AUTOMEDICAZIONE NEI PAZIENTI CON ASMA

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AUTOMEDICAZIONE NEI PAZIENTI CON ASMA
Foglio di
informazione
professionale
N.58
9 novembre 1998
AUTOMEDICAZIONE NEI PAZIENTI CON ASMA
Per quale motivo, di fronte ad una richiesta di Moment, o di qualsiasi altro FANS da banco, il farmacista deve
accertarsi che il cliente non sia asmatico?
L’aspirina e gli altri antiinfiammatori non steroidei (FANS) possono causare broncospasmo in alcuni individui
predisposti e i pazienti asmatici rappresentano notoriamente una categoria a rischio per questo effetto indesiderato; la
letteratura riporta casi di decesso in seguito all'assunzione di FANS da parte di pazienti che soffrivano di asma. Nella
popolazione generale questa ipersensibilità nei confronti dell'aspirina e degli altri FANS è limitata allo 0,3%, mentre
negli asmatici l'incidenza sale al 20%. La reattività crociata tra aspirina e gli altri FANS suggerisce l'esistenza di un
meccanismo di inibizione prostaglandinica a livello polmonare.
Quale analgesico può essere proposto ad un paziente asmatico?
II paracetamolo (es. Efferalgan, Tachipirina) rappresenta l'analgesico-antipiretico più sicuro nei pazienti asmatici cosi
come nei soggetti che abbiano manifestato crisi di broncospasmo ed altri fenomeni allergici dopo l'assunzione di un
FANS.
Gli asmatici possono risultare ipersensibili anche nei confronti dei FANS topici?
L'applicazione sulla cute di una crema o di un gel a base di FANS può comportare l'assorbimento sistemico del
principio attivo. Questa ragione ha indotto le ditte produttrici delle numerose preparazioni topiche in commercio a
controindicarne l'impiego negli asmatici e nei pazienti con precedenti reazioni di ipersensibilità ad un FANS (sintomi di
asma, rinite allergica o orticaria).
Nei foglietti illustrativi anche gli antistaminici vengono controindicati in caso di asma.
Perche?
Gli antistaminici sono sempre stati sconsigliati nei pazienti asmatici per il fatto che rendono più dense le secrezioni
bronchiali con formazione di tappi di muco che possono precipitare una crisi d'asma. Clinicamente questa evenienza si è
verificata molto di rado tanto da indurre la stessa FDA statunitense a rimuovere dai foglietti illustrativi degli OTC la
controindicazione all'uso degli antistaminici negli asmatici. In molti asmatici che soffrono di rinite allergica stagionale
l'uso degli antistaminici, volto ad impedire l'attivazione dei recettori istaminici H1 e la conseguente contrazione della
muscolatura liscia bronchiale, non si accompagna in genere alla comparsa di effetti indesiderati evidenti.
Esistono farmaci contenenti coloranti artificiali che vanno evitati nei pazienti con asma?
La tartrazina può causare reazioni di ipersensibilità a livello polmonare simili a quelle indotte dai FANS. I farmaci OTC
contenenti tartrazina (E 102) (da verificare di volta in volta) devono perciò essere evitati.
Vi sono disturbi legati al trattamento in corso che il paziente asmatico può riferire al farmacista?
Gli asmatici che utilizzano corticosteroidi per aerosol possono sviluppare una candidosi orale e raucedine. La
soppressione della normale flora microbica del cavo orale indotta dal cortisonico tende a favorire l'infezione
opportunista da parte della Candida. L'infezione micotica si verifica con maggiore frequenza nei pazienti che non
possiedono una buona tecnica inalatoria e non riescono a coordinare l'azionamento della bomboletta spray con l'atto
inspiratorio, con conseguente maggior deposito di farmaco a livello della mucosa orale o/e che impiegano dosi elevate
di corticosteroidi (più di 400 mcg al giorno). L'infezione può essere facilmente curata con la nistatina (Mycostatin) o il
miconazolo (es. Daktarin oral gel) applicati topicamente. Il rischio di candidosi orale può essere ridotto o eliminato con
l'adozione di appositi spaziatori (es. Aerochamber Markos). Dopo ogni inalazione, può essere utile consigliare di
sciacquarsi accuratamente la bocca con acqua, eliminandola dopo l’uso.
Può ritenersi corretto consegnare senza ricetta un beta2-stimolante di notte o il sabato pomeriggio?
I beta2-stimolanti come il salbutamolo (es. Ventolin), sottoforma di spray dosati, costituiscono i farmaci d'elezione per
il trattamento dei sintomi asmatici acuti. Molte persone hanno crisi asmatiche occasionali e può succedere che si
dimentichino di portare con sé la bomboletta spray. Non vi sono pertanto ragioni, etiche o scientifiche, di rifiutarsi di
vendere una confezione di beta2-srimolante laddove vi sia una necessità contingente, il paziente già conosca il farmaco
e sappia come usarlo.
Vi sono dei sintomi che possono nascondere una forma asmatica non diagnosticata?
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I1 farmacista può aiutare il medico ad identificare una malattia asmatica non riconosciuta. Un paziente che acquista
frequentemente sciroppi o sedativi per una tosse notturna persistente e fastidiosa deve essere segnalato al medico
curante (la tosse notturna potrebbe essere un sintomo asmatico).
