricerca religiosa: sulla scorta della “Laudato si’” sono state un incitamento a
“fare il mondo bello, al di là della cura di un interesse particolare o di
un conto in banca”, riscoprendo in tante pagine del Vangelo il senso
dell’amore di Dio e facendosene permeare. Sono stati poi consegnati, per mano del card. Romeo, i diplomi agli ex-allievi che ricordavano il cinquantenario, il venticinquennio, i quindici anni dalla
conseguita maturità; commozione per qualche nome, di amici scomparsi e tuttavia sempre presenti nella memoria. Nello stesso modo
hanno ricevuto le tessere dell’associazione gli studenti maturandi:
augurio per loro (“di diventare fra pochi mesi ex-allievi”) e speranza
di energie nuove a rinvigorire l’associazione.
Finita l’assemblea, è rimasto il tempo per gli animati capannelli: in
genere, gruppetti di compagni di classe che discutevano animatamente di quel ch’era stato e del tempo presente; altre foto immortalavano gli incontri e riprendevano quel paesaggio (le mura, i cortili, il
campo sportivo, il giardino, la voliera..) che era stato teatro delle
emozioni giovanili. Il pranzo sociale nel grande refettorio, allietato
anche dall’ottimo vino prodotto nell’azienda dell’ex-allievo dott.
Rodolfo Cosentini, da poco scomparso, ha concluso la giornata: non
pochi erano commossi nel ricordo delle tavolate allegre di molti,
molti di anni fa; mentre i più giovani (molti, i maturandi) ascoltavano interessati il fluire dei racconti e il gruppo dei “maturi di cinquant’anni fa” intonava a gran voce l’inno mai dimenticato, “Per
sempre! Sugli eòi / lidi sia lotta e gloria..”.
Rosario Musmeci
ph [email protected]
AKIS
Cos'è la psicodermatologia?
La psicodermatologia è una branca della medicina psicosomatica
caratterizzata da una modalità di approccio alle malattie della pelle
che integra l'osservazione classica del paziente alle moderne
acquisizioni della psicologia soprattutto quelle che si occupano
degli aspetti relazionali. L'orientamento olistico pone grande importanza ai fenomeni globali. Se da un lato analizziamo l'uomo quale
somma di tessuti ed organi dall'altro questi si pone quale individualità legata alla dimensione biologica, psichica, sociale e relazionale,
in breve, al mondo in cui vive. Attualmente, infatti, più che parlare
di medicina psicosomatica, si parla del nuovo paradigma di medicina “bio-psico-sociale-complessa”. Questa visione olistica si avvale
del contributo della psicopatologia di Jaspers e della filosofia di
Husserl e Heidegger i quali hanno offerto l'opportunità di superare
la visione dualistica cartesiana per inaugurare una interpretazione
dell'uomo più reale, un uomo non più scisso tra una mente che sta
in alto ed un corpo che sta in basso. L'Esserci di heideggeriana
memoria (Dasein) presuppone l'unità mente/corpo che a sua volta
riconduce all'unità con il mondo in cui si “esiste”. Ultimamente per
gli aspetti epistemologici inerenti il rapporto mente/corpo è stato
rivalutato anche il pensiero di Spinoza, grazie pure all'apporto degli
studi del neuroscienziato Antonio Damasio. Per Spinoza la Mente è
l'idea del corpo, egli infatti trattando delle Idee (ovviamente quelle
inerenti la vita psichica ed affettiva) ammette che esse sono il corrispettivo mentale degli eventi fisici. Dunque gli eventi corporei si
susseguono secondo una concatenazione
che si replica identica negli eventi mentali i
quali riconducono e corrispondono a quegli
stessi eventi corporei. Ristabilita pertanto l'unità mente/corpo possiamo recuperare i valori imprescindibili della “persona malata” non
più esclusivamente vista come “malattia”. Ciò
implica rivalutare nel giusto modo fenomeni
relazionali, comunicativi e sociali, considerati
sempre nella loro complessità, i quali coinvolgendo determinati aspetti emotivi e cognitivi
della persona fanno della malattia stessa la
“manifestazione vissuta” di una determinata dimensione d'organo:
nel nostro caso la pelle. La nostra pelle è un organo di confine, di
frontiera tra mondo interno costituito da istanze psichiche e biologiche, e mondo esterno, costituito da tutto ciò che ci circonda. La cute
ci delimita diventando una barriera più o meno invalicabile tra noi e
l'ambiente. Essa rivela e smaschera le nostre emozioni più profonde, i desideri non espressi, i tormenti dell'anima. Già sin dalla nascita noi conosciamo il mondo attraverso la pelle e soprattutto tramite
il contatto: le mani della madre sono l'importante veicolo e strumento con cui nel continuo toccare/essere toccati noi facciamo
esperienza e del mondo e di noi stessi. Giorno dopo giorno questo
continuo passaggio di informazioni contribuisce a plasmare anche
il nostro mondo interiore e psichico. Si comprende quindi il perchè
se la qualità di questo linguaggio tattile stabilitosi tra madre e figlio
risultasse insoddisfacente o di bassa qualità o povera si pongono le
fondamenta per il costituirsi di un disturbo psicosomatico della sfera
cutanea e del contatto. Una madre non funzionale per l'espletarsi di
una buona relazione di accudimento del bambino, infatti, e come ci
insegna il grande Bowlby, padre della “Teoria dell'attaccamento”,
promuove quelle che vengono chiamate strutture cognitive disfunzionali. Nell'ambito di tali dinamiche di sviluppo non fisiologico ecco
che si possono individuare i presupposti per la genesi e l'emergen-
za di un disturbo psicosomatico che interessa la pelle qualora questa assume il significato di organo bersaglio. Quello di organo bersaglio è un concetto cardine della medicina psicosomatica esso
caratterizza quell'organo sede di un “locus minoris resistentiae”,
cioè a dire costituisce nell'intera economia psicosomatica del
paziente il tallone d'Achille verso cui si canalizza il conflitto psichico. L'organo bersaglio si può caratterizzare da specifiche risonanze simboliche e analogiche coerenti col vissuto del paziente. Ciò
può accadere sin dai primi mesi di vita come ad esempio si può
descrivere in alcuni casi di dermatite atopica. I messaggi diretti e
continui tra madre e figlio, messaggi pelle a pelle, non possono
essere controllati né falsificati dal pensiero razionale, essi non
obbediscono che alle leggi dell'incoscio. Quando la pelle si ammala dunque essa rivela i nostri più profondi pensieri, quelli che
“nascono dal corpo”, e rivela le nostre più intime emozioni mostrandoli al mondo. La malattia della pelle “appare” dando la possibilità
di interpretare conflitti interiori e trasformazioni della coscienza non
portati nella sfera della consapevolezza. Ecco che un rossore può
parlarci di vergogna o imbarazzo; il pallore di paure e fobie; il sudore può diventare segno di angoscia, ecc. Possiamo fare l'esempio
della comune orticaria che frequentemente assume il significato clinico di una scarica psicologica e non di un fenomeno allergico
come generalmente si crede. Non tutte le orticarie sono di natura
allergica. L'orticaria potrebbe rappresentare una rabbia non adeguatamente espressa: i pazienti anziché attaccare, attaccano e
graffiano se stessi; un desiderio sessuale negato: in questo caso
viene posta importanza analogica e simbolica tra erezione e pomfo
inoltre gli stessi pomfi acquistano il significato di richiesta d'amore
e d'attenzioni; altre volte si tratta di una punizione autoinflitta quale
espiazione per un profondo senso di colpa o di intensa disillusione
e pianto represso: i pomfi assumono il significato simbolico di un
pianto non vissuto, in tal caso è la pelle che si permette di piangere, ecc. Come si vede le situazioni che possono eprimersi con un
linguaggio non verbale ma solo cutaneo sono tante e tante le sfumature emotive. Alcuni tratti caratteriali sono più frequenti nel soggetto con orticaria ad esempio marcata iperemotività, ansietà, gravi
stati d'angoscia, insicurezza, tendenza a non esprimere e a
nascondere le proprie emozioni condizioni tutte che conducono alla
somatizzazione. Sarà lo psicodermatologo che insieme al paziente
metterà in evidenza le dinamiche che stanno dietro il disturbo e che
condurrà quest'ultimo a prendere consapevolezza delle istanze psichiche e relazionali di cui la pelle vuole farsi portavoce. Sarà argomento di un prossimo articolo il comprendere come tutto ciò avvenga analizzando le modalità biologiche con cui si esprime la corrispondenza mente/corpo e come si realizzano i sintomi specifici.
A sx il dott. Luciano Venticinque con il dott. Giuseppe
Benanti e il dott. Salvo Noè.
Dott Luciano Venticinque
Dermatologo e Psicoterapeuta
Premio di Pittura e Fotografia
intitolato ad Anna Pandolfini
"Si è svolta nell'incantevole cornice della Riviera dei Ciclopi, presso
ilGrand'Hotel "I Faraglioni" di Acitrezza, la manifestazione relativa
allapremiazione del Premio di Pittura e Fotografia intitolato ad Anna
Pandolfini, pittrice, vissuta nel secolo scorso (1913-1999), allieva
delnoto pittore Roberto Rimini.La mostra giunta alla sua nona edizione per la sezione pittura e, daquest'anno, affiancata dalla sezione fotografica, è stata ideata eorganizzata da Salvo Coglitore direttore artistico e affermato pittore alivello nazionale. Presidente dell'
Associazione Culturale "Art'è..." diAcitrezza ( l'Associazione si occupa di organizzare eventi culturali,viaggi e, soprattutto, ha in carico
una scuola di pittura), Coglitore havoluto, nove anni fa, istituire il
premio di pittura intitolandolo ad AnnaPandolfini, la quale nelle sue
tele aveva immortalato l'incantevole mare ela scogliera dei Ciclopi.
Il Direttore Salvo Coglitori, introducendo la manifestazione, ha
espressosoddisfazione per la qualità delle opere presentate (esposte dal 9 al 15maggio 2016 nella hall dell'Hotel), le quali tutte sarebbero statemeritevoli di essere premiate: 31 le opere pittoriche esposte, 18 lefotografie.Questi gli artisti premiati: per la pittura: Pippo
Calvagno, per "La tela sulla
sedia" (!° premio), Evgenia
Smirnova, per "I Girasoli", (2°
premio), Rina Menzo, per
"Alchimia", Rita Grasso, per
"Primavera",
Rosaria
Giustolisi, per "La raccolta
delle arance" (3° premio ex
aequo). Il premio della critica è
stato assegnato a Ricamo
(Rita Morabito) per l'opera "La
nota storta e i palazzi del potere". Per la fotografia sono stati
premiati: Angelo Perrone,
opera "Dimensioniparallele",
(1° premio), Salvatore Savoca,
opera "The end of the Wars",
(2°premio) e Anemone, opera
"Tramonto a occidente). Infine
la giuria: Maestro Antonio
Sciacca, Maestro Nino Lanza,
Arch. Luca Nicotra, Prof.ssa
Carmen Cardillo.
Giuseppe Massimino
Sabato 28 Maggio 2016
5
Nel corso di una sobria ed emozionante cerimonia è stato dedicato alla prof.ssa Pinella Musmeci il nuovo Centro Culturale presso la
Villa Belvedere di Acireale (nei locali che per anni hanno ospitato
l’Angolo di Paradiso). L’intitolazione alla memoria del Centro
Culturale della prof.ssa Pinella Musmeci, su proposta del
Presidente del Consiglio, prof. Rosario Raneri, ha incontrato l’entu-
siastico consenso di tutta la Città che, in tempi rapidissimi, ha proceduto all’intitolazione dei locali. Saluti ed interventi del prof.
Rosario Raneri, , della’Assessora Adele Chiara D’Anna, del dott.
Giuseppe Contarino, dell’Arch. Giuseppe Lo Porto, dell’ex assessora di AciCatena Maria Grazia Forzisi, della dott. Margherita
Matalone,del prof. Turi Consoli, del prof. Luigi Benintende. Ha presentato e moderato gli interventi il prof. Giovanni Vecchio. Momenti
musicali sono stati trattati dal violino di Francesca Guccione e dalla
fisarmonica di Gianni Amore. Particolarmente curata l’assistenza
tecnica dei servizi comunali.
Foto e servizio di Grazia Vinci
Pinella Musmeci, una vita per la Cultura
"Quando il sovrano potere della memoria getta la sua luce sui ricordi, ogni momento del tempo passato acquista vivacità e rilievo e
non è presunzione se si è presi dal soave piacere di scrivere.
Qualcuno dice che è impossibile restare inerti dinanzi a que sto
impulso, ma neppure si deve perché sarebbe come fermare lo
sfogo della natura dell'anima. Anch'io sono d'accordo e mi permetto di affermare che, in certi momenti, ci si sente trascinati ad affacciarsi allo specchio dei ricordi dove si riflettono e si succedono i luoghi ed i tempi della vita lanciando un grido di invito per essere
imprigionati in un pezzo di carta. Così, nel ricordo fermato mediante la scrittura, anche ciò che è remoto e lontano svelerà la sua
trama unica ed irripetibile di vita vissuta nella gioia e nella pena. "
da: “il ponte d'argento”
6 Sabato 28 Maggio 2016
Inumani
Cu futti futti tantu Diu pirduna a tutti
Au…carusi, u sapistuu chi successi a ghiaci?
A comu no sapistuu! Ni parraru tutti i televisioni na nzaccu di
iorna…..ppi non parrari di chidda ca a duminica, fa a trasmissioni
ndo canali cincu…chidda bbunazza, tutta tirata ca si, putacasu, si
stira ndo supecchiu si scica tutta. Scusatimi….fossi m’ava stari
sodu. Allura carusi, a ghiaci successi na cosa strana, mparrinu si
ni fuiiu cu na fimmina! Chi mi stati dicennu? …..no sentuuuu.
Mi stati dicennu ca non è na nuvità? Scusatimi, chissa è na nuvità:
a ghiaci i parrini non si ni fuiunu….stannu a fari i parrini ca fimmina ca fa da rota di scorta….e diciunu missa.
Picchi, dicemulu,….. mparrinu e unu ca iavi tutti i cosi a postu e
quannu arriva a fimmina giusta ddi cosi cuminciunu a funzionari: u
cori abbatti chiu fotti, cumincia a sudari, ci veni u friddu e u
caudu…comu a tutti i masculi. Non parru di autru picchi allura mi
iettunu fora di iaci, da sicilia e dill’italia…parramu sulu di masculi e
fimmini…. ca iè megghiu!!! Allura, amici mei, mparrinu si ni fuiu cu
na fimmina!….e chi c’è di mali? Ppi mia nenti….l’ama finiri di fari
chiddi ca scinnunu da muntagna: quannu nmasculu e na fimmina
si volunu beni, chissi u sapiti unni finisciunu?……iddi finisciunu
ndo lettu! ….non sempri però…. a secunna di unni s’attrovunu…si
su vicinu a nlettu, si mettunu dda….allura unni ammatti, machina
compresa. Ma stavota successi na cosa strana…..chissu si futtiu
macari i soddi de chistiani ca iaunu lassatu ppi darici ammangiari
e chiddi ca sa passunu scassa e non sanu chi iana a fari a manzionnu e a sira…..
