Sul palco del Teatro Forte Fanfulla va in scena

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Sul palco del Teatro Forte Fanfulla va in scena
Persinsala Teatro
Anna Mazzoni
dicembre 4, 2012
Sul palco del Teatro Forte Fanfulla va in scena Crepacuore,
con Diletta Acquaviva, per la regia di Martina Ruggeri. Prodotto
da Industria Indipendente, questo recital urticante e teso è
stato vincitore di MArteLive 2011.
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Maria è una giovane ragazza pugliese, figlia di una prostituta. Lei adora le
ciliegie, quelle buone, quelle nel barattolo: le mangia avidamente,
succhiandole, e sputando lontano i noccioli, mentre parla a bocca piena
degli amori della sua vita. Sulle faccende d’amore la mamma l’ha messa in
guardia e sempre le ripete: «Impara il cuore e mettilo da parte, non sia
mai che poi ti serva veramente. Se ti affoghi, finisce che dura poco». Maria
si specchia nella madre, nel destino che sembra essere lo stesso perché
«riccia mia madre, riccia io, mezza cieca mia madre, mezza cieca io,
puttana mia madre, puttana io». Questo pensa e racconta, mentre mangia
avidamente le ciliegie, seduta su una sedia.
In un paese della Puglia scorre la sua vita di ragazza, tra il disprezzo della
gente e le maldicenze dei compaesani, mentre suo fratello maggiore fa
incetta dei gattini della casa, per esercitarsi con il fucile a pompa: dice che
un giorno gli servirà, un bel giorno toglierà di mezzo le donne della casa,
per togliersi lo scorno dell’infamia: una mamma puttana e una sorella tale
e quale! In casa con la famiglia vive anche il nonno, che non rinuncia a
consegnare i pruriti all’età e si affida a un porno per eccitare le parti
mollicce. Così morirà il nonno: con le mani sul piacere e un infarto
fulminante, davanti a un altro film porno.
Maria ci fa sorridere, racconta dei suoi primi innamoramenti, della sua vita
semplice e di pensieri comuni, con accento marcato e profumato di una
Puglia assolata, da cartolina. La tragedia resta in sottofondo, tra una
battuta e una ciliegia. Non si notano subito le foto che campeggiano sulla
scena, tre foto con relativi numeri, che rievocano scene di omicidi. Un
giorno più indifeso di un altro, la casa resta aperta e degli sconosciuti ci
s’infilano dentro. Maria è incollata davanti alla tv, perché la squadra blu
della De Filippi è in vantaggio sulla bianca; dalla cucina arrivano le voci
confuse del fratello e di sua madre che tentano di difendersi da quegli
intrusi: gli insulti, le parolacce e poi la voce di sua madre, a cui quegli
uomini vogliono fare la festa, «come si fa con le puttane», dicono; le grida
del fratello, poi un tonfo sordo come di una testa che batte sul pavimento.
Poi più nulla.
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Anna Mazzoni
dicembre 4, 2012
Gli applausi del pubblico riempiono il silenzio alla fine di questa
performance che non svanisce nel ricordo, per il profondo timbro emotivo
di cui è carica. Intensa, toccante e semplice: una storia come tante che
non si consegna al sensazionalismo della tragedia strillata, che vive e
soffre sommessamente, umanamente. Bellissimo spettacolo, eccellente la
sceneggiatura e la regia. Diletta Acquaviva, nei panni di Maria, dà al suo
pubblico una prova di bravura fuori dal comune.
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Crepacuore
di Erika Z. Galli
regia Martina Ruggeri
con Diletta Acquaviva
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Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Forte Fanfulla
via Fanfulla da Lodi, 5 – Roma
venerdì 30 novembre, ore 21.00
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