ACIREALE: NON SONO SOLO CHIACCHIERE
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ACIREALE: NON SONO SOLO CHIACCHIERE
A 301 Anno 12 - n° 5 - Distribuzione Gratuita K I S 28 Maggio 2016 Con particolare piacere riscontriamo che Pippo Marino, personaggio notissimo ad Acireale per le sue qualità di imprenditore nel campo assicurativo e di particolare sensibilità umana, è entrato, ancora una volta, nel “Zurich Top 30 2016”, l’appuntamento nel corso del quale Zurich in Italia celebra le Agenzie “top performer” del 2016, selezionate in base ad un’attenta analisi dei risultati ottenuti e alla qualità del lavoro svolto nel corso del 2015. Camillo Candia, Country CEO Zurich in Italia, comunica al nostro amico acese la classifica dei Zurich Top30 e lo invita a Villa Medicea “La Ferdinanda” di Artiminio (Prato) a presenziare alla consegna del prestigioso riconoscimento. A Pippo Marino giungano le felicitazioni di Akis, di AkiRegale e di tutta la Città. ACIREALE: NON SONO SOLO CHIACCHIERE... I L G I O R N A L E D E L T E R R I T O R I O ATTUALITA’ KULTURA INFORMAZIONE SPORT & TURISMO L’inettitudine, la rozzeria, ma anche il qualunquismo ed il pressappochismo sono “doti” che qualche esimio ha riconosciuto, motu proprio, agli acesi tout court, senza sviscerare dal contesto la classe illuminata, l’“intellighenzia” cittadina, la parte dedita allo zelo e alla ragione. Comparto che, giocoforza, dalla data di queste esternazioni di cui nessuno, proprio nessuno, sentiva la necessità, viene a trovarsi privata di quello stesso esimio che aveva riconosciuto nell’attuale sindaco (il buon Roberto non la prenderà a male) “l’uomo della comunicazione, l’uomo della provvidenza, la migliore soluzione per il futuro di Acireale”. E le motivazioni di questa naturale privazione non sono poi così lontane da quelle che hanno portato questo tale - perché la mia dignità mi impone di non aver cura di citarne nome e cognome, tanto da buzzurri reputo il suo atteggiamento - ad incappare in questa sfavillante cantonata. Che sa di offesa, di astio, di veleno e di malcelato odio verso quella stessa Acireale che, immeritatamente, gli ha dato i natali e che ora, per bocca sua, viene schernita con una prova di fastidiosa ed urtante superiorità di cui quest’ipocrita si sente depositario. Ma era poi lecito aspettarsi altro da uno che, in clima di elezioni, aveva riconosciuto come “uomo della comunicazione” un seppur bravo giovane che però, per sua stessa ammissione, non ha mai visto nel dono dell’oratoria il suo punto di forza? Era forse lecito aspettarsi prova più grande da uno che, di fronte al gioco delle simpatie politiche da mostrare verso l’uno o l’altro candidato alla fascia tricolore, con altrettanto urtante spocchia, da dietro due lenti grigie più del fumo di Londra - e non ci si riferisce di certo a vezzi o mode estetiche - aveva bollato come inutili e compassate le discese in campo di altri rispettabilissimi uomini, ugualmente mossi da senso civico e spirito di servizio alla comunità? Gli acesi, i rozzi e gli inetti, non tarderanno a porre rimedio a questi interrogativi, consci che il vocabolario degli appellativi e delle virtù da affibbiare ai suoi figli per niente meritori di cotanto nobili natali si arricchirà, nel caso di specie, di un neologismo (nemmeno tanto neo) da conferire al morigerato con quadrupede al guinzaglio: QUAQQUARAQQUA’. IL GRILLO (S)PARLANTE D E L L E A C I “Ridare slancio alla vita sociale ed economica della Città”, questo certamente, in sintesi, il pensiero dominante che ha indotto Mario Di Prima, Carlo Zimbone, Sergio Spina, Fabio Saglimbene e Pino Giordano ha “creare” l’Associazione Costarelli” che coniuga attività culturali ed imprenditoriali con azioni concrete per sfruttare risorse utilizzandole per la crescita e lo sviluppo sociale della Città. Inaugurazione partecipata da una grande folla di cittadini, soprattutto, e da un insolito entusiasmo nella pigra vita degli acesi. Da sottolineare la presenza dei coniugi Ariosto che saranno una certezza per il ritorno delle mitiche specialità del “Costarelli” (fetta moka, coccodè, pasta di mandorla,……) e non un ricordo da acquolina in bocca. ph Nuccia Leotta ph Fabio Consoli Sabato 4 giugno alle ore 18,30, nella Casa del Vendemmiatore di via Trieste per “Raccontare Santa Venerina” sarà presentato il libro del nostro direttore responsabile preside Giovanni Vecchio “Santa Venerina tra storia e leggende” realizzato in collaborazione con la scrittrice acese Maria Bella Calabretta. La relazione sarà tenuta dalla prof.ssa Anna Castiglione Garozzo, storica e letterata, presidente della FIDAPA di Giarre-Riposto. Interverranno inoltre la corale polifonica “Don Antonino Maugeri” diretta dal m° Mario Licciardello e il gruppo vocale strumentale di Gesuele Sciacca. pag. 9 2 AKIS Sabato 28 Maggio 2016 IL FUTURO DI ACIREALE. BUIO PESTO (A MENO CHE...) Mi rendo conto che uno dei mestieri più difficili al mondo sia quello del sindaco: mettersi dinanzi alla propria città, con i suoi problemi, con gli abitanti (i giovani, la gente matura, i vecchi; le famiglie), i servizi (la pulizia, il traffico, le scuole ecc..), la gestione del presente e la prospettiva del futuro. Non sono cosa da nulla. Ed esigono mente lucida ed una buona burocrazia. Quanto a questa, ahimè, Acireale è a livelli da terzo mondo. Resta quindi la mente lucida del sindaco e della giunta. Acireale è ormai dentro il vortice della recessione. Ci vuole uno sforzo immane per uscirne fuori. E disperato. Ma dobbiamo farcela. Occorre sapere cosa fare di questa città. Come farla risorgere. Come educare i suoi abitanti che, in genere, è gente rozza ed inetta. Come educare le nuove generazioni. Come sviluppare l’economia. Occorre fare il punto della situazione. Cercare un respiro: anzi il respiro della rinascita e del “cambiamento”. IO, a dire il vero, sono alquanto scettico. Ma non critico il Sindaco. Quando l’abbiamo eletto era il “migliore”: e poi la giunta precedente ha fatto tanto male alla città. Davvero male. Ma non critico il Sindaco. Vorrei che in certe cose avesse più coraggio, che sapesse osare (nella giusta dimensione della parola). Che si mettesse in ascolto delle esigenze dei giovani e del loro futuro. Tra dieci anni, senza un risveglio, Acireale sarà morta. A meno che… Alfonso Sciacca Cittadini rozzi e inetti. La consapevolezza last minute. A meno che... non si è rozzi ed inetti Ho sempre avuto rispetto per mio padre sia quando era in vita e sia ora che non è più tra noi. Certo è un padre si dirà, un padre è un padre si potrebbe frettolosamente dire o pensare, e no non sempre è così ed io non sono stato immune di questa eccezione, anzi. Semmai c'è stato un momento che avevo da ridire su tutto. Un po' come tutti? Ma arrivati ad un certo punto del nostro percorso mi sono reso conto che crescendo io,cresceva anche lui. L'inevitabile ingresso in un'età dove tutto ci sembra sbagliato e si inizia a brontolare su tutto. Anche lui era così un po' come tutte le persone anziane. L'anziano, una parola che raccoglie un mondo vissuto, ognuno a proprio modo, con le proprie esperienze maturate negli ambienti in cui ci si è destreggiati da giovani. Certo l'amore che le famiglie portano nei loro confronti è grande ed è naturale, ma anche un'intera comunità si stringe a loro specie se nel loro destreggiarsi da giovani, si è andati a ricoprire ruoli importanti all'interno di comunità. Li deve uscire il mio/nostro rispetto per queste persone che nel passato hanno scritto pagine importanti nel bene o nel male di intere comunità. Bisogna riconoscere e bypassare le eventuali defaillance che gli stessi (non per colpa loro badiamo) possano avere in un'età, c'è chi la chiama senile, chiamiamola come vogliamo, avanzata dico io. Leggo di esternazioni (per me farneticanti) di persone che hanno fatto della loro testa una forza, una forza riconosciuta ai tanti se non proprio a tutti. Bene il rispetto di cui parlavo prima deve uscire fuori soprattutto in questi momenti, rincuorando loro che non succede niente se a volte gli stessi dalla testa sapiente, esternando un pensiero magari lo stesso non viene accompagnato dalla necessaria lucidità. Amiamo gli anziani, rispettiamoli e perdoniamoli anche se può succedere che senza il loro volere escono un po' fuori dai binari. Soprattutto se gli stessi amano gli animali, o si affacciano dai loro balconi dorati. Auguro a tutti la fortuna di diventare anziani, anche con le sciocchezze che inconsapevolmente si possono dispensare...!!! A meno che.......non si è rozzi ed inetti. Franco Vasta Salvatore Privitera, “maestro del lavoro” Anni di lavoro, svolti con costanza, serietà e passione, anni di impegno morale talmente grande da lasciare una netta scia ed essere insigniti di una stella particolare, la “Stella al merito del Lavoro” della Repubblica Italiana. Salvatore Privitera, cittadino di Acireale, ha visto riconosciuta la sua proficua attività lavorativa, che svolge da quasi trentadue anni, alle dipendenze di Poste Italiane S.p.a., ricevendo la nomina a “Maestro del lavoro”. L’insigne riconoscimento, inserito nell’ambito dell’iniziativa indetta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rivolta ai lavoratori di imprese pubbliche o private, gli è stato conferito proprio nel giorno “emblema” di tal tematica, ovvero il 1° maggio, a Palermo, nella sede del Rettorato dell’Università. Alla presenza del Prefetto, Antonella De Miro, di una commissione nominata dal Ministero del lavoro, Salvatore Privitera ha ricevuto la stella bicroma giallo-verde e il relativo attestato firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In totale I cittadini sono rozzi e inetti è vero quindi la dirigenza politica e tutto il personale politico eletto non può che essere il frutto avvelenato dono dell’albero della rozzezza e della inettitudine. E’ palese e logico. Il dato non è solo riferibile alla stretta attualità ma è un’analisi che poteva essere serenamente esposta sin dagli anni ’70 quando, cioè, la democrazia cristiana dettava legge, aveva consensi bulgari e decideva i destini della città e dei cittadini. Una tessera democristiana, un amico degli amici apriva le porte per un misero posto di lavoro, un finanziamento, un aiuto qualsiasi. Gli anni ’70, ’80 e ’90 sono decenni in cui si distrugge completamente il senso civico, la partecipazione collettiva viene trasformata in rapporto individuale, in una trattativa al chiuso delle segreterie politiche tra i bisogni dei rozzi e degli inetti e le capacità clientelari della diccì di quegli anni. Anni pessimi che abbiamo vissuto come tragedia. Va detto però che anche in quegli anni vi era una quota minoritaria di cittadini acesi che hanno lottato contro quel sistema, che si sono indignati per la morte dell’agrumicoltura, per il destino segnato dalla mala gestione delle Terme di Acireale, che si sono indignati per un partito/governo che tutto decideva e che al posto di investire intelligenze e risorse verso la valorizzazione delle bellezze ambientali ha rivolto le energie nel megamondo del cemento, gestendo i prg come se fossero caramelle al cianuro. Ma è vero una cittadina di rozzi e inetti è certamente figlia di una rara consapevolezza dei diritti, un’assente senso civico, poco amore per il bene comune, disprezzo e sconoscenza degli indici di vivibilità che rendono la nostra città come modello da quarto mondo. Sono quei cittadini elettori che hanno votato per settemila volte alle europee il M5S e per le amministrative seimila di loro hanno scelta la potenziale “rizzetta”. Insomma cittadini elettori rozzi e inetti? Direi di si ma con dei distinguo. Non tutti siamo stati dietro alle necessità personali, ai bisogni elementari da andare ad elemosinare, non tutti abbiamo assistito passivamente al disastro che la democrazia cristiana produceva sul territorio. Un disastro immane sul piano culturale, una voragine, un buco nero che ha inghiottito ogni forma di partecipazione e di cittadinanza attiva e attenta. Oggi non è cambiato molto. Sedicimila voti al sindaco Barbagallo non sono certamente voti ideologici (ancora oggi non siamo in grado di capire se abbiamo alla guida della città un sindaco di destra, di centro o di sinistra), sono voti giunti grazie ad una potente segreteria organizzativa e grazie all’incapacità del centrosinistra e alla formula stantia e pessima del centrodestra. Insomma una vittoria annunciata ma una vittoria che ha portato alla guida di Acireale un’armata confusa e convulsa che si dimena tra gelosie e invidie che si confronta al suo interno con personaggi della destra e con altri più progressisti. Insomma all’interno della maggioranza di governo (sia in giunta che al consiglio comunale) le posizioni sono così variegate da fare paura e costringere tutti alla paralisi amministrativa. Quello a cui assistiamo oggi è, quindi, in perfetta continuità con l’impianto sottoculturale di sempre perché Acireale non è una città di destra (come alcuni si ostinano a pensare) ma è un luogo di servi del potere; qualunque sia il potere. (mAd) trentadue sono stati i siciliani insigniti “per singolari meriti” nelle loro attività lavorative, profuse in diverse tipologie di aziende, di cui nove appartenenti a Poste Italiane. Privitera, che ha iniziato la sua pro- Il 2 maggio 2016 è venuto a mancare, all'età di novantadue anni, il Dott. Guido Magnasco, già Vice Direttore del Banco di Sicilia, dove ha svolto tutta la sua carriera lavorativa fino al 1988 con impegno, professionalità e grande disponibilità umana.Dopo il pensionamento si è completamente dedicato alla famiglia con instancabile generosità e attivismo fino ai suoi ultimi giorni: il suo amore e dedizione per la moglie Giusy, per le figlie Enza Maria, Patrizia e Danila con Stefano, per i nipoti Andrea, Giulio, Adriana, Carla, Daniele e Noriko con la pronipotina Erika, rendono doloroso il distacco ed incolmabile il vuoto lasciato. Alla famiglia piace ricordarlo con queste foto a tutte le persone care, amici, colleghi e conoscenti del passato e del presente che ne hanno apprezzato in vita le doti e le qualità umane e che, numerosissimi, le sono stati vicini per l'ultimo saluto. Turi Consoli a nome personale e di tutta la redazione, porge sentite condoglianze. Ciao Maria, ti rivolgo quest’ultimo saluto cercando di interpretare il pensiero di tuo marito, mio fratello, uomo riservato, schivo, quasi burbero ma dal cuore grande e tenero. Gli hai regalato 40 anni della tua vita, condividendo sempre con lui ogni attimo di felicità o di difficoltà. Gli hai regalato la ricchezza di due splendidi figli di cui andare fiero. Gli hai trasmesso la conoscenza ed il possesso di una fede immensa nella quale troverà conforto e la voglia di continuare a vivere. Alla luce di tutto ciò sono certo che nel suo immenso dolore avrà la certezza di essere stato un uomo fortunato. Voglio salutarti dedicandoti un mio breve pensiero: “Si è molto generosi ad elargire il pianto ai defunti, ma molto parchi nel donare loro un sorriso quando sono in vita”. Franco Turi e Mariella Consoli assieme a tutti gli amici del Kiwanis Absolute Terra dei Ciclopi e di AKISREGALE formulano le più sentite condoglianze alla famiglia Pulvirenti, ed in particolare a Santo, per la grave perdita della cara Maria. fessione nel Milanese, a Cinisello Balsamo, ha poi svolto con continuità l’attività in Sicilia, a Messina e, soprattutto, ad Acireale, dove da anni, con estrema disponibilità e cortesia nei confronti dei tanti collezionisti, è addetto allo sportello filatelico, presso l’Ufficio Postale di Acireale centro. “Per me è stata una notizia inaspettata, non avrei mai pensato ad un riconoscimento simile”, ha dichiarato Privitera, “sono grato all’azienda che ha ritenuto di valorizzare il lavoro che io svolgo con naturalezza e spontaneità quotidianamente, secondo ciò che mi compete. Per me è stato come conseguire un titolo accademico, dopo trentadue anni di impegno, durante i quali ho messo in pratica le mie conoscenze, ho speso la mia persona, con tutta la buona volontà necessaria per una valida resa. È stato il risultato di un lungo periodo in cui ho cercato di fare del mio meglio”. Dunque, Salvatore Privitera è stato promosso a pieni voti e ha dimostrato che “il lavoro paga” davvero, dando un buon esempio a tutti i lavoratori, giovani e meno giovani, dell’importanza di svolgere la propria attività con etica e professionalità.Un plauso dalla comunità acese al neo Maestro del Lavoro. Dopo Il Peso della Verità, finalmente è uscito il nuovo romanzo di Adriano Di Gregorio, La Maga e il Talismano (Algra editore). E’ stato presentato da Maria Rita Pennisi ed alcuni brani ssono stati dalla giovane attrice Nastasia Tatì. Con il romanzo “La maga e il talismano” (Algra editore), lo scrittore catanese, Adriano Di Gregorio, ha continuato la fortunata serie del commissario Battaglia e del suo fidato amico, l’ispettore Spanò. Un Comitato composto da Silvio Cavallaro, Gioacchino Ferlito e Nando Gambino si è fatto promotore di una raccolta firme e di un incontro pubblico al fine di proporre l’intestazione di una strada, piazza o luogo al Sen. Cristoforo Filetti. L’incontro, che ha avuto un particolare riscontro in termini di presenze, ha registrato anche la partecipazione del primo cittadino, Barbagallo e degli on.le Catanoso e D’Agostino oltre ad alcune centinaia di cittadini. La proposta è stata benevolmente accettata anche da coloro che avrebbero potuto dichiarare un certo dissenso sulla figura dell’indimenticato ex primo cittadino. Speriamo che l’iter non si fermi ….Ogni tanto una convergenza sulle “cose “ cittadine fa bene anche al cuore ! "Giovani Talenti 2016" Si è conclusa nella sala "C. Cosentini" dell'Accademia Zelantea di Acireale, messa gentilmente a disposizione dal Presidente dott. Giuseppe Contarino, la serata finale di premiazione con il concerto dei finalisti del 3° Concorso Musicale "Giovani Talenti 2016" riservato agli alunni delle scuole medie e superiori delle scuole siciliane (le prove eliminatorie si erano svolte nel salone della parrocchia S. Paolo, concesso benevolmente da Mons. Sebastiano Raciti). Il Concorso è stato organizzato dalle sezioni Fidapa di: Acireale e Riviera dei Ciclopi presiedute, rispettivamente, dalle prof.sse Elena Strano e Antonella