Allura mparrinu ca futtiu ddu voti: na fimmina e i soddi!
A chissu ciana dari mpremiu! Iddu si ca sapi comu a fari….
chi misteri ppo fari si si ni va di fari u parrinu????
Iu u sacciu, amici mei, chissu po fari u politicu!!!! comu futti iddu un
umile umano non ci riesce se non il politico di professione….
Ma unni u mannamu a chissu? A ghiaci no! Ci sunu carusi ca si
stannu nzignannu comu iana a futtiri…….
A catania no! A pruvincia non ci sta chiu! A palermu mancu: dda su
propensi a futtisi i soddi i fimmini mpocu menu
A roma? Si ma ama stari accura unni u mannamu: unni ci sta u
papa fannu chiddu ca volunu , ma sempri parrini arrestunu, e iddu
lassau di fallu. Iu u mannu o parlamentu!!!
chiddi si ca sanu comu ana fari ppi futtiri fimmini, soddi (chiossai
soddi!) e masculi: i tassi ca mettunu na struppiunu….e non vi dicu
chi e unni! Allura a chissu u mannamu a Roma a fari l’onorevoli.
Ppu restu , carusi, non facemu chiddi ca non sanu e ca non vidunu, i masculi su masculi e fimmini su fimmini, e si nmasculu,
macari mparrinu, attrova na bedda fimmina ca ci voli beni, iu dicu
ca i dui ana stari assemi.
Dda non ci sta u diavulu, dda non ci sta u signuri, dda ci sta na
cosa ca sapemu tutti e ca ni fa essiri comu l’animali, ci sta ddu fattu
ca dui volunu stari assemi e fari figghi. Ppicchi, amici mei, nmasculu e na fimmina, a fini, volunu fari figghi. E a ddu puntu abbinidicemu sta cosa…ca chissu si ni fuiu cu na fimmina ci po stari ma
ca si ni fuiu futtennusi i soddi, chissu non è cosa bbona e si avi
mpocu di gnignu, i soddi ca si pigghiau l’ha turnari…ppu restu na
stu munnu, na sta terra: cu futti a l’autri, i chistiani u cunsidurunu
sempri spacchiusu …….. e allura u sapiti chi bbi dicu?
Cu futti futti, tantu Diu ppidduna a tutti.
‘U Curtigghiaru
AK IS
IL GIORNALE
DEL TERRITORIO
DELLE ACI
Disumani, crudeli, feroci, duri, cattivi, malvagi, brutali…inumani ma
non animali queste persone che ripetutamente hanno violentato e
continuano a violentare questi bambini con una ferocia che no,
non è animale: l’animale agisce per istinto, per sua natura ad
attaccare, difendersi, procacciarsi cibo, dominare un territorio.
Spesso la ferocia umana è fine a sé stessa, senza motivazione
che non sia assecondare un egoismo fuori natura verso dei soggetti, bambini, che da un adulto dovrebbero aspettarsi solo protezione, in qualunque luogo, che sia la propria casa, la scuola, la
palestra, la chiesa, la strada. Il caso della piccola Fortuna e di tutti
gli altri bambini, vittime di una gestione malata di un ambito sociale, spero circoscritto, mi ha lasciato disgustata e nauseata anche
verso le piccole cose piacevoli che ogni giorno ci concediamo. No,
la vita deve essere vissuta con un minimo di dignità, cosa che
però, spesso, molti piccoli non hanno e che naturalmente non
avranno mai: l’infanzia è l’alba della vita e ogni giornata deve
cominciare bene, è un diritto di ogni essere vivente. Per concludere questo mio breve sfogo vorrei, scusate la poca modestia, citare
un mio racconto che parla proprio di un abuso su una bambina. “…Camilla…si soffermò a pensare molti episodi accaduti quando
era bambina, quando ancora certe cose si bisbigliavano sia nella
vita di tutti i giorni che in televisione, non esisteva, allora, la rete
Internet. Ai piccini non si facevano certi discorsi, semplicemente si
proibivano loro tante cose, anche se, a differenza di oggi, i cortili e
le strade erano pieni di ragazzi che giocavano, ma sotto gli occhi
di tutti: mamme, zie, nonni, artigiani che lavoravano in strada o nei
cortili comuni delle abitazioni, in mezzo alla gente che non si vergognava di sedersi davanti l’uscio di casa o di lavare nella pila
comune con l’acqua presa dalla cisterna. Certo i fattacci brutti e
sporchi accadevano anche allora, erano meno numerosi e, alcune
volte, non si portavano a conoscenza perché occultati per vergogna. Vergogna, molte volte, mal riposta, dove il più debole, dopo,
veniva vilmente accusato di istigazione e così soccombeva due
volte… (Ricominciare)
Mariella Di Mauro
L’Associazione degli ex alunni dell’Archimede
continua a proporre ospiti e conferenze particolarmente interessanti. Il prossimo venerdì sarà la
volta di un ex alunno e nostro
carissimo amico, Gaetano Rizzo,
che del suo amore per il giornalismo, seguendo le orme del
padre, ne ha fatto una professione, sia della carta stampata sia
della televisione. Il suo “Storia
dell’emittenza televisiva – Dal
Monopolio di stato all’iniziativa
privata” sarà il tema del suo intervento.
“Riordino Mentale – Panta Rei”
Il libro di poesie di Antonio Bonanno è stato presentato ad un gran
numero di soci dalla prof.ssa Anna Bella, presente l’autore,accompagnato dalla lettura di alcune poesie dello stesso autore a cura di
Cettina Ardita. Ha fatto gli onori di casa il prof. Franco Calì.
L’autore, del 1944, ha scritto poesie sin dalla giovinezza ma le sue
opere giovanili sono andate perdute. Ha ricominciato a scrivere nel
1970 realizzando, fino ad oggi, cinque raccolte di poesia:
Frammenti di Sogni – Rumori e Silenzi – Ancestrale Desiderio –
Panta Rei – Riordino Mentale.
ph Fabio Consoli
AKIS
Il glorioso Collegio Santonoceto
Sicuramenti in pochi sanno il perché l’ultimo palazzo antico sulla
destra del corso Umberto, prima di arrivare a piazza Indirizzo, ha
inciso a caratteri cubitali Santonoceto, da cui prese il nome il rinomato, fino a non molti anni fa, collegio. Il signor Giovanni Maria
Santonoceto uomo molto caritatevole, fu il fondatore del collegio
per l’istruzione e l’educazione delle ragazze povere e di quelle che
vivevano in condizione agiata. Il suo lavoro fu legalizzato da due
testamenti che tenne segreti, uno del 1850 e uno del 1851 depo-
sitati presso il notaio Rosario Rossi. Nei suoi testamenti, il benefattore, chiedeva al governo di essere esentato dal “Consiglio d’ospizi” che aveva la tutela di queste istituzioni, non ne accettava la
dipendenza amministrativa e giudiziaria e auspicava la presenza
di un Vescovo per attribuirgli ogni mandato. Alla sua morte lasciava alla moglie, Giuseppina Leonardi, il patronato e, alla di lei
morte, al nipote Pier Tommaso Continella. Curò personalmente
anche lo statuto, il quale, pare, fu scritto di suo pugno, approvato,
poi, nel 1854 da Ferdinando II di Borbone. Nel 1869 il governo del
regno d’Italia disponeva che il Consiglio Comunale di Acireale ne
eleggesse gli amministratori. Questo portò a lunghi conflitti e vertenze tra il Vescovado e l’Amministrazione Comunale fino ad arrivare ad un consiglio di amministrazione presieduto dal Vescovo e
composto da quattro consiglieri due dei quali scelti dall’amministrazione podestarile. Ma torniamo all’edificio: austero esternamente, disadorno con numerose finestre debitamente e perennemente chiuse. Dentro, però, la musica cambia. Locali ampi, luminosi, cortili e terrazze, verdi giardini e lontano il mare, avendo lo
stabile una posizione invidiabile. Essendo costituito, il
Santonoceto, per ricche e povere, apre i battenti con trentadue
orfane e diseredate che in questi spazi avrebbero trovato vita e
istruzione. Il signor Santonoceto aveva voluto che le ragazze
lasciando il collegio avessero diritto ad un “legato” di Lire 382 più
una terza parte del ricavato dei loro lavori per potere affrontare
dignitosamente la vita. Il collegio, naturalmente, si sosteneva con
le rette mensili pagate dalle ragazze benestanti. Idea e attuazione
della stessa, gloriosa, che ebbe vita per molti decenni, istruendo
tante giovani bisognose e non. Peccato, per la città aver perso
quasi tutte le istituzioni di questo tipo. Oggi conosciamo scuole private che hanno poco interesse al futuro degli adolescenti. Spesso,
questi istituti dove i giovani vanno a scuola a pagamento, vengono chiamati con definizioni che la dicono lunga sul loro operato:
diplomifici.
Mariella Di Mauro
Aci San Filippo – Si è tenuto l’appuntamento annuale alla
riscoperta dell’itinerario dei mulini ad acqua di Reitana – Capo
Mulini, e alla valorizzazione di Santa Venera al Pozzo, organizzato dall’associazione Pan Akis 9 con il patrocinio del Comune di
Aci Catena e del Comune di Acireale.
Al raduno, in attesa dell’avvio della passeggiata il chitarrista
Giuseppe Lauzza ha allietato i presenti con musiche tradizionali
siciliane. Durante il percorso si sono ammirati , all’opera, alcuni pittori che hanno ripreso degli scorci suggestivi dei mulini ad acqua.
AKIS: Anno XII, numero 5 del 28 Maggio 2016 - Direttore Responsabile: Prof. Giovanni Vecchio - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania - Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio
Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - Tipografia-Litografia: Graficaunita - via Archimede, 75 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 950153
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AKIS
Cittadinanzattiva Sicilia a Congresso.
Greco riconfermato segretario
“Siamo la prima regione italiana per numero
di assemblee e di aderenti a Cittadinanzattiva.
Ora dobbiamo aumentare l’impegno”
Il segretario uscente di Cittadinanzattiva Sicilia, Giuseppe Greco, è
stato riconfermato segretario del movimento di tutela del cittadino.
E’ questo l’esito delle elezioni svolte sabato 23 Aprile a Messina
durante il congresso regionale, che ha designato anche la segreteria, composta dai coordinatori delle reti attive nei diversi settori in
cui si articolano le battaglie civiche di Cittadinanzattiva. Oltre a
Giuseppe Pracanica, riconfermato presidente, eletti anche la vicesegretaria Mariagrazia Cimino e il vicesegretario vicario Concetto
Trifilò. Andrea Supporta è il nuovo coordinatore della rete Tribunale
per i Diritti del Malato, mentre Vincenzo Camarda coordinerà i
Procuratori dei Cittadini (rete attiva in ambito Consumatori).
“La crescita e il vigore raggiunto in questi anni fanno oggi della
Sicilia la prima regione italiana per numero di assemblee e di cittadini aderenti al nostro movimento” ha sottolineato il segretario
Greco nella sua relazione, riferendosi agli oltre tremila iscritti e alle
50 assemblee territoriali presenti in ogni angolo della Sicilia, dalle
città metropolitane alle comunità montane, fino alle isole minori.
“Una presenza rilevante sul territorio che però non deve farci
dimenticare quanto ci sia ancora da fare in ognuna delle realtà civiche che viviamo e amiamo – ha continuato Greco – ripartendo
come sempre dall’umanità del rapporto solidale con gli altri e dal
valore dell’ascolto, da sempre criteri fondamentali delle nostre
azioni civiche, dei programmi di tutela tesi a migliorare le condizioni di vita di ciascuno”.
“Un impegno tanto necessario oggi – ha aggiunto il segretario – di
fronte al disfarsi di conquiste sociali che un tempo ci sembravano
consolidate, alla mancanza di tutela e all’indifferenza dietro la
quale stanno soffrendo le fasce sociali più deboli, ragion per cui
facciamo nostre le parole di Papa Francesco, che ha chiesto perdono ai migranti perché non sono stati accolti nel modo giusto”.
Il congresso è stata l’occasione per rilanciare le più importanti battaglie in corso, come la lotta ai tagli indiscriminati e la necessità di
ripristinare adeguatamente il turn-over, per quanto riguarda il sistema sanitario, così come la sicurezza nelle scuole (anche di recente Cittadinanzattiva ha lanciato più volte l’allarme con i suoi rapporti periodici sulle condizioni degli edifici scolastici, rimettendo il
tema al centro dell’agenda politica), la farraginosa articolazione del
sistema giudiziario, la salvaguardia dell’ambiente, fino alle azioni
civiche in corso nei singoli territori, tra i quali Partinico, San Cataldo
(primo comune cardio-protetto in Sicilia), Caltanissetta, e ancora
dalle Madonie, a Sciacca, nel trapanese, in diverse centri del messinese e alle falde dell’Etna, a Nicosia, a Enna, ad Agrigento, ad
Acireale, a Gela, nel siracusano e nel ragusano.
Ma è stato anche il momento per fare il punto sui grandi passi
avanti compiuti grazie alla vasta partecipazione dei cittadini e delle
realtà associative del Terzo Settore. Innanzitutto con gli audit civici, che negli ultimi cinque anni hanno monitorato sistematicamente le prestazioni dei servizi sanitari a livello regionale e predisposto
piani di miglioramento aziendali col supporto di soggetti come
l’AGENAS, i Comitati consultivi aziendali, l’Agenzia di valutazione
civica di Cittadinanzattiva, le stesse aziende sanitarie. Azioni come
queste hanno permesso a Cittadinanzattiva di assumere autore-
volmente un ruolo di interlocutore per le istituzioni responsabili
della sanità, nell’ambito della riforma della Giustizia, nella lotta alla
corruzione, alla contraffazione e nella difesa della proprietà d’ingegno. Gli interventi del presidente Pracanica e dei ViceSegretari
Concetto Trifilò e Maria Grazia Cimino hanno centrato i propri interventi su questioni importanti della prossima agenda delle attività di
Cittadinanzattiva Sicilia, sottolineando il valore aggiunto di un’azione civica condivisa tra le realtà associative del Terzo Settore e del
volontariato organizzato.
Il congresso, al quale hanno preso parte anche Annalisa
Mandorino, vicesegretaria generale vicaria del movimento e Tina
Napoli, coordinatrice nazionale della rete dei Procuratori dei
Cittadini, ha rappresentato un momento particolarmente importante anche per la scelta dei 42 delegati siciliani al congresso nazionale, che si terrà a Fiuggi dal 26 al 29 maggio.
