La Cattedrale di Siviglia.
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La Cattedrale di Siviglia.
La Cattedrale di Siviglia. Insieme all’Alcazar e all’Archivo de Indias di Siviglia formano un notevole complesso monumentale inserito dall’Unesco tra i siti Patrimonio dell’Umanità, è uno dei più grandi e belli edifici religiosi al mondo. La Cattedrale è stata costruita tra il 1402 e il 1506, in seguito alla riconquista cristiana della città, sul sito di una grande moschea almohade. Ancora oggi, sul lato orientale dell’edificio si scorge la Giralda, originariamente un minareto trasformato poi in campanile, e il Patio de los Narajos, il cortile musulmano. L’interno della meravigliosa cattedrale goticarinascimentale è strutturato come quello di una basilica ma il suo perimetro segue quello tipico delle moschee arabe: composta da cinque navate in stile gotico e da due cappelle, la Maggiore e la Reale, e al suo interno si conservano importanti tesori artistici. Progettata con tutta probabilità dal maestro architetto che ha disegnato la Cattedrale di Rouen, la Cattedrale di Siviglia si estende su oltre 11 mila metri quadrati e la navata centrale raggiunge i 42 metri. All’interno della cattedrale si trova la tomba di Cristoforo Colombo: una sepoltura monumentale scolpita da Arturo Melida in stile tardo romantico sorretta da 4 grandi figure allegoriche che rappresentano i regni di León, Castiglia, Aragona e Navarra. Nella Sala del Pabellon sono esposti alcune collezioni d’arte private e molte di queste opere sono state realizzate dai grandi maestri del XVII secolo, l’età dell’oro dell’arte sivigliana. Le cappelle della Cattedrale che si susseguono lungo la grande navata cattedrale sono ricche di decorazioni, tipiche delle chiese spagnole, e hanno grandi vetrate istoriate e coloratissime, sculture e pitture. Le vetrate più antiche sono state realizzate dall’artista tedesco Enrique Aleman nel XV secolo e nella Capilla de San Antonio si trova il grande dipinto della visione di Sant’Antonio da Padova realizzata da Murillo nel 1666, famosa anche per esser stata ritrovata a New York in seguito a un furto. Nella meravigliosa Cappella Maggiore si trova una pala d’altare in stile gotico, una delle più grandi al mondo, realizzata dallo sculture fiammingo Pieter Dancart nel 1482 e da altri artisti nel 1564 in legno dorato. Al centro della pala si trova la famosa Virgen de la Sede, la patrona della cattedrale, accompagnata da oltre mille personaggi biblici. Sacrestie e Sala Capitolare Nella cattedrale si trovano numerose sale nelle quasi sono custoditi numerosi tesori. Nella Sacristia de los Calices, proprio sopra l’altare si trova il Santas Yusta y Rufin, il quadro realizzato da Goya nel 1817 raffigurante le due martiri di Siviglia. Nella Sacristia Mayor, sovrastata da una grande cupola, si trovano la Custodia de Juan de Arfe, un maestoso ostensorio in argento, e le chiavi della città che furono consegnate a Ferdinando III nel 1248. Il Cabildo, la Sala Capitolare, è stata disegnata da Herna Ruiz, lo stesso architetto della Giralda, e al suo interno si trova La Immaculada, La torre campanaria della Cattedrale di Siviglia, La Giralda, altro non è che l’antico minareto risalente al XII secolo, trasformato nel 1402 in campanile, che svetta al fianco dell’abside. La Giralda, il simbolo della città di Siviglia, è stata costruita tra il 1184 e il 1196, è alta 96 metri e deve il suo nome alla scultura in bronzo italiana, aggiunta nel 1568, che gira su se stessa a seconda del vento. La Giralda è anche uno dei tre minareti almohade al mondo insieme a quello di Marrakech e di Rabat anche se lievemente modificato dopo il terremoto del 1356 che lo danneggiò. Le decorazioni e i colori fanno della Giralda il miglior esempio di architettura islamica che si trovi in Spagna. La sua bellezza deriva dalle ombre formate dai blocchi di mattoni e