Piccin e quest’anno ha avuto anche il patrocinio dell’I.S.A. international societs arts, presidente la dott.ssa Cynthia Torrisi. Dopo i saluti delle due presidenti e della rappresentante dell’ISA (la presidente era impossibilitata), la manifestazione è stata aperta dal dott. Contarino, che, dopo il saluto, ha avuto parole di apprezzamento per il significato educativo della manifestazione il cui scopo, ricordiamo, è quello di valorizzare quegli studenti, in grado di seguire contemporaneamente - con profitto e con ottimi risultati sia un corso ordinario di studi sia lo studio di uno strumento musicale. Subito dopo, la Presidente dell’Accademia d’Arte Etrusca, Carmen Arena, artista poliedrica, organizzatrice di premi nazionali ed internazionali, ha donato al dott. Contarino un quadro rappresentante il mare che tanto è stato apprezzato, per la vivacità dei colori, dal presidente dell’Accademia. Successivamente, il Direttore Artistico del concorso M° Vera Pulvirenti ha precisato che il Concorso vuole conoscere e valorizzare quei ragazzi che impiegano e suddividono il proprio tempo "libero", dedicandolo ad un percorso formativo e di crescita spirituale e culturale: ragazzi che non perdono il loro tempo, dopo lo studio scolastico, nei crocicchi delle strade o delle piazze, ma che ricambiano i sacrifici dei genitori, applicandosi giornalmente con passione e dedizione, e anche con costanza ed assiduità, perché così richiede l’apprendimento di un qualsiasi strumento musicale, con uno studio fatto con serio impegno. La commissione giudicatrice, formata dalle due presidenti Fidapa, da Vera Pulvirenti Direttore Artistico, Vera Gentile pianista, Rosanna Leonti cantante lirica, Gaetano Spartà pianista jazz, dal giornalista e conduttore tv Salvo Fichera si è così espressa proclamando vincitori del 1° premio: Gianpaolo Rosario Pavone, Valeria Strano, Antonino Scandura, Antonio D’Amore, Priscilla Pia Papa, Antonio Vasta, Arianna Scaravilli, Ivana Salanitri, Chiara Cantore, Giovanna Di Stefano, Antonio Currenti, Giuseppe Russo, Damiano Zappalà; del 1° premio assoluto con voto 98 Michela Lizio e Guglielmo Tamburino ed infine, vincitori assoluti con voti 100/100: Lucilla Scalia arpa, Arlindi Dimo chitarra, il quartetto di chitarre: Giulia Sabino, Federico Petraliti, Federica Longo, Chiara Cantore e il pianista Luciano Scarpaci, che ha ricevuto una vera standing ovation. I premiati, oltre alla borsa di studio hanno ricevuto l’attestato e dei gadget donati dagli sponsor: “Flora Cafè” e “Ayurveda” erboristeria e una bellissima stampa donata dall’artista, Carmen Arena, presente in sala. Tutti i partecipanti hanno ricevuto l’attestato,COME i gadget, e un quadretto o una piccola stampa di Carmen Arena, così anche la giuria ha ricevuto una stampa e una piantina di rose offerte dalla ditta “Faro piante”, presente la sig. Carmela Faro che, ricordiamo è stata “Premio Donna Fidap Sabato 28 Maggio 2016 3 L’autore di “Era Destino”, Salvo Cavallaro, che sarà ospite di AKISREGALE- “Cenacolo del Galatea” (vedi invito sotto), ha recentemente presentato il libro presso “l’Associazione Costarelli” in una manifestazione curata da “L’Impulso”. MEMORIAL ROSARIO LIVATINO 2016 Presso il Museo Diocesano di Catania si è celebrata la <XXII Edizione del Memorial Rosario Livatino, Antonino Saetta, Gaetano Costa>. In presenza di numerose autorità istituzionali il presidente del Comitato spontaneo antimafie di Riposto, prof. Attilio Cavallaro, unitamente all’avv. Corrado Labisi, presidente onorario, ha assegnato il Premio internazionale all’impegno sociale 2016 e il Premio speciale in memoria della N.D. prof.ssa Antonietta Labisi. La consegna dei premi accompagnata dalla relativa motivazione, da un essenziale profilo e da un breve intervento celebrativo è stata particolarmente toccante, esemplare, significativa. In una sala gremita e in una atmosfera di composta, intensa e solenne commozione sono stati quindi ricordati i Giudici Saetta, Terranova, Costa, Livatino assurto agli onori degli altari quale Servo di Dio, Falcone, Borsellino, gli Ispettori Lizzio, Bodenza, il Sovrintendente Capo P.S. Autuori, il Generale Dalla Chiesa, il Maresciallo Agosta, il Carabiniere Salvatore Raiti e numerosi altri caduti nel compimento dei propri doveri. Tra le numerose personalità, distinte per l’impegno costante volto all’affermazione della legalità, sono stati insigniti del Premio anche il segretario generale del Comune di Acireale, avv. Giovanni Spinella e S.E. Mons. Antonino Raspanti, vescovo della Diocesi di Acireale, assente per inderogabili <incombenze da assolvere>, il cui Premio è stato ritirato dal dott. Carmelo Strano (a sx nella foto con l’avv. Attilio Cavallaro), presidente dell’Associazione Culturale F. Brunelleschi. 4 AKIS Sabato 28 Maggio 2016 L’incontro di primavera degli ex-allievi del “San Michele” di Acireale Le cronache riferiscono che domenica 15 maggio c’era il sole e la primavera era finalmente trionfante. Così ha avuto una degna cornice l’annuale, festoso incontro degli ex-allievi del “San Michele”. Tanto per sfoggiare formule d’uso, c’erano diversi studenti “in servizio” dell’ultima generazione. E c’erano soprattutto tanti dei “vecchi”, che volevano incontrare nuovamente i compagni di classe mai dimenticati, ripercorrere storie in un fiume di parole e di sentimenti, far rivivere ricordi. Vecchie mura, ideali anticamente espressi che sempre si rinnovano. Nel momento in cui la scuola “non statale” perde uno dopo l’altro i suoi petali, l’istituzione filippina tiene duro. Lavora “in perdita”, perché un’attività educativa “seria” non porta attivi di bilancio: ma non può mancare alla sua missione, al carisma del fondatore Filippo Neri; non è una “perdita”, se si porta un messaggio di vita, se i giovani che frequentano crescono nella “sapienza degli uomini” e insieme maturano la loro personalità esaltando le doti di ciascuno in un ambiente sano e ricco di ideali. Non si chiude, sia chiaro; e non “per tigna”, secondo un detto popolare, ma perché c’è, nel dna dell’istituzione, una missione da compiere “saltando con il cuore oltre l’ostacolo”. Anno dopo anno, ogni incontro mi stimola a divagare con il pensiero. Penso alla scuola, a questa mia scuola, che è stata sempre fucina di libertà, via aperta allo sviluppo dell’uomo in tutte le articolazioni del suo essere. Mi sembrano sempre più valide le considerazioni che ho avuto occasione di manifestare, recentemente, nel corso di un convegno sull’umanesimo alla luce della “Laudato sì”. Vedendo la scuola come un mondo attento alla società in trasformazione e in sofferenza, quasi presa dalle “doglie del parto”. Dicevo, collegando le mie parole a quelle di Francesco, che occorre considerare il primato della relazione, il recupero del ruolo fondamentale della coscienza e dell’interiorità nella costruzione dell’identità della persona umana, la necessità di ripensare i percorsi pedagogici come pure la formazione degli adulti: formule di vita che divengono oggi priorità ineludibili. È vero che le tradizionali agenzie educative (famiglia e scuola), si sentono indebolite e in profonda trasformazione. Ma è anche vero che esse non sono solo un problema ma una risorsa, e che già si vedono iniziative capaci di realizzare nuove alleanze educative: famiglie che sostengono famiglie più fragili, famiglie che attivamente sostengono la scuola offrendo tempo ed energie a sostegno degli insegnanti per trasformare la scuola in un luogo di incontro. Il nuovo scenario chiede la ricostruzione delle grammatiche educative, ma anche la capacità di immaginare nuove ‘sintassi’, nuove forme di alleanza che superino una frammentazione ormai insostenibile e consentano di unire le forze, per educare all’unità della persona e della famiglia umana. In questo senso l’educazione occupa uno spazio centrale nella nostra riflessione sull’umano e sul nuovo umanesimo. Dobbiamo impegnarci non soltanto nella comprensione attenta delle ricadute di queste trasformazioni sulla nostra identità personale (la nozione di vita umana, la configurazione della famiglia e il senso del generare, il rapporto tra le generazioni e il senso della tradizione, il rapporto con l’ambiente e l’utilizzo delle risorse d’ogni tipo, il bene comune, l’economia e la finanza, il lavoro e la produzione, la politica e il diritto), ma anche sulle loro interconnessioni. C’era una volta il vicino di casa, con cui si scambiavano quattro chiacchiere. E c’era il giornale radio, poi il tg della sera. Ora tutto è rete: youtube, twitter, facebook; per l’amico c’è whatsapp, persino l’e-mail sa di stantio. Con un “dramma” che ci avviene di scorgere: un tempo, gruppi di giovani sui gradini di un monumento o di una chiesa discutevano animatamente; adesso questi gruppi ci sono ancora, ma spesso ciascuno dei giovani dialoga con il suo telefonino, pigia forsennatamente sui tasti, dimentico degli altri che sono accanto a lui: un gruppo-non gruppo, un arcipelago di minuscole isole nella corrente. Come si fa a riportare a “comunità” questi frammenti dispersi? Chi, se non la scuolacomunità? C’è dell’altro. Rispetto al passato siamo persone più informate. Ognuno può sapere che cosa sta succedendo in questo momento, semplicemente collegandosi ad un sito internet con il suo cellulare. Questo una volta non accadeva, bisognava aspettare il telegiornale della sera. E tuttavia pur sapendo molto siamo meno dotati di senso critico, meno consapevoli, meno capaci di discernimento e tutto ciò ha un notevole impatto sulla formazione delle opinioni. Spesso interpretiamo in maniera più emotiva che razionale; tutto ciò incide sulla volatilità delle opinioni e sulla fiducia: negli altri, nel futuro, su tutto ciò che ci circonda. La fiducia è un indicatore che fa da ponte fra passato e futuro.. Dove nasce la fiducia? La capacità di vedere, leggere, assimilare, rielaborare.. cultura? (Ricordo Dupanloup: “la cultura è ciò che rimane quando si è dimenticato tutto..”; e de seme citato nella parabola famosa nulla resta, ma il germoglio vive). Partiamo dalla famiglia. Quale. E dai ragazzi. Ecco, c’è da porsi il problema della genitorialità, della generatività. Ovviamente, in qualsiasi società umana, la prima più immediata forma di generatività è quella biologica.. Generare non è comunque solo “fare figli”. Se fosse solo una questione biologica, tutti coloro che per scelta o per necessità non hanno figli sarebbero esclusi. Mentre al contrario chi è genitore sarebbe generativo tout court. Essere generativi non dipende da condizioni esterne, da un ruolo legato alle nostre posizioni o scelte sociali. E’ un modo di porsi che può essere (o non essere) fatto proprio. Generativi, dunque, si diventa. Ci sono genitori biologici che non riescono a “mettere al mondo” i loro figli perché li incatenano al nucleo chiuso, e per questo mefitico e soffocante, della famiglia-bozzolo; ovvero perché li lasciano, per così dire, allo stato brado, senza una guida. Così come ci sono uomini e donne senza figli che continuamente danno vita alle persone e alle situazioni che incontrano. E’ generativo il professore che non si lamenta dei propri allievi, ma cerca di ascoltarli e di rivedere il proprio sapere alla luce delle loro domande spesso inespresse, consapevole che ciò che ha raggiunto può sopravvivere solo nel lavoro altrui (“Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama, spera. Il ragazzo crescendo vi aggiunge qualcosa e così l’umanità va avanti”, scriveva don Milani in “Lettera ad una professoressa”). Rimettere al mondo: l’educatore è in un certo senso un ostetrico, che fa nascere la nostra umanità più piena: con l’esempio prima di tutto, risvegliando la scintilla di infinito che è in ciascuno. Ho pronte tre citazioni, significative: “Il fanciullo non è un vaso da riempire ma una fiamma da suscitare” (Plutarco), “Ogni ragazzo è una parola di Dio che non si ripete mai” (Richter), “La scienza che si genera nel fanciullo non è la stessa che è nel maestro” (Agostino). Come si vede, non sono pensieri recenti: ma non sono stati sempre applicati. Fatene l’uso che volete. Oh, date un’occhiata anche a Dewey, magari. E poi, per favore, tornate a Filippo Neri. Non è facile essere docente, ma c’è chi ci prova e ci riesce, anche bene: con umiltà e studio. Quel che conta veramente, è riuscire a trasmettere un patrimonio di cultura e di modi d’essere. Perché, come sosteneva il vecchio Seneca, non scholae sed vitae discimus. Quel che conta non è lo strumento, ma l’uomo che ne fa uso: riforma o no, la scuola c’è. La responsabilità più grave pesa certamente sui docenti, che hanno il compito di legare il “leggere, scrivere e far di conto” ad un’opera di formazione non sempre agevole, veritatem facientes in caritate. Ma non c’è una “delega senza condizioni”. Il “che cosa fare” coinvolge, appunto, tutta la comunità; e soprattutto chi ha avuto, nelle scuola d’ispirazione cattolica, la sua formazione: le famiglie, imparando a “sentirsi responsabili della scuola”, cercando l'intervento negli organi collegiali favorendo attività formative; proponendosi ciascuno di “non sentirsi fuori del gioco”, evitando un qualunquismo di comodo. E su tutto, la disperata ricerca della verità. Possederla e trasmetterla, rispettando la dignità degli altri, ma senza perdere la nostra. Anche nei segni: il Crocifisso resti nelle aule, la religione sia una materia di studio vera, la materia alternativa sia studio delle altre religioni, si curi la partecipazione alle attività d'area (le attività imperniate sui gruppi cattolici della zona, parrocchia o altro), si intervenga nei gruppi, di genitori, studenti o misti, attivi nell’indicazione di pro- grammi integrativi e significativi. E mi domando: mi inganno, ma queste attenzioni sono state sempre presenti, da centinaia di anni, nel “modo” filippino di fare scuola? E soprattutto nella “mia” scuola, da cui sono uscito, “maturo”, sessantatre anni fa? Non posso che rispondere affermativamente. Qui la mia divagazione finisce e ricomincia la cronaca. Nell’istituto, fiero dei suoi centoquarantadue anni di vita, le antiche mura hanno accolto i convegnisti nelle prime ore del mattino. La s. Messa ha aperto ufficialmente la giornata. L’omelia del direttore dell’Istituto, p. Alfio Cantarella d. O., ha offerto parole di benvenuto e di richiamo agli ideali e ai modelli di vita che l’invito di san Filippo Neri propone, con puntuale riferimento alle letture sacre del giorno e alla festa della Pentecoste, dello Spirito di Verità e di Amore. Si sono rianimati i grandi corridoi. Nell’angolo destinato a segreteria si poteva ritirare una copia fresca di stampa di IN AEVUM, la rinnovata rivista del “San Michele”, che nella nuova serie è giunta al numero 30. Commozione, quando il preside del liceo scientifico, prof. Alfonso Sciacca, ha incontrato, ex-allievi che festeggiavano i cinquant’anni dalla maturità, i “suoi” studenti, quelli cui aveva insegnato latino e greco nell’indirizzo “classico”, negli anni ’60 del secolo scorso. L’assemblea, particolarmente affollata, ha avuto luogo nel salone accademico, a metà mattinata. Si è iniziato con i saluti di rito. Il presidente (che poi è chi qui scrive…), ha ricordato le ragioni di vita dell’associazione; ha sottolineato, sulla scorta delle proprie esperienze di dirigente (ormai “emerito”) del MIUR e in paragone con le tante istituzioni scolastiche conosciute, la particolare ricchezza della programmazione didattica e delle esperienze formative dell’Istituto, che non ha nulla da invidiare ad altre scuole superiori (qui sarebbe stato opportuno riportare almeno in parte quel discorso divagante di cui sopra: ma il tempo è tiranno…). L’assemblea ha proceduto al rinnovo delle cariche istituzionali dell’associazione: il consiglio direttivo e il collegio dei revisori dei conti. Particolarmente significativo è stato il momento “culturale” dell’assemblea: un ospite illustre, il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, ha intrattenuto i presenti sull’invito di papa Francesco ad essere “misericordiosi come il Padre”, ponendo le basi per una ricerca interiore che significhi conversione vera e attenzione alle “miserie” del prossimo, evitando che ogni uomo si consideri un’isola, refrattario ad ogni intervento che possa portare aiuto a risolvere i problemi del prossimo. Le parole dell’Uomo di chiesa non si sono riferite ad una semplice ricerca religiosa: sulla scorta della “Laudato si’” sono state un incitamento a “fare il mondo bello, al di là della cura di un interesse particolare o di un conto in banca”, riscoprendo in tante pagine del Vangelo il senso dell’amore di Dio e facendosene permeare. Sono stati poi consegnati, per mano del card. Romeo, i diplomi agli ex-allievi che ricordavano il cinquantenario, il venticinquennio, i quindici anni dalla conseguita maturità; commozione per qualche nome, di amici scomparsi e tuttavia sempre presenti nella memoria. Nello stesso modo hanno ricevuto le tessere dell’associazione gli studenti maturandi: augurio per loro (“di diventare fra pochi mesi ex-allievi”) e speranza di energie nuove a rinvigorire l’associazione. Finita l’assemblea, è rimasto il tempo per gli animati capannelli: in genere, gruppetti di compagni di classe che discutevano animatamente di quel ch’era stato e del tempo presente; altre foto immortalavano gli incontri e riprendevano quel paesaggio (le mura, i cortili, il campo sportivo, il giardino, la voliera..) che era stato teatro delle emozioni giovanili. Il pranzo sociale nel grande refettorio, allietato anche dall’ottimo vino prodotto nell’azienda dell’ex-allievo dott. Rodolfo Cosentini, da poco scomparso, ha concluso la giornata: non pochi erano commossi nel ricordo delle tavolate allegre di molti, molti di anni fa; mentre i più giovani (molti, i maturandi) ascoltavano interessati il fluire dei racconti e il gruppo dei “maturi di cinquant’anni fa” intonava a gran voce l’inno mai dimenticato, “Per sempre! Sugli eòi / lidi sia lotta e gloria..”