Daniele Greco
Sabato 28 Maggio 2016
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Ho letto sulle pagine de “ La Sicilia" di sabato 26 Marzo un
articolo a firma di Antonio Carreca sull'intitolazione a
Domenico Di Mauro del Museo del carretto di Aci S. Antonio e,
a dire il vero, la proposta avanzata dall'associazione "Terre di Aci"
e accolta con sensibilità dall'amministrazione comunale, mi ha
lasciato stupito. Non già per i valori artistici di Domenico Di Mauro,
sicuramente indiscutibili come quelli di altri, ormai rimasti in pochissimi, maestri artigiani del settore, ma per le ragioni che motivano
tale riconoscimento. Per esempio, si sono chiesti i rappresentanti
dell'associazione "Terre di Aci" perché la struttura è ancora di proprietà dell'ex Provincia Regionale di Catania? Conoscono bene la
vera storia della nascita di tale struttura? Credo proprio di no. Anzi!
Questi interrogativi e precisazioni non sono sollevati da personalismi, ma da ragioni di verità. Una
simile richiesta richiederebbe,
quantomeno, un minimo di riflessione e obiettiva conoscenza dei
fatti nonché una profonda conoscenza del territorio, delle tradizioni e della cultura locale del
carretto. Ebbene, per dare alla
storia una dovuta credibilità, la
nascita del Museo del carretto di
Aci S.
Antonio ha avuto un iter lungo e
travagliato ed è stata opera meritoria di pochi personaggi politici
e principalmente i Presidenti
Musumeci, Lombardo e con in
testa il sottoscritto, che hanno
sudato le famose sette camicie
per portare a termine l'iniziativa.
Certamente fra questi volenterosi Domenico Di Mauro non c'era, in
quanto non si è “battuto” mai per tale causa. Mi è sembrata anche
esagerata la decisione di far visitare a delle scolaresche la camera ardente allestita per onorare il maestro Di Mauro. Per tanti motivi di opportunità, primo fra tutti quello che Domenico Di Mauro si è
sempre lamentato della mancanza dell'istituzione di una "scuola"
per tramandare la tradizione del carretto e mai questa sua idea è
stata presa in considerazione. Ora, portare dei ragazzini a salutare il maestro quando intere generazioni non solo non hanno
avuto notizie sul carretto, ma neanche hanno avuto l'opportunità di
conoscere “in vita” Di Mauro, appare illogica ed irragionevole.
In conclusione, a scanso di equivoci, che ben vengano manifestati per ricordare Domenico Di Mauro e suoi benemeriti successori,
ma rispettando i canoni della storia e dei ruoli veri che ciascuno ha
impersonato e impersona.
Dott. Giuseppe Cutuli
Ex Sindaco di Aci S. Antonio
Enzo D’Agata Vi porge questo invito
L' Associazione Santantonese per la
Lotta ai Tumori Onlus è un'associazione di volontariato che opera nel
territorio sin dal 1989 e offre un ottimo servizio di informazione e prevenzione nel campo medico, specialmente oncologico, supplendo
all'assenza e ai ritardi della sanità
pubblica. Per questo motivo invito
chi può a devolvere il proprio 5x1000
in favore della stessa per l'attività
meritoria che quotidianamente svolge a tutela della salute. Credo sia il
modo migliore mostrare apprezzamento e ringraziare i volontari e
il suo instancabile presidente Giuseppe Musumeci. SOSTENIAMO IL VOLONTARIATO DEL TERRITORIO
E’ stata inaugurata in Acireale (Via
Provinciale per Santa Maria Ammalati
n. 99), alla presenza e con la partecipazione dei Responsabili Nazionali e
Regionali di A.I.A.C.E. – Associazione
Italiana Assistenza Consumatore
Europeo - e di numerosi professionisti
del comprensorio Etneo, la Sede territoriale della Camera di
Mediazione Civile e Commerciale di “ Agorà Mediazioni S.r.L. ” .
La nuova sede, che annovera tra i mediatori la Dott.ssa Venera
CANNAVO’, il Ragioniere Commercialista Alfio CATALANO e
l’Avvocato Valeria Maria Vittoria MAUGERI, è stata allestita con
l’obiettivo di offrire alla vasta platea di professionisti operanti sul territorio la possibilità di potersi avvalere di una struttura organizzata
per dirimere le controversie civili e commerciali in via stragiudiziale.
L’Istituto della Mediazione, introdotto dal D.Lgs. 4 marzo 2010 n.28,
come successivamente modificato, prevede il tentativo di mediazione obbligatorio, quale condizione di procedibilità della domanda
giudiziale, per le controversie in materia di: condominio, diritti reali,
divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della
stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. ph Grazia Vinci
7
L’Associazione Culturale “Terre di Aci”
ha così replicato al Dott. Giuseppe Cutuli.
Abbiamo registrato con rammarico il risentimento da parte dell’ex
sindaco di Aci S. Antonio Dott. Giuseppe Cutuli alla nostra proposta di intitolazione del Museo del Carretto Siciliano al defunto
Maestro Domenico Di Mauro. Non era, di certo, nostro intento
togliere meriti ad alcuno fra quanti si sono prodigati per ottenere l’istituzione del Museo del Carretto Siciliano, né accreditarne ad altri.
Nell’ambito delle nostre finalità culturali, libere ed indipendenti,
abbiamo solamente voluto essere portavoce di un comune sentire
nei confronti di un artista, non
unico ma certamente il più noto,
che ha dato lustro alla cittadina di
Aci S. Antonio facendola conoscere nel mondo attraverso le sue
decorazioni pittoriche nei carretti
siciliani. E il positivo riscontro
avuto a questa nostra iniziativa ci
conforta della sua bontà.
D’altronde, allo stesso spirito è
stata improntata ogni nostra analoga precedente iniziativa volta
alla valorizzazione dell’arte del
carretto siciliano, come la proposta di adottare la denominazione
ufficiale di “Aci S. Antonio città del
carretto siciliano”, formalizzata il 10 luglio 2014 e fatta propria e
deliberata dall’Amministrazione Comunale il due dicembre successivo, oppure come l’ulteriore proposta di adeguare la cartellonistica cittadina alla nuova denominazione. Inoltre, su proposta di
Giuseppe Di Bella, autore del libro “Il carretto siciliano – memoria
e tecnica per non dimenticare”, da noi presentato a suo tempo, ci
siamo fatti portavoce di intitolare tre vie principali della cittadina
santantonese al caposcuola dei carradori Francesco D’Agata
(1851-1909), al pittore di carretti Zappalà Giuseppe (1851-1980),
detto “U surdu”, premiato nel 1934 e rinomato in Italia e nel mondo,
e al decano dei costruttori di carretti Rosario D’Agata (1878-1966),
premiato con la medaglia d’oro dal Capo del Governo nel 1924.
Avv. Carmelo Sardella
Presidente dell’Associazione “Terre di Aci”
Ricevo in consegna queste
benemerenze con commozione e profonda gratitudine
verso eroi che hanno versato il loro sangue per liberare
la Patria dal terrore, dalle rappresaglie, dalla schiavitù
nazifascista. La Biblioteca
Zelantea le custodirà tra le
reliquie più preziose, come
segni eloquenti di vite spezzate consegnate alla storia. Il
ricordo grato ne attesterà il
coraggio; ne proclamerà la grandezza, ne tramanderà il sacrificio
alle nuove generazioni, alle quali ricorda che l’Italia ha tuttora
bisogno di essere rieliberata. La Resistenza è uno dei valori fondamentali dell’Italia repubblicana: un valore assoluto, sacro, irrinunciabile perché nacque dal popolo, col popolo, per il popolo, in
un momento tragico in cui le porte dell’inferno inghiottivano ogni
speranza nei vortici di una barbarie senza fine e senza confini.
Essa si è svolta per lo più in Lombardia, Piemonte, Trentino,
Toscana, Veneto, ma non è patrimonio esclusivo di queste regioni. Appartiene a tutta l’Italia, alla Campania, alla Puglia, alla
Calabria, alla Sicilia, al Lazio che hanno combattuto e vinto con le
consorelle del Nord l’ultima battaglia per la libertà. La nostra isola
partecipò all’olocausto con 2.500 suoi figli. È, questo, un numero
importante, ma non definitivo. Moltissimi altri, forse la maggior
parte, finirono nelle fosse comuni o nei lager, con nomi di battaglia assunti per non esporre le loro famiglie alle ritorsioni. Il loro
spirito è con noi, su di noi, in questa piazza. La Resistenza è patrimonio di tutti, anche di coloro che non sanno o non vogliono
sapere. È un avvenimento solenne che interpella le nostre
coscienze perché, anche oggi, uno stivale chiodato smorza i battiti del nostro cuore, ci ruba l’avvenire, ci lascia senza lavoro e
senza domani. È lo stivale della mafia, del relativismo morale,
della politica corrotta, del capitalismo sfrenato, fenomeni fetidi
che avvelenano la società e le coscienze. Tutti, ma soprattutto i
giovani ai quali sono riservate non rassicuranti prospettive di
lavoro, ma muraglie con in cima cocci aguzzi di bottiglia, abbiamo
il dovere di celebrare la Resistenza, di riflettere sulla Resistenza,
di non fare appassire la Resistenza. Il 25 aprile dovrà avere l’importanza che hanno il 4 luglio per gli americani e il 14 luglio per
i francesi: di un giorno, cioè, in cui l’orgoglio e il seno di appartenenza vinsero le divisioni e le polemiche e la libertà divenne pienezza di diritti, ma non assenza di doveri. Non è, il nostro, un
semplice auspicio, né gesto nostalgico: è fare memoria, sotto l’aspetto sociale, politico, culturale senza la quale non vivremo mai
in uno stato veramente democratico. La vita, infatti, può essere
compresa solo se si guarda indietro; può essere vissuta solo se
si guarda avanti. Altrimenti correremmo il rischio di andare avanti
senza comprendere o di comprendere senza andare avanti. La
Resistenza serve anche a questo.
Giuseppe Contarino
8
Sabato 28 Maggio 2016
“Racconti di Donna”
Conclusasi la seconda edizione del
Concorso Letterario “Racconti di Donna”,
promosso e realizzato dall’Associazione
Culturale AciGaia, con il patrocinio del Comune di Acireale ed il
sostegno della Banca Agricola Popolare di Ragusa, filiale di
Acireale, manifestazione giunta alla seconda edizione che è stata
condotta da Antonio Garozzo. Il concorso quest’anno è stato dedicato a Lucia Annibali, avvocato di Pesaro, sfigurata con l’acido da
due mandanti dell’ex fidanzato, terribile esempio di violenza di
genere.La serata ha visto la partecipazione di alcune autorità cittadine, il Sindaco, ing. Roberto Barbagallo, il suo Vice, Venerando
Ardita, il Presidente del Consiglio Comunale, prof. Rosario Raneri,
l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Alle Politiche Sociali, dott.ssa
Adele D’Anna, membro anche della Giuria. Nel corso della serata
si sono poi approfonditi alcuni aspetti della tematica dei racconti,
”La diversità”, intesa non come limite ma come opportunità e potenzialità. La premiazione è iniziata dal terzo racconto
classificato, scritto da Cristina Famà, il secondo elaborato da
Loredana Rimondini fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore, “L’infinito”, scritto dalla signora Margherita Calì. La scrittrice è riuscita a comunicare attraverso il suo racconto come la sofferenza
può trasformarci profondamente, diventando volano per assurgere
alle più alte sfere della nostra esistenza, fino a farci “sentire” Infinito.
Novità di questa edizione è la nuova sezione dedicata alla poesia:
è stata premiata la poesia “Madre diversa” della signora Maria
Cavallaro, che con pochi versi dipinge la sua idea di madre, un con-
cetto per nulla scontato, dove non sempre portare una creatura in
grembo coincide con l’armonia di sentimenti, di tenera protezione e
totale dedizione che fanno di una donna una madre. La determinata squadra di lavoro era composta da: Paolo Monaco, Maricò
Barbagallo, Laura Musmeci, Adele D’Anna, Gaetano Pulvirenti,
Antonella Calì, Cristina Torrisi, Salvatore Principato, Luca Raciti,
Rita Cunoci, Francesco Brischetto, Antonio Giardina, Concita
Barbagallo. “Con soddisfazione ed orgoglio, commenta il
Presidente di AciGaia Paolo Monaco, abbiamo assistito quest’anno
alla numerosa partecipazione con elaborati giunti da Lombardia,
Piemonte, Puglia, Calabria e Sicilia. Il concorso diventa uno dei veicoli di promozione territoriale e siamo lieti di legare una iniziativa
culturale all’immagine della nostra città. Un grazie a tutte le partecipanti ed al numeroso pubblico presente alla cerimonia di premiazione” .
U.S.
“La poesia è musica e la musica è poesia”
AKIS
Serata ideata e organizzata da una frizzante ed emozionata
certamenteLaura Galvagno che ha voluto regalare alla città un suggestivo cenacolo culturale. E’ grazie a lei se ci siamo ritrovati a parlare di poesia e musica, due , magnifiche compagne di viaggio che
ci permettono di volare anche senza ali. Due sono infatti le forme di
poesia:la poesia stessa e la musica; infatti la poesia vive nelle canzoni. L'eleganza della poesia, l'emozione nelle parole, le note armoniose e leggere, accompagnano dolcemente il suono di una voce
profonda, intensa, calda. Una voce che colora con destrezza tutto il
resto intorno. E i respiri ne dettano il tempo delle pause. La poesia
è viva più che mai. Nel testo di una canzone invece il suono delle
parole, accompagnate dal ritmo di una musica, si possono vedere,
prendono forma, vita. Vengono plasmate dal suono e arrivano a noi
sottoforma d'emozione. La musica diventa poesia. Perché la poesia
è musica e la musica è poesia. Un duo che diventa un'unica e sola
cosa. Due grandi, intense ed effimere emozioni che riescono a fondersi. L’ incontro non è altro che un ambizioso progetto culturale
che vede protagonisti diversi attori, artisti, speaker e volti noti,
immersi nella lettura di alcune poesie e di alcuni monologhi. I testi
letti sono stati diversi. Ringraziamenti particolari sono stati espressi
al Sindaco di Aci S. Antonio Santo Caruso a Lucia Brischetto, una
grande donna, molto vicina alle donne. Donna di cultura, che fa cultura. Autrice di importanti testi letterari, alcuni dei quali trasformati in
sceneggiature teatrali….; Hanno partecipato le sorelle Pennisi,
Laura, la violinista, e Annalisa, la pianista, per il loro intrattenimento
musicale.; .Natalia Spada, per il suo magico momento musicale, Je
vole di Louane; gli Austro, per le poesie d’ autore; Franco Papale,
Marinella Arcidiacono, Antonella Cutuli, Maria Battiato, Antonio Igol
Allori, Nino Ferrara, Annachiara D’ Agata, Rosario Pulvirenti,
Roberta Finocchiaro, Chiara Carastro, Nicola Raciti.