dalla successione di nicchie ad arco e finestre. Ognuna delle quattro facciate è divisa in tre sezioni verticali con ornamenti dati dalla ripetizione di piccoli archi che formano una rete di rombi. L’interno della torre è ugualmente impressionante e comprende 35 rampe di scale larghe quel tanto che serviva per permettere il passaggio di due guardie a cavallo. L’ingresso alla torre è da dentro la cattedrale, alla sinistra della Capilla Real nell’angolo nordest. Dalla sommità della Giralda si può ammirare un paesaggio meraviglioso su tutta Siviglia. L’Alcazar è la residenza di re e califfi di Siviglia, un edificio magnifico e suggestivo ancora oggi utilizzato dalla famiglia reale durante le sue visite in città. Costruita dagli arabi nel X secolo, in origine l’Alcazar era una fortezza ma successivamente, durante il XII secolo, quando Siviglia diventò la capitale del regno di Taifa, questo maestoso complesso è stato trasformato nella residenza dagli Almohadi. Dopo la conquista cristiana di Siviglia l’Alcazar è diventata la residenza di Ferdinando III e di altri sovrani cattolici, come Alfonzo X e Pedro I, detto El Cruel o El Justiciero. La bellezza dell’Alcazar è dovuta alla sua armonia di stili diversi, dovuti alle modifiche e alle aggiunte che ogni sovrano ha apportato. All’interno l’edificio si articola intorno a due cortili, quello di Las Doncellas, dove si svolgeva la vita ufficiale, e quello di Las Muñecas, il centro della vita privata. Il Salone degli Ambasciatori è riccamente decorato con stucchi e piastrelle e il piano superiore, a cui si accede attraverso una scala cinquecentesca, è coperto da un soffitto a cassettoni e decorato con pitture di Roelas e Madrazo. Il Patio del Leone era il cortile del nucleo originale Al-Muwarak, oggi la parte occidentale del complesso dell’Alcazar. Vicino il Patio si trova la Sala de Justicia, con i suoi meravigliosi stucchi in stile mudéjar, risalenti al XIV secolo, che si affaccia sul Patio del Yeso, ricostruito nel corso dell’Ottocento, raggiungibile attraversando la bellissima Puerta del Leon, una porta araba con raffigurato un leone incoronato. Sul lato occidentale del Cortile della Caccia si trovano le sale della Casa de la Crontratacion, fondata per controllare il florido commercio di Siviglia e le Americhe. Nella Sala de Audiencias si trova la nota opera diAlejo Fernandez del XVI secolo raffigurante la scoperta dell’America. All’interno dell’Alcazar si trova anche lo stupendo Palacio de Don Pedro, l’opera più importante dello stile arabo-iberico e perfetta fusione tra la cultura cattolica ed elementi islamici, come, ad esempio, le iscrizioni sulla facciata del Patio de la Monteria. Il palazzo è stato realizzato nel 1360 e per la sua costruzione, oltre alla partecipazione di artigiani locali, di artisti di Toledo e di Granada, inviati dal sovrano Mohammed V che avevano realizzato il Palacio de los Leones dell’Alhambra, che si sono ispirati alle opere della tradizione degli almohadi e del califfato di Cordoba, si sono anche utilizzati alcuni resti di costruzioni islamiche. Nel Patio de las Doncellas, il cuore del palazzo di Don Pedro, si trovano i giardini originali del XVI secolo, recentemente riportati alla luce. La sua bellezza è data dalle arcate che circondano il giardino e dai suoi meravigliosi stucchi e rivestimenti di ceramica. La Camera Regia, l’Appartamento Reale, è composta da due sale maestosamente decorate da elementi di preziosa ceramica. Il Patio de las Munecas, il patio delle Bambole, è il piccolo giardino riservato agli appartamenti privati ed è completamente decorato nello stile di Granada. Nel Cuarto del Principe si trova la camera da letto della regina con la sua incantevle cupola sulla quale è disegnato un cielo stellato. La sala del trono di Pedro I è il Salon de Embajadores, la sala degli ambasciatori, ed è riconoscibile dalle arcate del palazzo