. Rosario Musmeci ph [email protected] AKIS Cos'è la psicodermatologia? La psicodermatologia è una branca della medicina psicosomatica caratterizzata da una modalità di approccio alle malattie della pelle che integra l'osservazione classica del paziente alle moderne acquisizioni della psicologia soprattutto quelle che si occupano degli aspetti relazionali. L'orientamento olistico pone grande importanza ai fenomeni globali. Se da un lato analizziamo l'uomo quale somma di tessuti ed organi dall'altro questi si pone quale individualità legata alla dimensione biologica, psichica, sociale e relazionale, in breve, al mondo in cui vive. Attualmente, infatti, più che parlare di medicina psicosomatica, si parla del nuovo paradigma di medicina “bio-psico-sociale-complessa”. Questa visione olistica si avvale del contributo della psicopatologia di Jaspers e della filosofia di Husserl e Heidegger i quali hanno offerto l'opportunità di superare la visione dualistica cartesiana per inaugurare una interpretazione dell'uomo più reale, un uomo non più scisso tra una mente che sta in alto ed un corpo che sta in basso. L'Esserci di heideggeriana memoria (Dasein) presuppone l'unità mente/corpo che a sua volta riconduce all'unità con il mondo in cui si “esiste”. Ultimamente per gli aspetti epistemologici inerenti il rapporto mente/corpo è stato rivalutato anche il pensiero di Spinoza, grazie pure all'apporto degli studi del neuroscienziato Antonio Damasio. Per Spinoza la Mente è l'idea del corpo, egli infatti trattando delle Idee (ovviamente quelle inerenti la vita psichica ed affettiva) ammette che esse sono il corrispettivo mentale degli eventi fisici. Dunque gli eventi corporei si susseguono secondo una concatenazione che si replica identica negli eventi mentali i quali riconducono e corrispondono a quegli stessi eventi corporei. Ristabilita pertanto l'unità mente/corpo possiamo recuperare i valori imprescindibili della “persona malata” non più esclusivamente vista come “malattia”. Ciò implica rivalutare nel giusto modo fenomeni relazionali, comunicativi e sociali, considerati sempre nella loro complessità, i quali coinvolgendo determinati aspetti emotivi e cognitivi della persona fanno della malattia stessa la “manifestazione vissuta” di una determinata dimensione d'organo: nel nostro caso la pelle. La nostra pelle è un organo di confine, di frontiera tra mondo interno costituito da istanze psichiche e biologiche, e mondo esterno, costituito da tutto ciò che ci circonda. La cute ci delimita diventando una barriera più o meno invalicabile tra noi e l'ambiente. Essa rivela e smaschera le nostre emozioni più profonde, i desideri non espressi, i tormenti dell'anima. Già sin dalla nascita noi conosciamo il mondo attraverso la pelle e soprattutto tramite il contatto: le mani della madre sono l'importante veicolo e strumento con cui nel continuo toccare/essere toccati noi facciamo esperienza e del mondo e di noi stessi. Giorno dopo giorno questo continuo passaggio di informazioni contribuisce a plasmare anche il nostro mondo interiore e psichico. Si comprende quindi il perchè se la qualità di questo linguaggio tattile stabilitosi tra madre e figlio risultasse insoddisfacente o di bassa qualità o povera si pongono le fondamenta per il costituirsi di un disturbo psicosomatico della sfera cutanea e del contatto. Una madre non funzionale per l'espletarsi di una buona relazione di accudimento del bambino, infatti, e come ci insegna il grande Bowlby, padre della “Teoria dell'attaccamento”, promuove quelle che vengono chiamate strutture cognitive disfunzionali. Nell'ambito di tali dinamiche di sviluppo non fisiologico ecco che si possono individuare i presupposti per la genesi e l'emergen- za di un disturbo psicosomatico che interessa la pelle qualora questa assume il significato di organo bersaglio. Quello di organo bersaglio è un concetto cardine della medicina psicosomatica esso caratterizza quell'organo sede di un “locus minoris resistentiae”, cioè a dire costituisce nell'intera economia psicosomatica del paziente il tallone d'Achille verso cui si canalizza il conflitto psichico. L'organo bersaglio si può caratterizzare da specifiche risonanze simboliche e analogiche coerenti col vissuto del paziente. Ciò può accadere sin dai primi mesi di vita come ad esempio si può descrivere in alcuni casi di dermatite atopica. I messaggi diretti e continui tra madre e figlio, messaggi pelle a pelle, non possono essere controllati né falsificati dal pensiero razionale, essi non obbediscono che alle leggi dell'incoscio. Quando la pelle si ammala dunque essa rivela i nostri più profondi pensieri, quelli che “nascono dal corpo”, e rivela le nostre più intime emozioni mostrandoli al mondo. La malattia della pelle “appare” dando la possibilità di interpretare conflitti interiori e trasformazioni della coscienza non portati nella sfera della consapevolezza. Ecco che un rossore può parlarci di vergogna o imbarazzo; il pallore di paure e fobie; il sudore può diventare segno di angoscia, ecc. Possiamo fare l'esempio della comune orticaria che frequentemente assume il significato clinico di una scarica psicologica e non di un fenomeno allergico come generalmente si crede. Non tutte le orticarie sono di natura allergica. L'orticaria potrebbe rappresentare una rabbia non adeguatamente espressa: i pazienti anziché attaccare, attaccano e graffiano se stessi; un desiderio sessuale negato: in questo caso viene posta importanza analogica e simbolica tra erezione e pomfo inoltre gli stessi pomfi acquistano il significato di richiesta d'amore e d'attenzioni; altre volte si tratta di una punizione autoinflitta quale espiazione per un profondo senso di colpa o di intensa disillusione e pianto represso: i pomfi assumono il significato simbolico di un pianto non vissuto, in tal caso è la pelle che si permette di piangere, ecc. Come si vede le situazioni che possono eprimersi con un linguaggio non verbale ma solo cutaneo sono tante e tante le sfumature emotive. Alcuni tratti caratteriali sono più frequenti nel soggetto con orticaria ad esempio marcata iperemotività, ansietà, gravi stati d'angoscia, insicurezza, tendenza a non esprimere e a nascondere le proprie emozioni condizioni tutte che conducono alla somatizzazione. Sarà lo psicodermatologo che insieme al paziente metterà in evidenza le dinamiche che stanno dietro il disturbo e che condurrà quest'ultimo a prendere consapevolezza delle istanze psichiche e relazionali di cui la pelle vuole farsi portavoce. Sarà argomento di un prossimo articolo il comprendere come tutto ciò avvenga analizzando le modalità biologiche con cui si esprime la corrispondenza mente/corpo e come si realizzano i sintomi specifici. A sx il dott. Luciano Venticinque con il dott. Giuseppe Benanti e il dott. Salvo Noè. Dott Luciano Venticinque Dermatologo e Psicoterapeuta Premio di Pittura e Fotografia intitolato ad Anna Pandolfini "Si è svolta nell'incantevole cornice della Riviera dei Ciclopi, presso ilGrand'Hotel "I Faraglioni" di Acitrezza, la manifestazione relativa allapremiazione del Premio di Pittura e Fotografia intitolato ad Anna Pandolfini, pittrice, vissuta nel secolo scorso (1913-1999), allieva delnoto pittore Roberto Rimini.La mostra giunta alla sua nona edizione per la sezione pittura e, daquest'anno, affiancata dalla sezione fotografica, è stata ideata eorganizzata da Salvo Coglitore direttore artistico e affermato pittore alivello nazionale. Presidente dell' Associazione Culturale "Art'è..." diAcitrezza ( l'Associazione si occupa di organizzare eventi culturali,viaggi e, soprattutto, ha in carico una scuola di pittura), Coglitore havoluto, nove anni fa, istituire il premio di pittura intitolandolo ad AnnaPandolfini, la quale nelle sue tele aveva immortalato l'incantevole mare ela scogliera dei Ciclopi. Il Direttore Salvo Coglitori, introducendo la manifestazione, ha espressosoddisfazione per la qualità delle opere presentate (esposte dal 9 al 15maggio 2016 nella hall dell'Hotel), le quali tutte sarebbero statemeritevoli di essere premiate: 31 le opere pittoriche esposte, 18 lefotografie.Questi gli artisti premiati: per la pittura: Pippo Calvagno, per "La tela sulla sedia" (!° premio), Evgenia Smirnova, per "I Girasoli", (2° premio), Rina Menzo, per "Alchimia", Rita Grasso, per "Primavera", Rosaria Giustolisi, per "La raccolta delle arance" (3° premio ex aequo). Il premio della critica è stato assegnato a Ricamo (Rita Morabito) per l'opera "La nota storta e i palazzi del potere". Per la fotografia sono stati premiati: Angelo Perrone, opera "Dimensioniparallele", (1° premio), Salvatore Savoca, opera "The end of the Wars", (2°premio) e Anemone, opera "Tramonto a occidente). Infine la giuria: Maestro Antonio Sciacca, Maestro Nino Lanza, Arch. Luca Nicotra, Prof.ssa Carmen Cardillo. Giuseppe Massimino Sabato 28 Maggio 2016 5 Nel corso di una sobria ed emozionante cerimonia è stato dedicato alla prof.ssa Pinella Musmeci il nuovo Centro Culturale presso la Villa Belvedere di Acireale (nei locali che per anni hanno ospitato l’Angolo di Paradiso). L’intitolazione alla memoria del Centro Culturale della prof.ssa Pinella Musmeci, su proposta del Presidente del Consiglio, prof. Rosario Raneri, ha incontrato l’entu- siastico consenso di tutta la Città che, in tempi rapidissimi, ha proceduto all’intitolazione dei locali. Saluti ed interventi del prof. Rosario Raneri, , della’Assessora Adele Chiara D’Anna, del dott. Giuseppe Contarino, dell’Arch. Giuseppe Lo Porto, dell’ex assessora di AciCatena Maria Grazia Forzisi, della dott. Margherita Matalone,del prof. Turi Consoli, del prof. Luigi Benintende. Ha presentato e moderato gli interventi il prof. Giovanni Vecchio. Momenti musicali sono stati trattati dal violino di Francesca Guccione e dalla fisarmonica di Gianni Amore. Particolarmente curata l’assistenza tecnica dei servizi comunali. Foto e servizio di Grazia Vinci Pinella Musmeci, una vita per la Cultura "Quando il sovrano potere della memoria getta la sua luce sui ricordi, ogni momento del tempo passato acquista vivacità e rilievo e non è presunzione se si è presi dal soave piacere di scrivere. Qualcuno dice che è impossibile restare inerti dinanzi a que sto impulso, ma neppure si deve perché sarebbe come fermare lo sfogo della natura dell'anima. Anch'io sono d'accordo e mi permetto di affermare che, in certi momenti, ci si sente trascinati ad affacciarsi allo specchio dei ricordi dove si riflettono e si succedono i luoghi ed i tempi della vita lanciando un grido di invito per essere imprigionati in un pezzo di carta. Così, nel ricordo fermato mediante la scrittura, anche ciò che è remoto e lontano svelerà la sua trama unica ed irripetibile di vita vissuta nella gioia e nella pena. " da: “il ponte d'argento” 6 Sabato 28 Maggio 2016 Inumani Cu futti futti tantu Diu pirduna a tutti Au…carusi, u sapistuu chi successi a ghiaci? A comu no sapistuu! Ni parraru tutti i televisioni na nzaccu di iorna…..ppi non parrari di chidda ca a duminica, fa a trasmissioni ndo canali cincu…chidda bbunazza, tutta tirata ca si, putacasu, si stira ndo supecchiu si scica tutta. Scusatimi….fossi m’ava stari sodu. Allura carusi, a ghiaci successi na cosa strana, mparrinu si ni fuiiu cu na fimmina! Chi mi stati dicennu? …..no sentuuuu. Mi stati dicennu ca non è na nuvità? Scusatimi, chissa è na nuvità: a ghiaci i parrini non si ni fuiunu….stannu a fari i parrini ca fimmina ca fa da rota di scorta….e diciunu missa. Picchi, dicemulu,….. mparrinu e unu ca iavi tutti i cosi a postu e quannu arriva a fimmina giusta ddi cosi cuminciunu a funzionari: u cori abbatti chiu fotti, cumincia a sudari, ci veni u friddu e u caudu…comu a tutti i masculi. Non parru di autru picchi allura mi iettunu fora di iaci, da sicilia e dill’italia…parramu sulu di masculi e fimmini…. ca iè megghiu!!! Allura, amici mei, mparrinu si ni fuiu cu na fimmina!….e chi c’è di mali? Ppi mia nenti….l’ama finiri di fari chiddi ca scinnunu da muntagna: quannu nmasculu e na fimmina si volunu beni, chissi u sapiti unni finisciunu?……iddi finisciunu ndo lettu! ….non sempri però…. a secunna di unni s’attrovunu…si su vicinu a nlettu, si mettunu dda….allura unni ammatti, machina compresa. Ma stavota successi na cosa strana…..chissu si futtiu macari i soddi de chistiani ca iaunu lassatu ppi darici ammangiari e chiddi ca sa passunu scassa e non sanu chi iana a fari a manzionnu e a sira….. Allura mparrinu ca futtiu ddu voti: na fimmina e i soddi! A chissu ciana dari mpremiu! Iddu si ca sapi comu a fari…. chi misteri ppo fari si si ni va di fari u parrinu???? Iu u sacciu, amici mei, chissu po fari u politicu!!!! comu futti iddu un umile umano non ci riesce se non il politico di professione…. Ma unni u mannamu a chissu? A ghiaci no! Ci sunu carusi ca si stannu nzignannu comu iana a futtiri……. A catania no! A pruvincia non ci sta chiu! A palermu mancu: dda su propensi a futtisi i soddi i fimmini mpocu menu A roma? Si ma ama stari accura unni u mannamu: unni ci sta u papa fannu chiddu ca volunu , ma sempri parrini arrestunu, e iddu lassau di fallu. Iu u mannu o parlamentu!!! chiddi si ca sanu comu ana fari ppi futtiri fimmini, soddi (chiossai soddi!) e masculi: i tassi ca mettunu na struppiunu….e non vi dicu chi e unni! Allura a chissu u mannamu a Roma a fari l’onorevoli. Ppu restu , carusi, non facemu chiddi ca non sanu e ca non vidunu, i masculi su masculi e fimmini su fimmini, e si nmasculu, macari mparrinu, attrova na bedda fimmina ca ci voli beni, iu dicu ca i dui ana stari assemi. Dda non ci sta u diavulu, dda non ci sta u signuri, dda ci sta na cosa ca sapemu tutti e ca ni fa essiri comu l’animali, ci sta ddu fattu ca dui volunu stari assemi e fari figghi. Ppicchi, amici mei, nmasculu e na fimmina, a fini, volunu fari figghi. E a ddu puntu abbinidicemu sta cosa…ca chissu si ni fuiu cu na fimmina ci po stari ma ca si ni fuiu futtennusi i soddi, chissu non è cosa bbona e si avi mpocu di gnignu, i soddi ca si pigghiau l’ha turnari…ppu restu na stu munnu, na sta terra: cu futti a l’autri, i chistiani u cunsidurunu sempri spacchiusu …….. e allura u sapiti chi bbi dicu? Cu futti futti, tantu Diu ppidduna a tutti. ‘U Curtigghiaru AK IS IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI Disumani, crudeli, feroci, duri, cattivi, malvagi, brutali…inumani ma non animali queste persone che ripetutamente hanno violentato e continuano a violentare questi bambini con una ferocia che no, non è animale: l’animale agisce per istinto, per sua natura ad attaccare, difendersi, procacciarsi cibo, dominare un territorio. Spesso la ferocia umana è fine a sé stessa, senza motivazione che non sia assecondare un egoismo fuori natura verso dei soggetti, bambini, che da un adulto dovrebbero aspettarsi solo protezione, in qualunque luogo, che sia la propria casa, la scuola, la palestra, la chiesa, la strada. Il caso della piccola Fortuna e di tutti gli altri bambini, vittime di una gestione malata di un ambito sociale, spero circoscritto, mi ha lasciato disgustata e nauseata anche verso le piccole cose piacevoli che ogni giorno ci concediamo. No, la vita deve essere vissuta con un minimo di dignità, cosa che però, spesso, molti piccoli non hanno e che naturalmente non avranno mai: l’infanzia è l’alba della vita e ogni giornata deve cominciare bene, è un diritto di ogni essere vivente. Per concludere questo mio breve sfogo vorrei, scusate la poca modestia, citare un mio racconto che parla proprio di un abuso su una bambina. “…Camilla…si soffermò a pensare molti episodi accaduti quando era bambina, quando ancora certe cose si bisbigliavano sia nella vita di tutti i giorni che in televisione, non esisteva, allora, la rete Internet. Ai piccini non si facevano certi discorsi, semplicemente si proibivano loro tante cose, anche se, a differenza di oggi, i cortili e le strade erano pieni di ragazzi che giocavano, ma sotto gli occhi di tutti: mamme, zie, nonni, artigiani che lavoravano in strada o nei cortili comuni delle abitazioni, in mezzo alla gente che non si vergognava di sedersi davanti l’uscio di casa o di lavare nella pila comune con l’acqua presa dalla cisterna. Certo i fattacci brutti e sporchi accadevano anche allora, erano meno numerosi e, alcune volte, non si portavano a conoscenza perché occultati per vergogna. Vergogna, molte volte, mal riposta, dove il più debole, dopo, veniva vilmente accusato di istigazione e così soccombeva due volte… (Ricominciare) Mariella Di Mauro L’Associazione degli ex alunni dell’Archimede continua a proporre ospiti e conferenze particolarmente interessanti. Il prossimo venerdì sarà la volta di un ex alunno e nostro carissimo amico, Gaetano Rizzo, che del suo amore per il giornalismo, seguendo le orme del padre, ne ha fatto una professione, sia della carta stampata sia della televisione. Il suo “Storia dell’emittenza televisiva – Dal Monopolio di stato all’iniziativa privata” sarà il tema del suo intervento. “Riordino Mentale – Panta Rei” Il libro di poesie di Antonio Bonanno è stato presentato ad un gran numero di soci dalla prof.ssa Anna Bella, presente l’autore,accompagnato dalla lettura di alcune poesie dello stesso autore a cura di Cettina Ardita. Ha fatto gli onori di casa il prof. Franco Calì. L’autore, del 1944, ha scritto poesie sin dalla giovinezza ma le sue opere giovanili sono andate perdute. Ha ricominciato a scrivere nel 1970 realizzando, fino ad oggi, cinque raccolte di poesia: Frammenti di Sogni – Rumori e Silenzi – Ancestrale Desiderio – Panta Rei – Riordino Mentale. ph Fabio Consoli AKIS Il glorioso Collegio Santonoceto Sicuramenti in pochi sanno il perché l’ultimo palazzo antico sulla destra del corso Umberto, prima di arrivare a piazza Indirizzo, ha inciso a caratteri cubitali Santonoceto, da cui prese il nome il rinomato, fino a non molti anni fa, collegio. Il signor Giovanni Maria Santonoceto uomo molto caritatevole, fu il fondatore del collegio per l’istruzione e l’educazione delle ragazze povere e di quelle che vivevano in condizione agiata. Il suo lavoro fu legalizzato da due testamenti che tenne segreti, uno del 1850 e uno del 1851 depo- sitati presso il notaio Rosario Rossi. Nei suoi testamenti, il benefattore, chiedeva al governo di essere esentato dal “Consiglio d’ospizi” che aveva la tutela di queste istituzioni, non ne accettava la dipendenza amministrativa e giudiziaria e auspicava la presenza di un Vescovo per attribuirgli ogni mandato. Alla sua morte lasciava alla moglie, Giuseppina Leonardi, il patronato e, alla di lei morte, al nipote Pier Tommaso