Letizia Cutrona ha brillantemente presentato l’affollata serata.
Visita il sito: www.akis-acionline.com
Festosa inaugurazione nei giorni scorsi a Viagrande di Izzottica,
moderno e professionale centro esclusivo per la misurazione della
vista gratuita con possibilità di test visivo per patente e applicazione lenti a contatto. Il negozio sito accanto al rifornimento Esso in via
Lavina n.113/115, è anche un assortito punto vendita di occhiali da
sole Jimmi Choo, Tommy Hilfigher, Max & Co, Marc Jacobs, Police,
Furla, Bulamrine, Lozza, De Fab, Gant e Centrostyle. Al titolare, il
giovane Giovanni Palumbo e alla bella Amanda in dolce attesa, le
congratulazioni della redazione di Akis.
www.poetapercasoacireale.org
“Anche la miseria è l’ultima a morire”
La miseria, nella maggior
parte dei testi del teatro
popolare, è un argomento
ricorrente, ma non è mai
rappresentata come una
condizione di vita irrimediabile e immutabile. Essa è,
invece, sempre accompagnata e sorretta da un filo di
speranza e fiducia che contribuisce a dare un minimo
di colore al procedere di tutti
i giorni. Una speranza,
insomma, che come la
miseria è l’ultima a morire.
Anzi, si può dire che l’una e
l’altra vivano in perfetta simbiosi la miseria si aggrappa
alla speranza per non tramutarsi in disperazione, mentre la speranza diventa l’unica consolazione nella miseria. Applauditissimo
lo spettacolo “Anche la miseria è l’ultima a morire” di Domenico Platania (autore e regista)che oltre ad
un nutrito gruppo di attori (ben quindici sulla scena) si è avvalso della collaborazione di Anna Badalà
(direzione di scena- Maria Rita D’Agata ( coreografia) – Rita Montanucci (studio costumi e acconciature – Tommaso Farano e Giuseppe Terracchio (foyer) – Meridional Service (service) e Scirè/Wanausek
(scene).
Presentata la 12° stagione teatrale di ”Quelli del 7°”. I cinque spettacoli che si alterneranno sul palcoscenico per la prossima stagione teatrale al “Teatro Turi Ferro” sono: “La Calunnia è un venticello” di Domenico Platania, “Il triangolo … no” di Massimo Pantano, “Turn Over” di Plinio Milazzo, “Cen
Assassina-Il misterioso delitto del Conte Brawer” di Francesco Mazzullo e “Cerco moglie non stabile” di Antonio Russo Giusti. Eventuali informazioni :347 6654792 – 095 9892093 – 329 6255880.
AKIS
Sabato 28 Maggio 2016
E’ stata inaugurata
in via Il Prato 6/R a
Firenze - la nuova
filiale “InPegno” del
Credito Siciliano.
Tale realtà, specializzata nella custodia e stima dei preziosi e nell‘attività di credito su pegno, si aggiunge agli sportelli già
operanti in Sicilia - a Palermo, Catania, Messina, Siracusa e
Trapani - perseguendo il processo di espansione nazionale fuori
dall’isola iniziato nel 2009 con l’apertura di Roma, proseguito nel
2012 a Torino cui è seguita nel 2014 l’apertura della filiale a Milano.
9
Nell'aula magna gremitissima dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Brunelleschi" di Acireale, si è svolto lo spettacolo finale del corso di
"Animatore turistico", corso inserito all'interno del Progetto Alternanza Scuola-lavoro. Lo spettacolo ha avuto un grande successo di pubblico ed ha coinvolto, oltre ai ragazzi, i docenti, le famiglie e le autorità cittadine. Gli studenti hanno messo in scena uno spettacolo divertente e interessante, facendo scoprire i loro talenti nascosti.
“Chiuso il sipario, si aprano i libri!”
Il carnevale di Acireale, insieme al limone dell'Etna
e la Nivarata, presente a Menfi in occasione di
Inycon, la rassegna dedicata al vino siciliano.
Anche quest’anno la Vecchia Aci rimane aperta a pranzo
per offrirVi semplici e confortevoli pause pranzo....
come sempre Vi aspettiamo.
Vecchia Aci
“LA BELLA ADDORMENTATA” SI RISVEGLIA
Acireale risponde “presente” alla festa Internazionale dedicata alla
lettura proponendo la seconda edizione della "Festa del libro”, un’iniziativa portata avanti dai consiglieri comunali Mariella Bonanno,
Giuseppe Ferlito e Maria Teresa Privitera. L'evento ha offerto ai
tanti bambini presenti la possibilità di approcciarsi ai miti e alle leggende del nostro territorio (Aci e Galatea, Colapesce, Ulisse e
Polifemo e Medusa) brillantemente narrati dagli scrittori Maria Pia
Basso, Salvo Cavallaro, Gabriella Calì, Letizia Leotta (in rappresentanza di Terra d’Autori) coadiuvati dall’animatrice culturale
Gabriella Fichera, dal gruppo “Austro” del Liceo Classico Gulli e
Pennisi, dal gruppo degli “Abibliofobici” e dall’associazione culturale “Le Formiche”.Di particolare interesse l'intervento del Signor
Massimino, titolare dell’omonima tipografia cittadina che ha illustrato
le antiche tecniche di
stampa suscitando la
viva curiosità dei più
piccoli.
Protagonisti
assoluti i libri, sorgente
di sapere e di cultura,
nonché strumento di
crescita e di confronto
con passato, presente e
futuro. I bambini hanno
partecipato attivamente
alle narrazioni e i loro
sguardi, luminosi e affascinati, hanno rappresentato la risposta più
esauriente di questa
manifestazione. occasione è stata propizia per pubblicizzare il “Dona Libro”. Sempre
nella stessa giornata l'autrice acese Gabriella Calì, aderendo alla
programmazione di Terra d’Autori”, ha dato avvio ad un costruttivo
confronto tra i ragazzi di una scuola acese illustrando il suo
libro. L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini acesi la possibilità di
Acireale è bellissima, vestita e truccata a festa. Le piazze e le strade del centro storico barocco sono decorate di piante, fiori e meravigliose sculture in cartapesta. L’aria è frizzante, le bancarelle si
riempiono ed è tutto un fermento. E’ partita la FESTA DEI FIORI.
«Oggi più di prima credo che sia stato giusto inventarci la Festa dei
Fiori e separarla dal tradizionale Carnevale invernale. Abbiamo
creato un meritato palcoscenico per gli artigiani del Fiore, abbiamo
realizzato una nuova manifestazione, abbiamo creato un diverso
indotto economico con le stesse risorse economiche,- afferma il
sindaco Roberto Barbagallo.
Intensa attività “poetica” di Maria Grazia Falsone
Dopo una prestigiosa presenza a Venezia come ospite d’onore
nella quale è stato presentato, nel quadro della manifestazione
“Poesia nel cassetto” ( Centro Civico Carpenedo Bissuola di
Venezia Mestre) , alle autorità politiche e della cultura e al pubblico veneziano l’ultima sua opera “La favola del disarmo”, è stata la
volta di Catania, nella Biblioteca Vincenzo Bellini, in occasione
della manifestazione “Il Maggio dei Libri” , a ricevere gli applausi e
le congratulazioni di quanti hanno avuto la fortuna di assistervi .Nel
caso in specie la dott.ssa Quartarone, Direttrice della Biblioteca, ha
presentato l’ospite interagendo con il pubblico ed intercalando, tra
un’intervista alla stessa, video e brillanti interventi musicali del
Maestro Gesuele Sciacca sulle rime poetiche della Falsone.Una
serata che ci fa dire con la Falsone: “ leggere un verso al dì ci allontana dal torbido in cui stiamo vivendo ….”
conoscere i tanti autori che onorano la città con le loro opere. Gli
organizzatori dell'evento si augurano vivamente che il loro contributo possa fungere da stimolo ad una lettura attenta ed interessata, in tale direzione la “Biblioteca dei Ragazzi”, aperta per la prima
volta al pubblico, sarà certamente funzionale al progetto. “Chiuso il
sipario, si aprano i libri!”.
Farmacia Dott. Teresina Ferreri & C.
snc
Tel. 095 7921871 - [email protected]
Piazza Cantarella, 10 - ACI S. ANTONIO
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Sabato 28 Maggio 2016
La Rubrica Scientifica
A cura del dott. Riccardo Castro
Il colesterolo è una sostanza grassa
necessaria al corretto funzionamento dell’organismo: partecipa infatti alla sintesi di
alcuni ormoni e della vitamina D ed è un
costituente delle membrane delle cellule.
Prodotto dal fegato, può anche essere
introdotto con la dieta: è contenuto, per
esempio, nei cibi ricchi di grassi.Il trasporto del colesterolo attraverso il sangue è affidato a una classe particolare di particelle, chiamate lipoproteine, tra cui le più importanti sono le LDL e le HDL. Le LDL sono note nel linguaggio comune
come “colesterolo cattivo”: quando sono presenti in quantità
eccessiva tendono a depositarsi sulla parete delle arterie provocandone ispessimento e indurimento progressivo, processo questo chiamato aterosclerosi che può portare nel tempo alla formazione di vere e proprie placche (o ateromi) che ostacolano il flusso
sanguigno. Si parla di ipercolesterolemia quando il colesterolo
totale (LDL più HDL) è troppo alto. Valori desiderabili sono i
seguenti: colesterolo totale: fino a 200 mg/dl, colesterolo LDL fino
a 100 mg/dl e colesterolo HDL non inferiore a 50 mg/dl.
Alti livelli di colesterolo non producono sintomi diretti: molte persone ignorano infatti di soffrire di ipercolesterolemia. Tuttavia, il colesterolo può essere facilmente misurato con un semplice esame del
sangue e deve essere tenuto costantemente sotto controllo.
Esistono diversi fattori di rischio che possono contribuire all’ipercolesterolemia, tra cui la dieta, il sovrappeso e l’obesità, la mancanza di attività fisica, ma anche la concomitanza di malattie metaboliche come il diabete. Inoltre, il livello di colesterolo LDL tende ad
aumentare con l’età, soprattutto fra le donne. Ci sono poi degli individui geneticamente predisposti a manifestare l’ipercolesterolemia
e che possono quindi sviluppare aterosclerosi e problemi cardiaci
fin da giovani. Questa condizione è nota come ipercolesterolemia
ereditaria. Attualmente esiste una terapia farmacologica in grado
di curare efficacemente l’ipercolesterolemia familiare e quindi prevenire le conseguenze cardiovascolari a lungo termine. Diventa
quindi fondamentale diagnosticarla correttamente il più presto possibile. La prevenzione è la strategia principale per mantenere la
colesterolemia entro i livelli consigliati. Fondamentale mantenere
un’alimentazione sana, riducendo i grassi (soprattutto quelli saturi)
e il consumo di alcol, controllare il peso corporeo, fare attività fisica in modo regolare ed evitare il fumo. A volte, però, intervenire
sullo stile di vita non basta per tenere i livelli di colesterolo sotto
controllo e può rendersi necessario un intervento farmacologico.
Esistono diverse categorie di farmaci in grado di ridurre la colesterolemia tra cui le statine. Questi farmaci devono quindi essere prescritti sotto stretto controllo medico. Di recente però sta assumendo particolare interesse la possibilità di introdurre presto in commercio un vaccino per controllare i valori della colesterolemia nelle
persone che non traggono beneficio dai trattamenti. Secondo una
ricerca apparsa su Vaccine, condotta nell'Università del New
Mexico in collaborazione con l'NIH, il vaccino agirebbe sulla
Pcsk9, un enzima che distrugge i recettori più vecchi per il colesterolo LDL e potrebbe essere indicato per chi presenta un difetto
genetico che porta alla produzione eccessiva dell'enzima stesso.
In clinica, se le sperimentazioni daranno esito positivo, il vaccino
potrebbe essere disponibile tra qualche anno.
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EPILESSIA: CONOSCERLA PER SCONFIGGERLA
Sabato 16 aprile 2016, presso la Topolina School in Acireale si è
svolto il caminetto-conferenza sul service kiwaniano “ Epilessia:
conoscerla per sconfiggerla “. Certamente il termine “ sconfiggerla
“ vuol essere una provocazione, nel senso che oggi abbiamo i
mezzi terapeutici per poter controllare nella maggior parte dei casi
la patologia che probabilmente non si potrà mai debellare del tutto,
tuttavia possiamo” sconfiggere “ le preclusioni e le remore sociali
verso coloro i quali ne sono affetti. Presenti alunni, soci kiwaniani,
ospiti ai quali il Presidente Alfredo Belfiore, dopo il cerimoniale, ha
rivolto il saluto di benvenuto, ringraziando anche il Lg,te Gov. Div.2
Ignazio Mammino per essere quasi sempre presente alle manifestazioni organizzate dal KC-Acireale.
Relatori sono stati due nostri soci medici specialisti : il dr. Rosario
Bertino - neurologo ed il dr. Filippo Finocchiaro – cardiologo. Il
primo ha affrontato in modo preciso e puntuale, con il supporto di
un power point e di un video, la storia , la eziopatogenesi, la diagnostica e la terapia storica ed attuale dell’epilessia. Ha messo in
evidenza le problematiche psico-sociali per chi è affetto da tale
disturbo e l’atteggiamento dei familiari , degli insegnanti e di quanti hanno motivo di relazione con egli, suscitando nei presenti un
particolare interesse conoscitivo che ha dato il via ad una serie di
quesiti e chiarimenti per spiegarsi il fenomeno ai quali il dr. R.
Bertino ha dato adeguate risposte.
Il dr. Filippo Finocchiaro ha trattato la parte pratica sul come intervenire durante una crisi epilettica e sulle tecniche piu’ indicate da
usare nei singoli casi. Le immagini chiare e con brevi didascalie
descrittive che ha proiettato hanno ulteriormente impreziosito e
reso snella la sua comunicazione e alla quale non sono mancate
le domande che hanno ampliato e stimolato il dibattito che ha concluso le relazioni. Dopo il saluto del Presidente è toccato al Lg.te
Gov. Divisione 2 “ Etna, Patrimonio dell’Umanità trattare brevemente l’argomento e complimentarsi con i colleghi relatori e con il
pubblico attento e partecipativo.
E’ stata una bella serata kiwaniana in cui le professionalità intrinseche tra i soci del nostro sodalizio possono e devono essere
sfruttate a beneficio di tutti e a soddisfazione degli interessati.
Ignazio Mammino
Il piccolo Mattia Alfio
Coco, nato il 16 di questo mese a Catania
(Clinica Falcidia) grazie
alla straordinaria assistenza della dottoressa
Mariella Curatolo. Il piccolo principe è “strapazzato” dall’affetto dei
nonni che sono tornati a
cantare le cantilene dei
loro tempi incantati dalle
faccine buffe del piccolo
pargolo. Circondato da
tantissimo amore riempie di gioia le giornate di
mamma Maria e di papà Alessio, nostri carissimi amici ai quali
auguriamo, assieme al piccolo tantissima felicità ed ogni bene.