Automedicazione nei pazienti con disturbi oculari
Quale malattia dell'occhio risulta più pericolosa per il rischio di interazioni farmacologiche?
Senza dubbio il glaucoma. Si tratta infatti di una malattia bilaterale caratterizzata da un graduale aumento della
pressione intraoculare che, se non controllata, può causare una lesione permanente del nervo ottico con riduzione
progressiva della vista sino alla cecità. L'aumento della pressione dipende da uno squilibrio tra la produzione e il
deflusso dell'umor acqueo. Un ostacolo, per cause ignote, alla eliminazione dell'umor acqueo sembra essere il principale
responsabile di questo squilibrio.
Esistono persone più predisposte di altre a sviluppare il glaucoma?
La forma più frequente di glaucoma, quella ad angolo aperto, si manifesta tipicamente nell'età avanzata: nei soggetti
con meno di 40 anni rappresenta infatti un evento raro (0,5%), mentre negli anziani ha una incidenza elevata (47%). A
maggior rischio di sviluppare la malattia sono anche i diabetici, i miopi e quelli con una storia familiare di glaucoma.
Quali farmaci OTC o SP possono aggravare il glaucoma?
Gli antistaminici tradizionali possiedono un'attività anticolinergica (riducono quindi il deflusso dell'umor acqueo
aumentando la pressione endooculare) e nei pazienti con glaucoma vanno evitati. Non andrebbero impiegati
nell'anziano in genere dal momento che i loro effetti anricolinergici producono anche secchezza della bocca (problemi
con le protesi dentarie), ispessimento delle secrezioni bronchiali (difficoltà nell'espettorazione), visione confusa (rischio
di cadute), ritenzione urinaria (difficoltà nella minzione, peggiorata in presenza di ipertrofia prostatica), diminuzione
della motilità gastrointestinale (comparsa o aggravamento della stitichezza spesso già presente). Questi farmaci, spesso
associati con altri principi attivi, sono presenti sia in preparazioni OTC destinate al trattamento sintomatico delle
pollinosi stagionali (riniti, congiuntiviti), dell'orticaria e del prurito, come Fenistil, Fienamina, Inhiston, Polaramin,
Tavegil e Tonamil, che in preparati per il raffreddore come Actifed, Actigrip, Neo-Coricidin, Temporinolo, Triaminic e
Zerinol e in alcuni sciroppi per la tosse quali Artifed Composto, Benadryl Antitosse, Benadryl Complex, Polaramin
Espettorante.
Gli antistaminici di seconda generazione, quali ad esempio cetirizina e acrivastina, con la dovuta attenzione nei
confronti delle interazioni e dei rischi cardiovascolari, risultano pressoché esenti da effetti anticolinergici e possono
essere utilizzati con sicurezza in caso di glaucoma.
La scopolamina ( Transcop) è il farmaco più efficace nella prevenzione della nausea e del vomito da movimento, ma
possiede marcati effetti anticolinergici e deve essere evitata, anche in considerazione della sua lunga durata d'azione.
Nel mal d'auto e nel mal di mare può essere usato con cautela il dimenidrinato (es. Travelgum, Valontan, Xamamina)
che possiede minori effetti anticolinergici.
In caso di glaucoma sembra prudente non utilizzare anche la butilscopolamina (Buscopan, Antispasmina Colica),
nonostante presenti uno scarso assorbimento dopo somministrazione orale.
Nei pazienti con glaucoma vanno inoltre evitati i colliri contenenti vasocostrittori, singoli o associati, come la
nafazolina (es. Antistin Privina, Collirio Alfa, Imidazyl), la tetrizolina (es. Octilia, Stilla, Visustrin), la xilometazolina
(Otrivin Ofta) e l'oximetazolina (Oxilin). Queste· amine simpaticomimetiche, applicate sull'occhio, causano infatti una
dilatazione della pupilla (midriasi) che può aggravare un glaucoma ad angolo chiuso.
Quali precauzioni vanno adottate nei portatori di lenti a contatto?
Gli antistaminici riducono il volume del liquido lacrimale e la frequenza di ammiccamento fisiologico: in individui
portatori di lenti a contatto (morbide o rigide) possono causare irritazione per diminuzione dell'idratazione delle lenti
stesse o per secchezza corneale. Chi porta lenti a contatto morbide idrofiliche deve inoltre prestare molta attenzione
nell'uso delle preparazioni oculari. Molti colliri (es. Alfa C, Di Mill, Hamamilla, Herbe, Iridina Light, Lacribase, Pupilla
Light, Stilla Delicato) e molti lubrificanti oculari (es. Lacrimart, Lacrimill, Lacrinorm, Lacrisifi Lacrisol) contengono
benzalconio cloruro, sia come principio attivo con funzione antisettica che come conservante: il benzalconio cloruro
viene assorbito dalle lenti morbide e· provoca una prolungata irritazione dell'occhio.
Bibliografia. Anderson C. Patients with asthma Pharm J 1992: 648; Usa razionale dei FANS DTB 1994; 3:91;
Alexander A. Patients with eye disorders. Pharm J 1992: 48O; FDA. Fed Regist 1992; 57:·58369; Martindale. The Extra
Pharmacopoeia 1996.
A cura del Dott. Miselli M., Farmacie Comunali Riunite, Reggio Emilia.
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