Continella. Curò personalmente anche lo statuto, il quale, pare, fu scritto di suo pugno, approvato, poi, nel 1854 da Ferdinando II di Borbone. Nel 1869 il governo del regno d’Italia disponeva che il Consiglio Comunale di Acireale ne eleggesse gli amministratori. Questo portò a lunghi conflitti e vertenze tra il Vescovado e l’Amministrazione Comunale fino ad arrivare ad un consiglio di amministrazione presieduto dal Vescovo e composto da quattro consiglieri due dei quali scelti dall’amministrazione podestarile. Ma torniamo all’edificio: austero esternamente, disadorno con numerose finestre debitamente e perennemente chiuse. Dentro, però, la musica cambia. Locali ampi, luminosi, cortili e terrazze, verdi giardini e lontano il mare, avendo lo stabile una posizione invidiabile. Essendo costituito, il Santonoceto, per ricche e povere, apre i battenti con trentadue orfane e diseredate che in questi spazi avrebbero trovato vita e istruzione. Il signor Santonoceto aveva voluto che le ragazze lasciando il collegio avessero diritto ad un “legato” di Lire 382 più una terza parte del ricavato dei loro lavori per potere affrontare dignitosamente la vita. Il collegio, naturalmente, si sosteneva con le rette mensili pagate dalle ragazze benestanti. Idea e attuazione della stessa, gloriosa, che ebbe vita per molti decenni, istruendo tante giovani bisognose e non. Peccato, per la città aver perso quasi tutte le istituzioni di questo tipo. Oggi conosciamo scuole private che hanno poco interesse al futuro degli adolescenti. Spesso, questi istituti dove i giovani vanno a scuola a pagamento, vengono chiamati con definizioni che la dicono lunga sul loro operato: diplomifici. Mariella Di Mauro Aci San Filippo – Si è tenuto l’appuntamento annuale alla riscoperta dell’itinerario dei mulini ad acqua di Reitana – Capo Mulini, e alla valorizzazione di Santa Venera al Pozzo, organizzato dall’associazione Pan Akis 9 con il patrocinio del Comune di Aci Catena e del Comune di Acireale. Al raduno, in attesa dell’avvio della passeggiata il chitarrista Giuseppe Lauzza ha allietato i presenti con musiche tradizionali siciliane. Durante il percorso si sono ammirati , all’opera, alcuni pittori che hanno ripreso degli scorci suggestivi dei mulini ad acqua. AKIS: Anno XII, numero 5 del 28 Maggio 2016 - Direttore Responsabile: Prof. Giovanni Vecchio - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania - Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - Tipografia-Litografia: Graficaunita - via Archimede, 75 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 950153 Site: www.akis-aci.com - www.akis-acionline.com - Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 - Gli articoli pubblicati esprimono il pensiero dei rispettivi autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale assolutamente indipendente della testata. La Direzione si riserva di pubblicare in tutto o in parte le foto, gli articoli e i servizi pervenuti, secondo le esigenze di spazio. Il materiale anche se non pubblicato non sarà restituito. 301 AKIS Cittadinanzattiva Sicilia a Congresso. Greco riconfermato segretario “Siamo la prima regione italiana per numero di assemblee e di aderenti a Cittadinanzattiva. Ora dobbiamo aumentare l’impegno” Il segretario uscente di Cittadinanzattiva Sicilia, Giuseppe Greco, è stato riconfermato segretario del movimento di tutela del cittadino. E’ questo l’esito delle elezioni svolte sabato 23 Aprile a Messina durante il congresso regionale, che ha designato anche la segreteria, composta dai coordinatori delle reti attive nei diversi settori in cui si articolano le battaglie civiche di Cittadinanzattiva. Oltre a Giuseppe Pracanica, riconfermato presidente, eletti anche la vicesegretaria Mariagrazia Cimino e il vicesegretario vicario Concetto Trifilò. Andrea Supporta è il nuovo coordinatore della rete Tribunale per i Diritti del Malato, mentre Vincenzo Camarda coordinerà i Procuratori dei Cittadini (rete attiva in ambito Consumatori). “La crescita e il vigore raggiunto in questi anni fanno oggi della Sicilia la prima regione italiana per numero di assemblee e di cittadini aderenti al nostro movimento” ha sottolineato il segretario Greco nella sua relazione, riferendosi agli oltre tremila iscritti e alle 50 assemblee territoriali presenti in ogni angolo della Sicilia, dalle città metropolitane alle comunità montane, fino alle isole minori. “Una presenza rilevante sul territorio che però non deve farci dimenticare quanto ci sia ancora da fare in ognuna delle realtà civiche che viviamo e amiamo – ha continuato Greco – ripartendo come sempre dall’umanità del rapporto solidale con gli altri e dal valore dell’ascolto, da sempre criteri fondamentali delle nostre azioni civiche, dei programmi di tutela tesi a migliorare le condizioni di vita di ciascuno”. “Un impegno tanto necessario oggi – ha aggiunto il segretario – di fronte al disfarsi di conquiste sociali che un tempo ci sembravano consolidate, alla mancanza di tutela e all’indifferenza dietro la quale stanno soffrendo le fasce sociali più deboli, ragion per cui facciamo nostre le parole di Papa Francesco, che ha chiesto perdono ai migranti perché non sono stati accolti nel modo giusto”. Il congresso è stata l’occasione per rilanciare le più importanti battaglie in corso, come la lotta ai tagli indiscriminati e la necessità di ripristinare adeguatamente il turn-over, per quanto riguarda il sistema sanitario, così come la sicurezza nelle scuole (anche di recente Cittadinanzattiva ha lanciato più volte l’allarme con i suoi rapporti periodici sulle condizioni degli edifici scolastici, rimettendo il tema al centro dell’agenda politica), la farraginosa articolazione del sistema giudiziario, la salvaguardia dell’ambiente, fino alle azioni civiche in corso nei singoli territori, tra i quali Partinico, San Cataldo (primo comune cardio-protetto in Sicilia), Caltanissetta, e ancora dalle Madonie, a Sciacca, nel trapanese, in diverse centri del messinese e alle falde dell’Etna, a Nicosia, a Enna, ad Agrigento, ad Acireale, a Gela, nel siracusano e nel ragusano. Ma è stato anche il momento per fare il punto sui grandi passi avanti compiuti grazie alla vasta partecipazione dei cittadini e delle realtà associative del Terzo Settore. Innanzitutto con gli audit civici, che negli ultimi cinque anni hanno monitorato sistematicamente le prestazioni dei servizi sanitari a livello regionale e predisposto piani di miglioramento aziendali col supporto di soggetti come l’AGENAS, i Comitati consultivi aziendali, l’Agenzia di valutazione civica di Cittadinanzattiva, le stesse aziende sanitarie. Azioni come queste hanno permesso a Cittadinanzattiva di assumere autore- volmente un ruolo di interlocutore per le istituzioni responsabili della sanità, nell’ambito della riforma della Giustizia, nella lotta alla corruzione, alla contraffazione e nella difesa della proprietà d’ingegno. Gli interventi del presidente Pracanica e dei ViceSegretari Concetto Trifilò e Maria Grazia Cimino hanno centrato i propri interventi su questioni importanti della prossima agenda delle attività di Cittadinanzattiva Sicilia, sottolineando il valore aggiunto di un’azione civica condivisa tra le realtà associative del Terzo Settore e del volontariato organizzato. Il congresso, al quale hanno preso parte anche Annalisa Mandorino, vicesegretaria generale vicaria del movimento e Tina Napoli, coordinatrice nazionale della rete dei Procuratori dei Cittadini, ha rappresentato un momento particolarmente importante anche per la scelta dei 42 delegati siciliani al congresso nazionale, che si terrà a Fiuggi dal 26 al 29 maggio. Daniele Greco Sabato 28 Maggio 2016 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Ho letto sulle pagine de “ La Sicilia" di sabato 26 Marzo un articolo a firma di Antonio Carreca sull'intitolazione a Domenico Di Mauro del Museo del carretto di Aci S. Antonio e, a dire il vero, la proposta avanzata dall'associazione "Terre di Aci" e accolta con sensibilità dall'amministrazione comunale, mi ha lasciato stupito. Non già per i valori artistici di Domenico Di Mauro, sicuramente indiscutibili come quelli di altri, ormai rimasti in pochissimi, maestri artigiani del settore, ma per le ragioni che motivano tale riconoscimento. Per esempio, si sono chiesti i rappresentanti dell'associazione "Terre di Aci" perché la struttura è ancora di proprietà dell'ex Provincia Regionale di Catania? Conoscono bene la vera storia della nascita di tale struttura? Credo proprio di no. Anzi! Questi interrogativi e precisazioni non sono sollevati da personalismi, ma da ragioni di verità. Una simile richiesta richiederebbe, quantomeno, un minimo di riflessione e obiettiva conoscenza dei fatti nonché una profonda conoscenza del territorio, delle tradizioni e della cultura locale del carretto. Ebbene, per dare alla storia una dovuta credibilità, la nascita del Museo del carretto di Aci S. Antonio ha avuto un iter lungo e travagliato ed è stata opera meritoria di pochi personaggi politici e principalmente i Presidenti Musumeci, Lombardo e con in testa il sottoscritto, che hanno sudato le famose sette camicie per portare a termine l'iniziativa. Certamente fra questi volenterosi Domenico Di Mauro non c'era, in quanto non si è “battuto” mai per tale causa. Mi è sembrata anche esagerata la decisione di far visitare a delle scolaresche la camera ardente allestita per onorare il maestro Di Mauro. Per tanti motivi di opportunità, primo fra tutti quello che Domenico Di Mauro si è sempre lamentato della mancanza dell'istituzione di una "scuola" per tramandare la tradizione del carretto e mai questa sua idea è stata presa in considerazione. Ora, portare dei ragazzini a salutare il maestro quando intere generazioni non solo non hanno avuto notizie sul carretto, ma neanche hanno avuto l'opportunità di conoscere “in vita” Di Mauro, appare illogica ed irragionevole. In conclusione, a scanso di equivoci, che ben vengano manifestati per ricordare Domenico Di Mauro e suoi benemeriti successori, ma rispettando i canoni della storia e dei ruoli veri che ciascuno ha impersonato e impersona. Dott. Giuseppe Cutuli Ex Sindaco di Aci S. Antonio Enzo D’Agata Vi porge questo invito L' Associazione Santantonese per la Lotta ai Tumori Onlus è un'associazione di volontariato che opera nel territorio sin dal 1989 e offre un ottimo servizio di informazione e prevenzione nel campo medico, specialmente oncologico, supplendo all'assenza e ai ritardi della sanità pubblica. Per questo motivo invito chi può a devolvere il proprio 5x1000 in favore della stessa per l'attività meritoria che quotidianamente svolge a tutela della salute. Credo sia il modo migliore mostrare apprezzamento e ringraziare i volontari e il suo instancabile presidente Giuseppe Musumeci. SOSTENIAMO IL VOLONTARIATO DEL TERRITORIO E’ stata inaugurata in Acireale (Via Provinciale per Santa Maria Ammalati n. 99), alla presenza e con la partecipazione dei Responsabili Nazionali e Regionali di A.I.A.C.E. – Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo - e di numerosi professionisti del comprensorio Etneo, la Sede territoriale della Camera di Mediazione Civile e Commerciale di “ Agorà Mediazioni S.r.L. ” . La nuova sede, che annovera tra i mediatori la Dott.ssa Venera CANNAVO’, il Ragioniere Commercialista Alfio CATALANO e l’Avvocato Valeria Maria Vittoria MAUGERI, è stata allestita con l’obiettivo di offrire alla vasta platea di professionisti operanti sul territorio la possibilità di potersi avvalere di una struttura organizzata per dirimere le controversie civili e commerciali in via stragiudiziale. L’Istituto della Mediazione, introdotto dal D.Lgs. 4 marzo 2010 n.28, come successivamente modificato, prevede il tentativo di mediazione obbligatorio, quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale, per le controversie in materia di: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. ph Grazia Vinci 7 L’Associazione Culturale “Terre di Aci” ha così replicato al Dott. Giuseppe Cutuli. Abbiamo registrato con rammarico il risentimento da parte dell’ex sindaco di Aci S. Antonio Dott. Giuseppe Cutuli alla nostra proposta di intitolazione del Museo del Carretto Siciliano al defunto Maestro Domenico Di Mauro. Non era, di certo, nostro intento togliere meriti ad alcuno fra quanti si sono prodigati per ottenere l’istituzione del Museo del Carretto Siciliano, né accreditarne ad altri. Nell’ambito delle nostre finalità culturali, libere ed indipendenti, abbiamo solamente voluto essere portavoce di un comune sentire nei confronti di un artista, non unico ma certamente il più noto, che ha dato lustro alla cittadina di Aci S. Antonio facendola conoscere nel mondo attraverso le sue decorazioni pittoriche nei carretti siciliani. E il positivo riscontro avuto a questa nostra iniziativa ci conforta della sua bontà. D’altronde, allo stesso spirito è stata improntata ogni nostra analoga precedente iniziativa volta alla valorizzazione dell’arte del carretto siciliano, come la proposta di adottare la denominazione ufficiale di “Aci S. Antonio città del carretto siciliano”, formalizzata il 10 luglio 2014 e fatta propria e deliberata dall’Amministrazione Comunale il due dicembre successivo, oppure come l’ulteriore proposta di adeguare la cartellonistica cittadina alla nuova denominazione. Inoltre, su proposta di Giuseppe Di Bella, autore del libro “Il carretto siciliano – memoria e tecnica per non dimenticare”, da noi presentato a suo tempo, ci siamo fatti portavoce di intitolare tre vie principali della cittadina santantonese al caposcuola dei carradori Francesco D’Agata (1851-1909), al pittore di carretti Zappalà Giuseppe (1851-1980), detto “U surdu”, premiato nel 1934 e rinomato in Italia e nel mondo, e al decano dei costruttori di carretti Rosario D’Agata (1878-1966), premiato con la medaglia d’oro dal Capo del Governo nel 1924. Avv. Carmelo Sardella Presidente dell’Associazione “Terre di Aci” Ricevo in consegna queste benemerenze con commozione e profonda gratitudine verso eroi che hanno versato il loro sangue per liberare la Patria dal terrore, dalle rappresaglie, dalla schiavitù nazifascista. La Biblioteca Zelantea le custodirà tra le reliquie più preziose, come segni eloquenti di vite spezzate consegnate alla storia. Il ricordo grato ne attesterà il coraggio; ne proclamerà la grandezza, ne tramanderà il sacrificio alle nuove generazioni, alle quali ricorda che l’Italia ha tuttora bisogno di essere rieliberata. La Resistenza è uno dei valori fondamentali dell’Italia repubblicana: un valore assoluto, sacro, irrinunciabile perché nacque dal popolo, col popolo, per il popolo, in un momento tragico in cui le porte dell’inferno inghiottivano ogni speranza nei vortici di una barbarie senza fine e senza confini. Essa si è svolta per lo più in Lombardia, Piemonte, Trentino, Toscana, Veneto, ma non è patrimonio esclusivo di queste regioni. Appartiene a tutta l’Italia, alla Campania, alla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia, al Lazio che hanno combattuto e vinto con le consorelle del Nord l’ultima battaglia per la libertà. La nostra isola partecipò all’olocausto con 2.500 suoi figli. È, questo, un numero importante, ma non definitivo. Moltissimi altri, forse la maggior parte, finirono nelle fosse comuni o nei lager, con nomi di battaglia assunti per non esporre le loro famiglie alle ritorsioni. Il loro spirito è con noi, su di noi, in questa piazza. La Resistenza è patrimonio di tutti, anche di coloro che non sanno o non vogliono sapere. È un avvenimento solenne che interpella le nostre coscienze perché, anche oggi, uno stivale chiodato smorza i battiti del nostro cuore, ci ruba l’avvenire, ci lascia senza lavoro e senza domani. È lo stivale della mafia, del relativismo morale, della politica corrotta, del capitalismo sfrenato, fenomeni fetidi che avvelenano la società e le coscienze. Tutti, ma soprattutto i giovani ai quali sono riservate non rassicuranti prospettive di lavoro, ma muraglie con in cima cocci aguzzi di bottiglia, abbiamo il dovere di celebrare la Resistenza, di riflettere sulla Resistenza, di non fare appassire la Resistenza. Il 25 aprile dovrà avere l’importanza che hanno il 4 luglio per gli americani e il 14 luglio per i francesi: di un giorno, cioè, in cui l’orgoglio e il seno di appartenenza vinsero le divisioni e le polemiche e la libertà divenne pienezza di diritti, ma non assenza di doveri. Non è, il nostro, un semplice auspicio, né gesto nostalgico: è fare memoria, sotto l’aspetto sociale, politico, culturale senza la quale non vivremo mai in uno stato veramente democratico. La vita, infatti, può essere compresa solo se si guarda indietro; può essere vissuta solo se si guarda avanti. Altrimenti correremmo il rischio di andare avanti senza comprendere o di comprendere senza andare avanti. La Resistenza serve anche a questo. Giuseppe Contarino 8 Sabato 28 Maggio 2016 “Racconti di Donna” Conclusasi la seconda edizione del Concorso Letterario “Racconti di Donna”, promosso e realizzato dall’Associazione Culturale AciGaia, con il patrocinio del Comune di Acireale ed il sostegno della Banca Agricola Popolare di Ragusa, filiale di Acireale, manifestazione giunta alla seconda edizione che è stata condotta da Antonio Garozzo. Il concorso quest’anno è stato dedicato a Lucia Annibali, avvocato di Pesaro, sfigurata con l’acido da due mandanti dell’ex fidanzato, terribile esempio di violenza di genere.La serata ha visto la partecipazione di alcune autorità cittadine, il Sindaco, ing. Roberto Barbagallo, il suo Vice, Venerando Ardita, il Presidente del Consiglio Comunale, prof. Rosario Raneri, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Alle Politiche Sociali, dott.ssa Adele D’Anna, membro anche della Giuria. Nel corso della serata si sono poi approfonditi alcuni aspetti della tematica dei racconti, ”La diversità”, intesa non come limite ma come opportunità e potenzialità. La premiazione è iniziata dal terzo racconto classificato, scritto da Cristina Famà, il secondo elaborato da Loredana Rimondini fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore, “L’infinito”, scritto dalla signora Margherita Calì. La scrittrice è riuscita a comunicare attraverso il suo racconto come