Visita il sito:
www.akis-acionline.com
AKIS
Celebrazioni a Santa Venerina
per gli ottanta anni di autonomia comunale
Il Comune di Santa Venerina compie ottanta anni. Istituito nel 1934,
è stato attivato il 23 giugno 1936 con delle porzioni dei Comuni di
Acireale, Giarre e Zafferana Etnea. Lo scorso 20 maggio sono iniziate le celebrazioni che si protrarranno fino alla data sopra indicata dell’avvio dell’autonomia comunale. Il programma delle iniziative
per celebrare la ricorrenza è abbastanza ricco, a partire dalla
mostra di cartoline e fotografie d’epoca nella sala Catanzaro di via
Trieste 18, a cura dei collezionisti Sebastiano Lanza, Alfio Marino e
Salvatore Sciacca, che resterà aperta tutti i giorni fino al 26 giugno
di pomeriggio e sera e la domenica anche di mattina. Molto partecipata è stata “80Arte” con Street art e laboratori artistici ed estemporanee di artigiani. Il 26 maggio ha avuto inizio la serie di incontri
“Raccontare Santa Venerina” con il ricordo dell’ing. Michele Grasso,
nativo della frazione di Cosentini, recentemente scomparso, ingegnere, ricercatore scientifico, amministratore comunale, scrittore, di
cui sono state esposte delle opere e lette delle pagine. Di questo
importante evento introdotto dal dr. Michelangelo Patanè,
Procuratore della Repubblica aggiunto, daremo conto nel prossimo
numero di Akis.. Il 31 maggio è prevista una giornata della creatività dell’Istituto comprensivo di Santa Venerina con la realizzazione
di murales sulle arti e sui mestieri dell’Etna con la collaborazione
del Liceo Artistico di Giarre. Sabato 4 giugno alle ore 18,30, nella
Casa del Vendemmiatore di via Trieste per “Raccontare Santa
Venerina” sarà presentato il libro del nostro direttore responsabile
preside Giovanni Vecchio “Santa Venerina tra storia e leggende”
realizzato in collaborazione con la scrittrice acese Maria Bella
Calabretta. La relazione sarà tenuta dalla prof.ssa Anna Castiglione
Garozzo, storica e letterata, presidente della FIDAPA di GiarreRiposto. Interverranno inoltre la corale polifonica “Don Antonino
Maugeri” diretta dal m° Mario Licciardello e il gruppo vocale strumentale di Gesuele Sciacca. Venerdì 10 giugno il Consiglio
Comunale presenterà “80 anni di amministrazione. Il Municipio si
racconta”, mentre l’indomani sarà presentato il libro “Il mio paese
natìo”. Quattro racconti del concittadino e famoso giornalista
Andrea Rapisarda a cura di Sebastiano Gesù. Il 17 giugno ancora
un altro libro dal titolo “Conoscere Santa Venerina. I borghi, gli altarini, le strade” a cura di Salvatore Musumeci e Salvatore Raciti e il
18 giugno sarà la volta dei documentari inediti “Spiriti Antichi” sulle
distillerie storiche di Santa Venerina. Giovedì 23 giugno, giorno dell’anniversario, nel Palazzo di Città ci sarà l’annullo filatelico dalle
ore 16,00 alle 20,00, quindi gli omaggi ai caduti nei monumenti di
Linera e Santa Venerina, alle 19,30 la sfilata dei gonfaloni delle città
di Acireale, Giarre e Zafferana Etnea lungo la via Vittorio Emanuele
con sosta presso le sedi storiche del municipio. Alle ore 20 in piazza Regina Elena sarà la volta del momento finale del concorso
“Balconi fioriti” con la premiazione dei vincitori. Nella stessa piazza
avrà luogo alle 20,45 un gran concerto di chiusura.
N. C.
AKIS
“Le persone con disabilità:
processi e procedure di tutela”
sola, ... a pensare, a pregare ….
ph Carmelo Strano
Antonino Gulisano è morto...
... aspettando in un locale del pronto soccorso dell’ospedale di
Acireale per più di due ore che gli venisse fatto un elettrocardiogramma. Quello che gli avrebbero dovuto fare in ambulanza se il
mezzo ne fosse stato dotato. Quello che gli avrebbero dovuto fare
appena era arrivato all’ospedale in codice rosso con sospetto di
infarto in corso. E’ morto davanti ai medici che dopo tutto quel
tempo trascorso si erano decisi di andare a fare l’analisi. Nelle ore
ogni tanto era passato qualcuno a misurargli la pressione e se
n’era andato via. E’ morto mentre i medici rassicuravano i parenti
che si trattava solo di un attacco epilettico. E’ morto così. Di malasanità. Si dirà. Come se la malasinità sia una calamità come un’inondazione o un terremoto. O l’invasione delle cavallette. “Queste
cose continuano a succedere sempre con maggiore frequenza –
mi dice con freddezza Sebastiano – mentre abbiamo un ministro
che non passa giorno senza far chiudere presidi sanitari. Se non
avessero chiuso l’ospedale di Giarre quello di Acireale non sarebbe mai andato in tilt come è ora. E lì la situazione era già allucinante ancora prima che arrivasse il surplus di pazienti che ha ora”.
“Viviamo in un paese che pretende di essere civile e che inserisce
nella propria Costituzione il diritto alla salute e poi lo nega in questo modo osceno. Non siamo più cittadini, ma numeri, percentuali”. Lo devi a tuo fratello, Sebastiano. Lo dobbiamo anche a te,
amico mio, ascoltarti, denunciare e esserti accanto. Tuo fratello si
chiamava Antonino Gulisano e fra due giorni avrebbe compiuto 48
anni".
Angioletta Massimino
Siamo veramente
caduti in basso. Ieri
al
Supermercato
una ragazza di 21
anni, che faceva la
promoter al reparto
detersivi, mi ha
chiesto
di
fare
sesso con lei se in
cambio pubblicizzavo, a tutti i miei contatti Whatsapp e
Facebook,
una
nuova marca di
detersivo. Ovviamente non ho accettato perché ho una
morale molto forte. Forte come il nuovo AXON, detersivo liquido, super sgrassante, che da oggi potrete trovare anche con aroma di vaniglia e limone!! A soli € 7,90!
In tre edizioni s’è realizzato un Evento Formativo centrato su “Le
persone con disabilità: processi e procedure di tutela”: la prima (nei
gg. 07 e 08/04/16) presso l’aula didattica dell’Ospedale S. Marta;
mentre le altre due ( 21 - 22/04/16 e 28 – 29/04/16) c/o la sala riunioni della Cittadella per l’Autismo NPI dell’Asp 3 di Ct. Hanno partecipato a turno, per non creare nocumento al servizio nei C.d.R. le
figure prof.li che operano per la Riabilitazione, soprattutto, le Ass.ti
Sociali infatti, nell’introdurre i lavori, la dr.ssa Caterina Libra (medico Uff. Riab.ne Distretto San. di Ct) ha puntato l’attenzione sul ruolo
dell’Ass.Soc. all’interno della rete operativa del settore.
Il dott. G. Scaglione - Direttore del Dipartimento riabilitazione - con
la sua relazione "CdR tra vincolo e risorse" ha affrontato il tema
delle fasi del Progetto riabilitativo, dinamico e informatizzato che
mette il paziente al centro degli interventi e si avvale della competenza di diverse figure professionali che lavorano in sinergia.
A seguire la relazione della Dott.ssa Arista - Psicologa dirigente del
Servizio di Psicologia dell'ASP - ha affrontato il tema de "La persona con disabilità intellettiva" puntualizzando che l'adattamento si
esprime attraverso l'autonomia (igiene, cura di sé, salute) e la
socialità (comunicazione, scuola, lavoro, attività ricreative) assicurando che la Neuropsicologia è in grado di dare una lettura delle
potenzialità del disabile intellettivo così che la famiglia e gli
Operatori possono programmare attività che sfruttino al meglio le
sue risorse. Nel suo intervento "L'evoluzione normativa e le procedure di tutela delle persone con disabilità" anche la dott.ssa Zito Assistente Sociale dell'UOCH dell'ASP - ha riconosciuto l'importanza della famiglia definendola la prima cellula "curante" per la disabilità, riconoscendo il suo ruolo insostituibile nella elaborazione del
"Progetto di Vita" che dovrà coinvolgere tutti gli attori delle istituzioni pubbliche e private, ciascuno con ruoli e compiti diversi ma convergenti verso gli stessi obiettivi, nell'interesse della persona e in
ottemperanza alla normativa di settore. Sui compiti specifici delle
figure professionali che operano nei CdR (Medico, Psicologo,
Assistente Sociale, Terapista della riabilitazione) ha parlato il
Dott.Santoro nel suo intervento "L'operatività dell'equipe riabilitativa
integrazione e interazione di competenze" mettendo in luce punti di
forza e punti di debolezza del lavoro in equipe. Questo importante
argomento ha avuto continuità e conclusione nella relazione della
dott.ssa Libra "La governance del sistema:procedure operative in
ambito riabilitativo". Ai corsisti, poi, sono apparse evidenti le similitudini tra l'esperienza della riabilitazione rivolta ai soggetti con disabilità intellettiva e quella rivolta alle persone con problemi psichiatrici così come e emerso dalla relazione del Dott.Cantone -Assistente
Sociale DSM ASP CT - "Residenzialità e riabilitazione psichiatrica".
Sulla importanza dell'informazione per il buon uso e il potenziamento delle risorse a disposizione delle persone con handicap ha
parlato la Dott.ssa Capodanno - Assistente Sociale UOCH ASP Ct
- che ha raccontato l'esperienza dello "sportello informa" nato come
servizio integrato nel 2005. Nella sua relazione "L'informa handicap: uno sportello tante risposte" si è messo in evidenza la necessità di fornire un servizio di Segretariato Sociale che sia aggiornato
e competente nelle consulenze a cittadini e operatori fornendo
risposte "personalizzate" su servizi sanitari e socio-assistenziali,
procedure di accesso alle prestazioni e tutto quanto può rendere la
persona interessata, "protagonista" nell'affermazione dei suoi diritti.
Tutti i relatori hanno puntualizzato che per garantire servizi efficienti ed efficaci, programmati in equipe e integrati, è necessario mettere al centro del "sistema" la persona nella sua globalità e hanno
considerato indispensabile l'operatività dell'assistente sociale nel
suo ruolo di "motore" della governance di tale sistema, perché è un
professionista del sociale che tende alla dignità della persona ed al
suo benessere.
Rita Castorina
Al via le gare dei Campionati Italiani
Cadetti e Giovani “Acireale2016”
Sulle pedane del PalaScherma di
Linera a Santa Venerina, i primi 170
atleti si sono battuti negli assalti di
spada maschile e spada femminile
Cadetti, e sciabola maschile.
All’interno del Palazzo dello Sport,
si è svolta poi la conferenza stampa
di presentazione alla quale hanno
preso parte il Segretario Generale
della Federazione Italiana Scherma,
Marco Cannella, il Consigliere
Nazionale della Federazione Italiana Scherma, Vincenzo De
Bartolomeo, il Presidente del Comitato Regionale della FIS e
Presidente del Comitato Organizzatore dei Campionati
“Acireale2016” , Sebastiano Manzoni, il Vice Presidente del
Sabato 28 Maggio 2016
11
"Un bambino che legge
sarà un adulto che pensa"
Lo sappiamo bene noi alunni della scuola "Padre Gabriele Maria
Allegra" e lo sanno bene i nostri compagni della 3°E che oltre ad
amare la lettura, hanno scritto un meraviglioso racconto "Coraggio
nascosto" in un' avventura didattica che ha coinvolto alunni ed insegnanti. Esso, ispirato al tema della diversità, ha vinto la competizione dedicata a tutte le scuole italiane" Scrittori di classe 2" promossa dal Conad. . Di recente, grazie alla collaborazione della scrittrice Luisa Mattia, è stato trasformato in un bellissimo libro: "Il coraggio di Milo". Chi è Luisa Mattia? Colei che ha reso magico un pezzo
della nostra infanzia, non con la bacchetta magica ma con la penna!
È l'autrice di "Melevisione", trasmissione televisiva alle cui incantevoli storie, tutti noi da bambini ci siamo appassionati. Laureata in
pedagogia ha lavorato molti anni nella scuola e si è dedicata alla
letteratura per ragazzi. Si definisce una "raccontastorie", che non è
un mestiere, ma un modo di vivere. Lei" si mette in testa le stor:ie,
le fa stare lì nella testa e nel cuore, le lascia crescere e poi le scrive". Nel 2008 ha ricevuto il premio Anderson come miglior scrittore.
Ha altresì ideato e coordinato i progetti di narrazione per la scuola
con l'unico scopo di "promuovere" la lettura e la scrittura in un
mondo in cui noi giovani non abbiamo spunti per sognare, non ci
stupiamo e non ci emozioniamo più.
Ha altresì ideato e coordinato i progetti di narrazione per la scuola
con l’unico scopo di “promuovere” la lettura e la scrittura in un
mondo in cui, noi giovani, non abbiamo spunti per sognare, non ci
stupiamo e non ci emozioniamo più. Ci ha dato l’onore di incontrare tutti noi studenti e i piccoli coautori del suo libro presso la nostra
Scuola Media di Aci Bonaccorsi. Con grande cordialità ha parlato di
scrittura e di letteratura, di come realtà e fantasia s’incontrino nelle
pagine di un romanzo, ha dato una piacevole lezione di scrittura, ha
risposto alle domande, soddisfacendo la curiosità degli studenti ed
ha autografato il romanzo che ognuno di noi custodisce gelosamente, a ricordo di un’esperienza meravigliosa. "Il coraggio di Milo"
fa parte della 2° collana di scrittori di classe 2. Narra di una coppia
di gemelli "gocce d'acqua" che trascorrono le vacanze su un'isola
bellissima con un mare stupendo, da esplorare. Milo è affetto da
una lieve disabilità, una gamba secca. Valentina è una "scavezzacollo" che ama fare giochi da maschio. Durante una gita Valentina
scompare misteriosamente; il padre considera Milo responsabile
della scomparsa. Tra vicissitudini varie, mare tempestoso e sentieri impervi, il ragazzo ritrova la sorella ferita ad una gamba, dentro
una grotta e con un espediente ingegnoso la porta in salvo. In un
mondo di Tronisti e di Veline in cui del cervello non importa a nessuno, il coraggio di Milo insegna che per essere più forti non servesoltanto l'efficienza o un corpo perfetto, ma il coraggio,la forza dell'intelligenza e del cuore. Libro di grande talento "Il coraggio di
Milo"! Ma il talento da solo non può fare lo scrittore...pertanto omaggi alla grande autrice e ai "piccoli grandi " scrittori della classe 3E.
