Cantina Nino Franco Spumanti Paolo Bornello: le scelte progettuali

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Cantina Nino Franco Spumanti Paolo Bornello: le scelte progettuali
Cantina Nino Franco Spumanti
Paolo Bornello: le scelte progettuali hanno tradotto sul piano architettonico lo spirito
dell’azienda vinicola, improntato all’innovazione ma legato anche alla sua storia, alla
tradizione e al territorio. Architettura come supporto per la valorizzazione del percorso
imprenditoriale
Valdobbiadene è una località veneta
alle pendici delle prealpi, molto nota:
qui le migliori cantine custodiscono il
know how per la produzione del
prosecco,vino tra i più pregiati al
mondo.
La Cantina Nino Franco Spumanti è
tra le più antiche, fondata infatti nel
1919 è oggi attiva con una produzione
d’eccellenza.
Nel 2006 i titolari, nell’ottica di un
rinnovamento continuo e di una
visione contemporanea dell’impresa
vinicola, affidano all’architetto Paolo
Bornello, fondatore dello studio
Bornello workshop, il compito di
progettare un’area nuova da adibire a
sala degustazione e showroom. Questi
nuovi locali trovano collocazione
all’interno di un fabbricato già
esistente adibito a deposito; l’azienda
vinicola infatti è costituita da diverse
unità edilizie, una serie di edifici rustici
sistemati nel corso degli anni, alcuni
con interventi progettuali di Tobia
Scarpa.
Paolo Bornello imposta il lavoro
progettuale e di ricerca partendo da
una duplice riflessione: da una parte la
necessità di trasformare il deposito in
uno spazio scenografico e di rappresentanza, dall'altra il tema compositivo del volume nel volume,
che permette di creare una gerarchia di spazi con l'identificazione e personalizzazione di contesti
differenti per fruizione, forma e materiali di rivestimento. Il progetto vede la realizzazione di un
lungo parallelepipedo che fa da controsoffitto, in legno grezzo e colorato nero opaco, appeso (ma
dichiaratamente staccato) alla copertura voltata preesistente in legno lamellare (che rimane ben
visibile) con la quale si rapporta enfatizzandosi a vicenda. Il parallelepipedo contiene tutti gli
impianti necessari e si sviluppa per l’intera lunghezza della grande sala, contenendo sotto di sé i
vari ambienti: la sala magazzino per lo stoccaggio delle bottiglie e la sala degustazione, oltre che
gli ambienti di servizio.
Lo studio cromatico, che predilige colori scuri, abbinato alla progettazione accurata delle luci,
intende ricreare l’idea archetipa della cantina/grotta attraverso uno dei suoi elementi più
caratterizzanti: la penombra.
L'illuminazione viene usata per evidenziare il gioco di volumi: il controsoffitto nero, in
corrispondenza della sala degustazione e sopra il cavedio, contiene un sistema di fibre ottiche
disposte secondo una griglia quadrata, mentre nella sala di stoccaggio del vino oltre all'uso di
un’illuminazione specifica per il lavoro, sono posizionate luci d'accento sopra il controsoffitto per
illuminare la volta ed esaltare il distacco rispetto alla copertura.
I materiali utilizzati per la sala stoccaggio, per il montacarichi e il blocco servizi sono il legno tinto
nero, l'intonaco grezzo blu copiativo e la pietra a spacco chiara su cui è stato riprodotto in marmo
nero turco il logo dell’azienda, come forte segno di identità.
Nella sala degustazione, invece, le pareti sono di marmo verde giada. Le lastre sono state posate
in maniera irregolare e trattate per ottenere una superficie opaca, più naturale rispetto alla
tradizionale lucidatura. L’ambiente così caratterizzato accoglie i clienti che possono degustare i vini
lungo il tavolo ovale bianco, utilizzato anche per banchetti e cene promozionali, avvolto
dall’illuminazione scenografica puntiforme delle fibre ottiche che producono un emozionale “effetto
notte”.
Per ottenere un forte impatto visivo, le vetrate che delimitano la sala degustazione e che allo
stesso tempo permettono l’affaccio su di un grande cavedio interno a doppia altezza che si apre
sulla sottostante area per l’imbottigliamento, sono realizzate con “ABX”, una particolare lega detta
bronzo architettonico della ditta ASTEC di Treviso. Con il suo colore brunito, questa lega
conferisce una forte matericità all’ambiente con cui si rapporta, creando un piacevole contrasto con
la pavimentazione preesistente in battuta di cemento color tabacco.
Per il rivestimento dei bagni, infine, si è utilizzato l'acciaio inox di Artinox, azienda di Conegliano.
Le scelte progettuali di Paolo Bornello hanno tradotto sul piano architettonico lo spirito dell’azienda
vinicola, improntato all’innovazione ma legato anche alla sua storia, alla tradizione e al territorio. Il
vino è inteso non solo come prodotto da degustare ma in una accezione più ampia, come
esperienza culturale, da valorizzare attraverso una esperienza sensoriale che gli spazi devono
saper trasmettere creando una cornice adeguata. L’attenzione alla selezione dei materiali, delle
luci, dei colori e la cura dei singoli dettagli esprimono il desiderio dell’azienda di comunicare, anche
attraverso la propria immagine. L’architettura e il design divengono quindi un indispensabile
supporto per la valorizzazione del percorso imprenditoriale.
SCHEDA PROGETTO
Location Valdobbiadene (TV)
Client Nino Franco Spumanti Srl
Program Reparto stoccaggio, sala espositiva sala degustazione, servizi, magazzini
Project team Paolo Bornello con Raffella Zorzetto
LE AZIENDE
Bello Costruzioni Edili srl Valdobbiadene (TV)
Astec srl www.astec.it
Modernarredo [email protected]
DePadova www.depadova.it
Tecno Marmi snc [email protected]
Geopietra srl www.geopietra.it
Artinox spa www.artinox.com
Le luci project sas di tozzato renzo e c www.leluciproject.it
T [email protected]
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Informazioni per la stampa, immagini
Ufficio stampa
Forward. Comunicazione per l’architettura e il design
Valentina Valente [email protected] mob. 347 34 16 901
Laura Della Badia [email protected] mob. 328 61 21 832