la sofferenza può trasformarci profondamente, diventando volano per assurgere alle più alte sfere della nostra esistenza, fino a farci “sentire” Infinito. Novità di questa edizione è la nuova sezione dedicata alla poesia: è stata premiata la poesia “Madre diversa” della signora Maria Cavallaro, che con pochi versi dipinge la sua idea di madre, un con- cetto per nulla scontato, dove non sempre portare una creatura in grembo coincide con l’armonia di sentimenti, di tenera protezione e totale dedizione che fanno di una donna una madre. La determinata squadra di lavoro era composta da: Paolo Monaco, Maricò Barbagallo, Laura Musmeci, Adele D’Anna, Gaetano Pulvirenti, Antonella Calì, Cristina Torrisi, Salvatore Principato, Luca Raciti, Rita Cunoci, Francesco Brischetto, Antonio Giardina, Concita Barbagallo. “Con soddisfazione ed orgoglio, commenta il Presidente di AciGaia Paolo Monaco, abbiamo assistito quest’anno alla numerosa partecipazione con elaborati giunti da Lombardia, Piemonte, Puglia, Calabria e Sicilia. Il concorso diventa uno dei veicoli di promozione territoriale e siamo lieti di legare una iniziativa culturale all’immagine della nostra città. Un grazie a tutte le partecipanti ed al numeroso pubblico presente alla cerimonia di premiazione” . U.S. “La poesia è musica e la musica è poesia” AKIS Serata ideata e organizzata da una frizzante ed emozionata certamenteLaura Galvagno che ha voluto regalare alla città un suggestivo cenacolo culturale. E’ grazie a lei se ci siamo ritrovati a parlare di poesia e musica, due , magnifiche compagne di viaggio che ci permettono di volare anche senza ali. Due sono infatti le forme di poesia:la poesia stessa e la musica; infatti la poesia vive nelle canzoni. L'eleganza della poesia, l'emozione nelle parole, le note armoniose e leggere, accompagnano dolcemente il suono di una voce profonda, intensa, calda. Una voce che colora con destrezza tutto il resto intorno. E i respiri ne dettano il tempo delle pause. La poesia è viva più che mai. Nel testo di una canzone invece il suono delle parole, accompagnate dal ritmo di una musica, si possono vedere, prendono forma, vita. Vengono plasmate dal suono e arrivano a noi sottoforma d'emozione. La musica diventa poesia. Perché la poesia è musica e la musica è poesia. Un duo che diventa un'unica e sola cosa. Due grandi, intense ed effimere emozioni che riescono a fondersi. L’ incontro non è altro che un ambizioso progetto culturale che vede protagonisti diversi attori, artisti, speaker e volti noti, immersi nella lettura di alcune poesie e di alcuni monologhi. I testi letti sono stati diversi. Ringraziamenti particolari sono stati espressi al Sindaco di Aci S. Antonio Santo Caruso a Lucia Brischetto, una grande donna, molto vicina alle donne. Donna di cultura, che fa cultura. Autrice di importanti testi letterari, alcuni dei quali trasformati in sceneggiature teatrali….; Hanno partecipato le sorelle Pennisi, Laura, la violinista, e Annalisa, la pianista, per il loro intrattenimento musicale.; .Natalia Spada, per il suo magico momento musicale, Je vole di Louane; gli Austro, per le poesie d’ autore; Franco Papale, Marinella Arcidiacono, Antonella Cutuli, Maria Battiato, Antonio Igol Allori, Nino Ferrara, Annachiara D’ Agata, Rosario Pulvirenti, Roberta Finocchiaro, Chiara Carastro, Nicola Raciti. Letizia Cutrona ha brillantemente presentato l’affollata serata. Visita il sito: www.akis-acionline.com Festosa inaugurazione nei giorni scorsi a Viagrande di Izzottica, moderno e professionale centro esclusivo per la misurazione della vista gratuita con possibilità di test visivo per patente e applicazione lenti a contatto. Il negozio sito accanto al rifornimento Esso in via Lavina n.113/115, è anche un assortito punto vendita di occhiali da sole Jimmi Choo, Tommy Hilfigher, Max & Co, Marc Jacobs, Police, Furla, Bulamrine, Lozza, De Fab, Gant e Centrostyle. Al titolare, il giovane Giovanni Palumbo e alla bella Amanda in dolce attesa, le congratulazioni della redazione di Akis. www.poetapercasoacireale.org “Anche la miseria è l’ultima a morire” La miseria, nella maggior parte dei testi del teatro popolare, è un argomento ricorrente, ma non è mai rappresentata come una condizione di vita irrimediabile e immutabile. Essa è, invece, sempre accompagnata e sorretta da un filo di speranza e fiducia che contribuisce a dare un minimo di colore al procedere di tutti i giorni. Una speranza, insomma, che come la miseria è l’ultima a morire. Anzi, si può dire che l’una e l’altra vivano in perfetta simbiosi la miseria si aggrappa alla speranza per non tramutarsi in disperazione, mentre la speranza diventa l’unica consolazione nella miseria. Applauditissimo lo spettacolo “Anche la miseria è l’ultima a morire” di Domenico Platania (autore e regista)che oltre ad un nutrito gruppo di attori (ben quindici sulla scena) si è avvalso della collaborazione di Anna Badalà (direzione di scena- Maria Rita D’Agata ( coreografia) – Rita Montanucci (studio costumi e acconciature – Tommaso Farano e Giuseppe Terracchio (foyer) – Meridional Service (service) e Scirè/Wanausek (scene). Presentata la 12° stagione teatrale di ”Quelli del 7°”. I cinque spettacoli che si alterneranno sul palcoscenico per la prossima stagione teatrale al “Teatro Turi Ferro” sono: “La Calunnia è un venticello” di Domenico Platania, “Il triangolo … no” di Massimo Pantano, “Turn Over” di Plinio Milazzo, “Cen Assassina-Il misterioso delitto del Conte Brawer” di Francesco Mazzullo e “Cerco moglie non stabile” di Antonio Russo Giusti. Eventuali informazioni :347 6654792 – 095 9892093 – 329 6255880. AKIS Sabato 28 Maggio 2016 E’ stata inaugurata in via Il Prato 6/R a Firenze - la nuova filiale “InPegno” del Credito Siciliano. Tale realtà, specializzata nella custodia e stima dei preziosi e nell‘attività di credito su pegno, si aggiunge agli sportelli già operanti in Sicilia - a Palermo, Catania, Messina, Siracusa e Trapani - perseguendo il processo di espansione nazionale fuori dall’isola iniziato nel 2009 con l’apertura di Roma, proseguito nel 2012 a Torino cui è seguita nel 2014 l’apertura della filiale a Milano. 9 Nell'aula magna gremitissima dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Brunelleschi" di Acireale, si è svolto lo spettacolo finale del corso di "Animatore turistico", corso inserito all'interno del Progetto Alternanza Scuola-lavoro. Lo spettacolo ha avuto un grande successo di pubblico ed ha coinvolto, oltre ai ragazzi, i docenti, le famiglie e le autorità cittadine. Gli studenti hanno messo in scena uno spettacolo divertente e interessante, facendo scoprire i loro talenti nascosti. “Chiuso il sipario, si aprano i libri!” Il carnevale di Acireale, insieme al limone dell'Etna e la Nivarata, presente a Menfi in occasione di Inycon, la rassegna dedicata al vino siciliano. Anche quest’anno la Vecchia Aci rimane aperta a pranzo per offrirVi semplici e confortevoli pause pranzo.... come sempre Vi aspettiamo. Vecchia Aci “LA BELLA ADDORMENTATA” SI RISVEGLIA Acireale risponde “presente” alla festa Internazionale dedicata alla lettura proponendo la seconda edizione della "Festa del libro”, un’iniziativa portata avanti dai consiglieri comunali Mariella Bonanno, Giuseppe Ferlito e Maria Teresa Privitera. L'evento ha offerto ai tanti bambini presenti la possibilità di approcciarsi ai miti e alle leggende del nostro territorio (Aci e Galatea, Colapesce, Ulisse e Polifemo e Medusa) brillantemente narrati dagli scrittori Maria Pia Basso, Salvo Cavallaro, Gabriella Calì, Letizia Leotta (in rappresentanza di Terra d’Autori) coadiuvati dall’animatrice culturale Gabriella Fichera, dal gruppo “Austro” del Liceo Classico Gulli e Pennisi, dal gruppo degli “Abibliofobici” e dall’associazione culturale “Le Formiche”.Di particolare interesse l'intervento del Signor Massimino, titolare dell’omonima tipografia cittadina che ha illustrato le antiche tecniche di stampa suscitando la viva curiosità dei più piccoli. Protagonisti assoluti i libri, sorgente di sapere e di cultura, nonché strumento di crescita e di confronto con passato, presente e futuro. I bambini hanno partecipato attivamente alle narrazioni e i loro sguardi, luminosi e affascinati, hanno rappresentato la risposta più esauriente di questa manifestazione. occasione è stata propizia per pubblicizzare il “Dona Libro”. Sempre nella stessa giornata l'autrice acese Gabriella Calì, aderendo alla programmazione di Terra d’Autori”, ha dato avvio ad un costruttivo confronto tra i ragazzi di una scuola acese illustrando il suo libro. L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini acesi la possibilità di Acireale è bellissima, vestita e truccata a festa. Le piazze e le strade del centro storico barocco sono decorate di piante, fiori e meravigliose sculture in cartapesta. L’aria è frizzante, le bancarelle si riempiono ed è tutto un fermento. E’ partita la FESTA DEI FIORI. «Oggi più di prima credo che sia stato giusto inventarci la Festa dei Fiori e separarla dal tradizionale Carnevale invernale. Abbiamo creato un meritato palcoscenico per gli artigiani del Fiore, abbiamo realizzato una nuova manifestazione, abbiamo creato un diverso indotto economico con le stesse risorse economiche,- afferma il sindaco Roberto Barbagallo. Intensa attività “poetica” di Maria Grazia Falsone Dopo una prestigiosa presenza a Venezia come ospite d’onore nella quale è stato presentato, nel quadro della manifestazione “Poesia nel cassetto” ( Centro Civico Carpenedo Bissuola di Venezia Mestre) , alle autorità politiche e della cultura e al pubblico veneziano l’ultima sua opera “La favola del disarmo”, è stata la volta di Catania, nella Biblioteca Vincenzo Bellini, in occasione della manifestazione “Il Maggio dei Libri” , a ricevere gli applausi e le congratulazioni di quanti hanno avuto la fortuna di assistervi .Nel caso in specie la dott.ssa Quartarone, Direttrice della Biblioteca, ha presentato l’ospite interagendo con il pubblico ed intercalando, tra un’intervista alla stessa, video e brillanti interventi musicali del Maestro Gesuele Sciacca sulle rime poetiche della Falsone.Una serata che ci fa dire con la Falsone: “ leggere un verso al dì ci allontana dal torbido in cui stiamo vivendo ….” conoscere i tanti autori che onorano la città con le loro opere. Gli organizzatori dell'evento si augurano vivamente che il loro contributo possa fungere da stimolo ad una lettura attenta ed interessata, in tale direzione la “Biblioteca dei Ragazzi”, aperta per la prima volta al pubblico, sarà certamente funzionale al progetto. “Chiuso il sipario, si aprano i libri!”. Farmacia Dott. Teresina Ferreri & C. snc Tel. 095 7921871 - [email protected] Piazza Cantarella, 10 - ACI S. ANTONIO 10 Sabato 28 Maggio 2016 La Rubrica Scientifica A cura del dott. Riccardo Castro Il colesterolo è una sostanza grassa necessaria al corretto funzionamento dell’organismo: partecipa infatti alla sintesi di alcuni ormoni e della vitamina D ed è un costituente delle membrane delle cellule. Prodotto dal fegato, può anche essere introdotto con la dieta: è contenuto, per esempio, nei cibi ricchi di grassi.Il trasporto del colesterolo attraverso il sangue è affidato a una classe particolare di particelle, chiamate lipoproteine, tra cui le più importanti sono le LDL e le HDL. Le LDL sono note nel linguaggio comune come “colesterolo cattivo”: quando sono presenti in quantità eccessiva tendono a depositarsi sulla parete delle arterie provocandone ispessimento e indurimento progressivo, processo questo chiamato aterosclerosi che può portare nel tempo alla formazione di vere e proprie placche (o ateromi) che ostacolano il flusso sanguigno. Si parla di ipercolesterolemia quando il colesterolo totale (LDL più HDL) è troppo alto. Valori desiderabili sono i seguenti: colesterolo totale: fino a 200 mg/dl, colesterolo LDL fino a 100 mg/dl e colesterolo HDL non inferiore a 50 mg/dl. Alti livelli di colesterolo non producono sintomi diretti: molte persone ignorano infatti di soffrire di ipercolesterolemia. Tuttavia, il colesterolo può essere facilmente misurato con un semplice esame del sangue e deve essere tenuto costantemente sotto controllo. Esistono diversi fattori di rischio che possono contribuire all’ipercolesterolemia, tra cui la dieta, il sovrappeso e l’obesità, la mancanza di attività fisica, ma anche la concomitanza di malattie metaboliche come il diabete. Inoltre, il livello di colesterolo LDL tende ad aumentare con l’età, soprattutto fra le donne. Ci sono poi degli individui geneticamente predisposti a manifestare l’ipercolesterolemia e che possono quindi sviluppare aterosclerosi e problemi cardiaci fin da giovani. Questa condizione è nota come ipercolesterolemia ereditaria. Attualmente esiste una terapia farmacologica in grado di curare efficacemente l’ipercolesterolemia familiare e quindi prevenire le conseguenze cardiovascolari a lungo termine. Diventa quindi fondamentale diagnosticarla correttamente il più presto possibile. La prevenzione è la strategia principale per mantenere la colesterolemia entro i livelli consigliati. Fondamentale mantenere un’alimentazione sana, riducendo i grassi (soprattutto quelli saturi) e il consumo di alcol, controllare il peso corporeo, fare attività fisica in modo regolare ed evitare il fumo. A volte, però, intervenire sullo stile di vita non basta per tenere i livelli di colesterolo sotto controllo e può rendersi necessario un intervento farmacologico. Esistono diverse categorie di farmaci in grado di ridurre la colesterolemia tra cui le statine. Questi farmaci devono quindi essere prescritti sotto stretto controllo medico. Di recente però sta assumendo particolare interesse la possibilità di introdurre presto in commercio un vaccino per controllare i valori della colesterolemia nelle persone che non traggono beneficio dai trattamenti. Secondo una ricerca apparsa su Vaccine, condotta nell'Università del New Mexico in collaborazione con l'NIH, il vaccino agirebbe sulla Pcsk9, un enzima che distrugge i recettori più vecchi per il colesterolo LDL e potrebbe essere indicato per chi presenta un difetto genetico che porta alla produzione eccessiva dell'enzima stesso. In clinica, se le sperimentazioni daranno esito positivo, il vaccino potrebbe essere disponibile tra qualche anno. CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 338 2071014 EPILESSIA: CONOSCERLA PER SCONFIGGERLA Sabato 16 aprile 2016, presso la Topolina School in Acireale si è svolto il caminetto-conferenza sul service kiwaniano “ Epilessia: conoscerla per sconfiggerla “. Certamente il termine “ sconfiggerla “ vuol essere una provocazione, nel senso che oggi abbiamo i mezzi terapeutici per poter controllare nella maggior parte dei casi la patologia che probabilmente non si potrà mai debellare del tutto, tuttavia possiamo” sconfiggere “ le preclusioni e le remore sociali verso coloro i quali ne sono affetti. Presenti alunni, soci kiwaniani, ospiti ai quali il Presidente Alfredo Belfiore, dopo il cerimoniale, ha rivolto il saluto di benvenuto, ringraziando anche il Lg,te Gov. Div.2 Ignazio Mammino per essere quasi sempre presente alle manifestazioni organizzate dal KC-Acireale. Relatori sono stati due nostri soci medici specialisti : il dr. Rosario Bertino - neurologo ed il dr. Filippo Finocchiaro – cardiologo. Il primo ha affrontato in modo preciso e puntuale, con il supporto di un power point e di un video, la storia , la eziopatogenesi, la diagnostica e la terapia storica ed attuale dell’epilessia. Ha messo in evidenza le problematiche psico-sociali per chi è affetto da tale disturbo e l’atteggiamento dei familiari , degli insegnanti e di quanti hanno motivo di relazione con egli, suscitando nei presenti un particolare interesse conoscitivo che ha dato il via ad una serie di quesiti e chiarimenti per spiegarsi il fenomeno ai quali il dr. R. Bertino ha dato adeguate risposte. Il dr. Filippo Finocchiaro ha trattato la parte pratica sul come intervenire durante una crisi epilettica e sulle tecniche piu’ indicate da usare nei singoli casi. Le immagini chiare e con brevi didascalie descrittive che ha proiettato hanno ulteriormente impreziosito e reso snella la sua comunicazione e alla quale non sono mancate le domande che hanno ampliato e stimolato il dibattito che ha concluso le relazioni. Dopo il saluto del Presidente è toccato al Lg.te Gov. Divisione 2 “ Etna, Patrimonio dell’Umanità trattare brevemente l’argomento e complimentarsi con i colleghi relatori e con il pubblico attento e partecipativo. E’ stata una bella serata kiwaniana in cui le professionalità intrinseche tra i soci del nostro sodalizio possono e devono essere sfruttate a beneficio di tutti e a soddisfazione degli interessati. Ignazio Mammino Il piccolo Mattia Alfio Coco, nato il 16 di questo mese a Catania (Clinica Falcidia) grazie alla straordinaria assistenza della dottoressa Mariella Curatolo. Il piccolo principe è “strapazzato” dall’affetto dei nonni che sono tornati a cantare le cantilene dei loro tempi incantati dalle faccine buffe del piccolo pargolo. Circondato da tantissimo amore riempie di gioia le giornate di mamma Maria e di papà Alessio, nostri carissimi amici ai quali auguriamo, assieme al piccolo tantissima felicità ed ogni bene. Visita il sito: www.akis-acionline.com AKIS Celebrazioni a Santa Venerina per gli ottanta anni di autonomia comunale Il Comune di Santa Venerina compie ottanta anni. Istituito nel 1934, è stato attivato il 23 giugno 1936 con delle porzioni dei Comuni di Acireale, Giarre e Zafferana Etnea. Lo scorso 20 maggio sono iniziate le celebrazioni che si protrarranno fino alla data sopra indicata dell’avvio dell’autonomia comunale. Il programma delle iniziative per celebrare la ricorrenza è abbastanza ricco, a partire dalla mostra di cartoline e fotografie d’epoca nella sala Catanzaro di via Trieste 18, a cura dei collezionisti Sebastiano Lanza, Alfio Marino e Salvatore Sciacca, che resterà aperta tutti i giorni fino al 26 giugno di pomeriggio e sera e la domenica anche di mattina. Molto partecipata è stata “80Arte” con Street art e laboratori artistici ed estemporanee di artigiani. Il 26 maggio ha avuto inizio la serie di incontri “Raccontare Santa Venerina” con il ricordo dell’ing. Michele