Russo Gabriele
" ...e tu dolcissima m' aspetti a braccia aperte
ti vedo già sul pisolo aldiquà e aldilà dell'uscio
aleggia il tuo sorriso adepto di veste sobrio. "
Pippo Valenti
Comitato Organizzatore dei Campionati “Acireale2016”, Antonio
Belcuore, il Sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, il Vice Sindaco
di Santa Venerina, Giuseppe Fresta, il Regista, Guglielmo Ferro, il
Vice Presidente di Federalberghi Nazionale, Nico Torrisi.
12 Sabato 28 Maggio 2016
AKIS
ACIREALE, APRE IN PIAZZA DUOMO
IL NUOVO UFFICIO TURISMO
Le molteplici applicazioni del calcestruzzo:
dalla conservazione allo smaltimento delle acque
Il continuo sviluppo urbanistico ha portato nel corso degli anni ad
una drammatica diminuzione delle superfici drenanti naturali, con
effetti visibilmente negativi soprattutto per il flusso delle acque
superficiali. Le continue piogge da una parte e la mancanza di
superfici drenanti dall’altra, causano un aumento della portata
delle acque che affluiscono verso gli impianti fognari che non sono
in grado di far defluire la quantità eccessiva d’acqua provocando
danni a strutture e abitazioni come si è verificato in quest’ ultimo
periodo in tutto il versante ionico. Ecco perché esistono dei manufatti in grado di drenare le acque piovane, le cosiddette “acque
bianche”, come caditoie stradali, pozzetti e camerette, cunette,
canalette ed embrici, tutti adatti a convogliarle in appositi impianti
atti alla loro depurazione e al loro smaltimento. Queste acque,
secondo le normative, possono essere smaltite in due modi: raccogliendola e conservandola in vasche di accumulo per poi essere riutilizzate per irrigazione o impianti antincendio (nel caso di
zone in cui non sono presenti sostanze inquinanti), oppure convogliandola in fognature (nel caso in cui le zone sono caratterizzate
dalla presenza di inquinanti). Però le acque meteoriche non sono
le uniche che devono essere smaltite. Infatti per le cosiddette
“acque nere” (acque reflue domestiche e industriali) si adottano
Apre in piazza Duomo 16 ad Acireale l'Ufficio informazioni turistiche gestito dal Servizio turistico regionale n.13 – U.O. di Acireale,
in collaborazione con il Comune di Acireale e grazie alla disponibilità del titolare dell'immobile.
INACCETTABILE LA MANCATA ASSISTENZA
A FULVIO FRISONE
sistemi più complessi come vasche di disoleazione, fosse biologiche Imhoff. Ma se da un lato il calcestruzzo è utilizzato per l’allontanamento delle acque, dall’altro è fondamentale per il contenimento della stessa a scopi umanitari. Infatti l’acqua potabile è la
risorsa più preziosa, la base della vita per tutti gli esseri viventi, per
cui risultando necessaria ed indispensabile deve essere protetta. Il
calcestruzzo è il materiale da costruzione più comunemente utilizzato per la realizzazione di vasche impiegate per il contenimento
dell’acqua potabile ma le superfici devono presentare specifiche
caratteristiche.
Inoltre il rivestimento deve avere alcuni requisiti indispensabili:
- Proprietà impermeabilizzanti;
- Occlusione della porosità del calcestruzzo;
- Elevata resistenza alla lisciviazione;
- Protezione dall’attacco batteriologico;
- Impermeabile nei confronti delle aggressioni dovute alla condensa;
- Superficie liscia e di facile pulizia;
- Buona resistenza all’abrasione superficiale;
- Non alterare le caratteristiche organolettiche dell’acqua.
Tutto questo può essere riassunto riportando le parole di Rosario
Basile, titolare della Micbasile srl che dal 1969 pruduce manufatti
in calcestruzzo: “il calcestruzzo è un eccellente materiale per realizzare manufatti destinati al contenimento, conservazione e trasporto dell’acqua ma allo stesso tempo può essere utilizzato per
l’allontanamento e lo smaltimento della stessa. Ogni giorno ci troviamo a interagire con i nostri clienti, alcuni richiedono serbatoi per
acqua potabile o per irrigazione e altri impianti Imhoff. Dico questo
proprio per far comprendere i diversi aspetti dell’utilizzo del calcestruzzo”.
Dott.ssa Lorena Mirabella
Micbasile srl
La Regione garantisca l’assistenza h24 nei confronti del fisico
nucleare Fulvio Frisone, così come previsto dalla legge.
Lo dichiara l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci,
che ha presentato un’interpellanza al Presidente della Regione
Rosario Crocetta, per conoscere perché il Governo regionale
abbia sistematicamente disatteso la legge, riducendo gli orari per
l’assistenza giornaliera nei confronti di questa persona, affetta da
APERTURA SPORTELLO POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO
UNO STRUMENTO DI CRESCITA DEL TERRITORIO
Il Comune di Aci S. Antonio è partner del progetto presentato dalla
Coop. FM FORMA MENTIS e denominato PRO.VA.C.I. (Progetto
per la valorizzazione di competenze innovative).
E’ stato aperto uno sportello che, in sinergia con il Centro per l’impiego, e le aziende operanti nel territorio comunale, ha come obiettivo l’orientamento per la promozione di percorsi formativi, l’accompagnamento al lavoro e il rafforzamento delle competenze.
Erano presenti alla presentazione dell’iniziativa il dott. Alberto Sozzi
– Presidente della Coop. Forma Mentis, il dott. Antonino Belcuore –
Responsabile Centro per l’Impiego Acirealee la sig.ra Marila Locci –
Referente O.M.L.S.
tetraparesi spastica con distonie.
“La legge – dichiara Musumeci – prevede che a Fulvio Frisone
vengano garantiti “in maniera stabile e duratura nel tempo i livelli
essenziali di vita e l’attività di studio e ricerca”, ma nonostante egli
sia incapace di qualsiasi atto autonomo, l’assistenza in suo favore
viene erogata esclusivamente nella fascia oraria che va dalle 8 alle
12 e in quella che va dalle 18 alle 23. Assistenza, peraltro, che si
interromperà il prossimo 30 giugno e dunque, con una grave incognita su quel che accadrà nel periodo successivo”.
“È anche molto grave – conclude Nello Musumeci – che a nulla
siano valsi i continui appelli al governatore Crocetta, rivolti da questo cittadino per vedere garantiti i propri diritti. Una situazione,
aggravata dal fatto che il dottor Frisone vive insieme alla sola
madre di 86 anni, la quale soffre di problemi di natura fisica connessi anche all’età avanzata”.
La crisi da sovraindebitamento...
La crisi da sovraindebitamento lede la dignità umana, genera ritrosia e vergogna, se non affrontata conduce alla emarginazione, alla
povertà. Proprio per “combattere” questo stato il Comune di Aci
S.Antonio e la Città di Acireale hanno aperto uno sportello territoriale per aiutare ed accompagnare Famiglie ed Imprese al supera-
mento delle difficoltà legate al sovra indebitamento. I riferimenti territoriali (Piazza Cantarella 5 Aci S.Antonio) sono Valeria De Luca e
Antonio Di Bella (telef. 095 7921210) con e.mail: sovra [email protected].
Alla presentazione del progetto nella casa municipale di Aci
S.Antonio ha partecipato anche il sindaco di Acireale, Roberto
Barbagallo.
Auguri alla centenaria Elena Pulvirenti
La professionalità e l'allegria contraddistingue sempre
il nostro lavoro!
Gli hotel #ibisstylessicilia vi aspettano per il vostro soggiorno in questa meravigliosa isola con l'#happymood che ci
contraddistingue.
Ibis Styles Catania Acireale Ibis Styles Palermo
AKIS
Potenza della memoria!
Mi è stato fatto omaggio, graditissimo, di “Una fragile foglia d’autunno
- Storie della mia vita del tempo
passato”, un corposo volume di
Francesco Catania. Un “singolare
patrimonio di ricordi” che l’autore,
grazie ai figli Enzo, Giuseppe e
Rosario ci tramanda lasciandoci in
eredità la sua anima. Libro che, non
lo nego, ho letto tutto di un fiato e
che mi ha “costretto” a rileggere
alcuni degli undici capitoli con i
quali l’autore ci “racconta” la Sua
Città. Grazie dell’emozione che mi
avete dato.
T.C.
Come, nel tramonto della
vita, emergono nitidi i
ricordi di luoghi, fatti e
persone appartenenti a
tempi lontanissimi. Alla
mia età il ricordare non
solo giova, come scrisse
il soave Virgilio, ma aiuta
a vivere. Vivere in compagnia dei propri ricordi,
invero, acquieta l’anima
e gratifica lo spirito.
Francesco Catania
1917/2010
I contatti artistici con la Lombardia
Un recente convegno organizzato dalla Sezione arbitri di Treviglio
(Provincia di Bergamo), al quale ho preso parte, mi ha portato a fare
alcune considerazioni ed a riallacciare alcuni legami artistici che si sono
avuti tra la nostra zona e la Lombardia. Il convegno (medico-arbitrale,
organizzato da un acese di nascita che da anni esercita la professione
di medico a Cassano d’Adda, il dott. Giacomo Passalacqua, ed al quale
ha partecipato come relatore il dott. Angelo Pellicanò, Direttore Generale
dell'Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania) ha avuto luogo presso
l’auditorium della Cassa Rurale, ex chiesa di San Giuseppe, Cappella
del Convento delle Madri Canossiane (nelle foto). La Cappella venne
Gli studenti dell’IS Majorana-Meucci di Acireale
in gita a Segesta, Selinunte, Erice e Agrigento
Sono rientrati dopo una magnifica esperienza in Sicilia occidentale gli alunni della Istituto Superiore Majorana-Meucci di Acireale.
Il viaggio di istruzione ha portato i nostri alunni a visitare alcuni dei
siti archeologici più importanti del Mediterraneo.
Il parco archeologico di Selinunte, città greca fondata nel secolo
VII a.C,. che costituisce uno dei principali complessi archeologici
del mondo. Segesta, antica città, non più abitata, a circa 15 chilometri da Alcamo e da Castellammare del Golfo. Di particolare bellezza sono il tempio, in stile dorico, e il teatro, in parte scavato
nella roccia della collina.
L'abitato medievale Erice senz'altro uno degli angoli più belli di
tutta la Sicilia. Antichissima, è posta su un'altura da cui si domina
ben oltre la punta di Trapani.
Il viaggio si è concluso con una visita all’area archeologica della
Valle dei templi di Agrigento.
Visita presso l'industria tessile "Bronte jeans"
Giovedi 14 aprile 2016 gli alunni delle classi 3A e 3L (settore tecnico economico) accompagnati dalla prof.ssa Stefania Gasparri e dal
prof. Giuseppe Spina, in visita presso l'industria tessile "Bronte
jeans". I nostri alunni hanno potuto osservare da vicino una realtà
lavorativa molto interessante nel panorama siciliano, capace in
passato di produrre anche 10mila capi al giorno per Levi’s, Armani,
Benetton, Diesel e Zegna. La giornata si è conclusa con la visita al
parco dei Nebrodi e al Castello di Nelson.
edificata nei primi anni del XX secolo su progetto dell’ing. Spirito Maria
Chiapetta, milanese. L’ing. Chiapetta è stato uno dei maggiori interpreti
italiani del neogotico e progettò parecchi edifici sacri con questo stile in
Lombardia, nel milanese ovviamente, ed anche a Treviglio, che, pur trovandosi in Provincia di Bergamo, subisce l’influenza della vicina Milano,
da sempre città di respiro mitteleuropeo. La Cappella, per inciso, venne
interamente affrescata dal pittore Romeo Rivetta. L’ing. Chiapetta prese
i voti e negli anni 20 venne chiamato in Vaticano a presiedere la
Pontificia Commissione d’Arte Sacra. La giovane diocesi acese lo
chiamò; mons. Chiapetta progettò quattro chiese in stile neogotico che
si trovano nel territorio della Diocesi di Acireale. Sono rari esempi dello
stile neogotico rivisitato con il gusto dei primi anni del XX secolo. Le chiese sono quelle di Rovittello (frazione di Castiglione di Sicilia), di
Fondachello (nel comune di Mascali), di Fornazzo (frazione di Milo) e di
Santa Maria la Stella (paese diviso tra i comuni di Acireale e di Aci
Sant’Antonio. Nel nostro territorio abbiamo quindi anche questi piccoli
gioielli, della cui importanza artistica e religiosa spesso siamo inconsapevoli. Mi piace ricordare che nel libro “La Città di Acireale – Guida di
SiciliAntica” del 2010 (ideato dalla compianta carissima amica Pinella
Musmeci), di cui modestamente sono uno degli autori, ho dedicato una
scheda proprio a S. Maria la Stella ed alla sua chiesa citando l’ing.
Chiapetta.I contatti che abbiamo avuto (nei secoli) con altri territori,
regioni e località, lo scambio di idee, l’importazione di nuove soluzioni
artistiche e culturali testimoniano l’apertura mentale che i nostri progenitori, i nostri amministratori di una volta, possedevano. Dovremmo riappropriarci di questa qualità.