AlMuwarak realizzate nello stile dei califfi e dalla cupola che simboleggia l’universo. Attraversano l’Arco de Pavones si giunge nel Salon del Techo de Felipe II dove si trova un bel soffito in stile rinascimentale. Dal Patio de las Doncellas si raggiungono le sale del Palazzo gotico di Alfonso X, dove nel XIII secolo si riuniva la corte di Alfonso. Le decorazioni in ceramica del XVI secolo rivestono la bella Sala de las Bovedas, la sala delle Arcate, mentre antichi arazzi del XVII secolo raffiguranti la conquista della Tunisia da parte di Carlo I decorano il Salon de Tapices, il salone delle Tappezzerie. Di fronte ai Salones de Carlos V e al Palacio de Don Pedro si trovano i meravigliosi e grandi giardini dell’Alcazar, realizzati tra il XVI e il XVII secolo. Dal Jardin de las Danzas, attraverso un passaggio sotto i Salones de Carlos V si raggiunge la grotta Banos de Dona Maria de Padilla. Accanto ai giardini del Prado di San Sebastián e all’interno del parco Maria Luisa si trova: l’immensa Plaza de España, una delle più belle attrazioni di Siviglia, costruita per l’Esposizione Iberoamericana del 1929 su progetto di Aníbal González. Questo complesso si sviluppa su 50 mila metri quadrati, cioè come 5 campi da calcio, e ospita la piazza ovale, un edificio di mattoni dalla forma semicircolare in stile rinascimentaleneoclassico, con 2 torri, e un canale lungo 515 metri attraversato da 4 ponti che rappresentano i quattro antichi regni di Spagna: Castiglia, Aragona, Navarra e Leon. Il complesso, conosciuto anche come la Venezia di Siviglia, è decorato con piastrelle di ceramica policroma, una fontana, un portico barocco al piano terra e una balaustra con balconi al primo piano tra cui quello centrale è particolarmente impressionante. Lungo tutto il perimetro della piazza, inoltre, si trovano 48 nicchie con panchine che rappresentano ciascuna delle province spagnole. Plaza de España è stata anche lo scenario del secondo episodio della saga di Guerre stellari di George Lucas, La guerra dei cloni. Il quartiere ebraico di Siviglia, il barrio de Santa Cruz, è un insieme di piccole e pittoresche strade e piazzette alberate ed è il luogo ideale per una bella passeggiata e per dei momenti di relax. La piazza principale è Plaza de Santa Cruz, è famosa per la sua croce centrale, realizzata del 1692 in ferro battuto. Nel Barrio si trovano anche Plaza Dona Elvira e l’Hospital de los Venerables Sacerdotes, al cui interno sono ospitate magnifiche opere di Valdes Leal e di Pedros Roldan. Le case imbiancate a calce, buonissimi tapas bar, i cortili dei palazzi con i loro cancelli in ferro rendono questo barrio incredibilmente suggestivo. Molto bella Callejon del Agua, una stretta stradina ombreggiata che segue le mura del giardino di Alcazar e prende il nome da un corso d’acqua che correva lungo la parte superiore del muro, l’Archivo de Indias, dove sono custodite tutte le mappe e i documenti inerenti la conquista spagnola del Nuovo Mondo. Resterete stupefatti dalla grandiosità della Cattedrale di Siviglia, dal Palazzo Arcivescovile e dal Convento dell’Incarnazione. La Torre del Oro di Siviglia è un’antica torre di guardia lungo la riva sinistra del fiume Guadalquivir, vicino a Plaza de Toros Maestranza. Altezza è di 36 metri, deve il suo nome forse ad una antica copertura di tegole dorate o alla luminosità dei suoi muri dovuta ad una miscela di malta di calce e paglia, ed è formata da tre corpi: il primo corpo dodecagonale è stato costruito tra il 1220 e il 1221 per ordine del governatore almohade di Siviglia; il secondo corpo, anche dodecagonale, è stato costruito nel XIV secolo; e il terzo corpo cilindrico sormontato da una cupola e costruito nel 1760. La Torre del Oro ospita il Museo Navale di Siviglia dove si trovano modellini, carte di navigazione, bussole e varia documentazione antica. Paseo de Cristóbal Colón Ingresso a pagament