Grasso, nativo della frazione di Cosentini, recentemente scomparso, ingegnere, ricercatore scientifico, amministratore comunale, scrittore, di cui sono state esposte delle opere e lette delle pagine. Di questo importante evento introdotto dal dr. Michelangelo Patanè, Procuratore della Repubblica aggiunto, daremo conto nel prossimo numero di Akis.. Il 31 maggio è prevista una giornata della creatività dell’Istituto comprensivo di Santa Venerina con la realizzazione di murales sulle arti e sui mestieri dell’Etna con la collaborazione del Liceo Artistico di Giarre. Sabato 4 giugno alle ore 18,30, nella Casa del Vendemmiatore di via Trieste per “Raccontare Santa Venerina” sarà presentato il libro del nostro direttore responsabile preside Giovanni Vecchio “Santa Venerina tra storia e leggende” realizzato in collaborazione con la scrittrice acese Maria Bella Calabretta. La relazione sarà tenuta dalla prof.ssa Anna Castiglione Garozzo, storica e letterata, presidente della FIDAPA di GiarreRiposto. Interverranno inoltre la corale polifonica “Don Antonino Maugeri” diretta dal m° Mario Licciardello e il gruppo vocale strumentale di Gesuele Sciacca. Venerdì 10 giugno il Consiglio Comunale presenterà “80 anni di amministrazione. Il Municipio si racconta”, mentre l’indomani sarà presentato il libro “Il mio paese natìo”. Quattro racconti del concittadino e famoso giornalista Andrea Rapisarda a cura di Sebastiano Gesù. Il 17 giugno ancora un altro libro dal titolo “Conoscere Santa Venerina. I borghi, gli altarini, le strade” a cura di Salvatore Musumeci e Salvatore Raciti e il 18 giugno sarà la volta dei documentari inediti “Spiriti Antichi” sulle distillerie storiche di Santa Venerina. Giovedì 23 giugno, giorno dell’anniversario, nel Palazzo di Città ci sarà l’annullo filatelico dalle ore 16,00 alle 20,00, quindi gli omaggi ai caduti nei monumenti di Linera e Santa Venerina, alle 19,30 la sfilata dei gonfaloni delle città di Acireale, Giarre e Zafferana Etnea lungo la via Vittorio Emanuele con sosta presso le sedi storiche del municipio. Alle ore 20 in piazza Regina Elena sarà la volta del momento finale del concorso “Balconi fioriti” con la premiazione dei vincitori. Nella stessa piazza avrà luogo alle 20,45 un gran concerto di chiusura. N. C. AKIS “Le persone con disabilità: processi e procedure di tutela” sola, ... a pensare, a pregare …. ph Carmelo Strano Antonino Gulisano è morto... ... aspettando in un locale del pronto soccorso dell’ospedale di Acireale per più di due ore che gli venisse fatto un elettrocardiogramma. Quello che gli avrebbero dovuto fare in ambulanza se il mezzo ne fosse stato dotato. Quello che gli avrebbero dovuto fare appena era arrivato all’ospedale in codice rosso con sospetto di infarto in corso. E’ morto davanti ai medici che dopo tutto quel tempo trascorso si erano decisi di andare a fare l’analisi. Nelle ore ogni tanto era passato qualcuno a misurargli la pressione e se n’era andato via. E’ morto mentre i medici rassicuravano i parenti che si trattava solo di un attacco epilettico. E’ morto così. Di malasanità. Si dirà. Come se la malasinità sia una calamità come un’inondazione o un terremoto. O l’invasione delle cavallette. “Queste cose continuano a succedere sempre con maggiore frequenza – mi dice con freddezza Sebastiano – mentre abbiamo un ministro che non passa giorno senza far chiudere presidi sanitari. Se non avessero chiuso l’ospedale di Giarre quello di Acireale non sarebbe mai andato in tilt come è ora. E lì la situazione era già allucinante ancora prima che arrivasse il surplus di pazienti che ha ora”. “Viviamo in un paese che pretende di essere civile e che inserisce nella propria Costituzione il diritto alla salute e poi lo nega in questo modo osceno. Non siamo più cittadini, ma numeri, percentuali”. Lo devi a tuo fratello, Sebastiano. Lo dobbiamo anche a te, amico mio, ascoltarti, denunciare e esserti accanto. Tuo fratello si chiamava Antonino Gulisano e fra due giorni avrebbe compiuto 48 anni". Angioletta Massimino Siamo veramente caduti in basso. Ieri al Supermercato una ragazza di 21 anni, che faceva la promoter al reparto detersivi, mi ha chiesto di fare sesso con lei se in cambio pubblicizzavo, a tutti i miei contatti Whatsapp e Facebook, una nuova marca di detersivo. Ovviamente non ho accettato perché ho una morale molto forte. Forte come il nuovo AXON, detersivo liquido, super sgrassante, che da oggi potrete trovare anche con aroma di vaniglia e limone!! A soli € 7,90! In tre edizioni s’è realizzato un Evento Formativo centrato su “Le persone con disabilità: processi e procedure di tutela”: la prima (nei gg. 07 e 08/04/16) presso l’aula didattica dell’Ospedale S. Marta; mentre le altre due ( 21 - 22/04/16 e 28 – 29/04/16) c/o la sala riunioni della Cittadella per l’Autismo NPI dell’Asp 3 di Ct. Hanno partecipato a turno, per non creare nocumento al servizio nei C.d.R. le figure prof.li che operano per la Riabilitazione, soprattutto, le Ass.ti Sociali infatti, nell’introdurre i lavori, la dr.ssa Caterina Libra (medico Uff. Riab.ne Distretto San. di Ct) ha puntato l’attenzione sul ruolo dell’Ass.Soc. all’interno della rete operativa del settore. Il dott. G. Scaglione - Direttore del Dipartimento riabilitazione - con la sua relazione "CdR tra vincolo e risorse" ha affrontato il tema delle fasi del Progetto riabilitativo, dinamico e informatizzato che mette il paziente al centro degli interventi e si avvale della competenza di diverse figure professionali che lavorano in sinergia. A seguire la relazione della Dott.ssa Arista - Psicologa dirigente del Servizio di Psicologia dell'ASP - ha affrontato il tema de "La persona con disabilità intellettiva" puntualizzando che l'adattamento si esprime attraverso l'autonomia (igiene, cura di sé, salute) e la socialità (comunicazione, scuola, lavoro, attività ricreative) assicurando che la Neuropsicologia è in grado di dare una lettura delle potenzialità del disabile intellettivo così che la famiglia e gli Operatori possono programmare attività che sfruttino al meglio le sue risorse. Nel suo intervento "L'evoluzione normativa e le procedure di tutela delle persone con disabilità" anche la dott.ssa Zito Assistente Sociale dell'UOCH dell'ASP - ha riconosciuto l'importanza della famiglia definendola la prima cellula "curante" per la disabilità, riconoscendo il suo ruolo insostituibile nella elaborazione del "Progetto di Vita" che dovrà coinvolgere tutti gli attori delle istituzioni pubbliche e private, ciascuno con ruoli e compiti diversi ma convergenti verso gli stessi obiettivi, nell'interesse della persona e in ottemperanza alla normativa di settore. Sui compiti specifici delle figure professionali che operano nei CdR (Medico, Psicologo, Assistente Sociale, Terapista della riabilitazione) ha parlato il Dott.Santoro nel suo intervento "L'operatività dell'equipe riabilitativa integrazione e interazione di competenze" mettendo in luce punti di forza e punti di debolezza del lavoro in equipe. Questo importante argomento ha avuto continuità e conclusione nella relazione della dott.ssa Libra "La governance del sistema:procedure operative in ambito riabilitativo". Ai corsisti, poi, sono apparse evidenti le similitudini tra l'esperienza della riabilitazione rivolta ai soggetti con disabilità intellettiva e quella rivolta alle persone con problemi psichiatrici così come e emerso dalla relazione del Dott.Cantone -Assistente Sociale DSM ASP CT - "Residenzialità e riabilitazione psichiatrica". Sulla importanza dell'informazione per il buon uso e il potenziamento delle risorse a disposizione delle persone con handicap ha parlato la Dott.ssa Capodanno - Assistente Sociale UOCH ASP Ct - che ha raccontato l'esperienza dello "sportello informa" nato come servizio integrato nel 2005. Nella sua relazione "L'informa handicap: uno sportello tante risposte" si è messo in evidenza la necessità di fornire un servizio di Segretariato Sociale che sia aggiornato e competente nelle consulenze a cittadini e operatori fornendo risposte "personalizzate" su servizi sanitari e socio-assistenziali, procedure di accesso alle prestazioni e tutto quanto può rendere la persona interessata, "protagonista" nell'affermazione dei suoi diritti. Tutti i relatori hanno puntualizzato che per garantire servizi efficienti ed efficaci, programmati in equipe e integrati, è necessario mettere al centro del "sistema" la persona nella sua globalità e hanno considerato indispensabile l'operatività dell'assistente sociale nel suo ruolo di "motore" della governance di tale sistema, perché è un professionista del sociale che tende alla dignità della persona ed al suo benessere. Rita Castorina Al via le gare dei Campionati Italiani Cadetti e Giovani “Acireale2016” Sulle pedane del PalaScherma di Linera a Santa Venerina, i primi 170 atleti si sono battuti negli assalti di spada maschile e spada femminile Cadetti, e sciabola maschile. All’interno del Palazzo dello Sport, si è svolta poi la conferenza stampa di presentazione alla quale hanno preso parte il Segretario Generale della Federazione Italiana Scherma, Marco Cannella, il Consigliere Nazionale della Federazione Italiana Scherma, Vincenzo De Bartolomeo, il Presidente del Comitato Regionale della FIS e Presidente del Comitato Organizzatore dei Campionati “Acireale2016” , Sebastiano Manzoni, il Vice Presidente del Sabato 28 Maggio 2016 11 "Un bambino che legge sarà un adulto che pensa" Lo sappiamo bene noi alunni della scuola "Padre Gabriele Maria Allegra" e lo sanno bene i nostri compagni della 3°E che oltre ad amare la lettura, hanno scritto un meraviglioso racconto "Coraggio nascosto" in un' avventura didattica che ha coinvolto alunni ed insegnanti. Esso, ispirato al tema della diversità, ha vinto la competizione dedicata a tutte le scuole italiane" Scrittori di classe 2" promossa dal Conad. . Di recente, grazie alla collaborazione della scrittrice Luisa Mattia, è stato trasformato in un bellissimo libro: "Il coraggio di Milo". Chi è Luisa Mattia? Colei che ha reso magico un pezzo della nostra infanzia, non con la bacchetta magica ma con la penna! È l'autrice di "Melevisione", trasmissione televisiva alle cui incantevoli storie, tutti noi da bambini ci siamo appassionati. Laureata in pedagogia ha lavorato molti anni nella scuola e si è dedicata alla letteratura per ragazzi. Si definisce una "raccontastorie", che non è un mestiere, ma un modo di vivere. Lei" si mette in testa le stor:ie, le fa stare lì nella testa e nel cuore, le lascia crescere e poi le scrive". Nel 2008 ha ricevuto il premio Anderson come miglior scrittore. Ha altresì ideato e coordinato i progetti di narrazione per la scuola con l'unico scopo di "promuovere" la lettura e la scrittura in un mondo in cui noi giovani non abbiamo spunti per sognare, non ci stupiamo e non ci emozioniamo più. Ha altresì ideato e coordinato i progetti di narrazione per la scuola con l’unico scopo di “promuovere” la lettura e la scrittura in un mondo in cui, noi giovani, non abbiamo spunti per sognare, non ci stupiamo e non ci emozioniamo più. Ci ha dato l’onore di incontrare tutti noi studenti e i piccoli coautori del suo libro presso la nostra Scuola Media di Aci Bonaccorsi. Con grande cordialità ha parlato di scrittura e di letteratura, di come realtà e fantasia s’incontrino nelle pagine di un romanzo, ha dato una piacevole lezione di scrittura, ha risposto alle domande, soddisfacendo la curiosità degli studenti ed ha autografato il romanzo che ognuno di noi custodisce gelosamente, a ricordo di un’esperienza meravigliosa. "Il coraggio di Milo" fa parte della 2° collana di scrittori di classe 2. Narra di una coppia di gemelli "gocce d'acqua" che trascorrono le vacanze su un'isola bellissima con un mare stupendo, da esplorare. Milo è affetto da una lieve disabilità, una gamba secca. Valentina è una "scavezzacollo" che ama fare giochi da maschio. Durante una gita Valentina scompare misteriosamente; il padre considera Milo responsabile della scomparsa. Tra vicissitudini varie, mare tempestoso e sentieri impervi, il ragazzo ritrova la sorella ferita ad una gamba, dentro una grotta e con un espediente ingegnoso la porta in salvo. In un mondo di Tronisti e di Veline in cui del cervello non importa a nessuno, il coraggio di Milo insegna che per essere più forti non servesoltanto l'efficienza o un corpo perfetto, ma il coraggio,la forza dell'intelligenza e del cuore. Libro di grande talento "Il coraggio di Milo"! Ma il talento da solo non può fare lo scrittore...pertanto omaggi alla grande autrice e ai "piccoli grandi " scrittori della classe 3E. Russo Gabriele " ...e tu dolcissima m' aspetti a braccia aperte ti vedo già sul pisolo aldiquà e aldilà dell'uscio aleggia il tuo sorriso adepto di veste sobrio. " Pippo Valenti Comitato Organizzatore dei Campionati “Acireale2016”, Antonio Belcuore, il Sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, il Vice Sindaco di Santa Venerina, Giuseppe Fresta, il Regista, Guglielmo Ferro, il Vice Presidente di Federalberghi Nazionale, Nico Torrisi. 12 Sabato 28 Maggio 2016 AKIS ACIREALE, APRE IN PIAZZA DUOMO IL NUOVO UFFICIO TURISMO Le molteplici applicazioni del calcestruzzo: dalla conservazione allo smaltimento delle acque Il continuo sviluppo urbanistico ha portato nel corso degli anni ad una drammatica diminuzione delle superfici drenanti naturali, con effetti visibilmente negativi soprattutto per il flusso delle acque superficiali. Le continue piogge da una parte e la mancanza di superfici drenanti dall’altra, causano un aumento della portata delle acque che affluiscono verso gli impianti fognari che non sono in grado di far defluire la quantità eccessiva d’acqua provocando danni a strutture e abitazioni come si è verificato in quest’ ultimo periodo in tutto il versante ionico. Ecco perché esistono dei manufatti in grado di drenare le acque piovane, le cosiddette “acque bianche”, come caditoie stradali, pozzetti e camerette, cunette, canalette ed embrici, tutti adatti a convogliarle in appositi impianti atti alla loro depurazione e al loro smaltimento. Queste acque, secondo le normative, possono essere smaltite in due modi: raccogliendola e conservandola in vasche di accumulo per poi essere riutilizzate per irrigazione o impianti antincendio (nel caso di zone in cui non sono presenti sostanze inquinanti), oppure convogliandola in fognature (nel caso in cui le zone sono caratterizzate dalla presenza di inquinanti). Però le acque meteoriche non sono le uniche che devono essere smaltite. Infatti per le cosiddette “acque nere” (acque reflue domestiche e industriali) si adottano Apre in piazza Duomo 16 ad Acireale l'Ufficio informazioni turistiche gestito dal Servizio turistico regionale n.13 – U.O. di Acireale, in collaborazione con il Comune di Acireale e grazie alla disponibilità del titolare dell'immobile. INACCETTABILE LA MANCATA ASSISTENZA A FULVIO FRISONE sistemi più complessi come vasche di disoleazione, fosse biologiche Imhoff. Ma se da un lato il calcestruzzo è utilizzato per l’allontanamento delle acque, dall’altro è fondamentale per il contenimento della stessa a scopi umanitari. Infatti l’acqua potabile è la risorsa più preziosa, la base della vita per tutti gli esseri viventi, per cui risultando necessaria ed indispensabile deve essere protetta. Il calcestruzzo è il materiale da costruzione più comunemente utilizzato per la realizzazione di vasche impiegate per il contenimento dell’acqua potabile ma le superfici devono presentare specifiche caratteristiche. Inoltre il rivestimento deve avere alcuni requisiti indispensabili: - Proprietà impermeabilizzanti; - Occlusione della porosità del calcestruzzo; - Elevata resistenza alla lisciviazione; - Protezione dall’attacco batteriologico; - Impermeabile nei confronti delle aggressioni dovute alla condensa; - Superficie liscia e di facile pulizia; - Buona resistenza all’abrasione superficiale; - Non alterare le caratteristiche organolettiche dell’acqua. Tutto questo può essere riassunto riportando le parole di Rosario Basile, titolare della Micbasile srl che dal 1969 pruduce manufatti in calcestruzzo: “il calcestruzzo è un eccellente materiale per realizzare manufatti destinati al contenimento, conservazione e trasporto dell’acqua ma allo stesso tempo può essere utilizzato per l’allontanamento e lo smaltimento della stessa. Ogni giorno ci troviamo a interagire con i nostri clienti, alcuni richiedono serbatoi per acqua potabile o per irrigazione e altri impianti Imhoff. Dico questo proprio per far comprendere i diversi aspetti dell’utilizzo del calcestruzzo”. Dott.ssa Lorena Mirabella Micbasile srl La Regione garantisca l’assistenza h24 nei confronti del fisico nucleare Fulvio Frisone, così come previsto dalla legge. Lo dichiara l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci, che ha presentato un’interpellanza al Presidente della Regione Rosario Crocetta, per conoscere perché il Governo regionale abbia sistematicamente disatteso la legge, riducendo gli orari per l’assistenza giornaliera nei confronti di questa persona, affetta da APERTURA SPORTELLO POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO UNO STRUMENTO DI CRESCITA DEL TERRITORIO Il Comune di Aci S. Antonio è partner del progetto presentato dalla Coop. FM FORMA MENTIS e denominato PRO.VA.C.I. (Progetto per la valorizzazione di competenze innovative). E’ stato aperto uno sportello che, in sinergia con il Centro per l’impiego, e le aziende operanti nel territorio comunale, ha come obiettivo l’orientamento per la promozione di percorsi formativi, l’accompagnamento al lavoro e il rafforzamento delle competenze. Erano presenti alla presentazione dell’iniziativa il dott. Alberto Sozzi – Presidente della Coop. Forma Mentis, il dott. Antonino Belcuore – Responsabile Centro per l’Impiego Acirealee la sig.ra Marila Locci – Referente O.M.L.S. tetraparesi spastica con distonie. “La legge – dichiara Musumeci – prevede che a Fulvio Frisone vengano garantiti “in maniera stabile e duratura nel tempo i livelli essenziali di vita e l’attività di studio e ricerca”, ma nonostante egli sia incapace di qualsiasi atto autonomo, l’assistenza in suo favore viene erogata esclusivamente nella fascia oraria che va dalle 8 alle 12 e in quella che va dalle 18 alle 23. Assistenza, peraltro, che si interromperà il prossimo 30 giugno e dunque, con una grave incognita su quel che accadrà nel periodo successivo”. “È anche molto grave – conclude Nello Musumeci – che a nulla siano valsi i continui appelli al governatore Crocetta, rivolti da questo cittadino per vedere garantiti i propri diritti. Una situazione, aggravata dal fatto che il dottor Frisone vive insieme alla sola madre di 86 anni, la quale soffre di problemi di natura fisica connessi anche all’età avanzata”. La crisi da sovraindebitamento... La crisi da sovraindebitamento lede la dignità umana, genera ritrosia e vergogna, se non affrontata conduce alla emarginazione, alla povertà. Proprio per “combattere” questo stato il Comune di Aci S.Antonio e la Città di Acireale hanno aperto uno sportello territoriale per aiutare ed accompagnare Famiglie ed Imprese al supera- mento delle difficoltà legate al sovra indebitamento. I riferimenti territoriali (Piazza Cantarella 5 Aci S.Antonio) sono Valeria De Luca e Antonio Di Bella (telef. 