Rodolfo Puglisi
Sabato 28 Maggio 2016
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Sabato 28 Maggio 2016
Sulla conferenza di Vittorio Sgarbi
nella Basilica Collegiata San Sebastiano di Acireale
La Basilica Collegiata San Sebastiano di Acireale, in occasione
dell’Anno Santo Giubilare della Misericordia, ha svolto numerosi
incontri di riflessione sul tema della misericordia, che si sono conclusi lo scorso 22 aprile con un’affollatissima conferenza del critico
d’arte Vittorio Sgarbi, invitato a tenere una conferenza su
“Caravaggio: le Sette opere di Misericordia corporale” di
Michelangelo Merisi detto Caravaggio. L’iniziativa della Basilica e
del Museo della stessa è stata patrocinata dall’Assessorato
Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, dal Comune di
Acireale, dall’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, dal Pio
Monte della Misericordia e dal Rotaract di Acireale. Sgarbi, prima
della conferenza ha visitato i palazzi Fiorini e Musumeci compiacendosi per la loro conservazione, ha poi risposto alle domande dei
giornalisti riuniti in sagrestia e, infine, presentato da don Vittorio
Rocca, ha sviluppato nella basilica il suo discorso con lo sfondo
dell’opera da descrivere in proiezione su grande schermo. Il relatore, che per la sua fama ha richiamato tantissime persone, ha parlato quasi a ruota libera con ampie digressioni confermando la sua
ben nota figura di comunicatore e di affabulatore e lasciando perplessi sull’opportunità di alcune affermazioni, tra tante altre certamente condivisibili, tenuto conto del luogo sacro e della finalità dell’iniziativa. Ha parlato della scarsa considerazione che la cultura e
l’arte hanno in questo momento storico nella società italiana, ha
espresso ammirazione per l’opera di papa Francesco, ma ha riservato spunti polemici nei confronti del Presidente della Repubblica
Mattarella, che nell’occasione della riapertura dopo il restauro della
cattedrale di Noto, non aveva voluto dare ufficialità alla sua presenza, anche se il restauro era stato finanziato dalla Stato che lui
rappresenta, ha avuto parole di quasi commiserazione per il presidente della Regione Siciliana Crocetta e non ha risparmiato nemmeno il Presidente del Consiglio Renzi. Ad ogni modo si è dovuto
attendere circa un’ora prima che Sgarbi entrasse in argomento riferendo sulla vita avventurosa del Caravaggio, specialmente dalla
fuga da Malta, dopo l’accusa di omicidio, al passaggio in Sicilia e
l’arrivo a Napoli dove realizza l’opera “Le Sette Opere di
Misericordia corporale”, commissionata dal Pio Monte della
Misericordia nel 1607. Sgarbi si è soffermato sulla visione realistica e poco mistica dell’inquieto pittore e nello stesso tempo sulla
sua capacità di esprimere con forza comunicativa straordinaria i
messaggi specifici del dipinto. Caravaggio, infatti, ricorre con grande realismo a personaggi presi dalla strada, facendo uso sapiente
di citazioni allegoriche e storiche, ma ambientando le scene in un
buio crocevia napoletano. Così nel dipinto compaiono i personaggi
che richiamano il dar da mangiare agli affamati e visitare i carcerati, seppellire i morti, vestire gli ignudi e visitare gli infermi, ospitare
i pellegrini, dar da bere agli assetati. Come riportato nel foglio per
la stampa, “l’opera esprime, tramite un forte contrasto luministico,
una visione diretta della realtà diventando punto di riferimento per i
pittori locali, legati ad una pittura devota e tardo-manieristica,
aprendo così la nuova stagione seicentesca del naturalismo di
Napoli”. Certamente un evento non solo culturale la presenza di
Sgarbi ad Acireale. Egli, soddisfatto dell’accoglienza ricevuta, alla
fine della conferenza ha inaugurato il Bar Costarelli, ripristinato in
piazza Duomo, e l’associazione omonima recentemente costituitasi presieduta dall’avv. Mario Di Prima.
Giovanni Vecchio
INCONTRO LETTERARIO CON MARIA PIA BASSO
Il quarto incontro culturale organizzato dal "Gruppo libera mente
giovani Acireale"ha avuto luogo con la presentazione del libro di
Maria Pia Basso, "Vento nell'anima ", "A&B editrice " di Acireale.
La scrittrice fa parte di "Terra d 'Autori ", iniziativa acese volta a
sostenere e diffondere la cultura in Città attraverso eventi e manifestazioni che favoriscano l'approccio concreto ad essa. L'incontro
è avvenuto presso il Bar Nevaroli, ed è stato condotto dalla giovane Federica Pulvirenti che ha interagito con l' autrice dando vita a
un vivace scambio di
battute in cui è stato
coinvolto il folto pubblico in sala, creando
un clima festoso e
partecipativo. Maria
Pia Basso è alla sua
seconda esperienza
in campo letterario,
dopo la pubblicazione del primo lavoro
dal titolo "Noi Due "
(La Zisa edizioni). Il
testo presentato si
accompagna a un
brano del Pooh,
"Vento nell'anima", appunto, che fa da sfondo alla storia d'amore
vissuta dalla protagonista del romanzo. Vivo l'interesse dei presenti e degli organizzatori, soddisfatti per i risultati conseguiti.
IL SISTEMA BANCARIO SOTTO ACCUSA
Di grande interesse e attualità è stato l’argomento trattato Venerdì
15 Aprile scorso all’ex Angolo di Paradiso, nella Villa Belvedere di
Acireale, nella conferenza organizzata dall’Associazione
Culturale Terre di Aci e dal Codacons dal titolo “Il sistema bancario sotto accusa – Difendersi dalle Banche?”, con il patrocinio del
Comune di Acireale. Relatore d’eccezione è stato l’ex manager
bancario, oggi consulente aziendale e saggista, Vincenzo
Imperatore, più volte intervenuto sull’argomento nelle TV nazionali. Per il Codacons hanno partecipato il Segretario Nazionale
Francesco Tanasi, il Presidente Regionale Giovanni Petrone, l’esperto in Diritto Bancario Dario Di Bella e il Dirigente dell’Ufficio
Legale Carmelo Sardella che vi ha partecipato anche nella veste
di Presidente dell’Associazione Culturale “Terre di Aci”.
L’Avv. Carmelo Sardella ha introdotto e moderato gli interventi
evidenziando la necessità per i correntisti di essere vigili nei rapporti con le Banche, le quali operano nel proprio esclusivo interesse, talvolta commettendo degli illeciti e a volte coinvolgendo i
risparmiatori inavveduti in avventure finanziarie speculative ad
alto rischio, com’è testimoniato dalle recenti cronache bancarie.
Il Dott. Francesco Tanasi ha focalizzato il suo intervento sulla
tutela che il Codacons offre ai risparmiatori truffati dalle Banche
nonché ai piccoli imprenditori, portando ad esempio i casi Cirio e
Parmalat per i quali il Codacons si è costituito parte civile.
Il Dott. Vincenzo Imperatore ha esordito sottolineando l’importanza che le Banche hanno acquisito nel sistema economico-finanziario della nostra società il cui tenore economico è strettamente
correlato alla salute del sistema bancario. Salute ultimamente
compromessa da errate speculazioni e dall’irresponsabile coinvolgimento degli investitori meno accorti in operazioni finanziarie
a rischio (ad es. derivati) proposte dagli operatori bancari sempre
più pressati e incentivati dal loro management al raggiungimento
di obiettivi di profitto sempre maggiori. Parlando della sua passata esperienza come manager bancario, il Dott. Vincenzo
Imperatore ha evidenziato le varie insidie che si nascondono nei
rapporti con le Banche come ad esempio i moduli precompilati
che le Banche sottopongono alla firma degli investitori e dei correntisti, sottolineando l’importanza della corretta formulazione del
profilo di rischio, unico strumento di salvaguardia dei risparmiatori. Ha parlato, inoltre, delle cosiddette manovre massive, aumenti quasi impercettibili dei tassi che più del 90 per cento dei correntisti non vede o lascia correre e che producono incassi d’oro
per gli Istituti Bancari; delle procedure di calmierazione reclami
per i clienti che si accorgono di movimenti strani sul conto e
minacciano di chiuderlo; e ancora, delle innumerevoli irregolarità
e leggerezze nella redazione dei contratti.
Il relatore si è poi soffermato sull’anatocismo praticato dalle
Banche che incrementa in modo esponenziale la quota degli interessi passivi sulle partite debitorie, nonché sulla pratica sempre
più diffusa attuata dalle Banche, per diversificare i propri profitti,
di imporre prodotti finanziari rischiosi o prodotti commerciali voluttuari ai propri clienti per concedere loro i mutui richiesti. Il relatore ha, quindi, esortato la platea a riferire ogni comportamento
delle Banche ritenuto anomalo o indebito ai propri consulenti o
agli organi di tutela dei consumatori, come il Codacons, per rilevare eventuali illiceità.
L’Avv. Dario Di Bella ha esposto, invece, gli aspetti tecnici delle
cause con le banche per anatocismo e usura, evidenziando le
battaglie vinte dal Codacons in difesa dei risparmiatori.
Una intervista del “Corriere del Sud” a Giusy
Lombardo, per ragioni di spazio, sarà pubblicata nel
prossimo numero.
ACIREALE, “TRA MITO E REALTA’”
Il Lions di Acireale ha festeggiato i cinquant’anni con la Città con
un evento dal titolo” Acireale, tra mito e realtà”, annunciato dal
presidente Rosario Faraci già ad inizio dell’anno sociale.
Nell’occasione, l’Ambasciatore dell’Unesco Ray Bondin in visita
ad Acireale, ospite del Lions Club Acireale che, nel corso di una
cerimonia che si è tenuta al Palazzo di Città lo ha presentato al
Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo e al Presidente del
Consiglio Comunale Rosario Raneri. Poi il dott. Bondin, accompagnato da una delegazione di soci del Lions guidata dal geologo
Giuseppe Filetti, ha visitato la Timpa e le Chiazzette per conoscere da vicino il territorio, il paesaggio e i beni ambientali di Acireale.
Grazie al Lions di Acireale, i massimi rappresentanti istituzionali
della città hanno avuto così l’opportunità di riavviare le interlocuzioni con l’Unesco che da tempo in Sicilia sta valutando diversi
siti, degni di interesse per farli rientrare nel patrimonio mondiale
dell’Umanità. L’evento “Acireale, tra mito e realtà” si è tenuto al
Palazzo di Città con una serie di attività culturali e seminariali: sul
tema “Il Lions di Acireale a servizio della città: un impegno che
dura da cinquant’anni” sono intervenute la Dott.ssa Giusy
Cavallaro e il Prof. Rosario Musmeci; sul tema “Il mito di Aci e
Galatea nelle stampe antiche” il Dott. Salvatore Pennisi; sul tema
“Descrizioni e immagini di Acireale nei viaggiatori stranieri” è intervenuto il Prof. Francesco Calì; sul tema ” Patrimonio genetico
dell’Etna nella Timpa di Acireale” il Dott. Giuseppe Filetti. L’evento
del Lions ha ospitato una rassegna multimediale di immagini antiche di Acireale curata da Michele Alì e una mostra di progetti che
il Lions ha nel corso degli anni presentato alle istituzioni pubbliche
curata da Vito Messina. Le musiche di Gesuele Sciacca hanno
allietato diversi momenti della serata.
AKIS
“Tepidi. La terra dei Verga”
Un’opera di Giovanni Cristaldi
ricca di testimonianze e notizie inedite
Nella sala conferenze del Credito
Siciliano è stato presentato uno studio davvero originale di Giovanni
Cristaldi, dal titolo “Tepidi. La terra
dei Verga” (Il Convivio Editore,
2016). Tepidi era l’antica denominazione di una vasta tenuta tra Vizzini
e Licodia Eubea, che oggi porta il
nome di “Tiepidi”, la cui estensione
era superiore a novanta ettari coltivati a grano con consistenti uliveti e
qualche vite. Tepidi attraverso alcuni passaggi di proprietà per donazione dal condottiero Achino (atto
notarile del 1105) alla duplice Abbazia dei Benedettini di Lipari e
Patti, ai Gesuiti, è passata nel 1778 a Giovanni Verga Strazzuso,
dopo la confisca dei beni degli ordini religiosi. Gli eredi della famiglia Verga impegnarono fruttuosamente le loro risorse finanziarie
per fare in modo che le terre venissero coltivate e irrigate a dovere conseguendo ottimi risultati economici dando così opportunità
di lavoro a tanti contadini, che trovavano in quella vasta distesa di
territorio il pane necessario per la loro vita e quella dei loro figli.
L’autore visse la sua fanciullezza in quelle terre lontane dalla città
perché il padre Alfio, per le sue doti di amministratore, fu nominato fattore di Tepidi. Egli ci racconta e ci descrive con dovizia di
particolari, con trasporto emotivo e talora con nostalgia, i luoghi
più significativi e gli accadimenti grandi e piccoli che gli sono
rimasti impressi nella memoria o riferiti a lui dal padre. Tutta la
prima parte del libro si legge con tanto interesse e curiosità con
qualche spunto narrativo davvero degno di attenzione. La seconda parte, invece, è dedicata alla ricostruzione dell’albero genealogico di Giovanni Verga. L’operazione non è stata facile perché
ha richiesto la ricerca nell’archivio storico del comune di Catania,
l’archivio di Stato di Caltagirone, la biblioteca e il Comune di
Vizzini e non solo, oltre alla decodificazione di tanti testamenti,
atti di matrimonio, inventari. L’insistenza nell’esplorazione di una
vasta documentazione è stata premiata con l’individuazione di atti
molto importanti che hanno rivelato le vicende familiari dei Verga
collegate alla legislazione dell’epoca, che prevedeva tra l’altro la
trasmissione dei beni al primogenito maschio. Un passaggio interessante dell’opera di Cristaldi è quello dedicato allo scrittore
Giovanni Verga (il nome e cognome completo è: Giovanni
Carmelo Verga Di Mauro), che, in base ad alcune testimonianze
credibili nacque tra il 20 e il 25 agosto 1840 nella masseria di
Tiepidi dove la sua famiglia si era rifugiata a causa di un’epidemia
in città e non fu registrato a Vizzini perché in quel periodo l’ufficio
anagrafico era chiuso a causa dei festeggiamenti in onore di San
Giovanni Battista. Invece la nascita fu poi registrata a Catania il 2
settembre del 1840. Dello scrittore, che trascorreva nella masseria molto tempo e nella serenità di quei luoghi trovava ispirazione
per le novelle (“Jeli il pastore”) e i suoi romanzi (“Mastro don
Gesualdo”), viene riportato qualche episodio esilarante come “Lo
scherzo fotografico” (pp. 45-49). Come si sa Verga fu un appassionato di fotografia. L’autore segue le vicende della proprietà di
Tepidi fino al duplice fallimento dell’ultimo proprietario Pietro
Verga. La parte finale del volume è dedicata alle sorgenti e alla
raccolta delle acque, alla situazione politica dell’epoca e alle posizioni dei Verga che vantavano discendenze nobili e portavano il
titolo di barone e – sottolinea Cristaldi – “si mantenevano in linea
con il vento politico che soffiava” (p. 121). Una ricognizione effettuata di recente ha permesso in occasione di scavi occasionali
alcuni ritrovamenti di oggetti che fanno pensare ad un’officina di
maniscalco proprio nei pressi della vecchia trazzera che partiva
da Vizzini, della casa colonica e della “rutta di l’api”, una grotta
nella collina “Pruvularu”. Una serie di foto degli atti consultati conclude il volume, che contribuisce alla comprensione di un’epoca
nel territorio siciliano e illumina su vicende e personaggi che
hanno lasciato un’impronta nell’economia, nella politica e nella
cultura.
Giovanni Vecchio
Servizio di consulenza pastorale-giuridica
Il 14 maggio nel salone del Palazzo Vescovile di Acireale ha avuto
luogo una conferenza stampa voluta dal vescovo di Acireale
Mons. Antonino Raspanti per la presentazione del servizio diocesano di consulenza pastorale.giuridica, che nasce nella Diocesi
“per accompagnare i fedeli che intendono introdurre la causa di
nullità del loro matrimonio”. Papa Francesco con motu proprio
Mitis Iudex dell’8 settembre 2015 aveva auspicato l’individuazione e la preparazione di chierici e laici in grado di svolgere un servizio d’informazione, di consiglio e di mediazione in vista dell’indagine preliminare al processo matrimoniale, “da mettere a disposizione delle persone separate o delle coppie in crisi”. Il servizio
in sostanza è rivolto ai “fedeli separati o divorziati che dubitano
della validità del proprio matrimonio o sono convinti della nullità
del medesimo”. Il vescovo era accompagnato durante la conferenza dal direttore dell’Ufficio Diocesano Famiglia don Antonino
Pennisi e dal responsabile giuridico della curia diocesana don
Alfio Privitera.
