TABELLA COMPARATIVA SULLE NORMATIVE ANTIPIRATERIA

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TABELLA COMPARATIVA SULLE NORMATIVE ANTIPIRATERIA
TABELLA COMPARATIVA SULLE NORMATIVE ANTIPIRATERIA
Fonti
normative
Descrizione
STATI UNITI
UNIONE EUROPEA
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
Copyright ACT 1976
Digital Millenium Copyright
Act 1998
Pro-ip Act 2008 (110/403)
Direttiva CE 2001/297 cd.
“Copyright”
Direttiva CE 2004/48 cd.
“Enforcement”
Proposta Direttiva IPRED2
(approvata dal P.E.)
Le direttive cd. Copyright ed
Enforcement
fanno
riferimento al fenomeno
della pirateria.
In particolare, la direttiva
Enforcement detta le linee
guida
del
procedimento
civile
e
disciplina
la
circolazione delle opere a
livello internazionale. La
direttiva sancisce il diritto
ad un risarcimento del
danno da contraffazione,
che contempli diversi criteri
di quantificazione, come il
mancato
guadagno
del
titolare del diritto leso,
provocato dalla accertata
violazione,
assieme
alla
considerazione dei profitti
realizzati dal contraffattore.
Il Parlamento Europeo ha
approvato la proposta di
Direttiva
Enforcement
penale, cd. IPRED2, ma non
e’ ancora terminato l’iter
procedurale. Lo scopo e’
quello di armonizzare gli
ordinamenti dei vari paesi
UE
nella
lotta
alla
contraffazione e pirateria.
Le pene previste riguardano
i reati gravi sanzionabili fino
a 4 anni di reclusione.
Loi n° 2006-961 del 1.8.2006
Legge del 9.9.1965
(BGBl. I S. 1273)
Legge 633/1941
Legge 128/2004
DL 140/06 ( direttiva CE
Enforcement)
Legge 99/2009
Il 13 ottobre 2008 il
Presidente Bush ha firmato
la nuova legge antipirateria,
il cd. PRO-IP Act.
Le
violazioni online erano gia’
riconosciute come illeciti,
sia penali che civili, ma la
nuova normativa inasprisce
le pene, stabilendo sanzioni
a livello federale per la
pirateria digitale di film e
musica.
Il PRO-IP Act 2008 prevede
la
creazione
di
una
struttura,
denominata
“IPEC”
Intellectual
Property
Enforcement
Coordinator - direttamente
alle
dipendenze
del
Presidente
USA
per
le
possibili strategie e misure
da adottare atte ad arginare
il fenomeno del P2P. Le
sanzioni previste nei casi di
violazione piu’ gravi sono
fino a 20 anni di reclusione
e multe fino a 2 milioni di
$US: duplicate rispetto alla
precedente normativa.
Vi e’ l’obbligo degli ISP
(Internet Service Provider)
a collaborare con i titolari
dei diritti.
IPR DESK/New York/DI – 31.7.2009
HADOPI
II
all’Assemblea)
(in
discussione
In Francia il download illegale di
opere da internet è punito con una
multa di 30 euro, che aumenta di
sei volte per chi mette in
condivisione dette opere. Viene
punito con la reclusione fino a tre
anni chi inventa programmi per il
P2P. Dal novembre 2007 gli ISP
(Internet Service Provider), in
seguito
ad
un
avvertimento,
possono
sospendere
temporaneamente
o
definitivamente
l'accesso
ad
internet a coloro che vengono colti
a scaricare materiale illegalmente.
Il Governo
Sarkozy ha pero’
firmato
una
nuova
legge
antipirateria, nota come HADOPI
II, su cui l’Assemblea si esprimera’
a settembre 2009. Hadopi e’
l’acronimo della Authority a cui e’
attribuito il potere di monitorare il
traffico via Internet. Se la legge
sara’ approvata, la pena prevista
al P2P illegale, a discrezione del
giudice, potra’ essere un anno di
sospensione
dell’accesso
a
Internet e una multa fino a
300mila Euro o 2 anni di prigione.
Il provvedimento prevede tre fasi:
l’utente riceve due avvisi dal
provider per P2P illegale, al terzo
avviso scatta l’iter giudiziario.
La Hadopi II disciplina anche il
caso in cui l’abbonato Internet non
sia l’autore del P2P illegale ma sia
una terza parte. In tal caso,
l’abbonato
sara’
multato
per
negligenza fino 1.500 Euro e avra’
la sospensione dell’abbonamento
per un mese.
Legge 7.12. 2008
(BGBl. I S. 2349)
La
nuova
legge
antipirateria, varata nel
2008, introduce il reato
di
furto
digitale,
totalmente equiparato
al
suo
corrispettivo
tradizionale". Secondo
la nuova normativa,
ogni
"download
abusivo" di contenuti
protetti da copyright
verrà punito "come il
furto di un DVD in un
negozio".
I
commercianti
devono
fornire i dati dei “pirati”
agli autori qualora nei
loro
canali
di
distribuzione
siano
venduti prodotti copiati.
E’ una legge tra le piu’
dure in Europa sotto
l’aspetto sanzionatorio.
Chi si limita a scaricare
per
uso
personale
rischia fino a 3 anni di
reclusione, pena che
arriva a cinque anni per
chi intende farlo per
scopi commerciali. Per
il reato possono essere
inquisiti anche i minori
di 18 anni.
La normativa italiana e’ molto
articolata, prevede fattispecie
mirate ed e’ dotata di un buon
impianto sanzionatorio, ma e’
considerata dagli USA inefficace
a causa degli scarsi controlli.
Il decreto legislativo 140/06 ha
modificato
e
integrato
la
disciplina vigente in materia di
diritto d’autore (legge 22 aprile
1941, n. 633, succ. modifiche e
integrazioni).
Il legislatore, con 21 articoli, ha
conferito piu' intensi poteri ai
magistrati ed alle parti offese
/danneggiate.
Sono
state
introdotte misure sanzionatorie
come:
inibitoria
(anche
cautelare),
distruzione
e
rimozione
degli
esemplari
contraffatti.
Il
DL
140/06
disciplina inoltre le modalita’ di
risarcimento del danno. La
Legge 128/04 considera l’upload
abusivo
(P2P)
di
opere
dell’ingegno
illecito
anche
penale. Con la Legge 99/2009 e’
stato, inoltre, introdotto l’art.25novies,
che
estende
la
responsabilita’ agli enti per le
violazioni
del
copyright
commesse
dai
suoi
amministratori o dipendenti. Per
tali reati, sono previste sanzioni
pecunarie fino a 775.000 Euro e
misure interdittive (fino ad un
anno)
come
sospensione
dell’attivita’, divieto di contrarre
con la P.A. e di pubblicizzare
beni e servizi.