095 7921210) con e.mail: sovra [email protected]. Alla presentazione del progetto nella casa municipale di Aci S.Antonio ha partecipato anche il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo. Auguri alla centenaria Elena Pulvirenti La professionalità e l'allegria contraddistingue sempre il nostro lavoro! Gli hotel #ibisstylessicilia vi aspettano per il vostro soggiorno in questa meravigliosa isola con l'#happymood che ci contraddistingue. Ibis Styles Catania Acireale Ibis Styles Palermo AKIS Potenza della memoria! Mi è stato fatto omaggio, graditissimo, di “Una fragile foglia d’autunno - Storie della mia vita del tempo passato”, un corposo volume di Francesco Catania. Un “singolare patrimonio di ricordi” che l’autore, grazie ai figli Enzo, Giuseppe e Rosario ci tramanda lasciandoci in eredità la sua anima. Libro che, non lo nego, ho letto tutto di un fiato e che mi ha “costretto” a rileggere alcuni degli undici capitoli con i quali l’autore ci “racconta” la Sua Città. Grazie dell’emozione che mi avete dato. T.C. Come, nel tramonto della vita, emergono nitidi i ricordi di luoghi, fatti e persone appartenenti a tempi lontanissimi. Alla mia età il ricordare non solo giova, come scrisse il soave Virgilio, ma aiuta a vivere. Vivere in compagnia dei propri ricordi, invero, acquieta l’anima e gratifica lo spirito. Francesco Catania 1917/2010 I contatti artistici con la Lombardia Un recente convegno organizzato dalla Sezione arbitri di Treviglio (Provincia di Bergamo), al quale ho preso parte, mi ha portato a fare alcune considerazioni ed a riallacciare alcuni legami artistici che si sono avuti tra la nostra zona e la Lombardia. Il convegno (medico-arbitrale, organizzato da un acese di nascita che da anni esercita la professione di medico a Cassano d’Adda, il dott. Giacomo Passalacqua, ed al quale ha partecipato come relatore il dott. Angelo Pellicanò, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania) ha avuto luogo presso l’auditorium della Cassa Rurale, ex chiesa di San Giuseppe, Cappella del Convento delle Madri Canossiane (nelle foto). La Cappella venne Gli studenti dell’IS Majorana-Meucci di Acireale in gita a Segesta, Selinunte, Erice e Agrigento Sono rientrati dopo una magnifica esperienza in Sicilia occidentale gli alunni della Istituto Superiore Majorana-Meucci di Acireale. Il viaggio di istruzione ha portato i nostri alunni a visitare alcuni dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo. Il parco archeologico di Selinunte, città greca fondata nel secolo VII a.C,. che costituisce uno dei principali complessi archeologici del mondo. Segesta, antica città, non più abitata, a circa 15 chilometri da Alcamo e da Castellammare del Golfo. Di particolare bellezza sono il tempio, in stile dorico, e il teatro, in parte scavato nella roccia della collina. L'abitato medievale Erice senz'altro uno degli angoli più belli di tutta la Sicilia. Antichissima, è posta su un'altura da cui si domina ben oltre la punta di Trapani. Il viaggio si è concluso con una visita all’area archeologica della Valle dei templi di Agrigento. Visita presso l'industria tessile "Bronte jeans" Giovedi 14 aprile 2016 gli alunni delle classi 3A e 3L (settore tecnico economico) accompagnati dalla prof.ssa Stefania Gasparri e dal prof. Giuseppe Spina, in visita presso l'industria tessile "Bronte jeans". I nostri alunni hanno potuto osservare da vicino una realtà lavorativa molto interessante nel panorama siciliano, capace in passato di produrre anche 10mila capi al giorno per Levi’s, Armani, Benetton, Diesel e Zegna. La giornata si è conclusa con la visita al parco dei Nebrodi e al Castello di Nelson. edificata nei primi anni del XX secolo su progetto dell’ing. Spirito Maria Chiapetta, milanese. L’ing. Chiapetta è stato uno dei maggiori interpreti italiani del neogotico e progettò parecchi edifici sacri con questo stile in Lombardia, nel milanese ovviamente, ed anche a Treviglio, che, pur trovandosi in Provincia di Bergamo, subisce l’influenza della vicina Milano, da sempre città di respiro mitteleuropeo. La Cappella, per inciso, venne interamente affrescata dal pittore Romeo Rivetta. L’ing. Chiapetta prese i voti e negli anni 20 venne chiamato in Vaticano a presiedere la Pontificia Commissione d’Arte Sacra. La giovane diocesi acese lo chiamò; mons. Chiapetta progettò quattro chiese in stile neogotico che si trovano nel territorio della Diocesi di Acireale. Sono rari esempi dello stile neogotico rivisitato con il gusto dei primi anni del XX secolo. Le chiese sono quelle di Rovittello (frazione di Castiglione di Sicilia), di Fondachello (nel comune di Mascali), di Fornazzo (frazione di Milo) e di Santa Maria la Stella (paese diviso tra i comuni di Acireale e di Aci Sant’Antonio. Nel nostro territorio abbiamo quindi anche questi piccoli gioielli, della cui importanza artistica e religiosa spesso siamo inconsapevoli. Mi piace ricordare che nel libro “La Città di Acireale – Guida di SiciliAntica” del 2010 (ideato dalla compianta carissima amica Pinella Musmeci), di cui modestamente sono uno degli autori, ho dedicato una scheda proprio a S. Maria la Stella ed alla sua chiesa citando l’ing. Chiapetta.I contatti che abbiamo avuto (nei secoli) con altri territori, regioni e località, lo scambio di idee, l’importazione di nuove soluzioni artistiche e culturali testimoniano l’apertura mentale che i nostri progenitori, i nostri amministratori di una volta, possedevano. Dovremmo riappropriarci di questa qualità. Rodolfo Puglisi Sabato 28 Maggio 2016 13 14 Sabato 28 Maggio 2016 Sulla conferenza di Vittorio Sgarbi nella Basilica Collegiata San Sebastiano di Acireale La Basilica Collegiata San Sebastiano di Acireale, in occasione dell’Anno Santo Giubilare della Misericordia, ha svolto numerosi incontri di riflessione sul tema della misericordia, che si sono conclusi lo scorso 22 aprile con un’affollatissima conferenza del critico d’arte Vittorio Sgarbi, invitato a tenere una conferenza su “Caravaggio: le Sette opere di Misericordia corporale” di Michelangelo Merisi detto Caravaggio. L’iniziativa della Basilica e del Museo della stessa è stata patrocinata dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, dal Comune di Acireale, dall’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, dal Pio Monte della Misericordia e dal Rotaract di Acireale. Sgarbi, prima della conferenza ha visitato i palazzi Fiorini e Musumeci compiacendosi per la loro conservazione, ha poi risposto alle domande dei giornalisti riuniti in sagrestia e, infine, presentato da don Vittorio Rocca, ha sviluppato nella basilica il suo discorso con lo sfondo dell’opera da descrivere in proiezione su grande schermo. Il relatore, che per la sua fama ha richiamato tantissime persone, ha parlato quasi a ruota libera con ampie digressioni confermando la sua ben nota figura di comunicatore e di affabulatore e lasciando perplessi sull’opportunità di alcune affermazioni, tra tante altre certamente condivisibili, tenuto conto del luogo sacro e della finalità dell’iniziativa. Ha parlato della scarsa considerazione che la cultura e l’arte hanno in questo momento storico nella società italiana, ha espresso ammirazione per l’opera di papa Francesco, ma ha riservato spunti polemici nei confronti del Presidente della Repubblica Mattarella, che nell’occasione della riapertura dopo il restauro della cattedrale di Noto, non aveva voluto dare ufficialità alla sua presenza, anche se il restauro era stato finanziato dalla Stato che lui rappresenta, ha avuto parole di quasi commiserazione per il presidente della Regione Siciliana Crocetta e non ha risparmiato nemmeno il Presidente del Consiglio Renzi. Ad ogni modo si è dovuto attendere circa un’ora prima che Sgarbi entrasse in argomento riferendo sulla vita avventurosa del Caravaggio, specialmente dalla fuga da Malta, dopo l’accusa di omicidio, al passaggio in Sicilia e l’arrivo a Napoli dove realizza l’opera “Le Sette Opere di Misericordia corporale”, commissionata dal Pio Monte della Misericordia nel 1607. Sgarbi si è soffermato sulla visione realistica e poco mistica dell’inquieto pittore e nello stesso tempo sulla sua capacità di esprimere con forza comunicativa straordinaria i messaggi specifici del dipinto. Caravaggio, infatti, ricorre con grande realismo a personaggi presi dalla strada, facendo uso sapiente di citazioni allegoriche e storiche, ma ambientando le scene in un buio crocevia napoletano. Così nel dipinto compaiono i personaggi che richiamano il dar da mangiare agli affamati e visitare i carcerati, seppellire i morti, vestire gli ignudi e visitare gli infermi, ospitare i pellegrini, dar da bere agli assetati. Come riportato nel foglio per la stampa, “l’opera esprime, tramite un forte contrasto luministico, una visione diretta della realtà diventando punto di riferimento per i pittori locali, legati ad una pittura devota e tardo-manieristica, aprendo così la nuova stagione seicentesca del naturalismo di Napoli”. Certamente un evento non solo culturale la presenza di Sgarbi ad Acireale. Egli, soddisfatto dell’accoglienza ricevuta, alla fine della conferenza ha inaugurato il Bar Costarelli, ripristinato in piazza Duomo, e l’associazione omonima recentemente costituitasi presieduta dall’avv. Mario Di Prima. Giovanni Vecchio INCONTRO LETTERARIO CON MARIA PIA BASSO Il quarto incontro culturale organizzato dal "Gruppo libera mente giovani Acireale"ha avuto luogo con la presentazione del libro di Maria Pia Basso, "Vento nell'anima ", "A&B editrice " di Acireale. La scrittrice fa parte di "Terra d 'Autori ", iniziativa acese volta a sostenere e diffondere la cultura in Città attraverso eventi e manifestazioni che favoriscano l'approccio concreto ad essa. L'incontro è avvenuto presso il Bar Nevaroli, ed è stato condotto dalla giovane Federica Pulvirenti che ha interagito con l' autrice dando vita a un vivace scambio di battute in cui è stato coinvolto il folto pubblico in sala, creando un clima festoso e partecipativo. Maria Pia Basso è alla sua seconda esperienza in campo letterario, dopo la pubblicazione del primo lavoro dal titolo "Noi Due " (La Zisa edizioni). Il testo presentato si accompagna a un brano del Pooh, "Vento nell'anima", appunto, che fa da sfondo alla storia d'amore vissuta dalla protagonista del romanzo. Vivo l'interesse dei presenti e degli organizzatori, soddisfatti per i risultati conseguiti. IL SISTEMA BANCARIO SOTTO ACCUSA Di grande interesse e attualità è stato l’argomento trattato Venerdì 15 Aprile scorso all’ex Angolo di Paradiso, nella Villa Belvedere di Acireale, nella conferenza organizzata dall’Associazione Culturale Terre di Aci e dal Codacons dal titolo “Il sistema bancario sotto accusa – Difendersi dalle Banche?”, con il patrocinio del Comune di Acireale. Relatore d’eccezione è stato l’ex manager bancario, oggi consulente aziendale e saggista, Vincenzo Imperatore, più volte intervenuto sull’argomento nelle TV nazionali. Per il Codacons hanno partecipato il Segretario Nazionale Francesco Tanasi, il Presidente Regionale Giovanni Petrone, l’esperto in Diritto Bancario Dario Di Bella e il Dirigente dell’Ufficio Legale Carmelo Sardella che vi ha partecipato anche nella veste di Presidente dell’Associazione Culturale “Terre di Aci”. L’Avv. Carmelo Sardella ha introdotto e moderato gli interventi evidenziando la necessità per i correntisti di essere vigili nei rapporti con le Banche, le quali operano nel proprio esclusivo interesse, talvolta commettendo degli illeciti e a volte coinvolgendo i risparmiatori inavveduti in avventure finanziarie speculative ad alto rischio, com’è testimoniato dalle recenti cronache bancarie. Il Dott. Francesco Tanasi ha focalizzato il suo intervento sulla tutela che il Codacons offre ai risparmiatori truffati dalle Banche nonché ai piccoli imprenditori, portando ad esempio i casi Cirio e Parmalat per i quali il Codacons si è costituito parte civile. Il Dott. Vincenzo Imperatore ha esordito sottolineando l’importanza che le Banche hanno acquisito nel sistema economico-finanziario della nostra società il cui tenore economico è strettamente correlato alla salute del sistema bancario. Salute ultimamente compromessa da errate speculazioni e dall’irresponsabile coinvolgimento degli investitori meno accorti in operazioni finanziarie a rischio (ad es. derivati) proposte dagli operatori bancari sempre più pressati e incentivati dal loro management al raggiungimento di obiettivi di profitto sempre maggiori. Parlando della sua passata esperienza come manager bancario, il Dott. Vincenzo Imperatore ha evidenziato le varie insidie che si nascondono nei rapporti con le Banche come ad esempio i moduli precompilati che le Banche sottopongono alla firma degli investitori e dei correntisti, sottolineando l’importanza della corretta formulazione del profilo di rischio, unico strumento di salvaguardia dei risparmiatori. Ha parlato, inoltre, delle cosiddette manovre massive, aumenti quasi impercettibili dei tassi che più del 90 per cento dei correntisti non vede o lascia correre e che producono incassi d’oro per gli Istituti Bancari; delle procedure di calmierazione reclami per i clienti che si accorgono di movimenti strani sul conto e minacciano di chiuderlo; e ancora, delle innumerevoli irregolarità e leggerezze nella redazione dei contratti. Il relatore si è poi soffermato sull’anatocismo praticato dalle Banche che incrementa in modo esponenziale la quota degli interessi passivi sulle partite debitorie, nonché sulla pratica sempre più diffusa attuata dalle Banche, per diversificare i propri profitti, di imporre prodotti finanziari rischiosi o prodotti commerciali voluttuari ai propri clienti per concedere loro i mutui richiesti. Il relatore ha, quindi, esortato la platea a riferire ogni comportamento delle Banche ritenuto anomalo o indebito ai propri consulenti o agli organi di tutela dei consumatori, come il Codacons, per rilevare eventuali illiceità. L’Avv. Dario Di Bella ha esposto, invece, gli aspetti tecnici delle cause con le banche per anatocismo e usura, evidenziando le battaglie vinte dal Codacons in difesa dei risparmiatori. Una intervista del “Corriere del Sud” a Giusy Lombardo, per ragioni di spazio, sarà pubblicata nel prossimo numero. ACIREALE, “TRA MITO E REALTA’” Il Lions di Acireale ha festeggiato i cinquant’anni con la Città con un evento dal titolo” Acireale, tra mito e realtà”, annunciato dal presidente Rosario Faraci già ad inizio dell’anno sociale. Nell’occasione, l’Ambasciatore dell’Unesco Ray Bondin in visita ad Acireale, ospite del Lions Club Acireale che, nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Palazzo di Città lo ha presentato al Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo e al Presidente del Consiglio Comunale Rosario Raneri. Poi il dott. Bondin, accompagnato da una delegazione di soci del Lions guidata dal geologo Giuseppe Filetti, ha visitato la Timpa e le Chiazzette per conoscere da vicino il territorio, il paesaggio e i beni ambientali di Acireale. Grazie al Lions di Acireale, i massimi rappresentanti istituzionali della città hanno avuto così l’opportunità di riavviare le interlocuzioni con l’Unesco che da tempo in Sicilia sta valutando diversi siti, degni di interesse per farli rientrare nel patrimonio mondiale dell’Umanità. L’evento “Acireale, tra mito e realtà” si è tenuto al Palazzo di Città con una serie di attività culturali e seminariali: sul tema “Il Lions di Acireale a servizio della città: un impegno che dura da cinquant’anni” sono intervenute la Dott.ssa Giusy Cavallaro e il Prof. Rosario Musmeci; sul tema “Il mito di Aci e Galatea nelle stampe antiche” il Dott. Salvatore Pennisi; sul tema “Descrizioni e immagini di Acireale nei viaggiatori stranieri” è intervenuto il Prof. Francesco Calì; sul tema ” Patrimonio genetico dell’Etna nella Timpa di Acireale” il Dott. Giuseppe Filetti. L’evento del Lions ha ospitato una rassegna multimediale di immagini antiche di Acireale curata da Michele Alì e una mostra di progetti che il Lions ha nel corso degli anni presentato alle istituzioni pubbliche curata da Vito Messina. Le musiche di Gesuele Sciacca hanno allietato diversi momenti della serata. AKIS “Tepidi. La terra dei Verga” Un’opera di Giovanni Cristaldi ricca di testimonianze e notizie inedite Nella sala conferenze del Credito Siciliano è stato presentato uno studio davvero originale di Giovanni Cristaldi, dal titolo “Tepidi. La terra dei Verga” (Il Convivio Editore, 2016). Tepidi era l’antica denominazione di una vasta tenuta tra Vizzini e Licodia Eubea, che oggi porta il nome di “Tiepidi”, la cui estensione era superiore a novanta ettari coltivati a grano con consistenti uliveti e qualche vite. Tepidi attraverso alcuni passaggi di proprietà per donazione dal condottiero Achino (atto notarile del 1105) alla duplice Abbazia dei Benedettini di Lipari e Patti, ai Gesuiti, è passata nel 1778 a Giovanni Verga Strazzuso, dopo la confisca dei beni degli ordini religiosi. Gli eredi della famiglia Verga impegnarono fruttuosamente le loro risorse finanziarie per fare in modo che le terre venissero coltivate e irrigate a dovere conseguendo ottimi risultati economici dando così opportunità