G.V.
AKIS
Il dott. Tringali reagisce alle continue vessazioni
dell’ASP di Catania e del Distretto di Acireale.
Presentato alla Procura della Repubblica
di Catania un voluminoso dossier.
Il dott. Giovanni Tringali in qualità di responsabile dell’A.I.P.A. ha
presentato alla Procura della Repubblica di Catania un voluminoso dossier con 41 documenti allegati affinchè si proceda a termini
di legge a punire i funzionari dell’ASP che sistematicamente hanno
opposto rifiuto al diritto di accesso agli atti amministrativi conculcando scientemente un preciso diritto dell’istituto acese indispensabile per potersi adeguatamente difendere dai continui attacchi
amministrativi posti in essere da 7 funzionari dell’ASP tutti citati
nel dossier. Da molti anni l’ASP di Catania tenta di chiudere l’istituto con speciose e futili motivi che hanno visto il concorso coordinato di 7 funzionari dell’ASP di Catania. Il patologo clinico acese
da tempo impegnato a fare affermare la legalità nell’ASP di
Catania è al centro di una campagna persecutoria dato che ha
stigmatizzato sperperi, sprechi ed illegittimi pagamenti a strutture
sanitarie che non hanno i requisiti di legge. Tra questi sprechi rientra anche il danno erariale per lite temeraria che fa emergere un
comportamento scorretto dell’ASP di Catania nel confronti
dell’I.R.M.A. Nel dispositivo della sentenza n° 27/2016 il Giudice
dott. Felice Lima riporta: “Questo contenzioso, il tempo e il denaro
necessari a gestirlo avvantaggiano chi ha consapevolmente torto
e assorbono una enorme quantità di risorse dell’amministrazione
giudiziaria sottraendola al piccolo numero di controversie che davvero hanno bisogno di un giudice per essere risolte: quelle nelle
quali vi è oggettiva incertezza e/o controvertibilità del fatto o del
diritto. Le cause che hanno bisogno di un giudice durano anni, perché i giudici sono impegnati con un elevatissimo numero di controversie che non avrebbero bisogno di loro per essere risolte. E’
proprio l’inefficienza del sistema causata dall’enorme mole di
cause pretestuose rende vantaggioso a chi ha torto impegnare le
contro-parti in processi che durano anni, alla fine dei quali chi ha
torto ha comunque sostanzialmente “vinto”, perché, al più, verrà
condannato a pagare ciò che doveva, ma con molti anni di ritardo,
spesso costringendo le controparti a transazioni inique pur di sottrarsi al danno derivante dalla mancata disponibilità delle somme
dovute e non pagate. E’ necessario, dunque, rendere decisamente sconveniente per chi perde agire o resistere in giudizio nella
consapevolezza di avere torto. A questo serve la sanzione di cui
all’art. 96, 3° comma, c.p.c.. Appare, dunque, equo condannare
l’Azienda attrice/opponente a pagare alla società convenuta, ai
sensi dell’ultimo comma dell’art. 96 c.p.c., la somma di €
30.000,00, calcolata equitativamente come corrispondente al doppio delle spese del giudizio al netto del rimborso forfettario delle
spese generali e degli oneri previdenziali e fiscali. Con separato
provvedimento, si trasmetterà copia degli atti del processo alla
Procura della Corte dei Conti, per quanto di sua competenza con
riferimento al danno erariale conseguente alla gestione e all’esito
di questa vicenda da parte della ASP di Catania”.
Dott. Giovanni Tringali,
Responsabile A.I.P.A. per l’ASP di Catania.
Non solo il Tribunale Civile ma anche il TAR Catania tira le
orecchie all'ASP di Catania che aveva contestato la collezione
privata di paleontologia e vulcanologia dell'IRMA. Il TAR ha
eccepito " Violazione dell'art.3 L. 241/90 - Eccesso di potere in
tutte le sue forme sintomatiche in particolare per illogicità e
/o Carenza di motivazione- Violazione dell'art.97 Cost.Violazione di tutte le disposizione di legge previste in materia
di Procedimento amministrativo".... ed altro ancora che ometto per brevità.
PER NON DIMENTICARE
CYBERBULLISMO:
TOUR INFORMATIVO NELLE SCUOLE
Su iniziativa del Presidente Alfredo Belfiore e collaborazione organizzativa di Elio Garozzo, responsabile distrettuale per il Service Cyberbullismo, si sono tenuti due incontri formativi in due scuole e
la Polizia Postale. Il primo incontro si è tenuto alle 9.00 presso la
scuola “ Gianni Rodari “ sita nella frazione di Scillichenti in Acireale
con gli alunni della terza media e Letterio Freni, Direttore Tecnico
Principale della Polizia di Stato Compartimento Polizia Postale e
Comunicazioni Sicilia Orientale Catania.
Alla presenza del Presidente KC-Acireale, del Segr. Giuseppe
Balsamo, del Cerimoniere Raffaele Di Stefano, del Lg.te Gov. Div.
2 Ignazio Mammino , dell’ Imm. Past Governatore Elio Garozzo, di
Soci ed insegnanti; il relatore ha affrontato il tema della sicurezza
in rete per promuovere l’uso sicuro e responsabile del web e tutelare i bambini ed i ragazzi dal “ cyberbullismo “ e dai pericoli che
si annidano nei social network. I ragazzi sono stati particolarmente
attenti all’evento informativo-formativo ed hanno posto adeguate
domande ai responsabili presenti all’incontro.
I discorsi conclusivi delle autorità kiwaniane ed il ringraziamento al
relatore L. Freni hanno concluso l’evento. Il secondo incontro si e
svolto alle 11.00 presso l’ Istituto Comprensivo “ Francesco
Guglielmino “ sito in Aci Catena ,ugualmente con gli alunni della
terza media,ove le medesime tematiche sono state svolte dall’
Agente Scelto della Polizia Postale dr. Luca Mammano. Egli ha
posto all’attenzione degli studenti, chiamati spesso ad interagire
con l’oratore, i rischi collegati all’utilizzo , non sempre
vigile e cosciente, della rete. Sono stati toccati diversi aspetti: reati
informatici, pedofilia, chat, acquisti in rete, dipendenza dai Social,
Egli ha, inoltre, sollecitato i ragazzi a non fidarsi di sconosciuti
incontrati in rete, di rispettare le norme e leggi in vigore , mantenere la segretezza dei dati personali e delle password e di non far uso
del web per scopi infimi ed illegali che li esporrebbe a rischio di
denunce ed eventuali procedure giudiziarie.
La valenza dell’incontro è stata sottolineata dagli interventi del
Presidente Alfredo Belfiore e di Elio Garozzo che hanno porto un
saluto oltre che a Mammano anche al Dirigente della Polizia
Postale di Catania Marcello La Bella per la cortese disponibilità dei
suoi relatori.
Ignazio Mammino
Rete 25/11 Acireale
Ha deciso di costituirsi in associazione no profit, continuando nel
lavoro di informazione sulla parità di genere e sui rischi, reali, che
ogni giorno corrono le donne vittime di atti persecutori che, spesso,
sfociano in assurdi “femminicidi”. La decisione nasce dalla necessità, riscontrata nei vari incontri sostenuti in questo anno e mezzo
di vita, di dare risposte e spesso patria alle moltissime situazioni di
vario disagio ambientale. Sono stati sostenuti diversi colloqui con
persone già prese di mira da stalkers o in balia di gravi minacce in
ambito familiare e più volte brutalmente percosse. Ed è con grandissima soddisfazione e sollievo che, proprio in ambito strettamente familiare, la Rete, comunica di aver risolto radicalmente una
situazione, a dir poco pericolosa, in procinto di precipitare nell’assurdo. Oggi, inoltre, la Rete si dota di un telefono amico, aperto tutti
i giorni dalle ore 9,00 alle ore 20,00, a disposizione di chi, vittima di
violenza a qualunque titolo, reputa opportuno essere affiancato/a
dalla rete. Il numero, aperto già da mercoledì 18 maggio ’16 è:
331/35 35 916.
Sabato 28 Maggio 2016
15
TERZA EDIZ. DEL FESTIVAL DELLA CULTURA CREATIVA
IL CREDITO SICILIANO ADERISCE CON IL LABORATORIO
“VIVERE … LA GALLERIA CREDITO SICILIANO”
Il Credito Siciliano aderisce al nuovo appuntamento con il Festival
della Cultura Creativa promosso dall’Abi e dalle banche per avvicinare alla cultura i giovani d’età compresa tra 6 e 13 anni, grazie a
laboratori, iniziative ed eventi che spaziano tra arte, teatro, musica,
tecnologie digitali e molto altro. La manifestazione, che l’anno scorso ha coinvolto oltre 15 mila bambini e ragazzi, si è svolta nella settimana che va dal 2 all’8 maggio. I piccoli protagonisti del festival
hanno avuto l’occasione di sperimentare tutte le sfumature della
loro creatività, conoscendo anche meglio le possibilità dei luoghi in
cui vivono. Per questa terza edizione della manifestazione è stato
scelto come “fil rouge” delle iniziative il tema “Abitare sottosopra.
Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l’arte e le emozioni”. L’obiettivo è stato di invitare bambini e ragazzi ad ampliare
il concetto di casa, per scoprire e sperimentare, con l'aiuto di operatori culturali specializzati, in che modo ogni persona e cosa vive,
abita e si relaziona con tutto ciò che lo circonda, utilizzando le
modalità più consone alla propria natura.
Nella prima edizione sono state coinvolte alcune classi delle elementari acesi, nel 2015 gli alunni delle medie acesi sono state le
protagoniste. Per questa edizione il Credito Siciliano ha proposto,
per i licei acesi che hanno aderito, il 6 maggio il laboratorio "Vivere
… la Galleria Credito Siciliano". Nel corso del quale i ragazzi hanno
realizzato delle produzioni artistiche dopo la stimolante visione del
filmato “Tenere Vivo il Fuoco. Sorprese dell’Arte Contemporanea”
a cura di Casa Testori Associazione Culturale, realizzato in occasione dell’omonima mostra al Meeting per l’amicizia fra i popoli di
Rimini nell’agosto 2015, con la voce narrante dell’artista Giacomo
Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. L’attività artistica dei
ragazzi è stata anche catalizzata da un operatore culturale: l’artista
acese Calusca. L’attività relazionale con gli istituti scolastici è stata
curata dal QUADRIVIO ACIREALE
Questo è uno degli oltre 80 eventi culturali che in 50 città italiane
svilupperanno il tema ispiratore, declinato da ciascuna banca con
strumenti e punti di vista differenti, alla luce delle proprie specificità
e di quelle del territorio di appartenenza. I laboratori e le altre attività proposte vedranno la partecipazione di rappresentanti delle
banche e la collaborazione di scuole, musei, biblioteche e operatori culturali, a cui si aggiungerà quest’anno anche la Main Media
Partnership della RAI e la Media Partnership del TGR. Ad ulteriore
testimonianza del valore educativo, sociale e culturale della manifestazione.
La manifestazione ha avuto il Patrocinio dell’UNESCO e del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del
Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
la Main Media Partnership della RAI e la Media Partnership del
TGR .
Il Festival si è avvalso del contributo di un Comitato scientifico,
composto dall’esperto di creatività applicata Hubert Jaoui, dal
Responsabile Capo del Dipartimento educazione Castello di Rivoli
Museo d’Arte contemporanea Anna Pironti e dallo scrittore ed
esperto di comunicazione Aldo Tanchis.
Insieme alla mia bandiera
Io credo nella libertà,
dentro e fuori di me,
sventola una grande bandiera.
Il suo colore giallo-rosso
mi fa sentire felice,
e con tutta la forza che c'è nel mio cuore,
continuerò a combattere
per la mia Sicilia.
Le parole non si perdono nel vuoto,
rimangono in questa bellissima terra,
dove c'è tanto bisogno di libertà.
Sono in attesa di un grande sogno,
l'aspetterò... insieme alla mia bandiera.
Vito Cutuli
16 Sabato 28 Maggio 2016
Pianeta Venere n.42 !!!
AKIS
Ospiti nella sala Savoia del Comune di Acicatena,che da anni sponsorizza
la manifestazione, si è tenuta la 42° edizione di “Pianeta Venere”.
L’iniziativa, ideata da Turi Consoli, presidente dell’associazione
AkisRegale, si è recentemente arricchita della proficua collaborazione,
delle sociologhe Margherita Matalone e Carmela Borzì e della scrittrice e
poetessa Maria Grazia Falsone.
Il premio, dedicato a donne che si distinguono nella società per diversi ruoli, è stato assegnato e consegnato alle rappresentanti di due
associazioni molto attive nel sociale nel nostro territorio: la Comunità
Madonna della Tenda, che da decenni accoglie donne e famiglie in difficoltà, rappresentata da suor Rosalba, presente alla manifestazione,
suor Alfonsina e suor Lucia e l’associazione AVESCI, la cui targa è
stata consegnata alla figlia della fondatrice che si occupa di sostenere i bambini di famiglie svantaggiate, Celestina Arcidiacono, recente-
mente scomparsa. Nel corso della serata, condotta in modo vivace
da Marinella Arcidiacono e Antonio Foti, si sono succeduti interessanti e svariati interventi, tutti a corollario della presenza delle donne
nella società. L’Ammnistrazione comunale di Acicatena rappresentata dall’Assessore alle Pari Opportunità dott.ssa Rossella Strano ha manifestato apprezzamento per la valorizzazione delle potenzialità femminili. Hanno espresso un indirizzo di saluto la consigliera comunale acese Sabrina Renna e l’avvocato Giuseppe Franchina. La giovane
Grazia Vinci ha presentato i suoi gioielli realizzati con grande creatività Tiziana Privitera ha raccontato l’impegno nell’ideazione ed organizzazione della “Nivarata” evento che da diversi anni con grande successo richiama l’attenzione in Acireale sulla granita siciliana
Carmela Borzì ha commentato le rappresentazioni femminili di alcune immagini pubblicitarie, domandandosi se esse corrispondono all’idea che le donne effettivamente hanno di sè Margherita Matalone ha delineato un excursus della presenza delle donne nel mondo del
lavoro, della famiglia, della politica, attraverso i cambiamenti sanciti nel tempo dalla legislazione Maria Grazia Falsone ha presentato un
volume di poesie, realizzato con la collaborazione di diversi autori che hanno messo a disposizione le proprie opere per attuare una raccolta fondi, finalizzata all’acquisto di un ecografo portatile per un reparto ospedaliero del Policlinico di Catania. La serata si è conclusa con
il ricordo affettuoso di Pinella Musmeci Benintende che nelle edizioni precedenti era stata sempre protagonista.
Carmela Borzì
Margherita Matalone
Due coaches d’eccezione...
...e una squadra fortissima!!!