di lavoro a tanti contadini, che trovavano in quella vasta distesa di territorio il pane necessario per la loro vita e quella dei loro figli. L’autore visse la sua fanciullezza in quelle terre lontane dalla città perché il padre Alfio, per le sue doti di amministratore, fu nominato fattore di Tepidi. Egli ci racconta e ci descrive con dovizia di particolari, con trasporto emotivo e talora con nostalgia, i luoghi più significativi e gli accadimenti grandi e piccoli che gli sono rimasti impressi nella memoria o riferiti a lui dal padre. Tutta la prima parte del libro si legge con tanto interesse e curiosità con qualche spunto narrativo davvero degno di attenzione. La seconda parte, invece, è dedicata alla ricostruzione dell’albero genealogico di Giovanni Verga. L’operazione non è stata facile perché ha richiesto la ricerca nell’archivio storico del comune di Catania, l’archivio di Stato di Caltagirone, la biblioteca e il Comune di Vizzini e non solo, oltre alla decodificazione di tanti testamenti, atti di matrimonio, inventari. L’insistenza nell’esplorazione di una vasta documentazione è stata premiata con l’individuazione di atti molto importanti che hanno rivelato le vicende familiari dei Verga collegate alla legislazione dell’epoca, che prevedeva tra l’altro la trasmissione dei beni al primogenito maschio. Un passaggio interessante dell’opera di Cristaldi è quello dedicato allo scrittore Giovanni Verga (il nome e cognome completo è: Giovanni Carmelo Verga Di Mauro), che, in base ad alcune testimonianze credibili nacque tra il 20 e il 25 agosto 1840 nella masseria di Tiepidi dove la sua famiglia si era rifugiata a causa di un’epidemia in città e non fu registrato a Vizzini perché in quel periodo l’ufficio anagrafico era chiuso a causa dei festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista. Invece la nascita fu poi registrata a Catania il 2 settembre del 1840. Dello scrittore, che trascorreva nella masseria molto tempo e nella serenità di quei luoghi trovava ispirazione per le novelle (“Jeli il pastore”) e i suoi romanzi (“Mastro don Gesualdo”), viene riportato qualche episodio esilarante come “Lo scherzo fotografico” (pp. 45-49). Come si sa Verga fu un appassionato di fotografia. L’autore segue le vicende della proprietà di Tepidi fino al duplice fallimento dell’ultimo proprietario Pietro Verga. La parte finale del volume è dedicata alle sorgenti e alla raccolta delle acque, alla situazione politica dell’epoca e alle posizioni dei Verga che vantavano discendenze nobili e portavano il titolo di barone e – sottolinea Cristaldi – “si mantenevano in linea con il vento politico che soffiava” (p. 121). Una ricognizione effettuata di recente ha permesso in occasione di scavi occasionali alcuni ritrovamenti di oggetti che fanno pensare ad un’officina di maniscalco proprio nei pressi della vecchia trazzera che partiva da Vizzini, della casa colonica e della “rutta di l’api”, una grotta nella collina “Pruvularu”. Una serie di foto degli atti consultati conclude il volume, che contribuisce alla comprensione di un’epoca nel territorio siciliano e illumina su vicende e personaggi che hanno lasciato un’impronta nell’economia, nella politica e nella cultura. Giovanni Vecchio Servizio di consulenza pastorale-giuridica Il 14 maggio nel salone del Palazzo Vescovile di Acireale ha avuto luogo una conferenza stampa voluta dal vescovo di Acireale Mons. Antonino Raspanti per la presentazione del servizio diocesano di consulenza pastorale.giuridica, che nasce nella Diocesi “per accompagnare i fedeli che intendono introdurre la causa di nullità del loro matrimonio”. Papa Francesco con motu proprio Mitis Iudex dell’8 settembre 2015 aveva auspicato l’individuazione e la preparazione di chierici e laici in grado di svolgere un servizio d’informazione, di consiglio e di mediazione in vista dell’indagine preliminare al processo matrimoniale, “da mettere a disposizione delle persone separate o delle coppie in crisi”. Il servizio in sostanza è rivolto ai “fedeli separati o divorziati che dubitano della validità del proprio matrimonio o sono convinti della nullità del medesimo”. Il vescovo era accompagnato durante la conferenza dal direttore dell’Ufficio Diocesano Famiglia don Antonino Pennisi e dal responsabile giuridico della curia diocesana don Alfio Privitera. G.V. AKIS Il dott. Tringali reagisce alle continue vessazioni dell’ASP di Catania e del Distretto di Acireale. Presentato alla Procura della Repubblica di Catania un voluminoso dossier. Il dott. Giovanni Tringali in qualità di responsabile dell’A.I.P.A. ha presentato alla Procura della Repubblica di Catania un voluminoso dossier con 41 documenti allegati affinchè si proceda a termini di legge a punire i funzionari dell’ASP che sistematicamente hanno opposto rifiuto al diritto di accesso agli atti amministrativi conculcando scientemente un preciso diritto dell’istituto acese indispensabile per potersi adeguatamente difendere dai continui attacchi amministrativi posti in essere da 7 funzionari dell’ASP tutti citati nel dossier. Da molti anni l’ASP di Catania tenta di chiudere l’istituto con speciose e futili motivi che hanno visto il concorso coordinato di 7 funzionari dell’ASP di Catania. Il patologo clinico acese da tempo impegnato a fare affermare la legalità nell’ASP di Catania è al centro di una campagna persecutoria dato che ha stigmatizzato sperperi, sprechi ed illegittimi pagamenti a strutture sanitarie che non hanno i requisiti di legge. Tra questi sprechi rientra anche il danno erariale per lite temeraria che fa emergere un comportamento scorretto dell’ASP di Catania nel confronti dell’I.R.M.A. Nel dispositivo della sentenza n° 27/2016 il Giudice dott. Felice Lima riporta: “Questo contenzioso, il tempo e il denaro necessari a gestirlo avvantaggiano chi ha consapevolmente torto e assorbono una enorme quantità di risorse dell’amministrazione giudiziaria sottraendola al piccolo numero di controversie che davvero hanno bisogno di un giudice per essere risolte: quelle nelle quali vi è oggettiva incertezza e/o controvertibilità del fatto o del diritto. Le cause che hanno bisogno di un giudice durano anni, perché i giudici sono impegnati con un elevatissimo numero di controversie che non avrebbero bisogno di loro per essere risolte. E’ proprio l’inefficienza del sistema causata dall’enorme mole di cause pretestuose rende vantaggioso a chi ha torto impegnare le contro-parti in processi che durano anni, alla fine dei quali chi ha torto ha comunque sostanzialmente “vinto”, perché, al più, verrà condannato a pagare ciò che doveva, ma con molti anni di ritardo, spesso costringendo le controparti a transazioni inique pur di sottrarsi al danno derivante dalla mancata disponibilità delle somme dovute e non pagate. E’ necessario, dunque, rendere decisamente sconveniente per chi perde agire o resistere in giudizio nella consapevolezza di avere torto. A questo serve la sanzione di cui all’art. 96, 3° comma, c.p.c.. Appare, dunque, equo condannare l’Azienda attrice/opponente a pagare alla società convenuta, ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 96 c.p.c., la somma di € 30.000,00, calcolata equitativamente come corrispondente al doppio delle spese del giudizio al netto del rimborso forfettario delle spese generali e degli oneri previdenziali e fiscali. Con separato provvedimento, si trasmetterà copia degli atti del processo alla Procura della Corte dei Conti, per quanto di sua competenza con riferimento al danno erariale conseguente alla gestione e all’esito di questa vicenda da parte della ASP di Catania”. Dott. Giovanni Tringali, Responsabile A.I.P.A. per l’ASP di Catania. Non solo il Tribunale Civile ma anche il TAR Catania tira le orecchie all'ASP di Catania che aveva contestato la collezione privata di paleontologia e vulcanologia dell'IRMA. Il TAR ha eccepito " Violazione dell'art.3 L. 241/90 - Eccesso di potere in tutte le sue forme sintomatiche in particolare per illogicità e /o Carenza di motivazione- Violazione dell'art.97 Cost.Violazione di tutte le disposizione di legge previste in materia di Procedimento amministrativo".... ed altro ancora che ometto per brevità. PER NON DIMENTICARE CYBERBULLISMO: TOUR INFORMATIVO NELLE SCUOLE Su iniziativa del Presidente Alfredo Belfiore e collaborazione organizzativa di Elio Garozzo, responsabile distrettuale per il Service Cyberbullismo, si sono tenuti due incontri formativi in due scuole e la Polizia Postale. Il primo incontro si è tenuto alle 9.00 presso la scuola “ Gianni Rodari “ sita nella frazione di Scillichenti in Acireale con gli alunni della terza media e Letterio Freni, Direttore Tecnico Principale della Polizia di Stato Compartimento Polizia Postale e Comunicazioni Sicilia Orientale Catania. Alla presenza del Presidente KC-Acireale, del Segr. Giuseppe Balsamo, del Cerimoniere Raffaele Di Stefano, del Lg.te Gov. Div. 2 Ignazio Mammino , dell’ Imm. Past Governatore Elio Garozzo, di Soci ed insegnanti; il relatore ha affrontato il tema della sicurezza in rete per promuovere l’uso sicuro e responsabile del web e tutelare i bambini ed i ragazzi dal “ cyberbullismo “ e dai pericoli che si annidano nei social network. I ragazzi sono stati particolarmente attenti all’evento informativo-formativo ed hanno posto adeguate domande ai responsabili presenti all’incontro. I discorsi conclusivi delle autorità kiwaniane ed il ringraziamento al relatore L. Freni hanno concluso l’evento. Il secondo incontro si e svolto alle 11.00 presso l’ Istituto Comprensivo “ Francesco Guglielmino “ sito in Aci Catena ,ugualmente con gli alunni della terza media,ove le medesime tematiche sono state svolte dall’ Agente Scelto della Polizia Postale dr. Luca Mammano. Egli ha posto all’attenzione degli studenti, chiamati spesso ad interagire con l’oratore, i rischi collegati all’utilizzo , non sempre vigile e cosciente, della rete. Sono stati toccati diversi aspetti: reati informatici, pedofilia, chat, acquisti in rete, dipendenza dai Social, Egli ha, inoltre, sollecitato i ragazzi a non fidarsi di sconosciuti incontrati in rete, di rispettare le norme e leggi in vigore , mantenere la segretezza dei dati personali e delle password e di non far uso del web per scopi infimi ed illegali che li esporrebbe a rischio di denunce ed eventuali procedure giudiziarie. La valenza dell’incontro è stata sottolineata dagli interventi del Presidente Alfredo Belfiore e di Elio Garozzo che hanno porto un saluto oltre che a Mammano anche al Dirigente della Polizia Postale di Catania Marcello La Bella per la cortese disponibilità dei suoi relatori. Ignazio Mammino Rete 25/11 Acireale Ha deciso di costituirsi in associazione no profit, continuando nel lavoro di informazione sulla parità di genere e sui rischi, reali, che ogni giorno corrono le donne vittime di atti persecutori che, spesso, sfociano in assurdi “femminicidi”. La decisione nasce dalla necessità, riscontrata nei vari incontri sostenuti in questo anno e mezzo di vita, di dare risposte e spesso patria alle moltissime situazioni di vario disagio ambientale. Sono stati sostenuti diversi colloqui con persone già prese di mira da stalkers o in balia di gravi minacce in ambito familiare e più volte brutalmente percosse. Ed è con grandissima soddisfazione e sollievo che, proprio in ambito strettamente familiare, la Rete, comunica di aver risolto radicalmente una situazione, a dir poco pericolosa, in procinto di precipitare nell’assurdo. Oggi, inoltre, la Rete si dota di un telefono amico, aperto tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 20,00, a disposizione di chi, vittima di violenza a qualunque titolo, reputa opportuno essere affiancato/a dalla rete. Il numero, aperto già da mercoledì 18 maggio ’16 è: 331/35 35 916. Sabato 28 Maggio 2016 15 TERZA EDIZ. DEL FESTIVAL DELLA CULTURA CREATIVA IL CREDITO SICILIANO ADERISCE CON IL LABORATORIO “VIVERE … LA GALLERIA CREDITO SICILIANO” Il Credito Siciliano aderisce al nuovo appuntamento con il Festival della Cultura Creativa promosso dall’Abi e dalle banche per avvicinare alla cultura i giovani d’età compresa tra 6 e 13 anni, grazie a laboratori, iniziative ed eventi che spaziano tra arte, teatro, musica, tecnologie digitali e molto altro. La manifestazione, che l’anno scorso ha coinvolto oltre 15 mila bambini e ragazzi, si è svolta nella settimana che va dal 2 all’8 maggio. I piccoli protagonisti del festival hanno avuto l’occasione di sperimentare tutte le sfumature della loro creatività, conoscendo anche meglio le possibilità dei luoghi in cui vivono. Per questa terza edizione della manifestazione è stato scelto come “fil rouge” delle iniziative il tema “Abitare sottosopra. Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l’arte e le emozioni”. L’obiettivo è stato di invitare bambini e ragazzi ad ampliare il concetto di casa, per scoprire e sperimentare, con l'aiuto di operatori culturali specializzati, in che modo ogni persona e cosa vive, abita e si relaziona con tutto ciò che lo circonda, utilizzando le modalità più consone alla propria natura. Nella prima edizione sono state coinvolte alcune classi delle elementari acesi, nel 2015 gli alunni delle medie acesi sono state le protagoniste. Per questa edizione il Credito Siciliano ha proposto, per i licei acesi che hanno aderito, il 6 maggio il laboratorio "Vivere … la Galleria Credito Siciliano". Nel corso del quale i ragazzi hanno realizzato delle produzioni artistiche dopo la stimolante visione del filmato “Tenere Vivo il Fuoco. Sorprese dell’Arte Contemporanea” a cura di Casa Testori Associazione Culturale, realizzato in occasione dell’omonima mostra al Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini nell’agosto 2015, con la voce narrante dell’artista Giacomo Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. L’attività artistica dei ragazzi è stata anche catalizzata da un operatore culturale: l’artista acese Calusca. L’attività relazionale con gli istituti scolastici è stata curata dal QUADRIVIO ACIREALE Questo è uno degli oltre 80 eventi culturali che in 50 città italiane svilupperanno il tema ispiratore, declinato da ciascuna banca con strumenti e punti di vista differenti, alla luce delle proprie specificità e di quelle del territorio di appartenenza. I laboratori e le altre attività proposte vedranno la partecipazione di rappresentanti delle banche e la collaborazione di scuole, musei, biblioteche e operatori culturali, a cui si aggiungerà quest’anno anche la Main Media Partnership della RAI e la Media Partnership del TGR. Ad ulteriore testimonianza del valore educativo, sociale e culturale della manifestazione. La manifestazione ha avuto il Patrocinio dell’UNESCO e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Main Media Partnership della RAI e la Media Partnership del TGR . Il Festival si è avvalso del contributo di un Comitato scientifico, composto dall’esperto di creatività applicata Hubert Jaoui, dal Responsabile Capo del Dipartimento educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea Anna Pironti e dallo scrittore ed esperto di comunicazione Aldo Tanchis. Insieme alla mia bandiera Io credo nella libertà, dentro e fuori di me, sventola una grande bandiera. Il suo colore giallo-rosso mi fa sentire felice, e con tutta la forza che c'è nel mio cuore, continuerò a combattere per la mia Sicilia. Le parole non si perdono nel vuoto, rimangono in questa bellissima terra, dove c'è tanto bisogno di libertà. Sono in attesa di un grande sogno, l'aspetterò... insieme alla mia bandiera. Vito Cutuli 16 Sabato 28 Maggio 2016 Pianeta Venere n.42 !!! AKIS Ospiti nella sala Savoia del Comune di Acicatena,che da anni sponsorizza la manifestazione, si è tenuta la 42° edizione di “Pianeta Venere”. L’iniziativa, ideata da Turi Consoli, presidente dell’associazione AkisRegale, si è recentemente arricchita della proficua collaborazione, delle sociologhe Margherita Matalone e Carmela Borzì e della scrittrice e poetessa Maria Grazia Falsone. Il premio, dedicato a donne che si distinguono nella società per diversi ruoli, è stato assegnato e consegnato alle rappresentanti di due associazioni molto attive nel sociale nel nostro territorio: la Comunità Madonna della Tenda, che da decenni accoglie donne e famiglie in difficoltà, rappresentata da suor Rosalba, presente alla manifestazione, suor Alfonsina e suor Lucia e l’associazione AVESCI, la cui targa è stata consegnata alla figlia della fondatrice che si occupa di sostenere i bambini di famiglie svantaggiate, Celestina Arcidiacono, recente- mente scomparsa. Nel corso della serata, condotta in modo vivace da Marinella Arcidiacono e Antonio Foti, si sono succeduti interessanti e svariati interventi, tutti a corollario della presenza delle donne nella società. L’Ammnistrazione comunale di Acicatena rappresentata dall’Assessore alle Pari Opportunità dott.ssa Rossella Strano ha manifestato apprezzamento per la valorizzazione delle potenzialità femminili. Hanno espresso un indirizzo di saluto la consigliera comunale acese Sabrina Renna e l’avvocato Giuseppe Franchina. La giovane Grazia Vinci ha presentato i suoi gioielli realizzati con grande creatività Tiziana Privitera ha raccontato l’impegno nell’ideazione ed organizzazione della “Nivarata” evento che da diversi anni con grande successo richiama l’attenzione in Acireale sulla granita siciliana Carmela Borzì ha commentato le rappresentazioni femminili di alcune immagini pubblicitarie, domandandosi se esse corrispondono all’idea che le donne effettivamente hanno di sè Margherita Matalone ha delineato un excursus della presenza delle donne nel mondo del lavoro, della famiglia, della politica, attraverso i cambiamenti sanciti nel tempo dalla legislazione Maria Grazia Falsone ha presentato un volume di poesie, realizzato con la collaborazione di diversi autori che hanno messo a disposizione le proprie opere per attuare una raccolta fondi, finalizzata all’acquisto di un ecografo portatile per un reparto ospedaliero del Policlinico di Catania. La serata si è conclusa con il ricordo affettuoso di Pinella Musmeci Benintende che nelle edizioni precedenti era stata sempre protagonista. Carmela Borzì Margherita Matalone Due coaches d’eccezione... ...e una squadra fortissima!!!